Il braccialetto del racconto di Natale rappresenta, attraverso il colore delle sue perle, la storia della natività. Realizzarlo coi bambini è un lavoro molto piacevole che rientra tra le attività di vita pratica dell’infilare perle, stimola la coordinazione occhio-mano, la capacità di memorizzare sequenze, la capacità di attenzione e concentrazione, e la sensibilità verso bellezza e gratitudine particolarmente connessi al Natale.
Oltre al braccialetto della natività, propongo per i più piccoli e per chi preferisce evitare i riferimenti ai Vangeli, il braccialetto dell’omino di panpepato.
I braccialetti natalizi sono anche una fantastica idea regalo che i bambini possono preparare facilmente per parenti ed amici, anche all’ultimo minuto.
Il braccialetto del racconto di Natale
Braccialetto della storia della natività
Materiale: – perle assortite di vario colore, forma e dimensione – scovolino o filo per infilare le perle – racconto della natività da usare durante l’attività – racconto da aggiungere al braccialetto da dare ad ogni bambino dopo l’attività, o da aggiungere alla confezione regalo.
Il materiale pronto per la stampa e il download è a disposizione degli abbonati:
Le perle rappresentano: – perla trasparente luccicante: l’angelo che annuncia a Maria la nascita del bambino – perla blu: Maria – perla verde scuro: Giuseppe – perla rossa piccola: Erode – perla grigia: l’asinello che porta a Betlemme Maria e Giuseppe – perla beige: il viaggio attraverso il deserto – perla marrone grande: la stalla di Betlemme col bue – perla rosa: Gesù bambino – due perle bianche (o trasparenti più piccole di quella per il primo angelo): gli angeli che appaiono ai pastori – tre perle marroni piccole: i pastori – due perle bianche: le pecorelle – perla gialla: la stella cometa che guida i Re Magi – perle viola, rossa, verde: i tre Re Magi – perla bianca piccola: l’agnellino donato dai pastori – perla oro: i doni dei Re Magi.
Il racconto
Molto tempo fa, in una piccola città chiamata Nazareth, vivevano Maria e Giuseppe.
Un giorno l’angelo Gabriele ( trasparente luccicante) andò da Maria (blu) e le disse che avrebbe avuto un bambino, un bambino molto speciale. Maria si meravigliò tantissimo per questo incontro e raccontò a Giuseppe (verde scuro) tutto ciò che l’angelo le aveva detto. Le parole dell’angelo si avverarono, e Maria si accorse presto di aspettare un bambino.
Passarono i mesi, e proprio quando la nascita del bambino era vicina, il re Erode (rosso) ordinò a tutti i sudditi di tornare ognuno nel paese in cui era nato per fare un documento.
Maria e Giuseppe erano nati a Betlemme, e così si misero in viaggio con il loro fidato asinello (grigio). Il viaggio fu molto lungo e attraverso il deserto (beige) arrivarono a Betlemme che era notte.
Il paese era molto affollato perché tutti, obbedendo alla legge di Erode, si erano messi in viaggio come loro. Maria e Giuseppe cercarono un posto per dormire, ma tutte le locande erano piene di ospiti. Solo un locandiere, molto gentile, offrì loro ospitalità nella stalla del suo bue (marrone), insieme agli altri animali.
Quella notte nacque Gesù bambino(rosa), e per tenerlo al caldo i suoi genitori lo misero nella mangiatoia, accanto agli animali che lo riscaldavano col loro respiro.
I pastori ( marroni piccole) in quel momento si trovavano sulle colline a pascolare il gregge, e improvvisamente furono abbagliati da una luce bellissima. Di cosa si trattava? Era la luce degli angeli (bianche) che erano andati da loro per avvisarli che era nato il bambino, e li invitava ad andare da lui seguendo la stella cometa (gialla)
Anche i tre Re Magi (viola, rossa, verde) videro quella stella, capirono che il bambino era nato e si misero in viaggio per incontrarlo.
Quando giunsero alla capanna, i pastori donarono al bambino un agnellino (bianca) ed i Re Magi oro incenso e mirra (oro).
Tutti erano riuniti intorno al bambino circondati dalle stelle, i canti degli angeli, gli animali, e perfino le piante e i sassi, e tutti sapevano che quello era un momento davvero molto speciale.
Il braccialetto del racconto di Natale
Braccialetto dell’omino di panpepato
A dicembre l’Omino di Panpepato esce dal forno tutto decorato: le guance ricoperte di granella colorata gli occhi, il naso e la bocca di cioccolata…
sul corpo un po’ di zucchero bianco e tanti canditi in fila su un fianco: “Così sono proprio un omino speciale pronto per ornare l’albero di Natale!” (Giunti scuola)
Materiale: – perle assortite di vario colore, forma e dimensione – scovolino o filo per infilare le perle – racconto da usare durante l’attività – racconto da aggiungere al braccialetto da dare ad ogni bambino dopo l’attività, o da aggiungere alla confezione regalo.
Il materiale pronto per la stampa e il download è a disposizione degli abbonati:
Il racconto
Un uomo piccino e una donna piccina vivevano insieme in una casa piccina. Un giorno la donna piccina impastò e mise in forno un omino di panpepato ma quando aprì lo sportello del forno, l’omino saltò fuori dalla teglia, fuori dalla porta e via per i campi. La donna piccina e l’uomo piccino gli corsero di dietro più in fretta che potevano, ma l’omino rideva e gridava: “Correte, correte, ma è fiato sprecato, io sono l’Omino di Panpepato!” E non riuscirono ad acchiapparlo. Dopo un po’ l’omino sorpassò una mucca che gli gridò: “Fermati, fermati e fatti mangiare!” “Corri, corri ma è fiato sprecato io sono l’Omino di Panpepato!” gridò l’omino scappando via. E la mucca non riuscì ad acchiapparlo. Continuò a correre e sorpassò un cavallo che gli gridò: “Fermati, fermati e fatti mangiare!” “Corri, corri ma è fiato sprecato io sono l’Omino di Panpepato!” gridò l’omino scappando via. E il cavallo non riuscì ad acchiapparlo. In fondo al campo l’omino sorpassò dei contadini che gli gridarono “fermati, fermati e fatti mangiare”. “Correte, correte ma è fiato sprecato io sono l’Omino di Panpepato!” gridò l’omino scappando via. E i contadini non riuscirono ad acchiapparlo. Ormai l’omino credeva di essere il più furbo biscotto mai uscito da una teglia. “Nessuno potrà mai acchiapparmi” pensava. Una volpe gli venne incontro correndo. L’omino corse via dicendo: “Corri, corri, ma è fiato sprecato io sono l’Omino di Panpepato!”. “Ma io non voglio acchiapparti!” disse la volpe, “anch’io sto fuggendo dai cacciatori, ma se riusciamo ad attraversare il fiume saremo salvi entrambi. Salta sulla mia coda e ti porterò dall’altra parte”. L’omino saltò sulla coda della volpe che s’immerse nell’acqua. Allora la volpe disse: “Sei troppo pesante per la mia coda, montami sulla schiena, così non ti bagnerai!”. “Sulla mia schiena sei troppo vicino all’acqua, salta sulla mia spalla”. Quando furono in mezzo al fiume, la volpe gridò: “Aiuto! Sto affogando! Salta sul mio naso!” L’omino saltò sul naso della volpe ed entrambi attraversarono il fiume. Ma appena toccò terra, la volpe scosse forte la testa, scaraventò in aria l’omino di panpepato e … gnam!” “Povero me! Un pezzetto l’ha già mangiato!” gridò l’Omino di Panpepato
I braccialetti dei racconti
I braccialetti dei racconti, come questi a tema natalizio, sono molto usati nelle scuole d’infanzia dopo la lettura degli albi illustrati o il racconto delle fiabe.
CANTI DI NATALE Venite adoriamo (canto popolare) – con testo, spartito stampabile, e traccia mp3 scaricabile gratuitamente
CANTI DI NATALE Venite adoriamo (canto popolare) Testo
Venite adoriamo Il nato bambino, il figlio divino per noi s’incarnò. Sorgete o pastori che al pari del giorno coi raggi d’intorno la notte spuntò. Venite adoriamo il nato bambino, il figlio divino per noi s’incarnò. O candida notte che i giorni fai lieti già pria dei profeti di te si parlò.
CANTI DI NATALE Venite adoriamo (canto popolare) mp3
Natale – una raccolta di 80 e più idee creative proposte sul sito nel corso degli anni: stelle, presepi, angioletti, addobbi natalizi, candele, biglietti d’auguri, carta da regalo, mobiles, lanterne, idee regalo e molto altro ancora…
Una raccolta di tutorial e immagini da cui trarre ispirazione per realizzare stelle natalizie di carta, materiale riciclato, legno, cartone, perline, pasta e molto altro. Stelle per addobbare l’albero, per decorare le finestre, da regalare, da realizzare coi bambini…
Con questa tecnica abbiamo preparato dei biglietti d’auguri, ma il quadretto può essere anche una decorazione per la casa o un dono per una persona cara.
Natale – una raccolta di 80 e più idee creative4. Acquarello steineriano tutorial : candeleQui propongo tre varianti per dipingere la candela accesa coi bambini. I quadretti possono essere una bella decorazione della casa, un bel regalo per una persona cara, un meraviglioso biglietto di auguri…
tutorial per realizzare questo quadretto, che può essere utilizzato per decorare la casa, come dono per una persona cara, o per decorare un biglietto d’auguri.
Nel tutorial sono mostrati tutti i passaggi per realizzarlo cui bambini.
Decorazioni natalizie di carta tessuta per l’albero di Natale e per realizzare biglietti d’auguri. E’ un’attività adatta anche ai bambini della scuola d’infanzia, e permette di riciclare i ritagli di carta decorata utilizzata per altri lavoretti ed attività manuali.
Carta regalo natalizia fai da te stampata con le patate – un classico nella scuola d’infanzia. Le patate possono essere tagliate a metà dai bambini, poi l’adulto provvederà a scavarle con un coltello o un taglierino. La carta ottenuta è molto bella e adatta a rivestire i doni natalizi, ma può anche essere ritagliata per decorare biglietti di auguri.
Carta da regalo fai da te stampata coi palloncini – un gioco d’arte adatto anche ai più piccoli che porta a creare una bellissima carta da regalo natalizia.
La carta può anche essere ritagliata per preparare biglietti d’auguri.
Stelle di mollette da bucato: un classico tra i lavoretti natalizi per i bambini della scuola d’infanzia e primaria. Si possono realizzare anche stelline molto originali con le molle metalliche, invece di gettarle.
un’attività che piacerà molto anche ai più piccoli, e che darà grande soddisfazione. La carta ottenuta è una bellissima carta da regalo, ma può anche essere ritagliata per realizzare biglietti d’auguri natalizi.
Vetrofania natalizia – PASTORI che seguono la stella in cartoncino e carta velina colorata, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
ADDOBBI NATALIZI palline ricamate per l’albero, molto belle, e realizzate interamente dai bambini. L’attività di ricamo del cartoncino è una classica attività di pre-scrittura e favorisce la coordinazione occhio-mano e l’orientamento spaziale. Rientra tra i più classici esercizi di vita pratica nella didattica Montessori.
Pallina di carta per l’albero di Natale fai da te, con tutorial fotografico.
E’ un progetto adatto anche a bambini della scuola primaria. Io l’ho realizzata utilizzando pagine di un vecchio libro, ma si può usare anche carta da origami o cartoncino.
Stella natalizia facilissima 2 – tutorial. Potete usare qualsiasi tipo di carta, anche una pagina di un vecchio libro o della rubrica telefonica danno ottimi risultati. A seconda delle dimensioni scelte, possono decorare una finestra, oppure essere usate per addobbare l’albero di Natale.
Stella natalizia facilissima 1 – tutorial. Potete usare qualsiasi tipo di carta, anche una pagina di un vecchio libro o della rubrica telefonica danno ottimi risultati. A seconda delle dimensioni scelte, possono decorare una finestra, oppure essere usate per addobbare l’albero di Natale.
con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf. Il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, nelle scuole steineriane c’è la bellissima tradizione di fare coi bambini le candele di cera d’api. Anche in famiglia si possono svolgere varie attività che ricordino la luce nel buio dell’inverno, e l’avvicinarsi della grande festa del Natale.
Addobbi natalizi fai da te – alberello origami con tutorial fotografico e video.
Adatto a decorare l’albero di Natale, a realizzare festoni e composizioni per la tavola. E’ molto semplice e veloce da realizzare, anche per i bambini della scuola primaria.
Vetrofania natalizia PRESEPE trasparente realizzato con cartoncino e carta velina. Con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te – STELLINA realizzata con cartoncino colorato e carta velina: tutorial e cartamodello scaricabile e stampabili gratuitamente in formato pdf.
Vetrofania natalizia – SAN NICOLA, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf. San Nicola si festeggia il 6 dicembre, e per tradizione porta piccole merende e regalini nelle scarpe dei bambini.
Qui puoi trovare racconti, canti, informazioni varie, tutorial per realizzare un san Nicola in lana cardata, vetrofanie e molto altro ancora…
Con tutorial passo passo e modello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Natale – una raccolta di 80 e più idee creative 29 fiocchi di neve
Fiocchi di neve presentati in chiave montessoriana, per bambini a partire dai quattro anni d’età. Il risultato finale è molto bello, e si ottiene attraverso un esercizio guidato di ritaglio della carta che ne fa un’interessante attività di preparazione alla scrittura.
Una rassegna di 24 modelli per realizzare i fiocchi di neve di carta con la tecnica del paper cutting. L’attività è adatta a bambini di quarta, quinta classe. Trovate di seguito, se può essere utile, il modello pdf stampabile gratuitamente, di tutti i fiocchi proposti.
che può essere realizzato dai bambini a partire dai 4 anni d’età. Il risultato finale è molto bello, e si ottiene attraverso un esercizio guidato di ritaglio della carta che ne fa un’interessante attività di preparazione alla scrittura.
Lavoretti per Natale BABBO NATALE ORIGAMI semplicissimo e molto grazioso, adatto ai bambini della scuola primaria, può essere usato come decorazione per l’albero di Natale, essere incollato all’interno di un biglietto d’auguri oppure per comporre festoni e mobiles per decorare la casa.
molto semplici e veloci da realizzare, possono essere utilizzare per decorare l’albero di Natale o per realizzare mobiles e festoni natalizi, per decorare i pacchetti regalo, ecc..
CARTA MARMORIZZATA tutorial per realizzarla facilmente coi bambini. E’ una classica attività manuale, semplice e di grande effetto. La carta ottenuta si presta a vari utilizzi, soprattutto perchè oltre al grande impatto decorativo, questa carta assume la robustezza della carta oleata.
Natale – una raccolta di 80 e più idee creative 40. presepe in materiali riciclatitutorial Presepe fai da te riciclato: per realizzare le statuine del presepe (Maria, Giuseppe, i pastori…), gli animali, la capanna, cespugli e altri elementi scenografici.
La tecnica è molto semplice, e il materiale economico e facile da reperire in casa…
insieme alla lanterna di stelle. Crea una bella atmosfera, decora la tavola, può essere un bellissimo regalino fatto a mano, può essere utilizzata come lanterna di San Martino, sta molto bene nel presepe… Non è facilissima da realizzare, però nemmeno così difficile come sembra… Trovi il tutorial fotografico, ed anche un tutorial video per facilitare le piegature.
Le corone dell’avvento, oltre ad essere una bellissima decorazione per la casa e la scuola, scandiscono il trascorrere delle settimane aiutando a coltivare nei bambini la capacità di aspettare e dando una bellissima immagine di una luce che via via diventa sempre più grande e intensa.
durante la prima settimana dell’avvento, e sarà un lavoro particolarmente sentito soprattutto se domenica hanno potuto fare l’esperienza della camminata nella spirale di rami di pino
queste scatoline sono molto semplici e possono essere usate come addobbi per l’albero di Natale, per costruire un calendario dell’avvento e come confezioni regalo.
Con tutorial e cartamodelli gratuiti in formato pdf.
una raccolta di biglietti d’auguri per Natale, con più di 140 progetti e lavori cui ispirarsi per lavorare coi bambini del nido, della scuola d’infanzia e primaria.
biglietti natalizi – biglietto a stella – un’idea davvero molto semplice da realizzare. Il tutorial mostra lo schema di base. I vostri bambini possono completare il biglietto con disegni, decorazioni, collage, i loro messaggi d’auguri, le loro fotografie, una poesia…
Biscotti facili a forma di bustina da tè: con le ragazze avevamo trovato tempo fa questa bellissima idea, e finalmente, arrivato il compleanno giusto, ci siamo cimentate…
Ricetta, tutorial ed etichette stampabili gratuitamente in formato pdf.
Una raccolta di tutorial e immagini di decorazioni per la casa, e addobbi per l’albero di Natale: festoni, lucette, lanterne, palline, ecc… in carta, materiale riciclato, panno, tessuto, lana cardata, maglia, uncinetto e molto altro.
Una raccolta di tutorial e immagini da cui trarre ispirazione per realizzare angeli di carta, di legno, di lana, di feltro, utilizzando materiale riciclato (piatti di carta, lattine, tappi…). Angeli da appendere all’albero, da regalare, angeli per decorare la tavola, angeli per giocare coi bambini, …
Il giorno di Santa Lucia è tradizione dedicarsi alla produzione di candele. Quest’anno, con le mie ragazze, dopo aver visto qui abbiamo fatto delle candeline galleggianti utilizzando cera d’api, filo di cotone, e gusci di noce e di ghianda.
da stampare, in tessuto, con le mollette da bucato, con buste di carta, a forma di orologio, di stivaletto di Babbo Natale, di abaco, di spirale, di stella cometa, coi rotoli di carta igienica, in carta o cartone, e molto altro ancora…
L’aspetto educativo di questa attività sta nell’esercizio di movimento delle mani che porta ad un affinamento della motricità fine, soprattutto per la gestione dei chiodi di garofano.
un classico lavoretto natalizio da fare con gli avanzi di lana cardata, molto adatto per la prima settimana di avvento. La tecnica, una volta imparata, è la stessa che porta alla realizzazione di perle e palline per realizzare orecchini, collane e braccialetti di feltro per ogni occasione
con tutti i tutorial per realizzare la capanna, la stella cometa, i personaggi (Maria, Giuseppe, i pastori, Gesù bambino), gli animali (bue, asinello, pecore, ecc…) i Re magi e altri elementi scenografici.
Le foto sono di un “prototipo” che ho usato a scuola. L’idea, semplicissima, è di ricavare delle finestrelle (palline e una stella) attraverso le quali si legge “Buon Natale”, mentre gli avanzi diventano nell’ultima pagina le palline e la stella dell’albero.
tutorial e consigli per preparare le candele con la cera d’api coi bambini.
Le candele possono essere usate per illuminare la tavola di Natale, per preparare la corona dell’Avvento, per confezionare regali speciali per gli amici, o anche essere conservate ed usate durante l’anno a scuola o in famiglia.
Questa bellissima lanterna di carta è un classico della scuola Waldorf: viene utilizzata non solo per San Martino, ma anche per accompagnare il periodo dell’avvento e il Natale. Le stelle si formano grazie alla sovrapposizione dei pentagoni di carta, e la realizzazione è davvero molto semplice…
Esperimenti scientifici per bambini – Candele commestibili. Il nostro corpo utilizza l’energia chimica immagazzinata attraverso il cibo che mangiamo. Parte di questa energia viene utilizzata per le funzioni del corpo e il suo lavoro (saltare, correre, giocare, ecc…) e parte si trasforma in calore.
Esperimenti scientifici per bambini – I cristalli di borace – Cosa serve: scovolini, forbici, filo di cotone, matite o bastoncini corti, barattoli di vetro, acqua, borace in polvere, coloranti alimentari.
Acquarello steineriano natalizio con stella – tutorial per realizzare questo quadretto, che può essere utilizzato per decorare la casa, come dono per una persona cara, o per decorare un biglietto d’auguri.
La tecnica dell’acquarello steineriano prevede l’utilizzo del foglio bagnato, e l’uso dei soli colori primari. Una caratteristica di questa tecnica è inoltre quella di lavorare per superfici di colore e non per contorni. Se è la prima volta che vi cimentate, vi consiglio di leggere questa presentazione:
Acquarello steineriano natalizio con stella – Materiale occorrente: – un foglio di carta da acquarello – una spugna – acquarello blu di Prussia, rosso carminio e giallo limone – un barattolo di acqua – pennello
Acquarello steineriano natalizio con stella – Come si fa:
ritagliate una stellina di carta e fissatela con poco nastro adesivo facile da rimuovere nella parte in alto del foglio tenuto in verticale:
E iniziate a dipingere intorno alla stella col giallo. Continuate con movimenti circolari intorno al giallo, facendo giocare tra loro vari colori a vostra scelta:
Giocando invece con blu e rosso create in basso tante casette.
Fate incontrare il cielo con le casette, e quando il foglio si sarà asciugato, togliete la stellina di carta che avevate applicato prima di iniziare, e il vostro quadretto è pronto:
CANTI DI NATALE Stille Nacht (Astro del ciel) (Silent night) . Per flauto dolce e canto, testo in Tedesco, Italiano e Inglese, con spartito stampabile e file mp3.
Testo e musica furono composti da Franz Guber, maestro di scuola e organista, il 25 dicembre 1818.
CANTI DI NATALE Stille Nacht (Astro del ciel) (Silent night) SPARTITO STAMPABILE e FILE mp3
1. Stille Nacht! Heilige Nacht! Alles schläft; einsam wacht Nur das traute hochheilige Paar. Holder Knabe im lockigen Haar, Schlafe in himmlischer Ruh! Schlafe in himmlischer Ruh! 2. Stille Nacht! Heilige Nacht! Gottes Sohn! O wie lacht Lieb´ aus deinem göttlichen Mund, Da schlägt uns die rettende Stund, Jesus in deiner Geburt! Jesus in deiner Geburt! 3. Stille Nacht! Heilige Nacht! Hirten erst kundgemacht Durch der Engel Alleluja. Tönt es laut bei Ferne und Nah: Jesus, der Retter ist da! Jesus, der Retter ist da!
Testo italiano
1. Astro del Ciel, pargol divin, Mite agnello, Redentor, Tu che i Vati da lungi sognâr, Tu che angeliche voci annunziâr, Luce dona alle menti, Pace infondi nei cuor. 2. Astro del Ciel, pargol divin, Mite agnello, Redentor, Tu di stirpe regale decor, Tu virgineo, mistico fior, Luce dona alle menti, Pace infondi nei cuor. 3. Astro del Ciel, pargol divin, Mite agnello, Redentor, Tu disceso a scontare l’error, Tu sol nato a parlare d’amor, Luce dona alle menti, Pace infondi nei cuor.
Testo inglese
1. Silent night, holy night! All is calm, all is bright. Round yon Virgin, Mother and Child. Holy infant so tender and mild, Sleep in heavenly peace, Sleep in heavenly peace. 2. Silent night, holy night! Shepherds quake at the sight. Glories stream from heaven afar Heavenly hosts sing Alleluia, Christ the Savior is born! Christ the Savior is born. 3. Silent night, holy night! Son of God love’s pure light. Radiant beams from Thy holy face With dawn of redeeming grace, Jesus Lord, at Thy birth. Jesus Lord, at Thy birth.
CANTI DI NATALE Jingle Bells è una tradizionale canzone natalizia, scritta da James Pierpont nel 1857, ma nel tempo sono state create numerose versioni.
Inizialmente, la canzone è stata pubblicata con il titolo The One Horse Open Sleigh.
Con testo inglese, spartito stampabile e traccia mp3.
CANTI DI NATALE Jingle bells SPARTITO SONORO STAMPABILE e FILE mp3
CANTI DI NATALE Jingle bells Testo originale inglese
Dashing through the snow In a one-horse open sleigh Through the fields we go Laughing all the way. Bells on bob-tail ring Making spirits bright What fun it is to ride and sing A sleighing song tonight.
Jingle bells, jingle bells Jingle all the way, Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh, O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way, Oh what fun it is to ride In a one-horse open sleigh.
A day or two ago I thought I’d take a ride And soon Miss Fanny Bright Was seated by my side; The horse was lean and lank Misfortune seemed his lot, We ran into a drifted bank And there we got upsot.
A day or two ago The story I must tell I went out on the snow And on my back I fell; A gent was riding by In a one-horse open sleigh He laughed at me as I there sprawling laid But quickly drove away.
Now the ground is white, Go it while you’re young, Take the girls along And sing this sleighing song. Just bet a bob-tailed bay, Two-forty as his speed, Hitch him to an open sleigh and crack! You’ll take the lead.
CANTI DI NATALE The little drummer boy Testo inglese
1. Come they told me, parapapampam, a new born king to see, parapapampam, our finest gifts we bring, parapapampam, to lay before the king, parapapapam, rapapampam, rapapampam, so they honour them, parapapampam, when we come. 2. Little baby, parapapampam, I am a poor boy, parapapampam, I have no gifts to bring parapapampam, rapapampam, rapapampam, that’s fit to give our king, parapapampam, on my drum.
3. Mary nodded parapapampam, the ox and lamb kept time, parapapampam, I played my drum for him, parapapampam, I played my best for him, parapapampam, rapapampam, rapapampam, then he smiled me, parapapampam.
CANTI DI NATALE The little drummer boy Testo italiano
1. Tamburino, parapapampam, vieni anche tu con noi, parapapampam, è nato un re in Bethlem, parapapampam, e noi corriam laggiù, parapapampam, qualche dono, parapapampam, a lui rechiam.
2. Bambinello, parapapampam, un tamburino son, parapapampam, queste mie mani, parapapampam, non recan dono alcun, parapapampam, il tamburo, parapapampam, il mio sol ben. 3. Batterò per te, parapapampam, un ritmo allegro assai, parapapampam, che mette gioia, parapapampam, in chi lo sta a sentir, parapapampam, io sonai e Lui, parapapampam, sorrise a me.
CANTI DI NATALE The little drummer boy SPARTITO STAMPABILE e FILE mp3
Natale: 60 e più modelli di stelle natalizie. Una raccolta di tutorial e immagini da cui trarre ispirazione per realizzare stelle natalizie di carta, materiale riciclato, legno, cartone, perline, pasta e molto altro. Stelle per addobbare l’albero, per decorare le finestre, da regalare, da realizzare coi bambini…
17. tutorial molto dettagliato, con modello stampabile gratuitamente, per realizzare questa stella tridimensionale a 5 punte che può essere utilizzata anche come lanterna, di http://www.homemade-gifts-made-easy.com/
29. stelle natalizie coi fondi di bottiglie di plastica, via http://www.i-do-it-yourself.com/ (non c’è tutorial, ma le idee proposte sono molto belle e sembrano semplici da realizzare)
31. un tutorial per realizzare elementi tipo “ghiacciolo” utilizzando le bottiglie di plastica… potrebbero essere utilizzati per realizzare una stella, di http://www.cutoutandkeep.net/
51. tutorial per realizzare questa bellissima stella con carta stagnola, cartone, fili colorati, carta velina e colla vinilica, di http://www.dillydaliart.com
62. stelline a uncinetto (non c’è tutorial, ma mi sembrano semplici da realizzare) di http://www.etsy.com
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la collezione continua qui:
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60 and more models to make stars. A collection of tutorials and images for inspiration to create stars with paper, recycled materials, wood, cardboard, beads, pasta and more. Stars to decorate the tree, to decorate the windows, to give as gifts, to build with the children …
addobbi fai da te natalizi – telai a stella semplicissimi, decorativi e adatti anche ai più piccoli, con modello pdf scaricabile e stampabile gratuitamente.
Materiale occorrente: – cartoncino colorato – cartamodello e matita – forbici – avanzi di lana o cotone – nastro adesivo
Cartamodello:
Come si fa:
riportate il cartamodello sul cartoncino colorato e ritagliate le stelle:
Mostrate al bambino come fissare i fili di lana sul retro e della stella con del nastro adesivo, e mettete a sua disposizione vari fili, anche già tagliati
lasciandolo libero di utilizzarli come desidera per decorare le sue stelle:
Lavoretto natalizio collage a strappo di carta acquarellata. Con questa tecnica abbiamo preparato dei biglietti d’auguri, ma il quadretto può essere anche una decorazione per la casa o un dono per una persona cara.
Questi sono alcuni esempi, che possono essere utili come modello:
Lavoretto natalizio “collage a strappo” – Materiale occorrente:
– fogli dipinti ad acquarello per lo sfondo (una luce chiara al centro del foglio tenuto in verticale) di colori a scelta – fogli dipinti ad acquarello nei toni del giallo, del rosso, del verde e del blu – colla da carta
Noi utilizziamo la tecnica dell’acquarello steineriano su carta bagnata, per dare al nostro collage un effetto delicato e ricco di sfumature. Per saperne di più, consulta i link che trovi in fondo all’articolo. Il lavoretto avrà comunque un’ottima riuscita anche utilizzando altre tecniche di pittura, se preferisci.
Lavoretto natalizio “collage a strappo” – Come si fa: Strappate a mano il verde in striscioline, il blu in un rettangolo (per la candela), il giallo a forma di luce della fiammella, il rosso a forma di fiammella
Lavorando insieme ai bambini, vi imiteranno molto facilmente:
Quindi incollate le varie parti sull’acquarello che avete preparato per lo sfondo:
Ritagliate arrotondando gli angoli, e incollate su una cornice o su un biglietto d’auguri:
Acquarello steineriano tutorial : candele. Qui propongo tre varianti per dipingere la candela accesa coi bambini.
I quadretti possono essere una bella decorazione della casa, un bel regalo per una persona cara, un meraviglioso biglietto di auguri…
La tecnica dell’acquarello steineriano prevede l’utilizzo del foglio bagnato, e l’uso dei soli colori primari. Una caratteristica di questa tecnica è inoltre quella di lavorare per superfici di colore e non per contorni. Se è la prima volta che vi cimentate, vi consiglio di leggere questa presentazione:
Materiale occorrente: – un foglio di carta da acquarello – una spugna – acquarello blu oltremare, rosso vermiglio e giallo oro – un barattolo di acqua – pennello
Come si fa:
Col blu oltremare creiamo una base accogliente in basso:
e sfumiamo il colore con pennellate tondeggianti dai margini del foglio verso il centro:
Il rosso si appoggia sulla base blu e sale verso l’alto, verso il punto più chiaro del foglio:
Il giallo porta una bella luce senza toccare il rosso:
Col giallo portare un po’ di raggi di luce nella base, per far crescere i rami di abete:
Laviamo bene il pennello, e con altro giallo limone diffondiamo la luce intorno alla fiamma:
Materiale occorrente: – un foglio di carta da acquarello – una spugna – acquarello blu oltremare, rosso vermiglio e giallo oro – un barattolo di acqua – pennello
Come si fa:
Col giallo oro creiamo un bello spazio tondeggiante che occupa quasi tutto il foglio, ma lasciando un po’ di posto per gli altri colori che desiderano entrare:
Il primo è il rosso, che abbraccia il giallo senza invaderlo:
Quindi arriva il blu ad avvolgerli entrambi:
dal rosso sale una colonnina:
sulla colonnina si posa un filo di blu:, mentre sotto di essa il blu gli dona una base sicura:
arriva con delicatezza il rosso ad accendere una lucina sul filo e a scaldare piano piano il giallo:
Materiale occorrente: – un foglio di carta da acquarello – una spugna – acquarello blu oltremare, rosso carminio e giallo oro – un barattolo di acqua – pennello
Come si fa:
Col blu oltremare creiamo una cornice accogliente intorno al foglio:
In basso, senza toccare il blu, poniamo una bella macchia rossa:
Una seconda macchiolina più piccola e gialla, la guarda dall’alto:
Delicatamente il blu si fa aria ed abbraccia la macchia rossa e la macchiolina gialla:
Poi il blu si fa solido ed unisce come una colonna le due macchie; un po’ di giallo lo aiuta, e la colonna diventa verde:
Riprendiamo il rosso e facciamo crescere la macchia un po’ a destra e un po’ a sinistra. Poi riprendiamo il giallo e facciamo nascere in basso i rami di abete:
Decorazioni natalizie di carta tessuta per l’albero di Natale e per realizzare biglietti d’auguri. E’ un’attività adatta anche ai bambini della scuola d’infanzia, e permette di riciclare i ritagli di carta decorata utilizzata per altri lavoretti ed attività manuali.
Ci sono varie possibilità. Innanzitutto potrete preparare il telaio incollando su una prima strisciolina verticale, una serie di altre striscioline orizzontali:
Il bambino inserirà via via le altre striscioline, creando il suo tessuto:
terminato il lavoro, basterà incollare sul retro:
ritagliare nelle forme che più desiderate, ed incollare un nastrino:
Una seconda possibilità consiste nel praticare dei taglietti con il taglierino su una forma di cartoncino, e tessere le striscioline così:
Con le decorazioni ottenute possiamo anche realizzare biglietti d’auguri:
Vetrofania natalizia Maria con bambino con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Vetrofania natalizia Maria con bambino Materiale occorrente:
carta velina colorata un foglio di cartoncino colorato un foglio trasparente di carta da lucido forbici e taglierino colla da carta cartamodello.
Vetrofania natalizia Maria con bambino Cartamodello:
Vetrofania natalizia Maria con bambino Come si fa:
per prima cosa ritagliate la cornice nel cartoncino colorato:
poi, dopo aver incollato sul retro della cornice il foglio di carta da lucido trasparente, ritagliare ed incollare la carta velina colorata, seguendo il cartamodello ed aiutandosi con la foto del lavoro finito. Io ho iniziato col mantello blu:
per scurire alcune zone del mantello, basta ritagliare le parti interessate in un secondo pezzo di velina dello stesso colore, ed incollarlo seguendo il modello:
ho poi aggiunto le parti rosa e rosse, e i capelli di Maria:
ho poi incollato lo sfondo verde chiaro su tutta la parte trasparente:
e ho ritagliato intorno alla cornice e intorno all’immagine, così:
con la stessa tecnica ho completato il quadro, con questo risultato:
Carta regalo natalizia fai da te stampata con le patate – un classico nella scuola d’infanzia. Le patate possono essere tagliate a metà dai bambini, poi l’adulto provvederà a scavarle con un coltello o un taglierino. La carta ottenuta è molto bella e adatta a rivestire i doni natalizi, ma può anche essere ritagliata per decorare biglietti di auguri.
Materiale occorrente:
– patate (sceglietele di forma regolare e di dimensioni adatte alla presa della manina del bambino) – coltello, tagliere, un pennarello, taglierino – colori densi a tempera o acrilici – carta da pacco o altra carta in tinta unita – un piattino e un pennello per ogni colore che intendiamo usare
Come si fa:
– ponete una alla volta le patate sul tagliere, e mostrate al bambino come fare per tagliarla a metà, quindi lasciarlo operare. Non lavate la buccia della patata: perchè togliere la possibilità di toccare la terra e di ricollegare il tubero alla sua natura?
Una volta che le patate sono tagliate a metà, scavate col taglierino delle tracce (semplici solchi per dividerla in strisce, o anche qualche semplice decorazione a onde o a zig zig)
Con la prima patata mostrate al bambino come stendere sulla patata i vari colori coi pennelli, e come stamparla sulla carta:
Quindi lasciarlo libero di sperimentare. Anche se le stampe non sono perfette, il risultato finale è bellissimo, quindi evitate di interferire. Quando il foglio è ricco di palline natalizie, con uno o più colori a scelta, mostrate come aggiungere a ciascuna il tocco finale, quindi lasciatelo fare:
Carta da regalo fai da te stampata coi palloncini – un gioco d’arte adatto anche ai più piccoli che porta a creare una bellissima carta da regalo natalizia. La carta può anche essere ritagliata per preparare biglietti d’auguri.
Materiale occorrente:
– carta da pacco o altra carta in tinta unita – palloncini (poco gonfiati) – colori densi (a tempera o acrilici) – piattini
Come si fa:
preparate in ogni piattino un colore diverso, e dare ad ogni bambino un palloncino poco gonfiato. Mostrare al bambino come premere il palloncino in uno o più piattini (più si gioca, più i colori si mescoleranno tra loro creando nuovi effetti) e poi premerlo sulla carta per stampare il colore:
Come vedete è semplicissimo! Questo è il risultato finale:
Come già detto prima, la carta può essere usata per confezionare pacchi dono per amici o parenti, oppure può essere ritagliata per realizzare originalissimi biglietti d’auguri. Noi abbiamo aggiunto un pezzetto di cartoncino in alto e un filo dorato, prima di incollare le palline sul cartoncino:
Altre carte regalo da preparare giocando coi bambini:
Stelle di mollette da bucato: un classico tra i lavoretti natalizi per i bambini della scuola d’infanzia e primaria. Si possono realizzare anche stelline molto originali con le molle metalliche, invece di gettarle
Dividete le mollette, e preparate la composizione, prima di incollare:
poi incollate a due due le mollette di legno:
e incastrate una nell’altra le molle metalliche (dieci), così:
date la forma di stella, e inserite un filo dorato o rosso:
Stelle di mollette da bucato
la stella di legno può essere colorata di bianco, oro, o brillantini:
Carta regalo fai da te con fiocchi di neve – un’attività che piacerà molto anche ai più piccoli, e che darà grande soddisfazione. La carta ottenuta è una bellissima carta da regalo, ma può anche essere ritagliata per realizzare biglietti d’auguri natalizi.
Materiale occorrente:
– carta da pacco – un pastello a cera o ad olio bianco – acquarelli (noi abbiamo usato il blu, ma ci si può sbizzarrire – sale grosso (facoltativo)
Come si fa:
Disegnate (se il bambino è troppo piccolo per farlo da sè) dei fiocchi di neve stilizzati (potete copiare il modello che ho usato io, oppure in rete si trovano esempi all’infinito), col pastello bianco:
Ora il bambino può dipingere su tutta la superficie, anche sui fiocchi, liberamente:
Se volete ottenere un effetto punteggiato, potete dire al bambino di cospargere con del sale grosso il foglio ancora bagnato (lo troverà molto divertente, e richiamerà alla sua fantasia una bella nevicata):
Quando il foglio è asciutto, eliminare il sale, e la vostra carta sarà pronta per incartare i regali da donare ad amici e parenti:
Alcuni fiocchi possono essere ritagliati ed applicati a cartoncini colorati piegati a metà, per preparare biglietti d’auguri:
Lo scorso anno, se può interessare, avevamo preparato della carta da regalo anche con la pittura a colla:
Si tratta di un arbusto originario del Nord America usato, oltre che a scopo ornamentale, anche per la produzione di candele e come pianta medicinale. Le bacche dell’albero della cera (candleberry o bayberry) sono la materia prima delle candele natalizie tradizionali. La cera viene estratta dalle bacche mediante bollitura: la cera in esse contenuta galleggia e viene così estratta dal residuo liquido che di deposita più in basso. La cera ottenuta viene usata per produrre candele con la tecnica dell’immersione o con l’uso di stampi.
Le candele erano una fonte luminosa importantissima nella vita quotidiana del diciottesimo secolo. Le più pregiate nel periodo coloniale in America erano proprio le candele ricavate dalle bacche dell’albero della cera, perchè diffondevano una bella luce chiara e un gradevole profumo simile a quello dell’incenso. Tradizionalmente venivano regalate la vigilia di Natale e la notte di Capodanno, come portafortuna.
Racconto per il solstizio di inverno – L’elfo dell’albero della cera
Nel cortile di una vecchia casa colonica, tra un bogolaro e un caprifoglio, c’era un piccolo alberello della cera. Era stato stato piantato anni prima dalla vecchia donna che viveva lì con suo marito, come dono per gli uccelli: a questi animali, infatti, piacciono molto le bacche dell’albero della cera, e alla donna piacevano molto gli uccelli, e sperava così che essi avrebbero visitato numerosi il suo giardino. E così fu. Tantissimi uccelli venivano a mangiare e bere dal bagolaro e dal caprifoglio, e da tutti gli altri fiori ed arbusti che aveva piantato. Stranamente, però, non mangiavano le bacche dell’albero della cera.
Anno dopo anno le bacche si accumulavano sulla pianta, intatte. E ogni anno, durante una notte di luna piena, sparivano di colpo, tutte insieme. La vecchia signora aveva notato questo strano fatto, e si chiedeva quale creatura facesse sparire così, puntualmente ogni anno, tutte le bacche. Non lo scoprì mai, ma la sparizione delle bacche divenne per lei un segno dello scorrere del tempo: quando le bacche dell’albero della cera scomparivano, significava che l’autunno volgeva al termine e che la notte più lunga dell’anno sarebbe arrivata due settimane dopo. La vecchia signora e suo marito presero così a festeggiare l’evento, accendendo candele e raccontandosi storie. Raccoglievano rami di abete e di pino, preparavano una grande corona, e la decoravano con molte candele, che dopo il tramonto accendevano per illuminare la notte più lunga e buia dell’anno. Mettevano la corona vicino alla finestra, e la sua luce brillava sul giardino che sembrava addormentato, ma forse non lo era del tutto.
Le piante di certo si erano ritirate nel grembo della terra, gli alberi avevano lasciato cadere le foglie, e i frutti erano stati colti. Ma un’attività incessante si svolgeva segretamente nel giardino e nel bosco vicino: fate, gnomi, folletti ed elfi si affaccendavano senza posa, e tutti questi esseri amano lavorare di notte. Per questo la notte più lunga e buia dell’anno era per loro estremamente importante.
Le fate dei fiori entravano danzando nei sogni dei bambini, gli elfi bisbigliavano storie ai rami spogli dei loro amati alberi, e sottoterra gli gnomi creavano col loro lavoro magico meravigliose pietre colorate. Ogni essere aveva il suo compito da svolgere, e solo uno di loro notò la luce delle candele che la vecchia signora e suo marito accendevano alla finestra di casa: l’elfo dell’albero della cera. Se ne stava seduto nel suo laboratorio, nascosto tra due grosse radici del suo albero, e guardava la casa. Anno dopo anno prese ad aspettare il momento in cui la coppia avrebbe acceso le candele alla finestra, per poi accendere le sue. Infatti questo era il suo compito: fabbricare le candele con le bacche del suo albero e accenderle nella notte più lunga e buia dell’anno. Tutte le fate, gli gnomi, i folletti e gli altri elfi aspettavano che lui accendesse le candele e ogni anno, e quando questo accadeva, interrompevano i loro innumerevoli lavori (sorvegliare i loro protetti, lavorare le pietre, ballare nei sogni e cavalcare il vento), e si fermavano ad ammirare la luce. Durante questa lunga notte, la notte più buia dell’anno, condividevano qualcosa di speciale: la gratitudine per la luce.
Ma quell’anno avvenne qualcosa di straordinario. Tutto cominciò come al solito. Gli uccelli e tutti gli altri animali del bosco avevano evitato di mangiare le bacche dell’albero della cera, e l’arbusto, come sempre, era rimasto carico di frutti, anche dopo che le sue foglie erano diventate color ruggine ed erano poi cadute. L’elfo, come sempre, aveva atteso l’ultima notte di luna piena dell’autunno e aveva cominciato il raccolto. L’elfo aveva trasportato tutte le bacche nel suo laboratorio sotterraneo, nascosto tra le radici dell’albero. Lì, le aveva messe nel grande pentolone di ferro, scaldato da magiche fiamme blu. Aveva fatto cuocere bene le bacche, e quando la cera aveva cominciato a galleggiare, aveva spento il fuoco e aveva atteso che la cera si indurisse in superficie, mentre la polpa delle bacche rimaneva in basso. Poi, come al solito, aveva estratto dalla pentola il disco di cera che si era indurito, e con la polpa rimasta aveva preparato una deliziosa marmellata, che aveva messo in tante scodelline e aveva portato fuori per la colazione degli uccelli. Aveva quindi preparato gli stoppini con le fibre di pioppo, e aveva cominciato ad immergerli nella cera, per fare le candele. Era un lavoro lento, ma lui era un elfo molto paziente. Raramente si concedeva una pausa dal suo lavoro, e continuò ad immergere le candele nella cera, facendole ingrossare strato su strato, finchè non utilizzò ogni goccia di cera a disposizione. Come al solito, riuscì a terminare il suo lavoro qualche ora prima dell’inizio della notte più lunga dell’anno, e come al solito si mise a guardare alla finestra, aspettando di vedere accendersi le candele della vecchia signora e di suo marito: in quel momento l’elfo avrebbe acceso le sue, e tutti gli esseri magici si sarebbero fermati ad ammirarle, e i loro occhi avrebbero riflesso la luce come tante piccole stelle, in tutto il giardino. L’elfo se ne stava lì seduto, guardando verso la casa. Vedeva il fumo uscire dal camino. Il sole iniziava a tramontare, il cielo si faceva sempre più buio, e l’elfo pensava che presto le candele si sarebbero accese alla finestra della casa, per dare inizio alla festa delle luci. Attese. Si fece sempre più buio. Attese ancora. Nessuna candela… In realtà le luci dei normali lampadari erano accese, per cui i due vecchi dovevano essere in casa, ma non si vedeva nessun movimento attraverso le finestre.
Ormai era buio. Gli elfi delle betulle vennero a chiedere se ci fosse qualcosa che non andava con le candele, quell’anno. Le fate del ghiaccio vennero a chiedergli se dovessero oppure no cominciare a gelare il ruscello. L’elfo dell’albero della cera rispondeva che tutto era pronto, che non c’era nulla di cui preoccuparsi, e così cercava di prendere tempo e sperava di vedere accendersi le candele alla finestra della casa degli esseri umani. Niente. Sospirando, si rassegnò, ma proprio mentre stava per accendere le sue candele, guardò un’altra volta verso la casa, e gli venne un’idea. Fece un fascio di tutte le candele che aveva fabbricato, senza accenderne nemmeno una, si mise il fascio sulle spalle e si diresse verso la casa. Si arrampicò sui rami del glicine che cresceva sulla casa fino ad una finestra, e guardò dentro.
In un primo momento non vide nulla, poi notò il letto accanto al caminetto. Le fiamme si agitavano, e vide qualcuno sdraiato nel letto: era il vecchio. Seduta al suo fianco c’era la vecchia, che gli asciugava teneramente la fronte con un panno. Il suo viso sembrava triste e preoccupato. L’elfo dell’albero della cera capì: l’uomo era malato, e la donna era stata così impegnata a prendersi cura di lui, che aveva dimenticato le candele. Adesso sapeva cosa fare. Si intrufolò nella casa attraverso la porticina per il gatto. La stanza era calda e brillava della luce dorata del fuoco nel caminetto. Si sentiva lo scoppiettare della legna e la voce sommessa della donna: non riusciva a capire le sue parole, ma sapeva che erano parole di rassicurazione. L’elfo mise una candela vicino ad una finestra e la accese, e così continuò, mettendo una candela accesa ad ogni finestra, e tante candele accese intorno ala casa. Poi, facendo il massimo silenzio, fece un cerchi di candele accese anche attorno al letto del vecchio. La vecchia era così concentrata a curarlo che non si accorse di nulla. Terminato il suo lavoro, l’elfo si arrampicò sul caminetto, scalandolo mattone dopo mattone: voleva mettere una candela accesa anche lì, in modo che anche l’uomo potesse vedere un po’ di luce dal suo letto. Giunto sulla mensola di legno, guardò verso di loro: il vecchio sembrava molto stanco, respirava lentamente. Rimase a guardarli a lungo. Poi sistemò la candela e la accese. In quel momento sentì un rumore, una specie di strano soffio. Si guardò intorno, e si accorse che era stato il vecchio a fare quel rumore. Era sveglio ora, e stava guardando proprio verso di lui, e rideva. Il rumore era la sua risata, una risata dolce.
Allora anche la vecchia alzò lo sguardo e si accorse della candela accesa sulla mensola del caminetto, ma non vide l’elfo accanto ad essa: sembrava che solo il vecchio fosse in grado di vederlo. La donna prese la candela e la studiò a lungo. Era piccola e bellissima. E che buon odore… sapeva di bosco in inverno, di menta, e aveva anche qualcosa di piccante. La porse a suo marito. Lui fece un respiro profondo, poi tornò a guardare l’elfo. Si guardarono l’un l’altro per un po’, e il vecchio gli fece l’occhiolino. L’elfo sorrise e scese dal caminetto. Non appena l’elfo dell’albero della cera fu fuori dalla casa, si rese conto di aver usato tutte le candele: non ce ne era più nemmeno una per la festa delle luci. Cosa avrebbe potuto dire alle fate per scusarsi? Man mano che si addentrava nel giardino, però, davanti ai suoi occhi si faceva vivido uno spettacolo straordinario. Scie di luce percorrevano il terreno, e una miriade di piccole luci scintillanti brillavano dai rami degli alberi e dagli steli secchi delle piante, come mille e mille piccole candeline accese.
Tutti i suoi amici erano lì: sapevano dove era stato e ciò che aveva fatto. E avevano deciso che per quell’anno sarebbero stati loro ad accendere le luci per lui. E ancora una volta, esseri umani ed esseri magici insieme, in silenzio, guardarono lo scintillare delle candele provando immensa gratitudine per la luce, e per gli amici che la donano.
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella in cartoncino e carta velina colorata, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella Materiale occorrente:
carta velina colorata cartoncino scuro per la sagoma colla da carta forbici e taglierino cartamodello.
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella Cartamodello:
Il cartamodello contiene le indicazioni per la forma e il colore delle veline da ritagliare ed incollare alla sagoma:
Questo è il risultato finale:
Vetrofania natalizia PASTORI che seguono la stella
ADDOBBI NATALIZI palline ricamate per l’albero, molto belle, e realizzate interamente dai bambini. L’attività di ricamo del cartoncino è una classica attività di pre-scrittura e favorisce la coordinazione occhio-mano e l’orientamento spaziale. Rientra tra i più classici esercizi di vita pratica nella didattica Montessori.
Ritagliate nel cartoncino varie forme, disegnate all’interno a matite leggera delle figure geometriche oppure lasciate che il bambino ricami a suo gusto facendo semplicemente dei fori sul cartoncino lungo il perimetro; per forare il cartoncino io ho usato prima n punteruolo da carta:
poi ho allargato i fori ruotando al loro interno uno stecco da spiedini:
Il bambino può ricamare con un ago da lana senza punta:
oppure possiamo indurire l’estremità del filo di lana immergendola nella cera fusa:
e facendo raffreddare:
ADDOBBI NATALIZI palline ricamate per l’albero
Qui trovate un po’ di addobbi, se può essere utile:
ADDOBBI NATALIZI palline ricamate per l’albero
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Pallina di carta per l’albero di Natale fai da te, con tutorial fotografico. E’ un progetto adatto anche a bambini della scuola primaria. Io l’ho realizzata utilizzando pagine di un vecchio libro, ma si può usare anche carta da origami o cartoncino.
Pallina di carta per l’albero di Natale Materiale occorrente:
– goniometro e righello – matita – forbici – carta – colla da carta
Pallina di carta per l’albero di Natale C0me si fa:
Per preparare il modello, tracciate il cerchio col goniometro e marcate il centro e sei segni equidistanti lungo la circonferenza:
e tracciate i diametri:
col compasso disegnate il cerchio della misura desiderata (consiglio da 2 a 4 cm):
e disegnate all’interno del cerchio un triangolo, così:
ritagliate il modello, riportatelo fino ad ottenere 20 cerchi di carta uguali, quindi piegate lungo i lati dei triangoli interni ai cerchi, così:
Per prima cosa incollate una striscia di 10 cerchi tra loro, in questo modo:
poi chiudete ad anello incollando tra loro le due ali che si trovano alle estremità della striscia, che nella foto vedete segnate con l’asterisco rosso:
preparate poi due “cappelli” formati ognuno da 5 cerchi incollati tra loro:
e procedete incollando questi due cappelli, uno sopra all’anello, ed uno sotto:
con questo risultato:
Pallina di carta per l’albero di Natale
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Addobbi natalizi fai da te – pallina diamante di carta per decorare l’albero di Natale, molto semplice e veloce da realizzare e di grande effetto.
Materiale occorrente:
– due fogli di carta quadrati – forbici – matita – colla da carta
Come si fa:
Piegare il foglio lungo una diagonale, aprire, piegare lungo l’altra diagonale, aprire:
Voltare il foglio e piegarlo a metà lungo la linea orizzontale, aprire, piegarlo lungo la linea verticale, aprire:
Voltare di nuovo il foglio, impugnarlo come mostrato nelle foto, e chiuderlo su se stesso seguendo le pieghe:
Posare il foglio piegato sul tavolo, piegare due triangoli a destra e a sinistra, facendo combaciare il lato esterno con la piega della metà, come mostrato nelle foto, poi aprire:
allargare la parte a destra, aprirla, e richiuderla tenendo i due triangoli che si sono formati all’interno della piega, così:
Ripetere la stessa piega a sinistra, voltare e fare altre due pieghe identiche anche dall’altro lato. Quindi tagliare la parte eccedente in fondo al foglio piegato, così:
posare il triangolo piegato sul tavolo:
e piegarlo un’ultima volta a metà, così:
disegnare queste semplici tracce con la matita:
e ritagliare:
aprire:
preparare due elementi identici:
piegare su ciascun elemento le linguette, così:
e incollare tramite le linguette piegate i due elementi tra loro:
Questo è il risultato finale:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Stella natalizia facilissima 2 – tutorial. Potete usare qualsiasi tipo di carta, anche una pagina di un vecchio libro o della rubrica telefonica danno ottimi risultati. A seconda delle dimensioni scelte, possono decorare una finestra, oppure essere usate per addobbare l’albero di Natale.
Stella natalizia facilissima 2 – tutorial Materiale occorrente: – uno foglio quadrato di carta – forbici – una matita
Stella natalizia facilissima 2 – tutorial Come si fa:
per prima cosa piegate il foglio lungo una diagonale, poi aprite e piegate anche lungo la seconda diagonale, quindi posate il triangolo ottenuto sul tavolo; sollevate l’ala destra e quella sinistra tenendo come punto di riferimento la linea della metà:
fate scorrere fino ad avere proporzione tra le due ali:
e piegate:
girate il lavoro:
e tracciate queste semplici linee:
praticate un taglio con le forbici lungo tutte le linee tracciate:
e aprite:
ora piegate verso l’alto tutte le “foglioline”, così:
e verso il basso le punte interne della stella:
Questo è il risultato finale:
Stella natalizia facilissima 2 – tutorial
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Stella natalizia facilissima 1 – tutorial. Potete usare qualsiasi tipo di carta, anche una pagina di un vecchio libro o della rubrica telefonica danno ottimi risultati. A seconda delle dimensioni scelte, possono decorare una finestra, oppure essere usate per addobbare l’albero di Natale.
Materiale occorrente: – uno foglio quadrato di carta – forbici – una matita
Come si fa:
per prima cosa piegate il foglio lungo una diagonale, poi aprite e piegate anche lungo la seconda diagonale, quindi posate il triangolo ottenuto sul tavolo,poi sollevate l’ala destra e quella sinistra tenendo come punto di riferimento la linea della metà:
fate scorrere fino ad avere proporzione tra le due ali:
e piegate:
girate il lavoro:
e tracciate queste semplici linee:
praticate un taglio con le forbici lungo tutte le linee tracciate:
e aprite:
ora piegate verso l’alto tutte le “foglioline”, così:
e verso il basso le punte interne della stella:
così:
Questo è il risultato finale:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Racconto per Santa Lucia – Una luce fuori dalla foresta
Io ho illustrato il racconto con la lana cardata.
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C’era una volta una famiglia che viveva in una piccola fattoria ai margini di una grande foresta. Avevano un piccolo frutteto con vecchi alberi di mele, e un orto da coltivare nella bella stagione. Davanti alla casa c’era una grande quercia, con un’altalena per i due bambini. Pietro aveva dieci anni, e la piccola Sofia cinque.
A Pietro e Sofia piaceva tanto il loro cortile, l’altalena, gli alberi di mele su cui arrampicarsi, e la foresta intorno. A volte vi andavano insieme, senza allontanarsi mai troppo, a raccogliere sassi e legnetti per giocare, e anche foglie e altri tesori della natura con i quali inventano ogni giorno nuovi giochi. Poi c’era anche il loro cane, Rex, a tener loro compagnia e a farli divertire.
Col tempo Pietro prese ad andare nella foresta anche senza la sua sorellina, e spesso portava con sè anche Rex, e Sofia rimaneva spesso da sola.
La cosa non le piaceva per nulla, così cominciò a chiedere ai suoi genitori di regalarle un cane che fosse tutto suo. I genitori dissero che un altro cane non era possibile, ma forse potevano prendere in considerazione di regalarle un gatto. “Però” disse la mamma, “ad una condizione. Dovrai stare attenta a che il gattino rimanga sempre in casa, perchè i gatti domestici e i gatti selvatici che vivono nella foresta non vanno d’accordo tra loro, e sono molti i pericoli che un gattino potrebbe incontrare fuori di casa. Senza contare che poi il gatto potrebbe disturbare i nostri scoiattoli e i nostri uccellini, e questo mi dispiacerebbe molto”. Sofia scoppiava di felicità all’idea che avrebbe presto avuto un gattino, e promise alla mamma che sarebbe stata molto attenta a non farlo uscire. Così, dopo un paio di settimane, in piena estate, il gattino arrivò. Era una gattina, che chiamarono Stella, per via di un ciuffetto di pelo bianchissimo a forma di stella che aveva proprio in mezzo alla fronte. Appena arrivata, tutta la famiglia la coprì di coccole e di attenzioni. Rex si mostrò in principio un po’ geloso e infastidito, ma presto anche lui fece amicizia con Stella, e dopo pochi giorni i due animali già dormivano insieme sul tappeto di Rex.
Stella era molto felice: amava le attenzioni, amava il cibo, amava la casa. Una cosa soltanto non le piaceva affatto: quando tutti uscivano e la lasciavano sola in casa. Allora saltava vicino alla finestra chiusa, e da lì guardava come giocavano tutti insieme, lavoravano, correvano, anche Rex… Stella non riusciva a capire perchè lei non avesse il permesso di uscire, così cominciava a grattare il vetro con la zampina e a miagolare. Sofia, appena se ne accorgeva, correva da lei, e tutte le volte chiedeva alla mamma il permesso di portarla fuori, ma la mamma le rispondeva sempre ricordandole il loro accordo: “Il gatto deve rimanere dentro. E poi se si abitua a stare in casa, presto smetterà di chiedere di uscire”. Ma Stella non smise… Ogni giorno, ogni volta che qualcuno usciva di casa, si metteva alla finestra e iniziava a miagolare pietosamente e incessantemente, e chi rimaneva in casa era costretto ad ascoltare il suo pianto. Era una situazione davvero difficile.
Così, sul finire dell’estate, visto che Stella era un po’ cresciuta, decisero di fare un esperimento e di provare a portarla fuori. Le insegnarono quali fossero i confini del loro cortile, e sperarono che li avrebbe rispettati, come faceva Rex. Era una gioia guardare come la dolce gattina bianca e nera si muoveva all’aperto, annusando il prato e l’aria. “E’ così felice!” disse Sofia, seguendo la gattina da vicino. Questa prima uscita di Stella fu breve, ma la gattina ora sembrava contenta. Ma il giorno dopo, appena il papà uscì di casa, subito si mise alla finestra a miagolare perchè voleva andare fuori anche lei. Appena la accontentarono, si mise a correre dietro a Rex, e Sofia rideva a crepapelle a questa scena.
Continuarono a portarla fuori con loro anche per tutto l’autunno. Le uscite divennero sempre più lunghe, e pian piano cominciarono a farla uscire anche da sola. Però stavano sempre attenti a riportarla a casa prima che facesse buio, perchè i pericoli della foresta erano maggiori di notte: linci, gufi ed altri predatori erano tutti cacciatori notturni. Arrivò l’inverno, e la prima nevicata portò un soffice manto bianco su tutte le cose. Pietro e Sofia si coprirono bene, e portarono fuori con loro anche Rex e Stella.
Giocarono a palle di neve, andarono in slitta, fecero un pupazzo di neve. Quando arrivò il momento di rientrare, cominciarono a chiamare Stella, ma non venne. Cominciarono a cercarla facendo tutto il giro intorno alla casa, poi la cercarono nell’orto, nel frutteto, nel cortile: nessuna traccia del gattino. Cercarono per più di un’ora, ma si era fatto buio, e anche il papà venne ad aiutarli portando la torcia. Non riuscendo a trovarla, tornarono a casa, sperando tutti che presto Stella sarebbe tornata. Dovete sapere che la nostra gattina non era stata presa da una lince o da un gufo. Non le era capitato nulla di male, ma si era persa. La neve copriva le cose e lei non riusciva a capire come fare per tornare a casa, e così senza rendersene conto si inoltrava sempre più nella foresta, allontanandosi sempre più.
Quello che ancora non vi ho raccontato, è che insieme a Sofia e alla sua famiglia, nella piccola fattoria ai margini della foresta, viveva anche la fata Scintillina. Scintillina era una brownie, un particolare tipo di fata che ha il compito di vegliare sugli animali, soprattutto sugli animali domestici: le brownie amano i cani, i gatti, i cavalli, le mucche e le pecore, e pensano che essi occupino un posto molto speciale nel mondo. Infatti questi animali sono modelli e maestri per gli uomini, che senza di loro si allontanerebbero dal mondo della natura. Orsi, leoni e lupi possono certamente emozionare le persone, ma è con i cani e con i gatti che gli uomini imparano a godere della brezza estiva, a sentire la bellezza dell’erba rotolandosi, a sentire la danza silenziosa della neve che cade dal cielo. Per questo le brownie hanno tanto a cuore gli animali domestici, e li aiutano in tutti i modi, sussurrando loro alle orecchie qualcosa per impedire che si mettano in pericolo, o per guidarli a trovare le cose perdute (una pantofola o un orecchino) e così, aiutando gli animali, aiutano anche le persone che vivono con loro. Scintillina viveva nella foresta da molto tempo, e lì aiutava gli scoiattoli, che anche se non sono animali domestici, stanno comunque vicino agli esseri umani, e appena la famiglia di Sofia accolse il cane Rex, cominciò ad occuparsi anche di lui. Così, quando la piccola Stella giunse nella foresta, Scintillina provò una grande emozione. Vedeva in Stella un grande amore per la natura, per il vento, la pioggia, la neve, gli alberi… ma anche un grande amore per la sua famiglia, soprattutto per Sofia e Pietro. Scintillina capì subito che Stella sarebbe diventata un modello e una grande maestra per la sua famiglia, e che tutti i suoi membri avrebbero imparato molto da questa piccola gattina. Ma vide anche qualcosa di diverso in Stella, qualcosa di molto comune tra i gatti domestici, ma che avrebbe potuto metterla nei guai: aveva in sè anche un lato selvatico che le faceva desiderare di vagare nella foresta e cacciare per procurarsi il cibo, proprio come facevano i gatti selvatici e le linci. Scintillina sapeva che avrebbe potuto aiutarla in queste occasioni, sussurrandole all’orecchio buoni consigli, e sapeva che Stella la maggior parte delle volte l’avrebbe ascoltata. Ma sapeva anche se Stella avesse seguito troppo i suoi impulsi selvatici, avrebbe smesso di ascoltare questi consigli, e lei non sarebbe più stata in grado di ascoltarla. Quella notte, sola nella foresta, Stella sentiva molto forte il richiamo alla natura selvaggia. Non era la prima volta. Era già successo che la gattina avesse sentito l’impulso di saltare addosso a uno scoiattolo nel cortile della fattoria, o afferrare un uccellino coi suoi artigli. Ma questa volta era tutto molto diverso: la neve aveva confuso tutto nel mondo naturale. Gli odori era cambiati, le tracce di scoiattoli e uccelli erano coperte dalla neve. E si era trovata sola in quel luogo proprio inseguendo uno scoiattolo… Per tutto il tempo della caccia folle di Stella allo scoiattolo, Scintillina aveva cercato di sussurrare alla gattina: “Stai per perderti, torna indietro… torna indietro…”, ma lei non la sentiva. Si era persa nel suo lato selvatico, e tutto quello che poteva vedere e sentire era lo scoiattolo che stava inseguendo, la sola cosa che poteva pensare era di riuscire a raggiungerlo. E così Stella si trovò così lontana da casa, che non riusciva più a sentire le voci di Pietro e Sofia che la chiamavano. Era così concentrata nella caccia allo scoiattolo, che non si accorse che il sole stava tramontando e si stava facendo buio. E improvvisamente lo vide, lo scoiattolo. Si trovava ai piedi di un albero maestoso, senza neve intorno. Ma un istante prima che Stella potesse avventarsi su di lui, apparve in cielo una stella luminosissima che la abbagliò, riverberando sulla neve che si era accumulata tutto intorno. In quel momento in cui Stella era in preda allo stupore e alla confusione, Scintillina riuscì a sussurrare alle sue orecchie: “Guardati intorno, qui c’è solo solitudine… questo è il luogo dove vivono le creature selvagge…” Stella si guardò intorno: la luce della luna le mostrava un bosco che non aveva mai visto. Si rese conto di essersi persa, e di non sapere in che direzione si trovasse la sua casa. Poi una nuvola coprì la luna, il buio divenne fittissimo, e la gattina non sapeva cosa fare. Sentì un rumore, e si chiese se non si trattasse dello scoiattolo che stava cacciando, ma ora non aveva più nessuna voglia di continuare l’inseguimento. La natura selvaggia era scomparsa, e era stata sostituita dalla nostalgia di casa. Scintillina le sussurro: “Seguila…”. Allora Stella si sentì impaurita, e pensò se non fosse meglio cercare un posto sicuro in cui potersi nascondere. Ma Scintillina le disse di nuovo: “Seguila…”. Stella sentì di nuovo un rumore, come se qualcuno stesse correndo davanti a lei. La neve era fredda e il vento faceva rabbrividire. Alzò la testolina, e vide alcune tracce nella neve. Prese a seguirle, trotterellando stretta nelle spalle. Le tracce di tanto in tanto scomparivano nella neve, ma poi riapparivano un po’ più avanti, in modo che Stella potesse continuare a seguirle. Stella saltellava tra alberi e rami caduti, seguendo le tracce, e strada facendo vide una luce in lontananza, davanti a lei. Sembrava qualcosa di magico, un faro, una luce messa lì apposta per aiutare i viaggiatori a trovare la strada. Sembrava una stella.
La gattina smise allora di cercare le tracce nella neve, e si mise a correre in direzione della luce. Presto riuscì a distinguere la forma di una casa, e il colore della porta di ingresso. La luce proveniva dalla veranda, e là in piedi, sotto la luce, c’era Sofia, tutta infagottata e che, tenendo tra le mani una piccola torcia, chiamava: “Stella! Stella! Torna a casa!”. La sua voce era così triste, così disperata, che Stella si mise a correre e a miagolare più forte che poteva. Sofia la sentì e le corse incontro, la prese tra le braccia e, tenendola stretta a sè, la riportò a casa. “Stella! Sei tornata! Ho avuto tanta paura. Ti sei fatta male?”
Stella improvvisamente ripensò allo scoiattolo, ed a come l’avesse quasi catturato. Ricordò a come era stata tratta in salvo, a come la voce e le tracce sulla neve l’avessero riportata a casa, e si girò per vedere se riusciva a vedere qualcosa nella foresta. Sperava di riuscire a vedere qualcosa, lo scoiattolo o qualsiasi altra cosa a cui poter gridare “Grazie!”, ma vide solo buio, e sulla neve c’erano solo le impronte delle sue zampine. Sofia la portò in casa e lei si sentì invadere di tepore e dolci odori. Le diedero da mangiare, la coccolarono, e Sofia la portò a dormire in camera sua, sul suo letto. Sofia si rannicchiò stanca e felice sotto le coperte, e Stella fece le fusa. La gattina provava tantissime sensazioni, in quel momento: si sentiva felice, sentiva il caldo della casa, si sentiva al sicuro. Ma più di tutto, provava una grande gratitudine. Ed emise un miagolio tenero di ringraziamento. Ringraziò le piccole tracce dello scoiattolo che la portarono nella solitudine della foresta, ringraziò la vocina che la aveva incoraggiata a seguirle per uscire dalla foresta, e ringraziò la bambina che la aveva aspettata per tutto il tempo.
SANTA LUCIA coroncina con candele in cartoncino colorato, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, nelle scuole steineriane c’è la bellissima tradizione di fare coi bambini le candele di cera d’api. Anche in famiglia si possono svolgere varie attività che ricordino la luce nel buio dell’inverno, e l’avvicinarsi della grande festa del Natale. Si possono fare o decorare le candele, preparare un centrotavola speciale, confezionare corone di Santa Lucia… Su questa e altre tradizioni puoi leggere qui.
Addobbi natalizi fai da te – alberello origami con tutorial fotografico e video. Adatto a decorare l’albero di Natale, a realizzare festoni e composizioni per la tavola. E’ molto semplice e veloce da realizzare, anche per i bambini della scuola primaria.
Addobbi natalizi fai da te – alberello origami Materiale occorrente: – un foglio di carta quadrato – forbici
Addobbi natalizi fai da te – alberello origami Come si fa:
Piegare il foglio lungo una diagonale, aprire, piegare lungo l’altra diagonale, aprire:
Voltare il foglio e piegarlo a metà lungo la linea orizzontale, aprire, piegarlo lungo la linea verticale, aprire:
Voltare di nuovo il foglio, impugnarlo come mostrato nelle foto, e chiuderlo su se stesso seguendo le pieghe:
Posare il foglio piegato sul tavolo, piegare due triangoli a destra e a sinistra, facendo combaciare il lato esterno con la piega della metà, come mostrato nelle foto, poi aprire:
allargare la parte a destra, aprirla, e richiuderla tenendo i due triangoli che si sono formati all’interno della piega, così:
Ripetere la stessa piega a sinistra, voltare e fare altre due pieghe identiche anche dall’altro lato. Quindi tagliare la parte eccedente in fondo al foglio piegato e praticare dei taglietti orizzontali lungo il margine destro e sinistro, così:
Partendo dal taglio più in basso, piegare verso il basso ogni linguetta tagliata, stando attenti a piegare solo una faccia, formando tanti triangolini:
sfogliare fino ad avere altre due facce da piegare, e procedere così per tutti le facce:
Questo è il risultato finale:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Teatrino di Natale IL PASTORELLO con testo ed un esempio di realizzazione con personaggi e scenografia in lana cardata. E’ un racconto molto semplice e particolarmente adatto ai più piccoli. Questo modo di presentare i racconti è molto utilizzato nelle scuole steineriane: mentre si racconta si muovono i personaggi davanti ai bambini, facendoli via via apparire dalla scenografia stessa. Alcuni punti del racconto possono essere sottolineati dal suono di campanelli, metallofoni, legnetti, bastoni della pioggia, ecc…
Realizzare personaggi ed animaletti in lana cardata è molto più semplice di quello che può sembrare, e per incantare i bambini non è affatto necessaria la perfezione… Se volete, potere trovare vari tutorial che ho preparato negli anni scorsi, cercando qui.
Personaggi:
– il pastorello – la pecorella Biancaneve – un uccellino – uno scoiattolo – una lepre – un gufo – un nano
C’era una volta un pastorello che possedeva un’unica pecora. E poichè era bianca come la neve, la chiamò Biancaneve.
Ogni giorno il pastorello andava con Biancaneve al pascolo, dove si potevano trovare erbe succose ed aromatiche.
Per poterla udire anche da lontano, le appese al collo un campanello d’oro.
Un giorno se ne andarono al pascolo già al levare del sole, e siccome aveva cominciato a fare caldo, erano entrambi assetati. Udirono venire, dal bosco vicino, un lieve sussurrare. Era proprio acqua? Appena si avvicinarono, videro una sorgente zampillare dalla roccia. Il pastorello si chinò, attinse l’acqua chiara con tutte e due le mani, e bevve, bevve a volontà.
Poi anche la pecorella bevve l’acqua che scorreva sui sassi come un ruscello.
Il pastorello però, tutto ad un tratto si sentì così stanco che non volle più proseguire. Si tolse il berretto ed anche la bisaccia. Si sdraiò lì vicino e si addormentò.
La pecorella, invece, corse via seguendo il ruscello, lontano,
sempre più lontano…
Quando il ragazzo si svegliò, si guardò intorno e cominciò a gridare, chiamando la sua pecora: “Biancaneve! Biancaneve!”, ma nessuno rispose.
Poi si mise a tracolla la sua bisaccia e si mise in cammino per cercare Biancaneve.
Per tutto il giorno continuò a cercare, fino a sera. Mancava poco al tramonto, e il pastorello si sedette su una pietra e si mise a piangere.
E mentre così piangeva, udì all’improvviso il canto meraviglioso di un uccellino che cantava la sua canzone della sera, e sembrava volesse consolare il suo pianto.
Appena l’uccellino tacque, il pastorello disse: “Ah, mio piccolo uccellino, io cerco Biancaneve, la mia pecorella”. L’uccellino fece cenno col capo e indicò con il becco la direzione del bosco. Di sicuro voleva dire: “E’ andata di là!” e poi se ne volò via.
Il ragazzo si alzò e riprese il cammino a grandi passi attraverso il bosco, sul muschio tenero e sulle pietre dure, ma ad un tratto sentì scricchiolare qualcosa in un cespuglio.
Era forse una volpe? O addirittura un lupo? Ma no, era un piccolo scoiattolo, che stava cercando una nocciola per la cena.
“Buonasera caro scoiattolo, hai forse visto Biancaneve, la mia pecorella?”
Lo scoiattolo scosse il capo e disse: “No, non so dove sia la tua pecora, ma ti voglio accompagnare dalla lepre. Ha le gambe lunghe e sa arrivare lontano”.
Insieme andarono verso la casa della lepre
La lepre si era trovata, per dormire, un buon rifugio tra i rami di un cespuglio. Lo scoiattolo ritornò nel bosco a cercare nocciole.
Il pastorello salutò la lepre e le chiese: Caro leprotto, non sai dove è andata a finire Biancaneve, la mia cara pecora?”
Anche il leprotto non lo sapeva, però gli disse: “Ti accompagnerò dal gufo che ha grandi occhi e vede anche di notte. Forse saprà consigliarti.
Si inoltrarono nel bosco. “Questo è il gufo” disse la lepre. Il gufo era appollaiato su un albero alto e con i suoi grandi occhi guardava il pastorello là sotto. La lepre ritornò nel suo nascondiglio.
Il pastorello si fece coraggio e gridò: “Buona sera gufo. Hai forse visto Biancaneve, la mia pecora?”
“No” disse il gufo “Non so dov’è la tua pecora, ma laggiù tra le radici abita un nano del bosco, forse lui ti può aiutare”.
Il pastorello si avvicinò e cercò la porticina tra le radici, bussò e gridò:
“Nano nanetto, stammi a sentire, la porticina vieni ad aprire”. La porticina si aprì e comparve un omino con una lunga barba.
Teneva in mano una piccola lanterna. “Non so dove sia la tua pecora, però ti voglio accompagnare e farti luce”.
Cammina cammina giunsero ad una buca profonda. Si fermarono ed udirono un tintinnio. Era forse il campanellino d’oro di Biancaneve?
“Beeeh… beeeh… ” faceva la pecorella. “Din din din…” faceva il campanellino.
Il nano del bosco fece luce con la sua lanterna: Biancaneve era giù in fondo, nella buca. Era caduta laggiù, e non sapeva più risalire.
“Aspetta, vengo a prenderti!” disse il pastorello, e scese nella buca.
“Beeeh… beeeh… ” faceva la pecorella. “Din din din…” faceva il campanellino. Che gioia quando il pastorello, arrampicandosi, vide Biancaneve! La prese e la tenne stretta tra le braccia. Tremava tutta.
Il nano del bosco, con la sua lanterna, si mise davanti a loro e li accompagnò finchè giunsero a casa.
Finalmente erano arrivati al sicuro e al caldo.
Il pastorello ringraziò il nano per l’aiuto ricevuto, ed il nano potè far ritorno nella sua casa tra le radici del bosco.
Racconto per il solstizio di inverno – La piccola casa senza porte e senza finestre Un breve racconto adatto anche ai più piccoli, che può essere una bella introduzione per una pittura ad acquarello,
per la preparazione di una torta di mele o della marmellata, oppure, soprattutto coi più piccoli, per attività di stampa su carta o tessuto… La carta stampata può essere usata come carta regalo per i doni natalizi.
La piccola Gaia aveva giocato tutto il giorno con tutti i giochi che aveva nella sua cameretta, e aveva fatto tutti gli altri giochi che conosceva, e ora si stava proprio annoiando. Così andò dalla mamma e le chiese: “E adesso cosa posso fare?” La mamma le rispose: “Ho sentito parlare di una piccola casa rossa senza porte e senza finestre, con una stella dentro. Potresti andare a cercarla…”.
Gaia uscì di casa e in cortile incontrò il suo amico Giovanni. Gli chiese: “Tu per caso sai dove si può trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre, e con una stella dentro?” Il bambino rispose: “No, non so proprio dove si trovi questa casa che dici, però potremmo andare a chiederlo al mio papà. Lui è un agricoltore, e conosce un sacco di cose. Adesso è nella stalla, andiamo!”. Così, Gaia e il suo amico andarono nella stalla, e chiesero al contadino: “Sai dove possiamo trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro?” “No…” rispose il papà del bambino, “ma potreste provare a chiedere alla nonna. Adesso è nella sua casa sulla collina. E’ molto saggia, sapete, e sa molte cose. Forse vi potrà aiutare”. Così Gaia e Giovanni si incamminarono su per la collina, e chiesero alla nonna: “Sai dove possiamo trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro?” “No,” rispose la nonna, “io non lo so, però potreste provare a chiederlo al vento… Lui va dappertutto e vede tante cose. Sono sicura che potrà aiutarvi”. Allora Gaia e Giovanni uscirono dalla casa della nonna, e chiesero al vento: “Sai dove possiamo trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro?” Il vento rispose: “Certo, seguitemi!”. E si mise a soffiare e fischiare. I due bambini cominciarono a corrergli dietro. Il vento guidò i due bambini attraverso la campagna, fino ad un bellissimo frutteto. Si fermò ai piedi di un albero, e disse ai bambini: “Eccola!”. I bambini ringraziarono il vento, raccolsero la piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro e corsero a mostrarla alla mamma di Gaia. La mamma era in cucina in quel momento, e Gaia entrò dicendo: “Guarda mamma, abbiamo trovato la piccola casa rossa senza porta e senza finestre, però non riusciamo a trovare la stella…” La mamma sorrise, prese un coltello e tagliò a metà la casa, scoperchiando il tetto. “Sì!” gridarono felici i bambini, “La stella! Che bella!”
(Autore sconosciuto, ne esistono varie versioni anche in rete).
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA per decorare l’albero di Natale o per le finestre, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA Materiale occorrente:
cartoncino colorato carta velina colorata forbici e taglierino colla da carta cartamodello
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA Cartamodello:
Addobbi natalizi fai da te NATIVITÀ STILIZZATA Come si fa:
è molto semplice. Ritagliate la sagoma nel cartoncino:
riportate e ritagliate nella carta veline le varie parti della sagoma da riempire:
ed incollate sul retro della sagoma:
con questo risultato:
Addobbi natalizi fai da te NATIVITA’ STILIZZATA
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
ACQUARELLO STEINERIANO – La visita del raggio di sole. Un tutorial per proporre ai bambini un’esperienza di pittura alla scoperta dello spettro luminoso, giocando coi colori primari per ricavare i secondari. Il racconto accompagna la realizzazione del quadro e, come spesso dico, il processo è molto più interessante del risultato finale, che pure è notevole. Questo percorso è particolarmente adatto a questo periodo dell’anno, in particolare intorno al giorno di Santa Lucia e del Solstizio di inverno, essendo una semplice base meditativa sulla luce.
A seconda dell’età del bambino, otterremo composizioni più semplici, o più elaborate, e vedremo nascere per ogni colore infinite tonalità e sfumature. E’ adatto anche agli adulti. Se è la prima volta che vi cimentate con questa tecnica di pittura ad acquarello, vi consiglio prima di cominciare di leggere qui:
ACQUARELLO STEINERIANO – La visita del raggio di sole
Una mattina di un giorno molto speciale, mentre il sole stava per sorgere offrendo al mondo il suo “Buongiorno!”, uno dei suoi raggi decise di andare a portare agli uomini il suo personale saluto prima di tutti gli altri raggi. Questo raggio era formato, come lo sono tutti i raggi del sole, da sei raggi più piccoli di colore diverso, ma poichè ognuno indossava un mantello bianco, e si muovevano tutti insieme per mano, sembravano un unico raggio bianco.
Era l’alba, e non appena il raggio prese a scendere dal sole, per portare il suo messaggio d’amore al mondo più in fretta che poteva, attraversò una fessura delle persiane di una finestra: era la finestra della cameretta di Antonio, che se ne stava a dormire al canduccio del suo letto. Entrando nella stanza, il raggio andò a posarsi proprio su un vaso di cristallo che si trovava sulla scrivania, e non appena attraversò quel materiale così puro, sfaccettato e trasparente, tutti i piccoli raggi colorati che lo formavano si tolsero i loro mantelli bianchi e andarono a posarsi sul soffitto della stanza, mano nella mano, formando bellissimo girotondo che danzava coloratissimo proprio sopra al letto di Antonio. Dei sei piccoli raggi, i tre maggiori si prendevano cura dei tre minori, e li aiutavano in ogni occasione a brillare della loro luce particolare, li aiutavano ad essere se stessi. I tre fratelli maggiori erano il rosso, il giallo e il blu.
(i bambini stendono i tre colori sul foglio, a loro gusto, facendo in modo di riempirlo, ma evitando che i colori si tocchino tra loro):
Il rosso e il giallo tenevano per mano insieme il piccolo arancio. E il piccolo arancio condivideva il calore del rosso e la luminosità del giallo, stando tra loro, ed era molto felice.
(i bambini lavano bene il pennello, e senza prendere altro colore, portano un po’ di rosso sul giallo e un po’ di giallo sul rosso):
Con l’altra mano il giallo teneva accanto a sè il piccolo verde, aiutato dal blu. E il piccolo verde condivideva la luminosità del giallo e il fresco del blu, stando tra loro, ed era molto felice.
(i bambini, dopo aver lavato bene il pennello e senza aggiungere altro colore portano un po’ di blu sul giallo e un po’ di giallo sul blu):
Con l’altra mano il blu teneva accanto a sè il piccolo viola, aiutato dal rosso. E il piccolo viola condivideva il calore del rosso e il fresco del blu, ed era molto felice.
(Infine i bambini, come per gli altri colore, fanno incontrare tra loro blu e rosso)
Così rosso, arancio, giallo, verde, blu e viola facevano il loro girotondo luminoso guardando dall’alto il bambino, e non passò molto tempo che Antonio sentì la loro luce sulle palpebre chiuse, e aprì gli occhi per vedere cosa stesse succedendo. Si svegliò pensando: “Ma c’è della luce, deve essere già mattino!”.
Si alzò dal letto, si lavò il viso e le mani, e si vestì. Prima di andare in cucina per la colazione, aprì le persiane della sua cameretta, per far entrare più luce. Non appena lo fece, i sei raggi colorati scesero velocissimi dal soffitto, attraversarono di nuovo il cristallo del vaso, si rimisero i loro mantelli bianchi, e felici corsero verso il sole, per riunirsi agli altri raggi e aiutarli a rendere luminoso il giorno. E Antonio guardò fuori e disse “Buongiorno, sole!”, e lo ringraziò per avergli inviato quel raggio a fargli visita nella sua stanza. Era molto contento.
(Adattamento da un racconto di Cornelia Fulton Crary)
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE realizzata in cartoncino colorato e carta velina, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE Materiale occorrente:
cartoncino colorato carta velina colorata forbici e taglierino colla da carta cartamodello
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE Cartamodello:
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE
Come si fa:
riportate il cartamodello sul cartoncino:
e ritagliate. Iniziate poi ad incollare sul retro la carta velina colorata, così:
Questo è il risultato finale:
Se avete bambini più piccoli, mentre vi dedicate a questi addobbi, potete preparare per loro delle semplici sagome di cartoncino (cuori, stelline, alberelli, ecc…), incollare sul retro della carta velina bianca o carta da lucido trasparente, e poi i bambini potranno decorarla incollandovi sopra gli avanzi di carta velina colorata che lascerete sul tavolo a loro disposizione:
Il lavoretto è semplicissimo, ma il risultato bellissimo:
Addobbi natalizi fai da te PALLINA PER L’ALBERO DI NATALE
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Pallina per l’albero di Natale realizzata in cartoncino colorato e carta velina, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile gratuitamente in formato pdf.
Pallina per l’albero di Natale Materiale occorrente:
cartoncino colorato carta velina colorata colla da carta forbici e taglierino cartamodello
Pallina per l’albero di Natale Cartamodello:
Pallina per l’albero di Natale
Come si fa:
riportate il cartamodello sul cartoncino colorato:
e ritagliatelo:
incollate sul retro la carta velina colorata:
con questo risultato:
Pallina per l’albero di Natale
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Vetrofania natalizia PRESEPE trasparente realizzato con cartoncino e carta velina, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE realizzata con cartoncino colorato e carta velina: tutorial e cartamodello scaricabile e stampabili in formato pdf.
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE Materiale occorrente:
carta velina colorata cartoncino colorato forbici e taglierino colla da carta cartamodello
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE
Cartamodello:
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE
Come si fa:
ritagliate la sagoma della stella, eventualmente ingrandendo o rendendo più piccolo il cartamodello, nel cartoncino colorato:
e incollate le veline colorate seguendo il vostro gusto personale, evitando soltanto che le varie veline si sovrappongano tra loro:
Questo è il risultato finale:
Le stelle possono essere appese all’albero di Natale, applicate alle finestre, oppure unite tra loro a formare un festone:
Addobbi natalizi fai da te STELLINA TRASPARENTE
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Vetrofania natalizia – SAN NICOLA, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf. San Nicola si festeggia il 6 dicembre, e per tradizione porta piccole merende e regalini nelle scarpe dei bambini. Qui puoi trovare racconti, canti, informazioni varie, tutorial per realizzare un san Nicola in lana cardata, vetrofanie e molto altro ancora…
Vetrofania natalizia SAN NICOLA Materiale occorrente:
carta velina rossa e bianca carta colorata rossa, arancio e gialla un foglio di carta da lucido trasparente colla da carta forbici e taglierino cartamodello
Cartamodello:
Vetrofania natalizia SAN NICOLA
Come si fa:
Fermate sul cartamodello il foglio di carta da lucido:
Ritagliare e incollare sul foglio trasparente la parte in carta rossa:
la parte in carta arancio:
e la parte in carta gialla:
coprire il tutto con un foglio di carta velina rossa, incollare, e ritagliare le parti bianche, gialle e rosa del cartamodello. Quindi ritagliare le parti del cartamodello nella velina gialla, rosa e bianca e incollare negli spazi ritagliati nella velina rossa:
per scurire il rosso di alcune parti del modello, ritagliare e incollare sulla vetrofania un unlteriore sagoma ritagliata nella forma che serve nel rosso, così:
DECORAZIONI NATALIZIE quadretto trasparente in cartoncino e carta velina colorata, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.
Riportate il cartamodello sul cartoncino e ritagliatelo con forbici e taglierino:
Poi riportate via via le tracce tratteggiate del cartamodello sulla carta velina, ritagliatela ed incollatela alla sagoma di cartoncino. Io ho iniziato con le due fasce blu in alto:
poi ho applicato su tutta la sagoma, sul retro, la velina azzurra:
e ho ritagliato dalla velina azzurra la sagoma della capanna:
seguendo il cartamodello ho ritagliato le parti rosse, gialle e arancio:
e le ho incollate sul retro, sempre seguendo il cartamodello. Col taglierino ho ritagliato le stelle:
e per finire ho incollato sul retro della sagoma una velina bianca:
ANGELO TRASPARENTE di carta velina per decorare le finestre a casa e a scuola, con tutorial passo passo e modello scaricabile e stampabile in formato pdf.
il cartamodello è numerato perchè nelle due pagine dopo questa troverete le varie parti, se volete, da ritagliare una ad una:
Decorazioni natalizie ANGELO TRASPARENTE
Come si fa:
ritagliate tutte le parti che compongono l’angelo; le parti 1, 2, 3, 13 e 14 in giallo, tutte le altre in bianco:
e assemblatele tra loro, semplicemente aiutandovi con l’immagine o seguendo il modello della prima pagina. Io ho cominciato unendo le ali tra loro con un goccio di colla:
Fiocchi di neve presentati in chiave montessoriana, per bambini a partire dai quattro anni d’età. Il risultato finale è molto bello, e si ottiene attraverso un esercizio guidato di ritaglio della carta che ne fa un’interessante attività di preparazione alla scrittura.
Secondo il metodo Montessori “Il vero scopo degli esercizi di vita pratica è aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità motorie e la coordinazione occhio-mano: abilità fondamentali per lo sviluppo cognitivo”. Rientrano tra queste attività i travasi, le pulizie domestiche, l’igiene personale, l’uso delle forbici, la piegatura della carta, ecc…
Per quanto riguarda in particolare l’uso delle forbici, per insegnare ai bambini ad usarle nel modo più semplice e naturale, la cosa migliore è preparare un vassoio per la libera attività, contenente un paio di forbici e della carta colorata da tagliare, dei fogli bianchi e colla da carta. Non occorre presentare un progetto, anzi, lasciando l’attività libera il bambino utilizza tutta la sua immaginazione e la sua capacità di concentrazione. E’ un’attività divertente e al tempo stesso rilassante per il bambino, e gli consente di affinare la motilità fine e la coordinazione occhio-mano. Quando il bambino sa usare le forbici con destrezza, nel vassoio possono essere aggiunti altri materiali da tagliare quali fili, nastri, carta velina, carta di giornale, plastica a bolle, tessuti, ecc… Successivamente nel vassoio vengono inseriti fogli con tracce da ritagliare, prima senza margini, poi inserendo un’ulteriore difficoltà, che consiste nel fermarsi con le forbici prima di arrivare al margine del foglio:
fogli quadrati di carta colorata, preferibilmente da origami forbici matita (se si desidera) colla (se si desidera)
Realizzare questi fiocchi di neve è un’attività che permette ai bambini di sperimentare il concetto di simmetria.
Fiocchi di neve – simmetrie a due
Mostrare ai bambini come piegare a metà il foglio quadrato di carta. Si può scegliere di piegarlo lungo l’altezza:
o lungo la diagonale:
I bambini possono iniziare a ritagliare a mano libera, oppure possono prima disegnare il motivo a matita. E’ importante spiegare in modo chiaro che alcune delle parti di carta, ritagliando, si staccano dal foglio, mentre altre no.
Terminato il lavoro di ritaglio, mostrare bene come aprire il lavoro e distendere la carta. Se lo si desidera, i lavori possono essere applicati su fogli di carta dai colori contrastanti.
Fiocchi di neve – simmetrie a quattro
Mostrare ai bambini come piegare il foglio di carta quadrato in quattro parti, piegando prima lungo una delle diagonali e poi lungo l’altezza del triangolo ottenuto, per ottenere 4 spicchi:
I bambini possono iniziare a ritagliare a mano libera, o preparando prima il disegno con la matita. E’ importante ricordare di lasciare degli spazi non tagliati lungo le piegature.
Quando il ritaglio della carta piegata è terminato,
mostrare ai bambini con chiarezza come aprire i vari “sportellini”, stirando bene con le mani le pieghe.
Fiocchi di neve – simmetrie a sei
Mostrare ai bambini come piegare il foglio quadrato di carta in modo da ottenere 6 spicchi. Con questa piegatura si ottengono bellissimi fiocchi di neve, ne avevo pubblicati una serie qui:
Per la piegatura a sei spicchi, procedere così; pieghiamo il quadrato lungo una delle diagonali, poi pieghiamo in modo da sovrapporre l’angolo A sull’angolo B:
Pieghiamo il triangolo ottenuto in tre, così:
Teniamo presente qual è la piega principale, cioè quella non sfogliabile:
Come sempre, il bambino può scegliere di eseguire dei tagli a mano libera, oppure disegnare delle tracce da seguire:
Fiocchi di neve – simmetrie a otto
Piegare il foglietto quadrato lungo una delle due diagonali:
poi piegare lungo l’altezza del triangolo ottenuto:
ripetere, piegando lungo l’altezza del nuovo triangolo ottenuto:
praticare i tagli a mano libera, o disegnando prima delle tracce da seguire:
aprire:
Fiocchi di neve – simmetrie a dodici
Si ottengo aggiungendo alla piegatura della simmetria a sei, questa ulteriore piegatura:
e procedere come spiegato per gli altri fiocchi di neve:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
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