Psicogrammatica Montessori: esperienze chiave col verbo per bambini della scuola primaria.
Esperienze chiave col verbo
Presentazione 1
Materiali
– piramidi della famiglia del nome e sfera rossa del verbo
– una selezione di oggetti (bambino, toro)
– penna nera e rossa
– strisce bianche di carta
– sfera rossa del verbo
Presentazione
– invitiamo un gruppo di bambini al tavolo o al tappeto
– ricordiamo coi bambini i simboli del nome, dell’articolo e dell’aggettivo usando le piramidi e parliamo della famiglia del nome
– mostriamo ai bambini il primo oggetto, ad esempio il toro e scriviamo con la penna nera IL TORO NERO su una striscia. Chiediamo: “Chi vuole darmi i simboli della famiglia del nome?”
– chiediamo: “Che tipo di parola è IL?”. E’ un articolo. “Qual è la funzione dell’articolo?”. Ci dice che sta arrivando un nome. Aggiungiamo il simbolo
– chiediamo: “Che tipo di parola è TORO?”. E’ un nome. “Qual è la funzione del nome?”. Serve a chiamare un oggetto. Aggiungiamo il simbolo
– chiediamo: “Che tipo di parola è NERO?”. E’ un aggettivo. “Qual è la funzione dell’aggettivo?” L’aggettivo ci dà un’informazione in più sul nome. Aggiungiamo il simbolo
– introduciamo un altro oggetto, ad esempio un bambino e scriviamo su una striscia IL BAMBINO SIMPATICO. Proseguiamo come abbiamo fatto col toro
– Scriviamo alcuni verbi su strisce di carta con la penna rossa, ad esempio SORRIDI SALTA CORRI GIOCA MANGIA BEVI ecc. Pieghiamo ogni cartellino su se stesso, in modo tale che i bambini non possano leggerli
– chiediamo a un bambino alla volta di pescare un cartellino ed eseguire l’azione, mentre gli altri cercano di indovinare la parola
– chiediamo: “Potete indicare il toro nero?”. I bambini lo indicano
– chiediamo: “Potete indicare il bambino simpatico?”. I bambini lo indicano
– chiediamo: “Potete indicare sorridi?” (salta, corri, gioca, ecc.)
– diciamo: “Possiamo indicare i nomi, ma non le azioni. Avete eseguito le azioni, ma ora non ci sono più. Un verbo è una parola che serve a indicare un’azione”
– diciamo: “Proviamo ad aggiungere un verbo a IL TORO NERO. Quale azione può compiere un toro?”. I bambini suggeriscono un verbo, e noi lo aggiungiamo alla striscia, ad esempio IL TORO NERO CORRE
– facciamo notare ai bambini che avendo aggiunto l’azione le parole sono diventate una frase vera e propria. Per questo Mettiamo la lettera maiuscola all’inizio e il punto fermo alla fine
– ripetiamo con l’altra frase
– diciamo: “Questa è la nostra esperienza chiave per il verbo” e scriviamo ESPERIENZA CHIAVE PER IL VERBO su una striscia di carta
– diciamo: “la parola VERBO viene dal latino VERBUM che significa LA PAROLA” e scriviamo su un’altra striscia l’etimologia. Poniamo le due strisce come titolo
– chiediamo ai bambini di copiare lo schema sui loro quaderni di grammatica
Presentazione 2
Materiali
– piramide nera e sfera rossa
– un libro
– simboli grammaticali.
Presentazione
– mostriamo ai bambini la piramide e la sfera. Parliamo di quello che i bambini ricordano della piramide
– mostriamo la sfera rossa e diciamo: “Questa sfera rossa è il nostro simbolo per il verbo perchè rappresenta il sole. Il sole dà energia a tutti i viventi. Senza il sole nulla potrebbe crescere, nulla potrebbe vivere, nulla potrebbe muoversi sulla terra. Come il sole dà energia alla terra, così il verbo dà energia al nome. Senza il verbo, il nome non può compiere nessun movimento. Il verbo è la fonte di energia che dà vita al nome”. Per tutto il tempo in cui diamo ai bambini queste informazioni la piramide resta ferma, mentre manteniamo in continuo movimento la sfera
– mettiamo un libro sul tavolo o sul tappeto e mettiamo la piramide nera sopra al libro
– chiediamo ai bambini: “Cosa succede al nome? Si muove o resta fermo?”
– facciamo cadere la sfera sul libro e lasciamola andare , facendo osservare ai bambini che il verbo ha in sé energia e movimento
– introduciamo i simboli grammaticali dicendo: “Abbiamo visto quando ci esercitiamo con le parole scritte, per i nomi usiamo il triangolo nero al posto della piramide. Questo perchè il triangolo è una faccia della piramide. Allo stesso modo possiamo usare un cerchio rosso al posto della sfera come simbolo per il verbo”
– d’ora in poi per riconoscere un verbo potremo disegnare sopra alla parola un cerchio rosso”.
Presentazione 3
Materiali:
– cartellini in bianco
– penna nera e penna rossa
– le tre piramidi per nome, articolo e aggettivo e la sfera rossa per il verbo
– simboli grammaticali per nome, articolo, aggettivo e verbo
– oggetti della fattoria Montessori (ad esempio il gallo variopinto, il candido agnellino, il cane fedele)
– un libro
Presentazione:
– invitiamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto
– diciamo: “Noi conosciamo già gli articoli, i nomi e gli aggettivi. Oggi faremo qualcosa di nuovo con queste parole”
– mettiamo gli oggetti scelti sul tappeto, formando una riga orizzontale
– invitiamo i bambini a posizionare la famiglia del nome sotto ad ogni oggetto. Con la penna nera scriviamo sui cartellini la famiglia del nome per ogni oggetto. Per esempio IL GALLO VARIOPINTO, IL CANDIDO AGNELLINO, IL CANE FEDELE. Mettiamo i cartellini sotto agli oggetti
– con la penna rossa scriviamo la parola CANTA su un cartellino. Invitiamo un bambino a leggere il cartellino e ad eseguire l’azione
– ripetiamo la stessa procedura con le parole SALTELLA e ABBAIA
– chiediamo ai bambini che hanno eseguito le azioni: “Dov’è canta?”, “Dov’è saltella?”, “Dov’è abbaia?”. I bambini diranno che canta è già stato fatto, e così anche saltella e abbaia
– chiediamo: “Dov’è il gallo variopinto?” “Dov’è il candido agnellino”, “Dov’è il cane fedele?” e i bambini indicheranno gli oggetti nominati che si trovano sul piano di lavoro
– sottolineiamo il fatto dicendo: “I cartellini della famiglia del nome rimangono con gli oggetti. I cartellini che contengono le azioni non possono essere abbinati a nessun oggetto concreto
– diciamo a un bambino: “Metti il gallo variopinto vicino al cane”. Il bambino esegue l’azione. Chiediamo: “Dov’è il gallo variopinto?”. Il bambino indica il gallo. Chiediamo:” Dov’è il metti?”. Il bambino nota che “metti” non c’è più
– chiediamo a un bambino: “Sposta l’agnellino lontano dagli altri animali”. Il bambino esegue l’azione. Chiediamo: “Dov’è l’agnellino?”. Il bambino lo indica. Chiediamo: “Dov’è sposta?”. Il bambino dirà che sposta è scomparso
– diciamo: “Le azioni che sono state eseguite, metti e sposta, hanno mosso gli oggetti, ma una volta eseguite le azioni esse sono scomparse. Solo gli oggetti sono rimasti. Gli oggetti sono la materia. Le parole usate per le azioni contengono l’energia per muovere gli oggetti, cioè la materia. Queste parole d’azione che danno energia sono chiamate verbi. La parola verbo viene dal latino verbum che significa la parola. Il verbo è la parola che dà energia alla famiglia del nome.”
– scriviamo il cartellino del titolo e quello dell’etimologia: ESPERIENZA CHIAVE SUL VERBO, VERBO: DAL LATINO VERBUM = LA PAROLA
– mettiamo le tre piramidi della famiglia del nome in ordine lungo il margine superiore del piano di lavoro e ricordiamo quello che sappiamo del nome, dell’articolo e dell’aggettivo
– diciamo: “Anche il verbo ha un simbolo” e posizioniamo la sfera rossa sul tavolo o sul tappeto. Diciamo: “Questa sfera è rossa come il sole ed ha la sua stessa forma. Il sole è il corpo celeste più importante del sistema solare. Il sole è la fonte di vita e di energia. Il verbo è come il sole”
– facciamo rotolare la sfera intorno alla piramide e diciamo: “Il verbo è la fonte di energia che dà vita al nome, il nome è la materia. Il verbo completa il pensiero avviato dalla famiglia del verbo”
– mettiamo un libro sul tavolo o sul tappeto. Facciamo cadere la piramide del nome sul libro e chiediamo: “Cosa è successo alla piramide?”. La piramide del nome si è fermata quando ha raggiunto il libro
– facciamo cadere la sfera rossa sul libro e chiediamo: “Cosa è successo alla sfera?”. La sfera è rotolata via dal libro. Diciamo: “La sfera ha molta energia”
– con gesti lenti prendiamo il simbolo del nome, appoggiamolo a una facciata della piramide e poi posiamolo sopra alla famiglia del nome. Diciamo: “Ricorderete che il simbolo del nome è il triangolo nero grande. Il nome è l’elemento principale della famiglia del nome”.
– prendiamo il simbolo del verbo e diciamo: “Il simbolo del verbo è un grande cerchio rosso. Il verbo è l’elemento principale della famiglia del verbo”. Mettiamo il simbolo sul verbo
– diciamo: “Il verbo completa il pensiero iniziato dalla famiglia del nome. Quando un pensiero è completo si chiama frase. Chiudiamo una frase con un punto rosso”
– aggiungiamo con la penna rossa un punto alla fine di ognuna delle frasi
– diciamo: “Quando scriviamo una frase scriviamo sempre la prima parola con l’iniziale maiuscola”. Con la penna rossa correggiamo le frasi
– i bambini registreranno l’attività sui loro quaderni di grammatica, usando le matite colorate per disegnare i simboli sopra ogni parola
Scopo diretto
– comprendere la funzione del verbo
– introdurre l’uso del punto fermo per chiudere una frase
– introdurre l’uso della lettera maiuscola ad inizio frase.
Età
dai 6 ai 9 anni