Il braccialetto del racconto di Natale

Il braccialetto del racconto di Natale rappresenta, attraverso il colore delle sue perle, la storia della natività. Realizzarlo coi bambini è un lavoro molto piacevole che rientra tra le attività di vita pratica dell’infilare perle, stimola la coordinazione occhio-mano, la capacità di memorizzare sequenze, la capacità di attenzione e concentrazione, e la sensibilità verso bellezza e gratitudine particolarmente connessi al Natale.

Oltre al braccialetto della natività, propongo per i più piccoli e per chi preferisce evitare i riferimenti ai Vangeli, il braccialetto dell’omino di panpepato.

I braccialetti natalizi sono anche una fantastica idea regalo che i bambini possono preparare facilmente per parenti ed amici, anche all’ultimo minuto.

Il braccialetto del racconto di Natale

Braccialetto della storia della natività

Materiale:
– perle assortite di vario colore, forma e dimensione
– scovolino o filo per infilare le perle
– racconto della natività da usare durante l’attività
– racconto da aggiungere al braccialetto da dare ad ogni bambino dopo l’attività, o da aggiungere alla confezione regalo.

Il materiale pronto per la stampa e il download è a disposizione degli abbonati:


Le perle rappresentano:
– perla trasparente luccicante: l’angelo che annuncia a Maria la nascita del bambino
– perla blu: Maria
– perla verde scuro: Giuseppe
– perla rossa piccola: Erode
– perla grigia: l’asinello che porta a Betlemme Maria e Giuseppe
– perla beige: il viaggio attraverso il deserto
– perla marrone grande: la stalla di Betlemme col bue
– perla rosa: Gesù bambino
– due perle bianche (o trasparenti più piccole di quella per il primo angelo): gli angeli che appaiono ai pastori
– tre perle marroni piccole: i pastori
– due perle bianche: le pecorelle
– perla gialla: la stella cometa che guida i Re Magi
– perle viola, rossa, verde: i tre Re Magi
– perla bianca piccola: l’agnellino donato dai pastori
– perla oro: i doni dei Re Magi.

Il racconto

Molto tempo fa, in una piccola città chiamata Nazareth, vivevano Maria e Giuseppe.

Un giorno l’angelo Gabriele ( trasparente luccicante) andò da Maria (blu) e le disse che avrebbe avuto un bambino, un bambino molto speciale.
Maria si meravigliò tantissimo per questo incontro e raccontò  a Giuseppe (verde scuro) tutto ciò che l’angelo le aveva detto.  Le parole dell’angelo si avverarono, e Maria si accorse presto di aspettare un bambino.

Passarono i mesi, e proprio quando la nascita del bambino era vicina, il re Erode (rosso) ordinò a tutti i sudditi di tornare ognuno nel paese in cui era nato per fare un documento.

Maria e Giuseppe erano nati a Betlemme, e così si misero in viaggio con il loro fidato asinello (grigio). Il viaggio fu molto lungo e attraverso il deserto (beige) arrivarono a Betlemme che era notte.

Il paese  era molto affollato perché tutti,  obbedendo alla legge di Erode, si erano messi in viaggio come loro. Maria e Giuseppe cercarono un posto per dormire, ma tutte le locande erano piene di ospiti. Solo un locandiere, molto gentile, offrì loro ospitalità nella stalla del suo bue (marrone), insieme agli altri animali.

Quella notte nacque Gesù bambino (rosa), e per tenerlo al caldo i suoi genitori lo misero nella mangiatoia, accanto agli animali che lo riscaldavano col loro respiro.

I pastori ( marroni piccole) in quel momento si trovavano sulle colline a pascolare il gregge, e improvvisamente furono abbagliati da una luce bellissima. Di cosa si trattava? Era la luce degli angeli (bianche) che erano andati da loro per avvisarli che era nato il bambino, e li invitava ad andare da lui seguendo la stella cometa (gialla)

Anche i tre Re Magi (viola, rossa, verde) videro quella stella, capirono che il bambino era nato e si misero in viaggio per incontrarlo.

Quando giunsero alla capanna, i pastori donarono al bambino un agnellino (bianca) ed i Re Magi oro incenso e mirra (oro).

Tutti erano riuniti intorno al bambino circondati dalle stelle, i canti degli angeli, gli animali, e perfino le piante e i sassi, e tutti sapevano che quello era un momento davvero molto speciale.

Il braccialetto del racconto di Natale

Braccialetto dell’omino di panpepato

A dicembre l’Omino di Panpepato
esce dal forno tutto decorato:
le guance ricoperte di granella colorata
gli occhi, il naso e la bocca di cioccolata…

sul corpo un po’ di zucchero bianco
e tanti canditi in fila su un fianco:
“Così sono proprio un omino speciale
pronto per ornare l’albero di Natale!”
(Giunti scuola)

Materiale:
– perle assortite di vario colore, forma e dimensione
– scovolino o filo per infilare le perle
– racconto da usare durante l’attività
– racconto da aggiungere al braccialetto da dare ad ogni bambino dopo l’attività, o da aggiungere alla confezione regalo.

Il materiale pronto per la stampa e il download è a disposizione degli abbonati:

Il racconto

Un uomo piccino e una donna piccina vivevano insieme in una casa piccina.
Un giorno la donna piccina impastò e mise in forno un omino di panpepato ma
quando aprì lo sportello del forno, l’omino saltò fuori dalla teglia, fuori dalla porta e via
per i campi.
La donna piccina e l’uomo piccino gli corsero di dietro più in fretta che
potevano, ma l’omino rideva e gridava: “Correte, correte, ma è fiato sprecato, io sono
l’Omino di Panpepato!” E non riuscirono ad acchiapparlo.
Dopo un po’ l’omino sorpassò una mucca che gli gridò: “Fermati, fermati e fatti
mangiare!” “Corri, corri ma è fiato sprecato io sono l’Omino di Panpepato!” gridò l’omino
scappando via. E la mucca non riuscì ad acchiapparlo.
Continuò a correre e sorpassò un cavallo che gli gridò: “Fermati, fermati e fatti
mangiare!” “Corri, corri ma è fiato sprecato io sono l’Omino di Panpepato!” gridò l’omino
scappando via. E il cavallo non riuscì ad acchiapparlo.
In fondo al campo l’omino sorpassò dei contadini che gli gridarono “fermati,
fermati e fatti mangiare”. “Correte, correte ma è fiato sprecato io sono l’Omino di
Panpepato!” gridò l’omino scappando via. E i contadini non riuscirono ad acchiapparlo.
Ormai l’omino credeva di essere il più furbo biscotto mai uscito da una teglia. “Nessuno
potrà mai acchiapparmi” pensava.
Una volpe gli venne incontro correndo. L’omino corse via dicendo: “Corri, corri, ma è fiato
sprecato io sono l’Omino di Panpepato!”.
“Ma io non voglio acchiapparti!” disse la volpe, “anch’io sto fuggendo dai cacciatori, ma
se riusciamo ad attraversare il fiume saremo salvi entrambi. Salta sulla mia coda e
ti porterò dall’altra parte”.
L’omino saltò sulla coda della volpe che s’immerse nell’acqua. Allora la volpe disse:
“Sei troppo pesante per la mia coda, montami sulla schiena, così non ti bagnerai!”. “Sulla
mia schiena sei troppo vicino all’acqua, salta sulla mia spalla”.
Quando furono in mezzo al fiume, la volpe gridò: “Aiuto! Sto affogando! Salta sul mio
naso!”
L’omino saltò sul naso della volpe ed entrambi attraversarono il fiume. Ma appena toccò
terra, la volpe scosse forte la testa, scaraventò in aria l’omino di panpepato e … gnam!”
“Povero me! Un pezzetto l’ha già mangiato!” gridò l’Omino di Panpepato

I braccialetti dei racconti

I braccialetti dei racconti, come questi a tema natalizio, sono molto usati nelle scuole d’infanzia dopo la lettura degli albi illustrati o il racconto delle fiabe.

Il braccialetto del racconto di Natale – Ne parlano anche:
http://mymontessorijourney.typepad.com/my_montessori_journey/2010/12/christmas-story-bracelets.html
http://www.montessorisoul.com/nativity-story-bracelet/
http://www.catholicsupply.com/christmas/12650.html
http://sevenofusalways.blogspot.it/2013/10/christmas-story-bracelets.html?m=1
https://adventuresinmommydom.org/christmas-story-bracelet/
https://web.kidsactivitiesblog.com/30408/how-to-make-a-nativity-bracelet
https://www.artfire.com/ext/
https://firstgradealacarte.blogspot.it/2011/11/what-are-we-reading-wednesday_16.html
https://it.pinterest.com/source/sammycakesfun.com/
http://www.lindamartin.us/1927.html
. https://onesharpbunch.com/2016/11/the-gingerbread-man-retelling-bracele.html
http://www.schooltimesnippets.com/2016/05/three-little-pigs-activity-story-telling-bracelet.html

Il braccialetto del racconto di Natale

Racconto per il solstizio di inverno – L’elfo dell’albero della cera

Racconto per il solstizio di inverno – L’elfo dell’albero della cera

Conoscete l’albero della cera?

Si tratta di un arbusto originario del Nord America usato, oltre che a scopo ornamentale, anche per la produzione di candele e come pianta medicinale. Le bacche dell’albero della cera (candleberry o bayberry) sono la materia prima delle candele natalizie tradizionali. La cera viene estratta dalle bacche mediante bollitura: la cera in esse contenuta galleggia e viene così estratta dal residuo liquido che di deposita più in basso. La cera ottenuta viene usata per produrre candele con la tecnica dell’immersione o con l’uso di stampi.

Le candele erano una fonte luminosa importantissima nella vita quotidiana del diciottesimo secolo. Le più pregiate nel periodo coloniale in America erano proprio le candele ricavate dalle bacche dell’albero della cera, perchè diffondevano una bella luce chiara e un gradevole profumo simile a quello dell’incenso. Tradizionalmente venivano regalate la vigilia di Natale e la notte di Capodanno, come portafortuna.

 Racconto per il solstizio di inverno – L’elfo dell’albero della cera

Nel cortile di una vecchia casa colonica, tra un bogolaro e un caprifoglio, c’era un piccolo alberello della cera.
Era stato stato piantato anni prima dalla vecchia donna che viveva lì con suo marito, come dono per gli uccelli: a questi animali, infatti, piacciono molto le bacche dell’albero della cera, e alla donna piacevano molto gli uccelli, e sperava così che essi avrebbero visitato numerosi il suo giardino. E così fu.
Tantissimi uccelli venivano a mangiare e bere dal bagolaro e dal caprifoglio, e da tutti gli altri fiori ed arbusti che aveva piantato. Stranamente, però, non mangiavano le bacche dell’albero della cera.

Anno dopo anno le bacche si accumulavano sulla pianta, intatte. E ogni anno, durante una notte di luna piena,  sparivano di colpo, tutte insieme.
La vecchia signora aveva notato questo strano fatto, e si chiedeva quale creatura facesse sparire così, puntualmente ogni anno, tutte le bacche.
Non lo scoprì mai, ma la sparizione delle bacche divenne per lei un segno dello scorrere del tempo: quando le bacche dell’albero della cera scomparivano, significava che l’autunno volgeva al termine e che la notte più lunga dell’anno sarebbe arrivata due settimane dopo.
La vecchia signora e suo marito presero così a festeggiare l’evento, accendendo candele e raccontandosi storie. Raccoglievano rami di abete e di pino, preparavano una grande corona, e la decoravano con molte candele, che dopo il tramonto accendevano per illuminare la notte più lunga e buia dell’anno. Mettevano la corona vicino alla finestra, e la sua luce brillava sul giardino che sembrava addormentato, ma forse non lo era del tutto.

Le piante di certo si erano ritirate nel grembo della terra, gli alberi avevano lasciato cadere le foglie, e i frutti erano stati colti. Ma un’attività incessante si svolgeva segretamente nel giardino e nel bosco vicino: fate, gnomi, folletti ed elfi si affaccendavano senza posa, e tutti questi esseri amano lavorare di notte. Per questo la notte più lunga e buia dell’anno era per loro estremamente importante.

Le fate dei fiori entravano danzando nei sogni dei bambini, gli elfi bisbigliavano storie ai rami spogli dei loro amati alberi, e sottoterra gli gnomi creavano col loro lavoro magico meravigliose pietre colorate. Ogni essere aveva il suo compito da svolgere, e solo uno di loro notò la luce delle candele che la vecchia signora e suo marito accendevano alla finestra di casa: l’elfo dell’albero della cera.
Se ne stava seduto nel suo laboratorio, nascosto tra due grosse radici del suo albero, e guardava la casa. Anno dopo anno prese ad aspettare il momento in cui la coppia avrebbe acceso le candele alla finestra, per poi accendere le sue. Infatti questo era il suo compito: fabbricare le candele con le bacche del suo albero e accenderle nella notte più lunga e buia dell’anno. Tutte le fate, gli gnomi, i folletti e gli altri elfi aspettavano che lui accendesse le candele e ogni anno, e quando questo accadeva, interrompevano i loro innumerevoli lavori (sorvegliare i loro protetti, lavorare le pietre, ballare nei sogni e cavalcare il vento), e si fermavano ad ammirare la luce. Durante questa lunga notte, la notte più buia dell’anno, condividevano qualcosa di speciale: la gratitudine per la luce.

Ma quell’anno avvenne qualcosa di straordinario.
Tutto cominciò come al solito. Gli uccelli e tutti gli altri animali del bosco avevano evitato di mangiare le bacche dell’albero della cera, e l’arbusto, come sempre, era rimasto carico di frutti, anche dopo che le sue foglie erano diventate color ruggine ed erano poi cadute. L’elfo, come sempre, aveva atteso l’ultima notte di luna piena dell’autunno e aveva cominciato il raccolto. L’elfo aveva trasportato tutte le bacche nel suo laboratorio sotterraneo, nascosto tra le radici dell’albero. Lì, le aveva messe nel grande pentolone di ferro, scaldato da magiche fiamme blu. Aveva fatto cuocere bene le bacche, e quando la cera aveva cominciato a galleggiare, aveva spento il fuoco e aveva atteso che la cera si indurisse in superficie, mentre la polpa delle bacche rimaneva in basso. Poi, come al solito, aveva estratto dalla pentola il disco di cera che si era indurito, e con la polpa rimasta aveva preparato una deliziosa marmellata, che aveva messo in tante scodelline e aveva portato fuori per la colazione degli uccelli.
Aveva quindi preparato gli stoppini con le fibre di pioppo, e aveva cominciato ad immergerli nella cera, per fare le candele. Era un lavoro lento, ma lui era un elfo molto paziente. Raramente si concedeva una pausa dal suo lavoro, e continuò ad immergere le candele nella cera, facendole ingrossare strato su strato, finchè non utilizzò ogni goccia di cera a disposizione.
Come al solito, riuscì a terminare il suo lavoro qualche ora prima dell’inizio della notte più lunga dell’anno, e come al solito si mise a guardare alla finestra, aspettando di vedere accendersi le candele della vecchia signora e di suo marito: in quel momento l’elfo avrebbe acceso le sue, e tutti gli esseri magici si sarebbero fermati ad ammirarle, e i loro occhi avrebbero riflesso la luce come tante piccole stelle, in tutto il giardino.
L’elfo se ne stava lì seduto, guardando verso la casa. Vedeva il fumo uscire dal camino. Il sole iniziava a tramontare, il cielo si faceva sempre più buio, e l’elfo pensava che presto le candele si sarebbero accese alla finestra della casa, per dare inizio alla festa delle luci. Attese. Si fece sempre più buio. Attese ancora. Nessuna candela…
In realtà le luci dei normali lampadari erano accese, per cui i due vecchi dovevano essere in casa, ma non si vedeva nessun movimento attraverso le finestre.

Ormai era buio. Gli elfi delle betulle vennero a chiedere se ci fosse qualcosa che non andava con le candele, quell’anno. Le fate del ghiaccio vennero a chiedergli se dovessero oppure no cominciare a gelare il ruscello. L’elfo dell’albero della cera rispondeva che tutto era pronto, che non c’era nulla di cui preoccuparsi, e così cercava di prendere tempo e sperava di vedere accendersi le candele alla finestra della casa degli esseri umani. Niente.
Sospirando, si rassegnò, ma proprio mentre stava per accendere le sue candele, guardò un’altra volta verso la casa, e gli venne un’idea.
Fece un fascio di tutte le candele che aveva fabbricato, senza accenderne nemmeno una, si mise il fascio sulle spalle e si diresse verso la casa. Si arrampicò sui rami del  glicine che cresceva sulla casa fino ad una finestra, e guardò dentro.

In un primo momento non vide nulla, poi notò il letto accanto al caminetto. Le fiamme si agitavano, e vide qualcuno sdraiato nel letto: era il vecchio. Seduta al suo fianco c’era la vecchia, che gli asciugava teneramente la fronte con un panno. Il suo viso sembrava triste e preoccupato.
L’elfo dell’albero della cera capì: l’uomo era malato, e la donna era stata così impegnata a prendersi cura di lui, che aveva dimenticato le candele.
Adesso sapeva cosa fare.
Si intrufolò nella casa attraverso la porticina per il gatto. La stanza era calda e brillava della luce dorata del fuoco nel caminetto. Si sentiva lo scoppiettare della legna e la voce sommessa della donna: non riusciva a capire le sue parole, ma sapeva che erano parole di rassicurazione.
L’elfo mise una candela vicino ad una finestra e la accese, e così continuò, mettendo una candela accesa ad ogni finestra, e tante candele accese intorno ala casa. Poi, facendo il massimo silenzio, fece un cerchi di candele accese anche attorno al letto del vecchio. La vecchia era così concentrata a curarlo che non si accorse di nulla.
Terminato il suo lavoro, l’elfo si arrampicò sul caminetto, scalandolo mattone dopo mattone: voleva mettere una candela accesa anche lì, in modo che anche l’uomo potesse vedere un po’ di luce dal suo letto. Giunto sulla mensola di legno, guardò verso di loro: il vecchio sembrava molto stanco, respirava lentamente. Rimase a guardarli a lungo. Poi sistemò la candela e la accese.
In quel momento sentì un rumore, una specie di strano soffio. Si guardò intorno, e si accorse che era stato il vecchio a fare quel rumore. Era sveglio ora, e stava guardando proprio verso di lui, e rideva. Il rumore era la sua risata, una risata dolce.

Allora anche la vecchia alzò lo sguardo e si accorse della candela accesa sulla mensola del caminetto, ma non vide l’elfo accanto ad essa: sembrava che solo il vecchio fosse in grado di vederlo. La donna prese la candela e la studiò a lungo. Era piccola e bellissima. E che buon odore… sapeva di bosco in inverno, di menta, e aveva anche qualcosa di piccante. La porse a suo marito. Lui fece un respiro profondo, poi tornò a guardare l’elfo. Si guardarono l’un l’altro per un po’, e il vecchio gli fece l’occhiolino. L’elfo sorrise e  scese dal caminetto.
Non appena l’elfo dell’albero della cera fu fuori dalla casa, si rese conto di aver usato tutte le candele: non ce ne era più nemmeno una per la festa delle luci. Cosa avrebbe potuto dire alle fate per scusarsi?
Man mano che si addentrava nel giardino, però, davanti ai suoi occhi si faceva vivido uno spettacolo straordinario. Scie di luce percorrevano il terreno, e una miriade di piccole luci scintillanti brillavano dai rami degli alberi e dagli steli secchi delle piante, come mille e mille piccole candeline accese.

Tutti i suoi amici erano lì: sapevano dove era stato e ciò che aveva fatto. E avevano deciso che per quell’anno sarebbero stati loro ad accendere le luci per lui.
E ancora una volta, esseri umani ed esseri magici insieme, in silenzio, guardarono lo scintillare delle candele provando immensa gratitudine per la luce, e per gli amici che la donano.

Racconto per il solstizio di inverno – L’elfo dell’albero della cera (Adattamento da: http://www.sparklestories.com/)

Racconto per Santa Lucia

Racconto per Santa Lucia – Una luce fuori dalla foresta

Io ho illustrato il racconto con la lana cardata.

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C’era una volta una famiglia che viveva in una piccola fattoria ai margini di una grande foresta. Avevano un piccolo frutteto con vecchi alberi di mele, e un orto da coltivare nella bella stagione. Davanti alla casa c’era una grande quercia, con un’altalena per i due bambini. Pietro aveva dieci anni, e la piccola Sofia cinque.


A Pietro e Sofia piaceva tanto il loro cortile, l’altalena, gli alberi di mele su cui arrampicarsi, e la foresta intorno. A volte vi andavano insieme, senza allontanarsi mai troppo, a raccogliere sassi e legnetti per giocare, e anche foglie e altri tesori della natura con i quali inventano ogni giorno nuovi giochi.
Poi c’era anche il loro cane, Rex, a tener loro compagnia e a farli divertire.

Col tempo Pietro prese ad andare nella foresta anche senza la sua sorellina, e spesso portava con sè anche Rex, e Sofia rimaneva spesso da sola.


La cosa non le piaceva per nulla, così cominciò a chiedere ai suoi genitori di regalarle un cane che fosse tutto suo. I genitori dissero che un altro cane non era possibile, ma forse potevano prendere in considerazione di regalarle un gatto. “Però” disse la mamma, “ad una condizione. Dovrai stare attenta a che il gattino rimanga sempre in casa, perchè i gatti domestici e i gatti selvatici che vivono nella foresta non vanno d’accordo tra loro, e sono molti i pericoli che un gattino potrebbe incontrare fuori di casa. Senza contare che poi il gatto potrebbe disturbare i nostri scoiattoli e i nostri uccellini, e questo mi dispiacerebbe molto”.
Sofia scoppiava di felicità all’idea che avrebbe presto avuto un gattino, e promise alla mamma che sarebbe stata molto attenta a non farlo uscire. Così, dopo un paio di settimane, in piena estate, il gattino arrivò. Era una gattina, che chiamarono Stella, per via di un ciuffetto di pelo bianchissimo a forma di stella che aveva proprio in mezzo alla fronte. Appena arrivata, tutta la famiglia la coprì di coccole e di attenzioni. Rex si mostrò in principio un po’ geloso e infastidito, ma presto anche lui fece amicizia con Stella, e dopo pochi giorni i due animali già dormivano insieme sul tappeto di Rex.


Stella era molto felice: amava le attenzioni, amava il cibo, amava la casa. Una cosa soltanto non le piaceva affatto: quando tutti uscivano e la lasciavano sola in casa. Allora saltava vicino alla finestra chiusa, e da lì guardava come giocavano tutti insieme, lavoravano, correvano, anche Rex…
Stella non riusciva a capire perchè lei non avesse il permesso di uscire, così cominciava a grattare il vetro con la zampina e a miagolare. Sofia, appena se ne accorgeva, correva da lei, e tutte le volte chiedeva alla mamma il permesso di portarla fuori, ma la mamma le rispondeva sempre ricordandole il loro accordo: “Il gatto deve rimanere dentro. E poi se si abitua a stare in casa, presto smetterà di chiedere di uscire”.
Ma Stella non smise… Ogni giorno, ogni volta che qualcuno usciva di casa, si metteva alla finestra e iniziava a miagolare pietosamente e incessantemente, e chi rimaneva in casa era costretto ad ascoltare il suo pianto. Era una situazione davvero difficile.

Così, sul finire dell’estate, visto che Stella era un po’ cresciuta, decisero di fare un esperimento e di provare a portarla fuori. Le insegnarono quali fossero i confini del loro cortile, e sperarono che li avrebbe rispettati, come faceva Rex. Era una gioia guardare come la dolce gattina bianca e nera si muoveva all’aperto, annusando il prato e l’aria.
“E’ così felice!” disse Sofia, seguendo la gattina da vicino.
Questa prima uscita di Stella fu breve, ma la gattina ora sembrava contenta. Ma il giorno dopo, appena il papà uscì di casa, subito si mise alla finestra a miagolare perchè voleva andare fuori anche lei. Appena la accontentarono, si mise a correre dietro a Rex, e Sofia rideva a crepapelle a questa scena.


Continuarono a portarla fuori con loro anche per tutto l’autunno. Le uscite divennero sempre più lunghe, e pian piano cominciarono a farla uscire anche da sola. Però stavano sempre attenti a riportarla a casa prima che facesse buio, perchè i pericoli della foresta erano maggiori di notte: linci, gufi ed altri predatori erano tutti cacciatori notturni.
Arrivò l’inverno, e la prima nevicata portò un soffice manto bianco su tutte le cose. Pietro e Sofia si coprirono bene, e portarono fuori con loro anche Rex e Stella.

Giocarono a palle di neve, andarono in slitta, fecero un pupazzo di neve. Quando arrivò il momento di rientrare, cominciarono a chiamare Stella, ma non venne. Cominciarono a cercarla facendo tutto il giro intorno alla casa, poi la cercarono nell’orto, nel frutteto, nel cortile: nessuna traccia del gattino. Cercarono per più di un’ora, ma si era fatto buio, e anche il papà venne ad aiutarli portando la torcia. Non riuscendo a trovarla, tornarono a casa, sperando tutti che presto Stella sarebbe tornata.
Dovete sapere che la nostra gattina non era stata presa da una lince o da un gufo. Non le era capitato nulla di male, ma si era persa. La neve copriva le cose e lei non riusciva a capire come fare per tornare a casa, e così senza rendersene conto si inoltrava sempre più nella foresta, allontanandosi sempre più.


Quello che ancora non vi ho raccontato, è che insieme a Sofia e alla sua famiglia, nella piccola fattoria ai margini della foresta, viveva anche la fata Scintillina.
Scintillina era una brownie, un particolare tipo di fata che ha il compito di vegliare sugli animali, soprattutto sugli animali domestici: le brownie amano i cani, i gatti, i cavalli, le mucche e le pecore, e pensano che essi occupino un posto molto speciale nel mondo. Infatti questi animali sono modelli e maestri per gli uomini, che senza di loro si allontanerebbero dal mondo della natura. Orsi, leoni e lupi possono certamente emozionare le persone, ma è con i cani e con i gatti che gli uomini imparano a godere della brezza estiva, a sentire la bellezza dell’erba rotolandosi, a sentire la danza silenziosa della neve che cade dal cielo. Per questo le brownie hanno tanto a cuore gli animali domestici, e li aiutano in tutti i modi, sussurrando loro alle orecchie qualcosa per impedire che si mettano in pericolo, o per guidarli a trovare le cose perdute (una pantofola o un orecchino) e così, aiutando gli animali, aiutano anche le persone che vivono con loro.
Scintillina viveva nella foresta da molto tempo, e lì aiutava gli scoiattoli, che anche se non sono animali domestici, stanno comunque vicino agli esseri umani, e appena la famiglia di Sofia accolse il cane Rex, cominciò ad occuparsi anche di lui.
Così, quando la piccola Stella giunse nella foresta, Scintillina provò una grande emozione. Vedeva in Stella un grande amore per la natura, per il vento, la pioggia, la neve, gli alberi… ma anche un grande amore per la sua famiglia, soprattutto per Sofia e Pietro. Scintillina capì subito che Stella sarebbe diventata un modello e una grande maestra per la sua famiglia, e che tutti i suoi membri avrebbero imparato molto da questa piccola gattina. Ma vide anche qualcosa di diverso in Stella, qualcosa  di molto comune tra i gatti domestici, ma che avrebbe potuto metterla nei guai: aveva in sè anche un lato selvatico che le faceva desiderare di vagare nella foresta e cacciare per procurarsi il cibo, proprio come facevano i gatti selvatici e le linci.
Scintillina sapeva che avrebbe potuto aiutarla in queste occasioni, sussurrandole all’orecchio buoni consigli, e sapeva che Stella la maggior parte delle volte l’avrebbe ascoltata. Ma sapeva anche se Stella avesse seguito troppo i suoi impulsi selvatici, avrebbe smesso di ascoltare questi consigli, e lei non sarebbe più stata in grado di ascoltarla.
Quella notte, sola nella foresta, Stella sentiva molto forte il richiamo alla natura selvaggia. Non era la prima volta. Era già successo che la gattina avesse sentito l’impulso di saltare addosso a uno scoiattolo nel cortile della fattoria, o afferrare un uccellino coi suoi artigli. Ma questa volta era tutto molto diverso: la neve aveva confuso tutto nel mondo naturale. Gli odori era cambiati, le tracce di scoiattoli e uccelli erano coperte dalla neve. E si era trovata sola in quel luogo proprio inseguendo uno scoiattolo…
Per tutto il tempo della caccia folle di Stella allo scoiattolo, Scintillina aveva cercato di sussurrare alla gattina: “Stai per perderti, torna indietro… torna indietro…”, ma lei non la sentiva. Si era persa nel suo lato selvatico, e tutto quello che poteva vedere e sentire era lo scoiattolo che stava inseguendo, la sola cosa che poteva pensare era di riuscire a raggiungerlo.
E così  Stella si trovò così lontana da casa, che non riusciva più a sentire le voci di Pietro e Sofia che la chiamavano. Era così concentrata nella caccia allo scoiattolo, che non si accorse che il sole stava tramontando e si stava facendo buio.
E improvvisamente lo vide, lo scoiattolo. Si trovava ai piedi di un albero maestoso, senza neve intorno. Ma un istante prima che Stella potesse avventarsi su di lui, apparve in cielo una stella luminosissima che la abbagliò, riverberando sulla neve che si era accumulata tutto intorno. In quel momento in cui Stella era in preda allo stupore e alla confusione, Scintillina riuscì a sussurrare alle sue orecchie: “Guardati intorno, qui c’è solo solitudine… questo è il luogo dove vivono le creature selvagge…”
Stella si guardò intorno: la luce della luna le mostrava un bosco che non aveva mai visto. Si  rese conto di essersi persa, e di non sapere in che direzione si trovasse la sua casa. Poi una nuvola coprì la luna, il buio divenne fittissimo, e la gattina non sapeva cosa fare. Sentì un rumore, e si chiese se non si trattasse dello scoiattolo che stava cacciando, ma ora non aveva più nessuna voglia di continuare l’inseguimento. La natura selvaggia era scomparsa, e era stata sostituita dalla nostalgia di casa.
Scintillina le sussurro: “Seguila…”.
Allora Stella si sentì impaurita, e pensò se non fosse meglio cercare un posto sicuro in cui potersi nascondere.
Ma Scintillina le disse di nuovo: “Seguila…”.
Stella sentì di nuovo un rumore, come se qualcuno stesse correndo davanti a lei. La neve era fredda e il vento faceva rabbrividire. Alzò la testolina, e vide alcune tracce nella neve. Prese a seguirle, trotterellando stretta nelle spalle. Le tracce di tanto in tanto scomparivano nella neve, ma poi riapparivano un po’ più avanti, in modo che Stella potesse continuare a seguirle. Stella saltellava tra alberi e rami caduti, seguendo le tracce, e strada facendo vide una luce in lontananza, davanti a lei. Sembrava qualcosa di magico, un faro, una luce messa lì apposta per aiutare i viaggiatori a trovare la strada. Sembrava una stella.


La gattina smise allora di cercare le tracce nella neve, e si mise a correre in direzione della luce. Presto riuscì a distinguere la forma di una casa, e il colore della porta di ingresso. La luce proveniva dalla veranda, e là in piedi, sotto la luce, c’era Sofia, tutta infagottata e che, tenendo tra le mani una piccola torcia, chiamava: “Stella! Stella! Torna a casa!”.
La sua voce era così triste, così disperata, che Stella si mise a correre e a miagolare più forte che poteva. Sofia la sentì e le corse incontro, la prese tra le braccia e, tenendola stretta a sè, la riportò a casa.
“Stella! Sei tornata! Ho avuto tanta paura. Ti sei fatta male?”


Stella improvvisamente ripensò allo scoiattolo, ed a come l’avesse quasi catturato. Ricordò a come era stata tratta in salvo, a come la voce e le tracce sulla neve l’avessero riportata a casa, e si girò per vedere se riusciva a vedere qualcosa nella foresta. Sperava di riuscire a vedere qualcosa, lo scoiattolo o qualsiasi altra cosa a cui poter gridare “Grazie!”, ma vide solo buio, e sulla neve c’erano solo le impronte delle sue zampine.
Sofia la portò in casa e lei si sentì invadere di tepore e dolci odori. Le diedero da mangiare, la coccolarono, e Sofia la portò a dormire in camera sua, sul suo letto. Sofia si rannicchiò stanca e felice sotto le coperte, e Stella fece le fusa. La gattina provava tantissime sensazioni, in quel momento: si sentiva felice, sentiva il caldo della casa, si sentiva al sicuro. Ma più di tutto, provava una grande gratitudine. Ed emise un miagolio tenero di ringraziamento. Ringraziò le piccole tracce dello scoiattolo che la portarono nella solitudine della foresta, ringraziò la vocina che la aveva incoraggiata a seguirle per uscire dalla foresta, e ringraziò la bambina che la aveva aspettata per tutto il tempo.

(Adattamento da http://www.sparklestories.com/)

Racconto per il solstizio di inverno

Racconto per il solstizio di inverno  – La piccola casa senza porte e senza finestre
Un breve racconto adatto anche ai più piccoli, che può essere una bella introduzione per una pittura ad acquarello,

per la preparazione di una torta di mele o della marmellata, oppure, soprattutto coi più piccoli, per attività di stampa su carta o tessuto… La carta stampata può essere usata come carta regalo per i doni natalizi.

La piccola Gaia aveva giocato tutto il giorno con tutti i giochi che aveva nella sua cameretta, e aveva fatto tutti gli altri giochi che conosceva, e ora si stava proprio annoiando.
Così andò dalla mamma e le chiese: “E adesso cosa posso fare?”
La mamma le rispose:  “Ho sentito parlare di una piccola casa rossa senza porte e senza finestre, con una stella dentro. Potresti andare a cercarla…”.

Gaia uscì di casa e in cortile incontrò il suo amico Giovanni. Gli chiese: “Tu per caso sai dove si può trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre, e con una stella dentro?”
Il bambino rispose: “No, non so proprio dove si trovi questa casa che dici, però potremmo andare a chiederlo al mio papà. Lui è un agricoltore, e conosce un sacco di cose. Adesso è nella stalla, andiamo!”.
Così, Gaia e il suo amico andarono nella stalla, e chiesero al contadino: “Sai dove possiamo trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro?”
“No…” rispose il papà del bambino, “ma potreste provare a chiedere alla nonna. Adesso è nella sua casa sulla collina. E’ molto saggia, sapete, e sa molte cose. Forse vi potrà aiutare”.
Così Gaia e Giovanni si incamminarono su per la collina, e chiesero alla nonna: “Sai dove possiamo trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro?”
“No,” rispose la nonna, “io non lo so, però potreste provare a chiederlo al vento… Lui va dappertutto e vede tante cose. Sono sicura che potrà aiutarvi”.
Allora Gaia e Giovanni uscirono dalla casa della nonna, e chiesero al vento: “Sai dove possiamo trovare una piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro?”
Il vento rispose: “Certo, seguitemi!”.
E si mise a soffiare e fischiare. I due bambini cominciarono a corrergli dietro. Il vento guidò i due bambini attraverso la campagna, fino ad un bellissimo frutteto. Si fermò ai piedi di un albero, e disse ai bambini: “Eccola!”.
I bambini ringraziarono il vento, raccolsero la piccola casa rossa senza porta e senza finestre e con una stella dentro e corsero a mostrarla alla mamma di Gaia.
La mamma era in cucina in quel momento, e Gaia entrò dicendo: “Guarda mamma, abbiamo trovato la piccola casa rossa senza porta e senza finestre, però non riusciamo a trovare la stella…”
La mamma sorrise, prese un coltello e tagliò a metà la casa, scoperchiando il tetto.
“Sì!” gridarono felici i bambini, “La stella! Che bella!”

 

(Autore sconosciuto, ne esistono varie versioni anche in rete).

ACQUARELLO STEINERIANO – La visita del raggio di sole

ACQUARELLO STEINERIANO – La visita del raggio di sole. Un tutorial per proporre ai bambini un’esperienza di pittura alla scoperta dello spettro luminoso, giocando coi colori primari per ricavare i secondari. Il racconto accompagna la realizzazione del quadro e, come spesso dico, il processo è molto più interessante del risultato finale, che pure è notevole.
Questo percorso è particolarmente adatto a questo periodo dell’anno, in particolare intorno al giorno di Santa Lucia e del Solstizio di inverno, essendo una semplice base meditativa sulla luce.


A seconda dell’età del bambino, otterremo composizioni più semplici, o più elaborate, e vedremo nascere per ogni colore infinite tonalità e sfumature.
E’ adatto anche agli adulti.
Se è la prima volta che vi cimentate con questa tecnica di pittura ad acquarello, vi consiglio prima di cominciare di leggere qui: 

ACQUARELLO STEINERIANO – La visita del raggio di sole

Una mattina di un giorno molto speciale, mentre il sole stava per sorgere offrendo al mondo il suo “Buongiorno!”, uno dei suoi raggi decise di andare  a portare agli uomini il suo personale saluto prima di tutti gli altri raggi.
Questo raggio era formato, come lo sono tutti i raggi del sole, da sei raggi più piccoli di colore diverso, ma poichè ognuno indossava un mantello bianco, e si muovevano tutti insieme per mano, sembravano un unico raggio bianco.

Era l’alba, e non appena il raggio prese a scendere dal sole, per portare il suo messaggio d’amore al mondo più in fretta che poteva, attraversò una fessura delle persiane di una finestra: era la finestra della cameretta di Antonio, che se ne stava a dormire al canduccio del suo letto. Entrando nella stanza, il raggio andò a posarsi proprio su un vaso di cristallo che si trovava sulla scrivania, e non appena attraversò quel materiale così puro, sfaccettato e trasparente, tutti i piccoli raggi colorati che lo formavano si tolsero i loro mantelli bianchi e andarono a posarsi sul soffitto della stanza, mano nella mano, formando bellissimo girotondo che danzava coloratissimo proprio sopra al letto di Antonio.
Dei sei piccoli raggi, i tre maggiori si prendevano cura dei tre minori, e li aiutavano in ogni occasione a brillare della loro luce particolare, li aiutavano ad essere se stessi. I tre fratelli maggiori erano il rosso, il giallo e il blu.

(i bambini stendono i tre colori sul foglio, a loro gusto, facendo in modo di  riempirlo, ma evitando che i colori si tocchino tra loro):

Il rosso e il giallo tenevano per mano insieme il piccolo arancio. E il piccolo arancio condivideva il calore del rosso e la luminosità del giallo, stando tra loro, ed era molto felice.

 (i bambini lavano bene il pennello, e senza prendere altro colore, portano un po’ di rosso sul giallo e un po’ di giallo sul rosso):

Con l’altra mano il giallo teneva accanto a sè il piccolo verde, aiutato dal blu. E il piccolo verde condivideva la luminosità del giallo e il fresco del blu, stando tra loro, ed era molto felice.

(i bambini, dopo aver lavato bene il pennello e senza aggiungere altro colore portano un po’ di blu sul giallo e un po’ di giallo sul blu):

Con l’altra mano il blu teneva accanto a sè il piccolo viola, aiutato dal rosso. E il piccolo viola condivideva il calore del rosso e il fresco del blu, ed era molto felice.

(Infine i bambini, come per gli altri colore, fanno incontrare tra loro blu e rosso)

Così rosso, arancio, giallo, verde, blu e viola facevano il loro girotondo luminoso guardando dall’alto il bambino, e non passò molto tempo che Antonio sentì la loro luce sulle palpebre chiuse, e aprì gli occhi per vedere cosa stesse succedendo. Si svegliò pensando: “Ma c’è della luce, deve essere già mattino!”.


Si alzò dal letto, si lavò il viso e le mani, e si vestì. Prima di andare in cucina per la colazione, aprì le persiane della sua cameretta, per far entrare più luce.
Non appena lo fece, i sei raggi colorati scesero velocissimi dal soffitto, attraversarono di nuovo il cristallo del vaso, si rimisero i loro mantelli bianchi, e felici corsero verso il sole, per riunirsi agli altri raggi e aiutarli a rendere luminoso il giorno.
E Antonio guardò fuori e disse “Buongiorno, sole!”, e lo ringraziò per avergli inviato quel raggio a fargli visita nella sua stanza. Era molto contento.

(Adattamento da un racconto di Cornelia Fulton Crary)

San Nicola – vetrofania

San Nicola – vetrofania di cartoncino e carta velina, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf.

San Nicola – vetrofania
Materiale occorrente:

cartoncino scuro (marrone, nero, blu, grigio)
carta velina azzurra, blu, turchese, rossa, bianca e gialla
forbici e taglierino
colla da carta
cartamodello

San Nicola – vetrofania
Cartamodello:

Cartamodello quadro trasparente San Nicola
Come si fa:

ritagliate la sagoma nel cartoncino:

incollate sul retro della sagoma un foglio di carta velina azzurra:

ritagliate sul rovescio le finestre:

e incollate su ognuna la velina gialla:

quindi procedete a “colorare” le nuvole nei cielo, utilizzando carta velina azzurra, blu e turchese, seguendo il cartamodello:

Su un pezzetto di carta velina bianca o da lucido riportate la nuvola che fa da sfondo a san Nicola, e il personaggio col suo cavallo volante:

riportatela sul retro del foglietto trasparente, incollatela sul retro del quadro seguendo il cartamodello:

ritagliate la sagoma e il tondo della luna:

girate il quadro e coprite la luna con carta velina gialla, e San Nicola e il cavallo con carta velina rossa e bianca, seguendo il cartamodello:

Questo è il risultato finale:

Cartamodello quadro trasparente San Nicola

Vetrofania natalizia SAN NICOLA

Vetrofania natalizia – SAN NICOLA, con tutorial e cartamodello scaricabile e stampabile in formato pdf. San Nicola si festeggia il 6 dicembre, e per tradizione porta piccole merende e regalini nelle scarpe dei bambini. Qui puoi trovare racconti, canti, informazioni varie, tutorial per realizzare un san Nicola in lana cardata, vetrofanie e molto altro ancora…

Vetrofania natalizia SAN NICOLA
Materiale occorrente:

carta velina rossa e bianca
carta colorata rossa, arancio e gialla
un foglio di carta da lucido trasparente
colla da carta
forbici e taglierino
cartamodello

Cartamodello:

Vetrofania natalizia SAN NICOLA

Come si fa:

Fermate sul cartamodello il foglio di carta da lucido:

Ritagliare e incollare sul foglio trasparente la parte in carta rossa:

la parte in carta arancio:

e la parte in carta gialla:

coprire il tutto con un foglio di carta velina rossa, incollare,  e ritagliare le parti bianche, gialle e rosa del cartamodello. Quindi ritagliare le parti del cartamodello nella velina gialla, rosa e bianca e incollare negli spazi ritagliati nella velina rossa:

per scurire il rosso di alcune parti del modello, ritagliare e incollare sulla vetrofania un unlteriore sagoma ritagliata nella forma che serve nel rosso, così:

Questo è il risultato finale:

Vetrofania natalizia SAN NICOLA

Racconto illustrato LA STELLA MELA

Racconto illustrato LA STELLA MELA con quattro proposte di esercizi di acquarello steineriano guidato per accompagnare il racconto, con tutorial. E’ un racconto adatto sia all’autunno, sia alla seconda settimana di avvento.

LA MELA STELLA

C’era una volta un giovane, piccolo melo, che ogni notte alzava il suo sguardo verso il cielo , innamorato della bellezza delle stelle. E ogni notte cantava per loro il suo canto d’amore.

tutorial 1

Oh, come desiderava salire lassù, come desiderava toccare una stella, come sognava prenderne una e tenerla sempre con sè! Una sola piccola stella era tutto ciò che sognava, una piccola stella da proteggere, abbracciare, ammirare ed amare dentro di sè…

Una notte che sembrava uguale a tutte le altre notti, successe una cosa straordinaria. Una dolce fatina dei boschi, intenerita dal canto del giovane albero innamorato delle stelle, prese a volare tra le sue fronde piccine e gli sussurrò parole leggere come il vento: “Se saprai crescere forte e generoso, senza dimenticare il tuo sogno,  il tuo desiderio si avvererà…”

tutorial 2

Passarono gli anni, e l’albero crebbe e crebbe ancora. Ogni notte cantava il suo canto d’amore alle stelle, e si faceva sempre più forte e bello. Le stagioni passavano, e ogni anno, dopo una fioritura spettacolare, si caricava di mele lucide e rosse come il suo amore per le stelle, profumate, dolci e golose.

tutorial 3

L’albero ricordava la promessa della bella fata dei boschi, e nemmeno per un attimo dubitò di lei: anche se l’aveva vista una sola volta, la sentiva vicina. Non perse mai la speranza che un giorno l’avrebbe rivista, e che quel giorno avrebbe avuto la sua stella.
Quando la fata finalmente apparve, l’albero si scosse tutto di gioia e disse: “Cara fata, ho fatto tutto ciò che mi hai chiesto, crescere forte e generoso mi ha reso felice, guarda le mie mele! Ma non capisco davvero perchè il mio desiderio non sia ancora stato esaudito… perchè ancora non ho la mia piccola stella che è tutto ciò che sogno… una piccola stella da proteggere, abbracciare, ammirare ed amare dentro di me…”
E la fata rispose: “Oh, caro, ma è da tanto che ho esaudito il tuo desiderio. Guarda dentro di te, nelle tue mele… Senza saperlo sei sempre stato pieno di stelle, non una, ma tante luminosissime bellissime stelle, fatte come le stelle fatte dal cielo”.

Ognuno nasconde dentro di sè la sua piccola stella. Ognuno ha il suo luminosissimo segreto.

Se sei alle prime esperienze con questa tecnica di pittura, qui puoi trovare tutte le indicazioni di base:

tutorial 1

Il piccolo melo che canta alle stelle

Materiale occorrente: un foglio da acquarello, una bacinella d’acqua, una spugnetta, un pennello, acquarelli possibilmente non in pastiglia nei colori blu oltremare, giallo limone e blu di prussia.

Come si fa

Per prima cosa immergete il foglio nella bacinella d’acqua, e con l’aiuto della spugna stendetelo sul tavolo, evitando bolle ed ondulazioni:

Col blu oltremare fate una bella macchia di colore che rappresenta i desideri dell’albero,  in un punto del foglio:

Ora col giallo limone punteggiate tutto intorno con la luce delle stelle. Un po’ di luce va ad abbracciare i desideri dell’albero:

E i desideri dell’albero (blu oltremare) abbracciano una ad una le stelle:

La notte (il blu di prussia) avvolge tutti, e la luce delle stelle (giallo limone) penetra nell’albero, trasformandolo in verde:

Questa è la pittura asciutta:

Tutorial 2

L’incontro con la fata dei boschi

Materiale occorrente: un foglio da acquarello, una bacinella d’acqua, una spugnetta, un pennello, acquarelli possibilmente non in pastiglia nei colori blu oltremare, giallo limone e rosso vermiglio.

Come si fa

Dopo aver preparato il foglio come spiegato sopra, punteggiate di luce di stelle (giallo limone), lasciando uno spazio libero, dove più desiderate e ampio quanto lo desiderate:

Nello spazio libero inserite la macchia di blu oltremare che è l’anima del piccolo melo:

E al suo fianco aggiungete la magia della bella fatina dei boschi (rosso vermiglio):

l’anima del giovane albero (blu oltremare) abbraccia tutte le stelle, fino a riempire il cielo:

E la luce delle stelle (giallo limone) abbraccia l’albero e la fata:

Poi questa stessa luce (sempre giallo limone) entra nell’albero e nella fata, trasformandoli in verde e arancione:

Questa è la pittura asciutta:

Tutorial 3

L’albero cresce forte e generoso

Materiale occorrente: un foglio da acquarello, una bacinella d’acqua, una spugnetta, un pennello, acquarelli possibilmente non in pastiglia nei colori blu oltremare, giallo limone e rosso vermiglio.

Come si fa

dopo aver preparato il foglio come spiegato sopra, create una cornice tonda e accogliente intorno ai bordi del foglio, col giallo limone,  e portate un po’ della sua luce all’interno del foglio, creando tante piccole macchie:

il blu oltremare, l’anima e i desideri dell’albero, abbraccia una ad una le macchie luminose, fatte della stessa luce di cui sono fatte le stelle:

Il rosso della promessa della fata dei boschi (rosso vermiglio) entra in ogni spazio di luce, e la luce si diffonde in tutto il blu oltremare, trasformandolo il verde:

Infine i desideri dell’albero (blu oltremare) si vanno a fondere con le luce delle stelle della cornice, trasformandola in una luce verde:

Questa è la pittura asciutta:

Tutorial 4

La stella mela

Materiale occorrente: un foglio da acquarello, una bacinella d’acqua, una spugnetta, un pennello, acquarelli possibilmente non in pastiglia nei colori blu oltremare, blu di prussia, giallo limone e rosso vermiglio.

Come si fa

Dopo aver tagliato inseme ai bambini una bella mela rossa, per ammirare la stella che contiene, prepariamo il foglio sul tavolo, come già spiegato sopra.

Col giallo limone creiamo al centro del foglio i cinque punti di luce di stelle che abbiamo visto nella mela:

Al centro di ogni punto di luce gettiamo un semino (blu di Prussia):

Congiungiamo tra loro i punti di luce (stando attenti a non toccare i semini) per disegnare la stella, poi prendendo altro giallo limone abbracciamo la stella con un bel tondo:

Che richiudiamo poi in un bel tondo rosso vermiglio:

Intorno alla mela creiamo un bello sfondo col blu oltremare:

E infine illuminiamolo con del giallo limone, trasformando il blu oltremare in verde:

Questa è la pittura asciutta:

Presepe fai da te di materiale riciclato: la seconda settimana

Presepe fai da te di materiale riciclato – Come spiegato anche qui

 il presepe in lana cardata che si costruisce giorno per giorno aspettando il Natale ha il solo difetto di scoraggiare i “principianti” per il costo della materia prima. Quest’anno propongo una versione, secondo me non meno bella, realizzabile interamente riciclando materiali che sicuramente abbiamo in casa e che probabilmente butteremmo.
Potremmo approfittare dell’occasione, inoltre, per trovare un luogo della casa che è possibile occupare in modo permanente; e al termine delle feste il nostro presepe potrà trasformarsi in quel “Tavolo delle stagioni” che ha grande importanza sia nella pedagogia Waldorf, sia nella pedagogia Montessori.

Procedendo di settimana in settimana, dopo la prima settimana dedicata al regno minerale, nella seconda ci dedichiamo al regno vegetale.

Per una presentazione generale sull’Avvento coi bambini:

Per la prima settimana:

Per la seconda settimana:

Per la terza settimana:

Per la quarta settimana:

Puoi anche consultare i links che trovi in fondo all’articolo.

Propongo tre tipi di alberi, a seconda del vostro gusto personale e del materiale che avete in casa.

Presepe fai da te di materiale riciclato – alberi – materiale occorrente
due rotoli di carta igienica
forbici
strisce ricavate da una maglia di lana marrone
strisce e pezzetti ricavati da una maglia verde.

Presepe fai da te di materiale riciclato – alberi – come si fa

Incastrate tra loro i due rotoli, tagliate delle frange in basso per le radici:

e in alto per i rami:

accartocciate un po’ le frange così:

 

Dopo aver tagliato le strisce di maglia:

arrotolatele così:

aggiungete le fronde con i ritagli verdi (possono essere semplicemente appoggiate, oppure incollate anche con la colla a caldo):

 

i pezzetti di maglia verde possono anche sostituire il muschio tra i sassi:

 

Presepe fai da te di materiale riciclato – alberi – materiale occorrente
fil di ferro
un pezzo di stoffa verde da tagliare a striscioline
striscioline di stoffa o maglia marrone

Presepe fai da te di materiale riciclato – alberi – come si fa

Modellate la sagoma dell’albero col fil di ferro:

e rivestite con la maglina marrone (è la stessa tecnica che si usa anche con la lana cardata):

ora preparate le fronde ritagliando strisce di tessuto verde:

 

annodandole ai rami:

col tessuto verde si possono anche preparare ciuffetti di erba da mettere tra i sassi:

 

Presepe fai da te di materiale riciclato – alberi e cespugli – materiale occorrente
cartone di recupero
tessuto bianco di scarto
colori ad acquarello (o tempere o acrilici)
colla (io ho usato la mia colla homemade, ma se avete fretta è meglio la colla a caldo, che non rischiede tempi di asciugatura)

Presepe fai da te di materiale riciclato – alberi e cespugli – come si fa

Disegnate le sagome dei vostri alberi (e anche di qualche cespuglio) sul cartone.

Potete disegnare alberi singoli, oppure a doppio, come nell’immagine, se volete un effetto più tridimensionale:

Rivestite incollando il tessuto, da entrambi i lati:

e cominciate a dipingere. Per gli alberi consiglio di dipingere tronco e rami con toni di marrone e rosso:

 

e lasciare asciugare, prima di procedere col giallo all’interno:

e vari toni di verde, altro giallo e del blu per finire:

 

Si ottiene un bell’effetto anche dipingendo l’interno giallo e l’esterno blu:

e facendo poi incontrare i due colori tra loro, sempre mescolando giallo e blu, facendo in modo che il colore risulti più scuro all’esterno (lavorando con più blu) e più chiaro all’interno (lavorando con più giallo):

Gli alberi, messi a doppio come nell’immagine, stanno in piedi da soli e danno un’idea di maggior profondità:

Però sono molto belli anche “singoli” e stanno in piedi incastrandoli tra i sassi:

Se cerchi idee per attività in stile steineriano per il periodo dell’avvento, puoi trovarle raccolte qui:

E qui trovi le istruzioni per realizzare il tradizionale presepe in lana cardata:

lanterna di carta a stella

lanterna di carta a stella – questa lanternina è un classico delle scuole Waldorf, insieme alla lanterna di stelle. 

Crea una bella atmosfera, decora la tavola, può essere un bellissimo regalino fatto a mano, può essere utilizzata come lanterna di San Martino, sta molto bene nel presepe…

Non è facilissima da realizzare, però nemmeno così difficile come sembra… Trovi il tutorial fotografico, ed anche un tutorial video per facilitare le piegature.

lanterna di carta a stella – materiale occorrente
fogli di carta tondi
una candelina

lanterna di carta a stella – come si fa

Spiegare come si fa è decisamente più difficile che non farla… se vi sfuggono dei passaggi, provate anche col video che trovate in fondo all’articolo.

Per prima cosa bisogna ricavare i fogli tondi: io ho usato un piattino da dolce come modello:

Appoggiate il foglio sul tavolo dalla parte del dritto (il dritto del mio foglio è oro, il rovescio rosso):

Piegate a metà,

aprite:

piegate la metà opposta, aprite:

Piegate nuovamente (due volte)  per dividere a metà gli spicchi ottenuti:

così:

girate il foglio sul rovescio:

 con righello e matita congiungete le pieghe sul bordo esterno del foglio  (io avevo una valida aiutante appassionata di righelli…):

ed avrete un ottagono:

ritagliate:

Ora facendo questa piega per ogni lato dell’ottagono, dividete a metà gli spicchi:

Fatta l’ultima piega, aprite il foglio e fate queste quattro pieghe, facendo combaciare i bordi obliqui alle diagonali:

Aprite:

 ripetete l’operazione sugli altri quattro lati dell’ottagono:

e aprite di nuovo.

Le prime volte può essere utile segnare così, lungo il margine, tutti i triangolini (quelli che hanno l’apice verso il bordo):

 Questa è la piega che va ripetuta per tutti gli otto triangolini:

fatta la piega, ogni volta, si gira il lavoro:

e si piega così:

e poi così (è molto semplice in realtà, perchè la carta segue tutte le pieghe preparatorie fatte all’inizio):

 

Quando avrete piegato tutti gli otto triangoli, avrete ottenuto questo risultato:

inserite uno o due dita

e allargate la stella:

lanterna di carta a stella – il tutorial in video

 

lanterna di carta a stella – idea regalo

Come idea regalo, le lanternine possono essere confezionate utilizzando scatoline origami di carta di recupero (le mie le abbiamo fatte con l’elenco del telefono; trovi il tutorial qui

Decorazioni natalizie – lanterna di carta a stella – un’idea per allestire il presepe

Se nell’allestire il presepe usate completarlo nella prima settimana di Avvento con elementi minerali e col colore blu, nella seconda settimana con elementi vegetali e col colore rosso, nella terza con gli animali e il colore giallo, e nella quarta con personaggi e il colore viola (come raccontato qui

… potete preparare quattro fogli per acquarello nei quattro colori, e preparare le vostre quattro lanterne dell’avvento; potete aggiungere una quinta, da accendere il giorno di Natale…

Bulbi di giacinto – fioritura invernale

Bulbi di giacinto – fioritura invernale – I giacinti si possono piantare verso ottobre – novembre, quando comincia a fare freddo. All’aperto fioriscono da fine inverno ad inizio primavera.

Occuparsi dei bulbi è una bellissima attività per la seconda settimana dell’avvento, dedicata alle piante.

Possono essere piantati sia in vaso sia in idrocoltura, che sono due modi efficaci per ottenere fioriture precoci dei bulbi.

 In vaso

Per interrare i bulbi occorrono vasetti di terracotta bassi, da riempire con circa 4 cm di terriccio.  I bulbi non devono essere completamente interrati, ed è meglio evitare di pressare il terriccio. Annaffiare e aspettare…dopo qualche settimana spuntano i germogli.

Per aiutare la pianta nel suo sviluppo, il giacinto ha bisogno di un luogo fresco (intorno ai 6 -10 gradi), e di penombra. I vasetti possono essere messi quindi in un ripostiglio non riscaldato o una cantina, mantenendo il terriccio umido.

Quando i germogli avranno raggiunto un’altezza di circa 10 cm, i vasetti possono essere trasferiti in casa, al caldo e alla luce. Dopo qualche settimana fioriranno.

Altro modo per ottenere la fioritura invernale del giacinto è l’idrocoltura. Occorrono delle brocche con una strozzatura che permetta al bulbo di restare sollevato dal pelo dell’acqua. Non avendo brocche, sono andata in cerca di vasetti…

E’ importante che il bulbo non entri mai in contatto diretto con l’acqua, perchè rischierebbe di marcire, però deve essergli molto vicino, perchè questa vicinanza stimola il processo di sviluppo delle radici.

In idrocoltura

Si consiglia di usare acqua piovana o demineralizzata, ma io mi sono avventurata (piena di speranza) con quella di rubinetto.

I vasetti vanno poi portati in un luogo fresco e in penombra (si torna alla cantina o al ripostiglio di cui sopra)… e si aspetta.

Quando il vaso si sarà riempito di radici, e tra le foglie che saranno spuntate  sarà possibile vedere il colore del fiore che deve nascere, si può trasferire il vaso in casa, al caldo e alla luce, e in poco tempo avremo una bella fioritura.

 

101 progetti per ghirlande natalizie fai da te

Una raccolta di 100 e più idee e progetti per ghirlande natalizie fai da te: in carta, cartone, tessuto, materiali di recupero vari, popcorn, frutta secca, spezie, nastri, lana, mollette, …

…avevo diviso  la raccolta in più pagine, (trovi i link in fondo): in questa pagina trovi riuniti insieme tutti i progetti proposti. Se vuoi, puoi aggiungere la tua idea, mi farà molto piacere.

1

1

ghirlande natalizie fai da te: ghirlanda realizzata con le impronte delle mani dei  bambini,  di http://www.theartfulcrafter.com/craft-ideas-four.html

2

ghirlanda di marshmallow, di http://www.foodnetwork.com/

3

ghirlande natalizie fai da te: ghirlanda di popcorn, di http://www.foodnetwork.com/

4

o anche, sempre dalla stessa fonte, di caramelle  http://www.foodnetwork.com/

5

di http://www.eddieross.com/ un semplicissimo tutorial per realizzare una ghirlanda utilizzando una gruccia appendiabiti e le palline dell’albero di Natale

6

ghirlande natalizie fai da te: ghirlanda realizzata con formine da biscotti a forma di stella e nastrini rossi, di http://www.goodhousekeeping.com/

7

ghirlanda realizzata con tappi di sughero e palline rosse, di http://www.goodhousekeeping.com/

8

ghirlande natalizie fai da te: ghirlanda realizzata con bottoni bianchi di varia dimensione, via http://www.flickr.com/

9

ancora da http://www.foodnetwork.com/ la ghirlanda di stecche di cannella e bacche rosse

10

altra versione qui http://www.myhomeideas.com/

11

ghirlande natalizie fai da te: ghirlanda di frutta secca, di http://www.myhomeideas.com/

12

altra ghirlanda di bottoni, questa volta bianchi e rossi, via http://www.flickr.com/

13

ghirlanda realizzata con stampini da biscotti di varia forma, laccati di rosso, di http://www.bhg.com/

14

ghirlanda realizzata con vari gomitoli di lana, di http://twojunkchix.blogspot.com/

15

ghirlanda realizzata con rotoli di pagine di libro (o spartiti musicali) e palline dell’albero di Natale, di http://homemadebyjill.blogspot.com/

16

ghirlanda aromatica con fette di arance e limoni essiccati, tutorial di http://www.bhg.com/

17

ghirlande natalizie fai da te: ghirlanda di pan pepato, di http://www.trendytree.com/

18

ghirlanda di cavoletti di bruxelles, tutorial di http://blomsterverkstad.blogspot.com/

19

ghirlanda di cartoncino colorato, di http://www.craftstylish.com/

20

semplici ghirlande di lana, di http://revamphomegoods.blogspot.com/

21

ghirlande natalizie fai da te: tutorial molto dettagliato per realizzare questa ghirlanda di stelle di cartoncino, di http://littlebirdiesecrets.blogspot.com/

22

seguendo il tutorial, davvero ben fatto, di http://www.highhopes.com/ per realizzare le stelle di carta tessute, http://www.goodhousekeeping.com/ ha realizzato questa bella ghirlanda natalizia

23

ghirlanda di carta crespa su piatto di carta, di http://www.filthwizardry.com/

24

ritagli di stoffe natalizie per questa bella ghirlanda, con tutorial, di http://piccadillypeddler.blogspot.com/

25

ghirlande natalizie fai da te: seguendo questo tutorial molto dettagliato per modellare con la carta stelle tridimensionali a 8 punte di http://annekata.blogspot.com/ e utilizzando spartiti musicali, ecco questa bella ghirlanda di http://fraggierocks.blogspot.com/

abitate al freddo? Tutorial per realizzare ghirlande di ghiaccio di http://the-white-bench.blogspot.com/

tutorial per realizzare questa ghirlanda a forma di stella con sagoma in fil di ferro e rametti di cipresso, di http://www.marthastewart.com/


vale l’idea (poi ho una passione segreta per le mele essiccate): la ghirlanda era in vendita qui http://www.etsy.com/

ghirlanda dell’avvento centrotavola, in vendita qui http://www.adventszauber.com/

ghirlanda dell’avvento centrotavola, versione con una sola candela centrale, in vendita qui  http://www.flowersonfirst.com/TFWEB595DX

ghirlanda realizzata con spartiti musicali, qui http://www.etsy.com/

centrotavola dell’avvento con biscottini a stella, dal blog molto nordico e moltissimo natalizio http://sjarmerendejul.blogspot.com

ghirlanda realizzata su sagoma di legno a forma di stella, di http://www.etsy.com/

di http://www.countryliving.com/ la ghirlanda natalizia che rinuncia al cerchio…

ghirlanda di omini di panpepato, di http://www.marthastewart.com/

una ghirlanda di patate e cipolle, di http://www.lauradowling.com/

ghirlanda di mollette da bucato verdi e palline rosse, tutorial di http://www.craftinessisnotoptional.com/

ghirlande di cartoncino verde, tutorial di http://andrewrachelashmore.blogspot.com/

ghirlanda realizzata a uncinetto su telaio di fil di ferro, e decorata con palline di feltro, di http://www.flickr.com/

ghirlanda di calzini spaiati, tutorial di http://www.favecrafts.com/

ghirlanda di palline trasparenti, per un effetto “bolle di sapone”, di http://www.curbly.com/

semplicissima ghirlanda di fiocchi, di http://www.chic-steals.com/

semplicissima ghirlanda di nasti annodati su un anello di fil di ferro, tutorial di http://www.bystephanielynn.com/

ghirlanda di noci, stelline bianche e perle, di http://www.floraservice.blogspot.com/

dalla stessa fonte questa ghirlanda di corteccia d’albero, qui http://www.floraservice.blogspot.com/

tutorial illustrato per realizzare la classica ghirlanda in stile nordico da appendere, qui http://www.livingathome.de/

tutorial per realizzare una ghirlanda di piselli secchi (anche da decorare) di http://www.littlethingsbringsmiles.com/

ghirlanda di caramelle gommose al lampone, di http://www.goodhousekeeping.com/

ghirlanda di nastrini verdi annodati su un anello di fil di ferro, di http://www.papierdamour.com.au/

ghirlanda di carciofi, da decorare, di http://www.papierdamour.com.au/

ghirlanda realizzata con mollette da bucato dorate, tutorial di http://www.curbly.com/

ghirlanda realizzata con pagine di libro, di http://www.papierdamour.com.au/

ghirlanda di cioccolatini, di http://www.foodnetwork.com/

ghirlanda di perle di legno naturale, di http://www.sweetpaulmag-digital.com/

ghirlanda con cuoricini di tessuto imbottiti, di


ghirlanda centrotavola con fette di arance essiccate, stecche di cannella e bacche rosse, di http://www.wunderweib.de/

ghirlanda realizzata con cristalli di neve di carta, di http://www.bhg.com/christmas/

ghirlanda realizzata con dischi di cartoncino colorato e fiocchi di neve bianchi di carta, di http://www.bhg.com/christmas/

tutorial per realizzare questa ghirlanda di fiocchi di neve di feltro, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di campanelli, di http://www.johnlewis.com/

ghirlanda di ghiaccio a forma di stella, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di mandarini con la foglia, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di perle di vetro decorative trasparenti su nastro rosso, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di pigne a forma di stella, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di dischetti ricavati da un ramo di betulla, di http://www.lubirdbaby.com/

ghirlanda di pigne a forma di fiocco di neve, di http://poppytalk.blogspot.com/

ghirlanda realizzata riciclando vecchie magliette di cotone verdi, tutorial di http://cathiefilian.blogspot.com/

ghirlanda realizzata con stecchi di legno, di http://blog.rockscissorpaper.com/

ghirlanda realizzata con bastoncini di zucchero (quelli bianchi e rossi), tutorial di http://www.bhg.com/

ghirlanda realizzata con strisce di pannolenci, di http://craftivore.blogspot.com/

ghirlanda Babbo Natale, di http://mccallpattern.mccall.com/

semplice ghirlanda di cuoricini di carta natalizia, di http://tinywhitedaisies.tumblr.com/

ghirlanda natalizia in lana bianca e feltro, di http://www.etsy.com/

ghirlanda di rotoli di carta igienica, da decorare, di http://kundinfamily.blogspot.com/

ghirlanda realizzata tagliando i tubi bianchi di pvc, di http://swatchbookweddings.com

ghirlanda di cuori di carta, di http://www.thehybridchick.com/

ghirlanda di strisce di tessuto bianco con decorazione rossa, di http://www.craftaholicsanonymous.net/

una bella idea, facilmente convertibile in ghirlanda ancor più natalizia, sostituendo le conchiglie con addobbi tradizionali, di http://www.bytheseadriftwood.com/

agrifoglio di pannolenci e bacche rosse  per queste ghirlande di http://www.tammymitchellphotography.com/

tutorial per realizzare questa ghirlanda a uncinetto di http://cookiecuttyer.wordpress.com/

tutorial per realizzare questa ghirlanda origami di http://dollarstorecrafts.com/

ghirlanda a uncinetto, di http://handmadewithlovebyg.blogspot.com/

ghirlanda di cd, via http://pinterest.com/

ghirlanda realizzata con spartiti musicali, di http://craftberrybush.blogspot.com/

ghirlanda di feltro, di http://www.joann.com/

ghirlanda di carta e bottoni, di http://missfancypants.typepad.com/

ghirlanda di strisce di tela grezza verde, di http://www.etsy.com/

ghirlanda di rotoli di carta igienica, di http://mooseandbug.blogspot.com/

ghirlanda di abete con stelle di carta argentata, di http://www.creativedecorations.com/

insolita ghirlanda realizzata con una cornice, un grande nastro e delle palline di cartapesta, di http://www.bluecricketdesign.net/

piccola ghirlanda realizzata a uncinetto, di http://whiskersandwool.blogspot.com/

ghirlanda di foglie di mais, di http://www.houseofhepworths.com

ghirlanda di mele di http://www.thecraftycrow.net/ . L’idea può essere riprodotta usando mele rosse, e si può decorare…

ghirlanda agrifoglio in cartoncino, di http://www.paper-source.com/

ghirlanda realizzate con cartucce da caccia… a prima vista avevo pensato si trattasse di spolette di filo da cucito rosse, e mi sembrava una bella idea, di http://scrapreusedandrecycledartprojects.blogspot.com/

ghirlanda di pastelli a cera rossi, di http://nestingnewbies.com/

ghirlanda realizzabile con assicelle di legno o cartoncino pesante e rametti di abete, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di pom pom, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di fiocchi di neve di cartoncino e brillantini, di http://www.bhg.com/

ghirlanda di caramelle rosse, di http://www.foodnetwork.com/

ghirlanda di rami intrecciati e feltro, di http://www.etsy.com/

tutorial per realizzare questa ghirlanda, di handmade creativa


 
 
 
 

101 projects for Christmas wreaths DIY with paper, cardboard, fabric,   recycled materials, popcorn, nuts, spices, ribbons, wool, clothes, etc …

1

1

handprints http://www.theartfulcrafter.com/craft-ideas-four.html

2

 marshmallow http://www.foodnetwork.com/

3

popcorn http://www.foodnetwork.com/

4

candies   http://www.foodnetwork.com/

5

http://www.eddieross.com/ a simple tutorial to make a wreath using a coat hanger and Christmas tree balls

6

http://www.goodhousekeeping.com/

7

corks and red balls http://www.goodhousekeeping.com/

8

white buttons, via http://www.flickr.com/

9

 http://www.foodnetwork.com/ red berries and cinnamon sticks

10

other version http://www.myhomeideas.com/

11

dried fruit http://www.myhomeideas.com/

12

buttons red and white, via http://www.flickr.com/

13

 http://www.bhg.com/

14

balls of wool http://twojunkchix.blogspot.com/

15

 http://homemadebyjill.blogspot.com/

16

http://www.bhg.com/

17

 http://www.trendytree.com/

18

garland of brussel sprouts, tutorial by http://blomsterverkstad.blogspot.com/

19

http://www.craftstylish.com/

20

wool http://revamphomegoods.blogspot.com/

21

 tutorial by http://littlebirdiesecrets.blogspot.com/

22

tutorial by http://www.highhopes.com/

23

 http://www.filthwizardry.com/

24

tutorial, by http://piccadillypeddler.blogspot.com/

25

http://fraggierocks.blogspot.com/

ice wreaths   http://the-white-bench.blogspot.com/

http://www.marthastewart.com/272613/star-shaped-wreath

apples http://www.etsy.com/

 http://www.adventszauber.com/

 http://www.flowersonfirst.com/TFWEB595DX

 http://www.etsy.com/

 http://sjarmerendejul.blogspot.com

 http://www.etsy.com/

di http://www.countryliving.com/

 http://www.marthastewart.com/

 http://www.lauradowling.com/

 http://www.craftinessisnotoptional.com/

http://andrewrachelashmore.blogspot.com/

 http://www.flickr.com/

 http://www.favecrafts.com/

ghirlanda di palline trasparenti, per un effetto “bolle di sapone”, di http://www.curbly.com/

 http://www.chic-steals.com/

 http://www.bystephanielynn.com/

 http://www.floraservice.blogspot.com/

http://www.floraservice.blogspot.com/

tutorial by http://www.livingathome.de/

 http://www.littlethingsbringsmiles.com/

 http://www.goodhousekeeping.com/

 http://www.papierdamour.com.au/

 http://www.papierdamour.com.au/

.

 http://www.curbly.com/

http://www.papierdamour.com.au/

 http://www.foodnetwork.com/

 http://www.sweetpaulmag-digital.com/

http://www.wunderweib.de/

 http://www.bhg.com/christmas/

 http://www.bhg.com/christmas/

 http://www.bhg.com/

 http://www.johnlewis.com/

 http://www.bhg.com/

 http://www.bhg.com/

 http://www.bhg.com/

http://www.bhg.com/

 http://www.lubirdbaby.com/

 http://poppytalk.blogspot.com/

 http://cathiefilian.blogspot.com/

 http://blog.rockscissorpaper.com/

 http://www.bhg.com/

 http://craftivore.blogspot.com/

 http://mccallpattern.mccall.com/

 http://tinywhitedaisies.tumblr.com/

 http://www.etsy.com/

 http://kundinfamily.blogspot.com/

http://swatchbookweddings.com

 http://www.thehybridchick.com/

 http://www.craftaholicsanonymous.net/

 http://www.bytheseadriftwood.com/

 http://www.tammymitchellphotography.com/

 http://cookiecuttyer.wordpress.com/

origami by http://dollarstorecrafts.com/

 http://handmadewithlovebyg.blogspot.com/

old cd http://pinterest.com/

http://craftberrybush.blogspot.com/

http://www.joann.com/

 http://missfancypants.typepad.com/

 http://www.etsy.com/

 http://mooseandbug.blogspot.com/

 http://www.creativedecorations.com/

http://www.bluecricketdesign.net/

 http://whiskersandwool.blogspot.com/

 http://www.houseofhepworths.com

 http://www.thecraftycrow.net/ .

 http://www.paper-source.com/

http://scrapreusedandrecycledartprojects.blogspot.com/

 http://nestingnewbies.com/

 http://www.bhg.com/

 http://www.bhg.com/

http://www.bhg.com/

 http://www.foodnetwork.com/

 http://www.etsy.com/

101 progetti per ghirlande natalizie – pagina 3

Una raccolta di 100 e più idee e progetti per ghirlande natalizie fai da te: in carta, cartone, tessuto, materiali di recupero vari, popcorn, frutta secca, spezie, nastri, lana, mollette, … Tutti i tutorial, riuniti in una sola pagina, sono invece qui:

51

ghirlanda realizzata con mollette da bucato dorate, tutorial di http://www.curbly.com/

52

ghirlanda realizzata con pagine di libro, di http://www.papierdamour.com.au/

53

ghirlanda di cioccolatini, di http://www.foodnetwork.com/

54

ghirlanda di perle di legno naturale, di http://www.sweetpaulmag-digital.com/

55

ghirlanda con cuoricini di tessuto imbottiti, di http://www.johnlewis.com/

56

ghirlanda centrotavola con fette di arance essiccate, stecche di cannella e bacche rosse, di http://www.wunderweib.de/

57

ghirlanda realizzata con cristalli di neve di carta, di http://www.bhg.com/christmas/

58

ghirlanda realizzata con dischi di cartoncino colorato e fiocchi di neve bianchi di carta, di http://www.bhg.com/christmas/

59

tutorial per realizzare questa ghirlanda di fiocchi di neve di feltro, di http://www.bhg.com/

60

ghirlanda di campanelli, di http://www.johnlewis.com/

61

ghirlanda di ghiaccio a forma di stella, di http://www.bhg.com/

 

62

ghirlanda di mandarini con la foglia, di http://www.bhg.com/

63

ghirlanda di perle di vetro decorative trasparenti su nastro rosso, di http://www.bhg.com/

64

ghirlanda di pigne a forma di stella, di http://www.bhg.com/

65

ghirlanda di dischetti ricavati da un ramo di betulla, di http://www.lubirdbaby.com/

66

ghirlanda di pigne a forma di fiocco di neve, di http://poppytalk.blogspot.com/

67

ghirlanda realizzata riciclando vecchie magliette di cotone verdi, tutorial di http://cathiefilian.blogspot.com/

68

ghirlanda realizzata con stecchi di legno, di http://blog.rockscissorpaper.com/

69

ghirlanda realizzata con bastoncini di zucchero (quelli bianchi e rossi), tutorial di http://www.bhg.com/

70

ghirlanda realizzata con strisce di pannolenci, di http://craftivore.blogspot.com/

72

ghirlanda Babbo Natale, di http://mccallpattern.mccall.com/

72

semplice ghirlanda di cuoricini di carta natalizia, di http://tinywhitedaisies.tumblr.com/

73

ghirlanda natalizia in lana bianca e feltro, di http://www.etsy.com/

74

ghirlanda di rotoli di carta igienica, da decorare, di http://kundinfamily.blogspot.com/

75

ghirlanda realizzata tagliando i tubi bianchi di pvc, di http://swatchbookweddings.com

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/acquarello-steineriano-esercizi-di-colore-ebook/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/manuale-per-realizzare-le-bambole-waldorf/

101 progetti per ghirlande natalizie – pagina 4

Una raccolta di 100 e più idee e progetti per ghirlande natalizie fai da te: in carta, cartone, tessuto, materiali di recupero vari, popcorn, frutta secca, spezie, nastri, lana, mollette, …

…la raccolta è divisa in più pagine. Tutti i tutorial, riuniti in una sola pagina, sono invece qui:

76

ghirlanda di cuori di carta, di http://www.thehybridchick.com/

77

ghirlanda di strisce di tessuto bianco con decorazione rossa, di http://www.craftaholicsanonymous.net/

78

una bella idea, facilmente convertibile in ghirlanda ancor più natalizia, sostituendo le conchiglie con addobbi tradizionali, di http://www.bytheseadriftwood.com/

agrifoglio di pannolenci e bacche rosse  per queste ghirlande di http://www.tammymitchellphotography.com/

80

tutorial per realizzare questa ghirlanda a uncinetto di http://cookiecuttyer.wordpress.com/

81

tutorial per realizzare questa ghirlanda origami di http://dollarstorecrafts.com/

82

ghirlanda a uncinetto, di http://handmadewithlovebyg.blogspot.com/

83

ghirlanda di cd, via http://pinterest.com/

84

ghirlanda realizzata con spartiti musicali, di http://craftberrybush.blogspot.com/

85

ghirlanda di feltro, di http://www.joann.com/

86

ghirlanda di carta e bottoni, di http://missfancypants.typepad.com/

ghirlanda di strisce di tela grezza verde, di http://www.etsy.com/

88

ghirlanda di rotoli di carta igienica, di http://mooseandbug.blogspot.com/

89

ghirlanda di abete con stelle di carta argentata, di http://www.creativedecorations.com/

90

insolita ghirlanda realizzata con una cornice, un grande nastro e delle palline di cartapesta, di http://www.bluecricketdesign.net/

91

piccola ghirlanda realizzata a uncinetto, di http://whiskersandwool.blogspot.com/

92

ghirlanda di foglie di mais, di http://www.houseofhepworths.com

93

ghirlanda di mele di http://www.thecraftycrow.net/ . L’idea può essere riprodotta usando mele rosse, e si può decorare…

94

ghirlanda agrifoglio in cartoncino, di http://www.paper-source.com/

95

ghirlanda realizzate con cartucce da caccia… a prima vista avevo pensato si trattasse di spolette di filo da cucito rosse, e mi sembrava una bella idea, di http://scrapreusedandrecycledartprojects.blogspot.com/

96

ghirlanda di pastelli a cera rossi, di http://nestingnewbies.com/

 

97

ghirlanda ralizzabile con assicelle di legno o cartoncino pesante e rametti di abete, di http://www.bhg.com/

98

ghirlanda di pom pom, di http://www.bhg.com/

99

ghirlanda di fiocchi di neve di cartoncino e brillantini, di http://www.bhg.com/

100

ghirlanda di caramelle rosse, di http://www.foodnetwork.com/

101

ghirlanda di rami intrecciati e feltro, di http://www.etsy.com/

102

tutorial per realizzare questa ghirlanda, di handmade creativa

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/acquarello-steineriano-esercizi-di-colore-ebook/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/manuale-per-realizzare-le-bambole-waldorf/

Alberi di Natale – 50 e più progetti creativi – pagina 1

Alberi di Natale – 50 e più progetti creativi – pagina 1.

ALBERI DI NATALE: 50 e più idee per realizzare l’albero di Natale: con una scala, con materiali naturali,  con frutta e anche con verdura, in carta, in materiali riciclati vari, in lana, in tessuto, ecc…

… la raccolta è divisa in due pagine, questa è la seconda; trovi altre idee qui:

 http://blog.cb2.com/

___________________

albero di assicelle colorate http://www.flickr.com

______________________

l’albero di Charlie Brown, via http://www.fredflare.com/

________________________

 via http://loddelinadesigns.blogspot.com/

_________________________

quilling, by tutorial di http://jojoebi.blogspot.com/

____________________________

 http://recipesforvegans.blogspot.com/

______________________________

 tutorial di http://2ifbysea-cristi.blogspot.com/

________________________________

altro albero di assicelle di legno qui: http://woodwoolstool.blogspot.com/

_____________________________

albero-mobile da appendere, qui:  http://nika-po.livejournal.com/

______________________________

 tutorial dihttp://betterinbulk.net/

tutorial di http://talkcraftytome.com/

_________________________________

 http://brittanyanddylan.blogspot.com

____________________________

 http://www.wannagreenbean.com/

_______________________________

video tutorial di http://www.youtube.com/watch?

____________________________

albero di libri, via http://www.houzz.com/

_________________________________

albero di biscotti, di  http://www.tasteofhome.com/

____________________________

 http://boutique.cascades.com/

_____________________________

 http://emeraldcovejewelry.blogspot.com/

__________________________

 http://www.flickr.com/

__________________________________

tutorial  di http://bkids.typepad.com/bookhoucraftprojects/

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/acquarello-steineriano-esercizi-di-colore-ebook/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/manuale-per-realizzare-le-bambole-waldorf/


 
 
 
 

Christmas trees – 50 and more creative projects – first part. Ideas for the Christmas tree with a straight, natural materials, with fruits and even vegetables, paper, recycled materials, in wool, textile, etc. The collection is divided into two pages, this is the first.  Here  are other ideas.

  http://blog.cb2.com/

___________________

albero di assicelle colorate http://www.flickr.com

______________________

Charlie Brown, via http://www.fredflare.com/

________________________

 via http://loddelinadesigns.blogspot.com/

_________________________

quilling, tuturial by http://jojoebi.blogspot.com/

____________________________

 http://recipesforvegans.blogspot.com/

______________________________

 tutorial byhttp://2ifbysea-cristi.blogspot.com/

________________________________

tree made of wooden laths, by  http://woodwoolstool.blogspot.com/

_____________________________

mobile by http://nika-po.livejournal.com/

______________________________

 tutorial by http://betterinbulk.net/

tutorial by http://talkcraftytome.com/

_________________________________

 http://brittanyanddylan.blogspot.com

____________________________

 http://www.wannagreenbean.com/

_______________________________

video tutorial by http://www.youtube.com/watch?

____________________________

book tree, via http://www.houzz.com/

_________________________________

albero di biscotti, di  http://www.tasteofhome.com/

____________________________

 http://boutique.cascades.com/

_____________________________

 http://emeraldcovejewelry.blogspot.com/

__________________________

 http://www.flickr.com/

__________________________________

tutorial  by http://bkids.typepad.com/bookhoucraftprojects/

Alberi di Natale – 50 e più progetti creativi – pagina 2

ALBERI DI NATALE: 50 e più idee per realizzare l’albero di Natale: con una scala, con materiali naturali,  con frutta e anche con verdura, in carta, in materiali riciclati vari, in lana, in tessuto, ecc…

… la raccolta è divisa in due pagine, questa è la seconda; trovi altre 20 idee qui:


impronte delle mani dei bambini per questo albero di Natale, tutorial di http://www.ucreatewithkids.com

_______________________________

alberello realizzato sovrapponendo dischi di tessuto, di http://lifestylecrafts.com/

_______________________________

albero di Natale stilizzato, può essere utilizzato anche come calendario dell’avvento, di http://www.alannageorge.com/

_____________________________

albero di Natale realizzabile con strisce di carta o di tessuto e portacandeline di latta, tutorial di http://andreawalford.com/

________________________________

albero di Natale realizzato con anelli di cartoncino, di http://www.bedifferentactnormal.com/

________________________________

alberelli di carta, di http://ellesstudio.blogspot.com/

____________________________

alberelli di carta tridimensionali, in cartonicino, di http://www.frugalfamilyfunblog.com/

________________________________

alberelli di carta pop up, tutorial di http://www.marthastewart.com/

__________________________________

albero di Natale realizzato su pannello di feltro verde, di http://emptybobbinsewing.com/

__________________________________

bellissimo alberello di feltro, di http://juliacrossland.blogspot.com/

alberello di carta bianca ritagliata, di http://ninuskan.blogspot.com/

________________________________

coni di carta sovrapposti, di http://belladia.typepad.com/

__________________________________

tutorial per realizzare questi alberelli in tessuto, di http://lucykatecrafts.blogspot.com/

___________________________________

 tutorial per realizzare questi alberelli riciclando le bottiglie di plastica, molto bello, di http://elmundodelreciclaje.blogspot.com/ (sicuramente un blog da seguire…)

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alberello di formaggi, di http://www.cabotcheese.coop/

___________________________________

semplice alberello segnaposto in cartoncino, di http://www.marthastewart.com

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alberelli di nastri e perline, di http://www.craftjuice.com/

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Collage con quadrati di carta velina colorata a riempire delle forme triangolari.  Lo sfondo è fatto con pastelli ad olio e acquerello. I tronchi degli alberi possono essere creati utilizzando pastello ad olio o  carta ruvida. Il tocco finale è una nevicata di puntini realizzati con la perforatrice. Di http://marymaking.blogspot.com/

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alberi di rotoli di carta natalizia, di http://leslieashe.blogspot.com/

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alberelli di cerchi di cartoncino su mollette da bucato, di http://www.parents.com/

pacchetto regalo con semplice alberello natalizio, di http://www.marthastewart.com/

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alberelli di Natale realizzati con una matita e una spoletta da filo, di http://scrappergirl.typepad.com/

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bellissimi alberelli di rametti del bosco, di http://www.michelemademe.com/

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alberello di Natale di cartoncino verde e carta velina, di http://www.etsy.com/

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albero di Natale, una delicata illustrazione di http://www.freya-art.com/

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alberello di dischi di feltro verde e perline bianche, di http://www.ivillage.com/

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alberello di tappi di sughero colorati, via http://www.thecraftyscientist.com/

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un poetico alberello di Natale realizzato semplicemente con vecchi imbuti di latta, di http://www.2gypsygirls.com/

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alberello di Natale tridimensionale in cartone ondulato, di http://www.liveinternet.ru/

alberi di Natale da realizzare coi bambini, tutorial di http://kidsartists.blogspot.com/

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 bellissimo alberello realizzato in lana cardata infeltrita, di http://www.etsy.com/

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alberello di Natale origami, di http://goorigami.com/

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bellissima creazione collettiva, fantastica idea per una famiglia numerosa o una terza classe 🙂 … di http://www.flickr.com/

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l’alberello di Giorgia, qui http://crea-family.blogspot.com/

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la collezione continua qui: http://pinterest.com/melassa/01-advent-calendar/

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https://shop.lapappadolce.net/prodotto/acquarello-steineriano-esercizi-di-colore-ebook/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/manuale-per-realizzare-le-bambole-waldorf/

Christmas trees – 50 and more creative projects – second part. Ideas for the Christmas tree with a straight, natural materials, with fruits and even vegetables, paper, recycled materials, in wool, textile, etc. … The collection is divided into two pages, this is the second. Here  are other ideas.


 http://www.ucreatewithkids.com

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 http://lifestylecrafts.com/

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 http://www.alannageorge.com/

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Christmas tree realizable with strips of paper or fabric and candles tin, tutorial  http://andreawalford.com/

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 http://ellesstudio.blogspot.com/

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http://www.frugalfamilyfunblog.com/

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pop up by http://www.marthastewart.com/

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 http://emptybobbinsewing.com/

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felt tree by http://juliacrossland.blogspot.com/

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http://belladia.typepad.com/

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tutorial by http://lucykatecrafts.blogspot.com/

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 tutorial by http://elmundodelreciclaje.blogspot.com/ (sicuramente un blog da seguire…)

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Collage by http://marymaking.blogspot.com/

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via http://www.thecraftyscientist.com/

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 http://www.2gypsygirls.com/

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 http://www.liveinternet.ru/

 http://kidsartists.blogspot.com/

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 http://www.etsy.com/

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tutorial by http://goorigami.com/

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 http://www.flickr.com/

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 http://crea-family.blogspot.com/

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The collection continues here: http://pinterest.com/melassa/01-advent-calendar/

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Pomander – Arance coi chiodi di garofano

Pomander – Arance coi chiodi di garofano. L’aspetto educativo di questa  attività  sta nell’esercizio di movimento delle mani che porta ad un affinamento della motricità fine, soprattutto per la  gestione dei chiodi di garofano. E’ inoltre un’interessante attività sensoriale che lascia sulle manine un delizioso profumo di Natale.

I chiodi di garofano hanno, oltre alla funzione decorativa, la proprietà di conservare la frutta nel tempo.

Nome dell’esercizio in inglese: pomander

 Area: movimenti elementari, pinza a tre dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente una matita appuntita o uno stuzzicadenti, una ciotola di chiodi di garofano, un’arancia su di un piattino e un tappetino arrotolato, eventualmente fermato da un portatovagliolo. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come decorare l’arancia coi chiodi di garofano”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere l’arancia e posarla sul tappetino

. prendere la matita o lo stuzzicadenti e metterlo a destra dell’arancia

. prendere la ciotola dei chiodi di garofano e metterla a destra della matita o dello stuzzicadenti

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. tenere l’arancia con la mano sinistra

. prendere la matita o lo stuzzicadenti con la mano destra e usarla per fare un foro nell’arancia

. posare la matita

. utilizzando la pinza a tre dita prendere un chiodo di garofano per la testa e inserirlo nel foro praticato sulla buccia dell’arancia

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore. Far notare i profumi sprigionati dall’arancia e dal chiodo di garofano

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare l’arancia nel luogo dove teniamo i lavori ultimati da portare a casa

. rimettere sul vassoio la ciotola dei chiodi di garofano

. rimettere sul vassoio la matita o lo stuzzicadenti

.  arrotolare il tappetino e metterlo sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per inserire i chiodi di garofano nella buccia dell’arancia

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati

Nomenclatura: arancia, buccia, chiodi di garofano, forare, inserire, ecc.

Punti di interesse: forare la buccia dell’arancia prima di inserire il chiodo di garofano, la pinza a tre dita, i profumi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Albero in lana cardata

Albero in lana cardata: tutorial per realizzare alberi in lana cardata per il presepe, il gioco o per allestire teatrini in stile Waldorf.

Albero in lana cardata – Materiale occorrente

fil di ferro (sceglilo di una misura che sia facile da modellare a mano, ma comunque abbastanza rigido da mantenere la forma);

lana cardata o grezza nei toni del marrone e del verde, un po’ di arancio o di rosso per i frutti;

ago e filo (o colla istantanea) per attaccare i frutti;

ago da feltro (non è indispensabile, ma può aiutare a sistemare piccole imperfezioni);

(facoltativa) lacca extra forte non ecologica (tipo da cotonatura della nonna).

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Albero in lana cardata – Come si fa

Per prima cosa prepariamo la struttura di fil di ferro per le radici,

al centro inseriamo la struttura che sostiene il tronco,

e con della lana marrone  fermiamo bene il tronco alle radici. Ora sistemiamo la struttura in modo che possa stare in piedi.

Rivestiamo subito le radici e parte del tronco, per formare una base solida per tutto il lavoro successivo. Per rivestire il fil di ferro si prendono piccole strisce di lana marrone, e si attorcigliano semplicemente intorno al filo, fino all’ultimo peletto e stringendo abbastanza, in questo modo la lana si blocca praticamente da sola.

Se partite dall’estremo esterno di ogni radice e vi muovete verso il tronco, vi sarà più facile fare in modo che risultino via via più grosse.

Poi con dell’altro fil di ferro aggiungiamo i rami,

e rivestiamo con la lana marrone tutto l’albero.

Con l’aghetto da feltro potete sistemare eventuali imperfezioni.

Per la chioma si preparano tante nuvolette verdi (se usate tonalità varie di verde, l’effetto risulterà più naturale) allargando con le mani la lana cardata come a formare dei veli, che poi appoggerete ai rami a vostro piacere.

Se volete aumentare la consistenza di questi veli verdi, e la cosa non viola i vostri principi, potete renderli più rigidi spruzzando la lacca forte per capelli prima di adagiarli tra i rami, ma non è affatto indispensabile.

Infine preparate delle palline piccole di lana arancione o rossa (arance o mele), semplicemente facendo dei nodini e avvolgendo i ciuffi che sporgono ai due lati del nodino come per fare un gomitolo, e attaccateli ai rami con ago e filo, oppure con della colla.

Ecco un bell’elemento che, ad esempio,  si  può aggiungere al presepe nella seconda settimana di avvento.

Se cerchi idee per attività in stile steineriano per il periodo dell’avvento, puoi trovarle raccolte qui:

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/le-quattro-settimane-dellavvento/

 

E qui trovi le istruzioni per realizzare il tradizionale presepe in lana cardata:

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Tree in carded wool tutorial to make trees in carded wool for the Nativity scene, play or to set up puppet theaters in Waldorf style.

Tree in carded wool tutorial

What do you need?

wire;
carded wool in shades of brown and green, a bit of orange or red for the fruits;
needle and thread (or instant glue) to attack the fruits;
felting needle (not essential, but it can help fix small imperfections);
(optional) extra strong hairspray.

Tree in carded wool tutorial

How is it done?

First prepare the structure of wire for the roots,

at the center insert the structure that supports the trunk,

and with the brown wool stop well the trunk to the roots. Now we arrange the structure so that it can stand.

Coat the roots and part of the trunk, to form a solid basis for all subsequent work. To coat the wire take small strips of brown wool, and simply turn around the wire, to the last hair   and tightening enough, in this way the wool hangs practically alone.

If you start from the far outside of each root and move toward the trunk, it will be easier to do so that they are more and more big.

Then with the other wire we add branches,

and clothe them with the brown wool around the tree.

With the needle you can fix any imperfections.

For the foliage to prepare many clouds green (if you use different shades of green, the effect will be more natural) spreading with hands carded wool like to form veils. Place them on the branches at your leisure.

If you want to increase the consistency of these green veils, and it does not violate your principles, you can make them more rigid by spraying the hairspray before you put them in the branches, but it is not indispensable.

Finally prepare small balls of wool orange or red (orange or apple), simply making knots   and wrapping the tufts that protrude at the two sides of the knot like to make a ball, and stick them to the branches with needle and thread, or with glue.

 

Racconto su San Nicola – 6 dicembre

Racconto su San Nicola – 6 dicembre. Questa festa si ricollega alla figura storica di Nicola, che visse nel VI secolo.

Anche se è spesso vestito di rosso, San Nicola nella tradizione indossa una tunica bianca e blu e ha un mantello azzurro stellato.

Sappiamo tutti che Babbo Natale è diventato rosso perchè ha bevuto la Cocacola, e a maggior ragione immaginare San Nicola azzurro aiuta i bambini a distinguere tra i due personaggi.

In testa porta la mitra, ha solidi stivali perchè deve camminare molto, e in una mano tiene un bel bastone da vescovo (la pastorale con la spirale avvolta), nell’altra dovrebbe tenere un grande libro d’oro, dove sono scritte tutte le azioni degli uomini, ma coi bambini tralascio sempre questi aspetti troppo moraleggianti e un po’ da “partita doppia” (aspetti in alcune tradizioni addirittura caricati dalla presenza accanto a Nicola di un antagonista malvagio, il Krampus…)

photo credit http://www.ripleys.com/

Siccome San Nicola deve camminare molto, indossa grossi stivali, e come richiamo al suo tanto camminare, è tradizione che al suo passaggio gli stivali e le pantofole dei bambini si riempiano di cose buone da mangiare, soprattutto mele, noci, pane bianco (o farina bianca,  o dolcetti al miele).

Altri doni ne falsificano un po’ l’immagine e fanno di San Nicola un Babbo Natale fuori tempo.

photo credit http://www.sensationalcolor.com

E’ inoltre preferibile non far venire San Nicola a scuola o a casa, ma far trovare i doni ai bambini al mattino presto o al ritorno da una breve passeggiata.

Magari il giorno prima si puliscono per bene le pantofole insieme ai bambini, con una spazzolina e un panno morbido, e si sistemano insieme a loro con gran cura prima di lasciare la scuola.

A casa questo si può fare la sera prima di andare a dormire, oppure al mattino presto, prima di uscire…

Racconto su San Nicola – 6 dicembre

Ecco un piccolo racconto che si può leggere ai bambini, anche il giorno prima:

“Nel lontano oriente viveva un uomo molto buono, il vescovo Nicola. Un giorno sentì dire che lontano lontano, in occidente, c’era una grande città dove tutti gli uomini pativano la fame, perfino i bambini piccoli.

Chiamò allora tutti gli abitanti della città e chiese loro di portargli  i migliori frutti dei loro orti e dei loro campi. Questi tornarono poco dopo con grossi cesti pieni di mele e di noci, sacchi di grano dorato per fare la farina, pane bianco e dolcetti al miele.

Il vescovo Nicola fece caricare tutto su una nave. Era una nave imponente e maestosa, blu come il cielo, ed aveva una grande vela bianchissima che splendeva sotto i raggi del sole.

Iniziarono il viaggio verso occidente, e il vento si mise subito ad aiutarli, soffiando sempre nella direzione giusta. Ci impiegarono sette giorni e sette notti, e quando giunsero alle porte della città stava calando la sera. Per le strade non si vedeva anima viva, ma qua e là brillava qualche lucetta alle finestre.

Il vescovo Nicola bussò ad una di esse. In quella povera casetta viveva una mamma coi suoi cinque bambini. La donna, sentendo bussare, disse ai figlioletti di andare ad aprire la porta, pensando si trattasse di qualche poverello bisognoso di ospitalità. I bambini obbedirono, ma non trovarono nessuno; anche la mamma venne a controllare, e poi tornarono tutti insieme a casa.

Vicino alla stufa a legna la mamma aveva messo le scarpine dei suoi bimbi ad asciugare, perchè nel pomeriggio erano andati a far legna nel bosco.

Rientrando in casa, sentirono tutti un delizioso profumino provenire proprio dalla stufa, si avvicinarono e trovarono le loro scarpe traboccanti di noci, mele rosse, mandarini, pane e dolcetti al miele. E lì vicino c’era anche un grande sacco pieno di chicchi di grano. Tutti poterono finalmente mangiare, ed i bimbi crebbero sani e vivaci.

Così San Nicola ogni anno, nel giorno del suo compleanno, si mette in viaggio per venire da noi. Monta sul suo cavallo bianco e cavalca di stella in stella, e porta ogni anno i suoi doni per ricordare ai bambini che presto sarà Natale”.

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San Nicola in lana cardata

San Nicola in lana cardata – Preparate la “bambolina” come spiegato qui,

poi passate alla caratterizzazione del personaggio, se volete prendendo spunto dal tutorial fotografico che segue.

La lana cardata si può acquistare ad esempio qui.

decorate con la lana più scura maniche e fondo della veste, avvolgendo semplicemente. La lana si blocca da sola, ma eventualmente potete aiutarvi con l’aghetto da feltro:

se volete aggiungete qualche filo argentato:

preparate la tunica, fissatela e decoratela a piacere:

barba e capelli:

la mitra:

il bastone:

e infine il mantello:

Ecco San Nicola, pronto per andare ad abitare nel presepe.

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Tutorial: St. Nicholas in carded wool. Prepare the “doll” as explained here, then go to the characterization, if you want by taking inspiration from the tutorial photos below:

decorate with the darker wool sleeves and bottom of the dress, just wrapping. The wool hangs alone, but hopefully you can help with the felting needle:

if you want add some silver thread:

prepare the tunic, tie it and decorate it as you like:

beard and hair:

the miter:

the stick:

and finally the mantle:

 

I rami di Santa Barbara – 4 dicembre

I rami di Santa Barbara – 4 dicembre – la tradizione dei rami di Santa Barbara non è connessa ad alcuna leggenda relativa alla santa, ma si lega invece alle più antiche tradizioni contadine. Il 4 dicembre di tagliano dei rami di alberi da frutto (ciliegio, melo, susino, mandorlo) o anche gelsomino o ippocastano.

Poi si stendono in acqua tiepida, per una notte, ed il giorno successivo si dispongono in un vaso con acqua a temperatura normale, accanto al presepe.

L’acqua va cambiata ogni 3 giorni, ed ogni tanto sarebbe anche bene inumidire i rami con uno spruzzino.

Il giorno di Natale questi rami saranno coperti di bei germogli, e potremo osservare la loro “miracolosa” fioritura.

Come si dice, provare per credere…

Am 4. Dezember
Geh in den Garten
am Barbaratag.
Geh zum kahlen
Kirschbaum und sag:
Kurz ist der Tag,
grau ist die Zeit.
Der Winter beginnt,
der Frühling ist weit.
Doch in drei Wochen
da wird es geschehn:
Wir feiern ein Fest,
wie der Frühling so schön.
Baum, einen Zweig
gib du mir von dir.
Ist er auch kahl,
ich nehm ihn mit mir.
Und er wird blühen
in seliger Pracht
mitten im Winter
in der heiligen Nacht.

Josef Guggenmos

Santa Barbara è invocata contro la morte improvvisa per fuoco, perciò gli esplosivi ed i luoghi dove vengono conservati sono spesso chiamati “santabarbara” in suo onore.

È patrona dei minatori, degli addetti alla preparazione e custodia degli esplosivi, degli armaioli e più in generale, di chiunque rischi di morire di morte violenta e improvvisa.

Molto invocata dai militari, è anche la protettrice della Marina Militare Italiana, dei Vigili del fuoco, delle armi di Artiglieria e Genio. È anche la protettrice dei geologi, dei montanari, dei lavoratori nelle attività minerarie e petrolifere, degli architetti, degli stradini, dei cantonieri, degli artisti sommersi e dei campanari, nonché di torri e fortezze.

I Paesi germanici, in particolare, hanno una grande devozione per santa Barbara. Il folklore originale voleva che, per Barbarazweig (festa del ramo di santa Barbara), le ragazze non sposate tagliassero i rami di ciliegio, e se il ramoscello fosse fiorito per Natale, la ragazza si sarebbe sposata entro l’anno successivo.

In Francia e Ucraina, invece del ramo di ciliegio, si piantano al caldo due o più chicchi di grano, e se essi crescono per la vigilia di Natale, il raccolto di quell’anno sarà abbondante.

La variazione provenzale di questa usanza prevede che la famiglia faccia germogliare dei chicchi di grano su una base di cotone bagnato, in tre piattini separati, mantenendoli umidi durante tutto l’Avvento. Quando le piantine di grano nei tre piattini sono belle verdi, si utilizzano per decorare il presepe il giorno di Natale. Il detto francese recita_ “Quand le blé va bien, tout va bien” (Quando la pianta viene bene, tutto va bene).

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Acquarello steineriano – l’abete

Acquarello steineriano – l’abete. Colori utilizzati: giallo limone, giallo oro e blu di prussia.

Acquarello steineriano – l’abete
Come si fa

Riempire tutto il foglio di tante stelline giallo oro e giallo limone:

continuare a fare stelline col blu di prussia. Poi col blu di prussia creare una base in basso, dalla quale far emergere un bel tronco dritto:

cercare nelle stelline la chioma dell’abete, lavorando coi gialli e col blu:

Se volete farne un  albero di Natale, aspettate che il foglio sia ben asciutto, poi lo potrete decorare applicando palline e stelline di carta, oppure disegnandole con le matite colorate…

Acquarello steineriano – l’abete

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Waldorf watercolor tutorial- the fir tree. Colors that are used: lemon yellow, golden yellow and Prussian blue.

The colors should be diluted in jars. In the Waldorf school we use Stockmar watercolor, which are beautiful, but not essential:

Waldorf watercolor tutorial- the fir tree
How is it done?

Fill the entire sheet of many starlets with golden yellow gold and lemon yellow:

continue making starlets with Prussian blue. Then with Prussian blue to create a base at the bottom, from which bring out a nice straight trunk:

Search in little stars on the sheet the foliage of the fir tree, working with the yellows, and the blue:

If you want make a Christmas tree, wait until the sheet is dry, then you can decorate applying balls and stars of paper, or by drawing them with colored pencils …

La seconda settimana di avvento

La seconda settimana di avvento nella scuola steineriana è dedicata al regno vegetale…

L’angelo rosso
La seconda domenica dell’avvento, si può raccontare che un altro angelo scende dal cielo: ha un grande mantello rosso e nelle mani tiene una coppa d’oro. Questa coppa è vuota, perchè l’angelo scende proprio per riempirla sulla terra e riportarla  in cielo. Cosa ci mette? L’amore puro che trova nel cuore degli uomini. E terminato il suo lavoro consegna la coppa agli angeli, che col suo contenuto fanno luce per le stelle.

angeli in lana cardata

La corona dell’avvento
La seconda settimana di avvento, accendendo la seconda candela insieme alla prima nella corona d’avvento, si può recitare o leggere  una breve poesia.

corona dell’avvento

Nelle scuole steineriane usa questo motto: “All’angelo rosso noi tutti doniamo l’amore puro che nel cuore abbiamo.” Io preferisco non calcare troppo su quest’immagine, e mi piace qualcosa che richiami al mondo delle piante, come questa:

Albero secco
Un albero secco
fuori della mia finestra
solitaria
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni.
Il vento rabbioso la neve il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell’albero
mi dà pensieri di gioia:
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.   (Wang Ya-Ping)

Il presepe

La seconda settimana di avvento, accanto ai sassi e alle pietre preziose, i geodi di feltro e ai rami di santa Barbara, possiamo aggiungere muschio, pigne, alberelli e cespugli realizzati coi bambini in lana cardata o con qualsiasi altra tecnica, frutta secca, un san Nicola, dei fiorellini di feltro…

San Nicola in lana cardata

Naturalmente sullo sfondo possiamo aggiungere all’angelo azzurro quello rosso e usare del rosso anche per abbellire l’interno della capanna, che può essere fatta con cortecce e rametti secchi, oppure nascondendo una scatola sotto il telo blu e drappeggiadola a forma di grotta.

 Anche delle roselline rosse sistemate in un angolo sono una bella idea. Le stelle nel cielo possono aumentare.

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Esperimenti scientifici per bambini – Candele commestibili

Esperimenti scientifici per bambini – Candele commestibili. Il nostro corpo utilizza l’energia chimica immagazzinata attraverso il cibo che mangiamo. Parte di questa energia viene utilizzata per le funzioni del corpo e il suo lavoro (saltare, correre, giocare, ecc…) e parte  si trasforma in calore.
Perchè possa esserci combustione occorrono tre cose: energia iniziale (di solito calore), ossigeno e combustibile.

Sia nelle candele di cera classiche, sia nelle candele “commestibili” l’ossigeno è quello presente nell’aria, l’energia iniziale è quella fornita dal fiammifero o dall’accendino, il combustibile nel caso della candela di cera è il gas che si sprigiona dalla cera, in quelle commestibili l’olio d’oliva o l’olio contenuto nella mandorla.

Una candela di cera è fatta di due parti: lo stoppino e la cera. Lo stoppino è fatto di un materiale assorbente, e quando viene acceso, il calore della fiamma scioglie la cera intorno ad esso, lo stoppino la assorbe, e questa per capillarità risale lungo lo stoppino.  Quando la cera liquida raggiunge la fiamma, evapora e diventa gas : questo gas è il combustibile che permette alla candela di continuare a bruciare.

Anche la candela commestibile è fatta di due parti:  la mandorla (o l’olio d’oliva) e la patata (o la mela, o il filamento centrale del mandarino). Nel caso della mandorla, si tratta di un frutto ricco di proteine, grassi e carboidrati, ma è l’alta percentuale di grasso a fare sì che bruci molto a lungo. La mela o la patata o la buccia del mandarino fungono invece solo da sostegno, ma non forniscono combustibile.

Esperimenti scientifici per bambini
Candele commestibili
Mandarini

Cosa serve

• almeno 2 mandarini o clementine
• olio d’oliva
• 1 coltello affilato
• accendino o fiammiferi;
eventualmente una candela tradizionale per fare coi bambini i confronti tra le due candele

Come fare

La parte difficile è ricavare lo “stoppino” all’interno della seconda metà del mandarino, per cui possono servire molti frutti…

Incidere la pelle del mandarino lungo la circonferenza, quindi rimuovere la metà di buccia superiore (quella senza “stoppino”) avendo cura di non romperla. Per capirsi la parte superiore è quella col picciolo.  Avremo adesso una mezza buccia vuota, e una mezza buccia piena di spicchi interi.

Al centro degli spicchi c’è un fascio di filamenti bianchi: lo “stoppino”, appunto. Rimuoviamo gli spicchi senza rompere i filamenti bianchi al centro.

Nella metà senza stoppino ritagliare un foro decorativo, ad esempio a forma di stella.

Riempire la metà con lo stoppino con olio di oliva, in modo che lo stoppino sporga dal livello dell’olio per circa 5mm.

Dare fuoco allo stoppino con fiammiferi o accendino: lo stoppino può contenere dell’umidità e non essere ancora ben intriso d’olio, per cui occorre tenervi la fiamma per alcuni secondi prima che si avvii la combustione. Quando questa si innesca, porre la seconda metà del mandarino sulla nostra candela.

Bellissima e profumatissima attività scientifica e natalizia (o anche per San Martino)…

Esperimenti scientifici per bambini
Candele commestibili
Patate e mandorle

Cosa serve:
Una patata ritagliata a forma di candela (cruda o lessata se si vuole mangiare davvero, per giocare ai maghi)
Scaglie di mandorle
Accendino o fiammiferi;
eventualmente una candela tradizionale per fare coi bambini i confronti tra le due candele.

Cosa fare:
Posare la patata a forma di candela su un piattino
Inserire nella parte superiore una scaglia di mandorla, come stoppino
Dare fuoco alla mandorla.
Osservare coi bambini quale parte della candela sta bruciando.
Spegnere la candela.
Eventualmente lasciar raffreddare e mangiare…

Esperimenti scientifici per bambini
Candele commestibili
Mela e mandorla

Cosa serve:
Una mela
Un coltello
Una mandorla
Fiammiferi o accendino;
eventualmente una candela tradizionale per fare coi bambini i confronti tra le due candele.

Cosa fare:
Tagliare via  la parte superiore e quella inferiore della mela
Scegliere una bella scaglia di mandorla oppure sbucciare una mandorla e ritagliarla in modo che si presenti stretta e lunga
Inserire la mandorla nella mela
Accendere
Eventualmente spegnere, raffreddare e mangiare.

Possiamo anche estrarre dalla mela un cilindro a forma di candelina e poi applicare la mandorla, e mi sembra una bellissima idea per una torta di mele di compleanno:

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