Creazionismo ed Evoluzionismo: cosa rispondere ai creazionisti (adulti) e come educare alla scienza i vostri bambini

“Infine, avrei una domanda per Enza riguardo la datazione. Una persona che conosco inorridisce o sorride ironica quando si parla di ‘x milioni di anni fa’ sostenendo che la datazione ufficiale è completamente sbagliata (tesi secondo lei sostenuta da molti studiosi). Inoltre, essendo lei ‘creazionista’ per religione non può ammettere che la terra sia così vecchia: la Bibbia parla di molti meno anni!!!!!

Ecco, io non ho dubbi in merito, però mi piacerebbe chiedere a Enza cosa ne pensa e cosa risponderebbe a queste affermazioni, soprattutto alla questione della datazione.” (qui)

[Cari tutti, confesso che è da un po’ che sto rimuginando su questo post, perché’ l’argomento mi sta particolarmente a cuore e credo che sia anche un po’ mio “dovere” di divulgatrice e scienziata, dire la mia e farlo in modo semplice e chiaro.

La domanda di Vanna ha risvegliato i miei istinti bellicosi, e quindi eccomi qua.

Cari genitori,

se avete un credo religioso forte e pensate che questo credo vada di là di qualunque dimostrazione, di qualunque evidenza, di qualunque ragionamento, perché la FEDE è la risposta a tutte le vostre domande, allora potete smettere subito di leggere. Però poi, una volta smesso, dovreste anche spegnere il computer, e magari aprire la porta e regalarlo alla prima persona che passa. Fatto questo potete passare a sbarazzarvi di tutti gli elettrodomestici, dell’auto, e svuotare il vostro armadietto dei medicinali. Fatto?

Credo che anche una bella ripulita dell’armadio, per eliminare tutti questi fastidiosi abiti fatti con telai a macchina ci starebbe bene. Conto su di voi per esaminare il contenuto del frigo, rimuovere tutta la plastica che avete in casa…ah e controllate i mobili. Probabile che ve ne siano di fabbricati con legni esotici, che non sarebbero potuti arrivare fino a voi senza un trasporto su ruota o (orrore!) aereo.

Fatto questo, avrete tutta la mia stima di persone coerenti…e se volete qualche indicazione sui comportamenti dei pastori dell’Età del Bronzo (che hanno ricevuto la rivelazione), su come costruirvi una capanna, allevare il bestiame, tessere e filare, io e qualche altro collega benintenzionato siamo a vostra disposizione!

Voi che avete continuato a leggere avete probabilmente la curiosità di guardarvi intorno e, soprattutto se siete genitori, il compito di rispondere alle domande dei vostri figli. Non è sempre facile, ed è qui che intervengo io, almeno per quello che conosco un pochino.

E parliamo della Scienza. Con la maiuscola. Siccome oggi mi sento pedante, vi propongo un paio di definizioni dal dizionario Treccani  (http://www.treccani.it/vocabolario/scienza/)

2     Sapere, dottrina, insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente a partire da principî fissati univocamente e ottenute con metodologie rigorose, secondo criterî proprî delle diverse epoche storiche.

3. Al sing., la totalità delle varie scienze, il sapere scientifico, l’insieme delle cognizioni acquisite attraverso la ricerca scientifica; in partic., la sc. moderna, l’insieme delle conoscenze quale si è configurato nella sua struttura gerarchica, nelle sue partizioni disciplinari, nei suoi aspetti organizzativi e istituzionali, a partire dalla rivoluzione scientifica del Seicento: concepita inizialmente (per es. con Galileo) come concezione del sapere alternativa alle dottrine tradizionali, in quanto sintesi di esperienza e ragione, acquisizione di conoscenze verificabili e criticabili pubblicamente (e quindi libera da ogni principio di autorità), si è andata via via affermando sia dal punto di vista sociale e istituzionale, sia dal punto di vista metodologico e culturale, finendo per divenire uno degli aspetti sociali che meglio caratterizzano, anche per le sue innumerevoli applicazioni tecniche, il mondo contemporaneo e i valori culturali che esso esprime.

Ecco qua, tiro un sospiro di sollievo! Era cosi facile!

“Insieme di conoscenze ordinate e coerenti”! “Ottenute con metodologie rigorose”! “L’insieme delle conoscenze acquisite dal Seicento”!

Non so a voi, ma a me PIACE la scienza. Mi piace sapere che migliaia, milioni di persone si sono fatti delle domande e per trovare le risposte hanno lavorato duro, hanno fatto esperimenti, hanno discusso per giorni e notti. Mi piace sapere che il mio punto di partenza è il punto di arrivo di qualcun altro, e cosi via, in una catena che va indietro, fino alle profondità del tempo.

La scienza parte dall’osservazione di quello che ci circonda. Ditelo ai vostri bambini! Imparare ad osservare il mondo è uno dei migliori regali che possiamo far loro.

E’ attraverso questa osservazione, ed il tentativo di spiegare le cose, che la nostra specie è arrivata fin qui. E’ attraverso attività apparentemente insensate, tentativi a vuoto, esempi vani.

E quindi, a chi vi chiede perché credere all’evoluzionismo, cari miei, volendo potete rispondere semplicemente “Perché è scienza”. Perché, allo stato attuale delle nostre conoscenze (accumulate da centinaia di anni), è l’UNICA spiegazione “ordinata, coerente, ed organizzata logicamente”, del mondo naturale.

Essendo scienza, non è una risposta DEFINITIVA perché’ la scienza non è mai definitiva (per questo non è una religione!). Non è un credo. Non è una presa di posizione. E’ la constatazione di un dato di fatto, è la ricerca della spiegazione migliore, oggi e qui. Ah, la scienza ha uno standard. Non ci si inventa scienziati. Gli scienziati fanno parte di una comunità scientifica che può approvare i loro lavori oppure no. Gli scienziati hanno bisogno di convincere la loro comunità della giustezza delle loro osservazioni. Convincerli con le prove, cari miei. Non basta formulare illazioni, non basta appellarsi al buon senso, non basta giurare di aver parlato con entità superiori.

Il neo-darwinismo è la migliore spiegazione qui ed ora, di fenomeni osservati da scienze indipendenti come la biologia, la genetica, la geologia, la paleontologia eccetera. Dal 1859, anno di pubblicazione dell’Origine delle Specie, molte nuove  discipline si sono affacciate nel panorama scientifico e tutte hanno apportato nuove evidenze alla teoria dell’evoluzione.

Quindi, per quanto riguarda gli adulti che mettono in dubbio l’Evoluzionismo, io li liquiderei usando la parola magica (scienza!). Ma per i bambini, armiamoci di pazienza e snoccioliamo qualche fatto.

In campo paleontologico, le evidenze che provano la teoria dell’evoluzione sono:

1) la documentazione fossile

2) la sequenza dei fossili negli strati

3) la relazione tra specie estinte e specie attuali

4) la presenza di forme di transizione.

Riassumendo, esistono un certo numero di specie fossili che sono ordinate cronologicamente e stratigraficamente, ed è possibile stabilire i legami di queste specie con le specie attuali.

E’ possibile inoltre legare le specie viventi con determinati ecosistemi, e comprendere i meccanismi della selezione naturale attraverso l’osservazione del comportamento degli animali in Natura. La selezione naturale opera infatti anche adesso, nuove specie nascono ed altre si estinguono.

Inoltre, è possibile ricostruire il percorso evolutivo delle specie attraverso l’universalità del codice genetico, evidenza della loro discendenza comune.

Ed ecco qui un breve prontuario con risposte possibili per pargoli curiosi.

Chi era Darwin? Darwin era un naturalista, e un viaggiatore. Le sue osservazioni lo hanno portato alla pubblicazione del libro “L’Origine delle Specie” nel 1859.

Perché’ è importante? Wow, questo meriterebbe un altro post! Diciamo che la teoria di Darwin ha rivoluzionato il nostro modo di vedere il mondo e la natura, unendo informazioni provenienti da diverse aree ed offrendoci una nuova chiave di lettura del mondo.

Che cos’è l’evoluzionismo? L’evoluzionismo è la teoria scientifica che spiega i cambiamenti delle specie attraverso il tempo.

L’evoluzionismo è “provato scientificamente”? Si. Attualmente tutte le scienze della vita confermano la teoria neo-evoluzionista.

Come funziona la selezione naturale? Lo dice la parola stessa. E’ la Natura (con la maiuscola! yuhu!) che seleziona….i più adatti alla sopravvivenza in un determinato ambiente e tempo.

Cosa si vince? Si vincono la sopravvivenza 1) individuale 2) della propria discendenza (figli, nipoti, eccetera) 3) della propria specie.

E se si perde? Allora si muore senza lasciare una discendenza (figli), mettendo a rischio la sopravvivenza della specie. Stephen J. Gould, il padre del Neodarwinismo, diceva che la sopravvivenza è l’eccezione, non la regola!

La Selezione Naturale esiste anche adesso? Si, esiste anche in questo momento, tutto il nostro pianeta è soggetto a questo principio, tutto quello che vedi, tutti gli animali che ti vengono in mente, e anche tu. Si proprio tu!

Come fa la Natura a selezionare i più adatti? La Natura seleziona concedendo una lunga vita, in cui si hanno (molte) occasioni di lasciare una (abbondante) discendenza. Attraverso questo tesoro di geni, lasciato ai nostri figli, noi contribuiamo alla conservazione della nostra specie.

A proposito, noi che specie siamo? Homo sapiens.

Come funziona l’evoluzione delle specie? Tramite l’effetto combinato della selezione naturale e di un processo chiamato speciazione. Cioè la nascita di nuove specie. Alcune specie si estinguono, e nuove specie nascono.

Come nascono nuove specie? Le nuove specie nascono attraverso una combinazione di due fattori. Il primo fattore sono i cambiamenti CASUALI che avvengono nella genetica. In questo modo, alcuni individui possiedono delle caratteristiche che li rendono diversi dai loro parenti. Queste caratteristiche possono includere il colore della pelle, la lunghezza degli arti, la forma della bocca eccetera. Il secondo fattore deriva dall’interazione tra i cambiamenti genetici e l’ambiente.

Come facciamo a sapere cose è successo nel passato? Tramite la geologia, la paleontologia e l’archeologia. La geologia studia la Terra, la Paleontologia le specie che sono vissute nel passato attraverso i fossili e la loro posizione stratigrafica, l’archeologia si occupa delle culture del passato (quindi l’azione dell’uomo!).

Come datiamo il passato? Possiamo dire all’amica di Vanna che conosciamo l’età della Terra attraverso due tipi di datazioni, quelle relative e quelle assolute. Le datazioni relative si basano sui principi di stratigrafia, già stabiliti nel 1600. Possediamo poi un potente strumento scientifico che si chiama datazione radiometrica. Andate pure a fare un giro su Wikipedia per saperne di più.

Quando è stata scritta la Bibbia? La Bibbia è una riscrittura tarda di avvenimenti avvenuti alla fine dell’Età del Bronzo (XIV-XIII sec.) in Palestina e tramandati attraverso la tradizione orale. Nel libro di Mario Liverani “Oltre la Bibbia” la storia di questo periodo viene ricostruita sulla base delle fonti storiche, archeologiche ed epigrafiche.

Ai tempi in cui è stata scritta la Bibbia esistevano la geologia, la paleontologia e l’archeologia? No.

Vi consiglio caldamente la frequentazione di:

PIKAIA  il portale italiano dell’evoluzione,

La teoria dell’evoluzione -“corso online”

La teoria dell’evoluzione schede e giochi didattici;

MINIDARWIN l’evoluzione raccontata ai bambini

 MINIDARWIN giochi…

A presto!

Enza Spinapolice


Enza Spinapolice e’ un’archeologa del Paleolitico e lavora all’Istituto di Antropologia Evoluzionista Max Planck, di Leipzig. Ha studiato Preistoria a Roma, poi ha conseguito un dottorato Europeo tra Roma e Bordeaux, e da tre anni fa ricerca in Germania. Si interessa in particolare all’origine biologica e culturale della nostra specie, all’estinzione dei neandertaliani ed alle società di cacciatori raccoglitori passate e presenti. Oltre a girare il mondo e studiare il passato, Enza ha una famiglia multiculturale, ed un bimbo di due anni e mezzo, a cui spera di insegnare molto presto la preistoria.

Di Maria Marino

Sono Maria Marino. Mi occupo di pedagogia, didattica, arte e manualità. Lapappadolce è il sito che scrivo come insegnante e mamma, per contribuire nel mio piccolo a rendere più accessibili a tutti i bambini, a scuola o a casa, la didattica Montessori, la pedagogia Waldorf, e tutte le pratiche educative che ho imparato con loro e in cui credo.

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