Tutorial pop up 12

Tutorial pop up 12 – modello pdf scaricabile e stampabile gratuitamente e istruzioni per realizzare pagine pop up  coi bambini. Si tratta delle figure di base, da personalizzare a piacere aggiungendo elementi e decorazioni.

Per realizzare i modelli io ho usato la nostra carta marmorizzata, ma per tutti i pop up la carta migliore è il cartoncino lucido, che è resistente e scivola bene.

______________________________

MATERIALE OCCORRENTE

carta cartamodello, da ingrandire a piacere (se volete)
forbici e taglierino
colla da carta
matita

COME SI FA

Questo è uno dei classici meccanismi pop up che servono a produrre un rumore all’apertura della pagina.

Riportate il modello sulla carta scelta (salvo diversa indicazione, sul diritto) e ritagliate i vari elementi:

Procedete con le piegature “a monte” e “a valle” come indicato nel modello; così:

infilate la parte dentellata all’interno della fessura ritagliata, in questo modo:

incollate l’elemento a forma di sega in questo modo (D su D), dopo aver ripiegato ed incollato la linguetta che serve da rinforzo:

poi incolliamo la linguetta B sul segno B presente sempre sulla pagina di destra, ed infine la linguetta C sul segno C:

infiliamo l’elemento seghettato lungo all’interno del foro :

Infilate la linguetta di sinistra nel taglio A praticato sulla facciata sinistra del foglio:

Girate e incollate la linguetta sul retro:

Ed è fatta!

Questo è lo stesso modello realizzato con carta bianca da pittura e decorato dal bambino con colori ad olio:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Libri illustrati: Tararì Tararera

Libri illustrati: Tararì Tararera.

“Un libro per bambini piccoli si legge e si ascolta più volentieri se il testo contiene:

– RIMA: facilita la memorizzazione, produce un piacevole effetto sonoro, si accompagna quasi sempre ad un sorriso
– RITMO: invita ad accompagnare il suono delle parole con movimenti del corpo
– RIPETIZIONE: facilita la comprensione, favorisce la lettura corale, aiuta a prevedere lo sviluppo della storia.”

Tararì tararera. Storia in lingua Piripù per il puro piacere di raccontare storie ai Piripù Bibi: un libro di Emanuela Bussolati

Le avventure del piccolo Piripù Bibi sono narrate in una lingua inventata: un’allegra sequenza di suoni che invitano il lettore adulto a giocare con le intonazioni della voce, le espressioni del viso e del corpo… e creare così una giocosa complicità che rende unico ogni legame. E questa la magia di narrare oltre le parole. ” 

“Le avventure del piccolo Piripù Bibi sono narrate in lingua Piripù, una sequenza di suoni che si rendono comprensibili attraverso l’intonazione della voce, esattamente come fa una mamma con il suo bambino molto piccolo, e attraverso la lettura delle immagini.”  

All’uscita della prima edizione, l’autrice lo definisce il suo libro “fuori di zucca”.

“Si sono provati libri “per bambini” con immagini destrutturate, libri gioco o giocattolo, libri profumati e gadget con libri. Io ho voluto provare il librocongenitorichesidivertonoaleggere.”

Per far questo, bisognava dimenticare chi sa leggere e chi non sa, chi parla una lingua e chi un’altra e pensare unicamente al complice divertimento tra un adulto e un bambino che scoprono una storia…

Poco importa che si sbaglino le parole: ci si farà una risata. Poco importa se il livello “AUTORIALE” non è stampato a caratteri cubitali: al bambino interessa solo condividere un momento di allegria con la persona a cui vuole bene.

“Piripù Bibi, con la sua voglia di diventare grande, di inventarsi la sua vita, di scoprirne i momenti piacevoli e… anche quelli rischiosi, con coraggio e curiosità, ha vinto il premio Andersen 2010 come miglior libro 0-6 anni e il Super premio Andersen 2010 come libro dell’anno, con queste motivazioni:

– per essere quanto mai coinvolgente e godibile, di assoluta originalità;

– per essere un libro semplice e lineare frutto di un attento e colto progetto linguistico e grafico;

– per regalarci un implicito invito a far sì che piccoli lettori e adulti possano incontrarsi e stare felicemente insieme.

Dice ancora l’autrice: “L’intento di questa storia e dell’uso di questo linguaggio era far riflettere i grandi sul fatto che senza passione e senza gioco, non si può trasmettere il piacere di esistere, il piacere di esprimersi e infine il piacere di leggere. Ma soprattutto le prime due cose, perché il piacere di leggere non è indispensabile alla vita, anche se la arricchisce molto. Invece esprimersi e apprezzare i momenti belli, questo sì è indispensabile.”

“Malgrado il mio desiderio di linguaggio transculturale, mi ero resa conto che la lingua piripù era un gram-lo italianeggiante. Ma il gioco della lettura in piripù no. Quello è assolutamente trasversale. E vedere bambini di ogni provenienza rimanere in sospeso al “Mé mimia”, ridere come pazzi al “Pum pum patàm patapàm…stò!” e dondolarsi al “Nena nina, nina nena…” è per me una grande gioia.”

Infine:

“Disegnare un piripù è facilissimo. Bisogna imparare però a strappare. Strana cosa, i bambini, che piccolissimi sanno strappare molto bene, tanto più sono grandi, tanto più si trovano impacciati. Allora è vero che si nasce competenti e via via si selezionano le competenze, trattenendo solo quelle più immediatamente utili?”

Il protagonista, Piripù Bibi, è il più piccolo di una famiglia composta da Piripù Pa, Piripù Ma, Piripù So e Piripù Bé.  Piripù Bibi, che non può seguire gli altri sugli alberi, si annoia a starsene solo e decide allora di tagliare la corda che lo tiene legato alla madre, e cammina cammina, si inoltra nella foresta alla ricerca di avventure. Incontra un “Bubolo bibi”, un cucciolo di leopardo, e gli gioca un brutto scherzo, che non finisce bene; ancor di peggio gli succederebbe se un enorme elefante non intervenisse a salvarlo da un terribile serpente: “Spaciac!”, recita il testo mentre le zampe dell’elefante stritolano il rettile. Ma arriva la sera, e Piripù Bibi si è troppo allontanato: riuscirà a tornare a casa? Angela Dal Gobbo, da LiBeR 87 

Consiglio questo libro a tutte le persone che sanno che ogni amore ha la sua propria lingua, e lo vogliono dire ai bambini… mica per insegnarglielo, non serve,  ma per dire soltanto che anche i grandi lo sanno.

Riferimenti nel web:

http://emanuelabussolati.wordpress.com

http://emanuelabussolati.wordpress.com/

http://www.idest.net/

http://www.deastore.com

http://www.ibs.it/

http://www.natiperleggere.it/

http://www.nessundove.net/

http://biblioragazziletture.wordpress.com/

http://www.natiperleggere.it/

http://www.natiperleggere.it

I libri del Dr Seuss

I libri del Dr Seuss. Theodor Seuss Geisel (1904 – 1991),  scrittore  poeta  illustratore e vignettista americano, è noto in tutto il mondo per i suoi libri per bambini, caratterizzati dalla presenza di personaggi fantastici e testi in rima, scritti sotto lo pseudonimo di Dr. Seuss. Ve ne sono molti altri, per i quali Seuss ha curato solo i testi o solo le illustrazioni firmandosi con lo pseudonimo Theo LeSieg (“LeSieg” è “Geisel” scritto al contrario), e, in un caso, Rosetta Stone.

I suoi libri più celebri sono disponibili in italiano nella collana “I libri del Dr Seuss” di Giunti Editore, tradotti da Anna Sarfatti; sempre dell’editore  Giunti, “A scuola con il Dr. Seuss”. Mondadori ha pubblicato nel 2000 “Il Grinch“, traduzione di Ilva Tron e Fiamma Izzo:

 Il Grinch
Regia di Ron Howard – Universal Pictures

Seuss nacque nel 1904 a Springfield nel Massachusetts, da una famiglia di immigrati tedeschi. Lasciati gli studi universitari prima del conseguimento della laurea, iniziò la sua carriera scrivendo e disegnando vignette umoristiche per vari giornali e riviste e divenne famoso grazie alla pubblicità di Flit , un insetticida comune a quel tempo; durante la grande depressione disegno per varie altre campagne pubblicitarie.

Il suo primo libro per bambini pubblicato a fatica, ma che riscosse grande successo,  fu “L’uovo di Ortone“.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, si dedicò alla satira politica, disegnando oltre 400 vignette in due anni, poi pubblicate in “Il Dr. Seuss va alla guerra”. Dal 1942 rivolse tutte le sue energie per sostenere lo sforzo bellico degli Stati Uniti. Assegnato alla “Divisione di Informazione ed Educazione” a Hollywood, sotto la direzione di Frank Capra, si occupò di film educativi per i soldati.

Durante la sua attività in ambito cinematografico vinse due Oscar ed ottenne altri numerosi successi, ma nonostante ciò, lasciò presto il cinema per tornare ai libri.

Nel maggio del 1954, la rivista Life pubblicò un rapporto sull’analfabetismo tra i bambini in età scolare, che si concludeva con l’affermazione che i bambini non imparavano a leggere perché i loro libri erano inadeguati e noiosi. Di conseguenza, William E. Spaulding, editore di libri per l’infanzia, compilò una lista di 348 parole base da saper riconoscere in prima elementare, e Seuss gli rispose promettendo che sarebbe riuscito a scrivere un libro utilizzando tali parole, ma riducendole a 250; nove mesi più tardi, con 236 delle parole stabilite, completò Il gatto e il cappello matto” , primo titolo della collana  “Beginner Books”, di cui poi Seuss assunse la presidenza. Il gatto e il cappello matto centrò l’obiettivo e in tre anni ne furono vendute quasi un milione di copie.

I libri della sezione “Beginner books” dovevano rispondere a criteri fissi, tra i quali:

– dovevano essere costruiti con le 225 parole che rappresentano il vocabolario base;

– ogni facciata non poteva contenere più di un’illustrazione;

– le illustrazioni delle facciate destra e sinistra dovevano formare insieme un’unità artistica;

– il testo poteva contenere solo i particolari presenti anche nelle immagini, e non altri.

A titolo di curiosità, c’è da riportare che Prosciutto e uova verdi , meraviglioso libretto del 1960, è scritto con sole 50 parole (a, am, and, anywhere, are, be, boat, box, car, could, dark, do, eat, eggs, fox, goat, good, green, ham, here, house, I, if, in, let, like, may, me, mouse, not, on, or, rain, Sam, say, see, so, thank, that, the, them, there, they, train, tree, try, will, with, would, you), ed è forse il suo libro più bello. E’ nato da una scommessa tra Seuss e il suo editore (Bennett Cerf) che, dopo la pubblicazione di The Cat in the Hat , affermò che non era possibile realizzare un libro con così poche parole. 

Ma il valore dei libri del Dr Seuss non consiste solo in questa ricerca di “leggibilità”;  per l’autore infatti non c’è tema che non possa essere affrontato dai bambini: la diversità, la difesa dell’ambiente, l’adozione, la guerra, la minaccia del nucleare, il consumismo e il materialismo, l’uguaglianza razziale …

Nel 1984 Seuss fu insignito del Premio Pulitzer “per il suo contributo di quasi mezzo secolo all’educazione e al divertimento dei bambini americani e dei loro genitori“.

Morì all’età di 87 anni; nel corso della sua vita si sposò due volte, e pur avendo dedicato gran parte della sua vita a scrivere libri per bambini, non ebbe figli.

Negli USA il 2 marzo, data di nascita del Dr Seuss,  è la data adottata dalla National Education Association come giornata della promozione della lettura: il “Read across America day”.

___________________

Di seguito i libri del Dr Seuss disponibili nella nostra lingua. Trattandosi di testi in rima, a dire la verità, varrebbe la pena considerare anche la lettura dei testi originali in Inglese. Per quanto riguarda l’età consigliata, rientrano nella fascia di ascolto  a partire dai quattro anni, ma possono sicuramente essere apprezzati anche dai bambini più piccoli, ad esempio, L’uovo di Ortone e Prosciutto e uova verdi. Piacciono poi a tutte le età, sia da leggere, sia da ascoltare.

_________________

 L’uovo di Ortone – Horton hatches the egg

“Lo penso e lo dico, lo dico e lo penso, onor di elefante, al cento per cento!”

Questo racconto in versi ha al centro un elefante generoso e fedele che si prende l’impegno di covare l’uovo di un’allodola alquanto irresponsabile: alla fine l’amore vincerà anche le leggi di natura…

Un tipo affidabile e leale, Ortone l’elefante: la sua parola d’onore vale tanto oro quanto (lui) pesa. Una volta che ha promesso di badare all’uovo della signora Giodola, un’allodola, niente può schiodarlo dal nido. Neanche se il nido è su un albero, neanche se l’uovo dovrà covarselo tutto da solo per un sacco di tempo, a costo di fare figuracce, buscarsi raffreddori sotto la pioggia o vedersela con tre cacciatori armati fino ai denti. E quando, finalmente, il pulcino si decide a nascere…

E’ una storia che insegna ad essere tenaci e a mantenere le promesse. Piace anche ai bambini più piccoli grazie alle belle illustrazioni ed al testo in rima, ma è consigliato in particolare dai cinque agli otto anni.

Giodola (Mayzie) l’allodola è stanca di covare e vorrebbe prendersi una vacanza alle Canarie (Palm Beach), così chiede ad Ortone l’elefante di sostituirla perchè lei possa fare una “breve pausa”, che in realtà finisce col diventare un trasferimento permanente… Ortone all’inizio rifiuta, ma poi si presta ad aiutare la sua amica. Il tempo passa, e l’elefante resiste, continuando a covare il suo uovo… Lo spettacolo di un elefante seduto su un albero non passa inosservato nella giungla, e il povero Ortone viene deriso dagli amici, preso di mira dal cattivo tempo e dai cacciatori, e molto altro, ma non abbandona mai il piccolo uovo che gli è stato affidato.

Nonostante le difficoltà e anche quando è chiaro che Giodola non farà mai ritorno, Ortone continua a ripetere : “Lo penso e lo dico, lo dico e lo penso, onor di elefante, al cento per cento!” ed insiste a mantenere la sua parola.

Quando finalmente l’uovo si schiude, la creatura che ne esce è un’incrocio tra allodola ed elefante. Il nuovo nato e Ortone fanno felicemente ritorno nella giungla, e Giodola rimane sola.

L’uovo di Ortone è, tra quelli del Dr Seuss,  uno dei più amati, e rappresenta un classico della letteratura per l’infanzia. E’ una delicata favola sull’adozione raccontata con umorismo e leggerezza, attraverso rime ripetizioni e nonsense, e le illustrazioni che accompagnano il testo aiutano a sorridere mentre ci parlano di impegno, integrità e perseveranza.

Il gatto e il cappello matto – The Cat in the Hat” 

Il gatto
Regia di Bo Welch – Universal Pictures

“The Cat in the Hat” è, come già detto, il libro che ha inaugurato la collana “Beginner Books”, dedicata alla causa dell’alfabetizzazione di base negli USA. Il protagonista è un gatto antropomorfo che porta un grande cappello a strisce bianche e rosse sulla testa e un grande papillon rosso legato al collo. Il personaggio comparirà in altri cinque libri successivi: The Cat in the Hat Comes Back, The Cat in the Hat Song Book, The Cat’s Quizzer, I Can Read with My Eyes Shut! Daisy-Head Mayzie, e diventerà il logo dei libri del Dr Seuss.

La vicenda inizia col gatto matto che irrompe nella casa di due bambini (Sally e suo fratello) che se stanno seduti davanti alla finestra in un noioso giorno di pioggia,  portando allegria, esuberanza, trasgressione e caos, mentre la mamma è uscita.  Il gatto si lancia in ogni genere di acrobazia per divertire i due bambini, ad un certo punto arriva a tenere un numero impressionante di oggetti in equilibrio mentre sta in bilico su una palla. Poi prova portando in casa una grande scatola che contiene due strane creature: I Cosi (Thing One e Thing Two), che cominciano a far volare gli oggetti di casa come aquiloni. Le pazzie del gatto sono invano osteggiate dall’animale domestico di casa: un pesce molto saggio.

I bambini riescono alla fine a riprendere il controllo della situazione, catturano gli oggetti volanti con una rete e tranquillizzano il gatto, che, per rimediare ai guai procurati, ripulisce tutta alla casa alla perfezione e sparisce proprio un attimo prima del ritorno della mamma. La madre chiede ai bambini cosa hanno fatto mentre lei era fuori, ma la loro risposta  non si sa…

Da un punto di vista letterario, Il gatto e il cappello matto è una prodezza di abilità, dal momento che, utilizzando un vocabolario elementare e ridotto, riesce a raccontare in rima una storia ricca e divertente.

E’ un libro adattissimo alla lettura ad alta voce: i bambini ascolteranno rapiti e presto impareranno a memoria le brillanti rime che contiene.

Le immagini poi, si sposano meravigliosamente col testo. E’ consigliato a partire dai quattro anni, ma può essere presentato anche prima, e naturalmente poi a lettori, adulti e bambini di qualsiasi età,  che amino le rime e i racconti surreali.

________________________________

Ortone i e piccoli Chi – Horton hears a Who!” 

Ortone e il mondo dei Chi
Regia di Jimmy Hayward, Steve Martino – 20th Century Fox Home Entertainment

“”Io devo salvarlo, perché questo penso : ognuno è importante, sia piccolo o immenso.”

Seuss scrisse questa nuova avventura di Ortone nel 1954, e il ritornello che la caratterizza portò da subito a definirla come una lezione in rima a tutela delle minoranze e dei loro diritti.

La città dei piccolissimi Chi corre il rischio di essere distrutta e l’elefante Ortone, che ha sentito il grido d’aiuto dei suoi piccoli abitanti,  cerca in tutti i modi di difenderli. La città dei Chi è davvero piccolissima: sta tutta intera in un granello di polvere. Ortone decide di chiedere aiuto ai suoi amici della giungla, ma le scimmie, i canguri e tutti gli altri animali non gli credono, lo prendono in giro e cercano di fargli credere che è diventato matto.

Ortone non si scoraggia,  trova un modo molto rumoroso per dimostrare a tutti l’esistenza dei suoi nuovi minuscoli amici, e facendosi aiutare proprio da loro, fa capire a tutti gli animali della giungla che ogni essere, seppur minuscolo e invisibile, va rispettato e aiutato. E tutti, Ortone, i suoi amici più piccoli e i suoi amici più grandi, imparano l’importanza del lavorare insieme per il bene comune.

Per molti è, insieme a Prosciutto e uova verdi, tra i più bei libri del Dr Seuss, per la sua comicità surreale e per la capacità dell’autore di trattare temi universali come l’uguaglianza in modo spontaneo e sincero, senza retorica e in un modo che parla davvero al cuore dei piccoli (e grandi) lettori.

E’ consigliato a partire dai cinque anni d’età, ma vale quanto detto per i libri precedenti.

Il ritorno del gatto col cappello – The Cat in the Hat Comes Back

“…anche io per fortuna, ho un esperto aiutante!”

Ancora una volta, la mamma ha lasciato Sally e suo fratello soli a casa, ma questa volta dando loro l’incarico di sgombrare il giardino dalla gran quantità di neve che è caduta in quei giorni, mentre lei è via.

I due fratellini si mettono all’opera, quando all’improvviso riappare il gatto matto, e ricominciano i guai…

Come se non bastasse, questa volta è accompagnato da tanti piccoli amici. 26, per la precisione e ciascuno chiamato a suo modo: A, B, C, D, E, F, G, H,…

… una prima introduzione alle lettere dell’alfabeto.

________________________

Gli Snicci e altre storie – The Sneetches and Other Stories

Gli Snicci sono dei simpatici animaletti che si dividono in due categorie: quelli con una stellina verde sulla pancia e quelli senza.

I primi si sentono superiori, finché nel loro mondo non si presenta uno strano personaggio capace di mettere e togliere le stelle a piacere…

Che paura! e Troppi Cicci sono le altre due storie in rima contenute in questo libro dove, fra l’altro, ci capita anche di vedere un paio di pantaloni andare in giro da soli! 

Fu allora che si mossero. Quei pantaloni vuoti!
Sembrava che saltassero, così, senza piloti!

Tre storie in un solo libro, tanti personaggi per ridere e riflettere…

Gli Snicci (Sneetches)  è un racconto pensato dal Dr Seuss come satira della discriminazione tra razze e culture, ispirato in particolare dalla sua opposizione all’antisemitismo .

__________________________

Prosciutto e uova verdi –  Green eggs and ham

“Sono Nando, sono Nando detto Ferdi… vuoi prosciutto e uova verdi?”

“I am Sam, Sam I a m… do you want green eggs and ham?”

Una delle opere più conosciute del Dr. Seuss, sia per la vivacità delle immagini, sia per la simpatia del testo, che verte attorno a un vassoio contenente un insolito cibo colorato…

“No al prosciutto e uova verdi, non li voglio, detto Ferdi!”

Un personaggio noto come “detto Ferdi” (Sam I Am) assilla un altro personaggio per convincerlo ad assaggiare un piatto dall’aspetto molto bizzarro: prosciutto e uova verdi.

Lui rifiuta, ma “detto Ferdi” non demorde, lo segue e gli chiede se vuole assaggiarli magari in un posticino speciale oppure in compagnia di qualcuno in particolare, proponendogli un alto ramo, un’auto, una galleria, una cassa, un topino, una capretta, una volpe, un tavolino…

Alla fine, pur di liberarsi dallo scocciatore, la vittima accetta di assaggiare la pietanza e scopre che gli piace, ma così tanto da dichiarare di volerne mangiare ancora ” in barchetta! Anche insieme alla capretta…E anche sotto l’acquazzone. E sul treno. E in galleria. E sull’auto. E sul ramo. Che delizia, mamma mia!”.

Uno dei libri più belli e divertenti del Dr Seuss, consigliato da Nati per leggere a partire dai tre anni d’età. Può essere utile per vincere la diffidenza dei bambini nei confronti dei cibi nuovi.  

L’ottima traduzione italiana restituisce, dell’originale, la vivacità e la bizzarria delle scelte lessicali, la rima e il gioco della ripetizione e dell’accumulo.” 

________________

 C’è un mostrino nel taschino – There’s a wocket in my pocket!

Simpatici o antipatici, gentili o dispettosi, tanto piccoli da entrare nel taschino o grandi a tal punto da riempire il divano, questi mostri e mostrini sono proprio dappertutto!… ma non si sta poi tanto male in una casa così! 

I mostrini sono dappertutto: Basetto nel cassetto, Cavello nel lavello, Ploccia nella doccia, Uvano sul divano, Famino nel camino, Sottiglia nella bottiglia…

_____________________

La battaglia del burroThe butter battle book

Gli Zighi e gli Zaghi (Yooks e Zooks) sono due popolazioni tra loro in lotta per uno strano motivo: gli uni imburrano le fette di pane nella parte superiore, gli altri inferiore.

Da questa insignificante (ma per loro importantissima) diversità scaturisce un conflitto destinato sempre più a inasprirsi, con l’uso di tante e strampalate armi, fino a quando…

Il libro contiene anche la storia dei Rax, due esseri scorbutici e litigiosi, che si accapigliano per un diritto di precedenza.

”La battaglia del burro” è stato per sei mesi nella classifica del New York Times dei libri più venduti al pubblico adulto, unico libro per ragazzi cui sia toccato un così prestigioso e prolungato riconoscimento.

E correndo arruffato, fui da un grido gelato:

“Se tu spruzzi noi Zaghi, tu sarai rispruzzato!”

La follia della guerra, la corsa agli armamenti e l’odio razziale…

Questo libro è stato scritto durante la Guerra Fredda, e riflette le preoccupazioni del tempo, in particolare la percezione della possibilità della fine della vita a causa di  una guerra nucleare.

Zighi e Zaghi vivono su lati opposti di una lunga parete curva, abbastanza simile al Muro di Berlino . Il conflitto tra le due parti porta ad una corsa agli armamenti , e i due popoli cominciano a competere tra loro per chi realizza armi più grandi ed efficienti dell’altro.

Nessuna soluzione viene raggiunta alla fine del libro, che si chiude con i generali di entrambe le fazioni sul muro, pronti entrambi  a far cadere le loro bombe, e in attesa di vedere chi lo farà per primo.

_____________________

Il paese di Solla Sulla – I had a trouble in getting to Solla Sollew

Uno strampalato e avventuroso viaggio in rima verso il paese di Solla Sulla sulle acque del fiume Trastulla, laddove ”soffre poco chi è là, quasi nulla”.

Nel consueto ritmo e umorismo, proprio dei libri del Dr. Seuss, anche questa volta la voce narrante si trova coinvolta in molteplici incontri/scontri con problemi, personaggi, ambienti che divertono il lettore.

Un libro che insegna a non scappare dai guai, ma ad affrontarli. Il protagonista si avvia alla ricerca di Solla Sulla, città dove si soffre poco o quasi nulla, per evitare i suoi guai.

Per raggiungerla ne passa di tutti i colori, e quando arriva scopre che un piccolo, piccolissimo guaio, rende la città inagibile. Che fare? andarsene a Bao Baba Ballero, dove non soffre nessuno davvero? oppure….. tornarsene a casa e affrontare i propri guai?

Da oggi in poi sono pronto.
I miei guai si preparino…
io NON TEMO lo scontro!”

_________________________

Il LoraxThe Lorax

Lorax. Il guardiano della foresta
Regia di Chris Renaud, Kyle Balda – Universal Pictures

Il Lorax è un ometto un po’ scontroso, una piccola sentinella che difende gli alberi e gli animali della felice foresta dei Lecci Lanicci.

Un giorno, però, in quel paradiso giunge l’intraprendente Chi-Fu e le cose cominciano a cambiare…

Una storia divertente e bizzarra, scritta nel 1971 dal grande Theodor Geisel, in arte Dr. Seuss, che ci ricorda che in ogni angolo del mondo rischiamo di perdere le nostre risorse naturali. A meno che… 

 “Sono il Lorax. E per gli alberi parlo. Io parlo per gli alberi perché voce non hanno.” 

Riferimenti nel web:

http://en.wikipedia.org/wiki/Dr._Seuss

http://www.seussville.com/

http://www.annasarfatti.it/css/home_static.htm

Anna Sarfatti, Il Dr. Seuss, lo scrittore per bambini che inventò l’alfabeto oltre la Z

http://www.giuntistore.it/customer/search.php?in_id_collana=473

http://www.lafeltrinelli.it/catalogo/aut/214917.html

Naturalmente nel web ci sono moltissimi spunti di lavoro che hanno come base di partenza la lettura dei libri del Dr Seuss; sto raccogliendo il materiale qui:

Gnometti sabbiolini TUTORIAL e RACCONTO

Gnometti sabbiolini TUTORIAL con cartamodello stampabile gratuitamente in formato pdf e RACCONTO. Il tutorial può essere utile anche per realizzare gli Gnomi della Matematica Waldorf (verde, rosso, giallo e blu).

L’omino del sonno
C’è un omino piccino piccino
che va in giro soltanto di sera
e cammina pianino pianino
con un sacco di polvere nera.
E’ l’omino inventor del dormire
che nel lungo serale cammino
senza farsi veder ne’ sentire
porta il sonno per ogni bambino.
Non si sa se sia bello o sia brutto
se sia vecchio più o meno del nonno
si sa solo che va dappertutto
e che lascia, passando, un gran sonno.
Quando stanchi si senton gli occhietti
è perché sta passando l’omino
ed è l’ora in cui tutti i bimbetti
fan la nanna nel loro lettino!
(J. Colombini Monti)

Materiale occorrente:

– tessuto (io ho usato la manica di una vecchia maglia)
– maglina per bambole
– lana bianca per imbottire e per barba e capelli
– ago, filo, forbici
– semi di lino e fiori di lavanda

Come si fa:
Riportate il cartamodello sul tessuto e tagliate:

(il cartamodello è questo):

Poi fate la prima cucitura così (a mano o con la macchina da cucire):

Sovrapponete così il dietro (quello che avete parzialmente cucito) al davanti e cucite; cucite anche il berretto:

Quindi rivoltate sul dritto:

Ora prepariamo la testina. Facciamo un nodo, poi usiamo i ciuffi che avanzano per formare una pallina, tipo gomitolo:

Rivestiamo la pallina con una falda di lana, chiudiamo sul collo, poi facciamo una legatura per dividere volto da cranio, e sul volto passiamo lungo la metà un filo, tiriamolo bene e fermiamo, per formare la linea degli occhi:

Arrotoliamo del filo intorno al collo:

Rivestiamo con la maglina e aggiungiamo una pallina per il naso:

Con un cucchiaino riempiamo il corpo dello gnomo di semi di lino e fiori di lavanda:

Quindi cuciamo intorno al collo, ricamiamo occhi e bocca, aggiungiamo barba e capelli, e se vogliamo un sacchettino di stoffa pieno di semini, e lo Gnomo Sabbiolino è pronto:

Ma chi è lo Gnomo Sabbiolino?

Si tratta di un personaggio che fa parte della cultura popolare di molti paesi; presente anche in alcune regioni italiane,  è molto celebrato in particolare in Germania come “Sandmann” .

L’omino del sonno
Ha un lume sul cuore,
ma fioco fioco,
Appena un chiarore.
L’omino del sonno
Ha scarpe di panno,
Quando cammina
Rumore non fanno.
L’omino del sonno
Ha in testa un berretto,
Di lana calda,
Per stare a letto.
L’omino del sonno
Va in giro in vestaglia,
Tutta rossa,
Fatta a maglia.
L’omino del sonno
Ha in mano un sacchetto
Con due cordelle
Legato stretto.
Dentro il sacchetto
Ha una polverina
Che non si vede, leggera fina
Butta la polvere lesto l’omino:
Già dorme il bimbo, lui spegne il lumino.
(M.Martini)

Ha molti nomi, è anche Mago Sabbiolino e Orco Sabbiolino (se porta sogni brutti), Ole-Luk-Oie, Sandmann, Ole Chiudigliocchi, Serralocchi, ecc…

La storia tradizionale è all’incirca questa:

“Sabbiolino è un nano che porta un grosso sacco sulle spalle. Tutte le  sere, al crepuscolo, si toglie le scarpe per non fare rumore e viene da noi, nel mondo degli umani. E ‘così piccolo e così bravo a nascondersi, che nessuno riesce a vederlo e nessuno saprebbe riconoscerlo. Questo è un gran bene, perchè se per disgrazia capitasse ad un umano di vederlo, il povero Sabbiolino svanirebbe nel nulla…

Sabbiolino ha molto, molto lavoro da fare ogni sera! Deve far visita a tutti i bambini che devono addormentarsi nei loro caldi lettini…  e così saltella e svolazza per tutta la notte. Prima va dai bambini più piccoli.  Aspetta che nelle camerette ci sia buio, per non farsi vedere, si mette davanti al lettino, apre il suo sacco e prende due chicchi di sabbia.

Appena il bambino chiude gli occhi,  posa delicatamente i granelli uno sull’occhio destro e uno sull’occhio sinistro, e comincia a raccontare una storia nell’orecchio del piccolo: “C’era una volta un bambino che partì per  il deserto, in cerca di fiabe. Il suo villaggio le aveva perse tutte, insieme alla fantasia, e il bambino, anche se piccolo, era determinato e coraggioso, e voleva ritrovarle e riportarle al villaggio. Cammina cammina, arrivò ad una foresta di pietra, e lì trovò uno scrigno con scritto il suo nome. Meravigliato lo aprì e vi trovò…”

Arrivato a questo punto della storia Sabbiolino si ferma, il bambino si è ormai addormentato dolcemente, a volte ha anche iniziato a russare, e può sognare il seguito della storia. Silenziosamente il nano esce dalla cameretta e va a trovare un altro bambino.

Quando ha terminato il suo lavoro coi più piccoli, Sabbiolino va a far visita anche ai bambini più grandi, ma per farli addormentare invece della sabbia, usa chicchi di mais, che soffia sui loro occhi, e anche loro si addormentano felici.

Il suo è un lavoro molto importante, perchè se per caso si dimenticasse di un bambino, il poverino non potrebbe dormire per tutta la notte…

Nessuno, nemmeno i bambini possono vedere Sabbiolino, ma almeno i bambini possono vedere, al mattino, una piccola traccia che il nano lascia per loro: la sabbiolina negli occhi…”

Esistono innumerevoli varianti, a volte Sabbiolino si serve di un’asina per compiere il suo lavoro, altre volte spruzza latte negli occhi, o polvere di stelle, ecc…

Dalla tradizione alla letteratura, esistono due famosi racconti che hanno per protagonista Sabbiolino.
Il primo é Ole-Luk-Oie, di Hans Christian Andersen:

“In tutto il mondo non c’è nessuno che sappia tante storie quante ne sa Ole Chiudigliocchi. E come le sa raccontare! Verso sera, quando i bambini sono ancora seduti a tavola, o sulle loro seggiole, arriva Ole Chiudigliocchi, sale le scale silenziosamente, perché cammina senza scarpe, apre lentamente la porta e plaff! spruzza un po’ di latte negli occhietti dei bambini, poco, poco, ma comunque abbastanza perché loro non riescano più a tenere gli occhi aperti e perciò non lo vedano; sguscia dietro di loro, gli soffia dolcemente sul collo e subito sentono la testa pesante, ma non tanto da far male; perché Ole Chiudigliocchi vuole il bene dei bambini, desidera soltanto che stiano tranquilli, e loro sono davvero tranquilli solo quando finalmente vanno a letto e devono stare zitti perché lui possa raccontare le sue storie. Quando i bambini finalmente dormono, Ole Chiudigliocchi si siede sul loro letto; ha un bel vestito, un mantello di seta, ma è impossibile dire di che colore è perché a ogni suo movimento ha riflessi ora verdi, ora rossi, ora blu. Tiene sotto le braccia due ombrelli, uno pieno di figure, e lo apre sopra i bambini buoni che così sognano per tutta la notte le storie più belle, l’altro invece non ha niente e viene aperto sui bambini cattivi che così dormono in modo strano e quando si svegliano la mattina, non hanno sognato niente. Ora ascoltiamo come Ole Chiudigliocchi per tutta una settimana si è recato da un bambino di nome Hjalmar, e sentiamo che cosa gli ha raccontato. Sono sette storie in tutto, perché ci sono sette giorni in una settimana…”

Puoi leggere il seguito qui:
http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/andersen/ole.htm
http://www.softwareparadiso.it/studio/letteratura/40_novelle/il_folletto_serralocchi.html

Il secondo è Der Sandmann, L’Uomo della Sabbia,  di E.T.A. Hoffmann, che se volete potete leggere qui. In questo caso l’uomo di sabbia è una sorta di uomo nero, inserito in un racconto gotico che ha avuto grande successo, e che è stato anche analizzato da Freud.

Sulla storia Der Sandmann è basato anche il balletto  Coppelia.

Libri illustrati: Il mio fratellino dalla luna

Libri illustrati: Il mio fratellino dalla luna “Abbiamo voluto realizzare questo film perchè per noi era un modo di raccontare un po’ la nostra storia, e per parlare di autismo in molto semplice.

Volevamo che fosse un film per tutti: genitori, professionisti, persone per le quali l’autismo non significa nulla…

Le storie sono prese dalla vita reale: storie che si erano accumulate nel tempo e che erano diventate insopportabili per il bambino e per noi. La chiave umoristica è quella che ci ha permesso di stabilire la distanza necessaria a raccontarle.

Volevamo mostrare anche graficamente l’isolamento del nostro bambino che vive accanto a noi, ma mai realmente con noi, come in una bolla. Ma non volevamo dare un messaggio triste, ecco perché nostro figlio è in una bolla di luce che può anche espandersi un po’, quando sua sorella, a volte, riesce a mettersi in contatto con lui.”

Frédéric Philibert

Fonte: http://www.blogfondation.orange.com

Vimeo

Corto animato “Mon petit frère de la lune” (Il mio fratellino dalla luna) di Frédéric Philibert.
La voce fuori campo di una bambina descrive in modo chiaro , allegro e poetico i comportamenti del fratellino autistico.

Sottotitoli e Traduzione: Giulia Miani ( aka Miana) e Pamela Caprioli.

Libri illustrati: A spasso per Venezia

Libri illustrati: A spasso per Venezia Siete pronti a scoprire una delle città più affascinanti del mondo?

Preparatevi a una passeggiata indimenticabile attraverso un labirinto di canali, ponti sospesi, piazze e stradine misteriose.
Una guida facile, con tanti giochi e illustrazioni, pagine che si aprono ad anta, notizie sulla storia e sull’arte di questa bellissima e misteriosa città…

di Alberta Garini; illustrazioni di Allegra Agliardi
n° pagine: 38 (a 3 ante); 14,5 x 21cm
prezzo: Euro 12,00
ISBN: 978-88-7874-198-0; 978-88-7874-199-7; 978-88-7874-200-0
Età: dai 6 anni
Collana: A spasso per…

Questa guida illustrata di Venezia per i piccoli è pensata per una passeggiata divertente per la città. Le pagine, che si aprono ad anta, sono ricche di giochi e informazioni interessanti su architettura, arte, cucina, feste, notizie curiose; c’è anche un glossario illustrato di parole in veneziano…

Fonte: http://lapis.weebly.com/a-spasso-per.html

 Dal sito dell’illustratrice, Allegra Agliardi:

http://www.helloallegra.it/maps/?id=14

La guida di Venezia fa parte della collana “A spasso per” della Lapis Edizioni.

http://www.helloallegra.it/maps/?id=13

Una guida turistica creata su misura per i viaggiatori più piccoli alla scoperta di Roma e delle sue meraviglie. Pratica da usare e semplice da leggere: tanti itinerari, aneddoti, curiosità, mappe, glossari e giochi per trasformare il viaggio in un’esperienza unica.

Libri illustrati: Questo o quello?

Libri illustrati: Questo o quello? Ceci ou cela? Questo o quello? Si tratta di un libro gioco pubblicato nel 1964 da Foll Dobroslav, pittore, grafico, scultore e illustratore ceco (titolo originale “Co è Cemu podobá?”), e riproposto dalla casa editrice francese  Les Trois Ourses. Le immagini variano a seconda di come si posiziona il foglio “rivelatore”…

Si tratta di una cicogna? Oppure di un paio di forbici? E ‘questo o quello?

Di Foll Dobroslav

Editore Les Trois Ourses

16 pagine illustrate, più la griglia rivelatrice, formato 23,5 x 15,5 cm

€ 16

http://lestroisourses.com/librairie/48-ceci-ou-cela

Il libro è tutto basato su coppie di illustrazioni tagliate a strisce alternate. Tramite un foglio in pvc che ne maschera una parte, si può visualizzare l’una o l’altra immagine. Per giocare, basta appoggiare la griglia sull’immagine e spostarla leggermente a destra o a sinistra. Questo sistema di rete denominato “Rollage” era abbastanza comune nell’Europa orientale negli anni 60-80.

In italiano si può giocare a “questo o quello” con:

Un libro per bambini e un gioco intelligente che ci insegna che il mondo non è come sembra e ci aiuta a distinguere le cose che si somigliano: trova tutti i pezzi della realtà per conoscere la verità. Quest’uomo è brutto, cattivo e senza cuore? Guardagli alle spalle: nasconde un fiore. Età di lettura: da 6 anni.

Libri illustrati: Il grande albero delle rinascite – Fiabe dalle terre d’India

Libri illustrati: Il grande albero delle rinascite – Fiabe dalle terre d’India Un libro che sprigiona la suggestione di mondi lontani… storie di brahmani grandi come re, di cobra custodi di tesori nascosti e divinità all’ombra di banyan. La sensibilità di ogni artista trasforma in immagine la forza evocativa delle più belle fiabe della tradizione indiana.

L’albo illustrato raccoglie le più belle fiabe della tradizione indiana e fa parte della collana Le immagini della fantasia. E’ il settimo titolo che realizziamo in collaborazione con la Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia di Sàrmede, giunta quest’anno alla 29ma edizione. Le illustrazioni, vere protagoniste del libro, sono firmate da alcuni tra i più importanti artisti italiani e stranieri che, ognuno con la propria sensibilità, ha trasformato in immagine la forza evocativa delle fiabe. Dieci tra le più belle fiabe delle terre d’India per nove artisti del panorama internazionale e due giovani emergenti.

 Edito da Franco Cosimo Panini Editore in collaborazione con Le immagini della fantasia.
Curatrice progetto: Monica Monachesi – Testi: Luigi Dal Cin
Illustratori: Laura Berni, Giuliano Ferri, Aurélia Fronty, Véronique Joffre, Dileep Joshi, André Letria, Jacqueline Molnár, Simona Mulazzani, André Neves, Linda Wolfsgruber, Alessandra Vitelli.
pagine 48
dai 7 ai 10 anni
14 euro

http://www.jacquelinemolnar.com/

http://alessandravitelli.blogspot.com/

Link

http://www.sarmedemostra.it/

http://www.francopaniniragazzi.it/

Libri illustrati: Non è una scatola

Libri illustrati: Non è una scatola

Perchè ti sei seduto in una scatola?
Non è una scatola.
Che cosa fai su quella scatola?
Non è una scatola!

Una scatola e’ giustamente una scatola… a meno che non sia una scatola. Da una montagna fino ad un razzo spaziale, il coniglietto di questa storia dimostra ai lettori che una scatola puo’ essere tutto quello che la nostra immaginazione ci permette…

http://www.kalandraka.it/
 

Not a box: La versione inglese

NON È UNA SCATOLA
di Antoinette Portis; traduzione di Giuliano Federici
Kalandraka editore
40 pagine, 22 x 22 cm
14 euro

La grafica del libro è semplicissima, e semplicissimo anche il testo.  Le pagine si alternano tra un’immagine del coniglio come potrebbe vederlo un adulto (seduto in una scatola, in piedi su una scatola, che indossa una scatola, ecc…),  e l’immagine di cosa il coniglio è diventato a dispetto delle apparenze: il pilota di una macchina da corsa , uno scalatore su una montagna, un  robot, e molto altro ancora…

Della stessa autrice:


Libri illustrati: Non è una scatola

Libri illustrati: Piccolo blu e piccolo giallo

Libri illustrati: Piccolo blu e piccolo giallo. Questo è piccolo blu. Eccolo a casa con mamma blu e papà blu. Piccolo blu ha molti amici, ma il suo migliore amico è piccolo giallo che abita nella casa di fronte. Come si divertono a giocare a nascondersi, e al girotondo! In classe devono stare fermi e composti, ma dopo la scuola corrono e saltano. Un giorno mamma blu disse: “Io devo uscire. Tu aspettami in casa”. Ma piccolo blu voleva giocare con piccolo giallo e andò a cercarlo nella casa di fronte…

… Dove era piccolo giallo? Lo cercò di qua, lo cercò di là, lo cercò dappertutto… finchè improvvisamente… girato l’angolo… Eccolo! Felicemente si abbracciarono e  si riabbracciarono così forte che divennero verdi…

Testo e illustrazioni di Leo Lionni
Editore Babalibri
Cartonato pp. 48
Formato 20×20 cm
Prezzo € 10

«Di tutte le domande che mi sono state rivolte come autore di libri per bambini, la più frequente senza dubbio è: “come vengono le idee?” Molte persone sembrano credere che il modo in cui si ottiene un’idea sia allo stesso tempo misterioso e semplice. Misterioso, perché l’ispirazione si pensa provocata da un particolare stato di grazia concessa solo alle anime più fortunate. Semplice perché si crede che le idee caschino dentro la testa, già tradotte in parole e immagini, pronte per essere trascritte e copiate sotto forma di libro con tanto di pagine finali e copertina. Niente è più lontano dal vero. Talvolta, dall’infinito flusso della nostra fantasia, all’improvviso emerge qualcosa di inaspettato che, per quanto vago possa essere, sembra contenere una forma, un significato e, più importante, un’irresistibile carica poetica. Il senso di fulmineo riconoscimento grazie al quale trasciniamo questa immagine fino alla piena consapevolezza, rappresenta l’impulso iniziale di tutti gli atti creativi… Altre volte, devo ammetterlo, la creazione di un libro si trova nell’improvvisa e inspiegabile voglia di disegnare un certo tipo di coccodrillo.» Leo Lionni

http://www.babalibri.it/dettaglio.asp?col=2&id=39#per

Un libro consigliatissimo, anche  per un progetto di arte e immagine.

Di Leo Lionni:

Pezzettino: Pezzettino è in cerca della propria identità. È talmente piccolino, infatti, confronto ai suoi amici – tutti grandi e grossi, capaci di volare, nuotare, arrampicarsi – che si convince di essere un pezzetto di qualcun’altro. Così comincia una ricerca che, alla fine, lo porterà a esclamare al colmo dello stupore e della felicità: “Io sono me stesso!”. Età di lettura: da 4 anni.

E’ mio! In mezzo al Laghetto dell’Arcobaleno, c’era un isolotto. Le sue spiagge erano piene di sassi lisci come uova, e fiori e felci coprivano le alture. Sull’isolotto vivevano tre rane, Gianni, Piero e Lidia. Benché fossero fratelli litigavano dall’alba al tramonto. Un bel giorno però un grosso rospo sbucò dai cespugli… Età di lettura: da 4 anni.

Guizzino Guizzino era l’unico pesciolino nero in mezzo ad un branco di pesci rossi. Un giorno un grosso pesce famelico divorò il branco, solo Guizzino riuscì a scappare. E cominciò a vagare per i mari scoprendo la bellezza dei fondali marini e dei suoi abitanti. S’imbatté così in un altro branco di pesci rossi, che viveva nascosto tra gli scogli per paura dei grossi pesci. Guizzino, con un trucco, ricompattò il gruppo e tutti insieme sfidarono l’ira e il terrore dei pesci prepotenti, riconquistando la libertà. Età di lettura: da 4 anni.

L’albero alfabeto. Un tempo esisteva l’albero Alfabeto dove sulle foglie vivevano le lettere. Un giorno arrivò una tempesta che spazzò via alcune lettere. La paura fu così tanta che le lettere sopravvissute si nascosero tutte insieme tra i rami più bassi dell’albero… Età di lettura: da 4 anni.

Federico. Lungo il prato dove un tempo pascolavano le mucche, c’era un vecchio muro. Fra le pietre del muro, vicino al granaio, cinque allegri topi di campagna avevano costruito la loro casa. Età di lettura: da 4 anni.

Tico e le ali d’oro Molti anni fa conoscevo un uccellino che si chiamava Tico. Tico aveva preso l’abitudine di sedersi sulla mia spalla e di raccontarmi tutto sui fiori, sulle felci e sugli alti alberi. Un giorno Tico mi raccontò la sua storia. Età di lettura: da 3 anni.

Nicola, dove sei stato? Nicola e i suoi amici hanno un problema: non riescono mai a mangiare una bacca matura, dolce e succosa perché gli uccelli arrivano sempre prima di loro. Ai topini restano da mangiare solo le bacche più acerbe e incolori. Deciso a cambiare la situazione, Nicola si mette in cammino per trovare un cespuglio sul quale gli uccelli non abbiano ancora messo le proprie zampe… Età di lettura: da 3 anni.

Un colore tutto mio. Tutti gli animali hanno un colore. Tutti tranne il camaleonte che cambia colore a seconda di dove si posa. Come può fare per avere un colore tutto suo? Il camaleonte trova la soluzione grazie a un amico. Età di lettura: a partire da 4 anni.

Il bruco Misuratutto.  Un bruco per sfuggire all’appetito di un ghiotto pettirosso s’improvvisa “un misuratutto”. E con questa nuova qualifica comincia a misurare il becco di un tucano, la coda di un fagiano, le zampe di un airone. Quando però gli verrà chiesto di misurare il canto di un usignolo, furbescamente se la svignerà tra i fili d’erba del prato. Età di lettura: da 3 anni.

Cornelio. Quando le uova si schiusero, i piccoli coccodrilli sgusciarono fuori e iniziarono a zampettare sulla sabbia del fiume. Non Cornelio, però. Lui uscì in piedi… Età di lettura: da 3 anni.

La casa più grande del mondo. La piccola lumaca che abita sul cavolo ha deciso che vuole la casa più grande del mondo e anche se il suo papà le ha detto che certe cose sono meglio piccole lei si nasconde dietro a una foglia e comincia a stiracchiarsi finché non riesce a far crescere il suo guscio. Quando però le altre lumache si sposteranno su un altro cavolo lei, che ha voluto esagerare, non riuscirà più a spostarsi… Età di lettura: da 3 anni.

Il sogno di Matteo. Matteo è un topolino che abita insieme a mamma e papà in un solaio triste e squallido, tappezzato di ragnatele. I suoi genitori desidererebbero tanto che lui diventasse un famoso dottore ma Matteo, dopo una visita con la scuola al Museo d’Arte scopre la propria via: la sua vità cambierà e si tingerà dei colori da pittore. Età di lettura: da 5 anni.

Geraldina, topo-musica. Geraldina non aveva mai sentito la musica. Rumori sì, tanto: le voce della gente, lo sbattere delle porte, l’abbaiare dei cani, il gorgoglio dell’acqua, i miagolii dei gatti. E naturalmente il sussurrio dei topi. Ma musica mai. Poi un bel mattino… Età di lettura: da 3 anni.

Un pesce è un pesce. La storia di un’amicizia tra un girino e un pesciolino che sott’acqua si “vedono” crescere, ma la rana è anfibia e può, con grande dispiacere del pesce, godere di acqua e di terra e così scoprire di poter appartenere a mondi diversi. Anche gli amici possono provare invidia, ma non possono sfidare le leggi della natura: fuoriuscire dal proprio habitat e rischiare la vita è una mossa maldestra ma istruttiva per accettare e valorizzare la propria condizione. Un pesce è un pesce.

Alessandro e il topo meccanico. Il topolino Alessandro incontra un topolino meccanico e diventa suo amico. Alessandro è triste perchè il topolino meccanico è amato da tutti mentre lui viene scacciato via con la scopa, così chiede alla lucertola magica di trasformare anche lui in un giocattolo per essere amato da tutti. Ma alla fine scoprirà la vera amicizia. Età di lettura: da 3 anni.

Il topo dalla coda verde. La compagnia dei topi di campagna vive una vita semplice e beata al riparo dei cespugli. Un giorno, un topo di città porta loro notizie dalla metropoli: è un posto quasi sempre triste e pericoloso, eccetto a Carnevale. Carnevale è bellissimo. I topi di campagna decidono subito di copiare l’idea della festa, le trombette, le stelle filanti, i coriandoli e le maschere. Maschere di animali feroci. Solo che a forza di indossare le maschere, i topi non si riconoscono più e la paura e il sospetto iniziano a circolare… Come andrà a finire questa storia? Una metafora della vita, di come una “maschera” può cambiare l’equilibrio sociale del gruppo, raccontato da Leo Lionni. Età di lettura: da 4 anni.

Teodoro e il fungo parlante. Nel ceppo di una vecchia quercia vivevano quattro amici, una lucertola, una rana, una tartaruga e un topo chiamato Teodoro… Età di lettura: da 3 anni.

Libri illustrati: Primavera estate autunno inverno

Libri illustrati: Primavera estate autunno inverno

“Ecco dei frutti,
dei fiori,
foglie e rami…”
Paul Verlaine

Seguendo il ritmo delle stagioni, scopriamo la meravigliosa semplicità dei frutti, dei fiori in boccio, degli animali con il pelo e di quelli con le piume, dei fiocchi di neve…

Un libro poetico e ludico che invita i bambini a voltare pagine e aprire alette per scoprire la magia della natura, un po’ libro pop-up, un po’ schede delle nomenclature Montessori…

di Francesco Pittau e Bernadette Gervais
Topipittori editore
dai 4 anni in poi
120 pagine con finestrelle
euro 25

http://www.topipittori.it/it/catalogo/primavera-estate-autunno-inverno

Libri illustrati: Primavera estate autunno inverno

Libri illustrati: Vojtech Kubasta

Libri illustrati: Vojtech Kubasta. Vojtěch Kubašta  (1914-1992) è conosciuto dagli specialisti di tutto il mondo per aver prodotto nel corso della sua vita dei libri-capolavoro che sono dedicati ai bambini, ma che affascinano adulti e bibliofili.

Iniziò la sua attività come architetto per diventare pochi anni dopo il conseguimento della laurea un interessantissimo illustratore di libri per bambini e grafico pubblicitario, ma soprattutto un incredibile costruttore, illustratore ed inventore di un nuovo modo di fare i libri pop-up. Nelle sue opere utilizzò una sapiente miscela di conoscenza delle tradizioni culturali del suo Paese, di capacità grafica e di sensibilità artistica per giungere a creare un mondo fantastico pieno di poesia e magia. I suoi libri animati sono conosciuti in tutto il mondo: si stima che le sue opere siano state tradotte in più di 30 lingue e che abbiano avuto una tiratura di oltre 20 milioni di copie.

http://www.buongiornoslovacchia.sk

http://en.wikipedia.org/

I pop up

Le illustrazioni

Un video sulla storia dei 700 anni del libro animato e pop up

Ellen G. K. Rubin ha scoperto pop up e libri animati quando ha iniziato a leggerli ai propri figli venticinque anni fa. Oggi ha una collezione di più di 6500 libri e tiene conferenze, scrive articoli, organizza workshops e mostre. Per saperne di più http://www.popuplady.com/

Il video è pieno di meraviglie, se vi interessa solo la parte relativa a Vojtech Kubasta andate al minuto 33.50

Alcune immagini e link ad altri appassionati di Vojtech Kubasta (c’è da perdersi…)

Hansel e Gretel, 1957

http://voitechkubasta.canalblog.com/

Cenerentola, 1959

http://voitechkubasta.canalblog.com/

Tip Top et les avions, 1963

http://ohpopup.canalblog.com/tag/kubasta

Il soldatino di piombo

http://ohpopup.canalblog.com/albums/

Possedere un libro di Kubasta è molto bello per un bambino, perché quel preciso oggetto è stato realizzato proprio per lui. Tenendo conto del suo modo di guardare, della sua meraviglia e del suo interesse per l’esplorazione della forma e invita ad essere toccato. Ma possedere un libro di Kubasta è molto bello anche per un adulto, in quanto opera d’arte, e perché la meraviglia dell’adulto non è inferiore a quella del bambino di fronte a quel miracolo di carta che si apre e si anima come un piccolo teatro e poi si richiude. Una collezione straordinaria, nata tra le stradine del centro storico di Praga, da un’occhiata ad una vetrina di antikvariát, fra coloratissimi presepi di carta, cartine e dépliant turistici, ma anche biglietti della lotteria nazionale o splendide litografie acquarellate. Una rassegna delle opere di uno dei più grandi e prolifici creatori di libri pop-up del mondo, raccolte nel catalogo della prima mostra italiana a lui dedicata.

Libri illustrati: Zac Zac Zac. Lele e le sue irriducibili unghie

 Zac Zac Zac. Lele e le sue irriducibili unghie. Non capisco perchè da quando ero nella culla la mamma si preoccupa delle mie unghie. Le mie unghie sono la mia storia! Nelle dita ho tutto ciò che mi occorre per: esplorare il vasto mondo, colorare la realtà come un artista, conoscere gli animali, anche quelli più lontani. Perché dovrei cancellare tutto questo con un taglio di forbicine?

testo di Claudia Camicia; illustrazioni di Carla Manea

pagine  32 17×24

€ 10,00

http://www.edizionicorsare.it/illustrati/zac%20zac.html

Zac Zac Zac. Lele e le sue irriducibili unghie

Libri illustrati: Il naso

Libri illustrati: Il naso… tempo di raffreddori, e tempi duri per i nasi. Imponenti nasi aquilini, piccoli nasini snob, goffi nasi a tartufo, larghi nasi camusi, tutti arrossati, la goccia pendente e pronti al più potente degli starnuti. Intasati, ostruiti, bloccati, tutti con un solo obiettivo: sturarsi. Ci vuole il Grande Fazzoletto. Trovarlo sarà una vera e propria avventura.

IL NASO di Olivier Douzou,
Orecchio Acerbo editore, 2008
60 pagine,  15,5 x 20
euro 14
dai 4 anni in su

Ardua, forse impossibile, se non fosse per la lingua. Quella lingua fortemente nasale – l’esperanto dei raffreddati – che fa sì che il grazioso nasino francese si capisca all’istante con il classico naso greco. Una storia esilarante che gioca con le parole regalandoci equivoci che la rendono ancor più divertente. Un omaggio dichiarato a Gogol e al naso del suo maggiore Kovaliov. E anche, forse, in modo divertito alla “officina di letteratura potenziale” di Queneau, Perec e Calvino.

http://www.orecchioacerbo.com/

Libri illustrati: Più e meno

Libri illustrati: Più e meno. Il gioco visivo “Più e meno” è composto di 72 carte con diverse immagini. Molte di queste immagini (48) sono su fondi trasparenti, così da poterle sovrapporre per comporre altre immagini più complesse stimolando le capacità creative del bambino. 
Sovrapponendo alcune immagini di alberi si compone un bosco. Sovrapponendo al bosco il disegno della pioggia o quello del sole o della luna, o quello del volo degli uccelli, o quello di un cane che passa, eccetera, si modifica a piacere, continuamente, l’immagine totale. 

Dimensioni: cm 15.5×15.5
Lingue: Testi in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e giapponese
Corraini editore
Prezzo: € 40.00
di Giovanni Belgrano e Bruno Munari

Non un libro ma un gioco, composto da molte immagini su sfondi trasparenti, sovrapponibili e componibili a piacere, aggiungendo o togliendo le carte.
Carte quadrate in cui il colore è in equilibrio con il segno, e che insieme raccontano storie. Storie il cui “collante” è l’immaginazione di chi prende la parola, con a disposizione infiniti suggerimenti per creare racconti sempre diversi. http://www.corraini.com/

Di Bruno Munari:

CAPPUCCETTO VERDE Tutti conoscono Cappuccetto Rosso, ma forse non tutti sanno la storia di Cappuccetto Verde, Cappuccetto Giallo e Cappuccetto Bianco, mandati dalla mamma a portare alla nonna un cestino pieno di cose verdi, gialle, bianche. Il lupo nero li aspetta nel folto del bosco, nel traffico, nella neve… riuscirà a prenderli? Con queste favole, pubblicate per la prima volta nella storica collana Einaudi “Tantibambini”, un colore diventa protagonista nei disegni, nel testo e nei personaggi. Bruno Munari ha giocato con la fiaba tradizionale e ne ha allargato gli orizzonti, creando personaggi e storie nuove. I Cappuccetti di Munari ritornano ora come libri singoli, secondo il progetto originale. Età di lettura: da 5 anni.

CAPPUCCETTO GIALLO 

CAPPUCCETTO BIANCO 

I PRELIBRI  sono stati pubblicati per la prima volta da Danese nel 1980. Sono una serie di 12 piccoli libri (10 x 10 cm) dedicati ai bambini che non hanno ancora imparato a leggere e scrivere, disegnati per adattarsi alle loro mani e assemblati usando diversi tipi di materiali, colori e rilegature. Offrono una varietà di stimoli, sensazioni e emozioni, che nascono dall’accostamento di percezioni e immagini: “dovrebbero dare la sensazione che i libri siano effettivamente fatti in questo modo, e che contengano sorprese. La cultura deriva in effetti dalle sorprese, ossia cose prima sconosciute” (Bruno Munari).

TOC TOC… CHI E’? APRI LA PORTA Qui, come negli altri titoli, Munari gioca su un racconto essenzialmente visivo pieno di attese e di sorprese ottenute attraverso soluzioni semplicissime. Toc toc … e una porta si apre.

NELLA NOTTE BUIA Questo libro è uscito per la prima volta, in poche copie, nel 1956 e da allora è diventato un libro culto dell’editoria per ragazzi. Tuttora conserva tutta la sua attualità e ognuno, bambino o adulto che sia, diventa protagonista di questa avvincente ricerca all’interno della notte, sotto l’erba del prato, nel fiume sotterraneo e nella grotta, passando con la propria fantasia e curiosità (quasi con il proprio corpo) attraverso i fori, i pertugi e i profondi buchi presenti nelle pagine di carta, nere o ruvide o trasparenti…. Ognuno segue fino in fondo, con il fiato sospeso, la piccola luce che si intravede lontano. Età di lettura: da 5 anni.

NELLA NEBBIA DI MILANO Pubblicato per la prima volta nel 1968, questo volume propone un ritratto spietato e gustoso della metropoli lombarda con forme nere, stilizzate, geometriche, creando un effetto nebbia con la carta lucida semitrasparente, in contrasto fortissimo con il fantastico mondo del circo rappresentato al centro del libro. Il lettore viene completamente coinvolto ed entra attivamente nel racconto, in un percorso fatto di immagini e suggestioni create dall’uso di carte diverse fustellate e disegnate. Un viaggio dentro la lattiginosa opacità della nebbia di Milano, un approdo nell’allegra vivacità del mondo del circo. Età di lettura: da 5 anni.

IL PRESTIGIATORE VERDE  Il prestigiatore verde, il simpatico Alfonso, sparisce e ricompare tra le pagine in bauli e scatole per riuscire finalmente a suonare in pace il suo violino.

GIGI CERCA IL SUO BERRETTO Dove sarà il cappello di Gigi? Nell’armadio, nel frigorifero? Una storia semplice e coloratissima, divertente e attuale anche se disegnata negli anni ’40.

IL VENDITORE DI ANIMALI Un bizzarro venditore ci propone una teoria di fantasiose creature dalle strane abitudini…e tra un fenicottero che fuma la pipa e un armadillo “un poco brillo”, nel finale la sorpresa è assicurata!

LA RANA ROMILDA La storia di una rana che, saltando di palo in frasca, ha una serie di avventure curiose e divertenti.

L’UOMO DEL CAMION 10 Km. E per ognuno, un diverso mezzo di trasporto e un “imprevisto” che ritarda la consegna del regalo… ma cosa ci sarà dentro al pacco?

STORIE DI TRE UCCELLINI Ancora un libro della storica serie del 1945. Munari ideò questi libri/album animati per i bambini utilizzando grandi immagini, pagine ed inserti di diverse dimensioni, fori e fustelle, per creare curiosità ed attesa in chi guarda. L’album racconta tre delicate e eleganti storie di tre uccellini che finiscono in gabbia.

TANTA GENTE Un libro abbozzato, suggerito, un libro che Bruno Munari ha cominciato a preparare e che noi possiamo completare, rifare e reinventare… il tema? La gente! tanti tipi diversi, tanti atteggiamenti, tanti tic e tante storie: possiamo completare i disegni accennati, disegnarne di nuovi, descrivere, incollare e divertirci a cambiare l’ordine dei fogli. Anche le carte sono tante, colorate e trasparenti, per suggerirci tanti stimoli diversi.

ABC SEMPLICE LEZIONE DI INGLESE “ABC” è un alfabetiere scritto e disegnato da Bruno Munari nel 1960, con la consueta colorata ironia. Destinato originariamente agli Stati Uniti, diventa una semplice e divertente lezione d’inglese per i bambini (e non solo) italiani.

ALFABETIERE Chi l’ha detto che l’alfabeto si impara dalla A alla Z? Munari invita i bambini a giocare con suoni e forme delle parole: imparare a leggere e a scrivere diventa così un impagabile divertimento.

ZOO Un viaggio fra animali colorati e testi divertenti per descriverli. Le immagini vivide e il segno particolare fanno di questo libro uno zoo fra reale e immaginario per bambini e adulti.

MAI CONTENTI Qui, come spesso succede nella vita reale, animali sognano di essere altri animali, in un divertente ed ironico rimando circolare.

Libri illustrati: L’uomo del camion

Libri illustrati: L’uomo del camion. 10 Km. E per ognuno, un diverso mezzo di trasporto e un “imprevisto” che ritarda la consegna del regalo… ma cosa ci sarà dentro al pacco? Un altro tassello della collana di libri per bambini ideata da Bruno Munari nel 1945, e ancora di sorprendente attualità!

Pagine: 22 di diverse dimensioni
Lingue: Disponibile in italiano e inglese
Corraini Editore, collana: Bruno Munari
Prezzo: € 15.50

Camion, moto, bicicletta, monopattino e pattini a rotelle sono i mezzi con cui un padre, estraendoli l’uno dall’altro e via via sostituendoli per ovviarne certi inconvenienti, raggiunge il suo bambino che compie 3 anni.

Una storia d’amore e di trasporto.

Marco, il papà camionista, desidera portare un pacco dono al figlio lontano. Il bambino compie 3 anni. Mette in moto il camion e parte. Ha un foglio grande. E’ la sua strada.

Al 10 km il camion si ferma. Senza perdersi d’animo, l’uomo, che sarà artigiano, dal camion tira fuori l’auto. E riparte. Ha un foglio più piccolo. Ma è la sua strada.

Al 9 Km l’auto si ferma e Marco smonta e tira fuori una motocicletta. Ed ha il vento sul cappello ora che riparte. La strada si fa stretta, ma è la sua pagina.

All’8 Km un chiodo fora la ruota della moto e Marco si mette all’opera e dalla moto tira fuori una…

http://www.francacicirelli.net/?cat=99

Di Bruno Munari:

CAPPUCCETTO VERDE Tutti conoscono Cappuccetto Rosso, ma forse non tutti sanno la storia di Cappuccetto Verde, Cappuccetto Giallo e Cappuccetto Bianco, mandati dalla mamma a portare alla nonna un cestino pieno di cose verdi, gialle, bianche. Il lupo nero li aspetta nel folto del bosco, nel traffico, nella neve… riuscirà a prenderli? Con queste favole, pubblicate per la prima volta nella storica collana Einaudi “Tantibambini”, un colore diventa protagonista nei disegni, nel testo e nei personaggi. Bruno Munari ha giocato con la fiaba tradizionale e ne ha allargato gli orizzonti, creando personaggi e storie nuove. I Cappuccetti di Munari ritornano ora come libri singoli, secondo il progetto originale. Età di lettura: da 5 anni.

CAPPUCCETTO GIALLO 

CAPPUCCETTO BIANCO 

I PRELIBRI  sono stati pubblicati per la prima volta da Danese nel 1980. Sono una serie di 12 piccoli libri (10 x 10 cm) dedicati ai bambini che non hanno ancora imparato a leggere e scrivere, disegnati per adattarsi alle loro mani e assemblati usando diversi tipi di materiali, colori e rilegature. Offrono una varietà di stimoli, sensazioni e emozioni, che nascono dall’accostamento di percezioni e immagini: “dovrebbero dare la sensazione che i libri siano effettivamente fatti in questo modo, e che contengano sorprese. La cultura deriva in effetti dalle sorprese, ossia cose prima sconosciute” (Bruno Munari).

TOC TOC… CHI E’? APRI LA PORTA Qui, come negli altri titoli, Munari gioca su un racconto essenzialmente visivo pieno di attese e di sorprese ottenute attraverso soluzioni semplicissime. Toc toc … e una porta si apre.

NELLA NOTTE BUIA Questo libro è uscito per la prima volta, in poche copie, nel 1956 e da allora è diventato un libro culto dell’editoria per ragazzi. Tuttora conserva tutta la sua attualità e ognuno, bambino o adulto che sia, diventa protagonista di questa avvincente ricerca all’interno della notte, sotto l’erba del prato, nel fiume sotterraneo e nella grotta, passando con la propria fantasia e curiosità (quasi con il proprio corpo) attraverso i fori, i pertugi e i profondi buchi presenti nelle pagine di carta, nere o ruvide o trasparenti…. Ognuno segue fino in fondo, con il fiato sospeso, la piccola luce che si intravede lontano. Età di lettura: da 5 anni.

NELLA NEBBIA DI MILANO Pubblicato per la prima volta nel 1968, questo volume propone un ritratto spietato e gustoso della metropoli lombarda con forme nere, stilizzate, geometriche, creando un effetto nebbia con la carta lucida semitrasparente, in contrasto fortissimo con il fantastico mondo del circo rappresentato al centro del libro. Il lettore viene completamente coinvolto ed entra attivamente nel racconto, in un percorso fatto di immagini e suggestioni create dall’uso di carte diverse fustellate e disegnate. Un viaggio dentro la lattiginosa opacità della nebbia di Milano, un approdo nell’allegra vivacità del mondo del circo. Età di lettura: da 5 anni.

IL PRESTIGIATORE VERDE  Il prestigiatore verde, il simpatico Alfonso, sparisce e ricompare tra le pagine in bauli e scatole per riuscire finalmente a suonare in pace il suo violino.

GIGI CERCA IL SUO BERRETTO Dove sarà il cappello di Gigi? Nell’armadio, nel frigorifero? Una storia semplice e coloratissima, divertente e attuale anche se disegnata negli anni ’40.

IL VENDITORE DI ANIMALI Un bizzarro venditore ci propone una teoria di fantasiose creature dalle strane abitudini…e tra un fenicottero che fuma la pipa e un armadillo “un poco brillo”, nel finale la sorpresa è assicurata!

LA RANA ROMILDA La storia di una rana che, saltando di palo in frasca, ha una serie di avventure curiose e divertenti.

L’UOMO DEL CAMION 10 Km. E per ognuno, un diverso mezzo di trasporto e un “imprevisto” che ritarda la consegna del regalo… ma cosa ci sarà dentro al pacco?

STORIE DI TRE UCCELLINI Ancora un libro della storica serie del 1945. Munari ideò questi libri/album animati per i bambini utilizzando grandi immagini, pagine ed inserti di diverse dimensioni, fori e fustelle, per creare curiosità ed attesa in chi guarda. L’album racconta tre delicate e eleganti storie di tre uccellini che finiscono in gabbia.

TANTA GENTE Un libro abbozzato, suggerito, un libro che Bruno Munari ha cominciato a preparare e che noi possiamo completare, rifare e reinventare… il tema? La gente! tanti tipi diversi, tanti atteggiamenti, tanti tic e tante storie: possiamo completare i disegni accennati, disegnarne di nuovi, descrivere, incollare e divertirci a cambiare l’ordine dei fogli. Anche le carte sono tante, colorate e trasparenti, per suggerirci tanti stimoli diversi.

ABC SEMPLICE LEZIONE DI INGLESE “ABC” è un alfabetiere scritto e disegnato da Bruno Munari nel 1960, con la consueta colorata ironia. Destinato originariamente agli Stati Uniti, diventa una semplice e divertente lezione d’inglese per i bambini (e non solo) italiani.

ALFABETIERE Chi l’ha detto che l’alfabeto si impara dalla A alla Z? Munari invita i bambini a giocare con suoni e forme delle parole: imparare a leggere e a scrivere diventa così un impagabile divertimento.

ZOO Un viaggio fra animali colorati e testi divertenti per descriverli. Le immagini vivide e il segno particolare fanno di questo libro uno zoo fra reale e immaginario per bambini e adulti.

MAI CONTENTI Qui, come spesso succede nella vita reale, animali sognano di essere altri animali, in un divertente ed ironico rimando circolare.

Libri illustrati: L’uomo del camion

Libri illustrati: C’era una volta una vecchia signora che ingoiò una mosca

C’era una volta una vecchia signora che ingoiò una mosca. E poi un ragno. E un uccello. E un gatto. E un topo. E un serpente. E una mucca. E infine un cavallo. Sapete cosa le accadde? Certo che lo sapete! Età di lettura: da 5 anni.

di Jeremy Holmes; traduzione di Stefania Carretti
Aliberti Editore; 2010
€ 18,00
Dai sei anni

Quali potrebbero essere le conseguenze qualora una vecchia signora, magari per sbadataggine, ingoiasse una mosca? Probabilmente nessuna. Ma se la vecchia signora fosse convinta del contrario, convinta addirittura di poterne morire? Be’, è semplice: ricorrere a un ragno.

E per scacciare il ragno?

Mangiarsi un uccello.

E per scacciare l’uccello?

Mangiare un gatto…

Leggendo C’era una volta una vecchia signora che ingoiò una mosca, ci viene in mente Alla fiera dell’est di Angelo Branduardi, e in effetti, il libro illustrato da Jeremy Holmes, si basa su una filastrocca molto conosciuta dai bambini americani.

Libri illustrati: Il piccolo re dei fiori

Il piccolo re dei fiori ha tutto ciò che gli serve per essere felice: un palazzo, un giardino e tanti tulipani che sbocciano a primavera. Eppure… eppure il suo cuore desidera qualcos’altro. Così, il piccolo re parte per cercare ciò che lo renderà davvero felice. Dentro un tulipano, trova la sua principessa, che ben presto diventerà la piccola regina dei fiori…

IL PICCOLO RE DEI FIORI
Autore: Kveta Pacovská; tradotto da Luigina Battistutta
Collana: Libri illustrati – Nord Sud Edizioni
Pagine: 40
Prezzo: 16,00 €
Età: da 3 anni

“Il piccolo re dei fiori è un libro estremamente innovativo. Il racconto è strettamente legato al succedersi delle immagini, e sarebbe impensabile scindere la parte scritta dalle figure che ne fanno parte.

Al centro della copertina c’è un piccolo “buco” dal quale si vede il protagonista; tutto sembra casuale e invece ci troviamo di fronte a una proposta che suscita infinite curiosità. Cosa ci sarà dentro? Dentro c’è una storia…

Il piccolo Re va alla ricerca della principessa. Da piccolo diventa grande e la sua figura occupa tutta una pagina. Sale sulla colomba/aeroplano, sorvola una città che sembra disegnata da bambini di cinque-sei anni, vola dall’alba al tramonto, con il sole e la pioggia. Incontra la luna, che è mezza e ha un enorme naso, e finalmente in un tulipano (aperto come una piccola finestra) sente una dolce vocina: “Sono qui”. Il Re la porta con sé in un lungo viaggio tra grandissimi fiori. Poi due trombettieri annunciano il loro arrivo: due figure colorate a strisce o a pallini e ironicamente sagomate. Gli evviva si sprecano: non si sa perché una grossa testa sovrasta un piccolissimo palazzo con dentro la principessa. Le immagini impreviste si susseguono con ritmo sorprendente: la figura della piccola principessa occupa tutta una pagina, a cui segue un’altra pagina fitta di piccoli cuori di tutti i colori e dimensioni. Matrimonio felice. Ritroviamo il piccolo buco al centro della pagina che incornicia marito e moglie.”  R. Denti (da LiBeR 74)

http://www.liberweb.it/

Libri illustrati: Tara Books

Tara Books è un editore indipendente di libri illustrati per adulti e bambini con sede a Chennai, India del sud. Salani propone due dei suoi meravigliosi libri fatti a mano (su carta seta artigianale, e stampati con colori ricavati da pigmenti vegetali) con testo in italiano: La vita notturna degli alberi e Vite d’acqua. Questi due video possono dare un’idea…

Queste alcune immagini del libro (da http://www.tarabooks.com/):

Pubblicati da Salani:

VITE D’ACQUA

Autore: Rambharos Jha
Traduzione di Giulia Tonelli
Pagg. 26

Coccodrilli che inseguono lanterne, aironi bianchi che si avventurano nel torrente tempestoso, villaggi profumati di gamberi e granchi, gracidio di rane come suono di tamburo, cavallucci lanciati al galoppo quando il vento piega gli alti giunchi, piccoli serpenti che spaventano elefanti… È il mondo del Gange, microcosmo di equilibrio assoluto.
Le storie del fiume sacro che racchiude lo spirito dell’India sono dipinte in questa raccolta di immagini straordinarie, affascinante reinterpretazione del mondo marino in arte Mithila, pittura popolare dell’India nordorientale, e sono accompagnate da poemi della tradizione indiana: le creature acquatiche danno vita a un universo in cui realtà e mito, natura e leggenda si intrecciano.
Vite d’acqua racchiude lo spirito dell’India: se La vita notturna degli alberi – pubblicato con le stesse caratteristiche di libro d’arte stampato su carta seta prodotta a mano – è un inno alla Terra, questo bellissimo Bestiario canta e immortala l’Acqua, culla primordiale di vita e suggestioni, e le sue creature multiformi e colorate.

“Quando i rossi fiori di loto cominciano a sbocciare
sulla superficie dello stagno limaccioso
gli uccelli spaventati portano veloci i piccoli al riparo
per paura che l’acqua s’incendi.”

Immagini da http://www.tarabooks.com/

__________________________________________________

LA VITA NOTTURNA DEGLI ALBERI

Autore: Bhajji Shyam – Durgan Bai – Ram Singh Urveti
Traduzione di Valentina Paggi e Monica Romanò
Pagg. 32

L’albero del Peepul, che ha la stessa forma delle sue foglie. Il sacro albero del Dumar, che serve per fabbricare baldacchini. L’albero che si veste di piume fiammeggianti alla danza del pavone. L’albero della musica. L’albero delle Dodici Corna… Ogni notte, quando finalmente il lavoro di questi alberi maestosi giunge al termine, inizia la vita segreta degli spiriti che li abitano.Le loro storie profonde e senza tempo sono dipinte e raccontate da Bhajju Shyam, Durga Bai e Ram Singh Urveti, tre artisti contemporanei della tradizione Gond, una corrente pittorica dell’India centrale caratterizzata da linee fluenti, intricati motivi geometrici e e simboli che fanno da tramite l’essere umano e il cosmo. Le immagini sono stampate in serigrafia tradizionale su carta seta. Se L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono è il manifesto del rapporto dell’uomo occidentale con la natura, La vita notturna degli alberi, Premio New Horizons 2008 Bologna, racchiude tutto lo spirito dell’India, quello sguardo così pacato e armonioso che mette sullo stesso piano l’uomo, il cosmo e la divinità.

“Quando Shankar Bhagwan, il Creatore, dliede vita al primo uomo, sulla Terra non esistevano alberi né foglie. L’uomo disse: «Signore, cosa mangerò? Come potrò sopravvivere?» Il Creatore si strappò tre peli, e con quelli fece tre grossi alberi. Allora l’uomo disse: «Ma Signore, non c’è frutta su questi alberi. Tre rimarranno tre, e tre un giorno moriranno». Ouindi Shankar Bhagwaan prese la cenere che ricopriva i suoi capelli arruffati e cosparse gli alberi con essa, e questi cominciarono a fiorire e a dare frutti. Così prima che noi imparassimo a coltivare il grano, c’erano alberi che ci nutrivano con il carico dei loro rami.”

Immagini da http://www.tarabooks.com/

Tutti i libri Tarabooks li trovi sul sito http://www.tarabooks.com/

Libri illustrati: La grande fabbrica delle parole

La grande fabbrica delle parole. un libro…

C’è un paese dove le persone parlano poco.

In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele.

Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle “Ti amo”, ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio.

Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà.

Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?

Pubblicato da un editore indipendente belga, La grande fabbrica delle parole ha vinto il Prix Papillotes 2010 e il Prix littéraire de la Citoyenneté 2010.

http://libri.terre.it/libri/collana/0/libro/294/La-grande-fabbrica-delle-parole

… e un progetto

La Grande Fabbrica delle Parole è un laboratorio gratuito di scrittura creativa rivolto a bambini e ragazzi in età scolare, obiettivo è costruire uno spazio di incontro e condivisione della passione per la narrazione. La Grande Fabbrica delle Parole è un progetto interculturale  che interviene in un quartiere simbolo della Milano cosmopolita, la zona due, con l’intento di favorire la coesione sociale  e l’incontro tra culture, generi e generazioni diverse. I workshop si svolgono in orario curricolare e sono aperti su prenotazione alle classi di tutte le scuole di Milano e Provincia.

Il progetto è nato da un’idea di Insieme nelle Terre di Mezzo Onlus e Terre di Mezzo, ispirato al progetto 826 Valencia, inaugurato nel 2002 a San Francisco su iniziativa dello scrittore Dave Eggers e dell’educatrice Nínive Calegari.  Una formula che, ad oggi, è stata replicata in sette città statunitensi e a cui si ispirano il Centro  Fighting Words di Dublino e il nuovissimo Ministry Of Stories nel Regno Unito.

Protagonisti delle attività sono i bambini in età scolare. Le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado partecipano ai laboratori gratuiti che si tengono presso la nostra sede tre giorni a settimana. In occasione di alcuni eventi speciali, inoltre, il laboratorio apre le sue porte a tutti i bambini dai 6 agli 11 anni, accompagnti dai genitori.

Scrittori, editor, disegnatori, giornalisti, creativi, studenti ed insegnanti: questi sono I tutor-volontari del laboratorio, che vogliono impegnarsi per condividere le proprie competenze e soprattutto la propria passione per lo scrivere con i più piccoli. L’idea è che tutti, nomi noti ed illustri sconosciuti, siano preparati e motivati a mettere in gioco le proprie abilità e competenze dando un contributo gratuito.

Le attività del triennio 2010-13 si svolgono nel quadro del progetto “Rane volanti. Tra strade, vie d’acqua e d’aria, per incontrarsi nel territorio”. Si tratta di un progetto (finanziato dalla Fondazione Cariplo) volto a promuovere la coesione sociale nella zona di Milano racchiusa tra via Padova e il naviglio Martesana. Il laboratorio si inserisce nell’area operativa “Promozione del protagonismo giovanile”: la creatività come strumento di empowerment che, attraverso i più piccoli, raggiunge le famiglie e la scuola e quindi la comunità più ampia.

​Qui:  laboratorio.terre.it

Befana? The flight of the old woman who was tossed up in a basket

Questo libro illustrato, da leggere dal basso verso l’alto, narra di una vecchietta che viene lanciata verso il cielo all’interno di un cesto, ma non senza scopa… Si tratta di “The flight of the old woman who was tossed up in a basket“,  di Aliquis. Le illustrazioni sono accompagnate da un breve testo che raccoglie le didascalie delle avventure della vecchietta mentre sale, sale, sale, in alto fino ad arrivare a spazzare le ragnatele del tetto del cielo…

Se ora andate in fondo al post e risalite, potete farvi un’idea….

The flight of the old woman who was tossed up in a basket. Potete trovare il tutto, digitalizzato, qui http://www.nonsenselit.org/oldwoman/ , con molte altre informazioni, e links, e tantissimo altro ancora…

The flight of the old woman who was tossed up in a basket

Un libro sbilenco… prima di Munari e Depero.

Un libro sbilenco… prima di Munari e Depero. Una carrozzina impazzita, sfuggita alla mano della tata, attraversa la città. Rocamboleschi incontri, più spesso scontri, fanno conoscere al piccolo Bobby chi alla città dà vita: dall’immigrato al poliziotto, dai giocatori di tennis agli operai, dallo strillone alla signora che passeggia. E la carrozzina arriva presto in campagna, giusto in tempo per imbattersi in un morbido pagliaio che mette fine alla sua corsa.

fonte: http://lcweb2.loc.gov/

La carrozzina con a bordo il piccolo Bobby, lanciato a razzo a combinare disastri per le vie della città, ma tutt’altro che spaventato dalla sua folle corsa, è accompagnata da versi in rima tradotti da Marco Graziosi.

Un libro tutto in discesa, dal formato al carattere tipografico disegnato appositamente dallo stesso autore, Peter Newell, uno dei più straordinari artisti americani dei primi del ‘900, che ha anticipato i libri oggetto di Munari e Depero.

 

 

Il libro sbilenco (titolo originale  The Slant Book), pubblicato per la prima volta nel 1910 in America,  fa parte di una serie che Orecchio Acerbo ha dedicato a Peter Newell, insieme a Il libro esplosivo (The rocket book)

e a I pisolini di Polly (The naps of Polly Sleepyhead) .

L’idea de Il libro esplosivo è un razzo che perfora il soffitto, piano dopo piano, delle stanze di un grattacielo, a partire dallo scantinato. I pisolini di Polly è un fumetto.

Peter Newell (1862-1924), artista originario dell’Illinois e illustratore di famose riviste americane, è noto soprattutto per i suoi sei eccezionali libri illustrati per bambini; qui trovi i links ai libri digitalizzati:

Topsys and Turvys
The Hole Book
The Rocket Book
The Slant Book
The 20-Mule-Team Brigade
Jungle-Jangle

I suoi libri sono costruiti inseguendo una certa idea grafica: i buchi nelle pagine di The hole book e The rocket book; la discesa di The slant book o le immagini a testa in giù dei due  Topsys e Turvys . Ciò che oggi rende decisamente poco attraente la sua opera, è  invece il tono razzista di alcune battute…

Fonti:

http://www.idranet.it

http://www.nonsenselit.org/newell/

http://www.orecchioacerbo.com/

Recite per bambini – La bella Primavera e Primosole

Recite per bambini – La bella Primavera e Primosole. La recita è scritta in rima da Lina Schwarz e racconta lo scorrere delle stagioni; anche il libro illustrato di Sibylle v.Olfers  racconta di Madre Terra, delle stagioni, e dei piccoli semi…

Wurzelkinder, i bimbi radice è diventato un classico della letteratura per l’infanzia in lingua tedesca. Scritto e illustrato da Sibylle von Olfers all’inizio del secolo scorso, non ha mai perso la sua attualità. Con delicatezza e poesia le illustrazioni e il testo ci narrano dei bimbi radice che, come i fiori e le piante del bosco, si svegliano a primavera per sbocciare in estate e tornare a riposare alla fine dell’autunno. Età di lettura: da 3 anni. Io ce l’ho in tedesco, dono di una cara amica, ma ne è uscita l’edizione italiana:

Wurzelkinder, i bimbi radice

Madre Terra
(vecchia, veste un immenso mantello bruno, che copre tutto intorno a lei. Accovacciata in mezzo alla scena. Davanti a lei dorme distesa la bella Primavera)
Di notte e di giorno, di mattina e sera, sempre tu dormi, oh figlia Primavera! La Madre Terra che non si conforta che tu sia morta, ti canta la nanna, come dormissi in braccio alla tua mamma. Di notte e giorno, di mattina e sera, sempre tu dormi, oh figlia Primavera!

Il ricordo dei giorni belli
(vestito d’azzurro con una stella in fronte; entra in punta di piedi e parla sommesso…)
Ti ricordi com’era bella la figlia tua, quando rideva d’aprile, e tutto il mondo brillava di luce e i fiori sbocciavano a gara, e tutta l’aria trillava di canti d’uccelli?

Madre Terra
(singhiozza col capo tra le mani)
Oh, se era bella la figlia mia! Più bella dei fiori e più soave del canto degli uccelli! Più bella della luce stessa. Ed ora è morta, Ohimè! Ohimè!

Ricordo dei giorni belli
Ti ricordi i crepuscoli sereni, quando il cielo era tutt’una fioritura di giacinti, che la piccola falce della luna andava mietendo a poco a poco, affinchè potessero brillare le sue figlie, le stelle?

Madre Terra
(Sollevando il capo)
Ma la figlia mia era più fulgida di tutte le stelle! Ed ora è morta! Ohimè! Ohimè!
(si rimette a singhiozzare)

Ricordo dei giorni belli
Ti ricordi quando Primosole l’amò e la volle sua sposa? Andavano insieme per la foresta e sotto i loro piedi tutto rinverdiva. E la bellezza dell’una faceva sfolgorare lo splendore dell’altro; nel vederli tutto il mondo gridava: “Com’è bella la vita!”. Una cosa più meravigliosa non s’era vista mai.

Madre Terra
Ed ora è morta! Morta!

Ricordo dei giorni tristi
(vestito di grigio, con un velo nero intorno al capo)
Ti ricordi quando giunse l’estate crudele a rapir Primosole alla sua sposa? Severa, imperiosa, gridò: “Perchè indugi così tra i fiori e i sorrisi? Il mondo ha bisogno di te! Vogliono spighe i miei campi! Vogliono frutti i miei alberi! Vogliono grappoli maturi le mie vigne! Al lavoro! Al lavoro!”

Madre Terra
E Primosole partì, fedele al suo dovere

Ricordo dei giorni tristi
E partendo cantò un canto meaviglioso.

Coro
(da dietro le quinte come un eco)
Primavera, dolce amore, da te parte il tuo signore. Primosol dai raggi d’oro ha un divino suo lavoro, che gli toglie amor giocondo per amor di tutto il mondo, tutto il mondo che lo vuole: “Dammi vita, oh sole, oh sole!”

Madre Terra
Ed essa, dolcemente, soavemente, lo lasciò partire. “Va, splendi e matura!” gli disse. Gli mandò il più luminoso dei suoi sorrisi, lo seguì con lo sguardo. E poi… quand’egli dileguò nella lontananza, mi cadde tra le braccia addormentata per sempre

Tempo
(vecchio, curvo, con una lunghissima barba bianca ed una falce in mano)
Il tempo tutto ha visto, il tempo tutto sa, chi dorme si sveglierà.

Vento di tramontana
(prorompe sulla scena con violenza, urlando e sibilando, scompigliando col suo grande mantello svolazzante tutti i fiori e le foglie sparsi per terra. Davanti a lui fuggendo entrano le foglie secche e i semini)
La fine! La fine! Ecco la mia gloria, il mio trionfo! Ecco le mie ultime vittime! Oh morte! Oh gioia! Tutto è devastato! Tutto è distrutto! Non più una foglia sugli alberi. Io solo regno ormai! Io solo padrone del mondo!

Tempo
(in disparte)
Il tempo tutto ha visto, il tempo tutto sa: il male si annienterà.

Le foglie secche
Brillava magnifica la nostra foresta, trillava di giubilo ogni albero in festa. Quand’ecco il gran brivido di morte ci assale, col vento fatale. Quel soffio malefico che tutto distrugge, c’investe strappandoci all’albero e fugge. Rapite dal turbine, lontane dal ramo, disperse moriamo.

Tempo
Il tempo tutto ha visto, il tempo tutto sa: che piange sorriderà.

Madre Terra
(raccogliendo dolcemente le foglie le compone a dormire intorno al giaciglio di bella Primavera)
La madre che piange la figlia sua morta, pietosa le lacrime degli altri conforta; nel seno amorevole qui tutte raccoglie le povere foglie.

I semini
Siamo semini piccini piccini, nati e cresciuti dentro scatolini: bei scatolini fatti dai fiori…oh, come ci si stava da signori! Ed ora? Ohimè, per la ribalderia di quel ventaccio che ci spazza via, eccoci sparsi, poveri semini! Che sarà mai di noi così piccini?

Tempo
Il tempo tutto ha visto, il tempo tutto sa: chi è piccolo crescerà.

Madre Terra
(li raccoglie e li mette a dormire intorno a bella Primavera, poi li copre tutti col suo grande mantello, si accoccola e s’addormenta anche lei)
La madre che piange la figlia sua morta, pietosa le lacrime degli altri conforta; nel seno amorevole raccoglie qui insieme fin l’ultimo seme.

Ricordi tristi e ricordi belli
(insieme)
Morte, morte! Dura sorte! Ogni vita ha l’ore corte. Vien la morte e picchia forte, perchè le aprano le porte. Morte morte, dura sorte!

Tempo
Il tempo tutto ha visto, il tempo tutto sa: chi è morto rinascerà.
(esce con passo lento e misurato)

Neve
(dopo un intervallo di silenzio, entra in punta di piedi, con passo leggero e saltellante, vestita di bianco e scuotendo candidi fiocchi dalle braccia levate)
Lieve lieve, nel sonno greve, cade la neve. Fior senza stelo, bacio di gelo, scende dal cielo. Segnano l’orme sull’uniforme terra che dorme, soavi e buoni sogni e visioni, benedizioni.
(cala il sipario; si riapre con uno squillo di tromba)

Tempo
(entrando)
Il tempo ve l’ha detto, il tempo che tutto sa: chi è morto rinascerà.

Madre Terra
(altro squillo di tromba, Madre Terra comincia a muoversi, agita le braccia con movimenti lenti e misurati, sollevando come a ondate il grande mantello)
Semi! Piccoli semi! Svegliatevi dal sonno! Su, su, piccoli dormiglioni! Il tempo torna, è l’ora, è l’ora!
(Li tocca uno ad uno carezzandoli)

Tempo
Il tempo ve l’ha detto, il tempo che tutto sa: chi dorme si sveglierà.

Semini
(Si sfregano gli occhi e si stiracchiano)
Dal sonno ci svegliamo, semini più non siamo. Guardate, ormai si mette germogli e radichette. Miracolo stupendo! Mentre stavam dormendo, ognun di noi s’apriva; or siamo piante, evviva!
(ora sono adorni di foglie sul capo e di radici ai piedi; agitano le fronde con le mani e si contemplano con meraviglia)

Madre Terra
(Da sotto il mantello escono fiori, altri entrano da fuori scena e insieme formano un semicerchio intorno a bella Primavera)
Bravi! Bravi! Come siete germogliati bene! Bravi semini, ed ora a voi foglioline! A voi fiori! Su tutti, da bravi! Margheritine, violette, primule, campanelline. E voi miosotodi, crochi, ranuncoli, reseda, anemoni, lillà, amorini… Lesti, piccini, pronti a fiorire! Il tempo torna, e Primosole già sento venire!

Primosole
(Inizia a parlare da fuori, finchè arriva dalla bella Primavera e la bacia… lei comincia a muoversi)
Primavera, dolce amore, fa ritorno il tuo signore! Primosole dai raggi d’oro ha compiuto il suo lavoro, e ritorna a lei che l’ama, che nel sonno ancor lo chiama, che da lui baciata vuole ridestarsi al mondo, al sole.

I fiori e i semi
(in girotondo)
Margheritini, violette, primule, campanelline, e voi miosotidi, crochi, ranuncoli, reseda, anemoni, pronti alla festa! Vien Primosole, e bella Primavera si ridesta!

Bella Primavera
(si alza)
Son desta o sogno ancor? Non ero morta! Dolce era il sogno. Accanto ognor gli fui nel lungo viaggio; sempre fui sua scorta, la fida scorta che vegliò su lui.

Primosole
Io ti sentii, soave compagnia, mentre seguivo la mia lunga via. Sentivo il tuo pensiero, o dolce sposa, che mi spronava all’opera gloriosa.

Bella Primavera
Ed io sentivo nel sonno profondo l’anima mia più forte e più sicura, e ti dicevo: aiuta, aiuta il mondo! Dà luce e vita, vai, splendi e matura!

Primosole
Fu la potenza del tuo santo amore, che luce e vita diede al mio calore, fu la dolcezza del tuo cuor profondo, che mi diede la forza di illuminare il mondo.

Primavera e Primosole
(insieme)
Come una madre mi ha di te nutrito, t’ho di me nutrito, sia benedetto il dì che ci ha riunito.

Tempo
(si inginocchia guardandoli con reverenza)
Il tempo che tutto ha visto, il tempo che tutto sa, dinanzi a tal miracolo sente l’eternità.

Fiori e semi
(si inginocchiano in semicerchio guardandoli)
Come risplendono, come sono belli! Spiri di zefiri, voli d’uccelli, sorrisi d’angeli, passano su loro.

Madre Terra
(getta il mantello e appare ringiovanita)
E contemplandovi forme leggiadre, v’intona un cantico la Terra Madre: “Al mondo, amandovi, donate amore!”

Rugiada
(dopo un silenzio, entra con passo leggero)
Su voi la rada gocciola cada della rugiada. E’ il ciel che manda questa sua blanda sacra bevanda. Ogni creatura goda la pura rinfrescatura, che il mondo invita a nuova vita.
(cala il sipario)

Testo: Lina Schwarz
Illustrazioni: Sibylle v.Olfers (Etwas von den Wurzelkindern, edizioni Esslinger)

Della stessa autrice (solo in lingua inglese):

THE STORY OF THE WIND CHILDREN 

MOTHER EARTH AND HER CHILDREN 

THE STORY OF LITTLE BILLY BLUESOCKS

THE STORY OF THE SNOW CHILDREN 

 

THE PRINCESS IN THE FOREST

THE STORY OF THE BUTTERFLY CHILDREN

La geometria euclidea

La geometria euclidea. Lui era un eccentrico matematico, ingegnere civile meccanico e militare che lavorò come geometra della Regina Vittoria alle Isole Falkland. Ma scrisse anche Freedom to Ireland (da protestante), pubblicato a Boston.

Fu anche inventore di apparecchiature meccaniche quali il byrnegrafo, uno strumento per moltiplicare, dividere e comparare linee, angoli, figure piane e solidi.

Ha scritto numerosissimi testi su argomenti vari, tra i quali, soprattutto,  The first six books of the elements of Euclid : in which coloured diagrams and symbols are used instead of letters for the greater ease of learners, 1847″ definito dall’American Scientist il più bel libro di matematica di tutti i tempi. Altre difinizioni? Uno dei libri vittoriani più originale e straordinario, il trionfo di Whittingham ( lo stampatore), uno dei libri più belli del secolo, … e bello è bello, anche secondo me.

Si trova nel web (diritti d’autore scaduti) qui , oppure si può comprare la ristampa (cofanetto di velluto nero della  Taschen), anche in formato ebook.

E’ un superbo esempio di book design vittoriano, notevole per il suo approccio sperimentale al colore e al disegno,  usati al posto delle lettere  nelle dimostrazioni: come recita il titolo stesso si tratta dei “Primi sei libri degli elementi di Euclide, nei quali diagrammi colorati e simboli sono usati al posto  delle lettere per facilitare l’apprendimento”.

Colori e forme si sostituiscono al linguaggio tradizionale della geometria. Oliver Byrne concepì questa edizione di Euclide come un sistema completamente nuovo per imparare la geometria e determinò che usando i colori invece delle lettere uno studente può imparare le teorie di Euclide in meno di un terzo del tempo.

 

Byrne era anche un insegnante, e il libro, trattando dei primi sei volumi degli “Elementi di geometria” di Euclide,  copriva tutti gli argomenti del curriculum di  studi matematici di base degli studenti del tempo. In realtà c’è della poesia nel fatto che da un punto di vista di didattica della matematica è un libro assolutamente inutile, e da un punto di vista più generale  pure anacronistico, venuto già dopo Lobacevskij e Janos Bolyai.

 

Lo scopo dichiarato del libro  era quello di ridurre al minimo il testo scritto, e dare una forma visuale alle informazioni.

Il risultato? Composizioni geometriche sorprendentemente moderne: una combinazione di blu brillante, rosso, giallo completamente integrati col nero della stampa in tutto il libro.

Gli unici elementi che possono riportare alla sua vera età, in alcune pagine, sono le lettere iniziali dei paragrafi, tipicamente di epoca vittoriana.

 

Colpisce oggi perchè appare come un precursore del De Stijl, ad esempio.

E’  il primo caso, così possiamo dire oggi,  di uso sofisticato della metafora visuale  per trasmettere informazioni.

Riflette anche i grandi progressi della stampa nel diciannovesimo secolo, un periodo nel quale l’uso dei colori si è notevolmente incrementato grazie alle numerose innovazioni tecnologiche e produttive.

Realizzato alla Chiswick Press  per William Pickering, il libro deve moltissimo anche all’abilità di un grandissimo stampatore, Charles Whittingham.  Uno bravo.

Il registro di stampa dei colori primari è privo di difetti e  la composizione su ogni singola pagina è da considerarsi unica nel panorama editoriale del tempo.

Il processo di stampa è stato molto complicato, se si considerano non solo le aree di colore, ma anche tutti i particolari interni ad esse, ed il fatto che era assolutamente necessario che il posizionamento dei blocchi per le stampe successive fossero registrati in modo perfetto, così che angoli e linee combaciassero senza difetti.

E Whittingham non solo realizzò tutto questo, ma anche compose pagine elegantissime ed equilibrate.

Il libro è stato riscoperto grazie all’interesse di studiosi come Mc Lean (Victorian book design’ del 1963) e Tufte (‘Envisioning Information’ del 1990).

Un libro davvero insolito.   E davvero bello, Euclide a parte. Di fatto precorre i tempi dell’arte. E basta guardarlo. Anche se si è trattato di un incidente.

Augustus De Morgan, matematico, scrisse di Byrne una critica ferocissima  (A Budget of Paradoxes) descrivendolo come una sorta di fachiro, inventore di macchine  fraudolente,  persona dedita alla quadratura del cerchio, scrittore di libri sulle macine e inutili testi di matematica. Al meglio, secondo De Morgan, l’Euclide di Byrne è un libro curioso.

Ma inutile e curioso,  non significa certo che non possa essere attraente e bellissimo, e il libro di Byrne potrebbe essere candidato come peggior libro di geometria e libro più bello.

L’approccio che Byrne tentò fu in fondo quello di semplificare la geometria attraverso l’arte. Piet Mondrian, che fu uno dei primi a praticare un’arte  non rappresentativa, usò disegni geometrici per riclassificare tutti i dati dell’esperienza all’interno delle sensazioni suscitate dai colori e dalle forme.

Mondrian utilizzò strumenti per re-identificare la natura che sono gli stessi che Euclide sviluppò per classificare la struttura del mondo.

Questo è il suo “Composizione con rosso, giallo e blu” del 1930, ma prima di lui altri artisti furono pionieri della non-rappresentazione e creatori di un’estetica matematica rivolta alla liberazione degli oggetti: citiamo primo fra tutti Kandinsky, ma anche Umberto Boccioni (1912), Frank Kupka (1913), Olga Rozanova (1913), Liubov Popova (1914), Felix del Marle (1914). Ma soprattutto Kasimir Malevich.

Malevich comincia questo lavoro intorno al 1910, e risalgono al 1913 opere quali “Samovar”, nel quale l’oggetto è sezionato e si muove in luoghi diversi.

Ma è nel 1915 che, con “Black and red Square” arriviamo alla totale rimozione della rappresentazione dell’oggetto.

Arriviamo all’invisibilità, all’arte di scegliere intenzionalmente di oscurare il soggetto noto.

“Il mio lavoro non ha uno scopo meramente illustrativo” scrive Byrne , ” e i colori non sono introdotti con propositi di intrattenimento, ma per assistere la mente nell’atto di cercare la verità, per incrementare l’immediatezza della comprensione e il consolidamento delle conoscenze.”

photo credit: http://www.math.ubc.ca/~cass/euclid/byrne.html

Exit mobile version

E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!

Abbonati!