Costruire gli alfabeti tattili Montessori (o lettere smerigliate) è davvero semplice. I colori raccomandati sono l’azzurro per le consonanti ed il rosa per le vocali.
Si tratta semplicemente di stampare i caratteri, riportarli sulla carta vetrata, ritagliarli ed incollarli alle schede. Le schede devono essere abbastanza grandi, per rendere agevole la tracciatura del tratto con indice e medio insieme (circa 16x13cm).
Possono essere aggiunte delle freccette per indicare il punto di partenza del percorso da tracciare.
Costruire gli alfabeti smerigliati Montessori per lo stampato minuscolo – Tutorial
Qui trovi le lettere cartamodello che ho preparato ed usato io per costruire l’alfabeto smerigliato:
Stampate, riportate sulla carta vetrata, ritagliate e incollate ai cartoncini: solitamente si incollano le vocali su cartoncino rosa e le consonanti su cartoncino azzurro.
A queste schede ho aggiunto le frecce che indicano la direzione di partenza del movimento di scrittura:
per ulteriori istruzioni sulla costruzione degli alfabeti con le lettere smerigliate vai qui:
Costruire l’alfabeto smerigliato Montessori per il corsivo – tutorial.
Per prima cosa ho preparato le strisce di carta bianca leggera, (normali fogli A4 da stampante o anche carta da quaderno) piegandola in tre per marcare due righe. Così possiamo essere sicuri che le lettere siano proporzionate tra loro e che si possano congiungere, come avviene con la scrittura.
Poi con pennello e tempera rossa ho disegnato le lettere. Ho usato il rosso perchè poi queste sagome non si buttano, ma possono diventare un super economico alfabeto mobile…
Ritagliate le lettere, le ho posizionate a rovescio sul rovescio della carta vetrata, e ho tracciato i contorni.
Quindi ho ritagliato le lettere dalla carta vetrata e le ho incollate su cartoncino rosa per le vocali e azzurro per le consonanti.
Con la matita bianca ho aggiunto le indicazioni del percorso, e per aiutare i bambini a riconoscere le lettere “che salgono” e le lettere che “scendono”, ho anche tracciato a matita la linea di base.
Se preferite usare modelli di lettera stampati invece di scrivere a mano, qui trovate un primo modello, in stampato minuscolo:
e qui l’alfabeto corsivo minuscolo che potete utilizzare sia per l’alfabeto tattile, sia per quello mobile:
Coi modelli di carta avanzati dalla costruzione dell’alfabeto tattile, si può costruire un semplice alfabeto mobile:
Metodo Montessori – le origini dell’alfabeto tattile e dell’alfabeto mobile. Secondo la Montessori i movimenti della mano necessari a svolgere un dato lavoro possono essere appresi prima del lavoro stesso. Questi movimenti preparatori continuano ad operare praticamente per sempre, e possono essere acquisiti non esercitandosi sul lavoro vero a proprio, ma su ciò che lo prepara. Questo vale anche per la scrittura. Ed è ciò che applicò nella sua esperienza di lavoro con bambini con difficoltà di apprendimento.
“Una grande quantità di tempo e di forza intellettuale si perdono nel mondo, perché il falso sembra grande, e la verità così piccola e insignificante. Dico tutto questo per difendere la necessità di preparare le future generazioni per mezzo di metodi più razionali. E ‘da queste generazioni che il mondo attende il suo progresso.” Maria Montessori
Il primo alfabeto mobile, diciamo sperimentale, era composto da lettere di legno del corsivo minuscolo, erano spesse 0,5cm e le più basse misuravano 8cm (quelle più alte in proporzione). Le consonanti erano dipinte in smalto blu, le vocali in rosso.
Oltre a questo alfabeto, in un’unica copia, si utilizzavano dei cartelloni nei quali erano dipinte delle lettere negli stessi colori e dimensioni di quelle in legno. Questi cartelloni erano organizzati in gruppi di lettere, secondo il contrasto o l’analogia di forma.
Per ogni lettera c’era poi una scheda illustrata che rappresentava un oggetto il cui nome iniziava con quella lettera, e ai lati dell’immagine era dipinta la lettera uguale a quella dell’alfabeto mobile, e la stessa lettera, ma in stampato minuscolo. Queste schede illustrate servivano per fissare la memoria del suono della lettera, e la lettera in stampato minuscolo serviva a preparare il passaggio alla lettura dei caratteri di stampa.
Dopo aver mostrato ai bambini come posizionare le lettere mobili in legno su quelle dipinte in gruppi sulle carte, i bambini le toccavano ripetutamente facendo scorrere le dita nel senso della scrittura. Moltiplicando questi esercizi in vari modi, i bambini imparavano a fare i movimenti necessari a riprodurre la forma dei segni grafici senza scrivere.
La Montessori però osservò che quando scriviamo facciamo due generi diversi di movimento: quello con cui si riproduce la forma, e quello del manipolare lo strumento della scrittura, cioè tenere la matita. Quindi pensò di aggiungere due altri esercizi al precedente: uno consisteva nel seguire la forma delle lettere con due dita insieme (indice e medio) e un altro con una bacchetta di legno. Ma si rese conto che questo materiale didattico, per quanto bellissimo, non offriva alcun controllo, se non lo sguardo del bambino. Pensò che per aiutare la pupilla a seguire i movimenti con maggior precisione si poteva aggiungere alle lettere mobili un solco entro il quale il bastone di legno poteva scorrere, ma fatto il progetto, la sua realizzazione risultò troppo costosa.
Anni dopo, la Montessori iniziò l’avventura della Casa dei bambini, e innanzitutto osservò come il senso muscolare sia davvero molto recettivo durante la prima infanzia: la scrittura, pensò, poteva risultare estremamente facile per i bambini piccoli, e svilupparsi con facilità e spontaneità in analogia con lo sviluppo del linguaggio verbale. Certo, lo stesso non si poteva dire per la lettura, che prevede uno sviluppo intellettuale superiore e tempi di apprendimento più lunghi.
Nelle Case dei Bambini, la Montessori utilizzò inizialmente solo gli esercizi di vita pratica e il materiale sensoriale, non gli esercizi di scrittura, poiché c’era il pregiudizio che bisognasse iniziare l’insegnamento della lettura e della scrittura il più tardi possibile, e certamente evitarlo prima dei sei anni.
Furono i bambini stessi, ed anche i loro genitori, a richiedere qualcosa di più per mettere a frutto le sorprendenti abilità acquisite: sapevano come vestirsi e spogliarsi, lavarsi da soli, mettere la stanza in ordine, aprire e chiudere le finestre, gestire le chiavi di serrature diverse, osservare le cose, e vedere gli oggetti con le mani.
Così la Montessori si decise ad applicare coi bambini piccoli quanto aveva sperimentato sull’insegnamento della scrittura negli anni precedenti, e cercò qualcuno disposto a costruire un alfabeto mobile di legno bello come il primo, ma non vi riuscì.
Decise quindi di farlo di carta e dipingerlo in rosso e blu come il primo.
Questo alfabeto mobile di carta però non permetteva la stessa esperienza tattile di quello di legno, e per ovviare a questo pensò di ritagliare altre lettere dell’alfabeto nella carta vetrata e di incollarle su schede di carta liscia.
Terminato il lavoro di accorse di come questa soluzione “economica” fosse decisamente superiore sul piano didattico al bell’alfabeto di legno : un alfabeto di carta può facilmente essere moltiplicato ed essere utilizzato da molti bambini in una sola volta, non solo per il riconoscimento delle lettere, ma anche per la composizione delle parole, e l’alfabeto di carta vetrata era la soluzione tanto cercata per dare una guida alle dita mentre toccano la lettera, con esattezza di controllo.
A Natale di questo primo anno di insegnamento della scrittura nelle Case dei Bambini, meno di un mese e mezzo dopo dall’inizio dell’avventura con le lettere, due dei bambini del gruppo di quattro anni scrivevano autonomamente biglietti d’auguri in un corsivo ordinato e regolare paragonabile a quello che al tempo si acquisiva in terza elementare…
Fonte: Manuale di pedagogia scientifica, Maria Montessori
Uso delle lettere smerigliate Montessori (o alfabeto tattile). La presentazione ai bambini dell’alfabeto tattile, nel metodo Montessori, rappresenta la prima tappa dell’apprendimento della scrittura e della lettura.
Capita a volte che bambini anche molto piccoli (due o tre anni) comincino a chiedere agli adulti cosa significa una certa scritta, oppure che desiderino scrivere una certa parola e chiedano aiuto, ma sarebbe bene non spingere i bambini alla scrittura così presto. Al di sotto dei tre anni essi stanno ancora lavorando allo sviluppo delle loro capacità di linguaggio, sensoriali e motorie, stanno cioè costruendo le solide basi per tutti gli apprendimenti successivi.
Dall’altro versante, se a qualunque età il bambino si mostra più interessato a mordicchiare le lettere o a vedere quanto sono belle mentre le lancia in aria, è chiaro che vi state muovendo in anticipo rispetto al suo stadio di sviluppo, ed è quindi consigliato, con tutta la dovuta delicatezza, riporre il materiale e attendere del tempo prima di riproporlo.
Se possibile il consiglio è di cominciare con lo stampato minuscolo, iniziando a lavorare al solo riconoscimento delle singole lettere, abbinando correttamente fonema e grafema. In un secondo momento, quando il bambino sarà davvero pronto, potrà dedicarsi a collegare le lettere fra loro per formare le parole, utilizzando l’alfabeto mobile.
Nell’approccio montessoriano i suoni delle lettere vengono insegnati prima dei nomi delle lettere. Le ricerche hanno dimostrato che è meglio imparare una cosa alla volta.
Se si insegna al bambino parola e suono delle lettere, il bambino è confuso e fatica a riconoscere il suono delle singole lettere, dovendole trovare all’interno di una parola, e per lui è difficile ricordare la lettera che rappresenta un dato suono nella parola stessa.
Perciò per prima cosa si insegna il suono di ogni lettera, mentre la formazione delle parole e i nomi delle lettere stesse vengono insegnati più tardi. E siccome alcune lettere possono rappresentare più di un suono, si comincia con l’attribuire alla lettera il suono che si incontra più di frequente, e solo più tardi si aggiungono gli altri. Il bambino all’inizio deve imparare così: un suono per ogni lettera.
E’ un errore pensare che per i bambini sia più facile identificare la lettera iniziale delle parole. Ma è un errore ancor più grave confondere i bambini pensando che essi debbano ascoltare solo il primo suono di una parola. I bambini hanno bisogno di sentire i suoni in tutte le parti della parola. Secondo l’approccio montessoriano, i bambini vengono perciò guidati a sentire come i suoni che loro stanno imparando si trovano in parti diverse delle parole. Con questo esercizio cominciano presto a rendersi conto della sequenza di suoni nelle parole.
L’apprendimento dei suoni e delle lettere avviene attraverso un lavoro multisensoriale.
Il bambino sente il suono, ne vede la sua rappresentazione nella forma della lettera, sente il modo in cui è scritta attraverso il tatto, con le sue dita.
Siccome ogni schema motorio deve essere imparato correttamente da subito, è molto importante che il bambino sia seguito con grande attenzione mentre traccia le lettere con le dita. Questo lo aiuterà a sviluppare una calligrafia chiara e pulita.
Il primo alfabeto proposto al bambino, dunque, dovrebbe essere lo stampato minuscolo, che è una forma base del corsivo.
Questo perchè, quando il bambino passerà dallo scrivere le lettere staccate ad uno stile corsivo e collegato, non dovrà cambiare il suo schema motorio, ma soltanto estendere il modello connettendo tra loro le lettere. Questo non avverrebbe cominciando l’apprendimento dell’alfabeto con lo stampato maiuscolo.
L’unica differenza per il bambino tra la lettera stampata e la sua scrittura corsiva, sarà dunque la connessione, il non staccare la penna dal foglio. La tracciatura delle lettere sulle schede tattili seguirà dunque questo modello di movimento:
La scelta di cominciare con lo stampato minuscolo, però, non è condivisa da tutti gli insegnanti che usano questo metodo, e in molte scuole Montessori si sceglie di cominciare da subito con il corsivo, proponendo l’alfabeto tattile in corsivo, gli alfabeti mobili, le schede delle nomenclature e tutto il materiale di lettura e scrittura, tutto in corsivo.
Questa scelta è sostenuta dal fatto che la scrittura del corsivo, col suo scorrere continuo, è più dolce per il bambino e rappresenta un esercizio motorio migliore rispetto allo stampato che prevede continue interruzioni del tratto. Inoltre si sostiene che il corsivo permette meglio di visualizzare le singole parole, che risultano staccate in modo più netto le une dalle altre.
Tuttavia va considerato che i bambini con problemi di dislessia e disgrafia incontrano maggiori problemi nella lettura e nella scrittura del corsivo: infatti nella scrittura del corsivo il bambino, mentre scrive una lettera è costretto a pensare a quale lettera sarà la successiva che deve essere connessa a quella che sta scrivendo.
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Uso delle lettere smerigliate Montessori (o alfabeto tattile) – Presentazione ai bambini: panoramica generale
Lo scopo della presentazione dell’alfabeto tattile è imparare il suono e la forma delle lettere dell’alfabeto ed acquisire una memoria corporea manuale della forma delle lettere come preparazione alla scrittura.
Prima di iniziare a lavorare con l’alfabeto si può raccontare una breve storia della scrittura su questa traccia: “Quando l’uomo scoprì la possibilità di rappresentare ognuno dei suoni di una lingua con un simbolo, fu una grande scoperta, perchè significò che tutte le parole potevano essere scritte usando pochi simboli. Prima di ciò ogni parola aveva un simbolo suo proprio, e imparare a scrivere richiedeva uno sforzo mnemonico monumentale. E poi era un problema trovare simboli per le parole nuove. Oggi invece chiunque può scrivere il suono di qualsiasi parola.”
Si consiglia di cominciare offrendo al bambino una selezione di tre lettere, pronunciando il suono di ogni lettera mentre se ne segue il percorso con indice e medio uniti.
E ‘importante pronunciare il suono e non il nome della lettera (“P” e non “PI”).
Lasciare poi che il bambino tracci la lettera più volte, sempre pronunciandone il suono. Solo dopo molte ripetizioni offrire la seconda lettera, e quindi la terza. Al termine presentare le tre lettere insieme davanti al bambino per verificare se è in grado di abbinare correttamente grafema e fonema.
Naturalmente è consigliabile che tra le prime lettere presentate ci siano delle vocali, perchè questo aiuta tantissimo il bambino a intuire la formazione delle sillabe e delle parole.
Durante il periodo in cui si presenta l’alfabeto tattile, è importante che il bambino abbia a disposizione vari materiali coi quali esercitarsi a riprodurre le lettere: la lavagna di sabbia, naturalmente,
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ma anche pasta da modellare, chicchi e semi, pennelli e colori, ecc…
Osservando con attenzione le attività che svolge il bambino, possiamo accorgerci che è molto sicuro nel riconoscimento di alcune lettere, mentre non lo è per altre: in questi casi è importante riproporre la presentazione.
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Uso delle lettere smerigliate Montessori (o alfabeto tattile) – Lezione in tre tempi per presentare l’alfabeto tattile: prima versione
Primo tempo
1. Il bambino si lava le mani con l’acqua calda, così che esse siano calde e sensibili. L’insegnante prende due lettere che si contrappongono per suono e forma, ad esempio t ed a, poi siede accanto al bambino.
2. Mette una lettera di fronte al bambino, gli chiede di guardare e traccia leggermente molte volte la lettera, nella direzione corretta, con indice e medio uniti della mano dominante, ripetendo il suono della lettera mentre la traccia
3. Affida la lettera al bambino e gli chiede di tracciarla con le sue dita, e mentre lo fa l’insegnante continua a ripeterne il suono; non chiede al bambino pronunciarlo già da solo, ma se il bambino la copia, è positivo.
4. Si ripete lo stesso processo anche per la seconda lettera.
Secondo tempo
L’insegnante controlla che il bambino abbia associato correttamente ogni suono alla lettera corrispondente ponendo entrambe le lettere di fronte al bambino e chiedendogli: “Indicami t e tracciala con le dita”. Se il bambino sceglie la lettera giusta, l’insegnate lo invita a tracciarla di nuovo più volte, mentre lei ripete il suono. Questo esercizio viene ripetuto per ogni lettera molte volte.
Terzo tempo
L’insegnante ora verifica che il bambino sia capace di pronunciare correttamente i suoni proponendogli una lettere alla volta e chiedendogli di tracciarla e di pronunciare lui stesso il suono. Anche questo esercizio va ripetuto più volte.
Ricapitolazione
L’insegnante propone al bambino di ascoltare delle parole che contengono i suoni imparati. Ad esempio gli mostra la lettera t e gli dice: “Ascolta. Senti se ci sono delle t mentre dico queste parole: tavolo, vite, gatto, caduto?”. E’ importante scegliere parole nelle quali il bambino possa sentire il suono della lettera in esame in posizioni diverse, e non solo all’inizio.
Poi si può chiedere al bambino di pensare a parole che contengano i suoni che ha imparato nella lezione, ad esempio dicendo: “Se ti vengono in mente parole con t o con a, vieni a dirmele”.
Uso delle lettere smerigliate Montessori (o alfabeto tattile) – Variante di presentazione
Parte uno: scegliete tre lettere, ad esempio a, t, s. Usando indice e medio insieme, seguite il contorno della prima lettera rispettando la direzione nella quale viene normalmente scritta, e pronunciandone il suono mentre lo fate. Mettete poi la lettera davanti al bambino e invitatelo a seguirne il contorno come avete fatto voi pronunciando anche lui il suono corrispondente. Presentate allo stesso modo anche le altre due lettere, ma senza formare sillabe o parole, per il momento.
Parte due: chiedete al bambino di mostrarvi la t (pronunciando il suono e non il nome della lettera, cioè dicendo t, e non “ti”). Ripetere per le altre due lettere scelte. Se il bambino indica le lettere corrispondenti ai suoni in modo corretto, rinforzarlo dicendo ad esempio “Sì, questa è la t”.
Parte tre: indicate una lettera e chiedete al bambino: “Questa che è lettera è?”. Se il bambino pronuncia il suono corretto, ripetere “Sì, questa è la t”, quindi passare allo stesso modo alle altre lettere presentate.
Potete interrompere la lezione in qualsiasi momento, se vedete che il bambino è stanco. La cosa più importante è che il bambino ascolti bene i suoni, guardi con attenzione, e tracci le lettere pronunciando correttamente i suoni corrispondenti. Tracciare le lettere è parte integrante dell’esercizio, per questo le lettere smerigliate non sono sostituibili con lettere stampate che non permettono la stessa esperienza tattile.
Può succedere che un bambino abbia già imparato i nomi delle lettere prima che voi gli proponiate questo metodo; in questo caso sarà importante spiegargli che ogni lettera ha un nome ma ha anche un suono, e che siccome lui conosce già i nomi, ora ne conoscerà i suoni. Si dovrà durante la lezione fare attenzione a che il bambino usi sempre il suono della lettera presentata e non il nome…
Uso delle lettere smerigliate Montessori (o alfabeto tattile) – Qualche video:
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