Esercizi vari di geometria per la classe quarta

Esercizi vari di geometria per la classe quarta pronti per il download e la stampa in formato pdf: angoli, linee rette, curve, parallele, perpendicolari, segmenti, figure piane…

Esercizi vari di geometria per la classe quarta – puoi scaricarli qui:

Questo è il contenuto:

Prendi due strisce di cartoncino, collegale ad un estremo mediante un ferma-campione e costruisci:
– un angolo retto
– un angolo acuto
– un angolo ottuso
– un angolo piatto
– un angolo giro.

Prendi due strisce di cartoncino, collegale mediante un ferma-campione in un punto diverso dagli estremi. Quanti angoli ottieni? Come sono tra loro? Quando i quattro angoli sono uguali?

Gli angoli formati dalle lancette di un orologio da polso e dall’orologio di un campanile quando segnano le ore 2 sono uguali? E quando segnano le ore 6? E quando segnano le ore 8?

Quando due angoli sono uguali? L’uguaglianza degli angoli dipende dalla lunghezza dei loro lati?

Disegna tre angoli acuti di diversa ampiezza ed indicali mediante delle lettere.

Disegna un angolo retto, un angolo piatto ed un angolo giro. Qual è l’ampiezza di ciascuno di essi?

A quanti angoli retti corrisponde un angolo giro? Ed un angolo piatto?

Disegna un angolo convesso ed uno concavo.

Rispondi mettendo una crocetta nelle caselline corrispondenti (nel caso che l’angolo non sia né convesso né concavo non metterai alcuna crocetta):

Elenca alcuni esempi di segmenti perpendicolari che noti guardandoti attorno.

Elenca qualche esempio di segmenti paralleli che noti guardandoti attorno.

Quali corpi limitati da superfici curve conosci? E da superfici piane?

Disegna 8 corpi che vedi nella tua casa, che abbiano solo superfici piane.

Disegna 5 corpi che abbiano sia superfici piane sia superfici curve.

Misura le dimensioni del tuo astuccio.

Misura le dimensioni della lavagna della tua classe.

Misura la lunghezza e la larghezza di una pagina del tuo quaderno.

Misura la lunghezza e la larghezza delle carte geografiche appese in classe.

Rispondi mettendo una crocetta nella casellina corrispondente.

Geometria Waldorf: Le due forme – racconto per quadrato e cerchio

…introduzione alla geometria Waldorf, attraverso un racconto che fa fare ai bambini l’esperienza artistica delle diverse qualità del cerchio e del quadrato…

C’erano una volta due forme a questo mondo, che erano diverse da ogni altra. Un giorno si incontrarono, divennero amiche, e cominciarono a raccontarsi i loro guai.

La prima disse: “Quando mi metto in piedi, non posso mai stare tranquilla. Devo subito muovermi, e mi arrabbio tanto perchè non riesco mai a stare ferma, nemmeno un attimo”.

L’altra rispose: “Ah, questo non è niente. Quando mi alzo in piedi io,  non posso mai andare da nessuna parte. Io provo con tutte le mie forze, ma non appena ci provo resto incollata lì, e non ci riesco!”

“Bene” disse allora la prima, “Sarebbe bello per me essere capace di stare in piedi ferma, almeno per un momento. Sarebbe un bel cambiamento per me!”

La seconda rispose: “Io darei qualunque cosa per essere capace di alzarmi e fare un giretto!”

Come credete che fossero queste due forme? Provate ad immaginarvele.

(Diamo ai bambini carta  e colori).

Molti di voi hanno avuto l’idea giusta!

(Alcuni bambini possono aver disegnato il triangolo invece del quadrato, quindi l’insegnante mostra un cerchio di cartoncino rosso che rotola, e un quadrato di cartoncino verde che non può correre e rotolare, e non riuscendoci si arrabbia).

Bene, sapete come va a finire la storia?

Il cerchio invita il quadrato ad entrare nella sua forma a fare una passeggiata.

(Mostriamo un cerchio con un quadrato incollato all’interno)

“Oh!”, disse il cerchio, dopo aver rotolato per un bel po’ “Ora sono stanco di girare, e vorrei tanto potermi fermare, almeno un momento!”

“Ma è facile, ti aiuterò io!” disse il quadrato, “Mi farò più grande, così tu potrai starmi dentro”.

Così il quadrato si allargò abbastanza da poter contenere in sè il cerchio, che finalmente potè stare un po’ fermo, senza dover sempre rotolare.

“Che bello!” disse il cerchio “Chiamami ogni volta che vorrai andare a fare un giretto!”

“Grazie!” disse il quadrato “Chiamami ogni volta che ti vorrai riposare!”

Waldorf geometry: The two forms (story for square and circle). Introduction to Waldorf geometry, through a story making do children the artistic experience of the different qualities of the circle and square.

Once there were two forms in this world, which were different from each other. One day they met, became friends, and they began to tell about their troubles.

The first said: “When I am standing, I can never be calm. I have to move right away, and so I get angry because I can never sit still, even for a moment.”

The other replied: “Ah, this is nothing. When I stand up I, I can not ever go anywhere. I try with all my strength, but as soon as I try rest glued there, and I can not! “

“Well,” said then the first form, “It would be nice for me to be able to stand up and not moving, at least for a time. It would be a nice change for me!”

The second replied, “I’d give anything to be able to get up and take a ride!”

How do you think they were these two forms? Try to imagine them.

(We give the children paper and colors).

In Waldorf schools we use the Stockmar beeswax crayons, but they are not essential:

Many of you have had the right idea!

(Some children may have drawn the triangle instead of a square, then the teacher shows a circle of red construction paper which rolls, and a square of green construction paper that can not run and roll, and failing gets angry).

Well, you know how it ends the history?

The circle invites the square to enter in its form for a walk.

(We show a circle with a square inside)

“Oh!” Said the circle, after  It rolled for a while ” Now I’m tired of turn, and I would stop, at least for a moment!”

“But it’s easy, I’ll help you!” the square said, “I’ll do bigger, so you can stay inside of me.”

So the square widened enough to contain within itself the circle, which eventually could be a bit quiet, without always having to roll.

“How beautiful!” said circle “Call me any time you want to go for a ride!”

“Thank you!” said the square “Call me whenever you want to rest!”

Forme

Forme – le cose rotonde, il quadrato, il rettangolo, il triangolo ed i cubo. Materiale didattico e spunti per l’insegnamento in prima classe secondo il metodo globale.

Le cose rotonde

La palla, il cerchio, la ruota, la luna piena, il sole, il disco. E ancora: la mela, l’orlo del bicchiere. Rotonda è anche la terra di cui possiamo vedere la rappresentazione nel mappamondo. E’ difficile fare un cerchio perfetto, come insegna l’episodio di Giotto.

Prepariamo una scheda sulla quale scriveremo, volta a volta, il nome delle cose rotonde che ci capiterà di vedere.

 

Il quadrato e il rettangolo

Che cos’è che ha forma quadrata? Il fazzoletto, il tovagliolo, il quadretto del quaderno, la mattonella del pavimento.

Che cos’è che  ha forma rettangolare? Il libro, il quaderno, il quadro, il vetro, il piano del tavolo, il piano del banco, il pavimento… Troviamo le differenze e le somiglianze tra rettangolo e quadrato.

Prepariamo una scheda per scrivere i nomi delle cose che hanno forma quadrata e una per la forma rettangolare, da compilare man mano che ci imbattiamo in cose di queste forme.

Il triangolo

Che cos’è che ha la forma di un triangolo? Metà di un quadrato, di un rettangolo, una squadra, la sagoma di un campanile, di un albero di Natale, la bandierina di segnalazione, la sagoma di un tetto, la vela della barca.

Prepariamo la scheda del triangolo. Vi disegneremo, come già abbiamo fatto le altre volte, la figura. Man mano vi scriveremo il nome delle cose fatte a triangolo e faremo il relativo disegno.

 

Il cubo

Che cos’è che ha la forma di un dado: una cassa quando le facce sono quadrate, una stanza quando le pareti sono quadrate, una casetta, una scatola, ecc…

Che cosa possiamo misurare di una scatola che ha la forma di un dado? Facciamo una scoperta: tutti gli spigoli sono uguali. Basta misurarne uno.

Predisponiamo una scheda con la figura del dado. Vi scriveremo via via i nomi delle cose che hanno questa forma.

Intuizione dello spazio

Intuizione dello spazio per la preparazione allo studio della Geografia in prima classe della scuola primaria, secondo il metodo globale. Andiamo spesso all’aperto coi nostri bambini, ma non soltanto per fare una passeggiata. Impariamo a leggere nel gran libro della natura, a guardare le piante, il fiore, l’insetto, il cielo, il panorama.

Che cosa si vede stando al livello del terreno? I prati, il cielo, gli alberi. Ma se saliamo più in alto, ad esempio su una terrazza, o in cima ad una collinetta, che cosa vediamo? Ancora prati, ancora alberi, ancora cielo, ma in un panorama più vasto. E se salissimo sul campanile? E se andassimo in aeroplano?

In fondo al nostro panorama vediamo una linea dove pare che il cielo tocchi l’estremo limite della terra o del mare. Quella linea si chiama orizzonte.

Vogliamo riprodurre alla lavagna la scuola, la casa vicina, gli alberi, proprio come se li vedessimo dall’aeroplano? Questo quadrato è la scuola, questa è la casa vicina, questo è l’albero della scuola. Ecco che i bambini imparano schematizzare elementi noti in quadratini e cerchietti, e la piccola zona che ci è familiare viene riprodotta in una prima rudimentale pianta.

Gradualmente da questa pianta semplice potremo passare a una zona più vasta che disegneremo o che potremo controllare su una pianta già esistente.

Ecco, la nostra scuola sta qui, questa è la casa di Maria, questa è la via che percorre per andare da scuola a casa.

E così, passando man mano ad una zona sempre più vasta, arriveremo addirittura alla carta geografica che esporremo, un bel giorno, in aula.

Ecco, il nostro paese sta qui, rappresentato da questo puntino. Questi colorati in marrone sono i monti, questo è il fiume, questo è il mare.

Ai bambini piace molto guardare le carte geografiche, specie se noi riusciamo a renderle parlanti e significative. Impareranno prestissimo anche i particolari simboli.

Riprendiamo poi la nostra rozza ma familiare mappa. Abbiamo detto che questa è la scuola. Poco lontano c’è la casa di Luigino.

Chi sa disegnare, sulla carta, la strada che Luigino percorre per venire da casa a scuola?

Questi esercizi divertono molto i bambini che, piano piano, impareranno a tracciare i loro itinerari, anche se approssimativi.

E per disegnarli, dovranno osservare la strada e scopriranno quello che non avevano notato: la casa che la strada deve costeggiare, l’albero che deve aggirare, il fiume che deve scavalcare.

Se l’itinerario da casa a scuola è troppo difficile, cominciamo da uno più semplice, il percorso che porta dalla scuola al cancello, dalla classe alla mensa, dalla classe al cortile, ecc…

Altro interessantissimo lavoro è la realizzazione della pianta della classe:

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