Lavoretti per la festa della mamma: altre 30 e più idee creative

Lavoretti per la festa della mamma: altre 30 e più idee creative. Una collezione di tutorial per realizzare coi bambini della scuola d’infanzia e primaria vari lavoretti e biglietti d’auguri per festeggiare la mamma…

…lavoretti per la festa della mamma realizzati con origami, pittura, paper cutting, progetti di riciclo di vari materiali, pop up, stampa, collage, mollette da bucato e altro ancora…

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1. biglietto d’auguri pop up con modello pronto per la stampa gratuita e istruzioni di montaggio dettagliatamente illustrate (basta cliccare sull’immagine). Per i più piccoli si può pensare di far colorare le parti e poi montarle, per i medi colorare e ritagliare. Molto bello, di http://www.freekidscrafts.com

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2. libretto a cuore, può essere usato per scrivere una bella poesia, di http://familyfun.go.com/

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3. 70 e più progetti creativi per la festa della mamma sul tema “fiori”, qui LAPAPPADOLCE

4. E qui LAPAPPADOLCE 60 e più progetti creativi per realizzare cuori

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5. biglietto d’auguri a forma di tulipano di http://crafts.kaboose.com. Molto semplice da realizzare stampando il modello gratuito (clicca su “pattern”)

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6. busta a forma di vaso con biglietto fiorito, di http://www.scrapbooksetc.com/

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7. coppa realizzata con cartone di recupero, pasta secca, spray dorato e applicazioni varie, nell’immagine in versione papà, di http://elementaryartfun.blogspot.it/

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8. biglietti d’auguri a stampa. Si crea col nastro adesivo la cornice su una tavoletta plastificata, quindi si passa all’interno il colore a tempera. Il bambino disegna il motivo che desidera eliminando la tempera con un cotton fioc e quindi si stampa appoggiando un foglietto della stessa misura della cornice di nastro adesivo, pressandolo sulla tavoletta. Di http://lets-explore.net/

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9. biglietti d’auguri con modelli stampabili gratuitamente ed istruzioni, di http://mmmcrafts.blogspot.it

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10. biglietto d’auguri o quadretto realizzato con cartoncino colorato, cartone ondulato e fili di lana colorata, di http://www.yourspecialtee.com/

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11. vaso portafiori decorato con l’impronta delle manine, di http://christinasadventures.com/

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12. biglietto d’auguri a forma di cuore con interno di fiorellini pop up. E’ disponibile il modello stampabile gratuitamente, ed è possibile quindi modificare il testo una volta che si riporta il modello su cartoncino, di http://www.michaels.com/

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13. le sagome delle manine formano un cuore, biglietto d’auguri. Di http://krokotak.com/

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14. Ancora da http://krokotak.com, quattro cuoricini per un biglietto d’auguri pop up da decorare e completare a piacere

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15. busta che si apre diventando un cuore, tutorial esempi e modelli gratuiti di http://www.marthastewart.com

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16. fiori e farfalle pop up, nonostante l’apparenza è un lavoretto molto semplice da realizzare coi bambini, seguendo il tutorial fotografico molto ben fatto, di http://krokotak.com/

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17. la mano della mamma e la mano del bimbo, di http://www.millybee.com/

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18. Quadretto “Mamma sei il mio sole” realizzato con le impronte delle manine, via http://waarliefdewoont.blogspot.it/

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19. portafiori o portacandela realizzato con una scatola ad esempio di tonno e mollette da bucato, tutorial di http://www.shelterness.com/

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20. simmetria molto simpatica, non traducibile ma perchè non festeggiare la mamma in inglese? Di http://easypreschoolcraft.blogspot.it/

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21. album di ricordi realizzato con una scatola di cereali e cartoncini colorati, tutorial di http://www.crafttestdummies.com/

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22. borsa della spesa in cotone decorata con le impronte delle manine, di http://paintcutpaste.com/

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23. coccarde con cuore, possono essere realizzate con i porta biscotti di carta, decorandoli coi bambini, ed essere donate così oppure per realizzare biglietti d’auguri. Di http://charlottesfancy.com/

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24. le pittura dei più piccole possono diventare un bellissimo biglietto d’auguri per la mamma, di http://www.smallfriendly.com

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25. idea regalo per mamme creative, di http://emmalinebride.com/

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26. idea regalo per mamme che amano il tè, di http://www.curbly.com/

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27. fiori di fili di lana e colla vinilica; la sagoma può essere realizzata in cartone rivestito di carta stagnola. Di http://mykidsmake.com/

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28. “Mamma ti voglio tanto bene… tanto tanto tanto così”, di http://www.freekidscrafts.com

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29. quadretto floreale con le impronte delle manine, di http://thetrendytreehouse.blogspot.it/

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30. “Mamma, il mio amore per te cresce e cresce e cresce”, di http://whytewater.blogspot.it/

La collezione continua qui:

Lavoretti per bambini FIORI – 70 e più progetti

…lavoretti per bambini FIORI: una collezione di tutorial per realizzare coi bambini della scuola d’infanzia e primaria fiori per festeggiare la primavera e la festa della mamma…

…rose, margherite, ciclamini, gerbere, giacinti, fiori fantastici: lavoretti per bambini fiori di ogni genere realizzati riciclando materiali poveri quali lattine, bottiglie di plastica o cartoni delle uova, e sperimentando varie tecniche: fiori collage, fiori dipinti con le impronte digitali, fiori con la pittura a dito, fiori di carta, tessitura, uncinetto, quilling, carta crespa, ecc…

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1. gerbera realizzata con i cartoni delle uova, tutorial illustrato di http://www.duitang.com

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2. narciso – girandola, realizzato con cartoncino colorato e cartoni per le uova, tutorial di http://nurturestore.co.uk

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3. narcisi realizzati ancora coi cartoni delle uova, tutorial di http://www.intimateweddings.com

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4. tutorial fotografici per realizzare vari fiori di carta: garofano, margherita, rosa, narciso, di http://grosgrainfabulous.blogspot.it

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5. fiori realizzati con le impronte delle manine, di http://www.teachpreschool.org

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6. ciclamini, sempre realizzati coi cartoni delle uova, tutorial fotografico di http://www.liveinternet.ru

 

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7. ancora narcisi, ancora coi cartoni delle uova, in versione quadretto, tutorial fotografico di http://www.liveinternet.ru

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8. collage ispirato a Picasso. I bambini tracciano l’impronta della loro mano, la ritagliano, aggiungono strisce di carta verde e quindi per i fiori avvolgono pezzi quadrati di carta velina colorata intorno matita…  di http://artrageousafternoon.blogspot.com.au

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9. corona di narcisi, bellissima idea anche per festeggiare i compleanni primaverili, tutorial di http://www.sunhatsandwellieboots.com

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10. mazzolino di pratoline realizzato con la tecnica del quilling, cioè arrotolando le striscioline di carta. Tutorial fotografico di http://www.duitang.com

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11. fiori di lana realizzati con uno specialissimo telaio, semplice da costruire con legno e chiodini o anche cartone spesso e puntine, tutorial fotografico di http://www.knitting-and.com

Trovate altre informazioni su questa tecnica qui http://www.liveinternet.ru

 

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12. versione più elaborata, realizzata in rafia, da http://www.knitting-and.com

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13. da http://www.marthastewart.com l’idea di realizzare fiori primaverili utilizzando i porta biscotti di carta

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14. fiori di carta realizzati piegando e incastrando tra loro le parti ritagliate dal modello. Trovate le varie proposte qui: https://docs.google.com , https://docs.google.comhttps://docs.google.com, e qui https://docs.google.com

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15. battendo ripetutamente col martello su fiori e foglie appoggiate ad un pezzo di tessuto o ad un foglio di carta spessa, otterrete una sorta di stampa botanica molto bella. Si può fare anche con le foglie autunnali… Immagine da http://kindlingplayandtraining.blogspot.it/

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16. fiori realizzati con le graffette colorate, in vendita qui http://www.modcloth.com (non c’è tutorial)

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17. rose di carta crespa, tutorial fotografico di http://greenweddingshoes.com

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18. giacinti di carta colorata, tutorial fotografico di http://krokotak.com

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19. collage; i fiori sono realizzati con pezzetti di carta piegata. Tutorial di http://www.jeknutseleikwijt.nl

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20. rami fioriti di ciliegio, tutorial per realizzare i fiori in carta velina di http://sarahndipities.blogspot.it/

 

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21. pesco in fiore realizzato coi pop corn, via http://olhaoquevinoeducanaweb.blogspot.it/

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22. decorazione trasparente per finestre, idea di http://www.sillyeaglebooks.com (non c’è tutorial)

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23. ciliegio in fiore realizzando stampando la tempera rosa col fondo di una bottiglia di plastica, di http://alphamom.com/

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24. fiori nei gusci d’uovo. L’idea originale, di http://www.tuinadvies.nl/vrolijk_pasen.htm, utilizza fiori veri per realizzare una composizione da usare come centrotavola, ma può essere realizzata anche una variante con fiori di carta…

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25. delicati fiori di carta, video tutorial di http://www.craftstylish.com/

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26. deliziosa coroncina da principessa dei fiori in panno, tutorial di http://thatlittleworld.blogspot.it

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27. rose origami, vari modelli e link ai tutorial, qui http://www.bloomize.com/

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28. semplici fiorellini di panno, qui proposti come applicazioni per cuscini, di http://www.marthastewart.com

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29. ghirlanda “fiorita” di stricioline di tessuto multicolore, di http://www.lindamade.com

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30. la classica collana di fiori e cannucce da infilare, di http://thecraftingchicks.com

 

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31. narcisi di carta velina, tutorial fotografico di http://www.momsandkids.co.uk/

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32. tulipani in cartoncino, si possono utilizzare i rotoli di carta igienica, tutorial di http://www.easy-child-crafts.com

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33. fiore per collage, modello gratuito di http://whimsycoutureboutique.blogspot.it/

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34. fiori di carta piegata, semplici da realizzare. Tutorial di http://whimsicalworldoflaurabird.blogspot.it

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35. decorazioni floreali ottenute fissando i fiorellini di carta ad una palla di  polistirolo, con degli spilli con la capocchia colorate, tutorial di http://www.fancypantsweddings.com

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36. fiori pom pom, idea e  tutorial di http://www.domestifluff.com

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37. fiori realizzati incollando a una forma sferica ritagli tondi di tessuto, tutorial di http://www.oncewed.com/

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38. fiore di carta crespa. Questa e molte altre proposte per realizzare fiori di carta qui http://www.lollychops.com/

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39. i bellissimi fiori kusudama giapponesi, tutorial dettagliatissimo in quattro parti a partire da qui http://foldingtrees.com/

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40. fiori realizzati coi sacchetti di carta, tutorial di http://www.aplaceforusblog.com

 

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41. bellissima rosa di carta, tutorial di http://www.ellinee.com/. Semplice da realizzare grazie al modello stampabile gratuitamente.

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42. calla in carta e pasta da modellare, tutorial di http://craftinomicon.blogspot.it

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43. quadro realizzato con pastelli a cera colati col phon e fiori, tutorial di http://www.aroundbeads.blogspot.

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44. tutorial per realizzare questo fiore con foglia, completo di modello, di http://increations.blogspot.it/

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45. rami di ciliegio fiorito, tutorial di http://bkids.typepad.com/

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46. fiori realizzati coi rotoli di carta igienica, tutorial di http://www.thecraftycrow.net

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47. tutorial per realizzare questi bei fiori in carta crespa di http://howaboutorange.blogspot.it

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48. mollette e cerchietti per capelli floreali, tutorial di http://kittycatsandairplanes.blogspot.it

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49. fiore di carta tipo papavero, tutorial di http://alittlehut.blogspot.it/

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50. fiore di carta finito a matita, tutorial di http://whipup.net/

 

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51. lillà origami, tutorial di http://www.origami-instructions.com via http://www.handyhausfrau.com

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52. questi fiori, in vendita qui http://www.etsy.com/ sono realizzati tagliando lattine da bibita. Coi bambini l’idea può essere utile sostituendo alle lattine i bicchieri di carta o di plastica.

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53. ghirlanda floreale realizzate con pagine di vecchie riviste tagliate a cuore, di http://flowerpatchfarmgirl.blogspot.it

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54. tulipani realizzati con fogli di carta colorata tagliati e piegati secondo il tutorial fotografico e cannucce da bibita, di http://skapligtenkelt.blogspot.

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55. girasole con semi veri, di http://www.rockabyebutterfly. I semi, invece di essere incollati, possono essere posati sul cerchio di carta e poi fissati con un coperchio trasparente dello yogurt. In questo modo possono essere piantati. Si possono usare, oltre ai semi di girasole, altri semi e anche fare fiori diversi.

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56. fiori ritagliati nelle pagine di vecchie riviste, idea di http://splishsplashsplatterart.blogspot.it

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57. fiori di ciliegio kirigami, tutorial di http://omiyageblogs.blogspot.it

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58. fiori di carta di http://madebyjoel.com, tutorial

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59. fiore coi rotoli di carta igienica, questo e molti altri esempi in http://www.michelemademe.com/

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60. tutorial per realizzare bellissimi fiori coi cartoni delle uova, vari modelli, di http://www.intimateweddings.com/

 

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61. facciamo germogliare i fiori per il giardino nei gusci d’uovo, idea di http://themagnifyingglass.typepad.com/

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62. un piatto di carta diventa un telaio circolare e un fiore, tutorial di http://familyfun.go.com

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63. tutorial fotografico molto dettagliato per realizzare queste rose di carta riciclata di http://papernstitchblog.com

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64. corona di papaveri, tutorial di http://wishingelephant.blogspot.it

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65. quadretto di fiori di cartone, tutorial di http://www.craftstylish.com

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66. rose, tutorial di http://heart-of-light.blogspot.it

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67. fiori realizzati con le bottiglie di plastica, non c’è tutorial ma l’idea è molto semplice, di http://artprojectgirl.blogspot.it/

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68. collage floreale realizzato coi porta biscotti di carta, di http://www.kiboomu.com

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69. fiori stampati con le gomme delle matite, di http://creativitymypassion.blogspot.co.uk

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70. rosa realizzata con cucchiai di plastica, tutorial fotografico di http://www.duitang.com/

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71. rosa a uncinetto, tutorial di http://www.pompomemporium.com

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Lavoretto per la festa della mamma – fiore di feltro


Lavoretto per la festa della mamma – fiore di feltro. Avevo già descritto la tecnica di produzione dei fiori di feltro

per gli adulti, ma si tratta di  un procedimento troppo impegnativo proposto ai bambini.

La lana cardata che occorre per il lavoretto si può trovare, ad esempio, qui: LANA CARDATA

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Genitori Channel ospita il mio articolo che mostra come è semplice, con pochi accorgimenti aggiuntivi, far fare questa bella esperienza anche ai bambini più piccoli.

E’ un’attività che consiglio davvero, per esperienza: è molto ricca dal punto di vista sensoriale, avvicina al mondo della natura, porta calma e concentrazione (anche per il massaggio dei polpastrelli che la lana ci ricambia mentre la massaggiamo, ma non solo) e, siccome la bellezza della lana (anche senza essere lavorata) è garanzia di successo, porta tutti i bambini a sentirsi “bravissimi” e in questo caso davvero orgogliosi di poter fare alla mamma un così bel regalo…

… potete leggere l’articolo completo qui: http://www.genitorichannel.it

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Canto: La mamma

Canto: La mamma. Con testo, spartito scaricabile e stampabile gratuitamente e file mp3. Per flauto dolce e canto.

Canto: La mamma
La mamma: testo

Ci sono al mondo tante cose belle
i fiori il mare il cielo con le stelle
il sorriso del sole d’oro che dà luce e dà calor.
Ma per me più che il cielo e il mar
più del sole che ci dà calor
c’è la fiamma del focolare
c’è la mamma col suo amor.

Spartito e file mp3 QUI:

Canto: La mamma

La mamma

Festa della mamma – ebook – Libretto d’auguri illustrato con tisane, tè, sale grosso e collage…

Festa della mamma – ebook – Libretto d’auguri illustrato con tisane, tè, sale grosso e collage… In realtà è quasi un libro tattile e non ha molto senso come ebook, ma lo condivido volentieri sperando possa essere di ispirazione per inventare lavoretti simili coi vostri bambini.

Festa della mamma – ebook – Libretto d’auguri illustrato con tisane, tè, sale grosso e collage…

Si tratta della poesia “Alla mamma” di Luisa Nason, illustrata con tecniche varie:

Alla mamma
Mamma, per la tua festa
io ti offro
una cesta di baci
e un cestino di stelle.
Ti offro un cuscino di fiori
su cui posare la testa
quando sei stanca;
una fontana di perle lucenti
color della luna,
una ghirlanda di rose
e una montagna
di cose gentili
un cuore tanto piccino
e un amore grande così:
mamma per questo dì. ( L. Nason)

file pdf del libretto:

Festa della mamma – ebook – Libretto d’auguri illustrato con tisane, tè, sale grosso e collage…

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Tutorial fiori in feltro

Tutorial fiori in feltro – Un tutorial fotografico per imparare a realizzare fiori di feltro con la tecnica dell’infeltrimento con acqua e sapone. Non si tratta di un fiore in particolare, ma di “un’idea di fiore” che si costruisce, come avviene davvero anche in natura, con la luce ed  il calore che insieme portano alla formazione prima del bocciolo, e poi del fiore.

Con questi fiori possiamo realizzare fermacapelli, spille per giacche, collane, braccialetti, segnalibri, ferma tende, cinture, coroncine da principessa per le bimbe ecc… o anche semplicemente fiori sullo stelo per il tavolo delle stagioni.

Anche a prescindere  dal valore che può avere l’oggetto finito, e ci sono veri artisti del feltro,  penso che la manualità creativa che porta a realizzare piccole cose non in serie sia anche per gli adulti  un’importante esperienza sensoriale e meditativa, e per questo il tutorial punta a creare una situazione da risolvere solo nel momento non prevedibile dell’apertura del bocciolo: dipenderà dai colori scelti, dalla grandezza e dalla forma  assunta dalla lana nel bocciolo, dallo spessore, dai bordi regolari o irregolari,  dal vostro modellare e tirare il feltro in un modo o nell’altro, quale fiore avrete creato.

Considerare solo il  tempo che richiede realizzare un fiorellino così, può farci capire quale ne sia il vero valore per chi si è cimentato.

Materiale occorrente:

– lana cardata colorata verde, gialla ed in altri colori a scelta
– sapone di marsiglia meglio se all’olio d’oliva (ma si può usare anche detersivo per piatti) e acqua bollente
– una stuoietta (tipo quelle da sushi, ma si può usare anche un pezzo di arella rotta o simili, o in alternativa anche un pezzo di plastica a bolle) e un asciugamano
– mattarello
– una matita
– eventualmente fil di ferro, elastico per capelli, spilla, ecc..
– ago e filo per assemblare fiori e foglie, e altri eventuali elementi

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Come si fa:
Mettere sulla stuoia delle nuvolette di lana asciutta nei colori che preferite (io ho scelto verde, rosso, arancione e giallo). La nuvoletta può essere di qualsiasi dimensione, e tenete presente che con l’infeltrimento diventerà molto più piccola; la mia era all’inizio circa 20 cm, ed al termine circa 11cm:

Cominciate a massaggiare coi polpastrelli, con movimenti circolari, bagnando le mani con l’acqua calda ed insaponandole più volte:

Ripete da entrambe le facce, rivoltando la nuvoletta più volte; questo lavoro può richiedere 3 minuti circa:

Ora arriva la fase della follatura, che può richiedere 15 – 20 minuti (tenendo presente che più si lavora, più il feltro sarà di buona qualità.
Alternativamente facciamo le seguenti operazioni, e durante ognuna di questa operazioni spostiamo la nuvoletta in ogni senso (vedrete infatti come la lana “si accorcia” sempre nel senso in cui la arrotoliamo, quindi se variamo i sensi, avremo un feltro omogeneo):

rulliamo la lana nella stuoia, premendo, prima con leggerezza per non spostare i colori, poi via via sempre più forte

premiamo sulla stuoia ruotando il mattarello, sempre prima con leggerezza per non spostare i colori, poi via via sempre più forte

usiamo come mattarello una matita, avvolgiamo la nuvoletta e ruotiamo premendo con forza.

E’ anche importante, di quando in quando, tirare la nuvoletta lungo i bordi, per ottenere un feltro più compatto, prezioso e sottile:

Questo è il mio fiore dopo tutti i maltrattamenti subiti:

Ora possiamo accartocciare la nuvoletta come a formare un germoglio, poi la ruotiamo tra le mani e premendo leggermente, rigirandola molto velocemente (attenzione a non esagerare, altrimenti vi sarà impossibile aprirlo…):

Passiamo alla fase più divertente e creativa; apriamo il germoglio e (il trucco è pensare a un fiore) per prima cosa inseriamo il pollice all’interno e tiriamo i petali; poi osservando attentamente, possiamo decidere come aprire, tirare o arricciare i petali, accentuare il calice (si può inserire la matita e premere) ecc…

Mentre il fiore si asciuga, facciamo utilizzando la stessa tecnica qualche foglia:

Ed ora possiamo decidere cosa fare del nostro fiore…
Per realizzare un fiore sullo stelo, avvolgiamo la lana verde asciutta intorno a del fil di ferro modellato a piacere (avvolgendo fino all’ultimo peletto finale, la lana si blocca da sola). Poi, se volete, passare su tutto lo stelo dell’acqua e sapone, massaggiando leggermente

Montate a vostro gusto, fissando gli elementi con punti invisibili dati con ago e filo:

Per realizzare una semplice decorazione, una spilla, un fermacapelli create la composizione di fiori e foglie, fissate con ago e filo, e aggiungete sul l’eventuale elastico, cerchietto, molletta, spilla scelta:

La composizione può essere puoi cucita su una corda di feltro, che si prepara così:

– predisponete una lunga striscia di lana asciutta, ricordando che tutte le aggiunte in lunghezza possono essere fatte solo finchè la lana è asciutta.

– bagnando ripetutamente le mani con acqua calda e sapone, cominciare a ruotare la lana sulla stuoia, con leggerezza e calma, fino a bagnare tutta la lunghezza. Tornare all’inizio della striscia e ricominciare, e così più volte, aumentando progressivamente la pressione. Ogni tanto appallottolare tra le mani, girare premendo, poi distendere e tirare la striscia con forza… almeno un quarto d’ora di lavoro, per un  buon feltro.


Montando i  fiori sulla corda di feltro, come già detto, potrete realizzare svariati oggetti ed accessori…

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/acquarello-steineriano-esercizi-di-colore-ebook/

Lavoretti per bambini piccoli “scarabocchi” pop up

Lavoretti per bambini piccoli “scarabocchi” pop up.  Una semplice idea per realizzare coi bambini piccoli un biglietto d’auguri pop up (ad esempio per la festa della mamma), valorizzando i loro “scarabocchi” in un modo così scenografico che stupirà loro stessi e li farà sentire davvero molto bravi…

A seconda dell’età, i bambini possono partecipare attivamente a tutte le fasi di costruzione del pop up.

Bambini molto piccoli: disegnare, passare all’adulto il materiale richiesto, decidere dove incollare, incollare.

Bambini piccoli e medi: possono anche ritagliare.

Bambini più grandi: possono effettuare anche le piegature.

Come si potrebbe procedere

Il bambino fa i suoi disegni su vari fogli bianchi, seguendo un tema dato dall’insegnante o liberamente. Si può anche chiedere di disegnare un sole, tanti fiori, tante foglie, una farfalla, ecc…

Poi gli si chiede di fare un bel disegno anche su un foglio di cartoncino A3. Mentre il bambino piccolo disegna, si può preparare il foglio che regge il meccanismo pop up; se i bambini sono tanti è forse meglio prepararli prima di proporre l’attività e far decorare la copertina di cartoncino già piegata a metà.

Se il bambino è già in grado di farlo, può ritagliare i suoi disegni da solo, altrimenti lo faremo noi.

Raccogliamo  tutti gli elementi ritagliati in un contenitore che renda semplice la ricerca da parte del bambino.

Prendiamo un foglio di carta A4 e pieghiamolo a metà (o chiediamo al bambino di farlo)

Pratichiamo dei tagli di diversa lunghezza, come mostrato nell’immagine, partendo dalla piegatura verso i bordi esterni. Se è il bambino a fare questa operazione possiamo tracciare noi le linee guida: esercitarsi a fermare le forbici al momento giusto è un ottimo esercizio di concentrazione.

Procediamo alle piegature (o mostriamo ai bambini come farle). Pieghiamo così:

apriamo le piegature fatte:

apriamo il foglio:

pieghiamo alternativamente le linguette così mentre ripieghiamo nuovamente il foglio lungo la meta:

apriamo e chiudiamo più volte per controllare il meccanismo:

Siccome la decisione di cosa fare (un prato fiorito) è maturata in corsa d’opera, io in questo caso ho preferito colorare il foglio dopo, e per questo ho dovuto farlo io: è difficile colorare un foglio tutto piegato e tagliuzzato. Certo sarebbe meglio provvedere allo sfondo prima…

incolliamo (noi o il bimbo) sul cartoncino così:

Cominciamo (noi o il bimbo) ad incollare gli “scarabocchi”. Anche se il bambino piccolo è stanco di incollare o non desidera farlo, è importante che partecipi alla composizione. Possiamo coinvolgerlo chiedendo di passarci i vari disegni dal vassoio (che è anche un divertente esercizio di linguaggio) e sentire il suo parere su dove posizionare l’elemento (ottimo esercizio che implica un processo decisionale in relazione al rispetto di una legge naturale: ad esempio il sole sopra, il fiore sotto).

Chiudiamo e riapriamo il nostro pop up più volte durante il lavoro: piacerà tantissimo ai bambini e noi saremo certi del funzionamento… Ecco alcuni esempi terminati:

Prato fiorito con farfalla, tartaruga e uccellini.

Prato fiorito con ape e stelle.

Quattro gatti con tre giochi (filo di lana, palla, uovo) e una ciotola di crocchette.

Gita in barca.

Possiamo poi arricchire la decorazione della copertina esterna:

Se i disegni prodotti dai bambini sono per noi “macchie informi” possiamo a seconda dell’età chiedere sempre al bambino di descrivere il suo disegno (con delicatezza, non “Cos’è questo?” ma “Raccontami un po’” indicando col dito quello che ci sfugge), e coi piccolissimi realizzare pop up “astratti” oppure interpretare noi le loro macchie con le forbici, ma sempre facendo partecipare i bambini…

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Recita per la festa della mamma – La fata

Recita per la festa della mamma – La fata  – Una semplice recitina scritta da T. Lovera, adatta a bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Primo atto: in un giardino

Giulianella:
Mi piacerebbe tanto andare un po’ nella casa delle fate.
Devono essere molto belle e piene di bontà.

(Un fruscio leggero leggero: appare una fatina tutta vestita d’azzurro)

Giulianella:
Oh, la bella fata!

La fatina azzurra:
Mi ha mandato a prenderti la regina delle fate.

Giulianella:
Sono tanto contenta! Vengo con te!

(La bambina si alza, si avvicina alla fata. I fiori si muovono e recitano)

Fiori:
Un palazzo pieno di fiori è lassù nel cielo turchino,
fra le nuvole e le stelle delle fate è il regno d’or.
Cara bambina, ti salutiamo:
addio, piccina, ritorna ancor!
Fru… fru… fru… fru…

(I fiori ritornano al loro posto. Gli uccelli svolazzano intorno alla pianta, poi si fermano davanti alla bambina ed alle fate per dire)

Uccelli:
Un palazzo pien di luce,
è lassù nel ciel turchino,
fra le nuvole e le stelle,
delle fate è il regno d’or.
Cara bambina, ti salutiamo,
addio piccina, ritorna ancor!
Cip… cip… cip… cip…

(Anche gli uccelli ritornano al loro posto)

Azzurrina: Allora, vuoi proprio venire?

Giulianella: (battendo le mani)
Sì! Sì!

(La fatina prende per la mano la bimba. Escono insieme. I fiori e gli uccelli le accompagnano con un gesto di saluto)

Fiori e uccelli:
Cara bambina, ti salutiamo:
addio piccina, ritorna ancor!

Secondo atto: nel palazzo delle fate

(Nel palazzo delle fate, la regina delle fate è seduta in una poltroncina. Entrano la fata Azzurrina e Giulianella)

Giulianella: (inginocchiandosi)
Sono io.

Regina:
Vuoi rimanere sempre nel mio palazzo?

Giulianella:
Sì, sempre.

Regina:
Va bene, diventerai anche tu una piccola fata.

La fatina azzurrina: (avvicinandosi)
Vieni con me, ti metterai il vestito bianco.

(Escono insieme)

Regina:
Chiamerò tutte le fate.
(Suona un campanello)

(Entrano le fate ad una ad una. Ogni fatina ha un vestito di colore diverso: rosso, rosa, giallo, verde e arancio)

Fatine:
Un inchino alla nostra regina!

Regina:
Vi ho chiamate per farvi vedere una fatina nuova, la fata più piccola.

(Entra Giulianella, tutta vestita di bianco: ha in mano la sua bacchetta magica)

Fatine:
Evviva la fatina bianca!

(Le fate danzano a due a due e dicono):

Fatine:
Giriamo, giriamo nel cielo,
portate da nuvole d’or.
Cantiamo vaghe canzoni
per dire la gioia del cuor!

Fatina rossa:
vieni con noi!

Fatina gialla:
vedrai cose belle!

(Riprende il coro)

Fatine:
Giriamo, giriamo nel cielo,
portate da nuvole d’or.
Cantiamo le vaghe canzoni
per dire la gioia del cuor!

Terzo atto: nel palazzo delle fate

(Entra la fatina bianca con altre fatine. Si dispongono davanti alla regina)

Regina:
E così ti sei divertita?

Fatina bianca:
Ho visto tante cose belle.
Ho guardato giù giù…

Regina:
Che cosa hai visto?

Fatina bianca:
Una casa piccina piccina, in fondo al bosco, con tanti bambini. Sulla porta, una bella fata, piena di luce…

Regina:
Una fata?

Fatina bianca:
Sì sì, una fata tanto bella!

Regina: (lentamente)
In quella casa c’è la tua mamma…

Fatina bianca:
Mamma, mamma! Voglio ritornare dalla mia mamma!

Regina:
Hai ragione, non si può essere contenti lontani dalla mamma.

Fatina bianca:
Aiutami, regina, a ritornare dalla mamma.

Regina:
Chiudi gli occhi, in un momento sarai dalla mamma.

Fatina bianca:
Grazie, fata regina, grazie, fatine buone!

(La bambina chiude gli occhi, porta le mani alla fronte. Si avvicinano due fatine, fanno il seggiolino con le mani incrociate e portano fuori la bimba. Le altre fate recitano):

Fatine:
In ogni cuore di bimbo buono
c’è una gran fiamma di luce d’or.
Fiamma d’amore per la sua mamma,
fiamma radiosa che mai non muor.

Di T. Lovera

Recita per la festa della mamma – Con lo stesso amore

Recita per la festa della mamma – Con lo stesso amore – una semplice recita adatta a bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Personaggi
Due presentatori e tredici mamme. Ogni mamma ha un bambino (una bambola) tra le braccia e rappresenta un’epoca e un paese diverso. I presentatori sono ai due lati della scena sulla quale man mano arriveranno le varie mamme.

Primo presentatore
In tutti i tempi le mamme hanno cullato i loro bambini

Secondo presentatore
In tutte le epoche e in tutti i paesi del mondo le mamme hanno cantato la ninna nanna

Primo presentatore
Con lo stesso cuore…

Secondo presentatore
Con lo stesso amore…

Primo presentatore
Quando gli uomini vivevano nelle caverne c’era talvolta un bimbo che non voleva dormire. Ascoltate!

(Avanza nel mezzo della scena la mamma della preistoria)
Mamma dell’età preistorica
Perchè piangi? Hai paura? Il sole si è spento, ma il fuoco è acceso e fa fuggire le fiere. Dormi… L’orso non si può avvicinare, il lupo fugge lontano. Sei tra le braccia della mamma, non temere, bambino!

Secondo presentatore
(Mentre la mamma dell’età preistorica si allontana). Nell’antico Egitto, dove regnavano i Faraoni e si costruivano le piramidi… (Entra la mamma egiziana)

Mamma egiziana
Il tempio del sole è chiuso: le stelle aspettano la luna; il Nilo va e va. Le mie braccia come l’onda sulla riva, la mia voce come il vento tra le canne… Qui, sul cuore della mamma, fa’ la nanna, fa’ la nanna…

Primo presentatore
A Sparta, la città greca degli eroi. (Entra la mamma spartana, mentre l’altra si ritira)

Mamma spartana
Il carro del sole si è tuffato nel mare. Dormi, bambino. Un giorno sarai lo scudo della tua patria: il tuo petto sarà saldo come il bronzo, il tuo braccio sarà il terrore di ogni nemico. Dormi intanto tra le braccia della mamma.

Secondo presentatore
A Roma, al tempo degli Imperatori, quando i cristiani vivevano nelle catacombe. (Entra la mamma romana e prende il posto della spartana)

Mamma romana
Ti segno sul petto con la croce; nulla potrà farti male, bambino mio. Sarai seguace di Cristo e come tuo padre non rinnegherai la tua fede. Dormi dolcemente sul mio cuore, bambino; oggi, questo cuore, laggiù sotto le volte delle catacombe al lume delle fiaccole, ha ricevuto la visita del Signore. Ninna nanna con Gesù. Con la tua mamma…

Prima presentatrice
Nel Medioevo, l’età dei castelli, dei cavalieri, delle lotte e dei tornei. (Mentre si allontana la mamma di Roma, avanza la castellana)

La castellana
Perchè piangi? Il ponte levatoio è stato alzato, le guardie vegliano sugli spalti, le mura ti difendono e se ancor non bastasse, c’è il cuore della mamma. Fa’ la nanna… non senti? Un suono di mandola ti dice: “Dormi… dormi…”. E’ spuntata la luna ed io voglio filare i suoi raggi per farti una coltre d’argento. Ninna nanna, mio tesoro.

Secondo presentatore
All’epoca delle scoperte, quando i navigatori andavano lontano alla ricerca di terre sconosciute. (Entra una donna della fine del ‘400)

Donna del ‘400
Il babbo se n’è andato. Oltre il mare, lontano, che terra ci sarà? Anche tu, bimbo mio, un giorno te ne andrai: già ti corre nel sangue l’ansia di navigare. Sogna tra le mie braccia! Sogna di dondolare in una bella nave. Il vento apre le vele, l’onda ti culla piano. E’ tanto grande il mare! Piano piano, così…

Primo presentatore
Venne l’età del nostro Risorgimento: gli Italiani combattevano per l’indipendenza e avevano a cuore il tricolore (Entra una donna dell’800)

Donna dell’800
Ti voglio fare una culla di fiori, tutta tessuta di gigli bianchi, di verdi foglie, di vermiglie rose. Sono tre colori da portare in cuore: ninna nanna, mio tesoro.

Secondo presentatore
(Mentre si allontana la donna dell’800). Vedete? In tutti i tempi è sempre stato lo stesso cuore di mamma; cambia la foggia del vestito, cambiano le case e le abitazioni degli uomini, ma l’amore di una mamma che cullo il suo bambino non può mutare.

Primo presentatore
E non solo, lo stesso è sempre avvenuto in ogni tempo in ogni luogo della terra. Così in Giappone…

Mamma giapponese
Come sei bello, bambino mio! Il tuo vasino è più dolce del glicine. Chiudi gli occhietti: domani, quando li aprirai, fioriranno i ciliegi. Giocheremo con la pioggia dei petali. Chiudi gli occhietti, amore mio.

Secondo presentatore
E così nel cuore dell’Africa

Mamma africana
La notte batte le ali sulla foresta; urlano le belve. Ma non temere: tra le braccia nessuno potrà farti male, neppure il leopardo, la pantera, il serpente. Ti preparerò, domani mattina, un frutto dolcissimo.

Primo presentatore
E lassù, nelle terre polari…

Mamma eschimese
Com’è lunga la notte, lunga… lunga… Com’è fredda la notte, fredda… fredda… Ma il nostro igloo è caldo… caldo… Il cuore della mamma lo riscalda. Dormi bene, bambino. Dormi… dormi…

Primo presentatore
E così tutte le nostre mamme: per ogni bambino una canzone, per ogni culla una stella, per ogni cuore piccino il cuore di una mamma.

Entrano tre mamme di oggi e cantano in coro e recitano una dopo l’altra qualche ninna nanna popolare e tradizionale. Alla fine tornano in scena le mamme di tutti i tempi e di tutti i paesi; tutte cullano i loro bambini.

Tutte le mamme
Ninna nanna, ninna nanna…

Primo presentatore
Vedete, con lo stesso amore…

Secondo presentatore
Con lo stesso cuore…

Primo presentatore
Ogni cuore che è più grande del mare…

Secondo presentatore
Più splendido del sole…

Primo presentatore
Più ardente della fiamma…

Secondo presentatore
Il cuore della mamma!

(recita per la festa della mamma da “I giorni più belli”, edizioni CEM)

Dettati ortografici FESTA DELLA MAMMA

Dettati ortografici FESTA DELLA MAMMA – Una raccolta di dettati ortografici di autori vari sulla mamma e la sua festa, per la scuola primaria.

La mamma
Ogni volta che temo di rintracciare nel passato le impronte della beatitudine, mi rivedo accanto alla mamma nei pomeriggi d’inverno quando calava presto la notte, seduti a una stessa tavola, sotto la luce quieta che veniva dal globo di vetro appannato del lume a petrolio. Lei, tutta rinvoltata in uno scialle di lana celeste, cuciva con l’ago o con la macchina; io appiccicavo sopra un foglio grandi farfalle azzurre di carta… La strada era silenziosa, in casa non c’è nessuno all’infuori di noi due, soli, soli, vicini vicini, al riparo dal vento, dal freddo, dal buio, e io mi sentivo salvo e sicuro sotto la protezione della luce colma della lampada e degli occhi potenti e lucenti di mia madre. (G. Papini)

La mamma
Mi rammento che, quando ero stanco di correre, andavo a sedermi dinanzi alla tavola del tè sul mio alto seggiolino. Era già tardi… e gli occhi mi si chiudevano dal sonno; ma non mi muovevo: restavo lì fermo e ascoltavo. Come non ascoltare? La mamma parla con alcune persone… La guardo fisso fisso con gli occhi offuscati dal sonno e ad un tratto ella diventa piccina piccina: la sua faccia non è più grande di uno dei suoi bottoni, ma la distinguo nettamente e vedo che mi guarda e mi sorride… Chiudo ancor più le palpebre ed ella diminuisce, diminuisce… Ma, ecco, mi sono mosso e l’incanto è rotto. (L. Tolstoj)

La mamma
Vi è un nome soave in tutte le lingue, venerato fra tutte le genti; il primo che suona sulle labbra del bambino; un nome che l’uomo maturo e il vecchio invocano con tenerezza di fanciulli nelle ore solenni della vita, anche molti anni dopo che non è più sulla terra chi lo portava. E’ il nome della mamma. (E. De Amicis)

La mamma
La mamma! Dicono che sia buona. Sarà. Per me si tratta della donna più misteriosa del mondo. Quando dorme?  Mah. Entro in casa dopo la mezzanotte e la trovo che fruga nei cassettoni. Se mi sveglio, anche prima dell’alba, la sento camminare leggera nella stanza o parlare sottovoce col mio fratellino.
Fa, inoltre, della magia: prepara, poniamo, la valigia.
“Ho messo  le maglie, i fazzoletti, le camicie…”.
Guardo, prima di chiuderla, e vedo le maglie, i fazzoletti, le camicie… e una grossa ciambella. Come? Quando?
Insomma questo agire nascosto a lungo andare impensierisce. Di giorno sta ore e ore in mezzo a cumuli di calze. Chi rompe tante calze? Non esageriamo, i buchi ce li fa lei per restare pomeriggi interi vicino alla finestra. (C. Zavattini)

La mamma
L’aringa fu ripulita, messa in un piatto, cosparsa di olio e io e mia madre ci mettemmo a tavola. In cucina, dico, col sole alla finestra dietro le spalle di mia madre avvolta nella coperta rossa e i capelli castani molto chiari. La tavola era contro la parete e io e mia madre seduti l’uno di fronte all’altro col braciere sotto e il piatto dell’aringa sopra, quasi colmo di olio. E mia madre mi gettò un tovagliolo, mi allungò un piattino e una forchetta, tirò fuori dal cassetto un grosso pane consumato a metà.
“Non ti importa se non stendo la tovaglia?” chiese.
“Oh, no” dissi io.
E lei: “Non posso lavare ogni giorno… Sono vecchia ora.” (E. Vittorini)

La mamma
Mamma. Nessuna parola è più bella. La prima che si impara, la prima che si capisce e che si ama. La prima di una lunga serie di parole con cui si è risposto alle infinite, alle amorose, timorose domande della maternità. E anche se diventassimo vecchi, come chiameremmo la mamma più vecchia di noi? Mamma. Non c’è un altro nome. (M. Moretti)

La mamma
Le mani della mamma sono belle e buone. Le mani della mamma sono laboriose e carezzevoli. Le mani della mamma sono utili e umili, amorose e infaticabili. Sono utili perchè compiono tanti lavori. Umili perchè non rifiutano di fare qualsiasi servizio…Infaticabili perchè sono sempre attive. Guidano e sorreggono; ammoniscono e accarezzano; insegnano a bere e a mangiare, a leggere e a scrivere. (N. Salvaneschi)

La mamma
Nelle circostanze più terribili della mia vita, quando l’oceano ruggiva sotto la carena, contro i fianchi della mia nave, sollevata come un sughero; quando le palle fischiavano alle mie orecchie e piovevano a me d’intorno fitte come la gragnola, io vedevo sempre mia madre inginocchiata, immersa nella preghiera, ai piedi dell’Altissimo. Ed in me, quello che trasfondeva quel coraggio, di cui anch’io rimanevo stupito, era la convinzione che non poteva cogliermi alcuna disgrazia, mentre una così santa donna, un tale angelo pregava per me. (Giuseppe Garibaldi)

La mamma
Ogni parola diretta a tua madre sia una carezza; ogni tuo  nobile pensiero sia pensato in nome di lei; ogni tua opera buona e bella sia fatta per lei; perchè nessuno ti amerà  mai a questo mondo come ti ha amato e ti ama la mamma. (V. Guerrazzi)

La mamma
Tu ammiri gli sportivi; pensa al lavoro che compie la tua mamma ogni giorno, ai pesi che solleva, ai chilometri che percorre in casa e fuori. Tu ammiri gli eroi che sanno affrontare il sacrificio col sorriso sulle labbra: pensa alle fatiche che tua madre sopporta sorridendo. Tu sei ancora un ragazzo, ma senti che gli adulti discutono spesso di giustizia sociale, di fatiche degli operai, di paghe più o meno scarse, di orari pesanti di lavoro…Ammira la tua mamma che lavora solo per il tuo amore, ad ogni ora del giorno e della notte, ricompensata solo da un tuo abbraccio e dalla tua bontà, dal tuo sorriso e dalla tua felicità.

La mamma
Indovinate chi amo più di tutti sulla terra? Io amo mia madre. Povera mia madre! Se voi la conosceste, forse non ci capireste nulla. E’ una donna quieta come un cielo sereno, una donna alla buona, che ama il suo figliolo, come voi amate voi stessi. Quando mio padre talvolta mi sgridava, ella mi consolava, mi asciugava le lacrime, mi baciava, mi dava un trastullo, mi riconduceva alla gioia. Quando andavo a scuola, e mi ero innamorato dei libri, mia madre mi dava il denaro per comprarmeli. Ella mi ama come il suo cuore: io sono il suo cuore. (C. Bini)

La mamma
Il sorriso della mamma è più luminoso del primo raggio di sole, quando il bambino riapre gli occhi al mattino e vi trova dentro la sicurezza del suo nido. Il sorriso della mamma è un’ultima carezza quando saluta e dice ciao dal davanzale della finestra, accompagnando il bambino, che va a scuola, fino alla svolta della strada. E il bambino lo porta con sè, nel cuore, come un caro segreto: la strada gli sembra più amabile, il mondo più roseo, la vita più buona. Il sorriso della mamma è soave fino alle lacrime, quando attende sull’uscio il ritorno del bimbo; e il bimbo lo riceve come un premio alla sua fatica, come una benedizione e un augurio. (A. Novaro)

La mamma
La mamma è l’angelo di questa terra che ci protegge e ci guida. Chi veglia sui bambini quando dormono? La mamma! Chi pensa ai vestiti, a tenere i bambini lindi e puliti? La mamma… sempre la mamma!  E i bambini cosa possono fare per ricompensarla? Una cosa sola: essere buoni. (U. Nocentini)

La mamma
Agli uomini sono dati molti doni: l’acqua limpida e fresca per dissetarsi; la terra fertile che dà il pane quotidiano; gli animali docili che ci aiutano e ci nutrono; il sole che ci riscalda e dà luce; le stelle e la luna che ci rallegrano la notte; il buio che ci riposa; il canto degli uccelli; gli smaglianti colori dei fiori; i profumi meravigliosi della terra. Ma il dono più bello, che l’inverno e il mal tempo o la carestia non riescono a portar via, è il dono che ha ogni bambino: l’amore della mamma. (L. Giovinazzi Oliva)

La mamma
Tu sai comprendere che cosa vuol dire avere una mamma? Sai tu comprendere ciò che vuol dire essere un fanciullo, un piccolo povero bambino, debole, nudo, misero, affamato, solo al mondo e sentire che hai vicino a te, intorno a te, sopra di te, una donna che cammina se tu cammini, che si arresta se tu ti fermi, che sorride se tu piangi? No, non è una donna, è un angelo che ti guarda, che ti insegna a parlare, che ti insegna a leggere, che ti insegna ad amare! Ella riscalda le tue dita nelle sue mani, il tuo corpo fra le sue braccia, la tua anima sul suo cuore! Ti dona il suo latte quando sei piccolo, il pane quando sei grande, la sua vita sempre! Com’è dolce poter dire: “Oh, mamma!”. E sentirsi rispondere: “Oh, figlio mio!”. (Victor Hugo)

Così parlava il ragazzo eschimese
Le nostre mamme raccolgono le poche bacche di mirtillo e di ginepro che incontrano nei boschi di confine, per farci marmellate; pescano salmoni, scuoiano le pelli, seccano i pesci, fabbricano collane di ossicini, badano a non far spegnere la lucerna, remano, quando tutta la famiglia si sposta sull’imbarcazione, badano all’igloo, cucinano, lavano, cuciono i vestiti di pelliccia e si prendono cura di noi bambini.

Così parlava il ragazzo del deserto
Prima del tramonto, ci fermiamo: le nostre mamme alzano le tende, disponendole a fila o in cerchio, col bestiame al centro; noi bambini andiamo a cercare legna per il fuoco e i padri vanno a caccia o riposano nelle tende. E’ una grande responsabilità quella dei nostri padri, che devono guidarci nel deserto per la via giusta, senza che ci siano indicazioni; e guai sbagliarla. Tirati fuori gli utensili per cucinare, munto il bestiame, acceso il fuoco, le nostre mamme preparano il “cous cous” che è il nostro saporito cibo quotidiano.

Così parlava il ragazzo africano
Torniamo dalla pesca; è mattino e la marea ci risospinge sulla spiaggia. La mamma, che ha atteso a riva, scaricherà i gamberoni e comincerà subito a dividerli. E’ la mamma che macina sulla pietra il granoturco per fare la polenta e il grano per fare il pane e le focacce, e anche il sorgo per ricavarne la birra. Dal babbo e dalla mamma ho imparato ad essere cortese e gentile verso tutti, specialmente verso gli ospiti. Ho una bella capanna, perchè il babbo è molto abile ad innalzarle e la mamma è bravissima ad intrecciare stuoie. Tra poco avrò un fratellino al quale insegnare tutte quelle cose che ho imparato; per ora è piccolo ed è nel “tari”, dietro le spalle della mamma.

Così parlava la ragazza pellirossa
Nel nostro “tee pee” sulle rive del fiume Mississipi, siamo in sette; la nonna, il babbo, la mamma, un frate,,o e una sorella maggiori di me, io – Germoglio di Rosa – e Piccolo Daino, il fratellino nato da poco. Vedeste com’è simpatico! Di solito sta in una cestina di vimini intrecciata dalla mamma. Se usciamo al lavoro ce lo portiamo dietro in una culla di legno, che è già servita per tutti noi, alla quale Piccolo Daino è legato stretto, in modo che la culla può stare anche diritta, appoggiata ad un albero, e lui non può cadere.

Così parlava una ragazza indiana
Abito in un villaggio, vicino a Benares, la nostra città santa, sul sacro fiume Gange. Il mio babbo è orafo. La mia casetta si trova al centro del villaggio, tra quelle dei Bramini, che sono i nostri sacerdoti. Io sto scrivendo mentre la mia mamma, nel cortile che è in ogni casa, sta preparando il pranzo. Più tardi preparerò l’acqua, perchè la mamma, nel pomeriggio, laverà e per domani mattina sarà tutto in ordine.

Così parlava un ragazzo australiano
Abito, con la mia tribù, nel nord dell’Australia. Tra noi gli uomini di fanno tatuare. I più anziani si mettono anche ossi di animali attraverso il naso. La mamma si fabbrica, da sola, le collane e i braccialetti di denti e di ossicini, e si mette conchiglie sui capelli; costruisce la capanna, porta le provviste e gli utensili nelle marce di trasferimento, provvede la legna, cucina, ha cura di noi bambini. Il babbo ha tutte le responsabilità della famiglia, perchè spetta a lui provvedere il vitto per tutti, difenderci dai pericoli e guidarci nella foresta; perciò la mamma lo fa riposare, quando torna a casa, e pensa lei a tutti gli altri lavori.

Idee per la composizione:
La compagnia della mamma
Un momento divertente con la mia mamma
Un momento felice con la mia mamma
Penso alla mia mamma
Ricordo della mamma
Giochi con la mamma
Faccio il ritratto della mia mamma.

Dettati ortografici FESTA DELLA MAMMA – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Poesie per la festa della mamma

Poesie per la festa della mamma – una raccolta di poesie e filastrocche per la festa della mamma, di autori vari, adatte a bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Ti voglio bene
Ti voglio bene, mamma… come il mare!
Non basta: come il cielo! No, più ancora.
Mamma, ci penso già quasi da un’ora,
eppure quel nome non lo so trovare.
So che quando torno dalla scuola
i gradini li faccio a rompicollo,
per l’impazienza di saltarti al collo
e il cuoricino, puf, mi balza in gola.
Ti voglio bene quando sei vicina
e quando non ci sei: quando mi abbracci.
Ti voglio bene anche se mi fai gli occhiacci.
Ti voglio bene sempre, sai, mammina?     L. Santucci

Il mazzo di fiori
Tre garofani, due rose,
sei viole del pensiero,
cinque bianche tuberose:
un bel mazzo per davvero!
Carlo porta i fiori in dono
alla mamma: quanti sono?

Proprio quella
Chiede Lilì: “Ma dimmi, babbo mio,
come hai potuto indovinar da te,
proprio la mamma che volevo io,
proprio la mamma che va ben per me?” L. Schwarz

Fiori per la mamma
Io raccolgo roselline,
tu ranuncoli dorati
tu narcisi e pratoline
sulle rive e in mezzo ai prati.
Oh mammina, tanti fiori
raccogliamo, sai perchè?
Per l’aroma? Pei colori?
Per donarli tutti a te. D. A. Rebucci

Mamma
Quando l’ombra discende sonnolenta,
mamma, mi piace di sentir la mano
tua, che carezza i miei capelli, lenta;
sentir la voce tua che parla piano;
posar la testa sopra i tuoi ginocchi!
E quando chini il viso sul mio viso,
tutta la luce, mamma, è nei tuoi occhi,
nel tuo sereno e limpido sorriso;
e una gran pace scendo in me così,
null’altro desiderio il cuor m’infiamma,
e la gioia del mondo è tutta qui,
nella tua mano che mi sfiora, mamma!  Zietta Liù

Il bimbo e la mamma
Mammina, quante
dolci piccole stelle!
Ma le piante
sono come belve
accovacciate! Un’ombra si muove
piano, piano…
dove sei, mamma!
Prendimi per mano.
Un passo leggero
ci segue. Uno sconosciuto nero
muove le fronde…
Si nasconde
come per farci spavento!
E’ il vento.
Non è vero, mammina? E’ il vento.
Le stelle sono lontane lontane…
Sembrano carovane
sperdute nell’oscurità…
E si cercano invano!
Di là dalle stelle, che ci sarà?
Mammina, prendimi per mano. (U. Betti)

Alla mamma
Mamma, per la tua festa
io ti offro
una cesta di baci
e un cestino di stelle.
Ti offro un cestino di fiori
su cui posare la testa
quando sei stanca;
una fontana di perle lucenti
color della luna,
una ghirlanda di rose
e una montagna
di cose gentili
un cuore tanto piccino
e un amore grande così:
mamma per questo dì. L. Nason

La mamma
Che cos’è la mamma?
Oh, bambino,
tu vuoi saperlo cos’è?
Qualcosa di grande! Benchè
il tuo cuoricino
sia piccino piccino
la mamma dentro ci sta!
La mamma è lo stesso
del tuo cuore
che soffre per te
che vive soltanto perchè
tu vivi, suo tenero fiore! C. Pagani

Gli occhi della mamma
Se mi soffermo a guardare
negli occhi la mia mamma
vi scorgo uno stagno incantato.
Attorno s’innalzano gli alberi
e un’isola un poco confusa
circondan le limpide acque.
Potessi io volger la prua
della mia povera barca
verso quelle acque silenti!
I pesci più rari vi nuotano
e uccelli preziosi sugli alberi
dell’isola a me tanto cara
innalzano canti di giubilo.
Se mi soffermo a guardare
negli occhi della mia mamma
vi scorgo uno stagno incantato. Poesia popolare giapponese

Per la mamma
Filastrocca delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
con dentro “la luna” e “la balena”.
Ma le più belle che ho nel cuore,
le sento battere: “mamma”, “amore”. Gianni Rodari

Favola e sogno
Oh, la brina degli anni sui capelli!
E’ scesa lenta
e d’improvviso
è sera.
Ma nel crepuscolo ancora
l’anima ad una qualche favola s’indora
dolcemente.
Un navicello antico scivolando
su meraviglie d’acque
nel mattino
mi porta ad un’isola verde
ove sotto platani frondosi
in riva a un quieto lago
sorridono le madri:
la mia con gli occhi andalusi,
giovane come nel tempo ch’era appena fanciulla.
Non parla,
tra le braccia mi stringe al seno:
e l’aria m’avvolge
d’un canto invisibile d’uccelli
tra i rami
in mutevoli voli
dentro le folte fronde.
Oh, la brina degli anni sui capelli!
Ma io come un bambino stordito
cerco mia madre
e può ricondurmi da lei
qualche favola bella
che l’anima indora. C. Saggio

Ti voglio tanto bene
Ho pregato un poeta
di farmi una poesia
con molti auguri per te,
mammina mia;
ma il poeta ha risposto
che il verso non gli viene;
così ti dico solo:
ti voglio bene! L.Schwarz

Mamma cangura
Quale mamma si cura
del suo piccolino
più della cangura?
Anziché in passeggino
in giro lo porta
in una sorta di sporta
fatta di pelle
senza manici nè bretelle
senza cinghie nè tracolla,
e come una molla
spicca salti
lunghi e alti
mentre il suo cuccioletto
sta comodo come a letto…

Auguri mamma
Se io fossi, mamma, un uccellino
che vola nel cielo profondo
vorrei offrirti il mio canto
più dolce, soave, giocondo.
Se io fossi, mamma, una stella
che brilla nel bruno firmamento
con more e baci a cento a cento.
Ma essendo solo un bambino
e non avendo che il cuore,
ti voglio stare vicino
per dirti tutto il mio amore.

L’amore per la mamma
Mammina, mia dolce, mia cara mammina,
vuoi conoscere l’amore della tua bambina?
Il mio amore per te è lungo come una strada
che non finisce, non finisce mai,
e più cammini, più lontano vai,
non termina l’amore e non si chiude la strada. M. Remiddi

Ho fatto un mazzolino
Ho fatto un mazzolino
coi fiori del giardino
li ho colti stamattina
insieme col papà,
sono i fiori per la tua festa,
cara mamma eccoli qua:
una rosa perché ti voglio bene,
una viola perché sarò ubbidiente,
un papavero non so perché
un non ti scordar di me.
Un mughetto insieme
a un gelsomino
da quest’oggi sarò sempre
più buono
una primula vuol dire che
il primo pensiero sei per me!
Qualche ciclamino perché
dimentichi che sono birichino,
un girasole, una margherita,
perché tu sei il sole della vita!
Una rosa perché ti voglio bene
una viola perché sarò ubbidiente,
un garofano, una pansé
e tutto l’amore che c’è in me!

La mamma viene
Alla finestra
sono affaccendati insieme tre piccini.
tre fratelli.
E guardano ansiosi per la via
fra muri e siepi, così bianca e lunga,
se alfine giunge chi tarda: se giunga
la mamma, che ha promesso, andando via,
di tornare presto con le mani piene.
“Mamma! La mamma viene!”
scoppia dalle tre gole un solo grido.
E’ spuntato, là in fondo, il caro viso
di mamma, che già guarda alla finestra,
agitando un involto con la destra.
E s’affretta, s’affretta… Ecco, è vicina
e già saluta col soave riso
i bimbi ch’ella adora
ed ha lasciato triste la mattina,
lavorando di lena tutto il giorno
sol per quest’ora dolce del ritorno. D. Garoglio

Festa per la mamma
Mamma, per la tua festa
avevo preparato
un fiore di cartapesta:
gambo verde, petali rosa
vedessi mamma che bella rosa!
Ma per la strada il fiore è caduto,
o forse sull’autobus l’ho perduto.
Che pasticcio, mammina mia,
avevo imparato la poesia:
la poesia non la so più,
ora che faccio, dimmelo tu.
Posso offrirti un altro fiore
quello che nasce nel mio cuore.
Posso dirti un’altra poesia:
Ti voglio bene, mammina mia.

Per la mamma
La mia preghiera ascolta
angelo dolce e pio,
tu che in cielo ogni volta
puoi parlare con Dio.
Digli che sono piccino,
che la mia mamma adoro,
che sono birichino
ma sono il suo tesoro.
Digli che sarò buono,
che a lui mi raccomando
e che nessun bel dono
per questo gli domando. I. Alliaud

Augurio alla mamma
Quando ti levi splenda il sole
cantino gli uccellini.
Quando sfaccendi in ogni stanza
ci sia un lume di speranza.
Se accarezzi i tuoi bambini
siano un mazzetto di fresche viole;
se rammendi, se dipani
benedette le tue mani.
Se riposi a tarda sera
nel giardino della preghiera
ti sia lampada una stella,
la più chiara, la più bella.
E la notte, quando chiudi
gli occhi e al sonno ti abbandoni,
venga l’angelo a piedi nudi,
e di sogni t’incoroni. A. Rebucci

Ha detto mamma
Venite anche voi l’udrete:
ha detto proprio bene
“Mamma!” il mio uccellino;
l’ha detto, ve ne assicuro!
Voi sorridete incredule
e pensate che io vi inganni
ma no, egli l’ha detto
poco fa, distintamente.
Ma ora perchè mai
si ostina a restar muto
mentre vi chiamo
per farvelo sentire?
“Mamma” su dilla
ripeti la parola meravigliosa;
su, mio piccolo, parla,
altrimenti mi derideranno
rideranno di me.
E diranno che tua madre
ha sognato di ufire quello
che tu pure dici così bene!
Ah! Perchè taci?
E’ dunque una grazia
che tu fai solo a tua madre
il dirmi “mamma” distintamente? Anonimo del Congo

Che cosa è una mamma
Una mamma è come un albero grande
che tutti i suoi frutti ti dà:
per quanti gliene domandi,
sempre uno ne troverà.
Ti dà il frutto, il fiore, la foglia,
per te di tutto si spoglia:
anche i rami si taglierà.
Una mamma è come un albero grande.
Una mamma è come il mare.
Non c’è tesori che non nasconda.
Continuamente con l’onda
ti culla e ti viene a baciare.
Con la ferita più profonda
non potrai farla sanguinare.
Una mamma è come il mare.
Una mamma è questo mistero.
Tutto comprende, tutto perdona,
tutto soffre, tutto dona,
non coglie fiore per la sua corona.
Puoi passare da lei come straniero
poi calpestarla in tutta la persona:
ti dirà: buon cammino, bel cavaliero!
Una mamma è questo mistero. F. Pastonchi

La festa della mamma
O mamma, ti vo’ far la serenata
e ti dirò che un angelo tu sei,
donato dal Signore ai giorni miei.
Con i fiori più rari, una corona
voglio intrecciarti, mia mammina buona,
e al sole vo’ rubare i raggi belli,
per farne un serto per i tuoi capelli.
Ti donerò ogni giorno tanto amore
e specialmente se ti piange il cuore;
il cielo pregherò perchè tu viva
tanti e tant’anni, sempre più giuliva;
giuliva di vedere i figli tuoi
sempre più buoni, come tu li vuoi. T. Romei Correggi

L’infinito amore
E’ grande il cielo, e riluce di stelle,
è grande il mare e in fondo ha le sue perle,
è grande il mondo e in seno ha una gran fiamma
che brucia dentro il cuore d’ogni mamma;
e questa fiamma il suo cuore s’affina,
e la sublima, la rende divina:
le fa scordare le sue pene amare,
se un bimbo le sta in grembo a trastullare.
O amor di mamma! O nome tutto santo!
Commuovi il cuore da venirne il pianto! C. Di Bella

Essere re
Ti piacerebbe essere re
con un bel cavallo bianco
una spada d’oro al fianco,
un castello tutto per te?
Aver dietro scudieri armati,
così bene allineati
che uno ne vedi ma cento ce n’è.
Avere in tasca cento fiorini
che tutto il mondo si può comperare
quanto è la terra e quanto è il mare
e montagne, città, giardini.
Ma non avere la mamma con te
che dentro gli occhi ti cerca il cuore.
Avere tutto , meno il suo amore.
Ti piacerebbe essere re? R. Pezzani

Mamma
Ho pregato un poeta di farmi una poesia
con molti auguri per te,
mammina mia,
ma il poeta ha risposto
che il verso non gli viene
così ti dico solo:
“Ti voglio tanto bene!” Lina Schwarz

Madre
La parola più bella sulle labbra del genere umano è madre
e la più bella invocazione è “madre mia”.
E’ la fonte dell’amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre
la stella sole è madre della terra
e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l’universo nella sera
finchè non abbia coricato la terra
al suono del mare e al canto melodioso
degli uccelli e delle acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva e li svezza.
Alberi e fiori diventano
madri tenere dei loro grandi frutti e semi.
La parola “madre” è nascosta nel cuore
e sale sulle labbra
nei momenti di dolore e di felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all’aria chiara e all’aria nuvolosa. Kalil Gibran

Madre
Io credo senza incertezza
e affermo che per le tue preghiere,
madre,
Dio mi ha concesso l’intenzione
di non proporre,
non volere, non pensare,
non amare altro
che il raggiungimento della verità. Sant’Agostino

Mamma
Quando l’aurora desta
sotto il limpido cielo mattutino,
ad uno ad uno tutti i campanili,
e sopra il tuo balcone è già una festa
di lunghi trilli, di squittii, di gridi,
tu sogni Cappuccetto, che il cammino
perso ha nel cuore della gran foresta,
o Pinocchio che sfugge agli assassini.
Ma la mamma ti bacia sui capelli,
e il lupo fugge, cadono i briganti,
compaiono le fate
coi principi a cavallo entro castelli
dalle torri incantate,
cantano al bosco, dentro argentei nidi
sospesi sopra limpidi ruscelli,
uccelli tutti d’oro sfolgoranti;
e, sotto i cigli chiusi, tu sorridi. V. Bosari

Stornellata alla mamma
Fior di gaggia…
E’ bello il sol nella gran luce sua.
Più bello è il viso della mamma mia.
Fior di piselli…
Occhieggiano i bei fior su monti e valli;
ma gli occhi della mamma son più belli.
Fior d’amaranto…
Cantar per l’aria gli uccellini sento;
ma assai più dolce è della mamma il canto.
Fiore che olezza…
Zeffiro lieve carezzando passa;
ma più lieve di mamma è la carezza.
Fiore d’acanto…
Se una pena nel cor pungere sento,
corro da mamma; e si rasciuga il pianto.
Ginestre d’oro…
Nè ricchezze nè beni in terra spero:
mi basta il cor di mamma: è il mio tesoro. B. Fosi

Finestra illuminata
Forse è una buona vedova… Quand’ella
facea l’imbastitura e il soprammano,
venne il suo bimbo e chiese la novella.
Venne ai suoi piedi, ella contò del topo,
del mago… Alla costura, egli , pian piano,
l’ultima volta le sussurrò: “Dopo?”
Dopo tanto c’è sempre qualche occhiello.
Il topo è morto, s’è smarrito il mago.
Il bimbo dorme sopra lo sgabello,
tra le ginocchia, al ticchettio dell’ago. G. Pascoli

Mia madre
Non sempre il tempo la beltà cancella,
o la sfioran le lacrime e gli affanni;
mia madre ha sessant’anni
e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso, un atto
che non mi tocchi dolcemente il cuore;
ah, se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto!
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca,
o quando, inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso…
Ma, se fosse un mio prego in cielo accolto,
non chiederei del gran pittor d’Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto:
vorrei poter cambiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio e lei,
dal sacrificio mio, ringiovanita. E. De Amicis

La mamma
Anche povera come l’uccello
che, fuor del nido, nulla possiede,
sempre la mamma ha cuore da dare
chè suo figlio non abbia a penare.
Sempre la mamma è il fiore odoroso
che tutto intorno riempie di sè,
anche se sta lontano da te
col suo pensiero ti vive accanto.
Splende il suo cuore come una stella,
vive il suo amore come una fonte:
alla sua acqua riprendi lena,
alla sua luce rischiari la fronte.
Tu ti nascondi, ma lei ti vede;
tu non le parli, ma lei t’intende;
sulla tua soglia sempre si siede;
pena le dai e letizia ti rende.
Come albero che goccia nel sole
rivestito di subito incanto,
se tu le dici dolci parole
diventa luce pure il suo pianto. I.Drago

Mamma
La casa senza mamma
è un fuoco senza fiamma,
un prato senza viole,
un cielo senza sole.
Dove la mamma c’è
il bimbo è un vero re,
la bimba reginella
la casa tanto bella. R. Pezzani

La mamma
Sul paesino bianco bianco
scende la notte scura scura,
ma il cuor piccino non ha paura
anzi è preso da un dolce incanto.
Che cos’ha per compagnia
la piazzetta solitaria?
Ha la fontana che sempre varia
la sua canzone di fantasia.
E l’alberella che par morta
senza un fremito di volo?
L’alberella ha l’usignolo
che col suo piangere la conforta.
E nella casa che s’empie già
d’uno stuolo vago e leggero
d’ombre vestite di mistero,
il bambino felice cos’ha?
Il bambino ha la sua mamma
ce gli fa nido con le sue braccia,
che se lo stringe guancia a guancia
e gli canta la ninna nanna. D. Valeri

Cantilena della mamma per il bimbo malato
Non piangere, uccellino azzurro
venuto d’oltre mare tra il sussurro
delle palme di Barberia,
viticcio della vita mia,
buono come la mandorla nel guscio,
gentile come il cucciolo sull’uscio,
dolce come la mora della siepe,
bello come la stella del presepe:
non piangere per amore
della mamma tua:
manderemo via la bua. A. S. Novaro

La tua mamma
La tua mamma vien ridendo,
vien ridendo alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Il suo vivo e rosso cuore,
e lo colloca ai tuoi piedi
con in mezzo, ritto, un fiore:
ma tu dormi e non lo vedi. A. S. Novaro

La tua villa, mamma!
Perchè tu mi dici
che sei stanca,
io ti faccio,
per il tuo riposo,
una piccola villa
sulla riva del mare.
Esiguo è questo foglio,
non più grande del palmo
d’una tenera mano.
Pure ha spazio che basta.
E qui metto la strada
con la siepe e le more,
e qui metto le aiuole,
e qui con un fruscio
di timidi piedini,
i pioppi e il viale.
E qui metto, sul mare,
il dolce girotondo
di quattro finestre
di quattro sorelle
vestite di verde.
E un tetto di rose.
E un grido di gioia.
Ci metto l’amaca
che dondola lenta,
ci metto una tenda,
ci metto i tuoi fiori,
ci metto il mio cuore.
Riposati. E’ tua. V. Malpassuti

La mamma
Se un bimbetto fa un capitombolo,
se brucia il ditino sulla fiamma,
chi chiama subito subito?
La mamma, sempre la mamma!
E la mamma è lì che consola,
che conforta, che consiglia,
con un bacio, una parola. B. Brusoni

Serenata
Dormi se dormir ti piace,
o ricciolin di spuma,
dormi nella tua piuma.
C’è chi per te si impegna
per darti pace
e fila e cuce
per darti luce.
Dormi se dormir ti piace.
Se vedessi quante stelline
picchiano alle tue finestrelle,
a sette a sette per vederti dormire
nel tuo lettin di gigli
per vedere i tuoi cigli
che fanno ombra alle guance rotondelle!
Se vedessi quanti stelline! F. Pastonchi

La veste nuova
Voglio farti una vestina
di lanetta e cotonina
che nessuno ce l’avrà.
Ma per fare economia
taglierò una veste mia
che nessuno lo saprà.
Non ho l’ago, nè il cotone.
Per cucirla una canzone
la tua mamma canterà
taglia e cuci si fa sera.
Per vederci una preghiera
sul mio labbro splenderà.
Ecco fatta. E domattina
sembrerai una regina.
Oh! La mia felicità, R. Pezzani

Alla mamma
Mamma, per la tua festa
io ti offro una cesta
di baci
e un cestino di stelle.
Ti offro un cuscino di fiori,
su cui posare la testa
quando sei stanca,
un cuore tanto piccino
e un amore grande così,
mamma, per questo dì. Luisa Nason

Alla mamma
Non vo’ vederti più sera e mattina
pensare agli altri e non pensare a te:
non la vo’ più veder la mia mammina
vegliar la notte e lavorar per me.
Voglio comprare una casina bianca
piena di sole e piena d’allegria,
e là ti condurrò quando sei stanca,
là ti riposerai, mammina mia. R. Fucini

Mamma
Chi dice mamma dice paradiso,
luce del cuore, tenerezza, incanto!
E’ sempre della mamma dolce il viso,
e nel suo bacio, benedetto e santo,
sta chiusa dell’amor tutta l’essenza…
Chi dice mamma dice provvidenza! E. Fiorentino

Che fa la mamma?
Che fa il tuo babbo, dimmi, piccina?
Il falegname.
Brava bambina!
E sai tu dirmi che fa la mamma?
Oh, sissignora, lei fa la mamma.
Tu non m’intendi, fanciulla mia:
il suo lavoro chiedo qual sia.
La mamma cuce giubbe e calzoni,
gonne, vestiti, bei grembiuloni…
Oh, fa la sarta, vero, bambina?
Oh, nossignora. La mia mammina
rammenda e stira… come si dice?
Che fa, vuoi dire, la stiratrice.
Nemmeno questo…
Di bene, allora!
Lei non m’intende, buona signora.
Spiegati, dunque.
Per noi bambini
cuce la mamma bei vestitini:
quando son sporchi li rifà netti,
spazza le stanze, prepara i letti,
i buoni cibi cuoce alla fiamma…
insomma, creda, che fa la mamma! A. Cuman Pertile

Nell’aia
La donna ha messo
contro il muro il bambino e, accoccolata
davanti a lui, gli tende
le braccia e dice:
“Vieni!”. Ma il bimbo non osa. E la madre:
“Avanti, gioia mia! Fatti coraggio.
Vieni da mamma tua! Vieni”. E il piccino
si lascia andare, tentenna un momento
poi casca tra le braccia della madre.
Ride la donna e abbraccia
stretto stretto il figliolo.
Ride il bimbo. Dall’orto
lì presso il nonno
alza la testa dal lavoro e grida
al nipotino: “Bravo!”.
Intanto dalla strada,
appoggiato al suo lungo
bastone, un vecchio mendicante guarda. Michele Lessona

Prime stelle
Una mamma è seduta
col suo bambino in braccio
sul poggiolo infiorato;
vedo nella penombra
le due manine tese
verso un fiore dorato.
E spesso le manine
si levano, e si tuffano
d’un tratto nella bruna
chioma della pensosa
madre che par sorrida
alla nascente luna.
Si scuote ella, e raccoglie
le due piccole mani
nelle sue mani, e china
la persona sul piccolo
corpo, e la testa preme
sopra quella testina.
Io non vedo; ma certo
ora la madre bacia
il suo bimbo. Non vedo:
ma le stelle si svegliano
tremolando, e sorridono
solo per questo, io credo. Milly Dandolo

Mamma
Non c’è parola più bella
tra centomila parole;
sono due sillabe sole
lucenti più d’una stella.
Non c’è parola più cara,
nè più soave e serena;
sono due lettere appena
che l’uomo subito impara.
Non c’è parola più grande
su tutta, su tutta la terra;
risuona in pace ed in guerra,
in lontanissime lande.
Non c’è parola più santa,
tra le parole, nel cuore,
comprende tutto l’amore,
dolce parola che incanta. R. Bossa

Voci
Quante voci, nel mondo grande!
La voce del vento tra le fronde,
il fischio del treno,
lo sciacquio delle onde.
Il rombo del tuono lontano,
il ti-tac del cuore vicino,
la cascata col suo fragore
e il ronzio d’un motore.
…E la dolce ninna nanna
cantata al più piccino
da una voce soave di mamma. Gina Vaj Pedotti

Il bambino e la mamma
Gli chiedo:”Mi vuoi bene?”
Dice: “Mammina, sì”
Insisto ancora:”Quanto?”
“Guarda: tanto così!”
Apre le nude braccia
come ali pronte al volo:
da una manina all’altra
c’è un mezzo metro solo.
E sorride, con gli occhi
color del cielo terso.
Fra le due braccine tese
c’è tutto l’universo. Gina Vaj Pedotti

Mamma
Mammina cara, per la tua festa
vorrei regalarti una collana d’oro
per dirti: “Mamma, ti adoro!”.
Vorrei regalarti una perla blu,
per dirti quanto preziosa sei tu.
Vorrei regalarti un anello con un grosso diamante
per dirti, mamma, quanto sei importante.
Vorrei regalarti un orologio con un fiore
per dirti, mamma, “Ti voglio bene a tutte le ore”. A. A.

Poesie per la festa della mamma – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. 

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