VITA PRATICA MONTESSORI Cucire un bottone

Nome dell’esercizio in inglese: sewing on a button  

Area: movimenti elementari, cura di sé, cura dell’ambiente

Prima presentazione

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un grande bottone di legno a quattro fori, un cordoncino con un nodo ad una delle estremità, un ago grande, schede sequenza (facoltative). Un tavolo e due sedie

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cucire un bottone”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. infilare il cordoncino nella cruna dell’ago e posarlo alla nostra destra

. tenere il bottone con la mano sinistra

. infilare l’ago nel foro in basso a destra del bottone, dal basso verso l’alto, e dire: “Punta in su”

. lasciare l’ago e riprenderlo da sopra

. tirare verso l’alto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro del bottone in alto a sinistra e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il bottone

. tirare verso il basso

. far notare il punto obliquo che abbiano realizzato

. infilare l’ago dal basso verso l’alto nel foro in basso a sinistra del bottone, e dire: “Punta in su”

. lasciare la mano e prendere l’ago sopra al bottone

. tirare verso l’alto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro in alto a destra, e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il bottone

. tirare verso il basso

. sfilare l’ago dal cordoncino e ammirare il proprio lavoro

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. pizzicando i punti uno ad uno sfilare il cordoncino dal bottone

. infilare l’ago e ripetere la procedura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Seconda presentazione

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un grande bottone a quattro fori, un pezzo di tessuto a trama larga inamidato o montato su un telaietto da ricamo, un rocchetto di filo da ricamo colorato, forbici, un ago a cruna larga su un puntaspilli, schede sequenza (facoltative), un ditale a misura di bambino, un infila aghi, una ciotolina per gli scarti di filo. Un tavolo e due sedie

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cucire un bottone sul tessuto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. infilare il ditale nel dito indice della mano sinistra

2. analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere il rocchetto e le forbici e tagliare una misura di filo (la misura di solito è la larghezza del tavolo

. distendere il filo tagliato in linea orizzontale sul tavolo

. rimettere forbici e rocchetto sul vassoio

.  infilare l’ago       

. fare il nodo al filo

. tenere il tessuto o il telaio con la mano sinistra

. con la mano destra infilare l’ago al centro del tessuto, dal basso verso l’alto, e dire: “Punta in su”

. trattenere l’ago col ditale sotto il tessuto, portare la mano destra sul davanti del tessuto, prendere l’ago

. tirare il filo verso l’alto fino a sentire il nodo che fa resistenza

. posare il tessuto sul tavolo, prendere il bottone con la mano sinistra

. infilare l’ago nel foro in basso a destra del bottone, dal basso verso l’alto, e dire: “Punta in su”

. trattenere l’ago col ditale sotto il bottone, portare la mano destra sul davanti del bottone, prendere l’ago

. con la mano sinistra accompagnare il bottone fino a che non tocca il tessuto

. tenere il bottone e il tessuto insieme con la mano sinistra (il pollice sul bottone, l’indice col ditale sotto il tessuto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro del bottone in alto a sinistra e attraverso il tessuto, e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il tessuto

. tirare verso il basso

. far notare il punto obliquo che abbiano realizzato

. infilare l’ago dal basso verso l’alto, attraverso il tessuto, nel foro in basso a sinistra del bottone, e dire: “Punta in su”

. trattenere l’ago col ditale sotto il tessuto, portare la mano destra sul davanti del bottone, prendere l’ago

. tirare verso l’alto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro del bottone in alto a destra e attraverso il tessuto, e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il tessuto

. tirare verso il basso

. posare il tessuto e l’ago sul tavolo e ammirare il proprio lavoro

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. prendere le forbici e tagliare il filo a una decina di centimetri dall’ago

. posare le forbici sul vassoio, sfilare il filo che si trova nella cruna dell’ago

. puntare l’ago nel puntaspilli e mettere l’avanzo di filo nella ciotola apposita

. pizzicando i punti uno ad uno sfilare il filo dal bottone e dal tessuto

. mettere il filo nella ciotola apposita

. ripetere la procedura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. gettare i fili scartati nella pattumiera

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Terza presentazione

Età: dai 4 anni

Materiale: un vassoio contenente un assortimento di bottoni colorati a quattro fori in una scatolina, un assortimento di tessuti, rocchetti di filo di cotone colorato, forbici, un ago e uno spillo con capocchia di spillo su un puntaspilli, un infila aghi, schede sequenza (facoltative), un ditale a misura di bambino, una ciotolina per gli scarti di filo. Un tavolo e due sedie

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cucire i bottoni sul tessuto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. infilare il ditale nel dito indice della mano sinistra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. scegliere un tessuto e metterlo di fronte a noi

. scegliere un bottone e un rocchetto di filo da abbinare

. tagliare una misura di filo

.  infilare l’ago      

. fare il nodo al filo

. decidere dove vogliamo cucire il bottone

. prendere uno spillo e sostituire il bottone con lo spillo, facendolo passare attraverso il tessuto da sopra a sotto e da sotto a sopra

. cucire il bottone come nelle precedenti presentazioni

. ripetere tre volte

. con l’ultimo punto avremo l’ago sotto al tessuto

. infilare l’ago dal basso verso l’alto attraverso il tessuto, ma non attraverso il foro del bottone

. togliere lo spillo e appuntarlo nel puntaspilli

. avvolgere il filo cinque volte tra il bottone e il tessuto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso attraverso il tessuto

. capovolgere il tessuto e tirare il filo verso l’alto

. passare l’ago in linea orizzontale sul tessuto dietro al bottone e tirare

. ripetere altre due volte

. fare un ultimo punto, senza tirare completamente il filo

. infilare l’ago nell’asola che si è creata col filo e tirare

. tagliare con le forbici il filo che avanza

. posare le forbici sul vassoio, sfilare il filo che si trova nella cruna dell’ago

. puntare l’ago nel puntaspilli e mettere l’avanzo di filo nella ciotola apposita

. ripetere la procedura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. gettare i fili scartati nella pattumiera

. mettere il tessuto con i bottoni cuciti nella cartellina dei lavori completati

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per cucire un bottone

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: ago, cruna, punta, filo, tessuto, nodo, punto, spillo, ecc.

Punti di interesse: le direzioni alternate dell’ago, la crocetta di filo che si forma tra i quattro fori del bottone, l’uso dello spillo per evitare di cucire il bottone troppo aderente al tessuto, l’uso del ditale per spingere l’ago

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi le mani

Presentazione 1 (al tavolo)

Nome dell’esercizio in inglese: hand washing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: in un posto fisso, su un tavolino, un contenitore di sapone liquido o una saponetta sul portasapone, una bacinella, un asciugamano, una brocca di acqua calda, una spugna grande su un piattino, una spugna piccola su un piattino, un asciugamano per le mani, un secchio, uno spazzolino da unghie su un piattino, un panno asciutto, crema per le mani, secchio

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino al tavolo per il lavaggio delle mani

. andare al rubinetto per riempire la brocca con acqua calda, quindi posizionarla a destra della bacinella

. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. versare una piccola quantità d’acqua nella bacinella, quindi asciugare il beccuccio della brocca con la spugna piccola

. mettere il ​​sapone nella bacinella

. mettere lo spazzolino per unghie nella bacinella

. immergere le mani nell’acqua

. raccogliere il sapone e insaponare le mani

. rimettere il sapone sul portasapone

. strofinare ogni dito iniziando con il pollice, eventualmente nominandoli. Passare ai palmi e ai polsi

. raccogliere lo spazzolino con la mano sinistra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia

. trasferire lo spazzolino sulla mano destra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia

. mettere lo spazzolino sul suo piatto

. versare l’acqua della bacinella nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo, pulirla con la spugna grande e asciugare eventuali gocce sul tavolo

. prendere la brocca e versare dell’acqua pulita nella bacinella (circa metà di ciò che resta), appoggia la brocca sul tavolo e asciuga eventuali gocce che scendono dal beccuccio con la spugna piccola

. sciacquare le mani nella bacinella

. scuotere le mani sulla bacinella, prendere l’asciugamano e asciugare le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. quando le mani sono asciutte piegare l’asciugamano a metà e posizionalo accanto alla bacinella

. asciugare eventuali gocce sul tavolo con l’asciugamano

. prendere la bacinella e svuotala nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo, asciugare il bordo con l’asciugamano

. prendere la brocca e svuotare l’acqua rimanente nella bacinella, appoggiare la brocca sul tavolo e asciugare il beccuccio con la spugna piccola

. prendere lo spazzolino dal piatto e metterlo sul piatto della spugna

. lavare e asciugare il piattino dello spazzolino, usando la spugna grande ed eventualmente l’asciugamano

. lavare e asciugare lo spazzolino, rimetterlo nel suo piattino

. prendere il sapone e posizionalo sul piatto della spugna

. lavare e asciugare il portasapone, rimettere il sapone al suo posto

. prendere il piattino della spugna, lavarlo e asciugarlo

. con la spugna lavare l’interno della bacinella, strizzare la spugna e rimetterla sul suo piatto

. prendere la bacinella, farla oscillare leggermente quindi svuotarla nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo

. con il panno asciutto fare un guanto e asciugare l’interno della bacinella

. girare la bacinella con due mani sull’asciugamano piegato e asciugare l’esterno

. prendere la brocca e metterla di fronte a sé, asciugarla

. mettere la brocca nella bacinella 

. portare il secchio al lavandino, farlo oscillare leggermente e svuotalo

. mettere il secchio nel lavandino, versarci un po’d’acqua, sciacquarlo e svuotalo

. aprire un asciugamano accanto al lavandino e appoggiarci il secchio per asciugare il fondo

. riportare il secchio al tavolo e asciugarlo come abbiamo fatto con la bacinella

. sostituire gli asciugamani usati con quelli puliti e portare quelli sporchi nel cesto della biancheria da lavare

. se si desidera, massaggiarsi un po’ di crema per le mani

. rimettersi orologio e altri gioielli, sistemarsi le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Presentazione 2 (al rubinetto)

Nome dell’esercizio in inglese: washing hands at tap

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: sapone liquido, asciugamano appeso al suo gancio, panno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani” 

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare al lavandino

. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi si può aggiungere acqua calda

. bagnarsi le mani e scollarle

. usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto

. spruzzare del sapone sul palmo di una mano

. strofinare bene le dita, il palmo e il dorso, il polso

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto

. sciacquare bene le mani rimuovendo tutto il sapone, quindi scuoterle energicamente

. chiudere il rubinetto col panno

. asciugare accuratamente le mani e le dita con l’asciugamano

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugare le gocce attorno al lavandino con il panno

. mettere il panno a lavare

. rimettere orologio e altri gioielli e riabbassare le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi le mani da soli, igiene, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: mani, lavaggio delle mani, sapone, unghie, spazzolino, sporco, pulito, ecc.

Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno piccolo, agitare le mani per rimuovere l’acqua in eccesso, usare una piccola quantità di sapone, asciugare bene le mani, l’odore del sapone, la sensazione pulito, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati

Controllo dell’errore: il bambino non segue correttamente i passaggi, al termine le mani sono ancora sporche, viene rovesciata dell’acqua, al termine le mani sono ancora insaponate

Note: accertarsi che i bambini si lavino le mani dopo aver usato il bagno, tutte le volte che sono sporche, e prima di maneggiare i materiali. La mano è uno strumento di intelligenza, è importante tenere le mani pulite

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi il viso

Nome dell’esercizio in inglese: wash your face

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: 2 anni e mezzo

Materiale: sapone delicato, un panno, un asciugamano per il viso, uno specchio ad altezza di bambino, sempre a disposizione accanto a rubinetto e lavandino   

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti il viso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino in bagno

. mostrare dove si trova l’occorrente per lavarsi il viso

. rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi aggiungere acqua calda

. chinarsi verso il lavandino

. tenendo le mani coi palmi verso l’alto, bagnarle e usarle per inumidirsi il viso tamponando

. scrollare le mani e usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto

 . spruzzare del sapone sul palmo di una mano

. strofinare brevemente il sapone tra i palmi della mano

. lavare delicatamente le guance, la fronte e il naso, senza che il sapone entri in contatto con gli occhi, guardandoti allo specchio

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto

. risciacquare il viso con le mani per rimuovere tutto il sapone, aiutandosi con lo specchio

. chiudere il rubinetto col panno

. prendere l’asciugamano e asciugare il viso e le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi il viso con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. appendere nuovamente l’asciugamani al gancio se pulito, altrimenti metterlo nel cesto della biancheria da lavare

. prendere il panno, asciugare le gocce attorno al lavandino e poi mettere il panno a lavare

. riabbassare le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi il viso da soli 

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura

Nomenclatura: il nome delle varie parti del viso, sapone, temperatura, risciacquare, ecc.

Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno. Sensazione di pulito. Lo specchio.

Controllo dell’errore: Il viso è ancora sporco. Il viso o le mani sono ancora insaponati.

Note: accertarsi che i bambini si lavino il viso quando serve, soprattutto dopo i pasti. Lasciare che i bambini possano lavarsi il viso da soli ogni volta che lo ritengono necessario

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi i denti

Nome dell’esercizio in inglese: tooth brushing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente: tubetto di dentifricio, un piattino, un pezzo di panno carta ripiegato in quattro, un panno. Lavandino e specchio a misura di bambino. Spazzolino da denti, bicchiere e piccolo asciugamani personali

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti i denti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino a prendere il vassoio e metterlo di fianco al lavandino

. preparare accanto al lavandino anche spazzolino, bicchiere e asciugamano personali

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire il rubinetto e riempire il bicchiere d’acqua fredda; chiudere il rubinetto

. prendere lo spazzolino con la mano destra e il bicchiere con la sinistra

. versare poca acqua sulle setole, quindi posare il bicchiere

. appoggiare lo spazzolino sul piattino con le setole rivolte verso l’alto

. prendere il tubetto del dentifricio con la mano sinistra e aprire il tappo con la destra (eventualmente posare il tappo sul piattino)

. prendere lo spazzolino con la destra e spremere poco dentifricio sulle setole

. posare nuovamente lo spazzolino sul piattino

. chiudere il tubetto del dentifricio e rimetterlo al suo posto

. prendere con la mano sinistra il panno carta e con la destra lo spazzolino

. spazzolare i denti cominciando dai denti anteriori e continuare finché tutti i denti sono saranno spazzolati accuratamente

. se serve sputare di tanto in tanto l’eccesso di schiuma e tamponare la bocca col panno carta

. gettare il panno carta nel cestino e passare lo spazzolino nella mano sinistra

. con la destra prendere il bicchiere, fare un sorso, risciacquare la bocca e sputare. Ripetere per sciacquare bene la bocca

. rimettere il bicchiere al suo posto

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino

. risciacquare lo spazzolino e rimetterlo sul piattino

. asciugarsi il viso con l’asciugamani e ammirare i propri denti puliti allo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi i denti con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. usare l’asciugamani per asciugare il piattino, lo spazzolino e il bicchiere

. ricomporre il vassoio

. usare il panno per asciugare eventuali gocce, poi metterlo nella cesta dei panni da lavare

. rimettere gli oggetti personali al loro posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi i denti da soli

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: lavarsi i denti, denti, spazzolino, dentifricio, ecc.

Punti di interesse: il sapore del dentifricio, spazzolare a partire dai denti anteriori (dal centro alla periferia), ammirare i propri denti puliti

Controllo dell’errore: i denti non sono puliti, si rovescia dell’acqua. Ci sono residui di dentifricio sui denti

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VITA PRATICA MONTESSORI Pettinare e spazzolare i capelli

Nome dell’esercizio in inglese: combing hair, brushing hair

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente scatola di fazzoletti di carta e uno specchietto verticale. Il pettine personale del bambino, il nostro pettine personale

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come pettinare i capelli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino davanti al materiale, quindi portare il proprio pettine personale

. prendere un fazzoletto dalla scatola e stenderlo sul vassoio, quindi appoggiarvi il pettine

. mettere lo specchio in verticale sul vassoio e portare il vassoio a un tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere lo specchio con entrambe le mani e sollevarlo quanto serve per poterci specchiare

. posare lo specchio e prendere il pettine con la mano destra

. iniziare a pettinare i capelli attorno al viso, a partire dalle punte, con colpi corti e delicati 

. lavorare ogni ciocca di capelli fino a quando il pettine scorre senza intoppi dal cuoio capelluto alla punta dei capelli

. posare il pettine sul fazzoletto e prendere lo specchio con due mani

. guardarsi allo specchio e ammirare i capelli pettinati

. posare lo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di pettinarsi i capelli, invitarlo ad andare a prendere il suo pettine personale 

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. tenendo il pettine nella mano sinistra, usare la mano destra (pollice contro indice e medio) per rimuovere eventuali capelli rimasti intrappolati nel pettine

. mettere i capelli raccolti nel fazzoletto, appallottolarlo e gettarlo nel cestino dei rifiuti

. riportare il vassoio al suo posto

. riportare il pettine personale al suo posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pettinarsi i capelli da soli 

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: capelli, pettine, pettinatura, ciocca, ecc.

Punti di interesse: pettinare una ciocca alla volta, i capelli pettinati sono più belli, togliere i capelli dal pettine prima di riporlo

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, i capelli si aggrovigliano nel pettine

Varianti ed estensioni: usare pettini di forma diversa, usare una spazzola

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VITA PRATICA MONTESSORI Starnutire

Nome dell’esercizio in inglese: sneezing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno                                                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come starnutire”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando starnutiamo è molto importante”

. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando starnutiamo

. chiedere al bambino di far finta di starnutire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato

. appena il bambino starnutisce, dire “Salute!” e invitarlo a rispondere “Grazie!” 

. d’ora in poi, ogni volta che il bambino starnutisce, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si starnutisce, essere educati e rispettosi degli altri

Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: starnuto, gomito, interno, “Salute!” e “Grazie!”, ecc.

Punti di interesse: lo starnuto può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire uno starnuto perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti

Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre starnutisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo    

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VITA PRATICA MONTESSORI Tossire

Nome dell’esercizio in inglese: coughing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno                                                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come tossire”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando si tossisce è molto importante”

. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando tossiamo

. chiedere al bambino di far finta di tossire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato

. d’ora in poi, ogni volta che il bambino tossirà, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si tossisce, essere educati e rispettosi degli altri

Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: tosse, gomito, interno, ecc.

Punti di interesse: la tosse può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire la tosse perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti.

Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre tossisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo    

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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VITA PRATICA MONTESSORI Soffiarsi il naso

Nome dell’esercizio in inglese: blowing nose

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente fazzoletti usa e getta e uno specchio, cestino dei rifiuti, lavandino

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come  soffiarti il naso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare insieme al bambino nel luogo della stanza in cui teniamo il vassoio per soffiarsi il naso

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. guardarsi allo specchio per verificare se è necessario soffiarsi il naso

. prendere un fazzoletto

. posizionare il fazzoletto sul palmo destro e, con l’indice sinistro, fare una leggera depressione nel centro

. usando entrambe le mani, portare il fazzoletto verso il viso contro il naso

. con l’indice della mano destra coprire la narice destra e soffiare

. con l’indice della mano sinistra coprire la narice sinistra e soffiare

. allontanare il tessuto dal naso, raccoglierlo nella mano destra e asciugare rapidamente ciascuna narice

. gettare il fazzoletto nel cestino

. esaminarsi il naso allo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di soffiarsi il naso, permettergli di farlo

3. Conclusione

. lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per soffiarsi il naso in autonomia

Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, tenere il naso libero per respirare bene, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: naso, narici, muco, fazzoletto, soffiare, ecc.

Punti di interesse: soffiare una narice alla volta, respirare bene attraverso le narici

Controllo dell’errore: il bambino non riesce a liberare bene le narici, il fazzoletto non viene gettato nel cestino, il bambino non si soffia il naso quando dovrebbe

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