San Giovanni e il solstizio d’estate

Il giorno più lungo dell’anno (o se preferite la notte più corta), cioè il giorno del solstizio d’estate che quest’anno si è verificato il 21 giugno, è da sempre considerato un giorno magico.

Il Sole è il corpo celeste che più di ogni altro ha influenzato la vita dell’uomo e le sue abitudini. In particolare, fin dall’antichità. in corrispondenza del solstizio d’estate si organizzavano feste e cerimonie per celebrare questo avvenimento che coincide con l’inizio dell’estate.

Il solstizio d’estate corrisponde al momento in cui il Sole raggiunge la massima declinazione positiva nel nostro emisfero, e in questa posizione i suoi raggi, a mezzogiorno, sono allo Zenith del Tropico del Cancro e il Sole si trova nel punto più alto della volta celeste.

Il termine solstizio deriva dal latino solstitium, che significa “il fermarsi del sole”. Gli antichi infatti erano convinti che in questo giorno il sole si fermasse, e il 24 giugno cambiasse direzione per tornare indietro.

Le tradizioni e i rituali precristiani legati al solstizio d’estate sono moltissimi, e tutti sono stati assorbiti dal Cristianesimo nella sua liturgia, associandoli a un santo e a un particolare giorno dell’anno.

Secondo un’antica leggenda pagana, nel giorno del solstizio il Sole si ferma per sposarsi con la Luna, così è facile comprendere come l’acqua ed il fuoco sono da sempre i simboli del solstizio e perchè acqua e fuoco entrino in gioco in tutti i rituali dedicati a questo giorno.

I più importanti tra questi rituali sono l’acqua di fiori che deve essere bagnata dalla rugiada e dalla luce della luna, i falò, il salto del fuoco, l’albume nell’acqua, la preparazione dell’olio di iperico e del nocino.

San Giovanni, che cade il 24 giugno, è il giorno più vicino al solstizio e nella maggior parte delle regioni italiane tutti questi riti sono “di San Giovanni”.

Amo festeggiare questo giorno con i bambini, perchè trovo sia un’occasione importante per creare una connessione con i fenomeni astronomici, col nostro pianeta, con le trasformazioni della natura e con la vita dei nostri antenati. Sono anche momenti di condivisione tra i bambini a scuola, e tra i bambini e le loro famiglie. Maria Montessori parla di questo intrecciarsi di saperi come di educazione cosmica.

Quest’anno il giorno di san Giovanni è caduto di sabato, quindi per fare in modo di viverlo comunque anche a scuola ho modificato un po’ le regole che detta la tradizione.

Così siamo riusciti a preparare la nostra acqua di San Giovanni, la nostra barca di San Giovanni, il nostro olio di San Giovanni… e abbiamo inventato anche una nuova tradizione tutta nostra: l’acquerello botanico coi fiori dell’erba di San Giovanni, l’iperico.

L’acqua di san Giovanni

La tradizione vuole che si raccolgano fiori ed erbe il 23 giugno, dopo il tramonto, facendoli galleggiare in un contenitore pieno d’acqua. Il contenitore va poi esposto all’aperto perchè possa accogliere la rugiada della notte e la luce della luna. Al mattino la famiglia si raccoglie attorno a questa acqua profumata per bagnarsi il viso e le mani. Si tratta di un antichissimo rituale propiziatorio che prometteva ai nostri antenati di ottenere salute, serenità e fortuna.

Nella tradizione cristiana assume anche un significato di rinascita e purificazione, in quanto ricorda il battesimo del santo.

Poichè la notte tra il 23 e il 24 è nella tradizione anche la “notte delle streghe”, che proprio in questa notte si mettevano in viaggio per il loro raduno sotto il grande noce di Benevento, esiste anche un’altra tradizione legata alla raccolta delle erbe: farne mazzetti legati con una cordicella a sette nodi, da appendere sulla porta di casa per difendersi dagli incantesimi delle streghe di passaggio.

Non esiste una “ricetta” per la scelta delle erbe e dei fiori da usare per preparare l’acqua di San Giovanni, ma solitamente non possono mancare l’iperico, l’artemisia, la salvia e il rosmarino.

Come dicevo, noi abbiamo un po’ modificato le regole da seguire per la preparazione, e abbiamo iniziato a raccogliere i fiori e le erbe qualche giorno prima, nei prati e nel nostro giardino, anche per imparare a riconoscerle.

La mattina del 23 abbiamo allestito un tavolo per classificarle insieme

Abbiamo raccolto agrimonia comune, radichiella, acetosella, poligono persicaria, balsamina ghiandolosa, costolina giuncolina, piantaggine, ginestrino, achillea millefoglie, fiordaliso stoppione, acero riccio, silene, trifoglio rosso, celidonia, pratolina, sambuco, carota selvatica, clematide vitalba, valeriana comune, convolvolo, orzo murrino, potentilla, artemisia, salvia dei prati.

Non abbiamo trovato l’iperico, ma ne ho una pianta nel mio orto tintorio, e visto che è anche chiamato “erba di San Giovanni” gli abbiamo dedicato più attenzione, arricchendo anche la nostra collezione di storie delle piante con la sua scheda

Abbiamo poi iniziato a mettere i fiori e le erbe nella nostra bacinella, con delicatezza, come per realizzare un quadro galleggiante. Dal giardino abbiamo preso anche rose, rosmarino, salvia, viole e gelsomino

Prima di andare a casa, per riuscire a condividere coi bambini anche il momento della profumazione, ci siamo seduti in cerchio e abbiamo parlato di nuovo di solstizi ed equinozi, delle antiche usanze di San Giovanni, delle piante e dei fiori e dei loro nomi così affascinanti, e abbiamo deciso di fare una “prova generale” del rito che ognuno avrebbe poi ripetuto in famiglia, la mattina di sabato, con la vera acqua di San Giovanni bagnata dalla rugiada e dalla luna.

Per donarsi fortuna e coccole, prima i bambini si sono bagnati mani e viso (ma anche gambe, piedini, braccia, ecc.)

poi si sono fatti dono di coccole e fortuna anche tra di loro, pregustando il momento in cui avrebbero potuto farlo a genitori e fratelli

Infine abbiamo diviso l’acqua in vaschette, da portare a casa

L’olio di San Giovanni

All’iperico sono attribuite numerose proprietà terapeutiche. L’olio di iperico è da sempre utilizzato come cicatrizzante per curare scottature, punture di insetto e ferite, ma anche come cosmetico. Già nel Medioevo veniva usato per curare le ferite da spada. Questa pianta viene utilizzata anche per uso interno perchè contiene principi attivi espettoranti, utili nella cura dell’asma e perfino della depressione e del diabete, ma per questo è meglio rivolgersi a un medico, un farmacista, un erborista.

Noi abbiamo preparato il nostro vasetto di olio di san Giovanni per avere a scuola un rimedio miracoloso rilasciatore di endorfine in caso di piccoli incidenti: è fatto da noi, carico di ricordi e legato ad un giorno speciale, ma anche impreziosito da una lunga attesa durante la quale i bambini osservano l’olio diventare da giallo a rosso.

E’ un oleolito, cioè un infuso macerato di fiori in olio vegetale. La preparazione è semplicissima.

Servono fiori e foglie di iperico appena colti, olio di oliva o di girasole, un vasetto di vetro con coperchio, il sole dell’estate e 30 giorni. L’ingrediente segreto è sempre la partecipazione di simpatiche affascinate/affascinanti menti assorbenti.

Avrete già capito: riempite il vasetto con fiori e foglie di iperico, coprite con olio, chiudete il vasetto ed esponetelo al sole per 30 giorni. Avrete catturato per almeno un anno un momento speciale! Ed avrete per almeno un anno un alleato salvacrisi!

Nell’attesa, si può sempre fare un assaggio

Altro fatto importante: l’iperico fiorisce da giugno ad agosto, non è necessario prepararlo proprio il giorno di San Giovanni… anche se prepararlo il 24 è un po’ più magico, se non l’avete già fatto, siete sempre in tempo!

Questo è un esempio di olio al giusto grado di macerazione:

photo credit: regno vegetale

Per l’evoluzione del nostro olio, seguici sui nostri canali social o vieni a trovarci!

Questo è il nostro olio dopo tre giorni:

La barca di San Giovanni

Si tratta, come dicevo, di uno dei molti rituali di origine pagana legati al solstizio d’estate. In alcune regioni italiane si prepara la notte tra il 23 e il 24 (San Giovanni), in altre la notte tra il 28 e il 29 (San Pietro). Se non l’avete ancora fatta, scegliete san Pietro e siete ancora in tempo!

Servono solo un contenitore di vetro trasparente (bottiglia, vaso, caraffa), acqua del rubinetto e un albume d’uovo.

Semplicemente, dopo cena, riempi il contenitore scelto con acqua e fai cadere nell’acqua un albume, senza mescolare.

Prima di andare a dormire, metti il contenitore in giardino, meglio se appoggiato a terra. Se non disponi di un giardino, può funzionare anche il balcone o il davanzale della finestra.

La mattina seguente, il giorno di San Giovanni (o di San Pietro) osserva coi tuoi bambini la magia!

Secondo la tradizione contadina cristiana San Giovanni (o San Pietro) hanno soffiato nell’acqua per dar forma alla struttura e parlarci. Infatti, interpretando queste forme, i nostri antenati traevano previsioni sulla loro sorte, sul raccolto, e in alcune regioni italiane anche sulla riuscita dei matrimoni.

Cosa può dirne la scienza?

In questo periodo dell’anno le variazioni termiche tra il giorno e la notte sono particolarmente accentuate.

Il freddo-umido della notte fa aumentare la densità dell’albume e lo fa cadere sul fondo del contenitore.

Il fondo, a sua volta, a contatto con il calore del suolo, fa risalire le molecole dell’albume con dei piccoli moti convettivi, creando le vele.

Poi, al mattino, l’albume si riscalda nuovamente e sale verso l’alto, facendo aprire le vele.

Acquerello botanico ai fiori di iperico

Il procedimento è molto semplice. In un mortaio formiamo una pasta con fiori di iperico e acqua distillata o acqua piovana

Filtriamo

e il nostro acquerello è pronto. Non si conserva a lungo, per cui è bene tenerlo in un contenitore di vetro con coperchio ermetico, in frigorifero o in luogo fresco con l’aggiunta di chiodi di garofano o di una punta di miele.

Per lavorare con questi acquerelli botanici con i bambini preparo per loro un vassoio da tenere nell’area di vita pratica, con tutto l’occorrente per sperimentare le variazioni di colore modificando il pH. Questo è quello che ho preparato per lavorare con l’acquerello al mallo di noce:

E questo è il quaderno dove conservo le sperimentazioni. Ogni bambino ha il suo:

Pigmento lacca in polvere di fiori di iperico

Per conservare a lungo i colori botanici, un metodo che può dare grandi soddisfazioni è quello di estrarre il pigmento per ricavarne una polvere

Per farlo versiamo l’acquerello in un pentolino, quindi aggiungiamo della polvere di allume

e scaldiamo per farlo sciogliere bene. Versiamo il liquido caldo in un recipiente

e aggiungiamo polvere di carbonato di calcio (o guscio d’uovo polverizzato)

Se tutto funziona, nel recipiente si genera un’intensa effervescenza

lasciamo riposare, quindi filtriamo

sempre se tutto funziona nel filtro rimarrà il nostro pigmento in polvere, mentre nel vaso colerà acqua pulita.

Non resta che lavare il pigmento ottenuto con acqua distillata e far asciugare bene. Questa polvere non è idrosolubile, quindi per poterla utilizzare come acquerello è necessario lavorarla con gomma arabica, aggiungendo glicerina vegetale e miele, che funziona da conservante

Il tutto va lavorato con spatole e muller di vetro, possibilmente su un tagliere di vetro

io conservo i colori nei gusci di vongola, e una volta pronti li uso come normali acquerelli solidi.

Questo è il pigmento lacca di iperico:

VITA PRATICA MONTESSORI Cucire un bottone

Nome dell’esercizio in inglese: sewing on a button  

Area: movimenti elementari, cura di sé, cura dell’ambiente

Prima presentazione

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un grande bottone di legno a quattro fori, un cordoncino con un nodo ad una delle estremità, un ago grande, schede sequenza (facoltative). Un tavolo e due sedie

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cucire un bottone”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. infilare il cordoncino nella cruna dell’ago e posarlo alla nostra destra

. tenere il bottone con la mano sinistra

. infilare l’ago nel foro in basso a destra del bottone, dal basso verso l’alto, e dire: “Punta in su”

. lasciare l’ago e riprenderlo da sopra

. tirare verso l’alto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro del bottone in alto a sinistra e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il bottone

. tirare verso il basso

. far notare il punto obliquo che abbiano realizzato

. infilare l’ago dal basso verso l’alto nel foro in basso a sinistra del bottone, e dire: “Punta in su”

. lasciare la mano e prendere l’ago sopra al bottone

. tirare verso l’alto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro in alto a destra, e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il bottone

. tirare verso il basso

. sfilare l’ago dal cordoncino e ammirare il proprio lavoro

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. pizzicando i punti uno ad uno sfilare il cordoncino dal bottone

. infilare l’ago e ripetere la procedura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Seconda presentazione

Età: dai 3 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un grande bottone a quattro fori, un pezzo di tessuto a trama larga inamidato o montato su un telaietto da ricamo, un rocchetto di filo da ricamo colorato, forbici, un ago a cruna larga su un puntaspilli, schede sequenza (facoltative), un ditale a misura di bambino, un infila aghi, una ciotolina per gli scarti di filo. Un tavolo e due sedie

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cucire un bottone sul tessuto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. infilare il ditale nel dito indice della mano sinistra

2. analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere il rocchetto e le forbici e tagliare una misura di filo (la misura di solito è la larghezza del tavolo

. distendere il filo tagliato in linea orizzontale sul tavolo

. rimettere forbici e rocchetto sul vassoio

.  infilare l’ago       

. fare il nodo al filo

. tenere il tessuto o il telaio con la mano sinistra

. con la mano destra infilare l’ago al centro del tessuto, dal basso verso l’alto, e dire: “Punta in su”

. trattenere l’ago col ditale sotto il tessuto, portare la mano destra sul davanti del tessuto, prendere l’ago

. tirare il filo verso l’alto fino a sentire il nodo che fa resistenza

. posare il tessuto sul tavolo, prendere il bottone con la mano sinistra

. infilare l’ago nel foro in basso a destra del bottone, dal basso verso l’alto, e dire: “Punta in su”

. trattenere l’ago col ditale sotto il bottone, portare la mano destra sul davanti del bottone, prendere l’ago

. con la mano sinistra accompagnare il bottone fino a che non tocca il tessuto

. tenere il bottone e il tessuto insieme con la mano sinistra (il pollice sul bottone, l’indice col ditale sotto il tessuto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro del bottone in alto a sinistra e attraverso il tessuto, e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il tessuto

. tirare verso il basso

. far notare il punto obliquo che abbiano realizzato

. infilare l’ago dal basso verso l’alto, attraverso il tessuto, nel foro in basso a sinistra del bottone, e dire: “Punta in su”

. trattenere l’ago col ditale sotto il tessuto, portare la mano destra sul davanti del bottone, prendere l’ago

. tirare verso l’alto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso nel foro del bottone in alto a destra e attraverso il tessuto, e dire: “Punta in giù”

. lasciare la mano e prendere l’ago sotto il tessuto

. tirare verso il basso

. posare il tessuto e l’ago sul tavolo e ammirare il proprio lavoro

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. prendere le forbici e tagliare il filo a una decina di centimetri dall’ago

. posare le forbici sul vassoio, sfilare il filo che si trova nella cruna dell’ago

. puntare l’ago nel puntaspilli e mettere l’avanzo di filo nella ciotola apposita

. pizzicando i punti uno ad uno sfilare il filo dal bottone e dal tessuto

. mettere il filo nella ciotola apposita

. ripetere la procedura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. gettare i fili scartati nella pattumiera

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Terza presentazione

Età: dai 4 anni

Materiale: un vassoio contenente un assortimento di bottoni colorati a quattro fori in una scatolina, un assortimento di tessuti, rocchetti di filo di cotone colorato, forbici, un ago e uno spillo con capocchia di spillo su un puntaspilli, un infila aghi, schede sequenza (facoltative), un ditale a misura di bambino, una ciotolina per gli scarti di filo. Un tavolo e due sedie

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cucire i bottoni sul tessuto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. infilare il ditale nel dito indice della mano sinistra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. scegliere un tessuto e metterlo di fronte a noi

. scegliere un bottone e un rocchetto di filo da abbinare

. tagliare una misura di filo

.  infilare l’ago      

. fare il nodo al filo

. decidere dove vogliamo cucire il bottone

. prendere uno spillo e sostituire il bottone con lo spillo, facendolo passare attraverso il tessuto da sopra a sotto e da sotto a sopra

. cucire il bottone come nelle precedenti presentazioni

. ripetere tre volte

. con l’ultimo punto avremo l’ago sotto al tessuto

. infilare l’ago dal basso verso l’alto attraverso il tessuto, ma non attraverso il foro del bottone

. togliere lo spillo e appuntarlo nel puntaspilli

. avvolgere il filo cinque volte tra il bottone e il tessuto

. infilare l’ago dall’alto verso il basso attraverso il tessuto

. capovolgere il tessuto e tirare il filo verso l’alto

. passare l’ago in linea orizzontale sul tessuto dietro al bottone e tirare

. ripetere altre due volte

. fare un ultimo punto, senza tirare completamente il filo

. infilare l’ago nell’asola che si è creata col filo e tirare

. tagliare con le forbici il filo che avanza

. posare le forbici sul vassoio, sfilare il filo che si trova nella cruna dell’ago

. puntare l’ago nel puntaspilli e mettere l’avanzo di filo nella ciotola apposita

. ripetere la procedura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. gettare i fili scartati nella pattumiera

. mettere il tessuto con i bottoni cuciti nella cartellina dei lavori completati

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per cucire un bottone

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: ago, cruna, punta, filo, tessuto, nodo, punto, spillo, ecc.

Punti di interesse: le direzioni alternate dell’ago, la crocetta di filo che si forma tra i quattro fori del bottone, l’uso dello spillo per evitare di cucire il bottone troppo aderente al tessuto, l’uso del ditale per spingere l’ago

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Varianti ed estensioni:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

TELAIO DELLE ALLACCIATURE MONTESSORI Bottoni in pelle

Nome dell’esercizio in inglese: buttons with hook  

Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi

Età: dai 4 anni

Materiale: allacciatura con bottoni in pelle, gancio apposito. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con bottoni in pelle”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare col bambino allo scaffale delle allacciature                                              

. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con bottoni in pelle”

. prendere il gancio con la mano destra

. afferrare il bordo del tessuto nella mano sinistra, sopra il bottone

. infilare il ​​gancio, rivolto verso il basso, nell’anellino metallico sotto il bottone

. inclinare il gancio e usarlo per far uscire il bottone dal suo occhiello

. liberare il gancio dal bottone ruotandolo quanto serve, quindi farlo passare attraverso l’occhiello

. ripetere la procedura fino a liberare tutti i bottoni

. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro e a sinistra il lembo sinistro

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con bottoni in pelle”

. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso

. riportare i due lembi di tessuto al centro del telaio, facendo in modo che si sovrappongano

. impugnare il gancio con la mano destra

. trattenere il tessuto sovrapposto nella mano sinistra, appena sopra il bottone

. infilare il ​​gancio nell’asola

. ruotare il gancio per inserirlo nell’anellino metallico sotto il bottone

. usando il gancio inclinare leggermente il bordo del bottone e farlo passare attraverso l’occhiello

. ripetere con i restanti bottoni

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il telaio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare bottoncini in pelle con l’ausilio di un gancio

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione

Nomenclatura: pelle, bottone, gancio, ecc.

Punti di interesse: l’uso del gancio

Controllo dell’errore: difficoltà a seguire i passaggi necessari. I lembi sono irregolari. Non essere in grado di aprire o chiudere i bottoni.

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Ruota della leggenda di San Martino

Condivido gratuitamente questa ruota che ho preparato per i miei bambini per raccontare la leggenda di San Martino e animare iil cerchio del mattino. Il testo è molto semplificato e adatto in particolare alla scuola d’infanzia.

MARTINO CAVALCA: In una gelida giornata di novembre, il soldato Martino attraversa la città a cavallo.

IL POVERELLO: un povero uomo sta seduto nella neve vestito con pochi stracci: a freddo e fame.

LA SPADA DI MARTINO: Martino vede il poverello e afferra la sua spada.

LA DIVISIONE DEL MANTELLO: con la spada Martino divide a metà il suo mantello.

IL DONO: Martino dona al poverello una metà del suo mantello e si allontana.

IL MEZZO MANTELLO: il poverello è contento per il mantello ricevuto che gli scalda il corpo e il cuore.

L’ESTATE DI SAN MARTINO: il gesto di Martino ha reso il mondo un posto migliore, e il mondo gli dice grazie con tre giorni di sole.

IL SOGNO: Martino sogna di aiutare tutti i poverelli del mondo e smette di fare il soldato.

IL RECINTO DELLE OCHE: Martino era un uomo saggio e generoso. Tutti volevano che diventasse il loro capo, così lui si nascose.

LA RICERCA: tutti si misero a cercarlo con le lanterne accese, e lo trovarono perchè le oche iniziarono a starnazzare fortissimo.

VESCOVO DI TOURS: alla fine Martino accetta l’incarico.

LA FESTA: ogni anno l’11 novembre prepariamo i biscotti, sfiliamo con le lanterne, cantiamo e recitiamo la leggenda di San Martino.

Travasi di liquidi da brocca a bicchiere – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring water pitcher to glass (jug to glass)

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, presa a C della mano, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di acqua (eventualmente colorata), un contenitore a collo largo (ciotola, vaso o bicchiere), una piccola spugna (circa 5 centimetri) ), un panno o un guanto di spugna. La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno. La spugna sta davanti ai due contenitori, sul davanti; il guanto o il panno stanno dietro ai contenitori

Presentazione 1

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi da brocca a bicchiere”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al bicchiere vuoto, abbastanza da non toccarlo 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare tutta l’acqua lentamente

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra del bicchiere pieno)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che il bicchiere pieno sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra

. mostrare con la mano destra la presa a C della mano

. sollevare il bicchiere utilizzando la presa a C della mano con la destra; portarlo al di sopra della brocca, versare

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare l’orlo del bicchiere

. posare il bicchiere sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. se c’è dell’acqua sul vassoio o sul tavolo, asciugarla con la spugna

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 2

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi da brocca a bicchiere”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al bicchiere vuoto, abbastanza da non toccarlo 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare tutta l’acqua lentamente

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra del bicchiere pieno)

. senza ruotare il vassoio, ora prendere il bicchiere pieno con la mano sinistra, utilizzando la presa a C della mano

. tenere il manico della brocca vuota con la destra, utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare il bicchiere con la sinistra; portarlo al di sopra della brocca, versare

. prendere la spugna con la mano destra e asciugare l’orlo del bicchiere

. posare il bicchiere sul vassoio

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. se c’è dell’acqua sul vassoio o sul tavolo, asciugarla con la spugna

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 3

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi di liquidi da brocca a bicchiere”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. mettere il panno o il guanto sul tavolo, a destra del vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al bicchiere vuoto, abbastanza da non toccarlo 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare tutta l’acqua lentamente

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prendere la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra del bicchiere pieno)

. rimettere il guanto o il panno sul vassoio

. portare il vassoio al lavandino e svuotare il bicchiere

. usando il guanto o il panno asciugare il bicchiere e metterlo sul vassoio

. asciugare eventuali gocce d’acqua sul vassoio

. riempire la brocca per ¾ con acqua

. riportare il vassoio allo scaffale

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca a un contenitore a collo largo in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: asciugare, trasferire, versare, bicchiere, brocca, spugna, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, invertire la direzione del travaso, la caduta dell’ultima goccia

Controllo dell’errore: c’è dell’acqua sul vassoioo in terra, rimane dell’acqua nel contenitore da vuotare, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, liquidi diversi

Video:        

https://www.youtube.com/watch?v=AqvWT_fN2ME&t=9s

https://www.youtube.com/watch?v=-PFF5Wrs2Xo

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Travasi di liquidi da brocca a brocca – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: pouring water pitcher to pitcher (jug to jug)

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente due brocche identiche, una delle quali contiene per ¾ acqua (eventualmente colorata), una piccola spugna (circa 5 centimetri), una tovaglietta plastificata, un panno o un guanto di spugna. Le due brocche devono essere posizionate sul vassoio con i beccucci rivolti verso l’interno; la brocca piena sta a destra

MATERIALIMONTESSORI.IT

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro i travasi da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere la brocca piena e metterla sul tappetino, a destra, col manico rivolto verso l’esterno

. prendere la brocca vuota e metterla a sinistra della prima, sempre col manico rivolto verso l’esterno

. prendere la spugna piccola e metterla tra le due brocche

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare la brocca piena per il manico e sollevarla sopra la brocca vuota, senza toccarla 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. versare l’acqua nell’altra brocca, facendo attenzione a che le brocche non si tocchino tra loro

. attendere fino alla caduta dell’ultima goccia, dare una leggera scossa alla brocca

. prender la spugna con la mano sinistra e asciugare il beccuccio della brocca, prima di posarla sulla tovaglietta

. posare la brocca vuota sulla tovaglietta

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. rimettere il materiale sul vassoio

. rimettere il materiale sulla tovaglietta (la brocca piena a destra, i manici delle due brocche rivolti verso l’esterno, la spugna tra le due brocche)

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. asciugare col panno o il guanto l’esterno della brocca piena e rimetterla sul tavolo, fare lo stesso con la brocca vuota. Asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio

. appendere il guanto o il panno ad asciugare e metterne uno pulito sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare acqua da una brocca all’altra in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: svuotare, trasferire, versare, spugna, assorbire, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, l’acqua (eventualmente colorata), versare sempre da destra a sinistra, l’ultima goccia d’acqua che cade dal beccuccio con un leggero scuotimento della brocca

Controllo dell’errore: l’acqua si rovescia sul vassoioo in terra, rumore delle brocche che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: brocche di dimensioni diverse, brocche di materiali diversi, travasare latte o altri liquidi

Video:        

https://www.youtube.com/watch?v=3kKfCN26HNM

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Trasferimento di oggetti col colino – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: transfer with strainer

Area: movimenti elementari, trasferimenti, presa a tre dita, rotazione del polso

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una ciotola vuota (a destra) e una identica alla prima piena per metà d’acqua con degli oggetti che galleggiano sulla superficie dell’acqua (palline o altro), un colino, un panno o un guanto di spugna e un tappetino impermeabile arrotolato per il tavolo, eventualmente fermato con un portatovagliolo. Grembiuli per l’adulto e il bambino. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di oggetti col colino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. indossare i grembiuli

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore del tavolo, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. mettere la ciotola piena sul tappetino, a sinistra

. mettere la ciotola vuota a destra della prima

. mettere il colino davanti alle due ciotole, con l’impugnatura rivolta a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a tre dita

. prendere il colino con la mano destra utilizzando la presa a tre dita

. immergere il colino nella ciotola di sinistra e pescare un oggetto

. sollevare il colino sulla ciotola e attendere che smetta di gocciolare

. spostare il colino sulla ciotola a sinistra e far cadere l’oggetto al suo interno

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare con l’aiuto del bambino:

. asciugare il colino col panno o il guanto di spugna e rimetterlo sul vassoio

. prendere la ciotola di destra con due mani e rovesciare delicatamente gli oggetti nella ciotola d’acqua

. asciugare la ciotola vuota e rimetterla sul vassoio

. rimettere sul vassoio la ciotola piena

. asciugare il tappetino, arrotolarlo e rimetterlo sul vassoio

. andare ad appendere ad asciugare il panno o il guanto e metterne uno asciutto sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire oggetti col colino

Obiettivi indiretti: preparare al travaso di liquidi, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: colino, acqua, colore e altre qualità degli oggetti usati, galleggiamento, ecc. 

Punti di interesse: l’acqua, attendere che il colino smetta di gocciolare, la presa a tre dita, la rotazione del polso

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, si rovescia dell’acqua sul tappetino sul tavolo o sul pavimento, gli oggetti cadono, il colino cade

Note: se il bambino ha già lavorato al travaso di liquidi, possiamo versare l’acqua nella ciotola contenente gli oggetti con una brocca

Varianti ed estensioni: usare un infusore a pinza

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Trasferimento di sostanze secche col cucchiaio – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: spooning

Area: movimenti elementari, trasferimenti, presa a C delle dita, pinza a tre dita, presa a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una ciotola vuota, una ciotola piena per ¾ di chicchi o legumi (lenticchie, fagioli, piselli, farro, mais, riso, ecc.) e un cucchiaio. Le due ciotole sono posizionate fianco a fianco, mentre il cucchiaio sta davanti alle due ciotole, con l’impugnatura rivolta a destra

Presentazione 1

1. Preparazione diretta

. posizionare la ciotola piena a sinistra e quella vuota a destra

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche col cucchiaio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a tre dita con la mano destra e usarla per prendere il cucchiaio

. trasferire la sostanza dalla ciotola a sinistra alla ciotola a destra

. al termine, posizionare il cucchiaio dietro alle due ciotole

. in caso di fuoriuscite, raccogliere i chicchi uno alla volta utilizzando la pinza a tre dita

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale). In questo modo la ciotola piena si trova nuovamente a sinistra sul vassoio

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

Presentazione 2

1. Preparazione diretta

. posizionare la ciotola piena a destra e quella vuota a sinistra

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche col cucchiaio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a tre dita con la mano destra e usarla per prendere il cucchiaio

. trasferire la sostanza dalla ciotola a destra alla ciotola a sinistra

. passare il cucchiaio nella mano sinistra e riportare la sostanza nella prima ciotola

. in caso di fuoriuscite, raccogliere i chicchi uno alla volta utilizzando la pinza a tre dita

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire una sostanza secca col cucchiaio, in modo autonomo

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza

Nomenclatura: trasferire, ciotola, cucchiaio, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, la presa a tre dita, il suono della sostanza che cade dal cucchiaio, ci vuole tempo per traversare una sostanza col cucchiaio, il cucchiaio si impugna in modo simile a come si impugna la matita  

Controllo dell’errore: ci sono chicchi sul vassoioo in terra, rumore del cucchiaio, il cucchiaio cade

Variazioni ed estensioni: usare sostanze diverse, usare ciotole e cucchiai di forma diversa (non tutti i cucchiai funzionano con tutte le ciotole), mangiare col cucchiaio, usare un mestolo, usare un cucchiaio per scavare la frutta:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Trasferimento di sostanze secche con l’imbuto – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to glass decanter with a funnel (pitcher to narrow neck container), transferring pitcher to glass decanter with a funnel

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, trasferimenti, rotazione del polso

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso), un contenitore a collo stretto (caraffa) e un imbuto. La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno, accanto alla caraffa. L’imbuto sta davanti ai due contenitori.

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche con l’imbuto”  

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere l’imbuto utilizzando la pinza a tre dita e posizionarlo sulla caraffa. Sostenerlo con la mano sinistra

. mostrare presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra all’imbuto, abbastanza da non toccarlo 

. spostare il beccuccio della brocca al centro dell’imbuto e versare tutta la sostanza lentamente 

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)

. mettere l’imbuto sul vassoio

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale)

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare la caraffa con la destra; portarla al di sopra della brocca, versare

. posare la caraffa sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo stretto con l’imbuto in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, caraffa, brocca, imbuto, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nella caraffa e nella brocca, versare sempre da destra a sinistra, vedere la sostanza passare attraverso l’imbuto, le prese della mano

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to glass decanter (pitcher to narrow neck container), transferring pitcher to glass decanter

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso) e un contenitore a collo stretto (caraffa). La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa”

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra alla caraffa vuota, senza che i due contenitori si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. spostare il beccuccio della brocca al centro della caraffa e versare lentamente tutta la sostanza 

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la caraffa piena sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare la caraffa con la destra; portarla al di sopra della brocca, versare

. posare la caraffa sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo stretto in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare al travaso di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, caraffa, brocca ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, la presa a C delle dita, il suono dei materiali che cadono nella caraffa e nella brocca, versare sempre da destra a sinistra, usare la pinza a tre dita per raccogliere i chicchi versati, versare lentamente

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca o nella caraffa, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to bowl (pitcher to wide neck container)

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso) e un contenitore a collo largo (ciotola, vaso o bicchiere). La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al contenitore vuoto, senza che i due contenitori si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca, sotto al beccuccio

. spostare il beccuccio della brocca al centro del contenitore e versare lentamente tutta la sostanza

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della ciotola piena)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che il contenitore pieno sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare il contenitore con la destra; portarlo al di sopra della brocca, versare

. posare il contenitore sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo largo in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, ciotola, brocca ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nei contenitori, le prese della mano

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to pitcher

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un vassoio contenente due brocche identiche, una delle quali contiene per ¾ materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso). Le due brocche devono essere posizionate sul vassoio con i beccucci rivolti verso l’interno; la brocca piena sta a destra. Un tavolo e due sedie

Presentazione 1 (brocca sul vassoio)

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca di destra (piena) per il manico

. sollevarla sopra la brocca vuota, senza che le due brocche si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca, sotto al beccuccio

. spostare il beccuccio della brocca destra al centro della brocca sinistra e versare tutta la sostanza inclinando lentamente la brocca

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della brocca piena)

. se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la brocca piena sia di nuovo a destra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 2 (entrambe le brocche sospese)

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca vuota per il manico con la mano sinistra

. sollevarla all’altezza del torace 

. afferrare la brocca piena per il manico con la mano destra e sollevarla al di sopra di quella vuota

. spostare il beccuccio della brocca destra al centro della brocca sinistra

. versare lentamente tutta la sostanza

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere entrambe le brocche sul vassoio (a destra vuota, a sinistra piena)

. se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la brocca piena sia di nuovo a destra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca all’altra in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura e all’uso delle forbici, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nella brocca, versare sempre da destra a sinistra

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore delle brocche che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: brocche di dimensioni diverse, brocche trasparenti, materiali sempre più minuti

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di spilli da una ciotola a uno spargizucchero

Nome dell’esercizio in inglese: pins and sugar shaker

Area: movimenti elementari, cucito, pinza a due dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente una ciotola con una decina di spilli con capocchia di plastica, uno spargizucchero vuoto e un tappetino arrotolato per il tavolo (facoltativo), eventualmente fermato con un portatovagliolo. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasferire gli spilli da una ciotola a uno spargizucchero”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore del tavolo, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere la ciotola degli spilli e metterla sul tappetino, a sinistra

. prendere lo spargizucchero e metterlo sul tappetino, a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a due dita

. tenere ferma la ciotolina con la mano sinistra

. utilizzando la pinza a due dita con la mano destra, afferrare uno spillo dalla capocchia, facendo attenzione a non pungersi con le punte degli altri spilli

. sollevare lo spillo

. togliere la mano sinistra dalla ciotolina

. tenere con la mano sinistra lo spargizucchero

. portare lo spillo sullo spargizucchero, avvicinarlo e inserire parzialmente lo spillo in uno dei suoi fori

. rilasciare lo spillo prestando attenzione al rumore che fa cadendo all’interno dello spargizucchero

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine mostrare al bambino come aprire il coperchio dello spargizucchero e rovesciare gli spilli nella ciotola

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. prendere lo spargizucchero e rimetterlo sul vassoio

. prendere la ciotola degli spilli e rimetterli sul vassoio

. arrotolare e riporre il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire in sicurezza gli spilli da un puntaspilli ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: spilli, spargizucchero, capocchia, punta, fori, ecc. 

Punti di interesse: tenere il puntaspilli, la pinza a due dita, ruotare il vassoio in due tempi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il bambino si punge, ci sono spilli sul vassoio sul tavolo o sul pavimento

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di spilli da un puntaspilli ad un altro

Nome dell’esercizio in inglese: straight pins transfer, transferring pins to a pincushion

Area: movimenti elementari, cucito, pinza a due dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un puntaspilli con una decina di spilli (con capocchia di plastica) appuntati e un puntaspilli identico vuoto. Un tavolo e due sedie

    

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasferire gli spilli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo davanti a noi sul tavolo, col puntaspilli vuoto a destra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a due dita

. tenere il puntaspilli di sinistra con la mano sinistra

. con la mano destra, utilizzando la pinza a due dita, prendere uno spillo dalla capocchia e sollevarlo

. togliere la mano sinistra dal puntaspilli

. usare la mano sinistra per tenere il puntaspilli a destra

. con la mano destra inserire lo spillo nel puntaspilli a destra

. togliere la mano sinistra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti gli spilli sono passati da sinistra a destra, ruotare il vassoio in due tempi (verticale, poi orizzontale) per fare in modo di avere nuovamente il puntaspilli vuoto a destra

. ripetere la procedura, fino a trasferire tutti gli spilli

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire in sicurezza gli spilli da un puntaspilli ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: spilli, puntaspilli, capocchia, punta, ecc. 

Punti di interesse: tenere il puntaspilli, la pinza a due dita, ruotare il vassoio in due tempi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il bambino si punge, ci sono spilli sul vassoio sul tavolo o sul pavimento

Variazioni ed estensioni:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: mettere le monetine nel salvadanaio

Nome dell’esercizio in inglese: penny bank transfer

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una ciotola di monetine (a sinistra) e un salvadanaio vuoto col fondo facilmente apribile (a destra). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come mettere le monetine nel salvadanaio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino la pinza a tre dita: pollice contro indice e medio uniti

. prendere una moneta usando la presa a tre dita

. spostare la mano sul salvadanaio e inserirla parzialmente nella fessura

. far cadere delicatamente la moneta nel salvadanaio, soffermandosi per ascoltare il suono della moneta che cade al suo interno

. dopo aver trasferito cinque monetine, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore, quindi riprendere il lavoro

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le monetine si trovano nel salvadanaio, capovolgerlo

. rimuovere il tappo

. rovesciare tutte le monetine nella ciotola

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per mettere le monetine nel salvadanaio

Obiettivi indiretti: rafforzare la presa a tre dita per imparare a tenere correttamente la matita, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, monetine, salvadanaio, ecc.

Punti di interesse: trasferire da sinistra a destra, la pinza a tre dita, le monetine, il rumore delle monetine che cadono nel salvadanaio, il tappo che si trova nella parte inferiore del salvadanaio

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di monetine

Nome dell’esercizio in inglese: penny pinching, coin transferring      

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente due piatti possibilmente identici, uno dei quali contiene una manciata di monetine. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di monetine”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. togliere un piatto alla volta dal vassoio e posarlo sul tavolo, dietro al vassoio

. rimettere sul vassoio il piatto pieno a sinistra e quello vuoto a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino la pinza a tre dita: pollice contro indice e medio uniti

. trasferire le monetine dal piatto a sinistra al piatto a destra, una alla volta, mostrando ogni volta la pinza a tre dita

. dopo aver trasferito cinque monetine, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore, quindi riprendere il lavoro

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire monetine da un piatto ad un altro

Obiettivi indiretti: rafforzare la presa a tre dita per imparare a tenere correttamente la matita, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, monetine, ecc.

Punti di interesse: il piatto vuoto a sinistra, la pinza a tre dita, le monetine

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di uova

Nome dell’esercizio in inglese: egg transferring

Area: movimenti elementari, pinza a cinque dita, attività di cucina

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un cartone per uova, un cestino con una dozzina di uova fresche e un tappetino arrotolato eventualmente fermato con un portatovagliolo. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di uova”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere il cestino delle uova e metterlo sul tappetino, a sinistra

. prendere il cartone delle uova, aprirlo e metterlo a destra del cestino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a cinque dita con la mano destra

. usarla per prendere un uovo dal cestino

. posarlo sul palmo della mano sinistra per osservarlo e insieme al bambino, facendo notare le due estremità, una più arrotondata e una più appuntita

. con la mano destra, sempre usando la pinza a cinque dita, prendere l’uovo dalla parte dell’estremità arrotondata

. inserire delicatamente l’uovo in uno scompartimento del portauova, di modo che poggi sull’estremità appuntita

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le uova sono nel cartone, richiuderlo

. aprire nuovamente il cartone delle uova

. riprendere il trasferimento delle uova, questa volta dal cartone al cestino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere il cestino delle uova sul vassoio

. rimettere il cartone vuoto sul vassoio

. arrotolare e rimettere il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire uova fresche da un contenitore ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: uova, portauova, cestino, estremità appuntita, estremità arrotondata, ecc.

Punti di interesse: la pinza a cinque dita, la forma delle uova, prenderle dall’estremità arrotondata e posarle sull’estremità appuntita, l’estrema fragilità delle uova

Controllo dell’errore: le uova si rompono

Note: usando uova artificiali, l’esercizio perde di senso

Varianti ed estensioni: trasferire le uova da un cesto a dei portauova

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasferimento di oggetti

Nome dell’esercizio in inglese: transferring objects, grasping transfer

Area: movimenti elementari, pinza a cinque dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un vassoio contenente due ciotole identiche (o due piccoli cestini), una delle quali contiene oggetti identici (sassi, pigne, palline di spugna, pompon, conchiglie, ecc.). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di oggetti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. posare il vassoio davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. togliere le due ciotole dal vassoio, una alla volta, e metterle sul tavolo, appena dietro al vassoio

. rimettere la ciotola piena sul vassoio, a sinistra

. rimettere la ciotola vuota sul vassoio, a destra della ciotola vuota (per trasferire da sinistra a destra, cioè in direzione della scrittura)

. mostrare al bambino la pinza a cinque dita: pollice contro le altre quattro dita unite

. trasferire gli oggetti dalla ciotola a sinistra alla ciotola a destra, uno alla volta, mostrando ogni volta la presa  

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

. posare nuovamente le ciotole sul tavolo, dietro al vassoio, prendendole una alla volta

. rimetterle sul vassoio, una alla volta (piena a sinistra, vuota a destra)

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire oggetti utilizzando la pinza a cinque dita

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, il nome degli oggetti scelti, destra, sinistra, ecc.

Punti di interesse: la ciotola vuota a destra, la presa delle dita, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: girare le pagine di un libro

Nome dell’esercizio in inglese: turn the pages of a book

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie, un libro

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come girare le pagine di un libro”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra), con un libro chiuso davanti a noi

. aprire la copertina del libro

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. infilare il pollice destro (dalla parte dell’unghia) sotto all’angolo in alto della prima pagina (la mano con le dita rivolte verso l’alto)

. sollevare leggermente la pagina e posizionare il palmo della mano sotto alla pagina

. fai scorrere la mano fino a metà pagina (la punta delle dita rivolta sempre verso l’alto)

. spingere delicatamente la pagina a sinistra fino a voltarla completamente

. far scorrere la mano destra sulla rilegatura centrale del libro premendo delicatamente verso il basso per assicurarsi che la pagina rimanga aperta

. ripetere con qualche altra pagina

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. chiudere il libro

. riportare il libro allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per girare le pagine di un libro senza danneggiarlo

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri 

Nomenclatura: libro, copertina, pagina, facciata, ecc.

Punti di interesse: percepire il libro con tutti i nostri sensi

Controllo dell’errore: rumore, le pagine del libro si danneggiano, ecc.  

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: aprire e chiudere un libro

Nome dell’esercizio in inglese: open a book, close a book

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie, un libro                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come aprire e chiudere un libro”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra), con un libro chiuso davanti a noi

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire un libro”

. mettere il pollice destro nell’angolo in alto a destra del libro, proprio sotto la copertina del libro

. sollevare leggermente la copertina del libro e posizionare le altre dita sotto la copertina, sollevando il pollice

. far scorrere le dita sotto alla copertina del libro fino a circa metà

. continuare a scorrere la mano portandola in verticale, con la punta delle dita rivolta verso l’alto

. spingere delicatamente la copertina del libro verso sinistra, e quando il libro comincia ad aprirsi mettere la mano sinistra aperta dietro, per evitare che la copertina sbatta sul tavolo

. togliere le mani, e se necessario far scorrere la mano destra sulla rilegatura centrale del libro premendo delicatamente per assicurarti che il libro rimanga aperto

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere un libro”

. mettere il pollice della mano sinistra sotto alla copertina del libro, nella parte superiore

. sollevare la copertina e girare la mano di modo che il palmo poggi sotto la copertina del libro (le punta delle dita rivolte verso l’alto)

. far scorrere la mano fino a circa metà

. spingere delicatamente la copertina del libro verso destra, e quando il libro comincia a chiudersi mettere la mano destra aperta dietro, per evitare che la copertina sbatta. Togliere le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

. riportare il libro allo scaffale

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per aprire e chiudere un libro

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: libro, copertina, ecc.

Punti di interesse: i libri sono preziosi

Controllo dell’errore: rumore quando si apre o si chiude il libro  

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: mettere un libro sullo scaffale

Nome dell’esercizio in inglese: replacing a book on a shelf

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: libri disposti nello scaffale con la copertina anteriore rivolta verso destra, un tavolo

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come mettere un libro sullo scaffale”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. mettersi in piedi davanti al libro posato chiuso sul tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere la mano destra sul margine destro e la sinistra sul margine sinistro del libro (quello della rilegatura) utilizzando la pinza a cinque dita

. sollevare e portare il libro in verticale, avvicinandolo al corpo 

. camminare fino allo scaffale

. mettersi di fronte allo scaffale, alla distanza che serve all’avambraccio per raggiungerlo

. togliere la mano destra e portarla sotto al libro, per sostenerlo e guidarlo

. appoggiare delicatamente il libro sul bordo dello scaffale nel punto in cui va rimesso a posto

. se serve, usare la mano destra per scansare e trattenere i libri a destra e far posto al nostro libro

. far scorrere il libro fino a quando è inserito tra gli altri libri per circa la metà

. togliere le mani

. completare l’inserimento del libro spingendolo lentamente con la mano destra

. se serve, allineare le copertine dei libri mettendo il palmo della destra dietro ai libri (per spingere) e il palmo della mano sinistra davanti ai libri (per trattenere)

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per mettere un libro sullo scaffale

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: libro, dorso, copertina anteriore, scaffale, libreria, ecc.

Punti di interesse: cercare un punto d’appoggio per il libro prima di inserirlo, non fare rumore, la pinza a cinque dita

Controllo dell’errore: il bambino non riesce a rimettere il libro sulla libreria, il libro cade a terra    

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: prendere un libro dallo scaffale

Nome dell’esercizio in inglese: removing a book from the shelf

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: libri disposti nello scaffale con la copertina anteriore rivolta verso destra, un tavolo

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come prendere un libro dallo scaffale”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare allo scaffale dei libri

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettersi in piedi di fronte allo scaffale, alla distanza che serve all’avambraccio per raggiungerlo

. indicare il libro che desideriamo prendere dallo scaffale

. indicare il libro a destra del libro che vogliamo prendere

. indicare il libro a sinistra del libro che vogliamo prendere

. spingere indietro di qualche centimetro i libri a destra e sinistra di quello che vogliamo prendere, usando i pollici

. spostare i pollici sul libro che vogliamo prendere, a destra e a sinistra, e usarli per tirare il libro in avanti

. appena è possibile farlo, stendere su entrambi i lati del libro i palmi aperti (la mano destra sulla copertina anteriore, la sinistra sul retro del libro)

. girare il libro in orizzontale, sempre con le due mani in posizione, di modo che il libro poggi sulla mano sinistra, con la destra sulla copertina anteriore

. usando la pinza a cinque dita spostare la mano destra sul margine destro e la sinistra sul margine sinistro del libro (quello della rilegatura) e portare il libro in verticale, avvicinandolo al corpo

. camminare fino al tavolo

. posare il libro sul tavolo senza fare rumore

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per prendere un libro dallo scaffale

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: libro, dorso, copertina anteriore, scaffale, libreria, ecc.

Punti di interesse: far indietreggiare i libri a destra e sinistra, la pinza a cinque dita, posare il libro senza far rumore

Controllo dell’errore: il bambino non riesce a prendere il libro dalla libreria, il libro cade a terra    

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: passarsi una campanella di mano in mano

Nome dell’esercizio in inglese: silent bell game

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, grazia e cortesia, silenzio

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una campanella su un vassoio       

           

Presentazione collettiva

1. Preparazione diretta

. richiamare l’attenzione dei bambini suonando delicatamente la campanella, che si trova nell’area del cerchio

.  invitare i bambini a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Vi mostro il gioco della campanella silenziosa

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. chiedere ai bambini che decidono di partecipare di stare in piedi in cerchio, insieme a noi

. trasportare il vassoio al centro del cerchio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere la campanella tra le mani

. mostrare la campanella ai bambini, spiegando a voce molto bassa che è un oggetto per noi molto prezioso

. prendere la campanella con la mano sinistra, utilizzando la pinza a tre dita, senza farla suonare

. sempre senza farla suonare, passarla dalla mano sinistra alla mano destra, sempre utilizzando la presa a tre dita

. far notare ai bambini che la campanella non ha emesso alcun suono

. passare la campanella al bambino alla nostra destra

. invitare il bambino a prendere la campanella con la mano destra, senza farla suonare, e passarla all’amico alla sua destra

. chiudiamo gli occhi (i bambini li tengono aperti) per dimostrare la nostra fiducia nei loro confronti, mentre la campanella passa silenziosamente di mano in mano

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. congedarsi dal bambino e ringraziarlo, assicurandosi che abbia pensato a ciò che gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per maneggiare una campanella senza farla suonare

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare lo sviluppo della volontà, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: campanella, passare, destra, silenzio, ecc. 

Punti di interesse: il silenzio che si crea durante l’esercizio, l’adulto che tiene gli occhi chiusi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio: la campanella cade o fa rumore

Estensione: passarsi una grande conchiglia, facendo in modo che ogni bambino possa ascoltarla prima di passarla

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasportare una pila di panni piegati

Nome dell’esercizio in inglese: carrying folded cloths

Area: esercizi preliminari, cura di sé (abbigliamento), cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una pila di panni piegati, due tavoli posti a distanza.        

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare una pila di panni piegati”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su uno dei tavoli

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. accarezzare la pila, facendo notare come la pila sia ordinata e i tessuti lisci

. sollevare l’angolo destro in basso della pila di panni con la mano sinistra, mettendo il pollice sotto alla pila e l’indice tra l’ultimo e il penultimo panno

. sollevare l’angolo quanto basta per infilare sotto alla pila la mano destra, col palmo rivolto verso l’alto, all’incirca al centro dell’ultimo panno

. mettere la mano sinistra, col palmo rivolto verso il basso, al centro del primo panno

. premere la pila tra le due mani e sollevarla dal vassoio

. avvicinare la pila al corpo, mantenendo le mani in orizzontale

. camminare lentamente fino al secondo tavolo

. allontanare le mani del corpo e posare la pila sul tavolo, con la mano destra sotto la pila e la sinistra sopra

. sollevare la mano sinistra

. usarla per sollevare l’angolo in basso a destra della pila ed estrarre la mano destra

. ripetere la procedura per riportare la pila sul vassoio

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare una pila di panni

Obiettivi indiretti: preparare alla piegatura delle stoffe, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, la percezione sensoriale delle qualità dei panni piegati, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: pila, panni, piegati, infilare, premere, sollevare, ecc. 

Punti di interesse: camminare lentamente, tenere ferma la pila di panni, infilare la mano destra sotto alla pila

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, la pila si disfa, i panni cadono

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasportare le forbici e altri oggetti appuntiti

Nome dell’esercizio in inglese: carrying sharp objects

Area: esercizi preliminari, uso delle forbici, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un paio di forbici. Assicurarsi che le lame si trovino a sinistra e l’impugnatura a destra

Presentazione di gruppo

1. Preparazione diretta

. invitare tre o quattro bambini a iniziare il ciclo di lavoro, uno ad uno, in modo breve e stimolante, e dare il nome dell’esercizio: “Vi mostro come prendere, trasportare e posare le forbici”

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. trasportare il vassoio su di un tavolo e sedersi davanti al vassoio

. mostrare ai bambini dove sedersi di modo che tutti abbiano il vassoio davanti a sé

. alzarsi in piedi (i bambini restano seduti)

2. Analisi dei movimenti – prendere le forbici

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Vi mostro come prendere le forbici”

. mettere il pollice della mano destra nel foro inferiore, mettere l’indice della mano destra nel foro superiore e stringere le due dita

. alzare leggermente la mano destra dal tavolo

. mettere il pollice della mano sinistra sotto le lame. Chiudere le quattro dita della mano sinistra attorno alle lame e coprire il pollice

. ruotare le forbici in modo che si trovino in verticale, con le lame avvolte dalla mano sinistra rivolte verso il basso

. togliere le dita della mano destra dai fori dell’impugnatura

. chiudere anche la mano destra sulle lame delle forbici

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’esercizio presentato. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Continuare invitando gli altri bambini, offrendo a tutti l’opportunità di provare esercizio

2. Analisi dei movimenti – trasportare le forbici

. tenere le forbici con le lame rivolte verso il basso, avvolte dalle due mani insieme

. portare le mani vicine al corpo in modo che si trovino a livello della parte inferiore del torace

. camminare lentamente per la stanza, poi tornare dai bambini

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’esercizio presentato. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Continuare invitando gli altri bambini, offrendo a tutti l’opportunità di provare esercizio

2. Analisi dei movimenti – posare le forbici

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Vi mostro come posare le forbici”

. togliere la mano destra dal fondo delle forbici

. ruotare la mano sinistra in modo che le forbici siano in orizzontale con l’impugnatura a destra

. mettere il pollice della mano destra nel foro dell’impugnatura più vicino e l’indice nell’altro foro

. chiudere le dita

. portare entrambe le mani vicine al tavolo

. aprire la mano sinistra

. con la mano destra appoggiare lentamente la punta delle forbici sul tavolo

. abbassare l’impugnatura avvicinandola al tavolo

. togliere le due dita dai fori dell’impugnatura

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’esercizio presentato. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Continuare invitando gli altri bambini, offrendo a tutti l’opportunità di provare esercizio

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare i bambini uno alla volta per il loro lavoro

. congedarli invitandoli a riprendere le proprie attività

Obiettivi diretti: preparare il bambino all’uso delle forbici, isolare le abilità necessarie per trasportare le forbici in sicurezza

Obiettivi indiretti: sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: forbici, lame, impugnatura, ecc.

Punti di interesse: la parte tagliente dell’oggetto è coperta e trattenuta in modo che sia sicura.

Controllo dell’errore: l’insegnante

Variazioni ed estensioni:

. trasportare oggetti appuntiti come cacciavite, matite, stecchi da spiedino (come si trasportano le forbici), forchette (con le punte rivolte verso il basso, ma tenendo le mani sul manico per una questione di igiene), oggetti taglienti, ad esempio coltelli (con la lama rivolta verso il basso e il bordo affilato rivolto a sinistra; le mani sull’impugnatura), ecc.

. si potrebbe approfittare della lezione per parlare delle regole di sicurezza nell’uso delle forbici

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasportare un bicchiere d’acqua

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a glass of water

Area: esercizi preliminari, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un bicchiere riempito per due terzi con acqua, eventualmente colorata     

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare un bicchiere d’acqua”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C della mano

. utilizzando tale presa, con due mani su entrambi i lati del bicchiere sollevarlo leggermente e portarlo verso di sé utilizzando la presa a C

. avvicinare il bicchiere al corpo, in modo che i gomiti formino un angolo di 90 gradi

. camminare lentamente per la stanza, quindi rimettere il bicchiere al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare il bicchiere di acqua colorata da un luogo a un altro in modo indipendente

Obiettivi indiretti: focalizzare l’attenzione del bambino sul materiale per stimolare la concentrazione, destrezza e coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: bicchiere, il colore dell’acqua, ecc.

Punti di interesse: l’acqua colorata, la forma del bicchiere, usare due mani, la presa a C

Controllo dell’errore: L’acqua esce dal bicchiere. Il bicchiere cade a terra. Si produce rumore

Varianti: utilizzare un calice (una mano sotto la base e l’altra sullo stelo)

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasportare un tavolo

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a table

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo

Presentazione di gruppo

1. Preparazione diretta

. preparare un tavolo, libero da sedie, in un luogo della stanza che abbia dello spazio per muoversi

. invitare massimo sei bambini a iniziare il ciclo di lavoro, uno ad uno, in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Vi mostro come trasportare un tavolo”

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. chiedere ai bambini che decidono di partecipare di sedersi in semicerchio in un luogo adatto da noi indicato

2. Analisi dei movimenti

. invitare un singolo bambino, per nome, collaborare con noi nell’esercizio. Non chiedere: “Chi vuole aiutarmi?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito

. decidere esattamente dove spostare il tavolo, e verificare che il percorso sia libero da ostacoli

. posizionarsi ai due lati opposti del tavolo

. mostrare la pinza a cinque dita

. appoggiare le mani su ciascun lato del tavolo, con il pollice sulla parte superiore del tavolo e le dita sotto

. guardarsi negli occhi per concordare insieme quando si è pronti

. piegare le ginocchia e contemporaneamente sollevare un bordo del tavolo (insieme prima con le mani sinistre e poi con le destre)

. trasportare il tavolo fino alla destinazione scelta, facendo in modo che le gambe del tavolo restino sempre in verticale

. insieme al bambino, piegare le ginocchia e abbassare il tavolo prima con le mani sinistre e poi con le destre

. ripetere la stessa procedura per riportare il tavolo nella posizione originale

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. continuare invitando altri due bambini a provare

3. Conclusione

. ringraziare i bambini uno alla volta per il loro lavoro

. congedarli invitandoli a riprendere le proprie attività

Libertà dei bambini

dopo la presentazione i bambini sono liberi di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che è loro necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare un tavolo (con l’aiuto di qualcun altro)

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: istruzioni fornite quando il bambino si alza e inizia a trasportare il tavolo.

Punti di interesse: l’invito a trasportare il tavolo. Decidere dove posizionare il tavolo prima di spostarlo. Appoggiare il tavolo due gambe alla volta. Mantenere le gambe verticali durante il trasporto

Controllo dell’errore: non essere in grado di sollevare correttamente il tavolo. Colpire oggetti lungo il trasporto. Sollevare il tavolo troppo rapidamente o farselo sfuggire di mano.

Note: tutte le sedie devono essere tolte dal tavolo correttamente (vedere la lezione su come trasportare una sedia)

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: sedersi e alzarsi dalla sedia

Nome dell’esercizio in inglese: Sitting on a chair, getting up from a chair

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una sedia a misura di bambino                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come sederti e alzarti dalla sedia”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino nel luogo dove abbiamo messo la sedia

2. Analisi dei movimenti – sedersi

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come sederti sulla sedia”

. mettersi dietro alla sedia

. mostrare la pinza a cinque dita

. usando la presa a cinque dita, con le mani su entrambi i lati dello schienale, sollevare leggermente la sedia da terra

. portare la sedia indietro quanto serve per avere spazio sufficiente per sedersi

. riportare delicatamente la sedia sul pavimento, senza far rumore, appoggiando prima le gambe posteriori e poi le anteriori

. mettersi in piedi davanti alla sedia

. piegare le ginocchia e sedersi

. tenere le ginocchia e i piedi uniti, le mani in grembo, la schiena contro lo schienale della sedia

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – alzarsi

. invitare il bambino e dare il nome dell’attività “Ti mostro come alzarti dalla sedia”

. cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. portare il piede destro indietro, appena sotto la sedia

. portare il piede sinistro leggermente in avanti

. appoggiare le mani su entrambi i lati del sedile

. flettere leggermente il busto in avanti e sollevarsi dalla sedia

. mettersi in posizione verticale davanti alla sedia

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per sedersi ed alzarsi dalla sedia con grazia

Obiettivi indiretti: consapevolezza della propria postura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punti di interesse: il piede sinistro in avanti e il destro indietro, appoggiare la schiena allo schienale della sedia

Controllo dell’errore: rumore della sedia sul pavimento, la sedia cade, la sedia graffia il pavimento

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: sedersi e alzarsi dal pavimento

Nome dell’esercizio in inglese: sitting down on the floor, standing up from the floor

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’attività: “Ti mostro come sederti e alzarti dal pavimento.”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti – sedersi

. ripetere il nome dell’esercizio: “Ti mostro come sederti sul pavimento”

. stando in piedi incrociamo i piedi (facilita la discesa)

. scendiamo fino a raggiungere il pavimento in modo dolce, aiutandoci con le braccia

. teniamo le mani in grembo, la schiena dritta e la testa alta

2. Analisi dei movimenti – alzarsi

. ripetere il nome dell’esercizio: “Ti mostro come alzarti dal pavimento”

. allontanare i piedi incrociati dal corpo

. sollevarsi aiutandosi con le mani e le braccia

. in posizione eretta, mettere i piedi uno accanto all’altro (non più incrociati)

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

3. Conclusione

. invitare il bambino a ripetere l’esercizio presentato

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per sedersi o alzarsi in piedi con grazia

Obiettivi indiretti: consapevolezza della propria postura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punti di interesse: incrociare i piedi, aiutarsi con le mani

Estensioni: sedersi davanti alla linea, sedersi davanti al tappetino di lavoro

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

Controllo dell’errore: l’insegnante e gli altri bambini.  

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Guanto di spugna per bambini tutorial

Materiale:

. un asciugamano o un ritaglio di tessuto di spugna

. cartamodello

. macchina da cucire (o ago e filo)

. forbici

. gesso da sarta

. un pezzetto di nastro per fare un gancio per appendere il guanto o un anellino di plastica

Come si fa

. mettere il tessuto a doppio

. riportare il modello sul tessuto, sfruttando la parte orlata in alto per l’apertura del guanto

. tagliare lasciando un margine di mezzo centimetro per la cucitura

. cucire sui tre lati e fissare la cucitura

. ribaltare il guanto

. cucire il nastro o l’anello per appendere il guanto ad uno dei lati dell’apertura

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: camminare intorno a un tappeto

Nome dell’esercizio in inglese: walking around a rug, walking around a mat

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tappeto

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come camminare intorno a un tappeto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. prendere, trasportare e srotolare un tappeto

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione 

. camminare lentamente intorno al tappeto senza toccare il bordo e gli angoli

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

3. Conclusione

. il bambino stesso, quando decide di interrompere l’esercizio, arrotola e ripone il tappeto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per camminare intorno al tappeto, senza toccarlo

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: bordo, camminare, lentamente, ecc.

Punti di interesse: camminare lentamente attorno al tappeto. Il colore del tappeto. L’invito a camminare lentamente attorno al tappeto.

Controllo dell’errore: il bambinocammina sul tappeto o ne pesta gli angoli.

Estensioni: stendere sul pavimento più tappeti.

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: stare in piedi

Nome dell’esercizio in inglese: standing

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno

Presentazione di gruppo

1. Preparazione diretta

. invitare massimo sei bambini a iniziare il ciclo di lavoro, uno ad uno, in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come stare in piedi”

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. chiedere ai bambini che decidono di partecipare di sedersi in semicerchio in un luogo da noi indicato

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare ai bambini come mantenere una buona postura: piedi uniti, schiena dritta, braccia ai lati o tenute di fronte al corpo e testa alta

. far notare ai bambini che non stiamo toccando la persona davanti a noi

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse dei bambini

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’attività presentata. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Diciamo, ad esempio: “Per favore, mettiti dietro a Filippo”

. continuare invitando altri due o tre bambini, in base all’interesse e alla durata dell’attività

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

3. Conclusione

. ringraziare i bambini uno alla volta per il loro lavoro e congedarli assicurandosi che ognuno abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà dei bambini

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per stare in piedi in classe mantenendo una buona postura e senza invadere lo spazio altrui

Obiettivi indiretti: consapevolezza della propria postura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni: piedi uniti, schiena dritta, braccia ai lati o davanti al corpo, testa alta, ecc.

Punti di interesse: non addossarsi a chi ci sta davanti

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Grembiule per bambini tutorial

Questo modello di grembiule per bambini è molto usato nelle scuole Montessori perchè semplice da indossare senza aiuto. Ha un lato in cotone ed uno in tessuto impermeabile, così da poter essere utilizzato per le attività di cucina, giardinaggio e tutti gli esercizi che prevedono l’uso di acqua (pulizia, travasi, cura di sè, ecc.)

Materiale

. mezzo metro di tessuto, preferibilmente impermeabile

. mezzo metro di un tessuto diverso

. un pezzo di elastico alto 2 centimetri e lungo 40 centimetri

. velcro

. macchina da cucire, filo

. forbici

. spilli

. gesso da sarta

Come si fa

. creare il cartamodello (quello seguente è adatto a bambini dai 3 ai 6 anni):

Tagliare

. piegare a metà il primo tessuto, col dritto all’interno, riportare il cartamodello e tagliare

. aprire il tessuto tagliato

. stendere sul tavolo il secondo tessuto, senza piegarlo a metà, col dritto del tessuto contro il tavolo e il rovescio rivolto verso l’alto

. stendere il primo tessuto tagliato sul primo tessuto, col dritto rivolto verso l’alto

. fissare i due tessuti insieme con degli spilli

. ritagliare il secondo tessuto

. per il cinturino del collo ritagliare una striscia di tessuto 62 cm x 8 cm

. per il cinturino per la vita ritagliare una striscia di tessuto 48 cm x 8 cm

. ritagliare 38 cm di elastico

Confezionare

. piegare a metà il cinturino per il collo nel senso della lunghezza (col rovescio del tessuto all’esterno) e cucire il lato aperto lasciando un margine di circa 1 cm

. aiutandosi con una spilla di sicurezza ribaltare il cinturino portando la cucitura all’interno

. infilare all’interno del cinturino l’elastico, aiutandosi con una spilla da balia

. ripiegare le due estremità aperte del centurino verso l’interno per circa 1 cm e fissare il bordo di ogni estremità del cinturino insieme all’estremità dell’elastico con uno spillo; cucire lungo il bordo

. piegare a metà il cinturino per la vita nel senso della lunghezza (col rovescio del tessuto all’esterno) e cucire il lato aperto lasciando un margine di circa 1 cm

. aiutandosi con una spilla di sicurezza ribaltare il cinturino portando la cucitura all’interno

. ripiegare le due estremità aperte del centurino verso l’interno per circa 1 cm e cucire lungo il bordo

. aprire i due tessuti tagliati per il grembiule. Posare il primo tessuto sul tavolo col dritto rivolto verso l’alto

. con degli spilli fissare le due estremità del cinturino per il collo al tessuto che poggia sul tavolo (bordo del cinturino contro il bordo della pettorina, col cinturino che pende a U all’interno), a circa 1 centimetro dagli angoli della pettorina)

. sovrapporre il secondo tessuto col dritto rivolto verso il basso e fissare le due pettorine insieme con altri spilli

. aprire leggermente i due tessuti a lato, sotto la pettorina, a circa 2 centimetri dall’arco

. posare il cinturino per la vita bordo contro bordo del tessuti inferiore e fissare con uno spillo

. riposizionare il tessuto superiore del grembiule

. cucire lungo tutti i margini del grembiule, ad eccezione dell’orlo in basso. Stare attenti a non cucire i cinturini dove non devono essere cuciti

. ribaltare il grembiule

. ripiegare gli orli inferiori dei due tessuti

. stirare lungo tutte le cuciture e l’orlo inferiore

. fare una cucitura lungo tutto il margine del grembiule, compreso l’orlo inferiore, a circa 1 cm dal bordo

. cucire un rettangolo di velcro sul grembiule e sul cinturino della vita

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: tirare l’argilla col mattarello

Nome dell’esercizio in inglese: rolling clay

Area: esercizi preliminari, attività di cucina, rotazione del polso, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un mattarello a misura di bambino, un tagliere, e una pallina di argilla morbida in un contenitore. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come tirare l’argilla col mattarello”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, posandolo davanti a noi lungo il margine superiore

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. prendere il mattarello dal vassoio e metterlo davanti a noi, in orizzontale

. prendere il tagliere e metterlo dietro al mattarello

. prendere il contenitore e posarlo a sinistra del tagliere

. togliere il coperchio e metterlo sotto al contenitore

. prendere la pallina d’argilla e posarla sul tagliere

. rimettere il contenitore col suo coperchio sul vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. appiattire la pallina d’argilla con le mani

. mostrare la presa a C della mano

. utilizzando la presa a C prendere il mattarello con entrambe le mani sulle impugnature e posarlo sull’argilla nel punto più vicino a noi

. far rotolare il mattarello sull’argilla, spingendolo contemporaneamente verso il basso

. arrivati in fondo sollevare il mattarello

. posarlo sull’argilla nel punto più vicino

. ripetere la procedura

. procedere allo stesso modo fino ad ottenere un foglio sottile di argilla

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. raccogliere l’argilla con entrambe le mani e formare una palla

. prendere il contenitore, mettere la pallina al suo interno e chiuderlo col coperchio

. rimettere tutto il materiale sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare il mattarello

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, la percezione sensoriale delle qualità dell’argilla, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: argilla, mattarello, far ruotare, spesso, sottile, spingere, premere, ecc.

Punti di interesse: il movimento del polso e vedere l’argilla diventare sempre più sottile e larga

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio. Lo spessore dell’argilla non si presenta uniforme

Variazioni ed estensioni: usare diversi modelli di mattarello, usare diversi tipi di argilla

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: trasportare una sedia

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a chair

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e una sedia a misura di bambino   

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare una sedia”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettersi dietro alla sedia, che è nascosta sotto il tavolo

. mostrare la pinza a cinque dita

. utilizzando tale presa, con le mani su entrambi i lati dello schienale, sollevare leggermente la sedia da terra muovendosi con delicatezza

. guardare dietro di sé, quindi fare dei passi indietro, finché la sedia non è libera dal tavolo

. posare la sedia sul pavimento, creando prima un punto di contatto con le gambe posteriori e poi abbassando delicatamente le anteriori

. mettersi accanto alla sedia

. afferrare la sedia con due mani, una sulla parte superiore dello schienale e l’altra sulla parte anteriore del sedile

. sollevare la sedia e tenerla senza toccare il proprio corpo.

. portare la sedia in una posizione specifica

. riportare delicatamente la sedia sul pavimento, senza far rumore, appoggiando prima le gambe posteriori e poi le anteriori

. riportare la sedia al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare una sedia e riportala al suo posto in autonomia

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punto di interesse: trasportare la sedia senza far rumore

Controllo dell’errore: difficoltà a tenere correttamente la sedia. Urtare oggetti o persone durante il tragitto. Far cadere la sedia.

Nota: se il bambino ne ha bisogno presentare nuovamente l’attività, ad esempio dicendo “Questa volta, ascolta per vedere se faccio rumore!”  

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: tovagliolo e portatovagliolo

Nome dell’esercizio in inglese: rolling a cloth napkin and using a napkin ring

Area: esercizi preliminari, attività di cucina (apparecchiare la tavola), rotazione del polso, pinza a cinque dita, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente quattro tovaglioli quadrati di tessuto, e quattro portatovaglioli ad anello. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare il portatovaglioli”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e metterlo sul tavolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare la pinza a tre dita   
. utilizzando la pinza a tre dita prendere un tovagliolo dal vassoio e metterlo di fronte a sé
. prendere un portatovagliolo dal vassoio e metterlo a destra del tovagliolo, a una certa distanza per non ostacolare i movimenti delle mani
. stenderlo bene con entrambe le mani, appianando le pieghe con cura
. mostrare la pinza a cinque dita
. con la pinza a cinque dita, usando la punta delle dita di entrambe le mani, arrotolare il tovagliolo procedendo dal basso verso l’alto
. prendere il portatovagliolo con la mano destra e infilarlo nell’estremità destra del tovagliolo arrotolato
. guidare il tovagliolo attraverso il portatovagliolo con entrambe le mani
. posizionare il portatovagliolo al centro del rotolo
. mettere il ​​tovagliolo arrotolato a destra del vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con gli altri tre tovaglioli, mettendoli via via a destra del primo, formando una fila orizzontale da sinistra a destra
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. ammirare il lavoro svolto

. prendere il primo tovagliolo a sinistra del vassoio usando entrambe le mani e metterlo davanti a noi
. tenendolo con la mano sinistra, rimuovere il portatovagliolo con la mano destra
. mettere il portatovagliolo sul vassoio
. ruotare il tovagliolo di modo che il lembo aperto sia orizzontale davanti a noi e srotolare
. mettere il tovagliolo sul vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con gli altri tre tovaglioli, mettendo via via i portatovaglioli e i tovaglioli sul vassoio
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettiamoglielo. Possiamo anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare un portatovagliolo

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, piegare, tovagliolo, portatovagliolo, infilare, sfilare, ecc.

Punti di interesse: i bordi del tovagliolo sono uniformi, il tovagliolo è liscio, il portatovaglioli si trova esattamente al centro del tovagliolo arrotolato

Controllo dell’errore: il tovagliolo è arrotolato in modo irregolare o presenta pieghe, il portatovaglioli scivola via

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: arrotolare un tovagliolo

Nome dell’esercizio in inglese: rolling a napkin

Area: esercizi preliminari, attività di cucina (apparecchiare la tavola), rotazione del polso, pinza a cinque dita, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un cestino contenente due tovaglioli di stoffa arrotolati. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come arrotolare un tovagliolo”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e metterlo sul tavolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. estrarre entrambi i tovaglioli dal cestino e metterli a destra del cestino
. prendere il primo tovagliolo e metterlo di fronte a sé
. aprirlo e stenderlo bene, appianando le pieghe con entrambe le mani
. mostrare la pinza a tre dita
. usando la pinza a tre dita con entrambe le mani, piegare il tovagliolo a metà, portando il bordo superiore verso il bordo inferiore, formando un rettangolo
. premere la piega appena fatta con entrambe le mani
. ruotare il tovagliolo in modo che i lati corti del rettangolo siano in orizzontale
. mostrare la pinza a cinque dita
. usando la pinza a cinque dita, con la punta delle dita di entrambe le mani, iniziare ad arrotolare il tovagliolo procedendo dal basso verso l’alto
. mettere il ​​tovagliolo arrotolato nel cestino
. ripetere con il secondo tovagliolo
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per arrotolare un tovagliolo in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, piegare, tovagliolo, ecc.

Punti di interesse: i bordi del tovagliolo sono uniformi, il tovagliolo è liscio

Controllo dell’errore: il tovagliolo è arrotolato in modo irregolare, presenta pieghe, è stato arrotolato in senso longitudinale ed è troppo lungo per il cestino

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: prelevare acqua da un secchio

Nome dell’esercizio in inglese: water fetching without a sink            

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un secchio pieno d’acqua, una brocca in plastica a misura di bambino con una linea segnata col pennarello indelebile, un panno o un guanto di spugna

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come prendere l’acqua da un secchio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. andare nell’angolo della stanza in cui si trova l’attività

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. immergere la brocca nell’acqua e riempirla fino al segno

. sollevarla sul secchio tenendola in posizione verticale

. attendere per consentire all’acqua all’esterno della brocca di gocciolare

. appoggiare la brocca di plastica sul panno o il guanto e asciugarla

. prendere la brocca per il manico con la mano destra e sostenerla sotto il beccuccio con la mano sinistra.

. camminare lentamente per la stanza quindi tornare al secchio

. tenendo la brocca con la mano destra e sostenendola sotto il beccuccio con la mano sinistra, versare lentamente l’acqua nel secchio

. asciugare l’esterno della brocca col panno e rimetterla al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per prelevare dell’acqua senza lavandino

Obiettivi indiretti: destrezza e coordinazione oculo-manuale, stimolare lo sviluppo della volontà, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: acqua, brocca, area, lentamente, ecc.

Punti di interesse: il peso dell’acqua nella brocca. Il movimento dell’acqua mentre si cammina

Controllo dell’errore: non ci sono gocce d’acqua sul pavimento. Il livello dell’acqua non si trova sulla linea di controllo

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: vuotare un contenitore nel lavandino

Nome dell’esercizio in inglese: empty a container to the sink

Area: esercizi preliminari, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un contenitore pieno d’acqua, un lavandino con accanto un piano d’appoggio e un panno o un guanto di spugna per asciugare il contenitore      

Presentazione

1. Preparazione diretta

. posare il contenitore pieno d’acqua sul piano di lavoro a destra del lavandino

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come vuotare un contenitore nel lavandino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al lavandino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. sollevare il contenitore con due mani

. appoggiare l’orlo del contenitore al bordo del lavandino

. inclinare il contenitore e rovesciare tutta l’acqua lentamente, per evitare schizzi

. sollevare il contenitore dal lavandino e posizionalo sul panno o sul guanto per asciugarne il fondo

. spostare il contenitore dal panno o dal guanto

. se il lato del contenitore ha delle gocce all’esterno, asciugarle col panno o col guanto

. appendere il panno al gancio, per farlo asciugare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per vuotare un contenitore al lavandino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: il nome del contenitore, lavandino, rubinetto, panno, ecc.

Punti di interesse: usare il panno per aprire il rubinetto se abbiamo le mani bagnate, asciugare il fondo e l’esterno del contenitore

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Vita pratica Montessori: riempire un contenitore al lavandino

Nome dell’esercizio in inglese: fill a container to the sink

Area: esercizi preliminari, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un contenitore vuoto, un lavandino con accanto un piano d’appoggio, un panno piccolo per usare il miscelatore (se abbiamo le mani bagnate) e un panno o un guanto di spugna per asciugare il contenitore                                                           

Presentazione

1. Preparazione diretta

. portare il contenitore al lavandino, appoggiandolo sul piano di lavoro

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire un contenitore al lavandino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al lavandino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere il contenitore nel lavandino, direttamente sotto al rubinetto

. tenere fermo il contenitore con la mano sinistra

. con la mano destra aprire il rubinetto dell’acqua fredda (se le mani sono bagnate, usare il panno piccolo)

. sollevare il contenitore dal lavandino e posizionalo sul panno o sul guanto per asciugarne il fondo

. spostare il contenitore dal panno o dal guanto

. se il lato del contenitore ha delle gocce all’esterno, asciugarle col panno o col guanto

. appendere il panno al gancio, per farlo asciugare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riempire un contenitore al lavandino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: il nome del contenitore, lavandino, rubinetto, panno, ecc.

Punti di interesse: usare il panno per aprire il rubinetto se abbiamo le mani bagnate, asciugare il fondo e l’esterno del contenitore

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

Tutti gli album

Exit mobile version

E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!

Abbonati!