Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale IV – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio della preposizione.
Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore viola e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale IV.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha cinque caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano sei cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.
Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo la preposizione, che, sostituita, cambia la frase.
Le varie serie di cartellini ognuna in una scatolina viola, e il gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Nelle serie originali preparate da Maria Montessori queste sono le serie delle frasi :
Serie A (relazioni di posizione reciproca nello spazio):
prendi la scatola con le perle colorate – prendi la scatola senza le perle colorate – prendi la scatola insieme con le perle colorate;
colloca il prisma sotto al cilindro – colloca il prisma sopra al cilindro;
posa la penna avanti al calamaio – posa la penna dietro al calamaio – posa la penna a lato del calamaio;
poni la perla verde nella scatola – poni la perla verde dentro la scatola;
disponi alcune perle in mezzo alle marchette rosse – disponi alcune perle tra le marchette rosse;
porta il tavolino dirimpetto a una finestra – porta il tavolino accanto a una finestra.
Serie B (ancora sulle relazioni di posizione reciproca nello spazio):
metti la marchetta fuori della scatola – metti la marchetta dentro la scatola;
porta una sedia alta di là dalla porta – porta una sedia alta di qua dalla porta – porta una sedia alta oltre la porta;
metti un bambino di fronte alla lavagna – metti un bambino di fianco alla lavagna;
allinea le sedie libere lungo la parete – allinea le sedie libere contro la parete;
poni il cono azzurro vicino al cubo rosa – poni il cono azzurro accosto al cubo rosa;
colloca il quadretto sopra la credenza – colloca il quadretto sulla credenza.
SERIE C (relazioni di appartenenza, di materia, di uso):
paragona la stoffa di cotone, la stoffa di lana, la stoffa di seta;
prendi il triangolo di ferro – prendi il triangolo di legno;
cerca il piattino di vetro – cerca il piattino di maiolica;
trova una spazzola per le scarpe – trova una spazzola per il vestito;
osserva un disegno di Cesarino – osserva un disegno di Carlino;
prendi la gomma per attaccare – prendi la gomma per cancellare.
Serie D (relazioni di direzione o di provenienza nel moto):
fai un giro da destra a sinistra – fai un giro da sinistra a destra;
traccia un segno dal basso all’alto – traccia un segno dall’alto al basso;
vai dal tuo posto alla credenza – vai dalla credenza al tuo posto;
passa la penna dalla mano destra alla mano sinistra – passa la penna dalla mano sinistra alla mano destra;
tendi un laccio dalla porta alla finestra – tendi un laccio dalla finestra alla porta;
corri dal lavabo al tappeto – corri dal tappeto al lavabo.
Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:


MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE IV PREPOSIZIONE
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

– scatola grammaticale IV (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
– 4 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IVA, IVB, IVC, IVD.
– una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole
PREPOSIZIONE
Contenuto delle scatole di riempimento
– scatola IVA: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVA separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IVA-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVA-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVA-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVA-4: (cartellini delle parole + 4 cartellini frase)
– scatola IVB: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVB separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IVB-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVB-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVB-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVB-4: (cartellini delle parole + 4 cartellini frase)
– scatola IVC: scheda della definizione e cartellini ( i 3 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVC separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IVC-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVC-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVC-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
– scatola IVD: scheda della definizione e cartellini ( i 3 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVD separati tra loro per mezzo di elastici)
- cartellini IVD-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
- cartellini IVD-2: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
- cartellini IVD-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
– scatolina aperta VIOLA:
- libretto degli elenchi per la preposizione (facoltativo)
- libretto delle regole grammaticali per la preposizione.
Questo è il materiale pronto:




https://shop.lapappadolce.net/prodotto/libretto-degli-elenchi-per-la-scatola-grammaticale-iv/


ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)
La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:


piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:
rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:



_________________________
MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE IV
Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).
[wpmoneyclick id=89550 /]
[wpmoneyclick id=89549 /]

USO DEL MATERIALE
Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.
Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.
Con le scatole grammaticali si possono svolgere vari esercizi. Per saperne di più consulta l’indice della Guida Didattica per il Linguaggio.
CONTENUTI
Se preferisci realizzare il materiale in proprio (cartellini e libro delle regole grammaticali), di seguito trovi tutti i contenuti che ho utilizzato:
CARTELLINO DEFINIZIONE: Le preposizioni sono parole invariabili che servono a collegare e a raccordare tra loro i costituenti della proposizione: vado a casa di Maria; o a raccordare tra loro due o più proposizioni: vado a casa di Maria per studiare.
Le preposizioni possono essere: semplici, articolate, locuzioni preposizionali, improprie.
IVA-1 (cartellini+ 5 cartellini frase). Frasi:
prendi la scatola con i pennarelli colorati – prendi la scatola senza i pennarelli colorati – prendi la scatola insieme ai pennarelli colorati;
posiziona il libro sotto il quaderno – posiziona il libro sul quaderno;
posa la penna sul righello – posa la penna dietro il righello – posa la penna accanto al righello;
metti tre matite rosse tra due penne nere – metti tre matite rosse in mezzo a due penne nere;
poni una sedia di fronte a un’altra sedia – poni una sedia accanto a un’altra sedia.
IVA-2 (cartellini+ 5 cartellini frase). Frasi:
metti la gomma dentro all’astuccio – metti la gomma fuori dall’astuccio;
sposta una sedia di fianco alla porta – sposta una sedia di fronte alla porta – sposta una sedia al di là della porta;
stai di fronte alla lavagna – stai di fianco alla lavagna – stai vicino alla lavagna;
disponi due sedie lungo la parete – disponi due sedie contro la parete;
posiziona la penna blu vicino al righello – posiziona la penna blu contro il righello.
IVA-3 (cartellini+ 5 cartellini frase). Frasi:
le carte da gioco sono carte per il gioco – la sala da pranzo è una sala per i pasti – gli occhiali da sole proteggono gli occhi dal sole;
lo spazzolino da denti è una spazzola per i denti – i mobili in noce sono mobili di legno di noce;
le statue lignee sono sculture in legno – le statue marmoree sono sculture di marmo;
camminiamo nel bosco – camminiamo fuori dal bosco;
versa il latte freddo in una tazza – versare il latte freddo fuori da una tazza.
IVA-4 (cartellini + 4 cartellini frase). Frasi:
gira da destra verso sinistra – gira da sinistra verso destra;
traccia una linea obliqua sulla lavagna da sinistra a destra – traccia una linea obliqua sulla lavagna da destra a sinistra;
vai dal tuo posto all’armadio – vai dall’armadio al tuo posto;
sposta la penna dalla tua mano destra alla tua mano sinistra – sposta la penna dalla tua mano sinistra alla tua mano destra.
IVB-1 (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
posa sul tavolo la penna con la matita – posa sul tavolo la penna dietro alla matita – posa sul tavolo la penna accanto alla matita;
prendi il contenitore con i pastelli colorati – prendi il contenitore senza i pastelli colorati;
metti due cucchiai di fianco alla tazza – metti la tazza tra due cucchiai;
metti una sedia di fronte a un’altra sedia – metti una sedia vicino a un’altra sedia;
metti la tazza sopra al piattino – metti la tazza sotto il piattino.
IVB-2 (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
metti il dizionario vicino al libro – metti il dizionario contro il libro;
stai di fronte alla finestra – stai di fianco alla finestra – stai lontano dalla finestra;
metti due sedie davanti al tavolo – metti due sedie dietro il tavolo;
lancia una pallina nel cestino – lancia una pallina fuori dal cestino;
metti uno sgabello sul tavolo – metti uno sgabello sotto il tavolo – metti uno sgabello al di là del tavolo.
IVB-3 (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
prendi un oggetto di metallo – prendi un oggetto di legno;
prendi un panno per lavare il tavolo – prendi un panno per spolverare il tavolo;
vai vicino alla scala – vai sulla scala;
guarda il disegno di un bambino- guarda il disegno di una bambina;
versa l’acqua in una brocca – versa l’acqua da una brocca.
IVB-4: (cartellini + 4 cartellini frase). Frasi:
cammina dal tuo posto al muro – cammina dal muro al tuo posto;
disegna una linea dal margine destro di un foglio al margine sinistro – disegnare una linea dal margine sinistro di un foglio al margine destro;
passa un fazzoletto bianco dalla mano destra alla mano sinistra – passa un fazzoletto bianco dalla mano sinistra alla mano destra;
gira la testa da destra verso sinistra – girare da testa da sinistra verso destra.
IVC-1: (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
la simpatica scimmietta gioca con l’orso – la simpatica scimmietta gioca da sola;
l’enorme orso riposa sotto l’ albero – l’enorme orso riposa lontano dall’albero;
la zebra mangia una mela accanto a una pozza di fango – la zebra mangia una mela in una pozza di fango;
la palla rimbalza vicino a una porta chiusa – la palla rimbalza su una porta chiusa;
scendi in cantina con il nonno – scendi in cantina senza il nonno.
IVC-2 (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
i delfini nuotano tra le onde del mare – i delfini nuotano fra le onde del mare;
il papà riposa nel suo letto – il papà riposa sul suo letto;
i pipistrelli volano intorno all’albero – i pipistrelli volano dietro all’albero;
la gente parlava fuori dal cinema – la gente parlava nel cinema;
un uccellino saltella davanti alla pozzanghera – un uccellino saltella nella pozzanghera.
IVC-3 (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
il grosso tonno nuota davanti ai piccoli pesci; il grosso tonno nuota tra i piccoli pesci
Antonio lanciò la palla fuori dal canestro – Antonio lanciò la palla nel canestro;
lo scivolo era a destra delle altalene – le altalene erano a sinistra dello scivolo;
il tavolino è davanti alla sedia – la sedia è dietro al tavolino;
la mamma canta in bagno – la mamma canta alla finestra.
IVD-1 (cartellini + 5 cartellini frase). Frasi:
metti la tazza sul piatto – metti la tazza accanto al piatto – metti la tazza sotto il piatto;
stai in piedi tra due amici – stai in piedi dietro due amici – stai in piedi vicino a due amici;
vai fuori dalla stanza – vai nella stanza- vai in giro per la stanza;
metti lo zaino sotto la scrivania – metti lo zaino sulla scrivania – metti lo zaino contro la scrivania;
guarda la finestra – guarda alla finestra.
IVD-2 (cartellini + 7 cartellini frase). Frasi:
versa il succo nella brocca di vetro – versa il succo dalla brocca di vetro;
vai alla collinetta – vai sulla collinetta – vai oltre la collinetta;
cammina di fronte al campo da calcio – cammina a lato del campo da calcio – cammina nel campo da calcio;
corri di fianco a un tuo amico – corri dietro a un tuo amico – corri davanti a un tuo amico – corri di fronte a un tuo amico;
passa vicino al tavolo – passa lontano dal tavolo;
mangia una fetta di mela senza zucchero – mangia una fetta di mela con lo zucchero;
scegli tra i colori il tuo colore preferito – scegli in mezzo ai colori il tuo colore preferito.
IVD-3 (cartellini + 6 cartellini frase). Frasi:
vai di corsa dalla tua classe al bagno – vai di corsa dal bagno alla tua classe;
traccia una linea nell’aria dall’alto verso il basso – traccia una linea nell’aria dal basso verso l’alto;
passa la palla dal tuo piede destro al tuo piede sinistro – passa la palla dal tuo piede sinistro al tuo piede destro;
sposta un vasetto di fiori dall’interno all’esterno della stanza- sposta un vasetto di fiori dall’esterno all’interno della stanza;
ruota il piede da destra a sinistra – ruota il piede da sinistra a destra
pronuncia una parola a voce bassa – pronuncia una parola a voce alta.
Libretto delle regole grammaticali per l’aggettivo
Se preferisci realizzare il libretto in proprio, questo è il contenuto:
Le preposizioni sono parole invariabili che servono a collegare e a raccordare tra loro i costituenti della proposizione: vado a casa di Maria; o a raccordare tra loro due o più proposizioni: vado a casa di Maria per studiare.
Le preposizioni possono essere: semplici, articolate, locuzioni preposizionali, improprie.

Preposizioni articolate
Quando l’articolo determinativo è preceduto dalle preposizioni di, a, da, in, con, su, si unisce ad esse formando le preposizioni articolate:

Locuzioni preposizionali
Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole che costituiscono unità con funzioni e significati simili a quelli delle preposizioni. Servono, come le preposizioni, a mettere in relazione altri costituenti della frase, segnalando una serie di possibili rapporti di posizione, di tempo, di causa, di mezzo, di modo, di fine, ecc.

Preposizioni improprie
Esiste un certo numero di avverbi che possono essere impiegati con valore di preposizione. Quando non sono seguiti da preposizione, questi avverbi si chiamano preposizioni improprie; quando sono seguiti da preposizione si chiamano locuzioni prepositive.

Esempi di preposizioni improprie e locuzioni preposizionali
L’ho rivisto dopo molto tempo. – E’ arrivato dopo di te.
Era solo contro tutti. – Era contro di te.
Stavo dentro casa. – Dentro al cassetto ho trovato un bigliettino.
L’ho incontrato presso la stazione. – Stava presso di te.
L’ho messo sopra il tavolo. – Abitava sopra di noi.
Dietro la casa. – Dietro di te.
Una gita fuori porta. – Fuori dalle mura.
Viveva oltre confine. – Oltre a noi.
Di: è la preposizione più frequente e più elastica. Nella maggior parte dei casi indica un collegamento, un rapporto tra due costituenti della frase. La preposizione di regge i seguenti complementi:
– di specificazione: l’albero del pesco; l’automobile di mio padre; la partenza del treno; il timore della guerra;
– partitivo: molti di noi; una parte della squadra; il più intelligente di tutti;
– di denominazione: la città di Firenze; il mese di febbraio;
– di paragone: è più bravo di me; oggi fa meno freddo di ieri;
– moto da luogo: esco di casa; girare di città in città; andare di male in peggio; di tre in tre;
– di moto per luogo: passiamo di qui;
– di moto a luogo: vado di qua;
– di stato il luogo: dormo di là;
– di origine e provenienza: sono di Roma; di buona famiglia;
– di argomento: un libro di filosofia; parlare di affari;
– di materia: statua di marmo; foglio di carta;
– di mezzo: vivere di espedienti; ungere di burro;
– di modo: ridere di gusto, arrivare di corsa;
– di fine: questo ci serva di esempio; cintura di sicurezza;
– di causa: tremare di freddo; piangere di gioia;
– di abbondanza: piena di roba; zeppo di errori;
– di privazione: privo di logica; mancare d’esperienza;
– di qualità: orologio d’alta precisione; uomo di bassa statura;
– di tempo: d’estate; di notte; di ora in ora; di giorno in giorno;
– d’età: un bambino di otto mesi;
– di colpa: imputato di omicidio; accusato di truffa;
– di pena: fu multato di mille euro;
– di stima e di prezzo: quadro di valore; appartamento di centomila euro;
– di limitazione: soffrire di fegato; svelto di mano;
– di quantità e misura: un sacco di un quintale; un grattacielo di cento metri.
Seguita da un verbo all’infinito, la preposizione di introduce le seguenti proposizioni:
– soggettiva: mi sembra di averlo già conosciuto; non mi riesce di parlargli;
– oggettiva: sono sicuro di avere ragione; spero di rivederti presto; credo di far bene;
– finale: vi prego di fare silenzio;
– causale: sono dolente di non potermi trattenere;
– consecutiva: è degno di essere ricordato.
A: è la preposizione che indica principalmente direzione. La preposizione a regge i seguenti complementi:
– di termine: regalare un libro a un amico; chiedilo a Roberto;
– di stato in luogo: abitare a Roma; restare a casa; impiegato al Ministero;
– moto a luogo: vado a Firenze; non vengo al cinema stasera;
– di tempo: svegliarsi all’alba; arriverò a mezzogiorno;
– di età: Leopardi morì a trentanove anni;
– di modo: parlare a voce bassa; imparare a memoria; uova al tegamino; pasta al pesto; bistecca ai ferri;
– di mezzo: andare a piedi; barca a vela;
– di causa: a quella notizia cambiò umore; rise alla battuta;
– di fine: è destinato a grandi imprese; mettersi a guardia del ponte;
– di vantaggio o svantaggio: fa male al cuore; fa bene al fegato;
– di limitazione: a mio avviso, è coraggioso solo a parole;
di qualità: una gonna a pieghe; una villa a due piani;
– di prezzo e misura: andare a cento chilometri l’ora; vendere a dieci euro al metro;
– di pena: condannare all’ergastolo;
– predicativo: eleggere a presidente; prendere a modello;
– distributivo: disporsi a due a due;
– di distanza: abita a cento metri da casa mia;
Seguita da un verbo all’infinito, la preposizione a introduce le seguenti proposizioni:
– finale: vieni a vedere; dare a intendere;
– temporale: al vederlo mi rassicurai;
– limitativa: più facile a dirsi che a farsi.
Da: è la preposizione che indica principalmente provenienza, ma ha anche altre funzioni. La preposizione da regge i seguenti complementi:
– di moto da luogo: vengo da Milano; si è trasferito da Roma a Vicenza; cadere dalla padella nella brace;
– di moto a luogo: arrivo subito da te;
– di stato in luogo: ti aspetto dal parrucchiere;
– moto per luogo: sono usciti dalla porta sul retro;
– di agente e di causa efficiente: è stimato da tutti; il ponte è costruito dagli operai;
– di causa: piangeva dalla gioia;
– di separazione e allontanamento: i Pirenei dividono la Spagna dalla Francia; non riesce a staccarsi da lei;
– di origine e provenienza: la lingua italiana deriva dal latino; ho appreso la notizia dai giornali; Leonardo da Vinci; Francesca da Rimini;
– di tempo: non lo vedo da molti anni; lavorare dalla mattina alla sera;
– di mezzo: giudico le persone dai fatti, non dalle chiacchiere;
– di fine: carte da gioco; sala da pranzo; spazzolino da denti; abito da sera; uva da tavola; occhiali da sole; servizio da caffè;
– di qualità: una ragazza dagli occhi azzurri; un uomo dal cuore d’oro;
– di limitazione: zoppo da una gamba;
– di stima e di prezzo: un’automobile da ventimila euro; giacche da cinquanta euro in su; dai venti ai trent’anni;
– di modo: agire da galantuomo; trattare da amico; pranzo da re; parole da pazzo; lo faccio da me; lo faccio da solo;
– predicativo: fare da padre; fungere da presidente.
Seguita da un verbo all’infinito, la preposizione da introduce le seguenti preposizioni:
– consecutiva: ho una fame da morire; c’è da diventare matti; fa un caldo da impazzire;
– finale: cosa vuoi da bere?
– modale: ho portato un libro da leggere in treno.
In: è la preposizione che indica principalmente la collocazione nello spazio e nel tempo. La preposizione in regge i seguenti complementi:
– di stato in luogo: sto in ufficio; vivo in città; abito in via Verdi; ho una casa in Sardegna; diamoci appuntamento in piazza; ho molta fiducia in te; sento nell’animo una grande nostalgia;
– di moto a luogo: vado in Francia; scendo in cantina; rientro in Italia; cosa ti sei messo in testa; uomini trasformati in bestie; cambiare euro in dollari; ridurre in cenere; andare di città in città; rimandare di giorno in giorno; andare di bene in meglio; di tre in tre; di dieci in dieci;
– di moto per luogo: corro nei campi; tanti ricordi nella mente;
– di tempo determinato: sono nato nel 2002; verrò in estate; ci rivedremo nel mese di maggio;
– di tempo continuato: finirò il lavoro in due settimane; un libro che si legge in poco tempo;
– di modo: essere in dubbio; stare in ansia; vivere in solitudine; trovarsi in pericolo; anima in pena; guardare in cagnesco; una serata in allegria; stare in pigiama; in abito da sera; in calzoncini corti; bimbo in fasce; riso in bianco; patate in umido; lepre in salmì; tagliare in due; farsi in quattro;
– di limitazione: bravo in matematica; perfezionarsi in francese; commerciare in tessuti; dottore in lettere;
– di mezzo: andare in treno; pagare in contanti;
– di materia: mobili in noce; sculture in bronzo; rilegato in cuoio;
– di fine: venire in soccorso; mandare in omaggio; festa in onore dei nonni;
– di causa: tormentarsi nel rimorso; gioire nel ricordo di qualcosa;
– di stima: tenere in considerazione;
– predicativo: prendere in moglie;
Seguita da un verbo all’infinito, la preposizione in unita al verbo equivale al gerundio:
nel correre = correndo
nel dirlo = dicendolo.
Con: è la preposizione che indica principalmente addizione o partecipazione. La preposizione con regge i seguenti complementi:
– di compagnia e unione: vado con lui; arrosto con patate;
– di relazione: ho un appuntamento con il medico; sposarsi con una straniera;
– di mezzo: battere con un martello; arrivare con l’aereo;
– di modo: guardare con attenzione; lavorare con impegno;
– di qualità: una ragazza con i capelli castani;
– di causa: con l’inflazione che c’è il denaro vale sempre meno; con questo caldo è difficile lavorare;
– di limitazione: come va con lo studio;
– di tempo: le rondini se ne vanno con i primi freddi.
Seguita da un verbo all’infinito, la preposizione con unita al verbo equivale al gerundio:
col perseverare = perseverando.
Su: è la preposizione che indica principalmente contiguità, approssimazione, posizione superiore. La preposizione su regge i seguenti complementi:
– di stato in luogo: il libro è sul tavolo; un neo sulla guancia; siediti su questa poltrona; una casa sul mare; esercitava il suo dominio su molti popoli;
– di moto a luogo: andiamo sul terrazzo; rimetti la penna sulla mia scrivania; le finestre guardano sul giardino; la pioggia batte sui vetri;
– di argomento: hanno discusso sulla situazione economica; una mostra sul Rinascimento;
– di tempo determinato: vediamoci sul tardi; sul far del mattino;
– di tempo continuato: ho lavorato sulle cinque ore; rimarrò fuori casa sui quindici giorni;
– di età: un uomo sui quarant’anni; una signora sulla cinquantina;
– di stima e di prezzo: costa sui dieci euro;
– di quantità e misura: peso sui quaranta chili;
– di modo: lavorare su ordinazione; un abito su misura;
– distributivo: tre su cento abitanti.
Per: è la preposizione che indica principalmente il tramite. La preposizione per regge i seguenti complementi:
– di moto per luogo: passare per Milano; uscire per la porta;
– di moto a luogo: partire per l’America; l’autobus per la stazione; una lettera per te; ha una grande passione per la musica;
– di stato in luogo: era seduto per terra;
– di tempo continuato: ho lavorato per tutto il giorno;
– di tempo determinato: l’appuntamento è per stasera;
– di mezzo: comunicare per telefono; capire per intuizione;
– di causa: tremare per il freddo; soffrire per la lontananza;
– di fine: combattere per la libertà; un impianto per la lavorazione della seta; per esempio;
– di vantaggio o svantaggio: meglio per loro; peggio per loro; fare sacrifici per i figli;
– di modo: chiamare per ordine alfabetico; raccontare per filo e per segno;
– di prezzo, stima e misura: per quanto hai venduto i tuoi libri; danni per oltre mille euro; la strada si snodava per vari chilometri;
– di limitazione: per me ha ragione; per questa volta ti perdono;
– distributivo: in fila per due; dividersi per classi; giorno per giorno; interesse del cinque per cento; due per tre è uguale a sei;
– di colpa e di pena: processato per furto; multato per cinquecento euro;
– predicativo: fu dato per disperso; versare per acconto;
– di sostituzione: capire una cosa per l’altra.
Seguita da un verbo all’infinito, la preposizione per introduce le seguenti proposizioni:
– finale: rallentò il passo per non destare sospetti; farò il possibile per aiutarti;
– causale: è stato arrestato per aver emesso assegni a vuoto; lo sgridarono per aver fatto chiasso;
– consecutiva: è troppo bello per essere vero; sei abbastanza grande per capire.
Tra e fra: indicano una posizione intermedia tra due elementi e per questo motivo si usano spesso con la congiunzione e. Non ci sono differenze di significato tra le due forme. Le preposizioni tra e fra reggono i seguenti complementi:
– di stato in luogo: tra due monti si stende una vallata; tra il dire e il fare;
– di moto a luogo: torna tra noi;
– di moto per luogo: un raggio di luce passava tra le imposte chiuse;
– di distanza: tra due chilometri c’è un benzinaio;
– di tempo: arriverà fra tre ore; sono libero tra le otto e le nove;
– di relazione: una discussione fra amici; si consultarono tra loro;
– di compagnia: ama stare fra gli altri;
– partitivo: sei il migliore fra i miei amici; alcuni tra i presenti protestarono.