Inchiostro invisibile

Con semplici ingredienti (curcuma, alcool denaturato e bicarbonato di sodio) realizza dei fantastici progetti artistici o scrivi i tuoi messaggi segreti! Qui applichiamo la “ricetta” ad un’attività per Halloween

Inchiostro invisibile: come si fa

  1. sciogli del bicarbonato di sodio in acqua calda

2. usa la miscela per realizzare il tuo disegno o scrivere il tuo messaggio segreto:

3. fai asciugare bene

4. sciogli della polvere di curcuma nell’alcool denaturato

5. stendi con cura la curcuma su tutto il foglio

Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween

Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween. Una raccolta di 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: mollette pipistrello, decorazioni paurose, ragni e ragnatele, scheletri e fantasmi, giochi da stampare e giochi di gruppo per animare la festa, idee per merende a tema, streghe, cappelli, scope, gufi, tramezzini e dolci da paura, pozioni, zucche, lanterne e molto altro ancora…

1. Halloween: mollette pipistrello in plastica, in vendita qui:  artlebedev.com ma semplici da realizzare con mollette di legno e cartoncino

2. Halloween: festoni in cartoncino nero, non c’è tutorial ma sono di semplice realizzazione; di fortytworoads.blogspot


3.  Halloween: gatto di strega, anche questo senza tutorial ma bellissimo; di etsy.com

4.  Halloween: tutorial per realizzare la ragnatela incrociando 3 stecchi da gelato e filo bianco di lana. I ragnetti si fanno semplicemente con 4 scovolini da pipa; di crafts.preschoolrock.com

5.  Halloween: biscotti della sfortuna, in cartoncino nero, senza tutorial; di www.etsy.com


6.  Halloween: skeletoff skeleton, decorazione, senza tutorial; via http://birdstehword.tumblr.com/

7.  Halloween: fantasmi da appendere, tutorial. Sono realizzati rivestendo un palloncino con garza inamidata (anche acqua e zucchero va benissimo, come facevano le nonne coi centrini all’uncinetto); di http://www.countryliving.com/

8.  Halloween:  mummia snodabile, tutorial. Si realizza modellando del fil di ferro e poi rivestendo con garza o striscette di tessuto bianco tipo lino; di http://cfabbridesigns.com/

9. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: gioco del tiro al bersaglio coi palloncini (nei palloncini possono essere nascosti dei dolcetti o piccoli regalini a tema); di http://www.marthastewart.com/

10.  Halloween: bottigliette di succo di frutta travestite da mummia, tutorial; di http://onecharmingparty.com/

11. Halloween:  gufo realizzato con due piattini di carta, tutorial; di http://craftsbyamanda.com/

12.  Halloween:    contenitore per i dolcetti da dare ai bambini che suonano il campanello, realizzato a forma di ragno utilizzando due piatti di carta e del cartoncino per le zampe, non c’è tutorial; di http://uniquecraft.info/

13.  Halloween:  tramezzini mostruosi; via http://liveontape-tv.blogspot.com/

14.  Halloween:  pizzette-mummia; di http://www.parents.com/

15.  Halloween:  cioccolata calda mostruosa, gli occhi sono fatti con due marshmallows e due caramelline scure; di http://www.tasteofhome.com/

16.  Halloween:   dolcetti-teschio glassati su bastoncino da leccalecca. La ricetta consiglia di ritagliare le forme da una torta al cioccolato, e poi decorare con glassa bianca e cioccolato, di http://www.redtedart.com/

17.  Halloween:  salatini-ragno di http://meetthedubiens.blogspot.com/

18.  Halloween:  ragni decorativi realizzati con tappi di plastica e scovolini da pipa, tutorial di http://kidsactivitiesblog.com/

19.  Halloween:   lanterne realizzate incollando  alle pareti di un vasetto di vetro carta velina arancione e decorando con carta nera, tutorial di http://www.skiptomylou.org/

20. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween:  percorso a ostacoli da superare senza toccare i nastri  di http://chickenbabies.blogspot.com/

21.   Halloween:  bowling con rotoli di carta igienica e una zucca  di http://www.jeanetics.net/

22.  Halloween:   Festoni con fantasmini, è possibile scaricare gratuitamente il modello per il taglio della carta  di http://www.skiptomylou.org/2008/

23.  Halloween:  cappello da strega dolce, realizzato con cono da gelato, biscotti tondi e caramelline, ricetta  di http://www.bhg.com/recipe/

24.  Halloween:  Pipistrello realizzato coi cartoni delle uova, tutorial  di http://thinkcrafts.com/blog/

25.  Halloween:  tutte le maestre credo conoscano il gioco della coda dell’asino: qui una versione “gatto da strega”. I bambini bendati devono cercare di mettere la coda al gatto a turno… istruzioni  di http://www.bhg.com/halloween/

26. Halloween:   pipistrello realizzato con le impronte delle mani, su sagoma ritagliata  di http://www.walkingbytheway.com/

27.  Halloween:  cappello di strega realizzato con un piatto di carta e un cono di cartoncino, tutorial  di http://www.allfreeholidaycrafts.com/

28.  Halloween:  questo è un gioco che mi piace molto, e che può essere anche un gioco scientifico nella parte che riguarda lo studio della costruzione della ragnatela. Per la festina di Halloween, l’aspetto ludico consiste nel costruire una ragnatela con del nastro adesivo, in modo che la parte appiccicosa si trovi tutta da un lato. I bambini lanciano batuffoli di cotone che resteranno impigliati nella rete, di http://almostunschoolers.blogspot.com/

29.  Halloween:  un memory dei colori realizzato con sagome di ragnetti. Il video di un memory dei colori è un po’ eccessivo, ma lo inserisco per segnalare il canale childcareland, ricco di idee soprattutto per la scuola d’infanzia… http://www.youtube.com/

30. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween:  collage positivo-negativo. Non c’è tutorial, di http://www.teachingblogaddict.com/

31.  Halloween:   biscottini mummia, ricetta di http://www.bettycrocker.com/

32.  Halloween:  Le tredici notti di Halloween. Si tratta di 13 schede scaricabili gratuitamente per contare alla rovescia l’arrivo della festa, a cominciare dalla notte del 19 ottobre, di http://www.oopseydaisyblog.com/

33.  Halloween:  ragno decorativo realizzato con colla a caldo e fil di ferro, tutorial di http://www.thesweetestoccasion.com/

34.  Halloween:  quadretto, senza tutorial, proposto come biglietto d’invito di http://papillon-sur-la-branche.blogspot.com/

35.  Halloween:   zucca decorativa realizzata con nastri colorati, senza tutorial, di http://www.etsy.com/listing/

36.  Halloween:  dentiera realizzata con fettine di mela rossa e marshmallows, ricetta via http://family.go.com/

37.  Halloween:   ragnatela. decorazione per finestra realizzata con filo di lana nero, tutorial di http://diyandfyi.wordpress.com/

38.  Halloween:  borsette porta dolcetto, idea di http://www.purlbee.com/

39.  Halloween:  scheletri di pasta per biglietti d’invito, festoni e quadretti decorativi, di http://jerseyshorejournal.blogspot.com/

40. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween:  casetta di strega, idea di http://www.flickr.com/photos/craftfancy/

41. Lavoretti per Halloween: budini al cioccolato con pietra tombale, ricetta di http://www.myrecipes.com/

42.  Lavoretti per  Halloween:altro fantasmino realizzato con garza inamidata, tutorial di http://www.everydayisacraftingday.com/

43.  Lavoretti per  Halloween: torta a forma di zucca, idea e ricetta di http://amerrierworld.com/

44. Lavoretti per  Halloween: biglietti di invito alla festa, modello stampabile gratuitamente di http://www.marthastewart.com/

45.  Halloween: un gioco per tirare al bersaglio, idea e modello stampabile gratuitamente di http://www.bhg.com/halloween/

46. Lavoretti per Halloween: altro tiro al bersaglio, col cappello da strega, tutorial di http://www.chicaandjo.com/

47. Lavoretti per  Halloween: decorazione per le gambe del tavolo, idea di http://bubblegumandducttape.blogspot.com

48.  Lavoretti per Halloween: finalmente del cibo sano… scheletro realizzato con verdure fresche, idea di http://feedingfourlittlemonkeys.blogspot.com/

49. Lavoretti per  Halloween: gioco mostruoso per esercitarsi con l’addizione. Ogni bambino pesca tre bulbi oculari (palline da ping pong decorate come nell’immagine) e somma i tre numeri sorteggiati, tutorial di http://www.classroomfreebies.com/

50.Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloweensemplici vetrofanie realizzate con colla vinilica, coloranti e materiali vari, tutorial di http://letkidscreate.blogspot.com/

51. Lavoretti per  Halloween: ragnatele commestibili, ricetta di http://www.momendeavors.com/

52.  Lavoretti per Halloween: zucche travestite da pipistrello, tutorial di http://familyfun.go.com/

53.  Lavoretti per Halloween: a questo gufo trovate voi uno scopo, io l’ho trovato irresistibile… via http://noms.icanhascheezburger.com/ (blog simpatico)

54.  Lavoretti per Halloween: etichette per bibite stampabili gratuitamente, di http://www.marthastewart.com/270731/

55.  Lavoretti per Halloween: succhi di frutta travestiti da mummia, di http://www.parents.com/holiday/

56. Lavoretti per  Halloween: tramezzini strega, idea e ricetta di http://www.ziggityzoom.com/

57. Lavoretti per  Halloween: fragole fantasma: fragole fresche, cioccolato bianco e nero, ricetta di http://www.tasteofhome.com/

58. Lavoretti per  Halloween: bento di Halloween, idea di http://www.anotherlunch.com/

59. Lavoretti per  Halloween: altri fantasmi da appendere, per realizzare questi oltre alla garza e ai palloncini, occorrono quelle cannucce braccialetto che diventano fosforescenti quando piegate (si trovano di solito nei bazar cinesi) di http://simplycreativeinsanity.blogspot.com/

60. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: mele mostruose travestite con caramelle gommose e altro, idea di http://www.parents.com/holiday/halloween/

61.  Halloween: tutorial molto dettagliati per ritagliare ragnatele decorative, di http://afancifultwist.typepad.com/

62.  Halloween:  venti etichette, festoni e altre decorazioni a tema stampabili gratuitamente, di http://www.tipjunkie.com/

63.  Halloween: una collezione di illustrazioni vintage a tema, di http://www.flickr.com/

64.  Halloween: altro set di etichette stampabili gratuitamente, di http://suaviloquy.blogspot.com/

65.  Halloween: ragnatela realizzata con piatto di carta e filo di lana, di http://www.mypreschool-crafts.com/ (insieme a molte altre idee per i più piccoli)

66.  Halloween: fantasmi decorativi da appendere, realizzati con carta bianca stropicciata su palloncino e colla vinilica, tutorial di http://www.marthastewart.com/

67.  Halloween: ragnatele da ritagliare, con modello pdf gratuito per il taglio, di http://www.marthastewart.com/

68.  Halloween: altre etichette e materiali stampabili vari, gratuiti, di http://blog.catchmyparty.com/  (molte altre proposte gratuite nel blog)

69.  Halloween: sagome mostruose, stampa dei modelli gratuita, di http://www.marthastewart.com/

70.  Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: e queste, paurosissime, sempre per la stampa gratuita di http://www.marthastewart.com/

71.  Halloween:qui un bel gioco per contare. Nell’immagine ci sono le corone da re, ma seguendo il link di  seguito arriverete alla tabella con le zucche di Halloween, stampabile gratuitamente. Il dado dovrete invece prepararlo voi, utilizzando una seconda copia della tabella per ritagliare le zucche… di http://mama-jenn.blogspot.com/

72.  salatini a forma d’osso realizzati con pasta sfoglia surgelata, ricetta di http://familyfun.go.com/

73. puzzle realizzato su stecchi di gelato, via http://www.thefrugalfamily.org/

74.  un dettagliatissimo tutorial illustrato per realizzare un mobile di Halloween, di http://eighteen25.blogspot.com/

75.  biscotti fantasma realizzati con cioccolata bianca, idea di  http://www.wanelo.com/

76.  tutorial per realizzare lanterne paurose: fondo di gelatina colorata col t+, candela e decorazione con ragnetti di plastica o realizzati a mano di http://www.marthastewart.com/

77.  lanterne molto carine, realizzate con piccole zucche e scovolini neri da pipa, via http://yourdecoratinghotline.com/

78.  biscottini gufo al cioccolato, ricetta di http://onecharmingparty.com/, via http://kimmccrary.blogspot.com

79.   contenitori per stuzzicchini realizzati travestendo da mummia contenitori vari e bottiglie di plastica tagliate, via http://www.parents.com/

80.   Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: ghirlanda realizzata con lana filata grigia e sagome di pannolenci, senza tutorial, in vendita qui http://www.etsy.com/listing/

81.   altra versione, via http://adventuresofamomof2.blogspot.com/

82.   Una galleria di pitture a tema realizzate con l’impronta delle dita, di http://www.squidoo.com/

83.   semplice costume da pipistrello, con tutorial e cartamodello gratuito di http://alphamom.com/

84.   dalla stessa fonte, un costume da gufo, sempre con tutorial e cartamodello gratuito qui http://alphamom.com/

85.    decorazione realizzata inamidando (o usando acqua e colla vinilica) del filo grosso nero su un palloncino, tutorial di http://www.bhg.com/halloween/

86.  Halloween: budini Frankenstein, realizzati decorando prima i bicchieri trasparenti con la cioccolata, e poi versando il budino (in questa ricetta budino alla vaniglia colorato con colorante alimentare verde) di http://princessandthefrogblog.blogspot.com/

87.  Halloween: ma che belli questi mandarini! Ancora di http://princessandthefrogblog.blogspot.com

88.  Halloween: scheletro componibile, può essere realizzato con calamite, nastro biadesivo oppure velcro, modello stampabile gratuitamente, di http://www.bhg.com/halloween/

89.  Halloween: dalla stessa fonte, gli occhi di gatto qui http://www.bhg.com/halloween/

90. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: ragno lecca lecca, idea di http://www.houseofbabypiranha.com/

91.  Halloween: e dalla stessa fonte un tutorial per realizzare un cappello da ragno, qui: http://www.houseofbabypiranha.com/

92.  Halloween: scopette porta dolci realizzate tagliuzzando i sacchetti del pane, di http://www.marthastewart.com/

93.  Halloween: ragno decorativo realizzato con un palloncino nero e dei nastri, via http://www.flickr.com/photos/

94.  Halloween: wc pauroso? Via http://vinilosdecorativos.net/

95.  Halloween: tutorial corredato da modello stampabile gratuitamente, per realizzare scatolette a forma di gufo, di http://www.domestifluff.com/

96.  Halloween: maglietta teschio, via http://www.bedifferentactnormal.com/

97.  Halloween: graziosi spettri da giardino realizzati con rete metallica argentata, via http://www.chroniclingkunder.com/

98.  Halloween: altra ricca collezione di etichette stampabili gratuitamente di http://www.lilluna.com/

99. Halloween:  paurosissima manina di ghiaccio (ghiacciate dell’acqua all’interno di un guanto…) di http://simplystated.realsimple.com/

100.  Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: può essere usata come ciotola o come portaghiaccio, di http://www.marthastewart.com/

101. spiedini mostruosi di frutta e marshmallows, di http://littlenummies.net/

102. scatole mostruose (anche per un tiro al bersaglio) di http://gigglesgalorenmore.blogspot.com/

103. decorazione da strega, via http://curioussofa.blogspot.com/

104. ancora una decorazione da strega, di http://www.parents.com/

105. sagome decorative, modelli stampabili gratuitamente di http://www.nobiggie.net/

106. sacchetto di carta gufo, tutorial di http://www.dltk-kids.com/

107. ancora streghe a gambe all’aria di http://www.bhg.com/halloween/

108. gufo, idea per un collage, in vendita qui http://www.etsy.com/listing/

109. zucche palloncino, di http://www.marthastewart.com/

110. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween: ghirlanda in carta o strisce di tessuto, semplice da proporre anche ai bimbi più piccoli di http://agapelovedesigns.blogspot.com/

111. sacchetti mostruosi, tutorial di http://craftsbyamanda.com/2009/

112. scopa di strega commestibile realizzata con un salatino e una gelatina alla frutta ritagliata, ricetta di http://familyfun.go.com/

113. semplicissima mano di scheletro realizzata riempendo di pop corn un guanto trasparente, di http://makingmemorieswithyourkids.blogspot.com/

114. vaso di terracotta zucca, idea di http://blogs.babble.com/

115. tombola di Halloween, stampa gratuita, di http://familycrafts.about.com/

116. macedonia di frutta , ricetta di http://familyfun.go.com/

117. pasticcino gufo alla frutta, ricetta di http://www.bhg.com/halloween/

118. semplice decorazione a scopa di  strega, idea di http://www.craftaholicsanonymous.net/

119. un’idea bellissima: decorazione per il soffitto “pipistrello” realizzata ritagliando la sagoma delle mani dei bambini, di http://readingconfetti.blogspot.com/

120. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween pdf gratuito di un grande scheletro (utile anche per lo studio del corpo umano) qui: http://www.spelloutloud.com/ 

121. pittura realizzata con l’impronta dei piedi, di http://funhandprintart.blogspot.com/

122. bellissimo tutorial, con modello pdf da scaricare gratuitamente, per realizzare una casetta di strega in cartoncino, di http://www.sarahjanestudios.com/

123. alberello di halloween: i mostriciattoli porta dolci sono realizzati coi rotoli di carta igienica, tutorial di http://eighteen25.blogspot.it/

124. una raccolta di 40 idee didattiche, creative e di gioco con le zucche, di http://www.handsonaswegrow.com/

125. ciotole porta caramelle con carta di giornale, carta colorata e colla, di http://thelongthread.com/

126. tutorial per ritagliare il ragno nella ragnatela, di http://greenbabyguide.com/2009/10/13/

127. zucche da dito, di http://mycreativefamily.blogspot.com/2011/10/five-little-pumpkins.html


128. rafia, spiedini di bamboo e una castagna, idea di http://www.theimaginationtree.com/


129. gioco che consiste nel comporre la faccia della zucca, può essere fatto anche coi bambini bendati, di http://littlefamilyfun.blogspot.com/2011/10/pin-face-on-pumpkin.html

130. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween per nulla paurosa la casetta di fata ricavata da una zucca, idea di http://www.flickr.com/photos/tinyfroglet/2990741426/

131. varie stampe mostruose a doppio, con le macchie di inchiostro, tutorial di http://unschoolme.blogspot.com/2011/10/inkblot-halloween.html

132. omini di panpepato vampiro, idea http://www.flickr.com/photos/glasseye/5161297476/


133. tutorial per realizzare un fantasmino pop up, di http://littlefamilyfun.blogspot.com/2011/10/pop-out-ghost-halloween-card.html

134. tutorial per realizzare queste marionette utilizzando un palloncino, carta e colla vinilica, una bacchetta e dei ritagli di stoffa, di http://mermag.blogspot.com/2011/10/getting-frightfully-festive-this.html

135. sempre per mani abilissime, mostriciattoli da dito in feltro, in vendita da http://www.etsy.com/shop/babus


136. mostro a uncinetto, per mani abilissime, o in vendita qui http://www.etsy.com/listing/56772330/murray-reserved-for-naomi

137. tutorial per realizzare questo bel mostro marionetta di cartoncino, di http://nurturestore.co.uk/scary-monster-craft-halloween

138. altre lanterne mostruose realizzate con vasetti di vetro, carta velina e colla vinilica, con applicazioni di cartoncino nero, di http://www.gleefulthings.com/blog/?p=3031

139. nove progetti di mostri realizzati con rotoli di carta igienica, carta colorata e colla vinilica, di http://craftsandartforchildren.blogspot.com/2011/10/9-toilet-paper-tube-halloween

140. Halloween 120 e più idee creative e lavoretti per Halloween ragnetti colorati realizzati con cartoni delle uova e scovolini da pipa, di http://krokotak.com/2011/10/payatcheta-ot-kori-za-ytsa/

141. zucche di pasta colorata e fagiolini, una bella attività per i più piccoli, di http://momto2poshlildivas.blogspot.com/2011/10/

142. gioco del tris mostruoso realizzato con pompom e stecchi da gelato, di http://www.busybeekidscrafts.com/Halloween-TicTacToe.html

143. lanterna – mummia realizzata con un vasetto di vetro, garza e occhietti, di http://starshinechic.blogspot.com/2010/10/fast-cheap-easy-halloween-decor.html

144. preziose lanterne con ragnatela, ma non sembrano difficili da realizzare coi bambini, di http://www.atwestend.com/Catalogue/fall-halloween/glass-wire-spider-web-votive-cup

145. gufo mobile, modello stampabile gratuitamente, di http://madebyjoel.com/2010/09/paper-owl-mobile.html

Racconti per Halloween

Racconti per Halloween alcuni dolci e scherzosi, altri più paurosi, da scegliere a seconda dell’età e del temperamento dei bambini: la storia di Stingy Jack, barzellette su cimiteri, scheletri e altro, storie di streghe e streghette, rane e ranocchi, gatti neri, alcune fiabe classiche tra quelle raccolte dai fratelli Grimm e da Italo Calvino, e molto altro ancora.

La storia di Stingy Jack

Le zucche intagliate con facce macabre o buffe e illuminate da candele sono il simbolo principale dei giorni di Halloween. Queste zucche intagliate vengono chiamate “Jack O’Lantern”, nome che deriva da un racconto popolare irlandese che ha per protagonista Stingy Jack. La pratica di intagliare le zucche deriva proprio da questo racconto, anche se in Irlanda le zucche non venivano coltivate. Le antiche culture celtiche in Irlanda intagliavano infatti non zucche, ma rape, la vigilia di All Hallow, e ponevano un tizzone al loro interno per allontanare gli spiriti maligni. Gli immigrati irlandesi portarono la tradizione in America, e presto divenne parte integrante dei festeggiamenti di Halloween.

Tanto tanto tempo fa viveva in Irlanda un uomo: il suo nome era Stingy Jack. Stingy Jack non era solo un imbroglione, ma anche un bugiardo e un ladro, e aveva la cattiva abitudine di bere troppo.
Una notte  Stingy Jack si trovava svenuto per il troppo bere in aperta campagna, e mentre la sua anima fluttuava libera, il Diavolo venne a reclamarla. Stingy Jack, che si considerava più furbo anche del Diavolo, non si spaventò per nulla, e divertito gli disse:  “Ti darò la mia anima, ma perchè prima non ci concediamo un ultimo bicchierino insieme?”
Ora, siccome anche al diavolo piace farsi un bicchierino ogni tanto, non se la sentì proprio di rifiutare l’ultimo desiderio della sua vittima.  Andarono al pub preferito di Jack e bevvero insieme, ma Jack alla fine non aveva i soldi per pagare, e disse al Diavolo: “Perché non ti trasformi in una moneta, visto che sei il Diavolo, così possiamo pagare e finalmente il barista ci permetterà di uscire dal pub… Pensa che divertimento sarà poi vedere questo buon barista litigare col buon popolo cristiano di questa città quando vedrà la moneta sparire… “
L’idea di provocare dei buoni cristiani e farli litigare tra loro per niente, naturalmente al diavolo piacque molto, così si trasformò davvero in moneta. Appena l’ebbe fatto, però, Jack afferrò la moneta e immediatamente se la mise in tasca insieme al piccolo crocefisso che teneva sempre con sè.
Il Diavolo si trovò così intrappolato e impotente nella tasca di Jack, ed era davvero infuriato. Però Jack sapeva che non c’è modo di sfuggire al diavolo, e che il suo vantaggio non sarebbe durato a lungo, così gli propose un affare: “Ti libererò se tu accetti di non tornare a prendere la mia anima prima di dieci anni”. Il Diavolo, non avendo altra scelta, naturalmente accettò.
Passarono i dieci anni, e il Diavolo si ripresentò a Jack per reclamare la sua anima, ma ancora lui si considerava il più furbo tra i due. “Va bene”, disse “ma prima di morire desidero tantissimo mangiare una di queste mele profumate. Saliresti sull’albero a cogliermene una?”
Ora, siccome anche al diavolo ogni tanto piace addentare una mela profumata appena colta dall’albero, non se la sentì proprio di rifiutare l’ultimo desiderio della sua vittima.
Ma una volta sopra, Jack incise sulla corteccia dell’albero delle croci tutto intorno: ancora una volta Jack era riuscito a farlo prigioniero!
Jack gli propose un nuovo affare: ” Ti libererò se prometti di lasciarmi in pace per sempre!”
E il Diavolo, che ne aveva ormai davvero abbastanza di questo vecchio imbroglione, accettò.
Passarono così molti anni, e quando Stingy Jack morì, salì alle porte del Paradiso, ma lì venne rifiutato per la sua vita di inganni e cattiverie. Non sapendo dove altro andare, andò dunque alle porte dell’Inferno. Ma anche il Diavolo, ricordandosi di avergli promesso che mai avrebbe preso la sua anima, gli negò di entrare.
Jack si spaventò: non aveva nessun posto dove andare, e si vedeva condannato a vagare per sempre nel buio e nel vuoto tra Paradiso e Inferno. Non potendo andare ne in un posto ne nell’altro, chiese al diavolo dove doveva andare. Il diavolo gli rispose soltanto: “Torna da dove sei venuto”.
Così Jack fu costretto a tornare sulla terra, ma la via del ritorno era molto buia… allora il diavolo ebbe pietà di lui e, anche se non lo accolse nel suo regno, gli regalò uno dei tizzoni ardenti dell’Inferno, perchè potesse servigli ad illuminargli la via.
Jack intagliò una rapa, che era il suo cibo preferito, vi mise il tizzone dentro, e portò la lanterna sempre con sè.
Se il diavolo non ti vuole e il Cielo ti allontana, sei condannato a vagare nelle tenebre, con una rapa soltanto ad illuminare la tua via…

Nel folklore irlandese Jack Stingy divenne presto “Jack della Lanterna” prima, e poi semplicemente “Jack O’Lantern”.
In Irlanda ed in Scozia, la gente credeva che gli spiriti e i fantasmi possono entrare nel mondo dei vivi una volta l’anno: il giorno di Halloween. Spiriti e fantasmi, infatti, sono molto attratti dalla bellezza della vita terrena. Secondo le loro credenze, chi non voleva essere visitato da queste entità, doveva mettere del cibo fuori dalla porta, per placarle. In seguito si cominciò ad intagliare questo cibo (rape, patate, barbabietole) facendo delle proprie versioni della lanterna di Jack e mettendole sui davanzali delle finestre o davanti alla porta, per allontanare Stingy Jack e gli altri spiriti.
In Inghilterra si usano ancora grandi barbabietole.
Gli immigrati provenienti da questi paesi, e che hanno portato la tradizione della Jack O’ Lantern negli Stati Uniti, scoprirono che le zucche, tipico frutto autunnale americano, erano perfette per le lanterne: più morbide e facili da intagliare delle rape della loro patria. 

Barzelletta: il cimitero
Una mattina una venditrice porta a porta di prodotti per la casa bussò alla casa di un un signore, e gli chiese di vedere sua moglie. L’uomo, che era una persona tranquilla e di poche parole, rispose che la moglie non era in casa.
“Beh” continuò la venditrice, “posso aspettarla qui?”.
Il signore la fece accomodare in salotto e lei attese lì per più di tre ore. Un po’ preoccupata richiamò l’uomo  e gli chiese: “Ma potrei sapere dov’è andata, sua moglie?”
“E’ andata al cimitero”
“E quando pensa che tornerà?”
“Non lo so” rispose l’uomo, “E’ lì da undici anni, ormai”.

La leggenda del ponte della testa della sposa
C’è un ponte ad Hannover, in Germania chiamato ‘Der Kopf der Braut’, che significa “ponte della testa della sposa”.
Una leggenda del XV secolo narra che, nel giorno delle loro nozze, il Conte von Kesselstatt e la sua sposa Gretchen dovevano imboccare il ponte con la loro carrozza a cavalli, seguiti dal corteo nuziale. Ma la strada era bloccata da una vecchia.
Il Conte ordinò alla vecchia di sgombrare il  ponte immediatamente, per farli passare.
E poiché la vecchia non si muoveva, il Conte von Kesselstatt fu preso dall’ira e la colpì con la frusta. La vecchia, che in realtà era una strega, si rannicchio di lato e lanciò una maledizione sulla carrozza.
Così, quando finalmente il corteo della festa nuziale riuscì a salire sul ponte, i cavalli che tiravano la carrozza degli sposa si impennarono, e la giovane Gretchen fu sbalzata fuori dalla carrozza e finì nel fiume sottostante.
Sembra certo che annegò nel fiume, ma i resti di Gretchen non furono mai ritrovati.
Tuttavia, si dice che capita ad Halloween di vedere una sposa senza testa, in piedi sulle rocce in mezzo al fiume. Alcuni dicono che sta cercando ancora la sua testa perduta.

Bertie la rana e la notte di Halloween
Era il giorno della vigilia di Halloween. Bertie la rana e i suoi amici sguazzavano nell’acqua, proprio come fanno in qualsiasi giorno dell’anno, ma quello non era affatto un giorno qualunque, e certamente la notte non sarebbe stata una notte come tutte le altre. Ma per il momento tutto normale: Sadie il cigno ammirava tranquillamente il suo riflesso nello stagno, Colin la carpa fischiettava, Bartie la rana e Tim il girino giocavano. Mentre stavano giocando, Tim vide la principessa Beatrice e i bambini del palazzo che stavano raccogliendo zucche giganti dall’orto.
“Che cosa sono quelle grandi cose, Bertie?” chiese.
“Quelle? Sono ortaggi.”
“Oh, non sapevo che gli ortaggi fossero così spaventosi!”
“Caro il mio piccolo amico” disse Bertie “E’ perchè sono le zucche, e sono state scelte per essere spaventose. I bambini le hanno raccolte per intagliarle e mettere candele al loro interno, in modo che diventino le lanterne di Halloween e che sembrino mostri spaventosi”.
“Oh” disse Tim “Che paura!”. Perchè Tim era un girino davvero molto piccolo, anche per la media dei girini, e si spaventava molto facilmente.

Proprio in quel momento Colin la carpa, che era un pesce molto scontroso, fece un guizzo molto rumoroso alle spalle di Tim, così forte che Tim lanciò un urlo e si nascose sott’acqua. E Colin disse: “Halloween è proprio il giorno giusto per spaventare le piccole e stupide creature!”
Quando Tim tornò timidamente alla superficie, Bartie continuò a spiegargli tutto su Halloween: “E’ il giorno più allegro dell’anno. Quando ero un principe andavo sempre per le case a fare Dolcetto o Scherzetto! Bussavo alle porte e dicevo: “Dolcetto o scherzetto?”, e se le persone  non mi davano caramelle o cioccolata, potevo far loro uno scherzo o un piccolo dispetto. Ma la maggior parte delle persone avevano un po’ paura degli scherzi, e mi davano una qualche delizia. Così ogni Halloween è stato un giorno goloso.”
“Fantastico!” disse il piccolo Tim, “Posso fare anch’io dolcetto o scherzetto, Bartie? Prometto che sarò davvero, davvero spaventoso, e la gente ci darà un sacco di melma verde e altre cose deliziose!”
E così Bertie decretò che quell’anno tutti gli abitanti dello stagno avrebbero festeggiato la notte di Halloween. Sadie, Bertie e Tim pensarono a lungo a che costume indossare. Poi Tim ebbe una brillante idea (cosa molto insolita per lui).

“Perché non andiamo come un cigno, una rana e un girino?” disse.
E così fecero. Sadie camminava davanti, e Bartie dietro, con Tim sulla schiena. Sadie bussava alle porte con il suo becco, e alla fine della serata avevano raccolto una valanga di dolci: orsetti di gomma, e caramelle e biscotti, e cioccolata… solo a pensarci mi viene l’acquolina in bocca. Quando ne ebbero così tanti che Sadie non riusciva più a portarne sulle sue ali e Berti nella sua grande bocca di rana, decisero di far ritorno allo stagno. Una fitta nebbia si era alzata sull’acqua e tutto intorno, e si intravvedevano tre sagome muoversi nel buio. Sembravano tre esseri umani, ma… lo erano davvero? Dopo tutto, era Halloween.
“Ohhh!” disse Tim, “Cosa sono quelle strane creature? Sono … sono mostri spaventosi? “
“Vediamo…” disse Bertie, “Direi che, in base alle mie grandi conoscenze in fatto di magia e mistero… direi che… ehm… quelli dovrebbero essere una strega adulta e due streghette bambine…”
“Ooooooooh!”

Improvvisamente una delle due streghette gridò, “Dolcetto o scherzetto?” In quello stesso istante, Colin la carpa balzò fuori dall’acqua con una mosca morta in bocca, proprio davanti alla figura più alta che, come si scoprì poi,  era la bella principessa Beatrice, che si era travestita da strega per la festa.
“Ecco il tuo regalo!” disse Colin, e depositò la mosca ai suoi piedi.
La principessa Beatrice, che oltre ad essere molto bella e dolce, era anche molto sensibile e paurosa, e per di più non aveva mai sentito una carpa parlare, fece un salto e gridò: “Aaahhh! Ahhhh! “
E prese a correre più veloce che poteva verso il palazzo, con le due streghette che la seguivano a ruota.
“Ah! Così impara a venire qui a chiedermi dolcetti!”, borbottò Colin.

Rifletté Bertie: “Ah, magari fosse stata una strega vera! Allora sì che gli avrebbe lanciato un bell’incantesimo…”
Ma Bertie non sapeva che, proprio in quel momento, una strega malvagia stava volando sulla sua scopa, davanti alla luna piena, e che quella strega cattiva altri non era che la matrigna della principessa Beatrice.
Dal momento che per lei era stato un Halloween piuttosto noioso, e che ancora non aveva trovato nessuno da trasformare in rana o in rospo, fu molto felice di sentire Bertie chiedere i servigi di una strega malvagia vera, di primo grado, ufficiale e certificata!
“Whooooosh!” Planò radente la superficie dello stagno, lasciando dietro di sè un’enorme scia di melma verde, e strillò: “Ah ah ah haaaa! Che quelli che si lamentano diventino di pietra!”, poi risalì con la sua scopa verso il cielo notturno.

Quando se ne fu andata, e tutto fu di nuovo tranquillo, il piccolo Tim disse: “Che cosa spaventosa!”
“Sciocchezze,” rispose Bertie, quindi tutti gli abitanti dello stagno andarono a dormire felici, e nessuno di loro fece incubi. Solo Bertie si sentiva un po’ male, perchè aveva mangiato troppe caramelle.
Quando la mattina seguente il sole cominciò a salire sul palazzo, e allungare i suoi raggi caldi autunnali sopra lo stagno, Sadie il cigno stava ammirando una nuova fontana, che non aveva notato prima.
“Oddio,” disse, “il pesce di pietra con l’acqua che gli esce dalla bocca somiglia tale e quale a Colin. Ma chi può aver costruito una fontana in suo onore?”
“Sì,” disse Bertie, “Riconoscerei quel brutto muso ovunque… ma aspetta…. sai cosa? Penso che sia davvero Colin!”
“Non essere sciocco,” disse Sadie in un primo momento, ma poi ci ripensò: “Oh, penso che tu abbia ragione. Non pensate che la strega malvagia di ieri notte forse ha trasformato davvero Colin in pietra? “
“Suppongo di sì”, disse Bertie. “Guardate quello che ha fatto a me. Mi ha fatto diventare un bel principe. “
Anche se i piccoli girini e tutti gli abitanti dello stagno avevano trascorso una bella giornata, libera dai dispetti di Colin e dalle sue continue lamentele, Bertie cominciò a sentirsi un po’ in colpa. Dopo tutto, era stato lui ad aver chiesto l’aiuto della strega malvagia. Ma non intendeva certo questo… Noi tutti diciamo cose che non intendiamo dire veramente, quando siamo un po’ irritati.
Così pensò ad un piano, e quella notte decise di andare a far visita alla strega. Era un po’ spaventato, perchè dopo tutto la strega era molto malvagia davvero. Attese a lungo davanti alla sua porta, sentendosi piuttosto nervoso. Alla fine chiamò: “Dolcetto o scherzetto?” La strega cattiva venne fuori, e prima che potesse rispondere, Bartie fece un gran salto e le riempì la bocca di melma verde, poi corse via più veloce che poteva.
“Grrrrr! Bertie!” gridò la strega.

Bertie si nascose e stette ad aspettere un po’ di tempo, poi si avvicinò di nuovo alla casa della strega, bussò forte, e di nuovo gridò; “Dolcetto o scherzetto?”. Poi spinse uno skateboard sullo zerbino, la strega uscì, scivolò rovinosamente, cadde per terra e battè la testa. Bartie corse via come un fulmine.
“Grrr! Adesso basta! Ti prendo, Bertie. Sei andato troppo oltre, piccola sporca rana! “
La strega, che era anche la matrigna di Beatrice, aspettava ogni sera il re che veniva da lei per darle la buonanotte. E anche quella sera, il re arrivò e bussò alla porta. Ma quella notte la regina aprì la porta e si sporse gridando: Ti trasformerò in un verme, stupido pezzo di melma verde!”
Subito si accorse di avere davanti suo marito, e cercò di scusarsi in ogni modo: “Oh, scusate Vostra Altezza Reale… Non volevo… “
Il re camminava nervosamente, avanti e indietro, lungo il corridoio, borbottando tra sè e chiedendosi come fosse possibile che sua moglie si fosse mostrata così diversa da come lui la conosceva, come avesse potuto essere così maleducata e volgare con lui. Si meritava che le venisse tagliata la testa per questo affronto.
La cattiva matrigna aveva davvero paura, ma proprio in quel momento, Bartie rispuntò fuori e disse dolcemente: “Ehm… dolcetto o scherzetto?”. E disse alla strega che avrebbe spiegato lui tutto al re, se lei accettava di tornare allo stagno e sistemare la faccenda di Colin.
La cattiva matrigna si rese conto di essere stata sconfitta, e accettò. Bartie la cavò dagli impicci con suo marito,  e lei tornò allo stagno e trasformò Colin di nuovo in un pesce.
Tutti gli abitanti dello stagno furono molto contenti di vedere Colin nuotare di nuovo intorno a loro, perchè anche se era un po’ burbero, era pur sempre loro amico, e gli amici sono importanti.

La luce azzurra
C’era una volta un re che aveva un soldato al suo servizio, e quando questi invecchiò e non potè più lavorare, lo mandò via senza dargli nulla. Il soldato non sapeva come campare; se ne andò tutto triste e camminò per tutto il giorno, finché‚ a sera giunse in un bosco.

Vi entrò e poco dopo vide una luce che lo guidò, e giunse a una casa dove abitava una strega. Egli la pregò di dargli un giaciglio per la notte, qualcosa da mangiare e da bere; ella rifiutò, ma poi disse: -Ti ospiterò per misericordia, però tu domani devi vangare il mio giardino-. Il soldato promise di farlo e così fu alloggiato.
Il giorno dopo vangò il giardino della strega e lavorò fino a sera. Ella voleva mandarlo via, ma egli disse: -Sono tanto stanco, lasciami rimanere ancora una notte!-. La strega non voleva, ma poi finì coll’accettare: il giorno dopo, però, il soldato doveva spaccarle un carro pieno di legna.

Così il secondo giorno il soldato spaccò la legna, e alla sera aveva lavorato tanto che non se la sentì nuovamente di andarsene e le chiese asilo per la terza volta. Il giorno dopo egli doveva, però, ripescare dal pozzo la luce azzurra. La strega lo portò così al pozzo, lo legò a una lunga corda, ed egli vi si calò.
Quando fu sul fondo, trovò la luce azzurra e fece segno alla vecchia per risalire. La strega lo tirò su, ma quando egli fu vicino all’orlo, così vicino che poteva toccarlo con la mano, ella volle prendergli la luce azzurra per poi lasciarlo ricadere sul fondo. Ma egli si accorse delle sue cattive intenzioni e disse: -No, non ti do la luce azzurra se prima non ho toccato terra con tutti e due i piedi-. Allora la strega s’infuriò, lo lasciò cadere nel pozzo con la luce e se ne andò.

Il soldato era tutto triste, là sotto in quel pantano umido al buio, e pensava già alla sua fine. Per caso gli venne fra le mani la sua pipa, ancora mezzo piena, e pensò: “Sarà il tuo ultimo piacere!.” L’accese alla luce azzurra e si mise a fumare. Quando il fumo si sparse un poco nel pozzo, apparve d’un tratto un omino nero che gli chiese: -Padrone, cosa comandi?-. Il soldato rispose: -Cosa devo comandarti?-. L’omino replicò: -Devo fare tutto quello che vuoi-. -Allora, prima di tutto, aiutami a uscire dal pozzo!- L’omino nero lo prese per mano e lo condusse fuori, portando con sè la luce azzurra. Poi il soldato disse: -Adesso ammazzami la strega-. Dopo aver fatto anche questo, l’omino gli mostrò l’oro e i tesori della vecchia, e il soldato li prese caricandoseli sulle spalle. Poi l’omino disse: -Se hai bisogno di me, non hai che da accendere la pipa alla luce azzurra-.
Il soldato si recò quindi in città, nella migliore locanda, si fece fare bei vestiti, e ordinò all’oste di arredargli una camera il più sfarzosamente possibile. Quando fu pronta, il soldato chiamò l’omino nero e disse: -Il re mi ha cacciato facendomi patire la fame, poiché‚ non potevo più servirlo; questa sera portami qui la principessa: mi farà da serva ed eseguirà i miei ordini-. L’omino disse: -E’ cosa rischiosa-. Tuttavia andò a prendere la principessa; la sollevò dal suo letto mentre dormiva, la portò al soldato, ed ella dovette obbedirgli e fare ciò che egli le ordinava.

Al mattino, prima che il gallo cantasse, l’omino la riportò indietro. Quando la principessa si alzò, disse al padre: -Questa notte ho fatto un sogno strano: mi è parso di esser stata portata via e di aver servito un soldato, cui dovevo fare da serva-. Allora il re disse: -Fa’ un buchino nella tasca e riempila di ceci: il sogno potrebbe essere vero, e in questo caso i ceci usciranno e lasceranno una traccia sulla strada-. La fanciulla seguì il consiglio, ma l’omino aveva udito le parole del re e, quando si fece sera e il soldato gli ordinò di andare a prendere di nuovo la principessa, egli sparse ceci per tutta la città, e quei pochi che caddero dalla tasca della principessa non lasciarono nessun segno. L’indomani, la gente mondò ceci per tutto il giorno.

La principessa tornò a raccontare al padre ciò che le era successo, e il re disse: -Tieni con te una scarpa, e nascondila là dove ti trovi-. L’omino nero udì ogni cosa e, quando il soldato gli ordinò di andare a prendere di nuovo la principessa, gli disse: -Questa volta non posso più esserti di aiuto: ti andrà male se ti scoprono-. Ma il soldato non sentì ragione. -Allora domani mattino presto dovrai fuggire, quando l’avrò riportata a casa- disse l’omino. La principessa tenne con sè una scarpa e la nascose nel letto del soldato.

La mattina seguente, quand’ella si trovò nuovamente presso il padre, questi fece cercare la scarpa di sua figlia per tutta la città, e la trovarono dal soldato. Egli, benché‚ avesse lasciato la stanza, fu presto raggiunto e gettato in prigione. Così ora giaceva in catene e, per giunta, nella fuga precipitosa aveva dimenticato il meglio, la luce azzurra e l’oro, e non aveva in tasca che un ducato. Mentre, tutto triste, se ne stava alla finestra della prigione, vide passare uno dei suoi camerati, lo chiamò e disse: -Se mi vai a prendere il fagottino che ho lasciato alla locanda, ti darò un ducato-. Quello andò e in cambio di un ducato gli portò la luce azzurra e l’oro. Il prigioniero accese la sua pipa e chiamò l’omino nero che disse: -Non temere! Va’ tranquillamente dal giudice, e accada quello che vuole; bada solo di prendere con te la luce azzurra-.

Il soldato fu sottoposto a giudizio e condannato a morte. Quando lo condussero fuori, chiese al re un’ultima grazia. -Quale?- domandò il re. -Di fare ancora una pipata per via.- -Puoi farne anche tre se vuoi- rispose il re. Allora il soldato tirò fuori la sua pipa e l’accese alla luce azzurra, ed ecco subito comparire l’omino nero. -Uccidi tutti quanti- disse il soldato -e il re fallo in tre pezzi.- Allora l’omino incominciò a far fuori la gente intorno, sicché‚ il re chiese grazia e per avere salva la vita diede al soldato il regno e sua figlia in sposa.

Un omicidio ad Halloween
C’era stato un omicidio in Texas, a Halloween, e vennero chiamati  gli agenti dell’FBI ad investigare sul caso.
Hitchcock, uno degli ufficiali, vide che c’era qualcosa scritto col sangue, sul muro. Sembrava il numero ‘7734’, ma non ne era sicuro, quindi scattò molte foto.
Quando Hitchcock tornò al laboratorio sviluppò la pellicola della scena del crimine, ma non riusciva a fare alcun progresso per decifrare il significato di quel numero. Nella speranza di trovare finalmente l’ispirazione, prese le fotografie e le portò a casa. Si sedette in soggiorno e le sparpagliò sul tavolo. Proprio in quel momento sua moglie entrò nella stanza e, dalla parte opposta del tavolo chiese: “Perchè hai fotografato tante volte la parola HELL (inferno)?)
Così Hitchcock vide che capovolgendo i numeri 7734 si legge la parola HELL.

Lo scheletro dal dottore – barzelletta
Un famoso medico manda un suo assistente a ritirare uno scheletro in un negozio specializzato, dove lo aveva ordinato perchè gli serviva per le sue lezioni ai praticanti.
Quando l’assistente fa ritorno con lo scheletro tenuto goffamente tra le mani, la sala d’aspetto del medico si è già riempita di pazienti. Appena varca la porta, si accorge che tutti lo guardano con aria interrogativa.
“Lo sto portando dal medico” dice con un sorriso.
E un’anziana signora gli risponde con simpatia: “Ma caro, non ti sembra troppo tardi per lui, per il medico?”.

La zucca
C’era una volta una zucca che viveva in una fattoria, con un agricoltore molto gentile e tantissime altre zucche come lei.
Il contadino era un buon uomo che amava molto le sue zucche: parlava sempre gentilmente, se ne prendeva cura, ed insegnava loro tutto quello che serve per essere buone. Ogni mattino cantava una dolce canzone alle sue zucche, e dopo pranzo le invitava a prendere il sole con lui. Quando il sole cominciava a calare, ogni sera il contadino distribuiva ad ognuna della buona acqua  e loro bevevano, molto lentamente (per le zucche bere l’acqua con le loro radici è come per noi bere con la cannuccia). Poi, quando arrivava il momento di andare a dormire, dava loro la buonanotte e augurava loro di dormire bene per crescere grandi e forti.

La nostra zucca aveva sempre fatto tutto quello che il contadino le aveva detto: quando era il momento di prendere il sole, l’aveva fatto; quando era il momento di bere l’acqua, l’aveva succhiata lentamente come lui aveva detto, e quando calava la notte la zucca sorrideva e lasciava che il suo corpo si rilassasse dolcemente, fino ad addormentarsi.
Era una bella vita, e la zucca era molto felice, perchè l’agricoltore la amava molto. E fu davvero felice quando lui le disse che era una zucca buona, speciale e bella.

Finchè le zucche erano piccine, erano molto buone e si volevano bene tra loro: era tutto perfetto. Ma quando le zucche cominciarono a crescere, le cose cambiarono: ognuna di loro cominciò a gareggiare con le altre per chi fosse la più grande, la più arancione, la più forte. Tutte, tranne la nostra zucca, che invece rimase piccola e verde; e quando le altre zucche cominciarono a rimanere sveglie fino a tardi, a non voler più passare il pomeriggio a prendere il sole e a rifiutarsi di bere lentamente l’acqua la sera,  la nostra piccola zucca verde continuava a essere buona. Lei obbediva sempre al contadino, anche quando tutte le altre non lo facevano, e presto esse cominciarono a prenderla in giro.

“‘Ooh, c’è la piccola bimba buona! Lei non fa mai nulla di male … lei è così buoooona!”, dicevano.
Quando era stato l’agricoltore a dirle che era buona, le era sembrato così bello. Ma ora glielo stavano dicendo in un modo molto diverso, e lei non si sentiva affatto orgogliosa… provava imbarazzo e tristezza. Ma perchè se la prendevano così con lei? Nei giorni che seguirono, la vita della nostra zucca fu molto dura. Tutte le altre zucche ridevano di lei mentre se ne stava immobile e silenziosa a prendere il sole e loro invece saltavano di qual e di là e non la smettevano di parlare tra loro. E quando era il momento di bere l’acqua, lei continuava a bere lentamente come le aveva consigliato il contadino, mentre le altre trangugiavano la loro il più velocemente possibile, per avere più tempo per giocare.

Giorno dopo giorno le zucche continuavano a crescere. Il contadino le guardava e diceva: “Avremo delle torte deliziose quest’anno…”, e le zucche erano molto orgogliose, ed erano molto contente di diventare torte squisite, anche se sapevano che per una di loro poteva esserci un destino ancora migliore.
Tutte loro avevano sentito la storia della zucca seme: ogni anno l’agricoltore sceglieva una zucca molto speciale, l’unica zucca che non cucinava. Questa zucca era sempre la più grande  e la più bella.  L’agricoltore la sceglieva, prendeva da lei tutti i semi e li piantava nel terreno per il raccolto dell’anno successivo.
Il più grande sogno della nostra zucca era di essere scelta, ma in fondo sapeva che non sarebbe mai successo. Dopo tutto quello che aveva fatto per essere buona, dopo aver lavorato così duramente facendo tutto per bene, era ancora la zucca più piccola di tutte. Ed era anche l’unica ad essere rimasta verde: tutte le altre zucche erano ormai arancioni, mentre lei sembrava ancora una zucca bambina e acerba.

Un giorno il contadino le si avvicinò e le disse: “Mi ricordi tanto tua madre… è sorprendente…”. La piccola zucca non capiva, ma sentiva che il contadino la amava, e questo la rendeva felice. La piccola zucca verde sorrise e decise che anche se lei non era per nulla speciale, era contenta così, perchè comunque era stata buona ed il contadino era contento di lei.
Proprio in questo periodo, finalmente anche lei cominciò a colorarsi di arancione. Fu un gran bel cambiamento: le piaceva molto il nuovo colore! E finalmente le altre  zucche smisero di prenderla in giro… a dire il vero adesso erano tutte di nuovo sue amiche ed erano gentili con lei. La zucca era davvero molto contenta, ma non smise mai di esser buona, e anche quando le altre zucche la invitavano a giocare con loro durante il tempo da dedicare a prendere il sole, lei rispondeva “No, grazie, io devo fare quelle che dice il contadino”, le zucche non ridevano più di lei.

Si chiese il perchè…
Passò del tempo, e finalmente giunse il giorno della festa del raccolto: quel giorno la zucca seme sarebbe stata scelta.
“Sappiamo tutte chi sarà la zucca seme di quest’anno” dicevano le zucche, ed erano tutte d’accordo.
“Chi? Chi?” chiese la nostra zucca. Ma nessuno le rispose. Erano tutte impegnate a bere a più non posso, in modo da diventare più dolci e succose possibile per le torte del contadino.
Finalmente il contadino uscì di casa, seguito dagli altri raccoglitori. Sorridendo si avvicinò alla nostra zucca, la liberò dalle radici e la prese in braccio dicendo: “E’ arrivato il tuo momento, piccola mia”. La zucca si sentiva molto felice. Pensò che il contadino desiderava fare la prima torta proprio con lei, e ne era orgogliosa.

Il contadino la portò a casa, e la zucca si guardò intorno e ripensò a sua madre, che l’anno prima era stata la zucca seme: “Lei è stata qui, proprio come me adesso. Vorrei tanto che fosse ancora qui con me…” E pensando alla sua mamma, le venne da piangere. “Oh mamma, mi dispiace non averti resa orgogliosa di me… mi dispiace di non essere stata scelta come zucca seme”. Il contadino camminava davanti ad un muro pieno di immagini di tutte le zucche seme scelte anno dopo anno. La zucca vide tutti i suoi antenati, fino a sua nonna, e poi sua madre, e poi… ancora sua madre? Ma no, quella non era una foto, era uno specchio! Lei era proprio tale e quale alla sua mamma, e improvvisamente le venne un nuovo pensiero…

Il contadino la portò in cucina e la mise sul tavolo. Sorridendo le disse: ” Sei stata scelta perchè sei stata buona e obbediente. Sapevo che saresti cresciuta più grande e splendente di tutte le altre, perchè eri buona dentro, e quando una zucca è buona dentro, un giorno porterà tutto il suo bene anche fuori da sè.”

Il diletto Orlando
C’era una volta una donna che era una strega e aveva due figlie: una, brutta e cattiva, era la sua figlia; l’altra, buona e bella, era la figliastra. Ed ella tanto amava la prima, quanto odiava la seconda.
Un giorno la figliastra aveva un bel grembiule che piaceva all’altra, tanto che quest’ultima, invidiosa, andò dalla madre e disse: -Quel grembiule deve essere mio-. -Sta’ tranquilla, bimba mia, lo avrai- disse la vecchia. -La tua sorellastra ha meritato la morte da un pezzo, e questa notte, mentre dorme, verrò a tagliarle la testa. Bada solo di coricarti dietro e spingila ben bene sul davanti.-

La povera fanciulla sarebbe stata perduta se, per caso, non si fosse trovata in un angolo da cui potè sentire tutto. Quando fu l’ora di andare a dormire, lasciò che si coricasse prima la sorella cattiva, e che si mettesse dietro, come desiderava; ma non appena questa fu addormentata, la sollevò e la mise sul davanti vicino al bordo del letto, prendendo il suo posto dall’altra parte. Durante la notte entrò quatta quatta la vecchia: nella mano destra aveva una scure, mentre con la sinistra tastava se c’era qualcuno sul davanti; poi afferrò la scure con ambo le mani e spiccò la testa alla propria figlia.

Quando se ne fu andata, la figliastra si alzò, corse dal suo innamorato, che si chiamava Orlando, e bussò alla sua porta. Quand’egli uscì, gli disse: -Ascolta, mio diletto, dobbiamo fuggire più in fretta possibile: la matrigna voleva uccidermi, ma ha colpito sua figlia. Quando si fa giorno e vede ciò che ha fatto, siamo perduti-. Orlando disse: -Però dobbiamo portarle via la bacchetta magica, altrimenti, se c’insegue, non possiamo salvarci-.
La fanciulla prese la bacchetta magica, poi afferrò la testa della morta e lasciò cadere a terra tre gocce di sangue, una davanti al letto, una in cucina, una sulla scala. E fuggì con l’innamorato.

Al mattino, quando la strega si alzò, chiamò sua figlia per darle il grembiule, ma quella non venne. Allora gridò: -Dove sei?-. -Qui sulla scala che spazzo!- rispose una goccia di sangue. La vecchia uscì ma non vide nessuno sulla scala e gridò di nuovo: -Dove sei?-. -Qui in cucina che mi scaldo!- rispose la seconda goccia di sangue. La vecchia andò in cucina, ma non trovò nessuno; allora gridò per la terza volta: -Dove sei?-. -Ah, sono qui nel letto che dormo!- disse la terza goccia di sangue.

Ella entrò nella camera e si accostò al letto. E cosa vide? Sua figlia era immersa in una pozza di sangue e lei stessa le aveva tagliato la testa. La strega andò su tutte le furie, si precipitò alla finestra e, poiché‚ vedeva assai lontano, scorse la fanciulla che fuggiva con il suo diletto. -Avete già fatto un bel pezzo di strada- gridò -ma non servirà a nulla: vi raggiungerò lo stesso!-
Infilò i suoi stivali delle sette leghe e, dopo aver fatto un paio di passi, li aveva già raggiunti. Ma la fanciulla, ben sapendo che li avrebbe inseguiti, con la bacchetta magica trasformò il suo diletto Orlando in un lago e se stessa in un’anitra che nuotava in mezzo al lago. La strega si fermò sulla riva e cercò di attirare l’anitra gettandole briciole di pane; ma essa non si lasciò sedurre e, alla sera, la vecchia dovette tornarsene a casa senza avere concluso nulla.

La fanciulla e il suo innamorato ripresero il loro aspetto umano e camminarono tutta la notte, fino allo spuntar del giorno. Allora ella si trasformò in un bel fiore in mezzo a una siepe di spine, e il diletto Orlando in un violinista. Dopo poco tempo giunse la strega a grandi passi e disse al violinista: -Caro violinista, posso cogliere quel bel fiore?-. -Certamente- egli rispose -intanto io suonerò.- E mentre la vecchia si introduceva di furia fra le spine cercando di raggiungere il fiore, che ben conosceva, il violinista si mise a suonare ed ella, volente o nolente, dovette ballare, poiché‚ era una danza incantata. Egli continuò a suonare, e la strega fu costretta a ballare senza posa; le spine le strapparono le vesti di dosso, la punsero e la scorticarono, finché‚ alla fine ella giacque a terra morta.

Liberatisi della strega, Orlando disse: -Ora andrò da mio padre a preparare le nozze-. -Intanto io resterò qui ad aspettarti- rispose la fanciulla -e perché‚ nessuno mi riconosca, mi voglio tramutare in una pietra rossa.- Così Orlando se ne andò, e la fanciulla rimase nel campo ad aspettarlo, trasformata in pietra rossa.
Ma quando Orlando arrivò a casa, fu ammaliato da un’altra e scordò la sua vera fidanzata. La poverina attese a lungo, ma vedendo che non tornava, divenne triste e si tramutò in un fiore pensando che qualcuno l’avrebbe calpestata. Ma avvenne che un pastore pascolasse con le sue pecore in quel campo; scorse il fiore e, poiché‚ era tanto bello, lo colse, lo portò con sè e lo mise nel suo armadio dicendo: -Non ho mai trovato un fiore così bello-.
Ma da quel giorno ne capitarono delle belle in casa del pastore! Quando si alzava al mattino, tutte le faccende di casa erano già sbrigate: la stanza era spazzata e spolverata, il fuoco acceso, il secchio riempito al suo posto; e a mezzogiorno, quando rincasava, in tavola era già servito un bel pranzetto. Egli non capiva come fosse possibile, poiché‚ non vedeva mai anima viva; e anche se gli piaceva essere servito così bene, finì coll’impaurirsi e andò a chiedere consiglio a un’indovina. Ella disse: -C’è sotto una magia: domani mattina, all’alba, guarda bene se non si muove nulla nella stanza; se vedi qualcosa, buttaci sopra in fretta un panno bianco: l’incanto si romperà-.

Il pastore fece come gli era stato detto, e il mattino seguente vide aprirsi l’armadio e uscirne il fiore. D’un balzo egli vi gettò sopra un panno bianco. Subito cessò la magia: davanti a lui c’era una bella fanciulla, colei che si era presa cura della sua casa. Ed era tanto bella che il pastore le domandò se voleva diventare la sua sposa, ma ella rifiutò perché‚ voleva rimanere fedele al diletto Orlando; tuttavia promise di non andar via e di continuare a occuparsi della casa.
Intanto si avvicinava il giorno in cui Orlando doveva maritarsi e, secondo un’antica usanza, furono avvertite tutte le ragazze del paese, perché si presentassero a cantare in onore degli sposi.
La fedele fanciulla, quando udì che il suo diletto Orlando stava per sposare un’altra, si rattristò tanto che credette le si spezzasse il cuore, e non voleva andarci; ma alla fine vi fu costretta. Quando toccò a lei cantare, si tirò indietro, finché‚ si trovò a essere l’ultima; allora non potè più sottrarsi e cantò.

Ma all’udirla Orlando saltò in piedi e gridò: -Questa è la vera sposa e non ne voglio altra!-.
Egli l’aveva riconosciuta dalla voce, e tutto ciò che aveva dimenticato gli era ritornato in cuore. Così la fanciulla fedele sposò il suo diletto Orlando, e il dolore si mutò in gioia.

Katie la strega
C’era una volta una bambina di nome Katie. Katie aveva sette anni, e viveva in una bella casa con la sua mamma e il suo papà, il suo fratellino piccolo Joey e un cane chiamato Muffin. Fin qui tutto normale, tranne una cosa: erano streghe… beh, ad eccezione del papà e del fratellino, che non erano streghe, ma maghi. E del cane Muffin, che non era una strega, ma una Cstrega, che sarebbe un cane che lancia incantesimi. Comunque essere una strega non era così male. Alla mamma bastava fare una smorfia col naso, e tutta la casa era in ordine. A papà bastava un gesto del bastone, e il prato si tagliava da sè. A Muffin bastava battere un zampa per riempire la ciotola e far piovere dal cielo un cane con cui giocare. Avevano insegnato qualche magia anche a Katie. Sapeva come fare per ottenere che i compiti si facessero da soli, e riordinava la sua stanza semplicemente toccandosi un orecchio.

C’era solo una cosa che a Katie proprio non piaceva: Halloween.
Una volta all’anno, quando le foglie cadevano dagli alberi, e le notti si facevano più lunghe, tutti i bambini della sua scuola cominciavano a sentirsi eccitati e non parlare d’altro che dei preparativi per la festa. E si preparavano costumi da strega davvero orribili, con nasi storti, verruche, capelli neri e manici di scopa.
Katie aveva provato a spiegare a scuola che si sbagliavano: “Le streghe non sono così! La mia mamma ad esempio è molto bella…”, ma tutti  i bambini si erano messi a ridere. E quando Katie tornò a casa quel giorno, era davvero molto triste. Piangeva e piangeva e piangeva. E quando la mamma le chiese cosa fosse successo, disse: “Tutti odiano le streghe. E soprattutto le odiano a Halloween. “

La mamma cercò di spiegarle che anche se ad alcune persone le streghe non piacciono, era molto bello esserlo, soprattutto quando il detersivo faceva tutto da solo le pulizie di casa.
“Io non voglio più avere niente a che fare con la stregoneria!”, gridò Katie arrabbiata.
La notte di Halloween, tutti i bambini della sua scuola si erano dati appuntamento per il Dolcetto o Scherzetto, ma Katie non voleva andare con loro. Lei aveva deciso che non voleva avere niente a che fare con la stregoneria. Mai, mai, e poi mai ….

Fu la sua mamma a convincerla ad andare, perchè è molto difficile per una strega restare fuori dalla notte di Halloween. Per convincerla le sussurrò qualcosa all’orecchio. Volete sapere cosa? Lo saprete molto presto…
Katie andò a raggiungere gli altri bambini, e alcuni di loro cominciarono a ridere di lei dicendo: “Katie non ha bisogno di travestirsi, perchè lei è già una strega!”. Katie ci restava molto male e si sentiva tanto imbarazzata, ma decise di non dire nulla.
Alla prima casa ricevettero tantissimi dolcetti al limone. Alla seconda, una confezione gigante di caramelle, alla terza pacchi e pacchi di patatine. E alla quarta un pacco gigante di biscotti al cioccolato.
Ma nella quinta casa viveva un uomo chiamato Mister Bones. E a Mister Bones non piacevano i bambini. Certamente non vedeva perchè dovesse essere gentile con loro e regalare dolcetti. “Andate via, stupidi bambini!” urlò quando loro bussarono alla sua porta. “Dolcetto o scherzetto?” gridarono i bambini. “Beh, se per voi è lo stesso, credo che prenderò lo scherzetto” disse Mister Bones, e un sorriso orribile gli si dipinse sul volto “Perchè voi siete soltanto degli stupidi bambini e non mi fate certo paura”.

“Ma uno di noi è una vera strega” disse Amelia, la più grande del gruppo.
“Sì! Sì! Katie è una vera strega” gridarono tutti insieme.
Ma Mister Bones cominciò a ridere senza riuscire a fermarsi. “Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito!”, disse.
Allora Katie fece un passo avanti.
“Non sei così spaventosa” disse il signore “Sei solo una stupida bambina”.
Katie ricordò quello che la mamma le aveva sussurrato all’orecchio: era un incantesimo speciale. Quindi in quel momento, Katie pronunciò le parole magiche toccandosi contemporaneamente un orecchio.
Tutti i bambini rimasero senza fiato per lo stupore: improvvisamente Mr Bones non era più Mr Bones, ma un soffice criceto marroncino, chiuso nella sua gabbietta, e che girava come un matto sulla ruota.

Tutti ridevano a crepapelle. Katie si avvicinò alla gabbia e disse: “E’ divertente essere un criceto, Mr Bones?” La piccola creatura scosse la testa, e Katie diede qualche colpetto alla ruota, per farla muovere ancora più velocemente. Poi recitò le parole magiche e Mr Bones si trasformò di nuovo in essere umano.
“Vado subito a prendervi dei dolcetti” disse, molto velocemente e nervoso. E tornò con tonnellate di barrette di cioccolata, bibite gassate, biscotti…
“E mi raccomando, tornate anche l’anno prossimo: avrò cose ancora più buone per voi.” Quindi tornò dentro casa, spaventatissimo.
Mentre percorrevano il resto della strada, tutti i bambini della città avevano saputo che quella notte c’era con loro una strega vera, e quella notte ricevettero ancora più dolci e biscotti del solito, e anche qualche giocattolo.
Katie divenne la ragazza più popolare della sua classe.
“Sai, forse non è poi così male essere una strega, dopotutto”, disse quando tornò a casa. “E penso che d’ora in poi festeggerò sempre Halloween”.

In viaggio verso il Monte Brocken, Germania
C’era una volta c’era un giovane che si era impegnato a sposare una bella ragazza. Ma presto egli si fece sospettoso sia verso la sua fidanzata, sia verso la madre di lei. E in effetti erano entrambe streghe. Arrivò il giorno in cui tutte le streghe si radunano sul monte Brocken, e le due donne salirono sul fienile, presero una piccola ampolla di vetro, ne bevvero un sorso ognuna, e scomparvero.

Lo sposo, che le aveva seguite nel fienile e si era nascosto a spiarle, fu tentato di bere anche lui dall’ampolla. La raccolse, ne bevve un sorso, e improvvisamente si trovò sul monte Brocken, dove vide la sua fidanzata e sua madre con tutte le altre streghe, che ballavano attorno al diavolo, che stava al centro. Quando la danza si concluse, il diavolo ordinò a tutti di prendere un bicchiere e di bere, e immediatamente tutti volarono via, nelle quatto direzioni del vento.

Lo sposo si ritrovò solo sull’alta vetta, e rischiava di morire congelato, perchè era una notte molto fredda. Non aveva portato l’ampolla con sè, quindi non restava altro da fare che scendere dal monte a piedi. La discesa fu lunga e faticosa, ma finalmente riuscì a tornare dalla fidanzata.
Appena tornato, la sua fidanzata era molto arrabbiata con lui, ed anche la madre lo rimproverò severamente per aver bevuto dall’ampolla. Così madre e figlia decisero insieme di trasformare il giovane in asino.
Il povero sposo ora era un asino, e si trascinava infelice da una casa all’altra del villaggio, piangendo il suo triste: “Ih ohhh, Ih ohhh”…

Un uomo ebbe molta pena di lui, lo portò nella sua stalla, e gli offrì un po’ di fieno, ma naturalmente l’asino non voleva mangiare fieno, e fu così cacciato a calci.
Girovagò ancora a lungo, e un giorno decise di tornare alla casa della sua fidanzata, la strega. Arrivò davanti alla porta, e si mise a ragliare lamentosamente. La fidanzata, comprendendo che si trattava del suo ex sposo, e vedendolo così mal ridotto, con la testa bassa e le orecchie in giù, si pentì di quello che aveva fatto e disse: “Io ti aiuterò, ma tu devi fare esattamente come ti dico. Appena ci sarà al villaggio il battesimo di un bambino, tu devi fare in modo che un po’ dell’acqua battesimale ti bagni la schiena e così sarai di nuovo trasformato da asino ad essere umano”.

L’asino seguì le indicazioni della fidanzata. La domenica successiva, c’era un battesimo. L’asino si mise davanti alla porta della chiesa e aspettò. Quando la cerimonia terminò, il sagrestano si fece sulla porta per gettare l’acqua avanzata, ma c’era l’asino a sbarrargli la strada. “Vattene, vecchio asino!” gridò il sagrestano, ma l’asino non si mosse. Allora il sagrestano si arrabbiò e versò l’acqua sulla schiena della bestia.
Immediatamente l’asino tornò un essere umano. Corse dalla sua fidanzata, la sposò, e visse con lei per sempre, felice e contento.

Una storia di fantasmi dell’Alabama
Il vecchio agricoltore Sam Gibb non credeva ai fantasmi. Neanche un po ‘. Tutti in città parlavano di una vecchia casetta nel bosco e ne erano ossessionati, dicevano fosse stregata, ma Sam Gibb si limitava a ridere ogni volta che la gente ne parlava.
Così un giorno il fabbro sfidò Sam Gibb a passare una notte da solo nella casetta stregata: se fosse rimasto lì fino all’alba, il fabbro gli avrebbe comprato un intero carro di angurie.

Sam era felice: l’anguria era il  suo frutto preferito, e ne era golosissimo. Così accettò, si armò di coraggio, di tabacco e di pipa, e si diresse verso la casetta nel bosco, per trascorrervi la notte.
Entrò in quella che era null’altro che una vecchia capanna di legno, accese il fuoco nel camino, sì accese la pipa, e si accomodò su di una vecchia sedia a dondolo, con il giornale del giorno prima.

Mentre leggeva, sentì uno scricchiolio… alzò lo sguardo dal giornale e vide che una piccola creatura scura e ruvida, con gli occhi rossi incandescenti, stava seduta su una sedia accanto a lui. Aveva una lunga coda biforcuta, due corna sulla sua testa, artigli al posto delle unghie, e denti aguzzi che spuntavano attraverso le sue grandi labbra.
“Non c’è nessuno qui stasera, tranne te e me,” disse la creatura al vecchio Sam Gibb. Aveva una voce simile al sibilo delle fiamme.

Il cuore di Sam quasi smise di battere dalla paura.
Balzò in piedi e rispose: “Tra un minuto qui non ci sarà più nessuno!” e si gettò sulla prima apertura della stanza che potesse portare all’esterno: la finestra. Così nella foga di scappare pestò la coda della creatura. Sam Gibb correva così veloce che superò due conigli inseguiti da un coyote. Ma nonostante questo, non passò molto tempo prima di sentire il battere di piccoli zoccoli sul terreno, e la creatura scura con gli occhi rossi lo aveva già catturato.
“Per essere un vecchio, hai una buona velocità nella corsa” disse la creatura.
“Oh, ma posso correre molto più veloce di così!” gli rispose Sam Gibb. E dicendolo si divincolò e riprese a correre come un fulmine, lasciando la creatura nella polvere.
Correndo passò davanti alla fucina. Il fabbro era venuto fuori per vedere da dove venisse quello strano rumore che si sentiva. “Non importa per i cocomeriiiiii” gridò Sam Gibb senza rallentare la sua corsa folle.
Il vecchio Sam Gibb corse fino a casa e si nascose sotto il letto per il resto della notte. Dopo di che, divenne un convinto sostenitore dell’esistenza dei fantasmi, e si rifiutò di andare da qualunque parte si trovasse vicina alla vecchia casa nel bosco.

Il mostro di Bear Lake
Se andate a Bear Lake, nello Utah, in una giornata tranquilla, vi potrà capitare di  intravedere il mostro. Questo essere si presenta come un enorme serpente marrone, ed è lungo quasi 90 metri. Ha le orecchie che sporgono ai due lati della testa magra, e una bocca abbastanza grande da mangiare un uomo.
Secondo alcuni, ha piccole gambe che si muovono velocissime quando si avventura sul terreno. Ma in acqua, attenzione! Può nuotare più veloce di un cavallo al galoppo:  fa un miglio al minuto, nelle giornate buone.
A volte il mostro si diverte nascondersi vicino ai nuotatori e a soffiare acqua contro di loro, e quelli che non corrono al più presto a riva, li mangia.

Ho sentito un taglialegna raccontare di aver avvistato il mostro una sera, mentre camminava lungo le rive del lago, e di aver provato a sparargli col suo fucile. L’uomo era un ottimo tiratore, ma non uno dei suoi proiettili ha toccato quel mostro.
Spaventato si è dato a correre come un fulmine ed è arrivato a casa più veloce che poteva. Nella cosa perse il fucile, e l’uomo sostiene di aver visto il mostro mangiarglielo.
A volte, dopo che il mostro è rimasto tranquillo per un periodo abbastanza lungo, la gente comincia a dire che se ne è andato via per sempre.

Alcune persone, anche, ripescano un vecchio racconto che narra di come Pecos Bill, dopo aver sentito parlare del mostro di Bear Lake, scommise con alcuni mandriani che lo avrebbe sconfitto. Secondo le dicerie popolari, la lotta durò per giorni,  e tutto intorno a Bear Lake si generò un uragano. Alla fine, Bill si gettò il mostro su una spalla e volò via alla ricerca del posto più lontano che poteva trovare al mondo, gettandolo infine a Loch Ness, dove il mostro vive ancora oggi.

Il messaggio del gatto nero
Sono tornato a casa tardi la sera dopo il lavoro e ho trovato mia moglie Ethel in cucina con una grossa gatta gialla alle calcagna.
“E chi è questa?” chiesi gioviale. “Questa è la nostra nuova gatta,” disse Ethel, dandomi un abbraccio e un bacio per darmi il benvenuto a casa.
“E’ apparsa davanti alla porta della cucina e voleva entrare. Nessuno dei vicini sapeva da dove veniva, quindi credo che sia nostra. Sarà bello avere un po ‘di compagnia in casa. “
Mi chinai e diedi una grattatina sotto il mento alla gattina gialla, che fece le fusa e si stirò. “Beh, credo che il nostro reddito può bastare anche per sfamare una bocca in più”,” dissi.

Mio figlio aveva ormai ereditato il mio lavoro, e mia moglie ed io ci stavamo godendo una piacevole vecchiaia. Però mi piaceva tenermi occupato, e così dedicavo un paio d’ore al giorno al taglio e al trasporto della legna che serviva al mulino.
Sono andato a mungere la mucca, e quando sono tornato, Ethel aveva dato alla gatta un po’ di panna in un piattino.
Ci siamo seduti sulla veranda dopo cena, e la gatta si è seduta con noi. “Sei una bella gattina,” dissi. E lei fece le fusa.
“Donald…”, disse Ethel: sembrava preoccupata. Mi voltai a guardarla. “I vicini hanno reagito in modo piuttosto strano quando ho detto loro della gatta. Loro pensano che si tratti di un fantasma o una strega, o un essere del genere trasformato in un gatto e mi hanno detto di sbarazzarsi di lei.”

“Una strega?” chiesi, e risi di cuore. “Sei una strega, gattina?” La gatta sbadigliò e si stirò. E non del tutto convinta, anche Ethel si mise a ridere con me. Siamo rimasti seduti a guardare il tramonto, poi abbiamo deciso di andare a dormire.
La gatta è diventata rapidamente una membro della nostra famiglia. Ogni mattina, appena svegli, ci faceva le fusa e ogni volta che tornavo dalla stalla supplicava un po’ di panna. Durante il giorno seguiva Ethel per tutta la casa, come a supervisionare il suo lavoro, e di notte sedeva accanto al fuoco, mentre noi leggevamo ad alta voce.
I giorni cominciarono ad accorciarsi, man mano che l’autunno si avvicinava, e spesso capitava che io restassi fuori fino al tramonto per il taglio e il trasporto della legna al mulino.
Una notte nel mese di ottobre, non avevo terminato di caricare la legna che già si stava scendendo buio. Quindi mi affrettai come potei e iniziai a prendere la via del ritorno, nella speranza di tornare a casa prima che calasse del tutto la notte, perchè non avevo portato con me la lanterna.

Dietro una curva vidi un gruppo di gatti neri in piedi in mezzo alla strada. Erano quasi invisibili nella crescente oscurità. Mentre mi avvicinavo, mi accorsi che portavano una barella. Mi fermai e mi strofinai gli occhi. Era impossibile. Quando guardai di nuovo, però,  la barella era ancora lì, e c’era un gatto morto sopra.
Rimasi sbalordito. “Deve essere uno scherzo della luce”, pensai tra me e me.
Poi uno dei gatti gridò: “Signore, informi zia Kan che Polly Grundy è morta.”
La bocca mi si spalancò, ero in stato di shock. Scossi la testa non potendo credere alle mie orecchie. “Che cosa ridicola!”, pensai, “I gatti non parlano”.

Mi affrettai e passai oltre l’incredibile corteo funebre, facendo attenzione a guardare da un’altra parte. “Devo essere lavorato troppo”, mi dissi. Ma non potevo fare a meno di chiedermi: “Ma chi è la zia Kan? E perché quel gatto vuole che io dica a questa zia Kan che Polly Grundy è morta? Polly Grundy è forse il gatto sulla barella?”
Improvvisamente, mi trovai di fronte un piccolo gatto nero. Era lì, dritto di fronte a me. Mi fermai lo guardai, e anche lui mi guardava con i suoi  grandi occhi verdi che sembravano brillare nella luce morente.
“Ho un messaggio per la zia Kan,” disse il gatto. “Dille che Polly Grundy è morta.”

Detto questo, il gatto tornò indietro, a raggiungere il corteo che avevo superato.
Ero completamente sconcertato. Era una cosa inquietante: gatti parlanti e una Polly Grundy morta. E chi era la zia Kan?
Mi affrettai, camminando più veloce che potevo. Intorno a me, il bosco era sempre più buio. Non volevo restare in quel posto buio, per di più con dei gatti parlanti! Non che io credessi davvero che i gatti avevano parlato. “E ‘stato tutto uno strano sogno a occhi aperti causato dal troppo lavoro”, mi dicevo ancora.
Dietro di me, però, sentii distintamente i gatti gridarmi in coro: “Vecchio! Ricordati di dire alla zia Kan che Polly Grundy è morta! “
Non ne potevo più. Accelerai ancor di più il passo, e non mi fermai fino a quando non raggiunsi la sicurezza della mia veranda. E solo lì mi fermai a riprendere fiato. Non volevo spiegare a Ethel che vedendo e sentivo cose impossibili: di sicuro avrebbe chiamato il medico.

Quando mi fui  sufficientemente ricomposto, entrai in casa e cercai di agire normalmente, anche se avrei dovuto sapere che non avrebbe funzionato. Ethel e io eravamo sposati da 30 anni, e mi conosceva dentro e fuori. Lei non disse nulla fino a che non terminai tutte le mie solite faccende serali. Poi portò in tavola la cena, e ci sedemmo a mangiare davanti al fuoco acceso.  Dopo qualche boccone mi disse: “Dimmi tutto, Donald.”
“Non voglio preoccuparti,” risposi io, riluttante a parlare di ciò che avevo visto e sentito sulla via del ritorno, poco prima.
La gatta gialla se ne stava sdraiata accanto al fuoco. Alzò lo sguardo quando sentì la mia voce, e venne a sedersi accanto alla mia sedia. Io le offrii un boccone di cibo, che lei accettò con grazia.
“Mi preoccupo di più se non mi dici nulla,” disse Ethel.
“Penso che forse c’è qualcosa di sbagliato nel mio cervello,” risposi io, lentamente. “Mentre stavo tornando a casa, mi è sembrato di vedere un gruppo di gatti neri che trasportavano una barella con un gatto morto sopra. Poi ho creduto di sentire i gatti parlare con me. Mi hanno chiesto di dire a zia Kan che Polly Grundy è morta. “
La gatta gialla balzò sul davanzale della finestra gridando: “Polly Grundy è morta? Allora io sono la Regina delle Streghe!”

Rizzò la coda, e la finestra si spalancò di botto, poi spiccò un salto e scomparve nella notte, per non tornare mai più.
Svenni dalla paura, ed Ethel ha dovuto rovesciarmi un intero secchio d’acqua sulla testa per farmi riprendere.
‘La buona notizia “, mi ha detto quando rinvenni, ” è che non c’è niente di sbagliato nel tuo cervello. La cattiva notizia è che il nostro gatto ci ha appena lasciati per diventare la Regina delle Streghe. Dovremo trovare un altro gatto. “
“Oh no,” dissi subito. “Ne ho abbastanza dei gatti.”
Abbiamo preso un cane. 

Ucceltrovato
C’era una volta un guardaboschi che andò a caccia nella foresta e, come vi giunse, gli sembrò di sentir gridare un bambino piccolo. Seguì la direzione delle grida e giunse infine a un grande albero sul quale vi era un piccino. La madre si era addormentata con il bambino in grembo ai piedi dell’albero e un uccello rapace l’aveva visto, gli era piombato addosso e, presolo nel becco, l’aveva portato sull’albero.
Il guardaboschi salì a prenderlo e pensò: “Porterai il bambino a casa e lo alleverai insieme alla tua Lena-. Lo portò a casa e i due bambini crebbero insieme. Ma quello che avevano trovato sull’albero e che era stato rapito da un uccello fu chiamato Ucceltrovato. Ucceltrovato e Lena si volevano bene, tanto ma tanto che, se non si vedevano, diventavano tristi.

Ma il guardaboschi aveva una vecchia cuoca che una sera prese due secchi e incominciò a recarsi alla fonte; ma non ci andò una volta sola, bensì più volte. Lena la vide e disse: -Senti un po’, vecchia, perché‚ porti tanta acqua?-. -Se non lo dici a nessuno, te lo dirò.- E quando Lena promise che non l’avrebbe detto a nessuno, la cuoca rispose: -Domattina presto, quando il guardaboschi sarà a caccia, scalderò l’acqua; e quando bollirà ci butterò dentro Ucceltrovato per farlo cuocere-.

La mattina dopo il guardaboschi si alzò di buon’ora per andare a caccia. Quando fu uscito i bambini erano ancora a letto, e Lena disse a Ucceltrovato: -Se non mi lasci, neppure io ti lascerò-. Ucceltrovato rispose: -Ne ora ne mai-. Allora Lena disse: -Ti dirò che ieri sera la vecchia portava in casa tanti secchi d’acqua; allora le chiesi perché‚ e lei mi rispose che me l’avrebbe detto se io non l’avessi rivelato a nessuno. Io promisi che non avrei fiatato con nessuno, allora ella disse che questa mattina, dopo che il babbo fosse partito per la caccia, intendeva far bollire il paiolo, buttarti dentro e cuocerti. Alziamoci, presto, vestiamoci e scappiamo insieme-. Così i due bambini si alzarono, si vestirono in fretta e scapparono.

Quando l’acqua bollì in pentola, la cuoca andò nella camera da letto per prendere Ucceltrovato e buttarvelo dentro. Ma quando entrò e si avvicinò ai letti, i bambini non c’erano più; allora le venne una gran paura e disse fra sè: -Cosa dirò mai, quando il guardaboschi torna a casa e vede che non ci sono più i bambini? Presto, bisogna rincorrerli e riacciuffarli!-.
La cuoca mandò tre servi a inseguire di corsa i bambini. Ma questi erano seduti al margine del bosco e, quando videro i tre servi venire di corsa da lontano, Lena disse a Ucceltrovato: -Se non mi lasci, neppure io ti lascerò-. E Ucceltrovato rispose: -Ne ora ne mai-. Allora Lena disse: -Diventa un rosaio e io una rosellina!-. E quando i tre servi arrivarono davanti al bosco, non c’era che un rosaio con una rosellina, ma di bambini neanche l’ombra. Allora dissero: -Qui non c’è niente da fare- e se ne ritornarono a casa dicendo alla cuoca che non avevano visto nient’altro che un rosaio e una rosellina.

Allora la vecchia li rimproverò aspramente e disse: -Babbei! Avreste dovuto spezzare il rosaio, cogliere la rosellina e portarla a casa: sbrigatevi a farlo!-.
Così, per la seconda volta, i servi dovettero andare a cercarli. Ma i bambini li videro venir da lontano e Lena disse: -Ucceltrovato, se non mi lasci, neppure io ti lascerò!-. E Ucceltrovato rispose: -Ne ora ne mai!-. Allora Lena disse: -Diventa una chiesa, e io la lumiera!-. Quando giunsero i tre servi, non c’era altro che una chiesa e, dentro, una lumiera. Dissero fra loro: -Cosa stiamo a fare qui? Torniamocene a casa!-.
Quando furono a casa la cuoca domandò se non avessero trovato nulla, ed essi risposero che no, null’altro che una chiesa con dentro una lumiera. -Stupidi!- urlò la cuoca -Perché non avete distrutto la chiesa e portato a casa la lumiera?-

Questa volta la vecchia cuoca si mise lei stessa in cammino e andò alla ricerca dei bambini con i tre servi. Ma i bambini videro venire di lontano i tre servi con la cuoca che barcollava dietro a loro. Allora Lena disse: -Ucceltrovato, se non mi lasci, neppure io ti lascerò!-. E Ucceltrovato rispose: -Ne ora ne mai!-. Disse Lena: -Diventa uno stagno e io l’anitra nello stagno-. Quando la cuoca arrivò e vide lo stagno, si distese sulla riva e voleva berlo tutto. Ma l’anitra accorse a nuoto, la prese con il becco per la testa e la tirò in acqua: e così la vecchia strega dovette annegare.
Poi i bimbi se ne tornarono a casa tutti contenti e, se non sono morti, sono ancora viventi.

Un Halloween australiano
Questa storia è accaduta qualche anno fa, il 31 ottobre, a Brisbane. E anche se sembra un racconto di Alfred Hitchcock, è una storia vera.
John Bradford, uno studente dell’Università di Sydney, stava facendo un’escursione a piedi, quando fu sorpreso da un temporale improvviso. Si stava facendo anche buio, quindi decise di spostarsi sulla strada principale sperando di trovare un passaggio. Camminava faticosamente, ma non passava nemmeno un’auto, e il temporale era così forte che non riusciva a vedere a pochi metri da sè. Finalmente vide una macchina venire lentamente verso di lui. L’auto fortunatamente si fermò subito, e John vi montò dentro, senza nemmeno pensarci. Salì, chiuse la portiera, e solo allora si rese conto che non c’era nessuno al volante e l’auto si muoveva, ma il motore era spento!

L’auto si muoveva lentamente. John guardò la strada, e vide che si stava avvicinando una curva. Spaventato,iniziò a pregare, implorando per la propria vita. Poi, poco prima della curva, una mano sbucò dal finestrino e girò il volante.
John, paralizzato dal terrore, osservava come la mano apparisse ogni volta c’era una curva, per poi sparire nel nulla.
Quando vide in lontananza le luci di un pub brillare nella notte, raccolse tutte le sue forze, aprì la portiera e si gettò fuori dall’auto. Bagnato fino alle ossa e senza fiato, arrivò al pub, vi si gettò dentro e chiese due bicchieri di tequila. Poi iniziò a raccontare la terribile avventura che gli era capitata.
Si fece il silenzio più totale, quando tutti nel pub si resero conto che il ragazzo stava piangendo… e non era ubriaco.
Circa 15 minuti più tardi, altri due ragazzi entrarono nel pub, anch’essi fradici di pioggia e senza fiato.
Si guardarono intorno, videro John Bradford che ancora stava singhiozzando, e uno disse all’altro: ‘Guarda, Bruce. C’è l’idiota che ci è salito in macchina mentre la stavamo spingendo!”.

I musicanti di Brema
Un uomo aveva un asino che lo aveva servito assiduamente per molti anni; ma ora le forze lo abbandonavano e di giorno in giorno diveniva sempre più incapace di lavorare. Allora il padrone pensò di toglierlo di mezzo, ma l’asino si accorse che non tirava buon vento, scappò e prese la via di Brema: là, pensava, avrebbe potuto fare parte della banda municipale.

Dopo aver camminato un po’, trovò un cane da caccia che giaceva sulla strada, ansando come uno sfinito dalla corsa. “Perché‚ soffi così?” domandò l’asino. “Ah,” rispose il cane, “siccome sono vecchio e divento ogni giorno più debole e non posso più andare a caccia, il mio padrone voleva accopparmi, e allora me la sono data a gambe; ma adesso come farò a guadagnarmi il pane?” – “Sai?” disse l’asino. “Io vado a Brema a fare il musicante, vieni anche tu e fatti assumere nella banda.” Il cane era d’accordo e andarono avanti.

Poco dopo trovarono per strada un gatto dall’aspetto molto afflitto. “Ti è andato storto qualcosa?” domandò l’asino. “Come si fa a essere allegri se ne va di mezzo la pelle? Dato che invecchio, i miei denti si smussano e preferisco starmene a fare le fusa accanto alla stufa invece di dare la caccia ai topi, la mia padrona ha tentato di annegarmi; l’ho scampata, è vero, ma adesso è un bel pasticcio: dove andrò?” – “Vieni con noi a Brema: ti intendi di serenate, puoi entrare nella banda municipale.” Il gatto acconsentì e andò con loro.

Poi i tre fuggiaschi passarono davanti a un cortile; sul portone c’era il gallo del pollaio che strillava a più non posso. “Strilli da rompere i timpani,” disse l’asino, “che ti piglia?” – “Ho annunciato il bel tempo,” rispose il gallo, “perché‚ è il giorno in cui la Madonna ha lavato le camicine a Gesù Bambino e vuol farle asciugare; ma domani, che è festa, verranno ospiti, e la padrona di casa, senza nessuna pietà, ha detto alla cuoca che vuole mangiarmi lesso, così questa sera devo lasciarmi tagliare il collo. E io grido a squarciagola finché‚ posso.” – “Macché‚ Cresta rossa,” disse l’asino, “vieni piuttosto con noi, andiamo a Brema; qualcosa meglio della morte lo trovi dappertutto; tu hai una bella voce e, se faremo della musica tutti insieme, sarà una bellezza!” Al gallo piacque la proposta e se ne andarono tutti e quattro.

Ma non potevano raggiungere Brema in un giorno e la sera giunsero in un bosco dove si apprestarono a passare la notte. L’asino e il cane si sdraiarono sotto un albero alto, mentre il gatto e il gallo salirono sui rami, ma il gallo volò fino in cima, dov’egli era più al sicuro. Prima di addormentarsi guardò ancora una volta in tutte le direzioni, e gli parve di vedere in lontananza una piccola luce, così gridò ai compagni che, non molto distante, doveva esserci una casa poiché‚ splendeva un lume. Allora l’asino disse: “Mettiamoci in cammino e andiamo, perché‚ qui l’alloggio è cattivo.” E il cane aggiunse: “Sì, un paio d’ossa e un po’ di carne mi andrebbero anche bene!” Perciò si avviarono verso la zona da cui proveniva la luce e, ben presto, la videro brillare più chiara e sempre più grande, finché‚ giunsero davanti a una casa bene illuminata dove abitavano i briganti.

L’asino, che era il più alto, si avvicinò alla finestra e guardò dentro. “Cosa vedi, testa grigia?” domandò il gallo. “Cosa vedo?” rispose l’asino. “Una tavola apparecchiata con ogni ben di Dio e attorno i briganti che se la spassano.” – “Farebbe proprio al caso nostro,” disse il gallo. “Sì, sì; ah, se fossimo là dentro!” esclamò l’asino. Allora gli animali tennero consiglio sul modo di cacciar fuori i briganti, e alla fine trovarono il sistema. L’asino dovette appoggiarsi alla finestra con le zampe davanti, il cane saltare sul dorso dell’asino, il gatto arrampicarsi sul cane, e infine il gallo si alzò in volo e si posò sulla testa del gatto. Fatto questo, a un dato segnale incominciarono tutti insieme il loro concerto: l’asino ragliava, il cane abbaiava, il gatto miagolava e il gallo cantava; poi dalla finestra piombarono nella stanza facendo andare in pezzi i vetri. I briganti, spaventati da quell’orrendo schiamazzo, credettero che fosse entrato uno spettro e fuggirono atterriti nel bosco. I quattro compagni sedettero a tavola, si accontentarono di quello che era rimasto e mangiarono come se dovessero patir la fame per un mese.

Quando ebbero finito, i quattro musicisti spensero la luce e si cercarono un posto per dormire comodamente, ciascuno secondo la propria natura. L’asino si sdraiò sul letamaio, il cane dietro la porta, il gatto sulla cenere calda del camino e il gallo si posò sulla trave maestra; e poiché‚ erano tanto stanchi per il lungo cammino, si addormentarono subito. Passata la mezzanotte, i briganti videro da lontano che in casa non ardeva più nessun lume e tutto sembrava tranquillo; allora il capo disse: “Non avremmo dovuto lasciarci impaurire” e mandò uno a ispezionare la casa. Costui trovò tutto tranquillo andò in cucina ad accendere un lume e, scambiando gli occhi sfavillanti del gatto per carboni ardenti, vi accostò uno zolfanello perché‚ prendesse fuoco. Ma il gatto se n’ebbe a male e gli saltò in faccia, sputando e graffiando. Il brigante si spaventò a morte e tentò di fuggire dalla porta sul retro, ma là era sdraiato il cane che saltò su e lo morse a una gamba; e quando attraversò dl corsa il cortile, passando davanti al letamaio, l’asino gli diede un bel calcio con la zampa di dietro; e il gallo, che si era svegliato per il baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave: “Chicchiricchì!” Allora il brigante tornò dal suo capo correndo a più non posso e disse: “Ah, in casa c’è un’orribile strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con le sue unghiacce e sulla porta c’è un uomo con un coltello che mi ha ferito alla gamba; e nel cortile c’è un mostro nero che mi si è scagliato contro con una mazza di legno; e in cima al tetto il giudice gridava: ‘Portatemi quel furfante!’ Allora me la sono data a gambe!” Da quel giorno i briganti non si arrischiarono più a ritornare nella casa, ma i quattro musicanti di Brema ci stavano così bene che non vollero andarsene. E a chi per ultimo l’ha raccontata ancor la bocca non s’è freddata.

La figlia del sole
A un Re e a una Regina, finalmente, dopo averlo tanto aspettato, stava per nascere un bambino. Chiamarono gli astrologhi per sapere se sarebbe nato un maschio o una femmina, e qual era il so pianeta. Gli astrologhi guardarono le stelle e dissero che nascerebbe una bambina, e che era destinata a far innamorare di sè il Sole prima di compiere i vent’anni, e ad avere dal Sole una figlia. Il Re e la Regina, a sapere che la loro figlia avrebbe avuto una figlia dal Sole, che sta in cielo e non si può sposare, ci rimasero male. E per trovare un rimedio a quella sorte, fecero costruire una torre con finestre così alte che il Sole stesso non potesse arrivare fino in fondo. La bambina fu chiusa lì dentro con la balia, perchè stesse fino ai vent’anni senza vedere il Sole nè esser da lui vista.

La balia aveva una figlia della stessa età della figlia del Re, e le due bambine crebbero insieme nella torre. Avevano quasi vent’anni quando un giorno, parlando delle belle cose che dovevano esserci al mondo fuori da quella torre, la figlia della balia disse: “E se cercassimo di arrampicarci alle finestre mettendo una sedia sopra l’altra? Vedremmo un po’ cosa c’è fuori!”

Detto fatto, fecero una catasta di sedie così alta che riuscirono ad arrivare alla finestra. S’affacciarono e videro gli alberi e il fiume e gli aironi in volo, e lassù le nuvole, e il Sole. Il Sole vide la figlia del Re se ne innamorò e le mandò un suo raggio. Dal momento in cui quel raggio la toccò, la ragazza attese di dare alla luce la figlia del Sole.
La figlia del Sole nacque nella torre, e la balia, che temeva la collera del Re, la avvolse ben bene con fasce d’oro da regina, la portò in un campo di fave e ve l’abbandonò. Di lì a poco la figlia del Re compì i vent’anni, e il padre la fece uscire dalla torre, pensando che il pericolo fosse passato. E non sapeva che tutto era già successo, e la bambina del Sole e di sua figlia in quel momento stava piangendo, abbandonata in un campo di fave.

Da quel campo passò un altro Re che andava a caccia: sentì i vagiti, e si impietosì di quella bella creaturina lasciata tra le fave. La prese con sè e la portò da sua moglie. Le trovarono una balia e la bambina fu allevata a palazzo come fosse figlia di quel Re e di quella Regina, insieme al loro figlio, più grandetto di lei ma di poco.
Il ragazzo e la ragazza crebbero insieme e, divenuti grandi, finirono per innamorarsi. Il figlio del Re voleva a tutti i costi averla in sposa, ma il Re non voleva che suo figlio sposasse una ragazza abbandonata e la fece andar via da palazzo confinandola in una casa lontana e solitaria, con la speranza che suo figlio la scordasse. Non s’immaginava nemmeno che quella ragazza era la figlia del Sole, ed era fatata e sapeva tutte le arti che gli uomini non sanno.

Appena la ragazza fu lontana, il Re cercò una fidanzata di famiglia reale per il figlio e combinarono le nozze.
Il giorno delle nozze, furono mandati i confetti a tutti i parenti, amici e familiari, e siccome nell’elenco dei parenti, amici e familiari c’era anche quella ragazza trovata nel campo delle fave, andarono gli Ambasciatori a portare i confetti anche a lei.
Gli Ambasciatori bussarono. La figlia del Sole scese ad aprire, ma era senza testa. “Oh, scusate” disse, “mi pettinavo, e ho dimenticato la testa sulla toletta. Vado a prenderla”. Andò su con gli Ambasciatori, si rimise la testa sul collo e sorrise.

“Cosa vi do, per regalo di nozze?” disse; e portò gli Ambasciatori in cucina. “Forno, apriti!” disse, e il forno s’aprì. La figlia del Sole fece un sorriso agli Ambasciatori. “Legna, va’ nel forno!” e la legna prese e andò nel forno. La figlia del Sole sorrise ancora agli Ambasciatori, poi disse: “Forno accenditi a quando sei caldo chiamami!” Si voltò agli Ambasciatori e disse: “Allora, cosa mi raccontate di bello?”
Gli Ambasciatori, coi capelli ritti sul capo, pallidi come morti, stavano cercando di ritrovar parola, quando il forno gridò: “Sora padrona!”

La figlia del Sole disse: “Aspettate,” ed entrò nel forno rovente con tutto il corpo, ci si voltò dentro, tornò fuori e aveva in mano un bel pasticcio ben cotto e dorato. “Portatelo al Re per il pranzo di nozze”.
Quando gli Ambasciatori giunsero a palazzo, con gli occhi fuor dalle orbite, e raccontarono con un fil di voce le cose che avevano viste, nessuno ci voleva credere. Ma la sposa, ingelosita di quella ragazza (tutti sapevano che era stata l’innamorata del suo sposo) disse: “Oh, sono cose che facevo sempre anch’io, quand’ero a casa”.
“Bene,” disse lo sposo, “allora le farai anche qui per noi”.

“Eh, sì, certo, vedremo,” cercava di dire la sposa, ma lui la condusse subito in cucina.
“Legna, va’ nel forno,” diceva la sposa, ma la legna non si muoveva. “Fuoco, accenditi,” ma il forno restava spento. Lo accesero i servitori, e quando fu caldo, questa sposa era tanto orgogliosa che volle entrarci dentro. Non d’era ancora entrata che era già morta bruciata.

Dopo un po’ di tempo, il figlio del Re si lasciò convincere a prendere un’altra moglie. Il giorno delle nozze, gli Ambasciatori tornarono dalla figlia del Sole a portarle i confetti. Bussarono, e la figlia del Sole, invece d’aprire la porta, passò attraverso il muro e venne fuori. “Scusate,” disse, “c’è la porta che non s’apre dal di dentro. Mi tocca sempre passare attraverso il muro e aprirla da fuori. Ecco, ora potete entrare”.
Li portò in cucina e disse: “Allora, che cosa preparo di bello, al figlio del Re che si sposa? Su, su, legna, va’ nel fuoco! Fuoco, accenditi!” E tutto fu fatto in un attimo, davanti agli Ambasciatori che sudavano freddo.
“Padella, va’ sul fuoco! Olio, va’ nella padella! E quando friggi chiamami!”

Dopo poco l’olio chiamò: “Sora padrona, friggo!”
“Eccomi,” fece sorridendo la figlia del Sole, mise le dita nell’olio bollente e le dita si trasformarono in pesci: dieci dita, dieci pesci fritti bellissimi, che la figlia del Sole incartò lei stessa perchè intanto le dita le erano ricresciute, e diede agli Ambasciatori sorridendo.
La nuova sposa, quando intese il racconto degli Ambasciatori stupefatti, anche lei gelosa e ambiziosa, cominciò a dire: “Uh, bella roba, vedeste io, che pesci faccio!”
Lo sposo la prese in parola e fece preparare la padella con l’olio bollente. Quella superba ci cacciò le dita e si scotto così forte che le venne male e morì.
La Regina madre se la prese con gli Ambasciatori: “Ma che storie venite a raccontare! Fate morire tutte le spose!”
Comunque, trovarono una terza sposa al figlio e il giorno delle nozze tornarono gli Ambasciatori a portare i confetti.

“Uh, uh, sono qui!” disse la figlia del Sole quando bussarono. Si guardarono intorno e la videro per aria. “Facevo quatto passi su una tela di ragno. Ora scendo,” e scese giù per la tela d’un ragno a prendere i confetti.
“Stavolta, davvero, non so che regalo fare,” disse. Ci pensò su, poi chiamò: “Coltello, vieni qui!” Venne il coltella, lei lo prese e si tagliò un orecchio. Attaccata all’orecchio c’era una trina d’oro che le veniva fuori dalla testa, come fosse aggomitolata nel cervello e lei continuava a cavarla fuori che sembrava non finisse mai. Finì la trina, e lei si rimise a posto l’orecchio, gli diede un colpettino col dito e tornò come prima.
La trina era tanto bella che a Corte tutti volevano sapere da dove veniva, e gli Ambasciatori, nonostante il divieto della Regina madre, finirono per raccontare la storia dell’orecchio.
“Uh,” fece la nuova sposa, “io ho guarnito tutti i miei vestiti di trine che mi facevo a quella maniera”.
“Te’ il coltello, prova un po’!” le fece lo sposo.

E quella scriteriata si tagliò un orecchio: invece della trina le venne fuori un lago di sangue, tanto che morì.
Il figlio del Re continuava a perdere mogli, ma era sempre più innamorato di quella ragazza. Finì per ammalarsi, e non rideva più nè mangiava; non si sapeva come farlo vivere.
Mandarono a chiamare una vecchia maga che disse: “Bisogna fargli prendere una pappa d’orzo, ma d’un orzo che in un’ora sia seminato, nasca, sia colto e se ne faccia la pappa.
Il Re era disperato perchè orzo così non ne n’era mai visto. Allora pensarono a quella ragazza che sapeva fare tante cose meravigliose e la mandarono a chiamare.
“Sì, sì, orzo così e così, ho capito,” disse lei, e detto fatto, seminò l’orzo, l’orzo nacque, crebbe, lo colse, e ne fece una papa prima ancora che fosse passata un’ora.

Volle andare lei in persona a porgere la pappa al figlio del Re che se ne stava a letto a occhi chiusi. Ma era una pappa cattiva, e appena lui ne ebbe inghiottito un cucchiaio lo sputò e finì in un occhio della ragazza.
“Come? A me sputi in un occhio la pappa d’orzo, a me figlia del Sole, a me nipote di Re?”
“Ma tu sei la figlia del sole?” disse il Re che era lì vicino.
“Io sì”
“E sei nipote di Re?”
“Io sì”
“E noi che ti credevamo trovatella! Allora puoi sposare nostro figlio!”
“Certo che posso!”
Il figlio del Re guarì all’istante e sposò la figlia del Sole che da quel giorno diventò una donna come tutte le altre e non fece più cose strane.

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Fonti:

Fiabe italiane, raccolte da Italo Calvino, 3 volumi, edizioni Oscar Mondadori

http://www.grimmstories.com

http://www.bellaonline.com

http://www.history.com

http://www.pumpkinnook.com

http://www.hauntedbay.com

http://www.guy-sports.com

http://americanfolklore.net

http://www.storynory.com

Acquarello steineriano LA ZUCCA DI HALLOWEEN

Acquarello steineriano LA ZUCCA DI HALLOWEEN Si tratta di un’attività di pittura guidata, accompagnata da un semplice racconto che serve a presentare i colori. E’ un’attività adatta anche ai bambini più piccoli. Se non mostrerete loro esempi, e non direte che dipingeranno proprio una zucca, per loro sarà davvero una sorpresa vederla apparire sul foglio.

Se sei alle prime esperienze con questa tecnica di pittura, qui puoi trovare tutte le indicazioni di base:

Materiale occorrente:
una bacinella d’acqua e una spugna
pennello
un vaso d’acqua per pulire il pennello ed una spugnetta per asciugarlo
colori ad acquarello giallo oro, rosso vermiglio e blu oltremare

Queste sono le indicazioni da dare ai bambini:

fai un bel punto luminoso al centro del foglio:

e fallo crescere, ma stai attento a lasciargli un po’ di spazio sopra e sotto, per non farlo sentire stretto stretto:

adesso sopra e sotto non più crescere, ma possiamo ingrandirlo ancora un po’ a destra.

e un po’ a sinistra:

Ma che bello questo giallo! Per farlo brillare ancora di più, ora possiamo costruirgli attorno una casetta leggera leggera col blu:

Partiamo dai bordi del foglio e pian piano ci avviciniamo alla luce gialla, ma stiamo molto attenti a non far toccare tra loro i colori:

Dalla sua ciotolina, il rosso vermiglio guarda il foglio e dice alla luce gialla: “Mi piacerebbe venire a scaldarti un po’!”

(ora molti bambini avranno capito che si tratta di una zucca)

Allora il giallo dice: “Caro rosso, ma adesso ho troppo caldo! E poi non mi si vede più! fatemi qualche porticina e qualche finestra!”

L’arancione naturalmente è d’accordo, e lascia al giallo qualche forellino per uscire…

(Mostrate ai bambini come rimuovere l’arancione dalla zucca usando il pennello pulito e asciutto, per disegnare occhi e bocca della zucca di Halloween. L’operazione è molto semplice: usare il pennello pulito e ascuitto per iniziare a rimuovere il colore nella zona scelta,  e lavarlo e asciugarlo ogni volta che occorre per proseguire)

Castello dei mostri per Halloween

Castello dei mostri per Halloween – Un tutorial passo passo per creare il castello di mostri.

Mentre i bambini più grandi possono cimentarsi anche nel ritaglio dei dettagli, i più piccoli si divertiranno tantissimo a ritagliare i contorni, ricalcare, incollare, e soprattutto ad inventare i mostruosi abitanti del castello.

Materiale occorrente

un cartoncino nero per il castello, carta e cartoncino colorati a scelta per sfondo e decorazioni

forbici e taglierino

colla da carta

un pastello a cera e un foglio di carta bianca da stampante, se si vuole ricalcare la sagoma dal monitor del computer, oppure potete stampare la sagoma che ho preparato in formato pdf

pennarelli o pastelli a scelta per disegnare i mostri

Come si fa

Per prima cosa bisogna preparare la sagoma del castello, disegnandola da sé, oppure utilizzando un modello (in rete se ne trovano davvero tantissimi) stampandolo o ricalcandolo con un pastello a cera dal monitor del computer:

se volete utilizzare il mio, è questo:

Riportiamo poi la sagoma sul cartoncino nero. Anche i bambini più piccoli possono riuscirci calcando le linee con una penna a sfera sulla sagoma, in modo tale che i segni restino impressi sul cartoncino nero:

Ora passiamo al ritaglio della sagoma: i contorni esterni con le forbici, per le finestrelle occorrerà usare il taglierino, quindi può essere necessario l’aiuto di un adulto

Ora passiamo al ritaglio della sagoma: i contorni esterni con le forbici, per le finestrelle occorrerà usare il taglierino, quindi può essere necessario l’aiuto di un adulto

Potete incollare direttamente il vostro castello su un fondo colorato, così:

Oppure potete preparare il castello incollando sul rovescio delle toppe di carta di colori diversi in corrispondenza di porta e finestre:

E poi incollarlo su un fondo colorato, con questo risultato:

Ora non resta che popolare il castello delle sue strane creature.

Lavoretti per Halloween ZUCCA DI CARTONCINO

Lavoretti per Halloween ZUCCA DI CARTONCINO molto semplice da realizzare e di grande effetto. Può essere utilizzata per realizzare festoni (facendone tante piccole piccole possono ad esempio essere inserite nel filo delle lucette natalizie), oppure può essere riempita di biscotti o di caramelle.

Lavoretti per Halloween ZUCCA DI CARTONCINO – Materiale occorrente

– 15 strisce di cartoncino arancione

– 2 ovali di cartoncino verde

– qualche strisciolina sottile di carta verde e un pezzetto di fil di ferro (oppure uno scovolino verde)

– forbici e colla

Lavoretti per Halloween ZUCCA DI CARTONCINO – Come si fa

Preparate le strisce arancioni, se non avete lo scovolino verde potete rivestire un pezzetto di fil di ferro con della carta verde. L’unico accorgimento è fare un taglio obliquo all’inizio della strisciolina per facilitare l’avvolgimento attorno al fil di ferro:

una alla volta infilate le strisce arancioni nello scovolino (o nel fil di ferro rivestito), in questo modo. Per facilitare il lavoro ai bambini, le strisce arancioni possono essere precedentemente forate in alto e in basso:

infilate tutte le strisce, fissate in questo modo:

Posate il lavoro sul tavolo:

e procedete infilando una ad una le strisce arancioni all’altro capo del fil di ferro:

stabilite a misura (che corrisponderà all’altezza della vostra zucca), eventualmente accorciate il fil di ferro e fermate il lavoro così:

Ora allargate le strisce e vedrete comparire la zucca, praticamente da sola:

fissate con della colla:

Applicate i due ovali verdi uno sopra e uno sotto la zucca:

E il lavoro è terminato:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Attività per Halloween QUADRETTI CON SAGOME DI CARTONCINO

Attività per Halloween QUADRETTI CON SAGOME DI CARTONCINO un progetto molto semplice e che darà grande soddisfazione ai bambini, abbinando il disegno, l’attività di ritaglio della carta, e la pittura.

Le sagome possono essere preparate a partire da un disegno vostro o del bambino. Se non vi sentite abbastanza abili nel disegno, in rete trovate tantissime immagini già pronte; se può esservi utile ho raccolto qui un po’ di links a risorse gratuite.

Se anche voi avete a cuore il risparmio delle cartucce di inchiostro della stampante, sia per motivi economici che ecologici, un modo semplice di ricavare le sagome che vi servono può essere questo:

Mentre per i ritagli più complicati e che richiedono l’uso di sottomano e taglierino possiamo rivolgerci solo ai bambini più grandi, possiamo invece preparare il lavoro anche per i bambini più piccoli, facendoli lavorare al ricalco delle sagome sul cartoncino ed al ritaglio dei contorni esterni con le forbici…

Come si fa

Scelta e disegnata su carta leggera (anche vecchi fogli da stampante) la sagoma che vogliamo realizzare, i bambini possono riportarla sul cartoncino scuro, semplicemente pressando i contorni con una penna a sfera:

e poi passare al ritaglio dei contorni esterni con le forbici:

I bambini più grandi possono provvedere da soli al ritaglio col taglierino anche dei particolari interni della sagoma, per i più piccoli dovrà intervenire l’adulto:

Prepariamo una bella pittura di sfondo, qualcosa di notturno e un po’ magico…

incolliamo la sagoma ritagliata:

completiamo con un po’ di brillantini stampati col dito, ed il quadro è pronto:

Lavoretti per Halloween TUBI LUMINOSI

Lavoretti per Halloween TUBI LUMINOSI che possono essere realizzati con fogli di cartoncino, oppure riciclando rotoli di carta igienica o carta da cucina.

Avevo visto questa decorazione qui e qui.

Troverai molte altre idee sul tema Halloween nel sito, utilizzando le caselle di ricerca.

Lavoretti per Halloween TUBI LUMINOSI – Materiale occorrente

cartoncino o rotoli di carta igienica o di carta da cucina

matita e taglierino

colla

braccialetti fluorescenti (si acquistano facilmente in rete)

Lavoretti per Halloween TUBI LUMINOSI – Come si fa

Semplicemente disegnate gli occhi sul cartoncino o sul tubo di cartone scelto, e ritagliateli con il taglierino

formate eventualmente il tubo utilizzando la colla

inserite i braccialetti all’interno fissandoli con la colla o con del nastro adesivo (ne serviranno almeno 6)

ed è fatta

qui alcuni altri esempi

Lavoretti per Halloween TUBI LUMINOSI

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Lavoretti per Halloween GHIRLANDE ritagliate

Lavoretti per Halloween GHIRLANDE ritagliate – qui abbiamo fatto una ghirlanda ritagliata di ragni, ma ci si può sbizzarrire, seguendo lo stesso principio, con qualsiasi altro soggetto, purchè presenti una simmetria destra-sinistra…

Se non vi sentite abbastanza abili nel disegno, in rete trovate tantissime immagini già pronte; se può esservi utile ho raccolto qui un po’ di links a risorse gratuite.

Se anche voi avete a cuore il risparmio delle cartucce di inchiostro della stampante, sia per motivi economici che ecologici, un modo semplice di ricavare le sagome che vi servono può essere questo:

Sappiamo quanta importanza rivesta, ad esempio nella didattica montessoriana, coinvolgere i bambini piccoli in attività di vita pratica, tra i quali c’è appunto l’uso delle forbici e il ritaglio della carta.  Il vero scopo degli esercizi di vita pratica è aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità motorie e la coordinazione occhio-mano: abilità fondamentali per lo sviluppo cognitivo. Anche le attività di vita pratica vanno presentate, proprio come si fa con qualsiasi altro esercizio, e le attrezzature devono essere accessibili al bambino, in modo tale che lui possa scegliere di dedicarvisi liberamente quando lo desidera. Per la presentazione le regole d’oro sono sempre chiarezza, semplicità e concisione… spesso basta solo mostrare l’esempio in silenzio… (Per approfondire: Gli esercizi di vita pratica nella didattica Montessori).

Materiale occorrente

– sagoma del ragno o di qualsiasi altro soggetto scelto, divisa esattamente a metà

– fogli di carta bianca da stampante (benissimo anche pagine di quotidiano)

– colla da carta

– pastelli a cera

– forbici

Come si fa

riportate la mezza sagoma sul primo foglio, quindi piegatelo a fisarmonica in corrispondenza della metà del disegno, così:

aggiungete in questo modo il secondo foglio ed i successivi, a piacere:

Con le cerette colorate passate su tutti i fogli, in modo da colorarli e nello stesso tempo dare più robustezza alla carta:

ritagliate:

e aprite la fisarmonica:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Lavoretti per Halloween TEATRINO DELLE OMBRE

Lavoretti per Halloween TEATRINO DELLE OMBRE da realizzare coi bambini, per inventare infinite storie divertenti e di paura… Attività adatta a bambini del nido, della scuola materna e primaria. Combina all’attività di recitazione, narrazione ed invenzione di storie, l’attività manuale di ritaglio della carta e il disegno e può essere arricchito e variato senza mai stancare. Non da ultimo, è un progetto davvero economico.

 

Materiale occorrente:

cartoncino scuro (meglio nero) non troppo spesso, per facilitare il lavoro di ritaglio da parte dei bambini

stecchini da spiedino

colla

forbici e taglierino

una penna a sfera.

Se non vi sentite abbastanza abili nel disegno, in rete trovate tantissime immagini già pronte; se può esservi utile ho raccolto qui un po’ di links a risorse gratuite.

Se anche voi avete a cuore il risparmio delle cartucce di inchiostro della stampante, sia per motivi economici che ecologici, un modo semplice di ricavare le sagome che vi servono può essere questo:

Mentre per i ritagli più complicati e che richiedono l’uso di sottomano e taglierino possiamo rivolgerci solo ai bambini più grandi, possiamo invece preparare il lavoro anche per i bambini più piccoli, facendoli lavorare al ricalco delle sagome sul cartoncino ed al ritaglio dei contorni esterni con le forbici…

Come si fa

Scelte e disegnate su carta leggera (anche vecchi fogli da stampante) le sagome che vogliamo realizzare, i bambini possono riportarle sul cartoncino scuro, semplicemente pressando i contorni con una penna a sfera:

e poi passare al ritaglio dei contorni esterni con le forbici:

I bambini più grandi possono provvedere da soli al ritaglio col taglierino anche dei particolari interni della sagoma, per i più piccoli dovrà intervenire l’adulto:

Ritagliati tutti gli elementi desiderati, sarà sufficiente incollare sul retro delle sagome un bastoncino da spiedino:

Per l’allestimento bastano un telo e una lampada, ma è molto divertente anche mettere una tovaglia lunga su un tavolo e far semplicemente “spuntare” i personaggi davanti agli spettatori, magari coprendo con un secondo telo l’eventuale libreria di sfondo…

Attività per Halloween QUADRO DI PIPISTRELLI

Attività per Halloween QUADRO DI PIPISTRELLI – questa attività può essere svolta timbrando il colore con la gomma posteriore di una matita, o con le dita, a seconda dell’età dei bambini. Se scegliete di timbrare, tenete conto che il lavoro richiederà molto più tempo e concentrazione.

Materiale occorrente:

un foglio di carta bianca da pittura

pittura a tempera o acrilico (assortimento a scelta)

un piatto

una matita con gomma posteriore (oppure l’indice della mano…)

sagome di cartoncino a scelta (noi abbiamo ritagliato dei pipistrelli, ma ci si può sbizzarrire con fantasmi, zucche, gufi, streghe, ecc…)

una piccola pallina di gommapane, plastilina, playdough o simili

Le sagome

Le sagome possono essere preparate a partire da un disegno vostro o del bambino, oppure potete trovare una vastissima scelta di soggetti a tema in rete. Se può esservi utile, ho raccolto un po’ di links qui.

Se anche voi avete a cuore il risparmio delle cartucce di inchiostro della stampante, sia per motivi economici che ecologici, un modo semplice di ricavare le sagome che vi servono può essere questo:

Come si fa

dopo aver ritagliato le sagome, mettete sul retro di ognuna una pallina della pasta scelta

e fissatele sul foglio creando la composizione desiderata:

preparate i colori su di un piatto, senza diluirli

e procedete con l’attività intingendo la gomma della matita nel colore

e stampando tanti punti intorno alle sagome

in alternativa, come già detto, potete sostituire il dito alla matita:

continuate a timbrare il foglio fino a riempirlo di colore:

quando il colore è abbastanza asciutto, staccate delicatamente le sagome, ed il quadro è pronto:

Sagome Halloween – una raccolta di 100 e più modelli gratuiti

Sagome Halloween – una raccolta di 100 e più modelli gratuiti da stampare, scaricare, o ricalcare direttamente da monitor con un pastello a cera e carta bianca. Le sagome sono molto utili per realizzare decorazioni per la casa e la scuola, per confezionare dolci e merende, per predisporre coi bambini attività di ritaglio della carta e progetti artistici di collage, pittura, per allestire spettacoli col teatrino delle ombre, ecc…

Questi sono alcuni esempi di utilizzo presenti nel sito. Puoi trovare molto altro dando un’occhiata ai links in fondo alla pagina. Se vuoi, puoi aggiungere il tuo link o la tua idea, mi farà molto piacere.

Mentre per i ritagli più complicati e che richiedono l’uso di sottomano e taglierino possiamo rivolgerci solo ai bambini più grandi, possiamo invece preparare il lavoro anche per i bambini più piccoli, facendoli lavorare al ricalco delle sagome sul cartoncino, al ritaglio dei contorni esterni con le forbici, e naturalmente per tutti gli utilizzi che vorranno fare delle sagome ritagliate.

Sappiamo quanta importanza rivesta, ad esempio nella didattica montessoriana, coinvolgere i bambini piccoli in attività di vita pratica, tra i quali c’è appunto l’uso delle forbici e il ritaglio della carta.  Il vero scopo degli esercizi di vita pratica è aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità motorie e la coordinazione occhio-mano: abilità fondamentali per lo sviluppo cognitivo. Anche le attività di vita pratica vanno presentate, proprio come si fa con qualsiasi altro esercizio, e le attrezzature devono essere accessibili al bambino, in modo tale che lui possa scegliere di dedicarvisi liberamente quando lo desidera. Per la presentazione le regole d’oro sono sempre chiarezza, semplicità e concisione… spesso basta solo mostrare l’esempio in silenzio… (Per approfondire: Gli esercizi di vita pratica nella didattica Montessori).

Se anche voi avete a cuore il risparmio delle cartucce di inchiostro della stampante, sia per motivi economici che ecologici, un modo semplice di ricavare le sagome che vi servono può essere questo:

Ed ecco la raccolta

Sagome Halloween – una raccolta di 100 e più modelli gratuiti

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 1. gatto di strega, qui  (apri il link e clicca su silhouette templates)

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2. zucca, qui  (apri il link e clicca su silhouette templates)

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3. topi, qui  (apri il link e clicca su silhouette templates)

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4. gufo, qui  (apri il link e clicca su silhouette templates)

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5. pipistrello,  qui

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6. bosco e pipistrelli,  qui

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7. batto nel bosco,  qui

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8. albero e luna piena,  qui

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9. teschio,  qui

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10. zucca,  qui

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11. pipistrello,  qui

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12. castello stregato, qui

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13. ragno, qui (apri il link e clicca su spider templates)

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14. femori incrociati, qui (apri il link e clicca su bones templates)

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15. teschio stilizzato, qui (apri il link e clicca su Skull & Crossbones)

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16. castello, qui (apri il link e clicca su Haunted houses)

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17. castello, qui (apri il link e clicca su Haunted houses)

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18. castello, qui (apri il link e clicca su Haunted houses)

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19. teschio, qui (apri il link e clicca su Halloween Garland Silhouette Cutouts)

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20. gufo e zucca,  qui (apri il link e clicca su Halloween Garland Silhouette Cutouts)

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21. pipistrello, qui (apri il link e clicca su Halloween Garland Silhouette Cutouts)

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22. gattino, qui (apri il link e clicca su Get the pdf here)

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23. fantasma, qui (apri il link e clicca su Get the pdf here)

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24. zucca, qui (apri il link e clicca su Get the pdf here)

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25. ragno, qui (apri il link e clicca su Get the pdf here)

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26. castello delle streghe, qui

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27. mostro, qui

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28. mostro, qui

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29. mostro, qui

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30. mostro, qui

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31. mostro, qui

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32. albero e pipistrello, qui

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33. castello di streghe e pipistrello, qui

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34. teschio con femori incrociati, qui

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35. la morte, qui (apri il link e clicca su pumpkin carving templates)

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36. la strega, qui (apri il link e clicca su pumpkin carving templates)

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37. corvo, qui (apri il link e clicca su pumpkin carving templates)

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38.gufo, qui (apri il link e clicca su pumpkin carving template)

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39. pipistrelli, qui (apri il link e clicca su pumpkin carving templates)

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40. gatto arrabbiato, qui (apri il link e clicca su pumpkin carving templates)

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41. fantasmi, qui (apri il link e clicca su Halloween pumpkin carving templates)

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42.mostro, qui (apri il link e clicca su Halloween pumpkin carving templates)

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43. mostro, qui (apri il link e clicca su Halloween pumpkin carving templates)

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44.mostro, qui (apri il link e clicca su Halloween pumpkin carving templates)

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45. varie sagome e personaggi, anche per un teatrino delle ombre, qui

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46.strega sulla scopa, qui

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47.strega sulla scopa, qui

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48. teschio, qui

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49. teschio, qui

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50. fantasma, qui

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51. ragno, qui

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52. gufo, qui

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53. strega, qui

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54. streghe, qui

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55. castelli, qui

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56. albero rinsecchito, qui

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57. gatto, qui

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58. bara, qui

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59. cappello di strega, qui

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60. pentolone, qui

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61. sangue, qui

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62. castello, qui

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63. castello, qui

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64. tombe, qui

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qui

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66. strega, qui

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67. cimitero con gatto e strega, qui

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68. strega  volante, qui

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69. castello, qui

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70. mano con pugnale, qui

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71. castello, qui

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72. Frankenstein, qui

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73. gatto con zucca e pipistrelli, qui

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74. luna e pipistrelli, qui

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75. paesaggio pauroso, qui 

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76. bosco pauroso, qui

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77. zucca, qui

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78. paesaggio pauroso, qui 

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79. pipistrello, qui

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gatto, qui

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81. pipistrelli, qui (apri il link e clicca su  Druckvorlage Halloween Mini)

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82. strega sulla scopa, qui (apri il link e clicca su  Druckvorlage Halloween Mini)

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83. zucca,  qui (apri il link e clicca su  Druckvorlage Halloween Mini)

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84. fantasma, qui (apri il link e clicca su  Druckvorlage Halloween Mini)

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85. pipistrelli, qui

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86. cappello di strega, qui

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87, piede di strega, qui

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88. varie sagome, anche per teatrino delle ombre, qui

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89. corvo, qui

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90. gatto, qui

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91. gufo sull’albero, qui

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92. pipistrello, qui

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93. cimitero, qui

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94. gatto, qui

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95. zombie, qui

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96. zucca, qui

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97. chiesa con cimitero, qui

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98. staccionata, qui

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99. sagome varie, anche per teatrino delle ombre, qui

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100. ragno, qui (molti altri ragni seguendo il link)

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101. castello, qui

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102. sagome varie, qui

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103. sagome varie, qui

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104. paesaggio pauroso, qui

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105. gatto, qui

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106. teschi, qui

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107. zucca, qui

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108. quattro quadretti da ritagliare, qui

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109. mostri simpatici, qui

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110. ancora mostri simpatici, qui

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Mele caramellate Spiderman


Mele caramellate Spiderman per la festa di Halloween 
– la ricetta classica per caramellare le mele, e le istruzioni per decorarle come la maschera dell’Uomo Ragno. I bambini le apprezzeranno moltissimo, e possono collaborare partecipare alla preparazione del dolce.

Ingredienti e materiale occorrente:

– mele: di forma simmetrica e regolare, meglio piccole e rosse (soprattutto se si vuole evitare l’uso del colorante alimentare)

– bastoncini di legno: potete usare per ogni mela una bacchetta cinese, oppure un mazzetto di almeno quattro stecchini per spiedini

una tavoletta di cioccolata da sciogliere a bagnomaria in una siringa per dolci

 – per il caramello:  500 g di zucchero, un cucchiaino di miele, 100 ml di acqua tiepida, 1 bustina di vanillina, colorante alimentare rosso,  una piccola stecca di cannella e 4 chiodi di garofano. Può essere molto utile un termometro da cucina, ma non è indispensabile.

Come si fa
Per prima cosa laviamo e asciughiamo le mele scelte, togliamo il picciolo e inseriamo in ognuna il bastoncino di legno.
Mettiamo in una pentola dai bordi alti lo zucchero e il miele. Aggiungiamo l’acqua tiepida, mescolando con cura. Aggiungiamo il colorante rosso (se vogliamo), e le spezie.


Mettiamo la pentola sul fuoco e continuiamo a cuocere, sempre mescolando. Se avete a disposizione un termometro, la ricetta classica indica di far raggiungere al caramello una temperatura di 150 gradi. Se non avete il termometro, continuate a cuocere fino ad ottenere un composto molto denso, lucido e trasparente.
Quando vi sembra di aver ottenuto una buona consistenza, togliete il pentolino dal fuoco, eliminate cannella e chiodi di garofano, e immergete le mele nel caramello, una alla volta, facendole sgocciolare con movimenti rotatori.

Lo strato del caramello non dovrebbe essere troppo spesso. Se presenta imperfezioni o vi sembra troppo sottile, potete ripetere l’operazione una seconda volta.

Mentre le mele raffreddano e il caramello solidifica, sminuzzate la tavoletta di cioccolata, riempite una siringa da dolci e immergetela a bagnomaria per sciogliere la cioccolata.

Quando il caramello si è ben rappreso, ritagliate da una mela avanzata gli occhi dell’Uomo Ragno e posizionateli in questo modo, fissandoli con una goccia di cioccolata fusa:

E procedete con la decorazione, fino a completare la maschera:

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Lavoretti per Halloween – ragnetti con le impronte delle dita

Lavoretti per Halloween – ragnetti con le impronte delle dita: semplicissimi, sono una bella decorazione e un buon pretesto per contare fino a otto…

Lavoretti per Halloween – ragnetti con le impronte delle dita: materiale occorrente:
– tempera nera
– un piattino
– un pennarello
– un pollice

Lavoretti per Halloween – ragnetti con le impronte delle dita: come si fa

Il bambino stampa il suo pollice su un foglio di carta bianca, con la tempera nera:

Ad ogni impronta aggiunge otto zampette col pennarello, e se lo desidera la testa del ragno.

I ragnetti possono essere utilizzati in vari modi, e possono anche essere incollati alle ragnatele di carta ritagliata:

Se il vostro bambino trova interessante questa attività, potete trovare altri spunti di lavoro con le impronte delle dita qui:

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Spiders with fingerprints:  simple, are a nice decoration and a good excuse to count to eight …

Spiders with fingerprints

What do you need?

– Black paint
– a dish
– A marker
– a thumbs

Spiders with fingerprints

What to do?

The child press his thumb on a white sheet of paper with black paint:

At each footprint he adds eight legs with a marker, and if he want the head of the spider.

The spiders may be used in various ways, and can also be glued to the webs of paper:

If your child finds interesting this activity, you can find other ideas for working with fingerprints here:

Lavoretti per Halloween – il ragno nella ragnatela

Lavoretti per Halloween – il ragno nella ragnatela: si tratta di una variante del telaio per tessitura circolare,

che si può realizzare in poco tempo ottenendo una bellissima decorazione per la festa.

Lavoretti per Halloween – il ragno nella ragnatela – materiale occorrente

– 8 stecchi da spiedino

– 8 cotton fioc

– plastilina (o play dough) nei colori nero e bianco

– tempera nera e bianca

– filo bianco di lana o cotone, purchè abbastanza grosso

– forbici.

Lavoretti per Halloween – il ragno nella ragnatela – come si fa

Il bambino modella il corpo del ragno con la plastilina nera, aggiungendo gli occhietti bianchi:


Poi si inseriscono gli stecchi da spiedino, possibilmente a distanza regolare, e il bambino li colora di bianco:

Si piegano i cotton fioc in questo modo:


Il bambino li colora di nero prendendoli per l’estremità a destra (nella foto), che poi andrà tagliata:

Soprattutto se si propone questo lavoretto ai bambini più piccoli, può essere utile applicare delle palline di plastilina bianca sugli stecchini, per facilitare il lavoro di tessitura:


Si taglia l’estremità non dipinta dei cotton fioc e il bambino li inserisce nel corpo del ragno:

Questo è il risultato:

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The spider in the web tutorial. This is a vantiation:

The spider in the web tutorial

What do you need?

– 8 sticks for skewer

– 8 cotton swab

– Plasticine (or play dough) in black and white

– Paint black and white

– White thread of wool or cotton, as long as enough big

– Scissors.

The spider in the web tutorial

What to do?

The child shapes the body of the spider with black modeling clay, adding the white eyes:

Then they put the sticks for skewer, possibly at regular intervals, and the child color them in white:

Bending the cotton swabs in this way:

The child color them black taking them for the end on the right (in the picture);then that will cut:

Especially if you offer this little work to younger children, it may want to apply some balls of white plasticine on sticks, to facilitate the work of weaving:

Cut the ends unpainted cotton swabs and the child puts them in the body of the spider:

Then weave the spider’s web:

Lavoretti per Halloween – fantasmini stampati con la patata

Lavoretti per Halloween – fantasmini stampati con la patata : una proposta adatta anche ai piccolissimi, semplice, economica e d’effetto… salvo non siate contrari all’uso della patata per scopi non alimentari…

Lavoretti per Halloween – fantasmini stampati con la patata – Materiale occorrente

– una patata

– un pennarello

– un taglierino

– un foglio di carta scuro

– tempera bianca densa

– un pennello (se si vuole) e un piattino

Lavoretti per Halloween – fantasmini stampati con la patata – come si fa

Tagliate la patata in modo da ottenere una superficie liscia e piatta e disegnate il fantasmino:

Incidete intorno al lenzuolo e scavate gli occhi; lo stampo è pronto:

Il bambino può stendere il colore sullo stampo col pennello, oppure tamponandolo sul piattino:

Quindi creerà i suoi fantasmini:

Eccoli!

Lavoretti per Halloween – fantasmini stampati con la patata

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Ghosts printed with potato: a proposal also suitable for toddlers, simple, inexpensive and beautiful … except you’re opposed to the use of the potato for purposes nonfood …

Ghosts printed with potato

What do you need?

– A potato

– A marker

– A cutter

– A sheet of dark paper

– Dense white paint

– A brush (if you want) and a dish

Ghosts printed with potato

What to do?

Cut the potato in order to obtain a smooth, flat surface and draw the ghost:

Engrave

The child can draw the color onto the mold with a brush, or dab it on the dish:

Then he will create his ghosts:

Here they are!

Ragnatela di carta ritagliata – tutorial

Ragnatela di carta ritagliata – tutorial

Ragnatela di carta ritagliata – realizzare ragnatele ritagliate è davvero semplicissimo. Le ragnatele sono utilissime come decorazioni per la festa di Halloween: possono essere messe ai vetri delle finestre, alle pareti, possono essere incollate sui palloncini, sui biglietti di invito, sui sacchetti di carta porta dolcetti, e possono essere usate anche come centrini, sottobicchieri o sottopiatti.

E’ una bella attività di ritaglio per i bambini che già hanno acquisito una certa abilità nell’uso delle forbici, mentre le piegature possono essere preparate dall’adulto.

Ragnatela di carta ritagliata

materiale occorrente

– un foglio di carta rettangolare (io ho usato un normale foglio A4 da stampante)
– forbici

Ragnatela di carta ritagliata

come si fa

Le piegature sono le stesse che si fanno anche per realizzare i fiocchi di neve.

Ponete il foglio sul tavolo, in verticale e piegatelo a metà in modo tale che la piega si trovi in basso:

Marcate la metà (senza piegare tutto il foglio).

Aprite.

Ora si tratta di piegare così il lembo a destra e quello a sinistra in modo da ottenere questo triangolo. Questa è la piegatura più difficile, perchè, a parte il segno della metà, non ci sono altri particolari punti di riferimento. Può essere utile fare una sorta di cono e poi marcare le pieghe, ma non vi preoccupate: anche se non è tutto perfetto, otterrete una bellissima ragnatela:

tagliate in corrispondenza dell’altezza dell’angolo destro del triangolo piegato:


e piegate a metà:

La piega principale è quella “non sfogliabile”.

Tracciate sul triangolo una linea curva in alto e un tratteggio a piacere a poca distanza dalla piega principale. Disegnate tante linee curve, parallele alla prima, seguendo il tratteggio. Ritagliate seguendo le linee fatte:

Una ragnatela così fitta è naturalmente più difficile da ritagliare:

Aprite:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Cropped spiderweb tutorial – Make cropped spiderweb is really simple. The webs are useful as decorations for Halloween: can be put in the windows and on the walls, they can be pasted on the balloons, the invitation cards, the paper bags for sweets, and can also be used as doilies, coasters or underplates.

It is a nice activity of cropping for children who already have acquired some skill in the use of scissors, while the folds can be prepared by the adult.

Cropped spiderweb tutorial

What do you need?

– a rectangular sheet of paper (I used a normal A4 sheet)
– scissors

Cropped spiderweb tutorial

What to do?

The folds are the same that are also made to achieve snowflakes. Place the paper on the table, vertically, and fold it in half in such a way that the fold is at the bottom:

Mark the middle (without folding the whole sheet):

open:

Now we have to bend the flap on the right and the flap to the left so as to obtain this triangle. This is the folding more difficult, because, apart from the sign of the half, there are no other particular reference points. It may be useful to make a sort of cone and then mark folds, but do not worry: even if everything is not perfect, you will get a beautiful spider web:

cut along a horizontal line that starts at the height of the angle right of the triangle folded:


and fold in half:

The main fold is that “not browsable”.

Draw on the triangle many curved lines parallel. Cut along the lines made:

crop:

open:

I spy Halloween

I spy Halloween

I spy Halloween – si tratta di un gioco sensoriale che stimola la capacità visiva e l’attenzione, adatto anche ai bambini più piccoli, semplice ed economico da realizzare.

I spy Halloween – materiale occorrente per la VERSIONE 1

– cartone (io ho usato un contenitore per pizza)

– pannolenci (o altro tessuto)

– riso

– plastica trasparente (io ho usato un ritaglio di un sacco da spazzatura)

– colla a caldo

– forbici e taglierino

– l’ideale sarebbe avere a disposizione piccoli oggettini tridimensionali, ma in alternativa si possono usare anche delle immagini a tema, come ho fatto io

– carta per preparare le schede da allegare (se volete) al gioco

I spy Halloween – come si fa – VERSIONE 1

Ritagliate due forme identiche nel cartone:

In una delle due incidete l’interno, in modo tale che rimanga soltanto una cornice, e preparate anche delle striscioline:

Incollate vari strati di striscioline intorno alla forma di cartone, per creare un certo spessore:

Foderate l’interno e la cornice col pannolenci, fissandolo sempre con la colla a caldo:

Incollate un pezzo di pannolenci anche alla cornice:

Poi incidete la parte centrale lasciando un margine che, rigirato, possa bastare a rivestire il cartone lungo lo spessore e l’altro lato della cornice:

Sul rovescio della cornice incollate la plastica trasparente:

Riempite di riso il primo cartone preparato, aggiungete gli elementi che il bambino si divertirà poi  a cercare e chiudete sovrapponendo il secondo elemento (quello con la plastica), quindi chiudete con la colla a caldo:

Rivestite il retro con altro pannolenci:

Girate sul davanti e rifinite i bordi con la colla a caldo:

O se preferite con ago e filo:

I spy Halloween – materiale occorrente per la  VERSIONE 2

– riso

– colla a caldo

– pannolenci

– elementi da inserire a tema Halloween

– una custodia da cd

I spy Halloween – come si fa – VERSIONE 2

Smontate la custodia, eliminate la parte centrale e rimontate (rimangono dei fori e un’apertura a lato, che chiuderemo poi col pannolenci):

Se utilizzate immagini e non elementi tridimensionali, incollateli su del cartoncino  da una parte e dall’altra; il mio cartoncino aveva una facciata verde e una rossa:

Mettete nella custodia del cd del riso e gli elementi scelti:

Chiudete con del pannolenci fissato con la colla a caldo lungo i quattro lati:

I spy Halloween – il gioco può essere utilizzato così, soprattutto per i più piccoli, oppure può essere accompagnato da un elenco (illustrato o scritto),

o anche da carte (simili alle carte delle nomenclature Montessori) che possono contenere solo l’immagine,

oppure anche il nome (se il bambino sa già leggere):

Potete anche pensare di utilizzare il gioco per aiutare la memorizzazione dei nomi in Inglese:

Questo è il materiale che ho utilizzato io (immagini, carte scritte in Italiano, carte scritte in Inglese) disponibile per gli abbonati

I spy Halloween

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Lavoretti per Halloween – fantasmini da ritagliare

Lavoretti per Halloween – fantasmini da ritagliare

Ho preparato un tutorial con modello scaricabile gratuitamente, per proporre ai bambini più piccoli un’attività di ritaglio della carta.

Per le maestre d’asilo che amano questa attività, il modello è adatto anche ad essere ritagliato col punteruolo, invece che con le forbici.

Il risultato è molto simpatico:

Lavoretti per Halloween – fantasmini da ritagliare
Trovi istruzioni e modello stampabile qui:

http://www.genitorichannel.it/In-famiglia/Creare-con-i-bimbi.html

Lavoretti per Halloween – fantasmini da ritagliare

Travestimenti: 80 e più idee non solo per Carnevale

Costumi e travestimenti –  maschere, parrucche, mantelli, accessori, tute, idee per il trucco, tutto “fai da te” per il gioco dei travestimenti (non sono a Carnevale)…

 Costumi e travestimenti : Pippi Calzelunghe, leone, gatto, panda, draghetto, cavaliere con l’armatura, subacqueo, ecc… Molti dei lavori proposti sono adatti ad essere realizzati dai bambini stessi.

1

1. parrucca da Pippi Calzelunghe, di http://www.flickr.com/

2

2. tutorial con modelli stampabili gratuiti per realizzare queste bellissime maschere in panno per giocare a fare il leone, il panda, la civetta, di http://www.petitpoulou.com/

3

3. Cappello da drago, a uncinetto, istruzioni stampabili gratuite qui http://www.redheart.com/

4

4. maschera di coniglietto in cartoncino, decorata con batuffoli di cotone, tutorial di http://babyccinokids.com

5

5. armatura di cartone, tutorial di http://www.freshhomeideas.com/

6

6. attezzatura da sub, tutorial di http://www.realsimple.com/

7

7. ali e aureola da angelo, tutto in materiale riciclato, tutorial di http://www.realsimple.com/

8

8. berretto da Frankenstein realizzato con un secchiello da spiaggia, tutorial di http://www.craftsandsutch.com

9

9. gattina nera, di http://www.etsy.com

10

10. costume da popcorn per bambini portati, via http://www.marthastewart.com

11

11. mantelli da drago, di http://www.etsy.com

12

12. costume da medusa, tutorial di http://family.go.com/

13

13. gattina bianca, via http://koolandkreativ.blogspot.com/

14

14. costume da stella, di http://www.orientaltrading.com

15

15. musetti e code per tutti i gusti, di http://www.oeufnyc.com/

16

16. robot di cartone, di http://www.coolest-homemade-costumes.com

17

17. costume da “ruspa”, via http://www.parenting.com/

18

18. maschera di gufo, di http://www.marthastewart.com/

19

19. semplicissimo lupo, di http://thecraftsdept.marthastewart.com/

20

20. costume da porcospino, tutorial di http://family.go.com/

21

21. ragnetto, di http://www.chasing-fireflies.com/

22

22. principessa della primavera, maschera con fiori e piume, di http://www.bhg.com

23

23. guerriero vichingo, di http://www.etsy.com/

24

24. semplice e bellissima maschera da volpe in cartoncino, tutorial e modello gratuito qui http://whipup.net/2011/03/28/

25

25. maschere da stampare e ritagliare di http://www.masksz.com/

26

26. maschera da lupo grigio, di http://www.etsy.com

27

27. maschera da uccello, di http://www.marthastewart.com/

28

28. maschera da gufo, di http://www.marthastewart.com/

29

29. maschera gatto, di http://www.marthastewart.com/

30

30. maschere da dinosauro, di http://www.dinosaurcorporation.com/

31

31. maschera da maialino, di http://bkids.typepad.com/

32

32. maschera Arlecchino, di http://www.scout-holiday.com/

33

33. maschere di vari animali, di http://www.etsy.com/

34

34. maschera con le sagome delle mani, di http://funhandprintart.blogspot.com/

35

35. camion dei pompieri, di http://reciclandoenlaescuela.blogspot.com

36

36. orso polare, tutorial di http://iheartcraftythings.blogspot.com

37

37. ali variopinte, tutorial di http://llevoelinvierno.blogspot.com

38

38. maschere coi cartoni delle uova, di http://elhadadepapel.blogspot.com/

39

39. di http://www.elsadrayfarges.com/ (non c’è tutorial)

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40. mascherine ritagliate con bastoncino, idea (non c’è tutorial) http://www.stylemepretty.com

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41. coda di pavone, tutorial di http://www.thetraintocrazy.com/

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42. ali di farfalla in cartone, tutorial di http://secret-agent-josephine.com/

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43. corona in feltro, tutorial molto dettagliato di http://www.gsheller.com

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44. una bella stellina, di http://www.thumbeline.com

45

45. bacchetta magica, di http://www.craftprojectideas.com/index.php

46

46. le semplici mascherine da decorare, di http://www.classifiedmom.com/

47

47. razzi, via http://www.paperblog.fr/5080246/

48

48. cappelli bizzarri, di http://www.flickr.com/

49

49. vari elementi per travestirsi con poco, via http://www.aprilfosterevents.com/

50

50. super eroine, tutorial di http://feelincrafty.wordpress.com/

51

51. Nel paese delle creature selvagge, tutorial bellissimo di http://www.redtedart.com/

52

52. Totoro, tutorial per esperte di cucito di http://youandmie.wordpress.com/

53

53. Pimpi a uncinetto, di http://www.etsy.com/listing/

54

54.  Winnie the Pooh a uncinetto, di http://www.etsy.com

55

55. un drago… di http://www.oriente9.es/ (in vendita)

56

56. occhiali simpatici, modello gratis di http://blissbloomblog.blogspot.com/

57

57. costume arcobaleno di http://modernkiddo.com/

58

58. cappello da strega, tutorial e cartamodello gratuito di http://www.livingwithpunks.com/

59

59. modelli gratis per occhiali da decorare, di http://www.firstpalette.com/

60

60. vari copricapo divertenti coi piatti di carta, di http://alphamom.com/

61

61. barbe e baffi di feltro, di http://mmmcrafts.blogspot.com/

62

62. apicoltore, di http://www.marthastewart.com/

63

63. Il Cappellaio Matto (e Alice) tutorial di http://www.danamadeit.com/

64

64. Robot, di http://www.parents.com

65

65. piccolo chitarrista, via http://meggyolks.tumblr.com/

66

66. maschere di feltro varie, di http://www.elsiemarley.com

67

67. la treccia di Raperonzolo, di http://blog.bitsofeverything.com/

68

68. corone da principessa con velo, via http://kickcanandconkers.blogspot.com/

69

69. coccodrillo, via http://www.info-graz.at/spielideen/

70

70. occhioni, tutorial di http://www.kidsaction.de/

71

71. tutorial con cartamodello gratuito per questi berretti volpe, gufo e procione di http://mothandsparrow.blogspot.com

72

72. cappello da piovra, di http://www.etsy.com

73

73. cappello da pirata, cartamodello gratuito di http://www.simplesimonandco.com

74

74. Minnie a uncinetto, di http://www.etsy.com/

75

75. vestitino volpe, di http://www.etsy.com/

76

76. vestitino coccinella, di http://www.etsy.com/

77

77. berretto da stegosauro, tutorial e istruzioni gratis di http://www.ravelry.com/

78

78. maschera da Batman a uncinetto di http://projectsbycarm.blogspot.com/ (non c’è tutorial)

79

79. berretto – parrucca di http://www.etsy.com/listing/

80

80. piedoni, tutorial di http://bakerswifemadeit.blogspot.com/

81

81. drago di http://www.etsy.com/ (non c’è tutorial)

82

82. orecchie varie, di http://hartandsew.blogspot.com

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