Racconti tratti dalle raccolte di Libri di lettura di Tolstoj per la lettura, il riassunto e l’analisi grammaticale

Libri di lettura di Tolstoj – Racconti tratti dalle raccolte di Libri di lettura di Tolstoj per la lettura, il riassunto e l’analisi grammaticale.

Sto utilizzando con successo queste brevi letture di Tolstoj coi bambini di seconda e terza. Ci esercitiamo nella lettura, ma anche i bambini si cimentano nei primi riassunti e nell’analisi grammaticale, sottolineando e classificando nomi, verbi, aggettivi. Iniziamo anche a cercare le prime parole sul vocabolario.

Tolstoj dedicò alla stesura dei suoi quattro Libri di lettura, che inizialmente appartenevano all’Abbecedario, circa 14 anni di lavoro, condotto in larga parte all’interno della sua scuola a diretto contatto coi bambini.

Mi sento davvero di consigliarli:

Le letture seguono un ordine di complessità progressiva, e si caratterizzano tutte da una rappresentazione positiva della realtà, dalla scelta di temi vicini alla sensibilità dei bambini e che suscitano il loro interesse, e da un linguaggio accuratamente scelto per loro dallo scrittore al fine di ottenere uno stile  conciso, semplice e soprattutto chiaro, senza per questo rinunciare alla bellezza della parola.

Ecco alcuni esempi di schede di lavoro.

Libri di lettura di Tolstoj

Leggi il seguente racconto, poi evidenzia i nomi, gli aggettivi qualificativi ed i verbi

I fili sottili
Un uomo chiese a una filatrice alcuni fili sottili.
La filatrice glieli preparò, ma l’uomo disse che non andavano bene, che gli occorrevano ancora più sottili.
La filatrice allora rispose: “Se questi fili non sono abbastanza sottili per te, eccone altri” e gli mostrò una scatola vuota.
L’uomo disse che non vedeva nulla; ma l’astuta filatrice rispose: “Appunto, sono tanto sottili che non si vedono. Non li vedo nemmeno io!”
Allora quello sciocco, tutto contento, fece una grande ordinazione di quei fili e li pagò a prezzo d’oro.

Autocontrollo e autocorrezione

Nomi: fili, uomo, filatrice, scatola, ordinazione, sciocco, prezzo, oro

Aggettivi: sottili, vuota, astuta, contento, grande

Verbi: chiese, preparò, disse, andavano, occorrevano, rispose, mostrò, vedeva, vedono, vedo, fece, pagò.

Libri di lettura di Tolstoj

Come imparai a cucire
Avevo sei anni quando chiesi a mia madre che mi insegnasse a cucire. Mia madre rispose: “Sei ancora troppo piccola. Non riusciresti che a pungerti le dita”.
Ma io insistetti. Allora mia madre tolse dal suo cestino un pezzo di panno rosso e me lo diede. Poi infilò un sottile filo rosso in un ago e mi insegnò come tenerlo.
Cominciai a cucire, ma non riuscii a fare i punti regolari: uno era troppo lungo, uno troppo corto, un altro finiva troppo vicino all’orlo, non prendeva la stoffa e lasciava aperto un grosso buco. Alla fine mi punsi un dito.
Non volevo piangere, ma storsi la bocca e la mamma se ne accorse.
“Ebbene? Che cos’hai?” mi chiese sorridendo.
Questo fu troppo per me, e scoppiai finalmente a piangere. Allora mia madre mi consolò e mi consigliò di andare a giocare.
La sera, quando mi coricai, i punti danzavano ancora davanti ai miei occhi. Mi domandavo come avrei fatto a imparare a cucire, e la cosa mi sembrava tanto difficile che dicevo scoraggiata tra me e me: “No, non imparerò mai!”.
Ora, divenuta grande, non mi ricordo neppure come feci ad imparare; e quando insegno a cucire a mia figlia, rimango sempre assai sorpresa nel constatare come faccia fatica a tener ben fermo l’ago tra le dita.

Libri di lettura di Tolstoj

La pietra
Un mendicante bussò alla porta di un ricco e chiese la carità. Ma il ricco non gli diede nulla e gli gridò con sgarbo: “Vattene! Vattene!”.
Il povero non si mosse. Allora il ricco andò in collera, raccattò una pietra e gliela scagliò contro.
Il povero raccolse la pietra, la mise nella sua bisaccia, e mormorò: “Porterò questa pietra fin quando non sarà giunta l’ora di vendicarmi e di lanciarla contro di lui”.
E infatti quell’ora giunse.
L’uomo ricco commise un delitto. Fu spogliato di tutti i suoi beni e venne condotto in prigione.
Mentre il ricco camminava lungo la strada, incatenato e deriso, il mendicante lo incontrò e lo riconobbe.
Si fece avanti, tolse la pietra dalla bisaccia e alzò il braccio. Ma, dopo aver riflettuto un attimo, lasciò cadere a terra la pietra, dicendo: “Perchè mai ho portato questa pietra per tanto tempo? Quando egli era ricco e potente suscitava la mia ira; ora mi fa pena…”

 

Libri di lettura di Tolstoj

Il cieco e il sordo
Un cieco e un sordo andarono a rubar piselli nel campo del vicino. Il sordo disse al cieco: “Tu ascolta bene e riferiscimi tutto. Da parte mia, terrò gli occhi aperti.”
Giunti nel campo, fecero bottino e sedettero. Il cieco tastò i piselli e disse: “Quanti! E’ andata bene…”
“Che dici? Chi viene?” chiese il sordo, che aveva capito male l’ultima parola. Il cieco, allarmato, cadde nel fosso che limitava il campo.
“Che fai?” chiese il sordo stizzito.
“Son caduto nel fosso. Che brutto incidente!”
“Come? Vien gente?” e il sordo si diede subito alla fuga, seguito a balzi dal cieco.

Libri di lettura di Tolstoj

Il bambino trovato
Una povera donna aveva una figlioletta che si chiamava Maria. Un giorno, di buon mattino, Maria uscì per attingere acqua dal pozzo e scorse sulla soglia della casa un piccolo involto.
Posò il secchio e si mise a disfare l’involto. A un tratto, da quel fagottino di vecchi panni uscì uno strillo e Maria vide un bel bambino appena nato, che agitava le manine e vagiva, vagiva…
Maria allora se lo prese in braccio, ritornò in casa e gli diede un po’ di latte.
“Che cosa hai trovato?” le domandò la madre, che entrava nella stanza in quel momento.
“Ho trovato un bel bambino. Era in un fagottino presso la porta” rispose Maria.
“Che cosa gli daremo da mangiare?” sospirò la madre. “Siamo già così poveri anche noi! Andrò dal sindaco del villaggio e lo pregherò di tenerlo con sè”.
A quelle parole, Maria si mise a piangere.
“Oh, mamma,” supplicava la bambina “è tanto piccolo! Mangerà così poco! Lascialo stare qui. Guarda com’è bello con le manine rosse e le piccole dita…”
La madre guardò il piccolo e ne fu commossa.
Tennero il bambino e lo crebbero con ogni cura. Maria lo nutriva, lo fasciava e lo sfasciava, lo metteva nella sua piccola culla e alla sera, per addormentarlo, gli cantava le più belle canzoni.

Libri di lettura di Tolstoj

Bob, il cane dei pompieri
Nelle città capita molto spesso che, quando le case bruciano, qualche bambino resti tra le fiamme. E non è facile salvarlo, perchè, pieno di paura, egli si nasconde in qualche angolo e il fumo impedisce di vederlo.
A Londra, la capitale dell’Inghilterra, si ammaestrano i cani affinchè salvino i bambini in caso di incendio. Questi cani sono gli amici fedeli dei pompieri e vivono con loro. Quando brucia una casa, essi si slanciano tra le fiamme e portano in salvo i bambini.
Un cane, di nome Bob, ne ha già salvati dodici.
Un giorno, il fuoco di appiccò a una casa, e, quando i pompieri giunsero sul luogo, una donna corse disperata incontro ad essi. Con voce rotta dai singhiozzi, ella disse che nella casa c’era la sua bambina, di soli due anni.
I pompieri mandarono subito Bob a cercarla.
Il cane si arrampicò su per la scala e scomparve nel fumo. Cinque minuti dopo ricomparve: in bocca, stretta nella piccola camicia, teneva la bambina.
La madre si precipitò verso la sua creatura, e quando la vide sana e salva scoppiò in un pianto di gioia.
I pompieri, intanto, accarezzavano il cane e guardavano se si era ferito. Ma Bob si agitava, si dimenava inquieto, finchè riuscì a sfuggire alle loro mani.
Il cane ritornò di corse nella casa in fiamme e i pompieri, per un attimo, pensarono che vi fosse rimasto qualche altro bambino.
Ma quando Bob ritornò fuori, tutti scoppiarono a ridere. Il cane teneva tra i denti una grossa bambola di pezza.

Libri di lettura di Tolstoj

Gli eschimesi
C’è sulla terra un paese dove la bella stagione dura solo tre mesi; per il resto dell’anno è inverno. D’inverno, le giornate sono tanto brevi che il sole, appena levato sull’orizzonte, si corica e tramonta. Anzi, per circa tre mesi il sole non si leva neppure, e c’è sempre buio.
Anche in queste regioni vi sono degli uomini: gli Eschimesi. Essi non escono mai dal loro territorio; hanno una lingua propria e non comprendono le altre lingue. Di statura sono piccoli, ma hanno la testa piuttosto grossa. La loro carnagione non è bianca, ma color caffelatte. Hanno occhi piccoli, capelli neri, naso poco sviluppato, zigomi larghi e sporgenti.
Gli Eschimesi vivono spesso in case di neve, che costruiscono in modo curioso: tagliano la neve dura in forma di mattoni, collocano questi blocchi l’uno sull’altro e così costruiscono i muri. Le finestre sono fatte con lastre di ghiaccio; le porte sono lunghe gallerie scavate nella neve. D’inverno, quando il vento fischia e copre le case di nevischio, in quelle case si sta bene e c’è caldo.
Gli Eschimesi di cibano di carne di renna, di lupo, di orso bianco. Oppure di carne di pesce, che essi pescano abilmente, col rampone o con le reti, nei mari polari. Cacciano gli animali con l’arco e ne mangiano la carne cruda. Non hanno nè lino, nè canapa, nè lana, ma si vestono con pelli e si servono dei nervi degli animali uccisi per fabbricare le corde. Essi non conoscono il ferro. Per fare gli spiedi e le frecce, usano ancora le ossa degli animali.
Donne e uomini, tutti vestiti allo stesso modo. Le donne, tuttavia, hanno stivali molto larghi, perchè vi mettono dentro i loro bambini.
D’inverno, per oltre tre mesi, c’è buio su tutto il paese. Ma d’estate il sole non tramonta mai, e non c’è notte.

 

Libri di lettura di Tolstoj

La scimmia e il boscaiolo
Un giorno un boscaiolo andò nella foresta, abbattè un albero e si accinse a tagliarlo.
Sollevò una estremità del tronco abbattuto, l’appoggiò su un ceppo, ci si mise a cavalcioni e cominciò a segare. Poi piantò un cuneo nel punto in cui era arrivato con la sega e gli fu facile staccare un ciocco. Proseguì allora così: segava, piantava il cuneo, staccava il ciocco.
Seduta sopra un albero, una scimmia lo stava a guardare con attenzione.
Quando il boscaiolo si sentì stanco, si coricò all’ombra di una pianta e subito si addormentò. Allora la scimmia discese in fretta dal suo albero, si mise a cavalcioni del tronco, proprio come aveva visto fare dall’uomo, e lo volle imitare in ogni suo gesto.
Fece per togliere il cuneo, piantato nel tronco dal boscaiolo, ma la spaccatura del legno si rinserrò e le prese dentro la coda.
La scimmia, con la coda schiacciata nella fessura, si dibatteva, strillando per il dolore. Allora il boscaiolo si svegliò, la stordì con un colpo e la fece prigioniera.
Tutto per colpa della coda! La scimmia infatti può ben tentare di copiare l’uomo, ma non può riuscirvi. Perchè la scimmia ha la coda, e l’uomo no…

Libri di lettura di Tolstoj

Il viaggio in città
Mio padre stava andando in città. Io gli dissi: “Papà, portami con te!”
“Che idea!” mi rispose “Tu moriresti di freddo lungo la strada!”
Io mi voltai dall’altra parte, scoppiai in lacrime e corsi a rinchiudermi nella mia camera. Piansi a lungo e alla fine mi addormentai.
Vidi in sogno un sentiero che usciva dal nostro villaggio e conduceva ad una cappella. Mio padre camminava su quel sentiero. Lo raggiunsi, e insieme ci avviammo verso la città. A un tratto, mentre camminavamo, vidi in lontananza il negozio di un fornaio.
“E’ questa la città?” chiesi allora a mio padre.
“Sì, è la città” rispose. Intanto eravamo giunti al negozio.
Nella vetrina vidi molti pasticcini appena sfornati e chiesi: “Papà, compramene uno!”
Mio padre mi accontentò: comprò un pasticcino e me lo diede.
Proprio in quel momento mi svegliai.
Mi alzai, mi vestii, infilai i guanti e uscii di casa. Nella strada c’erano ragazzi che scivolavano sul ghiaccio, che correvano e saltavano, e anch’io mi misi a giocare con essi, finchè fui tutto intirizzito dal freddo. Rientrai in casa per riscaldarmi, quando udii la voce di mio padre che era tornato in quel momento dalla città.
Gli corsi incontro tutto contento e gli chiesi: “Papà, me lo hai comprato un pasticcino?”
“Sì!” rispose; e mi porse proprio quel pasticcino che avevo visto in sogno.
Allora fui preso da una tale felicità che saltai sulla tavola e mi misi a cantare.

Libri di lettura di Tolstoj

La tempesta nel bosco
Un giorno, quand’ero ancora ragazzino, fui mandato nel bosco in cerca di funghi. Ne trovai in gran quantità e, dopo averne raccolti parecchi, pensai di fare ritorno a casa. Ma l’aria, quasi all’improvviso, si era fatta scura. Incominciò a piovere e a tempestare, mentre il tuono brontolava lontano.
Preso dalla paura, mi rannicchiai sotto un grande albero. A un tratto, un lampo saettò nell’aria così vicino e luminoso che chiusi gli occhi abbagliato. Nello stesso tempo qualcosa scricchiolò sul mio capo. Udii uno schianto, un forte colpo sulla testa e caddi a terra svenuto.
Rimasi così a lungo, immobile sotto l’acqua.
Quando rinvenni, tutti gli alberi del bosco scintillavano, gocciolavano, mentre il sole gettava sprazzi di luce tra i rami. Gli uccelli cantavano.
Ma il grande albero giaceva al suolo, schiantato e bruciacchiato; dal suo tronco si levavano ancora pennacchi di fumo. La terra, tutt’intorno, era cosparsa di schegge e frammenti di legno.
I miei abiti erano fradici; la testa mi faceva male. Raccolsi in fretta i funghi, raccattai il mio berretto e corsi a casa.
Non c’era nessuno. Presi un po’ di pane che stava sul tavolo, sedetti accanto alla stufa e mi addormentai.
Quando mi svegliai, vidi che i miei funghi erano già in tavola, cotti ben bene, e che i miei genitori si accingevano a mangiarli.
“Li mangerete così, senza di me?” gridai indispettito.
“E tu, perchè dormi?” risposero i miei “Vieni, c’è posto anche per te. Purchè tu venga subito”.

Esercizi PLURALE E SINGOLARE classe terza

Esercizi PLURALE E SINGOLARE classe terza.

Volgi al plurale le seguenti frasi:

  • Il bambino gioca in cortile con i suoi compagni.
  • Il leone ruggì e l’elefante barrì.
  • Il merlo fischia e l’usignolo gorgheggia.
  • La bambina raccoglie un fiore e lo porta alla sua maestra.
  • Il contadino falciò l’erba, la fece seccare e poi la portò nel fienile.
  • Se la mamma me lo permetterà, scenderò in cortile con te.
  • Se mangi in fretta ti verrà il mal di pancia.
  • Entrai in aula, salutai il maestro, raggiunsi il mio posto e posai la cartella sul banco.
  • Quando uscii ti aiutai a portare la cartella.
  • Nella stalla il bue ha muggito, l’asino ha ragliato, il cavallo ha nitrito.
  • Io aspetto le mie sorelle, tu aspetti le tue.
  • Il maestro mi diede un incarico molto importante.
  • Quel ragazzo ha fatto un’azione veramente degna di lode.

Esercizi PLURALE E SINGOLARE classe terza pdf:

Volgi al singolare le seguenti frasi:

  • Le pecore brucarono a lungo sul prato poi si sdraiarono a riposare all’ombra del vecchio albero.
  • I pulcini ebbero paura del cane e si sparpagliarono per l’aia.
  • Le lavandaie lavano i panni, li stendono al sole e li lasciano asciugare.
  • I soldati partiranno all’alba e, dopo una lunga marcia, ritorneranno nella loro caserma.
  • Gli scolaretti andarono a trovare i loro compagni ammalati e portarono loro un bel regalo.
  • Li chiameremo e ci faremo dire se veramente sono stati loro a combinare questa marachella.
  • Voi li rimproveraste, ma essi continuarono come prima.
  • I nostri amici sono considerati i più bravi giocatori di tennis della città.
  • Ieri noi scrivemmo una lettera, essi l’hanno scritta oggi e voi la scriverete domani.
  • Quelle signore furono delle benefattrici della nostra istituzione.

Esercizi PLURALE E SINGOLARE classe terza pdf:

Analisi grammaticale esercizi – classe terza

Analisi grammaticale esercizi – classe terza. Nelle seguenti frasi distingui, sottolineando con colori diversi, i nomi, gli articoli, gli aggettivi qualificativi e i verbi:

  • Il cane custodisce il gregge, aiuta il cieco e fa la guardia alla casa.
  • Il contadino ara il campo, semina il frumento e falcia l’erba.
  • Ascolta le parole del tuo papà!
  • Saltai il muretto, mi inciampai e caddi in una pozza d’acqua.
  • Non ho fame, ma ho solo sete.
  • La mamma bacia i suoi bei bambini.
  • Questa bella bambola è del mio fratellino piccolo.
  • Gli scarponi e le calze di Gianni sono sporchi di fango.
  • Il cane di Ugo si chiama Fofi.
  • Il bimbo osserva le belle illustrazioni del suo libro nuovo.
  • Antonio è più attento di Giorgio.
  • Maria è meno studiosa di Antonella.
  • Il leone è feroce come la tigre.
  • Carlo è il più allegro della classe.
  • Il cacao è amarissimo, invece il miele è dolcissimo.

Puoi scaricare o stampare gli esercizi da qui:

Nelle seguenti frasi distingui, sottolineando con colori diversi, gli aggettivi possessivi, dimostrativi, numerali e i pronomi personali:

  • Avete portato i vostri giocattoli? Io ho portato la mia automobile rossa.
  • Il babbo ti chiama, ma tu non lo senti.
  • Tu hai otto anni ed io ne ho nove perché ho ripetuto la seconda classe.
  • Questi ragazzi hanno preso a nolo una slitta.
  • I miei genitori mi hanno scritto che verranno questa sera.
  • Una settimana è formata da sette giorni; un anno da trecentosessantacinque.
  • Quei ragazzi l’anno scorso con la loro slitta hanno fatto un pauroso salto nel vuoto.
  • Noi ci rechiamo a scuola e voi al lavoro.
  • Ho visto il mio compagno e gli ho detto di aspettarmi.
  • Non potendo darti questa penna ti regalo questo astuccio.
  • Occorre rispettare la roba altrui.

Analisi grammaticale esercizi – classe terza – pdf:

Lo la gli pronome e articolo – esercizi per la terza classe

Lo la gli pronome e articolo – esercizi per la terza classe pronti per la stampa. Precisa se lo, la, le contenuti nelle seguenti frasi sono pronomi o articoli.

  • Gli porsi gli occhiali e gli raccomandai di averne cura.
  • Le ciliegie sono buone e tutti le mangiano.
  • Prendi la mela e tienila in serbo, la mangerai a merenda.
  • Lo zio è buono, ma tu non lo tratti bene.
  • Il cacciatore aveva scovato una lepre, ma non le sparò.
  • Domandai alla mamma se le sembrava che avessi fatto tardi.
  • Non chiamare la mamma, non la disturbare.
  • Chiamai l’idraulico e gli indicai il guasto.
  • Trovai tastoni il pulsante dell’interruttore e lo premetti con forza.
  • Preso lo sporco attrezzo, il contadino lo ripulì con cura.
  • Se lo dice lui è vero! Lo conosco come un ragazzo serio.
  • La zia è arrivata. La devo chiamare?

Puoi scaricare e stampare l’esercizio qui

Uso del verbo essere e del verbo avere; c’è c’era, ci sono e c’erano

Uso del verbo essere e del verbo avere; c’è c’era, ci sono e c’erano; cos’hai, cos’ha, cos’hanno. Primi esercizi ed idee di insegnamento per la prima classe della scuola primaria, secondo il metodo globale.

Uso del verbo essere

Per l’uso del verbo essere possiamo servirci delle solite domande: “Com’è?”, “Come sono?”, ad esempio la stella: la stella … luminosa; le stelle… luminose.

Spunti per realizzare le schede d’esercizio

Com’è?

La farfalla…
Il coniglio…
Il fiore…

Come sono?
Le farfalle…
I conigli…
I fiori…

Lo stesso per i nomi: albero, foglia, asino, uccello, ape, cavallo, lucertola, zanzara, lampada, topo, gatto, bue, mano, studente, leone, frutto, lampo, ecc…

Sulla scheda potrà esserci il nome al singolare, e i bambini dovranno completare prima la frase e poi volgerla al plurale.

 

C’è, c’era, ci sono, c’erano

Per apprendere la grafia della voce c’è potremo far copiare e imparare a memoria una di queste poesie o tutte e due:

Ninna nanna
Ninna nanna, ninna nanna:
non c’è latte senza panna,
non c’è gatta senza micini,
non c’è casa senza bambini,
non c’è canneto se non c’è canna:
fa la nanna, fa la nanna. (M. Giusti)

C’è
Per la barca c’è la sponda,
per la rondine la gronda;
c’è l’ovile per l’agnello,
e c’è il nido per l’uccello;
per la mucca, la cavalla
ed il bove c’è la stalla,
per il mio caro bambino
c’è il suo morbido lettino. (Pizzigoni)

Quando i bambini avranno acquisito con sicurezza la grafia ed il significato della voce c’è, potremo passare ad esercitazioni sistematiche per questa e le altre voci del verbo essere.

Mettiamo alcuni oggetti in una scatola e invitiamo i bambini, a turno, a pescarne uno. Tutti dovranno poi scrivere la frase: Nella scatola c’è… mettendo il nome dell’oggetto pescato dal compagno: c’è un bottone, c’è una figurina, ecc…

Il giorno dopo, i bambini dovranno ricordare quello che c’era nella scatola e scrivere, di conseguenza: Nella scatola c’era un bottone, c’era una figurina, ecc… per autodettatura, o come esercizio individuale.

Quando si vorrà passare alla forma plurale metteremo nella scatola parecchi oggetti per tipo, ad esempio quattro bottoni, tre fiori, cinque figurine, ecc…  Un bambino a turno pescherà tutti gli oggetti della stessa specie, e gli altri scriveranno: Nella scatola ci sono quattro fiori, ci sono cinque figurine, ecc…

Esempi per realizzare le schede per il lavoro individuale:

C’è
Sull’albero _________ il frutto
nel mare _________ il pesce
nell’alveare _________ l’ape
nel cespuglio ________ la rosa
nel formicaio ________ la formica
nella gabbia ________ l’uccellino
nel cielo _________ il sole.

nella casa _________
nel nido _________
nel mare _________
nel prato ________
nell’ovile ________
nel pollaio  ________
nella scuola _________

Non c’è
Nel cielo sereno _________ la nuvola
nel mare calmo _________ l’onda
nella gabbia vuota _________ l’uccellino
nell’albero secco ________ il frutto
nel nido vuoto ________ la rondine
sul ramo spoglio ________ il fiore
nella matita rotta _________ la punta.

nel piatto vuoto _________
nel torrente asciutto_________
nella casa chiusa _________
nel cielo coperto ________
nel covo vuoto ________
nel sull’albero secco________
nella tana abbondonata _________
nel prato coperto di neve _________

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Uso del verbo

Uso del verbo: materiale didattico vario ed idee per l’insegnamento in prima classe secondo il metodo globale.

Come abbiamo avviato i bambini all’uso dell’aggettivo qualificativo con la domanda: “Com’è?”, così li avvieremo all’uso del verbo con la domanda: “Che cosa fa?”, come abbiamo sempre fatto nei nostri esercizi sulle schede.

La frase sarà completata soltanto dalla voce verbale, ad esempio scrivendo “il sarto cuce” e non “il sarto cuce i vestiti”, per aiutare il bambino a concentrare la sua attenzione sul verbo.

 

Indichiamo qui alcuni esempi utili per la preparazione delle schede per il lavoro individuale; usate poche voci per volta scegliendo quelle più adatte ai vostri bambini:

Che cosa fa?
Il sarto
Lo spazzino
Il medico
Il contadino

Che cosa fa?
Il cacciatore
Il maestro
Il lettore
Lo scrittore
Il suonatore

Che cosa fa?
Il muratore
Lo scolaro
L’operaio
Il disegnatore
Il corridore
Il pulcino

Che cosa fa?
Il serpente
Il pesce
La rana
La formica
Il fiore
Il sole

Che cosa fa?
La luna
La stella
L’albero
La pioggia
Il vento
Il mare

Che cosa fa?
La neve
La pianta
La brina
Il tuono
Il fuoco
La legna

Ricerca più azioni per un solo soggetto
La mamma (lavora, accarezza, lava, stira, cucina, rimprovera…)
Il sarto(taglia, cuce, misura, imbastisce, prova,…)
Il contadino (ara, miete, semina, raccoglie, zappa, vanga, trabbia,…)
Il falegname (sega, pialla, incolla, inchioda, avvita, misura, …)
Il bambino (studia, gioca, impara, scrive, legge, disegna, corre, salta, ride, canta, …)

Ricerca più azioni per un solo soggetto
Il cavallo (corre, trotta, galoppa, scalpita, si impenna, nitrisce,…)
La farfalla (vola, svolazza, succhia, si posa,…)
L’uccello (vola, canta, cinguetta, becca, gorgheggia,…)
Il bue (rumina, muggisce, ara, lavora, …)
Il cane (abbaia, morde, ulula, guaisce, uggiola, latra, ringhia,…)
Il topo (rosicchia, scappa, si nasconde, fugge, squittisce,…)

Ricerca più azioni per un solo soggetto
Il sole (illumina, riscalda, splende, arde, scotta, sorge, tramonta,…)
La mano (tocca, prende, afferra, accarezza, scrive, picchia, disegna, colora, dipinge, modella,…)
Il fuoco (arde, fiammeggia, riscalda, illumina, scotta, si spegne,…)
L’albero (stormisce, fruscia, si spoglia, germoglia, fiorisce,…)
Il vento (tira, soffia, ulula, urla, mugola, sbatacchia, fischia,…)
L’acqua (scorre, sprizza, gorgoglia, spruzza, sussurra, inonda, disseta, lava, bagna,…)

Completa con un verbo adatto
Il contadino___________________il grano.
Lo spazzino__________________le strade.
Il falegname__________________il legno.
Il medico______________________i malati.
La mamma_______________il suo bambino.
Il bambino_______________il suo compito.

Trovi schede già pronte per la stampa qui: http://www.lapappadolce.net/2011/05/23/schede-autocorrettive-italiano-i-verbi-seconda-classe/

Altri spunti:

Completa con un verbo adatto
Lo studente___________________il compito.
La farfalla__________________sui fiori.
Il musicista______________________il suo strumento.
La maestra_______________ai bambini.
Il gatto_______________i topi.

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Uso dell’aggettivo qualificativo

Uso dell’aggettivo qualificativo – spunti per l’insegnamento, materiale didattico, esercizi per bambini della prima classe della scuola primaria, secondo il metodo globale.

Alla domanda: “Com’è?” che segue un nome,  i bambini rispondono con un aggettivo qualificativo.

Diamo qui una serie di esercizi che serviranno a rendere più preciso e consapevole l’uso dell’aggettivo.

Questi esercizi saranno più efficaci, come sempre, se tradotti in schede e l’insegnante li saprà adattare alla capacità e possibilità di ciascuno e saranno in relazione a una ricerca fatta, a un argomento trattato.

I bambini, quando compileranno la scheda individuale, troveranno un solo aggettivo per un dato nome, o più aggettivi. Quando seguirà la compilazione della scheda di classe, ognuno potrà dare il suo apporto secondo la scheda da lui compilata.

Trovi un po’ di schede pronte qui: http://www.lapappadolce.net/schede-autocorrettive-italiano-laggettivo-seconda-classe/

Il gioco dei cartellini

Scrivere su alcuni cartellini alcuni nomi, e in altri cartellini alcuni aggettivi che possono riferirsi a questi nomi.  I bambini dovranno prima dividere i cartellini dei nomi da quelli degli aggettivi, e poi adattare il cartellino del nome a quello dell’aggettivo che, a questo nome, si può riferire.

Autodettatura di aggettivi

Mostriamo un’illustrazione che rappresenta, per esempio, un fiore. Una domanda: “Com’è?”.

I bambini, in silenzio, dovranno scrivere l’aggettivo adatto.

Naturalmente, non tutti scriveranno lo stesso aggettivo, ed allora, appena finito di scrivere la parola, ognuno legge ciò che ha scritto; o meglio, un bambino legge ciò che ha scritto e soltanto i bambini che hanno trovato un aggettivo diverso leggeranno a loro volta.

Gli altri, così, potranno aggiungere a quello che hanno scritto l’aggettivo trovato dal compagno.

Questo esercizio è di stimolo a non scrivere sempre le stesse parole. I bambini più fantasiosi sapranno trovare molti aggettivi, così l’esercizio sarà arricchito da questa collaborazione tra bambini.

Invece di mostrare l’illustrazione, l’insegnante può anche semplicemente pronunciare un nome.

Uso del nome: alterati e derivati

Uso del nome: alterati e derivati – Presentare ai bambini i nomi alterati non comporta grosse difficoltà. Parlando ad esempio della casa, facciamo vedere ai bambini l’illustrazione di una casettina minuscola, accanto a quella di una casa normale. Viene spontaneo, al bambino, dire della prima che è una casetta. Quando si chiamerà invece casona? E casaccia?

Un cane grosso si chiamerà? Un cane piccolo? Un cane brutto?

Quando faremo le schede relative ai soggetti trattati nelle nostre conversazioni, non dimentichiamo di far compilare la scheda degli alterati. La scheda sarà ancora più efficace, se illustrata dai bambini stessi.

Il concetto di nome derivato è invece più difficile, e verrà trattato più estesamente in seconda classe. Ma già in prima possiamo far trovare ai bambini la famiglia di parole.

Da orologio viene orologiaio, orologeria. Da campana, campanaro e campanile. Da libro libreria e libraio, ecc…

E’ importante far notare che, mentre i nomi alterati vogliono rappresentare sempre quel soggetto, sia pure più grande, più piccolo, più brutto, ecc…, il nome derivato rappresenta una cosa del tutto diversa da quella rappresentata dal nome primitivo.

Uso dell’articolo

Uso dell’articolo – spunti di insegnamento, materiale didattico ed esempi di esercizi sull’uso dell’articolo per bambini della prima classe della scuola primaria, secondo il metodo globale.

Articolo determinativo

I bambini si saranno presi sicuramente delle anticipazioni per quel che riguarda l’articolo, ma noi vi torneremo su ad ogni occasione propizia.

Una storiella: “il nome è un gran signore, un re, che ha sempre bisogno di servitori. Ecco qua il primo: il.”

Scriveremo questo articolo in un cartoncino grande, e lo affideremo ad un bambino che lo terrà in mano in modo ben visibile. Un altro bambino avrà intanto composto un nome coi caratteri mobili grandi. Ed ecco che il servitore si andrà a collocare davanti al suo signore.

Vogliamo scrivere alcuni nomi col loro servitore? Scriviamone alcuni alla lavagna, e i bambini saranno chiamati ad anteporvi l’articolo. In un primo tempo ci limiteremo all’articolo il. In seguito, con lo stesso sistema, chiariremo l’uso dell’articolo la e successivamente del lo. Poi verrà l’articolo plurale.

Lasceremo passare un po’ di tempo prima di parlare dell’articolo apostrofato e di quello indeterminativo, per non creare confusione.

Articolo indeterminativo

Scriviamo su dei cartoncini, con caratteri grandi, gli articoli un, uno, una. Invitiamo un bambino a comporre coi i caratteri mobili un nome.

Ed ecco un nuovo servitore per questo re. Un bambino terrà tra le mani il cartoncino con l’articolo un, altri due avranno uno e una.

Dato il nome scritto, quale servitore occorrerà per accompagnarlo? Procederemo naturalmente con gradualità: un fiore, un soldato, un asino, un bambino, uno zero, una mamma, una mela,…

Quando i bambini saranno abbastanza sicuri sull’uso dell’articolo indeterminativo, procederemo con le schede:

L’articolo apostrofato

Non ci mancherà occasione di far notare ai bambini che spesso si incontra, davanti alle parole che cominciano per vocale, l’articolo con l’apostrofo. E, in questa occasione, potremo fare numerosi esempi.

Scriviamo sulla lavagna alcuni nomi: arancia, agnello, occhio, ecc… Invitiamo i bambini a scrivere l’articolo davanti a questi nomi. Sarà facile mostrare che non si dice e non si scrive la arancia, lo agnello o lo occhio, ma che si dice e si scrive l’arancia, l’agnello, l’occhio. Abbiamo tolto la vocale all’articolo, e al suo posto abbiamo messo l’apostrofo.

In seguito parleremo anche di apostrofare l’articolo indeterminativo una davanti ai nomi femminili che cominciano per vocale.

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe – Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete. Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe
download qui: 

Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO – Seconda classe – (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro.

Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO

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Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO

Seconda classe- pdf: schede autocorrettive sugli aggettivi

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Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete.

Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Questi sono gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive.

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
la mamma …
il nonno …
il papà …
il bambino …
il ciclista …
il sarto …
la maestra …
il pagliaccio …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
l’operaio …
il direttore …
il cane …
la pecora …
il cavallo …
l’asino …
il maiale …
la farfalla …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
il coniglio …
l’aquila …
il leone …
il bambino …
la mosca …
il pulcino …
il bue …
la gallina …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
l’ape …
il gallo …
l’agnello …
la neve …
lo zucchero …
l’aria …
il sole …
la pioggia …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
la foglia …
il vento …
il fuoco …
il fiore …
la palla  …
la nuvola …
la casa …
la luna …

Congiungi con una freccia ogni nome all’aggettivo adatto:
cane                       traditore
gatto                      argenteo
coniglio                   placido
bue                         fedele
leone                      pauroso
pesce                      noiosa
mosca                     feroce

Congiungi con una freccia ogni nome all’aggettivo adatto:
fiore                       taglienti
oro                         fronzuto
cielo                       candida
albero                     splendente
neve                       soffice
nuvola                    profumato
forbici                     sereno

Congiungi con una freccia ogni nome all’aggettivo adatto:
mamma                        diligente
scolaro                          abile
ciclista                          allegro
bambino                       veloce
sarta                             brava
operaio                         affettuosa

Dato un aggettivo, trovare un nome di animale a cui si può riferire:
domestico
traditore
fedele
vispo
placido
pauroso
guizzante
feroce

Dato un aggettivo, trovare un nome di persona a cui si può riferire:
affettuosa
studioso
laborioso
indulgente
infelice
svelto
veloce
diligente

Dato un aggettivo, trovare un nome di cosa a cui si può riferire:
candida
chiara
morbido
freddo
fragile
ruvido
soffice
ardente

Dato un nome di cosa, trova più aggettivi:
neve
pioggia
cielo
sole

Dato un nome di cosa, trova più aggettivi:
casa
albero
fiore
aria
letto

Dato un nome di animale, trova più aggettivi:
bue
gatto
coniglio
maiale
pecora

Dato un nome di animale, trova più aggettivi:
uccello
cavallo
mosca
lupo

Dato un nome di persona, trova più aggettivi:
mamma
ciclista
autista
nonno
bambino

Dato un aggettivo, trovare più nomi di cosa a cui si può riferire:
soffice
ardente
giallo
freddo
caldo
trasparente
fragile

Dato un aggettivo, trovare più nomi di animale a cui si può riferire:
domestico
erbivoro
feroce
quadrupede
bipede
docile
selvatico
veloce

Dato un aggettivo, trovare più nomi di persona a cui si può riferire:
laborioso
veloce
amorevole
paziente
robusto

Paragoni:
nero come …
soffice come …
candido come …
morbido come …
duro come …
saporito come …
salato come …
profumato come …
dolce come …

Paragoni:
amaro come …
pesante come …
leggero come …
lucente come …
caldo come …
docile come …
veloce come …
traditore come …
laborioso come …
verde come …
placido come …
mite come …
lento come …
vispo come …
ruminante come …
svelto come ….
pauroso come …
erbivoro come …

Paragoni:
feroce come …
peloso come …
liscio come …
ruvido come …
trasparente come …
profumato come …
rotondo come …
dormiglione come …
quadrato come …

Il contrario di:
lento è …
veloce è …
triste è …
buono è …
caldo è …
liscio è …
freddo è …
bagnato è …
leggero è …

Uso del superlativo
Un cane molto fedele è
Un bambino molto svelto è
Un albero molto alto è
Un prato molto verde è
Una stoffa molto bianca è
Un uomo molto ricco è

Uso del superlativo
Un fiore molto profumato è
Un corridore molto robusto è
Un cavallo molto veloce è
Un treno molto rapido è
Un fungo molto velenoso è
Un metallo molto prezioso è

Uso del comparativo di maggioranza e di minoranza:
Il cavallo è più _________________ dell’asino.
La formica è più________________ della cicala.
Il piombo è più_________________ della paglia.
L’oro è più_________________ del ferro.
L’estate è più__________________ della primavera

Uso del comparativo di maggioranza e di minoranza:
Il cavallo è ________ veloce dell’asino.
La formica è __________laboriosa della cicala.
Il piombo è ____________pesante della paglia.
La lanterna è _______splendente della luna.
La luna è_____________luminosa del sole.

Comparativo di uguaglianza
La lumaca è lenta quanto …
La pesca è buona quanto …
La piuma è soffice quanto …
La nonna è indulgente quanto …
Il bue è utile quanto …

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete. Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe

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Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe
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Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe

Questi sono gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive.

Anteporre l’articolo determinativo:
… fiore
… cane
… gatto
… lupo
… falegname
… farfalla
… cartella
… bambola
… mosca

Anteporre l’articolo determinativo:
… vespa
… gatti
… lupi
… conigli
… bambini
… bambole
… bambine
… mamme
… vespe

Anteporre l’articolo determinativo:
… scolaro
… specchio
… zoccolo
… spillo
… scolari
… specchi
… spilli
… bambola
… mosca

Anteponi ai seguenti nomi l’articolo determinativo:
mamma, papà, fratello, nonna, bambino, sarta, falegname, spazzino, modista, autista, domestica, frate, sorella, marinaio, operaio, pittrice, professore, medico, signora

Anteponi ai seguenti nomi l’articolo determinativo:
Leone, gatto, volpe, uccello, cane, cagna, passero, mucca, gallina, pecora, agnello, caprone, rondine, topo, talpa, cucciolo, formica, ape, vespa, lupo, gufo, farfalla, mosca, moscone, merluzzo, alice, sogliola.

Anteponi ai seguenti nomi l’articolo determinativo:
Tavolino, cattedra, sedia, casa, armadio, sole, luna, stella, rosa, garofano, pietra, roccia, montagna, fiume, acqua, aria, vento, conchiglia, bottiglia, bottiglione, bicchiere, forchetta, cucchiaio, vino, insalata, bottega, tovaglia.

Anteponi l’articolo determinativo ai seguenti nomi:
mamma, sorelle, operaie, babbi, muratori, falegname, scolaro, alunno, bambine, spazzini, operai, maestro, medico, farmacista, madre, scrittore, cameriere, padre.

Anteponi l’articolo determinativo ai seguenti nomi:
mosche, ape, cavallo, pecore, agnello, asini, coniglio, maiali, lupi, volpe, cane, cervi, uccello, rondine, passeri, sogliole, triglia, balena, farfalle, vespe, vespa, mosca, elefante, orso, orsacchiotti, leone, bue, leoni, buoi.

Anteponi l’articolo determinativo ai seguenti nomi:
banchi, cattedra, tavolini, case, libro, nave, matite, fiore, viola, crisantemi, prigioni, nave, lampada, armadi, cancelli, cappello, occhio, orecchie, arance.

Completa con l’articolo determinativo:
… anatra
… aquila
… ancora
… arancia
… angelo
… agnello
… uomo
…occhio

Completa con l’articolo determinativo:
… infelici
… ignoranti
… insetti
… infermi
… anima
… anguilla
… elefanti
… unghia
… orco

Completa con l’articolo indeterminativo:
… oca
… aquila
… anatra
… arancia
… ancora
… anima
… aragosta
… ombra

Completa con l’articolo indeterminativo:
… arcata
… antichità
… ortolano
…. angelo
… anima
… agnello
… elefante
… uomo
… arancia

Schede autocorrettive Italiano NOME – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe

Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete. Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

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Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe
download qui:

 

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Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe

Questi sono gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive.

Trascrivi i nomi comuni di cosa, persona, animale:
farmacista fagioli albero amico colore gatto quaderno lavagna lepre maestra indice aula libro maiale cesto contadino cane.

Sottolinea i nomi di cosa:
quadro, cavallo, pittore, vaso, albero, fabbro, forbici, aria.

Sottolinea i nomi di persona:
mamma, passero, fratello, micio, macchina, scolaro, sarto

Scrivi alcuni nomi di animali erbivori

Scrivi alcuni nomi di animali carnivori:

Scrivi alcuni nomi di animali bipedi:

Scrivi alcuni nomi di animali quadrupedi:

Scrivi alcuni nomi di animali che ronzano:

Scrivi alcuni nomi di animali che volano

Scrivi alcuni nomi di animali che vivono nell’acqua:

Scrivi i nomi degli oggetti contenuti nella cartella:

Scrivi i nomi degli arredi dell’aula:

Se dico: “Venga qua un bambino!” nessuno si muove (oppure si muovono tutti!). Ma se chiamo: “Sebastiano, vieni qui!”, Sebastiano si muove subito dal tavolo. Bambino è un nome comune a tutti, mentre Sebastiano è proprio il nome di quel bambino.

Io mi chiamo
La mamma si chiama
Il papà si chiama
I miei nonni si chiamano

Se avessi un gattino lo chiamerei
Se avessi un cane lo chiamerei
Se avessi un cavallo lo chiamerei
Io abito in via
La mia città si chiama

Ricopia questi nomi facendo due colonnine: una per i maschili e una per i femminili.
mamma, papà, fratello, nonna, bambino, sarta, falegname, spazzino, modista, autista, domestica, frate, sorella, marinaio, operaio, pittrice, professore, medico, signora

Ricopia questi nomi facendo due colonnine: una per i maschili e una per i femminili.
Leone, gatto, volpe, uccello, cane, cagna, passero, mucca, gallina, pecora, agnello, caprone, rondine, topo, talpa, cucciolo, formica, ape, vespa, lupo, gufo, farfalla, mosca, moscone, merluzzo, alice, sogliola.

Ricopia questi nomi facendo due colonnine: una per i maschili e una per i femminili.

Tavolino, cattedra, sedia, casa, armadio, sole, luna, stella, rosa, garofano, pietra, roccia, montagna, fiume, acqua, aria, vento, conchiglia, bottiglia, bottiglione, bicchiere, forchetta, cucchiaio, vino, insalata, bottega, tovaglia.

Fare due colonnine una per il maschile e una per il femminile, dei seguenti nomi propri:
Angelo, Mario, Maria, Alberto, Carlo, Paolo, Andrea, Giovanna, Cristina, Giulio, Alma, Lorenzo, Adele, Gaia, Sebastiano, Massimiliano, Pietro, Oscar, Ilaria.

Completa come vuoi:
la faccia e …
la goccia e …
la treccia e …
la guancia e …
la farmacia e …
la camicia e …
la bugia e …
l’acacia e …
l’uomo e …

Completa come vuoi:
il lago e …
il mago e …
lo spago e …
il lupo e …
il fungo e …
la pioggia e …
la valigia e …
la bilancia e …
la ciliegia e …

Completa come vuoi:
il cieco e …
il fico e …
il medico e …
l’amico e …
il manico e …
la sega e …
la vanga e …
la tartaruga e …
la maga e …

Dal maschile al femminile:
il gatto e la …
il maestro e la …
il bambino e la …
il coniglio e la …
Il ragazzo e la …
Il nipote e la …
Il cantante e la …
Il dottore e la …
Il poeta e la …

Dal maschile al femminile:
il professore e la …
lo scolaro e la …
il canarino e la …
il pastorello e la …
Il cavallo e la …
Lo zio e la …
Il parente e la …
Il ciclista e la …
Il conte e la …

Dal maschile al femminile:
lo studente e la …
il principe e la …
il padrone e la …
il cameriere e la …
Il pittore e la …
Il danzatore e la …
Il viaggiatore e la …
Il fratello e la …
Il marito e la …

Dal maschile al femminile:
il re e la …
il papà e la …
il signore e la …
il saltatore e la …
Il nuotatore e la …
Il suonatore e la …
Il gallo e la …
Il bue e la …
L’uomo e la …

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
…stira la biancheria.
… lava i panni.
… insegna ai bambini.
… assiste i malati.
… fabbrica il miele e la cera

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
…fa l’uovo.
…bruca l’erbetta.
…cuce gli abiti.
…ci dà il latte.
…taglia i capelli.

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
…pulisce le strade.
…lavora il legno.
…cura i malati.
…cura gli animali malati.
…insegna ai bambini.

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
…combatte la guerra.
…guarda le pecore.
…vende le medicine.
…serve a tavola.
…coltiva la terra.

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
…ara il terreno.
…tira il carro.
…ronza sui fiori.
…canta al mattino.
…cuoce il pane.

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
… ronza
… vola
… cigola
… soffia
… riscalda
… nitrisce
… becca
… miagola

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
… ruzzola
… illumina
… scroscia
… punge
… canta
… abbaia
… sfavilla
… bagna

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
… punge
… rode
… pigola
… canta
… miagola
… cinguetta
… becca
… vola

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
… bagna
… ruzzola
… splende
… rischiara
… illumina
… riscalda
… scorre
… scotta

Ricopia i seguenti nomi dividendo i singolari dai plurali:
mamma, sorelle, operaie, babbi, muratori, falegname, scolaro, alunno, bambine, spazzini, operai, maestro, medico, farmacista, madre, scrittore, cameriere, padre.

Ricopia i seguenti nomi dividendo i singolari dai plurali:
mosche, ape, cavallo, pecore, agnello, asini, coniglio, maiali, lupi, volpe, cane, cervi, uccello, rondine, passeri, sogliole, triglia, balena, farfalle, vespe, vespa, mosca, elefante, orso, orsacchiotti, leone, bue, leoni, buoi.

Ricopia i seguenti nomi dividendo i singolari dai plurali:
banchi, cattedra, tavolini, case, libro, nave, matite, fiore, viola, crisantemi, prigioni, nave, lampada, armadi, cancelli, cappello, occhio, orecchie, arance.

Completa come vuoi:
la bambina e le …
la mamma e le …
la bottiglia e le …
la margherita e le …
la mela e le …
la foglia e le …
la ruota e le …
la ragnatela e le …
la pera e le …

Completa come vuoi:
il papà e i …
il gatto e …
il fazzoletto e ….
il cancello e …
il pozzo e …
il maestro e …
il ramo e …
il pastorello e …
il cappello e …

Completa come vuoi:
la formica e …
la cuoca e …
la panca e …
la bocca e …
la mucca e …
la brocca e …
la zucca e …
il cuoco e …
il fuoco e …

Completa come vuoi:
il cane e …
il nipote e …
il mare e …
il cantante e …
la nave e …
la lumaca e le …
la barca e …
l’amica e …
l’oca e …

L’uso delle schede

L’uso delle schede secondo il metodo globale e della scuola attiva: schede di ricerca, schede di esercizio e schede di recupero.

 

La scheda è un cartoncino formato cartolina sul quale è incollata un’illustrazione o enunciato un esercizio, ad esempio.

La scheda non va assegnata come compito da svolgere in un momento prestabilito. Il lavoro sulle schede segue sempre l’attività quotidiana, la affianca, secondo il principio di insegnamento individualizzato a cui la scuola si ispira.

Possiamo fare una sommaria distinzione fra:
schede di ricerca
schede di esercizio
schede di recupero.

La scheda di ricerca, viene compilata in seguito a ricerche personali del bambino o a ricerche di gruppo. Col sistema delle schede, i bambini non non personaggi passivi, seduti ordinatamente sui banchi, in supino ascolto di ciò che l’insegnante dice.

Non sono il “vaso da riempire”. Sono individui operanti che si avviano a quel lavoro di ricerca personale che darà ottimi frutti non soltanto nel lavoro scolastico, ma nella formazione spirituale e intellettuale del bambino.

Facciamo un esempio.
Un argomento di ricerca potrà scaturire da un avvenimento o dall’esplorazione dell’ambiente. Posto l’argomento, gli alunni sono invitati a fare ricerche personali, le quali però, saranno predisposte nel senso che ogni bambino o ogni gruppo ha un lavoro specifico da compiere.

Prendiamo ad esempio che l’argomento scelto sia “il bue”. Un gruppo sarà incaricato di riferirne osservando l’animale: il bue è un quadrupede, erbivoro, ruminante, ha uno zoccolo fatto così e così, ecc… Un altro gruppo può avere l’incarico di trovare tutti i nomi che possono riferirsi al bue: mucca, vitello, manzo, toro, bove, giovenca, vacca…stalla, stalliere, fieno, paglia, pungolo, giogo,…aratro, erpice, carro,… Altri bambini dovranno riferire le qualità del bue: placido, mansueto, lavoratore, erbivoro,… Altri ancora rispondere alla domanda: “cosa fa il bue?” (ara, mugge, trascina l’aratro, rumina,…)

Naturalmente i bambini, specie quelli di prima classe, dovranno essere seguiti e sostenuti in questo lavoro, per sviluppare in loro la capacità di dedicarsi alla ricerca autonoma che darà i suoi frutti negli anni successivi. Mettiamo che un bambino abbia fatto questa osservazione: “il bue mangia l’erba”. L’insegnante lo avvierà alla ricerca di altri animali erbivori, consiglierà di osservare bene il bue quando mangia, ed ecco che salterà fuori l’espressione: “il bue è ruminante”. E quindi la ricerca di altri ruminanti.

Quello che importa non è soltanto il risultato pratico del lavoro, ma quell’abitudine all’osservazione e alla ricerca personale che è il fondamento stesso dell’acquisizione intelligente del sapere.

Ma perchè questo lavoro non si può fare meglio sul quaderno, specie se l’esercizio è lungo e in una scheda non ci può entrare? Perchè la scheda invita all’ordine nella ricerca, per prima cosa; poi, trovando posto in uno schedario, permette non soltanto la consultazione, ma soprattutto l’arricchimento delle notizie in seguito ad ulteriori ricerche.

L’esercizio compiuto sul quaderno, vi resta così come è stato fatto in principio, ormai definito, completato (anche se incompleto), e soprattutto superato. Le ulteriori ricerche potranno costituire materia di un’altra esercitazione, staccata, avulsa dalla prima, e mancheranno così quel coordinamento, quell’ordine, quella sistematicità che soltanto la scheda, in quanto parte di uno schedario, potrà avere.

Schede di esercizio

Le schede di esercizio sono schede su cui è indicato un esercizio di applicazione sulle conoscenze già acquisite o da acquisire. Questo esercizio, soprattutto per quel che riguarda la prima classe, sarà corredato da illustrazioni.

L’efficacia delle schede di esercizio è anche nel fatto che ogni bambino ha un esercizio diverso dagli altri o lo può eseguire nei momenti di lavoro libero, in quanto non si tratta di un’occupazione collettiva.

Questo lo sprona, lo sollecita a compilare la scheda nel miglior modo possibile.

Per il bambino non esiste il facile e il difficile. Esiste quello che può fare e quello che non può fare; ma oltretutto, preferisce ciò che lo interessa.

Schede di recupero.

Differiscono dalle schede di esercizio soltanto perchè sono schede impiantate appositamente dall’insegnante allo scopo di farle compilare da quel dato bambino.

Non sarà il bambino a doversi adattare a un esercizio che potrebbe essere inadeguato alle sue possibilità, ma sarà l’esercizio che si adatterà a lui.

Non tutti i bambini sono allo stesso livello.

Mettiamo che ce ne sia uno che abbia difficoltà ad usare il chi e che. Se questa difficoltà non si riscontra più nel resto della classe, sarà inutile fare tutta una serie di esercitazioni collettive che finirebbe per annoiare ed ottenere scarsi risultati.

Vi sono però delle schede di esercizio appositamente preparate dall’insegnante per quel singolo bambino, ed ecco che, piano piano, questi potrà superare la difficoltà che lo inceppa. Il bambino sarà “recuperato” e potrà essere in breve alla pari con gli altri.

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

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