Si vendemmia

Di tratto in tratto soffia,
arrampicato ai rami,
come un monello, l’autunno biondo.
E dai platani scrolla,
di foglie secche una riddante folla,
che sotto ai piedi geme in brevi grida.
E si confonde il gorgoglio del tino
al solerte ronzio
delle avide api in coro
che ai grappoli s’attaccano
come fermagli d’oro.
Batte sul cavo della man la pipa
un vecchietto e sorride.
I tondi acini a terra sparsi a mille,
a mille, han tremuli riflessi bianchi
quali ridenti vivide pupille. (D. Venzo)

 

L’uva e il vino

Diceva un giorno il pero
all’uva: “Oh, disgraziata,
tu morirai schiacciata!”
L’uva rispose: “E’ vero;
ma all’uom che mi calpesta
fo’ poi girar la testa”. (L. Carrier)

 

Tempo d’uva

Tempo d’uva, miracolo di dio!
la terra si spoglia tutta,
la casa odora di frutta,
il cielo piange di addio.
Alla prima pioggia si è più soli,
il muro s’insanguina di rampicanti,
sui giorni dorati come santi
la rondine scrive gli ultimi voli. (R. Pezzani)

 

Le pannocchie

Or che il granoturco fu raccolto, a gara
le massaie hanno appeso in molte file,
alle rozze verande le pannocchie.
Splendono le pannocchie sui graticci
di legno, gialle, d’un bel giallo ardente,
ch’è quasi rosso, fitte di rotondi
chicchi, liete allo sguardo e liete al cuore.
Splendono le pannocchie al sol d’autunno,
tutte certezza; ed ai fanciulli parlano
della polenta che la madre al fuoco
nel paiolo rimesta, e d’un sol colpo
sul tagliere rovescia e, nel buon fumo
ravvolta, suddivide in tante fette,
quante le bocche. Giunto poi che sia
gennaio con la sizza, come frusta
che scocchi sulla pelle, e con la neve
alta fino ai polpacci, oh, benedetta
la polenta che scalda mani, gola
e sangue, mentre sugli alari avvampano
secchi rami di pino intorno al ceppo,
e dalle travi del soffitto in strane
ombre discende, adagio adagio, il sonno. (Ada Negri)

 

Le caldarroste
Il buon odore delle caldarroste,
quando ritorno a casa dalla scuola,
si diffonde nell’aria e mi ristora.
C’è una vecchina con lo scialle viola
che mi sorride mentre le rivolta
sulla padella arroventata… Buone
son le castagne! E scaldano le dita.
Si aspetta un poco prima di mangiarle;
è tanto carezzevole il tepore
che si tiene con gioia fra le mani! (G. Serafini)

 

Il vendemmiatore
Il cielo già di colorava in fuoco.
Al colmo tino il giovinetto snello
si lanciò su, come a provar per gioco.
Stette sull’orlo un poco in piedi, bello,
raggiante tutto del suo bel domani,
a braccia spante, simile a un uccello.
Poi si chinò, s’appese con le mani,
all’orlo, e dentro, fra le pigne frante
tuffò le gambe e sul crosciar dei grani.
Il rosso mosto risalì spumante
sopra i garretti: ed ei girava a tondo
premendo coi calcagni e con le piante.
E il sole rosso illuminava il biondo
vendemmiatore. (G. Pascoli)

 

Poesie e filastrocche – I frutti dell’autunno. Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

 

Di Maria Marino

Sono Maria Marino. Mi occupo di pedagogia, didattica, arte e manualità. Lapappadolce è il sito che scrivo come insegnante e mamma, per contribuire nel mio piccolo a rendere più accessibili a tutti i bambini, a scuola o a casa, la didattica Montessori, la pedagogia Waldorf, e tutte le pratiche educative che ho imparato con loro e in cui credo.

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