Questo modello di grembiule per bambini è molto usato nelle scuole Montessori perchè semplice da indossare senza aiuto. Ha un lato in cotone ed uno in tessuto impermeabile, così da poter essere utilizzato per le attività di cucina, giardinaggio e tutti gli esercizi che prevedono l’uso di acqua (pulizia, travasi, cura di sè, ecc.)
Materiale
. mezzo metro di tessuto, preferibilmente impermeabile
. mezzo metro di un tessuto diverso
. un pezzo di elastico alto 2 centimetri e lungo 40 centimetri
. velcro
. macchina da cucire, filo
. forbici
. spilli
. gesso da sarta
Come si fa
. creare il cartamodello (quello seguente è adatto a bambini dai 3 ai 6 anni):
Tagliare
. piegare a metà il primo tessuto, col dritto all’interno, riportare il cartamodello e tagliare
. aprire il tessuto tagliato
. stendere sul tavolo il secondo tessuto, senza piegarlo a metà, col dritto del tessuto contro il tavolo e il rovescio rivolto verso l’alto
. stendere il primo tessuto tagliato sul primo tessuto, col dritto rivolto verso l’alto
. fissare i due tessuti insieme con degli spilli
. ritagliare il secondo tessuto
. per il cinturino del collo ritagliare una striscia di tessuto 62 cm x 8 cm
. per il cinturino per la vita ritagliare una striscia di tessuto 48 cm x 8 cm
. ritagliare 38 cm di elastico
Confezionare
. piegare a metà il cinturino per il collo nel senso della lunghezza (col rovescio del tessuto all’esterno) e cucire il lato aperto lasciando un margine di circa 1 cm
. aiutandosi con una spilla di sicurezza ribaltare il cinturino portando la cucitura all’interno
. infilare all’interno del cinturino l’elastico, aiutandosi con una spilla da balia
. ripiegare le due estremità aperte del centurino verso l’interno per circa 1 cm e fissare il bordo di ogni estremità del cinturino insieme all’estremità dell’elastico con uno spillo; cucire lungo il bordo
. piegare a metà il cinturino per la vita nel senso della lunghezza (col rovescio del tessuto all’esterno) e cucire il lato aperto lasciando un margine di circa 1 cm
. aiutandosi con una spilla di sicurezza ribaltare il cinturino portando la cucitura all’interno
. ripiegare le due estremità aperte del centurino verso l’interno per circa 1 cm e cucire lungo il bordo
. aprire i due tessuti tagliati per il grembiule. Posare il primo tessuto sul tavolo col dritto rivolto verso l’alto
. con degli spilli fissare le due estremità del cinturino per il collo al tessuto che poggia sul tavolo (bordo del cinturino contro il bordo della pettorina, col cinturino che pende a U all’interno), a circa 1 centimetro dagli angoli della pettorina)
. sovrapporre il secondo tessuto col dritto rivolto verso il basso e fissare le due pettorine insieme con altri spilli
. aprire leggermente i due tessuti a lato, sotto la pettorina, a circa 2 centimetri dall’arco
. posare il cinturino per la vita bordo contro bordo del tessuti inferiore e fissare con uno spillo
. riposizionare il tessuto superiore del grembiule
. cucire lungo tutti i margini del grembiule, ad eccezione dell’orlo in basso. Stare attenti a non cucire i cinturini dove non devono essere cuciti
. ribaltare il grembiule
. ripiegare gli orli inferiori dei due tessuti
. stirare lungo tutte le cuciture e l’orlo inferiore
. fare una cucitura lungo tutto il margine del grembiule, compreso l’orlo inferiore, a circa 1 cm dal bordo
. cucire un rettangolo di velcro sul grembiule e sul cinturino della vita
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Il vassoio del sole Montessori per lo studio della storia, della geografia, della biologia e per festeggiare il compleanno dei bambini.
Vassoio del sole
Come primo materiale per lo studio delle stagioni, inserisco il vassoio del sole, che può essere usato in moltissime occasioni: per la celebrazione del compleanno
dei bambini, in associazione al tappeto delle stagioni, per il gioco del sole e tutte le lezioni sull’importanza del sole, per l’avvio allo studio dei cicli del tempo e della storia, ecc… Può essere realizzato in compensato, cartone o cartoncino, carta plastificata, feltro, gomma Eva. Il sole ha 12 raggi e per ogni raggio può essere incastrato il nome di un mese dell’anno.
Ho preparato questa mia versione di vassoio del sole, che ho realizzato con pannolenci e carta colorata. Per la lanterna al centro ho utilizzato questo tutorial: lanterna a stella.
Il materiale pronto per la stampa e il download è a disposizione degli abbonati:
Realizzarlo è estremamente semplice: si possono stampare i singoli fogli su carta colorata oppure utilizzare le forme come cartamodelli. Completa il materiale il set di cartellini coi nomi dei mesi, che tornerà utile nell’allestimento del cerchio dell’anno e per la celebrazione dei compleanni.
Presentazione Con questa presentazione introduciamo il concetto di sole come fonte di energia e mostriamo il vassoio del sole come suo simbolo.
Materiali: – il vassoio del sole e una candela – foglie di insalata (ad esempio valeriana) – un cubo del 1000 e una perla – eventualmente una lanterna a energia solare da caricare all’aperto coi bambini qualche giorno prima della presentazione
Creiamo nella stanza una leggera penombra, mettiamo il vassoio del sole su di un tappeto, accendiamo la candela e invitiamo i bambini a partecipare alla lezione:
– diciamo: “Ho preparato per voi questo bel vassoio. Da oggi rappresenterà per noi il sole”
– “Tutti i giorni ci svegliamo ed il sole è lassù nel cielo, che brilla per noi. Anche quando le nuvole lo nascondono, il sole brilla per noi, anche se non lo vediamo. Il sole ci illumina, come questa candela” – “Il sole è un’enorme sfera di materiali infiammati, come la piccola fiamma di questa candela”
– “Il sole è mille volte più grande del nostro pianeta Terra. Questa perla dell’unità può rappresentare la Terra, e questo cubo delle migliaia può rappresentare il sole”
– “Il sole ci dona luce, ma anche calore. Se ci avviciniamo al fuoco, infatti, sentiamo calore. Avrete anche notato che di notte, quando non di vede il sole, la temperatura è più fresca che di giorno. Anche di notte però, anche se non lo vediamo, il sole ci scalda”
– “Se abbiamo la lanterna a energia solare accendiamola e mostriamola ai bambini. Diciamo: “Ricordate quando siamo usciti in giardino e abbiamo messo questa lanterna al sole? Il pannello solare ha raccolto l’energia del sole e l’ha immagazzinata nella batteria. Ora grazie a questa energia ho potuto accendere la lanterna”
– se non abbiamo la lanterna a energia solare, saltiamo il passaggio e diciamo ai bambini: “Il sole che ci illumina e ci scalda ci dà energia. Le piante sulla terra raccolgono l’energia del sole e la usano per produrre il loro cibo. Le piante assorbono l’energia del sole con le loro foglie e assorbono acqua e minerali dal terreno. Col sole, l’acqua e i minerali producono il loro cibo
– chiediamo ai bambini: noi possiamo fare come le piante? Il nostro corpo può produrre il nostro cibo da solo? No. Gli esseri umani e gli animali non producono il loro cibo da soli. Però noi, e anche gli animali, possiamo mangiare le piante, e ricevere così l’energia del sole
– mangiamo la nostra valeriana e invitiamo i bambini a farlo. Diciamo: “Stiamo mangiando l’energia del sole!”
– diciamo: “L’energia del sole che ci viene dalle cose che mangiamo ci serve per studiare, correre, giocare… Possiamo mangiare le piante, ma possiamo anche mangiare gli animali che hanno mangiato le piante. E’ anche questo un modo per ricevere l’energia del sole.
La parola “topponcino” deriva da “toppone”, un rivestimento protettivo di più strati di tela sovrapposti e cuciti insieme, di notevole spessore, che si metteva tra il lenzuolo e il materasso nel letto dei bambini o dei malati.
Il topponcino montessoriano, infatti, può essere realizzato alternando strati di ovatta di cotone a strati di mussola, come vedremo nel tutorial. Si tratta di un ausilio usato nel passato dalle madri di molte parti del mondo, e Maria Montessori ha probabilmente avuto modo di osservarne l’uso coi neonati durante il suo soggiorno in India.
Consigliatissimo nei centri per l’infanzia montessoriani, il topponcino ha oggi una grande diffusione ed è particolarmente amato, ad esempio, dalle neo-mamme giapponesi.
Nei Paesi di lingua inglese è anche chiamato “security pillow” o “security wrap”, nome che enfatizza una delle tante caratteristiche del topponcino. In Italia è anche chiamato “materassino mobile”.
Cos’è il topponcino Montessori Il topponcino è un materassino ovale volutamente di piccole dimensioni con un’imbottitura che lo rende morbido e flessibile (non soffice) di spessore da 1 cm a 2,5 cm massimo (l’ideale è 2 cm). I topponcini in commercio misurano 67 cm x 37 cm, ma molti testi italiani consigliano come dimensione ideale 62 x 40 cm.
Purtroppo molti dei topponcini in commercio hanno uno spessore eccessivo.
Il topponcino è rivestito da una federa in cotone o lino. Come si consiglia per tutti i materiali che entrano a diretto contatto con la pelle del bambino, se si confeziona in casa è preferibile usare, per la federa, tessuti biologici non sbiancati o tessuti “già usati” (ad esempio ricavandoli da un vecchio lenzuolo): questo assicura la massima morbidezza e l’assenza degli additivi con cui spesso sono trattati i tessuti nuovi.
Età consigliata Il topponcino è consigliato dalla nascita fino ai 3 mesi circa, o comunque fino a quando il neonato non acquisisce il controllo muscolare che gli permette di sostenere autonomamente la testa.
“Subito dopo la nascita il bambino deve restare il più possibile con la madre, e l’ambiente non deve presentare ostacoli al suo adattamento: tali ostacoli sono soprattutto la differenza di temperatura, in confronto a quella cui era abituato nel periodo prenatale, l’eccesso di luce e l’eccesso di rumore… …Deve essere mosso e maneggiato con ogni cura, non abbassato di colpo per essere immerso nel bagno, né vestito con gesti rapidi e ruvidi – si ricordi che ogni gesto di chi maneggia un neonato è rozzo, data la sua estrema delicatezza, tanto fisica che psichica. La cosa migliore sarebbe non vestire il neonato, ma tenerlo in una stanza abbastanza calda e senza correnti d’aria, e trasportarlo su un materassino morbido, in modo che resti in una posizione simile a quella prenatale”. Maria Montessori , da “Educazione per un mondo nuovo“
“…un altro problema è quello di muovere e di trasportare il bambino, riducendo al minimo la necessità di toccarlo con le mani. Il bambino dovrebbe essere preso a mezzo di un sostegno leggero e cedevole, come un’amaca di rete delicatamente imbottita, la quale sostenga tutto il corpo del bambino, raccolto in una posizione simile a quella dell’attitudine prenatale. Questi sostegni vanno maneggiati con delicatezza e lentezza, da mani leggere e fatte abili per minuziosa preparazione… …v’è una tecnica speciale per sollevare il malato e trasportarlo orizzontalmente e lentamente, ed è la tecnica più elementare dell’assistenza. Nessuno solleva più un malato verticalmente a braccia: ma lo muove a mezzo di un sostegno cedevole, delicatamente introdotto sotto il corpo: e con questo mezzo lo sposta in modo che la sua posizione orizzontale non venga alterata… …Ma il neonato non si può neppure confondere con un malato adulto. La necessità sua non è quella di un infermo, ma di chi fa un inconcepibile sforzo di adattamento, accompagnato dalle prime impressioni psichiche, di un essere che viene dal nulla, ma che è sensibile. Il sentimento verso il neonato non è di compassione, ma di venerazione per il mistero della creazione, per il segreto di un infinito che si compone entro limiti a noi sensibili”. Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia
Durante il primo anno di vita si possono distinguere vari periodi che richiedono cure speciali. Il primo periodo, breve, è l’ingresso nel mondo con le sue drammatiche circostanze. Senza entrare in particolari possiamo enunciare alcuni principi. Il bambino dovrebbe rimanere, nei primi giorni dopo la nascita, quanto è più possibile, a contatto di sua madre e in ambiente che non contrasti per differenze troppo forti, per esempio di temperatura, con quello in cui egli si è formato prima della nascita: non troppa luce, non troppo rumore, poiché il bambino giunge da un luogo di tepore, di perfetto silenzio, di oscurità… …Occorrono anche cure per il modo come il bambino vien maneggiato e spostato… il neonato deve essere toccato il meno possibile e nemmeno dovrebbe essere vestito, ma tenuto in una stanza dalla temperatura sufficiente a mantenere caldo il bambino e libero da correnti di aria fredda. Si è cambiato il modo di trasportare il bambino, usando ora un soffice materassino, simile a un’amaca, su cui viene adagiato; si evita di sollevare e abbassare rapidamente il neonato e si vuole sia maneggiato con le stesse precauzioni con cui vengono rimossi i feriti. Maria Montessori, La mente del bambino: Mente assorbente
Contemplando la delicatezza dei neonati e le loro forti reazioni a qualsiasi movimento brusco, è nato il tapponcino. In tutta la sua semplicità, questo materassino mobile svolge diverse funzioni:
– previene il riflesso di Moro (o riflesso di trasalimento), che si manifesta nel neonato al verificarsi di stimoli come un rumore improvviso o quando si appoggia il neonato supino in modo troppo brusco o rapido. In questi casi il neonato fa un sobbalzo, estende le braccia allargando mani e dita e successivamente le piega, scoppiando in pianto. Grazie al topponcino il neonato non prova questa sensazione di vuoto intorno a sé che tanto può spaventarlo;
– offre una superficie d’appoggio più estesa al corpo del neonato rispetto a quella che possono offrire le braccia;
– rispetta il corpo del neonato come prima della nascita faceva l’utero materno, offrendo un sostegno sicuro senza impedire il movimento del corpo e soprattutto delle mani;
– permette di accogliere il neonato dolcemente cercando di ricreare nel miglior modo possibile un’atmosfera vicina a quella che ha sperimentato nel grembo materno, e così facilita l’adattamento del neonato al nuovo ambiente senza ostacolare la sua esplorazione sensoriale;
– permette all’adulto di tenere in braccio il neonato in tutta sicurezza e con maggiore facilità, soprattutto perché il topponcino offre sostegno alla testa del piccolo. Permette anche al fratellino o al nonno di tenere in braccio il bambino in sicurezza e comodamente: con l’ausilio del topponcino, il neonato è tenuto in una posizione naturale e in modo sicuro da chiunque. Chi tiene il piccolo non prova quella sgradevole sensazione che gli fa pensare di tenere male il bambino o che lui possa scivolare da un momento all’altro dalle sue braccia;
– il neonato può addormentarsi sul tapponcino, fra le nostre braccia, ed essere poi facilmente posato nella sua cesta senza risvegliarsi. Lo stesso può avvenire quando si addormenta nel letto con noi;
– quando il neonato si risveglia sul suo topponcino è libero di esercitare il proprio corpo nel modo più naturale;
– il topponcino offre sostegno a tutto il corpo e in particolare alla testa, che il piccolo non è ancora in grado di controllare;
– il tapponcino acquista con l’uso un odore che il neonato riconosce come familiare, e questo odore diventa per lui un punto di riferimento sicuro nell’ambiente che lo circonda, anche quando si trova in un luogo nuovo o tra le braccia di una persona che non conosce;
– il topponcino offre al neonato una superficie a temperatura costante: sotto di lui ci sarà sempre lo stesso calore, indipendentemente da dove si trovi;
– l’uso del tapponcino non riduce il contatto fisico con il bambino, al contrario favorisce un contatto fisico rispettoso del corpo del neonato;
– per le sue dimensioni il topponcino può essere usato per trasferire il bambino nell’ovetto, nel seggiolone dell’auto, e in tutti gli ausili che si utilizzano per portare il piccolo fuori casa;
– grazie al topponcino ci si può muovere col neonato all’interno dell’ambiente domestico garantendogli sicurezza fisica ed emotiva, ma senza interferire con la sua esplorazione sensoriale. Questo non avviene, ad esempio, utilizzando la fascia o il marsupio;
– sostiene il bambino durante l’allattamento offrendo una posizione comoda al neonato e alla mamma;
– quando si allatta in pubblico protegge mamma e bambino da sguardi indiscreti: basta sollevare un lembo del topponcino;
– quando parenti e amici vengono a far visita al neonato, è quasi inevitabile che ci venga chiesto di poterlo prendere in braccio. Il topponcino, in questi casi, offre al neonato una barriera tra lui e gli abiti degli ospiti, proteggendo in questo modo da possibili batteri e virus;
– protegge il neonato non solo da ciò che gli ospiti possono portare dall’esterno, ma anche dalle loro mani fredde, da orologi anelli e bracciali, dalla loro rigidità muscolare;
– offre un supporto che ha sempre lo stesso calore, lo stesso odore, le stesse caratteristiche tattili, indipendentemente da chi lo sta tenendo tra le braccia o da dove si trovi. Questo è estremamente rassicurante per il piccolo. Quando il bambino nasce, il suo ambiente diventa improvvisamente del tutto sconosciuto per lui, ad eccezione del suono della voce della madre e del battito del cuore. Il topponcino assorbe il suo odore e l’odore della madre e fornisce un calore costante diventando per il piccolo un punto di riferimento nell’ambiente ed alimentando il suo delicato senso di sicurezza. Lo scopo primario del topponcino è proprio questo: assistere il bambino nella sua transizione dall’utero al suo nuovo mondo.
– rassicurante per il neonato: sostenuto da un materiale piacevole al tatto, senza variazioni di temperatura sotto di lui e circondato da un odore familiare, il bambino si sente al sicuro; – rispettoso del neonato: il topponcino non limita il contatto col neonato, ma favorisce un contatto rispettoso col suo corpo; – adeguato ai bisogni del neonato: il topponcino non fascia il neonato e quindi gli offre un sostegno che non è di alcun ostacolo alla sua esplorazione sensoriale e al suo movimento, così aiuta l’adattamento del neonato al suo nuovo ambiente; – sicuro per l’adulto: grazie al topponcino gli adulti inesperti hanno meno paura di tenere male il neonato o di farlo cadere; – igienico: ovunque il neonato si trovi, il topponcino gli offre una superficie d’appoggio pulita, anche perché le federe possono essere facilmente cambiate; – pratico: il topponcino permette di spostare il bambino ovunque, che sia sveglio o addormentato, senza che egli debba soffrire di bruschi cambiamenti degli stimoli sensoriali che riceve (temperatura, odore, consistenza ecc,). Il topponcino si adatta perfettamente al corpo del bambino sostenendo la testa, e perfettamente si adatta al suo letto, alla sua carrozzina, al suo tappeto, alle braccia di papà…
– alcuni testi consigliano che la mamma dorma con topponcino accanto per qualche settimana prima del parto, di modo che il materassino possa trattenere il suo odore ed accogliere meglio il neonato
– è importante usare il topponcino regolarmente, ogni giorno, in modo che il bambino possa farne un punto di riferimento nell’ambiente, riconoscendone l’odore e la consistenza;
– anche se l’odore del tapponcino persiste anche al cambio delle federe, non bisognerebbe sostituirle più di quanto non sia realmente necessario, soprattutto nelle prime settimane di vita del bambino
– il materassino può essere in casi estremi lavato, a seconda del tipo di imbottitura, a mano o in lavatrice. Per eliminare gli acari, eventualmente, non serve lavarlo: basta metterlo in un sacchetto e tenerlo una notte nel freezer. Naturalmente, fatto questo, bisognerà aspettare che raggiunga la temperatura ambiente prima di utilizzarlo;
– il materassino non va mai stirato, mentre possono esserlo le federe;
– si consiglia di predisporre per il bambino un topponcino ed almeno tre federe.
“Due notti fa verso mezzanotte (il piccolo aveva circa 3 settimane), dopo due ore di “latte – ruttino – addormentamento -trasferimento nella culla – sveglia – pianto a ridotto” e via così, mi sono ricordata del topponcino in fondo all’armadio e del suggerimento dei miei amici di usarlo per trasferire il bambino nel suo lettino. Ho preso il topponcino, ho posato su di esso il mio bambino disperato ed esausto e gli ho offerto il seno, guardandolo calmarsi e cedere al sonno. L’ho messo delicatamente sulla sua culla con il topponcino, molto lentamente e delicatamente ho tolto le mie mani da sotto, e ho trattenuto il respiro in previsione di una nuova esplosione di pianto. Non è successo niente. Il bambino ha continuato a dormire. Lui non aveva bisogno di sentire le mie braccia sotto di lui; aveva bisogno di sentire una superficie che non cambiava temperatura, consistenza o odore durante quei fragili momenti del primo sonno.” Pilar di The full Montessori
Come realizzare il topponcino in proprio e con poca spesa: tutorial
Anche se non si è esperti nel cucito, confezionare un topponcino non richiede più di 3 ore.
Materiale necessario per confezionare un topponcino: Per l’imbottitura interna possiamo alternare strati di ovatta o di mollettone a strati di mussola di cotone (preferibilmente biologico),: Ovatta di cotone biologica oppure mollettone di cotone Mussola di cotone biologica naturale
Scegliendo questa soluzione si dovranno alternare 4 strati di mussola a 5 strati di mollettone (naturalmente faremo meno strati con l’ovatta, che ha uno spessore maggiore)
Per ogni strato occorre tessuto (mussola e ovatta o mollettone) per 70 x 40 cm. Alcuni topponcini in commercio utilizzano per l’imbottitura altri materiali, quali ad esempio tessuto di cotone trapuntato:
mentre è sconsigliato l’uso di ovatta sintetica, lattice o gommapiuma.
Per confezionare il materassino servono inoltre: – forbici, – ago e filo (o macchina da cucire) – filo robusto da ricamo – mussola morbida di cotone per il rivestimento 140 x 80 cm, possibilmente biologica e non sbiancata – cartamodello, spilli, gessetto da sarta.
Il cartamodello: In realtà non è necessario un cartamodello, in quanto basta realizzare una forma ovale che misuri 67 x 37 cm. Questo si può fare molto facilmente ritagliando un rettangolo 67 x 37 cm ( o se si preferisce 62 x 40) da un foglio di giornale, ed arrotondando gli angoli per dargli una forma ovale. La soluzione più scientifica è quella di disegnare un rettangolo largo 30 cm ed alto 37 cm, quindi puntare il compasso a metà di uno dei lati e tracciare un semicerchio di raggio 18,5 cm (la metà di 37), ripetendo poi sull’altro lato:
Se può essere utile allego un cartamodello pronto (stampato misura 63 x 33) che può essere usato per il materasso, la fodera del materasso e la federa, aggiungendo lungo il bordo 2 cm per la linea di cucitura, e un altro centimetro per la linea di taglio.
Il materiale pronto per la stampa e il download è a disposizione degli abbonati:
Come confezionare il materassino (photo credit: cliccare sull’immagine)
Utilizzando il cartamodello, ritagliamo l’imbottitura, senza lasciare margini di cucitura.
I vari strati di ovatta e mussola possono essere rifiniti lungo il bordo utilizzando il punto festone, per rendere l’imbottitura compatta e ridurne lo spessore
Riportiamo il cartamodello sul tessuto che abbiamo scelto di usare per il rivestimento fisso del materassino (due volte o una volta utilizzando tessuto doppio), e aggiungiamo almeno 1 cm di cucitura. Cuciamo lungo i margini, lasciando un’apertura di lato o sul fondo per l’inserimento dell’imbottitura.
Rivoltiamo
e inseriamo l’imbottitura.
Chiudiamo l’apertura che abbiamo usato per inserire l’imbottitura.
Per fissare l’imbottitura al rivestimento, cuciamo da 5 a 7 punti passando dall’alto verso il basso con ago e filo robusto, e prendendo insieme rivestimento superiore, imbottitura e rivestimento inferiore.
Un metodo alternativo, molto più veloce, è quello di preparare gli strati di ovatta e mussola e mettere in cima alla pila le due forme ritagliate per il rivestimento. Cucire quindi tutto insieme, ma lasciando sempre uno spazio aperto. A questo punto separare i due tessuti di rivestimento e ribaltare il lavoro.
Come realizzare la federa
Per la federa si consiglia di utilizzare un tessuto bianco di cotone o di lino. Per una federa occorrono circa 120 x 90 cm di tessuto. Anche la federa si può ricavare dal cartamodello.
Per la parte anteriore della federa usiamo il cartamodello intero; per la parte posteriore dividiamo il modello a circa 3/4 della lunghezza, aggiungendo al pezzo corto un margine per fare l’orlo, e al pezzo lungo almeno 15 centimetri, di cui qualche centimetro per l’orlo ed i restanti perché le due parti possano sormontarsi. Per ottenere una federa perfetta la cosa migliore è usare il materassino come modello. Basterà posare il topponcino sul tessuto e tracciare la forma lasciando un margine di cucitura di almeno 1 cm.
Orliamo le due parti della federa posteriore
Disponiamo sul tavolo la federa anteriore (col dritto sopra), poi copriamola col pezzo corto (col dritto sotto) e poi col pezzo lungo (sempre col dritto sotto)
Tutorial per costruire gli incastri delle frazioni (o settori circolari delle frazioni) Montessori con cartamodelli e istruzioni. Gli incastri delle frazioni sono dieci piastrelle quadrate identiche (bianche o verdi) nelle quali si incastra un identico cerchio rosso. L’incastro rosso è suddiviso dall’intero ai 10/10. Il materiale classico è in legno o in metallo, ma può essere facilmente realizzato utilizzando cartoncino o gomma Eva.
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Tutorial per costruire gli incastri delle frazioni Montessori
Materiale occorrente: – cartoncino colorato – gomma Eva o cartone colorato (o compensato) – forbici e taglierino – colla stick – colla a caldo – perle di legno o plastica per i pomoli – matita – cartamodelli (oppure compasso e goniometro)
Cartamodello:
Tutorial per costruire gli incastri delle frazioni Montessori pdf qui:
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Tutorial per costruire gli incastri delle frazioni Montessori – Come si fa:
stampiamo e ritagliamo i modelli:
riportiamo il modello del cerchio sul foglio rosso di gomma Eva, ritagliamo il contorno e gli spicchi, ma non completamente, di modo che rimangano uniti al centro:
incolliamo con la colla a caldo le perle che serviranno da pomoli per la presa a tre dita degli incastri:
ritagliamo la cornice, poniamo al centro il cerchio rosso e segniamo i contorni con la matita:
ritagliamo la sagoma del cerchio nella cornice, poi incolliamo con la colla stick il fondo di cartoncino:
e l’incastro è pronto:
Questi sono i dieci incastri pronti:
_________________________________ Tutorial per costruire gli incastri delle frazioni Montessori
Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori con cartamodelli e istruzioni. Gli incastri della zoologia comprendono la rana, il cavallo, l’uccello e il pesce.
Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori
Materiali: – cartamodelli – gomma eva – forbici e taglierino – pennarelli colorati – perline di media grandezza – colla a caldo – colla vinilica.
_____________________ Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori Incastro del pesce
Stampiamo il cartamodello e riportiamolo sul foglio di gomma con la carta carbone o facendo pressione con una penna o con la punta del taglierino:
decoriamo il pesce senza separarne le parti:
riportiamo i contorni del pesce completo sullo sfondo:
ritagliamo lo sfondo, incolliamo sul retro un cartoncino o un secondo foglio di gomma non ritagliato e inseriamo il pesce. Quindi dividiamo il pesce nelle sue parti: – testa – corpo – pinna caudale – pinna anale – pinna pettorale – pinna dorsale – pinna pelvica e incolliamo una perla con la colla a caldo, per permettere la presa a tre dita:
E l’incastro del pesce è pronto:
_________________________ Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori Incastro del cavallo
Procediamo come già mostrato per l’incastro del pesce:
Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori Le parti in cui dividere il cavallo sono: – testa – collo – criniera – fianco – zampe anteriori – zampe posteriori – coda.
Questo e’ l’incastro del cavallo completo:
_______________________________ Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori Incastro dell’uccello
Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori Le parti dell’uccello sono: – testa – corpo – ala – coda – zampe
Questo e’ l’incastro completo:
____________________________ Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori Incastro della rana
Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori Le parti della rana sono: – testa – zampa anteriore – zampa posteriore – zampa posteriore – corpo
Questo e’ l’incastro completo:
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Tutorial per realizzare gli incastri della zoologia Montessori
Gioco della fattoria Montessori: la mia versione stampabile completa di tutti gli elementi (attrezzi, personaggi, animali, elementi architettonici,…) e dei cartellini per gli esercizi coi simboli grammaticali.
Gioco della fattoria Montessori
La fattoria Montessori tradizionale è un materiale piuttosto costoso, ma così versatile ed utile che non bisogna farsi scoraggiare. Naturalmente la versione originale è davvero molto bella, ma ci si può ingegnare in tantissimi modi per allestire una bellissima fattoria. In rete molte mamme blogger si sono cimentate nell’impresa (consiglio la ricerca nel web per “Montessori grammar farm”).
Set di animali della fattoria di plastica o legno si trovano facilmente, a varie fasce di prezzo. Per gli elementi architettonici si trovano delle bellissime soluzioni in cartone, molto economiche, ad esempio:
Non proprio economici, ma si possono collezionare un po’ alla volta, ci sono gli elementi della serie “Vita nella fattoria” Schleich, con vari accessori.
La difficoltà, preparando la fattoria in proprio, è quella di dover preparare il materiale di accompagnamento (cartellini dei nomi e delle altre parti del discorso e frasi per l’analisi logica e grammaticale) in base agli elementi presenti nella nostra fattoria.
Per questo ho preparato una fattoria stampabile, da colorare e allestire praticamente a costo zero, con il materiale di accompagnamento pronto.
Basta stampare gli elementi:
Ritagliare lasciando un margine e una base diritta:
Colorare e poi scegliere se incollarli su mattoncini da costruzione di legno o plastica, oppure aggiungere una linguetta in cartone o cartoncino:
Gioco della fattoria Montessori
Il lavoro con la fattoria si abbina all’uso dei simboli grammaticali, per questo la prima serie di cartellini segue i colori dei simboli grammaticali, e non quelli delle scatole grammaticali:
Col metodo Montessori abbiamo a disposizione una vastissima gamma di attività diverse per presentare ai bambini le parti discorso. Alcuni possono essere sorprendenti, e la fattoria è uno di questi.
La fattoria può essere usata nella Casa dei Bambini per il lavoro sull’arricchimento del linguaggio orale, sulla scrittura e la lettura; è utilissima per presentare le parti del discorso sia nella fascia d’età 3-6, sia in quella 6-9 anni; consente di esercitare l’analisi logica e grammaticale.
Userò la fattoria nei prossimi articoli per fare esempi di presentazioni delle parti del discorso, aggiungendo frasi e cartellini per l’analisi logica e grammaticale.
Tutorial per costruire le scatole grammaticali Montessori in modo semplice e con pochissima spesa.
Avevo presentato il materiale in questo articolo: LE SCATOLE GRAMMATICALI MONTESSORI, e prima di pubblicare i vari articoli che tratteranno dell’uso di ogni scatola ho preparato qualche versione facilmente riproducibile delle scatole grammaticali e delle scatole per i cartellini dei comandi e per i cartellini di riempimento. C’è anche una versione stampabile.
Come dicevo nella presentazione dell’articolo, se per qualcuno risultasse troppo complicato realizzare il materiale, c’è la possibilità di far esercitare i bambini, con i cartellini, su “tovagliette” stampabili al posto che con le scatole. Questo è il materiale pronto, da stampare ed eventualmente plastificare:
Tutorial per costruire le scatole grammaticali
COSTRUIRE LE SCATOLE GRAMMATICALI
Materiale occorrente: – del cartoncino abbastanza robusto, anche di recupero – carta o cartoncino di medio spessore nei colori: marrone chiaro, nero, marrone scuro, rosso, viola, rosa, verde, giallo ed azzurro – forbici, taglierino, matita e righello, colla vinilica e colla stick, mollette da bucato – cartamodelli per i moduli che si ripetono in ogni scatola, tutti delle stesse dimensioni. Ne ho preparati in due versioni, come spiegherò meglio di seguito:
e infine le etichette da incollare nei vari scompartimenti delle scatole grammaticali; a me piacciono quelli in corsivo, ma ne ho preparate tre versioni tra le quali potete scegliere a vostro gusto:
Tutorial per costruire le scatole grammaticali – Pdf di cartamodelli e etichette qui:
Tutorial per costruire le scatole grammaticali
TUTORIAL
La SCATOLA GRAMMATICALE 1 presenta due scomparti piccoli (che ospiteranno i cartellini delle parti del discorso) ed uno scomparto più grande, che ospiterà i cartellini della frase. La SCATOLA GRAMMATICALE 2 ha due scomparti piccoli (articolo, nome, aggettivo) ed uno scomparto più grande. I cartellini delle parti del discorso che ho preparato io misurano 5 cm x 2,5 (anche se Maria Montessori indicava una misura 5 x 3,5); per questo i miei scomparti piccoli misurano 7 x 4 cm.
Per offrire varie opzioni nella realizzazione delle scatole grammaticali, ho preparato la prima sul modello delle scatole originali proposte da Maria Montessori, e la seconda con il fondo degli scomparti obliquo, come oggi si trovano in commercio.
Nel cartamodello trovate tutte e due le versioni, potete scegliere quella che preferite ed utilizzarla per realizzare tutte le vostre otto scatole grammaticali.
Tutorial per costruire le scatole grammaticali
COME SI FA
Fatta la prima scatola, le altre si costruiscono nello stesso modo: cambia soltanto il numero di elementi da combinare.
Per prima cosa riportate il modello scelto sul cartone e ritagliate (per la prima scatola 2 elementi identici):
Il trucco per ottenere pieghe perfette del cartone e del cartoncino, è sempre quello di tracciare le linee di piegatura col taglierino, tenuto naturalmente molto leggero:
Dopo aver piegato i due elementi, incollateli tra loro con la colla vinilica e fate asciugare con l’aiuto di una molletta (da carta o anche da bucato). Poi incollate il fondo su una base di cartoncino, ritagliate a filo intorno alle scatoline, e sul retro prevedete un’aggiunta di 4 cm + 2 cm per il bordo, da piegare verso l’alto:
Ritagliate una lunga striscia alta 2 cm ed incollatela come bordo tutto intorno alla vostra scatola:
Quando asciutta, non resterà che ritagliare le etichette ed applicarle con la colla da carta:
Potete lasciare la vostra scatola grammaticale 1 così, oppure rivestire il fondo dei vari scompartimenti con carta o cartoncino del colore corrispondente.
Questa è la scatola grammaticale 1 con il suo materiale di corredo:
Se avete optato per la versione con fondi obliqui, scegliete il modello, riportatelo sul cartoncino e ritagliate.
Tutorial per costruire le scatole grammaticali – SCATOLA GRAMMATICALE 2
Procedete come spiegato per la scatola grammaticale 1, incollando tra loro gli elementi, poi disegnando in fondo su cui incollarli (sempre prevedendo uno spazio di 5 centimetri di larghezza dietro + 2 cm per il bordo. Potete aggiungere altri 2 cm di bordo anche a destra e sinistra, per dare maggiore solidità alle scatole più grandi:
Infine ritagliate una lunga striscia larga 2 cm ed incollatela lungo tutto il perimetro della scatola:
A questo punto potete usare il modello che ho preparato, oppure usare i ritagli di cartone e misurare direttamente sulla scatola i fondi obliqui:
aggiungendo sempre dietro al rettangolo 2 cm di bordo, da ripiegare questa volta verso il basso:
Incollate le etichette, e se volete rivestite il fondo dello scomparto grande del colore dell’aggettivo:
SCATOLE GRANDE E PICCOLA PER I MATERIALI DI RIEMPIMENTO (cartellini delle parti del discorso)
Per le scatoline che servono a contenere i cartellini ho preparato il modello in due misure, a vostra scelta.
Tutorial per costruire le scatole grammaticali
Dopo aver riportato il modello sul cartoncino ed averlo ritagliato e piegato, l’assemblaggio è molto semplice:
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Tutorial per costruire le scatole grammaticali
SCATOLINE PER I CARTELLINI DEI COMANDI
Questo è invece il cartamodello che ho preparato per costruire le scatoline aperte per i comandi.
DIY Montessori grammar boxes – tutorial. I made some easily reproducible version of grammar boxes, of the boxes for the command cards command, anfd for the filling boxes. There is also a printable version of the grammar boxes.
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As I said in the presentation of the post, if is too complicated for you to realize the material, there is the option that children practice, with the cards, on printable “placemats” instead of boxes. This is the material IN ENGLISH ready to be printed and possibly laminate:
MAKE THE GRAMMAR BOXES
Required materials – sturdy cardboard, also recycled – paper or cardboard of medium thickness in the colors: brown, black, dark brown, red, purple, pink, green, yellow and blue – scissors, cutter, pencil and ruler, white glue and glue sticks, clothes pegs – patterns for forms that are repeated in every box, all of the same size. I have prepared two versions, as I will explain below:
and finally the labels to be glued in the various compartments of the grammar boxes; I like the ones in cursive, but I’ve prepared three different versions, so you can choose what you prefer:
TUTORIAL
(In the pictures of the tutorial labels are in Italian)
The GRAMMAR BOX 1 has two small compartments (which will host the cards of parts of speech) and a larger compartment, which will host the cards of the sentence. The GRAMMAR BOX 2 has three small compartments (article, noun, adjective) and a larger compartment. The cards of the parts of the speech that I made measuring 5 cm x 2.5 (although Maria Montessori indicated a measure 5 x 3.5); for this my small compartments measuring 7 x 4 cm.
To offer variations in the construction of the grammar boxes, I made the first on the model of the original boxes proposed by Maria Montessori:
and the second with the bottom of the compartments obliquely, as now found on the market:
In the pattern you will find both versions, and you can choose the one you like and use it to make all your eight grammar boxes.
HOW TO DO IT
Made the first box, the others are in the same way: it only changes the number of elements to be combined.
First you copy the model chosen on the cardboard and cut out (for the first box 2 identical elements):
The trick to getting perfect pleats of cartonboard and carton, is always to trace the fold lines with a cutter, taking it very light:
After folding the two elements, glued them together using PVA glue and then dry with the aid of a clip (for paper or even Clothespin). Then glue the bottom on a base of cardboard, cut around the boxes, and on the back you expect an addition of 4 cm + 2 cm for the edge, to fold upward:
Cut a long strip 2 cm high and paste it as a border all around your box:
When dry, cut out the labels and apply them with glue:
You can leave your grammar box 1 so, or coat the bottom of the various compartments with paper or cardstock of the corresponding color.
This is the grammar box 1 with its kit:
If you have opted for the version with oblique bottom, choose the model, copy it on the cardboard and cut. This is the material ready for the GRAMMAR BOX 2:
Proceed as explained for the grammar box 1: glue between their elements, then drawing the ground on which you paste them (always providing a space of 5 cm width behind + 2 cm for the edge. You can add another 2 cm board also on the right and left, to give more strength to the larger boxes:
Finally cut a long strip 2 cm wide and glue along the perimeter of the box:
At this point you can use the model that I have prepared, or use cardboard cutouts and measure directly on the box the oblique bottom :
adding always behind the rectangle 2 cm of the edge, this time to fold downwards:
Glue the labels, and if you want coat the bottom of the large compartment with the color of the adjective:
Bambole Waldorf CARTAMODELLI – Manuale per realizzare le bambole Waldorf. Essenzialmente il cartamodello per le bambole waldorf è un rettangolo.
Posate la testa della bambola su un foglio di carta, segnate la larghezza e la lunghezza e misurate. La larghezza del cartamodello del corpo sarà uguale alla larghezza della testa, la lunghezza sarà la lunghezza della testa moltiplicata per tre volte.
Nell’esempio la testa misura 7 cm di larghezza e 8 cm di lunghezza, quindi il modello misurerà 7×24 cm
Ora dividete il rettangolo a metà e tracciate una linea
Dividete la linea a metà e poi a destra e a sinistra marcate mezzo centimetro. Segnare la metà anche del lato inferiore del rettangolo e segnare 1cm per parte.
Congiungere tra loro i punti trovati, poi disegnare due arrotondamenti in fondo, proporzionati alla larghezza della caviglia, per il piede.
Per il braccio il polso passa per il centro del rettangolo, il pollice si trova sulla linea mediana, e la larghezza corrisponde a metà busto.
Come vedete è molto semplice, e se lavorate con i ragazzi darà molta soddisfazione e renderà ogni bambola assolutamente unica.
Bambole Waldorf CARTAMODELLI – Manuale per realizzare le bambole Waldorf
Qui puoi scaricare e/o stampare i cartamodelli già pronti, per le bambole presenti nel manuale, in formato pdf. Tutti i cartamodelli sono a grandezza naturale. Solo per la bambola grande, il cartamodello del corpo necessita di essere ritagliato e incollato seguendo le istruzioni:
Il materiale comprende: – bambola Waldorf media – bambola Waldorf grande – bambola con arti snodati – bambola con vestito e berretto fissi.
Se preferisci, trovi i cartamodelli stampabili in formato pdf nelle misure originali anche nell’ebook, insieme al tutorial completo per realizzare le bambole
Palla di vischio per baci di Capodanno di carta, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Baciarsi sotto il vischio è una tradizione legata a tutto il periodo natalizio; in Italia e Francia, in particolare, i baci sotto il vischio si scambiano a Capodanno. Se vuoi saperne di più di questa tradizione, puoi leggere qui:
Rametto di vischio di carta – materiale occorrente: carta colorata in vari toni diversi di verde carta bianca una pallina dell’albero di Natale forbici colla cartamodello.
Rametto di vischio di carta – cartamodello: Questo è il cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf:
Rametto di vischio di carta – come si fa:
Ritagliate le varie parti del cartamodello e riportate sulla carta colorata: le foglie e i rametti per le bacche, in bianco i grappolini di bacche:
La quantità di elementi dipende dalla grandezza della pallina che avete scelto; io ho ritagliato 25 rametti piccoli, 20 rametti grandi e 20 bacche (ritagliando insieme più foglietti sovrapposti, il lavoro diventa molto veloce):
Per le bacche incollate i rametti verdi sul mazzolino bianco, così:
e poi forate le bacche per ottenere un aspetto più realistico:
Piegate le foglioline verdi lungo la metà:
Quindi iniziate ad incollare i rametti lunghi partendo dal fondo della pallina a salire:
E completate aggiungendo i rametti piccoli e le bacche:
Questo è il lavoro finito, pronto per essere appeso sullo stipite di una porta, o per essere donato ai vostri ospiti durante la festa di Capodanno:
Mazzolino di vischio di carta tutorial con cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Baciarsi sotto il vischio è una tradizione legata a tutto il periodo natalizio; in Italia e Francia, in particolare, i baci sotto il vischio si scambiano a Capodanno. Se vuoi saperne di più di questa tradizione, puoi leggere qui:
Mazzolino di vischio di carta tutorial Materiale occorrente:
carta in vari toni di verde perline bianche un nastro forbici colla a caldo per fissare le perline pinzatrice cartamodello
Mazzolino di vischio di carta tutorial Cartamodello:
Mazzolino di vischio di carta tutorial – come si fa:
ritagliate le tre parti del cartamodello, riportele su su sei fogli di carta verde e riitagliate, in modo da ottenere sei rametti di vischio. Con la pinzatrice fissate i tre elementi che compongono ogni rametto, così:
Prendete il nastro, formate un’asola in alto e pinzate lungo il nastro i sei rametti:
Con degli altri nastri fate un fiocco in alto:
Piegate le foglioline di vischio lungo la metà, così:
Incollate le perline bianche, possibilmente raggruppate a tre a tre, come nel vischio vero, e il vostro mazzolino è pronto per essere appeso sullo stipite di una porta, o per essere donato ai vostri ospiti durante la festa di Capodanno:
Rametto di vischio di carta tutorial con cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Baciarsi sotto il vischio è una tradizione legata a tutto il periodo natalizio; in Italia e Francia, in particolare, i baci sotto il vischio si scambiano a Capodanno. Se vuoi saperne di più di questa tradizione, puoi leggere qui:
Rametto di vischio di carta – materiale occorrente: carta colorata in due toni diversi di verde perline bianche o pasta modellabile bianca un nastrino forbici colla cartamodello.
Rametto di vischio di carta – cartamodello: Questo è il cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf:
Rametto di vischio di carta – come si fa:
Ritagliate il cartamodello e riportatelo sul primo foglio di carta verde scelto. Decorate con un nastro in alto:
Piegate le foglie del vostro vischio lungo la metà, così:
Applicate le bacche bianche (o le perline)
Riportate il cartamodello anche sul secondo foglio verde e ritagliate:
incollate il secondo rametto sul retro, il vostro vischio è pronto per essere appeso sullo stipite di una porta, o per essere donato ai vostri ospiti durante la festa di Capodanno:
Biglietto di auguri per l’anno nuovo con rametti di vischio: tutorial e modello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Baciarsi sotto il vischio è una tradizione legata a tutto il periodo natalizio; in Italia e Francia, in particolare, i baci sotto il vischio si scambiano a Capodanno. Se vuoi saperne di più di questa tradizione, puoi leggere qui:
Materiale occorrente: – cartoncino o carta colorata verde e bianca – matita verde scuro e nera – carta a scelta per lo sfondo e il biglietto – un nastrino rosso o del colore che preferite – forbici, colla da carta, eventualmente pinzatrice – cartamodello
Cartamodello:
Questo è il cartamodello per i rametti di vischio da ritagliare:
Come si fa:
Scegliete la carta che desiderate usare per lo sfondo e ritagliate nel cartoncino verde i due rametti di vischio, seguendo il cartamodello:
Incollate sulla carta scelta i due rametti, incrociandoli così:
Aggiungete il nastro (con la colla o con la spillatrice) e fate un fiocchetto:
ritagliate un po’ di bacche bianche e disegnate un puntino con la matita nera. Con la matita verde, invece, ripassate i contorni dei rametti che avete incollato:
Incollate le bacche ai rametti:
Quindi incollate il tutto su un cartoncino piegato a metà, e il vostro biglietto d’auguri per l’anno nuovo è pronto:
Se volete cercate gli articoli sul Capodanno già pubblicati, tra i quali una raccolta di poesie e filastrocche che potrà esservi utile per completare il biglietto…
Vetrofania natalizia Maria con bambino con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Vetrofania natalizia Maria con bambino Materiale occorrente:
carta velina colorata un foglio di cartoncino colorato un foglio trasparente di carta da lucido forbici e taglierino colla da carta cartamodello.
Vetrofania natalizia Maria con bambino Cartamodello:
Vetrofania natalizia Maria con bambino Come si fa:
per prima cosa ritagliate la cornice nel cartoncino colorato:
poi, dopo aver incollato sul retro della cornice il foglio di carta da lucido trasparente, ritagliare ed incollare la carta velina colorata, seguendo il cartamodello ed aiutandosi con la foto del lavoro finito. Io ho iniziato col mantello blu:
per scurire alcune zone del mantello, basta ritagliare le parti interessate in un secondo pezzo di velina dello stesso colore, ed incollarlo seguendo il modello:
ho poi aggiunto le parti rosa e rosse, e i capelli di Maria:
ho poi incollato lo sfondo verde chiaro su tutta la parte trasparente:
e ho ritagliato intorno alla cornice e intorno all’immagine, così:
con la stessa tecnica ho completato il quadro, con questo risultato:
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella in cartoncino e carta velina colorata, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella Materiale occorrente:
carta velina colorata cartoncino scuro per la sagoma colla da carta forbici e taglierino cartamodello.
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella Cartamodello:
Il cartamodello contiene le indicazioni per la forma e il colore delle veline da ritagliare ed incollare alla sagoma:
Questo è il risultato finale:
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella
SANTA LUCIA coroncina con candele in cartoncino colorato, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, nelle scuole steineriane c’è la bellissima tradizione di fare coi bambini le candele di cera d’api. Anche in famiglia si possono svolgere varie attività che ricordino la luce nel buio dell’inverno, e l’avvicinarsi della grande festa del Natale. Si possono fare o decorare le candele, preparare un centrotavola speciale, confezionare corone di Santa Lucia… Su questa e altre tradizioni puoi leggere qui.
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA per decorare l’albero di Natale o per le finestre, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA Materiale occorrente:
cartoncino colorato carta velina colorata forbici e taglierino colla da carta cartamodello
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA Cartamodello:
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA Come si fa:
è molto semplice. Ritagliate la sagoma nel cartoncino:
riportate e ritagliate nella carta veline le varie parti della sagoma da riempire:
ed incollate sul retro della sagoma:
con questo risultato:
Addobbi natalizi fai da te NATIVITA’ STILIZZATA
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE realizzata in cartoncino colorato e carta velina, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE Materiale occorrente:
cartoncino colorato carta velina colorata forbici e taglierino colla da carta cartamodello
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE Cartamodello:
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE
Come si fa:
riportate il cartamodello sul cartoncino:
e ritagliate. Iniziate poi ad incollare sul retro la carta velina colorata, così:
Questo è il risultato finale:
Se avete bambini più piccoli, mentre vi dedicate a questi addobbi, potete preparare per loro delle semplici sagome di cartoncino (cuori, stelline, alberelli, ecc…), incollare sul retro della carta velina bianca o carta da lucido trasparente, e poi i bambini potranno decorarla incollandovi sopra gli avanzi di carta velina colorata che lascerete sul tavolo a loro disposizione:
Il lavoretto è semplicissimo, ma il risultato bellissimo:
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Pallina per l’albero di Natale realizzata in cartoncino colorato e carta velina, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Pallina per l’albero di Natale Materiale occorrente:
cartoncino colorato carta velina colorata colla da carta forbici e taglierino cartamodello
Pallina per l’albero di Natale Cartamodello:
Pallina per l’albero di Natale
Come si fa:
riportate il cartamodello sul cartoncino colorato:
e ritagliatelo:
incollate sul retro la carta velina colorata:
con questo risultato:
Pallina per l’albero di Natale
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Vetrofania natalizia PRESEPE trasparente realizzato con cartoncino e carta velina, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE realizzata con cartoncino colorato e carta velina: tutorial e cartamodello scaricabile e stampabili in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE Materiale occorrente:
carta velina colorata cartoncino colorato forbici e taglierino colla da carta cartamodello
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE
Cartamodello:
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE
Come si fa:
ritagliate la sagoma della stella, eventualmente ingrandendo o rendendo più piccolo il cartamodello, nel cartoncino colorato:
e incollate le veline colorate seguendo il vostro gusto personale, evitando soltanto che le varie veline si sovrappongano tra loro:
Questo è il risultato finale:
Le stelle possono essere appese all’albero di Natale, applicate alle finestre, oppure unite tra loro a formare un festone:
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Vetrofania natalizia – SAN NICOLA, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf. San Nicola si festeggia il 6 dicembre, e per tradizione porta piccole merende e regalini nelle scarpe dei bambini. Qui puoi trovare racconti, canti, informazioni varie, tutorial per realizzare un san Nicola in lana cardata, vetrofanie e molto altro ancora…
Vetrofania natalizia SAN NICOLA Materiale occorrente:
carta velina rossa e bianca carta colorata rossa, arancio e gialla un foglio di carta da lucido trasparente colla da carta forbici e taglierino cartamodello
Cartamodello:
Vetrofania natalizia SAN NICOLA
Come si fa:
Fermate sul cartamodello il foglio di carta da lucido:
Ritagliare e incollare sul foglio trasparente la parte in carta rossa:
la parte in carta arancio:
e la parte in carta gialla:
coprire il tutto con un foglio di carta velina rossa, incollare, e ritagliare le parti bianche, gialle e rosa del cartamodello. Quindi ritagliare le parti del cartamodello nella velina gialla, rosa e bianca e incollare negli spazi ritagliati nella velina rossa:
per scurire il rosso di alcune parti del modello, ritagliare e incollare sulla vetrofania un unlteriore sagoma ritagliata nella forma che serve nel rosso, così:
DECORAZIONI NATALIZIE quadretto trasparente in cartoncino e carta velina colorata, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Riportate il cartamodello sul cartoncino e ritagliatelo con forbici e taglierino:
Poi riportate via via le tracce tratteggiate del cartamodello sulla carta velina, ritagliatela ed incollatela alla sagoma di cartoncino. Io ho iniziato con le due fasce blu in alto:
poi ho applicato su tutta la sagoma, sul retro, la velina azzurra:
e ho ritagliato dalla velina azzurra la sagoma della capanna:
seguendo il cartamodello ho ritagliato le parti rosse, gialle e arancio:
e le ho incollate sul retro, sempre seguendo il cartamodello. Col taglierino ho ritagliato le stelle:
e per finire ho incollato sul retro della sagoma una velina bianca:
ANGELO TRASPARENTE di carta velina per decorare le finestre a casa e a scuola, con tutorial passo passo e modello scaricabile e stampabile in formato pdf.
il cartamodello è numerato perchè nelle due pagine dopo questa troverete le varie parti, se volete, da ritagliare una ad una:
Decorazioni natalizie ANGELO TRASPARENTE
Come si fa:
ritagliate tutte le parti che compongono l’angelo; le parti 1, 2, 3, 13 e 14 in giallo, tutte le altre in bianco:
e assemblatele tra loro, semplicemente aiutandovi con l’immagine o seguendo il modello della prima pagina. Io ho cominciato unendo le ali tra loro con un goccio di colla:
DECORAZIONI NATALIZIE stelline di cartoncino molto semplici e veloci da realizzare, possono essere utilizzare per decorare l’albero di Natale o per realizzare mobiles e festoni natalizi, per decorare i pacchetti regalo, ecc…
Questo è lo schema delle piegature e dei tagli da praticare sulle strisce di cartoncino:
Se non volete usare lo schema, dividete in 5 parti la striscia di cartone (piegature) più un pezzettino che fungerà da linguetta per incollare. Poi praticate i tagli lungo la striscia a distanza regolare: due tagli in alto per il primo e il secondo segmento, uno in alto e uno in basso nel segmento centrale, due in basso nei segmenti quattro e cinque.
Fate le cinque piegature richieste lungo la striscia:
Incastate per primo nel segmento centrale l’ultimo segmento a destra:
così:
formate quindi la prima punta della stella, così:
La seconda:
e via via le altre:
Infine incollate la linguetta sull’estremità libera opposta per ottenere la quinta punta della stella.
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Decorazioni natalizie – un mobile di cartoncino con abeti tridimensionali, stelle e cuori. Il tutorial fotografico è completato dai modelli scaricabili in formato pdf.
Il mobile è formato da 6 abeti (per ogni abete tagliare 4 forme), una stella grande (tagliare 2 forme), 5 stelle piccole (tagliare 10 forme) e 3 cuori (tagliare 6 forme):
Gli abeti possono essere tagliati 4 a 4: formate un “libretto” di 4 fogli di carta verde piegati a metà e infilati uno nell’altro. Copiare il modello facendolo combaciare con la metà piegata e ritagliare:
Per ogni alberello incollare così le 4 sagome una sull’altra:
Poi aprire e incollare l’ultima mezza sagoma sulla prima mezza:
Questo è un alberello aperto:
Per comporre il mobile seguite questo schema: nel filo centrale stella grande (una davanti e una dietro il filo, per tutte le stelle e i cuori), abete, cuore, stella piccola, abete; nei due fili a destra e sinistra del filo centrale: stella piccola, abete, cuore; nei fili esterni stella piccola e abete:
Decorazioni natalizie – un mobile di cartoncino
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Lanterna di carta per San Martino in due versioni, una più semplice e una un po’ più elaborata, con tutorial fotografico e modello stampabile gratuitamente in formato pdf. E’ un altro classico della scuola steineriana, dopo la lanterna di cartapesta e la lanterna a stella. Entrambe le versioni sono di grande effetto e richiedono pochissimo tempo per la realizzazione.
Prima versione
Se anche non volete usare il modello, si tratta come vedete di piegare un margine superiore e laterale destro di circa 2 cm per chiudere la lanterna, e di un margine inferiore più largo per la base. Quindi si divide in foglio in quattro parti uguali (escluso il margine) e si tracciano le diagonali di ogni rettangolo ottenuto:
Le linee in rosso sono da tagliare:
tutte le altre linee da piegare:
si procede quindi alla chiusura della forma, così:
e si ripiega verso l’interno il margine superiore:
ora si deve soltanto dare forma alla lanterna spingendo verso l’interno i rombi che corrispondono ai quattro spigoli laterali della lanterna:
Seconda versione
potete usare il modello, o un foglio a vostra scelta, di forma rettangolare. Io ho usato una pittura:
segnate un margine laterale così, piegando la carta (un paio di centimetri circa):
voltate (io ho tracciato a matita le piegature per facilitare la spiegazione):
Piegate il foglio a metà, escludendo il margine:
poi dividete ogni metà ancora in due, così:
otterrete quattro rettangoli uguali:
piegate ora a metà nel senso della lunghezza:
e poi ogni metà ancora in due:
otterrete questa griglia:
dividete la parte superiore (prima fila di rettangoli) in tre, nel senso della lunghezza, lasciate liberi i rettangoli della quarta fila di rettangoli, e tracciate le diagonali di ogni rettangolo della seconda e della terza:
tagliate in questo modo e piegate la carta lungo ogni linea tracciata:
incollate le linguette:
e il fondo della lanterna:
rivoltate verso l’interno il margine superiore:
quindi spingete verso l’interno ogni rombo che si trova in corrispondenza dei quattro spigoli del parallelepipedo:
e questo è il risultato:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 6 con modelli scaricabili e stampabili in formato pdf. Il quadretto può essere messo alla finestra, davanti ad una candelina, oppure può essere inserito in una lanterna di cartone.
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 6
Questo è il disegno a contorni, se preferite ritagliare il quadro dal cartoncino nero (le parti tratteggiate sono indicazioni per il ritaglio e lo strappo delle veline colorate):
trasparente 6
Questa è la sagoma in nero, già pronta per la stampa e il ritaglio:
trasparente nero 6
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 6 come si fa
Dopo aver ritagliato il quadro, potete utilizzare lo schema a tratteggio per le veline:
Io ho preparato prima le lanterne, e poi i tre cerchi concentrici della luce:
poi ho preparato le stelle e la luna:
e infine il cielo, prima con veline ritagliate:
e poi con striscioline strappate:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 6
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 5 con modelli scaricabili e stampabili in formato pdf. Il quadretto può essere messo alla finestra, davanti ad una candelina, oppure può essere inserito in una lanterna di cartone.
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 5 materiale
Questo è il disegno a contorni, se preferite ritagliare il quadro dal cartonicino nero (le parti tratteggiate sono indicazioni per il ritaglio e lo strappo delle veline colorate):
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 5 – trasparente solo contorni
Questa è la sagoma in nero, già pronta per la stampa e il ritaglio:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 5 – nero
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 5 come si fa:
Dopo aver ritagliato il quadro, potete utilizzare lo schema a tratteggio per le veline.
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 4 con modelli scaricabili e stampabili in formato pdf. Il quadretto può essere messo alla finestra, davanti ad una candelina, oppure può essere inserito in una lanterna di cartone.
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 4 modelli:
Questo è il disegno a contorni, se preferite ritagliare il quadro dal cartonicino nero (le parti tratteggiate sono indicazioni per il ritaglio e lo strappo delle veline colorate):
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 4 – solo contorni
Questa è la sagoma in nero, già pronta per la stampa e il ritaglio:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 4 – nero
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 4 come si fa
Dopo aver ritagliato il quadro, potete utilizzare lo schema a tratteggio per le veline.
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 4
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 3 con modelli scaricabili e stampabili gratuitamente in formato pdf. Il quadretto può essere messo alla finestra, davanti ad una candelina, oppure può essere inserito in una lanterna di cartone.
Questo è il disegno a contorni, se preferite ritagliare il quadro dal cartonicino nero (le parti tratteggiate sono indicazioni per il ritaglio e lo strappo delle veline colorate):
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 3 modello solo contorni
Questa è la sagoma in nero, già pronta per la stampa e il ritaglio:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 3 modello nero
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Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 2 con modelli scaricabili e stampabili gratuitamente in formato pdf. Il quadretto può essere messo alla finestra, davanti ad una candelina, oppure può essere inserito in una lanterna di cartone.
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 2 modelli
Questo è il disegno a contorni, se preferite ritagliare il quadro dal cartonicino nero (le parti tratteggiate sono indicazioni per il ritaglio e lo strappo delle veline colorate):
solo contorni
Questa è la sagoma in nero, già pronta per la stampa e il ritaglio:
nero
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 2 come si fa
Dopo aver ritagliato il quadro, potete utilizzare lo schema a tratteggio per le veline.
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Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 1 con modelli scaricabili e stampabili in formato pdf. Il quadretto può essere messo alla finestra, davanti ad una candelina, oppure può essere inserito in una lanterna di cartone.
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 1 modelli
Questo è il disegno a contorni, se preferite ritagliare il quadro dal cartoncino nero (le parti tratteggiate sono indicazioni per il ritaglio e lo strappo delle veline colorate):
solo contorni
Questa è la sagoma in nero, già pronta per la stampa e il ritaglio:
nero
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 1 come si fa
Dopo aver ritagliato il quadro, potete utilizzare lo schema a tratteggio per le veline:
la procedura più semplice è ricavare per prime la luna e la luce per la lanterna, e le due nuvolette bianche intorno ai due elementi:
quindi incollarle tra loro, e poi nel quadretto:
completando con le veline azzurre e marroni stappate a striscioline irregolari:
Lavoretti per San Martino QUADRO TRASPARENTE 1
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Castello dei mostri per Halloween – Un tutorial passo passo per creare il castello di mostri.
Mentre i bambini più grandi possono cimentarsi anche nel ritaglio dei dettagli, i più piccoli si divertiranno tantissimo a ritagliare i contorni, ricalcare, incollare, e soprattutto ad inventare i mostruosi abitanti del castello.
Materiale occorrente
un cartoncino nero per il castello, carta e cartoncino colorati a scelta per sfondo e decorazioni
forbici e taglierino
colla da carta
un pastello a cera e un foglio di carta bianca da stampante, se si vuole ricalcare la sagoma dal monitor del computer, oppure potete stampare la sagoma che ho preparato in formato pdf
pennarelli o pastelli a scelta per disegnare i mostri
Come si fa
Per prima cosa bisogna preparare la sagoma del castello, disegnandola da sé, oppure utilizzando un modello (in rete se ne trovano davvero tantissimi) stampandolo o ricalcandolo con un pastello a cera dal monitor del computer:
se volete utilizzare il mio, è questo:
Riportiamo poi la sagoma sul cartoncino nero. Anche i bambini più piccoli possono riuscirci calcando le linee con una penna a sfera sulla sagoma, in modo tale che i segni restino impressi sul cartoncino nero:
Ora passiamo al ritaglio della sagoma: i contorni esterni con le forbici, per le finestrelle occorrerà usare il taglierino, quindi può essere necessario l’aiuto di un adulto
Ora passiamo al ritaglio della sagoma: i contorni esterni con le forbici, per le finestrelle occorrerà usare il taglierino, quindi può essere necessario l’aiuto di un adulto
Potete incollare direttamente il vostro castello su un fondo colorato, così:
Oppure potete preparare il castello incollando sul rovescio delle toppe di carta di colori diversi in corrispondenza di porta e finestre:
E poi incollarlo su un fondo colorato, con questo risultato:
Ora non resta che popolare il castello delle sue strane creature.
Tutorial pop up 31 – modello pdf scaricabile e stampabile e istruzioni per realizzare pagine pop up coi bambini. Si tratta delle figure di base, da personalizzare a piacere aggiungendo elementi e decorazioni.
Per realizzare i modelli io ho usato la nostra carta marmorizzata, ma per tutti i pop up la carta migliore è il cartoncino lucido, che è resistente e scivola bene.
carta cartamodello, da ingrandire a piacere (se volete) forbici e taglierino colla da carta matita
COME SI FA
Riportate il modello sulla carta scelta (salvo diversa indicazione, sul diritto) e ritagliate i vari elementi. Procedete con le piegature “a monte” e “a valle” come indicato nel modello. Prepariamo poi l’elemento 1, che è la leva interna che serve a tenere in forma il cilindro, incollando H1 su H2 ed H2 su H3, così:
passiamo poi a chiudere il cilindro, incollando la linguetta D su D, così:
incollare poi la linguetta A sul segno A, così:
ora fissiamo la leva all’interno del cilindro, incollando B su B:
così:
fissiamo poi la leva incollando E sul segno E presente sulla pagina di destra:
infiliamo la linguetta F nel taglio F presente sulla pagina di sinistra, ed incolliamola sul retro della pagina:
poi incolliamo la linguetta C sul segno C presente sulla pagina di destra:
Ed è fatta!
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Tutorial pop up 30 – modello pdf scaricabile e stampabile gratuitamente e istruzioni per realizzare pagine pop up coi bambini. Si tratta delle figure di base, da personalizzare a piacere aggiungendo elementi e decorazioni.
Per realizzare i modelli io ho usato la nostra carta marmorizzata, ma per tutti i pop up la carta migliore è il cartoncino lucido, che è resistente e scivola bene.
carta cartamodello, da ingrandire a piacere (se volete) forbici e taglierino colla da carta matita
COME SI FA
Riportate il modello sulla carta scelta (salvo diversa indicazione, sul diritto) e ritagliate i vari elementi. Procedete con le piegature “a monte” e “a valle” come indicato nel modello.
dopo aver chiuso la forma incollando la linguetta C sul segno C, incastrare gli elementi 2 e 3 nell’elemento 1, così:
incollare poi la linguetta A sul segno A presente sulla pagina di sinistra, e la linguetta B sul segno presente sulla pagina di destra, così:
infilare la linguetta A attraverso il taglio A praticato sulla pagina di sinistra:
e incollare la linguetta sul retro:
incollare poi la linguetta B sul segno B presente nella pagina di destra, ed è fatta:
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Tutorial pop up 29 – modello pdf scaricabile e stampabile gratuitamente e istruzioni per realizzare pagine pop up coi bambini. Si tratta delle figure di base, da personalizzare a piacere aggiungendo elementi e decorazioni.
Per realizzare i modelli io ho usato la nostra carta marmorizzata, ma per tutti i pop up la carta migliore è il cartoncino lucido, che è resistente e scivola bene.
carta cartamodello, da ingrandire a piacere (se volete) forbici e taglierino colla da carta matita
COME SI FA
Riportate il modello sulla carta scelta (salvo diversa indicazione, sul diritto) e ritagliate i vari elementi. Procedete con le piegature “a monte” e “a valle” come indicato nel modello. Incollate D1 su D2 e D2 su D3, così:
infilare la linguetta C nel taglio C presente sulla pagina di sinistra e incollarla sul retro della pagina:
incollare poi la linguetta A sul segno A presente sulla pagina di sinistra, e la linguetta B sul segno presente sulla pagina di destra, così:
ed è fatta:
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