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Home » _TUTTI GLI ARGOMENTI PER ETA' » dai 6 anni » Disegno di forme – didattica Waldorf

Disegno di forme – didattica Waldorf

10 Dicembre 2012 di Maria Marino Inserito in:dai 6 anni, disegno di forme Waldorf, GUIDA DIDATTICA WALDORF, _, _TUTTI GLI ARGOMENTI PER ETA' Etichettato come:disegno di forme Waldorf, prescrittura Montessori

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Disegno di forme – Ovunque nel mondo sono presenti forme geometriche: lo schema del fiocco di neve, l’esagono dei favi, il poligono dei cristalli, la parabola delle traiettorie, la spirale del guscio di lumaca, la disposizione regolare del picciolo fogliare in molti vegetali, le orbite descritte dai pianeti. Alcuni artisti come Leonardo da Vinci, Raffaello, Cezanne, e tanti altri, hanno superato i matematici nella capacità di scoprire i misteri dei rapporti geometrici, riuscendo ad inserirli, come una struttura invisibile, nei loro dipinti a cui hanno donato una perfetta armonia.

Scoprire le leggi geometriche nel mondo e nell’arte può costituire un’esperienza di intensa felicità perchè in quei momenti i due distinti linguaggi, quello della scienza e quello dell’arte, si fondono.

Facendo leva sulle sue forze di imitazione, possiamo accompagnare i bambini a liberare il gesto dalla quotidianità e fare in modo che ogni movimento sia il più possibile consapevole; i bambini sperimenteranno le forme nella loro essenza, senza riferimento ad elementi della realtà.

Rudolf Steiner consigliava di occupare i bambini con la geometria prima ancora che abbiano imparato ad usare riga e compasso; anzi, suggeriva di cominciare nella prima ora di scuola con la linea retta e la curva: il maestro parla delle mani e del lavoro che l’uomo può compiere con esse, poi chiama i bambini alla lavagna, uno dopo l’altro, e fa tracciare loro col gesso una linea retta. Poi chiede ad ognuno di tracciare un semicerchio o un arco.

Bisogna fare in modo che l’aritmetica e la geometria vengano esercitate durante tutta l’infanzia, modificate a seconda delle proprietà caratteristiche delle diverse età. Nell’insegnamento della geometria, non cominciamo con delle astrazioni, ma dall’esperienza delle forme, in modo da sviluppare nel bambino un forte senso per la simmetria. Si può cominciare a farlo già con i bambini più piccoli. Per esempio si disegni sulla lavagna una figura, si tiri poi una linea verticale e si tracci al bambino un pezzetto della forma simmetrica, cercando di portarlo a considerare il disegno come qualcosa di non finito, qualcosa che deve essere completato. Si cerchi con tutti i mezzi di condurre il bambino a completare la figura da sè. In questo modo si fa penetrare nel bambino quell’impulso interiore che lo spinge a completare le cose incomplete.

Quando il maestro avrà fatto fare per un certo tempo esercizi di questo tipo, si potrà passare ad altri esercizi. Ad esempio potrà disegnare al bambino una figura in maniera tale che il bambino, variando la figura esterna, giunga a disegnare la figura interna corrispondente a quella esterna. Questa figura è solo a volute:

Questa presenta anche delle rientranze:

Questi esercizi possono essere ripetuti anche alternando la colorazione; una volta colorando  la forma esterna, e una volta la forma interna.

Perchè il bambino riesca a completare la figura, bisogna rendere chiaro al bambino che per ottenere la simmetria interna dovrà disegnare una rientranza nella forma interna in corrispondenza di una sporgenza della forma esterna, e una sporgenza in corrispondenza di una rientranza.

Un altro esercizio è quello di proporre al bambino figure di questo tipo:

e poi le corrispondenti linee esterne, in modo da ottenere un’armonia di figure.

In questo esercizio le forme da aggiungere per completare il disegno non convergono, ma divergono fuggendo all’infinito.

La geometria non si ferma alle mani, ma può comprendere anche i piedi: si può scendere in cortile e tracciare correndo dei cerchi e delle spirali che poi, rientrando in classe, si trasferiranno sul quaderno.

Il disegno di forme è un’arte vera e propria. A differenza di quanto avviene nell’arte figurativa, l’elemento artistico del disegno di forme è la linea come traccia di un movimento.

Qual è l’effetto esercitato dal disegno sulla persona che lo esegue o lo osserva? La retta verticale ci dà l’idea di un movimento verso l’alto o verso il basso, di stabilità, ci fa pensare all’inizio di un movimento che potrebbe continuare, e allo stato di veglia, mentre, ad esempio, la retta orizzontale ci richiama la posizione del sonno, e la retta obliqua ci suscita un’impressione di instabilità e spigolosità.

Il disegno di forme:
– sviluppa il senso dell’equilibrio
– porta alla ricerca di armonia e bellezza
– trasmette il senso di una rispondenza intima ad una legge
– prepara alla scrittura
– prepara alla geometria
– armonizza i temperamenti
– educa al pensiero creativo
– stimola la capacità di osservazione
– migliora le abilità manuali
– stimola la capacità di organizzazione spaziale
– stimola la lateralizzazione (destra – sinistra).

Nel disegno di forme la linea non è un contorno, inteso come limite pensato per riprodurre un oggetto della realtà esteriore. Gli esercizi possono essere variati all’infinito, facendo amare ai bambini questa attività.


Rudolf Steiner ha dato indicazioni pratiche per la messa a punto di un piano scolastico del disegno di forme, precisando però più volte che le sue indicazioni non erano che dei suggerimenti, e dovevano ulteriormente elaborate dal maestro.

Classe prima: retta e curva in tutte le possibili varianti, simmetria verticale, disegno come preparazione alla scrittura.

disegno-di-forme-70

 

Disegno di forme – esercizi per la prima classe – didattica Waldorf

Classe seconda: simmetria orizzontale, disegno dinamico, lemniscate e loro varianti, esercizi ritmici, intrecci semplici, facili metamorfosi. (In costruzione…)

Classe terza: periferia e centro, simmetria centrale, figure tracciate specularmente rispetto ad un asse orizzontale, semplici nodi. (In costruzione…)

Classe quarta: completamento di forme date, perfezionamento dell’imperfetto, trasformazione dell’elemento rotondo in elemento ad angolo, dell’elemento ad angolo in rotondo, del quadruplice in quintuplice, ecc… (In costruzione…)

Classe quinta: spirali, nastri di spirali, variazioni semplici sul nodo, legare e sciogliere forme, forme della cultura greca ed etrusca. (In costruzione…)

Classe sesta: metamorfosi più complesse della lemniscata, forme della cultura longobarda e irlandese. (In costruzione…)

Classe settima: motivi più complessi di nodo, ordinamento di intrecci più avanzato, croci longobarde e celtiche, linee liberamente tracciate con corde geometriche. (In costruzione…)

Classe ottava: nodo nello spazio, modelli spaziali tridimensionali, ritmizzare, il ductus della linea (tracciato espressivo: guidare la matita come l’archetto di un violino presto, lentamente, maggior pressione, minor pressione, più ampio, più acuto,.. come per far cantare la linea), disegno di forme con mezzi tessili (ricamare, annodare, intrecciare). (In costruzione…)


Il disegno di forme ha un effetto terapeutico perchè tutte le forme conducono sempre dagli estremi al giusto mezzo. Ma non esiste un’ arte “terapeutica” distinta dall’arte: ogni vera arte ha anche un effetto terapeutico.

Il disegno di forme sviluppa l’intelligenza del bambino partendo dall’attivazione di equilibrio, movimento, ordine e tatto… In questo senso è possibile descrivere quattro “tipi” di allievi in funzione della messa a punto di specifici esercizi a scopo terapeutico:

– il tipo equilibrio: ha problemi con il proprio equilibrio, corporeo ed emotivo. Può facilmente perderlo, mostrandosi irascibile e sfrenato. Come lato positivo, può dare prova di grande passione ed ardore, e di una calma piena di forza. E’ spesso di temperamento collerico.

– il tipo movimento: ha la tendenza a prendersi delle libertà sull’ordine stabilito; può essere sbadato ed avere la tendenza a ficcare il naso ovunque. Corre forse il pericolo di perdere ogni forma, anche di perdere la testa. Lato positivo è il suo slancio, il suo gioioso entusiasmo. E’ talvolta di temperamento sanguinico.

– il tipo ordine: ama il cibo, presenta una certa tendenza alla pigrizia e all’indifferenza e può apparire come una mente poco brillante. Ma la capacità di riposare gli permette anche di irradiare calma: sa resistere e non si lascia facilmente distrarre. E’ possibile che sia di temperamento flemmatico.

– il tipo tatto: è molto sensibile agli stimoli esterni, e può essere facilmente traumatizzato. Soffre molto, si demoralizza, e può avere una certa tendenza alla depressione. Ma è capace di grande solidità ed abnegazione, ed è portato all’approfondimento. Talvolta è di temperamento malinconico.

Ognuna di queste tendenze, quando sia presente da sola, rappresenta un problema, se non una disposizione alla malattia. Di fronte a tali tendenze, cosa possiamo fare col disegno di forme?

Applicheremo il principio omeopatico: trattare il simile con il simile. Se “ordiniamo” ad un tipo equilibrio forme calme e ben proporzionate, lo faremo infuriare! Meglio allora cercare di prenderlo nella sua particolare tendenza, per poi portalo gradualmente, con ritmo, all’armonia.

Queste sono delle indicazioni di massima, da non intendersi come “ricette”:

– tipo equilibrio: le forme devono calmarsi, diventare ben proporzionate. Esercizi consigliati: trasformare forme dritte in forme curve; equilibrio delle parti opposte e simmetrie; simmetrie centrali e sigilli; elaborare gli incroci sopra-sotto; lavoro su lastre si gesso, pietra, metallo.

– tipo movimento: le forme fluide devono fermarsi, toccarsi, incrociarsi, e occorre ripetere molte volte. Esercizi consigliati: ritmizzare; elaborare la dinamica del veloce (stretto) e del lento (largo); disegnare velocemente e con abilità; disegnare con i piedi; inventare nuove forme; annodare una corda, anche con le mani dietro la schiena; giochi con la cordicella; danze popolari.

– tipo ordine: rendere pulite forme ridondanti, allentate e indistinte. Esercizi consigliati: trasformare forme 20 30; cancellare forme disegnate, quindi disegnarle di nuovo; sentire la qualità delle direzioni (orizzontale, verticale, diagonale, in avanti, indietro, ecc…); elaborare forme su una grande superficie; croci grandi, reticoli e simili; ricamare forme.

– tipo tatto: dar vita a forme sottili e permettere loro di espandersi o addolcire forme indurite. Esercizi consigliati: rovesciare forme, curvare forme dritte; accentuare alternativamente le qualità ampio e stretto; elaborare con cura forme molto complicate; spirali e labirinti; disegnare su lastre di argilla e di cera.


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