V maiuscola si trovava presso il ruscello, e si fermò a guardare una donna che stava facendo il bucato nella vasca del lavatoio lì vicino.

Bellissime bolle di sapone di libravano nell’aria, mentre la donna spazzolava e strofinava i panni. V si avvicinò silenziosamente, e così si accorse che dalla vasca del bucato proveniva uno strano gorgoglio: era la voce della piccola v, tutta arrossata per il sapone ed i colpi di spazzola…

Lei la prese e la portò con sè nella piazza del terzo paese, luogo dell’appuntamento col resto della famiglia. Ormai il sole stava tramontando, ed era giunto il momento di riunirsi nel luogo prestabilito.

Il passaggio dal maiuscolo al minuscolo Waldorf 24

Si ritrovarono dunque di nuovo tutte insieme. Le sorelle grandi avevano ritrovato le piccole monelle, ed erano tutte felici di essere riunite, sane e salve. E se anche tutte quelle avventure le avevano trasformate, le minuscole era proprio tanto graziose con le loro nuove forme…

Il passaggio dal maiuscolo al minuscolo Waldorf 23

La povera H maiuscola però non partecipava ai festeggiamenti, e le sorelle non riuscivano proprio a capirne la ragione.

Quando la H disse loro: – Ho cercato dappertutto, tutto il giorno, e non sono ancora riuscita a trovare la mia sorellina!- tutte scoppiarono a riderle in faccia: la piccola H, infatti, trasformata in h, dormiva pacifica e muta in testa alla sorella maggiore, sembrando un cappello da sole col frontino, e lei non si era accorta di niente…

L’aveva vista passare e le si era messa così in testa lanciandosi dal tetto dell’hotel sul quale era finita cadendo dalla montagna, senza osare parlare per paura di essere sgridata, e poi si era addormentata.

Il passaggio dal maiuscolo al minuscolo Waldorf 29

Decisero allora di organizzare seduta stante una bella cenetta sulle rive del lago, che già rispecchiava la luce d’argento della luna. Così si accorsero finalmente della povera Z maiuscola, che per non rovinare la festa alle sorelle, si era messa in un angolo a piangere: chissà che brutta fine aveva fatto Z piccola, se non era ancora riuscita a trovarla…

Le sorelle cercarono di consolarla, e le promisero che l’indomani, con la luce del sole, l’avrebbero cercata tutte insieme. Ormai era buio e non si poteva far nulla. Così andarono presso la riva del lago ed ognuna aprì il suo zaino per mettere il cibo sulla coperta da picnic. Anche Z maiuscola lo fece, ed aprendolo sentì lo “Zzzzz” di una zanzara provenire da una tasca interna.

Diede un bel colpo con la mano per schiacciarla, e senti urlare: -Cattiva! Perchè mi picchi?-. Z allora fece salti di gioia, e tutte le sorelle accorsero a vedere: prima di partire per la montagna, z piccola era rimasta sveglia tutta la notte e aveva avuto l’idea di nascondersi nel bagaglio della sorella maggiore. Per tutto il giorno era rimasta nascosta lì dentro a dormire…

Il passaggio dal maiuscolo al minuscolo Waldorf 10

Il passaggio dal maiuscolo al minuscolo Waldorf 33

Le sorelle maiuscole erano veramente felici di aver ritrovato le minuscole, e pensarono che non restava altro da fare se non portarle in vacanza con loro, soprattutto per evitare che da sole potessero combinare altri guai. E le minuscole da quel giorno si comportarono così bene, che le maiuscole promisero che al ritorno dalle vacanze le avrebbero portate addirittura a scuola, ad abbellire tutte insieme i quaderni dei bambini.

Le maiuscole, in qualità di sorelle maggiori, si sarebbero messe all’inizio di ogni frase e davanti ai nomi importanti, mentre le minuscole si sarebbero occupate di tutto il resto.

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