Introduzione alla Botanica

Introduzione alla Botanica col metodo Montessori, per bambini della scuola d’infanzia e primaria. Presentazioni e il materiale pronto per la stampa.

Il fatto più interessante ed insieme impressionante (…) è che la terra è una creazione della vita. La vita ha creato rocce e suolo, ed è la vita che sostiene l’armonia della terra (…). Gli oceani sono tenuti in equilibrio chimico costante dagli esseri viventi, e sono sempre gli viventi che conservano la purezza dell’aria. Tutte le creature che vivono sulla terra hanno un ruolo cosmico da svolgere. Il mantenimento della vita sulla terra dipende da molte specie, ognuna delle quali ha una funzione particolare e specifica. Gli animali si nutrono, vivono e si riproducono; ognuno ha un ciclo vitale che svolge un ruolo speciale in relazione alla vita di altre specie. Tutti sanno, ad esempio, che la scomparsa di una specie in un certo luogo sconvolge l’equilibrio, perché le vite di tutte le specie sono interrelate. La vita può quindi essere considerata come un’energia che mantiene la vita stessa.
(Maria Montessori – Educazione e Pace, capitolo 9)”

Introduzione alla Botanica col metodo Montessori

I bambini sono intrinsecamente connessi alla natura e affascinati dalle “cose ​​reali e viventi”, ed è meraviglioso seguire il loro interesse naturale verso lo studio delle piante e degli animali.

Il primo modo davvero montessoriano per approcciare la Botanica e la Zoologia consiste semplicemente nel favorire il più possibile la vita all’aperto dei bambini.
Molte ricerche dimostrano che i bambini che interagiscono in modo regolare con la natura ne traggono grandi benefici. Il metodo Montessori sottolinea che l’immersione nella natura è imperativa per uno sviluppo fisico e psichico adeguato.

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Grazie all’accesso regolare all’aperto con molteplici opportunità all’interno della classe per esplorare i materiali naturali, i bambini entrano in connessione con la natura. L’aumento delle interazioni tra i bambini e la natura influenza stili di vita responsabili verso l’ambiente.
I bambini che possono trascorrere del tempo nella natura svolgendo attività all’aperto, traggono innumerevoli benefici: stress ridotto, aumento della curiosità, della creatività e della capacità di risoluzione dei problemi e una migliore salute fisica ed emotiva.
Noi adulti dobbiamo sentire l’obbligo di collegare i bambini alla natura. “La terra è dove sono le nostre radici. Dobbiamo insegnare ai bambini a vivere in armonia con la terra“, dice Maria Montessori.
Per Maria Montessori la natura è fonte di ispirazione per l’apprendimento: il senso di indipendenza, la fiducia in se stessi e la creatività dei bambini può essere notevolmente migliorata semplicemente uscendo dalla classe.
Quando i bambini hanno un contatto regolare con la natura, in modo non strutturato, sono più attenti e creativi. La natura stimola la capacità di osservazione, favorisce la creatività, instilla un senso di pace e di essere uno con il mondo.

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Attraverso il gioco all’aperto, i bambini piccoli possono imparare le abilità dell’interazione sociale e dell’amicizia, la cura delle cose vive e del loro ambiente, essere curiosi e affascinati, sperimentare, meravigliarsi, “perdersi nell’esperienza”.
Gli insegnanti devono aiutare i bambini a diventare naturalisti, incoraggiarli a vedere l’ambiente esterno come luogo autentico per esplorare i viventi come esistono in natura, e a vedere la classe come un luogo dove ricreare piccole parti del mondo esterno per guardarle  più da vicino.
Gli obiettivi di questa esplorazione sono: osservare più attentamente la vita intorno a loro, costruire una comprensione di ciò che è vivente e non vivente, sviluppare le capacità di ricerca scientifica, “sviluppare dispositivi scientifici, tra cui la curiosità, la voglia di scoprire, la mente aperta, il rispetto per la vita e la gioia di essere un giovane naturalista“.

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Gli adulti devono modificare la loro mentalità: il tempo trascorso all’aria aperta non è un’interruzione dell’insegnamento.
È importante consentire ai bambini di disegnare, registrare o documentare le loro esperienze o osservazioni, e più i bambini hanno l’opportunità di uscire regolarmente nella natura, più diventano più pazienti nel fare le loro osservazioni. Spendono più tempo a disegnare e mostrano una maggiore attenzione ai dettagli nei loro disegni. L’aula deve trasmettere l’eccitazione e la meraviglia per l’osservazione e la conoscenza dei viventi. L’ambiente deve trasmettere rispetto per le cose vive, favorire l’indagine, la condivisione di osservazioni e idee, la documentazione e la registrazione, e focalizzarsi su elementi viventi reali.
È l’entusiasmo e l’interesse per la natura dell’adulto, più che le sue conoscenze scientifiche, che avranno il maggior impatto nel suscitare la curiosità e l’impegno dei bambini.

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Molti dei materiali presenti in classe sostengono le scoperte avvenute in natura e aiutano a collegare l’ambiente esterno con l’ambiente interno, soprattutto per quanto riguarda storia naturale, geografia economica, botanica e zoologia. Maria Montessori ha sottolineato che “Quando il bambino esce, è il mondo stesso che si offre a lui. Non esiste una descrizione, un’immagine in qualsiasi libro che sia in grado di sostituire la vista di alberi reali e tutta la vita che si trova intorno a loro, in una foresta vera e propria. Qualcosa emana da quegli alberi che parla all’anima, qualcosa che nessun libro, nessun museo è in grado di dare.

Introduzione alla Botanica col metodo Montessori

Nel periodo della scuola primaria i bambini approfondiscono tutti i gruppi e sottogruppi della botanica (classificazione delle piante, fisiologia, struttura, ecologia, distribuzione geografica, importanza economica ecc. ), mentre nella scuola d’infanzia lo scopo dell’insegnamento è principalmente quello di gettare le basi per lo studio successivo e di portare i bambini ad avere consapevolezza degli esseri viventi che lo circondano.

Dai tre ai sei anni i bambini si devono sempre occupare dell’oggetto reale prima di passare ai materiali (incastri, nomenclature, ecc.). La conoscenza sensoriale delle piante deve sempre precedere la conoscenza della nomenclatura. E’ molto importante fare in modo che i bambini entrino in contatto con una vasta gamma di piante vive diverse, e se non abbiamo a disposizione un giardino, dovremo impegnarci molto per portare la natura in classe.  Il principio dell’Educazione Cosmica dell’interrelazione di tutti i viventi tra loro si può portare incontro ai bambini in modo efficace solo attraverso la cura delle piante. Naturalmente poter coltivare un giardino o un orto insieme è l’ideale, ma è altrettanto importante avere in casa vari esemplari di piante da curare. Quando è il bambino a farlo, egli si sentirà non solo in armonia con la natura, ma anche di aiuto ad essa.

L’esplorazione sensoriale deve comprendere vista, tatto, olfatto, udito, e se la pianta non è velenosa anche il gusto.
Dopo l’esplorazione sensoriale il lavoro prosegue con la nomenclatura: etichettare le parti della pianta, etichettare le forme delle foglie, etichettare le diverse specie di pianta, ecc. Quindi si sperimentano le funzioni della pianta imparando a riconoscere il ruolo delle varie parti della pianta in relazione alla pianta intera, e poi in relazione all’ambiente circostante. Perchè il bambino componga il quadro completo delle informazioni sulla pianta è importante organizzare tutte le presentazioni procedendo dalla radice al seme, cominciando nella stagione invernale per poter seguire l’evoluzione della pianta in natura. Si presenteranno dunque: pianta intera, radice, stelo, foglia, fiore, frutto, seme. Se scegliamo di iniziare in autunno partiremo dal frutto e procederemo in questo modo: pianta intera, frutto, seme, radice, fusto, foglia, fiore.

Affrontando in questo modo la biologia, con la botanica e la  zoologia, i bambini vedono come ogni parte del mondo naturale è interconnesso e importante per la sopravvivenza dell’uomo, e sviluppano un grande rispetto nei confronti della natura.
Di solito cominciamo con la botanica perché è più facile per i bambini occuparsi delle piante. Parallelamente alla botanica si sviluppano poi zoologia ed ecologia, seguendo l’interesse dei bambini.

Come già detto, è importante disporre di un buon assortimento di piante all’interno della classe o in casa, per mostrare una gamma completa di strutture diverse: piante monocotiledoni e dicotiledoni, piante con foglie semplici e composte, piante con steli verticali e rampicati, fiori completi ecc.
I bambini hanno bisogno di osservare un ciclo completo di crescita, e per fare questo si utilizzano in genere piselli o fagioli.
Per gli esperimenti di solito si usano semi di rapida crescita, come piselli, fagioli, semi di senape e crescione. I semi possono essere piantati nel terriccio, nella sabbia, nell’ovatta, nella carta, su vassoi e piattini di varie forme e dimensioni.
Possiamo fornire i bambini di lenti di ingrandimento, microscopio, strumenti per la dissezione (coltelli affilati, forbici, pinzette, taglieri ecc.

Tutte le informazioni sulla biologia fornite al bambino classificano indirettamente ciò che è vivente da ciò che non lo è. L’adulto introduce gli elementi costruiti sulla realtà facendo leva sulla mente assorbente e fornisce le chiavi perchè sia poi il bambino ad esplorare indipendentemente il mondo delle piante e degli animali.

Ma la botanica nella scuola d’infanzia non si svolge solo attraverso lezioni e presentazioni:  lo studio si estende alle attività di vita pratica, agli esercizi sensoriali, alla matematica, al linguaggio, alla musica, all’arte e all’ecologia. La preparazione dei pasti, la preparazione di composizioni floreali, la semina e le altre attività di giardinaggio, la raccolta della frutta e verdura avanzati nel cestino dell’umido, sono tutte lezioni di botanica.

Maria Montessori ha osservato che “quando gli individui si sviluppano normalmente, manifestano amore per tutte le creature viventi“, e l’atmosfera di amore e rispetto per la vita che si respira in classe è la migliore base per lo studio di piante e animali.

Introduzione alla Botanica col metodo Montessori

Questa una breve rassegna di idee:
– le attività di vita pratica sono tutte quelle legate alla cura delle piante: innaffiatura, pulizia delle foglie, potatura, taglio di fiori ecc.
_ le attività d’arte possono riguardare l’uso di cortecce grattugiate, di fiori pressati,  ecc.
– per permettere al bambino di sviluppare consapevolezza verso la flora del luogo in cui vive, è importante organizzare passeggiate nella natura e gite in orti botanici e giardini
– se abbiamo la fortuna di avere un giardino, tutta l’attrezzatura per il giardinaggio dovrebbe essere a misura di bambino e a sua disposizione
– nell’ambiente interno, possiamo etichettare tutte le piante, in modo che il bambino impari a conoscerne i nomi
– un ulteriore elemento che possiamo allestire in classe o in casa è la Tavola della Natura, dove i bambini possono portare cose trovate all’esterno, per condividerle con la classe.  Il tavolo sarà allestito in un angolo pieno di sole e abbastanza basso da poter essere raggiunto anche dai bambini più piccoli. Sulla Tavola della Natura possiamo riporre anche i vassoi degli esperimenti in corso, di modo che possano essere osservati da tutti i bambini; possiamo affiancare agli esperimenti una lente d’ingrandimento per incoraggiare l’osservazione. E’ quindi utile predisporre la Tavola della Natura nell’Angolo della Scienza. Può anche trattarsi di un piccolo scaffale. È importante mantenere questa zona molto pulita, bella e in continua evoluzione. Un piccolo vassoio con una lente d’ingrandimento potrebbe essere tenuto sul tavolo da tavola per osservare più da vicino. E’ anche utile tenere accanto alla tavola della natura un secchiello con un spugna e uno straccetto: per molti bambini è piacevole curare gli oggetti della tavola e non solo guardarli.

http://hurrayic.typepad.com/hurrayic/2011/09/our-new-nature-area.html

http://mercimontessori.blogspot.it/2015/03/printemps-2015-notre-table-de-la-nature.html

– mettiamo a disposizione dei bambini libri sulla botanica. Consigliati, ad esempio:
L’albero di Shel Silverstein,
L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono,
La vita segreta dell’orto di Gerda Muller,
Ravanello cosa fai? Con tante storie per imparare la pazienza di Emanuela Bussolati,
Inventario illustrato dei frutti e degli ortaggi di Emmanuelle Tchoukriel,
Il mondo segreto delle piante di 
Jeanne Failevic,
Vagabonde! Una guida pratica per piccoli esploratori botanici di Marianna Merisi
– per quanto riguarda il linguaggio, come detto accanto alla prima esperienza sensoriale viene aggiunta una semplice spiegazione verbale. Cominciamo quindi con la lingua parlata per poi aggiungere lettura e scrittura: i bambini leggono le nomenclature, scrivono cartellini, registrano esperimenti. Sappiamo che dai tre ai sei anni i bambini si trovano nel periodo sensibile per la lingua
– presentiamo una pianta alla volta
– colleghiamo le discussioni sulle piante al clima, ai tipi di terreno, all’alimentazione e così via, fornendo il corretto vocabolario
– nella casa dei bambini il nostro obiettivo è aumentare la consapevolezza dei fenomeno fisico quotidiani, della successione giorno e notte, luce e oscurità, dei cambiamenti di temperatura, dei cambiamenti della stagione.

Esaminiamo ora in particolare l’organizzazione degli esperimenti scientifici.
Secondo Maria Montessori i bambini dovrebbero utilizzare il loro proprio ambiente per l’esplorazione scientifica e la sperimentazione.

Gli esperimenti scientifici dovrebbero prima dimostrare un dato concetto generale, e le ulteriori sperimentazioni dovrebbero poi entrare nello specifico.
La presentazione di un esperimento ha poche regole: presentare la nomenclatura corretta per attrezzi, strumenti e altri oggetti usati nell’esperimento; presentazione dell’esperimento (metodo e modo di utilizzo degli strumenti); lasciare infine che il bambino lavori in modo indipendente con i materiali.
Nella Casa dei Bambini dovrebbe esserci un Angolo della Scienza dove svolgere gli esperimenti. I vari esperimenti da svolgere possono essere organizzati su vassoi preparati, che varieremo regolarmente per mantenere acceso l’interesse dei bambini.
Per la scelta degli strumenti che mettiamo a disposizione dei bambini per i loro esperimenti, dovremmo considerare queste indicazioni:
– devono essere attraenti, puliti, completi, funzionanti, proporzionati alle mani dei bambini
– i bambini devono poter lavorare in modo sicuro ed efficace, dopo la presentazione, senza la presenza dell’adulto
– dovremmo scegliere strumenti che offrano ulteriori possibilità di esplorazione
– i vassoi dovrebbero stimolare il bambino ad esprimere le conoscenze che ha acquisito con l’esperimento in modo creativo attraverso la scrittura, il disegno, il modellaggio ecc.
– l’esperimento dovrebbe essere breve e specifico.

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Introduzione alla Botanica col metodo Montessori
Presentazione iniziale della Botanica ai bambini

Con questa presentazione introduciamo il nome della materia di studio e  riconosciamo la pianta come essere vivente. Questa presentazione può essere portata a partire dai tre anni.

Materiali:
– una pianta
– un vasetto di vetro con coperchio vuoto (pieno d’aria) su un piattino etichettato con la parola ARIA
– un vasetto di vetro con coperchio contenente della terra, su un piattino etichettato con la parola NUTRIMENTO
– un vasetto di vetro con coperchio contenente dei semi, su un piattino etichettato con la parola RIPRODUZIONE
– un vasetto di vetro con coperchio contenente dell’acqua, su un piattino etichettato con la parola ACQUA
– cartellino-titolo con la scritta ESSERE VIVENTE
– tavolo o tappeto.

Presentazione:
– portiamo il vassoio al tavolo o al tappeto e invitiamo un piccolo gruppo di bambini ad unirsi a noi perchè abbiamo qualcosa di molto speciale da mostrare loro


– mettiamo la pianta sul piano di lavoro, lungo il margine superiore e al centro e diciamo: “La pianta è un essere vivente” , quindi mettiamole accanto il cartellino-titolo


– diciamo: “Tutti gli esseri viventi hanno quattro cose in comune” e contiamo toccandoli i quattro vasetti nel vassoio


– mettiamo sul piano di lavoro  il vasetto di terra e davanti ad esso il piattino etichettato. Indichiamo l’etichetta e diciamo “Nutrimento”, poi indichiamo il vasetto e diciamo: “Nutrimento”. Prendiamo in mano il vasetto e diciamo “Le piante sono vive e tutte le cose vive hanno bisogno di nutrimento”, quindi posiamo nuovamente il vasetto sul piano di lavoro
– mettiamo sul piano di lavoro  il vasetto di acqua e davanti ad esso il piattino etichettato, , formando una riga orizzontale da sinistra a destra man mano che presentiamo gli elementi . Indichiamo l’etichetta e diciamo “Acqua”, poi indichiamo il vasetto e diciamo: “Acqua”. Prendiamo in mano il vasetto e diciamo “Le piante sono vive e tutte le cose vive hanno bisogno di acqua”, quindi posiamo nuovamente il vasetto sul piano di lavoro
– mettiamo sul piano di lavoro  il vasetto di aria e davanti ad esso il piattino etichettato. Indichiamo l’etichetta e diciamo “Aria”, poi indichiamo il vasetto e diciamo: “Aria”. Prendiamo in mano il vasetto e diciamo “Le piante sono vive e tutte le cose vive hanno bisogno di aria”, quindi posiamo nuovamente il vasetto sul piano di lavoro
– mettiamo sul piano di lavoro  il vasetto di semi e davanti ad esso il piattino etichettato. Indichiamo l’etichetta e diciamo “Riproduzione”, poi indichiamo il vasetto e diciamo: “Riproduzione”. Prendiamo in mano il vasetto e diciamo “Le piante sono vive e tutte le cose vive hanno bisogno di nutrimento”, quindi posiamo nuovamente il vasetto sul piano di lavoro


– indichiamo la pianta e diciamo “Questa pianta è un essere vivente: ha bisogno di nutrimento (rimettiamo la terra nel vassoio), di acqua (rimettiamo nel vassoio), di aria (rimettiamo nel vassoio) di riprodursi (rimettiamo nel vassoio)
– riponiamo il materiale.

Dopo aver riconosciuto la pianta come essere vivente, il giorno dopo o in un altro momento della giornata, possiamo offrire al bambino una presentazione per collegare il nome Botanica al concetto di studio della pianta. Questa presentazione può essere portata a partire dai tre anni.

Materiale:
– un cartellino-titolo con la parola BOTANICA
– una pianta e alcune parti della pianta (una foglia, una radice, uno stelo, dei semi ecc.)
– tavolo o tappeto.

Presentazione:
– portiamo il vassoio al tavolo o al tappeto e invitiamo un piccolo gruppo di bambini ad unirsi a noi perchè abbiamo qualcosa di nuovo da mostrare
– diciamo: “Oggi vorrei parlarvi della Botanica.”
– mettiamo il cartellino titolo sul piano di lavoro, al centro,  e ripetiamo “Botanica”
– diciamo: “La botanica è lo studio delle piante. Vi ricordate cosa abbiamo detto delle piante?”, “Sì, le piante sono esseri viventi. Tutti gli esseri viventi hanno in comune nutrimento, acqua, aria e riproduzione”
– prendiamo la pianta, osserviamola tenendola in mano, poi passiamola ai bambini, chiedendo di dire cosa osservano
– mettiamo la pianta nel piano di lavoro e indicando il titolo diciamo: “La botanica è lo studio delle piante”.
– prendiamo in mano la foglia e diciamo “Questa foglia fa parte della pianta”
– osserviamola con attenzione tenendola in mano, poi passiamola ai bambini, chiedendo di dire cosa osservano
– mettiamo la foglia sul piano di lavoro e indicando il titolo diciamo: “La botanica è lo studio delle piante”.
– facciamo la stessa operazione anche con altre parti della pianta

– al termine riponiamo il materiale.

Dopo aver collegato il nome Botanica al concetto di studio della pianta utilizzando materiali reali, il giorno dopo o in un altro momento della giornata, procediamo col rafforzare l’apprendimento utilizzando immagini e cartellini. Anche questa presentazione può essere portata a partire dai tre anni.

Materiali:
– una decina di immagini di piante e parti della pianta (radice, seme, fiore, frutto, stelo, foglia, ecc
– cartellino titolo “Botanica”
– una scatola o un cesto
– tavolo o tappeto.

Il materiale pronto per la stampa e il download è a disposizione degli abbonati:

Presentazione:
– portiamo il materiale al tavolo o al tappeto e invitiamo un piccolo gruppo di bambini ad unirsi a noi perchè abbiamo preparato per loro una nuova attività
– prendiamo il cartellino titolo e mettiamolo lungo il margine superiore del piano di lavoro, al centro. Leggiamo: “Botanica”
– diciamo: “La Botanica studia tutte le cose illustrate in queste immagini”
– una alla volta prendiamo un’immagine, mettiamola in ordine sotto al titolo, formando una riga orizzontale da sinistra a destra, e chiediamo ai bambini: “Cos’è?”. I bambini rispondono, ad esempio, “Fiore” e noi diciamo: “Sì, la Botanica è lo studio del fiore”
– al termine, indichiamo di nuovo il cartellino titolo  e leggiamolo: “Botanica”, quindi indichiamo le immagini e diciamo: “In queste immagini ci sono delle piante. La botanica è lo studio delle piante”
– terminata la presentazione riponiamo il materiale.

Montessori per i genitori: proposte pratiche per applicare il metodo a casa

“Montessori per i genitori: proposte pratiche per applicare il metodo a casa – Bambini da 0 a 3 anni” è un libro che fa parte della collana “Libri in tasca” di EPC Editore. In questa raccolta vengono pubblicati tascabili e ebook che trattano tematiche quali educazione,  alimentazione, valorizzazione del sé e self help con un taglio operativo, per insegnare a mettere in pratica i consigli degli esperti.

Nel caso di “Montessori per i genitori” le esperte che ci insegnano a mettere in pratica i loro consigli sono Nicoletta Cola e Antonella Di Marco. Nicoletta Cola è insegnante di nido montessoriana e formatrice nei corsi organizzati dall’Opera Nazionale Montessori e nel corso universitario Montessori 0-3 anni  attivato dall’Università LUMSA di Roma.
Antonella Di Marco, recentemente venuta a mancare,  è stata Psicologa della relazione educativa, coordinatrice didattica e docente formatrice nei Corsi per la prima infanzia dell’Opera Nazionale Montessori.

La grandezza di questo piccolo libro sta nel fatto che le due autrici riescono ad essere concise ma esaustive e precise, pratiche ma senza svilire la profondità delle motivazioni, capaci di mettere a fuoco i veri bisogni dei genitori di bambini piccoli, fornire chiavi di comprensione e suggerire veri atti pratici, ma senza pontificare.
Non posso non notare che concisione, chiarezza e precisione sono proprio la norma della “lezione” montessoriana, come l’identificazione dei veri bisogni cui l’educazione deve rispondere è la chiave di tutta la didattica montessoriana.
E’ inoltre un testo piacevole e di facile lettura, e può essere un valido aiuto nella gestione quotidiana dei propri bambini, soprattutto perchè porta a riflettere sul nostro rapporto con loro, anche senza conoscere nulla della pedagogia montessoriana.

Il testo è suddiviso in cinque capitoli:
– La felicità del bambino
– L’ambiente del bambino
– Come affrontare al meglio il periodo sensitivo legato al divezzamento
– Il bambino si muove verso il mondo
– La libertà del bambino,
ma non è necessario leggerlo tutto di seguito: i numerosi esempi pratici, accompagnati da numerose immagini di vita reale, lo rendono una valida giuda da consultare quando se ne presenta il bisogno.

Ogni capitolo è strutturato in modo da suggerirci una domanda iniziale, a cui le autrici rispondono dandoci spunti di riflessione che riguardano la loro esperienza professionale e personale, nella quale ogni genitore può immedesimarsi. Questi spunti di riflessione sono rafforzati da puntuali citazioni dai testi di Maria Montessori, e in questo modo il libro è davvero leggibile anche da chi entra in contatto la prima volta con questa pedagogia.

Nel primo capitolo, dopo aver dato spunti di riflessione su ciò che si può intendere come “felicità del bambino”, si propongono attività-esempio (mobile per i neonati, cestino dei tesori, oggetti da trasportare, gioco euristico, attività di vita pratica) e a conclusione si offrono delle schede di approfondimento sul cestino dei tesori e sul gioco euristico.

Nel secondo capitolo riflettiamo sull’influenza dell’ambiente naturale, biologico e umano: intrauterino, extrauterino e supernaturale (la casa, la cameretta, ecc.), per comprendere come preparare un ambiente adeguato ad accogliere il bambino e come rispondere al suo bisogno di ordine.

Nel terzo capitolo troviamo una guida pratica attenta e precisa per gestire il periodo del divezzamento e una chiave di comprensione che può essere sintetizzata in questa semplice frase “la bocca è un organo di confine con il mondo esterno e niente deve entrarvi senza la piena volontà del bambino”. I consigli riguardano la scelta di consumare il pasto sempre nello stesso posto; il predisporre tavolo e seggiolina adatti; la scelta migliore per tovaglia, vasellame, posate e bavaglino tenendo presente il fatto che tutto ciò che viene scelto può diventare oggetto di attività per il bambino; l’atteggiamento che l’adulto tiene verso il bambino in fase di divezzamento.

Nel quarto capitolo viene trattato lo sviluppo del movimento del bambino, innanzitutto sfatando il falso mito secondo cui il bambino comincia a camminare perchè è l’adulto, ad un certo punto, ad insegnarglielo: impariamo a riconoscere e ad ammirare il grande lavoro del bambino, che si muove da subito, anche dentro il grembo materno, e col tempo e l’esercizio spontaneo rende i suoi movimenti sempre più volontari.  L’unica cosa che può fare l’adulto quindi, è favorire il movimento che il bambino stesso ha conquistato.  Seguono attività-esempio per favorire il movimento in posizione supina,  sul fianco, prona, seduta, eretta. Allenatore o genitore? Genitore che comprende l’esigenza del bambino ad essere aiutato a fare da sé.

Il quinto capitolo tratta infine il tema che è forse il più difficile per ogni genitore: la libertà del bambino e il dare limiti. Viene citata Maria Montessori “Un vigoroso e fermo richiamo è solo è vero atto di bontà… non temete di distruggere il male: soltanto il bene dobbiamo temere di distruggere“, e posta la domanda cruciale: quanti sanno essere vigorosi e fermi, senza diventare aggressivi?
Per rispondere a questa domanda le autrici analizzano alcuni degli errori comunicativi più comuni che gli adulti commettono rivolgendosi ai bambini piccoli, accompagnandoci a porci delle domande e fornendoci preziosi consigli: sussurro o  strillo? Parlo facile o difficile? Sono sicuro di quello che sto dicendo? Uso poche ma sentite parole? Da dove ti parlo?
Infine si danno consigli e spunti di riflessione per arrivare alla giusta via di mezzo senza cadere nei due opposti che sono tirannia e lassismo. La prima è magnificamente descritta da Maria Montessori “Il peccato mortale che ci domina e ci impedisce di comprendere il bambino è l’ira… all’ira si associa l’orgoglio che presta all’ira una maschera seducente, la toga della dignità, che arriva perfino a esigere rispetto facendo assumere all’ira la forma della tirannia. Una tirannia spacciata per il bene del bambino“. Il secondo si manifesta con l’incapacità dell’adulto a dire no ed è legata ad una serie di paure (del conflitto, del giudizio, del distacco, ecc.). Tra questi due opposti si possono realizzare diversi stili educativi: qual è il tuo?
Conclude il capitolo una serie di consigli che riguardano il dare regole con successo, e il modo di affrontare il rifiuto dei limiti da parte dei bambini, quello che conosciamo come “capriccio”.

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Sono davvero felice di notare che oggi finalmente anche i genitori italiani comincino ad avere a disposizione testi divulgativi sul metodo Montessori, oltre che materiali sempre più vari, a prezzi sempre più accessibili e nella nostra lingua.
Quando le mie figlie erano piccole il panorama era totalmente diverso, e l’unica via praticabile per trovare strumenti utili per applicare la pedagogia montessoriana in casa era rivolgersi alle risorse in lingua inglese.
Penso che qualsiasi nuova iniziativa di carattere divulgativo sul metodo Montessori è da accogliere come il segno, finalmente, di un mutamento culturale nel nostro Paese, mutamento che vede rinnovata curiosità verso il lavoro di Maria Montessori per qualcuno, ma scoperta ancora per molti. E sono abbastanza certa del fatto che il web abbia avuto un ruolo non da poco in questo mutamento.
Mi sembra di poter dire che questa visione del bambino e quindi dell’uomo, che è la pedagogia montessoriana, stia uscendo dalla sua “nicchia” proprio grazie al fiorire di iniziative editoriali e imprenditoriali in cui soprattutto i genitori (come autori, blogger, imprenditori, semplici cittadini) sono i soggetti attivi.
La qualità di queste produzioni può essere notevole, oppure può trattarsi di puro interesse per “cavalcare l’onda”, ma resta il fatto che è un bene che stia succedendo anche da noi.
Si è creata un’offerta che comprende cose belle, cose pessime e cose così e così, e questo dà a noi genitori la libertà e la responsabilità di scegliere.
Detto questo, quando incontro un testo chiaro, profondo e pratico come “Montessori per i genitori: proposte pratiche per applicare il metodo a casa – Bambini da 0 a 3 anni”, sento davvero di poterlo consigliare a tutte le persone che hanno la fortuna di condividere la propria vita con dei bambini.

COCAI nomenclature pronte di qualità e oggetti di carta ispirati al metodo Montessori

COCAI nomenclature pronte di qualità e oggetti di carta ispirati al metodo Montessori. Sono molto contenta di presentarvi oggi la collaborazione tra Lapappadolce e Cocai design, una nuova realtà che offre nomenclature pronte di qualità e oggetti di carta ispirati al metodo Montessori, a prezzi trasparenti e davvero accessibili a tutti, e finalmente in italiano.
Nei prossimi giorni pubblicherò le presentazioni per il materiale sull’insetto.

Da più di dieci anni lavoro affinché la didattica montessoriana possa arrivare a tutti, lottando col fatto che nella nostra lingua le risorse pronte sono davvero pochissime e ringraziando ogni giorno il fatto che conosco l’inglese.
Per le nomenclature mi sono sempre, come tutti immagino, ingegnata a prepararne di mie, utilizzando fotografie scattate da me o immagini di pubblico dominio presenti nel web. Questo ha certo molti vantaggi: preparando le nomenclature da soli riusciamo a creare sempre materiali che rispondono agli interessi dei nostri bambini, possiamo studiare noi stessi un certo argomento più approfonditamente e quindi predisporre un’unità didattica completa, ecc.
Resta il fatto che un tale lavoro richiede molto tempo. Per alcuni genitori che seguono il mio sito, anche stampare, ritagliare e preparare le cartelline per il materiale che offro per il download può richiedere più del tempo che ha a disposizione una persona che lavora e ha bambini.

Per questo sono davvero felice che comincino a nascere realtà italiane che offrono a tutti noi materiali montessoriani pronti nella nostra lingua, ed è un vero piacere farle conoscere ai miei lettori.

Cocai è il gabbiano in dialetto veneziano.

Il progetto Cocai design è speciale, perchè i suoi prodotti sono davvero bellissimi. Visitando il sito la prima volta mi hanno colpita la cura con cui è fatto, le illustrazioni delle nomenclature che sono davvero incantevoli, le immagini dei prodotti e le descrizioni che sono puntuali e precise anche dal punto di vista montessoriano, i prezzi che sono trasparenti e davvero accessibili, l’attenzione per il prodotto che si estende al fornire tutorial d’uso. Così ho voluto saperne di più, e ho capito…

Le persone che lavorano a Cocai design sono un gruppo di professionisti affermati nel campo dell’educazione montessoriana, dell’illustrazione, dell’informatica, della grafica.

Sara Furlani è l’insegnante di scuola dell’infanzia montessoriana, la formatrice Montessori del gruppo,  e parte fondamentale dello staff anche durante i laboratori con i bambini.
Luca Baroncini è l’esperto di grafica e comunicazione.
L’illustratrice è Valentina Gottardi, laureata in Architettura e Progettazione e produzione di arti  visive. Tra le altre cose ha pubblicato “Il cielo di Mino” (tradotto in varie lingue e successivamente trasformato e trasmesso dalla RAI come cartone animato) e ha illustrato “Le fiabe nei barattoli” di Marco Aime.
Col marito Maciej Michno, laureato in Informatica, lavora anche a Crisi della Prospettiva, affiancando alle tecniche tradizionali grafica e pittura digitali, 3D e animazione. Realizzano insieme siti web, loghi, progetti di packaging e cortometraggi animati.
Tra i progetti realizzati vi consiglio “Avventure sui Monti Pallidi“, ideato per trasmettere a bambini dai 6 ai 10 anni le tematiche legate alla vivibilità del territori e alla tutela e al rispetto del paesaggio, che si compone di un libretto-gioco per bambini da 6 a 8 anni, un libretto-gioco per bambini da 9-10 anni e un gioco digitale on line.

Dietro ai materiali di Cocai design, quindi, c’è davvero tutto un mondo di passione, e sicuramente la capacità di tutti di collaborare ad un progetto mettendo in campo la propria competenza professionale e unendo comunicazione visuale, i migliori strumenti tecnici, e la forza dei principi pedagogici montessoriani.

Le illustrazioni sono straordinariamente chiare e belle, ed i materiali sono pensati per un uso didattico sia nelle scuole, sia in famiglia.
Oltre alle nomenclature Cocai design offre strumenti appositamente studiati per essere ritagliati o forati, costruiti e colorati, allo scopo di dare forma a oggetti didatticamente validi e belli da vedere.

Il set Nomenclatura (attualmente disponibili l’insetto e il fiore) è composto da:
– schede delle nomenclature parlate e schede delle nomenclature mute, con cartellini
– scheda in bianco e nero del soggetto (da fotocopiare e colorare)
– poster che riprende le schede delle nomenclature in un unico supporto
– cartellina per contenere tutti i materiali, che si può riporre come un libretto su uno scaffale.

Il set Cartamondo (attualmente disponibili l’insetto e il fiore) è composto da:
– schede delle nomenclature parlate e schede delle nomenclature mute, con cartellini
– scheda delle nomenclature in bianco e nero del soggetto (da fotocopiare e colorare)
– nomenclature pop-up, che reinterpretano in uno spazio tridimensionale le nomenclature classiche. Le parti che normalmente compongono la nomenclatura possono essere ritagliate e incollate, andando a creare un modellino tridimensionale del soggetto
– leporello da punteggiare: un libretto pieghevole che ripropone le nomenclatura e che, una volta punteggiato dal bambino, offre una visione dell’oggetto sia in prospetto sia in “esploso”
– poster delle nomenclature.

Il libretto leporello da punteggiare è anche disponibile singolarmente, sempre per insetto o fiore. Lo stesso vale per le nomenclature pop up.

Seguendo le news pubblicate sul sito o sulla pagina Facebook possiamo restare aggiornati sui laboratori per i bambini,

che possono essere realizzati su richiesta nelle librerie, nelle scuole o in occasione di eventi quali festival o fiere. Per saperne di più visitate la pagina Workshop di Cocai design.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri per bambini della scuola d’infanzia e primaria. Le perle fotografate nelle presentazioni sono di Montessori 3D di Boboto.

Il materiale dello scaffale delle perle colorate comprende, per ciascuno dei dieci numeri:
– il bastoncino che lo rappresenta (prima potenza);
– tanti quadrati del numero quante sono le unità costituenti la base (seconda potenza),
– un cubo formato di tanti quadrati quante sono le unità costituenti la base (terza potenza);
– una catena fatta di tante perle quante sono quelle del quadrato, in cui risultano distinti i diversi bastoncini costituenti il quadrato
– una catena corrispondente al cubo: in essa si distinguono le catene dei quadrati e, nell’ambito di queste ultime, i bastoncini rappresentanti le basi.

Per saperne di più:
presentazione generale dello scaffale delle perle colorate
catena del 100
catena del 1000
catene dei quadrati dei numeri (o catene corte)
catene dei cubi dei numeri (o catene lunghe).

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Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività 1 – forme geometriche con le catene corte

Materiale:
– catene corte
– tappeto.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Descrizione dell’attività
:
– mettiamo le catene corte sul tappeto
– prendiamo la catena del tre e formiamo il triangolo
– chiediamo al bambino di identificare la forma
– proseguiamo in ordine con le altre catene, componendole in fila sul tappeto; possiamo anche chiedere al bambino di prevedere la forma successiva prima di comporla.

E: dai 4 anni.

Scopo: oltre a familiarizzare con le catene corte dello scaffale, il bambino impara che c’è un collegamento tra i numeri e la geometria. Rinforza inoltre la nomenclatura relativa alle forme geometriche.

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Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività 2 – forme geometriche concentriche con le catene corte

Materiali:
– catene corte
– tappeto.

Descrizione dell’attività:
– con la catena del 3 formiamo sul tappeto il triangolo, poi con la catena del 4 costruiamo in quadrato attorno al triangolo e proseguiamo così con tutte le altre catene. Ogni volta verbalizziamo quello che abbiamo fatto dicendo, ad esempio: “Il triangolo è inscritto nel quadrato”, “Il quadrato circoscrive il triangolo ed è inscritto nel pentagono” e così via.

Età: dai 4 anni.

Scopo: oltre a familiarizzare con le catene corte dello scaffale, il bambino impara che c’è un collegamento tra i numeri e la geometria. Rinforza inoltre la nomenclatura relativa alle forme geometriche.

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Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività 3 – esplorazione del quadrato

Materiale:
– cartellini in bianco e matita
– catene corte di ogni numero
– quadrati di ogni numero.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Descrizione dell’attività
:
– prendiamo ad esempio la catena corta del 5, distendiamola sul tappeto, quindi ripieghiamola in modo da formare il quadrato. Chiediamo: “Che cosa abbiamo fatto?”. Il bambino risponderà: “Un quadrato”
– indichiamo la base del quadrato e diciamo: “Per base abbiamo cinque perle”. Scriviamo su un cartellino 5
– indichiamo il lato e diciamo: “Per lato abbiamo 5 perle”. Scriviamo 5 su un altro cartellino

– diciamo: “Questa forma è un quadrato, possiamo verificarlo confrontandolo col quadrato del 5”
– compariamo la catena ripiegata col quadrato del 5
– diciamo: “Quando parliamo di questo quadrato possiamo dire che si tratta di cinque per cinque volte, che formano il quadrato del cinque. In matematica per scrivere cinque al quadrato facciamo così”

– prendiamo un terzo cartellino e scriviamo 5² dicendo: “Prima si scrive 5, e poi 2 in alto e a destra del numero”
– diciamo: “Ora siamo in grado di dire che cinque preso cinque volte mi dà cinque alla seconda”
– scriviamo su due cartellini i segni dell’operazione e componiamo 5 x 5 = 5²


– continuiamo allo stesso modo con altre catene.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
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Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività 4 – esplorazione del quadrato

Materiale:
– cartellini bianchi e matita
– catene corte
– quadrati dei numeri.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Descrizione dell’attività:
– mettiamo la catena del quadrato dell’1 sul tappeto, a sinistra, e chiediamo: “Cosa abbiamo qui? Abbiamo 1 preso 1 volta”. Scriviamo su un cartellino 1 x 1. Diciamo: “Il risultato dell’operazione è 1²”. Scriviamo 1² su un cartellino ed affianchiamolo al primo.  Chiediamo: “Qual è il suo valore? Il suo valore è 1”. Scriviamo 1 su un altro cartellino e affianchiamolo al secondo

mettiamo la catena corta del 2 sotto alla prima e ripieghiamola. Diciamo: “Qui abbiamo 2 preso 2 volte”. Scriviamo 2 x 2. Diciamo: “Si tratta del quadrato del 2, cioè due al quadrato, che si scrive così”. Scriviamo 2² su un altro cartellino. Chiediamo: “Qual è il valore di 2². Il valore è 4”. Scriviamo 4 su un altro cartellino.
Continuiamo così fino alla catena corta del 10.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri

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Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività 5 – esplorazione del cubo

Materiale:
– cartellini bianchi e matita
– catene lunghe
– quadrati e cubo dei numeri.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Descrizione dell’attività
:
– prendiamo ad esempio la catena lunga del 5 e disponiamola in linea retta sul tappeto, quindi ripieghiamola per formare i quadrati. Chiediamo ai bambini: “Cosa abbiamo fatto? Abbiamo ottenuto un quadrato di 5 preso 5 volte”
– sovrapponiamo un quadrato su ogni quadrato formato dalla catena ripiegata

– raccogliamo i quadrati e impiliamoli uno sull’altro per formare un cubo


– indichiamo i 5 quadrati sovrapposti e chiediamo: “Quale forma abbiamo ottenuto? Un cubo”.
– scriviamo su un cartellino 5 x 5. Indichiamo il primo quadrato e mettiamo su di esso il cartellino che abbiamo scritto

– diciamo: “5 x 5 è il quadrato di cinque, che possiamo anche scrivere 5²”. Scriviamo il cartellino, mettiamo 5 x 5 sul tappeto e 5² sul primo quadrato


– ricontiamo i quadrati, che sono cinque, e diciamo “Il cubo è formato da 5 x 5 per 5 volte”
– prendiamo il cubo del 5 per confrontarlo con quello formato dai quadrati. Si tratta proprio di un cubo.  Indichiamo il primo quadrato, poi contiamolo con i rimanenti quadrati: “Il cubo è formato da 5 quadrati”. Scriviamo su un nuovo cartellino il numero 5 e posizioniamolo in verticale lungo uno spigolo del cubo. Diciamo: “Il cubo è formato da 5 x 5 x 5”. Aggiungiamo x 5 al 5 x 5 al cartellino sul tappeto e togliamo il 5 dal cubo


“Per indicare 5 x 5 x 5, che è anche 5² x 5 scriviamo 5³. Cinque alla terza è il cubo del cinque”
– mettiamo il cartellino a fianco del primo cartellino sul tappeto: 5² x 5 = 5 × 5 x 5 = 5³
– contando la catena possiamo anche conoscere il valore del cubo

– continuiamo queste esplorazioni con altre catene.

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Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività 6 – esplorazione del cubo

Materiali:
– cartellini bianchi e matita
– catene lunghe, quadrati e cubi dei numeri.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Descrizione dell’attività
:
– portiamo il materiale sul tappeto
– prendiamo la perla dell’1 che rappresenta il numero 1, il quadrato di 1 e il cubo di 1.
– diciamo: “Uno preso una volta è 1 x 1, cioè 1². Qual è il suo valore? 1.”. Scriviamo su un cartellino 1 x 1 = 1² = 1 e mettiamolo sul tappeto. Diciamo: “Il suo cubo è 1² x 1, cioè 1³. Qual è il suo valore? Sempre 1”. Scriviamo su un altro cartellino 1 x 1 x 1 = 1³ = 1 e mettiamolo sul tappeto.
– prendiamo i due quadrati del 2 e mettiamoli uno sull’altro. Diciamo: “Questo è un quadrato del 2 preso due volte, che insieme formano il cubo del 2”. Confrontiamo col cubo del 2. Scriviamo su un cartellino 2² x 2.  Diciamo “Due al quadrato per due è come dire 2 x 2 x 2, che è come dire due al cubo”. Scriviamo su un altro cartellino 2 x 2 x 2 = 2³ e chiediamo: “Qual è il suo valore?”. I bambini rispondono contando le perle o se serve utilizzando la catena lunga del 2 e noi completiamo il cartellino: 2 x 2 x 2 = 2³ = 8
– prendiamo tre quadrati del 3 e mettiamoli uno sull’altro. Diciamo: “Questo è un quadrato del 3 preso 3 volte, che insieme formano il cubo del 3”. Confrontiamo col cubo del 3. Scriviamo su un cartellino 3² x 3.  Diciamo “Tre al quadrato per tre è come dire 3 x 3 x 3, che è come dire tre al cubo”. Scriviamo su un altro cartellino 3 x 3 x 3 = 3³ e chiediamo: “Qual è il suo valore?”. I bambini rispondono a memoria, o contando le perle o se serve utilizzando la catena lunga del 3 e noi completiamo il cartellino: 3 x 3 x 3 = 3³ = 27
– proseguiamo allo stesso modo con tutti i cubi fino a 10 x 10 x 10

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Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività 7 – forme geometriche con le catene lunghe

Materiale:
– catene lunghe
– quadrati e cubi.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Descrizione dell’attività
:
– prendiamo una catena lunga e componiamo con essa una versione più grande della stessa forma che avevamo creato con la catena corta corrispondente (ad esempio il triangolo per quella del 3)

poniamo un quadrato ad ogni angolo della forma, ed in cubo nel centro.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività – la piramide dei quadrati dei numeri

Materiali:
-i quadrati dei numeri.

Descrizione dell’attività:

– mettiamo i quadrati uno sull’altro a formare una piramide, dal quadrato del 10 a quello dell’1

– diciamo al bambino: “Oggi calcoleremo il valore di questa piramide”

– cominciando dal quadrato dell’1 procediamo nei conteggi:

1² = 1
2² = 4
3² = 9
4² = 16
5² = 25
6² = 36
7² = 49
8² = 64
9² = 81
10² = 100

1 + 4 + 9 + 16 + 25 + 36 + 49 + 64 + 81 + 100 = 385

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri
Attività – la torre dei cubi

Materiali:

tutti i cubi.

Descrizione dell’attività:

mettiamo i cubi uno sull’altro a formare una torre, dal cubo del 10 a quello dell’1

diciamo al bambino: “Oggi calcoleremo il valore di questa torre”

  • cominciando dal cubo dell’1 procediamo nei conteggi:
    1³ = 1
    2³ = 8
    3³ = 27
    4³ = 64
    5³ = 125
    6³ = 216
    7³ = 343
    8³ = 512
    9³ = 729
    10³ = 1000

1 + 8 + 27 + 64 + 125 + 216 + 343 + 512 + 729 + 1000 = 3025

Se paragoniamo la torre dei cubi di perle con la torre rosa, sapendo che il cubo dell’ 1 misura 1 centimetro cubo, diremo che la torre rosa misura 3025 cm³.

Perle colorate Montessori: altre attività coi quadrati e i cubi dei numeri

Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione. Presentazioni ed esercizi per bambini della scuola primaria. 

Per le presentazioni che seguono ho fotografato il materiale prodotto da Montessori 3D di Boboto.


Per poter lavorare con la tavola forata della divisione i bambini devono avere una solida conoscenza dei meccanismi dell’addizione, della sottrazione e della moltiplicazione, perchè la divisione è un’operazione che ha in sé tutte le altre. E’ soprattutto importante che il bambino sappia lavorare con sicurezza con la tavola per la memorizzazione della moltiplicazione.

Trovi tutto il materiale stampabile pronto:
– moduli della divisione versione 1
– moduli della divisione versione 2
– cartellini delle divisioni da svolgere
– tabella di controllo I della divisione
qui:

 

Gli esercizi collettivi ed i giochi organizzati con le perle dorate danno al bambino una prima rappresentazione materiale della funzione della divisione. Queste attività introduttive vengono poi sostituite con esercizi paralleli svolti con un altro tipo di materiale. Questo materiale si presta all’attività individuale e prepara all’esecuzione dell’operazione scritta. Si tratta di:
memorizzazione della divisione:
1. attività con la Tavola Forata
2. le tavole della Divisione
divisione di grandi numeri:
1. struttura dell’operazione (tavole di distribuzione, borsa del quoziente)
2. la grande divisione col divisore di una cifra: (analisi della distribuzione e esecuzione col materiale)
la grande divisione col divisore di due o più cifre
la prova della divisione
calcolo e scrittura della divisione.

Nella pratica della scuola, la divisione coi numeri interi viene esaminata a diversi livelli:
sistema decimale: funzione della divisione per partizione: dividendo di più cifre e divisore di una o più cifre (gioco del decurione, ecc…)
gioco dei francobolli: passaggio all’astrazione ed esecuzione dell’operazione, tanto della divisione per partizione quanto della divisione per contenenza; dividendo di più cifre e divisore di una o più cifre; anche divisore con la presenza della cifra zero (203, 230)
memorizzazione: conoscenza delle combinazioni necessarie e sufficienti; massimo dividendo è 81 e massimo divisore è 9
divisione col materiale gerarchico: ulteriore passaggio all’astrazione; dividendo di più cifre e divisore di una cifra (piccola divisione o divisione corta) o di più cifre (grande divisione o divisione lunga).

Le divisioni di piccoli numeri (numeri compresi tra 1 e 81) per una cifra (divisore compreso nel limite delle 9 unità semplici), costituiscono il primo degli esercizi paralleli della divisione, accessibile anche ai bambini piccoli.

Per la prima presentazione si usa una tavola forata simile alla Tavola della Moltiplicazione, ma munita di 81 fori invece di 100 (la massima divisione da memorizzare è 81:9=9). Abbiamo inoltre 81 perle verdi (per il dividendo) e una serie di 9 birillini verdi (per il divisore).

La tavola è accompagnata dai Moduli della Divisione, dei foglietti che portano il titolo “Divisione”, e che sono suddivisi in quattro colonne corrispondenti a dividendo, divisore, quoziente e resto. Orizzontalmente il modulo è suddiviso in nove righe: tante quante il numero massimo di divisioni possibili dove il dividendo è nel limite di 81 e divisore e quoziente non superano il 9.

Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

Moduli della Divisione versione 1

Una seconda versione di questi moduli prevede nella seconda colonna l’elenco in ordine decrescente di tutti i divisori possibili (da 9 a 1).

Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

Moduli della Divisione versione 2

La differenza tra le due versioni di moduli risiede nel fatto che con la prima il bambino costruisce le divisioni e si arresta su quella il cui quoziente sarà maggiore di 9. Con la seconda il bambino compila le parti mancanti solamene di quelle divisioni il cui quoziente non supera il 9, mentre cancella quelle che non sono utilizzabili per il suo lavoro.

Ogni bambino dispone di 81 moduli, raccolti in una busta o rilegati in forma di libretto.

Si comincia prendendo in considerazione le 81 perle verdi nella loro scatola e i 9 birillini che si dispongono lungo la striscia verde che in alto limita la tavola. Spiegheremo ai bambini che ogni birillo deve ricevere la stessa quantità di perle.

L’operazione inizia assegnando una perla a ciascun birillo e, conclusa una prima distribuzione, si continuerà fino all’esaurimento del dividendo.

Poi si conta il numero delle righe di 9 perle ciascuna che si sono potute organizzare: ce lo indicherà anche il corrispondente numero, scritto sulla colonna a sinistra della tavola.

Il bambino, sul modulo, sotto la parola dividendo scriverà 81, sotto la parola divisore 9, sotto quoziente ancora 9 e sotto resto 0. I termini dell’operazione, ogni volta che ci si imbatte in una divisione esatta, vengono evidenziati sottolineandoli con un colore brillante.

Dopo aver dato al bambino l’indicazione che  nessun quoziente e nessun divisore possono essere maggiori di 9, e che nessun resto può essere maggiore o uguale al divisore. Così, dopo aver completato la tavola, il bambino si accerta che con 81 perle non può organizzare nessun’altra divisione.

Rimuoviamo una perla, riducendo il dividendo a 80, e ripetiamo la distribuzione.

Il bambino calcola che 80:9 è uguale a 8, ma gli rimangono 8 perle. Scrive sul modulo. A questo punto rimuove un birillino, riducendo così a 8 il divisore.

Ripetendo la distribuzione scopre che, nonostante abbia dato 9 perle ad ognuno degli 8 birillini, gliene rimangono ancora 8, che è una quantità di perle uguale al divisore. Per questo non si può, con 80 perle, procedere oltre.

L’esercizio riprende, rimuovendo una perla (ora sono 79), ma ricollocando al suo posto il nono birillino. E così via.

Il procedimento seguito si può così riassumere:
– partendo da un dividendo di 81 perle, suddividerlo successivamente per tutti i divisori possibili da 9 a 1, al fine di ottenere quozienti non superiori a 9
– poi, togliere una perla e suddividere il nuovo dividendo come sopra
– procedere così togliendo sempre una perla e suddividendo tutti i nuovi dividendi per tutti i divisori da 9 a 1.

A conclusione dell’esplorazione, il bambino avrà organizzato moltissime divisioni, delle quali è necessario memorizzare soltanto quelle esatte (che saranno in totale 81).

Ogni volta il bambino scrive sui moduli come già spiegato, ma tenendo presente che per ogni nuovo dividendo si usa un nuovo modulo.

Sempre riguardo ai moduli, usando quelli presentati come seconda versione si hanno tre casi:
– il modulo risulta riempito completamente: col dividendo 9 ed è l’unico caso (da 9:9 a 9:1)
– il modulo risulta riempito soltanto nella parte superiore: cioè là dove i divisori sono alti; per esempio col dividendo 56 (da 56:9 a 56:6)
– il modulo risulta riempito soltanto nella parte inferiore: cioè là dove i divisori sono bassi; per esempio col dividendo 5 (da 5:5 a 5:1)

Usando invece i moduli nella prima versione, il bambino, per ogni dividendo, prende in considerazione soltanto i possibili divisori. E, per questo, è la versione di moduli che si preferisce utilizzare.

Tutti gli altri esercizi che derivano da questa presentazione si sviluppano su punti di coscienza successivi da porre all’attenzione del bambino:
– dalle sole divisioni esatte o complete, alla divisione come operazione inversa della moltiplicazione
– dai divisori possibili di un numero fino al concetto di divisibilità.

L’età per questo genere di attività si situa intorno ai 6 anni.

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Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

Presentazione 1 – eseguire divisioni con la tavola forata

Materiali:
– tavola forata per la memorizzazione della divisione
– una ciotola
– cartellini delle divisioni da svolgere (o cartellini bianchi e penna nera) in una scatolina
– tavolo o tappeto.

Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione
cartellini delle divisioni da svolgere

Presentazione:
– invitiamo il bambino ad unirsi a noi nell’esercizio dicendo: “Oggi ti mostrerò un nuovo modo per fare le divisioni” e chiediamogli di srotolare un tappeto
– andiamo allo scaffale della matematica, indichiamo il materiale e diciamo: “Questa è la tavola forata della divisione”
– portiamo il materiale al tappeto
– mettiamo la tavola al centro del piano di lavoro ed esaminiamola col bambino
– indichiamo i fori lungo il margine superiore che servono per i birilli e che ci indicano il divisore
– indichiamo i fori più piccoli sulla tavola, dove metteremo le perle che indicano il dividendo
– scegliamo una divisione tra i cartellini delle divisioni pronte, oppure scriviamola su un cartellino bianco


– diciamo al bambino che per questo esercizio abbiamo due regole: il risultato non può essere più grande di 9, e il resto non può essere uguale o più grande del divisore
– contiamo le perle verdi che rappresentano il dividendo e mettiamole in una ciotola
– mettiamo i birilli che rappresentano il divisore lungo il margine superiore della tavola


– distribuiamo le perle procedendo sempre da sinistra a destra sotto ai birilli

– poi distribuiamo la seconda fila di perle

– e continuiamo in questo modo finché tutte le perle non saranno distribuite equamente sotto ad ogni birillo


– chiediamo: “Quante perle ha ricevuto ogni birillo?”
– il bambino risponde e registra l’operazione e il risultato sul quaderno

– chiediamo al bambino di prendere una nuova divisione da svolgere e di leggerla a voce alta
– ripetiamo il processo
– al termine chiediamo al bambino se gli piacerebbe fare una divisione da solo, quindi prendiamo una divisione da svolgere e leggiamola a voce alta
– il bambino completa il processo.

Note:
– per i primi esercizi è meglio scegliere divisioni senza resto.

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Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

Presentazione 2 – moduli per la divisione

Materiale:
– tavola forata per la divisione
– moduli per la divisione sciolti o rilegati in forma di libretto
– tavolo o tappeto
– una ciotola.

Presentazione:
– esaminiamo col bambino i moduli. Indichiamo l’intestazione, su cui è scritta la parola ‘divisione’ e le intestazioni delle quattro colonne: dividendo, divisore, quoziente, resto
– prendiamo un modulo e scriviamo come intestazione 81
– chiediamo al bambino di contare 81 perle e di metterle nella ciotola
– diciamo al bambino che vogliamo distribuire le 81 perle tra 9 birilli
– ricordiamo le due regole della tavola forata: il risultato non può essere più grande di 9, e il resto non può essere uguale o più grande del divisore
– mettiamo i 9 birilli lungo il margine superiore della tavola
– scriviamo sul modulo la prima divisione, cioè 81 (dividendo) 9 (divisore)
– distribuiamo le 81 perle sulla tavola procedendo sempre da sinistra a destra per completare le file e scendendo poi alla fila successiva
– indichiamo la tavola: distribuendo 81 perle tra 9 birilli, ogni birillo ha ricevuto 9 perle
– scriviamo 9 nella colonna quoziente e rileggiamo per intero l’operazione che abbiamo scritto sul modulo
– la ciotola delle perle è vuota: questo significa che il resto è 0, quindi scriviamo 0 sul modulo
– diciamo al bambino che le divisioni senza resto sono le più importanti di tutte, e che per ricordarle possiamo sottolineare sul modulo

– togliamo le 81 perle dalla tavola e rimettiamole nella ciotola
– diciamo al bambino che ora proveremo a distribuire le 81 perle tra 8 birilli invece che 9, quindi togliamo un birillo dalla tavola
– ricordiamo le due regole della tavola forata: il risultato non può essere più grande di 9, e il resto non può essere uguale o più grande del divisore
– distribuiamo le perle tra gli otto birilli, come abbiamo già fatto nella divisione precedente

– contiamo le perle avanzate nella ciotola: sono 9! Siccome 9 supera il divisore, che è 8, e siccome non abbiamo spazio sulla tavola per queste perle avanzate, non possiamo eseguire questa divisione con la tavola
– rimettiamo le 81 perle nella ciotola e proviamo a dividerle per 7, poi ripetiamo anche dividendole per 6 e se il bambino lo desidera per gli altri numeri inferiori
– osserviamo coi bambini che il resto diventa sempre più grande se il dividendo diventa sempre più piccolo
– per questo motivo sul modulo dell’81 possiamo scrivere soltanto 81:9=9, resto 0
– liberiamo la tavola, prendiamo un nuovo modulo e scriviamo nell’intestazione 80
– contiamo 80 perle e mettiamole nella ciotola
– diciamo al bambino che vogliamo distribuire le 80 perle tra 9 birilli
– ricordiamo le due regole della tavola forata: il risultato non può essere più grande di 9, e il resto non può essere uguale o più grande del divisore
– mettiamo i 9 birilli lungo il margine superiore della tavola
– scriviamo sul modulo la prima divisione, cioè 80 (dividendo) 9 (divisore)
– distribuiamo le 80 perle sulla tavola procedendo sempre da sinistra a destra per completare le file e scendendo poi alla fila successiva
– indichiamo la tavola: distribuendo 80 perle tra 9 birilli, ogni birillo ha ricevuto 8 perle
– scriviamo 8 nella colonna quoziente e rileggiamo per intero l’operazione che abbiamo scritto sul modulo
– la ciotola delle perle ne contiene 8: questo significa che il resto è 8, quindi scriviamo 8 sul modulo
– anche con l’80 non possiamo continuare oltre il 9 perchè il resto supererebbe il 9
– liberiamo la tavola, prendiamo un nuovo modulo e scriviamo nell’intestazione 79
– contiamo 79 perle e mettiamole nella ciotola
– diciamo al bambino che vogliamo distribuire le 79 perle tra 9 birilli
– ricordiamo le due regole della tavola forata: il risultato non può essere più grande di 9, e il resto non può essere uguale o più grande del divisore
– mettiamo i 9 birilli lungo il margine superiore della tavola
– scriviamo sul modulo la prima divisione, cioè 79 (dividendo) 9 (divisore)
– distribuiamo le 79 perle sulla tavola procedendo sempre da sinistra a destra per completare le file e scendendo poi alla fila successiva
– indichiamo la tavola: distribuendo 79 perle tra 9 birilli, ogni birillo ha ricevuto 8 perle
– scriviamo 8 nella colonna quoziente e rileggiamo per intero l’operazione che abbiamo scritto sul modulo
– la ciotola delle perle ne contiene 7: questo significa che il resto è 7, quindi scriviamo 7 sul modulo
– anche col 79  non possiamo continuare oltre il 9 perchè il resto supererebbe il 9


Note:
– dopo aver dato queste indicazioni, il bambino continua a lavorare col materiale e gli altri dividendi, registrando sempre il suo lavoro e sottolineando sempre le divisioni senza resto
– non è necessario che lavori con tutti i dividendi, ciò che importa è che  comprenda il procedimento
– se il bambino non lo ha notato da solo, dopo aver svolto un certo numero di esercizi con i moduli possiamo attirare la sua attenzione sui rapporti tra dividendo, divisore e quoziente, ad esempio:
12 : 4 = 3 e 12 : 3 = 4.

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Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione
Presentazione 3 – tavola di controllo della divisione

Materiale:
– tavola forata per la divisione
– cartellini delle divisioni da svolgere
– tabella di controllo I della divisione.

Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione
 tabella di controllo I della divisione

Presentazione:
– scegliamo una divisione,
– copiamo la divisione sul quaderno


– stabiliamo il dividendo contando le perle verdi e mettendole nella ciotola
– stabiliamo il divisore mettendo sulla tavola i birilli verdi corrispondenti


– distribuiamo il dividendo
– registriamo  il numero di perle assegnate a ogni birillo (quoziente)


– controlliamo il risultato sulla tavola di controllo


– togliamo i birilli e le perle
– scegliamo un’altra divisione
– eseguiamola come fatto con la prima
– controlliamo sulla tavola di controllo il risultato.

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Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

Esercizi con la tavola forata della divisione

Scopo:
– memorizzare le divisioni
– acquisire familiarità con i modi in cui i numeri possono essere divisi
– dimostrare che ogni numero è divisibile e solo per alcuni numeri
– mostrare la relazione tra moltiplicazione e divisione
– fare esperienze concrete con la divisione utilizzando come divisore massimo il 9
– sperimentare a livello sensoriale la relazione inversa tra divisione e moltiplicazione.

Controllo dell’errore:
– i birilli e i fori per le perle possono fungere da controllo dell’errore
– la tavola di controllo
– la tavola I della divisione.

Età:
– dai 5 e mezzo agli 8 anni.

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Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

DIY

Questo è un esempio di tavola stampabile usata con i Lego:

Tavola forata Montessori per la memorizzazione della divisione

ANALISI LOGICA – materiale stampabile e stella logica Montessori

ANALISI LOGICA – materiale stampabile e stella logica Montessori, per conoscere i complementi indiretti e analizzare la frase semplice e complessa.

Scatola C1a per l’analisi logica

Le frecce riportano soltanto le domande che i bambini usano per analizzare la frase. Per comporre la stella logica 1 (su foglio A 3) basta ritagliare gli elementi e incollarli sul foglio seguendo il modello:

Le stelle logiche in commercio per il livello 1 sono così:

simboli muti:

– cerchi rossi con la scritta PREDICATO
– cerchi neri grandi  (per il soggetto)
– cerchi neri medi (per il complemento oggetto o diretto)
– cerchi arancio piccoli (per i complementi indiretti)
– cerchi azzurri piccoli (per il complemento di specificazione)
– triangoli azzurri (per l’attributo e per il complemento predicativo e la parte nominale del predicato quando sono rappresentati da un aggettivo)
– triangoli neri (per l’apposizione e per il complemento predicativo e la parte nominale del predicato quando sono rappresentati da un sostantivo)

frecce nere:

– chi è che?… che cosa è che?… (per il soggetto)
– chi? che cosa? (per il complemento oggetto o diretto)
– con quale caratteristica? (per apposizione  e per il complemento predicativo e il nome del predicato nominale quando sono rappresentati da un sostantivo)

– per i complementi più importanti, frecce arancio con le domande:

– …chi? … che cosa? (per i complementi indiretti in generale)
– a chi? a che cosa? (per il complemento di termine)
– per mezzo di chi? per mezzo di che cosa? (per il complemento di mezzo o strumento)
– come? in che modo? in che maniera? (per il complemento di modo o maniera)
– dove? (per il complemento di luogo)
– quando? (per il complemento di tempo)
– perchè? per quale motivo? per quale causa? (per il complemento di causa)
– con chi? con che cosa? (per il complemento di compagnia e unione)
– da chi? da che cosa? (per il complemento di agente e causa efficiente)
– per quale fine? per quale scopo? (per il complemento di fine o scopo)
– da chi? da che cosa? da dove? (per il complemento di origine o separazione)
– fatto di che cosa? di quale materia? (per il complemento di materia)

– per gli altri complementi indiretti frecce arancio con le domande:

– dove? in quale luogo? (per il complemento di stato in luogo)
– dove? verso dove? (per il complemento di moto a luogo)
– da dove? da quale luogo? (per il complemento di moto da luogo)
– per dove? attraverso quale luogo? (per il complemento di moto per luogo)
– quando? a quando? per quando? in quale periodo? (per il complemento di tempo determinato)
– per quanto tempo? in quanto tempo? da quanto tempo? (per il complemento di tempo continuato)
– di chi? di che cosa? (per il complemento di abbondanza o privazione)
– di chi? di che cosa? a proposito di chi? a proposito di che cosa? (per il complemento di argomento)
– di che cosa? per che cosa? a che cosa? con che cosa? (per il complemento di colpa e pena)
– nonostante chi? nonostante che cosa? (per il complemento concessivo)
– di chi? di che cosa? di quale nome? (per il complemento di denominazione)
– quanto? a che distanza? (per il complemento di distanza)
– ogni quanto? in quale proporzione o distribuzione? (per il complemento distributivo)
– senza chi? senza che cosa? eccetto chi? eccetto che cosa? (per il complemento di esclusione)
– a quanti anni? di quanti anni? (per il complemento d’età)
– per che cosa? limitatamente a che cosa? (per il complemento di limitazione)
– di chi? di che cosa? quanto chi? quanto che cosa? come chi? come che cosa? (per il complemento di paragone)
– tra chi? tra che cosa? (per il complemento partitivo)
– di che qualità? come? (per il complemento di qualità)
– quanto? di quanto? per quanto? (per il complemento di quantità o misura)
– tra chi? tra quali cose? (per il complemento di rapporto o relazione)
– al posto di chi? al posto di cosa? invece di chi? invece di che cosa? (per il complemento di sostituzione o scambio)
– quanto? a quanto? (per il complemento di stima e prezzo)
– per chi? per che cosa? a vantaggio o a danno di chi? a vantaggio o a  danno di che cosa? (per il complemento di vantaggio e svantaggio)

frecce azzurre:

– – di chi? di che cosa? (per il complemento di specificazione)
– con quale caratteristica? (per l’attributo e per il complemento predicativo e la parte nominale del predicato quando sono rappresentati da un aggettivo)

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Scatola C1b per l’analisi logica

E’ anche detta scatola ponte perchè le frecce riportano le domande che i bambini usano per analizzare la frase da un lato e il nome dell’elemento della frase dall’altro. Per comporre la stella logica 2 (su foglio A3) basta ritagliare gli elementi e incollarli sul foglio seguendo il modello:

simboli muti:

– cerchi rossi con la scritta PREDICATO
– cerchi neri grandi  (per il soggetto)
– cerchi neri medi (per il complemento oggetto o diretto)
– cerchi arancio piccoli (per i complementi indiretti)
– cerchi azzurri piccoli (per il complemento di specificazione)
– triangoli azzurri (per l’attributo e per il complemento predicativo e la parte nominale del predicato quando sono rappresentati da un aggettivo)
– triangoli neri (per l’apposizione e per il complemento predicativo e la parte nominale del predicato quando sono rappresentati da un sostantivo)

frecce nere (stampate fronte e retro):

– chi è che?… che cosa è che? /soggetto
– chi? che cosa? / complemento oggetto
– con quale caratteristica?/ apposizione
– con quale caratteristica?/ complemento predicativo (quando è un sostantivo)
– con quale caratteristica?/ nome del predicato (quando è un sostantivo)

– per i complementi più importanti, frecce arancio stampate fronte e retro:

– …chi? … che cosa? /complementi indiretti
– a chi? a che cosa? / complemento di termine
– per mezzo di chi? per mezzo di che cosa? / complemento di mezzo o strumento
– come? in che modo? in che maniera? / complemento di modo o maniera
– dove? / complemento di luogo
– quando? /complemento di tempo
– perchè? per quale motivo? per quale causa? / complemento di causa
– con chi? con che cosa? / complemento di compagnia e unione
– da chi? da che cosa? / complemento di agente e causa efficiente
– per quale fine? per quale scopo? / complemento di fine o scopo
– da chi? da che cosa? da dove? / complemento di origine o separazione
– fatto di che cosa? di quale materia? / complemento di materia

– per gli altri complementi indiretti frecce arancio stampate fronte e retro:

– dove? in quale luogo? / complemento di stato in luogo
– dove? verso dove? / complemento di moto a luogo
– da dove? da quale luogo? / complemento di moto da luogo
– per dove? attraverso quale luogo? / complemento di moto per luogo
– quando? a quando? per quando? in quale periodo? / complemento di tempo determinato
– per quanto tempo? in quanto tempo? da quanto tempo? / complemento di tempo continuato
– di chi? di che cosa? / complemento di abbondanza o privazione
– di chi? di che cosa? a proposito di chi? a proposito di che cosa? / complemento di argomento
– di che cosa? per che cosa? a che cosa? con che cosa? /complemento di colpa e pena
– nonostante chi? nonostante che cosa? / complemento concessivo
– di chi? di che cosa? di quale nome? / complemento di denominazione
– quanto? a che distanza? / complemento di distanza
– ogni quanto? in quale proporzione o distribuzione? / complemento distributivo
– senza chi? senza che cosa? eccetto chi? eccetto che cosa? / complemento di esclusione
– a quanti anni? di quanti anni? / complemento d’età
– per che cosa? limitatamente a che cosa? / complemento di limitazione
– di chi? di che cosa? quanto chi? quanto che cosa? come chi? come che cosa? / complemento di paragone
– tra chi? tra che cosa? / complemento partitivo
– di che qualità? come? / complemento di qualità
– quanto? di quanto? per quanto? / complemento di quantità o misura
– tra chi? tra quali cose? / complemento di rapporto o relazione
– al posto di chi? al posto di cosa? invece di chi? invece di che cosa? / complemento di sostituzione o scambio
– quanto? a quanto? / complemento di stima e prezzo
– per chi? per che cosa? a vantaggio o a danno di chi? a vantaggio o a  danno di che cosa? / complemento di vantaggio e svantaggio

frecce azzurre stampate fronte e retro:

– con quale caratteristica? / attributo
– con quale caratteristica? / complemento predicativo (quando è un aggettivo)
– con quale caratteristica? / parte nominale del predicato (quando è un aggettivo)
– di chi? di che cosa? / per il complemento di specificazione

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Scatola C1c per l’analisi logica col metodo Montessori

Le frecce riportano soltanto i nomi degli elementi della frase. Per comporre la stella logica 3 (su foglio A3) basta ritagliare gli elementi e incollarli sul foglio seguendo il modello:

simboli:

– cerchi rossi con la scritta PREDICATO
– cerchi neri grandi  (per il soggetto)
– cerchi neri medi (per il complemento oggetto o diretto)
– cerchi arancio piccoli (per i complementi indiretti)
– cerchi azzurri piccoli (per il complemento di specificazione)
– triangoli azzurri (per l’attributo e per il complemento predicativo e la parte nominale del predicato quando sono rappresentati da un aggettivo)
– triangoli neri (per l’apposizione e per il complemento predicativo e la parte nominale del predicato quando sono rappresentati da un sostantivo)

frecce nere:

– soggetto
– complemento oggetto
– apposizione
– complemento predicativo (quando è un sostantivo)
– nome del predicato (quando è un sostantivo)

– per i complementi più importanti, frecce arancio:

– complementi indiretti
– complemento di termine
– complemento di mezzo o strumento
– complemento di modo o maniera
– complemento di luogo
– complemento di tempo
– complemento di causa
– complemento di compagnia e unione
– complemento di agente e causa efficiente
– complemento di fine o scopo
– complemento di origine o separazione
– complemento di materia

– per gli altri complementi indiretti frecce arancio:

– complemento di stato in luogo
– complemento di moto a luogo
– complemento di moto da luogo
– complemento di moto per luogo
– complemento di tempo determinato
– complemento di tempo continuato
– complemento di abbondanza o privazione
– complemento di argomento
– complemento di colpa e pena
– complemento concessivo
– complemento di denominazione
– complemento di distanza
– complemento distributivo
– complemento di esclusione
– complemento d’età
– complemento di limitazione
– complemento di paragone
– complemento partitivo
– complemento di qualità
– complemento di quantità o misura
– complemento di rapporto o relazione
– complemento di sostituzione o scambio
– complemento di stima e prezzo
– complemento di vantaggio e svantaggio

frecce azzurre:

– attributo
– complemento di specificazione
– complemento predicativo (quando è un aggettivo)
– parte nominale del predicato (quando è un aggettivo).

101 e più lettini montessoriani – MONTESSORI DA ZERO A 3 ANNI

101 e più lettini montessoriani – MONTESSORI DA ZERO A 3 ANNI da realizzare in proprio o da acquistare, con idee per arredare la stanza del bambino piccolo e tutorial.

Essenzialmente il famoso “lettino montessoriano” è un letto molto basso e decisamente più spazioso di quelli che vengono in media preparati per i bambini a partire dai 7 mesi d’età, e che ancora troppo sono rappresentati dai lettini con le sbarre.
Nella pratica esistono soluzioni a centinaia che rispondono ai principi pedagogici che stanno dietro al lettino montessoriano, e possiamo raggrupparle così:
un materasso o futon posato sul pavimento, su di un tappeto o su un pezzo di moquette o su dei tatami;
un materasso posato su una tavola di legno rialzata di non più di 8 cm da terra (semplice soluzione fai da te, con innumerevoli varianti di costruzione)
un letto montessoriano acquistato pronto
una struttura ricavata da altri mobili: segare le gambe di un economico letto Ikea è la soluzione più praticata, almeno nel web, ma si può anche rovesciare un tavolo, usare la struttura di una vecchia libreria, ecc…
una struttura auto-costruita, che naturalmente richiede qualche nozione di falegnameria, ma non è impossibile.
Per tutte queste varianti, poi, è sempre possibile sbizzarrirsi con tendine, paracolpi, baldacchini, ecc…

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101 e più lettini montessoriani – MONTESSORI DA ZERO A 3 ANNI

1.101 e più lettini montessoriani – Lettino Kidkraft a slitta, misura 157 x 73 x 55 cm e costa € 148,98 su Amazon:

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2. 101 e più lettini montessoriani – Dal sito Instructables questo telaio solleva il materasso di circa 4 cm, cioè per un’altezza sufficiente ad assicurare il flusso d’aria e isolarlo dal pavimento. E una soluzione davvero economica e può essere realizzata velocemente e facilmente. Con tutorial fotografico:

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3. Idea di allestimento per chi sceglie il solo materasso, qui:

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4. idea semplicissima (fonte originale sconosciuta): se temete che il bimbo rotoli nel sonno fuori dal materasso, forse basterà mettere un noodle di schiuma galleggiante tra materasso e lenzuolo…

L’idea applicata qui:

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5. Lettino impilabile di Mithaly, misure 125 x 66 x 31,5 cm, impilabile, costa € 310 (materasso e cuscino inclusi):

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6.101 e più lettini montessoriani – Semplicissima struttura, con tutorial, qui:

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7. Lettino con arcobaleno (fonte originale sconosciuta):

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8. 101 e più lettini montessoriani – Anche per questo letto c’è solo l’immagine:

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9. Cameretta con lettino (solo immagine) qui:

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10. Il lettino Woodly costa € 785, senza materasso, e misura 126 x 66 x 30 cm:viene consigliato per bambini da 7 mesi fino al metro di altezza, in seguito propongono letti bassi come questo (misure 200 x 120 cm,  € 1.290 con futon: 

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11. struttura realizzata con quattro pallet, tutorial qui:

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12. i lussuosi lettini Flowerssori componibili (questo costa €1.940,00):

e il lettino (€1.276,00)

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13. 101 e più lettini montessoriani – Il famoso letto Ikea Kura senza piedini,

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14.  e con tutorial di Ikea Hackers per la trasformazione:

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15. Lettino Mamakids, misura 120 x 60 cm, è alto da terra 30 cm e costa € 229,00 senza materasso:

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16. Tutorial per struttura molto economica e semplice da realizzare qui:

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17.101 e più lettini montessoriani – Il tutorial per realizzare questo lettino non è chiarissimo. La struttura è stata realizzata in legno e rivestita di tessuto, ha una testata sempre rivestita, ed è stata completata con un baldacchino Ikea con zanzariera.

Un letto così, se non si è falegnami provetti, è facilmente ottenibile segando le gambe (possibilmente prima del montaggio), ad esempio di un letto Ikea  FJELLSE (€ 54,49):

L’idea è applicata qui:

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18. altra trasformazione da Ikea Hackers del letto Kura:

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19. 101 e più lettini montessoriani – Lettino con alberi (solo immagine, fuori produzione, era in vendita qui):


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20.101 e più lettini montessoriani – Lettino impilabile Weber Industries, misura 193 x 95 x 20 cm e costa € 80,31

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21. 101 e più lettini montessoriani – Altra variante di pedana per il materasso; non c’è tutorial e non sono riuscita a risalire al sito originale, ma l’idea mi sembra molto semplice e utile:

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22. Bellissimo lettino con struttura adatta a sospendere i mobiles (solo immagine) qui:

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23. Ancora Ikea Kura, qui (solo immagine):

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24. 101 e più lettini montessoriani – Lettino montessoriano su pedana di legno, con tenda (solo immagine) qui:

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25. Lettino Bio-Kinder in legno di pino bio, misura 70 x 140 ed è alto 18 cm e costa € 159,95 (senza materasso):

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26. 101 e più lettini montessoriani – Cameretta montessoriana con letto su pedana, qui:

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27. schema per la realizzazione del lettino montessoriano (in pollici); 38 pollici = circa 1 metro;  26 pollici = circa 70 cm; 4 pollici = circa 10 cm. Qui:

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28. 101 e più lettini montessoriani – Semplice allestimento, qui:

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29. In vendita qui  il lettino di ispirazione montessoriana “Tutti giù per terra”:

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30. Lettino Tmobilier in faggio, misura 129,2 x 65,7 cm ed è alto 11 cm. Costa € 197,00:

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31. Progetto e tutorial per realizzare il lettino montessoriano a casetta qui:

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32. Cameretta con materasso sul pavimento (solo immagine) qui:

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33. 101 e più lettini montessoriani – Semplice allestimento trovata in rete (non sono riuscita a risalire alla fonte):

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34. In vendita su Dawanda misura 190 x 90 cm e costa € 175,00

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35. Altra rivisitazione del letto Kura di Ikea (solo immagine) qui:

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36. 101 e più lettini montessoriani – Per questa semplice soluzione comprate una base per letti Ikea (la Lönset 90 x 200 cm costa 32 €), aggiungete dei corti piedini di legno, ed è fatta:

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37. letto su pedana e tappeto (solo immagine) qui:

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38.101 e più lettini montessoriani – Tutorial dettagliato per il lettino montessoriano con sponde, qui:

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39. Lettino montessoriano Bonnesoeurs. Misura 90 x 140 cm, è alto 12 cm e costa € 748,00 (materasso incluso):

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40. Cameretta con materasso su pedana in legno (solo immagine) qui:

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41. letto montessoriano fai da te, senza tutorial ma intuitivo, qui:

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42. Lettino montessoriano (solo immagine), qui:

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43. lettino montessoriano con struttura rivestita (solo immagine) qui:

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44. Lettino su tatami (solo immagine) qui:

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45.  101 e più lettini montessoriani – testata del letto dipinta (solo immagine) qui:

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46. Lettino – casetta (solo immagine) qui:

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47. 101 e più lettini montessoriani – Cameretta con lettino, solo immagine, qui:

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48. lettino montessoriano in vendita su Etsy  a  387,49 (ma non spediscono in Italia):

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49. Lettino tradizionale, ma con gambe tagliate, solo immagine, qui:

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50. Letto doppio, qui (solo immagine):

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51. Lettino montessoriano fai da te, senza tutorial ma molto intuitivo, qui:

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52.  101 e più lettini montessoriani – Altro angolo del sonno (solo immagine) qui:

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53. Lettino montessoriano con sponde, qui:

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54. Progetto di letto con vano portaoggetti di Instuctables:

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55. Lettino con tavola rialzata (solo immagine) qui:

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56. 101 e più lettini montessoriani – Cameretta con materasso sul tappeto (solo immagine) qui:

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57. 101 e più lettini montessoriani – Futon grande (solo immagine) qui:

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58. Letto di Perludi AMBERintheSKY, costa € 2.400 ed è disponibile in vari colori  (misura materassi 190 x 90 cm – non inclusi):

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59. 101 e più lettini montessoriani – Lettino montessoriano, qui:

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60. da tavolo a lettino montessoriano (solo immagine) qui:

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61. Letto montessoriano a casetta di Lilgaea per materasso 140 x 190 cm (non incluso). Costa € 930.00

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62. materasso su pedana in legno (solo immagine) qui:

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63. Struttura in legno e testiera imbottita, con baldacchino (solo immagine) qui:

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64. Lettino auto-prodotto in legno rivestito di stoffa (solo immagine, non c’è tutorial), qui:

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65. Angolo del sonno, solo immagine (non ho trovato la fonte originale):

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66. cameretta montessoriana (solo immagine) qui:

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67. lettino montessoriano, qui:

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68. Cameretta con lettino montessoriano (solo immagine) qui:

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69. materasso a terra (solo immagine) qui:

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70. materasso su futon (solo immagine) qui:

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71. letto in legno auto – costruito (solo immagini) qui:

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72. Lettino futon in vendita da Madori, in tre misure:

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73. cameretta con letto montessoriano (solo immagine) qui:

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74. letto montessoriano (solo immagine) qui:

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75. lettino con tavola e topponcino (solo immagine) qui:

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76. Cameretta con lettino, qui:

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77. cameretta con lettino montessoriano (solo immagine) qui:

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78. La Die Möbelschmiede – Naturmöbel tedesca produce mobili in stile Montessori e Waldorf, tra i quali i letti Pippo, impilabili, in varie misure e in vendita a partire da € 200

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79. Cameretta con lettino, qui:

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80. Questo lettino montessoriano è stato realizzato da una coppia di artisti per la loro figlia seguendo le indicazioni del libro  How To Build Your Own Living Structures (1974) dell’architetto Ken Isaacs.

Il libro, che si trova in rete facilmente in rete in pdf, è una guida pratica e filosofica su come realizzare una varietà notevole di strutture e pezzi d’arredamento utilizzando un sistema economico e molto flessibile, fondato sull’uso di assi forate e bulloni (un po’ il principio del Meccano o degli scaffali HEJNE di Ikea, per capirsi). E in effetti le sue pagine somigliano un po’ alle istruzioni Ikea, ma i testi che accompagnano i progetti sono molto hippy e parlano di bellezza di lavorare all’aperto e di critica al consumismo. Qui:


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81. cameretta con lettino (con aggiunta di sponda laterale), solo immagine, qui:

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82. Letto con struttura in legno, solo immagine, qui:

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83. Cameretta con lettino e tappeto per le attività (solo immagine) qui:

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84. Cameretta per piccolissimi utilizzando prodotti Ikea, qui:

ed evoluzione:

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85. Letto e idee per la cameretta, solo immagini, qui:

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86. Questa interpretazione del lettino montessoriano è di Kam-Kam aggiunge al classico lettino Montessori una parte superiore di tessuto pesante e modellabile in vari modi. Il lettino può offrire così i vantaggi della cesta (per i primi mesi) e quelli del lettino con protezioni sempre minori, fino ad essere rimosse: 

87. Cameretta (solo immagine) qui:

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88.  Lettino Dearkids Mammolo, in tantissimi colori, costa 500.15 €

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89. Cameretta in stile montessoriano, solo immagine, qui:

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90. esempio per ridurre lo spazio per i piccolissimi, solo immagine, qui:

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91. Insolito lettino montessoriano di FUBU per i piccoli:

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92. Cameretta montessoriana, solo immagine, qui:

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93. Cameretta, solo immagine, qui:

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94. Lettino montessoriano con paracolpi e riduzioni, solo immagine, qui:

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95. Cameretta, solo immagine, qui:

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96. cameretta con lettino Montessori, qui:

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97. A questi lettini è stata aggiunta una sponda trasparente… è vero che questa soluzione non ostacola l’osservazione dell’ambiente, ma comunque limita l’autonomia del bambino, cioè la libera fruizione del letto e la libera esplorazione dello spazio preparato circostante. Solo immagine, qui:

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98. Cameretta per i più piccoli, solo immagine, qui:

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99. Lettino impilabile in moltissimi colori Stacking bedmisura 70 x 140 cm ed è alto 24 cm. Costa € 483

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100. materasso su tappeto, qui:

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101. Lettino con sponda rimovibile (solo immagine) qui:

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102. Lettino per mansarde, solo immagine, qui:

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103. Lettino impilabile De Breuyn in bianco, grigio, blu o giallo, misura 94 x 204 cm, è alto 25 cm e costa 599,00 €

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la collezione continua qui:

62. Erosione del suolo – Esperimenti scientifici – L’importanza del verde

Erosione del suolo – Esperimenti scientifici – L’importanza del verde

Erosione del suolo – Questo esperimento sull’erosione del suolo, che ha un impatto visivo formidabile anche per la sua semplicità, serve a dimostrare la relazione esistente tra precipitazioni, erosione del suolo, tutela dei corsi d’acqua e vegetazione.

Un esperimento estremamente semplice che sottolinea quanto sia importante la copertura vegetale del terreno.

Si può proporre in tre varianti:
– predisponendo la semina di piantine
– utilizzando piante pronte da  trapiantare
– utilizzando campioni di suolo.

Erosione del suolo – Esperimento – Prima variante

Prepariamo tre bottiglie di plastica uguali, ritagliamole come mostrato nelle foto e posizioniamole su una superficie piana (io le ho incollate con la colla a caldo su una tavoletta di compensato):

l’imboccatura delle tre bottiglie deve sporgere un po’ fuori dal piano d’appoggio. In ogni bottiglia distribuiamo la stessa terra, in pari quantità, premendola bene per compattarla quanto più possibile. La terra deve essere al di sotto del livello dell’apertura della bottiglia:

Tagliamo il fondo di altre tre bottiglie di plastica trasparente, e pratichiamo due fori per inserire la cordicella. Queste coppette hanno la funzione di raccogliere, durante l’esperimento vero e proprio, l’acqua in eccesso delle innaffiature che riproduce l’acqua piovana:

Poi rimettiamo il tappo alla prima bottiglia, dove semineremo:

e mettiamo nella seconda bottiglia un letto di residui vegetali morti (rametti, cortecce, foglie secche, radici morte).

Nella terza bottiglia lasceremo solo la terra.

Spargiamo i semi nella prima bottiglia (io ho scelto crescione, basilico ed erba cipollina), copriamo con un velo di terra e premiamo un po’, poi innaffiamo.

Possiamo utilizzare la parte di bottiglia tagliata per creare una serra che aiuterà i semi a germogliare più velocemente:

Esponiamo alla luce del sole, e prendiamoci cura della nostra semina finchè le pantine non si saranno ben sviluppate. L’esperimento vero e proprio si potrà fare solo allora…

Questa variante  è particolarmente adatta ad essere proposta ai bambini più piccoli, perchè genera curiosità ed aspettative, invita a prendersi cura nel tempo del terreno di semina e stimola l’osservazione del processo di sviluppo della pianta a partire dal seme.

Un processo completo come questo, insegna ai bambini piccoli tantissimi concetti che possono apparire “troppo complicati”, e crea un legame col mondo reale: la pianta viene dal seme (e non dal supermercato o dal fiorista). Quando poi, dopo tanta attesa e tante cure, avremo le piantine nella prima bottiglia, e dopo che chissà quante volte i bambini avranno guardato le altre due e quelle strane coppette facendosi tutte le loro domande, sarà indimenticabile quello che vedranno…

Senza dover dare particolari “spiegazioni” verbali (i piccoli possono apprendere concetti astratti attraverso la loro esperienza e non dalle nostre parole astratte), anche se forse solo i più grandi potranno arrivare all’idea di erosione del suolo, sicuramente tutti avranno chiaro il legame verde=pulito.

Facendo invece l’esperimento con bambini della scuola primaria, che già hanno affrontato i temi dell’ecologia, dell’impoverimento del suolo, della franabilità del terreno legata al diboscamento, della tutela dei corsi d’acqua, tutti questi concetti si chiariranno davvero “in un colpo d’occhio”.

Una volta che le nostre piantine si saranno sviluppate, potremo osservare acqua limpida uscire dalla prima bottiglia, ed acqua progressivamente più sporca dalla seconda e dalla terza; ecco le immagini scattate un paio di settimane dopo la semina:

Erosione del suolo – Esperimento – Variante due

Acceleriamo il processo sostituendo alla semina il trapianto di piantine già sviluppate (io avevo dei gerani):

e naturalmente in questo caso togliamo il tappo anche dalla prima bottiglia:

Ora versiamo la stessa quantità di acqua in ogni bottiglia. Perchè la cosa sia più chiara possibile,  e ogni concetto passi attraverso l’esperienza diretta, possiamo fare un segno all’interno dell’innaffiatoio :

Versiamo dunque l’acqua in tutte e tre le bottiglie, in tutte e tre nello stesso punto (l’estremità opposta all’apertura)

e osserviamo:

Le immagini sono scattate in sequenza.

Utilizzando piantine da trapianto, come vedete, l’acqua del primo contenitore al termine non è perfettamente limpida (inevitabilmente attorno all’apparato radicale ci sarà del terriccio aggiunto di fresco che sporca un po’ l’esperimento), ma l’acqua nella ciotola risulta comunque pulita rispetto a quella contenuta nelle altre due.

Erosione del suolo – Esperimento – Terza variante

Questa variante è adatta a bambini della scuola primaria e oltre: aggiunge infatti all’esperimento la scientificità e la serietà del “prelevare campioni di suolo”, cosa che per i bambini piccoli, invece, può generare un’impressione non proprio positiva.

E con questo arriviamo a poter citare gli ispiratori dell’esperimento:

Come vedete, qui sono state utilizzate bottiglie più grandi per i campioni, e per l’innaffiatura si è utilizzato un tubo con tre rubinetti (per questo è evidente il foro nel terzo campione).

Si tratta di andare all’aperto e prelevare tre zolle differenti di terreno: una di erba viva, una di terra coperta di residui vegetali morti, una priva di qualsiasi altro elemento.

Si aprono i rubinetti, ma pochissimo, in modo che l’acqua goccioli lentamente in ognuna delle bottiglie, si attende e si osserva. Si può anche versare l’acqua senza usare rubinetti, purchè ogni bottiglia ne riceva, come già detto, la stessa quantità.

Visitando il blog (anche se in portoghese) potrete trovare altri interessanti esperimenti e molto materiale sul tema dell’erosione.

Science experiment on soil erosion – This experiment, which has a tremendous visual impact due to its simplicity, it will demonstrate the relationship between precipitation, soil erosion, protection of watercourses and vegetation.

A very simple experiment that stresses the importance of the vegetation cover of the soil. You can propose in three versions: – Preparing the planting of seedlings – Using plants ready to be transplanted – Using soil samples.

Science experiment on soil erosion – First version

Prepare three identical plastic bottles, cut as shown in the pictures and put them on a flat surface (I’ve stuck with the hot glue on a tablet of plywood):

the opening of the three bottles should protrude a little out of the surface. Put in each bottle the same amount of ground and press hard to pack as much as possible. The ground must be below the level of the opening of the bottle:

Cut the bottom of other three bottles of transparent plastic, and make two holes for the string. These cups will serve to collect, during the experiment, the water in excess, which reproduces the rainwater:

Then put the cap on the first bottle in which to plant the seeds:

put inside the second bottle some dead vegetal wastes (twigs, bark, leaves, dead roots). In the third bottle just leave ground.

Spread the seeds in the first bottle (I chose watercress, basil and chives), cover with a layer of ground and press a little, then watering; you can use the piece of plastic cut from the bottle to cover the soil seed like a greenhouse, which will help the seeds to germinate faster:

Expose to sunlight, and take care of planting until the plants are well developed. The actual experiment can be done only then …

This version is particularly suitable to be offered to younger children, because it generates curiosity and expectations, invites you to take care of sowing and stimulates the observation of the process of development of the plant from seed.

A process as complete teaches children many concepts that may appear “too complicated”, and creates a link with the real world: the plant is from seed (and not from the supermarket or florist). When, after a long wait and a lot of care, we have the plants in the first bottle, and after the children have watched day after day the other two bottles and cups, making all their questions, what they see will be unforgettable …

Without having to give specific verbal explanations (little ones can learn abstract concepts through their experience and not by our words), though perhaps only the older children come to the idea of soil erosion, surely everyone will clear the link green = clean .

If you do this experiment with primary school children, who have already studied about ecology, land degradation, landslides, deforestation, protection of watercourses, etc … all of these concepts will become experience.

When the plants will be developed, we can see clear water out of the first bottle, and water progressively dirtier out of the second and third.
Here are the pictures taken two weeks after sowing:


Science experiment on soil erosion – Second Version

Speed up the process and replace the sowing with the transfer of plants already developed (I had geraniums):

of course, in this case, remove the cap also from the first bottle:

Pour the same amount of water in each bottle. To make it as clear as possible, and to learn each concept through direct experience, make a mark inside the watering can:


Pour the water into all three bottles, in all three at the same point (the end opposite the opening) and observe:


The images are taken in sequence.

Using plants already developed, as you can see, the water from the first container at the end of the experiment, it is not perfectly clear (inevitably, there will be some fresh soil around the root), but the water in the first bowl will always be clean compared to the water contained in the other two bowls.

Science experiment on soil erosion – Third version

This version of the experiment on soil erosion is suitable for children of primary school and beyond: it adds the seriousness of “taking samples of the soil.” With younger children, however, take samples of soil (especially living plants) can generate a negative impression. And so I can quote the inspirers of this experiment:

Solo na escola – ESALQ solonaescola.blogspot.it

As you see, here were used larger bottles for the samples, and it is used for watering a tube with three taps (for this reason it is so evident the hole in the third sample).
It is to go outside and take three different clods of soil: a patch of grass alive, a ground covered with dead plant residues, a clod without any other element.
Open taps, but very little, so that the water drips slowly in each of the bottles, wait and observe.
It can also pour water without using taps, provided that each bottle receives, as already said, the same amount of water.

Visiting the blog (although in Portuguese) you can find other very interesting experiments and educational materials on the topic of soil erosion.

Lavoretti con le scatole di fiammiferi – 150 e più progetti

Lavoretti con le scatole di fiammiferi – 150 e più progetti. Una raccolta di progetti creativi e lavoretti realizzati con le scatole dei fiammiferi: bamboline, giochi da viaggio, teatrini e diorama, opere d’arte, calendari dell’avvento, libretti e biglietti d’auguri, regali per Natale, i compleanni e altre occasioni… e molto altro ancora.

Le scatoline possono essere acquistate, ma anche realizzate in proprio; qui alcuni modelli con tutorial e download:

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1. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina trasformata in cameretta con lettino, di http://heidi-laflotte.blogspot.it/. Può essere realizzata facilmente in una scatola di fiammiferi.

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2. calendario dell’avvento realizzato con scatoline di fiammiferi decorate, di http://www.guiademanualidades.com/

3

3. lavoretti con le scatole di fiammiferi: casetta per uccellini di http://eyesaflame.blogspot.it/

4. questo uccellino realizzato travestendo una mandorla può essere l’ospite ideale per una scatolina di fiammiferi, anche a forma di casetta per uccellini, di http://www.bhg.com/

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5. Lavoretti con le scatole di fiammiferi –  tutorial di http://lusaorganics.typepad.com/ per realizzare queste scatoline con bambolina. La bambolina ha il corpo in pannolenci a forma di cuore, la testa è una perla di legno e il cappellino è un cappuccio di ghianda.

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6. questi stampini realizzati con i tappi di plastica sono delle dimensioni giuste per stare nelle scatoline; di http://vanessasvalues.blogspot.it/

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7. questi riccetti in miniatura li facevo nei gusci di noce e stanno benissimo nelle scatole di fiammiferi; quello dell’immagine è  realizzato in pannolenci, di http://www.flickr.com/photos/hanaletters/sets/. Nell’album potete trovare molte altre bellissime miniature.

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8. bellissimo minilibro gemello. Questo è realizzato con due scatoline di legno, ma può essere costruito facilmente anche con due scatole di fiammiferi. Di http://www.kayskeepsakes.blogspot.it/

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9. Questa catapulta per mentine è realizzata in una mini scatola di latta, che può essere sostituita da una scatola per fiammiferi (in cartone). Tutorial molto dettagliato di http://www.instructables.com/

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10. topolino in tessuto e lettino di http://ourmothersdaughters.blogspot.it/

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11. scatoline di fiammiferi, buoni esempi per un progetto di arte e immagine coi bambini più grandi; in vendita qui http://www.etsy.com/

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12. questa scatolina fa parte del un progetto artistico “Letters to you”. Potete trovare altri bellissimi esempi qui http://www.etsy.com/

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13. scatoline che contengono anelli realizzati con cavi elettrici colorati, di http://www.graindesign.com

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14. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina diorama di http://susiemcmahondolls.blogspot.it/

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15. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – teatrino di sassi con calamita, da muovere con stecchi di gelato (anch’essi con calamita); di http://www.colouredbuttons.com/

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16. meravigliosa casetta con salottino arredato, di http://www.flickr.com/

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17. tutorial per realizzare coi bambini scenografie nelle scatole di fiammiferi utilizzando sorpresine e personaggi di plastica di http://craftandcreativity.com/

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18. casetta di http://www.flickr.com/photos/chimerathreads/

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19. queste scatoline fanno parte del “Match box Projects”: ritratti di città realizzati con le scatole di fiammiferi. Per saperne di più http://matchboxprojects.com/index.php e http://www.dailytelegraph.com.au/

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20. collage nelle scatole di fiammiferi realizzati dai bambini; di http://adamolacakkardelenler.blogspot.it/

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21. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina dei desideri con mini bacchetta magica; di http://mrsbeez.com/

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22. scatolina con libretto a fisarmonica di http://hannahspeltbackwards.wordpress.com/. I libretti a fisarmonica sono semplici da realizzare; puoi trovare il tutorial qui https://www.lapappadolce.net/libretto-a-fisarmonica-tutorial-fare-libretti-coi-bambini/

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23. libretti leporello d’artista nelle scatole dei fiammiferi, uno più bello dell’altro, di http://www.matchboox.fr/

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24. collage di http://applehead.typepad.com/

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25. scatolina con coccinella realizzata dipingendo un sasso, di http://www.kidscraftweekly.com/

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26. Lavoretti con le scatole di fiammiferi –  insetti mostricciatolo di http://www.colouredbuttons.com/

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27. post-it e matita, di http://blog.piondesign.se/

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28. città in miniatura di http://www.etsy.com/listing/

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29. bamboline russe con libretto, stampini e bamboline di http://www.flickr.com/

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30. di http://mirianata.blogspot.it/

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31. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatola con aeroplanini di carta, sempre di http://www.etsy.com/

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32. collezione di bottoni, di http://www.flickr.com/

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33. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – diorama invernale di http://acreativedreamer.blogspot.it/

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34. teatrino con tutorial e modello stampabile della scatola di http://mollymoo.ie/ . Il corpo dei personaggi è un tappo di sughero.

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35. una pioggia di cuoricini, di http://paper-and-more.blogspot.de/

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36. di http://www.etsy.com/  tre esempi di giocattoli vintage contenuti in scatole di fiammiferi.

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37. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – bellissima casetta a due piani (camera da letto e salottino) di http://homemadecity.com/ con tutorial e, se volete, il disegno pronto da colorare per rivestire la scatola.

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38. messaggi in scatola, vari modelli, di http://www.etsy.com/

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39. scatolina per stampini fatti a mano, di http://www.etsy.com/

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40. ancora stampini fatti a mano, di http://www.etsy.com/

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41. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – diorama con messaggi a fumetti, molti modelli, di http://www.etsy.com/shop/PamelaLoops

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42. scatolina che contiene un festone, un libro leporello per un messaggio speciale e piccoli tesori: tutorial di http://katieclairescottage.blogspot.de/

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43. spilline disegnate a mano di http://www.ishtarolivera.com/. Stanno bene in una scatola di fiammiferi, e possono essere realizzate dai bambini con cartone o pasta da modellare e colori.

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44. scatola coccinella, con coccinelle di cioccolato (ma si possono decorare dei sassolini) di http://itsallfiddlefart.blogspot.it/

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45. calendario dell’avvento di  http://www.minimegadesign.dk/

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46. Papieraarre è anche un blog, tutto da esplorare: queste sono solo alcune delle meraviglie pubblicate.  http://paperiaarre.blogspot.fi/

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47. bussola e nave in bottiglia di http://annarack.blogspot.it/

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48. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatoline con tavolette di legno dipinte di http://www.saatchionline.com/

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49. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatoline natalizie porta tic-tac di http://snippetsandpretties.blogspot.it/

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50. libretto con lato a e lato b di http://www.oopsicraftmypants.com/

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51. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – topino di pannolenci che dorme nel lettino di http://folksy.com/items/

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52. scatolina con minilibro illustrato di http://www.flickr.com/

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53. scatolina per collezione di oggetti rossi di http://www.itsverykt.com/

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54. Vuoi sapere un segreto? Ieri notte ho visto due cervi che stavano sotto un albero di mele al chiaro di luna… scatolina diorama di http://frokenskicklig.blogspot.co.il/

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55. Una scatola di creatività: l’arte richiede coraggio, di http://happyserendipity.com/

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56. una scatola di calma: inspira espira, di http://happyserendipity.com/packaging/little-boxes-of-joy/

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57. una scatola di serenità: andrà tutto bene, di http://happyserendipity.com/

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58. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – diorama di http://www.etsy.com/ (venduto)

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59. scatolina per i dentini da latte, di http://www.etsy.com/

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60. fiammiferi biscotto di http://ifeelcook.es/cerillas-de-galletas-matchstick-cookies/

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61. casetta delle fate di http://www.flickr.com/photos/sparklerama/3576624740/

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62. ricordi di una passeggiata; si può fare anche con una scatola di fiammiferi, di http://www.glitterbrain.com/

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63. scatolina con rose e tazzine da tè, di http://www.flickr.com/photos/moline/447814022/

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64. tutorial per realizzare un coperchio scorrevole con “occhio” per le scatoline, di http://songofmyheartstampers.typepad.com/

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65. scatolina “Miao” con tutte le cose che piacciono ai gatti, di http://www.flickr.com/

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66. tutorial di http://www.makeandtakes.com/ per realizzare questa scatolina porta dolcetti.

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67. scatolina natalizia di http://buttonsforbaga.blogspot.it/2010_11_01_archive.html

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68. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – tutorial di http://zakkalife.blogspot.it/ per realizzare questa chitarra scatola di fiammiferi.

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69. scatolina con bambola di carta e accessori, di http://folksy.com/

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70. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – diorama natalizio di http://kbatsel.blogspot.it/2011/11/christmas-snow-altered-matchbox.html

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71. calendario dell’avvento di http://www.marthastewart.com/

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72. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatola mostro di http://www.flickr.com/photos/zombie-leah/4977086115/

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73. scatoline con coperchio a forma di palazzo di città; nella scatolina terriccio e semi di crescione. Di http://www.another-studio.com/

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74. scatolina sul tema uccellini, con libretto illustrato, adesivi o spilline dipinte a mano, stampini, nidi di uova ecc… di http://www.craftster.org/

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75. scatolina sul tema “mele” di http://www.craftster.org/forum/index.php?topic=368324.0

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76. scatolina sul tema “la pioggia” di http://www.craftster.org/forum/index.php?topic=368324.0

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77. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – bellissime bamboline dipinte su tessuto imbottito, nella loro casetta. Un bel progetto per i bambini della scuola d’infanzia e primaria.

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78. scatolina con trapezista di http://prettylittlethingies.blogspot.it/2011/09/altered-matchbox.html

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79. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina porta tesori decorata con muschio, pigne e frutta secca di http://www.glueguncrafts.com/

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80. scatolina “il canto dell’uccellino”, con poesia arrotolata su un rocchetto, di http://media-cache0.pinterest.com/

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81. scatolina per i dentini da latte, di http://spoonful.com/crafts/tooth-fairy-box

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82. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – incollando delle immagini sul retro delle gocce di vetro decorative si ottengono bellissimi tesori per le scatoline; tutorial di http://www.notmartha.org/tomake/marblemagnets/

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83. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – presepe realizzato interamente con le scatoline di fiammiferi; con tutorial e pdf gratuito di http://digitprop.com/

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84. scatoline illustrate come carte delle nomenclature, via http://aspergersinfo.wordpress.com/

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85. teatrino d’epoca con personaggi e scenografie, di http://www.etsy.com/ (venduto)

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86. scatolina con simpatica e semplicissima bambolina di tessuto di http://goiuri.blogspot.it/

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87. scatoline sul tema della geografia, per collezionare tesori e ricordi a tema, di http://www.countryliving.com/

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88. Lavoretti con le scatole di fiammiferi –  topino realizzato con piccoli sassolini di http://www.marthastewart.com/

89

89. scatolina con gnometto di pannolenci di http://www.mamamoontime.com/

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90. scatoline per l’avvento con quattro candeline e i relativi fori sul coperchio, di http://cargocollective.com/

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91. la goccia d’acqua, di http://www.flickr.com/

92

92. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina con raccontino e disegni fatti dai bambini; tutorial di http://luckybeans.typepad.com/

93

93. scatoline a forma di personaggi di http://educarparacrescer.abril.com.br/

94

94. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – diorama natalizio con neve, abete e casetta, di http://www.flickr.com/

95

95. tutorial per rivestire la scatolina con una copertina da libro, di http://toocoolstamping.typepad.com/

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96. diorama con veliero e onde del mare di http://www.twopeasinabucket.com/

97

97. altra versione di bambolina di tessuto, di http://www.sannedols.nl/augustus%202012.html

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98. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – personaggi e animaletti realizzati con sassi e pannolenci di http://www.redtedart.com/

99

99. “Sei una stella”, tutorial di http://sodacrush.blogspot.it/2011_04_01_archive.html

100

100. scatolina diorama. Tutorial di http://thecreatist.wordpress.com/2011/05/02/matchbox-landscapes/

101

101. festone nella scatolina, di http://www.nestgoodies.co.uk/festive-friday-bunting-in-a-box/

102

102. scatolina con fiammiferi, candelina e lo spazio per un bigliettino di http://www.crookedbrains.net/

103

103. scatolina “Let it snow” piena di fiocchi di neve, di http://www.blurty.com/users/matchboxproject/

104

104. scatolina con trenino leporello; sul retro possiamo scrivere una canzoncina o una poesia sui treni. Di http://conversationcompiler.blogspot.it/

105

105. tutorial per confezionare un piccolo topino imbottito di http://puddlejumpingdesigns.blogspot.it

106

106. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – kit per festeggiamenti con candelina e fiammiferi di http://www.etsy.com/transaction/44792731

107

107. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina con mini libro sul pomodoro, di http://conversationcompiler.blogspot.it/

108

108. scatoline decorate con leone, cavallo, orso e ippopotamo di http://www.mychicnscratc (non c’è tutorial)

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109. scatolina a forma di coniglietto, con carote e dentoni, di http://www.splitcoaststampers.com/

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110. scatolina con gattino appisolato, per la buonanotte, di http://littlelovely.typepad.com/

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111. sempre da http://littlelovely.typepad.com/ altre bellissime idee per semplici progetti da realizzare coi bambini.

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112. un gattino e un gufo che vanno per mare, di http://www.flickr.com/photos/azshoppist/6892323485/

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113. Le dolci scatoline della serie “The instant comfort pocket box” di http://www.etsy.com/

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114. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – kit per meditazione con candelina, fiammiferi e testo, di http://mamascouts.blogspot.it/

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115. bellissime scatoline in panno decorate con stellina cometa, con gnometto. Di http://poppenatelierseverine.blogspot.it/  (non c’è tutorial)

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116. diorama con luna e stelle di http://kompromisslostoll.wordpress.com/tag/papterie/

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117. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina dei desideri, di http://www.craftster.org/forum/index.php?topic=340674.0

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118. qui trovate il tutorial e le copertine stampabili gratuitamente per trasformare le scatoline di fiammiferi in finti libri che possono contenere puntine, elastici, graffette e rinforzi per fogli ad anelli. http://dollarstorecrafts.com/

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119. tutorial per realizzare un cofanetto a tre cassetti con tre scatoline di fiammiferi di http://www.things-to-make-and-do.co.uk/

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120. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – tutorial per realizzare coi bambini una casetta per uccellini con le scatole dei fiammiferi, di http://www.se7en.org.za/

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121. scatoline con mostriciattoli di panno (non c’è tutorial) di http://www.flickr.com/

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122. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – esempi (senza tutorial) di scatoline per conservare le collezioni dei bambini di http://www.marthastewart.com/

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123. scatolina di pensierini profumati, di http://www.craftster.org/forum/index.php?topic=335239.0

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124. scatolina di Harry Potter, di http://www.craftster.org/forum/index.php?topic=383117.0

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125. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina per le candeline di compleanno, di http://erinmcintyre.blogspot.it/2010/03/matchbox-house.html

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126. calendario dell’avvento di scatoline, di http://erinmcintyre.blogspot.it/2010/03/matchbox-house.html

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127. un alfabeto di scatoline di http://www.presentandcorrect.com/blog/matchbox-menagerie

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128. calendario dell’avvento magnetico realizzato con le scatoline dei fiammiferi, di http://love-and-lollipops.blogspot.it/2010_11_01_archive.html

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129. Lavoretti con le scatole di fiammiferi –  bellissime bamboline di http://mailyillustration.com/artwork/ con le gambette a fiammifero.

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130. scatolina travestita da valigia, di http://www.confessionsofastampingaddict.com/2010/10/banquet.html

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131. scatolina a forma di macchina fotografica, può contenere un album di fotografie. Tutorial di http://creationsbypatti.blogspot.it/

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132. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – una scatolina per collezionare oggetti rosa e viola, di http://www.flickr.com/

133

133. calendario dell’avvento di scatoline, montato a festone, di http://www.etsy.com/

134

134. libretto per collezionare piccole curiosità realizzato con quattro scatoline di fiammiferi, tutorial di http://eyesaflame.blogspot.it/

135

135. scatolina per collezionare oggetti arancio e giallo, di http://www.flickr.com/photos/

136

136. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatola di fiammiferi natalizia, di http://thecheckeredapple.blogspot.it/

137

137. un bel regalino per gli amanti del caffè, di http://www.splitcoaststampers.com/

138

138. questa scatolina contiene un mobile sul tema dell’inverno; di http://www.etsy.com/listing/

139

139. tutorial molto dettagliato e decorazioni stampabili gratuitamente, per realizzare queste valigette con una scatolina di fiammiferi, di http://www.craftster.org/forum/index.php?topic=410485.msg4846735#msg4846735

140

140. gattino alla finestra, di http://acraftykindoftruffle.blogspot.it/2011/01/altered-matchbox.html

141

141. scatolina con libretto e oggettini sui gufi, tutorial di http://www.craftster.org/forum/index.php?topic=339699.0

142

142. tutorial per realizzare una scatolina con bigliettino che fuoriesce all’apertura del coperchio con un semplice meccanismo pop up di http://www.stampingtoshare.com/2010/12/122-pop-up-snowman-in-matchbox.html

143

143. poesia in scatola, di http://applehead.typepad.com/applehead/2006/09/poetry_in_a_box.html

144

144. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – alberello con uccellino nella scatolina, di http://www.flickr.com/

145

145. libretto di mini cartoline dal mondo, di http://jeanieatc.blogspot.sg/2011/06/vintage-dragonflys-altered-matchbox.html

146

146. altra simpatica idea per costruire scatoline con messeggio di http://suzhughes.blogspot.com.

147

147. scatolina con cartoline illustrate di http://www.pirichi.com/the-matchbox-art-show

148. diorama di http://animella.blogspot.com.es/2011/11/matchbox-art-show.html

149

149. scatolina con libretto di illustrazioni e haiku di http://www.flickr.com/photos/malinmaskros/4308445993/

150

150. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina decorata con le perline a caldo e orecchini, di http://www.flickr.com/photos/

151

151. altra versione di scatoline decorate con le perline a caldo, di http://pysselbolaget.se/

152

152. scatolina che contiene una catena di dischetti a uncinetto, di http://www.loulechien.com/

153

153. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – scatolina con mini ricettario per fare i biscotti, di http://www.flickr.com/

154

154. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – bellissime scatoline diorama con elementi tridimensionali e collage, di http://www.papiermache.co.uk/

155

155. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – bambolina da vestire con i riccioli delle matite, scatolina di http://www.flickr.com/photos/

156

156. scatolina con mini guida al miele di http://www.etsy.com/transaction/74423421

157

157. scatolina con spartito musicale, di http://www.etsy.com/transaction/72273972

158

158. scatolina sui fiori, di http://www.etsy.com/transaction/74211117

159

159. Lavoretti con le scatole di fiammiferi – tutorial molto dettagliato per realizzare questa scatolina con coperchio e diorama ritagliato, di http://blog.makezine.com/

160

160. scatolina con festone di http://somefiddlingonthekitchentable.blogspot.de/

161

161. Happy box di http://www.paperoriginals.nl/happy-box.html

162

162. diorama di http://travelandsing.com/

163

163. scatolina di auguri per l’anno nuovo, di http://blog.alltheluckintheworld.nl/2011/12/31/happy

164

164. bamboline di carta della buonanotte di http://lauraoshea.typepad.com/whirlpool_of_imagination/

165

165. scatolina per bambola in tessuto di http://mirianata.blogspot.com.es/2012/03/hello-spring.html

166

166. scatolina della buonanotte con elefantino di panno (da un lato ha gli occhi chiusi, dall’altro aperti), di http://www.flickr.com/

168

168. nomenclature con le scatoline di fiammiferi: nella scatola l’immagine, sul coperchio il nome; di http://www.lottamagazine.com/Lotta/Lotta_magazine_for_kids.html

FINE

La collezione continua qui: http://pinterest.com/melassa/15-matchboxes/

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