Digrammi e trigrammi col metodo Montessori Qui presento due giochi per lavorare alle difficoltà ortografiche in chiave montessoriana, nell’ambito dello studio delle parole: – I cestini delle difficoltà ortografiche (con cartellini pronti per la stampa in formato pdf) – Le nomenclature per le difficoltà ortografiche (sempre stampabili in pdf).
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori
Esercizio 1 I cestini delle difficoltà ortografiche
Materiale occorrente – due alfabeti mobili piccoli in due colori diversi (puoi stamparli da qui) oppure acquistarli
– cestini (o scatoline) contenenti i cartellini delle parole (circa 15 cartellini per cestino al massimo, da variare e riassortire spesso).
Le difficoltà trattate saranno: Cestino 1: CHE CHI Cestino 2: GHE GHI Cestino 3: CIA CIO CIU Cestino 4: GLI Cestino 5: GN Cestino 6: SCE SCI Cestino 7: GLI eccezione (glicerina, glicine, glicemia, anglicano, ganglio, glifo, negligente, negligenza, geroglifico, glissare,…) Cestino 8: CQU QQU
Per ognuna di queste difficoltà ortografiche trovi il materiale pronto da scaricare e stampare gratuitamente in questo articolo.
Presentazione
– Invitiamo i bambini a scegliere uno dei cestini, ad esempio il cestino di gn. Mettiamo il cestino scelto e gli alfabeti mobili sul tappeto.
– Diciamo ai bambini: “Questi cestini contengono parole che hanno suoni speciali. Questi suoni speciali non stanno in una sola lettera, ma in due o in tre. Il cestino che avete scelto, ad esempio, è quello del suono gn. Vi viene in mente una parola che contiene il suono gn?”. Aspettiamo la risposta dei bambini, e se occorre aggiungiamo anche noi qualche parola.
– Chiediamo ad un bambino di prendere i cartellini uno alla volta, e di leggerli a voce alta.
– Decidiamo quale dei due alfabeti mobili vogliamo usare per il suono speciale e scriviamo la combinazione gn in alto al centro del tappeto.
– Ora chiediamo al bambino prendere un cartellino, aprirlo, leggere la parola, richiudere il cartellino e scrivere la parola che ha letto con l’alfabeto mobile.
– Terminata la composizione della parola, invitiamolo a riaprire il cartellino per controllare il suo lavoro.
Estensioni: – Dopo alcuni di questi esercizi il bambino non avrà più bisogno di utilizzare gli alfabeti mobili, e non è un materiale su cui insistere, nella scuola primaria. Presto preferirà scrivere le parole contenute nei cestini su fogli o sul quaderno di grammatica, con penne di due colori.
– Con i cartellini di parole preparati per ogni difficoltà ortografica, possiamo riempire vari cestini con parole diverse, ed i bambini possono anche lavorare in coppia o in piccoli gruppi, aiutandosi a vicenda.
– I bambini possono anche decidere di prepararsi un libretto di difficoltà ortografiche, scrivendo sempre le parole in due colori.
– Incoraggiamo i bambini a scrivere frasi o storie utilizzando le difficoltà ortografiche apprese.
– Lavorando in coppia, i bambini possono dettarsi a vicenda le parole.
Oltre ai cestini ed alle nomenclature per le difficoltà ortografiche, possiamo preparare delle liste di parole che i bambini possono utilizzare per compilare delle rubriche.
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori Cartellini pronti per i cestini delle difficoltà ortografiche
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori che chi
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori sce sci
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori ghe ghi
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori gli
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori gli eccezione
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori gn
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori cia cio ciu
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori cqu qqu
Trovi tutti in file insieme qui:
Digrammi e trigrammi col metodo Montessori Esercizio 2 Le nomenclature per le difficoltà ortografiche
Di seguito trovi tutte le carte delle nomenclature per le difficoltà ortografiche pubblicate finora. Per l’uso di queste carte, trovi tutte le indicazioni utili qui:
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUO QUO. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Nomenclature per le difficoltà ortografiche CUO QUO
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono CUO QUO.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono CUO QUO, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto.
parole contenenti CUO QUO di 4 lettere cuor – equo
parole contenenti CUO QUO di 5 letterecuoco cuoia cuoio cuore vacuo – aequo quotaquoto
parolecontenenti CUO QUO di 6 lettere cuoche cuocia cuocio scuoce scuola – iniquo liquor quorum
parole contenenti CUO QUO di 7 lettere cuocere cuoiaio cuoiame innocuo vacuolo – antiquo liquore obliquo quotare quotato sequoia
parole contenenti CUO QUO di 8 lettere cospicuo cuocendo cuocersi cuociano cuociono proficuo scuocere scuoceva scuoiare scuoiato scuotere – aliquota quotando quotista
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche QQU CQU. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono QQU CQU.
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono QQU CQU, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
Mentre l’unica parola italiana con QQU è soqquadro, con soqquadrato e soqquadrare, le parole con cqu sono:
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono CUA QUA.
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUA QUA
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono CUA QUA, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto.
parole contenenti CUA QUA di 4 lettere equa equo quai qual
parole contenenti CUA QUA di 5 lettere arquà quale quare quark squaw
parolecontenenti CUA QUA di 6 lettere iniqua Pasqua quadre quadro quando quanto quartoquarzoquasar quassù quatto serqua squalosquame squash
parole contenenti CUA QUA di 7 lettere arcuare arcuato Ecuador innocua lacuale – liquame loquace obliqua quadrio quaggiù quaglia qualche qualcun qualità qualora qualsia quantum quarrie quassio quattro siliqua squadra
Parole contenenti CUA QUA di 15 lettere capisquadriglia caposquadriglia cinquantaduenne cinquantottenne inqualificabile quadrigemellare quadripartitico quantificazione quantomeccanica quarantanovenne quarantaseienne quarantatreenne quarantottesimo quattordicesimo quattordicimila quattrocentesco quattrocentista sconquassamento squalificazione ventiquattrenne
Parole contenenti CUA QUA di 16 lettere cinquantanovenne cinquantaseienne cinquantatreenne dequalificazione duecentoquaranta quadrimensionale quadrisdrucciolo quadruplicazione quarantasettenne quattrocentomila riqualificazione trentaquattrenne ventiquattresima ventiquattresimo
Parole contenenti CUA QUA di 17 lettere cinquantasettenne duecentocinquanta millequattrocento novantaquattrenne ottantaquattrenne quantificazionale quarantacinquenne quattrocentistico trentaquattresima
Parole contenenti CUA QUA di 18 lettere centocinquantamila cinquantacinquenne ottocentocinquanta quadridimensionale quadrimensionalità quarantaquattrenne sessantaquattrenne settantaquattrenne
Parole contenenti CUA QUA di 19 lettere cinquantaquattrenne sessantaquattresimo
Parole contenenti CUA QUA di 20 lettere quadridimensionalità
Parole contenenti CUA QUA di 21 lettere duecentocinquantamila seicentocinquantamila trecentocinquantamila
Parole contenenti CUA QUA di 22 lettere novecentocinquantamila ottocentocinquantamila
Parole contenenti CUA QUA di 23 ettere settecentocinquantamila
Parole contenenti CUA QUA di 24 lettere cinquecentocinquantamila
Parole contenenti CUA QUA di 25 lettere quattrocentocinquantamila
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono GI.
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
pdf qui:
Il materiale comprende tutti i seguenti file:
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI Carte mute (solo immagini)
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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI Cartellini in stampato maiuscolo
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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI Cartellini in stampato minuscolo
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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI Cartellini in corsivo
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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI Nomenclature in stampato maiuscolo
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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI Nomenclature in stampato minuscolo
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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI Nomenclature in corsivo
________________________________________ Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono GI, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
parole contenenti GI di 3 lettere già gin gip giù
parole di 4 lettere agio dogi Gian giga gilè Gina Gino gita oggi
parole contenenti GI di 5 lettere aggio agile agire Angiò bigie brugi bugia bugie egida egira giadaGiano giara Giava gibbo Gilda Gildo gilio giogo gioia Giona Giove gipso girio girlo giuba Giuda giure giurì giuso Igino ingiù leggi Liegi ligio logia login Luigi lungi magia mingi mogio mugic ogiva orgia ragie regio tiggi uggia
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono GHI.
Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono “ghi”, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
Parole di 5 lettere: ghiro, ghisa.
Parole di 6 lettere: draghi, fanghi, funghi, ghiado, ghiaia, ghibli, ghiera, ghigne, ghinea, ghirba, sorghi, terghi, unghia, volghi.
Parole di 7 lettere: aurighi, beghino, cinghia, cinghio, ghiacce, ghianda, ghiotto, ghiozzo, righine, rugghio .
Metodo Montessori: schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche – CI. Esistono molte possibilità per favorire gli esercizi di autodettatura, una volta che il bambino è avviato alla scrittura ed alla lettura; una di queste possibilità può essere quella di preparargli delle schede illustrate (nomenclature Montessori), che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature Montessori, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
In questa serie di schede propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua: dopo le nomenclature Montessori per le consonanti doppie
passiamo alle parole che contengono CI (ci, cia, cie, cio, ciu).
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono “ci”, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate, e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto. Può essere utile per preparare altri esercizi, comporre frasi, dettati, ecc…
parole di 3 lettere: ciò, cip
parole di 4 lettere: Ciad, ciao, Cile, cime, Cina, cioè, Ciro, noci
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua: dopo le consonanti doppie,
Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono “chi”, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
Parole di 5 lettere: buchi, cachi, chilo, chimo, china, duchi, pochi.
Parole di 6 lettere: banchi, chiave, chiesa, chiodo, chioma, chiosa, chissà, chiuso, occhio, schiva, fuochi, cuochi, giochi.
Carte delle nomenclature per parole con consonanti doppie – Metodo Montessori. Come già detto per le carte delle nomenclature per parole di tre lettere
una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.
Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.
Classicamente le carte delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).
Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua: cominciamo con le consonanti doppie.
Carte delle nomenclature per parole con consonanti doppie – Metodo Montessori
Questo è una selezione di parole italiane che presentano consonanti doppie, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:
anno asso asse inno osso otto
babbo bacca baffo basso becco beffa birra bocca bocce bolle botte botto bucce buffo burrocanne carro cappa cassa ceppo colla collo coppa cotto cozzedonna facce farro fatto fetta fibbia fisso fitto fossogallo gatto gemma gobbo goccegomma legge lesso letto lutto mammamappa massa masso matto mazze messa mezzo mosso mozzo muffanottenozzeocchiopacco palla panna panno pappa passo pazzo penna pezza pinna Pippo pizzapizzo pollo porri pozza pozzo Puffo raggi razzo ressa retto ritto rocce rosso rotto sacco sassi secco sella senno serra sette sonno succotacco tappo tassa tatto tazza terra tetto tocco tonno toppa torre tosse tuffo vacca valle villa zappa zoppo zuccazuppa
Difficoltà ortografiche DIGRAMMI VARI – Una raccolta di dettati ortografici per la scuola primaria.
La neve si scioglie e diventa acqua liquida.
I bambini non bevono i liquori.
Quella stoffa è di buona qualità.
Sul quadro c’è qualche macchia.
L’aquila è un uccello rapace.
Gli inquilini della casa sono tranquilli.
Lucia sa costruire gli aquiloni.
Quando tornerà la mamma?
C’era una grande quantità di neve.
Quattro spazzini spazzarono la strada.
Il nonno ha comprato quattro quintali di patate.
La quercia produce le ghiande.
L’acqua è indispensabile per la vita dell’uomo, delle piante, degli animali.
In cucina c’è l’acquaio.
Scende un’acquerugiola noiosa.
Che acquazzone!
Quel panettone fa venire l’acquolina in bocca.
In Sardegna c’è un grande acquedotto.
Nell’acqua vivono i pesci.
Scendendo le scale Mario scivolò.
Non sciupare i libri.
Un ragnetto ha tessuto la ragnatela nel cavo di una pigna.
La magnolia offre dei fiori bellissimi.
Quando compio il mio dovere, poi ho la coscienza tranquilla.
I soldati mangiano la pagnotta.
Emilio si è bagnato giocando presso lo stagno.
Ho fasciato un dito, perchè mi sono tagliato.
L’agnello belava nel prato.
I fogli del quaderno sono rigati.
Il pesce è fresco.
I cuochi sono i re della cucina.
Quando piove calzo un paio di scarpe di cuoio.
Quel banchiere riscuote le somme di denaro.
Sul taccuino ho segnato il numero di telefono di Giovanni.
Ci fu un tempo in cui i merli erano tutti bianchi e facevano il nido in gennaio. Una merla sbeffeggiava il gennaio così: “E’ la sera del ventotto. Tu stai per andartene. Ah ah! Le tue minacce non m’impauriscono più!”. Ma ecco la vendetta di gennaio ! Negli ultimi tre giorni del suo regno accumulò un freddo intensissimo. L’infelice merla dovette rifugiarsi, soi suoi figli, su su in un camino fuligginoso. Da allora i merli divennero neri e gli ultimi tre giorni di gennaio sono sempre rimasti i più freddi dell’anno.
Quando ho affermato che l’acqua occupa i quattro quinti del globo, tu non l’hai creduto. Eppure l’acqua, come l’aria, è ovunque. Ha il suo proprio luogo negli oceani, nei mari, nei laghi, nei fiumi, sotto terra, ma in notevole quantità la troviamo anche in tutti i corpi che hanno vita.Hai mai osservato una vite potata? L’esile tralcio tagliato è diventato una piccola fontanella da cui gocciolano stille lucentissime: le lacrime della vita. I vegetali ne hanno in quantità copiosa e non poca è all’interno del nostro corpo e di quello degli animali.
Un contadino aveva quattrocento monete d’argento. Andò al mercato e comprò delle pecore. Gliene dettero una ogni cinque monete. Tornando si trovò a dover passare un fiume gonfio d’acqua per una gran pioggia ch’era venuto giù. Sulla riva c’era una barchetta così piccina che potevano entrarci il contadino e una pecora per volta. Cominciò dunque il pover’uomo a passare con una pecora… Ma qui il narratore di questa novella tacque. “E dopo?” gli chiesero gli ascoltatori. “Dopo? Lasciamo prima passare tutte le pecore; quando saranno passate seguiterò.
Nella famiglia ognuno ha le affettuose e sollecite cure dei genitori, nella scuola tutte le attenzioni del maestro che ci istruisce e ci educa. Che possiamo desiderare di più? Oh, pensiamo a tanti bambini che non hanno nè le carezze dei loro cari, nè le gioie serene di una vita tranquilla: nulla di tutto quanto può alleviare le sofferenze inevitabili della vita, nulla di ciò che la rende bella.
In inverno c’è sempre molta nebbia.
Saremo promossi se se lo meriteremo.
Il pavimento si pulisce con la cera.
Alla festa c’era anche il direttore della scuola.
M’ha detto che quand’anche io gli avessi fatto questo torto, egli m’avrebbe perdonato.
Difficoltà ortografiche DIGRAMMI VARI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
DETTATI ORTOGRAFICI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Dettati ortografici GLIA LIA, GLIO LIO – Una collezione di dettati per la scuola primaria per queste difficoltà ortografiche.
La zia Gigliola nel mese di luglio venne con un naviglio dall’Australia, e visitò i suoi parenti in Italia.
C’era la bella Lilia che aveva lunghe ciglia, la cuginetta Amalia che lavorava a maglia, la sorellina Aurelia che all’alba era già sveglia, mentre il cugino Emilio faceva uno sbadiglio.
Il nipote Basilio si curava col tiglio, ed il bisnonno Giulio preparava un intruglio.
La cognatina Clelia infornava una teglia, ed il prozio Aurelio sceglieva sempre il meglio. Il piccolo Virgilio giocava col coniglio e col cagnetto Ollio sul prato di trifoglio.
La cameriera Cecilia, pulita la fanghiglia, ritornava in famiglia. Partiva per la Puglia e arrivava in Sicilia.
Prima di ripartire, zia Gigliola posò per una statua di scagliola: prima di ritornare in Australia col naviglio, la regalò alla balia che amava la cianfrusaglia.
Molti furono costretti a vivere in esilio per sfuggire alle vendette dei tiranni.
Il figlio del signor Guglielmo si chiama Giulio.
Clelia coltivava con amore una bella pianta di dalia.
Stamattina Aurelio spedì un vaglia al proprio figlio che viveva sull’isola del Giglio.
L’olio di oliva è un ottimo condimento.
Gli uccelli si nutrono di miglio, di insalata, di frutta e di insetti.
La mia balia è una donna della campagna romana.
Mentre lavoravo mi è sfuggita una maglia.
Attilio se ne stava tranquillamente seduto su uno scoglio.
DETTATI ORTOGRAFICI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
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Dettati ortografici S Z – Dettati per la scuola primaria per questa difficoltà ortografica.
In classe c’è silenzio. Che bellezza, ho ritrovato il mazzolino di fiori!
Dovevo studiare la lezione, ora devo eseguire le addizioni.
La visione del tramonto del sole è sempre bella.
La provvidenza pensa a tutto.
L’aviazione italiana è valorosa.
La tazza è rotta.
Le tasse vanno pagate subito.
(in costruzione)
Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Dettati ortografici SCI SCE – Una raccolta di dettati per la scuola primaria per queste difficoltà ortografiche.
Gli sciatori scendono sulla neve con gli sci, e scendono veloci sulla discesa. Chi invece non sa sciare, scivola sul ghiaccio con gli schettini o scende dall’altro con slitte e slittini gridando: “Pistaaa!”. Attenti però a non schiantarsi sui tronchi scendendo troppo veloci.
Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Dettati ortografici e filastrocche per la Q – una raccolta di dettati per la scuola primaria per questa difficoltà ortografica.
Questa è la storia di un’anatra con quattro anatrini che si chiamavano Qua, Que, Qui e Quo. Tutti i giorni, quando mamma anatra li chiamava perchè andassero a tuffarsi con lei nell’acqua dello stagno, doveva starnazzare un bel po’ e urlare a squarciagola, perchè Qua era lento, Que era pigro, Qui era distratto e Quo dormiva sempre. Infine, quando Qua, Que, Qui e Quo si mettevano in fila, l’anatra li portava a tuffarsi nell’acqua quieta dello stagno.
Giorni fa venne qui da noi quel birichino di Quadrio. Indossava, come sempre quando piove, quel suo giubbetto di cuoio scuro. Disse che era di ritorno da scuola: infatti aveva con sè alcuni quaderni. Stette alquanto in cucina a disturbare Maria, la vecchia cuoca. Questa, che stava cuocendo la cena, prima gli promise quattro scappellotti, poi lo spruzzò d’acqua e infine fece l’atto di percuoterlo col mestolo che teneva in mano.
Qua qua, fanno le anatre grasse e tranquille. E vanno verso la pozza fangosa dove troveranno squisiti bocconi.
Un bellissimo aquilone vola alto alto nel cielo tranquillo. E’ un aquilone di carta azzurra e ha una coda con quattordici anelli.
L’aquila volava in alto in alto. Disse un aquilone: “Arriverò fino all’aquila se il vento mi aiuta!”. Ma l’aquilone non arrivò fino all’aquila. Era soltanto un aquilone di carta.
Quanti passeri nel bosco! Dicono ai fratellini: “Qui! Qui!” Venite qui! Troverete da mangiare!”.
Qua qua, fa l’anatra ai suoi anatroccoli. “Venite qua”. E li porta a una pozza fangosa dove gli anatroccoli sono felici di nuotare.
Quattro uccellini sono sul ramo e cantano tutti: “Ci! Ci!”. Quattro bambini li guardano e sospirano. Dicono: “Venite da noi, uccellini. Ci divertiremo insieme.”
Il vecchio nano Q, sta sempre con la U
ma vuole ancor di più.
Dice: “Soltanto in tre, si sta come dei Re”
Allora una per volta, chiama O A I E
e finalmente canta: qui quo qua e questa è que.
Ecco qui quattro fratelli, tutti belli questi e quelli
li ritrovai tali e quali, nei quaderni e nei quintali
nei quattrini e nei querceti, in quaranta bimbi inquieti
presso l’aquila che ruota, quando scende a bassa quota
nella quaglia e nel questore, non li trovi invece in cuore
nella scuola oppur nel cuoco, che cucina accanto al fuoco.
Qua… que… qui… quo…
or succede un qui-pro-quo…
perchè in cuor la q non va,
ma ci vuole in qualità,
in querela, in questo, in quello,
e nel quattro e nel quaranta,
e nella quaglia che vola e canta,
ed in quindici, e in Quirino
nella squadra e nel quattrino,
e in soqquadro che, per cose sue,
invece d’una ne vuole due!
Zietta Liù
Filastrocca del qui e del que
Filastrocca del qui e del que:
bimbi cari venite da me.
Filastrocca dei qui e del qua:
bimbi cari vi piacerà.
C’è un quaderno con tanti quadretti,
c’è un bel quadro con quattro angioletti,
c’è una squadra di soldatini,
ci sono cinque vispi bambini.
Corron di qua, saltan di là:
presto la casa a soqquadro sarà.
Il quaderno della Q
Il quaderno della Q
è un quaderno un poco matto:
se tu scambi C con Q
ahi! ti buschi un brutto quattro,
perchè in cuor la Q non va,
ma ci vuole in qualità.
Vuol la C il signor cuoco,
vuol la Q squadra per far gioco.
Con la C si va in cucina.
Pippo a scuola stamattina
ha imparato la lezione:
che soqquadro è un gran padrone
che si scrive con due Q.
Che pasticcio, dimmi tu!
Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Dettati ortografici MB MP – una raccolta di dettati per la scuola primaria per queste difficoltà ortografiche.
In novembre e dicembre le foglie cambiano colore e cadono. Solo i sempreverdi sembrano avere compassione dei bambini e le trattengono, così campi e giardini sono meno tristi e brulli. Poi di neve imbiancano e a primavera i rami spogli si riempiono di nuove foglioline, che offrono la loro ombra alle prime campanule.
Carluccio rompe tutto; dopo è scontento, rimpiange i giocattoli che ha rotto e tenta di farseli ricomprare. Chi ha accompagnato quel bambino dal dentista? Giulia esce di casa per tempo per venire a scuola; per la via ode un rombo; leva il viso e vede un aeroplano che solca il cielo limpido: pare una rondine lucente.
Un bambino aveva avuto in dono una tromba e suonava tutto il giorno. Diceva la mamma: “Bimbo mio, tu mi farai diventare sorda!”.
Una bambina aveva avuto in dono una bella bambola. Diceva quella bambina: “Ti voglio tanto bene. Tu sei la bambola del mio cuore”.
Mario ha voluto che ti regalassero un ombrello. Ora piove, ma il bambino non può uscire. Dice Mario: “Che cosa me ne farò di un ombrello se poi non posso uscire quando piove?”.
Quando fa il temporale, il cielo è buio e tempestoso, i lampi rischiarano la terra, cade la pioggia, il tuono rimbomba.
Un bambino era molto pauroso. Si impauriva del rimbombo del tuono, del chiarore dei lampi, aveva paura del buio. Quel bambino non aveva affatto coraggio.
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Dettati ortografici GN – una raccolta di dettati per la scuola primaria su questa difficoltà ortografica.
Un Re aveva dimenticato nel bosco una pigna d’oro. La vide uno gnomo che pensò di impossessarsene. Chiamò in aiuto il ragno che si mise a tessere intorno alla pigna una ragnatela d’argento… (da completare coi bambini)
Un ragno era pieno di appetito. Fabbricò la sua ragnatela in un angolo della stanza. Arrivò una mosca, si posò sulla ragnatela. Il ragno se la mangiò.
L’agnellino ha perduto la sua mamma e bela. Chi aiuterà il povero agnellino? La sua mamma ha sentito il suo pianto e corre da lui.
Lo gnomo è un nanetto che vive nei boschi. Ha la sua casina dentro un fungo. Lo gnomo ha una lunga barba bianca e il cappuccio rosso.
Un agnellino bianco e ricciuto giocava fra l’erba. Un giorno, si allontanò dalla sua mamma. Venne il lupo e se lo mangiò.
Il falegname lavora il legno. I mobili della tua casa sono di legno. Sai scrivere il loro nome?
Agnese ha mangiato troppe castagne e ora dorme, ma il suo sonno non è tranquillo. Fa dei brutti sogni. Sogna l’orco e le streghe. Troppe castagne, Agnese!
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Dettati ortografici GHE GHI Una raccolta di dettati per la scuola primaria per questa difficoltà ortografica.
Lo scoiattolo è ghiotto di gherigli di noci, mangia anche ghiande, sorreggendole con le zampette unite, quasi recitasse una preghiera. Prima dell’inverno, quel ghiottone si rimpinza per bene, poi dorme quieto, come un ghiro. Poi a primavera, appena è giorno, scivola giù dalla tana, si guarda intorno nel bosco agghindato a festa, e felice corre e gioca, tra le prime ghirlande di fiori gialli e rossi.
Il ghiro è un ghiottoncello che ha sempre sonno. Prima si riempie ben bene il pancino di ghiande, noci, bacche. Poi, quando è diventato grasso, si addormenta. Dorme tutto l’inverno.
La margheritina aprì il suo collarino bianco orlato di rosso e il prato fu molto felice. Era tutto fiorito di margherite.
La margheritina era ancora chiusa. Arrivò il sole e picchiò sulla sua corolla: “Apriti, margheritina!”. E la margherita si schiuse tutta al bel sole.
Quanto ghiaccio sulle strade, nei fossati, nelle pozze! Se ne andrà quando verrà il sole caldo. Ma ora i ghiaccioli pendono dai tetti.
Mario è un ghiottone. Va alla credenza e trova un piattino di funghi che la mamma ha preparato per la cena. Mario mangia i funghi e poi non ha più appetito.
Il nonno ha il viso pieno di rughe. Tante rughe sulla fronte, sulle guance, sul collo. Povero nonnino, queste rughe sono state fatte dal tempo e dai dolori!
Sulla tavola c’è una bella torta piena di ghirigori di zucchero. Margherita, col suo ditino, va a toccare quella bellissima torta, poi non resiste al desiderio di assaggiarne un pezzetto. Margherita è una ghiottoncella.
Dettati ortografici GHE GHI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Dettati ortografici A HA, O HO, uso dell’H – Una raccolta di dettati per la scuola primaria su queste difficoltà ortografiche.
Ricordati di pensare la parolina “avevo” al posto di tutti gli “o” che trovi. Se puoi pensare “avevo” al posto di “o” e la frase non cambia senso, davanti ad “o” ci vuole la H. Proviamo? Io o una cartella nuova: si può pensare “io avevo una cartella nuova”? Sì! Allora “o” deve essere preceduto da “h” e si deve scrivere “Io ho una cartella nuova”. Vuoi leggere o scrivere: si può pensare “Vuoi leggere avevo scrivere”? No! Allora “o” deve essere scritto senza “h”.
La casa ha le porte e le finestre.
Quando vado a scuola porto con me i libri.
La mamma mi ha preparato una torta.
Ieri la nostra maestra ci ha accompagnati fino a metà viale, poi ci ha salutati sorridendo.
Il babbo ha comprato una nuova macchina; è una Cinquecento e ha cinque marce.
La nostra aula ha tre ampie finestre ed è esposta a sud.
In quella città c’è una grande stazione ferroviaria.
Essa ha quindici binari per i treni in partenza e in arrivo.
Tu hai un morbido berretto che hai comprato in un negozio vicino ai giardini.
Ho male a un dito; mi duole ed ho timore a medicarlo.
I miei cugini hanno un bel cane lupo; glielo regalarono l’anno scorso quando andarono in campagna.
Sebastiano non ha ancora il trattore. Costa molto ed egli non ha denaro sufficiente per comprarlo. Si ingegna perciò con i buoi; ne ha tre coppie che lo aiutano a preparare il terreno per le semine.
Ho contato le cartoline della raccolta e ne ho numerose.
Hai dato il giornaletto ai tuoi cugini?
Il maestro m’ha consigliato un libretto e la mamma me l’ha comperato subito. E’ un libretto per bambini dagli otto ai nove anni. La sua lettura m’ha insegnato molte cose, ma una sola m’ha colpito più delle altre. L’aiutarsi a vicenda rende la vita più facile. Ciò è vero.
Come m’ha reso felice il sorriso di ringraziamento di un mio amico dopo averlo difeso dalle accuse ingiuste di cattivi compagni! Anche lui era già felice e me l’ha detto quel suo sorriso.
Il babbo è uscito presto. Tu dormivi ancora e non l’hai visto. T’ha dato un bacio leggero per non svegliarti. Tu non l’hai sentito. Ora, sulla tavola, con la scodella del latte c’è un pane fresco. Quel pane l’ha guadagnato il tuo babbo per te, col suo lavoro di tutti i giorni. Il primo dono della giornata che ricevi dal suo amore è quel pane di grano che ha la forma di un cuore.
Lo zio è partito: l’ho salutato stamattina alla stazione.
La mamma cerca la chiave della camera; l’hai vista da qualche parte?
Giorgio voleva la palla per giocare e l’ha persa.
Tutti vogliono salutare il vincitore, ma non l’hanno lasciato libero!
Vorrei leggere il giornale; dove l’hai messo?
Il fuoco si è levato improvvisamente, ma i pompieri sono accorsi e l’hanno domato.
L’anno prossimo frequenteremo la quarta classe.
Tutti l’hanno visto arrivare, pochi l’hanno visto partire.
Questo quadernetto l’ho comprato l’anno scorso.
Il maestro m’ha sgridato, ma la colpa non l’avevo. Tu m’hai detto stamattina che quella lezione non l’avremmo studiata. Quando m’ha detto: “Ma tu come fai a non saperlo?” io non ho saputo cosa dire. Non m’ero mai trovato in un momento simile. Ma un’altra volta non capiterà, te l’assicuro! M’hai messo in un imbroglio, ma non mi ci metterai più. M’hai capito?
Io ho otto anni e mezzo e frequento la terza classe.
La mia merenda consiste in pane imburrato o in frutta mista.
La maestra ci chiede sempre se preferiamo iniziare la lezione con una poesia o con un canto.
Questa mattina ho scritto molti pensierini sulle ricerche fatte e ho l’impressione di aver fatto un buon lavoro.
Olga sbatacchiò la porta e la mamma gliela fece richiudere con garbo.
La donna desiderava alcune arance e io gliele portai.
Aldo desiderava un po’ delle tue susine e tu gliene hai date sette.
Carlo aveva il tuo libro; gliel’ho visto in mano.
Lo zio mi ha detto che durante l’esame gliene hai combinate di tutti i colori.
Quella bambola gliel’ha regalata la mamma.
Desiderava tanto provare i miei pattini e io glieli ho prestati.
Ma come, non siete ancora pronti?
Devo andare dalla mamma, m’ha chiamato più volte.
La nonna m’ha preparato un buon dolce.
Non s’era mai visto nulla di simile.
M’hai fatto spaventare con le tue parole.
Andrea promette molto, ma mantiene poco.
Non sarà un bel lavoro ma l’ho fatto da solo.
Lo studio finora m’ha dato molte soddisfazioni.
Mai e poi mai farò ciò che tu mi dici.
Non m’hai ancora raccontato come hai trascorso le vacanze.
Non m’hai avvertito e non sono venuto.
Il maestro s’alzò e disse: “Ragazzi miei, io v’ho concessa fin qui la maggiore libertà, e voi ne avete abusato; io v’ho trattato da ragazzi educati, e voi m’avete fatto comprendere che volete essere trattati da sbarazzini”.
“Mario, io vado un momento dalla nonna e poi torno subito” disse la buona donna al figlio, e questi rispose: “Va’ pure tranquilla, mamma, che io saprò corrispondere alla tua fiducia”.
Vi sono dei momenti nella vita in cui una parola buona può fare maggior bene di qualsiasi beneficio.
Che cosa v’ha detto a questo riguardo il maestro?
Maria ha chiesto il permesso di recarsi ai giardini, ma i genitori non gliel’hanno concesso perchè è stata disobbediente.
Ieri mentre attraversavo la strada m’hai scorto, ma non m’hai salutato.
La mamma ha rimproverato Carlo e l’ha castigato.
Il giorno del tuo onomastico che cos’hai avuto in dono?
Tua madre mi ha scritto un biglietto gentile; mi ha detto che i tuoi fratelli t’hanno preparato un bel regalo, ma che te lo consegneranno quando porterai a casa la pagella.
Che bella bicicletta ha quel ragazzo! Non gliel’ho mai vista.
M’hai forse visto qualche volta parlare con quell’imbroglione?
L’ha detto per scherzo e senz’altro non credeva di offendere nè te, nè nessuno dei presenti.
Pinuccio ti ha chiesto in prestito un foglio, ma tu non gliel’hai dato.
Io ho acquistato quattro quaderni per la scuola; Maria invece ne ha comprati solo tre e ne n’è fatto prestare uno da Lucia; ora gliel’ha restituito.
La gomma è utile per cancellare se si sbaglia. Chi non l’ha deve stare attento a non sbagliare.
Ho una bella cartella che ha comprato la nonna. Antonio però non l’ha come la mia.
Sullo scaffale c’è la riga? Chi l’ha persa? Maria l’ha trovata e l’ha messa qui.
Vado con la bicicletta al supermercato, per prendere la carta; se non ce l’ha, non so proprio come fare.
Era difficile la poesia, ma Edoardo l’ha studiata a memoria.
Ha prestato la squadra, ma non l’ha più riavuta indietro.
Ha rotto la vetrina, ma non l’ha fatto apposta!
Non l’ha visto e l’ha buttato in terra.
Te l’ha detto la maestra che dovevi fare la divisione!
Dettati ortografici – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
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Quanta acqua! Piove a dirotto e le piante bevono bevono. Il cielo è buio. Tanta acqua vuol venire sulla terra.
Le nuvole sono nere nere. Poi si aprono e viene giù un acquazzone dirotto. Pian piano, l’acquazzone cessa e nel cielo appare un bellissimo arcobaleno.
La rana è un animale acquatico. Vive nell’acqua delle pozze. Quando salta fuori fa cra cra, lieta di essere al sole.
L’acqua cade piano piano, poi diventa più forte ed ecco un acquazzone cadere sulla terra. L’acqua farà spuntare tante piantine verdi.
“Nuvola, nuvola, dove vai?”. “Dove mi porta il vento. Poi farò cadere tanta acqua e la terra sarà ristorata.
Maria non ama l’acqua e strilla quando la mamma vuol lavarla. Ma la mamma la strofina bene con acqua e sapone. Maria, quando si sente pulita e fresca, non strilla più.
La famiglia acqua.
Mamma Acqua ha diversi figlioli. Il più monello è Acquazzone: quando arriva lui fanno tutti la doccia, anche senza averne voglia. Una persona seria è Acquedotto, che pensa a distribuire acqua alle case dei paesi e delle città. Acquario invece gioca volentieri coi pesci, mentre Acquaio fa la pulizia in cucina. In famiglia c’è anche un pittore, Acquerello, che usa i pennelli dal mattino alla sera. La più piccina di tutti è Acquolina, che sta sempre con il naso incollato alle vetrine delle pasticcerie. Naturalmente la famiglia Acqua è una famiglia fortunata, perchè anche d’estate non soffre mai la sete.
Dettati ortografici CQ – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Il cane e il gatto sono animali domestici. Vivono nella casa dell’uomo. Il cane cura la casa e difende l’uomo dai pericoli. Il gatto miagola. Il caco è un frutto autunnale. La castagna è caduta dal riccio spinoso. La corteccia di alcuni alberi è rugosa. Cade la pioggia con violenza. Carla e Carluccio hanno vinto la gara di corsa.
Un cuoco sopraffino
Sei un cuoco sopraffino?
Nota, allora, sul taccuino:
a me il cuor non cucinare:
non lo posso sopportare.
Scuoti bene l’insalata:
se c’è l’acqua è ancor bagnata!
Come cuoio è la braciola
se sul gas la lasci sola:
devi sempre sorvegliare
che non abbia ad attaccare!
E… se cuocere non sai,
torna a scuola e imparerai!
Dettati ortografici CA CU CO – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
La letterina h è sempre di buon umore, ma non parla mai. Un giorno un uccellino sul ramo di un albero, faceva: “Ci ci ci!”. La letterina h si mise in mezzo, e l’uccellino, con molta sorpresa, non fece più ci ci ci, ma chi chi chi!
La chiesetta chiama con la sua campana. “Venite! Venite!”. Arrivano vecchietti e vecchiette, uomini e bambini, e tutti si inginocchiano davanti all’altare.
Il galletto Codadoro canta a squarciagola. Chicchirichì! Il galletto canta per far uscire il sole. Chicchirichì!
Giovanni si è voluto mettere gli occhiali del nonno. Naturalmente li ha rotti. Il povero vecchietto non ci vede più a leggere.
La chiave è di ferro. Serve per aprire porte e cancelli. Ma anche per inchiavare la serratura quando si vuol chiudere.
I fichi sono dolci e zuccherini. Le pesche sono morbide e succose. Mario chiede alla mamma fichi e pesche. Che golosone!
Co co co! La chioccia chiama i pulcini. Li chiama accanto a sè perchè ha paura che si perdano.
Pippo piange. Vuol la luna che si specchia nell’acqua del pozzo. Pippo è un bambino scioccherello. Non si può avere la luna che si specchia nell’acqua del pozzo.
Dettati ortografici CHE CHI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Dettati ortografici CE C’E’ – una raccolta di dettati per la scuola primaria per questa difficoltà ortografica.
Qui di aria buona ce n’è fin che vuoi.
Non c’è nessuno? Allora ce ne andiamo.
Che c’è da ridere?
Ecco, qui c’è tutto; se qualcosa non andasse bene ce lo faccia sapere.
Non abbiamo fatto apposta; ce ne dispiace.
(in costruzione)
Dettati ortografici CE C’E’ – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.
Poesie e filastrocche: difficoltà ortografiche per bambini della scuola primaria. Difficoltà ortografiche miste: ca cu co, che chi, ci ce, cqu, gl, gn, mp mb, qui quo qua que, sc, ha a, c’è c’era, consonanti doppie, apostrofo, accento, divisione in sillabe, segni di interpunzione.
CA CU CO
Cuoco cuoco, cuoci un poco
nel tuo forno grande e fondo
la focaccia dall’odore
che rallegra il nostro cuore.
Scuote mamma i panni al sole
spuntan già le prime viole
Batte il cuoio il ciabattino
nel suo buio sgabuzzino
Zappa il babbo la sua aiuola
mentre il bimbo corre a scuola.
Chi e Che
Tre vecchiette stanche
su tre panchine bianche.
Tre tacchini neri
con tre becchi fieri.
Tre pesche per tre bambini
tre lische per tre gattini.
Che chi, ce ci
La Checca aveva un gallo
rosso verde e giallo
che allo spuntar del dì
facea Chicchirichì.
La Cecca sua sorella
aveva un bel fringuello
che allo spuntar del dì
facea cicciricì.
Un dì era freddo atroce, e l’acca senza voce
rifugio domandò al ca, al cu, al co
tutti risposero. NO.
Pietosa una vocina, allora di sentì
vieni da noi piccina, vieni tra il ce e il ci
rispose l’acca. SI’.
Cade cheta
come stanca
l’aria chiara
che su cose
case e chiese
batte e canta.
Nella cesta
sta l’arancia
le ciliegie
nella pancia
se sei un ciuco
tiri calci
se sei un sorcio
stai nel cacio
se sei un bimbo
mandi un bacio.
CI e CE
Ci e Ce erano amici: a Ci piaceva Ce
a Ce piaceva Ci. Erano due piccoli
cinesini di marzapane, alti così
tanto ma tanto carini
“Sei dolce Ci” diceva Ce
“Sei dolce Ce” diceva Ci.
Passavano i giorni a darsi bacetti
erano esposti nella vetrina
della più bella pasticceria
della citta di Cincillà.
Diceva la gente passando di là:
“Si amano proprio alla follia
quei due graziosi pupazzetti
poco più alti di due confetti”.
Venne il giorno che si sposarono
il piccolo Ci e la piccola Ce.
Da quel giorno oltre che amici
furono anche sposi felici
Se accanto a me si trova l’E
o giù di lì capita l’I
ho il suono dolce, leggi con me
CI CE, CI CE
ma se vien qua madama A
o il signor O con tanti ohibò
che insieme ad U sbuffa di più
allora il suono si fa più duro
come in CANGURO
sentilo qua: CU CO CA
ripeti su: CA CO CU
ancora un po’: CA CU CO
Cade cheta come stanca l’acqua chiara
che su cose case e chiese batta e canta
nella cesta sta l’arancia
le ciliegie nella pancia
se sei un ciuco tiri calci
se sei un sorcio stai nel cacio
se sei un bimbo mandi un bacio.
Lucciola, lucciola, vieni da me
ti darò un pan da re
ti darò un pan da regina.
Lucciola lucciola lucciolina.
Cincirinella aveva un bel gallo
tutto il giorno ci andava a cavallo
ricco di briglia, di sproni, di sella,
evviva il gallo di Cincirinella!
cqu
Piove piove
l’acqua vien giù.
Bel bello
mi riparo
con l’ombrello.
Ma quant’acqua
viene giù
è già piena
la c e la q.
GL
Passa il vento, muore la foglia
zio Guglielmo fa la sfoglia
a pezzetti poi la taglia
zia Teresa lavora a maglia
frigge la sogliola nella teglia
il bambino ecco si sveglia
apre la bocca poi sbadiglia
con il sonno fra le ciglia
dice la mamma: “Figlio mio,
se sbadigli, sbadiglio anch’io”.
Fogliolina di trifoglio
io cerco l’erba voglio.
Erba voglio qui non c’è
ne pei bimbi, ne pei re.
Figlio mio, metti la maglia:
se non la metti la piglia il coniglio.
Il coniglio la indosserà
e mio figlio si raffredderà.
continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):
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