La luna
La luna s’è fermata un momentino
e ascolta la canzone del mulino:
e, in un orecchio la dice alle stelle
che sanno le più splendide novelle.
La luna è sempre un poco curiosetta,
non ha bambini in casa, non ha fretta,
e si porta a passeggio una stellina
che non ha mamma, povera piccina! (L. Nason)

 

La luna
C’è la luna
grande e schietta
lassù in vetta
a la collina.
Scende, bianca
tonda e scialba,
verso l’alba
luminosa.
Mollemente ella s’adagia
su una nube di bambagia
e tra gli orli suoi d’argento
rotolare la fa il vento. (A. Barbieri)

 

La luna
Una luna nuova, sottile
che a guardarla gli occhi pungeva:
fosse caduta nel fienile
come un ago si perdeva. (R. Pezzani)

 

La luna
Chi conosce una donnina
pallidetta e silenziosa,
che viaggia senza posa,
dalla sera alla mattina?…
Che ora è grassa, tonda e piena,
ora è magra che fa pena?
Poi sparisce addirittura…
Morta? Che! Niente paura!
Ogni notte una fettina
e rifà la sua pancina… (E. Bossi)

 

Parla il bambino e risponde la luna
“Luna schietta e delicata
e pura come l’agnello
che pascola per il prato,
candida come l’oca
che nel rio si lava e gioca:
luna amorosa, luna bella
che nel ciel turchino pendi
e riguardi fissa e scruti
oltre gli spazi muti:
Dimmi, che vedi mentre risplendi
per le vie della terra?”
“Vedo rose e vedo spine
vedo fortune e vedo rovine
vedo tombe e vedo nidi
vedo ciò che sempre vidi
tinto d’arido pallore:
ma sorrido volentieri
ai dolci occhi di tua mamma
rischiarati dalla fiamma
del suo vivo acceso cuore,
o mio piccolo amore!” (A. S. Novaro)

 

Il sole
Il sole!… ogni alba nella macchia,
ogni mattina nel brolo.
“Ci sarà?” chiedea la cornacchia,
“Non c’è più!” gemea l’assiolo;
e cantava l’usignolo:
“Addio, addio, dio dio dio dio…”
Ma la lodola su dal grano
saliva a vedere ove fosse.
Lo vedeva lontano lontano
con le belle nuvole rosse.
E, scesa al solco ove mosse,
trillava: “C’è, c’è, lode a Dio!” (G. Pascoli)

 

Le stelle

Ci sono in cielo
grappoli di stelle,
gocce di luce,
tremolanti e belle.

In vetta alla collina,
quando imbruna,
le ammiro tute
ad una ad una.

E una è la più bella,
la più viva di fiamma:
Vespero ha nome,
dice la mamma.

Oh, se potessi star
con voi nel cielo,
stelline mie,
corolle senza stelo!

(M. Accorsi)

 

Le stelle
Cantavan la canzone
del mietitor di stelle…
E là sul mare
all’orizzonte
le stelle lambivan l’onde.
Oh, quante,
solo ad alzar la mano!
Ma quando andai sul mare
fuggivano le stelle
sempre lontano. (A. Colombo)

 

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