Il passaggio dal maiuscolo al minuscolo come trasformazione della forma. Una storia tutta da disegnare.

I maiuscola, dopo aver cercato invano per ore, decise di tornare nel bosco, perchè faceva molto caldo.

Fu così che incontrò un istrice, che le si avvicinò e le confidò di essere tormentato da ore da un tremendo prurito.

I maiuscola gli offrì il suo aiuto e trovò così la piccola I, impigliata fra gli aculei dell’animale e trasformata in i.

L’estenuante ricerca aveva intanto condotto L maiuscola sulla riva del lago. Fu lì che le sembrò di sentire un fioco lamento provenire dalle sue acque, e diventare sempre più debole.

Senza pensarci due volte, col cuore colmo di apprensione, L si tuffò in acqua e trovò la piccola L, ormai trasformata in l per meglio galleggiare sull’acqua, ma così stanca che mancava poco che annegasse.

La portò a riva e la fece riposare all’ombra di un albero.

Intanto M maiuscola era giunta in paese. Vi regnava un gran silenzio e non sapeva proprio dove cercare, quando ad un tratto sentì provenire da una stalla il muggire nervoso di una mucca. Incuriosità andò là, e vide la piccola M, che era caduta proprio nella mangiatoia, e stava là tutta schiacciata dall’enorme peso del muso della mucca, rischiando anche di essere mangiata da un momento all’altro.

Tra la caduta e le gran testate della bestia, era ormai diventata m.

La mucca non capiva quello strano prurito che sentiva al naso, e non poteva sapere che erano le gambette della piccola letterina a farle il solletico, e per questo muggiva nervosa.

Furtivamente M prese la sorellina e la trasse in salvo.

Intanto N maiuscola si trovava in un frutteto lì vicino, e cercava di capire perchè da un piccolo nido costruito tra i rami di un bel nocciolo, provenissero qui pigolii spaventati. Forse, pensò, un gatto si era arrampicato sull’albero e stava minacciando gli uccellini.

Mossa a compassione si arrampicò, e quando guardò nel nido vide che gli uccellini erano davvero in ben strana compagnia, e capì perchè fossero tanto spaventati.

Non si trattava di un gatto, ma della piccola N, che doveva proprio essersela vista brutta nella caduta dalla montagna, perchè era diventata n!

I piccoli uccellini non avevano mai visto nulla del genere, la prendevano a beccate pensando che potesse trattarsi di un animale pericoloso, ed invocavano disperatamente la mamma, che nel frattempo era andata in cerca di cibo.

N maiuscola salvò la sua sorellina da quella brutta sitruazione ed insieme si avviarono verso il luogo dell’appuntamento con le altre sorelle.

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