FAVOLA L’asino e il ghiaccio

Era d’inverno e faceva un gran freddo. La neve si stendeva, alta e soffice sulla terra, mentre l’acqua dei fiumi e dei laghi si era mutata in una dura lastra di ghiaccio.

Un asino aveva smarrito la via della stalla, e cammina cammina, si trovò molto stanco sulla riva di un laghetto.

Vide lo strato lucido del ghiaccio e pensò di sdraiarsi sopra. Il ghiaccio era freddo, ma il corpo dell’asino era caldo per il lungo e faticoso cammino.

L’asino si sdraiò di fianco, distese le zampe, abbandonò il muso sul ghiaccio e finì con l’addormentarsi.

Era un povero ciuco ignorante e non sapeva che il ghiaccio col calore si scioglie.

Infatti, durante il sonno, al calore del corpo, il ghiaccio cominciò a sciogliersi lentamente.

L’asino aveva il sonno duro come la pelle.

Continuò a dormire e il ghiaccio continuò a sciogliersi.

Si fece tanto sottile da non sopportare più il peso dell’animale, che ad un certo momento sprofondò nell’acqua.

Era un povero asino ignorante e non aveva previsto ciò che gli sarebbe accaduto.

Leonardo da Vinci

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