Lo schedario individuale
Il bambino, come abbiamo detto, svolge il suo lavoro personale sulle schede, o su foglietti di quaderno dello stesso formato.
Queste schede dovrebbero essere preparate nel momento stesso in cui se ne riscontra la necessità, ma per facilitare questo compito, sarà bene che ogni bambino almeno inizialmente abbia un suo fascicolo personale di schede pronte che si rifanno al lavoro da svolgere in quella data classe.
Molte altre schede in bianco, dello stesso formato, dovrebbero integrare quelle già predisposte. In questo modo si potrebbero abolire i quaderni, se non del tutto almeno in parte, e fare il lavoro tutto sulle schede e sui foglietti.
Tutti gli elaborati dovranno essere conservati.
Ogni bambino avrà dunque il suo schedario: una normale scatola di cartone nella quale saranno riposti, numerati e datati, tutti gli elaborati, le schede e i foglietti.
Si può avere così la documentazione precisa e sincera dell’attività di ogni bambino e dei procedimenti tutti personali che ciascuno ha seguito in questa attività.
Le schede di classe
Quando il lavoro di ricerca su un dato argomento sarà, per il momento, terminato, e ogni bambino avrà la sua scheda o il suo gruppo di schede compilate e messe al loro posto nello schedario individuale, si rivelerà la necessità di coordinare questo lavoro di ricerca.
Avremo, a tale scopo, la compilazione della scheda di classe. Avremo perciò una scheda, o un gruppo di schede, di formato più grande di quella personale, dove sarà trascritto il risultato delle ricerche fatte.
Ed ecco tornando al nostro esempio, che avremo una scheda di classe dove saranno raccolte tutte le ricerche fatte sul bue: una bella illustrazione; tutti i nomi trovati; tutti gli aggettivi; tutti i verbi; tutte le frasi. Questo lavoro non avrà praticamente mai termine.
La scheda di classe potrà essere ripresa e arricchita quando i bambini hanno acquisito una maggiore capacità o quando la ricerca potrà essere perfezionata.
Varietà di schedari
Fin dalla prima classe inizieremo i bambini all’uso di alcune parti del discorso, all’inizio anche senza nominare il nome, l’aggettivo, l’articolo e il verbo.
Per questo inizieremo subito la raccolta dei nomi; verrà poi quella degli aggettivi e dei verbi. In che modo? Per quel che riguarda i nomi, man mano che un nome viene trovato, i bambini lo trascriveranno su una schedina. Diciamo schedina perchè non si tratterà di una scheda vera e propria, ma di un foglietto di quaderno diviso in otto parti.
Questi foglietti, o schedine, si terranno a disposizione dei bambini e man mano che questi troveranno un nome e lo sapranno scrivere, prenderanno liberamente questi foglietti e vi scriveranno sopra il nome corredandolo con un disegno o con una figurina ritagliata.
Questi foglietti andranno poi collocati in una scatola apposita, dove i foglietti si possano reggere ritti, magari con l’ausilio di un cartoncino intercalato ogni tanto, in modo da poter essere consultati e integrati al momento opportuno.
Quando i bambini saranno in grado di farlo, queste schedine saranno collocate secondo l’ordine alfabetico, ciò che faciliterà la ricerca ed eviterà i doppioni. Sarà un piccolo vocabolario che non sarà mai troppo presto iniziare.
Siccome i bambini distingueranno molto presto che vi sono nomi relativi a persone, a cose e ad animali, potremo subito procedere a questa distinzione, impiantando non solo uno schedario, ma tre, uno per i nomi di persona, uno per gli animali, uno per le cose.
Lo stesso potremo fare per gli aggettivi e per i verbi.