San Giovanni e il solstizio d’estate

Il giorno più lungo dell’anno (o se preferite la notte più corta), cioè il giorno del solstizio d’estate che quest’anno si è verificato il 21 giugno, è da sempre considerato un giorno magico.

Il Sole è il corpo celeste che più di ogni altro ha influenzato la vita dell’uomo e le sue abitudini. In particolare, fin dall’antichità. in corrispondenza del solstizio d’estate si organizzavano feste e cerimonie per celebrare questo avvenimento che coincide con l’inizio dell’estate.

Il solstizio d’estate corrisponde al momento in cui il Sole raggiunge la massima declinazione positiva nel nostro emisfero, e in questa posizione i suoi raggi, a mezzogiorno, sono allo Zenith del Tropico del Cancro e il Sole si trova nel punto più alto della volta celeste.

Il termine solstizio deriva dal latino solstitium, che significa “il fermarsi del sole”. Gli antichi infatti erano convinti che in questo giorno il sole si fermasse, e il 24 giugno cambiasse direzione per tornare indietro.

Le tradizioni e i rituali precristiani legati al solstizio d’estate sono moltissimi, e tutti sono stati assorbiti dal Cristianesimo nella sua liturgia, associandoli a un santo e a un particolare giorno dell’anno.

Secondo un’antica leggenda pagana, nel giorno del solstizio il Sole si ferma per sposarsi con la Luna, così è facile comprendere come l’acqua ed il fuoco sono da sempre i simboli del solstizio e perchè acqua e fuoco entrino in gioco in tutti i rituali dedicati a questo giorno.

I più importanti tra questi rituali sono l’acqua di fiori che deve essere bagnata dalla rugiada e dalla luce della luna, i falò, il salto del fuoco, l’albume nell’acqua, la preparazione dell’olio di iperico e del nocino.

San Giovanni, che cade il 24 giugno, è il giorno più vicino al solstizio e nella maggior parte delle regioni italiane tutti questi riti sono “di San Giovanni”.

Amo festeggiare questo giorno con i bambini, perchè trovo sia un’occasione importante per creare una connessione con i fenomeni astronomici, col nostro pianeta, con le trasformazioni della natura e con la vita dei nostri antenati. Sono anche momenti di condivisione tra i bambini a scuola, e tra i bambini e le loro famiglie. Maria Montessori parla di questo intrecciarsi di saperi come di educazione cosmica.

Quest’anno il giorno di san Giovanni è caduto di sabato, quindi per fare in modo di viverlo comunque anche a scuola ho modificato un po’ le regole che detta la tradizione.

Così siamo riusciti a preparare la nostra acqua di San Giovanni, la nostra barca di San Giovanni, il nostro olio di San Giovanni… e abbiamo inventato anche una nuova tradizione tutta nostra: l’acquerello botanico coi fiori dell’erba di San Giovanni, l’iperico.

L’acqua di san Giovanni

La tradizione vuole che si raccolgano fiori ed erbe il 23 giugno, dopo il tramonto, facendoli galleggiare in un contenitore pieno d’acqua. Il contenitore va poi esposto all’aperto perchè possa accogliere la rugiada della notte e la luce della luna. Al mattino la famiglia si raccoglie attorno a questa acqua profumata per bagnarsi il viso e le mani. Si tratta di un antichissimo rituale propiziatorio che prometteva ai nostri antenati di ottenere salute, serenità e fortuna.

Nella tradizione cristiana assume anche un significato di rinascita e purificazione, in quanto ricorda il battesimo del santo.

Poichè la notte tra il 23 e il 24 è nella tradizione anche la “notte delle streghe”, che proprio in questa notte si mettevano in viaggio per il loro raduno sotto il grande noce di Benevento, esiste anche un’altra tradizione legata alla raccolta delle erbe: farne mazzetti legati con una cordicella a sette nodi, da appendere sulla porta di casa per difendersi dagli incantesimi delle streghe di passaggio.

Non esiste una “ricetta” per la scelta delle erbe e dei fiori da usare per preparare l’acqua di San Giovanni, ma solitamente non possono mancare l’iperico, l’artemisia, la salvia e il rosmarino.

Come dicevo, noi abbiamo un po’ modificato le regole da seguire per la preparazione, e abbiamo iniziato a raccogliere i fiori e le erbe qualche giorno prima, nei prati e nel nostro giardino, anche per imparare a riconoscerle.

La mattina del 23 abbiamo allestito un tavolo per classificarle insieme

Abbiamo raccolto agrimonia comune, radichiella, acetosella, poligono persicaria, balsamina ghiandolosa, costolina giuncolina, piantaggine, ginestrino, achillea millefoglie, fiordaliso stoppione, acero riccio, silene, trifoglio rosso, celidonia, pratolina, sambuco, carota selvatica, clematide vitalba, valeriana comune, convolvolo, orzo murrino, potentilla, artemisia, salvia dei prati.

Non abbiamo trovato l’iperico, ma ne ho una pianta nel mio orto tintorio, e visto che è anche chiamato “erba di San Giovanni” gli abbiamo dedicato più attenzione, arricchendo anche la nostra collezione di storie delle piante con la sua scheda

Abbiamo poi iniziato a mettere i fiori e le erbe nella nostra bacinella, con delicatezza, come per realizzare un quadro galleggiante. Dal giardino abbiamo preso anche rose, rosmarino, salvia, viole e gelsomino

Prima di andare a casa, per riuscire a condividere coi bambini anche il momento della profumazione, ci siamo seduti in cerchio e abbiamo parlato di nuovo di solstizi ed equinozi, delle antiche usanze di San Giovanni, delle piante e dei fiori e dei loro nomi così affascinanti, e abbiamo deciso di fare una “prova generale” del rito che ognuno avrebbe poi ripetuto in famiglia, la mattina di sabato, con la vera acqua di San Giovanni bagnata dalla rugiada e dalla luna.

Per donarsi fortuna e coccole, prima i bambini si sono bagnati mani e viso (ma anche gambe, piedini, braccia, ecc.)

poi si sono fatti dono di coccole e fortuna anche tra di loro, pregustando il momento in cui avrebbero potuto farlo a genitori e fratelli

Infine abbiamo diviso l’acqua in vaschette, da portare a casa

L’olio di San Giovanni

All’iperico sono attribuite numerose proprietà terapeutiche. L’olio di iperico è da sempre utilizzato come cicatrizzante per curare scottature, punture di insetto e ferite, ma anche come cosmetico. Già nel Medioevo veniva usato per curare le ferite da spada. Questa pianta viene utilizzata anche per uso interno perchè contiene principi attivi espettoranti, utili nella cura dell’asma e perfino della depressione e del diabete, ma per questo è meglio rivolgersi a un medico, un farmacista, un erborista.

Noi abbiamo preparato il nostro vasetto di olio di san Giovanni per avere a scuola un rimedio miracoloso rilasciatore di endorfine in caso di piccoli incidenti: è fatto da noi, carico di ricordi e legato ad un giorno speciale, ma anche impreziosito da una lunga attesa durante la quale i bambini osservano l’olio diventare da giallo a rosso.

E’ un oleolito, cioè un infuso macerato di fiori in olio vegetale. La preparazione è semplicissima.

Servono fiori e foglie di iperico appena colti, olio di oliva o di girasole, un vasetto di vetro con coperchio, il sole dell’estate e 30 giorni. L’ingrediente segreto è sempre la partecipazione di simpatiche affascinate/affascinanti menti assorbenti.

Avrete già capito: riempite il vasetto con fiori e foglie di iperico, coprite con olio, chiudete il vasetto ed esponetelo al sole per 30 giorni. Avrete catturato per almeno un anno un momento speciale! Ed avrete per almeno un anno un alleato salvacrisi!

Nell’attesa, si può sempre fare un assaggio

Altro fatto importante: l’iperico fiorisce da giugno ad agosto, non è necessario prepararlo proprio il giorno di San Giovanni… anche se prepararlo il 24 è un po’ più magico, se non l’avete già fatto, siete sempre in tempo!

Questo è un esempio di olio al giusto grado di macerazione:

photo credit: regno vegetale

Per l’evoluzione del nostro olio, seguici sui nostri canali social o vieni a trovarci!

Questo è il nostro olio dopo tre giorni:

La barca di San Giovanni

Si tratta, come dicevo, di uno dei molti rituali di origine pagana legati al solstizio d’estate. In alcune regioni italiane si prepara la notte tra il 23 e il 24 (San Giovanni), in altre la notte tra il 28 e il 29 (San Pietro). Se non l’avete ancora fatta, scegliete san Pietro e siete ancora in tempo!

Servono solo un contenitore di vetro trasparente (bottiglia, vaso, caraffa), acqua del rubinetto e un albume d’uovo.

Semplicemente, dopo cena, riempi il contenitore scelto con acqua e fai cadere nell’acqua un albume, senza mescolare.

Prima di andare a dormire, metti il contenitore in giardino, meglio se appoggiato a terra. Se non disponi di un giardino, può funzionare anche il balcone o il davanzale della finestra.

La mattina seguente, il giorno di San Giovanni (o di San Pietro) osserva coi tuoi bambini la magia!

Secondo la tradizione contadina cristiana San Giovanni (o San Pietro) hanno soffiato nell’acqua per dar forma alla struttura e parlarci. Infatti, interpretando queste forme, i nostri antenati traevano previsioni sulla loro sorte, sul raccolto, e in alcune regioni italiane anche sulla riuscita dei matrimoni.

Cosa può dirne la scienza?

In questo periodo dell’anno le variazioni termiche tra il giorno e la notte sono particolarmente accentuate.

Il freddo-umido della notte fa aumentare la densità dell’albume e lo fa cadere sul fondo del contenitore.

Il fondo, a sua volta, a contatto con il calore del suolo, fa risalire le molecole dell’albume con dei piccoli moti convettivi, creando le vele.

Poi, al mattino, l’albume si riscalda nuovamente e sale verso l’alto, facendo aprire le vele.

Acquerello botanico ai fiori di iperico

Il procedimento è molto semplice. In un mortaio formiamo una pasta con fiori di iperico e acqua distillata o acqua piovana

Filtriamo

e il nostro acquerello è pronto. Non si conserva a lungo, per cui è bene tenerlo in un contenitore di vetro con coperchio ermetico, in frigorifero o in luogo fresco con l’aggiunta di chiodi di garofano o di una punta di miele.

Per lavorare con questi acquerelli botanici con i bambini preparo per loro un vassoio da tenere nell’area di vita pratica, con tutto l’occorrente per sperimentare le variazioni di colore modificando il pH. Questo è quello che ho preparato per lavorare con l’acquerello al mallo di noce:

E questo è il quaderno dove conservo le sperimentazioni. Ogni bambino ha il suo:

Pigmento lacca in polvere di fiori di iperico

Per conservare a lungo i colori botanici, un metodo che può dare grandi soddisfazioni è quello di estrarre il pigmento per ricavarne una polvere

Per farlo versiamo l’acquerello in un pentolino, quindi aggiungiamo della polvere di allume

e scaldiamo per farlo sciogliere bene. Versiamo il liquido caldo in un recipiente

e aggiungiamo polvere di carbonato di calcio (o guscio d’uovo polverizzato)

Se tutto funziona, nel recipiente si genera un’intensa effervescenza

lasciamo riposare, quindi filtriamo

sempre se tutto funziona nel filtro rimarrà il nostro pigmento in polvere, mentre nel vaso colerà acqua pulita.

Non resta che lavare il pigmento ottenuto con acqua distillata e far asciugare bene. Questa polvere non è idrosolubile, quindi per poterla utilizzare come acquerello è necessario lavorarla con gomma arabica, aggiungendo glicerina vegetale e miele, che funziona da conservante

Il tutto va lavorato con spatole e muller di vetro, possibilmente su un tagliere di vetro

io conservo i colori nei gusci di vongola, e una volta pronti li uso come normali acquerelli solidi.

Questo è il pigmento lacca di iperico:

Il gioco del mancala

Anche se sembra un gioco semplice, il mancala non è un gioco di fortuna, ma piuttosto di pianificazione strategica, stima e calcolo delle quantità. Nelle versioni di mancala più complesse si inserisce anche l’elemento della velocità, dando un vantaggio a chi ha mente e dita abbastanza agili da superare l’avversario.

Mancala in realtà non è un gioco, ma piuttosto una famiglia di giochi che condividono alcune regole di base che possono variare notevolmente per complessità, tanto da poter essere paragonabili al go asiatico o agli scacchi. In questo articolo parlo del mancala giocato con le regole del kalah (o kalaha), il più adatto ai bambini.

Il mancala è uno dei giochi da tavolo per due giocatori più antichi al mondo. Le tavole mancala più antiche sono state trovate in Giordania in un insediamento neolitico e risalgono al 6000 aC circa, epoca in cui gli uomini stavano iniziando a padroneggiare l’agricoltura e l’allevamento. Antichissime tavole mancala sono state rinvenute in tutta l’Africa e in Iran. La rara scoperta di queste tavole dimostra che il mancala è uno dei giochi più antichi, se non il più antico conosciuto dall’umanità, ma non chiarisce dove e quando abbia avuto origine, considerando che può essere giocato semplicemente scavando buche temporanee nel terreno e utilizzando semi deperibili che non lasciano tracce archeologiche.

Qualunque variante si giochi, due giocatori, distribuiscono le “pedine” (sassi, conchiglie, semi o perfino palline di sterco animale) all’interno di file di fori (case o pozzi) disposti parallelamente, e in ​qualunque cultura si giochi, queste pedine sono chiamate “semi” e il loro movimento da un foro all’altro viene definito “semina”. Questo suggerisce quali potrebbero essere le origini del gioco: piantare semi nel terreno.

Oltre ad essere uno dei giochi più antichi del mondo, è probabilmente anche uno dei più giocati: anche se in Europa è poco conosciuto, è diffusissimo in tutto il continente africano, in Asia e nelle Americhe. In Africa pare ci siano tante varianti di regole di gioco quanti sono i gruppi etnici o addirittura le città.

Il mancala assume in Africa anche significati magici e metaforici. Spesso il tavoliere rappresenta il villaggio, dove ogni buca è una capanna. I semi singoli vengono chiamati donne o vedove, due semi vengono chamati sposi, poi ci possono essere i capi, i bambini, il bestiame, ecc.

Perchè proporre il mancala ai bambini

  • affina la motricità fine e la coordinazione occhio-mano, impegnando i muscoli di tutta la mano
  • permette di esercitare le abilità di conteggio in modo divertente, raccogliendo e distribuendo i semi
  • insegna ad attendere e rispettare i turni
  • permette di esercitare l’abilità di stima di quantità
  • aiuta a sviluppare la capacità di fare previsioni, mettere in atto strategie, il ragionamento astratto ipotetico-deduttivo. Giocare a mancala richiede il conteggio mentale e la previsione del movimento dei semi sul tavoliere
  • stimola le capacità di attenzione e concentrazione
  • porta all’intuizione delle proprietà della moltiplicazione.

Giochiamo a mancala

Come dicevo, la variante di mancala che propongo ai bambini è quella giocata con le regole del kalah.

Il tavoliere può essere acquistato, o meglio può essere costruito con i bambini. E’ composto da due file di sei buche disposte parallelamente. A destra e a sinistra si trovano due buche più grandi, i granai. Il nostro è fatto con fondi di bicchierini di plastica e ciotoline incollate su un rettangolo di cartone. I semi sono soia.

Preparazione
I giocatori siedono uno di fronte all’altro davanti al tavoliere. La fila di buche davanti ad ogni giocatore è la sua, e il suo granaio è quello alla sua destra.
In ogni buca si mettono 4 semi, mentre i granai restano vuoti.

Scopo del gioco
Vince chi al termine della partita ha collezionato il maggior numero di semi nel suo granaio.

Gioco

Il gioco procede in senso antiorario e si gioca a turno.

Semina

Quando è il suo turno, il giocatore prende in mano tutti i semi di una delle sue buche e li distribuisce in senso antiorario nelle buche successive, uno per buca.
Se dopo aver distribuito i semi nelle sue buche e nel suo granaio avanzano semi, può continuare a distribuire i semi nelle buche dell’avversario, uno per buca.
Se dopo aver distribuito i semi nelle sue buche, nel suo granaio e nelle buche dell’avversario avanzano semi, il giocatore continua la distribuzione tornando alle sue buche, ma non può mettere semi nel granaio dell’avversario. In altre parole la distribuzione continua finchè i semi non sono terminati, eventualmente saltando il granaio dell’avversario.

Tocca ancora a te

Se il giocatore riesce a depositare l’ultimo seme nel suo granaio, ha diritto ad un altro turno, può quindi prendere in mano tutti i semi di un’altra delle sue buche e distribuirli in senso antiorario nelle buche successive, uno per buca. Così tutte le volte che riuscirà a mettere l’ultimo seme di un mucchietto nel suo granaio.

Cattura

Se il giocatore riesce a mettere l’ultimo seme del suo mucchietto in una buca vuota della sua fila di buche, catturerà tutte le pietre dell’avversario che si trovano nella buca direttamente di fronte. Metterà quindi nel suo granaio i semi dell’avversario e il suo seme, e il turno passerà all’avversario.

Conclusione

Il gioco termina quando tutte le buche di uno dei due giocatori risultano vuote. Se l’altro giocatore ha ancora dei semi nelle sue buche, restano sue: può quindi prenderle e metterle nel suo granaio.

Un video può chiarire il tutto

VITA PRATICA MONTESSORI Il ciclo di lavoro

Età: dai 3 ai 6 anni

Materiale: tavolo o tappeto, materiale scelto dal bambino 

Presentazione

. invitare il bambino e dare il nome dell’attività “Ti mostro il ciclo di lavoro”

. cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. scegliere un tavolo e distendervi la tovaglietta di feltro apposita. Scegliere un materiale con cui lavorare, trasportarlo e posarlo sulla tovaglietta

. lavorare col materiale scelto

. riportare i materiali al proprio posto sullo scaffale in modo che altri possano lavorarci

. piegare o arrotolare la tovaglietta e riporta al suo posto

. “il ciclo di lavoro è tutto quello che facciamo dall’inizio alla fine di un’attività: scegliere, lavorare, riordinare”

. invitare il bambino a provare.

Obiettivi diretti: condurre un ciclo di lavoro correttamente e in autonomia

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: ciclo di lavoro, i materiali usati nella presentazione

Punti di interesse: scegliere un’attività, portarla a termine, riporre il materiale

Controllo dell’errore: l’insegnante e gli altri bambini

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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VITA PRATICA MONTESSORI Dipingere al cavalletto

Nome dell’esercizio in inglese: paint on the easel

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente

Età: dai 3 anni

Materiale: un cavalletto, un foglio di carta da pittura, colori, pennelli, una spugna, un secchio d’acqua, un luogo dover far asciugare la pittura finita, un vassoio per la pittura finita, un grembiule.

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come dipingere al cavalletto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare il grembiule

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere un foglio di carta da pittura

. scrivere il nome e la data sul foglio

. agganciare la carta al cavalletto

. mettere un pennello in ognuno dei vasetti di colore

. impugnare il pennello del colore scelto utilizzando la presa a tre dita

. dipingere

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. togliere il foglio dal cavalletto e portarlo ad asciugare

. pulire il cavalletto con l’acqua utilizzando la spugna

. portare il secchio al lavandino, svuotare il secchio nel lavandino, lavare la spugna e cambiare l’acqua

. riportare secchio e spugna al cavalletto

. togliersi il grembiule

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare il cavalletto da pittura

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: colore, dipingere, cavalletto, pennelli, ecc.

Punti di interesse: il cavalletto, fissare il foglio, usare un pennello per ogni colore, lavare la postazione

Controllo dell’errore: la postazione è sporca o in disordine

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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VITA PRATICA MONTESSORI Appaiamento di oggetti

Nome dell’esercizio in inglese: pairing

Area: esercizi preliminari

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un cestino o una borsa in tessuto contenente 4 coppie di oggetti (12 in tutto). Un tavolo e due sedie  

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro l’appaiamento di oggetti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. trasportare il cestino su di un tavolo, mettendolo alla nostra sinistra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. lavorare nella direzione della scrittura (da sinistra a destra) 

. pescare il primo oggetto e metterlo sul tavolo, a destra del cestino

. pescare il secondo oggetto e confrontarlo col primo

. se è uguale, metterlo sotto al primo

. se è diverso, metterlo a destra del primo

. proseguire allo stesso modo con tutti gli oggetti, finché non avremo formato tutte le quattro coppie

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere uno ad uno gli oggetti nel cestino, raccogliendoli da sinistra a destra

. riportare il cestino allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: riconoscere corrispondenze uno a uno tra oggetti

Obiettivi indiretti: capacità di raggruppare oggetti, preparazione per la matematica e per la scrittura, classificazione scientifica, insiemi, corrispondenza uno ad uno, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: il nome degli oggetti, coppia, appaiare, paio, accoppiare, ecc.

Punti di interesse: esaminare un oggetto con attenzione, formare delle coppie

Controllo dell’errore: i raggruppamenti non sono corretti, un oggetto rimane spaiato   

Varianti ed estensioni: appaiare scarpe o calzini. Appaiare oggetti per colore, forma, dimensione, materiale, lavorare ad occhi bendati, aumentare il numero di coppie, appaiare oggetti alle rispettive immagini, ecc.

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VITA PRATICA MONTESSORI Raggruppamento di oggetti

Nome dell’esercizio in inglese: sorting objects

Area: esercizi preliminari

Età: 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio sul quale si trovano un cestino contenente 4 gruppi di 5 oggetti identici (20 in tutto) e quattro scodelline. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il raggruppamento di oggetti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. trasportare il vassoio su di un tavolo, mettendolo lungo il bordo superiore (quello più distante)

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. lavorare nella direzione della scrittura (da sinistra a destra) 

. prendere il cestino e metterlo alla nostra sinistra

. prendere le ciotoline e disporle in fila orizzontale a destra del cestino

. pescare il primo oggetto e metterlo nella prima ciotola a destra del cestino

. pescare il secondo oggetto e confrontarlo col primo

. se è uguale, metterlo nella stessa ciotola

. se è diverso, metterlo nella prima ciotola vuota procedendo da sinistra a destra

. proseguire allo stesso modo con tutti gli oggetti, finché non avremo vuotato tutto il cestino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere uno ad uno gli oggetti nel cestino, vuotando le ciotole da sinistra a destra

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: formare gruppi di oggetti identici

Obiettivi indiretti: capacità di raggruppare oggetti, preparazione per la matematica e per la scrittura, classificazione scientifica, insiemi, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: il nome degli oggetti, gruppo, raggruppare, uguale, diverso, ecc.

Punti di interesse: esaminare un oggetto con attenzione, più oggetti sono identici tra loro

Controllo dell’errore: i raggruppamenti non sono corretti

Varianti ed estensioni: raggruppare oggetti per colore, forma, dimensione, materiale, lavorare ad occhi bendati, aumentare il numero di raggruppamenti, ecc.

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Vita pratica Montessori: spolverino per le piante

Materiali:

. due pezzetti di tessuti diversi 20 x 20 cm

. una falda di ovatta da imbottitura o ovatta di cotone o lana (circa 10x10x5 centimetri)

. filo elastico

. forbici

. ago e filo (o macchina da cucire)

. gesso da sarta

. cartamodello (linea continua per il taglio, linea tratteggiata per le cuciture)

Come si fa

. ritagliare il primo cartamodello nel tessuto 1

. ritagliare il secondo cartamodello nel tessuto 2

. orlare il foro centrale del tessuto 2

. sovrapporre i due tessuti, dritto su dritto (cioè col rovescio dei tessuti rivolti verso l’esterno

. cucire tutto intorno al bordo, lasciando circa un centimetro di margine

. ribaltare il lavoro facendo passare il tessuto attraverso il foro centrale del tessuto 2

. stirare bene i bordi

. far passare il centro della falda di ovatta attraverso il foro del tessuto

. fissare la falda e il tessuto 1 insieme con l’elastico formando un pomello sporgente

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Mollette da bucato sul bordo di un cestino

Nome dell’esercizio in inglese: pegging a basket, pegging clothespins

Area: movimenti elementari, rotazione del polso, pinza a tre dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un cestino sul cui bordo sono fissate mollette da bucato un cestino sul cui bordo sono fissate mollette da bucato. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come togliere e mettere le mollette da bucato sul bordo di un cestino
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino su di un tavolo, mettendolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare al bambino la presa a tre dita: pollice contro indice e medio uniti
. usare la pinza a tre dita per tenere le due estremità della prima molletta e stringere
. mantenere la presa per togliere la molletta dal bordo del cestino
. una volta tolta, rilasciare le dita per chiudere la molletta
. mettere la molletta sul tavolo
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. continuare allo stesso modo fino a togliere tutte le mollette dal bordo del cestino
. man mano che le mollette vengono tolte, metterle sul tavolo dopo la prima, formando una fila orizzontale da sinistra a destra
. ammirare il lavoro svolto
. utilizzando la presa a tre dita, prendere la prima molletta a sinistra
. premere per aprirla
. tenendola in verticale inserire la molletta sul bordo del cestino
. rilasciare per chiudere la molletta sul bordo del cestino
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. l’esercizio termina quando tutte le mollette sono nuovamente intorno al bordo del cestino

3. Conclusione
. riportare il cestino allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare le mollette da bucato

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: mollette, bordo, ecc.

Punti di interesse: il funzionamento delle mollette da bucato, posare le mollette sul tavolo da sinistra a destra e usare lo stesso criterio per raccoglierle

Controllo dell’errore: il bambino non riesce ad aprire o chiudere le mollette. Il bambino non è in grado di completare l’attività. Le mollette cadono

Varianti ed estensioni:

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Travasi con un panno – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: wringing a cloth

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa palmare, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente due ciotole identiche di medie dimensioni, un panno e un grembiule

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi con un panno” 

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. prendere la ciotola a sinistra e portarla al lavandino

. riempirla per un terzo di acqua

. riportarla al tavolo mettendola nuovamente a sinistra della ciotola vuota

. lavorare in piedi

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione 

. prendere il panno, aprirlo scuotendolo e metterlo nella ciotola dell’acqua

. lasciarlo galleggiare, quindi spingerlo verso il basso per fargli assorbire più acqua

. afferrare il panno con due mani e sollevarlo sulla ciotola fuori dall’acqua

. ripiegarlo in due nel senso della lunghezza, prenderlo per i due angoli superiori e tenerlo così appeso sulla ciotola

. con la mano destra stringere il panno al centro, chiudendo il pugno

. piegare il panno su se stesso e mantenere la presa

. spostare il panno sopra alla ciotola vuota

. continuare a tenerlo con la mano destra stretta a pugno

. stringere vicino alla destra anche la mano sinistra

. strizzare il panno facendo scorrere il pugno chiuso della mano sinistra da un’estremità all’altra. Con questa azione riusciremo a eliminare la maggior parte dell’acqua dal panno

. spostare il panno sulla ciotola sinistra, aprirlo, scuoterlo e lasciarlo cadere nella ciotola dell’acqua

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. l’esercizio termina quando la ciotola a destra è vuota

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. dopo aver strizzato il panno per l’ultima volta, piegarlo più volte su se stesso e usarlo per asciugare eventuali gocce sul vassoio

. portare la ciotola d’acqua al lavandino, vuotarla, asciugarla e riportarla sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per assorbire l’acqua da una ciotola con un panno, e trasferirla in un’altra

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: panno, piegare, strizzare, stringere, spremere, ecc.

Punti di interesse: piegare il panno prima di strizzarlo

Controllo dell’errore: fughed’acqua tra le due ciotole. Il bambino non riesce ad attingere l’acqua. Il bambino non riesce a strizzare il panno

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Strizzare le spugnette con lo spremiaglio – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: Strizzare le spugnette con lo spremiaglio

Nome dell’esercizio in inglese: sponge squeezing with a garlic press

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, presa a C della mano, pinza a tre dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente uno spremiaglio leggero a misura di bambino, una ciotola d’acqua nella quale sono immerse delle spugnette tagliate in piccoli cubi o prismi che possano stare nello spremiaglio, una ciotola vuota (o un vassoio a scomparti), una piccola spugna (circa 5 centimetri), un panno o un guanto di spugna, un piccolo asciugamani. Grembiuli. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come strizzare le spugnette con lo spremiaglio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere lo spremiaglio tra le mani e mostrare come è fatto ed il suo funzionamento

. posarlo aperto sul tavolo

. impugnare il manico che sostiene la tazza forata dello spremiaglio con la mano sinistra, utilizzando la presa a C della mano

. portare lo spremiaglio sopra alla ciotola d’acqua

. utilizzando la pinza a tre dita prendere una spugnetta tra quelle che galleggiano nell’acqua e metterla nello spremiaglio

. utilizzando la mano sinistra prendere il manico che sostiene la pressa e portarlo sopra all’altro manico

. avvolgere i due manici insieme con le due mani

. premere

. osservare l’acqua che esce dai fori

. aprire lo spremiaglio

. utilizzando la presa a tre dita prelevare la spugnetta strizzata e metterla nella ciotola vuota

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le spugnette sono state strizzate, ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino:

. asciugare lo spremiaglio e rimetterlo sul vassoio

. prendere una ad una le spugnette e rimetterle nell’acqua

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare uno spremiaglio

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza  

Nomenclatura: spremiaglio, spremere, spugnette, manici, ecc. 

Punti di interesse: aprire e chiudere lo spremiaglio, l’acqua che esce dai fori dello spremiaglio, le spugnette asciutte

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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Travasi con la spugna fino al segno – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: travasi con la spugna fino al segno

Nome dell’esercizio in inglese: sponge squeezing to the line

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa palmare, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: grembiuli. Un vassoio contenente una spugna possibilmente naturale a misura di bambino (della dimensione del palmo della mano), un piccolo asciugamani, due ciotole vuote identiche (una delle quali con un segno per il livello dell’acqua), una brocca vuota con un segno per il livello dell’acqua (che garantisca una quantità d’acqua maggiore rispetto a quello previsto per la ciotola segnata). La ciotola segnata è posizionata a destra. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi con la spugna fino al segno”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere la brocca, andare al lavandino e riempirla d’acqua fino al segno

. riportarla al tavolo e metterla a destra del vassoio

. prendere la brocca con la mano destra, sostenerla sotto il beccuccio con la mano sinistra e versare lentamente l’acqua nella ciotola senza il segno fino a vuotarla completamente

. mettere la brocca sul tavolo, dietro al vassoio

. mettere la spugna nella ciotola d’acqua, lasciarla galleggiare, quindi spingerla verso il basso finché non affonda

. mostrare la presa palmare

. raccogliere la spugna con la mano destra, utilizzando la presa palmare, col palmo rivolto verso il basso

. sollevarla

. attendere che smetta di gocciolare

. capovolgere la spugna con un piccolo movimento del polso, portando il palmo verso l’alto

. spostare la mano sulla ciotola vuota (quella segnata)

. capovolgere nuovamente la mano (palmo verso il basso)

. stringere con decisione la spugna fino a quando l’acqua non smette di gocciolare

. rilasciare delicatamente la spugna e riportarla sulla ciotola di sinistra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. l’esercizio termina quando l’acqua trasferita raggiunge la linea sulla ciotola

3. Conclusione

. mettere la spugna nella ciotola vuota

. asciugarsi le mani nell’asciugamani

. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino:

. usare il panno per asciugare eventuali gocce sul vassoio o sul tavolo

. asciugare la brocca e rimetterla sul vassoio

. portare la ciotola d’acqua al lavandino, svuotarla e asciugarla, quindi riportarla sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: a isolare le abilità necessarie per assorbire l’acqua da una ciotola e trasferirla nell’altra senza far cadere una goccia e fermandosi raggiunto il segno

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: spugna, spremere, rilasciare, gocciolare, ruotare, segno, ecc.

Punti di interesse: rotazione della mano e del polso, la spugna cambia colore quando assorbe l’acqua

Controllo dell’errore: fughe d’acqua tra le due ciotole; il bambino non riesce a premere correttamente la spugna per attingere l’acqua.

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Travasi con la spugna – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: travasi con la spugna

Nome dell’esercizio in inglese: sponge squeezing

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa palmare, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un panno, 2 ciotole identiche (una a fianco dell’altra), una spugna possibilmente naturale a misura di bambino (della dimensione del palmo della mano), piccolo asciugamani. Grembiule. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi con la spugna”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere la spugna nella ciotola a destra

. prendere la ciotola a sinistra e portarla al lavandino. Riempirla per un terzo di acqua

. riportarla al tavolo mettendola nuovamente a sinistra della ciotola vuota

. prendere la spugna dalla ciotola vuota e posarla nella ciotola d’acqua

. lasciarla galleggiare, quindi spingerla verso il basso finché non affonda

. mostrare la presa palmare

. raccogliere la spugna con la mano destra, col palmo rivolto verso il basso utilizzando la presa palmare

. sollevarla sulla ciotola

. attendere che smetta di gocciolare

. capovolgere la spugna con un piccolo movimento del polso, portando il palmo verso l’alto

. spostare la mano sulla ciotola vuota

. capovolgere nuovamente la mano (palmo verso il basso)

. stringere con decisione la spugna fino a quando l’acqua non smette di gocciolare

. rilasciare delicatamente la spugna

. riportarla sulla ciotola di sinistra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. l’esercizio termina quando tutta l’acqua è passata dalla ciotola di sinistra alla ciotola di destra

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. mettere la spugna nella ciotola vuota

. asciugarsi le mani nell’asciugamani

. usare il panno per asciugare eventuali gocce sul vassoio o sul tavolo

. portare la ciotola d’acqua al lavandino, svuotarla e asciugarla, quindi riportarla sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi il grembiule

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarlo invitandoli a riprendere le proprie attività

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per assorbire l’acqua da una ciotola e trasferirla nell’altra senza far cadere una goccia

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: spugna, spremere, rilasciare, gocciolare, ruotare, ecc.

Punti di interesse: rotazione della mano e del polso, la spugna cambia colore quando assorbe l’acqua

Controllo dell’errore: fughed’acqua tra le due ciotole. Il bambino non riesce a premere correttamente la spugna per attingere l’acqua. 

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Trasferimento di acqua su un portasapone a ventose col contagocce – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: trasferimento di acqua su un portasapone a ventose col contagocce

Nome dell’esercizio in inglese: water transfer with a dropper on a suction cups

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, pinza a tre dita, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un bicchiere pieno per ¾ di acqua (eventualmente colorata), un contagocce, una piccola spugna (5 centimetri circa) e un portasapone a ventose. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di acqua sul portasapone col contagocce”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere il contagocce per la tettarella, con la mano destra, utilizzando la pinza a tre dita

. tenere il contagocce sopra il bicchiere di acqua colorata

. stringere la tettarella: si forzerà l’aria ad uscire dal tubo

. tenendo la tettarella premuta, inserire la punta del contagocce nel bicchiere immergendola nell’acqua colorata

. rilasciare la tettarella: l’acqua colorata verrà risucchiata nel tubo

. sollevare il contagocce

. attendere eventuali gocciolamenti

. mettere la punta del contagocce appena sopra la prima ventosa ma senza toccarla

. stringere la tettarella molto delicatamente per rilasciare una sola goccia d’acqua colorata nella ventosa

. passare alle ventose successive fino a vuotare il contagocce

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. l’esercizio termina quando tutte le ventose sono piene

3. Conclusione

. ammirare il proprio lavoro

. con la spugna asciugare il portasapone

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare un contagocce facendo cadere una goccia sola alla volta

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: trasferire, bicchiere, contagocce, tettarella, tubo, punta, ecc.

Punti di interesse: l’acqua colorata che viene risucchiata e soffiata fuori dal contagocce una goccia alla volta

Controllo dell’errore: il bambino non riesce ad utilizzare il contagocce, si preme troppo o troppo poco

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Travasi col contagocce – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: travasi col contagocce

Nome dell’esercizio in inglese: water transfer with a dropper

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, pinza a tre dita, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un bicchiere pieno per ¾ di acqua colorata (a sinistra), un bicchiere vuoto (a destra), un contagocce, una piccola spugna (5 centimetri circa). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi col contagocce”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere il contagocce per la tettarella, con la mano destra, utilizzando la pinza a tre dita

. tenere il contagocce sopra il bicchiere di acqua colorata

. stringere la tettarella: si forzerà l’aria ad uscire dal tubo

. tenendo la tettarella premuta, inserire la punta del contagocce nel bicchiere immergendola nell’acqua colorata

. rilasciare la tettarella: l’acqua colorata verrà risucchiata nel tubo

. sollevare il contagocce fino a poter appoggiare la punta al bordo interno del bicchiere

. attendere eventuali gocciolamenti

. mettere la punta del contagocce nel bicchiere vuoto, senza che tocchi le pareti o il fondo

. stringere la tettarella per rilasciare tutta l’acqua colorata nel bicchiere

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. l’esercizio termina quando tutta l’acqua è passata dal primo al secondo bicchiere

3. Conclusione

. ammirare il proprio lavoro

. con la spugna asciugare eventuali gocce sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire un liquido usando un contagocce

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: trasferire, bicchiere, contagocce, tettarella, tubo, punta, ecc.

Punti di interesse: l’acqua colorata che viene risucchiata e soffiata fuori dal contagocce

Controllo dell’errore: il bambino non riesce ad utilizzare il contagocce, l’acqua si rovescia sul vassoio

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Travasi con la siringa – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: travasi con la siringa

Nome dell’esercizio in inglese: water transfer with a syringe

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, pinza a tre dita, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un bicchiere pieno per ¾ di acqua colorata (a sinistra), un bicchiere vuoto (a destra), una siringa, una piccola spugna (5 centimetri circa). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi con la siringa”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere la siringa impugnando il tubo con la sinistra con la presa a C delle dita e portarla sopra il bicchiere di acqua colorata

. inserire la punta della siringa nel bicchiere immergendola nell’acqua colorata

. impugnare l’estremità dello stantuffo della siringa con la mano destra, utilizzando la pinza a tre dita

. tenendo ferma la siringa con la sinistra, tirare lo stantuffo: l’acqua colorata verrà risucchiata nel tubo

. sollevare la siringa fino a poterla appoggiare al bordo interno del bicchiere

. attendere eventuali gocciolamenti

. mettere la punta della siringa nel bicchiere vuoto, senza che tocchi le pareti o il fondo

. spingere lo stantuffo per rilasciare l’acqua colorata nel bicchiere

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. l’esercizio termina quanto tutta l’acqua è passata dal primo al secondo bicchiere

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. con la spugna asciugare eventuali gocce sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire un liquido usando una siringa

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: trasferire, bicchiere, siringa, stantuffo, punta, ecc.

Punti di interesse: l’acqua colorata che viene risucchiata e soffiata fuori dalla siringa

Controllo dell’errore: il bambino non riesce ad utilizzare la siringa, l’acqua si rovescia sul vassoio

Variazioni ed estensioni: usare siringhe sempre più piccole

Video:

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Travasi con la siringa per ungere la carne – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: travasi con la siringa per ungere la carne

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C della mano, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un bicchiere pieno per ¾ di acqua colorata (a sinistra), un bicchiere vuoto (a destra), una siringa per ungere la carne, una piccola spugna (5 centimetri circa); un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi con la siringa per ungere la carne” 

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

Nome dell’esercizio in inglese: pouring with a baster

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenere la siringa nella mano destra sopra il bicchiere di acqua colorata

. stringere la parte superiore della siringa: si forzerà l’aria ad uscire dal tubo

. inserire la punta della siringa nel bicchiere immergendola nell’acqua colorata

. rilasciare la parte superiore: l’acqua colorata verrà risucchiata nel tubo

. sollevare la siringa fino a poterla appoggiare al bordo interno del bicchiere

. attendere eventuali gocciolamenti

. mettere la punta della siringa nel bicchiere vuoto, senza che tocchi le pareti o il fondo

. stringere la parte superiore della siringa per rilasciare l’acqua colorata nel bicchiere

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. l’esercizio termina quando tutta l’acqua è passata dal primo al secondo contenitore

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. se ci sono gocce d’acqua sul vassoio asciugarle con la spugna

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire un liquido usando una siringa per ungere la carne

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: trasferire, bicchiere, siringa per ungere la carne, tubo, punta, ecc.

Punti di interesse: l’acqua colorata che viene risucchiata e soffiata fuori dalla siringa

Controllo dell’errore: il bambino non riesce ad utilizzare la siringa, l’acqua si rovescia sul vassoio

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Teiera e tazzina – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring from teapot to cup

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 4 anni

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una teiera, una tazzina sul suo piattino, e una ciotola vuota. La teiera piena d’acqua sta a destra, la tazza sul piattino a sinistra

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire una tazzina con la teiera”


. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere indice e medio uniti della mano sinistra sul coperchio della teiera e tenere le due dita premute

. mostrare la presa a presa a C delle dita con la mano destra e usarla per afferrare la teiera

. sollevare la teiera con la mano destra e portarla verso la tazzina, sempre tenendo il coperchio con la sinistra

. inclinare la teiera, col beccuccio verso il centro della tazza, e versare acqua finché il livello non arriva a circa due centimetri del bordo della tazza

. posare la teiera sul vassoio e lasciare il coperchio

. prendere il piattino con la mano destra utilizzando la pinza a cinque dita (pollice sopra, le altre dita sotto) e sollevare piattino e tazza

. porgere al bambino piattino e tazza

. farsi restituire piattino e tazza e rimetterli sul vassoio

. vuotare la tazzina nella ciotola e rimetterla sul piattino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare il vassoio al lavandino

. svuotare la tazzina nel lavandino, asciugarla e posarla sul piano di lavoro

. riempire la teiera e posarla sul piano di lavoro

. vuotare la ciotola, asciugarla e posarla sul piano di lavoro

. asciugare il vassoio

. raccogliere uno ad uno i materiali e rimetterli sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare del liquido da una teiera in autonomia, isolare le abilità necessarie per porgere una tazzina sul piattino

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: versare, svuotare, trasferire, spugna, caraffa, brocca, linea, segno, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, il suono dell’acqua che cade nella tazzina, il coperchio della teiera, tenere la tazzina in equilibrio sul piattino

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, rumore dei contenitori che sbattono tra loro, la tazzina cade

Variazioni ed estensioni: teiere e tazzine di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi, ecc.

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Riempire piccoli flaconi di plastica – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: riempire piccoli flaconi di plastica

Nome dell’esercizio in inglese: filling little plastic bottles

Area: esercizi preliminari, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un assortimento di piccoli flaconi di plastica morbida in un cestino, una ciotola piena d’acqua, un piattino, una tovaglietta impermeabile e un panno o un guanto di spugna. Grembiuli. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire piccoli flaconi di plastica”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo, lungo il margine superiore sinistro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. prendere la tovaglietta e metterla davanti a noi

. prendere la ciotola piena d’acqua e metterla al centro della tovaglietta

. prendere i flaconcini e metterli in fila orizzontale lungo il margine superiore sinistro della tovaglietta

. mettere il piattino a destra della ciotola

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del tappetino  

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere il primo flacone a sinistra con la mano sinistra, svitare il tappo con la mano destra e posarlo sul piattino

. passare il flacone nella mano destra

. tenere il flacone verso il fondo ed immergerlo inclinato nell’acqua

. spingerlo lentamente verso il basso

. spremerlo e rilasciarlo per osservare le bolle d’aria che si formano nella ciotola

. sollevare il flacone in verticale sulla ciotola e attendere che il flacone e la mano smettano di gocciolare

. asciugare il flacone col guanto

. mettere il tappo al flacone e posarlo chiuso sul piatto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti i flaconi sono pieni, fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

. prendere il primo flacone a sinistra

. togliere il tappo e posarlo sul piatto

. vuotare il flacone nella ciotola, spremendolo

. asciugarne l’esterno col guanto

. rimettere il tappo

. mettere il flacone vuoto nel cesto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere prendendo i flaconi da sinistra a destra, una o due volte, a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere il cestino sul vassoio

. rimettere la ciotola sul vassoio

. asciugare il piatto e rimetterlo sul vassoio

. asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio

. appendere il guanto ad asciugare e portarne uno asciutto sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. togliersi i grembiuli

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riempire piccoli flaconi di plastica immergendoli nell’acqua

Obiettivi indiretti: sperimentare che l’acqua occupa spazio, preparazione all’uso del contagocce, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine,  favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: acqua, flacone, tappo, immergere, bolle d’aria, ecc.

Punti di interesse: aprire e chiudere i flaconi, premere per far uscire l’aria, le bolle d’aria che risalgono nell’acqua

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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Prelevare acqua da un secchio – Esercizi di vita pratica Montessori

Vita pratica Montessori: prelevare acqua da un secchio

Nome dell’esercizio in inglese: water fetching without a sink            

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un secchio pieno d’acqua, una brocca in plastica a misura di bambino con una linea segnata col pennarello indelebile, un panno o un guanto di spugna

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come prendere l’acqua da un secchio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo


. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. andare nell’angolo della stanza in cui si trova l’attività

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. immergere la brocca nell’acqua e riempirla fino al segno

. sollevarla sul secchio tenendola in posizione verticale

. attendere per consentire all’acqua all’esterno della brocca di gocciolare

. appoggiare la brocca di plastica sul panno o il guanto e asciugarla

. prendere la brocca per il manico con la mano destra e sostenerla sotto il beccuccio con la mano sinistra.

. camminare lentamente per la stanza quindi tornare al secchio

. tenendo la brocca con la mano destra e sostenendola sotto il beccuccio con la mano sinistra, versare lentamente l’acqua nel secchio

. asciugare l’esterno della brocca col panno e rimetterla al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per prelevare dell’acqua senza lavandino

Obiettivi indiretti: destrezza e coordinazione oculo-manuale, stimolare lo sviluppo della volontà, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: acqua, brocca, area, lentamente, ecc.

Punti di interesse: il peso dell’acqua nella brocca. Il movimento dell’acqua mentre si cammina

Controllo dell’errore: non ci sono gocce d’acqua sul pavimento. Il livello dell’acqua non si trova sulla linea di controllo

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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Riempire bicchieri diversi allo stesso livello – Esercizi di vita pratica Montessori

Vita pratica Montessori: riempire bicchieri diversi allo stesso livello

Nome dell’esercizio in inglese: pouring to different glasses

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, presa a C della mano, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente due o più bicchieri di forma e altezza diverse (a sinistra), una brocca riempita per ¾ d’acqua (a destra, manico rivolto all’esterno), una piccola spugna (circa 5 centimetri); un panno o un guanto di spugna e un secchio; un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire bicchieri diversi allo stesso livello”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. trasportare il secchio e posarlo sul pavimento, accanto al tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

. mostrare la presa a C delle dita con la mano destra e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al primo bicchiere, abbastanza da non toccarlo 

. versare l’acqua lentamente fino a che il livello dell’acqua è a circa due dita dal bordo del bicchiere, muovendo solo il polso (e non il gomito)

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. passare al secondo bicchiere e continuare così fino a riempirli tutti, sempre a due dita dal bordo del bicchiere, indipendentemente dalla quantità di acqua necessaria per farlo

. mettere la brocca con l’acqua rimanente sul vassoio (a destra dei bicchieri)

. ammirare il proprio lavoro

. prendere un bicchiere alla volta, usando la presa a C della mano e inserirlo nel secchio

. rovesciare l’acqua sul fondo, per evitare schizzi sul pavimento

. prendere il panno e asciugare bene i bicchieri, quindi rimetterli sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. mettere il panno bagnato ad asciugare e portarne uno asciutto sul vassoio

. svuotare il secchio nel lavandino

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a dei bicchieri fino ad un certo livello, senza l’ausilio di linee e in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: versare, svuotare, trasferire, spugna, caraffa, brocca, livello, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, il suono dell’acqua che cade nella caraffa e nella brocca, fermarsi quando il livello dell’acqua raggiunge un certo livello, riempire esattamente fino ad un certo livello

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, rumore dei contenitori che sbattono tra loro, il livello dell’acqua non è uniforme

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi, linee a livelli diversi

Video:

https://www.youtube.com/watch?v=WDZmhVFfr7s

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Riempire bicchieri identici allo stesso livello – Esercizi di vita pratica Montessori

Vita pratica Montessori: riempire bicchieri identici allo stesso livello

Nome dell’esercizio in inglese: pouring to identical glasses on the same level

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, presa a C della mano, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente due o più bicchieri identici (a sinistra), una brocca riempita per ¾ d’acqua (a destra, manico rivolto all’esterno), una piccola spugna (circa 5 centimetri); un panno o un guanto di spugna e un secchio; un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire bicchieri identici allo stesso livello”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. trasportare il secchio e posarlo sul pavimento, accanto al tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. mettere il un panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita con la mano destra e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al primo bicchiere, abbastanza da non toccarlo 

. sostenere la brocca sotto al beccuccio con la mano sinistra

. versare l’acqua lentamente fino a che il livello dell’acqua è a circa tre dita dal bordo del bicchiere, muovendo solo il polso (e non il gomito)

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. passare al secondo bicchiere e riempirlo finché il livello dell’acqua raggiunto non è identico a quello del primo bicchiere e continuare così fino a riempirli tutti

. mettere la brocca con l’acqua rimanente sul vassoio (a destra dei bicchieri)

. ammirare il proprio lavoro

. prendere un bicchiere alla volta, utilizzando la presa a C della mano, inserirlo nel secchio e rovesciare l’acqua sul fondo, per evitare schizzi sul pavimento

. prendere il panno e asciugare bene i bicchieri, quindi rimetterli sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. mettere il panno bagnato ad asciugare e portarne uno asciutto sul vassoio

. svuotare il secchio nel lavandino

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a dei bicchieri fino ad un certo livello, senza l’ausilio di linee e in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: versare, svuotare, trasferire, spugna, caraffa, brocca, livello, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, il suono dell’acqua che cade nella caraffa e nella brocca, fermarsi quando il livello dell’acqua raggiunge un certo livello, riempire esattamente ad un certo livello

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, rumore dei contenitori che sbattono tra loro, il livello dell’acqua non è uniforme

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Riempire bicchieri a livelli diversi – Esercizi di vita pratica Montessori

Esercizi di vita pratica Montessori: riempire bicchieri a livelli diversi

Nome dell’esercizio in inglese: pouring to different lines

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente due o più bicchieri identici con linee poste a livelli diversi (a sinistra), una brocca riempita per ¾ d’acqua (a destra, manico rivolto all’esterno), una piccola spugna (circa 5 centimetri); un panno o un guanto di spugna e un secchio; un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi fino ai segni”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. trasportare il secchio e posarlo sul pavimento, accanto al tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. posare il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. indicare con l’indice della mano sinistra la linea su ogni bicchiere

. mostrare la presa a C delle dita con la mano destra e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al primo bicchiere, abbastanza da non toccarlo 

. versare l’acqua lentamente fino a raggiungere la linea, muovendo solo il polso (e non il gomito)

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. passare al secondo bicchiere e continuare così fino a riempirli tutti

. mettere la brocca con l’acqua rimanente sul vassoio (a destra dei bicchieri)

. ammirare il proprio lavoro

. prendere un bicchiere alla volta, inserirlo nel secchio e rovesciare l’acqua sul fondo, per evitare schizzi sul pavimento

. prendere il panno o il guanto e asciugare bene i bicchieri, quindi rimetterli sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. mettere il panno bagnato ad asciugare e portarne uno asciutto sul vassoio

. svuotare il secchio nel lavandino

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a dei bicchieri fino al segno in autonomia.

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: versare, svuotare, trasferire, spugna, caraffa, brocca, linea, segno, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, il suono dell’acqua che cade nella caraffa e nella brocca, fermarsi quando il livello dell’acqua raggiunge la linea, riempire esattamente fino alla linea

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, rumore dei contenitori che sbattono tra loro, il livello dell’acqua è sotto o sopra la linea

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi, linee a livelli diversi

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Versare liquidi fino al segno – esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring to the line

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, presa a C della mano, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca riempita per ¾ di acqua (eventualmente colorata), una piccola spugna (circa 5 centimetri) e un contenitore (bicchiere, caraffa, ecc.) con una linea marcata col pennarello indelebile o col nastro isolante colorato; un panno o un guanto di spugna e un secchio. Sul vassoio la brocca sta a destra col manico rivolto verso l’esterno e la spugna sta tra la brocca e il contenitore con la linea

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi fino al segno”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. trasportare il secchio e posarlo sul pavimento, accanto al tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. posare il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. indicare con l’indice della mano sinistra la linea sul contenitore

. mostrare la presa a C delle dita con la mano destra e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al contenitore, abbastanza da non toccarlo   

. versare l’acqua lentamente fino a raggiungere la linea, muovendo solo il polso (e non il gomito) 

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca con l’acqua rimanente sul vassoio (a destra del contenitore)

. ammirare il proprio lavoro

. prendere il contenitore con la linea, inserirlo nel secchio e rovesciare l’acqua sul fondo, per evitare schizzi sul pavimento

. prendere il panno e asciugare bene il contenitore, quindi rimetterlo sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. mettere il panno bagnato ad asciugare e portarne uno asciutto sul vassoio

. svuotare il secchio nel lavandino

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a un contenitore fino al segno in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: versare, svuotare, trasferire, spugna, caraffa, brocca, linea, segno, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, il suono dell’acqua che cade nella caraffa e nella brocca, fermarsi quando il livello dell’acqua raggiunge la linea

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, rumore dei contenitori che sbattono tra loro, il livello dell’acqua è sotto o sopra la linea

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi, linee a livelli diversi, misurare 50 ml in diverse brocche graduate

Video:

(misurare 50 ml in diverse brocche      graduate)

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Travasi di liquidi con l’imbuto – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring water with a funnel

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, presa a C della mano, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ d’acqua (eventualmente colorata), un contenitore a collo stretto (caraffa), una piccola spugna (circa 5 centimetri) e un imbuto. La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno, accanto alla caraffa. L’imbuto e la spugna stanno davanti ai due contenitori

Presentazione

1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi con l’imbuto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere l’imbuto e posizionalo sulla caraffa
. sostenere l’imbuto con la mano sinistra
. mostrare la presa a C delle dita con la mano destra e usarla per afferrare la brocca per il manico
. sollevarla sopra all’imbuto, abbastanza da non toccarlo
. versare tutta l’acqua lentamente
. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca
. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca
. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)
. sollevare l’imbuto sulla caraffa e attendere eventuali gocciolamenti
. mettere l’imbuto sulla brocca
. non ruotare il vassoio
. mostrare la presa a C della mano con la mano sinistra
. versare l’acqua dalla caraffa all’imbuto sulla brocca con la mano sinistra
. posare la caraffa sul vassoio
. prendere la spugna e asciugare l’orlo della caraffa
. rimuovere l’imbuto dalla brocca, asciugarlo e posarlo sul vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. se c’è dell’acqua sul vassoio o sul tavolo, asciugarla con la spugna
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a un contenitore a collo stretto, con l’ausilio di un imbuto, in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: svuotare, trasferire, caraffa, brocca, imbuto, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, il suono dell’acqua che cade nella caraffa e nella brocca, versare da destra a sinistra e da sinistra a destra, vedere l’acqua passare attraverso l’imbuto

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoio o in terra, dell’acqua rimane nel contenitore da vuotare, rumore dei contenitori che sbattono sull’imbuto, l’imbuto cade

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi

Video:

https://www.youtube.com/watch?v=ZlE2MGjhOR8

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Travasi di liquidi da brocca a caraffa – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring water pitcher to glass decanter (jug to glass decanter)

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, presa a C della mano, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ d’acqua (eventualmente colorata), un contenitore a collo stretto (caraffa) e una piccola spugna (5 centimetri circa). La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi da brocca a caraffa”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra alla caraffa vuota, abbastanza da non toccarla 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare tutta l’acqua lentamente 

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)

. senza ruotare il vassoio, ora prendere la caraffa piena con la mano sinistra, utilizzando la presa a C della mano, e tenere il manico della brocca vuota con la destra

. sollevare la caraffa con la sinistra; portarla al di sopra della brocca, versare

. prendere la spugna con la mano destra e asciugare l’orlo della caraffa

. posare la caraffa sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. se c’è dell’acqua sul vassoio o sul tavolo, asciugarla con la spugna

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a un contenitore a collo stretto (caraffa) in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: versare, svuotare, trasferire, spugna, caraffa, brocca ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dell’acqua che cade nella caraffa e nella brocca, versare da destra a sinistra e da sinistra a destra, le prese della mano

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, dell’acqua rimane nel contenitore da vuotare, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Travasi di liquidi da brocca a bicchiere – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring water pitcher to glass (jug to glass)

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, presa a C della mano, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di acqua (eventualmente colorata), un contenitore a collo largo (ciotola, vaso o bicchiere), una piccola spugna (circa 5 centimetri) ), un panno o un guanto di spugna. La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno. La spugna sta davanti ai due contenitori, sul davanti; il guanto o il panno stanno dietro ai contenitori

Presentazione 1

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi da brocca a bicchiere”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al bicchiere vuoto, abbastanza da non toccarlo 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare tutta l’acqua lentamente

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra del bicchiere pieno)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che il bicchiere pieno sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra

. mostrare con la mano destra la presa a C della mano

. sollevare il bicchiere utilizzando la presa a C della mano con la destra; portarlo al di sopra della brocca, versare

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare l’orlo del bicchiere

. posare il bicchiere sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. se c’è dell’acqua sul vassoio o sul tavolo, asciugarla con la spugna

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 2

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi da brocca a bicchiere”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al bicchiere vuoto, abbastanza da non toccarlo 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare tutta l’acqua lentamente

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra del bicchiere pieno)

. senza ruotare il vassoio, ora prendere il bicchiere pieno con la mano sinistra, utilizzando la presa a C della mano

. tenere il manico della brocca vuota con la destra, utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare il bicchiere con la sinistra; portarlo al di sopra della brocca, versare

. prendere la spugna con la mano destra e asciugare l’orlo del bicchiere

. posare il bicchiere sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. se c’è dell’acqua sul vassoio o sul tavolo, asciugarla con la spugna

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 3

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi da brocca a bicchiere”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al bicchiere vuoto, abbastanza da non toccarlo 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare tutta l’acqua lentamente

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra del bicchiere pieno)

. rimettere il guanto o il panno sul vassoio

. portare il vassoio al lavandino e svuotare il bicchiere

. usando il guanto o il panno asciugare il bicchiere e metterlo sul vassoio

. asciugare eventuali gocce d’acqua sul vassoio

. riempire la brocca per ¾ con acqua

. riportare il vassoio allo scaffale

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a un contenitore a collo largo in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: asciugare, trasferire, versare, bicchiere, brocca, spugna, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, invertire la direzione del travaso, la caduta dell’ultima goccia

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, rimane dell’acqua nel contenitore da vuotare, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi

Video:        

https://www.youtube.com/watch?v=AqvWT_fN2ME&t=9s

https://www.youtube.com/watch?v=-PFF5Wrs2Xo

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Travasi di liquidi da brocca a brocca – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring water pitcher to pitcher (jug to jug)

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente due brocche identiche, una delle quali contiene per ¾ acqua (eventualmente colorata), una piccola spugna (circa 5 centimetri), una tovaglietta plastificata, un panno o un guanto di spugna. Le due brocche devono essere posizionate sul vassoio con i beccucci rivolti verso l’interno; la brocca piena sta a destra

MATERIALIMONTESSORI.IT

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere la brocca piena e metterla sul tappetino, a destra, col manico rivolto verso l’esterno

. prendere la brocca vuota e metterla a sinistra della prima, sempre col manico rivolto verso l’esterno

. prendere la spugna piccola e metterla tra le due brocche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare la brocca piena per il manico e sollevarla sopra la brocca vuota, senza toccarla 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare l’acqua nell’altra brocca, facendo attenzione a che le brocche non si tocchino tra loro

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prender la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca, prima di posarla sulla tovaglietta

. posare la brocca vuota sulla tovaglietta

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. rimettere il materiale sul vassoio

. rimettere il materiale sulla tovaglietta (la brocca piena a destra, i manici delle due brocche rivolti verso l’esterno, la spugna tra le due brocche)

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugare col panno o il guanto l’esterno della brocca piena e rimetterla sul tavolo, fare lo stesso con la brocca vuota. Asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio

. appendere il guanto o il panno ad asciugare e metterne uno pulito sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca all’altra in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: svuotare, trasferire, versare, spugna, assorbire, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, l’acqua (eventualmente colorata), versare sempre da destra a sinistra, l’ultima goccia d’acqua che cade dal beccuccio con un leggero scuotimento della brocca

Controllo dell’errore: l’acqua si rovescia sul vassoioo in terra, rumore delle brocche che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: brocche di dimensioni diverse, brocche di materiali diversi, travasare latte o altri liquidi

Video:        

https://www.youtube.com/watch?v=3kKfCN26HNM

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Trasferimento di oggetti col colino – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: transfer with strainer

Area: movimenti elementari, trasferimenti, presa a tre dita, rotazione del polso

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una ciotola vuota (a destra) e una identica alla prima piena per metà d’acqua con degli oggetti che galleggiano sulla superficie dell’acqua (palline o altro), un colino, un panno o un guanto di spugna e un tappetino impermeabile arrotolato per il tavolo, eventualmente fermato con un portatovagliolo. Grembiuli per l’adulto e il bambino. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di oggetti col colino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore del tavolo, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. mettere la ciotola piena sul tappetino, a sinistra

. mettere la ciotola vuota a destra della prima

. mettere il colino davanti alle due ciotole, con l’impugnatura rivolta a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a tre dita

. prendere il colino con la mano destra utilizzando la presa a tre dita

. immergere il colino nella ciotola di sinistra e pescare un oggetto

. sollevare il colino sulla ciotola e attendere che smetta di gocciolare

. spostare il colino sulla ciotola a sinistra e far cadere l’oggetto al suo interno

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare con l’aiuto del bambino:

. asciugare il colino col panno o il guanto di spugna e rimetterlo sul vassoio

. prendere la ciotola di destra con due mani e rovesciare delicatamente gli oggetti nella ciotola d’acqua

. asciugare la ciotola vuota e rimetterla sul vassoio

. rimettere sul vassoio la ciotola piena

. asciugare il tappetino, arrotolarlo e rimetterlo sul vassoio

. andare ad appendere ad asciugare il panno o il guanto e metterne uno asciutto sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire oggetti col colino

Obiettivi indiretti: preparare al travaso di liquidi, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: colino, acqua, colore e altre qualità degli oggetti usati, galleggiamento, ecc. 

Punti di interesse: l’acqua, attendere che il colino smetta di gocciolare, la presa a tre dita, la rotazione del polso

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, si rovescia dell’acqua sul tappetino sul tavolo o sul pavimento, gli oggetti cadono, il colino cade

Note: se il bambino ha già lavorato al travaso di liquidi, possiamo versare l’acqua nella ciotola contenente gli oggetti con una brocca

Varianti ed estensioni: usare un infusore a pinza

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Trasferimento di sostanze secche col cucchiaio – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: spooning

Area: movimenti elementari, trasferimenti, presa a C delle dita, pinza a tre dita, presa a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una ciotola vuota, una ciotola piena per ¾ di chicchi o legumi (lenticchie, fagioli, piselli, farro, mais, riso, ecc.) e un cucchiaio. Le due ciotole sono posizionate fianco a fianco, mentre il cucchiaio sta davanti alle due ciotole, con l’impugnatura rivolta a destra

Presentazione 1

1. Preparazione diretta

. posizionare la ciotola piena a sinistra e quella vuota a destra

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche col cucchiaio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a tre dita con la mano destra e usarla per prendere il cucchiaio

. trasferire la sostanza dalla ciotola a sinistra alla ciotola a destra

. al termine, posizionare il cucchiaio dietro alle due ciotole

. in caso di fuoriuscite, raccogliere i chicchi uno alla volta utilizzando la pinza a tre dita

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale). In questo modo la ciotola piena si trova nuovamente a sinistra sul vassoio

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

Presentazione 2

1. Preparazione diretta

. posizionare la ciotola piena a destra e quella vuota a sinistra

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche col cucchiaio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a tre dita con la mano destra e usarla per prendere il cucchiaio

. trasferire la sostanza dalla ciotola a destra alla ciotola a sinistra

. passare il cucchiaio nella mano sinistra e riportare la sostanza nella prima ciotola

. in caso di fuoriuscite, raccogliere i chicchi uno alla volta utilizzando la pinza a tre dita

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire una sostanza secca col cucchiaio, in modo autonomo

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza

Nomenclatura: trasferire, ciotola, cucchiaio, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, la presa a tre dita, il suono della sostanza che cade dal cucchiaio, ci vuole tempo per traversare una sostanza col cucchiaio, il cucchiaio si impugna in modo simile a come si impugna la matita  

Controllo dell’errore: ci sono chicchi sul vassoioo in terra, rumore del cucchiaio, il cucchiaio cade

Variazioni ed estensioni: usare sostanze diverse, usare ciotole e cucchiai di forma diversa (non tutti i cucchiai funzionano con tutte le ciotole), mangiare col cucchiaio, usare un mestolo, usare un cucchiaio per scavare la frutta:

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Trasferimento di sostanze secche con l’imbuto – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to glass decanter with a funnel (pitcher to narrow neck container), transferring pitcher to glass decanter with a funnel

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, trasferimenti, rotazione del polso

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso), un contenitore a collo stretto (caraffa) e un imbuto. La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno, accanto alla caraffa. L’imbuto sta davanti ai due contenitori.

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche con l’imbuto”  

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere l’imbuto utilizzando la pinza a tre dita e posizionarlo sulla caraffa. Sostenerlo con la mano sinistra

. mostrare presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra all’imbuto, abbastanza da non toccarlo 

. spostare il beccuccio della brocca al centro dell’imbuto e versare tutta la sostanza lentamente 

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)

. mettere l’imbuto sul vassoio

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale)

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare la caraffa con la destra; portarla al di sopra della brocca, versare

. posare la caraffa sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo stretto con l’imbuto in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, caraffa, brocca, imbuto, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nella caraffa e nella brocca, versare sempre da destra a sinistra, vedere la sostanza passare attraverso l’imbuto, le prese della mano

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to glass decanter (pitcher to narrow neck container), transferring pitcher to glass decanter

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso) e un contenitore a collo stretto (caraffa). La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa”

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra alla caraffa vuota, senza che i due contenitori si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. spostare il beccuccio della brocca al centro della caraffa e versare lentamente tutta la sostanza 

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la caraffa piena sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare la caraffa con la destra; portarla al di sopra della brocca, versare

. posare la caraffa sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo stretto in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare al travaso di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, caraffa, brocca ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, la presa a C delle dita, il suono dei materiali che cadono nella caraffa e nella brocca, versare sempre da destra a sinistra, usare la pinza a tre dita per raccogliere i chicchi versati, versare lentamente

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca o nella caraffa, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to bowl (pitcher to wide neck container)

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso) e un contenitore a collo largo (ciotola, vaso o bicchiere). La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al contenitore vuoto, senza che i due contenitori si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca, sotto al beccuccio

. spostare il beccuccio della brocca al centro del contenitore e versare lentamente tutta la sostanza

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della ciotola piena)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che il contenitore pieno sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare il contenitore con la destra; portarlo al di sopra della brocca, versare

. posare il contenitore sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo largo in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, ciotola, brocca ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nei contenitori, le prese della mano

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to pitcher

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un vassoio contenente due brocche identiche, una delle quali contiene per ¾ materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso). Le due brocche devono essere posizionate sul vassoio con i beccucci rivolti verso l’interno; la brocca piena sta a destra. Un tavolo e due sedie

Presentazione 1 (brocca sul vassoio)

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca di destra (piena) per il manico

. sollevarla sopra la brocca vuota, senza che le due brocche si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca, sotto al beccuccio

. spostare il beccuccio della brocca destra al centro della brocca sinistra e versare tutta la sostanza inclinando lentamente la brocca

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della brocca piena)

. se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la brocca piena sia di nuovo a destra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 2 (entrambe le brocche sospese)

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca vuota per il manico con la mano sinistra

. sollevarla all’altezza del torace 

. afferrare la brocca piena per il manico con la mano destra e sollevarla al di sopra di quella vuota

. spostare il beccuccio della brocca destra al centro della brocca sinistra

. versare lentamente tutta la sostanza

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere entrambe le brocche sul vassoio (a destra vuota, a sinistra piena)

. se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la brocca piena sia di nuovo a destra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca all’altra in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura e all’uso delle forbici, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nella brocca, versare sempre da destra a sinistra

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore delle brocche che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: brocche di dimensioni diverse, brocche trasparenti, materiali sempre più minuti

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Vita pratica Montessori: trasferimento di spilli da una ciotola a uno spargizucchero

Nome dell’esercizio in inglese: pins and sugar shaker

Area: movimenti elementari, cucito, pinza a due dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente una ciotola con una decina di spilli con capocchia di plastica, uno spargizucchero vuoto e un tappetino arrotolato per il tavolo (facoltativo), eventualmente fermato con un portatovagliolo. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasferire gli spilli da una ciotola a uno spargizucchero”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore del tavolo, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere la ciotola degli spilli e metterla sul tappetino, a sinistra

. prendere lo spargizucchero e metterlo sul tappetino, a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a due dita

. tenere ferma la ciotolina con la mano sinistra

. utilizzando la pinza a due dita con la mano destra, afferrare uno spillo dalla capocchia, facendo attenzione a non pungersi con le punte degli altri spilli

. sollevare lo spillo

. togliere la mano sinistra dalla ciotolina

. tenere con la mano sinistra lo spargizucchero

. portare lo spillo sullo spargizucchero, avvicinarlo e inserire parzialmente lo spillo in uno dei suoi fori

. rilasciare lo spillo prestando attenzione al rumore che fa cadendo all’interno dello spargizucchero

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine mostrare al bambino come aprire il coperchio dello spargizucchero e rovesciare gli spilli nella ciotola

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. prendere lo spargizucchero e rimetterlo sul vassoio

. prendere la ciotola degli spilli e rimetterli sul vassoio

. arrotolare e riporre il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire in sicurezza gli spilli da un puntaspilli ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: spilli, spargizucchero, capocchia, punta, fori, ecc. 

Punti di interesse: tenere il puntaspilli, la pinza a due dita, ruotare il vassoio in due tempi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il bambino si punge, ci sono spilli sul vassoio sul tavolo o sul pavimento

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Vita pratica Montessori: trasferimento di spilli da un puntaspilli ad un altro

Nome dell’esercizio in inglese: straight pins transfer, transferring pins to a pincushion

Area: movimenti elementari, cucito, pinza a due dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un puntaspilli con una decina di spilli (con capocchia di plastica) appuntati e un puntaspilli identico vuoto. Un tavolo e due sedie

    

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasferire gli spilli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo davanti a noi sul tavolo, col puntaspilli vuoto a destra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a due dita

. tenere il puntaspilli di sinistra con la mano sinistra

. con la mano destra, utilizzando la pinza a due dita, prendere uno spillo dalla capocchia e sollevarlo

. togliere la mano sinistra dal puntaspilli

. usare la mano sinistra per tenere il puntaspilli a destra

. con la mano destra inserire lo spillo nel puntaspilli a destra

. togliere la mano sinistra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti gli spilli sono passati da sinistra a destra, ruotare il vassoio in due tempi (verticale, poi orizzontale) per fare in modo di avere nuovamente il puntaspilli vuoto a destra

. ripetere la procedura, fino a trasferire tutti gli spilli

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire in sicurezza gli spilli da un puntaspilli ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: spilli, puntaspilli, capocchia, punta, ecc. 

Punti di interesse: tenere il puntaspilli, la pinza a due dita, ruotare il vassoio in due tempi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il bambino si punge, ci sono spilli sul vassoio sul tavolo o sul pavimento

Variazioni ed estensioni:

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Vita pratica Montessori: mettere le monetine nel salvadanaio

Nome dell’esercizio in inglese: penny bank transfer

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una ciotola di monetine (a sinistra) e un salvadanaio vuoto col fondo facilmente apribile (a destra). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come mettere le monetine nel salvadanaio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino la pinza a tre dita: pollice contro indice e medio uniti

. prendere una moneta usando la presa a tre dita

. spostare la mano sul salvadanaio e inserirla parzialmente nella fessura

. far cadere delicatamente la moneta nel salvadanaio, soffermandosi per ascoltare il suono della moneta che cade al suo interno

. dopo aver trasferito cinque monetine, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore, quindi riprendere il lavoro

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le monetine si trovano nel salvadanaio, capovolgerlo

. rimuovere il tappo

. rovesciare tutte le monetine nella ciotola

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per mettere le monetine nel salvadanaio

Obiettivi indiretti: rafforzare la presa a tre dita per imparare a tenere correttamente la matita, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, monetine, salvadanaio, ecc.

Punti di interesse: trasferire da sinistra a destra, la pinza a tre dita, le monetine, il rumore delle monetine che cadono nel salvadanaio, il tappo che si trova nella parte inferiore del salvadanaio

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

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Vita pratica Montessori: trasferimento di monetine

Nome dell’esercizio in inglese: penny pinching, coin transferring      

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente due piatti possibilmente identici, uno dei quali contiene una manciata di monetine. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di monetine”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. togliere un piatto alla volta dal vassoio e posarlo sul tavolo, dietro al vassoio

. rimettere sul vassoio il piatto pieno a sinistra e quello vuoto a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino la pinza a tre dita: pollice contro indice e medio uniti

. trasferire le monetine dal piatto a sinistra al piatto a destra, una alla volta, mostrando ogni volta la pinza a tre dita

. dopo aver trasferito cinque monetine, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore, quindi riprendere il lavoro

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire monetine da un piatto ad un altro

Obiettivi indiretti: rafforzare la presa a tre dita per imparare a tenere correttamente la matita, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, monetine, ecc.

Punti di interesse: il piatto vuoto a sinistra, la pinza a tre dita, le monetine

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

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Vita pratica Montessori: trasferimento di uova

Nome dell’esercizio in inglese: egg transferring

Area: movimenti elementari, pinza a cinque dita, attività di cucina

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un cartone per uova, un cestino con una dozzina di uova fresche e un tappetino arrotolato eventualmente fermato con un portatovagliolo. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di uova”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere il cestino delle uova e metterlo sul tappetino, a sinistra

. prendere il cartone delle uova, aprirlo e metterlo a destra del cestino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a cinque dita con la mano destra

. usarla per prendere un uovo dal cestino

. posarlo sul palmo della mano sinistra per osservarlo e insieme al bambino, facendo notare le due estremità, una più arrotondata e una più appuntita

. con la mano destra, sempre usando la pinza a cinque dita, prendere l’uovo dalla parte dell’estremità arrotondata

. inserire delicatamente l’uovo in uno scompartimento del portauova, di modo che poggi sull’estremità appuntita

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le uova sono nel cartone, richiuderlo

. aprire nuovamente il cartone delle uova

. riprendere il trasferimento delle uova, questa volta dal cartone al cestino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere il cestino delle uova sul vassoio

. rimettere il cartone vuoto sul vassoio

. arrotolare e rimettere il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire uova fresche da un contenitore ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: uova, portauova, cestino, estremità appuntita, estremità arrotondata, ecc.

Punti di interesse: la pinza a cinque dita, la forma delle uova, prenderle dall’estremità arrotondata e posarle sull’estremità appuntita, l’estrema fragilità delle uova

Controllo dell’errore: le uova si rompono

Note: usando uova artificiali, l’esercizio perde di senso

Varianti ed estensioni: trasferire le uova da un cesto a dei portauova

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Vita pratica Montessori: trasferimento di oggetti

Nome dell’esercizio in inglese: transferring objects, grasping transfer

Area: movimenti elementari, pinza a cinque dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un vassoio contenente due ciotole identiche (o due piccoli cestini), una delle quali contiene oggetti identici (sassi, pigne, palline di spugna, pompon, conchiglie, ecc.). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di oggetti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. posare il vassoio davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. togliere le due ciotole dal vassoio, una alla volta, e metterle sul tavolo, appena dietro al vassoio

. rimettere la ciotola piena sul vassoio, a sinistra

. rimettere la ciotola vuota sul vassoio, a destra della ciotola vuota (per trasferire da sinistra a destra, cioè in direzione della scrittura)

. mostrare al bambino la pinza a cinque dita: pollice contro le altre quattro dita unite

. trasferire gli oggetti dalla ciotola a sinistra alla ciotola a destra, uno alla volta, mostrando ogni volta la presa  

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

. posare nuovamente le ciotole sul tavolo, dietro al vassoio, prendendole una alla volta

. rimetterle sul vassoio, una alla volta (piena a sinistra, vuota a destra)

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire oggetti utilizzando la pinza a cinque dita

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, il nome degli oggetti scelti, destra, sinistra, ecc.

Punti di interesse: la ciotola vuota a destra, la presa delle dita, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

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Vita pratica Montessori: girare le pagine di un libro

Nome dell’esercizio in inglese: turn the pages of a book

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie, un libro

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come girare le pagine di un libro”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra), con un libro chiuso davanti a noi

. aprire la copertina del libro

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. infilare il pollice destro (dalla parte dell’unghia) sotto all’angolo in alto della prima pagina (la mano con le dita rivolte verso l’alto)

. sollevare leggermente la pagina e posizionare il palmo della mano sotto alla pagina

. fai scorrere la mano fino a metà pagina (la punta delle dita rivolta sempre verso l’alto)

. spingere delicatamente la pagina a sinistra fino a voltarla completamente

. far scorrere la mano destra sulla rilegatura centrale del libro premendo delicatamente verso il basso per assicurarsi che la pagina rimanga aperta

. ripetere con qualche altra pagina

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. chiudere il libro

. riportare il libro allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per girare le pagine di un libro senza danneggiarlo

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri 

Nomenclatura: libro, copertina, pagina, facciata, ecc.

Punti di interesse: percepire il libro con tutti i nostri sensi

Controllo dell’errore: rumore, le pagine del libro si danneggiano, ecc.  

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