Tutorial: gattino e leone realizzati con pezzetti di maglia

Tutorial gattino e leone realizzati con pezzetti di maglia. Un lavoro manuale semplicissimo e dal risultato strepitoso. I bambini possono realizzarlo in proprio a partire dai sei anni d’età, ma è anche un bel giocattolo che le mamme possono preparare per i più piccoli.

Tutorial gattino e leone realizzati con pezzetti di maglia
Materiale occorrente:

tre rettangoli di maglia realizzati a punto legaccio o ritagliati da una vecchia maglia infeltrita: per il corpo un rettangolo 14x11cm circa, per la testa 5×10 cm, per la coda una strisciolina 14×2 cm

lana per imbottire

ago e lana o filo resistente dello stesso colore delle pezze

qualche filo colorato da ricamo per le rifiniture

lana colorata a scelta se si vuole fare la criniera del leone

Tutorial gattino e leone realizzati con pezzetti di maglia
Come si fa:

Tenete il rettangolo per il corpo sul diritto, piegate ogni angolo e cucite a partire dal vertice, fino a metà del lato corto, congiungendo parte del lato corto e parte del lato lungo del rettangolo, come mostrato nelle foto,  per i quattro angoli:

imbottite con la lana:

e chiudete:

preparate la coda cucendo a formare un tubo, che non serve imbottire, e fissate al corpo:

Ora prendete il rettangolo di maglia che serve per la testa e piegatelo a metà nel senso della lunghezza, dritto contro dritto:

cucite lungo il margine, lasciando un’apertura per ribaltare il lavoro; ribaltate sul dritto:

Col filo dello stesso colore fermare le orecchie così, cucendo due triangolini a destra e a sinistra, e lasciando al centro uno spazio:

Preparate una pallina con la lana da imbottire, inseritela nella testa, quindi chiudete il pezzetto rimasto aperto:

fate una filza dalla parte del collo e arricciate un po’ , poi fissate la testa al corpo:

A vostro gusto aggiungete nasino, baffi e occhietti:

Se invece dei baffetti ricamiamo un naso scuro, aggiungiamo alla coda un ciuffetto di lana scura e intorno alla testa una criniera variopinta, il gattino diventa un leone:

Tutorial gattino e leone realizzati con pezzetti di maglia

tutorial per gattino e leoncino di maglia

Per leggere gli altri tutorial clicca sull’immagine che ti interessa:

tutorial gallinella di maglia
tutorial coniglietto di maglia

Tutorial gattino e leone realizzati con pezzetti di maglia

Knitted cats and lions tutorial. A simple manual work, but the result is amazing. Children can make it on their own as young as six years old, but it is also a nice toy that moms can prepare for the little ones.

Knitted cats and lions tutorial

What do you need?

three rectangles of knitting in garter made or cut from an old sweater felted:
for the body a rectangle approximately 14x11cm,
for the head 5×10 cm,
for the tail a strip 14×2 cm;
wool to stuff;
needle and wool or strong thread of the same color of the pieces;
some colored embroidery thread for the finish;
colored wool of your choice if you want to do the lion’s mane.

Knitted cats and lions tutorial

How is it done?

Keep the rectangle for the body on the right, fold each corner and sewn   from the top down, up to half of the short side, joining part of the short side and the long side of the rectangle, as shown in the photos, for the four corners:

stuff with wool:

and close:

prepare the tail by stitching to form a tube, which does not serve stuffing, and attach to the body:

Now take the rectangular of knitting that is used for the head and fold it in half in the sense of the length, right sides together:

sewn along the edge, leaving an opening to turn the job; overturned on the obverse:

With the thread of the same color stop their ears, sewing two triangles on the right and left, leaving in the middle a space:

Prepare a ball with wool to stuff, enter it in the head, then close the small piece remained open:

make a string on the side of the neck and curled a bit, then fix the head to the body:

Add nose, mustache and eyes:

If instead of the mustache we embroider a dark nose, add to tail a tuft of dark wool, and around the head a colorful mane, the kitten becomes a lion:

_____________________

cat and lion tutorial

___________________________

To read the other tutorials click on the image that interests you:

 rooster and hen tutorial

________________________

rabbit tutorial

Animali di lana cardata – Gattino

Animali di lana cardata – Gattino – Tutorial per realizzare piccoli gattini con la lana cardata…

Animali di lana cardata – Gattino

Materiale occorrente:

– lana cardata grigia, e qualche ciuffetto di arancio, marrone, bianco e rosso per le rifiniture,
– fil di ferro e forbici,
– aghetto da feltro.

Animali di lana cardata
Gattino
Come si fa

Solito nodo nel centro della striscia di lana, poi si divide in sue parti uno dei ciuffi, si porta verso il basso a rivestire il nodo, e con poca lana cardata si avvolge sotto per fissare:

Poi di stabilisce la lunghezza del corpo e si avvolge dell’altra lana per farne un primo abbozzo; per il gatto è comodo lasciare un ciuffetto in fondo per lavorare meglio la coda:

Si inserisce il fil di ferro per le zampe e per la coda, e si riveste avvolgendo altra lana cardata:

Se lasciate le zampe posteriori un po’ più lunghe, poi potete piegarle un po’ in questo modo, per un effetto più realistico:

Aggiungere altra lana cardata intorno alle zampe e al corpo, e modellare con l’aghetto da feltro:

Per ottenere il musetto a punta infilare l’ago nel nodo e tirare in avanti, come mostrato nella foto:

Aggiungere un ciuffo di lana in alto e modellare con l’aghetto da feltro le orecchie:

Per le rifiniture usare l’aghetto da feltro per occhi, naso, baffi e collarino:

Se cerchi idee per attività in stile steineriano per il periodo dell’avvento, puoi trovarle raccolte qui:

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/le-quattro-settimane-dellavvento/

 

E qui trovi le istruzioni per realizzare il tradizionale presepe in lana cardata:

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/acquarello-steineriano-esercizi-di-colore-ebook/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/manuale-per-realizzare-le-bambole-waldorf/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/il-presepe-steineriano-in-lana-cardata/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/le-quattro-settimane-dellavvento/

Animals of carded wool tutorial KITTEN

What do you need?

carded wool gray,
and some tuft of orange, brown, black and red the final touches,
wire and scissors,
felting needle.

Animals of carded wool tutorial KITTEN

How is it done?

Make a knot in the middle of a strip of carded wool, then divide into two parts one of the tufts, bringing it down to coat the knot, and with little carded wool wrap below to fix

Then determine the length of the body and wrap other wool to make it a first draft; for the cat it is comfortable leaving a tuft at the end for the tail:

 Insert the wire for the paws and the tail, and cover, wrapping other carded wool:

If you leave the back legs a bit longer, then you can fold them in this way, for a more realistic effect:

Add more carded wool around the paws and body, and shape with the needle:

To get the nose to the tip insert the needle in the knot and pull forward, as shown in the photo:

 Add a tuft of wool at the top and shape with the needle the ears:

With the needle add eyes, nose, mustache and collar:

Poesie e filastrocche: I gatti

Poesie e filastrocche: I gatti. Una raccolta di poesie e filastrocche sui gatti, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Il giornale dei gatti
I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull’ultima pagina
la “Piccola Pubblicità”.
“Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda”.
“Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria.”
“Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio”.
“Vegetariano scapolo,
cerca ricco lattaio.”
I gatti senza casa
la domenica dopopranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per un’oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno  a prepararsi
per i loro concerti. (G. Rodari)

Il mio gattino
Com’è bello il mio gattino,
tutto nero e vellutato,
bianco solo ha il bel nasino
come fosse incipriato.
Ha due baffi… oh che baffoni!
E gli occhietti? …che bricconi!
Lo vedeste! M’è d’attorno
a scherzare tutto il giorno;
e se, stanca, m’allontano,
torna presto, piano piano.
Quando, attenta, fo il dovere,
mi disturba… ch’è un piacere:
e la penna, che va in fretta
vuol fermar con la zampetta. (P. Marcati)

Ninna nanna
Sui tetti è il gatto nero,
che sta sopra pensiero.
Dall’alto del camino
si affaccia un topolino,
ma vede il gatto e scappa,
va giù dentro la cappa.
Si salva il topolino
e dorme il mio bambino. (C. Del Soldato)

Il codino traditore
Il codino
di un topino
fuor da un buco un dì spuntò.
Venne il gatto
quatto quatto,
e coi denti l’afferrò.
Il topino,
poverino,
pianse forte e si lagnò.
Proprio in quella,
questa è bella,
un gran cane capitò.
Ed il gatto,
quatto quatto,
impaurito se ne andò.
Il topino
il suo codino
dentro il buco ritirò. (A. Cuman Pertile)

 

Il gatto
Sulla sedia accoccolato
fa l’ipocrita, il ghiottone,
tu lo credi addormentato
ma non dorme, quel sornione!
Tutto vede, a tutto è attento,
e prepara il tradimento. (E. Berni)

 

Musotondo
Il mio gatto Musotondo
verdi ha gli occhi e il pelo biondo.
Col nasetto impertinente
canzonar sembra la gente.
E’ una birba a tutta prova
che ogni dì ne fa una nuova:
proprio adesso il bricconcello
s’è cacciato in un cappello.
Vi si affaccia da padrone
quasi fosse il suo balcone.
E da lì contempla il mondo
il mio gatto Musotondo. (L. Schwarz)

 

Il mio gattino
Fufi, ha nome il mio micetto;
è carino e assai furbetto,
il suo pelo è bianco e nero,
un musin poco sincero.
Con lui gioco di sovente,
mi diverto lungamente;
lui si lascia, poverino,
prender anche pel codino.
La pazienza perde presto
sol se troppo son molesto;
ed allor che fa il micino?
Sa allungare lo zampino.
Quando dormo nel lettino
mi si accosta pian pianino;
s’accovaccia, poi m’annusa,
poi si mette a far le fusa.
Quando mamma via lo caccia,
perchè ha fatto il malandrino,
egli corre fra le braccia
del suo caro  padroncino. (D. Vignali)

Preghiera del gatto
Signore,
sono il gatto.
Non che abbia qualcosa da chiederti!
No…
Non chiedo nulla a nessuno;
ma,
se per caso, in qualche granaio del cielo,
tu avessi un topolino bianco,
o un piattino di latte,
conosco qualcuno che lo gradirebbe.
Non maledirai un giorno
tutta la razza canina?
Se così fosse direi:
così sia.
(C. Bernos de Gasztold)

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

IL GATTO: dettati ortografici e letture

IL GATTO: dettati ortografici e letture – una raccolta di dettati ortografici a tema, per la scuola primaria, di autori vari. Difficoltà ortografiche varie.

Accovacciato con la lunga coda tra le zampe, il gatto sembra dormire. A un tratto un topolino sbuca dalla fessura di una porta. Dapprima il gatto finge di non vederlo, ma lo osserva a occhi socchiusi. Poi si anima, muove il capo con rapidi scatti, si avvicina alla preda con passo silenzioso, quasi camminasse sul velluto. Infine compie un balzo, piomba addosso al topolino e lo afferra con gli unghioni che nel frattempo ha sfoderato.

Il gatto è furbo, malizioso, pigro ed egoista. Tutti i difetti! Ma si fa perdonare volentieri per le sue moine, le sue smorfiette gentili; per la voglia di giocare che lo fa ruzzolare per ore e ore con una palla, con un gomitolo, con un pezzetto di qualcosa legato ad un filo. Ha il pelo morbido ed è un piacere accarezzarlo. Allora fa le fusa e chiude gli occhi e par che dica: “Che piacere mi fai, padroncino!” (G. Reichelt)

Il gatto ha il pelo morbido e fa piacere accarezzarlo. Allora fa le fusa e sembra molto soddisfatto. Ma ecco che si stanca, e allora tira fuori le unghie e giù un bel graffio sulla mano!
Micia, micia, dove sono i tuoi micini? Eccoli qua, morbidi e tiepidi nel cesto dove sono nati. La micia non li lascia mai e li lambisce amorosamente.

Miao miao fa il gattino affamato. Qualcuno gli dà un piattino di latte tiepido. Il gattino lecca il latte con la linguetta ruvida e rosa.

Il gattino ha preso un gomitolo e ora ci gioca, arruffandolo tutto. Povero gomitolo e povera nonna! Lo fa ruzzolare da tutte le parti.

Il balzo rapido che il gatto compie e che gli permette di piombare dritto alla preda senza che questa abbia il tempo di sottrarsi con la fuga, è consentito dalle agili zampe posteriori, molto più sviluppate delle zampe anteriori, mosse da robusti muscoli che consentono di compiere salti anche di due o tre metri. Inoltre, mentre la spinta delle zampe proietta il corpo in avanti, l’elastica colonna vertebrale consente al corpo di allungarsi, mentre la coda, funzionando da timone, rende preciso e infallibile il salto. (Palombi)

Forse mai altro animale al mondo, ha avuto, nel corso dei secoli, tanti sostenitori e tanti nemici come il gatto. Forse mai altro animale è stato oggetto di amore sviscerato e di onori al pari di una divinità, oppure odiato, incolpato dei peggiori misfatti come il gatto. La fierezza del suo carattere gli impedisce di rendersi utile al suo padrone assoggettandosi a un qualsiasi lavoro. Il gatto è utile per la caccia ai topi, ma non bisogna dimenticare che esso compie questo lavoro seguendo il proprio istinto di predatore.

In Egitto, i gatti erano certamente allevati in gran numero e tenuti nel massimo conto. Antichi monumenti raffigurano i più famosi rappresentanti delle dinastie egizie in compagnia del fedele gatto che, a quel che pare, godeva considerazione al pari di un essere divino. Con i più terribili supplizi erano puniti coloro che si rendevano colpevoli della morte di un gatto.

Un caldo e morbido cuscino, la carezza ripetuta del padrone, il piacere di sentirsi delicatamente grattare fra le orecchie, provocano il caratteristico ron ron. Il gatto si abbandona anche a far le fusa e giunge ad accarezzare il suo padrone ritirando le unghiette entro le zampine di velluto.

Il gatto è un dormiglione e per lunghe ore sta accoccolato, placidamente immerso in un sonno in apparenza profondo, ma in realtà assai leggero. Anzi, molto spesso, a un’osservazione più attenta, il gatto che crediamo addormentato, ci sta scrutando attraverso una fessura delle sue palpebre, osservando i nostri movimenti.

Si dice che il gatto preferisca la casa al padrone. Infatti, si è constatato in moltissimi casi che i gatti, portati dal padrone in una nuova abitazione, hanno saputo, con mirabile senso dell’orientamento, ritrovare l’antica dimora, preferendo questa, magari a costo di abitarne solamente la cantina o la soffitta, all’accogliente appartamento del padrone.

E’ notorio che il gatto ha la zampa lunga. Punito severamente per le sue imprese ladresche, il gatto persevera nelle sue abitudini e approfitta di qualsiasi occasione. Ruba anche quando è ben pasciuto, spinto dalla gola o semplicemente dal suo istinto di predatore che, in mancanza di prede vive, si rivolge a qualsiasi leccornia venga imprudentemente lasciata alla sua portata.

La straordinaria potenza visiva del gatto si spiega con la grande capacità di adattamento della sua pupilla alle diverse intensità luminose. Ridotta a una strettissima fessura, quando la luce è intensa, la pupilla si dilata enormemente nella penombra, sì da percepire anche il più debole raggio luminoso.

Il gatto tigrato, detto anche soriano, è uno dei gatti più comuni di tutto il mondo. Di mole piuttosto massiccia, ha la testa grossa e il muso corto. La pelliccia è morbida, vellutata, composta di peli corti e fitti variamente colorati. I colori più comuni sono il grigio e il giallastro, a righe alterne. La coda è relativamente corta.

Il gatto ha una vista acutissima; da ciò deriva la credenza popolare che esso vede anche al buio. Si tratta di un’esagerazione, perchè se è vero che il gatto è in grado di distinguere gli oggetti e di orientarsi anche quando la luce è scarsissima, è tuttavia incapace di vedere al buio assoluto.

Quando il gatto ha sentito la preda, i suoi istinti selvaggi si accendono e si sfrenano nella caccia. Non si accontenta di tenere a lungo la preda sotto l’incubo dell’agguato, ma una volta afferratala con gli uncinati artigli, non la sopprime immediatamente, ma si diverte a farle provare, minuto per minuto, il tormento della morte che si avvicina.

Il gatto, di fronte al nemico, generalmente scappa, ma se non trova via di scampo, non esita a combattere con coraggio e slancio. Il pelo irto sul dorso arcuato, gli occhi lampeggianti, gli artigli interamente sfoderati, la schiuma alla bocca, richiamano alla mente che questo piccolo, leggiadro felino altro non è che un parente assai prossimo del leone, della tigre e di altri ferocissimi felini selvaggi.

La gatta mette al mondo i suoi piccoli in un giaciglio preparato con cura in un angolo tranquillo, dal quale trasloca in gran fretta, trasportando i suoi piccoli ad uno ad uno, quando l’istinto le faccia temere qualche minaccia. La gatta è ottima paziente nutrice che non si accontenta soltanto di nutrire i suoi piccoli, ma si preoccupa di tenerli sempre puliti e ravviati, lisciandoli di continuo con la sua ruvida lingua.

La famiglia dei felini è la più grande e la più importante nell’ordine dei carnivori e comprende animali di dimensione molto varia, dal gatto alla tigre, dal leone al leopardo, al giaguaro. Tutti sono formidabili mangiatori di carne. Di forme flessuose ed eleganti, queste fiere hanno una pupilla che si restringe alla luce fino a diventare una sottile fessura e le unghie retrattili che possono, cioè, rinfoderarsi entro apposite guaine.

Agili, scattanti, fulminei nel salto, i felini sanno arrampicarsi e nuotare, sono veloci nella corsa anche se non resistenti. Hanno per lo più abitudini notturne e cacciano all’agguato: poichè devono seguire prede che non vedono e di cui talora non sentono l’odore, imparano a giovarsi delle minime indicazioni come le impronte. Controllano i loro movimenti istintivi e si spostano con leggerezza senza fare il minimo rumore.

Quanto è morbido il pelo del gatto! La testa rotonda, le orecchie appuntite, i begli occhi dalla pupilla cangiante e i lunghi baffi lo rendono assai grazioso. E’ un quadrupede, e le sue zampe, terminanti con cinque dita per ogni piede, poggiano su speciali cuscinetti elastici con cui tocca il suolo quando cammina, per modo che i suoi passi non producono rumore. Le unghie sono di solito nascoste e sollevate da terra quando non sono usate. Ma, al momento del bisogno, il gatto è in grado di spingerle all’esterno e, acutissime come sono, diventano un’arma formidabile per catturare la preda. Se poi deve difendersi da un animale più forte di lui, esse gli servono per mettersi in salvo arrampicandosi sugli alberi. I denti aguzzi gli consentono di strappare e sminuzzare la carne di cui si nutre. Il gatto è un mammifero carnivoro. Appartiene alla famiglia dei felini, di cui fanno parte altri animali grossi e feroci: il leone, la tigre, il leopardo, la pantera, la lince.

Il gatto

Forse nessun altro animale è stato nel corso dei secoli oggetto di amore sviscerato e di onori al pari di una divinità, oppure odiato , incolpato dei peggiori delitti e messo al bando dalla società umana, come il gatto. Ma forse ciò dipende dalla sua natura, perchè il gatto, pur in tanti e tanti anni di vita domestica, non è ancora riuscito a vincere la sua diffidenza per l’uomo. Ciò, forse, dipende dalla sua appartenenza alla famiglia dei felini, che annovera gli animali più feroci della terra.

Dettati ortografici sui gatti – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. 

Exit mobile version

E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!

Abbonati!