VITA PRATICA MONTESSORI Lavare un tavolo

Nome dell’esercizio in inglese: washing a table, scrubbing the table

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: un secchio di plastica con un panno appoggiato sul bordo. Un vassoio contenente una piccola bacinella, una brocca, una saponetta su un piattino, uno spazzolino su un piattino, una spugna della grandezza del palmo della mano del bambino su un piattino, una spugnetta piccola per asciugare il beccuccio della brocca, una tovaglietta impermeabile, un cestino con panni puliti e un cestino vuoto per i panni usati, un asciugamani. Grembiuli. Un tavolo da lavare

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare un tavolo”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il secchio e posarlo sul tavolo da lavare

. stendere il panno sul pavimento a destra del tavolo e posarvi sopra il secchio

. trasportare il vassoio sul tavolo da lavare

. stendere il tappetino impermeabile sul pavimento, a sinistra del tavolo

. prendere uno ad uno gli oggetti dal vassoio e disporli sul tappetino impermeabile in ordine di utilizzo: brocca, spugna piccola, spugna grande sul piattino, spazzolino sul suo piattino, sapone sul suo piattino, cestino dei panni puliti, cestino per i panni usati

. mettere il vassoio vuoto sotto il tavolo

. prendere la brocca, andare al lavandino e riempire la brocca

. trasportare la brocca e posarla sul tappetino impermeabile

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. utilizzando la brocca versare due dita d’acqua nella bacinella

. pulire il beccuccio della brocca con la spugna piccola e posarle sul tappetino

. prendere la spugna grande e immergerla nella bacinella

. sollevare la spugna sulla bacinella e strizzarla leggermente

. posare la spugna sull’angolo superiore sinistro del tavolo e spostare la spugna dall’alto verso il basso in linea verticale, fino all’angolo inferiore sinistro

. continuare a bagnare il tavolo con la spugna descrivendo sul tavolo linee verticali parallele alla prima, procedendo da sinistra a destra

. quando la spugna è troppo asciutta, immergerla nuovamente nella bacinella

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine immergere la spugna nella bacinella un’ultima volta, strizzarla bene e posarla sul suo piattino

. prendere lo spazzolino con la mano destra e la saponetta con la mano sinistra e tenere le mani sulla bacinella

. immergere lo spazzolino nella bacinella

. strofinare lo spazzolino bagnato sulla saponetta

. posare la saponetta sul suo piattino

. con piccoli movimenti circolari insaponare il tavolo lungo i quattro bordi esterni

. quando serve prendere la saponetta con la sinistra, bagnare lo spazzolino e prelevare nuovo sapone

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti i bordi del tavolo sono insaponati, mettere lo spazzolino nell’angolo in alto a sinistra e con movimenti circolari più ampi scendere verso l’angolo inferiore sinistro

. prelevare nuovo sapone descrivendo linee parallele alla prima

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutto il tavolo è insaponato, risciacquare lo spazzolino nella bacinella e rimetterlo sul suo piattino

. svuotare la bacinella nel secchio

. posare la bacinella, versare poca acqua dalla brocca e pulire la bacinella con la spugna grande

. versare nel secchio

. posare la bacinella e asciugarla con la spugna grande

. posare la spugna grande

. utilizzando la brocca versare due dita d’acqua nella bacinella

. pulire il beccuccio della brocca con la spugna piccola e posarle sul tappetino

. prendere la spugna grande e immergerla nella bacinella

. sollevare la spugna sulla bacinella e strizzarla bene

. posare la spugna sull’angolo superiore sinistro del tavolo e spostare la spugna dall’alto verso il basso in linea verticale, fino all’angolo inferiore sinistro per raccogliere la schiuma che si trova sul tavolo

. arrivati in fondo sollevare la spugna e capovolgerla per osservare la schiuma raccolta

. descrivere sul tavolo una linea verticale parallela alla prima, usando l’altro lato della spugna

. immergere la spugna nella bacinella e strizzare

. ripetere fino a rimuovere tutta la schiuma dal tavolo

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutta la schiuma è stata rimossa, sciacquare un’ultima volta la spugna, strizzarla bene e rimetterla sul suo piattino

. prendere un panno asciutto, piegarlo a metà e arrotolarlo nel senso della lunghezza

. asciugare il tavolo tracciando linee verticali parallele dall’alto verso il basso, da sinistra a destra

. quando il panno è troppo bagnato srotolarlo e riavvolgerlo nell’altro senso, e se serve sostituirlo con un panno asciutto

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. in ultimo asciugare i quattro bordi del tavolo

. fermarsi ed ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. mettere il vassoio vuoto a destra del tappetino, sul pavimento

. svuotare la bacinella nel secchio

. posare la bacinella, versare poca acqua dalla brocca e pulire la bacinella con la spugna grande

. versare nel secchio

. posare la bacinella e asciugarla con un panno, quindi rimetterla sul vassoio

. mettere il panno usato nel cestino apposito

. portare il secchio e il panno su cui è posato al lavandino

. svuotare il secchio nel lavandino, sciacquarlo e asciugarlo

. mettere il panno nel cesto dei panni da lavare, posare sul bordo del secchio un panno pulito

. riportare il secchio al suo posto

. tornare al tavolo e rimettere uno ad uno gli oggetti sul vassoio

. asciugare la tovaglietta con un panno e rimetterla sul vassoio

. mettere il panno usato nel cestino apposito

. riportare il vassoio allo scaffale  e portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare un tavolo

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: tavolo, orizzontale, verticale, parallela,

Punti di interesse: bagnare, insaponare, raccogliere la schiuma, asciugare, lavorare da sinistra a destra, lavorare percorrendo i bordi, movimenti circolari dello spazzolino stretti lungo i bordi e ampi sulla superficie del tavolo

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, c’è acqua sul tavolo o sul pavimento, c’è troppa acqua o troppo sapone sul tavolo, il tavolo non è pulito al termine dell’esercizio

Video:

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VITA PRATICA MONTESSORI Spolverare una pianta

Nome dell’esercizio in inglese: dusting a plant

Area: pinza a tre dita, cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale:

spolverino per le piante in un piccolo cestino.

Una pianta da spolverare.

Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare una pianta”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. se si tratta di una piccola pianta, trasportare il cestino su di un tavolo e andare a prendere la pianta da spolverare, mettendola a sinistra del vassoio

. se si tratta di una grande pianta, trasportare il cestino nel luogo in cui la pianta si trova e posarlo sul pavimento, a destra della pianta

. lavorare in piedi

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a tre dita con la mano destra

. utilizzando la pinza a tre dita prendere lo spolverino e osservarlo insieme al bambino

. mettere delicatamente la mano sinistra, col palmo rivolto verso l’alto, sotto ad una foglia

. posare delicatamente lo spolverino sulla lamina superiore, in corrispondenza del picciolo e passare lo spolverino delicatamente dal picciolo all’apice della foglia

. capovolgere lo spolverino per mostrare al bambino la polvere raccolta

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

. portare lo spolverino fuori dalla finestra o sopra il cestino dei rifiuti e scuoterlo per ripulirlo dalla polvere

. rimettere lo spolverino nel cestino

.  riportare il cestino allo scaffale

. riportare la pianta al suo posto (se l’abbiamo spostata)

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare una pianta

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: foglia, picciolo, apice, lamina, spolverino ecc.

Punti di interesse: la pinza a tre dita, la forma dello spolverino, la polvere raccolta, passare lo spolverino dal picciolo all’apice della foglia, tenere la foglia con la mano sinistra

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Lucidare le foglie

Nome dell’esercizio in inglese: polishing leaves

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente una ciotola con batuffoli di cotone, una ciotola con cotton-fioc, una ciotola con acqua o uno spruzzino d’acqua, una ciotola per i materiali usati, un panno. Grembiuli. Una piccola pianta da lucidare. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare le foglie”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. trasportare la pianta da lucidare al tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenere la mano sinistra col palmo rivolto verso l’alto sotto ad una foglia

. se usiamo lo spruzzino, spruzzare poca acqua sulla foglia, posare lo spruzzino e prendere un batuffolo di ovatta

. se usiamo la ciotola d’acqua, prendere un batuffolo d’ovatta utilizzando la pinza a tre dita, immergerlo nella ciotola, sollevarlo attendendo che smetta di gocciolare

. passare delicatamente il batuffolo sulla foglia dal picciolo all’apice

. ripetere tutte le volte che è necessario, fino a che la foglia non sarà lucida e pulita

. mettere il batuffolo nella ciotola dei materiali usati e prendere un cotton-fioc

. passarlo delicatamente nei punti difficili da raggiungere con il batuffolo, quindi gettarlo nella ciotola dei materiali usati

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. riportare la piantina al suo posto

. svuotare la ciotola nel lavandino, sciacquarla e riempirla con acqua pulita (se abbiamo usato la brocca)

. se abbiamo usato lo spruzzino portarlo al lavandino, aprirlo e riempirlo nuovamente d’acqua

. riportare il materiale sul vassoio

. gettare nella pattumiera cotton-fioc e batuffoli usati

. riportare il cestino allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare le foglie di una pianta

Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: spruzzino, ciotola, batuffoli, cotton-fioc, foglia, picciolo, apice, lucida, impolverata  

Punti di interesse: bagnare la foglia, lavarla delicatamente

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Innaffiare le piante

Nome dell’esercizio in inglese: watering plants

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un innaffiatoio, una ciotola con bandierine o stecchi di gelato blu, una ciotola con bandierine o stecchi di gelato rossi, una spugna

Presentazione

Preparazione indiretta

Prima della presentazione mettere i segnalini blu (bandierine o stecchi) nelle piante che hanno bisogno di essere annaffiate e i segnalini nelle piante che non ne hanno bisogno

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come innaffiare le piante”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. accompagnare il bambino in giro per la classe alla ricerca di una pianta con il segnalino blu

. portare la pianta scelta al tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. togliere dalla pianta il segnalino blu e metterlo nella ciotola apposita

. andare al lavandino e riempiere l’innaffiatoio di acqua

. versare lentamente l’acqua nel vaso

. prendere un segnalino rosso e metterlo nella pianta

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. riportare la pianta al suo posto e prenderne un’altra

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugare eventuali gocce d’acqua con la spugna

. mettere l’innaffiatoio vuoto sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per innaffiare le piante

Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: innaffiatoio, segnalino, stecco, bandierina, pianta, innaffiare, ecc.

Punti di interesse: usare il segnalino rosso quando la pianta è innaffiata, scegliere solo piante col segnalino blu

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Video:

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VITA PRATICA MONTESSORI Cura delle piante d’appartamento

Nome dell’esercizio in inglese: plant care

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 4 anni

Materiale: un vassoio contenente un paio di forbici in un cestino, uno spolverino per le piante in un cestino, un innaffiatoio, segnalini rossi e blu, uno spruzzino o una ciotola d’acqua, batuffoli di cotone, cotton-fioc, una ciotola vuota per i batuffoli e i cotton-fioc usati, una ciotola vuota per le foglie secche, una spugna grande come il palmo della mano e una spugnetta piccola (circa 5 centimetri). Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come curare una pianta”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo a sinistra della pianta da curare

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. togliere il segnalino blu dalla pianta e metterlo nella ciotola apposita

. prendere le forbici con la mano destra

. cercare nella pianta le foglie morte da rimuovere

. trovata una foglia morta, aprire leggermente le forbici, metterle sullo stelo della foglia morta, seguire lo stelo fino al ramo e tagliare

. mettere la foglia secca nella ciotola apposita

. se si trova tutto un ramo morto, seguirlo fino al terreno o al ramo principale e tagliare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. pulire le forbici con la spugnetta piccola e rimetterle nel loro cestino

. andare a vuotare la ciotola con le foglie morte nella spazzatura e rimettere la ciotola sul vassoio 

. spolverare la pianta con lo spolverino

. lucidare le foglie della pianta    

. innaffiare la pianta    

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugare eventuali gocce d’acqua con la spugna

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per curare le piante

Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: innaffiatoio, segnalino, stecco, bandierina, pianta, innaffiare, foglie morte, ecc.

Punti di interesse: seguire le attaccature delle foglie fino al ramo prima di tagliare, spolverare dal picciolo all’apice delle foglie, lucidare dal picciolo all’apice delle foglie, usare il segnalino rosso quando la pianta è innaffiata, scegliere solo piante col segnalino blu

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Note: in classe dovrebbe esserci una grande varietà di piante con esigenze diverse, poste ad altezza di bambino. Di ogni pianta bisognerebbe conoscere il nome, il luogo di provenienza, le cure richieste ecc. nel caso in cui il bambino richieda queste informazioni

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VITA PRATICA MONTESSORI Raccogliere i fiori in giardino

Nome dell’esercizio in inglese: pick flowers

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 4 anni

Materiale: un cesto contenente un paio di forbici e guanti da giardinaggio (se si raccolgono fiori con spine)

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere i fiori dal giardino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino in giardino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino come scegliere un fiore adatto ad essere raccolto. In particolare, non raccogliere i fiori se si trovano sotto il sole diretto

. posare il cestino in terra, a destra del fiore scelto

. mettere la mano sinistra sullo stelo, proprio sotto al fiore

. mettere la mano destra sotto alla sinistra e farla scorrere lungo lo stelo delicatamente fino alla lunghezza desiderata

. portare la mano sinistra sotto alla mano destra

. togliere la mano destra e usarla per prendere le forbici

. tagliare lo stelo

. mettere delicatamente il fiore nel cestino, a sinistra

. alcuni fiori si chiudono dopo essere stati raccolti: farlo notare al bambino, se succede

. posare le forbici nel cestino, a destra  

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino. E’ importante scegliere sempre un fiore alla volta

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine portare il cestino il classe

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per raccogliere fiori dal giardino

Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: fiore, stelo, tagliare, recidere, scegliere, ecc.  

Punti di interesse: il colore e il profumo dei fiori, seguire lo stelo con le due mani

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Varianti ed estensioni: raccogliere verdure e ortaggi, raccogliere le rose utilizzando guanti protettivi

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VITA PRATICA MONTESSORI Fare composizioni floreali

Nome dell’esercizio in inglese: flower arranging

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 4 anni

Materiale: Vasi da fiori (preferibilmente di vetro trasparente) di varia forma, centrini di varia forma e brocche d’acqua pronte a temperatura ambiente (o un dispenser d’acqua a temperatura ambiente) sullo scaffale. Sullo stesso scaffale un vassoio contenente un tappetino impermeabile, un panno, un paio di forbici, una ciotola vuota, una bacinella, un imbuto, un cestino di fiori raccolti dal giardino, una spugna, un asciugamani. Grembiuli. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come fare una composizione floreale”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. scegliere un vaso e metterlo sul vassoio

. mettere una brocca d’acqua a temperatura ambiente sul vassoio

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. posizionare il vaso scelto nel centro del tappetino

. mettere la bacinella a destra del vaso

. mettere il panno a destra della bacinella

. mettere la ciotola vuota e le forbici a destra del panno

. mettere il cesto con i fiori a sinistra del vaso

. tenere l’asciugamani sulle ginocchia

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. posizionare l’imbuto sul collo del vaso

. prendere la brocca con la mano destra e tenendo l’imbuto con la sinistra riempire il vaso d’acqua per tre quarti

. asciugare il beccuccio della brocca col panno

. versare due dita l’acqua nella bacinella

. asciugare il beccuccio della brocca e posarla sul vassoio

. asciugare l’imbuto col panno e posarlo sul vassoio

. scegliere il fiore che vogliamo usare per primo

. tenere il fiore davanti al vaso, fuori dal bordo del tavolo, per decidere quanto tagliare lo stelo

. anche se lo stelo ha già la lunghezza adatta al vaso, va tagliato di un paio di centimetri

. tenere la mano sinistra nel punto in cui vogliamo tagliare lo stelo e immergerlo nella bacinella

. prendere le forbici con la mano destra e tagliare lo stelo facendo un taglio obliquo sotto il livello dell’acqua della bacinella

. tenendo la zona di taglio dello stelo immersa nell’acqua, con le forbici tagliare tutte le foglie che si andrebbero a trovare immerse in acqua, una volta che il fiore è nel vaso. Le foglie vanno tagliate una alla volta e con delicatezza per non rovinare lo stelo

. posare le forbici

. mettere il fiore nel vaso

. asciugarsi le mani con l’asciugamani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. prendere il centrino e cercare nella stanza un luogo dove mettere la nostra composizione floreale. Aiutare il bambino nella scelta evitando luoghi che ricevono il sole diretto, o vicini a fonti di calore. posare il centrino nel luogo scelto

. andare a prendere la composizione floreale e posarla con cura al centro del centrino

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. trasferire gli scarti dalla bacinella alla ciotola vuota

. svuotare la ciotola nella pattumiera, passarla col panno e rimetterla sul vassoio

. svuotare la bacinella al lavandino, sciacquarla, asciugarla e rimetterla sul vassoio

. pulire le forbici col panno e rimetterle sul vassoio

. rimettere gli altri oggetti sul vassoio

. asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio

. portare il panno e l’asciugamani nel cesto dei panni da lavare e metterne di puliti sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per creare una composizione floreale con fiori recisi

Obiettivi indiretti: sviluppare il senso estetico, preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: stelo, fiore, vaso, livello dell’acqua, composizione floreale, colore e profumo dei fiori, il nome dei fiori usati, ecc.

Punti di interesse: nessuna composizione è sbagliata; tagliare lo stelo obliquamente per permettere al fiore di assorbire una maggiore quantità di acqua; tagliare lo stelo anche se la lunghezza è adatta al vaso, perché dopo la raccolta la zona di taglio si richiude; tagliare lo stelo sottacqua per impedire che si richiuda assorbendo aria; tagliare una ad una le foglie che andrebbero a trovarsi sottacqua una volta nel vaso, per impedire che marcendo contaminino l’acqua con batteri nocivi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è troppa acqua nel vaso, gli steli sono troppo corti e i fiori toccano l’acqua

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Cambiare l’acqua ai fiori

Nome dell’esercizio in inglese: cut flower care

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 4 anni

Materiale: brocche d’acqua pronte a temperatura ambiente (o un dispenser d’acqua a temperatura ambiente) sullo scaffale. Sullo stesso scaffale un vassoio contenente un tappetino impermeabile, un panno, un paio di forbici, una lente d’ingrandimento, una ciotola vuota, una bacinella, un imbuto, una spugna, uno spazzolino per lavare le bottiglie, un asciugamani. Grembiuli. Lavandino. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cambiare l’acqua ad una composizione floreale”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. mettere una brocca d’acqua a temperatura ambiente sul vassoio

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. portare al tavolo il vaso di fiori che necessita del cambio dell’acqua, lasciando il centrino al suo posto. Spiegare che i fiori recisi hanno bisogno di questa cura ogni giorno

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. posizionare il vaso di fiori nel centro del tappetino

. mettere la bacinella a destra del vaso

. mettere il panno a destra della bacinella

. mettere la ciotola vuota e le forbici a destra del panno

. mettere la lente d’ingrandimento a destra delle forbici

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. versare due dita l’acqua nella bacinella

. asciugare il beccuccio della brocca e posarla sul vassoio

. prendere uno ad uno i fiori dal vaso, delicatamente, e posarli nella bacinella con gli steli immersi nell’acqua

. alzarsi in piedi, prendere il vaso e portarlo al lavandino con lo spazzolino per bottiglie

. vuotare il vaso nel lavandino

. insaponare lo spazzolino e lavare bene l’interno del vaso

. sciacquare bene con acqua calda

. asciugare il vaso e lo spazzolino e riportarli al tavolo

. mettere lo spazzolino sul vassoio e il vaso al centro del tappetino

. sedersi e mettere l’asciugamani sulle ginocchia

. posizionare l’imbuto sul collo del vaso

. prendere la brocca con la mano destra e tenendo l’imbuto con la sinistra riempire il vaso d’acqua per tre quarti

. asciugare il beccuccio della brocca col panno e metterla sul vassoio

. asciugare l’imbuto col panno e posarlo sul vassoio

. scegliere il primo fiore, sollevandolo leggermente sulla bacinella con la mano sinistra

. se il fiore è appassito o ha perso i petali, metterlo nella ciotola degli scarti

. se il fiore appare fresco, prendere la lente d’ingrandimento con la destra e osservare la parte terminale dello stelo

. posare la lente d’ingrandimento e prendere le forbici

. tenere lo stelo con la mano sinistra, con la parte finale immersa nell’acqua

. tagliare lo stelo facendo un taglio obliquo sotto il livello dell’acqua della bacinella, accorciando lo stelo di un paio di centimetri

. osservare le foglie e se ce ne sono di secche o ingiallite eliminarle una ad una con le forbici

. posare le forbici

. mettere il fiore nel vaso

. asciugarsi le mani con l’asciugamani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. portare la composizione floreale al suo posto e posarla con cura al centro del centrino

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. trasferire gli scarti dalla bacinella alla ciotola vuota

. svuotare la ciotola nella pattumiera, passarla col panno e rimetterla sul vassoio

. svuotare la bacinella al lavandino, sciacquarla, asciugarla e rimetterla sul vassoio

. pulire le forbici col panno e rimetterle sul vassoio

. rimettere gli altri oggetti sul vassoio

. asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio

. portare il panno e l’asciugamani nel cesto dei panni da lavare e metterne di puliti sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per cambiare l’acqua ad una composizione floreale di fiori recisi

Obiettivi indiretti: sviluppare il senso estetico, preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: stelo, fiore, vaso, livello dell’acqua, composizione floreale, colore e profumo dei fiori, il nome dei fiori usati, ecc.

Punti di interesse: tagliare lo stelo obliquamente per permettere al fiore di assorbire una maggiore quantità di acqua; tagliare lo stelo anche se la lunghezza è adatta al vaso, perché i tessuti che trasportano acqua negli steli dei fiori devono rimanere puliti, sani e privi di batteri; tagliare lo stelo sottacqua per impedire che si richiuda assorbendo aria; usare acqua a temperatura ambiente perché l’acqua fredda è più pesante e difficile da assorbire per le piante; lavare bene il vaso prima di procedere per eliminare tutti i batteri nocivi per i fiori recisi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è troppa acqua nel vaso, gli steli sono troppo corti e i fiori toccano l’acqua

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VITA PRATICA MONTESSORI Dar da mangiare ai pesci

Nome dell’esercizio in inglese: feeding pets, feeding fish

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un cestino contenente mangime per pesci e un tovagliolo. Lavandino

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come dar da mangiare al pesce rosso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino accanto alla vasca del pesce

. prendere il tovagliolo e posarlo a sinistra del cestino

. prendere il contenitore del cibo per pesci e posarlo sul tovagliolo

. togliere il coperchio e posarlo dietro al contenitore

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. con indice e pollice prendere un pizzico di cibo per pesci

. spargerlo lentamente sul pelo dell’acqua

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere il coperchio al contenitore

. rimettere il contenitore nel cestino

. rimettere il tovagliolo nel cestino

. riportare il cestino sullo scaffale

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare in sicurezza

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della zoologia, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: cibo, pesce, boccia, acquario, contenitore, coperchio, tovagliolo, ecc. 

Punti di interesse: dare al pesce solo un pizzico di cibo

Controllo dell’errore: il bambino prende troppo cibo, del cibo cade sulla mensola o sul pavimento

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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VITA PRATICA MONTESSORI Cura delle piante da giardino

Nome dell’esercizio in inglese: gardening

Area: cura dell’ambiente, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo 

Materiale: un cestino e un cuscino per le ginocchia, spazio con piante all’aperto

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come curare le piante del giardino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino e il cuscino per le ginocchia in giardino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. passeggiare per il giardino e scegliere una pianta da curare

. appoggiare il cuscino davanti alla pianta scelta

. posare il cestino a destra del cuscino

. inginocchiarsi davanti alla pianta

. mostrare la pinza a tre dita

. usare la pinza a tre dita per rimuovere dalla pianta una foglia ingiallita

. mettere la foglia ingiallita nel cestino

. usare la pinza a tre dita per rimuovere un fiore appassito

. mettere il fiore appassito nel cestino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo, lasciandogli il nostro posto sul cuscino. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. svuotare il cestino nel bidone dei rifiuti organici o nel cumulo del compost

. riportare il cuscino e il cestino in classe

. mettere il materiale sullo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie prendersi cura delle piante del giardino

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione

Nomenclatura: nome, forma, colore e altre qualità della pianta, cuscino, cestino, inginocchiarsi, foglia, fiore, appassito, ingiallito, secco, ecc. 

Punti di interesse: la pinza a tre dita, scegliere la pianta che necessita delle nostre cure, rimuovere fiori appassiti e foglie ingiallite o secche  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, si rimuovono fiori o foglie sani

Varianti ed estensioni: prendersi cura dell’orto

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VITA PRATICA MONTESSORI Spazzare le foglie

Nome dell’esercizio in inglese: sweeping leaves

Area: cura dell’ambiente,

Età: dai 3 anni

Materiale: una scopa di saggina a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a segnare la metà della lunghezza del bastone) e una paletta con scopino in un luogo fisso in giardino. Un bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ci sono delle foglie secche sul vialetto. Ti mostro come spazzarle”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al luogo da spazzare

. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale

. trasportare il materiale nel luogo da spazzare, ricordando che la scopa va trasportata in verticale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere una foglia secca tra quelle da spazzare e posarla a sinistra delle altre

. mostrare al bambino come impugnare la scopa

. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi)

. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno)

. tenendo la scopa inclinata iniziare a spazzare il materiale, con movimenti lenti e brevi, per avvicinare le foglie secche alla foglia che abbiamo messo a destra delle altre

. raggiunta la foglia “guida” sollevare la scopa e rimuovere con mani eventuali pezzetti di foglie rimasti intrappolati tra la saggina

 . ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando il mucchietto è formato, posare la scopa

. prendere paletta e scopino e iniziare a raccogliere le foglie

. ogni volta che la paletta è piena, sollevarla tenendola inclinata per evitare fuoriuscite e andare a gettare le foglie nel bidone

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzare le foglie secche in giardino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, 

preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: foglie secche, scopa di saggina, paletta, scopino, guida, spazzare, raccogliere, ecc.

Punti di interesse: raccogliere tutte le foglie, portare tutte le foglie verso un unico punto, raccogliere con scopino e paletta, verificare che non ci siano pezzetti di foglie impigliati tra la saggina o le setole dello scopino, il modo corretto di tenere la scopa, trasportare la scopa in verticale

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, delle foglie rimangono a terra, la scopa cade, la scopa urta qualcosa o qualcuno

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VITA PRATICA MONTESSORI Raccogliere rifiuti in giardino

Nome dell’esercizio in inglese: picking up litter

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un sacchetto di plastica, guanti monouso. Rifiuti sparsi in giardino (magari volati via dal cestino o portati dal vento)

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere rifiuti in giardino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. indossare i guanti

. chiedere al bambino di indossare i guanti

. prendere un sacchetto di plastica per sé e uno per il bambino

. uscire in giardino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenere il sacchetto aperto con la mano sinistra e cominciare a passeggiare lentamente per il giardino alla ricerca di rifiuti in giardino

. raccogliere i rifiuti uno alla volta con la mano destra e inserirli via via nel sacchetto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. andare al bidone dei rifiuti

. togliere i guanti monouso e gettarli nel sacchetto dei rifiuti raccolti

. legare il sacchetto dei rifiuti con un doppio nodo

. gettare il sacchetto nel bidone

. tornare in classe e andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per raccogliere i rifiuti in giardino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,

eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, stimolare l’amore per l’ambiente, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei rifiuti raccolti, sacchetto, guanti, monouso, ecc.

Punti di interesse: indossare i guanti, cercare i rifiuti, annodare il sacchetto  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Varianti ed estensioni: differenziare i rifiuti dopo averli raccolti, andare in gruppo a raccogliere i rifiuti in un parco pubblico

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VITA PRATICA MONTESSORI Rastrellare le foglie

Nome dell’esercizio in inglese: raking leaves

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un rastrello a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a marcare la metà della lunghezza del bastone) e guanti da giardinaggio. Bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come rastrellare le foglie”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. uscire in giardino

. accompagnare il bambino dove si trova il bidone vuoto

. trasportare il bidone sul prato da rastrellare

. indossare i guanti da giardinaggio

. trasportare il rastrello con due mani, tenendolo in verticale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. impugnare il rastrello tenendo la mano sinistra sul segno della metà e la mano destra sull’estremità superiore del manico

. tenere i denti del rastrello rivolti verso il basso

. trascinare il rastrello sul prato mettendosi in punto distante dal bidone ed avvicinandosi ad esso

. arrivati davanti al bidone fermarsi

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino, formando un mucchio di foglie davanti al bidone

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. andare a portare il rastrello al suo posto

. con entrambe le mani, raccogliere una manciata di foglie rastrellate e metterle nel bidone

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le foglie sono state raccolte, fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

. portare il bidone al suo posto

. togliersi i guanti e rimetterli al loro posto

. tornare in classe

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per rastrellare le foglie

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: rastrello, foglie, cadute, secche, trascinare, guanti, raccogliere, bidone, ecc.   

Punti di interesse: indossare i guanti da giardinaggio, trasportare il rastrello verticalmente, fare un mucchio di foglie davanti al bidone, raccogliere tutte le foglie

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, ci sono ancora foglie sul prato, il rastrello cade o urta cose o persone

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VITA PRATICA MONTESSORI Semina in vaso

Nome dell’esercizio in inglese: pot seedling

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: uno scaffale in giardino contenente piccoli contenitori, sacchi di terriccio per semine, buste di semi, spruzzino pieno d’acqua a temperatura ambiente, innaffiatoio pieno d’acqua a temperatura ambiente, stecchi di gelato e pennarello indelebile, fogli di giornale, cucchiai o palette, piattini, vassoi o coperchi di scatole dai bordi bassi, pellicola trasparente (facoltativa). Banco di lavoro

Presentazione

Preparazione indiretta

i contenitori devono essere puliti e asciutti e devono avere un foro sul fondo

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come seminare in vaso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare in giardino

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. stendere un foglio di giornale sul banco di lavoro

. aprire un sacchetto di terriccio per semine e posarlo sul foglio di giornale. Se è troppo grande, versare del terriccio in una vaschetta e posarla sul foglio di giornale

. disporre sul foglio di giornale una decina di contenitori

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. riempire un contenitore col terriccio, utilizzando un cucchiaio o una palettina, fino a circa due centimetri dal bordo, senza comprimere il terriccio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. scegliere una bustina di semi da piantare

. aprire la bustina e versare i semi in un piattino

. se il bambino è in grado di farlo, può leggere le istruzioni di semina sulla bustina; in caso contrario leggiamole noi a voce alta

. teniamo fermo un contenitore con la mano sinistra

. fare tre buchini nel terriccio premendo l’indice della mano destra

. prendere un semino alla volta utilizzando la pinza a due dita e inserirlo in un buco

. ripetere con gli altri due buchi

. utilizzando la pinza a tre dita prendere poco terriccio dal sacchetto e usarlo per coprire i semini

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti i semini sono stati piantati, trasferirli su di un vassoio (o coperchio di una scatola)

. scrivere su uno stecco di gelato il nome dei semi piantati e la data

. inserire lo stecco in uno dei contenitori

. prendere lo spruzzino e nebulizzare l’acqua nei contenitori

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. mettere il vassoio in un luogo caldo e soleggiato, ad altezza di bambino (di modo che possa osservare giorno per giorno l’evoluzione della semina)

. se lo riteniamo opportuno, possiamo coprire i vasetti con della pellicola trasparente

. rimettere i materiali sullo scaffale

. gettare il foglio di giornale e la bustina dei semi

. tornare in classe a andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per piantare semi in vaso

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: il nome della pianta seminata, terriccio, semina, spruzzino, ecc.

Punti di interesse: mettere il terriccio nei contenitori, fare tre fori premendo con l’indice, inserire i semini uno ad uno, bagnare con lo spruzzino

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Note: nei giorni seguenti i contenitori avranno bisogno di essere spruzzati d’acqua regolarmente, di modo che il terriccio sia sempre umido. Se abbiamo messo la pellicola, dovremo toglierla appena spuntano i germogli. Dopo che sono spuntati i germogli è meglio dare acqua con l’innaffiatoio e non più con lo spruzzino, preferibilmente mettendo l’acqua nel vassoio (per rinforzare le radici). Quando le piantine hanno raggiunto un’altezza di circa 5 centimetri, trapiantarle in vasi più grandi o nel terreno

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Semina nel terreno

Nome dell’esercizio in inglese: soil seedling, square foot garden

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: terreno lavorato e concimato diviso in quadrati (o uno square foot garden), bustine di semi, una vaschetta o piattino, palette da giardinaggio o cucchiai, spruzzino con acqua a temperatura ambiente, innaffiatoio con acqua a temperatura ambiente

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come seminare nel terreno”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare in giardino

. prendere le palette, una bustina d semi e un piattino e andare nella zona di semina

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire la bustina di semi e versare il contenuto sul piattino

. con la paletta scavare un piccolo buco nel terreno, mettendo la terra prelevata a desta del buco

. usando la pinza a tre dita prelevare dei semi e metterli nel buco appena scavato

. prendere la paletta e coprire il buco prendendo il terriccio messo a destra del buco

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. dopo aver piantato tutti i semi, prendere l’innaffiatoio e iniziare a bagnare l’area

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per seminare nel terreno

Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: semi, terreno, il nome della pianta seminata, paletta, destra, buco, coprire, ecc.

Punti di interesse: mettere il terreno smosso a destra del foro, coprire i semi, innaffiare

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Note: nei giorni seguenti bagnare l’area di semina e osservare lo sviluppo delle piantine

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Spalare la neve

Nome dell’esercizio in inglese: snow shoveling

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una pala da neve a misura di bambino, guanti

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spalare la neve”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. uscire in giardino

. indossare i guanti da lavoro

. trasportare la pala da neve tenendola in verticale

. portare la pala nell’area da spalare

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. impugnare la pala tenendo la mano sinistra a metà del bastone e la destra sull’estremità superiore

. tenere la pala inclinata con la parte concava rivolta verso l’alto

. mettere la pala in verticale e spingerla nella neve, se serve aiutandosi spingendola col piede destro

. inclinare la pala

. sollevarla

. rovesciare la neve spalata a sinistra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spalare la neve

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione

Nomenclatura: neve, spalare, spingere, sollevare, verticale, inclinato, ecc.

Punti di interesse: spingere la pala nella neve in verticale, inclinare la pala, sollevare la pala, vuotare la pala a sinistra dell’area spalata

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, la pala cade a terra

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi le mani

Presentazione 1 (al tavolo)

Nome dell’esercizio in inglese: hand washing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: in un posto fisso, su un tavolino, un contenitore di sapone liquido o una saponetta sul portasapone, una bacinella, un asciugamano, una brocca di acqua calda, una spugna grande su un piattino, una spugna piccola su un piattino, un asciugamano per le mani, un secchio, uno spazzolino da unghie su un piattino, un panno asciutto, crema per le mani, secchio

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino al tavolo per il lavaggio delle mani

. andare al rubinetto per riempire la brocca con acqua calda, quindi posizionarla a destra della bacinella

. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. versare una piccola quantità d’acqua nella bacinella, quindi asciugare il beccuccio della brocca con la spugna piccola

. mettere il ​​sapone nella bacinella

. mettere lo spazzolino per unghie nella bacinella

. immergere le mani nell’acqua

. raccogliere il sapone e insaponare le mani

. rimettere il sapone sul portasapone

. strofinare ogni dito iniziando con il pollice, eventualmente nominandoli. Passare ai palmi e ai polsi

. raccogliere lo spazzolino con la mano sinistra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia

. trasferire lo spazzolino sulla mano destra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia

. mettere lo spazzolino sul suo piatto

. versare l’acqua della bacinella nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo, pulirla con la spugna grande e asciugare eventuali gocce sul tavolo

. prendere la brocca e versare dell’acqua pulita nella bacinella (circa metà di ciò che resta), appoggia la brocca sul tavolo e asciuga eventuali gocce che scendono dal beccuccio con la spugna piccola

. sciacquare le mani nella bacinella

. scuotere le mani sulla bacinella, prendere l’asciugamano e asciugare le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. quando le mani sono asciutte piegare l’asciugamano a metà e posizionalo accanto alla bacinella

. asciugare eventuali gocce sul tavolo con l’asciugamano

. prendere la bacinella e svuotala nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo, asciugare il bordo con l’asciugamano

. prendere la brocca e svuotare l’acqua rimanente nella bacinella, appoggiare la brocca sul tavolo e asciugare il beccuccio con la spugna piccola

. prendere lo spazzolino dal piatto e metterlo sul piatto della spugna

. lavare e asciugare il piattino dello spazzolino, usando la spugna grande ed eventualmente l’asciugamano

. lavare e asciugare lo spazzolino, rimetterlo nel suo piattino

. prendere il sapone e posizionalo sul piatto della spugna

. lavare e asciugare il portasapone, rimettere il sapone al suo posto

. prendere il piattino della spugna, lavarlo e asciugarlo

. con la spugna lavare l’interno della bacinella, strizzare la spugna e rimetterla sul suo piatto

. prendere la bacinella, farla oscillare leggermente quindi svuotarla nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo

. con il panno asciutto fare un guanto e asciugare l’interno della bacinella

. girare la bacinella con due mani sull’asciugamano piegato e asciugare l’esterno

. prendere la brocca e metterla di fronte a sé, asciugarla

. mettere la brocca nella bacinella 

. portare il secchio al lavandino, farlo oscillare leggermente e svuotalo

. mettere il secchio nel lavandino, versarci un po’d’acqua, sciacquarlo e svuotalo

. aprire un asciugamano accanto al lavandino e appoggiarci il secchio per asciugare il fondo

. riportare il secchio al tavolo e asciugarlo come abbiamo fatto con la bacinella

. sostituire gli asciugamani usati con quelli puliti e portare quelli sporchi nel cesto della biancheria da lavare

. se si desidera, massaggiarsi un po’ di crema per le mani

. rimettersi orologio e altri gioielli, sistemarsi le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Presentazione 2 (al rubinetto)

Nome dell’esercizio in inglese: washing hands at tap

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: sapone liquido, asciugamano appeso al suo gancio, panno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani” 

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare al lavandino

. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi si può aggiungere acqua calda

. bagnarsi le mani e scollarle

. usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto

. spruzzare del sapone sul palmo di una mano

. strofinare bene le dita, il palmo e il dorso, il polso

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto

. sciacquare bene le mani rimuovendo tutto il sapone, quindi scuoterle energicamente

. chiudere il rubinetto col panno

. asciugare accuratamente le mani e le dita con l’asciugamano

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugare le gocce attorno al lavandino con il panno

. mettere il panno a lavare

. rimettere orologio e altri gioielli e riabbassare le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi le mani da soli, igiene, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: mani, lavaggio delle mani, sapone, unghie, spazzolino, sporco, pulito, ecc.

Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno piccolo, agitare le mani per rimuovere l’acqua in eccesso, usare una piccola quantità di sapone, asciugare bene le mani, l’odore del sapone, la sensazione pulito, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati

Controllo dell’errore: il bambino non segue correttamente i passaggi, al termine le mani sono ancora sporche, viene rovesciata dell’acqua, al termine le mani sono ancora insaponate

Note: accertarsi che i bambini si lavino le mani dopo aver usato il bagno, tutte le volte che sono sporche, e prima di maneggiare i materiali. La mano è uno strumento di intelligenza, è importante tenere le mani pulite

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi il viso

Nome dell’esercizio in inglese: wash your face

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: 2 anni e mezzo

Materiale: sapone delicato, un panno, un asciugamano per il viso, uno specchio ad altezza di bambino, sempre a disposizione accanto a rubinetto e lavandino   

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti il viso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino in bagno

. mostrare dove si trova l’occorrente per lavarsi il viso

. rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi aggiungere acqua calda

. chinarsi verso il lavandino

. tenendo le mani coi palmi verso l’alto, bagnarle e usarle per inumidirsi il viso tamponando

. scrollare le mani e usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto

 . spruzzare del sapone sul palmo di una mano

. strofinare brevemente il sapone tra i palmi della mano

. lavare delicatamente le guance, la fronte e il naso, senza che il sapone entri in contatto con gli occhi, guardandoti allo specchio

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto

. risciacquare il viso con le mani per rimuovere tutto il sapone, aiutandosi con lo specchio

. chiudere il rubinetto col panno

. prendere l’asciugamano e asciugare il viso e le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi il viso con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. appendere nuovamente l’asciugamani al gancio se pulito, altrimenti metterlo nel cesto della biancheria da lavare

. prendere il panno, asciugare le gocce attorno al lavandino e poi mettere il panno a lavare

. riabbassare le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi il viso da soli 

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura

Nomenclatura: il nome delle varie parti del viso, sapone, temperatura, risciacquare, ecc.

Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno. Sensazione di pulito. Lo specchio.

Controllo dell’errore: Il viso è ancora sporco. Il viso o le mani sono ancora insaponati.

Note: accertarsi che i bambini si lavino il viso quando serve, soprattutto dopo i pasti. Lasciare che i bambini possano lavarsi il viso da soli ogni volta che lo ritengono necessario

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi i denti

Nome dell’esercizio in inglese: tooth brushing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente: tubetto di dentifricio, un piattino, un pezzo di panno carta ripiegato in quattro, un panno. Lavandino e specchio a misura di bambino. Spazzolino da denti, bicchiere e piccolo asciugamani personali

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti i denti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino a prendere il vassoio e metterlo di fianco al lavandino

. preparare accanto al lavandino anche spazzolino, bicchiere e asciugamano personali

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire il rubinetto e riempire il bicchiere d’acqua fredda; chiudere il rubinetto

. prendere lo spazzolino con la mano destra e il bicchiere con la sinistra

. versare poca acqua sulle setole, quindi posare il bicchiere

. appoggiare lo spazzolino sul piattino con le setole rivolte verso l’alto

. prendere il tubetto del dentifricio con la mano sinistra e aprire il tappo con la destra (eventualmente posare il tappo sul piattino)

. prendere lo spazzolino con la destra e spremere poco dentifricio sulle setole

. posare nuovamente lo spazzolino sul piattino

. chiudere il tubetto del dentifricio e rimetterlo al suo posto

. prendere con la mano sinistra il panno carta e con la destra lo spazzolino

. spazzolare i denti cominciando dai denti anteriori e continuare finché tutti i denti sono saranno spazzolati accuratamente

. se serve sputare di tanto in tanto l’eccesso di schiuma e tamponare la bocca col panno carta

. gettare il panno carta nel cestino e passare lo spazzolino nella mano sinistra

. con la destra prendere il bicchiere, fare un sorso, risciacquare la bocca e sputare. Ripetere per sciacquare bene la bocca

. rimettere il bicchiere al suo posto

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino

. risciacquare lo spazzolino e rimetterlo sul piattino

. asciugarsi il viso con l’asciugamani e ammirare i propri denti puliti allo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi i denti con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. usare l’asciugamani per asciugare il piattino, lo spazzolino e il bicchiere

. ricomporre il vassoio

. usare il panno per asciugare eventuali gocce, poi metterlo nella cesta dei panni da lavare

. rimettere gli oggetti personali al loro posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi i denti da soli

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: lavarsi i denti, denti, spazzolino, dentifricio, ecc.

Punti di interesse: il sapore del dentifricio, spazzolare a partire dai denti anteriori (dal centro alla periferia), ammirare i propri denti puliti

Controllo dell’errore: i denti non sono puliti, si rovescia dell’acqua. Ci sono residui di dentifricio sui denti

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VITA PRATICA MONTESSORI Pettinare e spazzolare i capelli

Nome dell’esercizio in inglese: combing hair, brushing hair

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente scatola di fazzoletti di carta e uno specchietto verticale. Il pettine personale del bambino, il nostro pettine personale

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come pettinare i capelli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino davanti al materiale, quindi portare il proprio pettine personale

. prendere un fazzoletto dalla scatola e stenderlo sul vassoio, quindi appoggiarvi il pettine

. mettere lo specchio in verticale sul vassoio e portare il vassoio a un tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere lo specchio con entrambe le mani e sollevarlo quanto serve per poterci specchiare

. posare lo specchio e prendere il pettine con la mano destra

. iniziare a pettinare i capelli attorno al viso, a partire dalle punte, con colpi corti e delicati 

. lavorare ogni ciocca di capelli fino a quando il pettine scorre senza intoppi dal cuoio capelluto alla punta dei capelli

. posare il pettine sul fazzoletto e prendere lo specchio con due mani

. guardarsi allo specchio e ammirare i capelli pettinati

. posare lo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di pettinarsi i capelli, invitarlo ad andare a prendere il suo pettine personale 

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. tenendo il pettine nella mano sinistra, usare la mano destra (pollice contro indice e medio) per rimuovere eventuali capelli rimasti intrappolati nel pettine

. mettere i capelli raccolti nel fazzoletto, appallottolarlo e gettarlo nel cestino dei rifiuti

. riportare il vassoio al suo posto

. riportare il pettine personale al suo posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pettinarsi i capelli da soli 

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: capelli, pettine, pettinatura, ciocca, ecc.

Punti di interesse: pettinare una ciocca alla volta, i capelli pettinati sono più belli, togliere i capelli dal pettine prima di riporlo

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, i capelli si aggrovigliano nel pettine

Varianti ed estensioni: usare pettini di forma diversa, usare una spazzola

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VITA PRATICA MONTESSORI Starnutire

Nome dell’esercizio in inglese: sneezing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno                                                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come starnutire”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando starnutiamo è molto importante”

. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando starnutiamo

. chiedere al bambino di far finta di starnutire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato

. appena il bambino starnutisce, dire “Salute!” e invitarlo a rispondere “Grazie!” 

. d’ora in poi, ogni volta che il bambino starnutisce, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si starnutisce, essere educati e rispettosi degli altri

Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: starnuto, gomito, interno, “Salute!” e “Grazie!”, ecc.

Punti di interesse: lo starnuto può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire uno starnuto perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti

Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre starnutisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo    

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VITA PRATICA MONTESSORI Tossire

Nome dell’esercizio in inglese: coughing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno                                                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come tossire”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando si tossisce è molto importante”

. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando tossiamo

. chiedere al bambino di far finta di tossire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato

. d’ora in poi, ogni volta che il bambino tossirà, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si tossisce, essere educati e rispettosi degli altri

Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: tosse, gomito, interno, ecc.

Punti di interesse: la tosse può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire la tosse perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti.

Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre tossisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo    

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavare le scarpe

Nome dell’esercizio in inglese: cleaning shoes

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente sapone da sella solido (anche detto sapone per cuoio), spazzola dura, tappetino impermeabile, piccole spugnette in un contenitore, un foglio di carta di giornale, una bottiglietta d’acqua con beccuccio, un cestino di panni asciutti, un cestino vuoto per i panni usati, una ciotolina. Grembiuli. Scarpe di cuoio o plastica (la procedura non è indicata per scarpe di tela o scamosciate)

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare le scarpe”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. andare a prendere le scarpe da lavare e metterle sul tappetino, nell’angolo superiore sinistro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. stendere sul tappetino un foglio di giornale

. mettere una scarpa al centro del foglio di giornale

. mettere il vasetto aperto di sapone per sella alla nostra destra, seguito dalla ciotola vuota e dalla bottiglietta d’acqua

. mettere lungo il margine superiore del tappeto, da sinistra a destra, la spazzola dura, il contenitore aperto delle spugnette, il cestino dei panni puliti e il cestino per i panni sporchi, nominandoli

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. se la scarpa ha le stringhe, infilarle con cura all’interno della scarpa

. se la scarpa presenta del fango secco, prendere la spazzola dura e spazzolare a secco la suola lungo i lati e poi nella parte inferiore

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

. usando la spazzola spostare il fango rimosso nell’angolo superiore sinistro del foglio di giornale, quindi rimettere la spazzola sul tappetino

. mettere una spugnetta nella ciotola, prendere la bottiglietta e inumidirla

. spruzzare poca acqua sul sapone per sella

. prendere la spugnetta inumidita e strofinarla sul sapone finché non si sarà formata della schiuma

. usando la spugnetta insaponata, iniziare a pulire la scarpa a cominciare dalla punta, una piccola area alla volta

. quando l’area è pulita, posare la spugna nella ciotola e rimuovere la schiuma con un panno pulito

. continuare allo stesso modo lavando prima la punta, poi i due lati e infine il tallone della scarpa

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. sostituire ogni volta che serve la spugnetta e il panno, mettendo quelli usati nel cestino apposito

. quando la prima scarpa è pulita, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere con l’altra scarpa

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare le scarpe pulite al loro posto

. portare il cestino dei panni e delle spugne usati nel cesto dei panni da lavare

. richiudere e rimettere sul vassoio tutti gli oggetti

. gettare la carta giornale nella pattumiera

. rimettere il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pulire scarpe in pelle e plastica

Obiettivi indiretti: preparazione all’esercizio di lucidatura delle scarpe, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: lacci, stringhe, suola, punta, lati, tallone, sapone per sella, ecc. 

Punti di interesse: spazzolare via il fango secco, formare la schiuma sul sapone per sella, rimuovere la schiuma col panno

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Lucidare le scarpe

Nome dell’esercizio in inglese: shoes polishing

Area: cura di sé

Età: dai 4 anni (o quando il bambino è in grado di maneggiare il lucido da scarpe in sicurezza)

Materiale: un vassoio contenente lucido da scarpe neutro in vaso, una spazzola a setole dure, un panno da spolvero, uno spazzolino per stendere il lucido da scarpe, uno spazzolino morbido, un panno da lucidatura, un tappetino impermeabile, un foglio di carta di giornale. Un paio di scarpe di pelle da lucidare su un secondo vassoio. Grembiuli. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare le scarpe di pelle”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo al centro del tavolo

. trasportare il vassoio con le scarpe e posarlo lungo il margine superiore sinistro del tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. stendere il foglio di giornale al centro del tappetino

. disporre i materiali lungo il margine superiore del tappetino, da sinistra a destra, in ordine di utilizzo: spazzola a setole dure, panno da spolvero, lucido, spazzolino per stendere il lucido, spazzolino morbido, panno per lucidatura

. mettere una scarpa al centro del foglio di giornale

. rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere la spazzola a setole dure e usarla per spazzolare via eventuale fango secco presente sulla scarpa e sulla suola

. spingere il fango secco rimosso a sinistra del foglio di giornale, usando il pennello

. prendere il panno da spolvero, fare un guanto e spolverare la scarpa

. spostare la polvere a sinistra del foglio di giornale, usando il panno

. aprire il vasetto di lucido, mettendo il coperchio dietro al vasetto

. mettere il vasetto aperto davanti alla scarpa

. prendere lo spazzolino per stendere il lucido e picchiettarlo sul lucido, quindi iniziare a distribuirlo sulla scarpa con movimenti circolari: prima la punta, poi i fianchi e infine il tallone

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. posare lo spazzolino

. chiudere il vasetto del lucido e rimetterlo al suo posto sul tappetino

. aspettare che il lucido si asciughi

. quando il lucido è asciutto apparirà opaco; a questo punto prendere lo spazzolino morbido e spazzolare energicamente tutta la scarpa: prima la punta, poi i fianchi e infine il tallone

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. dopo la spazzolatura la pelle della scarpa sarà calda: farlo osservare al bambino

. posare lo spazzolino e prendere il panno per lucidatura

. sfregare il panno su tutta la scarpa, una piccola area alla volta, sempre a partire dalla punta, proseguendo sui lati e terminando sul tallone

. dopo aver lucidato un’area fermarsi ad ammirare la lucentezza della pelle

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. mettere la scarpa lucidata sul suo vassoio e prendere l’altra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la procedura con l’altra scarpa

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare le scarpe lucidate al loro posto

. rimettere uno ad uno gli oggetti sul vassoio

. chiudere con cura il foglio di giornale e gettarlo nella pattumiera

. rimettere il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio al suo posto

. togliersi i grembiuli

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare le scarpe di pelle

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: scarpe, lucido, spazzolino, panno, lucido, opaco, ecc. 

Punti di interesse: eliminare il fango secco dalla scarpa, picchiettare lo spazzolino senza toccare il lucido, aspettare che il lucido si asciughi diventando opaco, lucidare con la spazzola morbida finché la pelle non diventa calda, passare il panno da lucidatura

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Piegare i vestiti

Nome dell’esercizio in inglese: folding clothes

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni

Materiale: un cesto della biancheria contenente diversi capi d’abbigliamento e biancheria, anche girati a rovescio. Tavolo e due sedie oppure un tappeto da lavoro. Schede per la piegatura dei capi d’abbigliamento (facoltative). 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come piegare questi vestiti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cesto su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. prendere il primo capo

. controllare che il capo non sia a rovescio osservando cuciture, bottoni, etichetta

. se serve girarlo sul dritto

. prima di piegare il capo assicurarsi di allacciare ganci, bottoni, cerniere, lacci (se presenti)

. stendere con cura il capo sul tavolo davanti a noi. Esistono molti modi diversi per piegare gli abiti: l’importante è essere coerenti e proporre al bambino sempre la stessa procedura

. prima di fare una piega, tracciare la linea di piegatura facendo scorrere l’indice della mano destra sul capo

. una volta che il capo è piegato, posarlo con cura a destra del cesto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per piegare capi di abbigliamento e biancheria

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: lisciare, dritto, rovescio, piega, piegare, il nome del capo 

Punti di interesse: girare il capo se è a rovescio, lisciare bene sul tavolo, indicare dove effettuare la piega prima di eseguirla

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Fare la valigia

Nome dell’esercizio in inglese: packing a suitcase

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una valigia. Un cesto contenente oggetti per un viaggio: scarpe in un sacchetto trasparente, ciabatte in un sacchetto trasparente, asciugamani, astuccio per articoli da bagno, spazzolino, dentifricio, pettine, spazzola, crema solare, cappello da sole, costume da bagno, un libro, due paia di mutande, due paia di calzini, una maglietta, una camicia, un pigiama, un vestito, due paia di pantaloni, una felpa. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come fare la valigia per un viaggio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare la valigia su di un tavolo, a sinistra, lungo il margine distante da dove ci sediamo

. trasportare il cesto sul tavolo, a destra della valigia

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere uno ad uno gli oggetti nel cestino e disporli ordinatamente sul tavolo, alla nostra destra, nominandoli

. posare il cestino vuoto sotto al tavolo

. prendere la valigia chiusa e metterla davanti a noi

. mostrare con movimenti lenti e controllati come aprire la valigia

. dire al bambino: “Metteremo nella valigia per primi gli oggetti più pesanti”

. mettere sul fondo della valigia il sacchetto con le scarpe, il sacchetto con le ciabatte e il libro

. prendere l’astuccio per gli articoli da bagno, aprirlo e inserire al suo interno spazzolino, dentifricio, pettine, spazzola, crema solare

. chiudere l’astuccio e metterlo nella valigia

. prendere un capo d’abbigliamento alla volta, stenderlo con cura sul tavolo e piegarlo, quindi metterlo nella valigia

. mettere il cappello nella valigia

. chiudere con cura la valigia e ammirare il proprio lavoro

. aprire la valigia

. mettere il cappello sul tavolo alla nostra destra

.  prendere uno ad uno gli abiti dalla valigia, aprirli e metterli sul tavolo allo nostra destra

. prendere l’astuccio da bagno, aprirlo e vuotare il contenuto sul tavolo

. prendere le scarpe e le ciabatte e metterle sul tavolo

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la procedura mostrata per fare la valigia

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere gli oggetti nel cestino

. riportare il cestino allo scaffale

. riportare la valigia allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per fare una valigia

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: il nome degli indumenti e degli oggetti nella valigia, piegare, pesante, leggero, valigia, chiudere, aprire, ecc.

Punti di interesse: l’apertura e la chiusura della valigia, mettere sul fondo della valigia gli oggetti più pesanti, piegare con cura gli indumenti uno ad uno

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, i vestiti sono spiegazzati, la valigia non si chiude perché gli indumenti pendono ai lati della valigia

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VITA PRATICA MONTESSORI Appaiare ed arrotolare i calzini corti

Nome dell’esercizio in inglese: rolling socks

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni

Materiale: un cestino contenente sei o più paia di calzini corti mescolate tra loro. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come appaiare e arrotolare i calzini”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino su di un tavolo, posandolo alla nostra sinistra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. lavorare nella direzione della scrittura (da sinistra a destra) 

. pescare il primo calzino e metterlo sul tavolo, a destra del cestino

. pescare il secondo calzino e confrontarlo col primo

. se è uguale, metterlo sotto al primo

. se è diverso, metterlo a destra del primo

. proseguire allo stesso modo con tutti i calzini, finché non avremo formato tutte le coppie

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le coppie sono formate, prendere il primo paio di calzini e metterli di fronte a noi

. prendere un calzino e stenderlo con cura sul tavolo, con la punta rivolta verso di noi

. prendere il secondo calzino e sovrapporlo al primo, facendolo combaciare perfettamente

. arrotolare strettamente i due calzini uniti a partire dalla punta a salire

. posare con cura la coppia di calzini arrotolata nel cestino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. prendere una ad una le coppie di calzini arrotolati e metterle sul tavolo

. aprire i rotoli

. rimettere i calzini nel cestino

. riportare il cestino allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie appaiare e arrotolare i calzini

Obiettivi indiretti: corrispondenza uno a uno, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: calzini, appaiare, coppia, arrotolare, ecc. 

Punti di interesse: appaiare i calzini, lavorare da sinistra a destra, arrotolare i calzini saldamente

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Spazzolare i vestiti

Nome dell’esercizio in inglese: brushing clothes

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni

Materiale: un cestino contenente una spazzola per vestiti, specchio, pattumiera

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzolare i vestiti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino accanto allo specchio

. stare in piedi

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenendo la spazzola con la mano destra spazzolare il lato sinistro del corpo passando la spazzola dall’alto verso il basso

. guardarsi allo specchio

. passare la spazzola nella mano sinistra

. tenendo la spazzola con la mano sinistra spazzolare il lato destro del corpo passando la spazzola dall’alto verso il basso

. guardarsi allo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di spazzolare i suoi vestiti con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare la spazzola alla pattumiera

. tenendola con la mano sinistra sulla pattumiera, usare la mano destra per rimuovere peli e lanugine dalla spazzola

. rimettere la spazzola nel cestino

. riportare il cestino allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzolare i vestiti

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, cura e rispetto di sé, dignità

Nomenclatura: spazzola, lanugine, peli, pelucchi, specchio, ecc. 

Punti di interesse: usare la mano destra per spazzolare a sinistra e la sinistra per spazzolare a destra, guardarsi allo specchio, spazzolare dall’alto al basso, pulire la spazzola alla pattumiera  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Fare il bucato

Nome dell’esercizio in inglese: cloth washing

Area: cura dell’ambiente, cura di sé

Età: dai 4 anni

Materiale: un tavolo destinato esclusivamente al lavaggio dei panni attrezzato con una

tavoletta da bucato,

sapone da bucato su un piattino,

due bacinelle,

un secchio,

una brocca,

una spugna grande quanto il palmo della mano del bambino su un piattino,

una spugna piccola per asciugare il beccuccio della brocca,

uno spazzolino da bucato,

un asciugamani,

un cesto per i panni sporchi,

un cesto per i panni puliti.

Uno stendibiancheria e un cestino di mollette da bucato.

Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come fare il bucato”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. prendere la brocca, andare al lavandino e riempirla con acqua tiepida

. vuotarla nella bacinella di sinistra

. asciugare il beccuccio con la spugna piccola

. andare nuovamente al lavandino e riempire la brocca con acqua tiepida

. vuotarla nella bacinella di sinistra

. asciugare il beccuccio con la spugna piccola

. posare la brocca vuota sul tavolo, a sinistra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere la tavoletta da bucato inclinata nella bacinella di sinistra

. prendere un panno sporco e lasciarlo cadere nella bacinella di sinistra ai piedi della tavoletta

. prendere la saponetta e sfregarla sulla tavoletta dall’alto verso il basso 

. posare la saponetta sul piattino

. prendere il panno da lavare e strofinarlo sulla tavoletta insaponata, con due mani, dall’alto verso il basso

. piegare il panno in varie posizioni e strofinare

. controllare che il panno sia pulito da entrambi i lati

. se ci sono macchie particolarmente difficili da togliere, stendere il panno sulla tavoletta e sfregare la macchia con lo spazzolino da bucato

. strizzare il panno sulla tavoletta

. immergere il panno nell’acqua davanti alla tavoletta e risciacquarlo

. strizzarlo

. immergerlo nella bacinella di destra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti i panni lavati si trovano nella bacinella di destra, prendere un panno e sciacquarlo bene, quindi strizzarlo e metterlo nel cesto della biancheria da stendere

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti i panni sono risciacquati e strizzati, portare il cesto accanto allo stendino

. prendere un panno, scuoterlo per distenderlo bene ed appenderlo con una molletta a un filo

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. riportare il cesto vuoto al tavolo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. lavare la tavoletta da bucato con la spugna grande, strizzare bene la spugna e rimetterla a posto

. mettere la tavoletta da bucato nella bacinella di destra, prendere nuovamente la spugna e usarla per risciacquare la tavoletta

. mettere la tavoletta risciacquata in verticale nella bacinella

. vuotare la bacinella di sinistra nel secchio

. portare la bacinella al lavandino, lavarla, asciugarla e riportarla sul tavolo insieme al panno usato

. estrarre la tavoletta dalla bacinella di destra e aspettare che smetta di gocciolare

. asciugare la tavoletta col panno e rimetterla al suo posto

. mettere il panno nella cesta dei panni da lavare

. vuotare la bacinella di sinistra nel secchio

. portare la bacinella al lavandino, lavarla, asciugarla e riportarla sul tavolo insieme al panno usato

. rimettere la bacinella al suo posto 

. asciugare eventuali gocce d’acqua sul tavolo col panno quindi metterlo nel cesto dei panni da lavare

. svuotare il secchio nel lavandino, sciacquarlo, asciugarlo e riportarlo al suo posto

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare i panni

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione,  stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: pulito, sporco, strofinare, strizzare, asciugare, stendere, risciacquare, ecc. 

Punti di interesse: insaponare la tavoletta, strofinare i panni piegandoli in più direzioni, sciacquare i panni, tenere i panni in ammollo, strizzare bene, stendere i panni con le mollette

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Stirare

Nome dell’esercizio in inglese: ironing

Area: cura di sé, cura dell’ambiente

Età: dai 4 anni quando un bambino può seguire le regole di sicurezza

Materiale: un tavolo predisposto per l’attività con asse da stiro, un ferro da stiro da viaggio collegato a una prolunga con spia luminosa, un sopporto per ferro da stiro, un cestino di panni da stirare, un cestino per i panni stirati, una ciotolina, un contagocce con acqua profumata. Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come stirare i panni”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino al tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. accendere il ferro da stiro e controllare che la temperatura sia impostata al minimo indispensabile

. scegliere quattro panni da stirare e posarli sull’asse da stiro

. portare la ciotolina al lavandino, riempirla con due dita d’acqua e riportarla al tavolo

. aprire il contagocce con l’acqua profumata, sentire il profumo, quindi mettere tre gocce nell’acqua

. chiudere il contagocce e rimetterlo al suo posto

. immergere le punte delle dita nella ciotola e cospargere delle gocce sul primo panno

. posare un secondo panno sul primo

. immergere nuovamente le punte delle dita e ripetere

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. arrotolare i quattro panni insieme e metterli da parte. Formare questo rotolo serve a diffondere il profumo nei tessuti e creare la giusta umidità

. portare la ciotola al lavandino, svuotarla, asciugarla e riportarla al suo posto

. a questo punto il ferro da stiro dovrebbe essersi scaldato. Per verificare prendere il ferro da stiro e premerlo sull’asse da stiro, quindi rimetterlo sul supporto

. mettere il palmo della mano destra aperta sull’area per sentire il calore

. permettere al bambino di sentire il calore con la sua mano

. srotolare i panni lasciandoli impilati uno sull’altro

. prendere il primo panno e metterlo al centro dell’asse da stiro

. riarrotolare gli altri panni

. prendere il ferro da stiro con la mano destra e stirare il panno prima attorno ai bordi e poi lisciando tutto il panno

. tenere la mano sul tavolo e non sull’asse da stiro

. posare il ferro sul suo supporto

. sollevare delicatamente il panno stirato con la mano destra, posarlo sul palmo della mano sinistra e ammirare quanto è liscio

. posarlo delicatamente nel cesto dei panni stirati

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. spegnere il ferro da stiro e lasciarlo a raffreddare sul suo supporto

. portare i panni stirati al loro posto, pronti per essere usati dalla classe

. riportare il cestino al tavolo

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare in sicurezza il ferro da stiro per stirare i panni

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: ferro da stiro, supporto, asse, panni, acqua profumata, inumidire, stirare, ecc. 

Punti di interesse: stirare con un vero ferro da stiro, inumidire e profumare i panni prima di stirarli, attendere che il ferro da stiro si scaldi, sentire il calore del ferro sull’asse da stiro, portare i panni stirati nel luogo dove possono essere usati da tutti

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Note generali: la stiratura è lezione finale di un ciclo di tre lezioni che comprende l’uso di un panno per attività di pulizia (lucidatura e spolvero), il lavaggio dei panni, e infine, appunto, la stiratura

Note di sicurezza: non collegare mai il ferro da stiro con le mani bagnate; non tirare mai il cavo; non toccare mai la piastra del ferro da stiro; non lasciare mai il ferro da stiro con la piastra sull’asse da stiro, ma metterlo sempre sul supporto apposito; spegnere sempre il ferro da stiro dopo l’uso; l’adulto dovrebbe essere l’unica persona autorizzata ad accendere il ferro da stiro e impostarne il termostato; prima che il bambino svolga l’attività l’adulto deve verificare che la temperatura del ferro da stiro sia regolata correttamente

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VITA PRATICA MONTESSORI Togliersi il cappotto

Nome dell’esercizio in inglese: put away a coat

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: cappotto, giacca o giaccone

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come toglierti il cappotto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare insieme al bambino nell’angolo della stanza in cui vengono appesi i cappotti

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione  

. slacciare il cappotto

. tenere fermo il polsino della manica destra della giacca con la mano sinistra

. far scorrere il braccio destro e la mano fuori dalla manica destra

. tenere fermo il polsino della manica sinistra della giacca con la mano destra

. far scorrere il braccio sinistro e la mano fuori dalla manica destra

. tenere il cappotto con due mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di togliersi il cappotto con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per togliersi il cappotto

Obiettivi indiretti: sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: cappotto, giromanica, interno, esterno, ecc.

Punti di interesse: il cappotto scivola via tirando le maniche

Controllo dell’errore: il cappotto è a rovescio

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VITA PRATICA MONTESSORI Appendere il cappotto

Nome dell’esercizio in inglese: hanging a coat

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: cappotto, giacca o giaccone, gruccia, gancio

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come appendere il cappotto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare insieme al bambino nell’angolo della stanza in cui vengono appesi i cappotti, tenendo il cappotto tra le mani

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere il ​​cappotto su una superficie piana con la parte frontale rivolta verso di sé

. aprire i due lati del cappotto, uno alla volta, per esporre il giromanica

. infilare la gruccia nel cappotto

. allacciare il cappotto

. afferrare il gancio della gruccia con una mano e una spalla del cappotto con l’altra mano

. andare verso l’armadio o il gancio

. appendere il cappotto

. invitare il bambino a ripetere l’attività usando il suo cappotto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per appendere il cappotto in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: cappotto, gruccia, gancio, giromanica, interno, esterno, ecc.

Punti di interesse: la gruccia all’interno della manica, il cappotto sulla gruccia

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il cappotto è a rovescio, il cappotto cade dal gancio

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VITA PRATICA MONTESSORI Indossare scarpe e stivali da pioggia

Nome dell’esercizio in inglese: put on shoes

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: scarpe, sgabellino, eventualmente calzascarpe  

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come indossare le scarpe (le pantofole, gli stivali da pioggia, ecc.)”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare insieme al bambino nell’angolo della stanza in cui vengono tenute le scarpe

. prendere le scarpe e sedersi su uno sgabellino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. posare le scarpe davanti a sé per individuare la scarpa destra e la scarpa sinistra, ovvero la parte interna ed esterna del piede

. a seconda della forma della scarpa da indossare, a volte possiamo evidenziare la “punta” della scarpa che corrisponde all’alluce del piede, e quindi mettere le scarpe punta contro punta

. a volte questo non è così immediato, quindi possiamo ricorrere a trucchi come tagliare in due una figura e incollarla metà all’interno di una scarpa e metà nell’altra. Possiamo anche ricorrere al pennarello indelebile e disegnare due mezzi smile sulla suola

. se le scarpe hanno una linguetta mostrare come tirarla all’indietro e trattenerla mentre si infila il piede

. tenere con la mano destra il tallone della scarpa e infilare il piede nella scarpa. Se le scarpe sono strette possiamo utilizzare un calzascarpe da tenere contro il tallone interno della scarpa, per poi sfilarlo per accompagnare il piede all’interno della scarpa

. indossate le scarpe, eventualmente allacciarle a seconda del modello

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per indossare calzature in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: scarpa, linguetta, tallone, suola, calzascarpe, ecc.

Punti di interesse: la forma delle scarpe e dei piedi, individuare la destra e la sinistra, tenere sollevata la linguetta, usare il calzascarpe, allacciare le scarpe  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, le scarpe sono invertite.   

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VITA PRATICA MONTESSORI Indossare i pantaloni

Nome dell’esercizio in inglese: put on pants

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: pantaloni con elastico in vita (per iniziare), uno sgabellino

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come indossare i pantaloni”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. invitare il bambino a sedersi sullo sgabello

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino i pantaloni evidenziando qualsiasi particolare (tasche, decorazioni) che possano aiutare a differenziare la parte anteriore dalla parte posteriore

. chiedere al bambino di tenere i pantaloni aperti in vita, posizionando i pollici all’interno dei pantaloni e le altre dita all’esterno

. notare i due fori per le gambe

. chiedere al bambino di mettere una gamba in un foro e una nell’altro

. chiedere al bambino di alzarsi dallo sgabello e sollevare i pantaloni

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di fare da solo con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per indossare i pantaloni in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: pantaloni, gambe, vita, tasche, davanti, dietro, cavallo, ecc.

Punti di interesse: parte anteriore e posteriore, alzarsi in piedi per terminare il lavoro

Controllo dell’errore: il bambino non riesce a indossare i pantaloni. I pantaloni sono messi a rovescio  

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TELAIO DELLE ALLACCIATURE Chiusure a strappo

Nome dell’esercizio in inglese: velcro dressing frames

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: il telaio delle allacciature con chiusura a strappo (velcro). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con chiusura a strappo”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino allo scaffale delle allacciature                                              

. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo (le due alette lunghe in basso e che puntano verso destra)

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio delle allacciature con chiusura a strappo”

. per aprire il telaio si procede dall’alto verso il basso

. per le prime due chiusure in alto, tenere il tessuto con la mano non dominante e allentare il pezzo di tessuto con la mano dominante

. per le due chiusure successive, tenere il tessuto con la mano non dominante, e afferrare l’estremità della linguetta con la mano dominante

. tirare la linguetta verso il basso (verso di sé) con un movimento lento e uniforme

. sfilare la linguetta dalla sua asola

. aprire completamente il telaio

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio delle allacciature con chiusura a strappo”

. per chiudere il telaio si procedere dal basso verso l’alto

. per le prime due chiusure inserire la linguetta nell’asola e fissarla premendo

. per le due chiusure successive accostare i due lembi e premere

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il telaio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare le chiusure a strappo (velcro)

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima

Nomenclatura: telaio, allacciatura, tirare, premere, velcro, passante, ecc.

Punti di interesse: suono dell’apertura in velcro, consistenza del lato a strappo del velcro

Controllo dell’errore: difficoltà a sovrapporre le strisce in velcro. 

Video:

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TELAIO DELLE ALLACCIATURE Bottoni automatici

Nome dell’esercizio in inglese: snap dressing frame  

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: allacciatura dei bottoni automatici. Un tavolo e due sedie     

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con bottoni automatici”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino allo scaffale delle allacciature                                              

. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con lo strato superiore di tessuto sulla destra (il tessuto sovrapposto all’altro alla nostra destra)

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con bottoni automatici”

. per aprire il telaio procedere dal basso verso l’alto

. in corrispondenza del primo bottone tenere il tessuto a sinistra con la mano sinistra e staccare il pezzo di tessuto con la destra, posizionando il dito indice destro sul bottone e il pollice all’interno del risvolto, e tirando delicatamente

. ripiegare il lembo destro di tessuto liberato verso destra

. lasciare la presa della mano sinistra sul lembo sinistro

. spostarsi al bottone successivo e ripetere la procedura fino ad aprire tutti i bottoni

. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con bottoni automatici”

. per chiudere il telaio procedere dall’alto verso il basso

. riportare il lembo sinistro di tessuto al centro del telaio, quindi sovrapporre ad esso il lembo destro

. mettere la mano sinistra (palmo verso l’alto) sotto il lembo sinistro, quindi portare il pollice sopra il lembo, vicino al bottone

. tenere il dito indice destro sul bottone e il pollice all’interno del risvolto

. allineare la parte superiore e inferiore del bottone automatico, quindi premerli insieme

. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i bottoni

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il telaio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per aprire e chiudere bottoni automatici

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima

Nomenclatura: bottone automatico, telaio, ecc.

Punti di interesse: il “clic” alla chiusura del bottone automatico

Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i bottoni automatici

Estensioni: lavorare ad occhi bendati

Note: tenere il tessuto a sinistra con indice e pollice vicino al bottone inferiore mentre si slaccia evita di danneggiare il tessuto

Video:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

TELAIO DELLE ALLACCIATURE Bottoni grandi

Nome dell’esercizio in inglese: large button dressing frame

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: allacciatura dei bottoni grandi. Un tavolo e due sedie  

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con bottoni grandi”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino allo scaffale delle allacciature                                              

. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il lato con i bottoni a sinistra, il lato con le asole a destra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con bottoni grandi”

. per aprire il telaio procedere dall’alto verso il basso

. tenere il tessuto del lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto accanto all’asola)

. tenere il tessuto del lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)

. tirare con la mano sinistra (per allargare l’asola) e premere col pollice destro sul bottone (per farlo parzialmente entrare nell’asola)

. quando il bottone è per metà nell’asola, lasciare la presa con la mano destra

. usare la mano destra per prendere il bottone da sotto e farlo uscire completamente dall’asola

. ripetere la procedura fino ad aprire tutti i bottoni

. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con bottoni grandi”

. per chiudere il telaio procedere basso verso l’alto

. riportare il lembo destro di tessuto (quello con i bottoni) al centro del telaio, quindi sovrapporre ad esso il lembo sinistro (quello le asole)

. tenere il lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto sotto all’asola)

. tenere il lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)

. inserire il bottone nell’asola per metà

. lasciare la presa con la mano sinistra sul tessuto e usarla per afferrare la metà del bottone sporgente dall’asola

. lasciare la presa con la mano destra sul bottone e usarla per tirare l’asola e completare il passaggio del bottone

. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i bottoni

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il telaio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare bottoni

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima

Nomenclatura: bottone, occhiello, telaio, abbottonare, sbottonare, ecc.

Punti di interesse: il passaggio del bottone nell’asola, primo bottone, ultimo bottone

Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i bottoni

Estensioni: lavorare ad occhi bendati

Video:

Varianti:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

TELAIO DELLE ALLACCIATURE Bottoni piccoli

Nome dell’esercizio in inglese: small button dressing frame 

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: allacciatura dei bottoni piccoli. Un tavolo e due sedie  

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con bottoni piccoli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino allo scaffale delle allacciature                                              

. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il lato con i bottoni a sinistra, il lato con le asole a destra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio dei bottoni piccoli”

. per aprire il telaio procedere dall’alto verso il basso

. tenere il tessuto del lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto accanto all’asola)

. tenere il tessuto del lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)

. tirare con la mano sinistra (per allargare l’asola) e premere col pollice destro sul bottone (per farlo parzialmente entrare nell’asola)

. quando il bottone è per metà nell’asola, lasciare la presa con la mano destra

. usare la mano destra per prendere il bottone da sotto e farlo uscire completamente dall’asola

. ripetere la procedura fino ad aprire tutti i bottoni

. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio dei bottoni piccoli”

. per chiudere il telaio procedere basso verso l’alto

. riportare il lembo destro di tessuto (quello con i bottoni) al centro del telaio, quindi sovrapporre ad esso il lembo sinistro (quello le asole)

. tenere il lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto sotto all’asola)

. tenere il lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)

. inserire il bottone nell’asola per metà

. lasciare la presa con la mano sinistra sul tessuto e usarla per afferrare la metà del bottone sporgente dall’asola

. lasciare la presa con la mano destra sul bottone e usarla per tirare l’asola e completare il passaggio del bottone

. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i bottoni

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il telaio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare bottoni

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima

Nomenclatura: bottone, occhiello, telaio, abbottonare, sbottonare, ecc.

Punti di interesse: il passaggio del bottone nell’asola, primo bottone, ultimo bottone

Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i bottoni

Estensioni: lavorare ad occhi bendati

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

TELAIO DELLE ALLACCIATURE MONTESSORI Cerniera

Nome dell’esercizio in inglese: zipper dressing frame

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 3 anni

Materiale: allacciatura con cerniera. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con cerniera”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino allo scaffale delle allacciature                                              

. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il cursore in alto

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con cerniera”

. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)

. tenere la parte superiore del lembo sinistro con la mano sinistra

. con la mano destra impugnare il tiretto del cursore utilizzando la presa a tra dita, sollevarlo e far scorrere il cursore verso il basso fino a metà cerniera

. lasciare la presa con la mano sinistra e metterla col palmo sul tessuto all’altezza del cursore, per tenere il tessuto in posizione

. far scorrere il cursore fino alla coppa

. lasciare la presa con entrambe le mani

. tenere il bordo inferiore della cerniera con la mano sinistra

. con la mano destra estrarre lo spillo dalla coppa

. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con cerniera”

. riportare i due lembi di tessuto nel telaio

. trattenere con la mano sinistra la coppa della cerniera e con la mano destra inserire saldamente lo spillo

. trattenere entrambi i lembi nella parte inferiore con la mano sinistra

. con la mano destra impugnare il tiretto del cursore utilizzando la presa a tre dita, sollevarlo e far scorrere il cursore verso l’alto fino a metà cerniera

. rilasciare la mano sinistra dalla parte inferiore della cerniera e posizionarla sul materiale appena sotto il cursore

. far scorrere il cursore fino ai fermi

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il telaio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per aprire e chiudere cerniere

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima

Nomenclatura:

Punti di interesse: il suono della cerniera che si apre e si chiude. Accertarsi lo spillo sia completamente inserito nella coppa

Controllo dell’errore: il bambino non riesce ad aprire, chiudere, agganciare, sganciare la cerniera. La cerniera si rompe

Estensioni: lavorare ad occhi bendati

Video:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

TELAIO DELLE ALLACCIATURE MONTESSORI Ganci e occhielli

Nome dell’esercizio in inglese: hooks and eyes dressing frame

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 3 anni

Materiale: allacciatura con ganci e occhielli. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con ganci e occhielli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino allo scaffale delle allacciature                                              

. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il lato con i ganci a sinistra, il lato con gli occhielli a destra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con ganci e occhielli”

. per aprire lavorare dall’alto verso il basso

. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)

. utilizzando la presa a tre dita afferrare il bordo superiore del lembo sinistro con la mano sinistra e quello destro con la destra

. spingere entrambi i lati del materiale l’uno verso l’altro per permettere al gancio di uscire dall’occhiello

. rilasciare entrambe le mani e passare al gancio e all’occhiello successivi

. quando tutti i ganci sono liberi, aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con ganci e occhielli”

. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso

. portare il lembo con gli occhielli a sinistra e appoggialo all’interno del telaio

. portare il lembo con i ganci a destra e appoggiarlo sopra il primo lembo allineando ganci e occhielli

. prendere il lato di tessuto accanto al primo occhiello con la mano sinistra

. tenere l’occhiello in posizione con il pollice sopra e le altre dita sotto il tessuto

. prendere il lato di tessuto accanto al primo gancio con la mano destra

. tenere il gancio in posizione con il pollice sopra e le altre dita sotto il tessuto

. tirare le due parti una verso l’altra per permettere al gancio di entrare nell’occhiello, quindi rilasciare con entrambe le mani

. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i ganci

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il telaio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare ganci e occhielli

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima

Nomenclatura: gancio, occhiello, telaio, ecc.

Punti di interesse: la sfida di far passare il gancio attraverso l’occhiello

Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i ganci

Estensioni: lavorare ad occhi bendati

Video:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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