Autoritratti cubisti come Picasso e Braque

Materiali

  • carta da pittura
  • carta da lucido
  • fotocamera
  • stampante
  • colori a tempera
  • forbici e colla
  • pennarello nero
  • righello
  • pennelli grossi e fini

Risorse dal web

  • Cos’è il cubismo? Un corto animato di grande qualità di Tate Kids. In Inglese, ma è possibile guardarlo con i sottotitoli in Italiano con Youtube. Parla in particolare delle figure di Pablo Picasso e Georges Braque. La mia prima scelta perchè i bambini ne sono stati davvero catturati
  • Cos’è il cubismo? Della National Gallery of Scotland (Inglese con sottotitoli)
  • Cubismo in 9 minuti di Curious Muse (Inglese con sottotitoli)
  • Crea un ritratto cubista come Picasso, Peggy Guggenheim Collection, Kids Day, in Italiano. Il video tutorial che ha ispirato i nostri autoritratti

Opere che potremo ammirare al Museo Guggenheim di Venezia

Come abbiamo lavorato

  • Abbiamo parlato del cubismo guardando e commentando insieme il video prodotto da Tate kids.
  • In preparazione all’uscita didattica al Museo Guggenheim di Venezia abbiamo osservato e commentato insieme le opere presenti nella collezione.
  • Abbiamo realizzato il nostro autoritratto cubista ispirato al cubismo analitico
  • Abbiamo realizzato il nostro autoritratto ispirato al cubismo sintetico

Contenuti per l’insegnante

Parigi, 1908. Tutti gli artisti sono impegnati ad inviare le loro opere ai giudici che stanno allestendo un’importante mostra. Uno di questi giudici è Henri Matisse, un pittore molto rispettato e che all’epoca era uno degli artisti più famosi al mondo.

Ecco che arriva un giovane artista, con sei opere che spera impressioneranno il comitato della mostra. Si chiama Georges Braque ed ha 26 anni. Colleziona manifesti. Di notte li stacca dai muri di Parigi. Oltre ad essere un artista, è molto bravo negli sport.

Quando Matisse vede i quadri di Braque li trova assurdi. “Sono fatti di piccoli cubi!”, dice… un critico d’arte lo sente e nomina questa nuova arte cubismo.

Il cubismo è stato ideato da due grandi amici: George Braque e Pablo Picasso. Avevano la stessa età, ma erano molto diversi. Georges lavorava molto lentamente ed aveva un carattere introverso e solitario; Pablo lavorava molto velocemente ed aveva un carattere aperto e socievole.

Ma sai chi erano i loro eroi? I fratelli Wright, che avevano da poco inventato una macchina volante, Picasso e Braque misero perfino dei riferimenti al volo nei loro quadri, ed anche loro volevano essere degli inventori: volevano inventare una nuova arte che stupisse le persone.

Si ispirarono all’arte di tutto il mondo: le sculture africane, le stampe giapponesi, le pitture rupestri.

Notarono che quando guardiamo qualcosa, possiamo vederla solo da un punto di vista, ad esempio solo di fronte, o solo di lato, o solo dall’alto… quindi, invece di provare a dipingere le cose come le vedevano, iniziarono a dipingere le cose come le potevano immaginare.

Per questo hanno dipinto oggetti visti da molti lati contemporaneamente ed hanno quindi appiattito tutte queste visioni in un’unica immagine. In questo modo potevano rivelare in un’unica immagine diversi lati delle cose: potevano rivelare diversi lati delle cose nello stesso momento.

Ci sono molti tipi di cubismo; i più importanti sono:
. il cubismo analitico, che rompe la forma in forme geometriche. Nel cubismo analitico gli artisti sentono il colore come un elemento di distrazione, e per questo utilizzano solo i grigi ed i marroni
. il cubismo sintetico, che è più creativo e si basa sull’immaginazione dell’artista. Torna il colore.

Diamo un’occhiata a un esempio di cubismo analitico.

Georges Braque-Glass on a table.

Braque ha dipinto un bicchiere su un tavolo, ma è difficile da individuare perchè il bicchiere e il tavolo sono mostrati da molte angolazioni diverse. Possiamo vedere la parte anteriore, posteriore e laterale del bicchiere, tutto allo stesso tempo. E’ come se fosse in una stanza degli specchi, o come se lo stessimo guardando con una vista ai Raggi X.

Ora ecco un esempio di cubismo sintetico, un collage di Pablo Picasso.

Bottle of Vieux Marc, Glass, Guitar and Newspaper 1913 Pablo Picasso 1881-1973 Purchased 1961 http://www.tate.org.uk/art/work/T00414

Quali oggetti possiamo individuare? Un giornale, una bottiglia, un bicchiere, una chitarra.
Dove potremmo trovare tutte queste cose in un unico luogo? In un bar!
E’ come un puzzle o un indovinello, Picasso si diverte. Ti dà indizi riguardo all’immagine che stai guardando.
Osserva la chitarra: è davvero una chitarra? O sono parti di una chitarra? Picasso vuole che il tuo cervello metta insieme lo strumento.

In molti hanno provato a decifrare il cubismo nel corso degli anni, ma Picasso e Braque si sono sempre rifiutati di spiegarlo.

Altri artisti, oltre a Braque e Picasso, hanno iniziato a realizzare opere d’arte cubiste.

Questa, ad esempio, è una scultura di Henri Laurens:

Head of a Young Girl 1920 Henri Laurens 1885-1954 Presented by Gustav and Elly Kahnweiler 1974, accessioned 1994 http://www.tate.org.uk/art/work/T06807

E questo è un dipinto di Juan Gris:

Bottle of Rum and Newspaper 1913-4 Juan Gris 1887-1927 Presented by Gustav and Elly Kahnweiler 1974, accessioned 1994 http://www.tate.org.uk/art/work/T06808

Sonia e Robert Delaunay hanno inventato una versiona colorata del cubismo chiamata orfismo.
Questo dipinto di Sonia Delaunay illustra una poesia che descrive un viaggio attraverso la Russia sull’Espresso Transiberiano. Hai presente quando guardi fuori dal finestrino di un treno in corsa? Quando il paesaggio si offusca e diventa di tanti colori diversi? Questo è ciò che Delaunay ti mostra nel suo dipinto.

https://ilmanifesto.it/verso-la-siberia-in-viaggio-con-un-cadavere

Anche musicisti e scrittori sono stati ispirati dal cubismo.

Alla gente piaceva l’ottimismo del cubismo, il modo in cui offriva un nuovo modo di vedere le cose e di celebrare la vita moderna.

Poi, nel 1915, il cubismo si interruppe bruscamente con lo scoppio della prima guerra mondiale.
Braque prestò servizio come soldato e fu ferito sul fronte occidentale.
Picasso, nel frattempo, continuò a lavorare a Parigi e si interessò ad altre idee rivoluzionarie come il surrealismo.

Dopo la guerra Picasso e Braque si separarono, ma per sei entusiasmanti anni, dal 1908 al 1914, questi due artisti hanno creato qualcosa di rivoluzionario, un modo completamente nuovo di guardare il mondo.

Autoritratto secondo il cubismo analitico

Per ogni bambino scattiamo tre primi piani del volto: uno frontale, uno di profilo e uno dall’alto. Stampiamo le immagini

Dividiamo le tre immagini in tante forme diverse, cercando di mantenere intatti gli elementi principali del volto (occhi, nasi, orecchie, bocche)

Incolliamo gli elementi ritagliati su un cartoncino bianco, accostando le varie parti dei volti nel modo che più ci piace

Osserviamo la nostra composizione: noteremo che nel nostro collage si sono create delle linee che possiamo marcare con l’aiuto di un pennarello nero e un righello. Evidenziamo anche nasi, occhi, bocche e orecchie

quindi riempiamo gli spazi bianchi utilizzando tempera esclusivamente nei colori bianco, marrone e nero

Autoritratto secondo il cubismo sintetico

Per ogni bambino scattiamo tre primi piani del volto: uno frontale, uno di profilo e uno dall’alto. Stampiamo le immagini

Mettiamo un foglio di carta da lucido su ogni immagine e utilizzando un pennarello nero tracciamo i tre ritratti

Dividiamo le tre immagini in tante forme diverse, cercando di mantenere intatti gli elementi principali del volto (occhi, nasi, orecchie, bocche).

Tracciamo delle linee guida su un foglio bianco, quindi Incolliamo gli elementi ritagliati accostando le varie parti dei volti nel modo che più ci piace, tenendo come punto di riferimento le linee tracciate

Dipingiamo il nostro collage con i colori a tempera

Cestino in cartapesta tutorial

Con i bambini spezzettiamo grossolanamente della carta di scarto (cartone e carta da imballaggio, cartoni delle uova, ecc.) e aggiungiamo della carta igienica. Mettiamo il tutto in una ciotola con dell’acqua. Per rendere l’impasto più duro si può aggiungere all’acqua della colla vinilica

Dopo aver lasciato macerare il composto per un giorno, frulliamo ed eliminiamo l’acqua in eccesso

Aggiungiamo alla pasta ottenuta fiorellini e foglie

Ora i bambini possono utilizzare la pasta di carta per rivestire delle ciotole:

Dopo averle fatte asciugare le nostre ciotole sono pronte!

Noi le abbiamo usate per confezionare le nostre uova di Pasqua tinte con i pigmenti naturali:

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VITA PRATICA MONTESSORI Il ciclo di lavoro

Età: dai 3 ai 6 anni

Materiale: tavolo o tappeto, materiale scelto dal bambino 

Presentazione

. invitare il bambino e dare il nome dell’attività “Ti mostro il ciclo di lavoro”

. cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. scegliere un tavolo e distendervi la tovaglietta di feltro apposita. Scegliere un materiale con cui lavorare, trasportarlo e posarlo sulla tovaglietta

. lavorare col materiale scelto

. riportare i materiali al proprio posto sullo scaffale in modo che altri possano lavorarci

. piegare o arrotolare la tovaglietta e riporta al suo posto

. “il ciclo di lavoro è tutto quello che facciamo dall’inizio alla fine di un’attività: scegliere, lavorare, riordinare”

. invitare il bambino a provare.

Obiettivi diretti: condurre un ciclo di lavoro correttamente e in autonomia

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: ciclo di lavoro, i materiali usati nella presentazione

Punti di interesse: scegliere un’attività, portarla a termine, riporre il materiale

Controllo dell’errore: l’insegnante e gli altri bambini

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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VITA PRATICA MONTESSORI Dipingere al cavalletto

Nome dell’esercizio in inglese: paint on the easel

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un cavalletto, un foglio di carta da pittura, colori, pennelli, una spugna, un secchio d’acqua, un luogo dover far asciugare la pittura finita, un vassoio per la pittura finita, un grembiule.

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come dipingere al cavalletto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare il grembiule

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere un foglio di carta da pittura

. scrivere il nome e la data sul foglio

. agganciare la carta al cavalletto

. mettere un pennello in ognuno dei vasetti di colore

. impugnare il pennello del colore scelto utilizzando la presa a tre dita

. dipingere

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. togliere il foglio dal cavalletto e portarlo ad asciugare

. pulire il cavalletto con l’acqua utilizzando la spugna

. portare il secchio al lavandino, svuotare il secchio nel lavandino, lavare la spugna e cambiare l’acqua

. riportare secchio e spugna al cavalletto

. togliersi il grembiule

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare il cavalletto da pittura

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: colore, dipingere, cavalletto, pennelli, ecc.

Punti di interesse: il cavalletto, fissare il foglio, usare un pennello per ogni colore, lavare la postazione

Controllo dell’errore: la postazione è sporca o in disordine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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VITA PRATICA MONTESSORI Appaiamento di oggetti

Nome dell’esercizio in inglese: pairing

Area: esercizi preliminari

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un cestino o una borsa in tessuto contenente 4 coppie di oggetti (12 in tutto). Un tavolo e due sedie  

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro l’appaiamento di oggetti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. trasportare il cestino su di un tavolo, mettendolo alla nostra sinistra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. lavorare nella direzione della scrittura (da sinistra a destra) 

. pescare il primo oggetto e metterlo sul tavolo, a destra del cestino

. pescare il secondo oggetto e confrontarlo col primo

. se è uguale, metterlo sotto al primo

. se è diverso, metterlo a destra del primo

. proseguire allo stesso modo con tutti gli oggetti, finché non avremo formato tutte le quattro coppie

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere uno ad uno gli oggetti nel cestino, raccogliendoli da sinistra a destra

. riportare il cestino allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: riconoscere corrispondenze uno a uno tra oggetti

Obiettivi indiretti: capacità di raggruppare oggetti, preparazione per la matematica e per la scrittura, classificazione scientifica, insiemi, corrispondenza uno ad uno, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: il nome degli oggetti, coppia, appaiare, paio, accoppiare, ecc.

Punti di interesse: esaminare un oggetto con attenzione, formare delle coppie

Controllo dell’errore: i raggruppamenti non sono corretti, un oggetto rimane spaiato   

Varianti ed estensioni: appaiare scarpe o calzini. Appaiare oggetti per colore, forma, dimensione, materiale, lavorare ad occhi bendati, aumentare il numero di coppie, appaiare oggetti alle rispettive immagini, ecc.

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VITA PRATICA MONTESSORI Raggruppamento di oggetti

Nome dell’esercizio in inglese: sorting objects

Area: esercizi preliminari

Età: 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio sul quale si trovano un cestino contenente 4 gruppi di 5 oggetti identici (20 in tutto) e quattro scodelline. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il raggruppamento di oggetti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. trasportare il vassoio su di un tavolo, mettendolo lungo il bordo superiore (quello più distante)

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. lavorare nella direzione della scrittura (da sinistra a destra) 

. prendere il cestino e metterlo alla nostra sinistra

. prendere le ciotoline e disporle in fila orizzontale a destra del cestino

. pescare il primo oggetto e metterlo nella prima ciotola a destra del cestino

. pescare il secondo oggetto e confrontarlo col primo

. se è uguale, metterlo nella stessa ciotola

. se è diverso, metterlo nella prima ciotola vuota procedendo da sinistra a destra

. proseguire allo stesso modo con tutti gli oggetti, finché non avremo vuotato tutto il cestino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere uno ad uno gli oggetti nel cestino, vuotando le ciotole da sinistra a destra

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: formare gruppi di oggetti identici

Obiettivi indiretti: capacità di raggruppare oggetti, preparazione per la matematica e per la scrittura, classificazione scientifica, insiemi, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: il nome degli oggetti, gruppo, raggruppare, uguale, diverso, ecc.

Punti di interesse: esaminare un oggetto con attenzione, più oggetti sono identici tra loro

Controllo dell’errore: i raggruppamenti non sono corretti

Varianti ed estensioni: raggruppare oggetti per colore, forma, dimensione, materiale, lavorare ad occhi bendati, aumentare il numero di raggruppamenti, ecc.

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VITA PRATICA MONTESSORI Suddividere le posate

Nome dell’esercizio in inglese: sorting cutlery

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un grande vassoio contenente un portaposate ed un cesto con forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come suddividere le posate”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere dal cesto una forchetta, per il manico

. metterla nel primo scompartimento a sinistra nel portaposate, facendo meno rumore possibile

. prendere dal cesto un cucchiaio, per il manico

. metterlo nello scompartimento centrale del portaposate, facendo meno rumore possibile

. prendere dal cesto un coltello, per il manico

. metterlo nello scompartimento a destra nel portaposate, facendo meno rumore possibile

. prendere dal cesto cucchiaino, per il manico

. metterlo nel piccolo scompartimento trasversale, facendo meno rumore possibile

. rimuovere allo stesso modo tutte le altre posate una ad una prendendole

. prendere le posate dal cestello in modo casuale, e metterle nel portaposate nel giusto scompartimento

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. una volta che il cestino è vuoto, togliere tutte le posate dal portaposate e rimetterle nel cestino

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riporre le posate ordinatamente

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: portaposate, posate, manico, coltello, forchetta, cucchiaio, cucchiaino, ecc.

Punti di interesse: fare il minor rumore possibile

Controllo dell’errore: le posate non sono riposte in ordine

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VITA PRATICA MONTESSORI Spolverare col guanto da polvere

Nome dell’esercizio in inglese: dust mitt

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: guanti da spolvero in un cestino nello scaffale dedicato alla cura dell’ambiente, uno scaffale impolverato, un tappeto

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare col guanto da polvere”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare a prendere un tappeto e srotolarlo davanti allo scaffale che dobbiamo spolverare

. accompagnare il bambino allo scaffale dov’è conservato il materiale e mostrare dove si trovano i guanti da spolvero

. mettere due guanti in un cestino e portarli davanti allo scaffale, sul tappeto

. dire al bambino: “Questo è lo scaffale da spolverare”

. rimuovere insieme al bambino tutti gli oggetti che si trovano sul ripiano più alto e posarli uno ad uno sul tappeto, da sinistra a destra

. indossare i guanti da spolvero e passarli sul ripiano

. girare la mano con col palmo rivolto verso l’alto per osservare la polvere sul guanto

. mettere i guanti usati

. raccogliere uno ad uno gli oggetti dal tappeto nello stesso ordine in cui li abbiamo tolti dallo scaffale e rimetterli al loro posto

3. Conclusione

. prendere il cestino, mettere i guanti nel cesto dei panni da lavare e rimettere il cestino nello scaffale

. arrotolare il tappeto e riportarlo al suo posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare il ripiano di uno scaffale con un guanto da polvere

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino

stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, cura e rispetto dell’ambiente,

Nomenclatura: guanto, spolverare, polvere, ripiano, scaffale, il nome degli oggetti che si trovano sullo scaffale

Punti di interesse: gioia che deriva dalla sensazione di pulito, mettere gli oggetti sul tappeto da sinistra a destra, infilare il guanto, osservare la polvere sul guanto

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è ancora polvere sul ripiano, non c’è polvere sul guanto, gli oggetti non vengono rimessi sul ripiano in ordine corretto

Varianti ed estensioni: spolverare tutti i ripiani dello scaffale (dal più alto al più basso), spolverare un tavolo, spolverare oggetti

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VITA PRATICA MONTESSORI Spolverare col piumino

Nome dell’esercizio in inglese: using a feather duster

Area: esercizi preliminari, rotazione del polso, cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: piumini da spolvero, cestino, un ripiano di uno scaffale con degli oggetti impolverati

Presentazione

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare oggetti col piumino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. mettere due piumini nel cestino

. trasportare il cestino su di un tavolo accanto allo scaffale da spolverare

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. dire: “Spolveriamo questi oggetti impolverati”

. passare il piumino lentamente e con tocco leggero su tutte le superfici degli oggetti da spolverare, senza spostare gli oggetti

. rimettere i piumini nel cestino

. ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

. portare i piumini alla finestra

. aprire la finestra

. scuotere i piumini fuori dalla finestra per eliminare la polvere

. rimettere i piumini nel cestino

. rimettere piumini e cestino al loro posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare oggetti col piumino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino

stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, cura e rispetto dell’ambiente,

Nomenclatura: piumino, polvere, piume, il nome degli oggetti spolverati, scuotere, ecc.

Punti di interesse: gioia che deriva dalla sensazione di pulito, muovere con leggerezza il piumino, scuotere il piumino alla finestra

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è ancora polvere sugli oggetti, non c’è polvere sul piumino, gli oggetti cadono dallo scaffale mentre si spolvera

Variazioni ed estensioni: spolverare un singolo oggetto

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VITA PRATICA MONTESSORI Spazzolare le patate

Nome dell’esercizio in inglese: scrubbing potatoes

Area: cura dell’ambiente, preparazione del cibo

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente uno spazzolino su un piattino, una ciotola contenente due o tre patate, una ciotola vuota, un panno o un guanto di spugna, un asciugamani. Grembiuli. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzolare le patate”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, e posarlo davanti a noi

. mettere la ciotola vuota sul tavolo, dietro al vassoio

. portare la ciotola con le patate al lavandino e riempirla a metà con acqua tiepida

. riportare la ciotola al tavolo e metterla al centro del vassoio

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. aprire l’asciugamani e posarlo sulle nostre gambe

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere una patata e tenerla sollevata sulla ciotola con la mano sinistra

. prendere lo spazzolino con la mano destra

. immergere la punta dello spazzolino nell’acqua e iniziare a spazzolare la patata per eliminare la terra presente sulla buccia

. seguire la forma della patata con movimenti orizzontali o circolari a seconda del caso

. immergere lo spazzolino nell’acqua tutte le volte che serve

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutta la patata è spazzolata, posarla nella ciotola vuota

. asciugarsi le mani nell’asciugamani

. prendere un’altra patata

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugarsi le mani e mettere l’asciugamani piegato sul tavolo

. svuotare la ciotola nel lavandino, lavarla, asciugarla e rimetterla sul tavolo

. portare la ciotola con le patate spazzolate sullo scaffale delle cose da portare in cucina

. asciugare il vassoio col panno o il guanto

. rimettere tutti gli oggetti sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. mettere asciugamani e panno (o guanto) nel cesto dei panni da lavare

. ripristinare il vassoio con patate, panno (o guanto) e asciugamani

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzolare le patate o altre radici

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: patata, terra, spazzolino, tiepido, ecc.

Punti di interesse: immergere solo la punta dello spazzolino, seguire la forma della patata

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è acqua sul tavolo o sul pavimento

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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VITA PRATICA MONTESSORI Usare scopino e paletta

Nome dell’esercizio in inglese: using brush and dustpan

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Prima presentazione

Materiale: un vassoio contenente scopino e paletta, una scatolina con coperchio riempita di fagioli (in quantità adatta a stare nella paletta), un gessetto in una ciotolina, una spugna asciutta. Un tappeto.  

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. selezionare un tappeto e srotolarlo sul pavimento in un’area libera, in linea orizzontale

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo a destra del tappeto

. inginocchiarsi davanti al tappeto (il bambino starà alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere il contenitore dei fagioli, aprirlo e posare il coperchio sul vassoio

. spargere i fagioli sul lato destro del tappeto

. rimettere il contenitore sul suo coperchio, sul vassoio

. prendere il gessetto con la mano destra e disegnare un cerchio sul tappeto, in qualsiasi punto a sinistra dei fagioli

. rimettere il gessetto nella ciotola

. prendere lo scopino con la mano destra e con movimenti lenti e delicati, spazzare i fagioli un mucchietto alla volta, portandoli all’interno del cerchio

. quando tutti i fagioli si trovano all’interno del cerchio prendere la paletta con la mano sinistra, posarla sul tappeto a sinistra dei fagioli e spazzare lentamente i fagioli all’interno della paletta

. sollevare lentamente la paletta tenendola leggermente inclinata verso l’alto e verso sinistra per impedire ai fagioli di cadere

. posare lo scopino sul tavolo

. prendere il contenitore, posarlo sul tappeto e versare delicatamente i fagioli dalla paletta al contenitore

. chiudere il contenitore col suo coperchio e rimetterlo sul vassoio

. rimettere scopino e paletta sul vassoio

. prendere la spugna con la mano destra e usarla per cancellare il cerchio di gesso sul tappeto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. arrotolare il tappeto e riportarlo al suo posto

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Seconda presentazione

Materiale: un vassoio contenente scopino e paletta, una ciotolina riempita di petali di fiori o pompon o trucioli di legno. Grembiuli. Un tavolo e uno sgabello

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sullo sgabello

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. spargere il materiale sul tavolo

. tenere lo scopino con la mano destra

. con la mano sinistra tenere la paletta sotto il bordo del tavolo

. spazzare lentamente il materiale nella paletta, spostandosi di volta in volta intorno al tavolo

. quando necessario vuotare la paletta nella ciotola

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Terza presentazione

Materiale: un vassoio contenente scopino e paletta per briciole, una ciotolina riempita di briciole di pane. Grembiuli. Un tavolo e uno sgabello

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta per raccogliere le briciole”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sullo sgabello

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. spargere le briciole sul tavolo

. tenere lo scopino con la mano destra

. con la mano sinistra tenere la paletta sul tavolo

. spazzare lentamente il materiale nella paletta

. quando necessario vuotare la paletta nella ciotola

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. spostandosi di volta in volta intorno al tavolo

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Quarta presentazione

Materiale: un grande vassoio, di colore scuro, contenente scopino e paletta, una ciotolina riempita di pezzetti di carta o altro materiale. Un tavolo e due sedie

Preparazione indiretta

Con del nastro isolante colorato marcare sul vassoio un rettangolo

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta sul vassoio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. togliere tutti gli oggetti dal vassoio, uno ad uno, e posarli sul tavolo dietro al vassoio

. versare il contenuto della ciotola sul vassoio

. tenere lo scopino con la mano destra

. spazzare lentamente e delicatamente il materiale per portarlo all’interno del rettangolo

. con la mano sinistra prendere la paletta e tenerla sul vassoio

. spazzare lentamente del materiale nella paletta

. vuotare la paletta nella ciotola

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare scopino e paletta

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: scopino, paletta, gesso, cerchio, spazzare, fagioli, petali, trucioli, pompon, bordo del tavolo, briciole, coriandoli, rettangolo, nastro adesivo, ecc. 

Punti di interesse: disegnare il cerchio col gesso, rovesciare e raccogliere i fagioli, cancellare il cerchio, tenere la paletta sotto il bordo del tavolo

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Lucidare il legno

lucidare il metallo (rosso), lucidare il vetro (blu), lucidare il legno (giallo)

Nome dell’esercizio in inglese: wood polishing

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un cestino giallo contenente un oggetto in legno da lucidare, un vasetto di cera naturale atossica, un foglio di carta assorbente o di giornale, un panno di cotone, un panno di iuta e un panno di flanella. Una tovaglietta plastificata gialla. Grembiuli. Un tavolo e due sedie. Un lavandino per lavarsi le mani. Un luogo dove esporre gli oggetti lucidati  

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare il legno”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino  e posarlo al centro del tavolo

. trasportare la tovaglietta e posarla davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. stendere la carta assorbente o di giornale al centro del tappetino

. posare l’oggetto da lucidare sulla carta

. posizionare gli oggetti sul tappetino in ordine di utilizzo da sinistra a destra: vasetto di cera, panno di cotone, panno di iuta, panno di flanella

. mettere da parte il cestino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire il vasetto di cera e tenerlo alla nostra destra

. prendere il panno di cotone e piegarlo a guanto intorno alle quattro dita della mano destra

. prelevare col guanto una piccola quantità di cera dal vasetto

. iniziare a lucidare una piccola area della superficie dell’oggetto con movimenti circolari

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutto l’oggetto è stato trattato col panno di cotone e la cera, posare il guanto sul tappetino

. chiudere il vasetto della cera e rimetterlo sul vassoio

. prendere il panno di iuta, piegarlo più volte per ottenere un tampone quadrato

. con momenti brevi e lineari tirare la cera sull’oggetto, una piccola area alla volta

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutto l’oggetto è stato trattato col panno di iuta, posare il panno piegato sul tavolo

. prendere il panno di flanella

. piegarlo come di fa col panno da spolvero (mettere l’indice della mano sinistra al centro del panno, con la mano destra portare i quattro angoli del panno verso il centro, togliere l’indice sinistro e pizzicare il panno al centro con tutte le dita della mano destra)

. sfregare il panno flanella sull’oggetto con movimenti circolari, una piccola area alla volta 

. fermarsi ogni volta ad ammirare la lucentezza del legno

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. esporre l’oggetto lucidato nel luogo dedicato

. gettare la carta usata nella pattumiera e rifornire il cesto con della carta pulita

. portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare e rifornire il cesto con panni puliti

. riportare il cestino allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare il legno

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei materiali usati 

Punti di interesse: l’oggetto lucidato una un buon odore, materiali diversi richiedono cure diverse, usare tre panni diversi in una data sequenza, piegare i panni in tre modi diversi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavare un pennello

Nome dell’esercizio in inglese: wash a painting brush

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente pennelli usati per incollare o dipingere messi con le setole rivolte verso l’alto in un vasetto, una saponetta su di un piattino. Un secchio riempito per metà di acqua con una spugna immersa nell’acqua e un panno posato sul lato 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare un pennello”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. trasportare il secchio e posarlo sul pavimento, accanto al tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenere la saponetta nel palmo aperto della mano sinistra e prendere il pennello con la destra

. immergere il pennello nell’acqua, muovendolo un po’, quindi sollevarlo sopra il secchio e attendere che smetta di gocciolare

. strofinare delicatamente il pennello sulla saponetta; se il pennello è stato usato per dipingere, la schiuma sarà colorata

. posare la saponetta sul piattino e passare il pennello nella mano sinistra

. con la mano destra, usando la punta delle dita, massaggiare delicatamente le setole insaponate

. tenere il pennello anche in verticale (setole in su) e massaggiare il sapone anche all’attaccatura delle setole, dove di solito si deposita molto colore (o colla)

. immergere il pennello nel secchio per risciacquarlo

. prendere la spugna, strizzarla e usarla per asciugare le setole: se la spugna si sporca, significa che il pennello non è ancora pulito, quindi ripetere la procedura tutte le volte che serve

. una volta pulito mettere il pennello nel secchio

. pulire la saponetta con la spugna e rimetterla sul piattino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte, lavando altri pennelli, a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. con i pennelli, la spugna e il vasetto nel secchio, e il panno posato sul bordo andare al lavandino

. risciacquare con acqua corrente il vasetto e asciugarlo col panno

. risciacquare con acqua corrente i pennelli e metterli nel vasetto con le setole rivolte verso l’alto

. risciacquare il secchio e la spugna e rimetterli al loro posto

. riportare i pennelli nel vasetto al tavolo e metterli sul vassoio

. riportare il vassoio sullo scaffale e portare i pennelli puliti al loro posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pulire un pennello sporco di colore o colla

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: pennello, sporco, pulito, schiuma, ecc. 

Punti di interesse: mettere i pennelli sempre con le setole rivolte verso l’alto

Controllo dell’errore: il pennello non è pulito o non è ben risciacquato

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavare un sasso

Nome dell’esercizio in inglese: washing a rock

Area: movimenti elementari, cura dell’ambiente interno

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolino dedicato all’attività su cui si trovano una tovaglietta impermeabile con al centro una bacinella contenente il sasso da lavare, un asciugamani e una brocca vuota, uno spazzolino su un piattino, una saponetta su un piattino, una spugna su un piattino e un panno. Un vassoio contenente un cestino per i panni usati e un cestino di panni asciutti. Una seconda tovaglietta impermeabile posata a destra del tavolo, sul pavimento, su cui è posato un secchio vuoto. Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare questo sasso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino al tavolo

. andare al lavandino a riempire la brocca

. trasportare la brocca al tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenendo la brocca con la mano destra, versare dell’acqua nella bacinella

. bagnare lo spazzolino nella bacinella e strofinarlo sulla saponetta

. strofinare una piccola area della superficie del sasso con movimenti circolari dello spazzolino

. risciacquare lo spazzolino e rimetterlo sul piattino

. prendere la spugna e usarla per prelevare acqua dalla bacinella e sciacquare l’area insaponata

. posare la spugna e prendere il panno

. strofinare l’area col panno per asciugarla e osservare se è pulita

. posare il panno a destra della bacinella

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il panno è troppo bagnato o sporco metterlo nel cesto vuoto e prenderne un altro

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutto il sasso è stato lavato, aiutare il bambino (se il sasso è troppo pesante) a trasferirlo sul tavolo, su un panno pulito

. ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. svotare la bacinella nel secchio che si trova sul pavimento

. pulire la bacinella con la spugna, asciugarla e posarla sul tavolo

. svuotare il secchio nel lavandino, lavarlo e asciugarlo

. riportare il secchio sulla tovaglietta sul pavimento

. se serve asciugare la tovaglietta

. se serve asciugare il tappetino sul tavolo e posare la brocca sul tappetino asciutto

. portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare grandi sassi

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: sasso, roccia, pietra, spazzolino, versare, sfregare, movimenti circolari, schiuma, ecc.

Punti di interesse: forma, colore e altre qualità del sasso, sfregare con lo spazzolino con movimenti circolari, sciacquare con la spugna, strofinare e asciugare col panno 

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio. C’è acqua sul tavolo o sul pavimento

Varianti ed estensioni: lavare una grande zucca o altri tipi di rocce

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavare una bambola

Nome dell’esercizio in inglese: doll washing

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una bacinella (con un segno per il livello dell’acqua) contenente un flacone di detergente liquido e una ciotola (o una saponetta su un piattino), una brocca, una spugna da bagno, un panno, un asciugamani per la bambola, un secondo asciugamani, una tovaglietta impermeabile. Un secchio vuoto. Una bambola. Grembiuli. Un tavolo (lavorare in piedi)

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare una bambola”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare la bacinella su di un tavolo, posarla al centro del tavolo

. mettere il secchio sul pavimento, a destra del tavolo

. stendere la tovaglietta davanti a noi

. prendere uno ad uno gli oggetti e disporli in linea orizzontale lungo il margine più distante da noi

. mettere la bacinella al centro della tovaglietta

. stendere l’asciugamani per la bambola a destra della bacinella

. andare a prendere una bambola e sdraiarla sull’asciugamani

. andare al lavandino e riempire la brocca

. trasportare la brocca al tavolo, a destra della bacinella

. versare l’acqua nella bacinella fino a raggiungere il segno del livello

. se serve fare più viaggi, e se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. versare del detergente nella ciotolina

. spogliare la bambola e mettere i vestitini a destra dell’asciugamani

. immergere la bambola nella bacinella, sostenendole la testa con la mano sinistra sotto il collo

. bagnare bene la bambola usando la spugna da bagno

. spremere la spugna sulla bacinella e immergerne una punta nel detergente

. iniziare a massaggiare la bambola a partire dalla testa fino ad arrivare ai piedini

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. risciacquare la bambola immergendo il panno e strizzando l’acqua sulla bambola

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutta la schiuma è stata rimossa, adagiare la bambola sull’asciugamano

. avvolgerla nell’asciugamani e asciugarla bene

. rivestire la bambola

se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. ammirare il proprio lavoro, quindi riportare la bambola al suo posto

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. svuotare la bacinella nel secchio e asciugarla col secondo asciugamani

. svuotare il secchio nel lavandino, asciugarlo e riportarlo al suo posto

. rimettere tutti gli altri oggetti nella bacinella

. in ultimo asciugare la tovaglietta e rimetterla nella bacinella

. portare panni e asciugamani usati nella cesta dei panni da lavare

. riportare la bacinella allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare con grazia una bambola

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: bambola, testa, collo, asciugamani, avvolgere, il nome dei vestiti, vestire, spogliare, ecc.

Punti di interesse: sostenere la testa della bambola, svestire e vestire la bambola, insaponare, sciacquare, asciugare, trasportare la brocca, versarel’acqua nel secchio

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio. La bambola cade, c’è acqua sul tavolo o sul pavimento

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavare i piatti

Nome dell’esercizio in inglese: dish washing

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: la stazione di lavaggio dei piatti oppure il seguente materiale su un tavolo: una spazzola per piatti, una spugna per piatti su un piattino, un flacone di detersivo per i piatti, due bacinelle con un segno per il livello dell’acqua, una brocca, uno scolapiatti, un portaposate, un secchio vuoto, un secchio pieno di acqua pulita, asciugamani, strofinacci. Tre piatti da lavare (o un piatto, un bicchiere e un cucchiaio). Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare i piatti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino al tavolo dei piatti da lavare

. se non usiamo la stazione per il lavaggio disponiamo il materiale in questo modo, da sinistra a destra: piatti da lavare, le due bacinelle, scolapiatti, strofinacci, asciugamani davanti a noi; brocca, detersivo, spugna, spazzolino dietro alle bacinelle

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. riempire la bacinella di sinistra con la brocca fino al segno, prelevando l’acqua dal secchio

. ripetere con la seconda bacinella

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. mettere due gocce di detersivo nella vaschetta a sinistra

. agitare l’acqua con la mano destra per formare una bella schiuma

. prendere il primo piatto e immergerlo nell’acqua saponata

. mettere nella bacinella anche la spugna e lo spazzolino

. prendere il piatto con la mano sinistra e lo spazzolino nella destra e spazzolare il piatto sul davanti e sul retro

. rimettere lo spazzolino nell’acqua e prendere la spugna

. passare la spugna sul piatto davanti e dietro

. rimettere la spugna nell’acqua

. tenere sollevato il piatto finché non smette di gocciolare, quindi passarlo nella bacinella di destra

. sciacquare il piatto

. tenere sollevato il piatto finché non smette di gocciolare

. mettere il piatti nello scolapiatti

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere con gli altri piatti a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. svuotare la bacinella di sinistra nel secchio

. svuotare il secchio nel lavandino

. sciacquare la spugna e lo spazzolino nella bacinella di destra e rimetterli al loro posto

. svuotare la bacinella di destra nel secchio

. svuotare il secchio nel lavandino

. ripristinare il livello dell’acqua nel secchio andando a prendere l’acqua al lavandino con la brocca

. se serve fare più viaggi

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare i piatti

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: piatto bicchiere cucchiaio forchetta ecc., sapone, acqua saponata, acqua pulita, lavare, risciacquare, scolapiatti, ecc. 

Punti di interesse: riempire d’acqua le bacinelle, usare poco sapone, risciacquare, mettere nello scolapiatti, attendere che gli oggetti smettano di gocciolare prima di spostarli

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Asciugare una pozza d’acqua

Nome dell’esercizio in inglese: sponging up spills

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Presentazione 1Acqua caduta accidentalmente sul pavimento

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Dell’acqua si è rovesciata sul pavimento. Ti mostrerò come asciugarlo, così saprai come farlo da solo quando succederà di nuovo.”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare insieme al bambino nel punto della stanza in cui teniamo il materiale per asciugare il pavimento

. trasportare il secchio nel punto in cui si è rovesciata l’acqua

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere la spugna dal secchio e adagiarla sulla pozza d’acqua

. attendere che l’acqua venga assorbita dalla spugna

. sollevare la spugna e attendere eventuali gocciolamenti

. strizzare la spugna nel secchio

. continuare finché il pavimento non è asciutto

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. mettere la spugna nel secchio e ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. svuotare il secchio nel lavandino

. riempirlo a metà con acqua pulita

. mettere la spugna nell’acqua e risciacquarla strizzandola tre volte

. svuotare

. riportare secchio e spugna al loro posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 2Liquidi caduti accidentalmente sul pavimento (pittura, succo di frutta, ecc.)

Materiale: un secchio a misura di bambino all’interno del quale abbiamo messo una spugna, un panno appoggiato al bordo del secchio. Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Del succo si è rovesciato sul pavimento. Ti mostrerò come asciugarlo, così saprai come farlo da solo quando succederà di nuovo.”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. andare insieme al bambino nel punto della stanza in cui teniamo il materiale

. portare il materiale al lavandino, posare spugna e panno sul ripiano e mettere il secchio nel lavandino

. versare circa tre dita d’acqua nel secchio

. rimettere la spugna nel secchio, mettere il panno sul bordo e portare il materiale al luogo dove si è rovesciato il succo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere il panno sul pavimento. Lasciare la spugna nel secchio

. sollevare la spugna, spremerla e posizionarla sul succo versato

. premere e rilasciare la spugna sul succo per aiutare l’assorbimento

. prendere la spugna, portarla sul secchio, spremerla

. risciacquare la spugna nel secchio, strizzarla

. ripetere finché non abbiamo raccolto tutto il succo versato

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. mettere la spugna nel secchio

. prendere il panno e terminare l’asciugatura

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. mettere il panno usato nel secchio e fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare il secchio al lavandino e posarlo sul piano di lavoro

. aprire il rubinetto (con panno apposito se le mani sono bagnate), risciacquare la spugna e il panno e appoggiarli sul bancone

. chiudere il rubinetto con panno apposito

. mettere il secchio nel lavandino, risciacquare l’interno, quindi asciugarlo col panno

. rimettere la spugna nel secchio, e mettere un panno pulito appeso sul bordo

. mettere quello usato nel cesto della biancheria da lavare

. rimettere il materiale al suo posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per asciugare il pavimento dopo che si è rovesciata dell’acqua o altro liquido

Obiettivi indiretti: prendersi cura dell’ambiente, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: spremere, assorbire, asciugare, ecc.

Punti di interesse: immergere la spugna nel secchio e strizzare prima di assorbire il liquido

Controllo dell’errore: del liquido rimane sul pavimento

Variazioni ed estensioni: spugne e secchi diversi, liquidi diversi

Note: se la fuoriuscita è appiccicosa, andare al lavandino a cambiare l’acqua tutte le volte che serve

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavare una lavagna

Nome dell’esercizio in inglese: washing a blackboard

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente una ciotola, una brocca, una spugna della grandezza del palmo della mano del bambino e un panno. Una lavagna da tavolo. Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare una lavagna”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, al centro

. trasportare una lavagna da lavare al tavolo e posarla davanti a noi

. andare al lavandino e riempire la brocca

. trasportare la brocca al tavolo e posarla sul vassoio

. sedersi (il bambino siede alla nostra sinistra)

. prendere la ciotola con entrambe le mani e metterla dietro alla lavagna, a sinistra

. disporre a destra della ciotola, in fila orizzontale, la spugna e poi il panno

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere la brocca e versare due dita d’acqua nella ciotola

. rimettere la brocca sul vassoio

. prendere la spugna con la mano destra e metterla nella ciotola

. sollevare la spugna sulla ciotola e strizzarla

. posare la spugna sull’angolo in alto a sinistra e farla scorrere sulla lavagna in linea verticale verso il basso

. sciacquare e strizzare la spugna nella ciotola e fare una seconda linea parallela alla prima

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. arrivati al bordo destro della lavagna sciacquare la spugna

. posare la spugna nell’angolo in basso a sinistra e descrivere una linea orizzontale fino all’angolo in basso a destra

. sciacquare e strizzare la spugna nella ciotola e fare una seconda linea parallela alla prima, più in alto

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. arrivati al margine superiore posare la spugna nella ciotola

. prendere il panno e piegarlo a formare un guanto

. iniziare ad asciugare la lavagna con linee verticali dall’alto verso il basso, procedendo da sinistra a destra 

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. asciugare poi con linee orizzontali da sinistra a destra, procedendo dal basso verso l’alto

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare la lavagna pulita al suo posto

. portare la ciotola e la spugna al lavandino

. svuotare la ciotola nel lavandino, sciacquare ciotola e spugna e riportarle nel cestino

. portare il panno nel cesto dei panni da lavare

. rifornire il cesto con un panno pulito

. riportare il cestino allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare una lavagna

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: lavagna, spugna, strizzare, orizzontale, verticale, parallelo, ecc. 

Punti di interesse: muoversi da sinistra a destra, dal basso all’alto, dall’alto al basso, asciugare ripetendo i movimenti fatti con la spugna

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Video:

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavare un vassoio

Nome dell’esercizio in inglese: wash a tray

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un cestino contenente una brocca, una ciotola, una spugna delle dimensioni del palmo della mano del bambino, detergente in un flacone contagocce, un panno e un tappetino impermeabile. Un vassoio da lavare. Grembiuli. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare un vassoio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino su di un tavolo, mettendolo al centro

. stendere il tappetino davanti a noi

. portare al tavolo un vassoio da lavare e metterlo al centro del tappetino

. andare al lavandino e riempire la brocca

. trasportare la brocca e metterla sul tappetino dietro al vassoio, a sinistra

. prendere gli oggetti dal cestino e metterli uno ad uno a destra della brocca in ordine di utilizzo: ciotola, detergente, spugna, panno

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. versare l’acqua nella ciotola e aggiungere tre gocce di detergente

. mettere la spugna nella ciotola

. sollevare la spugna dalla ciotola e strizzarla

. posare la spugna sull’angolo in alto a sinistra del vassoio

. far scivolare la spugna verso il basso, fino a raggiungere l’angolo inferiore sinistro, descrivendo una linea verticale

. sollevare la spugna e capovolgerla per osservare lo sporco raccolto

. immergere nuovamente la spugna, strizzarla

. ripetere descrivendo con la spugna una linea verticale parallela alla precedente

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine lasciare la spugna nel secchio e prendere il panno

. asciugare il vassoio descrivendo col panno linee orizzontali parallele a partire dal margine inferiore e salendo via via verso il margine superiore

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine fermarsi ed ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare il vassoio pulito al suo posto

. portare la ciotola con la spugna al lavandino, svuotare la ciotola,  risciacquare la spugna e la ciotola e riportarle al tavolo, nel cestino

. rimettere uno ad uno gli oggetti nel cestino

. riportare il cestino allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare un vassoio

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: vassoio, spugna, linea verticale, panno, linea orizzontale, linee parallele, detergente, ecc.   

Punti di interesse: passare la spugna strizzata dall’alto al basso procedendo da sinistra a destra, passare il panno da sinistra a destra, procedendo dal basso verso l’alto

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Spolverare una pianta

Nome dell’esercizio in inglese: dusting a plant

Area: pinza a tre dita, cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale:

spolverino per le piante in un piccolo cestino.

Una pianta da spolverare.

Grembiuli

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare una pianta”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. se si tratta di una piccola pianta, trasportare il cestino su di un tavolo e andare a prendere la pianta da spolverare, mettendola a sinistra del vassoio

. se si tratta di una grande pianta, trasportare il cestino nel luogo in cui la pianta si trova e posarlo sul pavimento, a destra della pianta

. lavorare in piedi

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a tre dita con la mano destra

. utilizzando la pinza a tre dita prendere lo spolverino e osservarlo insieme al bambino

. mettere delicatamente la mano sinistra, col palmo rivolto verso l’alto, sotto ad una foglia

. posare delicatamente lo spolverino sulla lamina superiore, in corrispondenza del picciolo e passare lo spolverino delicatamente dal picciolo all’apice della foglia

. capovolgere lo spolverino per mostrare al bambino la polvere raccolta

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

. portare lo spolverino fuori dalla finestra o sopra il cestino dei rifiuti e scuoterlo per ripulirlo dalla polvere

. rimettere lo spolverino nel cestino

.  riportare il cestino allo scaffale

. riportare la pianta al suo posto (se l’abbiamo spostata)

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare una pianta

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: foglia, picciolo, apice, lamina, spolverino ecc.

Punti di interesse: la pinza a tre dita, la forma dello spolverino, la polvere raccolta, passare lo spolverino dal picciolo all’apice della foglia, tenere la foglia con la mano sinistra

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Lucidare le foglie

Nome dell’esercizio in inglese: polishing leaves

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente una ciotola con batuffoli di cotone, una ciotola con cotton-fioc, una ciotola con acqua o uno spruzzino d’acqua, una ciotola per i materiali usati, un panno. Grembiuli. Una piccola pianta da lucidare. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare le foglie”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. trasportare la pianta da lucidare al tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenere la mano sinistra col palmo rivolto verso l’alto sotto ad una foglia

. se usiamo lo spruzzino, spruzzare poca acqua sulla foglia, posare lo spruzzino e prendere un batuffolo di ovatta

. se usiamo la ciotola d’acqua, prendere un batuffolo d’ovatta utilizzando la pinza a tre dita, immergerlo nella ciotola, sollevarlo attendendo che smetta di gocciolare

. passare delicatamente il batuffolo sulla foglia dal picciolo all’apice

. ripetere tutte le volte che è necessario, fino a che la foglia non sarà lucida e pulita

. mettere il batuffolo nella ciotola dei materiali usati e prendere un cotton-fioc

. passarlo delicatamente nei punti difficili da raggiungere con il batuffolo, quindi gettarlo nella ciotola dei materiali usati

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. riportare la piantina al suo posto

. svuotare la ciotola nel lavandino, sciacquarla e riempirla con acqua pulita (se abbiamo usato la brocca)

. se abbiamo usato lo spruzzino portarlo al lavandino, aprirlo e riempirlo nuovamente d’acqua

. riportare il materiale sul vassoio

. gettare nella pattumiera cotton-fioc e batuffoli usati

. riportare il cestino allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare le foglie di una pianta

Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: spruzzino, ciotola, batuffoli, cotton-fioc, foglia, picciolo, apice, lucida, impolverata  

Punti di interesse: bagnare la foglia, lavarla delicatamente

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Cambiare l’acqua ai fiori

Nome dell’esercizio in inglese: cut flower care

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 4 anni

Materiale: brocche d’acqua pronte a temperatura ambiente (o un dispenser d’acqua a temperatura ambiente) sullo scaffale. Sullo stesso scaffale un vassoio contenente un tappetino impermeabile, un panno, un paio di forbici, una lente d’ingrandimento, una ciotola vuota, una bacinella, un imbuto, una spugna, uno spazzolino per lavare le bottiglie, un asciugamani. Grembiuli. Lavandino. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cambiare l’acqua ad una composizione floreale”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. mettere una brocca d’acqua a temperatura ambiente sul vassoio

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. portare al tavolo il vaso di fiori che necessita del cambio dell’acqua, lasciando il centrino al suo posto. Spiegare che i fiori recisi hanno bisogno di questa cura ogni giorno

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. posizionare il vaso di fiori nel centro del tappetino

. mettere la bacinella a destra del vaso

. mettere il panno a destra della bacinella

. mettere la ciotola vuota e le forbici a destra del panno

. mettere la lente d’ingrandimento a destra delle forbici

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. versare due dita l’acqua nella bacinella

. asciugare il beccuccio della brocca e posarla sul vassoio

. prendere uno ad uno i fiori dal vaso, delicatamente, e posarli nella bacinella con gli steli immersi nell’acqua

. alzarsi in piedi, prendere il vaso e portarlo al lavandino con lo spazzolino per bottiglie

. vuotare il vaso nel lavandino

. insaponare lo spazzolino e lavare bene l’interno del vaso

. sciacquare bene con acqua calda

. asciugare il vaso e lo spazzolino e riportarli al tavolo

. mettere lo spazzolino sul vassoio e il vaso al centro del tappetino

. sedersi e mettere l’asciugamani sulle ginocchia

. posizionare l’imbuto sul collo del vaso

. prendere la brocca con la mano destra e tenendo l’imbuto con la sinistra riempire il vaso d’acqua per tre quarti

. asciugare il beccuccio della brocca col panno e metterla sul vassoio

. asciugare l’imbuto col panno e posarlo sul vassoio

. scegliere il primo fiore, sollevandolo leggermente sulla bacinella con la mano sinistra

. se il fiore è appassito o ha perso i petali, metterlo nella ciotola degli scarti

. se il fiore appare fresco, prendere la lente d’ingrandimento con la destra e osservare la parte terminale dello stelo

. posare la lente d’ingrandimento e prendere le forbici

. tenere lo stelo con la mano sinistra, con la parte finale immersa nell’acqua

. tagliare lo stelo facendo un taglio obliquo sotto il livello dell’acqua della bacinella, accorciando lo stelo di un paio di centimetri

. osservare le foglie e se ce ne sono di secche o ingiallite eliminarle una ad una con le forbici

. posare le forbici

. mettere il fiore nel vaso

. asciugarsi le mani con l’asciugamani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. portare la composizione floreale al suo posto e posarla con cura al centro del centrino

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. trasferire gli scarti dalla bacinella alla ciotola vuota

. svuotare la ciotola nella pattumiera, passarla col panno e rimetterla sul vassoio

. svuotare la bacinella al lavandino, sciacquarla, asciugarla e rimetterla sul vassoio

. pulire le forbici col panno e rimetterle sul vassoio

. rimettere gli altri oggetti sul vassoio

. asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio

. portare il panno e l’asciugamani nel cesto dei panni da lavare e metterne di puliti sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per cambiare l’acqua ad una composizione floreale di fiori recisi

Obiettivi indiretti: sviluppare il senso estetico, preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: stelo, fiore, vaso, livello dell’acqua, composizione floreale, colore e profumo dei fiori, il nome dei fiori usati, ecc.

Punti di interesse: tagliare lo stelo obliquamente per permettere al fiore di assorbire una maggiore quantità di acqua; tagliare lo stelo anche se la lunghezza è adatta al vaso, perché i tessuti che trasportano acqua negli steli dei fiori devono rimanere puliti, sani e privi di batteri; tagliare lo stelo sottacqua per impedire che si richiuda assorbendo aria; usare acqua a temperatura ambiente perché l’acqua fredda è più pesante e difficile da assorbire per le piante; lavare bene il vaso prima di procedere per eliminare tutti i batteri nocivi per i fiori recisi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è troppa acqua nel vaso, gli steli sono troppo corti e i fiori toccano l’acqua

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VITA PRATICA MONTESSORI Dar da mangiare ai pesci

Nome dell’esercizio in inglese: feeding pets, feeding fish

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un cestino contenente mangime per pesci e un tovagliolo. Lavandino

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come dar da mangiare al pesce rosso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino accanto alla vasca del pesce

. prendere il tovagliolo e posarlo a sinistra del cestino

. prendere il contenitore del cibo per pesci e posarlo sul tovagliolo

. togliere il coperchio e posarlo dietro al contenitore

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. con indice e pollice prendere un pizzico di cibo per pesci

. spargerlo lentamente sul pelo dell’acqua

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere il coperchio al contenitore

. rimettere il contenitore nel cestino

. rimettere il tovagliolo nel cestino

. riportare il cestino sullo scaffale

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare in sicurezza

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della zoologia, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: cibo, pesce, boccia, acquario, contenitore, coperchio, tovagliolo, ecc. 

Punti di interesse: dare al pesce solo un pizzico di cibo

Controllo dell’errore: il bambino prende troppo cibo, del cibo cade sulla mensola o sul pavimento

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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VITA PRATICA MONTESSORI Cura delle piante da giardino

Nome dell’esercizio in inglese: gardening

Area: cura dell’ambiente, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo 

Materiale: un cestino e un cuscino per le ginocchia, spazio con piante all’aperto

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come curare le piante del giardino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino e il cuscino per le ginocchia in giardino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. passeggiare per il giardino e scegliere una pianta da curare

. appoggiare il cuscino davanti alla pianta scelta

. posare il cestino a destra del cuscino

. inginocchiarsi davanti alla pianta

. mostrare la pinza a tre dita

. usare la pinza a tre dita per rimuovere dalla pianta una foglia ingiallita

. mettere la foglia ingiallita nel cestino

. usare la pinza a tre dita per rimuovere un fiore appassito

. mettere il fiore appassito nel cestino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo, lasciandogli il nostro posto sul cuscino. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. svuotare il cestino nel bidone dei rifiuti organici o nel cumulo del compost

. riportare il cuscino e il cestino in classe

. mettere il materiale sullo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie prendersi cura delle piante del giardino

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione

Nomenclatura: nome, forma, colore e altre qualità della pianta, cuscino, cestino, inginocchiarsi, foglia, fiore, appassito, ingiallito, secco, ecc. 

Punti di interesse: la pinza a tre dita, scegliere la pianta che necessita delle nostre cure, rimuovere fiori appassiti e foglie ingiallite o secche  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, si rimuovono fiori o foglie sani

Varianti ed estensioni: prendersi cura dell’orto

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VITA PRATICA MONTESSORI Spazzare le foglie

Nome dell’esercizio in inglese: sweeping leaves

Area: cura dell’ambiente,

Età: dai 3 anni

Materiale: una scopa di saggina a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a segnare la metà della lunghezza del bastone) e una paletta con scopino in un luogo fisso in giardino. Un bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ci sono delle foglie secche sul vialetto. Ti mostro come spazzarle”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al luogo da spazzare

. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale

. trasportare il materiale nel luogo da spazzare, ricordando che la scopa va trasportata in verticale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere una foglia secca tra quelle da spazzare e posarla a sinistra delle altre

. mostrare al bambino come impugnare la scopa

. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi)

. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno)

. tenendo la scopa inclinata iniziare a spazzare il materiale, con movimenti lenti e brevi, per avvicinare le foglie secche alla foglia che abbiamo messo a destra delle altre

. raggiunta la foglia “guida” sollevare la scopa e rimuovere con mani eventuali pezzetti di foglie rimasti intrappolati tra la saggina

 . ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando il mucchietto è formato, posare la scopa

. prendere paletta e scopino e iniziare a raccogliere le foglie

. ogni volta che la paletta è piena, sollevarla tenendola inclinata per evitare fuoriuscite e andare a gettare le foglie nel bidone

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzare le foglie secche in giardino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, 

preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: foglie secche, scopa di saggina, paletta, scopino, guida, spazzare, raccogliere, ecc.

Punti di interesse: raccogliere tutte le foglie, portare tutte le foglie verso un unico punto, raccogliere con scopino e paletta, verificare che non ci siano pezzetti di foglie impigliati tra la saggina o le setole dello scopino, il modo corretto di tenere la scopa, trasportare la scopa in verticale

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, delle foglie rimangono a terra, la scopa cade, la scopa urta qualcosa o qualcuno

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VITA PRATICA MONTESSORI Raccogliere rifiuti in giardino

Nome dell’esercizio in inglese: picking up litter

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un sacchetto di plastica, guanti monouso. Rifiuti sparsi in giardino (magari volati via dal cestino o portati dal vento)

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere rifiuti in giardino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. indossare i guanti

. chiedere al bambino di indossare i guanti

. prendere un sacchetto di plastica per sé e uno per il bambino

. uscire in giardino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenere il sacchetto aperto con la mano sinistra e cominciare a passeggiare lentamente per il giardino alla ricerca di rifiuti in giardino

. raccogliere i rifiuti uno alla volta con la mano destra e inserirli via via nel sacchetto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. andare al bidone dei rifiuti

. togliere i guanti monouso e gettarli nel sacchetto dei rifiuti raccolti

. legare il sacchetto dei rifiuti con un doppio nodo

. gettare il sacchetto nel bidone

. tornare in classe e andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per raccogliere i rifiuti in giardino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,

eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, stimolare l’amore per l’ambiente, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei rifiuti raccolti, sacchetto, guanti, monouso, ecc.

Punti di interesse: indossare i guanti, cercare i rifiuti, annodare il sacchetto  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Varianti ed estensioni: differenziare i rifiuti dopo averli raccolti, andare in gruppo a raccogliere i rifiuti in un parco pubblico

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VITA PRATICA MONTESSORI Rastrellare le foglie

Nome dell’esercizio in inglese: raking leaves

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un rastrello a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a marcare la metà della lunghezza del bastone) e guanti da giardinaggio. Bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come rastrellare le foglie”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. uscire in giardino

. accompagnare il bambino dove si trova il bidone vuoto

. trasportare il bidone sul prato da rastrellare

. indossare i guanti da giardinaggio

. trasportare il rastrello con due mani, tenendolo in verticale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. impugnare il rastrello tenendo la mano sinistra sul segno della metà e la mano destra sull’estremità superiore del manico

. tenere i denti del rastrello rivolti verso il basso

. trascinare il rastrello sul prato mettendosi in punto distante dal bidone ed avvicinandosi ad esso

. arrivati davanti al bidone fermarsi

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino, formando un mucchio di foglie davanti al bidone

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. andare a portare il rastrello al suo posto

. con entrambe le mani, raccogliere una manciata di foglie rastrellate e metterle nel bidone

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le foglie sono state raccolte, fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

. portare il bidone al suo posto

. togliersi i guanti e rimetterli al loro posto

. tornare in classe

. andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per rastrellare le foglie

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Nomenclatura: rastrello, foglie, cadute, secche, trascinare, guanti, raccogliere, bidone, ecc.   

Punti di interesse: indossare i guanti da giardinaggio, trasportare il rastrello verticalmente, fare un mucchio di foglie davanti al bidone, raccogliere tutte le foglie

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, ci sono ancora foglie sul prato, il rastrello cade o urta cose o persone

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VITA PRATICA MONTESSORI Semina in vaso

Nome dell’esercizio in inglese: pot seedling

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: uno scaffale in giardino contenente piccoli contenitori, sacchi di terriccio per semine, buste di semi, spruzzino pieno d’acqua a temperatura ambiente, innaffiatoio pieno d’acqua a temperatura ambiente, stecchi di gelato e pennarello indelebile, fogli di giornale, cucchiai o palette, piattini, vassoi o coperchi di scatole dai bordi bassi, pellicola trasparente (facoltativa). Banco di lavoro

Presentazione

Preparazione indiretta

i contenitori devono essere puliti e asciutti e devono avere un foro sul fondo

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come seminare in vaso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare in giardino

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. stendere un foglio di giornale sul banco di lavoro

. aprire un sacchetto di terriccio per semine e posarlo sul foglio di giornale. Se è troppo grande, versare del terriccio in una vaschetta e posarla sul foglio di giornale

. disporre sul foglio di giornale una decina di contenitori

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. riempire un contenitore col terriccio, utilizzando un cucchiaio o una palettina, fino a circa due centimetri dal bordo, senza comprimere il terriccio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. scegliere una bustina di semi da piantare

. aprire la bustina e versare i semi in un piattino

. se il bambino è in grado di farlo, può leggere le istruzioni di semina sulla bustina; in caso contrario leggiamole noi a voce alta

. teniamo fermo un contenitore con la mano sinistra

. fare tre buchini nel terriccio premendo l’indice della mano destra

. prendere un semino alla volta utilizzando la pinza a due dita e inserirlo in un buco

. ripetere con gli altri due buchi

. utilizzando la pinza a tre dita prendere poco terriccio dal sacchetto e usarlo per coprire i semini

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti i semini sono stati piantati, trasferirli su di un vassoio (o coperchio di una scatola)

. scrivere su uno stecco di gelato il nome dei semi piantati e la data

. inserire lo stecco in uno dei contenitori

. prendere lo spruzzino e nebulizzare l’acqua nei contenitori

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. mettere il vassoio in un luogo caldo e soleggiato, ad altezza di bambino (di modo che possa osservare giorno per giorno l’evoluzione della semina)

. se lo riteniamo opportuno, possiamo coprire i vasetti con della pellicola trasparente

. rimettere i materiali sullo scaffale

. gettare il foglio di giornale e la bustina dei semi

. tornare in classe a andare al lavandino a lavarsi le mani

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per piantare semi in vaso

Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: il nome della pianta seminata, terriccio, semina, spruzzino, ecc.

Punti di interesse: mettere il terriccio nei contenitori, fare tre fori premendo con l’indice, inserire i semini uno ad uno, bagnare con lo spruzzino

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Note: nei giorni seguenti i contenitori avranno bisogno di essere spruzzati d’acqua regolarmente, di modo che il terriccio sia sempre umido. Se abbiamo messo la pellicola, dovremo toglierla appena spuntano i germogli. Dopo che sono spuntati i germogli è meglio dare acqua con l’innaffiatoio e non più con lo spruzzino, preferibilmente mettendo l’acqua nel vassoio (per rinforzare le radici). Quando le piantine hanno raggiunto un’altezza di circa 5 centimetri, trapiantarle in vasi più grandi o nel terreno

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Semina nel terreno

Nome dell’esercizio in inglese: soil seedling, square foot garden

Area: cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: terreno lavorato e concimato diviso in quadrati (o uno square foot garden), bustine di semi, una vaschetta o piattino, palette da giardinaggio o cucchiai, spruzzino con acqua a temperatura ambiente, innaffiatoio con acqua a temperatura ambiente

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come seminare nel terreno”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare in giardino

. prendere le palette, una bustina d semi e un piattino e andare nella zona di semina

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire la bustina di semi e versare il contenuto sul piattino

. con la paletta scavare un piccolo buco nel terreno, mettendo la terra prelevata a desta del buco

. usando la pinza a tre dita prelevare dei semi e metterli nel buco appena scavato

. prendere la paletta e coprire il buco prendendo il terriccio messo a destra del buco

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. dopo aver piantato tutti i semi, prendere l’innaffiatoio e iniziare a bagnare l’area

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per seminare nel terreno

Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: semi, terreno, il nome della pianta seminata, paletta, destra, buco, coprire, ecc.

Punti di interesse: mettere il terreno smosso a destra del foro, coprire i semi, innaffiare

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Note: nei giorni seguenti bagnare l’area di semina e osservare lo sviluppo delle piantine

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi le mani

Presentazione 1 (al tavolo)

Nome dell’esercizio in inglese: hand washing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: in un posto fisso, su un tavolino, un contenitore di sapone liquido o una saponetta sul portasapone, una bacinella, un asciugamano, una brocca di acqua calda, una spugna grande su un piattino, una spugna piccola su un piattino, un asciugamano per le mani, un secchio, uno spazzolino da unghie su un piattino, un panno asciutto, crema per le mani, secchio

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino al tavolo per il lavaggio delle mani

. andare al rubinetto per riempire la brocca con acqua calda, quindi posizionarla a destra della bacinella

. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. versare una piccola quantità d’acqua nella bacinella, quindi asciugare il beccuccio della brocca con la spugna piccola

. mettere il ​​sapone nella bacinella

. mettere lo spazzolino per unghie nella bacinella

. immergere le mani nell’acqua

. raccogliere il sapone e insaponare le mani

. rimettere il sapone sul portasapone

. strofinare ogni dito iniziando con il pollice, eventualmente nominandoli. Passare ai palmi e ai polsi

. raccogliere lo spazzolino con la mano sinistra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia

. trasferire lo spazzolino sulla mano destra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia

. mettere lo spazzolino sul suo piatto

. versare l’acqua della bacinella nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo, pulirla con la spugna grande e asciugare eventuali gocce sul tavolo

. prendere la brocca e versare dell’acqua pulita nella bacinella (circa metà di ciò che resta), appoggia la brocca sul tavolo e asciuga eventuali gocce che scendono dal beccuccio con la spugna piccola

. sciacquare le mani nella bacinella

. scuotere le mani sulla bacinella, prendere l’asciugamano e asciugare le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. quando le mani sono asciutte piegare l’asciugamano a metà e posizionalo accanto alla bacinella

. asciugare eventuali gocce sul tavolo con l’asciugamano

. prendere la bacinella e svuotala nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo, asciugare il bordo con l’asciugamano

. prendere la brocca e svuotare l’acqua rimanente nella bacinella, appoggiare la brocca sul tavolo e asciugare il beccuccio con la spugna piccola

. prendere lo spazzolino dal piatto e metterlo sul piatto della spugna

. lavare e asciugare il piattino dello spazzolino, usando la spugna grande ed eventualmente l’asciugamano

. lavare e asciugare lo spazzolino, rimetterlo nel suo piattino

. prendere il sapone e posizionalo sul piatto della spugna

. lavare e asciugare il portasapone, rimettere il sapone al suo posto

. prendere il piattino della spugna, lavarlo e asciugarlo

. con la spugna lavare l’interno della bacinella, strizzare la spugna e rimetterla sul suo piatto

. prendere la bacinella, farla oscillare leggermente quindi svuotarla nel secchio

. rimettere la bacinella sul tavolo

. con il panno asciutto fare un guanto e asciugare l’interno della bacinella

. girare la bacinella con due mani sull’asciugamano piegato e asciugare l’esterno

. prendere la brocca e metterla di fronte a sé, asciugarla

. mettere la brocca nella bacinella 

. portare il secchio al lavandino, farlo oscillare leggermente e svuotalo

. mettere il secchio nel lavandino, versarci un po’d’acqua, sciacquarlo e svuotalo

. aprire un asciugamano accanto al lavandino e appoggiarci il secchio per asciugare il fondo

. riportare il secchio al tavolo e asciugarlo come abbiamo fatto con la bacinella

. sostituire gli asciugamani usati con quelli puliti e portare quelli sporchi nel cesto della biancheria da lavare

. se si desidera, massaggiarsi un po’ di crema per le mani

. rimettersi orologio e altri gioielli, sistemarsi le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Presentazione 2 (al rubinetto)

Nome dell’esercizio in inglese: washing hands at tap

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: sapone liquido, asciugamano appeso al suo gancio, panno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani” 

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare al lavandino

. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi si può aggiungere acqua calda

. bagnarsi le mani e scollarle

. usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto

. spruzzare del sapone sul palmo di una mano

. strofinare bene le dita, il palmo e il dorso, il polso

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto

. sciacquare bene le mani rimuovendo tutto il sapone, quindi scuoterle energicamente

. chiudere il rubinetto col panno

. asciugare accuratamente le mani e le dita con l’asciugamano

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugare le gocce attorno al lavandino con il panno

. mettere il panno a lavare

. rimettere orologio e altri gioielli e riabbassare le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi le mani da soli, igiene, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: mani, lavaggio delle mani, sapone, unghie, spazzolino, sporco, pulito, ecc.

Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno piccolo, agitare le mani per rimuovere l’acqua in eccesso, usare una piccola quantità di sapone, asciugare bene le mani, l’odore del sapone, la sensazione pulito, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati

Controllo dell’errore: il bambino non segue correttamente i passaggi, al termine le mani sono ancora sporche, viene rovesciata dell’acqua, al termine le mani sono ancora insaponate

Note: accertarsi che i bambini si lavino le mani dopo aver usato il bagno, tutte le volte che sono sporche, e prima di maneggiare i materiali. La mano è uno strumento di intelligenza, è importante tenere le mani pulite

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi il viso

Nome dell’esercizio in inglese: wash your face

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: 2 anni e mezzo

Materiale: sapone delicato, un panno, un asciugamano per il viso, uno specchio ad altezza di bambino, sempre a disposizione accanto a rubinetto e lavandino   

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti il viso”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino in bagno

. mostrare dove si trova l’occorrente per lavarsi il viso

. rimboccarsi le maniche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi aggiungere acqua calda

. chinarsi verso il lavandino

. tenendo le mani coi palmi verso l’alto, bagnarle e usarle per inumidirsi il viso tamponando

. scrollare le mani e usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto

 . spruzzare del sapone sul palmo di una mano

. strofinare brevemente il sapone tra i palmi della mano

. lavare delicatamente le guance, la fronte e il naso, senza che il sapone entri in contatto con gli occhi, guardandoti allo specchio

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto

. risciacquare il viso con le mani per rimuovere tutto il sapone, aiutandosi con lo specchio

. chiudere il rubinetto col panno

. prendere l’asciugamano e asciugare il viso e le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi il viso con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. appendere nuovamente l’asciugamani al gancio se pulito, altrimenti metterlo nel cesto della biancheria da lavare

. prendere il panno, asciugare le gocce attorno al lavandino e poi mettere il panno a lavare

. riabbassare le maniche

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi il viso da soli 

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura

Nomenclatura: il nome delle varie parti del viso, sapone, temperatura, risciacquare, ecc.

Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno. Sensazione di pulito. Lo specchio.

Controllo dell’errore: Il viso è ancora sporco. Il viso o le mani sono ancora insaponati.

Note: accertarsi che i bambini si lavino il viso quando serve, soprattutto dopo i pasti. Lasciare che i bambini possano lavarsi il viso da soli ogni volta che lo ritengono necessario

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VITA PRATICA MONTESSORI Lavarsi i denti

Nome dell’esercizio in inglese: tooth brushing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente: tubetto di dentifricio, un piattino, un pezzo di panno carta ripiegato in quattro, un panno. Lavandino e specchio a misura di bambino. Spazzolino da denti, bicchiere e piccolo asciugamani personali

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti i denti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino a prendere il vassoio e metterlo di fianco al lavandino

. preparare accanto al lavandino anche spazzolino, bicchiere e asciugamano personali

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. aprire il rubinetto e riempire il bicchiere d’acqua fredda; chiudere il rubinetto

. prendere lo spazzolino con la mano destra e il bicchiere con la sinistra

. versare poca acqua sulle setole, quindi posare il bicchiere

. appoggiare lo spazzolino sul piattino con le setole rivolte verso l’alto

. prendere il tubetto del dentifricio con la mano sinistra e aprire il tappo con la destra (eventualmente posare il tappo sul piattino)

. prendere lo spazzolino con la destra e spremere poco dentifricio sulle setole

. posare nuovamente lo spazzolino sul piattino

. chiudere il tubetto del dentifricio e rimetterlo al suo posto

. prendere con la mano sinistra il panno carta e con la destra lo spazzolino

. spazzolare i denti cominciando dai denti anteriori e continuare finché tutti i denti sono saranno spazzolati accuratamente

. se serve sputare di tanto in tanto l’eccesso di schiuma e tamponare la bocca col panno carta

. gettare il panno carta nel cestino e passare lo spazzolino nella mano sinistra

. con la destra prendere il bicchiere, fare un sorso, risciacquare la bocca e sputare. Ripetere per sciacquare bene la bocca

. rimettere il bicchiere al suo posto

. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino

. risciacquare lo spazzolino e rimetterlo sul piattino

. asciugarsi il viso con l’asciugamani e ammirare i propri denti puliti allo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi i denti con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. usare l’asciugamani per asciugare il piattino, lo spazzolino e il bicchiere

. ricomporre il vassoio

. usare il panno per asciugare eventuali gocce, poi metterlo nella cesta dei panni da lavare

. rimettere gli oggetti personali al loro posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi i denti da soli

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: lavarsi i denti, denti, spazzolino, dentifricio, ecc.

Punti di interesse: il sapore del dentifricio, spazzolare a partire dai denti anteriori (dal centro alla periferia), ammirare i propri denti puliti

Controllo dell’errore: i denti non sono puliti, si rovescia dell’acqua. Ci sono residui di dentifricio sui denti

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VITA PRATICA MONTESSORI Pettinare e spazzolare i capelli

Nome dell’esercizio in inglese: combing hair, brushing hair

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente scatola di fazzoletti di carta e uno specchietto verticale. Il pettine personale del bambino, il nostro pettine personale

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come pettinare i capelli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino davanti al materiale, quindi portare il proprio pettine personale

. prendere un fazzoletto dalla scatola e stenderlo sul vassoio, quindi appoggiarvi il pettine

. mettere lo specchio in verticale sul vassoio e portare il vassoio a un tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere lo specchio con entrambe le mani e sollevarlo quanto serve per poterci specchiare

. posare lo specchio e prendere il pettine con la mano destra

. iniziare a pettinare i capelli attorno al viso, a partire dalle punte, con colpi corti e delicati 

. lavorare ogni ciocca di capelli fino a quando il pettine scorre senza intoppi dal cuoio capelluto alla punta dei capelli

. posare il pettine sul fazzoletto e prendere lo specchio con due mani

. guardarsi allo specchio e ammirare i capelli pettinati

. posare lo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di pettinarsi i capelli, invitarlo ad andare a prendere il suo pettine personale 

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. tenendo il pettine nella mano sinistra, usare la mano destra (pollice contro indice e medio) per rimuovere eventuali capelli rimasti intrappolati nel pettine

. mettere i capelli raccolti nel fazzoletto, appallottolarlo e gettarlo nel cestino dei rifiuti

. riportare il vassoio al suo posto

. riportare il pettine personale al suo posto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pettinarsi i capelli da soli 

Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: capelli, pettine, pettinatura, ciocca, ecc.

Punti di interesse: pettinare una ciocca alla volta, i capelli pettinati sono più belli, togliere i capelli dal pettine prima di riporlo

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, i capelli si aggrovigliano nel pettine

Varianti ed estensioni: usare pettini di forma diversa, usare una spazzola

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VITA PRATICA MONTESSORI Starnutire

Nome dell’esercizio in inglese: sneezing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno                                                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come starnutire”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando starnutiamo è molto importante”

. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando starnutiamo

. chiedere al bambino di far finta di starnutire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato

. appena il bambino starnutisce, dire “Salute!” e invitarlo a rispondere “Grazie!” 

. d’ora in poi, ogni volta che il bambino starnutisce, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si starnutisce, essere educati e rispettosi degli altri

Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: starnuto, gomito, interno, “Salute!” e “Grazie!”, ecc.

Punti di interesse: lo starnuto può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire uno starnuto perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti

Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre starnutisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo    

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VITA PRATICA MONTESSORI Tossire

Nome dell’esercizio in inglese: coughing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno                                                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come tossire”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando si tossisce è molto importante”

. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando tossiamo

. chiedere al bambino di far finta di tossire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato

. d’ora in poi, ogni volta che il bambino tossirà, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si tossisce, essere educati e rispettosi degli altri

Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: tosse, gomito, interno, ecc.

Punti di interesse: la tosse può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire la tosse perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti.

Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre tossisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo    

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VITA PRATICA MONTESSORI Appaiare ed arrotolare i calzini corti

Nome dell’esercizio in inglese: rolling socks

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni

Materiale: un cestino contenente sei o più paia di calzini corti mescolate tra loro. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come appaiare e arrotolare i calzini”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino su di un tavolo, posandolo alla nostra sinistra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. lavorare nella direzione della scrittura (da sinistra a destra) 

. pescare il primo calzino e metterlo sul tavolo, a destra del cestino

. pescare il secondo calzino e confrontarlo col primo

. se è uguale, metterlo sotto al primo

. se è diverso, metterlo a destra del primo

. proseguire allo stesso modo con tutti i calzini, finché non avremo formato tutte le coppie

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le coppie sono formate, prendere il primo paio di calzini e metterli di fronte a noi

. prendere un calzino e stenderlo con cura sul tavolo, con la punta rivolta verso di noi

. prendere il secondo calzino e sovrapporlo al primo, facendolo combaciare perfettamente

. arrotolare strettamente i due calzini uniti a partire dalla punta a salire

. posare con cura la coppia di calzini arrotolata nel cestino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. prendere una ad una le coppie di calzini arrotolati e metterle sul tavolo

. aprire i rotoli

. rimettere i calzini nel cestino

. riportare il cestino allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie appaiare e arrotolare i calzini

Obiettivi indiretti: corrispondenza uno a uno, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: calzini, appaiare, coppia, arrotolare, ecc. 

Punti di interesse: appaiare i calzini, lavorare da sinistra a destra, arrotolare i calzini saldamente

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Varianti ed estensioni:

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VITA PRATICA MONTESSORI Spazzolare i vestiti

Nome dell’esercizio in inglese: brushing clothes

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé

Età: dai 3 anni

Materiale: un cestino contenente una spazzola per vestiti, specchio, pattumiera

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzolare i vestiti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il cestino accanto allo specchio

. stare in piedi

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenendo la spazzola con la mano destra spazzolare il lato sinistro del corpo passando la spazzola dall’alto verso il basso

. guardarsi allo specchio

. passare la spazzola nella mano sinistra

. tenendo la spazzola con la mano sinistra spazzolare il lato destro del corpo passando la spazzola dall’alto verso il basso

. guardarsi allo specchio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di spazzolare i suoi vestiti con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare la spazzola alla pattumiera

. tenendola con la mano sinistra sulla pattumiera, usare la mano destra per rimuovere peli e lanugine dalla spazzola

. rimettere la spazzola nel cestino

. riportare il cestino allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzolare i vestiti

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, cura e rispetto di sé, dignità

Nomenclatura: spazzola, lanugine, peli, pelucchi, specchio, ecc. 

Punti di interesse: usare la mano destra per spazzolare a sinistra e la sinistra per spazzolare a destra, guardarsi allo specchio, spazzolare dall’alto al basso, pulire la spazzola alla pattumiera  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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VITA PRATICA MONTESSORI Indossare scarpe e stivali da pioggia

Nome dell’esercizio in inglese: put on shoes

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: scarpe, sgabellino, eventualmente calzascarpe  

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come indossare le scarpe (le pantofole, gli stivali da pioggia, ecc.)”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare insieme al bambino nell’angolo della stanza in cui vengono tenute le scarpe

. prendere le scarpe e sedersi su uno sgabellino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. posare le scarpe davanti a sé per individuare la scarpa destra e la scarpa sinistra, ovvero la parte interna ed esterna del piede

. a seconda della forma della scarpa da indossare, a volte possiamo evidenziare la “punta” della scarpa che corrisponde all’alluce del piede, e quindi mettere le scarpe punta contro punta

. a volte questo non è così immediato, quindi possiamo ricorrere a trucchi come tagliare in due una figura e incollarla metà all’interno di una scarpa e metà nell’altra. Possiamo anche ricorrere al pennarello indelebile e disegnare due mezzi smile sulla suola

. se le scarpe hanno una linguetta mostrare come tirarla all’indietro e trattenerla mentre si infila il piede

. tenere con la mano destra il tallone della scarpa e infilare il piede nella scarpa. Se le scarpe sono strette possiamo utilizzare un calzascarpe da tenere contro il tallone interno della scarpa, per poi sfilarlo per accompagnare il piede all’interno della scarpa

. indossate le scarpe, eventualmente allacciarle a seconda del modello

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per indossare calzature in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: scarpa, linguetta, tallone, suola, calzascarpe, ecc.

Punti di interesse: la forma delle scarpe e dei piedi, individuare la destra e la sinistra, tenere sollevata la linguetta, usare il calzascarpe, allacciare le scarpe  

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, le scarpe sono invertite.   

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VITA PRATICA MONTESSORI Servire l’insalata

Nome dell’esercizio in inglese: using salad tongs

Area: esercizi preliminari, preparazione al taglio con le forbici, prendersi cura degli altri, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una ciotola di lattuga scondita (una decina di foglie), una ciotolina, pinze per insalata a misura di bambino, una tovaglietta arrotolata. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come servire l’insalata”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e metterlo sul tavolo, lungo il margine sinistro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare la tovaglietta di fronte a noi

. prendere la ciotola della lattuga e metterla sulla tovaglietta, a sinistra

. prendere la ciotolina e metterla a destra della ciotola

. prendere le pinze per insalata e metterle davanti alla ciotolina, con l’impugnatura rivolta a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. impugnare le pinze tenendo il palmo rivolto verso di noi, mettendo il pollice nel foro superiore dell’impugnatura, e indice medio anulare nel foro inferiore

. aprire le pinze allontanando tra loro i due anelli (cioè aprendo la mano)

. raccogliere una foglia di lattuga riavvicinando gli anelli (cioè chiudendo la mano)

. spostare le pinze sulla ciotolina a sinistra e rilasciare la foglia aprendo la mano

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le foglie di lattuga sono stare trasferite dalla ciotola alla ciotolina, fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

. utilizzando la stessa procedura, trasferire le foglie di lattuga dalla ciotolina alla ciotola

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere uno ad uno i materiali sul vassoio

. arrotolare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio

. riportare il vassoio sullo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare le pinze da insalata

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: insalata, lattuga, pinze per insalata, foglie, ecc.

Punti di interesse: usare le pinze diventa sempre più facile

Controllo dell’errore: le foglie di lattuga cadono sul tavolo o sul pavimento. Le pinze per insalata cadono sul tavolo o sul pavimento.

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Vita pratica Montessori: spolverino per le piante

Materiali:

. due pezzetti di tessuti diversi 20 x 20 cm

. una falda di ovatta da imbottitura o ovatta di cotone o lana (circa 10x10x5 centimetri)

. filo elastico

. forbici

. ago e filo (o macchina da cucire)

. gesso da sarta

. cartamodello (linea continua per il taglio, linea tratteggiata per le cuciture)

Come si fa

. ritagliare il primo cartamodello nel tessuto 1

. ritagliare il secondo cartamodello nel tessuto 2

. orlare il foro centrale del tessuto 2

. sovrapporre i due tessuti, dritto su dritto (cioè col rovescio dei tessuti rivolti verso l’esterno

. cucire tutto intorno al bordo, lasciando circa un centimetro di margine

. ribaltare il lavoro facendo passare il tessuto attraverso il foro centrale del tessuto 2

. stirare bene i bordi

. far passare il centro della falda di ovatta attraverso il foro del tessuto

. fissare la falda e il tessuto 1 insieme con l’elastico formando un pomello sporgente

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