Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio del verbo in relazione al nome, all’articolo e all’aggettivo.
Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore rosso e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale III.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III
Maria Montessori racconta che questo materiale è nato durante l’esperienza nella Scuola Ortofrenica. Con i bambini dell’Istituto si era concentrata principalmente sui nomi e sui verbi: il nome era l’oggetto e il verbo l’azione. Queste due parti del discorso venivano distinte con grande chiarezza, come si distingue la materia dalla forza, o la chimica dalla fisica. Per comprendere il nome in tutti i suoi aspetti di facevano esercizi con gli oggetti. Per comprendere il verbo si facevano eseguire ai bambini delle azioni.
Poiché i bambini devono essere guidati nell’esecuzione delle azioni, perchè non sempre sono in grado di interpretare una parola con un’azione che corrisponda ad essa con precisione, l’insegnante dovrà dare delle lezioni individuali per insegnare loro ad interpretare il verbo.
Presentiamo una scatola con quattro caselle per l’articolo, il nome, l’aggettivo e il verbo, contrassegnate da etichette marrone chiaro, nero, marrone scuro e rosso. Nella casella posteriore stanno per ogni esercizio sei cartellini della frase.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola: e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase. Se, ad esempio, nel cartellino della frase di trova scritto: lancia una piccola gomma /getta una piccola gomma; i cartellini saranno lancia, una, piccola, gomma, scaraventa.

Infatti il bambino comporrà la prima frase sul tavolino, eseguirà l’azione, cambierà solo un cartellino (getta invece di lancia) ed eseguirà la seconda azione.

In questo modo vedrà che, avendo sostituito il verbo, le due frasi indicano azioni diverse.
Le varie serie di cartellini ognuna in una scatolina rossa, e il gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

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Nelle serie originali preparate da Maria Montessori i verbi erano contrastanti o sinonimi. Questo è l’elenco originale:
Serie A: chiudi l’uscio/serra l’uscio; posa un pennino/getta un pennino; alza la tua seggiolina/solleva la tua seggiolina; prendi la matita nera/lascia la matita nera; fai un nodo/sciogli un nodo; spargi alcune perline/raccogli alcune perline.
Serie B: socchiudi l’alfabetario/chiudi l’alfabetario; lancia una piccola gomma/getta una piccola gomma; abbassa la mano/alza la mano; mostra la manina pulita/nascondi la manina pulita; tocca le stoffe vellutate/palpa le stoffe vellutate; scrivi una breve parola/cancella una breve parola.
Serie C: stacca un piccolo quadro/appendi un piccolo quadro; componi una parola/scomponi una parola; delinea un circolo/riempi un circolo; capovolgi un vasetto vuoto/rovescia un vasetto vuoto; inchina la testa/alza la testa; porta una sedia leggera/trascina una sedia leggera.
Serie D: apri la porta vicina/spalanca la porta vicina; solleva un tavolino libero/alza un tavolino libero; accarezza un tuo piccolo compagno/bacia un tuo piccolo compagno; serra la credenza grande/disserra la credenza grande; copri il viso/scopri il viso; avvicina due prismi marrone/scosta due prismi marrone.
Serie E: stendi la mano destra/ritira la mano destra; stringi i pugni/apri i pugni; inchiava la credenza grande/schiava la credenza grande; mescola la gradazione viola/componi la gradazione viola; costruisci la torretta rosa/guasta la torretta rosa; stendi il tappeto grande/ripiega il tappeto grande.
Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

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MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE III
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

– scatola grammaticale III (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
– 5 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IIIA, IIIB, IIIC, IIID, IIIE.
– una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole
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Contenuto delle scatole di riempimento
– scatola IIIA: scheda della definizione e cartellini (i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIA separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IIIA-1: (cartellini verbi, articoli, nomi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIA-2: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIA-3: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIA-4: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIA-5: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
– scatola IIIB: scheda della definizione e cartellini (i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIB separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IIIB-1: comandi semplici opposti con oggetto diretto senza aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIB-2: comandi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIB-3: comandi semplici opposti con oggetto diretto (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIB-4: comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIB-5: comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
– scatola IIIC: scheda della definizione e cartellini ( i due gruppi di cartellini stanno nella scatola IIC separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IIIC-1: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIC-2: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
– scatola IIID: scheda della definizione e cartellini ( i 6 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIID separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IIID-1: comandi con verbi sensoriali e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase)
- cartellini IIID-2: comandi con verbi d’azione e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase)
- cartellini IIID-3: comandi con verbi, oggetti d’uso domestico e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase)
- cartellini IIID-4: comandi con verbi, oggetti d’uso scolastico e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase)
- cartellini IIID-5: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli)
- cartellini IIID-6: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli)
– scatola IIIE: scheda della definizione e cartellini ( i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIE separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IIE-1: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIE-2: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIE-3: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
- cartellini IIIE-4: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
– scatolina aperta rossa:
- libretto degli elenchi per il verbo (facoltativo)
- libretto delle regole grammaticali per il verbo.
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Questo è il materiale pronto:


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PDF QUI: LIBRO DELLE REGOLE GRAMMATICALI PER L’USO DEL VERBO
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ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)
La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:


piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:
rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:



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MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE II
Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

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USO DEL MATERIALE
Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.
Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.
Con le scatole grammaticali si possono svolgere vari esercizi. Per saperne di più consulta l’indice della Guida Didattica per il Linguaggio.
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CONTENUTI
Se preferisci realizzare il materiale in proprio (cartellini e libro delle regole grammaticali), di seguito trovi tutti i contenuti che ho utilizzato:
CARTELLINO DEFINIZIONE: E’ una parola che serve ad esprimere un’azione, un avvenimento, uno stato o l’esistenza del soggetto.
Esempi: mangiare, fare, pensare, essere, avere, dire, ecc.
E’ il centro sintattico della frase, attorno al quale si organizzano i diversi elementi che la compongono.
IIIA-1: colori (cartellini+ 6 cartellini frase). Frasi: chiudi la porta – serra la porta; piega un foglio – dispiega un foglio; fai un nodo – sciogli un nodo; apri il libro – chiudi il libro; spargi le perle – raccogli le perle; di’ una parola – sussurra una parola.
IIIA-2: colori (cartellini+ 6 cartellini frase). Frasi: alza le tue mani – abbassa le tue mani; tocca un tessuto morbido – senti un tessuto morbido; lancia la palla – getta la palla; scrivi una breve parola – cancella una breve parola; mostra la tua mano destra – nascondi la tua mano destra; traccia un cerchio – colora un cerchio.
IIIA-3: colori (cartellini+ 6 cartellini frase). Frasi: porta una sedia – trascina una sedia; slaccia le scarpe – allaccia le scarpe; arrotola il fazzoletto bianco – torci il fazzoletto bianco; alza la testa – china la testa; disponi i cartellini marroni – mescola i cartellini marroni; riempi un bicchiere – svuota un bicchiere.
IIIA-4: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: saluta il tuo compagno più vicino – ignora il tuo compagno più vicino; copri il tuo viso – scopri il tuo viso; raggruppa le tue matite – sparpaglia le tue matite; solleva la tua gomma – fai cadere la tua gomma; chiedi una matita nera – presta una matita nera; accartoccia un foglio bianco – liscia un foglio bianco.
IIIA-5: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: stringi le tue mani – apri le tue mani; stendi un tappeto – arrotola un tappeto; strofina il tavolo – spolvera il tavolo; versa l’acqua – mesci l’acqua; pettina i tuoi capelli – acconcia i tuoi capelli; stringi i pugni – apri i pugni.
IIIB-1: comandi semplici opposti con oggetto diretto senza aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase). Frasi: metti la sciarpa – togli la sciarpa; gonfia un palloncino – sgonfia un palloncino; svita il tappo – avvita il tappo; accendi la luce – spegni la luce; apri la scatola – chiudi la scatola; componi un puzzle – disfa un puzzle.
IIIB-2: comandi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: disegna due triangoli – colora due triangoli; tocca una cosa rossa – accarezza una cosa rossa; porgi una matita colorata – lancia una matita colorata; guarda la carta geografica – osserva la carta geografica; bevi l’acqua – assapora l’acqua; scrivi un numero pari – cancella un numero pari.
IIIB-3: comandi semplici opposti con oggetto diretto (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase). Frasi: bagna le mani – asciuga le mani; unisci le gambe – divarica le gambe; solleva un piede – abbassa un piede; chiudi gli occhi – apri gli occhi; nascondi il temperino – mostra il temperino; spettina i capelli – pettina i capelli.
IIIB-4: comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: svuota il tuo zaino – riempi il tuo zaino; prendi un gesso colorato – riponi un gesso colorato; agita le tue mani – ferma le tue mani; sussurra una parola gentile – urla una parola gentile; avvicina tre sedie – allontana tre sedie; bagna il tuo righello – asciuga il tuo righello.
IIIB-5: comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: disegna tre piccoli fiorellini – cancella tre piccoli fiorellini; spargi le tue matite colorate – raggruppa le tue matite colorate; insapona le tue mani – risciacqua le tue mani; prendi un grande libro – riponi un grande libro; dai la tua penna blu – riprendi la tua penna blu; accarezza il tuo viso – schiaffeggia il tuo viso.
IIIC-1: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: riempi la bottiglia – vuota la bottiglia; inventa un’addizione – esegui un’addizione; apri la finestra – chiudi la finestra; sfoglia il libro – chiudi il libro; mordi il panino – mastica il panino; scrivi una parola – leggi una parola.
IIIC-2: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: scrivi una semplice sottrazione – esegui una semplice sottrazione; allontana la tua sedia – riavvicina la tua sedia; abbassa le tapparelle – alza le tapparelle; prendi dieci foglietti colorati – riponi dieci foglietti colorati; osserva una piccola illustrazione – copia una piccola illustrazione; scarta un piccolo cioccolatino – mangia un piccolo cioccolatino.
IIID-1: comandi con verbi sensoriali e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase). Frasi: annusa il pane – assaggia il pane; tocca il fiore – annusa il fiore; senti la musica – ascolta la musica; stropiccia il foglio – liscia il foglio; raccogli i pennarelli – riordina i pennarelli; abbina i colori – raccogli i colori; ascolta il suono – imita il suono.
IIID-2: comandi con verbi d’azione e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase). Frasi: piega un dito – raddrizza un dito; apri un occhio – chiudi un occhio; tocca un tallone – solleva un tallone; fletti un muscolo – senti un muscolo; abbraccia un amico – aiuta un amico; tocca l’insegnante – segui l’insegnante; forma un gruppo – lascia un gruppo.
IIID-3:comandi con verbi, oggetti d’uso domestico e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase). Frasi: versa l’acqua – bevi l’acqua; pulisci il tavolino piccolo – strofina il tavolino piccolo; lucida la maniglia metallica – pulisci la maniglia metallica; chiudi la cerniera – apri la cerniera; allaccia la scarpa sinistra – slaccia la scarpa sinistra; abbottona la giacca blu – slaccia la giacca blu; lava un bel piattino – asciuga un bel piattino.
IIID-4: comandi con verbi, oggetti d’uso scolastico e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase). Frasi: scrivi una breve storiella – riscrivi una breve storiella; tempera le matite nuove – usa le matite nuove; prendi un libro illustrato – restituisci un libro illustrato; apri un cassetto – chiudi un cassetto; prendi un elastico – tendi un elastico; ruota il mappamondo – ferma il mappamondo; prendi una matita rossa – sostituisci una matita rossa.
IIID-5: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli + cartellini titoli). Titoli: verbi, articoli, nomi. Verbi: strizza, stringi, mangia, tendi, poni, segui, volta, fai, risolvi, mantieni. Articoli: l’, un, la, la, una, una, la, la, una, un, un, un. Nomi: occhiolino, pugno, torta, mano, domanda, direzione, pagina, risposta, passeggiata, cruciverba, desiderio, segreto.
IIID-6: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli + cartellini titoli). Titoli: verbi, articoli, nomi. Verbi: recitare, ricordare, percorrere, cantare, occupare, portare, inviare, ballare, versare, cucinare, accendere, accudire. Articoli: una, una, un, una, un, una, un, un, il, il, una, un. Nomi: poesia, data, chilometro, canzone, posto, valigia, messaggio, valzer, latte, pranzo, candela, bambino.
IIIE-1: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: la sciocca scimmietta urla; gli enormi orsi mangiano il miele; la piccola palla blu rimbalza; mangiamo una mela; il cane ha la coda pelosa; rastrella le foglie secche.
IIIE-2: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: i simpatici delfini blu nuotano; beviamo una bibita fresca; una piccola zebra corre; Giovanni colleziona sassi colorati; il faggio è un albero altissimo; la talpa laboriosa scava un buco.
IIIE-3: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: ho una merenda appetitosa; chiudi la finestra grande; lo squalo spaventa i piccoli pesci; i muratori costruiscono il palazzo; Maria indossa un vestito elegantissimo; la mamma leggeva un vecchio libro.
IIIE-4: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase). Frasi: il nonno racconta storie fantastiche; il divano è comodissimo; Alma perse l’orologio nuovo; Antonio è un bambino gentile; il papà lava i piatti; il gattino grigio legga la ciotola.
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Libretto delle regole grammaticali per il verbo
Se preferisci realizzare il libretto in proprio, questo è il contenuto:
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Il verbo
Il verbo è una parola che serve ad esprimere un’azione, un avvenimento, uno stato o l’esistenza del soggetto.
Esempi: mangiare, fare, pensare, essere, avere, dire, ecc.
E’ il centro sintattico della frase, attorno al quale si organizzano i diversi elementi che la compongono.
Il suo ruolo fondamentale del verbo nella frase deriva dalle sue proprietà che sono:
– il modo
– il tempo
– la persona
– la transitività o intransitività
– la forma attiva o passiva
– l’aspetto.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Modo del verbo
Il modo indica l’atteggiamento di chi parla nei confronti dell’argomento di cui parla. Questo atteggiamento può essere di:
– certezza: modo indicativo (viene)
– possibilità: modo congiuntivo (credo che venga)
– desiderio: modo condizionale (verrei)
– comando: modo imperativo (vieni!)
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Tempo del verbo
Il tempo del verbo precisa la relazione cronologica tra il momento di cui si parla e il momento in cui si verifica il fatto del quale si parla. Questa relazione può essere di:
– contemporaneità: tempo presente (viene)
– anteriorità: tempo passato (venne)
– posteriorità: tempo futuro (verrà).
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Persona del verbo
La persona del verbo specifica a quale persona, tra quelle coinvolte nel discorso, il verbo fa riferimento:
– la prima persona: indica il parlante (io, noi)
– la seconda persona: indica l’ascoltatore (tu, voi)
– la terza persona: indica qualsiasi altra persona, presente o assente (lui, lei, loro).
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Transitività o intransitività del verbo
Il verbo può avere o non avere un complemento oggetto.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III -Forma attiva o passiva del verbo
Chi esegue l’azione può essere o non essere il soggetto della frase:
– forma attiva: il bambino lancia un sasso
(il bambino è il soggetto della frase ed è lui che compie l’azione)
– forma passiva: un sasso è lanciato da un bambino
(il sasso è il soggetto della frase, ma non è lui che compie l’azione).
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Aspetto del verbo
Fornisce indicazioni sulla durata, il tipo di svolgimento, il grado di compiutezza:
– azione durativa: leggevo, sto leggendo, stavo leggendo
– azione momentanea: leggo, ho letto, lessi, leggerò (il sasso è il soggetto della frase, ma non è lui che compie l’azione)
– azione ingressiva: sto per leggere, sono sul punto di leggere
– aspetto perfettivo: l’azione è considerata del tutto conclusa (Maria tornò a casa)
– aspetto imperfettivo: l’azione si sta svolgendo (Maria tornava a casa)
– aspetto compiuto: gli effetti dell’azione durano nel presente (Maria è tornata a casa).
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Verbi predicativi e copulativi
I verbi vengono divisi in due grandi categorie, in base alla loro funzione nella frase ed al loro significato:
– predicativi: hanno un significato compiuto e possono essere usati anche da soli (piove, Antonio corre, Maria legge)
– copulativi: servono a collegare il soggetto a un nome o a un aggettivo, e hanno quindi una funzione simile a quella del verbo essere (che si chiama copula). Sono verbi copulativi sembrare, divenire, riuscire, risultare, stare, rimanere, apparire, crescere, nascere, vivere, morire, ecc. (la situazione sembra tranquilla).
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Verbi transitivi e intransitivi
I verbi transitivi (dal latino transire = passare) sono i verbi che possono avere un complemento oggetto: Marco legge un libro.
Non sempre però, per avere un senso, i verbi transitivi sono seguiti dall’oggetto; infatti possiamo anche dire: Marco legge. In questo caso manca l’oggetto, ma è chiaro che un oggetto esiste, anche se non espresso, in quanto l’azione del leggere non si può compiere se non c’è un oggetto di lettura.
I verbi intransitivi sono verbi che non possono avere il complemento oggetto: Teresa dorme.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Forma attiva e passiva
Nella forma attiva il soggetto del verbo è l’agente della frase: la polizia insegue i ladri.
Tutti i verbi, transitivi e intransitivi, hanno la forma attiva.
Nella forma passiva il vero agente della frase non è il soggetto ma il complemento, che si chiama infatti complemento d’agente: i ladri sono inseguiti dalla polizia.
Possono trasformarsi nella forma passiva solo i verbi transitivi che abbiano il complemento oggetto espresso, perchè è proprio questo che diventa il soggetto della forma passiva. Il soggetto della forma attiva diventa invece, nella forma passiva, il complemento d’agente (se è animato) o di causa efficiente (se è inanimato).

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – La persona e il numero
Ogni tempo di ogni modo finito ha sei voci verbali:
– prima persona singolare: io
– seconda persona singolare: tu
– terza persona singolare: egli
– prima persona plurale: noi
– seconda persona plurale: voi
– terza persona plurale: essi
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – La coniugazione del verbo
Abbiamo tre coniugazioni verbali:
– are: prima coniugazione contare, guardare, lodare, pensare,…
– ere: seconda coniugazione credere, leggere, temere, vedere,…
– ire: terza coniugazione agire, ferire, offrire, sentire,…
Ogni verbo è formato da:
– radice: elemento costante
cont- (in cont-are)
cred- (in cred-ere)
ag- (in ag-ire)
– vocale tematica: che caratterizza la coniugazione
-a- per la prima coniugazione (cont-a-re)
-e- per la seconda coniugazione (cred-e-re)
-i- per la terza coniugazione (ag-i-re)
– parte morfologica variabile: che indica il tempo, il modo, la persona e il numero (cont-a-vo). La parte morfologica variabile -vo ci dice che il verbo è una prima persona singolare dell’indicativo imperfetto, come cred-e-vo e ag-i-vo)
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Forma riflessiva
Nella forma riflessiva il soggetto e l’oggetto coincidono: il verbo si riflette sul soggetto stesso: io mi lavo, tu ti pettini, Maria si veste.
Possono essere usati come riflessivi sono alcuni verbi transitivi.
L’oggetto del verbo riflessivo è sempre un pronome personale: mi, ti, si, ci, vi.
Nella forma riflessiva apparente: io mi lavo le mani (= io lavo a me le mani) la particella mi non significa me, come nella frase mi lavo (= io lavo me), e il soggetto io non coincide con l’oggetto mani.
Nella forma riflessiva reciproca il verbo esprime una reciprocità d’azione, un rapporto scambievole: Antonio e Andrea si odiano; i due fratelli si abbracciarono; si amavano alla follia.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Forma intransitiva pronominale
I verbi intransitivi pronominali sono verbi intransitivi (quindi non riflessivi) preceduti nella coniugazione dalle particelle mi, ti, si, ci, vi: io mi vergogno di ciò che ho fatto.
In questa frase mi non significa me (io vergogno me) o a me (io vergogno a me) quindi non si tratta di una forma riflessiva. E’ una particella che fa parte indissolubile del verbo, necessaria per la sua coniugazione, infatti non esiste la forma io vergogno e nemmeno il verbo vergognare: esiste il verbo vergognarsi.
Sono verbi intransitivi pronominali, ad esempio: vergognarsi, accorgersi, arrendersi, avvalersi, imbattersi, impadronirsi, lagnarsi, pentirsi, ribellarsi, ecc.
Ci sono poi alcuni verbi transitivi che diventano transitivi con l’aggiunta delle particelle pronominali, ad esempio: abbattersi, allontanarsi, alzarsi, annoiarsi, stancarsi, spaventarsi, ecc.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Modo, tempo, persona e numero del verbo
Il verbo ha un sistema complesso di forme per esprimere il modo, il tempo, la persona e il numero. Questo sistema si chiama coniugazione.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Il modo
Chi parla può presentare il fatto espresso dal verbo in diversi modi. Ogni modo esprime un punto di vista diverso o un rapporto diverso con chi ascolta: certezza, possibilità, desiderio, comando, ecc.
In italiano abbiamo sette modi verbali:
– modi finiti
indicativo: io amo
congiuntivo: che io ami
condizionale: io amerei
imperativo: ama!
– modi infiniti:
infinito: amare
participio: amante
gerundio: amando.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Il tempo
Indica qual è il rapporto cronologico tra l’azione o lo stato espressi dal verbo e il momento in cui viene espresso nella frase. Questi sono i modi e i tempi in italiano:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – La persona e il numero
Ogni tempo di ogni modo finito ha sei voci verbali:
– prima persona singolare: io
– seconda persona singolare: tu
– terza persona singolare: egli
– prima persona plurale: noi
– seconda persona plurale: voi
– terza persona plurale: essi.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – I verbi ausiliari e verbi servili
I tempi composti di tutti i verbi si formano con l’ausilio dei verbi essere e avere aggiunti al participio passato del verbo principale. Per questo i verbi essere e avere si chiamano verbi ausiliari: io sono partito; io ho parlato.
I verbi dovere, potere e volere, quando sono seguiti da un altro verbo all’infinito, sono detti verbi servili: ho dovuto studiare; è potuto andare; vuole dormire.







Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Verbi impersonali
Sono verbi che non hanno un soggetto determinato e si usano solo:
– nei modi indefiniti,
– nei modi finiti solo alla terza persona singolare.
Sono verbi che indicano fenomeni meteorologici come: piove, diluvia, grandina, tuona, lampeggia, albeggia, annotta, ecc…
Ci sono poi verbi che possono essere usati anche in modo impersonale:
– fare caldo, fare freddo;
– accadere, avvenire, succedere, capitare, bisognare, convenire, occorrere, sembrare, parere, importare, necessitare;
– essere necessario, essere opportuno, essere indubbio, essere certo, essere evidente, essere chiaro.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – Verbi irregolari
Sono quei verbi che non seguono lo schema tipico della coniugazione a cui appartengono. L’irregolarità può consistere:
– nel cambiamento della radice and-are: io vad-o (e non io and-o)
– nel cambiamento delle normali desinenze: cadere: io cad-di (e non io cad-ei)
– nel cambiamento sia della radice sia della normale desinenza: viv-ere: io vis-si (e non io viv-ei).
Sono, ad esempio, irregolari:
1° coniugazione: andare, dare, fare,stare
2° coniugazione: cadere, dolere, dovere, giacere, godere, parere, piacere, rimanere, sapere, sedere, tacere, alludere, appendere, bere, crescere, ecc.
3° coniugazione: apparire, aprire, dire, offrire, udire, uscire, venire, ecc.
Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – TEMPI DELL’INDICATIVO
Il PRESENTE indica il fatto, l’azione, il modo di essere che si svolgono o sussistono nel momento stesso in cui si parla: io faccio una passeggiata.
Si usa anche per esprimere la consuetudine e la regolarità con cui si verifica l’azione: Antonio parla l’inglese; Carlo coltiva orchidee.
Si usa anche per tutte le verità che non hanno tempo: due più due fa quattro; la luna gira intorno al sole; la rosa è un fiore.
Per indicare la validità perenne, si usa anche nei proverbi: chi dorme non piglia pesci.
Abbiamo anche il presente storico, che si usa per dare efficacia alla narrazione di fatti passati: Leopardi nasce a Recanati nel 1798; Napoleone dà l’ordine di avanzare.
L’IMPERFETTO esprime la durata o la ripetizione nel passato: la pioggia cadeva da due giorni; venivano a trovarci tutti i lunedì.
Nelle narrazioni l’imperfetto indica un’azione incompiuta nel passato: ieri tornavo a casa (ci aspettiamo che la frase prosegua; ad esempio: ieri tornavo a casa quando ho incontrato Maria). Per questo motivo le fiabe cominciano con: C’era una volta…
L’imperfetto però si usa anche come tempo compiuto, come il passato remoto: in quell’anno cadevano le elezioni.
Abbiamo poi l’imperfetto ipotetico: facevi meglio a stare zitto; l’imperfetto irreale (ad esempio quando raccontiamo un sogno: allora entravo in una sala coperta di specchi; l’imperfetto ludico: facciamo che io ero il papà e tu il bambino; l’imperfetto attenuativo: Cosa desiderava, signora? Volevo due etti di formaggio.
Il PASSATO PROSSIMO è un tempo composto (ausiliare al presente + participio passato del verbo). Si usa per esprimere un fatto compiuto nel passato, ma che ha qualche relazione col presente: due giorni fa ho preso un brutto raffreddore.









