Segni di interpunzione col metodo Montessori IL PUNTO FERMO

Segni di interpunzione col metodo Montessori IL PUNTO FERMO; presentazioni per bambini della scuola primaria, che servono anche a spiegare cos’è la frase.

Segni di interpunzione col metodo Montessori IL PUNTO FERMO
Prima presentazione del punto fermo ai bambini (serve anche a spiegare cos’è la frase).

Materiali
– un pezzo di spago
– una perla rossa
– pennarello rosso e nero
– strisce di carta

Presentazione

Invitiamo un gruppo di bambini ad unirsi a noi e srotoliamo il tappeto.

Su una striscia di carta scriviamo un soggetto, ad esempio: “tutti i pesci”

Leggere a voce alta e poi chiedere ai bambini: “Secondo voi quello che ho scritto è sufficiente a capire quello che voglio dire? Riuscite a capire cosa sto pensando dei pesci?”

Quindi completare la frase aggiungendo, ad esempio: “vivono nell’acqua”

Leggere tutta la frase e dire: “Ora sì che abbiamo un pensiero completo. Un pensiero completo è un gruppo di parole che insieme hanno un senso. Un pensiero completo si chiama frase. “

Con lo spago incorniciare la frase, per sottolinearne la completezza.

Quindi dire ai bambini: “Ogni volta completiamo una frase, la dobbiamo fermare”.  E poniamo la perla rossa al termine della striscia.

Diciamo: “Per fermare la mia frase ho messo questo punto rosso. Tutte le volte che ho terminato una frase devo fare le stessa cosa, mettere un punto. Questo punto si chiama PUNTO FERMO”. Quindi prendiamo di nuovo in mano la perla rossa e facciamo un punto rosso alla fine della frase:

Ora chiediamo ai bambini: “Vi ricordate cosa abbiamo detto delle lettere maiuscole? Quali parole si devono scrivere con la lettere maiuscole? Giusto, la parola che sta all’inizio di una frase”. Col pennarello rosso correggiamo la parola scritta sulla striscia di carta:

Aggiungere il titolo della lezione sul tappeto dicendo: “Questa è la nostra lezione chiave sul PUNTO FERMO”, quindi chiedere ai bambini di registrare la lezione sui loro quaderni, scrivendo in rosso l’iniziale maiuscola e il punto fermo.

Possiamo aggiungere che gli antichi Greci ponevano un cerchio intorno alle frasi, per indicare che lo scrittore con quelle parole era andato intorno a un certo soggetto. Il cerchio poi è diventato un cerchietto piccolo alla fine della frase, ed infine divenne così piccolo da trasformarsi in punto.
La parola punto deriva dal latino “punctum” che significa “ridotto al minimo”.

Segni di interpunzione col metodo Montessori IL PUNTO FERMO

Per l’insegnante

Il testo è formato da frasi, che sono delle unità di senso compiuto inserite in una situazione comunicativa.
Una frase è composta da una o più proposizioni.
La proposizione è un’unità sintattica di base costituita almeno da un soggetto e un predicato. Unendo due o più proposizioni poste sullo stesso piano (coordinate) o ordinate secondo una gerarchia (subordinate) si ottiene una frase complessa o periodo.
Una frase può essere costituita da una sola proposizione, e si ha allora la frase semplice; oppure può essere costituita da più proposizioni, e si ha allora la frase complessa o periodo.

Il punto (o punto fermo) indica una pausa lunga e si mette generalmente alla fine di una frase. Se tra due frasi o tra due gruppi di frasi c’è uno stacco molto netto, dopo il punto si va a capo e si comincia con un nuovo capoverso (al quale si può fare maggiore evidenza lasciando uno spazio bianco all’inizio del rigo).
Viene usato anche nelle abbreviazioni (ecc. = eccetera; v. = vedi; cfr = confronta).
Quando una frase termina con una parola abbreviata, il punto non si scrive perchè  già presente nell’abbreviazione.

Segni di interpunzione col metodo Montessori IL PUNTO FERMO

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori, presentazione ed esercizi. E’ un argomento che prepara i bambini allo studio della punteggiatura ed è adatto anche alla prima classe.

Presentazione delle lettere maiuscole e minuscole

Materiali
– cartellini delle lettere maiuscole e cartellini delle lettere minuscole
– carta di controllo delle lettere disposte in ordine alfabetico.

– cartelli dei titoli per l’esercizio

Esercizio

Invitare un gruppo di circa cinque bambini alla lezione e srotolare un tappeto.

Distribuire le lettere minuscole tra i bambini, dicendo : “Vi sto dando le lettere minuscole”

Poi dire loro: “Mettiamo queste lettere in ordine. Quale lettera viene prima? “. Cominciare a mettere le lettere, in ordine alfabetico, sul tappeto, dalla lettera a alla lettera z.

Proseguire l’esercizio dicendo: “Ora abbineremo l’alfabeto maiuscolo all’alfabeto minuscolo.”. Poi distribuire le lettere tra i bambini dicendo: “Queste sono le lettere maiuscole”

Indicare ai bambini la prima lettera sul tappeto dicendo: “Questa è la lettera ‘a’ minuscola. Chi ha la ‘A’ maiuscola? “. Se i bambini hanno bisogno di aiuto, possono consultare la tabella di controllo.

Via via i bambini mettono la lettera maiuscola sotto la minuscola corrispondente.

Dire ai bambini: “Questa è la chiave per conoscere le lettere maiuscole” e posizionare i cartelli dei titoli sul tappeto

Ora possiamo dire di piegare lungo la metà verticale una pagina del loro quaderno, e di scrivere sulla prima metà la lettera minuscola, e nell’altra la maiuscola corrispondente. Sarebbe meglio scrivere le minuscole in nero e le maiuscole in rosso.

Una volta completato il lavoro, può essere lasciato in classe per qualche giorno.

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INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

Presentazione

Materiali
– cartellini dei comandi per le lettere maiuscole (trovi i cartellini pronti in formato pdf qui di seguito)
– libro delle regole per l’uso della lettera maiuscola – pdf qui:

– strisce di carta bianca
– penne di due colori diversi

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

Libretto delle regole:

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INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

Cartellini dei comandi:

tutti scaricabili qui:

cartellini dei comandi per nomi geografici vie e piazze

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cartellini dei comandi per nomi di enti titoli e marchi

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cartellini dei comandi per epoche, mesi, giorni

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cartellini dei comandi per i nomi propri

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cartellini dei comandi per la maiuscola dopo il punto esclamativo

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cartellini dei comandi per la maiuscola dopo il punto interrogativo

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cartellini dei comandi per nomi propri

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cartellini dei comandi per la maiuscola dopo il punto fermo

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Presentazione:

Riuniamo un piccolo gruppo di bambini e diciamo loro che studieremo le lettere maiuscole. Chiediamo quindi ai bambini: “Cos’è una maiuscola?”

Presentiamo ai bambini il Libro delle regole per l’uso della lettera maiuscola. Diciamo loro che non dovranno sapere tutte le regole. Leggiamo la prima regola: “La lettera maiuscola si usa sempre quando si inizia a scrivere e dopo ogni punto fermo”.

Leggiamo degli esempi che dimostrino questa regola, poi chiediamo ai bambini di scrivere delle frasi di esempio sotto dettatura, utilizzando le strisce di carta bianca predisposte e scrivendo le maiuscole in rosso e le minuscole in nero.

A questo punto mostriamo ai bambini i cartellini dei comandi predisposti per questa regola sull’uso della maiuscola. I bambini si eserciteranno individualmente, utilizzando le strisce di carta, o i loro quaderni.

Presentare allo stesso modo tutte le altre regole, con i cartellini dei comandi relativi.

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