Vita pratica Montessori: preparare una tisana

Nome dell’esercizio in inglese: making tea

Area: prendersi cura degli altri, cucinare, grazia e cortesia

Età: dai 4 anni

Materiale:

. un ripiano dello scaffale dedicato all’attività su cui si trovano tisane o tè deteinato in bustina e una fonte di acqua calda (macchinetta o termos)

. un vassoio contenente una teiera (a destra), una tazza meglio se con piattino (a sinistra), un cucchiaino posato su un piccolo piattino (tra tazza e teiera) una ciotolina di miele o zucchero e un timer da cucina o clessidra impostabile a tre minuti (dietro alla tazzina).

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come preparare una tisana”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. scegliere una bustina di tisana o tè deteinato e metterla sul vassoio

. prendere la teiera per il manico e portarla alla fonte di acqua calda

. togliere il coperchio (svitando fino a portare il perno di fissaggio sull’apposito incavo, e poi tirando)

. riempire la teiera per ¾ di acqua calda e rimettere il coperchio

. rimettere la teiera sul vassoio, tenendola per il manico con la mano destra e per beccuccio con la sinistra (non mettere la sinistra sul fondo perché potrebbe scottare) e trasportare il vassoio su di un tavolo

. togliere il coperchio della teiera e posarlo sul vassoio, dietro alla teiera

. togliere la bustina dalla sua confezione, strappando la carta lungo il margine superiore. Prendere la bustina dal cartoncino all’estremità del filo, sollevarla e inserirla nella teiera

. rimettere il coperchio sulla teiera, lasciando pendere il filo a lato della teiera

. impostare il timer a tre minuti, o girare la clessidra e attendere

. al termine versare il tè o la tisana dalla teiera alla tazzina e posare nuovamente la teiera sul piattino

. col cucchiaino prendere lo zucchero o il miele e metterlo nella tazzina

. mescolare per sciogliere lo zucchero o il miele e raffreddare la tisana, quindi sorseggiare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. portare il vassoio al lavandino

. gettare la bustina usata nella pattumiera apposita e fare lo stesso con la confezione di carta

. lavare e asciugare teiera, tazzina, cucchiaino e piattino e rimetterli sul vassoio

. riportare il vassoio sullo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per preparare una tisana autonomamente

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: teiera, tazzina, piattino, acqua calda, bustina, tè, tisana, ecc.

Punti di interesse: la bellezza del materiale usato, il sapore della bevanda

Controllo dell’errore: il bambino non segue la sequenza corretta di azioni, si rovescia dell’acqua o della tisana sul vassoio o sul tavolo

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Nomenclature Montessori per le parti della rana

Nomenclature Montessori per le parti della rana per bambini della scuola d’infanzia (immagine, nome, immagine e nome) e per la scuola primaria (immagine, nome, definizione) pronte per il download e la stampa in formato pdf.

Per realizzare l’incastro della rana in proprio trovi il tutorial qui:

Per le presentazioni dell’incastro ai bambini:

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Nomenclature Montessori per le parti della rana
Set per attività con l’incastro della rana

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Nomenclature Montessori per le parti della rana
Nomenclature 3-6 anni 

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Nomenclature Montessori per le parti della rana
Nomenclature 6-9 anni 


Nomenclature Montessori per le parti della rana

Se preferite realizzare il materiale in proprio, questi sono i testi utilizzati:

La rana è un anfibio. Gli anfibi trascorrono metà della loro vita in acqua come i pesci, e metà sulla terra.
Il suo nome scientifico, usato per rane, rospi e raganelle, è anuria, che significa “senza coda”.
La rana è un carnivoro e si nutre di prede vive: insetti e piccoli invertebrati acquatici o terrestri.
Non sanno masticare, quindi ingoiano le prede intere. I maschi della rana per attirare la femmina gracidano: per emettere questo verso gonfiano dei sacchetti d’aria che si trovano nelle loro guance.

La rana ha grandi occhi sporgenti. Nella rana la palpebra inferiore è più lunga e si alza davanti all’occhio come un velo, mentre la palpebra superiore è sempre immobile. La rana può anche ritirare gli occhi all’interno della testa.
La vista della rana è sensibile al movimento, e si nutrono di prede vive perché non vedono bene le cose che non si muovono.
Gli occhi della rana possono muoversi in tutte le direzioni, anche quando l’animale è sott’acqua.

La rana ha lunghe zampe posteriori molto muscolose che permettono all’animale di spiccare grandi salti e nuotare con agilità.
Le zampe posteriori della rana hanno tre articolazioni, e per questo hanno la forma di una lettera zeta.

Le estremità delle zampe posteriori hanno cinque dita palmate che aiutano nel nuoto e non hanno unghie.
Le specie che si arrampicano sugli alberi, come le raganelle, sotto alle dita hanno dei dischetti adesivi.
Le estremità delle zampe anteriori hanno invece quattro dita soltanto, non palmate.

Il collo della rana è brevissimo e rigido, consentendo movimenti della testa molto limitati.

Le orecchie della rana sono prive di padiglione.
Le due macchie rotonde che si trovano sopra gli angoli della bocca sono le membrane timpaniche. Queste membrane si trovano a fior di pelle.
Attraverso le membrane timpaniche i messaggi uditivi raggiungono il cervello.
La rana può riconoscere il verso delle sue simili.

La bocca della rana è ampia e si estende da un lato all’altro della testa.
La lingua è molto lunga, piuttosto sottile ed appiccicosa e la rana può lanciarla velocemente fuori dalla bocca per catturare le prede vive.
La rana non mastica, ma ingoia le prede intere.

Le zampe anteriori della rana sono piccole e corte e servono principalmente per mantenere il corpo in equilibrio.
L’animale se ne può servire anche per spingere il cibo nella bocca.

La testa della rana è collegata al corpo attraverso un collo molto corto e piuttosto rigido. Presenta una bocca molto larga, due narici, le membrane timpaniche e occhi molto sporgenti.
Contiene il cervello della rana.

Le rane hanno un tronco tozzo e tarchiato.
Tutti gli organi interni della rana si trovano nel tronco: cuore, polmoni, apparato digerente.
La pelle è fine, umida e nuda, cioè senza squame.
Finché l’animale rimane nell’acqua non subisce danni, ma sulla terraferma può disidratarsi. Per questo le rane e tutti gli anfibi in genere si ricoprono di un sottile strato di muco, prodotto da apposite ghiandole della pelle, ed appaiono viscidi.

Le narici della rana si aprono nella cavità orale rendendo possibile all’animale di respirare senza aprire la bocca.
Le narici della rana, inoltre, le permettono di respirare anche sott’acqua.

 Nomenclature Montessori per le parti della rana

 

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni stampato minuscolo

Nomenclature Montessori Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni, scaricabili e stampabili in formato pdf. Ho raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede delle nomenclature sul cibo pubblicate finora.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni

PDF QUI

Le 350 schede comprendono:

19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.

26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.

21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.

6 LEGUMI: carruba, ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia.

15 SALSE E CONDIMENTI: salse chutney, guacamole, hummus, senape, olio d’oliva, passata di pomodoro, salsa tzatziki, maionese, salsa verde, aceto balsamico, aceto, pesto genovese, ketchup, sale da cucina, salsa di soia.

19 ERBE AROMATICHE E SPEZIE: basilico, cardamomo, anice stellato, semi di coriandolo, curcuma, erba cipollina, fave di cacao, aglio, prezzemolo, bacche di ginepro, alloro, noce moscata, rosmarino, timo, salvia, pepe, cannella, vaniglia, zenzero.

38 DOLCI: krapfen, caramelle, meringa, moretto, marzapane, cioccolata, bignè fritti, bignè ripieni, croissant, zucchero di canna, torta marmorizzata, torrone, cantuccini, caramelle gommose, tiramisù, crostoli, zucchero raffinato, strudel di mele, rasgulla indiani, puris indiani, burro di arachidi, pancake, crema di nocciole, muffin, marshmallows, macaron, frutta e panna montata, gelatina di frutta, confettura e marmellata, gulab jamun indiani, gelato, ghiacciolo, miele, torta di mele, panna montata, biscotti della fortuna, empanada, crostata.

21 FORMAGGI E LATTICINI: Bel Paese. stilton, brie, grana padano, yogurt, emmenthal, caprino fresco, feta greca, formaggio stagionato, ricotta, formaggio Piave, gorgonzola, mozzarella, pecorino sardo, provola affumicata, formaggio Asiago, fiocchi di latte, taleggio, tilsit, fontina, stracchino.

34 FRUTTA FRESCA: albicocca, avocado, banana, fragole, ribes nero, pompelmo, melograno, mela, nespola, pesca nettarina, more, mirtilli, melone, mango, litchi, lime, limone, lampone, kiwi, cachi, prugne, uva, frutti di bosco, frutta, arancia, agrumi, pera, anguria, fichi d’India, fico, ciliegia, ribes rosso, noce di cocco, mandarino.

14 FRUTTA SECCA e SEMI: noci, semi di zucca, pistacchi, pinoli, arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, datteri, uvetta, frutta secca, caldarroste, castagne, anacardi.

31 ORTAGGI: asparagi, broccoli, verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, carota, cassava, spinaci, cetriolo, melanzana, finocchio, cavolfiore romanesco, fagiolini, porri, lattuga cappuccina, lattuga gentile, carciofi, ortaggi, cipolla, pastinaca, peperoni, patata, rapanelli, cavolo rosso, rucola, sedano, zucca, pomodori, peperoncini, radicchio rosso, zucchine.

21 PASTA: ravioli al vapore, farfalle, gnocchi di patata, timballo, fusilli, mafaldine, cellentani, chifferi rigati, pipe, orecchiette, tagliatelle, ravioli, pasta integrale, penne lisce, soba di grano saraceno, spaghetti di riso, spaetzle, spaghetti, maccheroni, ditalini, tortellini.

22 PESCE E CROSTACEI: acciughe, anguilla, aringa, frittura di pesce, caviale, vongole, cozze, triglie, pesce impanato, polpi, seppie, bastoncini di pesce, aragosta, gamberoni, granchio, orata, ostrica, salmone, trota, pesce azzurro, sgombro in scatola, tonno in scatola.

16 PIATTO UNICO: fonduta valdostana, fricase boliviano, cuscus, riso jollof nigeriano, zighinì eritreo, fish burger, prosciutto e melone, paella, pilaf turco, pizza, pulao afghano, insalata di riso, sushi, pollo yassa Senegal, taco messicano, hamburger.

17 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.

30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: 

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i SECONDI PIATTI ho preparato questo elenco:

  1. cevapcici
  2. escargot
  3. alloco: platano fritto
  4. patatine fritte
  5. germogli di soia
  6. carciofi
  7. peperoni arrostiti
  8. insalata russa
  9. parmigiana
  10. manzo Stroganoff
  11. purè di patate
  12. polpette
  13. hamburger vegetale
  14. anelli di totano
  15. sottaceti
  16. patate arrosto
  17. tartara di carne
  18. bobotie
  19. patate lesse
  20. cotoletta alla milanese
  21. seitan
  22. carpaccio
  23. bistecca
  24. caprese
  25. tofu
  26. uovo alla coque
  27. uovo
  28. uovo alla benedettina
  29. omelette
  30. uovo al tegamino

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Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SECONDI PIATTI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI 6-9 anni e libretto

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: 

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per SALSE E CONDIMENTI ho preparato questo elenco:

  1. salse chutney
  2. guacamole
  3. hummus
  4. senape
  5. olio d’oliva
  6. passata di pomodoro
  7. salsa tzatziki
  8. maionese
  9. salsa verde
  10. aceto balsamico
  11. aceto
  12. pesto genovese
  13. ketchup
  14. sale da cucina
  15. salsa di soia

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SALSE E CONDIMENTI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – SALSE E CONDIMENTI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Se preferite realizzare il materiale in proprio, questo è il contenuto:

SALSE E CONDIMENTI
La salsa può essere una preparazione di cucina o di pasticceria, formata da un legante e da un sapore, di consistenza pastosa, cremosa o semiliquida.
Serve ad accompagnare carni, pesci, pasta, verdure, e per dare sapore e condire i piatti.
Il nome deriva dal latino salsus, che significa salato, perchè il sale è il condimento base di ogni alimento.
Un condimento è una qualsiasi sostanza utilizzata in cucina per insaporire gli alimenti. Per la maggior parte i condimenti sono di origine vegetale, ma possono anche essere di origine animale (ad esempio il brodo di carne) o minerale (ad esempio il sale).

SALSE CHUTNEY
E’ una famiglia di salse tipiche della cucina sud asiatica, a base di spezie, verdure e frutta.
Servono a condire i piatti a base di carne, riso e le verdure. Possono essere fatte, ad esempio, con mango e zenzero; con mango, cipolla e peperoncini; con cocco e zenzero, con menta e yogurt, ecc…

GUACAMOLE
E’ una salsa di origine messicana a base di avocado, che risale al tempo degli Aztechi. Si prepara con avocado, succo di lime, sale e pepe. Il suo nome significa ‘avocado molle’.

HUMMUS
E’ una salsa a base di pasta di ceci e pasta di semi di sesamo (tahin), olio di semi, aglio e succo di limone. E’ molto usata in tutti i paesi arabi e nella cucina israeliana.

SENAPE
E’ una salsa cremosa che si prepara con il semi polverizzati della pianta della senape, e che serve ad insaporire le carni e a condire le insalate. In Francia e Gran Bretagna è chiamata mostarda. In Giappone è chiamata karashi. Ne esistono di dolci e di molto piccanti.

OLIO D’OLIVA
Quello che usiamo per cucinare e condire è più propriamente chiamato extra-vergine. E’ composto per il 99% di grassi e contiene molte vitamine e acidi grassi. Si usa per condire a crudo, per friggere, per conservare gli alimenti.

PASSATA DI POMODORO
Anche detta salsa o conserva, è una salsa ottenuta dalla cottura dei pomodori che vengono poi passati con uno strumento che schiaccia la polpa eliminando bucce e semi.
Si utilizza per preparare tantissimi sughi diversi, usati soprattutto per la pasta, ma non solo.

SALSA TZATZIKI
E’ una salsa molto usata nei Paesi slavi e in Grecia. Si prepara con yogurt di pecora o capra, polpa di cetrioli, aglio, sale e olio d’oliva. Salse simili si usano anche in Iraq e Turchia. E’ un condimento equilibrato e non grasso.

MAIONESE
E’ una salsa cremosa, di colore bianco o giallo pallido, formata dall’emulsione di acqua, tuorlo d’uovo e olio. Si aromatizza con succo di limone o aceto e sale. E’ tipica della cucina francese. E’ un alimento molto calorico ed è meglio non abusarne.
Contiene molti grassi e proteine. Quella industriale inoltre contiene addensanti e conservanti e ingredienti liofilizzati e non freschi.

SALSA VERDE
E’ un condimento a base di prezzemolo, capperi, acciughe e olio d’oliva. E’ un condimento tipico della cucina ligure, usato per accompagnare secondi piatti a base di carne (soprattutto il bollito misto) o di pesce.

ACETO BALSAMICO
Tipico di Modena e Reggio Emilia, si presta ad essere usato un po’ su tutto: dall’antipasto al dolce. Si ottiene dalla fermentazione del mosto cotto, che viene poi fatto invecchiare all’interno di speciali botti, le acetaie. L’invecchiamento dura dai 12 anni fino ai 50, per questo si tratta di prodotti molto costosi.
L’aceto balsamico a basso prezzo, invece, è in genere fatto con normale aceto di vino con l’aggiunta di caramello, conservanti, coloranti e aromi.

ACETO
E’ il liquido acido che si produce nelle bevande alcoliche (vino, sidro, idromele), nel riso, nei malti e nella frutta, grazie all’azione di particolari batteri. Questi batteri trasformano l’alcol in acido acetico. Si usa per condire insalate e pesce e per marinare le carni. Nelle pulizie domestiche, è un ottimo sgrassatore.

PESTO GENOVESE
E’ un condimento molto energetico, ricco di grassi di buona qualità e proteine, con pochi carboidrati. E’ tipico della Liguria e si prepara con basilico, pinoli, aglio, sale, parmigiano, pecorino sardo e olio extravergine d’oliva. Si usa per condire la pasta, tradizionalmente le trofie e le trenette.

KETCHUP
E’ una salsa agrodolce che, anche se ci fa pensare agli USA, è nata in Malesia. Si prepara con pomodoro passato, zucchero, spezie e aceto. E’ una salsa con pochi grassi, facile da fare in casa e poco elaborata.

SALE DA CUCINA
Per gli antichi Romani il sale era molto prezioso, e chiamarono salario la paga che davano ai legionari (e ancora oggi chiamiamo salario la paga dei lavoratori).
Il sale contiene sodio, che è un minerale essenziale per il nostro organismo, ma non bisogna abusarne, perchè sia la mancanza di sodio sia l’eccesso provocano danni alla salute. Un adulto non dovrebbe assumere più di 6 grammi di sale al giorno.

SALSA DI SOIA
Chiamata shoyu in cinese, è una salsa fermentata che si ottiene con soia, grano tostato, acqua, sale e koji (un fungo). E’ ricca di antiossidanti e molto saporita, pur non essendo grassa. Non bisogna però abusarne perchè contiene molto sale.

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i PRIMI PIATTI ho preparato questo elenco:

  1. lasagne al forno
  2. pastasciutta
  3. polenta
  4. path thailandese
  5. koshari
  6. minestrone
  7. brodo
  8. zuppa di latte di cocco
  9. zuppa di fagioli
  10. passato di verdure
  11. pasta al pesto
  12. pasta alla panna
  13. tortino di quinoa
  14. risotto
  15. pasta al ragù
  16. pasta al pomodoro
  17. gazpacho

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PRIMI PIATTI – 3-6 anni

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Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PRIMI PIATTI – 6-9 anni

LIBRETTO PER LE NOMENCLATURE 6-9 anni PRIMI PIATTI 

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Se preferite realizzare il materiale in proprio, questo è il contenuto:

ZUPPA DI FAGIOLI
E’ una tipica ricetta povera della tradizione italiana, a base di fagioli. Esistono molte varianti regionali: la zuppa di farro e fagioli (Toscana); la zuppa di fagioli con le cotiche (Lazio); ecc.
La ricetta è nata come piatto povero contadino, che veniva preparato al mattino e messa a cuocere a fuoco lento, prima di uscire di casa per il lavoro nei campi. Si possono cucinare in zuppa anche tutti gli altri legumi: ceci, piselli, fave, ecc.

LASAGNE AL FORNO
Si preparano con una sfoglia di pasta, quasi sempre all’uovo, tagliata in fogli rettangolari, che vengono bolliti e scolati e poi si dispongono in una teglia da forno a strati, alternati ai condimenti. Almeno l’ultimo strato è di solito ricoperto di besciamella. Si preparano con ragù di carne, verdure, formaggi, a seconda del gusto. Il tutto viene cotto in forno e poi si mangia a fette.

GAZPACHO
Nella cucina spagnola è una zuppa fredda a base di verdure crude, tipica delle regioni calde del sud come l’Andalusia. Si prepara con peperoni, pomodori, cetrioli, cipolla ed erbe aromatiche. All’ultimo momento può essere aggiunto del ghiaccio tritato o a cubetti.

POLENTA
E’ un antichissimo piatto di origine italiana a base di farina di cereali. E’ stato per secoli l’alimento base della popolazione povera in molte regioni italiane, soprattutto al nord. Il cereale più usato è il mais, importato in Europa dalle Americhe nel XV secolo, che le dà il tipico colore giallo. Prima si faceva con farro, segale o grano saraceno ed era scura.
Simili alla polenta italiana sono il funchi (Antille), a base di mais e consumato al posto del pane; l’umutsima del Burundi, fatta con farina di manioca; la polenta di miglio del Burkina Faso.

PASTASCIUTTA
Il termine pasta è spesso usato come abbreviazione dell’italiano pastasciutta, ed indica un piatto dove la pasta alimentare è l’ingrediente principale, accompagnato da una salsa o un sugo o un altro condimento di qualsiasi tipo. La pasta si cuoce in acqua salata in ebollizione, poi viene scolata e condita.
Le ricette italiane di pastasciutta più famose sono: alla carbonara, allo scoglio, al ragù, al pesto, al pomodoro, all’amatriciana.

PHAD THAILANDESI
I phad (o phat) sono larghi tagliolini di farina di riso, tipici della cucina thailandese. Dopo la bollitura, si condiscono in padella con uova, salsa di soia, germogli di soia, gamberi, pollo e spezie.

KOSHARI
E’ un primo piatto tipico egiziano.Si prepara con riso, pasta, lenticchie, ceci, aglio egiziano, aceto e salsa di pomodoro speziata. Il tutto è guarnito con cipolle fritte.

MINESTRONE
E’ una minestra in brodo con molte verdure, e può essere completato con pasta o riso. Tra gli ingredienti più comuni ci sono fagioli, cipolle, carote, sedano, patate e pomodori. L’insieme delle verdure pulite e tagliate per il minestrone, crude e non condite, viene anche venduto come prodotto congelato.

BRODO
E’ un preparato liquido ottenuto dalla cottura di carni, verdure o pesce, con l’aggiunta di spezie, sale ed erbe aromatiche. Si usa per preparare minestre, salse e per cuocere il risotto.Per quello di carne di solito si usano manzo o pollame. Per quello di pesce si usano saraghi, gallinelle o scorfani con verdure. Quello vegetale è il più digeribile, e per questo si usa nello svezzamento dei neonati.

ZUPPA DI LATTE DI COCCO
E’ un primo piatto tipico thailandese che si prepara con latte di cocco e verdure, o anche con carne di pollo o pesce. Alcune varianti hanno un sapore delicato, altre sono molto piccanti.

TORTINO DI QUINOA
La quinoa è un cereale tipico del Sud America, anche se non appartiene alla famiglia delle graminacee. Essendo priva di glutine, è molto apprezzata in tutto il mondo perchè può essere consumata anche dai celiaci. Intera si presta ad essere usata per cucinare tortini o sformati con verdure, carni e formaggi.

PASSATO DI VERDURE
E’ una crema preparata con verdure passate o frullate che si può preparare in molti modi. Si può mangiare da solo o accompagnandolo a crostini di pane. Si può preparare con molte verdure miste, come il minestrone, oppure con una sola. Viene anche chiamata vellutata.

RISOTTO
E’ un primo piatto tipico della cucina italiana. Il particolare tipo di cottura fa addensare l’amido contenuto nel riso dando al piatto una consistenza cremosa. I più famosi risotti sono: alla parmigiana, agli spinaci, allo zafferano, mantecato, ai frutti di mare, al radicchio, al latte, risi e bisi.

PASTA ALLA PANNA
La panna o crema di latte è la parte grassa del latte, che si ottiene lasciando riposare il latte fresco e aspettando il galleggiamento della parte grassa, che è più leggera.La panna da cucina si può usare anche per condire la pastasciutta, da sola o con cubetti di prosciutto cotto.

PASTA AL RAGÙ
La parola ragù si riferisce a un sugo a base di carne, cotto per molte ore a fuoco basso e preparato con molti ingredienti. Il termine deriva dal francese ragout, che significa risvegliare l’appetito. Nella cucina italiana i più famosi ragù sono quello alla bolognese e quello napoletano. Per quello alla bolognese si usa carne trita, mentre per quello alla napoletana si usa carne a pezzetti, che viene spesso tolta a cottura ultimata.

PASTA AL POMODORO
Il modo più classico di mangiare la pastasciutta è quello di condirla col pomodoro. Si possono usare pomodori freschi oppure la salsa. I pomodori possono essere usati cotti e crudi, conditi con olio d’oliva e profumati con olio d’oliva e basilico, e un po’ di formaggio grana grattugiato.

PASTA AL PESTO
E’ una pastasciutta di origine ligure. In Liguria si usano di solito le trenette (anche dette linguine) o le trofie. Le trenette sono simili agli spaghetti, ma sono piatte e non cilindriche. Le trofie somigliano a degli gnocchetti, ma sono sottili e allungate. Il condimento è a base di basilico, olio, formaggio grana e pecorino sardo, pinoli e aglio.

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la categoria PIATTO UNICO ho preparato questo elenco:

  1. fonduta valdostana
  2. fricase boliviano
  3. cuscus
  4. riso jollof nigeriano
  5. zighinì eritreo
  6. fish burger
  7. prosciutto e melone
  8. paella
  9. pilaf turco
  10. pizza
  11. pulao afghano
  12. insalata di riso
  13. sushi
  14. pollo yassa Senegal
  15. taco messicano
  16. hamburger

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 3-6 anni

Nomenclature e libretto Montessori PIATTO UNICO
LIBRETTO e NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 6-9 anni

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per PESCE E CROSTACEI ho preparato questo elenco:

  1. acciughe
  2. anguilla
  3. aringa
  4. frittura di pesce
  5. caviale
  6. vongole
  7. cozze
  8. triglie
  9. pesce impanato
  10. polpi
  11. seppie
  12. bastoncini di pesce
  13. aragosta
  14. gamberoni
  15. granchio
  16. orata
  17. ostrica
  18. salmone
  19. trota
  20. pesce azzurro
  21. sgombro in scatola
  22. tonno in scatola

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PESCE E CROSTACEI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PESCE E CROSTACEI – 6-9 anni

LIBRETTO PER LE NOMENCLATURE 6-9 anni PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PASTA

Nomenclature Montessori PASTA disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PASTA

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la  PASTA  ho preparato questo elenco:

  1. ravioli al vapore
  2. farfalle
  3. gnocchi di patata
  4. timballo
  5. fusilli
  6. mafaldine
  7. cellentani
  8. chifferi rigati
  9. pipe
  10. orecchiette
  11. tagliatelle
  12. ravioli
  13. pasta integrale
  14. penne lisce
  15. soba di grano saraceno
  16. spaghetti di riso
  17. spaetzle
  18. spaghetti
  19. maccheroni
  20. ditalini
  21. tortellini

Nomenclature Montessori PASTA

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PASTA – 3-6 anni

Nomenclature Montessori PASTA
NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – PASTA  – 6-9 anni

Nomenclature Montessori PASTA
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PASTA

Nomenclature Montessori ORTAGGI

Nomenclature Montessori ORTAGGI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori ORTAGGI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per gli ORTAGGI ho preparato questo elenco:

  1. asparagi
  2. broccoli
  3. verza
  4. cavolo cappuccio
  5. cavolfiore
  6. carota
  7. cassava
  8. spinaci
  9. cetriolo
  10. melanzana
  11. finocchio
  12. cavolfiore romanesco
  13. fagiolini
  14. porri
  15. lattuga cappuccina
  16. lattuga gentile
  17. carciofi
  18. ortaggi
  19. cipolla
  20. pastinaca
  21. peperoni
  22. patata
  23. rapanelli
  24. cavolo rosso
  25. rucola
  26. sedano
  27. zucca
  28. pomodori
  29. peperoncini
  30. radicchio rosso
  31. zucchine

Nomenclature Montessori ORTAGGI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ORTAGGI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori ORTAGGI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – ORTAGGI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori ORTAGGI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori ORTAGGI

Nomenclature Montessori I LEGUMI

Nomenclature Montessori I LEGUMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili gratuitamente in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori I LEGUMI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I LEGUMI ho preparato questo elenco:

  1. carruba
  2. ceci
  3. fagioli
  4. lenticchie
  5. piselli
  6. soia

Nomenclature Montessori I LEGUMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – I LEGUMI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – I LEGUMI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori I LEGUMI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la FRUTTA FRESCA ho preparato questo elenco:

  1. albicocca
  2. avocado
  3. banana
  4. fragole
  5. ribes nero
  6. pompelmo
  7. melograno
  8. mela
  9. nespola
  10. pesca nettarina
  11. more
  12. mirtilli
  13. melone
  14. mango
  15. litchi
  16. lime
  17. limone
  18. lampone
  19. kiwi
  20. cachi
  21. prugne
  22. uva
  23. frutti di bosco
  24. frutta
  25. arancia
  26. agrumi
  27. pera
  28. anguria
  29. fichi d’India
  30. fico
  31. ciliegia
  32. ribes rosso
  33. noce di cocco
  34. mandarino

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA FRESCA – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FRUTTA FRESCA – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FORMAGGI E LATTICINI ho preparato questo elenco:

  1. Bel Paese
  2. stilton
  3. brie
  4. grana padano
  5. yogurt
  6. emmenthal
  7. caprino fresco
  8. feta greca
  9. formaggio stagionato
  10. ricotta
  11. formaggio Piave
  12. gorgonzola
  13. mozzarella
  14. pecorino sardo
  15. provola affumicata
  16. formaggio Asiago
  17. fiocchi di latte
  18. taleggio
  19. tilsit
  20. fontina
  21. stracchino.

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FORMAGGI E LATTICINI – 3-6 anni stampato minuscolo e corsivo

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FORMAGGI E LATTICINI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FRUTTA SECCA E SEMI ho preparato questo elenco:

  1. noci
  2. semi di zucca
  3. pistacchi
  4. pinoli
  5. arachidi
  6. mandorle
  7. nocciole
  8. semi di girasole
  9. datteri
  10. uvetta
  11. frutta secca
  12. caldarroste
  13. castagne
  14. anacardi

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA SECCA E SEMI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FRUTTA SECCA E SEMI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per ERBE AROMATICHE E SPEZIE ho preparato questo elenco:

  1. basilico
  2. cardamomo
  3. anice stellato
  4. semi di coriandolo
  5. curcuma
  6. erba cipollina
  7. fave di cacao
  8. aglio
  9. prezzemolo
  10. bacche di ginepro
  11. alloro
  12. noce moscata
  13. rosmarino
  14. timo
  15. salvia
  16. pepe
  17. cannella
  18. vaniglia
  19.  zenzero

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ERBE AROMATICHE E SPEZIE – 3-6 anni stampato minuscolo e corsivo

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – ERBE AROMATICHE E SPEZIE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori LE CARNI

Nomenclature Montessori LE CARNI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori LE CARNI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per le carni ho preparato questo elenco:

  1. carne bovina
  2. stinco di maiale
  3. bresaola
  4. selvaggina
  5. carni bianche
  6. pollo
  7. costolette
  8. arrosto di manzo
  9. carne suina
  10. wurstel
  11. prosciutto cotto
  12. spezzatino
  13. cotoletta impanata
  14. speck
  15. tacchino
  16. salsicce
  17. salame
  18. roast beef all’inglese
  19. quaglia
  20. carne trita
  21. pancetta
  22. arista di maiale
  23. hamburger
  24. carne di agnello
  25. stufato di coniglio
  26. prosciutto crudo

Nomenclature Montessori LE CARNI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – LE CARNI- 3-6 anni

Nomenclature Montessori LE CARNI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI E LIBRETTO – LE CARNI- 6-9 anni

Nomenclature Montessori LE CARNI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori LE BEVANDE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per le bevande ho preparato questo elenco:

  1. bibite gassate
  2. birra
  3. caffè
  4. cappuccino
  5. succo di carota
  6. frappé di frutta
  7. tè in bustina
  8. tè verde
  9. vino
  10. latte
  11. succo di mandarino
  12. camomilla
  13. centrifugati di verdure
  14. spremuta di arance
  15. succhi di frutta 100%
  16. acqua frizzante
  17. frullato di frutta
  18. succo di pomodoro
  19. acqua naturale

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – BEVANDE – 3-6 anni

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori in tre parti e libretto per le BEVANDE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori I DOLCI

Nomenclature Montessori I DOLCI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori I DOLCI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I DOLCI ho preparato questo elenco:

  1. krapfen
  2. caramelle
  3. meringa
  4. moretto
  5. marzapane
  6. cioccolata
  7. bignè fritti
  8. bignè ripieni
  9. croissant
  10. zucchero di canna
  11. torta marmorizzata
  12. torrone
  13. cantuccini
  14. caramelle gommose
  15. tiramisù
  16. crostoli
  17. zucchero raffinato
  18. strudel di mele
  19. rasgulla indiani
  20. puris indiani
  21. burro di arachidi
  22. pancake
  23. crema di nocciole
  24. muffin
  25. marshmallows
  26. macaron
  27. frutta e panna montata
  28. gelatina di frutta
  29. confettura e marmellata
  30. gulab jamun indiani
  31. gelato
  32. ghiacciolo
  33. miele
  34. torta di mele
  35. panna montata
  36. biscotti della fortuna
  37. empanada
  38. crostata

Nomenclature Montessori I DOLCI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – I DOLCI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI E LIBRETTO – I DOLCI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori I DOLCI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per CEREALI E PANE ho preparato questo elenco:

  1. mais,
  2. frumento,
  3. quinoa,
  4. riso,
  5. fonio,
  6. miglio,
  7. orzo,
  8. sorgo,
  9. avena,
  10. segale,
  11. grano saraceno,
  12. triticale,
  13. pane in cassetta,
  14. chapati,
  15. cracker,
  16. crostini di pane,
  17. pasta di pane,
  18. pane arabo,
  19. pretzel,
  20. grissini,
  21. pane azzimo.

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – CEREALI E PANE – 3-6 anni

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI E LIBRETTO – CEREALI E PANE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

Album Montessori per l’area linguistica 6-9 anni

Nel corso degli anni ho pubblicato nel sito moltissime presentazioni relative all’area linguistica per la fascia d’età 6-9 anni. Le trovi qui:

AREA LINGUISTICA MONTESSORI

Il progetto è quello di realizzare e mettere a disposizione gli album Montessori per l’area linguistica… ci sto lavorando.

La mole di argomenti richiede una suddivisione per aree:

1: LETTURA, SCRITTURA E CALLIGRAFIA
2: STUDIO DELLE PAROLE
3: ANALISI GRAMMATICALE
4: ANALISI LOGICA E DEL PERIODO.

Al momento è pronto l’Album per lo studio delle parole in formato corso online qui:

. STUDIO DELLE PAROLE MONTESSORI

Le rocce metamorfiche con nomenclature Montessori

Le rocce metamorfiche con nomenclature Montessori  pronte per la stampa. Dopo aver presentato il primo set di carte delle nomenclature, legato al ciclo delle rocce,

vediamo più da vicino i tre tipi di rocce, e dopo aver presentato le rocce sedimentarie 

le rocce magmatiche,

affrontiamo ora le rocce metamorfiche. Tutto l’argomento rientra nell’ambito della Prima grande lezione Montessori per quanto riguarda le rocce,

e della Seconda grande lezione per quanto riguarda i fossili.

pdf qui: ROCCE METAMORFICHE NOMENCLATURE MONTESSORI

Le rocce magmatiche con nomenclature Montessori

Le rocce magmatiche con nomenclature Montessori  pronte per la stampa. Dopo aver presentato il primo set di carte delle nomenclature, legato al ciclo delle rocce,

vediamo più da vicino i tre tipi di rocce, e dopo aver presentato le rocce sedimentarie 

affrontiamo qui le rocce magmatiche (anche dette rocce ignee).

Tutto l’argomento rientra nell’ambito della Prima grande lezione Montessori 

per quanto riguarda le rocce, e della Seconda grande lezione

per quanto riguarda i fossili.

QUI:


Le rocce magmatiche con nomenclature Montessori

Le rocce sedimentarie con nomenclature Montessori

Le rocce sedimentarie con nomenclature Montessori pronte per la stampa. Dopo aver presentato il primo set di carte delle nomenclature, legato al ciclo delle rocce,

vediamo più da vicino i tre tipi di rocce, cominciando dalle rocce sedimentarie. Tutto l’argomento rientra nell’ambito della Prima grande lezione Montessori per quanto riguarda le rocce,

e della Seconda grande lezione per quanto riguarda i fossili.

Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori

Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori pronte per il download e la stampa, materiale che può essere presentato nell’ambito della prima grande lezione.

Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori – Le rocce

Le rocce che ci circondano sono sempre in movimento, come se viaggiassero al rallentatore sulle montagne russe. Le forze geologiche, infatti, le spingono verso l’alto formando le montagne, le fondono e le lanciano in aria, le spaccano in piccoli pezzi, le fanno sprofondare. Questo viaggio dà origine a tre tipi di rocce:
1. le rocce ignee (o magmatiche) che si formano quando il materiale fuso di raffredda;
2. le rocce sedimentarie, che si formano quando  i frammenti creati dall’azione delle onde,  del ghiaccio o dello dello scontro con altre rocce, si depositano in strati
3. le rocce metamorfiche, che provengono dalla trasformazione  delle rocce all’interno della Terra, schiacciate da pressioni fortissime e cotte da temperature elevatissime.

Le rocce si formano, vengono distrutte e si riformano nuovamente, in un ciclo delle rocce senza fine:
– le rocce vengono frantumate dagli agenti atmosferici e spazzate via dall’erosione;
– le rocce, il fango e la sabbia si depositano nei delta dei fiumi e sui fondali oceanici;
– i depositi fluviali e marini danno origine a strati di rocce sedimentarie
– i movimenti delle placche trascinano i sedimenti nel sottosuolo
– il calore e la pressione del sottosuolo danno origine alle rocce metamorfiche
– la roccia fusa si raffredda e si indurisce formando le rocce ignee
– i sedimenti che vengono spinti nelle zone di subduzione fondono e diventano lava, che fuoriesce dai vulcani completando il ciclo.

Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori
Le rocce ignee

Le rocce ignee o magmatiche derivano da magma raffreddato. Quando il materiale fuso si raffredda, si formano piccoli cristalli, che poi si ingrandiscono. Maggiore è il tempo di raffreddamento,  più grandi sono i cristalli.
Nella lava che fuoriesce sulla superficie terrestre e si raffredda velocemente velocemente, i cristalli sono invece molto piccoli.
Le rocce ignee possono essere molto dure e vengono spesso utilizzate per costruire strade ed edifici.

I tappi di lava e i dicchi sono colonne di rocce igee che un tempo facevano parte di un vulcano:

durante l’eruzione vulcanica il magma risale in superficie attraverso il camino attivo principale del vulcano, e formando il cono vulcanico, una montagna dai fianchi ripidi, fatta di strati di cenere e lava.

Quando il vulcano si estingue, cioè non è più attivo, il magma si raffredda all’interno del camino, trasformandosi in roccia ignea solida.

Gli agenti atmosferici erodono i fianchi del vulcano estinto, scoprendo le formazioni di lava indurita, che diventano tappi e dicchi vulcanici.

Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori

Sono rocce ignee:
andesite
ossidiana
gabbro
pomice
Kimberlite
riolite
basalto vescicolare
tufo vulcanico
lava-ossidiana
granito
pallasite (meteorite)

Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori
Le rocce sedimentarie

Le rocce sedimentarie sono formate da granuli di rocce più antiche, frantumate dagli agenti atmosferici e dall’erosione. Questo materiale libero costituisce i sedimenti, che vengono trascinati trascinati dall’acqua, dal vento e dal ghiaccio acquistando forme arrotondate. Alla fine i sedimenti si depositano in strati sul fondo dei laghi, dei mari e degli oceani. Con il tempo, tutto questo materiale viene cementato o compresso, formando una roccia solida.

Sono rocce sedimentarie:
roccia ferrifera
breccia
diaspro
selce
argilllite
calcare
evaporite
arenaria.

I canyon, come il famoso Gran Canyon formato dal fiume Colorado (USA), sono luoghi ideali per osservare le rocce sedimentarie.

L’attività tettonica solleva la superficie oltre il livello del mare, e i fiumi acquistano una notevole energia, riuscendo a scavare le rocce:

Il fiume scava negli strati di rocce sedimentarie formando un canyon stretto e profondo, con versanti ripidi:

Gli strati di roccia più deboli vengono erosi alla base, allargando il canyon e facendo crollare gli strati più  al ti di roccia dura:

Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori
Le rocce metamorfiche

Sotto la superficie terrestre, le rocce si trasformano continuamente, come in una gigantesca pentola a pressione. Non fondono, restano solide, ma si trasformano lentamente in un processo chiamato metamorfismo. All’interno delle rocce i cristalli si uniscono tra di loro e si ingrandiscono. A temperature e pressioni molto alte si formano anche nuovi minerali.

Sono rocce metamorfiche:
skarn
gneiss
quarzite
anfibolite
marmo
antracite
granulite
micacisto
scisto
fillite

Il metamorfismo delle rocce può avvenire in due modi:
– in seguito a una forte pressione, come se le rocce venissero strette in una gigantesca morsa;
– in seguito a un intenso riscaldamento, come se venissero cotte da una fiamma ossidrica.

Pressione:

In alcuni casi le rocce si modificano   quando vengono spinte verso l’alto con la formazione delle montagne. Qui abbiamo tre strati di roccia sedimentaria, cioè argillite (arancio), arenaria (giallo) e calcare (blu):

La forte compressione fa ripiegare gli strati e si formano le rocce metamorfiche, cioè scisto (arancio), gneiss (beige) e marmo (blu):

Calore:

Il magma (la macchia rossa in angolo) risale in superficie e cuoce le rocce circostanti. Qui abbiamo tre strati di roccia sedimentaria, cioè argillite (arancio), arenaria (giallo) e calcare (blu):

Il magma continua a risalire attraverso le rocce sedimentarie e le trasforma in hornfels (marrone) quarzite (verde) e marmo (blu):


Il ciclo delle rocce con nomenclature Montessori

LA STORIA DEGLI ALFABETI

LA STORIA DEGLI ALFABETI che presento qui è una versione molto dettagliata della storia della scrittura, dalle pitture rupestri all’ebook. Vengono inoltre presentate molte curiosità sulla scrittura e gli alfabeti di tutto il mondo. Nella seconda parte del racconto le lettere vengono presentate una ad una, raccontando di ognuna l’evoluzione storica dal sinaitico ad oggi. Il racconto è accompagnato da nomenclature e dalle schede riassuntive lettera per lettera. La STORIA DEGLI ALFABETI fa parte del quadro della QUARTA GRANDE LEZIONE Montessori; per saperne di più ed accedere a tutto il materiale relativo vai qui:

LA STORIA DEGLI ALFABETI – Materiale utile per la presentazione:

  • Carte illustrate per la storia degli alfabeti

  • Schede della storia delle lettere dell’alfabeto

LA STORIA DEGLI ALFABETI – Racconto:

Gli esseri umani vivono su questo pianeta da migliaia di anni, e fin dall’inizio hanno avuto bisogni di parlare tra loro. A volte possiamo comunicare con gli altri senza emettere suoni: possiamo usare le espressioni facciali, o i gesti, o entrambi. Ma il modo più importante che gli esseri umani hanno di comunicare tra loro è il linguaggio. Originariamente, il linguaggio era esclusivamente orale: le persone, semplicemente, parlavano tra di loro. Ma la lingua parlata non consente di tenere traccia di ciò che è stato detto, e non consente di comunicare con le persone lontane. Così, alla fine, le persone hanno ideato il linguaggio scritto, che consente di fare entrambe le cose.

Tutte le lingue utilizzano simboli: segni o immagini che rappresentano cose reali o idee. Gli antichi Egizi usavano disegni che rappresentavano parole. Potevano fare questi disegni sulla pietra, o su rotoli di papiro. A migliaia di chilometri di distanza, gli antichi Cinesi svilupparono un sistema di scrittura composto da caratteri che significavano parole o idee. Questo popolo utilizza lo stesso sistema ancora oggi.

Talvolta si usano anche disegni che rappresentano una sorta di rebus, un simbolo complesso che contiene sia immagini, sia parole, da decifrare.

I simboli servono spesso anche a dare indicazioni rapide di regole, direzioni, luoghi, come avviene per la segnaletica stradale, i cartelli nei bagni pubblici, ecc…

Oggi la maggior parte di ciò che scriviamo è composto da parole, piuttosto che da disegni. Per migliaia di anni, tuttavia, dalle pitture rupestri agli antichi Egizi, le immagini furono l’unico tipo di scrittura.

Ma è molto difficile disegnare un’immagine di tutto ciò che gli esseri umani possono pensare. Come possiamo fare un disegno di “ieri”, o di “freddo”, o di “possibile”?

Gli uomini, per questo motivo, resero i loro disegni sempre più astratti, e dopo molti secoli, scoprirono anche che potevano utilizzare i loro disegni per rappresentare non le cose che vedevano o toccavano o pensavano, ma i suoni della loro lingua.

Queste “immagini sonore” sono chiamate lettere, simboli che stanno al posto dei suoni che compongono tutte le nostre parole. Così ogni lingua ha bisogno di un numero relativamente ridotto di lettere per essere scritta. Un elenco, fatto secondo un ordine particolare, di tutte le lettere usate per scrivere una data lingua, viene chiamato alfabeto. Nessuno sa precisamente quando o dove gli uomini abbiano per la prima volta costruito un alfabeto, sappiamo che l’alfabeto che usiamo noi oggi ha origine dagli antichi alfabeti usati in Medio Oriente.

Gli scienziati che studiano la storia delle lingue, hanno stabilito che le origini del nostro alfabeto risalgono al 2.000 aC, cioè a più di 4.000 anni fa. Questi scienziati studiano le lingue antiche, ed esaminano le tavolette di argilla e le iscrizioni che vengono rinvenute durante gli scavi archeologici. Poi confrontano quello che trovano in un dato luogo con i reperti trovati in altri luoghi. Spesso è molto difficile capire esattamente cosa significhino i segni di queste iscrizioni antiche. Molti esemplari di antiche scritture sono andati perduti nel corso dei secoli, per cui sono molte le cose che non possiamo dare per certe. Anche oggi gli studiosi continuano ad indagare le antiche iscrizioni, per conoscere meglio la storia del nostro alfabeto.

Come ha fatto un alfabeto nato 4.000 anni fa a diventare l’alfabeto che usiamo oggi? Attraverso le migrazioni dei popoli, il commercio e le guerre di conquista.

Il nostro alfabeto si è evoluto, nel corso di molti secoli, nei paesi del Mediterraneo. L’alfabeto SINAITICO, creato nella penisola del Sinai, ha rappresentato un grande passo avanti nella storia della comunicazione umana. Era più facile da imparare, le immagini erano molto semplificate, e le lettere avevano la stessa funzione che hanno negli alfabeti fenicio, greco e latino. Più tardi si è rivelato utile anche per scrivere lingue diverse, come l’Inglese, lo Spagnolo, il Tedesco, il Polacco, il Turco e perfino l’Hawaiano. Le lettere che utilizziamo oggi derivano quindi dai geroglifici egizi, che sono stati presi in prestito dai popoli della penisola del Sinai, e trasformati in lettere. Queste lettere poi sono state prese in prestito dai Fenici, che le hanno trasmesse ai Greci. I Greci le hanno prestate ai Romani, e questi le hanno trasmesse a noi.

Solo pochi anni fa gli scienziati hanno trovato nella Valle del Nilo una parete rocciosa scolpita con simboli, che avevano circa 4.000 anni. Scoprirono che i simboli non rappresentavano cose o idee, ma suoni. Queste iscrizioni, dunque, rappresentano l’esemplare dell’alfabeto più antico. Le incisioni, probabilmente, non furono eseguite da Egizi, ma dai minatori e dagli altri lavoratori stranieri che provenivano dalla penisola del Sinai.

Il popolo che viveva nella penisola del Sinai aveva regolari scambi commerciali con l’Egitto, quindi aveva familiarità con la loro scrittura geroglifica. Molte delle lettere che essi crearono, pensano gli studiosi, sono basate sui simboli egizi. La loro scrittura si sviluppò intorno al 1.500 aC ed il loro alfabeto era composto da 18 lettere.

I Fenici, che vivevano sulla costa mediterranea nei pressi della penisola del Sinai, adattarono l’alfabeto sinaitico alla propria lingua. Il loro alfabeto si sviluppò tra il 1.000 e l’800 aC, ed aveva 20 lettere. I Fenici erano grandi costruttori di navi ed abili marinai, e vendevano e compravano merci in tutti i Paesi del Mediterraneo. Il loro alfabeto così si diffuse rapidamente nei Paesi con i quali avevano scambi commerciali, inclusa la Grecia.

Intorno all’800 aC i Greci cambiarono la forma della maggior parte delle lettere fenicie, e ne aggiunsero alcune altre. Questo si è dimostrato molto utile, perché la lingua greca era molto diversa da quella fenicia. I Greci portarono il loro alfabeto in tutte le colonie che fondarono nei Paesi del Mediterraneo.

Nel 200 aC i Romani, che vivevano nella penisola italica, presero il posto dei Greci come popolo più potente del Mediterraneo. Ben presto estesero il loro impero al Portogallo, la Spagna, la Francia ed altre regione europee, tra le quali la Gran Bretagna. Ovunque sono arrivati, hanno portato il loro alfabeto con loro.

Ma che suono avevano queste lettere antiche? Non possiamo essere sicuri del suono esatto che le lettere dei primi alfabeti rappresentavano. Gli scienziati ritengono che ALEPH fosse un suono gutturale simile alla pronuncia della nostra H. In generale le consonanti sono pronunciate arrestando o limitando il flusso d’aria mentre parliamo, mentre le vocali si pronunciano senza interferire col flusso dell’aria. Nelle lingue semitiche, come l’antico Sinaitico e il Fenicio o l’Ebraico e l’Arabo moderni, le parole vengono scritte senza vocali. Le vocali vengono pronunciate parlando, ma non vengono trascritte. I popoli semitici, dal senso dalla frase, sono in grado di capire quali siano le vocali da usare.  Ad esempio, se noi scriviamo L BMBN ST CRRND, dovremmo essere in grado di leggere LA BAMBINA STA CORRENDO.

Chi chiamò “alfabeto” l’elenco delle lettere? La parola ALFABETO deriva dal nome delle prime due lettere greche, ALFA e BETA. Non furono i Greci ad aver avuto l’idea di alfabeto, ma ci hanno dato il nome. I Romani all’inizio chiamarono il loro elenco di lettere LITERAE (lettere) o ELEMENTA (elementi), una parola che può derivare dalla sequenza LMN che si trova nel mezzo della lista. Tuttavia, già nel III secolo aC era in uso la parola ALPHABETUM, derivata dalle prime due lettere dell’alfabeto greco, e che divenne poi la nostra parola ALFABETO.

I Greci furono i primi ad usare, per le lettere, dei nomi che non avevano altri significati. Per i Fenici, la parola ALEPH era sia il nome di una lettera, sia la parola per dire BUE; BETH era sia il nome della lettera sia la parola per dire CASA; GIMEL era sia il nome di una lettera, sia un bastone che si usava per cacciare. Invece, per i Greci, le parole ALPHA, BETA, GAMMA, erano solo nomi di lettere che rappresentavano, con la loro iniziale, un suono.  Non avevano altri significati.

I Romani furono i primi a citare le loro lettere, non con il loro nome, ma con il loro suono, come facciamo noi oggi quando invece di dire A BI CI DI E EFFE, diciamo A B C D E F. I Greci invece usavano nominarle come ALFA BETA GAMMA DELTA, ecc…

Nessuno sa perché le lettere dell’alfabeto appaiono nell’ordine in cui le vediamo, ma sappiamo che hanno mantenuto lo stesso ordine dal tempo dei Fenici. L’ordine alfabetico ci aiuta ad organizzare le informazioni. Un dizionario che elenchi migliaia di parole in ordine sparso, sarebbe impossibile da consultare.

Durante le Olimpiadi moderne, la squadra della Grecia, che è stata la sede delle prime Olimpiadi della storia, entra in campo sempre per prima, la squadra del Paese ospitante sempre per ultima, mentre tutte le altre squadre entrano in ordine alfabetico, a seconda della lingua che si parla nel Paese ospitante. Se ad esempio le Olimpiadi si svolgono in un Paese dove si parla Inglese, gli USA entrano quasi per ultimi, come il Regno Unito (United Kingdom). Quando si svolgono in paesi di lingua Francese o Spagnolo, gli USA entrano molto prima, perché in Francese si chiamano ETATS UNIS e in Spagnolo ESTADOS UNIDOS.

Le lingue non condividono tra loro tutti gli stessi suoni. Ci sono suoni che esistono in una lingua, ma non esistono in un’altra. Ad esempio ad un Tedesco, i suoni di v e di w della lingua inglese sembrano identici, ma non lo sono per gli Inglesi. Nel passaggio dell’alfabeto da un popolo all’altro, quindi da una lingua all’altra, avveniva che l’alfabeto straniero non rispondesse a tutte le esigenze della lingua che voleva adottarlo. Ad esempio i Greci, per scrivere il Greco, non avevano bisogno di alcune delle consonanti usate dei Fenici per scrivere il Fenicio. Per questo, ad esempio, i Greci presero dall’alfabeto fenicio ALEPH HE e KHETH, che erano consonanti, e le usarono come vocali per ALFA, EPSILON ed ETA.

Le lingue che si parlano oggi nel mondo hanno più suoni di quelli espressi nei loro alfabeti. Ad esempio l’alfabeto inglese ha 26 lettere, ma si è calcolato che, a seconda dell’accento, la maggior parte degli anglofoni usano più di 40 suoni differenti. Quindi, molte delle nostre lettere rappresentano in realtà più di un suono. Ad esempio, in Italiano, la lettera O si scrive nello stesso modo in ORMA e in ORO, ma i suoni sono diversi: è chiusa in orma ed è aperta in oro.

Molte lingue usano le stesse lettere, ma spesso abbinandole a suoni diversi. Ad esempio lo Spagnolo, il Tedesco e l’Inglese hanno nel loro alfabeto la lettera J. In Inglese questa lettera si chiama JAY e sta per g dolce. In Spagnolo si chiama JOTA e ha un suono simile alla H aspirata. In Tedesco si chiama JOT e ha un suono simile ad Y. Stessa lettera, lingue diverse, suoni diversi. Le persone sono molto brave ad utilizzare lo stesso alfabeto, ma adattandolo ai suoni della propria lingua.

L’alfabeto più diffuso nel mondo oggi è l’alfabeto latino, quello utilizzato dagli antichi Romani molti secoli fa. Quando gli eserciti romani conquistarono l’Europa, i popoli che vivevano in Spagna, Francia, Germania, Italia, Scandinavia ed Inghilterra cominciarono a scrivere nelle loro lingue, ma utilizzando l’alfabeto latino. Questi paesi poi diffusero le loro culture nelle loro colonie che fondarono in Asia, Africa e nelle Americhe, così anche i popoli di questi continenti utilizzarono l’alfabeto latino. Poiché, come abbiano detto, ogni lingua può avere dei suoni che altre lingue non hanno, i vari popoli hanno dovuto inventare dei modi per utilizzare le lettere esistenti nell’alfabeto latino, per rappresentare più suoni differenti. L’Inglese, ad esempio, a volte combina più lettere insieme per rappresentare alcuni dei suoi suoni, ad esempio CH, SH, TH. Succede anche in italiano con SC SCH GL GN ecc… In Italiano, ed anche in Spagnolo R è diverso da RR o L è diverso da LL.

Oltre all’alfabeto latino, si sono diffusi nel mondo altri alfabeti, di origine comune a quello latino, come l’alfabeto ebraico e quello arabo, che derivano dall’alfabeto fenicio, e l’alfabeto cirillico, usato in Russia e in Europa Orientale, che deriva dall’alfabeto greco.

La maggior parte delle scritture moderne si leggono da sinistra a destra. Ma l’antico Greco si scriveva in entrambe le direzioni, in questo modo: la prima riga procedeva da sinistra a destra, poi giunti al margine, la seconda riga proseguiva a ritroso nel senso opposto, con un procedimento a nastro.  Questo modo di scrivere si chiama scrittura BUSTROFEDICA perché aveva un andamento che ricordava il bue che ara i campi (dal greco “bue” e “invertire”).

Leggere il Latino non è per noi così semplice, perché essi usavano solo le lettere maiuscole e non avevano alcun segno di interpunzione, nemmeno gli spazi tra una parola e l’altra. Le frasi, allo stesso modo, non erano separate tra loro. Ad esempio, questa spiegazione sarebbe risultata così:

Siccome era molto difficile leggere una scrittura simile, i Romani stessi, col passare del tempo, si stancarono, e cominciarono a mettere uno spazio tra una parola e l’altra e un punto simile a questo ∙ alla fine di ogni frase.

Gli Egizi hanno inventato un supporto per la scrittura chiamato papiro e che fabbricavano con una pianta che cresceva lungo le sponde del fiume Nilo. La superficie del papiro era molto facile da disegnare. Il papiro però era molto costoso, e le persone, per risparmiare, scrivevano su entrambe le facciate di ogni foglio. Per questo hanno inventato colori che potevano essere lavati dai papiri, per poterli utilizzare più volte. L’inchiostro nero veniva prodotto con fuliggine mischiata a polpa di papiro.

Le popolazioni della penisola del Sinai ed i Fenici usavano invece delle tavolette di argilla. Disegnare immagini perfette sulla creta molle non è facile, e questo può essere uno dei motivi per cui gli alfabeti si sono sviluppati proprio in queste regioni.

I Romani usavano sia rotoli di papiro, sia tavolette d’argilla. Spesso scolpivano le loro iscrizioni nella pietra, soprattutto sulle pareti degli edifici pubblici e sui monumenti. Molti Romani usavano anche portare con sé delle piccole tavolette di legno spalmate di cera, per scrivere. Riscaldando la cera potevano fare TABULA RASA, cancellare quello che avevano scritto prima, e scrivere qualcosa di nuovo.

A partire dal Medioevo si iniziò a scrivere su pelli di animali appositamente preparate, e chiamate pergamene. La più preziosa era la velina. Sia la pergamena comune, sia la velina, erano materiali estremamente costosi, e questo limitava la quantità di scritti realizzabili.

La carta, inventata in Cina nel I secolo aC, non raggiunse l’Europa prima del XII secolo dC. Fino a quando non furono messi a punto sistemi di produzione in serie, cosa che avvenne molti secoli dopo, la carta era un lusso riservato a pochi.

Con l’invenzione della stampa, sempre più persone hanno imparato a leggere e scrivere. Siccome scrivere ogni lettera staccata richiede più tempo, per una scrittura a mano più veloce si è ideato il corsivo. Nel corsivo la forma delle lettere è cambiata per permettere di collegarle tra loro, senza dover staccare la penna dal foglio tra le lettere della stessa parola. Il corsivo è stato inventato in Italia nel Medioevo.

I Romani incidevano spesso messaggi nella pietra. Essi scoprirono che l’aggiunta di un breve trattino alle estremità delle lettere aiutava a scriverle più ordinato e proporzionato. Questo trattino è chiamato SERIF, che in Francese significa LINEA.

In tempi moderni, con l’evoluzione della stampa e soprattutto con la scrittura al computer, sono comparsi nuovi stili tipografici di scrittura (detti FONT) e nuovi caratteri. Le persone preferiscono usare quelli più semplici e stilizzati, per questo molti FONT hanno eliminato i trattini dell’alfabeto latino, e per questo si chiamano SANS SERIF, che in Francese significa SENZA LINEA.

Quando scriviamo al computer, per prima cosa possiamo scegliere il font che desideriamo. In secondo luogo possiamo scegliere di scrivere coi caratteri normali, oppure di usare (per tutto il testo o solo per isolare alcune parole o frasi), il CORSIVO, il GRASSETTO, o il SOTTOLINEATO.

Nel CORSIVO, in genere le lettere sono inclinate verso destra ed appaiono più leggere.

Per evidenziare le parole si usa il GRASSETTO. I caratteri in grassetto sono più pesanti e più scuri delle lettere stampate coi caratteri normali.

Anche il SOTTOLINEATO, che fa apparire una riga continua al di sotto dei caratteri, è un modo di evidenziare parole o frasi.

Prima di Johannes Gutenberg, che visse nella metà del 1.400, la scrittura era eseguita solo a mano. Gutenberg portò due importanti innovazioni. Una fu l’invenzione dei caratteri mobili, cioè di piccoli timbri di metallo per ogni lettera dell’alfabeto. L’altra fu la macchina da stampa, che permetteva di realizzare centinaia di copie di un libro da una stessa matrice.

La stampa e la tipografia cambiarono molto poco nel corso del tempo, fino al XIX secolo, quando vennero inventate macchine che potevano impostare automaticamente i caratteri di un’intera riga o anche di un’intera pagina. Nel XX secolo la stampa si è così evoluta che oggi interi libri, sia composti da caratteri tipografici, sia da immagini, come ad esempio i libri d’arte, vengono composti al computer e stampati grazie ad enormi macchinari automatizzati.

Gli alfabeti sono utilizzati in tutto il mondo. Secondo alcune stime, più di tre quarti delle lingue del mondo utilizzano alfabeti, e circa il 60% della popolazione mondiale parla lingue che hanno un alfabeto scritto. Milioni di persone nel mondo, per lo più in Asia, usano simboli basati su immagini, che sono chiamati LOGOGRAMMI (simboli di parole) o IDEOGRAMMI (scrittura di idee).

Molte lingue indiane usano un alfabeto chiamato DEVANAGARI. Questo alfabeto utilizza lettere che appaiono molto diverse da quelle dell’alfabeto latino, ma in alcune di esse gli scienziati vedono delle somiglianze con le lettere dell’alfabeto fenicio.

In tutte le altre parti del mondo, domina l’alfabeto latino. Sviluppato in origine dai popoli della penisola del Sinai, l’alfabeto è stato adottato ed elaborato dai Fenici e dai Greci, e si è trasmesso fino a noi grazie ai Romani, lungo una lunga storia di scambi commerciali, guerre di conquista e migrazioni. Con l’alfabeto latino si scrivono decine di lingue diverse. Anche molte delle lingue che non usano le lettere latine, hanno alfabeti che mostrano somiglianze con quello latino, a dimostrare che sono tutti un regalo che ci è stato fatto dai popoli del Medio Oriente.

Che vantaggi ha usare un alfabeto?

Per prima cosa, è un sistema semplice da imparare. Per imparare l’Italiano, ad esempio, abbiamo bisogno di imparare solo 21 lettere, per imparare l’Inglese ne occorrono 26. Per imparare la scrittura cinese è necessario, invece, conoscere alcune centinaia di segni diversi. Inoltre scrivere o stampare le lettere dell’alfabeto è più semplice che riprodurre centinaia di simboli singoli diversi.

Nell’era dell’elettronica, inoltre, le testiere dei nostri computer sono molto semplici e veloci da usare, grazie al fatto che i nostri alfabeti hanno bisogno di poche lettere. Così l’alfabeto, creato molto tempo fa in Medio Oriente, rende un buon servizio anche oggi, favorendo la comunicazione e rendendola facile ed efficace.

Se confrontiamo tra loro le prime due lettere degli alfabeti di diverse lingue tra loro, possiamo accorgerci che alcune lettere sono simili per forma, ed alcune, pur essendo diverse per forma, hanno nomi molto simili.

Lo studio delle lingue antiche è una scienza. Come in tutte le scienze, le nuove scoperte possono portare a nuove conclusioni. Gli scienziati possono essere in disaccordo sul significato di simboli che risalgono a più di 3.000 anni fa.

Questa tabella mostra, per ogni lettera, sia ciò che gli scienziati danno per certo, sia ciò che è ancora oggetto delle loro investigazioni.

LETTERA A
Nell’antichità, il bue era nei paesi del Medio Oriente un animale prezioso. Veniva usato per tirare l’aratro e preparare i campi di grano e di cotone, e per trasportare l’acqua che serviva ad irrigare i campi. I buoi, inoltre, fornivano la carne per nutrirsi e le pelli per vestirsi e costruire le tende. Il nome semitico di questo utilissimo animale era ALEPH, e la sua immagine divenne la prima lettera dell’alfabeto sinaitico. Originariamente, infatti, questa lettera sembrava una testa di bue. Quando i Greci presero in prestito questa lettera, la chiamarono ALPHA.

LETTERA B
A prima vista, la lettera B non sembra un bel posto in cui vivere, ma in origine rappresentava proprio questo: BETH, cioè casa. L’antica parola beth delle lingue del Medio Oriente si trova nel nome di alcune città, ad esempio BETHLEMME che significa “casa del pane”.
La lettera nell’alfabeto sinaitico rappresenta probabilmente la piantina di una casa con una sola stanza. Nell’alfabeto fenicio aveva una punta verso alto, indicando forse una tenda.
Nell’alfabeto greco, la lettera all’inizio aveva due punte, e si chiamava BETA. Poi cominciarono ad arrotondare le punte facendo somigliare la lettera a quella che noi usiamo oggi.

LETTERE C e G
Nel mondo delle lettere, G è parente stretta di C. Infatti, nell’alfabeto sinaitico e in quello fenicio, la lettera C era un modo di scrivere il suono G. Il suo nome era GIMEL. Alcuni linguisti credono che derivasse da una parola che significa “bastone da lanciare”, uno strumento usato per cacciare gli animali. Altri, invece, fanno risalire la parola al nome del cammello. La forma della lettera fenicia ricorda una gobba di cammello. Altri ancora, facendo riferimento alla forma che ha nell’alfabeto sinaitico, suggeriscono che la parola significasse angolo. Quando i Greci hanno preso in prestito questa lettera, l’hanno chiamata GAMMA e l’hanno utilizzata per il suono G. I Romani hanno aggiunto una linea e ne hanno arrotondato la forma. In origine, la usavano sia per il suono G sia per il suono K. Non sappiamo perché l’abbiano fatto, perché l’alfabeto greco aveva già una lettera per il suono K. La nuova lettera aveva una forma molto simile alla C, ma con l’aggiunta di una linea posta di traverso, per non confondere le due lettere tra loro. Uno scrittore romano riferisce che fu un maestro, ex schiavo, di nome Spurio Carvilio, ad aver introdotto la lettera G nell’alfabeto latino, intorno al 240 aC, ma la notizia non può essere considerata certa.

LETTERA D
Gli studiosi sono abbastanza certi del fatto che la nostra lettera D ha avuto origine dalla lettera DALETH dei Fenici, parola che nella loro lingua significava PORTA. Quello che non è chiaro è perché la lettera somigli così poco a una porta. Alcuni studiosi affermano che il carattere fenicio rappresenta un pannello decorato di una porta di legno. Altri pensano che rappresenti una pelle animale che serviva a coprire l’ingresso a una tenda. Un’altra idea è che la forma della lettera Daleth deriva dalla lettera D dell’alfabeto sinaitico, chiamata DAG, che era un pesce. Dopo 4.000 anni, è difficile affermare una qualsiasi cosa con certezza. Qualunque sia stata l’origine del segno, i Greci trasformarono la porta fenicia in triangolo equilatero e la chiamò DELTA. Noi oggi usiamo questa parola per indicare il pezzo di terra, o meglio di limo, che si forma alla foce dei fiumi. In un certo senso, il delta è la porta del fiume.

LETTERA E
L’origine della lettera E è incerta. Il simbolo sinaitico somiglia ad una persona che tiene le braccia alte verso il cielo, e forse indica una persona che sta pregando. Può anche significare, semplicemente, ALTO. La maggior parte degli studiosi di oggi credono che il disegno rappresenti una persona che esprime sorpresa. Il simbolo fenicio per la lettera E sembra completamente diverso, e alcuni lo interpretano come FINESTRA. Qualunque sia il suo significato, si trattava di una consonante, sia nel Sinaitico sia nel Fenicio. Quando fu presa in prestito dai Greci, divenne la vocale EPSILON, che aveva il suono della e breve. I Greci usavano  una lettera diversa per il suono della E lunga.

LETTERE F U V W Y
Cinque delle nostre lettere, F, U, V, W e Y provengono tutte dalla lettera VAU dell’alfabeto sinaitico. Durante i suoi viaggi attraverso i secoli, alla lettera VAU successero cose molto interessanti. Nella penisola del Sinai la consonante VAU era scritta con una curva o un cerchio posti sopra un’asta, ed aveva probabilmente il suono V. I Fenici cambiarono la parte superiore della lettera, la chiamarono WAW e si pensa la pronunciassero W. I Greci la trasformarono in due lettere separate nel loro alfabeto: spostando la parte superiore su di un lato crearono la lettera DIGAMMA, che era una consonante dal suono W. Il suono era piuttosto raro nella lingua greca, per cui questa lettera non era molto usata, ed alla fine fu eliminata dal loro alfabeto; arrotondando la parte superiore della lettera fenicia, crearono una vocale, UPSILON, che rappresenta il suono U.
I Romani presero in prestito sia DIGAMMA sia UPSILON. Con digamma crearono una consonante che rappresentava il suono F. Poi eliminarono il gambo dell’upsilon e la usarono come consonante per il suono  V e come vocale per il suono U. Dopo molti secoli, i Romani cominciarono a scrivere questa lettera col fondo arrotondato: era più facile incidere V sulla pietra, ma era più facile scrivere U con l’inchiostro sulla pergamena. Così, per molti secoli, le persone usavano indifferentemente il simbolo U e il simbolo V. Successivamente si usò U solo come vocale e V solo come consonante. Il suono W della lingua inglese nel Medioevo si scriveva UU (doppia U); poi divenne W. I Romani inoltre mantennero l’upsilon originale del Greco. Probabilmente aveva un suono I consonantico, spesso confuso con I vocalico. Oggi l’Inglese usa la Y come consonante nelle parole come YOU e YET, e come vocale nelle parole come BABY o MY.

LETTERA H
La lettera H è nata come consonante, si è trasformata in una vocale, e ora è di nuovo consonante. Nell’alfabeto sinaitico si chiamava KHETH, che significa treccia o corda attorcigliata. Era pronunciata come consonante, simile all’attuale H della lingua inglese.
I Fenici modificarono il simbolo, e il nome della KHETH nella loro lingua significava recinto (anche se per noi somiglia più ad una scala), mantenendo il suono H.
I Greci chiamarono la lettera ETA, che aveva il suono di E aperta.
I Romani presero la lettera ETA greca, ma siccome avevano già un simbolo per il suono E sia chiuso sia aperto, la usarono per il suono H, che a loro mancava, e così la H tornò ad essere una consonante.
Nell’evoluzione della forma, la lettera, sia nell’alfabeto greco sia in quello latino, ha aperto il recinto.

LETTERE I e J
Come la C e la G, anche le lettere I e J sono strettamente legate tra loro. Entrambe provengono dalla lettera YOD dell’alfabeto sinaitico e fenicio, dove aveva il significato di MANO o BRACCIO. Nelle forme antiche di questa lettera si intuiscono facilmente le dita di una mano. La YOD era una consonante, con un suono probabilmente simile a quello inglese nella parola Yard o a quello italiano nella parola IATO.
I Greci la chiamarono IOTA e le diedero una forma più semplice. Poiché era una consonante di cui i Greci non avevano bisogno, la usarono come vocale per il suono I.
I Romani usarono questa lettera per due suoni distinti. Uno era un suono vocalico probabilmente simile alla I in CIBO, mentre l’altro era un suono consonantico, simile a YET in Inglese.
Durante il Medioevo le persone dei paesi anglofoni cominciarono a pronunciare questa lettera con G dolce, come nell’Inglese JET e nell’Italiano GELO.
Intorno al XVI secolo dC le persone di lingua Inglese iniziarono a scrivere un piccolo uncino al termine della lettera I quando aveva funzione di consonante, e così nacque la J separata dalla I.
Molte lingue usano le stesse lettere, ma spesso abbinandole a suoni diversi. Ad esempio lo Spagnolo, il Tedesco e l’Inglese hanno nel loro alfabeto la lettera J. In Inglese questa lettera si chiama JAY e sta per g dolce. In Spagnolo si chiama JOTA e ha un suono simile alla H aspirata. In Tedesco si chiama JOT e ha un suono simile ad Y. Stessa lettera, lingue diverse, suoni diversi. Le persone sono molto brave ad utilizzare lo stesso alfabeto, ma adattandolo ai suoni della propria lingua.

LETTERE Q e K
Sia l’alfabeto sinaitico sia quello fenicio aveva due tipi di suoni K. Anche se i suoni erano simili, le lettere che li rappresentavano erano molto diverse.
Una delle due lettere per rappresentare il suono K era chiamata KAPH, che significava “palmo della mano” ed aveva il suono più simile alla K dell’Inglese e alla c dura dell’Italiano.
L’altra lettera era chiamata QOPH, ed aveva suono simile alla Q attuale. Non siamo sicuri sul significato della parola QOPH; il suo simbolo somigliava al nodo fatto su una corda, o ad una scimmia, o alla cruna di un ago.
I Greci presero in prestito la KAPH, la chiamarono KAPPA, e trasformarono la sua forma rendendola simile alla K attuale.
Anche i Romani la adottarono, anche se la usavano raramente, perché la C latina era usata sia per il suono C dolce, sia per il suono C duro.
In alcune regioni della Grecia era stata introdotta anche la lettera KAPH, che venne chiamata KOPPA. I Romani adottarono anche questa lettera e la trasformarono in Q. La usavano solo davanti  alla U, come facciamo ancora noi in Italiano, e come avviene in Inglese per parole come QUIET, QUEEN ecc…

LETTERA L
In un certo senso, la lettera L è connessa alle lettera A. ALEPH, oppure A, era il bue. Per guidare i buoi, i popoli della penisola del Sinai usavano uno speciale pungolo che chiamavano LAMED. Il simbolo di questo bastone è all’origine della nostra lettera L.
I Fenici spostarono la curva verso il basso. I Greci trasformarono la curva in angolo. L’angolo ebbe varie direzioni con l’andare dei secoli, sia nell’alfabeto greco, sia in quello latino, fino ad assumere la forma attuale.

LETTERA M
La parola acqua ci fa pensare immediatamente sete, lavarsi, lavare, nuotare, cucinare. Cosa c’entra l’acqua con la lettera M? Anche se non il collegamento non ci appare immediato, la lettera M e l’acqua sono, possiamo dire, la stessa cosa. Il popolo della penisola del Sinai ed i Fenici chiamavano questa lettera MEM, che significava appunto ACQUA.  In entrambi gli alfabeti, la forma di questa lettera rappresenta delle onde. Poiché sappiamo che i Fenici furono grandi navigatori, non stupisce che essi abbiano usato le onde del mare per simboleggiare l’acqua.

LETTERA N
Guardando il simbolo dell’alfabeto sinaitico per la parola NUN, cosa pensi significhi? Un serpente? Un pesce? Un fulmine? I popoli che vivevano lungo le rive del Mar Rosso e del Mar Mediterraneo certamente avevano alla base della loro alimentazione il pesce. Gli scienziati pensano che la lettera nell’alfabeto sinaitico, e ancor più quella dell’alfabeto fenicio, assomiglino ad un pesce, o alla testa di un pesce. Infatti in queste lingue NUN significa pesce. E’ anche possibile che presso le popolazioni della penisola del Sinai, il nome della lettera fosse NAMESH, che significa serpente, e che i Fenici l’abbiano trasformata in NUN, che significa pesce, per rendere il simbolo più simile alla loro lettera M, MEM, che significa acqua. Forse nel corso dei secoli, la lettera ha finito quindi per assumere la forma di pesce a causa della stretta relazione tra le lettere M ed N nell’alfabeto. Le due lettere stanno una accanto all’altro, ed entrambe rappresentano suoni nasali, cioè che vengono pronunciate facendo passare aria attraverso il naso.

LETTERE O P R S
LE popolazioni della penisola del Sinai ed i Fenici ricavavano i simboli per l’alfabeto da disegni di oggetti della vita quotidiana. Quattro delle nostre lettere, O, P, R ed S, provengono dai nomi di parti del viso.

LETTERA O
La lettera O proviene dal nome AYIN, che significa OCCHIO. Quando i Greci adottarono questa lettera, la arrotondarono e la trasformarono da consonante a vocale, dandole il nome di OMICRON.

LETTERA P
La lettera P proviene dal nome PE, che significa BOCCA. All’inizio la lettera greca somigliava molto a quella fenicia. I romani presero questa forma e la trasformarono rendendola simile alla P odierna.

LETTERA R
La lettera R proviene dal nome RESH che significa TESTA. I Greci chiamarono questa lettera THO, e la scrivevano come la P. I romani aggiunsero, in seguito, una coda, che la rese simile all’attuale R.

LETTERA S
SHIN era probabilmente la parola usata nella penisola del Sinai per indicare i DENTI. In Fenicio, SHIN aveva un suono simile a SC italiano e SH inglese, ma i Greci la utilizzarono per il suono S. Per quanto riguarda la forma, la girarono sul lato opposto. I Romani ne arrotondarono le punte, per renderla simile alla S attuale.

LETTERA T
La lettera T, in origine, somigliava molto alla nostra X. Il suo nome presso le popolazioni della Penisola del Sinai, TAU, forse significa RUOTA. La sua forma deriva, probabilmente, dai raggi di una ruota. Può anche essere che TAU significhi invece semplicemente SEGNO. Anche oggi, infatti, le persone che non hanno imparato a scrivere usano un segno simile per firmare.
La lettera dell’alfabeto fenicio è quasi uguali a quella dell’alfabeto sinaitico.
I Greci spostarono la linea trasversale all’inizio della lettera. Questa è l’unica lettera greca che ha mantenuto lo stesso nome che aveva già nell’alfabeto fenicio, TAU.
I romani trasferirono la lettera nel loro alfabeto senza ulteriori modifiche, è così è rimasta anche ai giorni nostri.

LETTERA X
La lettera X è arrivata fino ai nostri giorni, proveniente dagli alfabeti dei popoli della penisola del Sinai e fenicio, ma è stata oggetto di qualche confusione presso i Greci ed i Romani.
L’alfabeto fenicio aveva la lettera SHIN, che rappresentava il suono SC italiano o SH inglese. Nell’alfabeto sinaitico la lettera originale si chiamava SAMEKH, nome che significa PESCE o LISCA DI PESCE. Presso i Fenici assunse il significato di PILASTRO o SUPPORTO INTERNO.
I greci, come abbiamo già detto, avevano già la lettera SHIN per la lettera S, per il suono S. Nella loro lingua avevano però un altro suono, il suono KS (simile al KS nell’Inglese BOOKS), che nella lingua fenicia non era presente, e per rappresentarlo usarono la lettera SAMEKH, cambiando il suo suono da SH a KS. Chiamarono questa lettera XI, mantenendo la sua forma simile a quella della lettera fenicia.
I Romani presero in prestito la lettera X dai Greci, e la lettera è così arrivata fino ai giorni nostri.

LETTERA Z
La lettera Z è l’unica ad essere stata eliminata dall’alfabeto, per essere poi reintrodotta. Per i popoli della penisola del Sinai e per i Fenici, ZAYIN significava ARMA o PUGNALE.
I Greci chiamarono questa lettera ZETA e ne cambiarono la forma, collegando la parte superiore ed inferiore con un tratto diagonale.
I Romani non hanno mai usato davvero la ZETA dei Greci. Non avevano parole che contenessero il suono Z, ad eccezione di pochissimi vocaboli di origine greca, ma per queste poche parole pensarono che il suono S fosse abbastanza simile al suono Z da poterlo sostituire. Nel 312 aC un funzionario di nome Caecus ordinò di rimuovere la Z dall’alfabeto. Originariamente il suo posto nell’alfabeto era dopo la F, così la G venne inserita al suo posto. Intorno al 100 dC i Romani presero in prestito, per la propria lingua, molte parole greche che prima non usavano, ed hanno così scoperto che la Z poteva essere loro utile. Hanno così aggiunto la Z alla fine dell’alfabeto, dove è rimasta.
Una curiosità: nell’alfabeto inglese, la Z è l’unica lettera ad avere un nome diverso in USA e in Gran Bretagna. In USA la Z si chiama ZEE, mentre in Gran Bretagna si chiama ZED.

LA STORIA DELLA SCRITTURA per la quarta grande lezione Montessori

LA STORIA DELLA SCRITTURA fa parte del grande quadro della QUARTA GRANDE LEZIONE Montessori che tratta della nascita della scrittura e del linguaggio. Per saperne di più ed accedere a tutto il materiale relativo vai qui: 

Qui di seguito puoi trovare la storia della scrittura in tre versioni, con nomenclature illustrate scaricabili e stampabili in formato pdf.

QUARTA GRANDE LEZIONE MONTESSORI
LA STORIA DELLA SCRITTURA
Prima versione

 Materiale utile per la presentazione:

linea del tempo della storia della scrittura (facoltativa)
– Immagini per la storia della scrittura

LA STORIA DELLA SCRITTURA

Racconto:

Raccontiamo questa storia posando una carta illustrata dopo l’altra, lungo una linea del tempo fatta con una corda intervallata da mollette da bucato, oppure semplicemente posandole in sequenza sul tavolo o su di un tappeto, una dopo l’altra.

PITTURE RUPESTRI circa 15.000 aC. Gli esseri umani vivevano sulla Terra da circa 4 milioni di anni. Avevano imparato a controllare il fuoco, a costruire strumenti di lavoro, a proteggersi dal cattivo tempo. Questi uomini avevano il desiderio di condividere con gli altri le cose che vedevano, così cominciarono a dipingere grandi scene sulle pareti delle grotte e delle caverne. Possiamo imparare molto sugli animali importanti per questi uomini, studiando queste immagini.

PITTOGRAMMI circa 7.500 aC. Col passare del tempo, gli esseri umani cominciarono ad utilizzare una combinazione di immagini per raccontare le loro storie. Utilizzavano le immagini come se fossero simboli, simboli che rappresentavano una parola. Il disegno di una ciotola accanto al disegno di una bocca, ad esempio, significava “mangiare”. Per disegnare usavano colori naturali: sangue secco, bacche, carbone, sassi polverizzati.

SCRITTURA CUNEIFORME circa 3500 aC. Gli abitanti di Sumer crearono una grande civiltà. Non avevano molti alberi sul loro territorio, così impararono ad usare l’argilla per preparare delle tavolette sulle quali era possibile scrivere.  Le tavolette, una volta scritte, venivano cotte al sole. Per scrivere usavano uno strumento appuntito, chiamato stilo. La loro scrittura è chiamata scrittura cuneiforme, che significa a forma di cuneo. I Sumeri vivevano in Mesopotamia, tra i due fiumi Tigri ed Eufrate.

SCRITTURA DELLA CIVILTA’ DELLA VALLE DELL’INDO 3.500 aC. Questa civiltà si sviluppò sulle rive del fiume Indo, tra la Penisola Arabica e l’India attuali. Utilizzarono un sistema di scrittura che comprendeva circa 250 simboli.  Incidevano questi simboli su lastre di pietra morbida. Questa scrittura non è ancora stata decifrata; chissà, forse un giorno proprio uno di voi riuscirà a risolvere questo mistero storico… Mentre le civiltà sumere ed egizie continuarono a prosperare, la civiltà della valle dell’Indo si è estinta.

GEROGLIFICI EGIZI circa 3200 aC. Gli Egizi hanno utilizzato per scrivere i geroglifici. Inizialmente i geroglifici venivano incisi su pietra. L’uso dei geroglifici era molto difficile da imparare: essi venivano anche chiamati “scrittura degli dei”. Le poche persone che sapevano scrivere i geroglifici e decifrarli erano chiamati scribi. Potevano diventare scribi soltanto gli uomini, mentre le donne non potevano andare a scuola. Col tempo gli Egizi impararono a fabbricare dei fogli utilizzando la pianta del papiro, e invece di scrivere su questi fogli con i pennelli, cominciarono ad usare strumenti appuntiti intinti nei colori. Questi fogli di papiro, una volta scritti, venivano conservati in rotoli, che erano i libri degli Egizi. I geroglifici egizi potevano rappresentare una parola oppure un suono, come le lettere che usiamo oggi. Scrivevano da sinistra a destra, da destra a sinistra, dal basso verso l’alto o dall’alto verso il basso.

IDEOGRAMMI DELLA DINASTIA SHANG 2.000 aC. La Dinastia Shang è la seconda dinastia cinese, e si sviluppò nella valle del fiume Giallo, nella Cina nordorientale. Per la scrittura, questa civiltà utilizzava circa 3.000 simboli (ideogrammi), che potevano rappresentare nomi o verbi. La scrittura cinese odierna non è molto diversa da questa prima scrittura, e questo è dovuto al fatto che il popolo cinese rimase a lungo isolato dal resto del.

SCRITTURA FENICIA 1.600 aC. I Fenici vivevano sulle coste del Mar Mediterraneo. Erano mercanti che navigavano in tutti i territori circostanti per vendere avorio, spezie, incenso, ornamenti e vetro. Il loro nome deriva dal nome di un colorante rosso porpora che usavano per tingere i tessuti, che ricavavano da un mollusco, e della cui estrazione erano l’unico popolo a possedere il segreto. Per registrare tutte le loro attività commerciali, i Fenici sentirono il bisogno di inventare un sistema di scrittura semplice e veloce. Poiché nei loro viaggi erano entrati in contatto con Sumeri ed Egizi, e con i loro sistemi di scrittura, presero in prestito le idee di questi due popoli. Il loro primo alfabeto era composto da circa 80 simboli, ma via via lo semplificarono fino a ridurlo a 22. Ognuno di questi 22 simboli rappresentava un suono, o più precisamente il suono di una consonante, perché l’alfabeto fenicio non aveva.

ALFABETO GRECO 800 aC. I Greci appresero la scrittura dai Fenici, ma poiché i due popoli parlavano lingue diverse, i Greci dovettero aggiungere all’alfabeto fenicio delle nuove lettere, e il loro alfabeto era composto da 24 lettere. La parola “alfabeto” deriva dalle prime due lettere dell’alfabeto greco, che erano alpha e beta. A differenza dei Fenici, nell’alfabeto greco c’erano anche le vocali, inoltre i Greci usavano mettere gli spazi tra le parole, avevano introdotto nella scrittura alcuni segni di interpunzione, e furono in primi a scrivere esclusivamente da sinistra verso.

ALFABETO LATINO 100 aC. I Romani furono una grande civiltà e riuscirono a conquistare territori vastissimi. I Romani presero in prestito l’alfabeto greco, ma modificando la forma delle lettere per rendere la scrittura più semplice e veloce. Queste lettere, che hanno più di duemila anni, somigliamo molto alle nostre lettere maiuscole. I Romani, invece di conservare i loro scritti in rotoli, cominciarono ad utilizzare i libri.

MEDIOEVO nel Medioevo i monaci copiavano a mano i libri, utilizzando una bella calligrafia e riproducendo alcune lettere in caratteri molto decorati, chiamati lettere miniate. Scrivevano con le penne d’oca e utilizzavano fogli ricavati dalle pelli di animali chiamati pergamene.

CINA Nel 900 aC i Cinesi avevano fatto molte scoperte e inventato molte cose, molto prima degli Europei, ma le due culture ebbero poche occasioni di contatto. I Cinesi avevano inventato la prima macchina da stampa, che utilizzava inizialmente singoli ideogrammi intagliati nel legno. Le pagine venivano stampate componendo i segni intagliati insieme. Più tardi presero ad intagliare su un unico pezzo di legno l’intera pagina. In questo modo potevano realizzare molte copie della stessa pagina, anche se il legno, con l’uso, tendeva a deteriorarsi. Intorno al 105 dC i Cinesi misero anche a punto la tecnica della fabbricazione della carta, utilizzando polpa di legno.

CARLO MAGNO fu un grande conquistatore del Medioevo. Egli aveva collezionato ad Alessandria moltissimi libri, e diede al monaco Alcuino, nel 780 dC, l’incarico di occuparsene. Sfortunatamente la Biblioteca di Alessandria non è sopravvissuta fino ai nostri giorni, poiché è stata distrutta da un incendio. Alcuino fissò molte delle regole ortografiche sull’uso delle lettere maiuscole e sulla punteggiatura, che usiamo ancora oggi.

USO DELLA STAMPA IN EUROPA 1400 dC. Johann Gutenberg, un tedesco, fu il primo europeo a mettere a punto una tecnica per la fabbricazione della carta e una macchina da stampa che permetteva di realizzare copie dei libri in modo più veloce. Entrambe le scoperte erano già state fatte dai Cinesi, ma essi non le avevano condivise con gli altri popoli. Grazie a Gutenberg, ora i libri potevano essere prodotti in un giorno, mentre i monaci, scrivendoli a mano, impiegavano molti mesi. I caratteri tipografici, inizialmente realizzati in legno, vennero poi prodotti in bronzo.

STELE DI ROSETTA nel 1799 AD alcuni soldati napoleonici, durante la campagna d’Egitto trovarono una lastra di pietra che recava un’iscrizione in tre alfabeti: geroglifico, demotico e greco. Siccome siamo in grado di leggere il greco antico, fu possibile decifrare anche il testo nelle altre scritture.  Gli studiosi impiegarono circa 40 anni, ma alla fine il segreto dei geroglifici era svelato. Leggere ciò che un popolo scriveva, ci dà molte informazioni su di esso, e ci mostra ciò che gli uomini del tempo pensavano e come vivevano.

EPOCA MODERNA Oggi la parola scritta può viaggiare da una parte all’altra del mondo in pochi secondi. I computer e i satelliti hanno reso possibile lo scambio di notizie in tempo reale. Le lingue possono essere tradotte da macchine.  Una grande quantità di informazioni possono essere contenute in spazi piccolissimi, come le chiavette di memoria usb. Intere enciclopedie possono essere contenute in pochi centimetri di spazio, e forse un giorno la scrittura su carta sarà considerata nello stesso modo in cui noi oggi consideriamo le pitture rupestri.

QUARTA GRANDE LEZIONE MONTESSORI
LA STORIA DELLA SCRITTURA

Seconda versione

 Materiale utile per la presentazione:

linea del tempo della storia della scrittura (facoltativa)

LA STORIA DELLA SCRITTURA
Racconto:

L’alfabeto che usiamo sembra essersi sviluppato dalla scrittura dei Fenici, come abbiamo raccontato ieri.  La storia dell’uomo, della quale abbiamo fonti scritte, copre un tempo di circa 5.000 anni. Non è molto tempo, vero?

Possiamo dire che la scrittura è stata immaginata dagli uomini molto tempo prima dei Fenici, infatti abbiamo delle splendide pitture rupestri risalenti al Paleolitico, ad esempio quelle di Lasco e di Altamira. Ma non siamo del tutto certi che queste pitture rupestri servissero a comunicare informazioni, ad esempio sulla caccia o sulla coltivazione delle piante utili all’uomo. Alcuni studiosi pensano che ci sia una connessione tra questi dipinti ed il luogo in cui sono stati trovati: queste grotte hanno un’acustica particolare, e forse c’era un legame tra la pittura e la musica. Antropologi, archeologi, paleontologi e gli altri studiosi stanno ancora formulando ipotesi al riguardo.

In America, le prime tribù di nativi comunicavano tra di loro attraverso disegni, e così erano in grado di capirsi tra loro anche parlando lingue diverse. Così facciamo ancora oggi, quando abbiamo necessità di farci capire da qualcuno, ma parliamo lingue diverse. Anche i bambini, prima di imparare a scrivere, usano spesso il disegno a questo scopo. Anche oggi, nel mondo, possiamo trovare molti tipi di messaggi scritti con immagini e non con alfabeti: ad esempio i cartelli stradali, gli stemmi delle squadre sportive, le bandiere degli Stati, le emoticon che usiamo quando scriviamo messaggi dal computer o dal telefono.

Tornando però alla scrittura di messaggi attraverso le immagini, nel passato accaddero due cose molto importanti: in primo luogo le immagini furono sempre più semplificate e codificate, fino a trasformarsi in segni più che disegni; in secondo luogo i primi disegni rappresentavano una parola intera, ma poi apparvero segni che servivano a rappresentare non nomi, ma suoni (sillabe e suoni singoli).

Sembra che il primo sistema di scrittura vero e proprio si sia sviluppato all’interno della civiltà sumera. I Sumeri vivevano nelle regioni meridionali della Mesopotamia, tra il 4.000 e il 3.000 aC. Questo territorio era ricchissimo di argilla, ed essi la usarono per fabbricare delle tavolette che incidevano con i caratteri che componevano il loro alfabeto. Per tracciare questi segni usavano un bastoncino appuntito, chiamato stilo. Poiché questi segni sembrano dei cunei, la scrittura dei Sumeri è nota come scrittura cuneiforme. Venne utilizzata per un periodo molto lungo. Quando i Sumeri furono conquistati degli Assiri e dai Babilonesi, anche i conquistatori, pur parlando lingue diverse (di origine semitica), continuarono ad usarla. La scrittura cuneiforme si diffuse in tutto il Medio Oriente e fu utilizzata anche dagli Ittiti e dai Persiani, anche se parlavano anch’essi lingue diverse.

Tempo dopo gli Egizi iniziarono a registrare messaggi utilizzando un codice composto da immagini. All’inizio utilizzavano come supporto le pietre, poi impararono a fabbricare una sorta di carta utilizzando la pianta del papiro, che cresceva abbondante sulle rive del fiume Nilo. L’utilizzo di pennelli su papiro rendeva semplice l’operazione, e i disegni si semplificarono notevolmente nel tempo. Finendo col somigliare per il modo di fluire, alla scrittura corsiva.

Gli Egizi utilizzavano questa scrittura a scopi religiosi, e si parla perciò di scrittura sacra. Nella sua forma meno complicata e più fluente si chiama anche scrittura ieratica o sacerdotale.

Intorno al 700 aC si cominciò ad utilizzare un’altra variante di scrittura, nota come scrittura demotica, che significa “scrittura per il popolo”.

L’alfabeto che utilizziamo oggi nella maggior parte dell’Europa Occidentale è sicuramente derivato da quello sviluppato dai Fenici e diffuso grazie ai Greci prima, ed ai Romani poi.

Sappiamo che i Fenici furono grandi navigatori e che si muovevano con imbarcazioni a vela lungo tutto il Mediterraneo, acquistando e vendendo merci. Sappiamo che entrarono in contatto con i Greci, e pensiamo che i Greci abbiano iniziato ad utilizzare l’alfabeto dei Sumeri intorno al 900 aC.

I segni dell’alfabeto dei Fenici si sono probabilmente sviluppati a partire dai geroglifici egizi, ma si sono molto evoluti nel tempo, perché le lettere che usiamo oggi sono molto diverse dalle lettere fenicie.

I Greci aggiunsero all’alfabeto fenicio i simboli per le vocali, perché nell’alfabeto fenicio non erano presenti, mentre per i Greci le vocali erano indispensabili. I Greci scrivevano tutte le lettere in maiuscolo, e non c’erano spazi tra le parole.

Quando i Romani acquisirono l’uso dell’alfabeto greco, il loro contributo principale fu quello di rendere più belli i segni, aggiungendo linee curve e abbellimenti.

L’evoluzione dell’alfabeto portò poi ad aggiungere le lettere minuscole alle maiuscole.

Col tempo si praticò ovunque l’arte della bella scrittura (calligrafia). Famosi, ad esempio, gli scrivani irlandesi.

La loro scrittura è stata sviluppata ulteriormente dal vescovo Alcuino, che viveva a Tours, in Francia, alla corte di Carlo Magno. Alcuino lavorò allo sviluppo di un alfabeto che poteva essere scritto facilmente e velocemente. Si basò sulla calligrafia degli scrivani irlandesi, ma semplificò i suoi segni, rendendoli semplici da scrivere. Questo alfabeto prende il nome di “scrittura carolina”, dal nome di Carlo Magno. Era una scrittura molto chiara e leggibile, e per questo si diffuse in tutta Europa. Coincide con il minuscolo che usiamo ancora oggi.

Verso la fine del Medioevo si erano sviluppati, nei vari Paesi, vari stili di scrittura. Uno di questi era il gotico, nome che significa “lettera nera”.

Nel X secolo nacque in Italia il corsivo, che ebbe grande diffusione e entro il XVI secolo si era diffuso ormai anche in Francia e Inghilterra.

Gli stili di scrittura continuarono ad evolvere, finché si arriva all’invenzione dei caratteri di stampa, che apre una nuova epoca della storia umana, con grandi cambiamenti che riguardano anche i modi di pensare.

La stampa dei caratteri di scrittura è molto simile a quello che facciamo quando stampiamo con la patata. I libri antichi seguivano esattamente lo stesso concetto: l’immagine della lettera veniva riprodotta in rilievo, a specchio perché risultasse corretta una volta stampata sulla carta, su blocchi di legno. Le lettere in rilievo venivano composte e stampate sulla carta, con l’inchiostro, per formare la pagina. Questa invenzione rendeva più semplice riprodurre i libri, rispetto al precedente metodo di scrittura a mano, ma, certo, il procedimento era ancora molto lungo e laborioso.

Sullo stesso concetto delle prime stampe si basa anche un particolare modo di firmare che si usava in questo periodo. Poiché allora poche persone sapevano leggere e scrivere, e pochi sapevano scrivere anche solo il proprio nome, per firmare si usavano i sigilli. Si trattava di immagini o simboli in rilievo, fatti di metallo, che venivano montati su manici di legno o su anelli da portare al dito, e che si usavano per imprimere il segno sulla ceralacca.

Le tecniche di stampa intanto si sono sempre più evolute, ed i Cinesi diedero un grande contributo a renderla più veloce. Pensiamo che gli Europei abbiamo imparato a fare la carta da questo popolo, ma molti dettagli della vicenda restano oscuri.

La prima carta veniva prodotta a partire dalla pianta di riso, poi, per un lungo periodo, sono stati utilizzati gli stracci. L’uso delle fibre di legno risale a poco più di 100 anni fa.

L’uso dei caratteri mobili sostituì quello delle tavolette scolpite a rilievo in blocchi di legno, e questa fu un altro notevole progresso.

Infine le lettere mobili furono realizzate in metallo e in molte copie, in modo da poter comporre un’intera pagina in una sola volta, e farne più copie.

Oggi, accanto alla scrittura stampata su carta, abbiamo a disposizione anche testi non stampati, che leggiamo da computer, tablet, telefoni e altri supporti. Possiamo stampare testi da casa, grazie alle stampanti collegate ad essi. Abbiamo anche a disposizione vari stili tipografici diversi. In genere la nostra calligrafia è più semplificata e personale di quanto lo fosse nelle epoche precedenti.

QUARTA GRANDE LEZIONE MONTESSORI
LA STORIA DELLA SCRITTURA

Terza versione

  Materiale utile per la presentazione:

linea del tempo della storia della scrittura (facoltativa)

LA STORIA DELLA SCRITTURA
Racconto:

Ricordate l’alfabeto greco, la storia del bue e della Casa e di come l’alfabeto è arrivato fino a noi, che abbiamo imparato a scrivere con le lettere smerigliate?

Quando si iniziò ad utilizzare la scrittura, alcuni popoli scrivevano  su cortecce d’albero, alti sulla creta, altri sulla pietra, altri sulle pelli degli animali, sulla cera, e perfino sulla sabbia.

I Sumeri utilizzavano una scrittura detta CUNEIFORME, perché i segni avevano forma di cunei. Sappiamo che essi imprimevano questi segni su tavolette di argilla morbida, che poi facevano cuocere al sole. Queste tavolette si sono conservate nel tempo, e possiamo ammirarle ancora oggi.

Gli Egizi usavano i GEROGLIFICI, nome che venne dato a questa scrittura dai Greci, e che significa “scrittura sacra”, poiché credevano che venisse usata soltanto a scopi religiosi. In realtà gli Egizi usavano due tipi di scrittura:

  • IERATICA, che utilizzavano i sacerdoti per scrivere su edifici e monumenti. Non tutti erano in grado di leggerla, poiché era molto complicata;
  • DEMOTICA, che si usava nella vita di tutti i giorni, ed era molto più semplice. Veniva scritta su fogli di papiro utilizzando delle cannucce come penne.

I Fenici possono essere considerati  i veri inventori dell’alfabeto (scriviamo una frase qualunque omettendo le vocali, ad esempio FNC NN SVN L VCL – i Fenici non usavano le vocali). Riuscite a leggere quello che ho scritto? I Fenici avevano 22 lettere nel loro alfabeto, che rappresentavano i suoni della loro lingua, ma non avevano vocali, perché nella loro lingua potevano comunicare anche senza di esse. Grazie al loro alfabeto semplice e veloce, potevano tenere registri commerciali molti accurati.

I primi Greci scrivevano con un sistema chiamato scrittura BUSTROFEDICA perché aveva un andamento che ricordava il bue che ara i campi (dal greco “bue” e “invertire”). La scrittura non aveva una direzione fissa: la prima riga procedeva da sinistra a destra, poi giunti al margine, la seconda riga proseguiva a ritroso nel senso opposto, con un procedimento a nastro. I Greci aggiunsero al loro alfabeto le vocali.

I Romani presero l’alfabeto greco e lo modificarono per soddisfare meglio le proprie esigenze. Semplificarono i segni, anche perché usavano scolpire testi sulle pietre di monumenti ed edifici. Scrivevano tutto in caratteri maiuscoli.

Nel medioevo, i monaci irlandesi che avevano imparato ad usare l’alfabeto latino, trascorrevano molto del loro tempo copiando i testi antichi. La loro era una scrittura a carattere soprattutto sacro, e per questo curavano molto la bellezza dei loro segni. Grazie a loro le lettere si modificarono: i segni diventarono più piccoli ed arrotondati, così era possibile scrivere molte parole su ogni pagina ed abbellirle con decorazioni preziose. Questo stile di scrittura venne chiamato “minuscolo”.

Il monaco Alcuino, alla corte di Carlo Magno, insegnò questo stile di scrittura agli studiosi di corte, a Tours, in Francia. Questo stile subì varie trasformazioni, ed è stata poi chiamata scrittura CAROLINA, dal nome dell’imperatore. La scrittura carolina si diffuse a tutti i Paesi d’Europa, ed ogni nazione sviluppò da essa uno stile proprio, ad esempio i gotico, e il corsivo italico.

L’arte degli stili di scrittura a mano si chiama CALLIGRAFIA.

LA STORIA DELLA SCRITTURA

NOMENCLATURE MONTESSORI Ere geologiche e comparsa dei viventi

NOMENCLATURE MONTESSORI Ere geologiche e comparsa dei viventi. Questo materiale è molto utile per memorizzare i concetti presentati nella seconda grande lezione Montessori, e per stimolare lo studio e la ricerca, anche utilizzando le linee del tempo.

Queste nomenclature sono composte da:
– una carta con immagine e titolo insieme
– una carta con la sola immagine
– un cartellino con il solo titolo
– una carta con descrizione scritta e titolo insieme
– una carta con la sola descrizione
– un cartellino con il solo titolo.

NOMENCLATURE MONTESSORI Ere geologiche e comparsa dei viventi

Sono nomenclature adatte ai bambini a partire dalla scuola primaria, e differiscono da quelle usate nella Casa dei bambini, che non hanno descrizioni scritte, ma solo immagini e titoli. Per saperne di più puoi leggere qui:

e qui:

Trovi i disegni da riprodurre o da colorare qui: 

NOMENCLATURE MONTESSORI Ere geologiche e comparsa dei viventi

PRECAMBRIANO

_____________________

PALEOZOICO

_________________________

MESOZOICO

____________________________

CENOZOICO

NOMENCLATURE MONTESSORI Ere geologiche e comparsa dei viventi

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra – Una breve didascalia dell’Era geologica e dei viventi apparsi nel periodo, e l’immagine (cliccare sulle miniature per aprire il file). Questa attività può essere proposta dopo il racconto della seconda grande lezione Montessori.

Trovi qui le schede delle nomenclature in tre parti preparate con questo materiale:

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  ADEANO4.600.000.000 – 3.800.000.000 di anni fa 

La terra è nata in questa Era, circa 4 miliardi e 600 milioni di anni fa. All’inizio era solo una massa vorticosa di polvere, elementi e particelle, ma ben presto si è creata la forza di gravità e si è formata la crosta terrestre. Le eruzioni vulcaniche hanno immesso nell’atmosfera gas velenosi.

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  ARCHEANO: 3.800.000.000 – 2.500.000.000 di  anni fa 

Risalgono a questo periodo le più antiche rocce terrestri databili. Gli organismi appartenenti ai Procarioti (o Monere) sono stati i primi ad apparire sulla Terra. Il regno dei Procarioti ha più organismi di qualsiasi altro. I Procarioti sono così piccoli, eppure siamo a conoscenza della loro esistenza grazie alle impronte fossili. Per poterli vedere occorre il microscopio. I procarioti hanno un’enorme importanza per la Terra e per la sua storia.

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  STROMATOLITI:

Una nuova forma di vita apparve alla fine di questa era: i Protisti. Erano organismi unicellulari, ma avevano la clorofilla. Si nutrivano con la luce solare, l’acqua e l’anidride carbonica emessa dei procarioti, e come prodotto di scarto rilasciavano ossigeno. I Protisti a volte vivevano in colonie. Abbiamo evidenze fossili di CIANOBATTERI, anche chiamati alghe blu-verdi, che vivevano in grandi formazioni chiamate STROMATOLITI. Gli stromatoliti hanno dominato il mondo per i successivi 2 miliardi e mezzo di anni.

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  BATTERI:

I batteri sono organismi molto resistenti. Ancora oggi sopravvivono al congelamento, a temperature medie e all’ebollizione. I batteri si nutrivano dei sali minerali e dei rifiuti organici disciolti nell’acqua dell’Oceano. Sono gli organismi che vivono da più tempo sulla Terra.

PROTEROZOICO: 2.500.000.000 542.000.000 di anni fa

Ultima era del Precambriano. La parola deriva del greco ‘protero’ che significa precoce, e ‘zoico’ che significa vita. La crosta terrestre si era formata. C’erano ancora molti vulcani in eruzione e terremoti. Entro la fine di questa era, la crosta terrestre era fresca e ci fu la prima glaciazione. Si è sviluppata la vita.

EUCARIOTI:

1.750.000.000 di anni fa. La più antica evidenza fossile di microorganismi dotati di nucleo (eucarioti).

ALGHE:

I più antichi organismi pluricellulari di cui abbiamo evidenze fossili furono le alghe. Queste alghe a volte vengono classificate tra i Protisti ed a volte tra le Piante. Le alghe sono molto importanti anche oggi, perché da sole svolgono circa la metà di tutta la fotosintesi. Esse quindi forniscono alla Terra la maggior parte del suo ossigeno. Sono anche una parte importante della catena alimentare acquatica.

FOSSILI DI EDIACARA:

670.000.000 di anni fa I fossili trovati in questa località australiana sono molto importanti per studiare questa era geologica. Nelle sue rocce tenere si sono impresse le testimonianze fossili di invertebrati marini preistorici, tra cui i più antichi VERMI e le più antiche MEDUSE.

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  DICKINSONIA:

Dominio: Eucariota
Regno: Animalia.
Organismo marino estinto grande dai 4 mm a 1,4 metri. Era formato da segmenti che emergevano da una fossa centrale. I segmenti erano separati da una membrana a formare una simmetria a scorrimento. I segmenti erano camere riempite di liquido a pressione più alta di quella circostante.

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  CICLOMEDUSA:

Dominio: Eucariota
Regno: Animalia
Organismo marino estinto. I fossili sono strutture circolari del diametro che va da pochi cm a circa 20. Al centro di questa forma vi era un bozzo circolare, attorno al quale erano presenti fino a cinque anelli di crescita. I suoi fossili sono numerosi in Australia, Norvegia, Inghilterra, Russia, Cina, Canada e Messico.

TRIBRACHIDIO

Dominio: Eucariota
Regno: Animalia
E’ un organismo marino estinto che aveva la forma di un disco piatto del diametro di circa 5 cm. All’interno del disco aveva tre braccia ricurve che si dipartivano dal centro e si allungavano fino al bordo del corpo. Questa simmetria tripartita è quasi unica tra gli animali, che di solito hanno una simmetria bilaterale o radiale. Filamenti sparsi si estendevano al limite delle braccia.

DINOFLAGELLATE

Regno: Protisti
Phylum: Dinofita
Sono alghe microscopiche: la più grande ha un diametro di 2 mm. Sono uno dei più importanti gruppi del fitoplancton. Hanno varie forme e presentano due flagelli con peli laterali. Furono le prime ad essere protette da una sostanza legnosa simile alla cellulosa. Di colore bruno rossastro, vivono nelle acque costiere, più calde, e sono la causa delle maree rosse.

HYDRA

Regno: Animalia
Phylum: Cnidaria
E’ l’organismo più evoluto di questo periodo. E’ un carnivoro che usa i propri tentacoli per catturare la preda, e poi la spinge nella bocca. La sua bocca è anche il suo ano. Si riproduce per gemmazione: sul corpo si formano delle piccole gemme che poi si staccano per formare nuovi individui.

EUGLENA

Regno: Protista
Phylum: Euglenozoa
Organismo unicellulare dal corpo molle. Gli scienziati sono certi che visse in questo periodo, anche se non ci sono fossili. Ha un organo simile ad un occhio che serve a rilevare la luce. Essendo sia animale sia pianta, appartiene ai Protisti. Può nutrirsi della luce (fotosintesi), o mangiare particelle di cibo che trova disciolte nell’acqua. Vive ancora oggi nelle acque torbide e stagnanti.

PARAMECIUM

Regno: Protista
Phylum: Ciliophora o Ciliati
E’ un organismo microscopico unicellulare che gli scienziati ritengono vivesse sulla Terra anche in quest’epoca. Ha migliaia di piccoli peli sul suo corpo, che utilizza per muoversi. Si nutre di batteri, ma anche attraverso la fotosintesi, e per questo è un Protista. Può muoversi molto rapidamente. Vive ancora oggi, nelle acque dolci e stagnanti.

RADIOLARI
Regno: Protista
Classe: Rhizopoda
Sappiamo che vissero nei primi mari della Terra, perché hanno bellissimi scheletri silicei, coperti da proiezioni aghiformi, che sono arrivati a noi in forma fossile. Non superano il millimetro e oggi fanno parte del plancton marino di tutti gli oceani.

FORAMINIFERI

Regno: Protista
Classe: conchiglie porose
Sono organismi microscopici. La loro cellula è protetta e rivestita esternamente da un guscio, che può raggiungere i 14 cm di diametro. Abitano tutti gli ambienti marini e si sono adattati a molti modi di vita. Sono una parte importante dell’ecosistema marino perché sono fonte di cibo per molti altri organismi. I loro numerosi fossili sono molto importanti per i geologi.

DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  AMEBA

Regno: Protista
Classe: Sarcodini
Si tratta di un organismo unicellulare caratterizzati dal fatto che cambia forma.  Si muove utilizzando gli pseudopodi (falsi piedi). Il suo movimento è molto lento. Per nutrirsi circonda il cibo fino ad inglobarlo all’interno del suo corpo. Vive ancora oggi fondo di raccolte d’acqua ricche di sostanze nutritive. Non ha lasciato alcun fossile in quanto è un organismo dal corpo molle.

CIANOBATTERI

Dominio: Procarioti
Regno: Batteri
Sono organismi unicellulari che si riproducono dividendosi in due e che si nutrono attraverso la fotosintesi.  I batteri sono stati i precursori di tutte le forme di vita terrestri. Questi organismi, chiamati anche alghe azzurre, producono ossigeno che immettono nell’atmosfera. Sono sempre unicellulari e possono vivere come cellule singole o riuniti in colonie di forme diverse.

CLOROFITE

Regno: Plantae
Sono un gruppo di alghe unicellulari, che vivono in colonie anche molto grandi, e sono dette alghe verdi. Si pensa che da esse si siano evolute le piante superiori perché possiedono clorofilla e accumulano amido. Nella parete cellulare ci può essere cellulosa.

ALGHE ROSSE

Regno: Plantae
Phylum: Rhodophyta
Si tratta di organismi eucarioti tra i più antichi della Terra. Poiché costruivano strutture calcaree, possiamo studiarne i fossili. Avevano un fusto, una sorta di radici e molti rami. Vivono ancora oggi nei mari caldi.

 ALGHE BRUNE

Regno: Chromista
Classe: Phaeophyta
Sono alghe che esistono ancora oggi e che hanno varie forme e dimensioni. Possiamo studiarle perché hanno lasciato tracce fossili. Sono organismi complessi che preferiscono acque fredde e ben ossigenate. I Sargassi appartengono a questo gruppo.

PALEOZOICO: 542.000.000 – 245.000.000 di anni fa  La parola viene dal greco che significa vecchio e ‘zoico’ che significa vita. Questa Era si compone di sei periodi ed è la più lunga nella linea del tempo. Tutti i viventi si trovavano nell’oceano che copriva la maggior parte della superficie terrestre. Non c’era ozono nell’atmosfera ed i raggi ultravioletti del Sole raggiungevano la Terra.

CAMBRIANO: 542.000.000 –  488 .000.000 di anni fa

Il nome deriva dal nome latino del Galles (Cambria), dove furono trovati i primi fossili  di questo periodo. Cominciato alla fine di una grande glaciazione , in questo periodo il clima era mite e tutta la vita si svolgeva nell’Oceano. Ci fu una grande esplosione di vita in questo periodo, e molti dei microrganismi presenti sulla Terra oggi, comparvero allora. Erano presenti alche esseri più grandi, anche se si trattava soltanto di semplici invertebrati.

BRACHIOPODI

Regno: Animalia
Phylum: Brachiopoda
Sono invertebrati marini dotati di conchiglia a due valve. Oggi sono poco diffusi in quanto vivono nelle zone rifugio, cioè in ambienti a scarsa popolazione e competizione.

FLAGELLATI

Regno: Protista
Phylum: Ciliophora
Sono organismi microscopici, molto vari per forma e dimensioni. Hanno tutti uno o più prolungamenti, simili a lunghi peli, chiamati flagelli, che utilizzano per muoversi.

VOLVOX

Regno: Plantae
Phylum: Chlorophyta
Si tratta di alghe verdi unicellulari sferiche e munite di due flagelli, che formano colonie, anch’esse sferiche. Le cellule si muovono in modo coordinato grazie al movimento coordinato dei flagelli. Le cellule sono dotate di fotorecettori che consentono alla colonia di nuotare verso la luce. Vivono in una varietà di habitat di acqua dolce.

VAUXIA

Regno: Animalia
Phylum: Porifera
E’ un genere estinto di spugna munito di uno scheletro fatto di silice, una sostanza che si trova nella sabbia. Erano animali unicellulari che vivevano in colonie e si nutrivano estraendo i nutrienti dall’acqua.

KUTORGINA

Regno: Animalia
Phylum: Brachiopodi
Questo brachiopode estinto non poteva muoversi e la sua conchiglia restava ancorata a superfici dure, come le rocce dei fondali marini.

TETRACORALLI

Regno: Animalia
Phylum: Cnidaria o Celenterati
Furono tra i primi coralli ad apparire sulla Terra. Si sono poi estinti al termine del Paleozoico.  Vivevano in acqua calda e poco profonda, solitari o in colonie. Avevano tentacoli per catturare il cibo. Secernevano gusci di calcio, di cui sono rimasti numerosi fossili.

ANEMONI

Regno: Animalia
Phylum: Cnidaria o celenterati
Sono celenterati, una parola che significa ‘intestino vuoto’. Hanno la bocca al di sotto dei loro corpi e si riproducono sessualmente. Pungono le loro prede con i tentacoli.

BRIOZOI

Regno: Animalia
Phylum: Briozoi
Si tratta di invertebrati acquatici che vivono in colonie a forma di tubi, ancorate al fondale, che somigliano al muschio. Un piccolo animale, grande al massimo mezzo millimetro e munito di tentacoli, vive in ogni tubo. Questo animale è più evoluto del corallo, in quanto ha la bocca separata dall’ano. Si ciba di plancton e di particelle organiche che cattura filtrando l’acqua.

CRINOIDI

Regno: Animalia
Phylum: Echinodermata
Assomigliavano agli odierni gigli di mare, avevano un peduncolo formato da segmenti e una corona formata da cinque braccia flessibili, di solito ramificate. Bocca ed ano si trovavano rivolti verso l’alto. Erano filtratori passivi che si nutrivano di Protisti, larve di invertebrati, piccoli crostacei e detriti organici, che catturavano con le braccia e spingevano verso la bocca.

AYSHEAIA PEDUNCULATA

Regno: Animalia
Phylum: Lobopodia
Animale marino estinto simile al lombrico, col corpo composto da anelli, ma con 20 piccole zampe rivolte verso il basso. Era lungo circa 8 cm. Sulla testa aveva due corna, che probabilmente servivano a spruzzare un liquido puzzolente per allontanare i predatori. Si nutriva di spugne.

CISTOIDI

Regno: Animalia
Phylum: Echinodermata
Echinodermi estinti che vivevano ancorati ai fondali marini.  Avevano braccia che facevano ondeggiare avanti e indietro per raccogliere il cibo dall’acqua.

OLOTURIA (cetriolo di mare)

Regno: Animalia
Phylum: Echinodermata
Diffusi sui fondali marini di tutto il mondo, nel corso di questi 600 milioni di anni ad oggi sono cambiati pochissimo. Hanno un corpo cilindrico allungato con bocca e ano situati alle estremità opposte. L’endoscheletro è ridotto a spicole calcaree immerse nel derma, e di conseguenza il corpo è elastico.

SCENELLA

Regno: Animalia
Phylum: Molluschi
Animale estinto dotato di conchiglia bivalve con pochi ornamenti concentrici. Era delle dimensioni di circa 5 millimetri e se ne sono trovati numerosissimi fossili.

ALGHE BRUNE

Regno: Protista
Phylum: Phaeophyta
In questo periodo queste alghe unicellulari si sono evolute in grandi colonie di organismi pluricellulari, tanto da poter raggiungere la lunghezza di 180 metri. Vivono nelle acque costiere. I Sargassi appartengono a questo gruppo.

TRILOBITI

Regno: Animalia
Phylum: Artropodi
Questi artropodi rappresentavano i due terzi di tutta gli esseri viventi acquatici del periodo. Erano artropodi, perché avevano zampe snodate. Il loro nome significa ‘tre lobi’, perché avevano il corpo diviso in tre segmenti che correvano longitudinalmente lungo il corpo. Ne esistevano di vario tipo.

MARRELLA

Regno: Animalia
Phylum: Artropodi
Era un animale piccolo e dalle forme eleganti: non superava i 2 centimetri di lunghezza. E’ anche detto “granchio dai merletti”. Aveva due paia di antenne mobili e grandi spine sul corpo. I suoi fossili sono molto numerosi.

MYLLOKUNMINGIA

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Si tratta del più antico fossile di vertebrato, che è anche il più antico fossile di pesce. E’ stato trovato in Cina. Era un piccolo pesce, lungo 28 millimetri e alto 6. Aveva una pinna dorsale e un paio di pinne ventrali. La testa aveva cinque o sei branchie. Non aveva mascella.

LANCELET

Regno: Animalia
Phylum: Cordata
Si tratta di piccoli cordati simili ai pesci che vivono nei mari di tutto il mondo, nella fascia temperata e nei mari tropicali. Sono molto utili per lo studio dell’evoluzione dei vertebrati.

CONODONTI

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Sono un misterioso gruppo di animali vissuti nel Paleozoico ed estinti nel Giurassico. Erano lunghi dai 4 ai 40 cm, avevano un corpo vermiforme allungato e una testa bulbosa. Si tratta di vertebrati molto primitivi.

SPUGNE

Regno: Animalia
Phylum: Porifera
Si tratta di organismi pluricellulari, con corpi ricchi di pori e canali che permettono all’acqua di circolare attraverso di essi. Hanno uno scheletro calcareo o siliceo. Attraverso il costante flusso di acqua attraverso i loro corpi ottengono cibo e ossigeno. In questo periodo comparvero le silicee o cornee.

ANOMALOCARIDE

Regno: Animalia
Phylum: Lobopodia
Animale estinto. Lungo circa 60 cm, era uno dei più grandi animali del periodo. Era un predatore: le due grandi spine ai lati della bocca servivano a catturare le prede, che poi venivano inghiottite. Probabilmente si nutriva di trilobiti.

ORDOVICIANO 488.000.000 – 443.000.000 di anni fa 

I primi fossili di questo periodo sono stati trovati in Galles, a Ordovices. Vissero molti tipi di alghe  e Protisti, che hanno lasciato enormi giacimenti di conchiglie e materia organica che si è trasformata in giacimenti di petrolio. I fossili di invertebrati marini di questo periodo sono molto comuni, e si trovano in tutti i continenti. Erano ancora molto numerosi TRILOBITI e BRACHIOPODI. Ci fu anche una grande diffusione di CEFALOPODI, calamari che vivevano in lunghe conchiglie.

RECEPTACULITES
Regno: Piante
Divisione: Clorofita
Erano probabilmente alghe calcaree, e per il loro aspetto sono anche dette “corallo girasole”. Sono un genere estinto.

SCORPIONE DI MARE


Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Gruppo estinto di artropodi tipici dei mari e delle acque dolci del Paleozoico. I più grandi superavano i due metri di lunghezza. Erano predatori di pesci primitivi. Avevano un carapace piatto e un corpo diviso in dodici segmenti. La coda era lunga e sottile e terminava con un aculeo. Sono anche chiamati Euripteridi.

ENDOCERAS


Regno: Animalia
Phylum: Molluschi
Si tratta di un mollusco cefalopode estinto apparso in questo periodo. Aveva un rivestimento esterno a forma di corno ed era gigantesco: lungo anche 13 metri, aveva tentacoli lunghi più di 4 metri. Durante la riproduzione deponeva circa 200 uova. I suoi fossili sono stati trovati in Inghilterra.

MACLURITOIDEA


Regno: Animalia
Phylum: Molluschi
Classe: Gastropoda
Si tratta di una lumaca, ora estinta, che esisteva in diverse varietà. Aveva il guscio a spirale, ed era quasi certamente sedentaria: viveva sui fondali e si nutriva filtrando l’acqua.

STELLE MARINE


Regno: Animalia
Phylum: Echinodermata
Classe: Asteroidea
Presenti in tutti i mari del mondo, hanno una simmetria raggiante su cinque braccia. Le sue prede preferite sono piccoli crostacei e molluschi, tra cui ricci e cozze. Con le sue forti zampe, riesce ad aprire il guscio anche delle conchiglie più resistenti.

CALIMENE


Regno: Animali
Classe: Trilobiti
Era un trilobite che viveva sui fondali marini e si cibava di piccoli organismi presenti nel fango. Per difendersi dai predatori, poteva appallottolarsi su se stesso: alcuni fossili, infatti, mostrano questo animale avvolto a palla. In questo periodo, comunque, i trilobiti stavano lentamente diminuendo.

GRAPTOLITE


Regno: Animalia
Phylum: Hemichordata
Sono fossili molti comuni. Il loro nome “scrittura di pietra” deriva dalla loro forma, simile alla scrittura cuneiforme. Estinti nel Carbonifero, vivevano in colonie. Avevano un corpo molle, vermiforme, e vivevano in teche disposte su uno o due file lungo i rami della colonia. Dalle teche partiva un filamento col quale l’animale si fissava a un galleggiante.

MUSCHI E LICHENI


Durante questo periodo troviamo numerose spore, prima evidenza fossile di vita vegetale terrestre. Queste prime piante erano molto piccole, erano legate alla vicinanza all’acqua, e potevano crescere solo in ambienti molto umidi.

OSTRACODERMI


Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Il loro nome significa “con pelle a conchiglie”. Sono pesci estinti, primitivi e senza mascella, che erano ricoperti da un’armatura di piastre ossee. Erano lunghi meno di 30 cm, erano molto lenti e probabilmente vivevano sui fondali. Usavano le branchie unicamente per la respirazione, e non per l’alimentazione.

SILURIANO

443.000.000 – 416.000.000 anni fa Il nome di questo periodo deriva da quello di un antico popolo, i Siluriani, che viveva nel Galles. Le eruzioni vulcaniche ed i terremoti l’hanno reso un periodo molto violento ed ostile alle forme di vita. Il livello delle acque mutò e si crearono mari poco profondi. Il clima era molto umido e le piante si diffusero in numero massiccio, liberando tantissimo ossigeno nell’atmosfera, ed intorno alla Terra si creò lo strato di ozono che la protegge dai raggi più nocivi del Sole.

PSILOFITO


Regno: Plantae
Phylum: Psilophyta
È stata una delle prime piante a vivere sulla terraferma, così destinata a cambiare la faccia della Terra. Non aveva foglie o radici, e per questo si parla di pianta nuda. Non avendo un sistema circolatorio, dipendeva dall’acqua. Era alta poche decine di centimetri.

POLMONATI
Regno: Animalia
Phylum: Molluschi
Classe: Gastropoda
Si tratta di molluschi che avevano gusci a spirale e che potevano vivere sulla terraferma. Presentano un piede forgiato a suola che secerne un muco che determina il movimento del mollusco.

PTERIGOTO


Regno: Animalia
Phylum: artropodi
Il più grande artropode di tutto il Paleozoico. Era un gigantesco scorpione di mare, che raggiungeva i 3 metri di lunghezza, e che mangiava tutto quello che incontrava, soprattutto era ghiotto di trilobiti. Mangiava però anche i pesci corazzati. Le sue mascelle erano in grado di sgretolare anche le corazze più dure. Si crede che sia l’antenato dello scorpione odierno.

DALMANITE


Regno: Animalia
Phylum: Artropode
Era il trilobite più comune di questo periodo, prima della estinzione di tutti i trilobiti, causata forse dai pesci carnivori o forse dalla comparsa di artropodi più grandi. Era lunga circa 5 cm.

MIRIAPODI


Regno: Animalia
Phylum: Artropode
Sono una specie di artropodi dall’elevato numero di zampe, suddivisi in millepiedi e centopiedi. Hanno una capsula cefalica e un tronco allungato con numerosi segmenti, ciascuno recante un paio di zampe. Furono i primi animali terrestri.

PNEUMODESMUS


Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Myriapoda
E’ una specie di millepiede che comparve sulla Terra nel primo Siluriano. Rinvenuto in Scozia, è il più antico fossile di animale terrestre.

OSTEOSTRACI


Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Sono un grande gruppo di vertebrati fossili simili a pesci, vissuti dal Siluriano al Denoviano. I loro fossili si rinvengono in tutto il mondo, e ne esistono più di 200 specie diverse. Sono anche detti “pesci corazzati” perché posseggono rivestimenti ossei. Si nutrivano dei molluschi che vivevano nei fondali fangosi delle coste marine, dei laghi e dei fiumi.

COOKSONIA


Regno: Plantae
La più antica pianta terrestre vascolare conosciuta, visse tra il Siluriano e il Devoniano. Le piante vascolari hanno tessuti interni per lo scambio di liquidi e gas. I tessuti vascolari forniscono anche un supporto interno, così le piante possono innalzarsi dal suolo. Queste piante primordiali non avevano foglie, e non erano più alte di un paio di centimetri. Avevano uno stelo a forma di Y e capsule per le spore.

DEVONIANO

416.000.000 – 359.000.000 di anni fa E’ anche chiamato “Età dei pesci”.  Il nome deriva da Devon, dove sono stati trovati i primi fossili. Le piante hanno continuato a prosperare e alla fine di questo periodo esistevano enormi foreste di felci. Ci furono grandi eruzioni vulcaniche. L’acqua si riscaldò e ridusse la sua quantità di ossigeno. I mari si ritirarono, e i pesci sopravvissuti si adattarono in modo straordinario: iniziarono ad usare le loro corte pinne per muoversi sulla terraferma alla ricerca di acqua, e svilupparono dei polmoni primitivi. Questo li ha portati lentamente a diventare animali terrestri.

CORALLI


Regno: Animalia
Phylum: Cnidari o Celenterati
I coralli amavano molto i mari poco profondi di questo periodo e formarono grandi isole coralline, tanto che alcuni scienziati chiamano questo periodo anche Età dei coralli. Tra le tante varietà c’era il Caninia.

LICOFITE
Regno: Plantae
Phylum: Lycophyta
Le piante hanno avuto un periodo difficile prima di adattarsi alla vita sulla terraferma. Le paludi, prosciugandosi, diventavano deserti; poi venivano di nuovo inondate e le piante acquatiche tornavano. Le nuove piante terrestri avevano spore e non avevano radici, ma erano dotate di foglie primitive attaccate ad un gambo.

ASTEROXYLON


Regno: Plantae
Divisione: Sporophyta
Pianta licofita estinta. I suoi resti fossili sono stati ritrovati nel famoso giacimento di Rhynie Chert. Cresceva nei pressi di una sorgente termale ricca di silice. Aveva spore e non aveva radici, ma era dotata di foglie primitive attaccate ad un gambo.

ARCHEOPTERIDE


Regno: Plantae
Divisione: Progimnosperme
Pianta estinta. Fu uno dei primi alberi comparsi sulla Terra. Poteva superare i 10 metri. Le foglie erano cuneiformi e aveva capsule che racchiudevano le spore.

OFIURIDEI


Regno: Animalia
Phylum: Echinodermata
Anche detti “stelle serpentine” somigliano alle stelle marine, ma hanno un disco centrale più sviluppato e utilizzano le punte per il movimento. Hanno braccia molto lunghe e fragili, ma che possono ricrescere in qualsiasi momento, nel caso in cui si rompano.

TRILOBITI


Regno: Animalia
Phylum: trilobiti
Questi animali continuarono a prosperare, in questo Periodo, in numerose varietà diverse, con dimensioni che variavano dai venti ai cinque centimetri. Accanto a loro prosperavano anche molti artropodi.

RAPIDISTI


Regno: Animalia
Phylum: Cordati
In questo periodo alcuni pesci avevano sviluppato polmoni e scheletri ossei che permettevano loro di muoversi sulla terraferma quando gli stagni si prosciugavano. Questi pesci avevano pinne carnose, muscolari, e sono anche chiamati “pesci pinnati”. Alcuni potevano raggiungere i 2 metri di lunghezza. Questi pesci vivevano per lo più in ambiente marino e presto avrebbero dominato le acque.

EUSTENOTTERO


Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Grosso pesce d’acqua dolce, estinto. Lungo fino a 1,2 m, è il più famoso dei rapidisti. Infatti aveva pinne carnose e si ritiene che sia il precursore degli anfibi e di tutti gli altri tetrapodi. Doveva essere uno dei massimi predatori del suo habitat.

NAUTILUS


Regno: Animalia
Phylum: Molluschi
Ha un guscio molto pesante, a spirale logaritmica, che ha al suo interno delle camere d’aria usate per salire o scendere nell’acqua. E’ molto forte: ha lunghi tentacoli che usa per catturare le sue prede, e un becco simile a quello del pappagallo. Creduto estinto fino al 1829, è ora considerato un fossile vivente. Vive nell’Oceano Pacifico e nell’Oceano Indiano.

SQUALI


Regno: Animalia
Phylum Chordata
I pesci corazzati avevano sviluppato un’armatura per proteggersi dai predatori.  Anche se dotati di pinne, l’armatura era troppo pesante, e vivevano nascosti tra le alghe aspettando le prede. Poi i pesci ebbero la necessità di diventare più veloci, e comparvero questi nuovi pesci, come il Cladoselache, che non avevano armatura, ma una cartilagine interna e grandi pinne. Il Cladoselache raggiungeva i 4 metri ed è stato il nuotatore più veloce del Periodo.

RHYNIOGNATHA


Regno: Animalia
Classe: Insecta
E’ il più antico insetto fossile conosciuto. L’unico reperto è conservato al Museo di Storia Naturale di Londra. Aveva mandibole tipiche degli insetti alati, quindi forse le ali si erano già sviluppate in questo periodo, ma non ne abbiamo tracce fossili. Somigliava a un collembolo.

TRIGONOTARBITA


Regno: Plantae
E’ uno degli alberi più antichi, ora estinto. Le più antiche foreste erano costituite da piante di questo genere.  Aveva l’aspetto di una gigantesca palma alta circa 10 m, dalle fronde simili a quelle delle felci.  Non aveva vere e proprie foglie, e si riproduceva per spore. Le radici profonde degli alberi mutarono il paesaggio, stabilizzando il suolo e formando terriccio. L’aumento della fotosintesi modificò il ciclo del carbonio terrestre.

WATTIEZA


Regno: Plantae
E’ uno degli alberi più antichi, ora estinto. Le più antiche foreste erano costituite da piante di questo genere.  Aveva l’aspetto di una gigantesca palma alta circa 10 m, dalle fronde simili a quelle delle felci.  Non aveva vere e proprie foglie, e si riproduceva per spore. Le radici profonde degli alberi mutarono il paesaggio, stabilizzando il suolo e formando terriccio. L’aumento della fotosintesi modificò il ciclo del carbonio terrestre.

GIMNOSPERME
Regno: Plantae
Il nome significa “seme nudo”. E’ un gruppo di piante vascolari (tracheobionta) che producono semi non protetti da un ovario, e sono tutte piante legnose. Comprende le Pinofite, le Ginkofite, le Cicadofite e le Gnetofite. Apparvero al termine di questo periodo e si svilupparono in tutti i periodi successivi.

ACANTOSTEGA


Regno: Animalia
Superclasse: Tetrapoda
E’ uno dei primi vertebrati terrestri con zampe riconoscibili. Anatomicamente era intermedio tra i pesci dalle pinne lobate e i primi tetrapodi pienamente capaci di camminare sulla terra. E’ il progenitore degli anfibi.

CARBONIFERO

359.000.000 – 299.000.000 di anni fa Il termine è usato in Europa, mentre negli Stati Uniti il periodo si divide in ‘Periodo del Mississipi’ e ‘Periodo della Pensylvania’ . Prende il nome da ‘carbonio’, che è l’elemento principale del carbone. I mari avanzavano e si ritiravano a fasi alterne. Si formavano grandi foreste e immense paludi. Alla fine del periodo enormi foreste si estinsero e iniziò una nuova era glaciale. Il carbone si formò ovunque. In questo periodo apparvero nuovi insetti, i primi anfibi, e in seguito i primi rettili.

CONIFERE


Regno: Plantae
Divisione: Pinophyta
Tra i primi alberi di questo gruppo ci fu la Lebachia, ora estinta. Era alta più di 10 metri e simile al cipresso. Aveva foglie aghiformi, però i semi non erano ancora coni. Erano le piante che meglio potevano resistere ai climi asciutti. Le conifere fossili includono molte forme differenti.

ANNULARIA
Regno: Plantae
Classe: Equisetopsida
Questi vegetali estinti, di cui abbiamo molti fossili, avevano strutture radianti ed erano molto simili agli odierni equiseti.

LEPIDODENDRON


Regno: Plantae
Phylum: Lycophyta
Il nome deriva dal greco e significa “albero a scaglie”. Erano piante primitive, vascolari, arboree, che superarono i 30 m di altezza con tronchi di diametro superiore al metro. Avevano tronchi alti e spessi, e alla sommità una corona di rami che si biforcavano e portavano grappoli di foglie simili a fili d’erba, disposti a spirale. I Licopodi moderni sono i muschi.

ILONOMO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Noto come il più antico rettile mai scoperto, era simile ad una lucertola. Era lungo circa 20 cm, corpo allungato e lunghe zampe da corridore ai lati del corpo. Probabilmente cacciava insetti e altri piccoli animali.

ARTHROPLEURA


Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
E’ un genere di millepiedi che superava i 2 m di lunghezza. E’ uno dei più grandi invertebrati comparsi sulla terraferma. I suoi predatori dovevano essere pochi, fino alla comparsa degli anfibi di grossa taglia. Si estinse nel Permiano.

MEGANEURA


Regno: Animalia
Classe: Insecta
Ora estinta, ricordava moltissimo una libellula, ma di dimensioni gigantesche: aveva un’apertura alare superiore ai 75 cm. Era un predatore che si cibava di piccoli anfibi e altri insetti.

PALEODITTIOTTERI


Regno: Animalia
Classe: Insecta
Apparvero in questo periodo migliaia di tipi di insetti, che sciamarono attraverso le foreste. I primi insetti erano minuscoli e privi di ali. Gli insetti più evoluti avevano piccole ali sulla schiena, e furono i precursori degli insetti alati. Apparvero poi insetti, ora estinti, che avevano grandi dimensioni e un paio di ali aggiuntive.

SCARAFAGGI


Regno: Animalia
Classe: Insecta
Oggi ne esistono più di 4.000 specie diverse e apparvero in questo periodo. Avevano ali che potevano essere ripiegate, per potersi nascondere a terra. Alcuni raggiungevano i 10 centimetri.

GLOSSOPTERIDE


Regno: Plantae
I resti di queste piante sono stati fondamentali come prova per la teoria della deriva dei continenti.  Era una pianta che poteva raggiungere i 6 metri di altezza. Le sue foglie avevano una forma simile ad una lingua, e deve il suo nome a questo.

ITTIOSTEGA


Regno: Animalia
Phylum Chordata
E’ considerato il primo passo dei vertebrati verso la vita terrestre, ed aveva caratteri intermedi tra pesci ed anfibi. Possedeva zampe che non usava tanto per camminare quanto per farsi strada tra le piante palustri, e aveva sette dita per zampa.

DIPLOVERTEBRONTE


Regno: Animalia
Phylum Chordata
Anfibio estinto della lunghezza di circa 60 cm. Viveva sulle rive di fiumi e laghi. La coda e il corpo non erano molto allungati. Ne esistevano varie specie. Era un predatore e si nutriva di piccoli pesci e invertebrati. E’ vicino all’origine dei rettili.

MOSTRO DI TULLY

Regno: Animalia
Phylum: incerto
Misterioso animale invertebrate a corpo molle. Aveva un corpo allungato, lungo circa 5 cm, e n paio di pinne nella parte posteriore del corpo. La parte anteriore terminava con una proboscide dotata di otto piccoli denti aguzzi. Aveva un paio di peduncoli nella parte inferiore, che forse sostenevano due occhi (o altri organi di senso).

PERMIANO

299.00.000 251.000.000 anni fa Vi furono grandi eruzioni vulcaniche, le paludi si prosciugarono e si elevarono le catene montuose. Vi fu una nuova era glaciale. Molti animali e piante si estinsero. Le grandi felci scomparvero. Si avviavano all’estinzione anche i trilobiti ed i pesci corazzati. Il clima globale si fece più secco e si svilupparono i rettili, che divennero i grandi animali terrestri dominanti. Caratteristici di questo periodo erano i sinapsidi col dorso a vela. I primi fossili sono stati trovati nel Perm, una provincia russa vicina ai monti Urali. Il clima del Permiano era più favorevole alle forme di vita terrestri, e per questo i rettili ebbero il sopravvento.

MESOSAURO


Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Genere estinto, era ungo circa un metro. Fu uno dei primi rettili che ritornarono a vivere in acqua da quando gli anfibi fecero la loro comparsa. Si era adattato alla vita subacquea sviluppando zampe palmate e un corpo idrodinamico e flessibile. Aveva una lunga fila di denti molto fini, per cui probabilmente si nutriva di plancton, e i denti avevano funzione di filtro.

DICINODONTI


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Grande gruppo vissuto in questo periodo. I fossili si trovano in tutti i continenti. La maggior parte aveva un grande becco leggermente ricurvo, come quello di una tartaruga. Il nome significa “due denti da cane”, perché avevano due zanne superiori. Al contrario dei CINODONTI, erano erbivori. Avevano un corpo a botte e zampe corte e forti.

INSETTI


Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Questi animali svilupparono in questo periodo la crescita con metamorfosi, che poteva essere incompleta (uovo, ninfa e stadio adulto) o completa (uovo, larva, pupa, stadio adulto). Mentre la ninfa ha una vita molto simile a quella dell’adulto, la vita della larva è completamente diversa da essa. Oggi il novanta per cento di questi animali segue la metamorfosi completa.

ERIOPE


Regno: Animalia
Classe: Amphibia
Era un anfibio gigante che si aggirava tra paludi e laghi e che passava la maggior parte del suo tempo sulla terraferma, come oggi le rane. Superava i 2 m di lunghezza, aveva zampe corte e forti, un corpo massiccio e la coda corta. La testa era larga e piatta. Aveva una dentatura formidabile ed era un feroce predatore. Si nutriva di pesci e di piccoli anfibi.

MYOBATRACHUS


Regno: Animalia
Classe: Amphibia
Erano minuscoli anfibi non più grandi di 3 centimetri. Avevano la testa larga, con grandi occhi. Il corpo era molto tozzo. Le zampe posteriori erano più lunghe di quelle anteriori.

CICLOTOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Amphibia
E’ stato il più grande anfibio mai vissuto: poteva raggiungere i tre metri di lunghezza. Era un grande predatore semiacquatico. Aveva una testa vagamente triangolare e denti fitti e aguzzi. Passava la maggior parte del tempo immerso appena sotto la superficie dell’acqua, praticamente invisibile. Si nutriva di pesci e di altre prede più grandi, tendendo loro agguati, come gli odierni coccodrilli.

LABIDOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Rettile estinto, simile alle iguane odierne. Misurava circa 75 centimetri ed aveva un capo grosso, una coda piuttosto corta e un corpo massiccio. Probabilmente si nutriva di vegetali coriacei o di insetti coriacei, avendo una forte dentatura adatta a triturare.

DIMETRODONTE


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
spesso confuso con i dinosauri, ma in realtà appartiene ai rettili che ha dato origine ai mammiferi. Era un feroce carnivoro che superava i 3 m di lunghezza. Aveva una vela dorsale formata da espansioni delle vertebre unite da una membrana di pelle. La vela serviva per regolare la temperatura corporea. Aveva denti di due misure: simili agli incisivi e ai canini. Questa differenziazione è tipica dei mammiferi e non è presente nei rettili.

CYNOGNATHUS


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Il suo nome significa ‘mascella di cane’. Era un rettile carnivoro lungo fino a 2 metri, mentre in altezza non superava i 70 centimetri. Forse era provvisto di baffi, come il cane e il gatto. Mentre i rettili respirano tra un boccone e l’altro, questo animale aveva due canali di respirazione separati, uno che partiva dal naso e uno che partiva dalla bocca. In questo modo poteva mangiare e respirare contemporaneamente, come i mammiferi.

CICADOFITE
Regno: Plantae
Phylum: Cycadophyta
Il Permiano fu un periodo molto secco, e le grandi foreste che dipendevano dall’acqua per la loro sopravvivenza, si estinsero. Presero così il sopravvento le Conifere e le Cicadofite, piante che assomigliano alle palme, ma non producono fiori. I semi sono contenuti in coni, come per le conifere.

EDAFOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Tetrapode fossile vissuto nel Permiano. Era un grosso erbivoro. Somiglia al Dimetrodonte, ma è molto diverso dal suo “cugino” carnivoro. Il cranio era più piccolo, e aveva piccoli denti a scalpello davanti, e smussati sul palato, per triturare il fogliame. Le sue vele erano poi più basse e robuste. Le sue dimensioni andavano dal metro ai 3,2 m.

LICHENOPE


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Era un rettile-mammifero. Il suo nome significa “aspetto di lupo”. Era lungo circa 1 m, aveva zampe lunghe e snelle con forti artigli, testa grossa armata di denti aguzzi, alcuni dei quali erano vere e proprie zanne. Le zanne servivano a pugnalare le prede e strapparne le carni. Poteva aggredire animali molto più grandi di lui: piccoli dicinodonti e rettili.

MESOZOICO: 251.000.000 – 65.500.000 di anni fa. Il termine deriva dal greco ‘meso’ che significa media e ‘zoico’ che significa vita. La vita in questo periodo si spostò decisamente sulla terraferma, seguendo gli insetti e le piante, gli anfibi ed i rettili che avevano preparato l’ambiente adatto e fornito il cibo. Si era anche creata un’atmosfera ricca di ossigeno. Questa è l’epoca dei dinosauri e si divide in Triassico, Giurassico e Cretaceo. E’ detta anche età dei rettili.

TRIASSICO 251.00.000 – 199.000.000 di anni fa. Questo periodo ha segnato l’inizio dell’era Mesozoica. Prende il nome dal fatto che da questo momento in poi troviamo rocce formate da tre strati. In questo periodo il supercontinente Pangea si divise in tre continenti. Molti vulcani erano in piena attività, e molti anfibi morirono a causa del clima caldo e secco, che era invece molto favorevole ai rettili.

LISTROSAURO


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Dopo la grande estinzione di massa l’animale più comune era un sinapside (anche detti rettili-mammiferi) appartenente ai Dicinodonti: il LISTROSAURO. Trovato in continenti diversi, fornisce la prova che essi sono stati collegati tra loro. Lungo circa 1 m, somigliava un po’ ad un maiale. Fu l’erbivoro più diffuso sul pianeta.

DINOSAURI
Regno: Animalia
Classe: Reptilia
La parola deriva dal greco e significa ‘lucertola terribile’. Sono un gruppo di rettili molto diversificato che comparve nel Triassico e si estinse alla fine del Mesozoico (estinzione K-T) con l’eccezione del ramo dei TEROPODI che, evolvendosi, avevano già portato alla comparsa degli UCCELLI, considerati perciò dinosauri viventi. I dinosauri si separarono dal ramo degli ARCOSAURI duranti il Triassico.

EORAPTOR


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
E’ il più antico dinosauro fossile, trovato in Argentina. Era lungo circa 1 m. Il suo nome significa ‘cacciatore dell’alba’. Era un carnivoro bipede: le zampe anteriori erano più corte (circa metà delle posteriori). Probabilmente si nutriva di piccoli rettili e insetti, ma anche di vegetali. Era un veloce corridore.

FABROSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Piccoli erbivori bipedi. Erano veloci corridori. Avevano zampe posteriori estremamente allungate e una coda rigida e lunga.

ITTIOSAURI


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Nei mari apparvero rettili marini simili al delfino per le pinne, la coda e la pinna dorsale. Superavano i 7 m di lunghezza, non avevano branchie e respiravano l’aria attraverso le narici. Non andavano mai sulla terraferma e davano alla luce piccoli vivi in acqua. Il più grande, lo SHONISAURUS, era lungo 55 m.

MAMMIFERI
Regno: Animalia
Superclasse: Tetrapoda
Classe: Mammalia
Classe di vertebrati a diffusione cosmopolita. Conta più di 5.400 specie viventi, di forma variabile e dimensioni dai pochi cm agli oltre 30 m. Di questa classe fa parte l’essere umano. Le caratteristiche di questa classe sono: presenza di pelo e allattamento della prole.

MEGAZOSTRODO


Classe: Synapsida
Infraclasse: Mammaliaformes
E’ considerato il più antico mammifero. Ricordava vagamente il toporagno In tutto il Mesozoico i mammiferi rimasero piuttosto piccoli. E’ un anello di collegamento tra i CINODONTI e i mammiferi propriamente detti. Era lungo circa 12 cm e si nutriva di piccoli rettili e insetti. Aveva i sensi dell’olfatto e dell’udito molto sviluppati e probabilmente era un animale notturno.

CINODONTI


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Ordine: Therapsida
Avevano quasi tutte le caratteristiche dei mammiferi, ma deponevano ancora le uova. E’ probabile che fossero a sangue caldo, e che fossero coperti di pelo.

POSTOSUCO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Infraclasse: Archosauria
Era uno dei più grossi predatori vissuti duranti il Triassico e riusciva a intimorire senza troppe difficoltà i piccoli dinosauri come il Celofisio. Era lungo 5 – 6 metri. Era quadrupede e riusciva difficilmente ad alzarsi sulle zampe  posteriori. Usava così la tecnica dell’agguato.

FITOSAURI


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Infraclasse: Archosauria
Rettili estinti simili ai coccodrilli, ma non strettamente imparentati con essi. Avevano la gola e la schiena protette da pesanti placche ossee. Non trascinavano la coda, come invece fanno i coccodrilli. Avevano le narici poste in alto, davanti agli occhi. Potevano stare immersi in agguato lasciando emergere solo le narici.

CELOFISIO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Piccolo dinosauro carnivoro. Il nome significa “forma cava”, perché aveva ossa cave. Era lungo fino a 3 m e alto poco più di 1 m. Aveva una struttura leggera ed agile, fatta per la velocità. Si nutriva di lucertole, anfibi e insetti.

PLATEOSAURUS


Regno: Animalia
Classe: Archosauria
Superordine: Dinosauria
Era un erbivoro precursore dei sauropodi (collo lungo). Era lungo fino a 9 m. Solitamente procedeva a quattro zampe nutrendosi dei vegetali che crescevano a terra, ma a volte si ergeva sulle zampe posteriori per raggiungere i rami alti.

PROGANOCHELIDE


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
È una delle più antiche tartarughe marine scoperte. Era lunga circa un metro. Aveva un becco corneo privo di denti, e siccome non poteva ritirare la testa e la coda nel carapace, queste erano rivestite di spine.

CYMBOSPONDYLUS


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Ordine: Ichthyosauria
Rettile marino estinto dell’ordine degli Ittiosauri, lungo fino a 9 m. E’ anche chiamato” lucertola di mare”: aveva un corpo snello e lungo con pinne e coda. Poteva emergere dall’acqua per respirare ossigeno attraverso i polmoni. Nuotava dimenando il corpo da destra a sinistra, come le anguille e i serpenti marini, suoi diretti discendenti.

AMMONITE


Regno: Animalia
Phylum: Mollusca
Gruppo di cefalopodi estinti. Sono animali di ambiente marino che avevano una conchiglia esterna formata di carbonato di calcio. La conchiglia era divisa in camere, di cui il mollusco abitava solo l’ultima. Le altre erano camere d’aria riempite di gas, per controllare il galleggiamento. Era simile quindi ai nautiloidi tuttora viventi. Erano carnivori.

BELEMNITI


Regno: Animalia
Phylum: Mollusca
Cefalopodi marini estinti, lontani parenti di polpi, seppie e calamari. Avevano una conchiglia interna di forma conica o cilindrica. Non avendo pesanti gusci esterni erano veloci nuotatori. Erano carnivore e si nutrivano di crostacei e pesci.

GINKGO


Regno: Plantae
Phylum: Ginkgophyta
In questo periodo conifere e cicadofite erano abbondanti sugli altipiani, mentre felci ed equiseti vivevano nelle pianure, nelle vicinanze dei laghi e dei fiumi. L’albero del Ginkgo, che esiste ancora oggi ed è considerato un fossile vivente, apparve in questo periodo. Si tratta di una conifera, che ha foglie che in inverno ingialliscono e cadono. E’ un albero molto resistente.

GIURASSICO
199.000.000 – 145.500.000 di anni fa. Dopo la grande estinzione della fine del Triassico, i dinosauri diventano gli animali terrestri dominanti. Il clima lentamente tornò ad essere tropicale ed umido. Apparvero paludi, laghi e corsi d’acqua, e crebbero fitti boschi. I rettili, in questa grande abbondanza alimentare, raggiunsero dimensioni incredibili. Il periodo è, infatti, famoso per la grande varietà di dinosauri che ha invaso tutti gli ambienti disponibili.

DILOFOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Superordine: Dinosauria
E’ un buon esempio di primo dinosauro giurassico. Era un carnivoro lungo fino a 7 m e alto 4 m. Aveva creste ossee doppie alla sommità della testa. Era molto agile e si spostava correndo sulle zampe posteriori.

ARCHAEOPTERIX


Regno: Animalia
Classe: Aves
Il suo nome significa ‘ala antica’. E’ il più antico uccello. Era carnivoro. Poteva arrivare ad una lunghezza massima di 0,5 m, ma aveva un’apertura alare di circa 2 m. Le penne erano già molto evolute. Possedeva molti tratti dei dinosauri carnivori, come i denti nel becco e la lunga coda. Non era un buon volatore: forse planava semplicemente tra i rami degli alberi.

SEISMOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Superordine: Dinosauria
E’ stato uno dei più grandi dinosauri sauropodi, forse il più grande animale terrestre di tutti i tempi. Aveva una lunghezza di circa 38 metri e un peso di 80 tonnellate. Viste le enormi dimensioni si decise di chiamarlo “rettile terremoto”, perché sicuramente, camminando, faceva tremare la terra.

CENTROSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Grossi dinosauri carnivori comparsi alla fine del Giurassico. Assomigliavano al rinoceronte unicorno.

ALLOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Era lungo fino a 12 m e alto circa 4 m. Nonostante la mole era molto agile e veloce, e riusciva a cacciare anche i sauropodi. Per questo motivo è chiamato il “leone dei Giurassico”. Era un classico teropode, con caratteristiche simili a quelle degli uccelli: sterno e vertebre del collo spugnose e cave, zampe artigliate.

STEGOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Dinosauri erbivori con tipiche piastre ossee distribuite lungo il dorso fino alla coda. Anche se il dorso era ben protetto, i fianchi erano vulnerabili. Era lungo circa 20 metri, aveva una testa piccola e mascelle deboli. Nella coda aveva un secondo cervello, che governava le zampe posteriori, e che era 20 volte più grande di quello che aveva nel cranio.

LIOPLEURODONTE

Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Rettile marino estinto e ottimo nuotatore. Raggiungeva i 9 metri di lunghezza. Aveva una grande testa, collo corto, corpo cilindrico e zampe a forma di pagaia. Era un predatore carnivoro che si nutriva di ittiosauri, cefalopodi e grossi pesci.

AEGER
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Crustacea
Crostaceo fossile molto simile a un gamberetto, ora estinto. Non superava gli 8 cm di lunghezza e si nutriva di piccoli animali delle acque costiere.

PTEROSAURI


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Uno dei più importanti ordini estinti di rettili, e i primi vertebrati in grado di volare. Il nome significa “lucertole alate”. Le ali erano molto diverse da quelle degli uccelli: avevano il quarto dito della mano allungato in modo sproporzionato e una membrana di pelle che univa questo dito con i piedi. Probabilmente vivevano sulle alte scogliere e piombavano sull’acqua per cacciare pesci e piccoli animali marini, che afferravano coi denti lunghi e affilati.

PTERODATTILO
Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Ordine: Pterosauria
Il suo nome significa “dito alato” ed è un genere di rettili volanti (pterosauri). Aveva un’apertura alare di 2,5 m. Come tutti gli pterosauri aveva ali formati da una membrana e ossa cave. Era molto leggero e poteva planare con facilità, anche se non poteva volare a lungo.

PLESIOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Gruppo di rettili acquatici estinti. Avevano un corpo largo, coda corta, collo lungo e zampe trasformate in pinne. Raggiungevano i 15 m di lunghezza e si nutrivano di pesci ed altre creature marine. Forse deponeva le uova sulla terraferma.

BRACHIOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Enorme erbivoro lungo 24 metri. Poteva allungare il collo ad un’altezza di 12 metri da terra. Poteva pesare più di 85 tonnellate, ma il suo cervello pesava soltanto 200 grammi. Per mantenere la sua mole trascorreva la sua esistenza mangiando.

MORGANUCODONTE


Regno: Animalia
Superclasse: Tetrapoda
Classe: Synapsida
Piccolo tetrapode, spesso classificato tra i mammiferi primitivi, è uno dei più conosciuti tra i mammaliformi. Della taglia di un topo, era rivestito di pelo, era a sangue caldo, ed era un animale notturno che si cibava di uova, insetti e altri invertebrati.

CRETACEO 145.500.000 – 65.500.000. In questo periodo ci furono grandi eruzioni vulcaniche e si formarono le Montagne Rocciose, le Ande, le montagne dell’Antartide e del Nord-Est Asiatico. Entro la fine di questo periodo, i Continenti avevano ormai assunto un aspetto simile a quello odierno, il clima però continuava ad essere mite e caldo, e piante ed animali continuarono a moltiplicarsi. Questo periodo è anche chiamato Età dei Dinosauri, perché fu il periodo in cui questi animali dominavano la Terra.

ANGIOSPERME


Regno: Plantae
Superdivisione: Spermatophyta
Apparvero in questo periodo alberi simili al noce, al rovere, all’olmo, all’acero e alla magnolia. Quando le prime piante da fiore comparvero, ci fu un’esplosione di vita vegetale. Cespugli ed arbusti fornirono una migliore protezione per gli animali che vivevano sulla terraferma. I viburni, ad esempio, erano piante che somigliano all’odierno caprifoglio. La superficie della Terra si era finalmente rivestita di colori.

ARCHAEFRUCTUS
Regno: Plantae
Divisione: Angiospermae
E’ un genere estinto di erbacee acquatiche da seme, ed è una delle prime piante da fiore (angiosperme). Non aveva sepali e petali, ma possedeva carpelli e stami.

TENONTOSAURUS


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Era un grande dinosauro erbivoro. Di forma pesante, aveva un’andatura quadrupede. Il collo era piuttosto lungo e aveva una coda muscolosa e lunghissima, che sfiorava i 4,5 m, mentre in totale l’animale era lungo circa 8 m. Forse la usava come strumento di difesa.

SAUROPOSEIDON


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
E’ stato forse l’animale più alto di tutti i tempi, raggiungendo i 18 m. Era simile al Brachiosauro, ma meno robusto: lungo circa 30 metri, pesava al massimo 70 tonnellate. E’ stato uno degli ultimi sauropodi. Era erbivoro.

CARNOTAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Era un grosso dinosauro carnivoro. Il suo nome significa “toro mangia carne”, perché era provvisto di corna. Misurava circa 9 m di lunghezza, era alto circa 3 m e pesava circa 3 tonnellate. Aveva un’andatura bipede.

SPINOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Superordine: Dinosauria
Dinosauro carnivoro. Il suo nome significa “rettile spinoso”. Poteva raggiungere i 18 m di lunghezza. Forse utilizzava la sua vela (alta circa 2 m) nel corteggiamento, oppure per regolare la temperatura corporea. Non era un grande predatore, ed era più adatto alla pesca e alla necrofagia (cioè si nutriva di resti di animali morti).

LAMBEOSAURO


Regno: Animalia
Superordine: Dinosauria
Famiglia: Hadrosauridae
Era un dinosauro erbivoro della famiglia degli Adrosauridi (dinosauri a becco d’anatra). Questo animale aveva una strana cresta ossea sulla testa. Aveva centinaia di piccoli denti aguzzi per frantumare aghi di pino, ramoscelli legnosi e semi. Quando si usuravano, venivano sostituiti.

MAIASAURA


Regno: Animalia
Superordine: Dinosauria
Famiglia: Hadrosauridae
Era un dinosauro erbivoro. Il suo nome significa “buona madre lucertola” perché con esso sono stati trovati nidi fossili con uova e cuccioli di varie età. Aveva il becco degli adrosauridi e una piccola cresta sopra gli occhi. Era lungo circa 9 m, mentre le uova erano grandi come quelle di struzzo. Dovevano quindi crescere molto in fretta. Viveva in branchi.

PROTOCERATOPS


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Il suo nome significa “primo muso fornito di corno”. Era un dinosauro erbivoro di piccole dimensioni (Lungo meno di 2 m e alto 1 m). Aveva una testa imponente, corazzata, con un becco a pappagallo. Era un quadrupede discretamente veloce. E’ l’antenato di tutti i Ceratopsidi. Forse vivevano in branchi o gruppi familiari.

VELOCIRAPTOR


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Era un carnivoro bipede piumato con una lunga coda e un artiglio ricurvo su ogni zampa posteriore, che usava nella caccia. Misurava circa 3 m di altezza ed era lungo 6 m. Il fossile più famoso è stato trovato in Mongolia: si tratta di uno scheletro fissato mentre sta combattendo con un PROTOCERATOPS.

STIRACOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Dinosauro erbivoro, il suo nome significa “lucertola fornita di punte”. Misurava 5,5 m di lunghezza ed era alto circa 2,5 m. Fa parte dei Ceratopi (famiglia di dinosauri con la testa corazzata). La sua vistosa testa serviva come deterrente contro potenziali predatori. Viveva in branchi.

TYRANNOSAURUS REX


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
E’ stato il più grande carnivoro mai esistito: era lungo fino a 13 m e pesava fino a 7 tonnellate.  Camminava su due enormi zampe, ed utilizzava la coda lunga e possente per aiutarsi a bilanciare il peso. Non era molto veloce. Era un carnivoro opportunista, cioè mangiava sia prede vive, sia resti di animali morti.

ANCHILOSAURI


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Furono gli animali terrestri più corazzati di tutti i tempi. Questi erbivori raggiungevano i 7 metri di lunghezza, e per una protezione ottimale stavano accucciati a terra. Avevano spine taglienti ed appuntite ai lati dal corpo, e una coda che terminava con un osso, per difendersi. I denti non erano forti e potevano nutrirsi solo di piante. Avevano zampe ungulate.

QUETZALCOATLO

Regno: Animalia
Classe: Reptilia
E’ uno dei più grandi rettili volanti scoperti. Il nome deriva da una divinità Maia, Quetzalcóatl, che aveva l’aspetto di un serpente piumato. Aveva un’apertura alare di 18 metri, pari cioè a quella di un aeroplano. Aveva il collo molto lungo. Probabilmente poteva alzarsi in volo e planare, ma cacciava a terra, forse poggiando su tutte e quattro le zampe.

ARGYROLAGUS


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Era un piccolo mammifero marsupiale. Aveva una tasca dove teneva i piccoli per allattarli durante la crescita. Aveva grandi zampe per saltare, orecchie grandi e una coda molto lunga. Era lungo circa 40 cm.

GRIFEA


Regno: Animalia
Phylum: Mollusca
Classe: Bivalvia
Mollusco estinto, imparentato con l’attuale ostrica. Viveva distesa sul lato per poter aprire e chiudere il guscio.

TRICERATOPO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Erano dinosauri molto ben attrezzati per la battaglia: avevano due corna, lunghe un metro, sopra ciascuno degli occhi, e se attaccati erano molto aggressivi. Avevano un becco corneo ed erano erbivori. Raggiungeva i 9 metri di lunghezza.

TILOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Famiglia: Mosasauridae
Rettile marino estinto. Aveva corpo allungato, coda potente e grandi piedi palmati. I suoi denti potevano ricrescere, come quelli degli squali odierni. Aveva la mascella simile a quella dei serpenti di oggi, che poteva spalancare enormemente per ingoiare le prede.

CENOZOICO 65.500.000 anni fa – oggi E’ anche detto Età dei Mammiferi.  Il nome deriva dal greco ‘ceno’ che significa recente, e zoico che si significa ‘vita’. I dinosauri si erano estinti e la superficie terrestre era coperta di piante da fiore. Era il momento più propizio per lo sviluppo dei mammiferi, che presero così in consegna la Terra. I primi erano molto piccoli, ma ben presto le loro dimensioni aumentarono. In Europa si divide in PALEOGENE (65,5 – 23,030 milioni di anni fa) e NEOGENE (23,030 milioni di anni fa – oggi).

PALEOGENE 65.500.000 – 23.030.000 di anni fa L’Europa e l’Asia erano in questo periodo separati dall’America come lo sono ora, ma continuava ad esistere un ponte di terra, probabilmente dove ora si trova lo Stretto di Bering. Si formarono l’Himalaya e le Alpi. L’Antartide scivolò dove si trova oggi e cominciò a ricoprirsi di ghiacci.  In tutti gli altri continenti il clima era ancora caldo e tropicale, e la successiva era glaciale cominciò a preannunciarsi solo alla fine di questo periodo. I mammiferi presero possesso della Terra.

CONDILARTRI


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine di mammiferi placentati primitivi, poco specializzati, con dieta mista o erbivora, e dita provvista di piccoli zoccoli (anche nelle forme carnivore). Le nuove teorie però dimostrano che questo ordine è un raggruppamento improprio, molte delle famiglie che ne facevano parte sono state elevate al rango di Ordini a sé stanti.

PANTODONTI


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Gruppo di mammiferi arcaici, tra i più antichi erbivori, che si svilupparono dopo l’estinzione dei dinosauri. In principio di piccola taglia, e forse onnivori, divennero grandi animali completamente erbivori.

 TEILHARDINA


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Primates
Primate estinto appartenente simile al tarso. E’ tra i più antichi primati. Era molto piccola e pesava circa 100 g.

EOIPPO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Perissodattili
Famiglia: Equidae
Mammifero erbivoro estinto appartenente ai perissodattili. E’ uno degli equidi più antichi. Era alto meno di mezzo metro e non somigliava molto a un cavallo. Aveva il dorso arcuato, il muso corto e la coda lunga.

DIATRYMA


Regno: Animalia
Classe: Aves
Genere di uccelli preistorici carnivori alti circa 2 m. Vivevano nelle pianure e dal momento che non esisteva nessun altro grande predatore, non aveva rivali e si nutriva prevalentemente di piccoli mammiferi. Erano incapaci di volare. Poteva correre molto velocemente su due zampe, e utilizzava i piedi, dotati di artigli, per colpire la preda.

INDRICOTHERIUM


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Perissodattili
Superfamiglia: Rhinocerotoidea
Genere estinto di mammiferi che comprendeva giganteschi rinoceronti privi di corno. Più grande mammifero terrestre conosciuto: era alto 5,5 m e lungo 8 m. Era erbivoro. Dopo l’estinzione non ha lasciato discendenti.

ESPEROCIONE


Regno: Animalia
Ordine: Mammalia
Famiglia: Canidae
Mammifero carnivoro (o forse onnivoro) estinto, appartenente alla famiglia dei canidi. Era lungo 80 cm, aveva un corpo basso e allungato e zampe esili e corte. La coda era molto lunga e flessibile. Ricordava più una donnola che un cane.

BRONTOTERIO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Perissodactyla
Genere estinto di mammifero perissodattilo. Era erbivoro.  Raggiungeva i 2,5 m di altezza. Sul muso aveva un corno a forma di V, simile a una fionda. Si estinse quando si diffusero le praterie, perché questa nuova vegetazione era dura e poco digeribile per lui.

PROAILURO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Famiglia: Felidae
Mammifero carnivoro estinto appartenente ai felidi. Aveva un corpo allungato molto simile a quello di un gatto odierno.

MAGNOLIE


Regno: Plantae
Famiglia: Magnoliaceae
Genere di piante che comprende oltre 80 specie arboree e arbustive. Sono state tra le prime angiosperme comparse sulla Terra. Il Paleogene è stato un periodo caldo e umido, con climi tropicali e subtropicali anche nelle regioni più settentrionali. Le magnolie erano molto comuni.

BASILOSAURUS


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Cetacea
Il suo nome significa “sauro imperatore”- E’ un genere estinto di cetaceo, lungo come una balena odierna (circa 18 m). Aveva un corpo serpentiforme e una testa relativamente piccola.  Si nutriva di pesci, granchi e calamari.

MEGATERIO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Pilosa
Genere estinto di mammiferi che comprendeva varie specie di bradipi terricoli giganti. Il suo nome significa “grande bestia”: era lungo fino a 6 m e pesava 4 tonnellate. Aveva un manto lanoso a pelo lungo. Era erbivoro e si nutriva delle foglie degli alberi.

EPICAMELO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Famiglia: Camelidae
E’ un parente estinto del cammello. Aveva zampe molto lunghe e un lungo collo che forse veniva ripiegato a S come quello dei cigni. Raggiungeva i 3 m. Era molto veloce. Era un erbivoro che brucava le foglie più alte degli alberi.

LITOPTERNA


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Gruppo di Mammiferi estinti.  Si sono evoluti in modo indipendente e si sono trovati soltanto in Sud America ed erano una via intermedia tra i cammelli ed i cavalli.

UINTATERIO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Dinocerata
Mammifero erbivoro estinto lungo 4 m e alto 2 m. Ricordava vagamente un rinoceronte, anche se non era strettamente imparentato con esso. Aveva due grandi canini superiori, vagamente simili a quelli della tigre dai denti a sciabola.

CORIFODONTE


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Sottordine: Pantodonta
Era molto simile all’ippopotamo odierno. Raggiungeva gli otto metri di lunghezza, e aveva zampe simili a quelle degli elefanti. I maschi avevano zanne che usavano nei combattimenti e per abbassare i rami delle piante. Vivevano vicino ai corsi d’acqua.

MOERITERIO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Proboscidea
Era simile a un tapiro, lungo 3 m., e non può essere considerato un antenato vero e proprio dell’elefante. Aveva una corta proboscide e brevi zanne, ma i denti fanno pensare che si nutrisse di piante acquatiche.

NOTARCTO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Primates
Primate preistorico molto simile a un lemure attuale. Era lungo circa 40 cm (esclusa la coda) e pesava circa 4 kg. Aveva incisivi, canini e molari. Mani e piedi erano dotati di pollici grandi e opponibili. Gli occhi erano nella parte anteriore della testa. Doveva essere un ottimo arrampicatore. Si nutriva delle foglie degli alberi. La lunga coda era prensile.

PALEOMASTODONTE

Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Proboscidea
Tra i più antichi animali con proboscide e antenato degli elefanti. Aveva il corpo tozzo e zanne sulla mascella superiore ed inferiore; quelle inferiori servivano probabilmente per scavare nel fango alla ricerca di cibo. Raggiungeva i 2 metri di altezza e poteva pesare fino a 2 tonnellate.

CREODONTI


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine estinto di mammiferi carnivori. Furono i carnivori terrestri dominanti per 20 milioni di anni. Somigliavano ai carnivori odierni: alcuni assomigliavano a gatti, altri a cani, a donnole, a orsi, e altro ancora.

ARTIODATTILI


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine di animali imparentati con ippopotamidi, suini, ruminanti, bovini e cetacei. Sono erbivori. La loro caratteristica è di avere un numero pari di dita. La zampa è retta dal terzo e quarto dito (mentre nei perissodattili il peso è sostenuto solo dal terzo dito). Le specie di questo ordine presenti in Italia oggi sono : camoscio, capra, muflone, stambecco, cinghiale, daino, capriolo e cervo.

IRACOTERIO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Perissodactyla
Era lungo circa 60 cm e alto 20 cm. Aveva quattro dita munite di zoccolo nelle zampe anteriori, mentre le posteriori avevano tre dita. Aveva una spina dorsale arcuata e le zampe posteriori simili a quelle del coniglio. Era un erbivoro brucatore, che si nutriva di foglie soffici, frutti e noci.

NEOGENE 23.030.000 di anni fa – oggi. E’ la seconda parte del Cenozoico. All’inizio di questa Era il clima è tra i più caldi ed asciutti di sempre, e si sviluppano grandi praterie. E’ difficile da immaginare, ma prima di questo periodo la superficie terrestre non era coperta da ERBE, ma da piccole felci e altre piante.  Si sono verificate in questo periodo quattro ere glaciali, separate da periodi interglaciali con temperature più calde. Oggi La Terra ora si trova in un periodo interglaciale.

PRATERIA: E’ un’area di terra con vegetazione composta da piante basse (soprattutto graminacee) ed erbe più o meno alte a seconda delle precipitazioni. Generalmente ci sono pochi alberi. Possono essere tropicali, temperate, umide, montane, polari, xeriche, naturali, seminaturali o coltivate.

ERBA: Con questo termine si indicano piante basse con fusto verde e non legnoso. Solitamente sono piante annuali, ma ne esistono anche di biennali e di perenni, che dopo l’appassimento della parte aerea, rinascono l’anno dopo grazie alla sopravvivenza della radice. Le più conosciute sono: ambrosia, cicoria, gramigna, trifoglio, verbena. Ci sono poi quelle aromatiche.

SMILODONTE


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora
Famiglia: Felidae
E’ il membro più noto delle tigri dai denti a sciabola, grandi felini dai lunghissimi canini superiori. Era lungo 2 m e alto 1,2 m. Si alimentavano di prede cacciate e carcasse. Cacciava tutti i grandi animali dell’epoca, compresi i mammut. Si nascondeva da pozze d’acqua, dove le sue prede erbivore andavano a bere.

UOMO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Primates
Famiglia: Hominidae
Nel Neogene apparvero sulla Terra i primi ominidi progenitori dell’Homo Sapiens, che è il nome scientifico della specie umana. Gli umani hanno un cervello molto strutturato, capace di un pensiero sviluppato sotto forma di creatività, ragionamento astratto, linguaggio e introspezione. Ha la postura eretta che rende liberi gli arti superiori.

MAMMUT LANOSO


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Proboscidea
Specie estinta di elefante, che viveva nei freddi climi del nord.  I maschi avevano lunghe zanne ricurve verso l’alto e all’indietro. Avevano una pelliccia lunga e folta, e al contrario degli elefanti odierni, orecchie e coda molto piccole. Non erano giganteschi, solo poco più grandi degli elefanti africani di oggi: circa 5 metri di lunghezza e 6 tonnellate di peso.

PERISSODATTILI


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Superordine: Ungulata
Sono un ordine di mammiferi al quale appartengono il cavallo (e le forme affini), i rinoceronti e i tapiri. La caratteristica distintiva di questo gruppo di ungulati è la presenza di arti con dita dispari (il nome significa, infatti, “dita dispari”). Dovuta alla scomparsa di alcune di esse, che ha prodotto arti con asse portante sul terzo dito.

ELEFANTE


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine: Proiboscidea
I progenitori di questo animale comparvero nel Paleogene ed erano il Moeriterio e il Deinoterio. Sono animali grigi di grande mole, con orecchie grande e mobili, due zanne prominenti e una proboscide, derivata dalla fusione di naso e labbro superiore. Sono erbivori.

PRIMATI


Regno: Animalia
Classe: Mammalia
Ordine di mammiferi placentati che comprende tarsi, lemuri, scimmie e l’uomo moderno.  Tutti i primati hanno 5 dita su ogni zampa con un pollice opponibile, una dentatura non specializzata, visione a colori e binoculare (cioè occhi rivolti in avanti). Tra i più antichi primati c’erano la TEILHARDINA e il NOTARCTO.

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DISEGNI DA COLORARE La comparsa dei viventi sulla Terra  

NOMENCLATURE MONTESSORI DINOSAURI per la scuola primaria

NOMENCLATURE MONTESSORI DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI  per la scuola primaria. Ho preparato le nomenclature sui dinosauri, e un set di carte dei comandi, cioè un piccolo questionario a schede per il lavoro individuale, l’approfondimento e la ricerca. Il materiale fa parte del lavoro sulla seconda grande lezione Montessori.

Qui trovi i disegni da colorare: 

Qui invece un set di nomenclature sui dinosauri preparate per la fascia d’età 3-6 anni: 

NOMENCLATURE MONTESSORI DINOSAURI

NOMENCLATURE MONTESSORI DINOSAURI

NOMENCLATURE MONTESSORI DINOSAURI
Carte dei comandi sui dinosauri (questionario)

NOMENCLATURE MONTESSORI DINOSAURI

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI: una breve didascalia e l’immagine (cliccare sulle miniature per aprire il file). L’attività fa parte del lavoro successivo al racconto della seconda grande lezione Montessori.

Trovi qui le schede delle nomenclature in tre parti preparate con questo materiale, e le carte dei comandi (questionario) sull’argomento: 

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI LABIDOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Comparsa: Permiano
Rettile estinto, simile alle iguane odierne. Misurava circa 75 centimetri ed aveva un capo grosso, una coda piuttosto corta e un corpo massiccio. Probabilmente si nutriva di vegetali coriacei o di insetti coriacei, avendo una forte dentatura adatta a triturare.

DIMETRODONTE


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Comparsa: Permiano
spesso confuso con i dinosauri, ma in realtà appartiene ai rettili che ha dato origine ai mammiferi. Era un feroce carnivoro che superava i 3 m di lunghezza. Aveva una vela dorsale formata da espansioni delle vertebre unite da una membrana di pelle. La vela serviva per regolare la temperatura corporea. Aveva denti di due misure: simili agli incisivi e ai canini. Questa differenziazione è tipica dei mammiferi e non è presente nei rettili.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI CYNOGNATHUS


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Comparsa: Permiano
Il suo nome significa ‘mascella di cane’. Era un rettile carnivoro lungo fino a 2 metri, mentre in altezza non superava i 70 centimetri. Forse era provvisto di baffi, come il cane e il gatto. Mentre i rettili respirano tra un boccone e l’altro, questo animale aveva due canali di respirazione separati, uno che partiva dal naso e uno che partiva dalla bocca. In questo modo poteva mangiare e respirare contemporaneamente, come i mammiferi.

EDAFOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Comparsa: Permiano
Tetrapode fossile vissuto nel Permiano. Era un grosso erbivoro. Somiglia al Dimetrodonte, ma è molto diverso dal suo “cugino” carnivoro. Il cranio era più piccolo, e aveva piccoli denti a scalpello davanti, e smussati sul palato, per triturare il fogliame. Le sue vele erano poi più basse e robuste. Le sue dimensioni andavano dal metro ai 3,2 m.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI LISTROSAURO


Regno: Animalia
Classe: Synapsida
Comparsa: Triassico
Dopo la grande estinzione di massa l’animale più comune era questo sinapside (anche detti rettili-mammiferi) appartenente ai Dicinodonti. Trovato in continenti diversi, fornisce la prova che essi sono stati collegati tra loro. Lungo circa 1 m, somigliava un po’ ad un maiale. Fu l’erbivoro più diffuso sul pianeta.

DINOSAURI
Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Comparsa: Mesozoico
La parola deriva dal greco e significa ‘lucertola terribile’. Sono un gruppo di rettili molto diversificato che comparve nel Triassico e si estinse alla fine del Mesozoico (estinzione K-T) con l’eccezione del ramo dei TEROPODI che, evolvendosi, avevano già portato alla comparsa degli UCCELLI, considerati perciò dinosauri viventi. I dinosauri si separarono dal ramo degli ARCOSAURI duranti il Triassico.

EORAPTOR


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Triassico
E’ il più antico dinosauro fossile, trovato in Argentina. Era lungo circa 1 m. Il suo nome significa ‘cacciatore dell’alba’. Era un carnivoro bipede: le zampe anteriori erano più corte (circa metà delle posteriori). Probabilmente si nutriva di piccoli rettili e insetti, ma anche di vegetali. Era un veloce corridore.

FABROSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Triassico
Piccoli erbivori bipedi. Erano veloci corridori. Avevano zampe posteriori estremamente allungate e una coda rigida e lunga.

ITTIOSAURI


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Comparsa: Triassico
Nei mari apparvero rettili marini simili al delfino per le pinne, la coda e la pinna dorsale. Superavano i 7 m di lunghezza, non avevano branchie e respiravano l’aria attraverso le narici. Non andavano mai sulla terraferma e davano alla luce piccoli vivi in acqua. Il più grande, lo SHONISAURUS, era lungo 55 m.

POSTOSUCO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Infraclasse: Archosauria
Comparsa: Triassico
Era uno dei più grossi predatori vissuti duranti il Triassico e riusciva a intimorire senza troppe difficoltà i piccoli dinosauri come il Celofisio. Era lungo 5 – 6 metri. Era quadrupede e riusciva difficilmente ad alzarsi sulle zampe  posteriori. Usava così la tecnica dell’agguato.

FITOSAURI


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Infraclasse: Archosauria
Comparsa: Triassico
Rettili estinti simili ai coccodrilli, ma non strettamente imparentati con essi. Avevano la gola e la schiena protette da pesanti placche ossee. Non trascinavano la coda, come invece fanno i coccodrilli. Avevano le narici poste in alto, davanti agli occhi. Potevano stare immersi in agguato lasciando emergere solo le narici.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI CELOFISIO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Triassico
Piccolo dinosauro carnivoro. Il nome significa “forma cava”, perché aveva ossa cave. Era lungo fino a 3 m e alto poco più di 1 m. Aveva una struttura leggera ed agile, fatta per la velocità. Si nutriva di lucertole, anfibi e insetti.

PLATEOSAURUS


Regno: Animalia
Classe: Archosauria
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Triassico
Era un erbivoro precursore dei sauropodi (collo lungo). Era lungo fino a 9 m. Solitamente procedeva a quattro zampe nutrendosi dei vegetali che crescevano a terra, ma a volte si ergeva sulle zampe posteriori per raggiungere i rami alti.

CYMBOSPONDYLUS


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Ordine: Ichthyosauria
Comparsa: Triassico
Rettile marino estinto dell’ordine degli Ittiosauri, lungo fino a 9 m. E’ anche chiamato” lucertola di mare”: aveva un corpo snello e lungo con pinne e coda. Poteva emergere dall’acqua per respirare ossigeno attraverso i polmoni. Nuotava dimenando il corpo da destra a sinistra, come le anguille e i serpenti marini, suoi diretti discendenti.

DILOFOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Giurassico
E’ un buon esempio di primo dinosauro giurassico. Era un carnivoro lungo fino a 7 m e alto 4 m. Aveva creste ossee doppie alla sommità della testa. Era molto agile e si spostava correndo sulle zampe posteriori.

SEISMOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Giurassico
E’ stato uno dei più grandi dinosauri sauropodi, forse il più grande animale terrestre di tutti i tempi. Aveva una lunghezza di circa 38 metri e un peso di 80 tonnellate. Viste le enormi dimensioni si decise di chiamarlo “rettile terremoto”, perché sicuramente, camminando, faceva tremare la terra.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI CENTROSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Giurassico
Grossi dinosauri carnivori comparsi alla fine del Giurassico. Assomigliavano al rinoceronte unicorno.

ALLOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Giurassico
Era lungo fino a 12 m e alto circa 4 m. Nonostante la mole era molto agile e veloce, e riusciva a cacciare anche i sauropodi. Per questo motivo è chiamato il “leone dei Giurassico”. Era un classico teropode, con caratteristiche simili a quelle degli uccelli: sterno e vertebre del collo spugnose e cave, zampe artigliate.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI STEGOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Giurassico
Dinosauri erbivori con tipiche piastre ossee distribuite lungo il dorso fino alla coda. Anche se il dorso era ben protetto, i fianchi erano vulnerabili. Era lungo circa 20 metri, aveva una testa piccola e mascelle deboli. Nella coda aveva un secondo cervello, che governava le zampe posteriori, e che era 20 volte più grande di quello che aveva nel cranio.

LIOPLEURODONTE

Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Comparsa: Triassico
Rettile marino estinto e ottimo nuotatore. Raggiungeva i 9 metri di lunghezza. Aveva una grande testa, collo corto, corpo cilindrico e zampe a forma di pagaia. Era un predatore carnivoro che si nutriva di ittiosauri, cefalopodi e grossi pesci.

PTEROSAURI


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Comparsa: Giurassico
Uno dei più importanti ordini estinti di rettili, e i primi vertebrati in grado di volare. Il nome significa “lucertole alate”. Le ali erano molto diverse da quelle degli uccelli: avevano il quarto dito della mano allungato in modo sproporzionato e una membrana di pelle che univa questo dito con i piedi. Probabilmente vivevano sulle alte scogliere e piombavano sull’acqua per cacciare pesci e piccoli animali marini, che afferravano coi denti lunghi e affilati.

PTERODATTILO
Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Ordine: Pterosauria
Comparsa: Giurassico
Il suo nome significa “dito alato” ed è un genere di rettili volanti (pterosauri). Aveva un’apertura alare di 2,5 m. Come tutti gli pterosauri aveva ali formati da una membrana e ossa cave. Era molto leggero e poteva planare con facilità, anche se non poteva volare a lungo.

PLESIOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Comparsa: Giurassico
Gruppo di rettili acquatici estinti. Avevano un corpo largo, coda corta, collo lungo e zampe trasformate in pinne. Raggiungevano i 15 m di lunghezza e si nutrivano di pesci ed altre creature marine. Forse deponeva le uova sulla terraferma.

BRACHIOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Giurassico
Enorme erbivoro lungo 24 metri. Poteva allungare il collo ad un’altezza di 12 metri da terra. Poteva pesare più di 85 tonnellate, ma il suo cervello pesava soltanto 200 grammi. Per mantenere la sua mole trascorreva la sua esistenza mangiando.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI TENONTOSAURUS


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Era un grande dinosauro erbivoro. Di forma pesante, aveva un’andatura quadrupede. Il collo era piuttosto lungo e aveva una coda muscolosa e lunghissima, che sfiorava i 4,5 m, mentre in totale l’animale era lungo circa 8 m. Forse la usava come strumento di difesa.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI SAUROPOSEIDON


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
E’ stato forse l’animale più alto di tutti i tempi, raggiungendo i 18 m. Era simile al Brachiosauro, ma meno robusto: lungo circa 30 metri, pesava al massimo 70 tonnellate. E’ stato uno degli ultimi sauropodi. Era erbivoro.

CARNOTAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Era un grosso dinosauro carnivoro. Il suo nome significa “toro mangia carne”, perché era provvisto di corna. Misurava circa 9 m di lunghezza, era alto circa 3 m e pesava circa 3 tonnellate. Aveva un’andatura bipede.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI SPINOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Dinosauro carnivoro. Il suo nome significa “rettile spinoso”. Poteva raggiungere i 18 m di lunghezza. Forse utilizzava la sua vela (alta circa 2 m) nel corteggiamento, oppure per regolare la temperatura corporea. Non era un grande predatore, ed era più adatto alla pesca e alla necrofagia (cioè si nutriva di resti di animali morti).

LAMBEOSAURO


Regno: Animalia
Superordine: Dinosauria
Famiglia: Hadrosauridae
Comparsa: Cretaceo
Era un dinosauro erbivoro della famiglia degli Adrosauridi (dinosauri a becco d’anatra). Questo animale aveva una strana cresta ossea sulla testa. Aveva centinaia di piccoli denti aguzzi per frantumare aghi di pino, ramoscelli legnosi e semi. Quando si usuravano, venivano sostituiti.

MAIASAURA


Regno: Animalia
Superordine: Dinosauria
Famiglia: Hadrosauridae
Comparsa: Cretaceo
Era un dinosauro erbivoro. Il suo nome significa “buona madre lucertola” perché con esso sono stati trovati nidi fossili con uova e cuccioli di varie età. Aveva il becco degli adrosauridi e una piccola cresta sopra gli occhi. Era lungo circa 9 m, mentre le uova erano grandi come quelle di struzzo. Dovevano quindi crescere molto in fretta. Viveva in branchi.

PROTOCERATOPS


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Il suo nome significa “primo muso fornito di corno”. Era un dinosauro erbivoro di piccole dimensioni (Lungo meno di 2 m e alto 1 m). Aveva una testa imponente, corazzata, con un becco a pappagallo. Era un quadrupede discretamente veloce. E’ l’antenato di tutti i Ceratopsidi. Forse vivevano in branchi o gruppi familiari.

VELOCIRAPTOR


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Era un carnivoro bipede piumato con una lunga coda e un artiglio ricurvo su ogni zampa posteriore, che usava nella caccia. Misurava circa 3 m di altezza ed era lungo 6 m. Il fossile più famoso è stato trovato in Mongolia: si tratta di uno scheletro fissato mentre sta combattendo con un PROTOCERATOPS.

STIRACOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Dinosauro erbivoro, il suo nome significa “lucertola fornita di punte”. Misurava 5,5 m di lunghezza ed era alto circa 2,5 m. Fa parte dei Ceratopi (famiglia di dinosauri con la testa corazzata). La sua vistosa testa serviva come deterrente contro potenziali predatori. Viveva in branchi.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI TYRANNOSAURUS REX


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
E’ stato il più grande carnivoro mai esistito: era lungo fino a 13 m e pesava fino a 7 tonnellate.  Camminava su due enormi zampe, ed utilizzava la coda lunga e possente per aiutarsi a bilanciare il peso. Non era molto veloce. Era un carnivoro opportunista, cioè mangiava sia prede vive, sia resti di animali morti.

ANCHILOSAURI


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Furono gli animali terrestri più corazzati di tutti i tempi. Questi erbivori raggiungevano i 7 metri di lunghezza, e per una protezione ottimale stavano accucciati a terra. Avevano spine taglienti ed appuntite ai lati dal corpo, e una coda che terminava con un osso, per difendersi. I denti non erano forti e potevano nutrirsi solo di piante. Avevano zampe ungulate.

QUETZALCOATLO

Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Comparsa: Cretaceo
E’ uno dei più grandi rettili volanti scoperti. Il nome deriva da una divinità Maia, Quetzalcóatl, che aveva l’aspetto di un serpente piumato. Aveva un’apertura alare di 18 metri, pari cioè a quella di un aeroplano. Aveva il collo molto lungo. Probabilmente poteva alzarsi in volo e planare, ma cacciava a terra, forse poggiando su tutte e quattro le zampe.

TRICERATOPO


Regno: Animalia
Classe: Reptilia
Superordine: Dinosauria
Comparsa: Cretaceo
Erano dinosauri molto ben attrezzati per la battaglia: avevano due corna, lunghe un metro, sopra ciascuno degli occhi, e se attaccati erano molto aggressivi. Avevano un becco corneo ed erano erbivori. Raggiungeva i 9 metri di lunghezza.

TILOSAURO


Regno: Animalia
Classe: Sauropsida
Comparsa: Cretaceo
Famiglia: Mosasauridae
Rettile marino estinto. Aveva corpo allungato, coda potente e grandi piedi palmati. I suoi denti potevano ricrescere, come quelli degli squali odierni. Aveva la mascella simile a quella dei serpenti di oggi, che poteva spalancare enormemente per ingoiare le prede.

DISEGNI DA COLORARE DINOSAURI E ALTRI RETTILI PREISTORICI

Le nomenclature Montessori per bambini dopo i sei anni

Le nomenclature Montessori per bambini dopo i sei anni hanno caratteristiche e funzioni diverse da quelle usate nella scuola d’infanzia.

Le carte delle nomenclature Montessori in tre parti, per i bambini dai 3 ai 6 anni, sono costituite da:

  • Una carta che contiene l’immagine e la parola che la nomina
  • Una carta muta (solo immagine)
  • Il cartellino della parola

Avevo già parlato delle carte delle nomenclature per la scuola d’infanzia qui:

Il bambino deve quindi semplicemente abbinare l’immagine alla parola ed utilizzare le carte complete come guida, e per controllare il proprio lavoro.

Le carte in tre parti, o carte delle nomenclature, si utilizzano per imparare i nomi di oggetti o di parti di oggetti.

Questo è un esempio di carte delle nomenclature usate coi bambini da 3 a  6 anni.

Le carte delle nomenclature, dunque, servono ad assegnare i nomi alle cose, e sono spesso utilizzate per la costruzione del vocabolario comune e del vocabolario tecnico relativo alle varie aree disciplinari. La semplicità di questo materiale è evidente; resta da sottolineare che contengono la possibilità di autocontrollo dell’errore, che permette al bambino di lavorare senza interferenze da parte dell’insegnante.

Le nomenclature Montessori per bambini dopo i sei anni

Tradizionalmente, per creare le schede delle nomenclature si utilizzavano esclusivamente disegni fatti a mano. Oggi invece, si preferisce usare disegni semplici e stilizzati nelle carte che servono a nominare le parti di un oggetto (ad esempio le parti del vulcano), mentre si utilizzano sempre più fotografie a colori o in bianco e nero per altri tipi di nomenclature, ad esempio per classificare i tipi di piante da fiore. Le fotografie aiutano i bambini a riconoscere gli oggetti studiati nell’ambiente circostante, mentre le immagini stilizzate rendono più facile ai bambini isolare le parti importanti dell’immagine, senza essere distratti da sfondi e altri particolari.

Ci sono poi le carte dei comandi, che sono carte che servono a dar seguito e ad approfondire i contenuti presentati durante le lezioni. I bambini lavorano con questo tipo di carte per mettere in pratica ciò che hanno imparato: come suggerisce il nome stesso, le carte dei comandi invitano i bambini a fare qualcosa usando quello che hanno imparato, dimostrando così di avere padronanza di determinati concetti. Le carte dei comandi, per i bambini fino ai 6 anni, vengono usate come esercizi di lettura: il bambino legge una carta che gli indica di fare una certa cosa, ed il fatto che la faccia ci mostra che ha compreso ciò che ha letto. Esempi di carte dei comandi per la scuola d’infanzia possono essere di questo tipo:

  • portami una matita rossa
  • soffiati il naso
  • stendi un tappeto
  • toccati il gomito destro con il pollice sinistro.

Le carte Montessori in tre parti per i bambini dopo i 6 anni, sono invece composte da:

  • Una carta che contiene un’immagine
  • Un cartellino che contiene la parola o le parole che nominano l’immagine
  • Una carta che contiene la definizione di ciò che è mostrato nell’immagine

Per il controllo dell’errore e la guida, si possono utilizzare o una carta che contiene immagine, nome e definizione, oppure un libretto che raccoglie nomi, immagini e definizioni di tutto il set di carte con cui si lavora.

Il lavoro con questo tipo di carte non è quello di abbinare semplicemente le parole alle immagini, ma è di imparare e cercare le informazioni, padroneggiarle, e trarne stimolo per approfondimenti e ricerche.

Quello dell’abbinare le carte tra loro è solo un obiettivo intermedio.

Con queste carte si possono organizzare anche giochi tipo memory, dove lo scopo però non sarà quello di ricordare la posizione delle carte voltate, ma quello di stimolare l’interesse dei bambini verso il materiale.

Quando si preparano le carte delle nomenclature, si lavora per set, cioè attorno ad argomenti specifici, preparando le carte in tre parti ed il libretto guida. Questo libretto è anche il modello che il bambino userà per creare il proprio quaderno delle definizioni.

Alle elementari, le carte delle nomenclature vengono usate dopo che il bambino ha seguito una lezione su un concetto particolare. Ad esempio, dopo la prima grande lezione, il bambino vorrà saperne di più sui vulcani; quindi metteremo, tra i materiali per la geografia, le carte delle nomenclature sulle parti del vulcano.

Le carte in tre parti sono uno tra i materiali di lavoro che più caratterizzano una scuola elementare montessoriana, e che più la differenziano dalle altre scuole. Invece di utilizzare libri di testo e schede fisse da compilare, i bambini che utilizzano le carte in tre parti devono impegnarsi attivamente nel materiale. Sono esteticamente belle, ed incoraggiano l’apprendimento dei concetti, piuttosto che dirigere le energie verso il correre dietro ad un risultato, come avviene con l’uso delle schede.

Le carte dei comandi dopo i sei anni servono a promuovere le capacità di pensiero e di applicazione dei contenuti appresi.

Ad esempio, le carte dei comandi per la zoologia possono contenere comandi di questo genere:

  • Confronta un animale col cuore con tre camere con uno col cuore con quattro camere
  • Etichetta i diversi tipi di sistemi digestivi.

Oppure, per la geografia:

  • Prevedi cosa accadrebbe se la calotta polare si sciogliesse.

Le carte dei comandi, dunque, offrono ai bambini un modo di applicare e ampliare le loro conoscenze in modi sempre nuovi ed interessanti, che consente loro di interiorizzare le conoscenze e memorizzarle nella memoria a lungo termine. Le proposte possono essere varie e individualizzate in base agli interessi dei bambini, e questo rende l’apprendimento più significativo per ogni bambino.

Nel preparare queste carte, tenete a mente tutta la gamma di argomenti che è possibile includere. Le carte dei comandi incoraggiano i bambini ad esplorare liberamente il piano di studi ed il mondo circostante.

Trovi tutte le carte Montessori delle nomenclature e dei comandi pubblicate, e pronte per il download e la stampa qui.

Tutti i materiali Montessori stampabili qui.


Le nomenclature Montessori per bambini dopo i sei anni

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUO QUO

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUO QUO. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere 

e per le schede delle nomenclature per parole di quattro lettere, 

una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.

Nomenclature per le difficoltà ortografiche CUO QUO

Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.

Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).

Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono CUO QUO.

Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono CUO QUO, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto.

parole contenenti   CUO QUO di 4 lettere cuor – equo

parole contenenti   CUO QUO di 5 lettere  cuoco cuoia cuoio cuore vacuo – aequo quota quoto

parole contenenti CUO QUO di 6 lettere   cuoche cuocia cuocio scuoce scuolainiquo liquor quorum

parole contenenti CUO QUO di 7 lettere   cuocere cuoiaio cuoiame innocuo vacuolo – antiquo liquore obliquo quotare quotato sequoia

parole contenenti  CUO QUO di 8 lettere  cospicuo cuocendo cuocersi cuociano cuociono proficuo scuocere scuoceva scuoiare scuoiato scuotere – aliquota quotando quotista

Parole contenenti CUO QUO di 9 lettere  capocuoco cuoricino incuocere perspicuo promiscuo ricuocere rubacuori scuocersi scuociono scuoiando scuolabus scuotendo scuotersi semicuoio telecuore vacuolare –  inquotata inquotato liquorale liquorino liquoroso propinquo quotatura quoziente

Parole contenenti CUO QUO di 10 lettere  autoscuola batticuore capiscuola caposcuola crepacuore cuoriforme doposcuola incuocendo malincuore percuotere rincuorare rincuorato ricuocendo ricuociono rincuorare rincuorato riscuotere riscuotuto scuocevano scuoiatore scuoiatura scuotitoio scuotitore sottocuoco stracuocia telescuola tremacuore vacuometro vacuostato – liquoreria liquoriero liquorista pedissequo quotazione quotidiani quotizzare quotizzato squarquoio

Parole contenenti CUO QUO di 11 lettere  giustacuore inconspicuo interscuola percuotendo percuotersi rincuorando riscuotendo riscuotersi scuocendosi scuoiatrice scuoiazione scuotimento stracuocere vacuoscopio – quotizzando ventriloquo

Parole contenenti CUO QUO di 12 lettere  cuorcontento ripercuotere riscuotibile riscuotitore scuotipaglia stracuocendo stracuociono strappacuore struggicuore vacuolizzato – biquotidiano liquoristico quotidianità

Parole contenenti CUO QUO di 13 lettere  rincuorerammo ripercuotendo ripercuotersi riscuotitrice

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche QQU CQU

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche QQU CQU. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere

 e per le schede delle nomeclature per parole di quattro lettere, 

una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.

Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.

Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).

Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono QQU CQU.

Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono QQU CQU, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:

Mentre l’unica parola italiana con  QQU è soqquadro, con soqquadrato e soqquadrare, le parole con cqu sono:

parole contenenti  CQU di 5 lettere acqua

parole contenenti CQU di 6 lettere acquea acqueo nacque nocque tacque

parole contenenti CQU di 7 lettere  acquaio acquata acquosa acquoso bacquie giacque piacque

parole contenenti CQUdi 8 lettere  acquario nacquero nocquero paracqua rinacque spiacque tacquero acquisti

Parole contenenti CQU di 9 lettere  acquaiola acquaiolo acquatica acquatico acquavite acquifera acquifero acquisire acquisito acquolina acquosità giacquero introcque piacquero sciacquii sciacquio subacqueo

Parole contenenti CQU di 10 lettere  acquaforte acquanauta acquaplano acquaragia acquarello acquasanta acquatinta acquattare acquattato acquazzone acquedotto acqueforti acquietare acquietato acquigiana acquigiano acquirente acquisendo acquisente acquisirsi acquisisca acquisisce acquisisco acquistare acquistato acquitrino annacquare annacquato compiacque dispiacque portaacqua rinacquero scaldacqua sciacquare sciacquato sciacquone soggiacque sopracqueo tagliacque terracqueo

Parole contenenti CQU di 11 lettere  acquamarina acquattando acquattante acquidoccio acquietando acquietante acquisibili acquisitiva acquisitivo acquisitore acquistando acquistante annacquando annacquante scaldaacqua sciacquando scialacquio spartiacque tocqueville

Parole contenenti CQU di 12 lettere  acquacoltura acquerellare acquerellato acquerugiola acquiescente acquiescenza acquisiscano acquisiscono acquisitrice acquisizione acquistabile acquitrinosa acquitrinoso riacquistare riacquistato risciacquare risciacquato sciacquadità sciacquatura scialacquare scialacquato scialacquona soggiacquero squacquerare squacquerato

Parole contenenti CQU di 13 lettere acquafortista acquartierare acquartierato acquasantiera acquerellando acquerellante acquerellista acquietamento annacquamento riacquistando risciacquando sciacquamento scialacquando squacquerando

Parole contenenti CQU di 14 lettere  acquartierando riacquistabile risciacquatura scialacquatora

Parole contenenti CQU di 15 lettere  risciacquamento sciacquabudella scialacquamento scialacquatrice

Parole contenenti CQU di 16 lettere acquartieramento

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche QQU CQU

il materiale comprende tutte le seguenti schede, pronte per il download e la stampa:

Qui alcuni dettati ortografici: 

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUA QUA

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUA QUA.  Come già detto per le schede delle parole di tre lettere

e per le schede delle nomeclature per parole di quattro lettere, 

una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.

Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.

Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).

Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono CUA QUA.

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche CUA QUA

Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono CUA QUA, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto.

parole contenenti   CUA QUA di 4 lettere  equa equo quai qual

parole contenenti   CUA QUA di 5 lettere  arquà quale quare quark squaw

parole contenenti CUA QUA di 6 lettere iniqua Pasqua quadre quadro quando quanto quarto quarzo quasar quassù quatto serqua squalo squame squash

parole contenenti CUA QUA di 7 lettere arcuare arcuato Ecuador innocua lacuale – liquame loquace obliqua quadrio quaggiù quaglia qualche qualcun qualità qualora qualsia quantum quarrie quassio quattro siliqua squadra

parole contenenti  CUA QUA di 8 lettere  arcuando arcuante evacuare evacuato – alquanta alquanto aquatile bequadro biquadro equanime equatore Pasquale pisquano quaderno quadrare quadrato quadrica quadriga quadrone qualcosa qualcuna qualcuno quantico quantile quantità quaranta quarnale quarneri quartana quartica quartier quartile quartino quarzite quarzoso quaterna squamare squamato squamoso Torquato

Parole contenenti CUA QUA di 9 lettere  arcuatura evacuando evacuante – antiquark antiquata antiquato cinquanta equazione exequatur loquacità perequare perequato quacchero quadrando quadrella quadreria quadrista quadrivio quadrotta quadruplo quagliare quagliato quagliere qualsiasi qualsisia qualunque qualvolta quantomai quaresima quarteria quartetto quartiere quattrini reliquato squadrare squadrato squadrone squallido squallore squamando squarcina squartare squartato squassare squassato trequarti

Parole contenenti CUA QUA di 10 lettere  evacuativa evacuativo ipecacuana – antiquaria antiquario desquamare desquamato equanimità inquadrare inquadrato inquartare inquartato liquazione Pasqualina Pasqualino perequando quadernino quadrabile quadratico quadratino quadratoni quadratura quadrifora quadriglia quadriglio quadrilobo quadripala quadripolo quadrireme quadruccio quadrumane quadrupede quadrupolo quagliando qualcosina qualifiche quantomeno quantunque quarantana quarantena quarantina quarantino quarantore quarchioni quartararo quartarolo quartavolo quartirolo quarzifero reliquario riquadrare riquadrato sperequare sperequato squadrando squadrismo squadrista squagliare squagliato squarciare squarciato squarquoio squartando squassando

Parole contenenti CUO QUO di 11 lettere  ecuadoriana ecuadoriano evacuamento evacuazione inconspicua -acquattando allorquando capisquadra caposquadra cinquantina desquamando equalizzare equalizzato equatoriale inquadrando inquadrante inquartando inquartante perequativo quadernetto quadrangole quadrangolo quadrantale quadrellare quadrellato quadrettare quadrettato quadriciclo quadriennio quadrifonia quadrifonte quadriforme quadrigetto quadrilione quadrilungo quadrinomio quadriposto quadrumviro quadrunviro quadruplice qualcheduna qualcheduno qualificare qualificato qualitativo quantistico quantizzare quantizzato quantometro quaquaraqua quarantenne quaresimale quartanello quartazione quartierato quartierino quartultimo quaternario quattordici quattrinaio quattrocchi quattromila rinquartare rinquartato riquadrando risquadrare risquadrato siliquastro sperequando squadernare squadernato squadraccia squadratura squadriglia squagliando squalifiche squamiforme squarciando squartatore squasimodeo

Parole contenenti CUA QUA di 12 lettere  antiquariato biquadratico cinquantatré cinquantenne decimoquarto desquamativo disequazione equalizzando inquadrabile inquadratura perequazione quaccherismo quadragesimo quadrellando quadricipite quadricromia quadriennale quadrifoglio quadrifonico quadrigemino quadrigliati quadrilatero quadrilustre quadrimestre quadrimotore quadrimpulso quadripetalo quadriplegia quadripolare quadrittongo quagliodromo qualificando qualsivoglia qualunquismo qualunquista quantificare quantificato quantitativo quantizzando quarantamila quarantennio quarantesimo quartettista quartigliere quattrinello quattrocento rinquartando riquadratore riquadratura sconquassare sconquassato soqquadrando s squadernando squadristico squalificare squalificato squallidezza squarciagola squartamento squartatrice squassamento squattrinato trequartista

Parole contenenti CUA QUA di 13 lettere   appropinquare appropinquato centoquaranta cinquantamila cinquantennio cinquantesimo dequalificare dequalificato desquamazione equalizzatore equanimemente inquadramento inquartazione neosquadrismo neosquadrista ogniqualvolta protoquamquam quadragenario quadrangolare quadraturismo quadraturista quadrellatura quadrettatura quadrifarmaci quadrifarmaco quadripartito quadriplegico quadrisillabo quadrivettore quadrumvirato quadrunvirato quadruplicare quadruplicato quadruplicità qualificabile qualificativo qualificatore quantificando quarantennale quarantottata quarantottore quarantunenne quattrofoglie quinquagesimo riquadramento riqualificare riqualificato sconquassando sperequazione squagliamento squalificando squarciamento

Parole contenenti CUA QUA di 14 lettere appropinquando appropinquante centocinquanta cinquantenario cinquantunenne dequalificando equalizzazione mezzaquaresima quadragesimale quadrimestrale quadrireattore quadruplicando qualificatrice qualificazione qualsivogliano qualunquistico quantificabile quantificatore quantizzazione quarantaduenne quarantottenne quarantottesco quaresimalista quartiermastro quattordicenne quinquagenario riqualificando subequatoriale sudequatoriale ventiquattrore

Parole contenenti CUA QUA di 15 lettere  capisquadriglia caposquadriglia cinquantaduenne cinquantottenne inqualificabile quadrigemellare quadripartitico quantificazione quantomeccanica quarantanovenne quarantaseienne quarantatreenne quarantottesimo quattordicesimo quattordicimila quattrocentesco quattrocentista sconquassamento squalificazione ventiquattrenne

Parole contenenti CUA QUA di 16 lettere cinquantanovenne cinquantaseienne cinquantatreenne dequalificazione duecentoquaranta quadrimensionale quadrisdrucciolo quadruplicazione quarantasettenne quattrocentomila riqualificazione trentaquattrenne ventiquattresima ventiquattresimo

Parole contenenti CUA QUA di 17 lettere  cinquantasettenne duecentocinquanta millequattrocento novantaquattrenne ottantaquattrenne quantificazionale quarantacinquenne quattrocentistico trentaquattresima

Parole contenenti CUA QUA di 18 lettere  centocinquantamila cinquantacinquenne ottocentocinquanta quadridimensionale quadrimensionalità quarantaquattrenne sessantaquattrenne settantaquattrenne

Parole contenenti CUA QUA di 19 lettere  cinquantaquattrenne sessantaquattresimo

Parole contenenti CUA QUA di 20 lettere quadridimensionalità

Parole contenenti CUA QUA di 21 lettere duecentocinquantamila seicentocinquantamila trecentocinquantamila

Parole contenenti CUA QUA di 22 lettere novecentocinquantamila ottocentocinquantamila

Parole contenenti CUA QUA di 23 ettere settecentocinquantamila

Parole contenenti CUA QUA di 24 lettere  cinquecentocinquantamila

Parole contenenti CUA QUA di 25  lettere quattrocentocinquantamila

Qui alcuni dettati ortografici: 

 

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI.  Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere 

e per le schede delle nomeclature per parole di quattro lettere, 

una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.

Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.

Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).

Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono GI.

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI

pdf qui:

Il materiale comprende tutti i seguenti file:

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Carte mute (solo immagini)

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Cartellini in stampato maiuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Cartellini in stampato minuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Cartellini in corsivo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Nomenclature in stampato maiuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Nomenclature in stampato minuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI
Nomenclature in corsivo

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Qui alcuni dettati ortografici: 

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI

Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono GI, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:

parole contenenti GI di 3 lettere già gin gip giù

parole di 4 lettere agio dogi Gian giga gilè Gina Gino gita oggi

parole contenenti GI di 5 lettere aggio  agile agire Angiò bigie brugi bugia bugie egida egira giada Giano  giara  Giava gibbo  Gilda  Gildo gilio giogo gioia Giona Giove gipso girio girlo giuba Giuda giure giurì giuso Igino ingiù leggi Liegi ligio logia login  Luigi lungi magia mingi mogio mugic ogiva orgia ragie regio tiggi uggia

parole contenenti GI di 6 lettere acagiù afagia agiata agiato agisca agisce agisco algida algido angina argine argirò argiva argivo augite bagigi bangio Belgio Biagio bigini bolgia bragia cengia cugino Egidio egioca egioco Egisto Egitto egizia egizio elegia Eligio faggio figini Fiuggi frigio frogia gaggia giacca giachi Giaffa giaina gialda giallo giambo giampa Gianna Gianni giarra Gibuti gigaro giglio gigolò ginkgo Giobbe Gioele gioggi gioire gioito giorno Giosuè Giotto Giovan girare girato girino girone Gisela gitano giubba giudeo giugno Giulia Giulio giunco giunse giunte giuria giusto gorgia grigio igiene laggiù leggii leggio loggia logico Luigia maggio magico moggio muggia oggidì paggio pagina Parigi peggio plegia pugile ragion reggia reggio regime regina regino rigido roggia rogito saragi seggio Sergio smungi stigio sugita tagico tagiko Tamigi vagile vagina vagire vagito vigile virgie

parole contenenti GI di 7 lettere
agibile  agilità agitare agitato agogica alaggio albagia angioma argilla argiope argiria balogio barbigi bigiare bigiato biturgi Brigida cagione cinigia Digione digiune Dionigi effigie egregia egregio energia epigino  esigila esigilo esigine esigito esofago faggina fagiano fagioli figiano frangia fragile frigido fuegino fuggire fuggito fulgido fungino gengiva Georgia giacché giaccia giaccio giacere Giacomo giacose giacque giammai giapeto Giasone giaurro gibbone gibboso giberna gigante gigiona Giliola gimcana gimnoto gincana gineceo ginepro Ginevra ginnare  ginnato ginnico ginseng giocare giocato giocoso gioendo giogaia gioioso gioirne gioisca gioisce gioisco Giorgia Giorgio giornea giostra giovane giovare giovato giovedì giovine gipaeto gippone giraffa Giraldo girando girardi girelle giretto gironda girossi girotta Gisella gitante gittare gittato giudice giugolo giugulo giulivo giungla Giunone giurare giurato giurese grangia greggia greggio iapigia iapigio ipogino jogging leggina legione legista limongi litigio liturgi Luigina Luigino maggior magiaro magione mangime margine mialgia minugia muggine muggire ogivale oologia orgiaca orgiaco origine otalgia patagio peggior Perugia pigiama pigiare pigiato pigione pioggia presagi profagi quaggiù ragione reagire reagito reggino regione regista Remigio ruggine ruggire rugiada saggina segugio sizigia sorgivo spongia stagira sugiura tagicco teurgia tragico treggia turgido uggiosa uggioso uligine uvaggio vagisca vagisce vagisco valigia vangile vergine vigilia

parole contenenti GI di 8 lettere adagiare adagiato Adalgisa Adalgiso aggeggio aggirare aggirato aggiunse aggiunta agiologa agiologo agiscano agiscono agitando agitante albugine alleggio allergia Ambrogio anagogia analogia anginosa anginoso angioina angioino apologia arginale arginare arginato argirite argirosi arrogino autogiro baggiano baggiolo bambagia baraggia barbogio bastagio battigia  bigiando biologia buaggine bugiardo caggiano caligine calugine Cambogia cangiare cangiato capogiro Chioggia ciliegio cogitare cogitato collegio congiure coniugio coraggio demiurgi digitale digitare digitato Dimaggio diplegia disaggio disergia disfagia dosaggio ecologia egiziana egiziano elargire elegiaca elegiaco elogiare elogiato elogista energica energico enologia erbaggio etologia faggiola fastigio fiuggino Flogisto foggiani foggiare foggiato forgiare forgiato fregiare fregiato fuggirsi gargiulo geofagia geologia georgico giacchio giaccone giacendo giacenza Giacinta giacinto giaciuto Giacobbe giaguaro giaietto gialappa giallino giallore giallume Giamaica giambico giananti giandana Gianduia gianella gianetti Gianluca Giannina giannini Giannino giannosa Giappone giardina giardino giargone giavelli gigliato Gilberto ginandro ginestra ginnando ginnasio ginnasta ginnetto Gioberti giocando Giocasta giochini giocondo giogione gioiello Giolitti Giordana Giordano Giorgina giornale giornata giovando Giovanna giovenco gioventù giovesco gioviale gioviano girabile giracapo giradito girasole giratina giratubi giravite girellio girevole Girgento Girolamo girovita gittando gittansi giubbone giubetto giubileo giudaico Giudecca giudicio Giuditta giudizio giugurta giulebbe Giuliana Giuliano giullare giumella giumento giuncata giungere giunsero giuntare giuntato giuntomi giuntura giurando giurista Giuseppa Giuseppe Giustino gonalgia gorgiera grigiore igienica igienico illogica illogico immagine indagine ingiunse ingiunto ingiurie ingiusta ingiusto innologi ipoergia lanugine lavaggio leggiamo leggiate letargia levogiro liturgia loggiato loggione loggista logicità maggiore malvagio managing mangiare mangiato mangiona mialgico mingiamo  mingiate miologia miraggio misogino neologia Norvegia nuragico ocaggine odologia oligisto omofagia omologia orgiasmo orologio ortaggio ostaggio otalgica otalgico paginone paraggio parigino pedaggio peggiore pelagico pertugio Perugino pigiando plagiare plagiato poggiare poggiato poggiolo pregiare pregiato preleggi presagio prigione prodigio pterigio pubalgia pugilato puleggia raggiare raggiato raggiera randagia randagio reagisca reagisce reagisco reggiano regicida regimare  regimato  retaggio  rigaggio  rigidità  rigirare  rigirato rinalgia  rodaggio  rodiggio  rodigino  rogitare  rogitato  ruggirsi  saggiare  saggiato  saggista  seggiola  servigio  sfuggire  sfuggio  showgirl  silaggio  silofagi  sinergia  sparagio  spinaggi  spongina  stagione  sugimoto  tabagico  talalgia  taleggio  teggiano  telaggio  tenalgia  teofagia  teologia  tesaggio teurgico tiraggio  trigilio trilogia  trisagio  tubaggio  turingia  ufologia  uggiolii  uggiolio  ungitura  unigiana  urologia  uropigio  vaginale  vaginite  vagivade  valgismo vergineo  vestigia  vestigio  vigilare  vigilato  vigilaza  viraggio  viragine Virgilia Virgilio virgineo Virginia Virginio  voragine zoofagia zoologia

Parole contenenti GI di 9 lettere adagiando adagiante aduggiare aduggiato aerofagia aerologia aggiogare aggiogato aggirando aggirante agiatezza agibilità agiografa agiografo agiologia agitabile agitatore agrologia aleggiare aleggiato alesaggio algologia allergica allergico alpigiana alpigiano alterigia Ambrogino anagogica anagogico analogica analogico androgina androgino Angiolina Angiolino angiologa  angiologo angiporto antalgica antalgico antologia aplologia aquilegia argillosa argilloso arginando arginante arginnide argiopidi argiriasi argirismo artigiana artigiano artralgia asburgica asburgico asparagio astigiana astigiano astrologi atabagica atabagico autofagia bacologia baliaggio baluginii baluginio bambagino bancogiro bandeggio bargiglio barraggia bendaggio bevigione biologica biologico biscugino bombaggio borragine bottaggio bridgista Brigidino briologia brogiotto brumeggio cablaggio cacologia cagionare cagionato Carolingi carruggio Cartagine cecaggine cetologia chirurgia ciliegina citologia clivaggio cogitando colangite compagine congiunse congiunto contagiri correggia criologia cuginanza cuginetto cupidigia damigiana debugging demagogia demologia diallagio dialogico digitando digiunare digiunato dirigismo dirigista disagiare disagiato disgiunse disgiunsi disgiunto dragaggio drenaggio drogaggio ecologica ecologico effigiare effigiato elargirsi elogiando elogiante emangioma emiplegia emorragia energismo enologica enologico epagogico epatalgia ergologia erigibile esagitata esagitato esigibile esofagite etiologia etnologia etologica etologico eucologia eucologio Eustorgio eziologia fagianaia fagiolaro fagiolata fagiolini fagiolone falangina faringite farragine fenologia ferrugine fetologia filiologi filologia fingitore fissaggio fitologia foggiando fonologia forgiando formaggio fragilità frangiare frangiato fregiando frenaggio frigidità frugifero frugivoro fuggiasco fuggitivo fuliggine fungibile fungicida fusaggine gangitano garagista gengivale gengivite geologico georgiano geragogia giacciamo giacciano giacciono giaciglio giacitura giacobino giacoboni giacolone Giacomina Giacomino giacquero giaggiolo giainismo gialletto giallista gialloblu gialluria Giampaolo Giampiero Giancarla Giancarlo Gianicolo Gianluigi Gianmarco Gianmaria Gianmario Giannetta Gianpaolo Gianpiero Giansalvo giapetici giapetico giarrusso giavanese giazzista gibbosità gibigiana gibutiano gigliaceo gigolette ginepraio ginevrino ginnatura ginocchia ginocchio  ginolatra  Gioachino giocabile giocatore giochetto giochismi giocolare giocosità giocoteca giogatici giogatico giogatura gioiosità gioiscano gioiscono Giordania giornante giostraio giostrare giostrato giottesco giovanile giovanneo Giovenale giovevole gipsoteca giramento giramondo giratario giratorio giravolta girazione girellare girellato girellona girifalco girocollo giroconto Girometta girondino girotondo girovaghe giubbetto giubbotto giubilare giubilari giubilato giubiloso giudaismo giudicare giudicato giuggiolo giugulare Giulietta giuncacea giuncheto giungendo giungersi giunonico giuntando giunzione giuridico giustezza giustiano giustizie grandigia grattugia gufaggine ideologia idnologia idrologia ierologia igienista inagibile indologia indugiare indugiato ingrigire innologia iperergia ipnologia ipofrigia ipofrigio ippologia isagogica isagogico istologia laringite leggiadro leggibile legittime legnaggio letargico libagione lignaggio lisergico litigioso litologia liturgico lodigiano logicismo logicista logistico lombalgia longitipo loraringi lunigiano macrofagi magistero malagiato malvagità mangiando mangianza mangiaufo marginare marginato mastalgia mellifagi meningite mesologia messaggio metraggio metralgia micologia microfagi misoginia misologia missaggio mitologia monofagia monoginia montaggio morfologi mungitoio mungitore mungitura naufragio nefralgia neologico nevralgia nibelungi ninfaggio nosologia nostalgia oclologia ofiologia omaggiare omaggiato omologica omologico oncologia ontologia originale originare originato orologino orsaggine otorragia paesaggio paginetta palilogia pangiallo panlogici panlogico paralogia passaggio patologia pedagogia pedologia pelagiana pelasgico pescaggio pestaggio Pierluigi pigiatoio pigiatore pigiatura  pigionale piumaggio plagiando plagiario podologia poggiando polifagia poliginia pomologia pompaggio pontaggio ponteggio porgitore posologia postagiro pregiando prelogico presagire prestigio prigionia protogino prurigine pungitoio pungitopo raggiando raggirare raggirato raggiunse raggiunto ragionare ragionato reagibile reggibile reggipalo reggiseno reggitore regicidio regimando reginense reginetta regionale registico religione religioso rifuggire rifuggito rifugiare rifugiato rigidezza rigiocare rigiocato rigirando rimuggire rimuggito rinologia risorgivo rocaggine rogitando rugginoso rugiadoso rullaggio runologia sacralgia saggiando sagginale sagittale sagittato salagione sarcofagi scaggiale scoreggia seaborgio seggiovia seigiorni selvaggia selvaggio senologia serologia serpigine serraggio servaggio settaggio sfoggiare sfoggiato sfregiare sfregiato sfuggirsi sgoggiolo sigillare sigillato silologia sinergico sinologia sitologia sizigiale sloggiare sloggiato smangiare smangiato smungiamo smungiate soggiunse soggiunto sondaggio sorgitore spaginare spaginato spagirico spergiure sporangio spregiare spregiato staggiare staggiato stagirita stalloggi stambugio stiraggio stivaggio stragismo stragista strategia suffragio tabagismo tabagista tangibile tarsalgia tatuaggio tendaggio teologico tibialgia timologia tingitura tipologia tocologia topologia tragicità tramoggia treggiata trenaggio triagista triggiani turgidità ufologica ufologico uggiolare uggiolato uggiolina uggiosità urologico vagiscano vagiscono valigiaio vantaggio venagione verginale verginità vertigine viaggiare viaggiato Viareggio vigilando vigilanza villaggio virginale virologia visagismo visagista voltaggio xilologia zimologia zoologico

Parole contenenti GI di 10 lettere acirologia acquaragia acquigiana acquigiano aduggiando aduggiante aggiogando aggiogante aggiornare aggiornato aggirabile aggiratore aggiungasi aggiungere aggiunsero aggiuntare aggiuntato aggiuntevi aggiuntisi aggiuntiva aggiuntivo aggiuntovi aggiustare aggiustato agiografia agiologica agiologico agitamento agitatorio agitatrice agitazione albeggiare albeggiato aleggiando aleggiante alloggiare alloggiato allunaggio alpeggiare alpeggiato ammaraggio amperaggio ancoraggio andrologia angiocarpo angioedema angioletta angioletto angiologia antologica antologico aplologica aplologico apologista appoggiala appoggiare appoggiato archibugio areligiosa areligioso areopagita argillacea argillaceo arginatura argironeta arieggiare arieggiato armeggiare armeggiato armeggiona arpeggiare arpeggiato arpeggione arrangiare arrangiato artrologia asinaggine asparagina aspergillo assaggiala assaggiare assaggiato assiologia asteggiare asteggiato astrologia atteggiare atteggiato audiologia bacologico baggianata baluginare baluginato bambagiato bambagiona bambagioso baronaggio betonaggio beveraggio bigiarella bigiognolo bioenergia blindaggio bloccaggio bolsaggine bugiardino bugiardona buongiorno cabotaggio cagionando caliginoso cambogiano candeggina cangiabile capeggiare capeggiato capipagina capopagina caprimulgi capruggine Caravaggio cardialgia carenaggio carnagione carolingia carolingio carotaggio carpigiano carpologia carriaggio caseggiato centraggio chirologia chirurgico ciliegiona citologico cogitativo collegiale collegiato colligiano congiurare congiurato contagiare contagiato contagioso coprofagia coraggioso coreggiato cortigiano cosmologia crocifiggi crogiolare crogiolato cronologia decapaggio demagogico demiurgico destrogiro dialogismo dialogista dietologia digitalina digiunando dileggiare dileggiato dirigibile dirugginio diteggiare diteggiato doppiaggio ebetaggine echeggiare echeggiato ecologismo ecologista effigiando egittologa egittologo elargitore eleggibile elogiabile elogiativa elogiativo elogiatore emarginare emarginato ematologia emiplegica emiplegico emorragica emorragico enteralgia entomofagi eortologia epatologia eridologia escogitare escogitato esofagismo etimologia etiologico etnologica etnologico eucologico eziologica eziologico fagianella falangismo falangista faringismo fenologico fessaggine fienagione fileggiare fileggiato filmologia filologico filtraggio fingimento fiocaggine fisiologia flogistico florilegio flottaggio foggiatura fonologico foraggiare foraggiato foraggiero forgiabile forgiatore forgiatura formaggino franchigia frangiando frangibile frangiluce frangimare frangionde frangipani frangisole frangitore frangitura fregagione frenologia frettaggio friggibile friggitore frigidaire frigidario frigidezza fuggifuggi fulgidezza fungiforme fuorigioco gametangio gareggiare gareggiato gastralgia gemmologia genealogia gengivario georgianne giacchetto giacimento giaconetta giacopuzzi giaggiuolo giallastro gialliccia gialliccio giallorosa giamaicano giambelego Giampietro Gianandrea Gianfelice Gianfranca Gianfranco Gianluigia Gianpietro giapponese giardinaio giarratano Gibilterra gigantesco gigantessa gigantismo gigantista gigionesco gigionismo gigliuccio gincanista ginecologa ginecologo gingillare gingillato ginnasiale ginnastico ginnatrice Gioacchino giocatrice giocattolo giocoforza giocoliere giocondità giogionata giornalaio giornalino giornalume giostrando giovamento giovanetto giovanezza Giovannino giovannita giovanotto giovialità giovialone giovinazzo giovinetto giovinezza giovinotto giradischi giraffista giranastri girarrosto girellando girellismo girellotto girgentino girigogolo girigolare girolamino  giromanica giropilota giroscopio girovagare girovagato giubilando giudicando giudicessa giudiziale giudizioso giulebbare giulebbato giuramento giurassico giuristico Giuseppina Giuseppino giusquiamo gnomologia gnomologio goffaggine goffraggio grafologia grassaggio grigiastro grippaggio guarigione iconologia ideologica ideologico idrargirio idrologica idrologico illogicità immaginare immaginato immaginosa immaginoso impaginare impaginato impetigine impilaggio indugiando indugiante ingaggiare ingaggiato ingiallire ingiuncare ingiuncato ingiungere ingiunsero ingiuntiva ingiuntivo ingiuriare ingiuriato ingiuriosa ingiurioso ingordigia inneggiare inneggiato innologici innologico insilaggio interagire interagito invaginare invaginato invigilare invigilato ipnagogica ipnagogico irraggiare irraggiato irrigidire ischialgia istologica istologico ittiofagia ittiologia lanuginoso leggiadria legiferare legiferato legionario lentiggine leveraggio limnologia linciaggio linfangite linfologia linguaggio litargirio litologico liturgista logoplegia lombaggine longilineo lotaringia lotaringio lumeggiare lumeggiato lungaggine maggiolino maggiorana maggiorare maggiorato maggiorità magistrale magistrato maneggiare maneggiato maneggiona mangiabile mangiafumo mangiapane mangiarino mangiasego mangiatina mangiatoia mangiatore manutergio mareggiare mareggiato marginalia marginando mariologia meningioma meningismo meriggiare meriggiato merovingio messaggino metalogico metrologia micologico minutaggio mitologico monetaggio monoginico monoplegia morfologia mungitrice museologia necrofagia necrologio nefrologia neologismo nereggiare nereggiato neurologia nevralgico nipiologia nodeggiare nodeggiato noleggiare noleggiato nosologico nostalgico nubifragio nullaggine odinofagia odontalgia oggigiorno oleaginosa oleaginoso omaggiando omaggiante oncologica oncologico ondeggiare ondeggiato onicofagia onirologia ontologica ontologico opitergina opitergino oppiofagia orchialgia orgiastica orgiastico originando originante originaria originario ormeggiare ormeggiato orologiaia orologiaio orologiere orologiero osteggiare osteggiato osteologia osteriggio ovarialgia paginatura paleggiare paleggiato panegirici panegirico panlogismo paraplegia pareggiare pareggiato parmigiano partigiano passeggino patologico patrologia pedagogico pedologico peggiorare peggiorato pescagione Piergiulio pigiatrice pigionante pilotaggio pioviggine placcaggio plagiatore podologico poggiacapo poggiamano poliginico pomeriggio pomologico porcaggine porgitrice portagioie pregiabile prelogismo proctalgia prodigioso propaggine prueggiare prueggiato psicologia pugilatore rachialgia radiologia raggirando ragionando ragioneria ragioniera randagismo raveggiolo reagiscano reagiscono reggicalze reggilibro reggimento reggipetto reggitesta reggitrice regimental registrare registrato remeggiare remeggiato retroagire riadagiare riadagiato ridigitare ridigitato rieleggimo rifuggirsi rifulgiamo rifulgiate rigiocando rigiuocare rigiuocato rimangiare rimangiato rimuginare rimuginato rinorragia risommergi ritmologia romitaggio sabotaggio sacrilegio saggiatore saggiatura saggistico sagittaria sagittario salpingite sangiovese scagionare scagionato scatologia scheggiare scheggiato sciatalgia seggiolaio seggiolata seggiolino seggiolone selvaggina semiologia senologico sfagiolare sfagiolato sfoggiando sfrangiare sfrangiato sfregiando sgargiante siderurgia sierologia sigillando sigillaria Sigismondo sillogismo silologico simbologia sinergismo sinergista sinologico sismologia sloggiando smangiando smargiasso smarginare smarginato smontaggio sociologia soggiaccia soggiaccio soggiacere soggiacque soggiogare soggiogato soleggiare soleggiato someggiare someggiato sordaggine sortilegio spaginando spargipepe spargisale spargitore spiaggiare spiaggiato spicilegio spigionare spigionato spingitubo spionaggio sporologia spregiando sragionare sragionato srugginire srugginito staggiando stagionare stagionato stallaggio stampaggio stellaggio stoccaggio strategico subregione suffumigio svaligiare svaligiato svantaggio sverginare sverginato svolgitore tachifagia Tagikistan taumaturgi tautologia tecnologia teggianese teleologia teologismo termologia testologia testuggine tetraggine tetraginia tetralogia tiflologia tipologico tiptologia tisiologia topologico trafuggire tragittare tragittato  trevigiano tribologia tricologia trivigiana trivigiano trofologia tropologia turcologia turgidezza turingiano tuttologia uggiolando uggiolante vagheggini vaginalite valligiano vaneggiare vaneggiato veleggiare veleggiato verginella vestigiale viaggiando viareggino viceregina videogioco vigilantes vigilatore virgiliano virologico vitiligine voraginoso vuotaggine xilologico zoologista zoppaggine

Parole contenenti GI di 11 lettere  abbordaggio adrenergica adrenergico aggiornando aggiornante aggiotaggio aggiotatore aggiramento aggiratrice aggiudicare aggiudicato aggiungendo aggiungente aggiungersi aggiuntando aggiunzione aggiustando aggiustante agiografica agiografico albeggiando albeggiante alchechengi alloggiando alloggiante alpeggiando alpeggiante amareggiare amareggiato amoreggiare amoreggiato anallergica anallergico ancheggiare ancheggiato anfibologia angiocolite angiografia angiogramma antigienica antigienico  antiruggine antivigilia appannaggio appigionare appigionato appoggiando appoggiante appontaggio arbitraggio archeggiare archeggiato archeologia arginamento arieggiando arieggiante armeggiando armeggiante arpeggiando arrangiando arrangiante arrembaggio arrugginire arrugginito artigianale artigianato asineggiare asineggiato asparagiaia assaggiando assaggiante assiologica assiologico asteggiando asteggiante astrologica astrologico atteggiando atteggiante atterraggio attingibile attingitoio attinologia audiologica audiologico avvolgibile avvolgitore Azerbaigian azzurraggio baluginando barbagianni bargigliato bargiglione bargigliuto baronaggine beffeggiare beffeggiato beghinaggio berteggiare berteggiato bibliologia bigiotteria biseggiovia blenorragia bordeggiare bordeggiato borseggiare borseggiato brachialgia brachilogia braveggiare braveggiato brokeraggio bromatologi broncologia bugiarderia bugigattolo cacciagione cafonaggine cagionevole caldeggiare caldeggiato campeggiare campeggiato campeggista candeggiare candeggiato candelaggio cangiamento canottaggio capeggiando caponaggine cardiologia carreggiare carreggiato cartaginese carteggiare carteggiato cartilagine cartonaggio casermaggio climatologi cogitabondo cogitazione colinergico comparaggio congiungere congiuntivo congiuntura congiurando contagiando conteggiare conteggiato contrargine coprigiunto correggiato corseggiare corseggiato corteggiare corteggiato cortinaggio cosmologico costeggiare costeggiato craniologia cristologia crogiolando cronologico crumiraggio danneggiare danneggiato decollaggio demonologia dendrologia deontologia depistaggio dietrologia digitazione digitigrado digitossina digiunatore dileggiando dirigistico disgiungere disgiunsero disgiuntivo dispregiare dispregiato diteggiando docimologia dongiovanni echeggiando echeggiante egittologia elargitrice elargizione elogiatrice emarginando ematologico embriologia energizzare energizzato engineering entomologia enzimologia epatorragia eremitaggio eresiologia Ermenegildo erpetologia escatologia escogitando escogitante esigibilità esobiologia estetologia etimologica etimologico farraginoso ferruginoso festeggiare festeggiato fileggiando filmologico filologismo finissaggio fisiologico folleggiare folleggiato fonovaligia foraggiando forgiatrice formaggiaio formaggiera frangiatura frangivento frangizolle fraseggiare fraseggiato fraseologia frenologico friggitoria friggitrice fuligginoso fungibilità galleggiare galleggiato gareggiando gastralgici gastralgico gastrologia gatteggiare gatteggiato gemellaggio genealogico geobiologia giallognolo giallorosso Giangaspero Giangiacomo giannizzero giansenismo giansenista giardinetto giavellotto giazzistico gimnosperma ginecologia gingillando ginocchiato ginocchiera ginocchione gioachimita giogionesco giogionismo gioielleria gioielliera giolittismo giornaletto giornaliero giornalismo giornalista giornatante giostratore giovannetto giovinastro giovincello girafiliera giramaschio girandolare girandolato girandolina girandolona girobussola gironzolare gironzolato giroscopico girostatico girovagando giudaizzare giudaizzato giudicabile giudicativa giudicatore giudicatura giudiziario giuggiolona giulebbando giullaresco giunchiglia giuntatrice giunzionale giuridicità giustacuore giustappone giustifiche Giustiniano giustiziare giustiziato giustiziere glaciologia glottologia gnoseologia gonfiaggine gonfiagione grafologico grangiporro grattugiare grattugiato grigioverde grullaggine guarentigia guarnigione guidrigildo iamatologia ibridologia iconologica iconologico ideologismo ideologista  idoleggiare idoleggiato idrargirosi illeggibile illegittima illegittimo imballaggio immaginando immaginante immaginaria immaginario immaginetta immergibile immunologia impaccaggio impaginando impaginante impennaggio inagibilità incannaggio incollaggio inesigibile infrigidire infungibile ingaggiando ingaggiante ingiallente ingiallirsi ingigantire ingiovanire ingiudicata ingiudicato ingiuncando ingiungendo ingiungente ingiunzione ingiuriando ingiuriante ingiustizia ingranaggio ingurgitare ingurgitato inneggiando inneggiante insellaggio intangibile interagisca interagisce interagisco inturgidire invaginando invaginante invigilando ipofalangia ironeggiare ironeggiato irraggiando irraggiante irreligione irreligiosa irreligioso irrigidendo irrigidente irrigidirsi irrugginire ischialgica ischialgico isterologia ittiologica ittiologico lampeggiare lampeggiato lattiginoso leggibilità legiferando legislativo legislatore legislatura legittimara legittimare legittimato legittimità linfangioma linforragia litigiosità loggionista longitudine lumeggiando maggiorando maggioranza maggiorasco maggiordomo maggiorenne maggiorente magiostrina malacologia maneggiando mangiagatti mangiamento mangiapelli mangiapreti mangiaragni mangiasoldi mangiatoria mangiatrice mangiatutto marchigiano mareggiando marginalità marginatore marginatura mariologico massaggiare massaggiato meningitico merceologia meriggiando metallurgia metodologia metrologico metrorragia mezzogiorno micetologia micrologico mineralogia mirmecofagi misoginismo missiologia mitologista molleggiare molleggiato monadologia morfologica morfologico motteggiare motteggiato mucillagine musicologia necrologico nefrologico nefrorragia neoecologia nereggiando neurologico nibelungico nipiologico nodeggiando noleggiando nostalgismo numerologia odontalgica odontalgico odontologia oltraggiare oltraggiato oltraggiosa oltraggioso ombreggiare ombreggiato ondeggiando ondeggiante onomaturgia ontologismo ontologista organologia originalità ormeggiando ormeggiante ornitologia osteggiando osteggiante ostellaggio oziosaggine padrinaggio paesaggista paleggiando palinologia palleggiare palleggiato palpeggiare palpeggiato panegirista panneggiare panneggiato pantragismo papirologia pappagorgia paralogismo parapioggia paraplegico pareggiando parteggiare parteggiato passeggiare passeggiato pasteggiare pasteggiato patteggiare patteggiato pattinaggio peciloginia pecoraggine pedagogismo pedagogista peggiorando perdigiorno personaggio piaggiatore pianeggiare pianeggiato piantaggine piantagione piergiorgio Piergiuglio pirargirite plagiatrice platinaggio pneumologia poggiaferro poggiapiedi poggiatesta polemologia politologia pompeggiare pompeggiato portapagine posteggiare posteggiato potamologia prealpeggio pregiudizio prelavaggio prestigioso prigioniero primeggiare primeggiato proctologia proterogino provvigione prueggiando pruriginoso psicagogico psicoigiene psicologico psicoplegia pugilistico pungiglione punteggiare punteggiato radiologico raggiratore raggiungere raggiunsero raggiuntare raggiuntato raggiustare raggiustato ragionativo ragionatore ragionevole randeggiare randeggiato reagibilità reggipancia reggiposata reggispinta reggistaffe reggistanga regimazione registrando religiosità remeggiando retrologico rettorragia riadagiando riciclaggio ricongiunse ridigitando rigiuocando rigurgitare rigurgitato rimangiando rimarginare rimarginato rimessaggio rimettaggio rimontaggio rimpaginare rimpaginato rimuginando ringiallire ripescaggio rocchigiano rosseggiare rosseggiato rottamaggio saggiamente saggiatrice salmeggiare salmeggiato salvataggio sangiaccato santoreggia sbugiardare sbugiardato scagionando scarafaggio scatologico scaturigine sceneggiare sceneggiato scheggiando schermaggio scongiurare scongiurato scoraggiare scoraggiato selenologia selgiuchidi seminagione semiologico serpeggiare serpeggiato serpiginoso sessuologia sfagiolando sfragistica sfrangiando sfregiatore siderurgico sierologico sigillatura sinteraggio sismologico smarginando sociologico soggiacendo soggiacenza soggiaciono soggiaciuto soggiogando soggiornare soggiornato soggiungere soggiunsero soggiuntivo soleggiando solfeggiare solfeggiato somaraggine somatologia someggiando sommergiamo sorseggiare sorseggiato sorteggiare sorteggiato sotterfugio sovvaggiolo spareggiare spareggiato spargimento spargitrice speleologia spergiurare spergiurato spiaggiando spingidisco spongiforme spregiativo spregiatore sprigionare sprigionato spumeggiare spumeggiato sragionando srugginendo srugginisce staggiatura stagionando steatopigia stringitore stringitura suffragismo suffragista sumerologia sunteggiare sunteggiato svaligiando sverginando svolgimento svolgitrice talassologi tallonaggio tanatologia tangibilità tassinaggio tasteggiare tasteggiato taumaturgia tautologico tecnologico teleologico telferaggio teratologia termologico testuggineo tetraplegia tiflologico tinteggiare tinteggiato tondeggiare tondeggiato tonneggiare tonneggiato torneggiare torneggiato torreggiare torreggiato traccheggii tragicomico tragittando tramoggiaio trangugiare trangugiato treggiatore tricologico trismegisto troneggiare troneggiato tropologico turbinaggio turcologico vagheggiare vagheggiato vaneggiando vantaggioso veleggiando verdeggiare verdeggiato verdegiallo verseggiare verseggiato vertiginoso vezzeggiare vezzeggiato viaggiatore vigilatrice villeggiare villeggiato volteggiare volteggiato zoticaggine

Parole contenenti GI di 12 lettere abbeveraggio accorgimento acquerugiola aggiogamento aggiornabile aggiotatrice aggiudicando aggiudicante aggiuntatore aggiuntatura aggiustabile aggiustaggio aggiustatina aggiustatore aggiustatura agrobiologia allergologia allobiologia alloccaggine amareggiando amareggiante amoreggiando amoreggiante ancheggiando ancheggiante anfibologica anfibologico angiografica angiografico angiosarcoma antropofagia antropologia apologistica apologistico apologizzare apologizzato appigionando appigionante appoggiacapo appoggiamano appoggiatela appoggiatoio appoggiatura archeggiando archeggiante archeologica archeologico archibugiera areopagitica areopagitico armeggiatore arrangiatore arrugginendo arrugginente arrugginirsi arrugginisca arrugginisce arrugginisco arteriologia artigianello asineggiando asineggiante aspergillosi assaggiamola assaggiatela assaggiatore assaggiatura assemblaggio assiriologia asteggiatura astrusaggine attingimento attraccaggio attrezzaggio autolavaggio autonoleggio avvolgimento avvolgitrice azerbaigiana azerbaigiano baccheggiare baccheggiato bagarinaggio ballottaggio balordaggine bambinaggine banchinaggio barcheggiare barcheggiato bastingaggio batipelagico batteriefagi batteriofagi beccheggiare beccheggiato beffeggiando berteggiando bietolaggine biondeggiare biondeggiato biotipologia birbonaggine blenorragico boccheggiare boccheggiato boicottaggio bordeggiando borraginacea borseggiando bracconaggio brachilogico brandeggiare brandeggiato braveggiando brigantaggio bromatologia broncorragia buffonaggine calafataggio caldeggiando campeggiando cancerologia candeggiando capeggiatore cardiologica carreggiando carteggiando cartilagineo chiantigiano cinegiornale Cisgiordania climatologia collegialità congiungendo congiungersi congiunzione contagiosità conteggiando correggibile corregionale corseggiando corteggiando cosmetologia costeggiando criminologia criobiologia cronologista curiosaggine dabbenaggine danneggiando dappocaggine degrassaggio deontologico dermatologia destreggiare destreggiato dietrologico digiunatrice dileggiatore disgiungendo disgiungersi disgiunzione dissigillare dissigillato diteggiatura drammaturgia drappeggiare drappeggiato ecologistica ecologistico eleggibilità elettrologia elmintologia embriologica embriologico emopatologia energizzando enterorragia entomologica entomologico epiontologia equipaggiare equipaggiato esagitazione escatologica escatologico estesiologia etimologista etruscologia extravergine facchinaggio farmacologia favoleggiare favoleggiato favoreggiare favoreggiato festeggiando fiammeggiare fiammeggiato fitobiologia fitogeologia folleggiando foraggiatore forgiabilità fotoallergia fotobiologia fotogeologia fotogiornale frangibilità frangiflutti fraseggiando fraseologico fronteggiare fronteggiato fungicoltore fungicoltura furoreggiare furoreggiato galleggiando gangheggiare gastrorragia gatteggiando genealogista gerontologia giacchettone giacobinismo giaculatoria gialleggiare gialleggiato Giambattista giamburrasca Gianbattista Giandomenico Giannantonio giardinaggio giarrettiera ginecologico ginocchiello ginocchietto gioachimismo gioachiniani giocacchiare giocacchiato giocattolaio giovanilismo giovanottata giovenalesco girabacchino girandolando gironzolando giubilazione giudaizzando giudicatorio giudicatrice giugulazione giurisperito giustapporre giustapposto giustificare giustificato giustinianea giustinianeo giustiziando glossoplegia gnoseologico gorgheggiare gorgheggiato grandeggiare grandeggiato grattugiando guerreggiare guerreggiato ibridologica ibridologico iconologismo iconologista idealeggiare idealeggiato idoleggiando idoleggiante idrargirismo   idrobiologia idrogeologia imbandigione imbiellaggio immaginabile immaginativa immaginativo immaginatore immaginifica immaginifico immangiabile immunologica immunologico impaginatore impaginatura impetiginosa impetiginoso impiccagione imprigionare imprigionato incantagione incoraggiare incoraggiato ineleggibile infrangibile infrigidendo ingaggiatore ingigantendo ingigantente ingigantirsi ingioiellare ingioiellato ingiovanendo ingiuriatore ingrassaggio ingurgitando ingurgitante insulsaggine intertrigine inturgidendo inturgidente invaginabile iperdosaggio iperfalangia ironeggiando ironeggiante irrugginendo irrugginente lampeggiante largheggiare largheggiato laringologia latineggiare latineggiato leggicchiare leggicchiato legislatrice legislazione legittimando legittimaria legittimario legittimismo legittimista lentigginoso lessicologia leziosaggine lichenologia lungimirante lungimiranza magistralità magistratura malariologia malgiudicare malgiudicato maneggiabile maneggiatore mangiadischi mangianastri mangiapatate mangimificio mangimistico marginalista martirologio massaggiando melensaggine merceologico metallofagia metallurgico meteorologia metodologica metodologico metricologia mineralogico minialloggio mirmecologia molleggiando monitoraggio moraleggiare moraleggiato morfologista morfonologia motteggiando musicologico necrologista neoecologico neonatologia neuroplegico nictaginacea noleggiatore occhieggiare occhieggiato odontologica odontologico oftalmologia oltraggiando oltraggiante ombreggiando ombreggiante onfalorragia organologica organologico originarietà ormeggiatore ornitologica ornitologico otomeningite paleocologia paletnologia palleggiando palpeggiando panneggiando papirologico parallogismo parcheggiare parcheggiato pareggiabile pareggiatore paremiologia paridigitato parteggiando passeggiando pasteggiando patteggiando pavoneggiare pavoneggiato peggiorativo pelagianismo perissologia piaggiatrice pianeggiando Piergiuseppe pignolaggine piovigginare piovigginato piovigginoso pirateggiare pirateggiato plagioclasio planetologia pleurorragia pneumorragia polemologico politologico pompeggiando posteggiando  pregiudicare pregiudicato primatologia primeggiando privilegiare privilegiato proctologico proctorragia propagginare propagginato proteroginia psicologismo psicologista psicoplegico punteggiando quadriplegia raggiramento raggiratrice raggiungendo raggiungersi raggiuntando raggiustando ragionamento ragionatrice randeggiando reggimentale regionalismo regionalista registrabile registratore reingaggiare reingaggiato religioseria reumatologia riaggiustare riaggiustato  riecheggiare riecheggiato rieleggibile rifrangibile rifugiandosi rigurgitando rimaneggiare rimaneggiato rimarginando rimpaginando ringiallendo ringiovanire ringiovanito rinverginare rinverginato risorgimento rivaleggiare rivaleggiato rivolgimento rosseggiando rumoreggiare rumoreggiato saccheggiare saccheggiato salmeggiando satireggiare satireggiato sbadataggine sbeffeggiare sbeffeggiato sbugiardando scapataggine scarseggiare scarseggiato scempiaggine sceneggiando scheggiabile scheggiatura scipitaggine scompaginare scompaginato scongiurando scoraggiando seigiornista selenologico semasiologia serpeggiando sessuologico sfregiatrice sillogistico sillogizzare sillogizzato simoneggiare simoneggiato sinergistico sinistrogiro smargiassata sociologismo soggiacciamo soggiacciano soggiacciono soggiacquero soggiornando soggiungendo soggiungersi solfeggiando somatologico someggiabile sommergibile sopraggiunse sopraggiunsi sopraggiunto sorseggiando sorteggiando soteriologia sovietologia spalleggiare spalleggiato spareggiando spargifiamma spazieggiare spazieggiato speakeraggio speleologico spergiurando spregiatrice sprigionando spumeggiando stagionalità stagionatore stagionatura stolidaggine stomatologia strafilaggio strapoggiare strapoggiato stringimento stronzaggine struggicuore struggigrano struggilegno struggimento stupidaggine sunteggiando supergigante svaligiatore svantaggiare svantaggiato svantaggioso taccheggiare taccheggiato tagliapoggio taglieggiare taglieggiato talassologia tanatologico tappetologia tasteggiando taumaturgico telegiornale teleologismo tenoreggiare tenoreggiato teologizzare teologizzato teratologico tergilunotto tergiversare tergiversato terminologia tesoreggiare tesoreggiato tetraplegico  tinteggiando tonneggiando tonnellaggio torneggiando torreggiando tossicologia trangugiando transigibile tratteggiare tratteggiato troneggiando turcheggiare turcheggiato uccellagione vagheggiando vassallaggio veleggiatore venereologia verdeggiando verseggiando vezzeggiando viaggiatrice vigilantismo villeggiando virginalista volteggiando vulcanologia zuccheraggio zucconaggine

Parole contenenti GI di 13 lettere accattonaggio aggiornamento aggiudicativa aggiudicativo aggiungiamovi aggiuntatrice aggiustamento aggiustatrice allobiologica allobiologico alloggiamento angioplastica antiallergica antiallergico antigiuridica antigiuridico antireligiosa antireligioso antropologica antropologico apologizzando apologizzante appoggiatesta archeggiatura archiginnasio argilloscisto arieggiamento armeggiamento arpeggiamento arpeggiatrice arrangiamento arrangiatrice artigianalità assaggiatrice astrobiologia atteggiamento attinopterigi attinotterigi autocampeggio avvantaggiare avvantaggiato baccheggiando baluginamento bambineggiare bambineggiato bamboleggiare bamboleggiato barbareggiare barbareggiato barcheggiando bastardaggine batteriologia battispiaggia beccheggiando beffeggiatore biancheggiare biancheggiato bigiornaliero biondeggiando biosociologia biotecnologia birbantaggine birboneggiare birboneggiato boccheggiando borseggiatore braccheggiare braccheggiato brandeggiando bricconaggine bromatologico buffoneggiare buffoneggiato bugiardaggine calendimaggio campeggiatore cannoneggiare cannoneggiato capeggiatrice capovolgibile carreggiabile cartilaginoso castronaggine cavalleggiero citrullaggine climatologico cocciutaggine concubinaggio congiungibile congiuntivite congiunturale conteggiabile controgirello corteggiatore cortigianelli cortigianeria cortigianesco cosmetologico crocifiggiamo crocifiggiate cronobiologia danneggiabile danneggiatore decatissaggio delegittimare delegittimato dermatologico destreggiando dialettologia digitalizzare digitalizzato dileggiatrice dirigibilista dispregiativo dispregiatore dissigillando distruggibile dottoreggiare dottoreggiato drappeggiando ecclesiologia emarginazione epidemiologia episillogismo epistemologia equipaggiando equipaggiante escatologismo escogitazione eudemonologia fannullaggine farmacologico farraginosità favoleggiando fenomenologia fiammeggiando fiancheggiare fiancheggiato fitopatologia fonomontaggio foraggiamento foraggiatrice fosforeggiare fosforeggiato fotobiologico fotomontaggio frascheggiare frascheggiato fraseggiatore frivoleggiare frivoleggiato fronteggiando fungicoltrice furoreggiando galanteggiare galanteggiato galleggiabile galvanostegia gareggiamento garzoneggiare geocronologia geomorfologia gerontologico Gianfrancesco giansenistico giapponeseria gibilterriano giganteggiare giganteggiato gigantografia gigantomachia gigantopiteco gioachimitico giocacchiando giocherellare giocherellato giocherellona giochicchiare giochicchiato giornalistese giornalistico giornalmastro giratutensili giromagnetica giureconsulto giurisdizione giuseppinismo giustificando gorgheggiando grammatologia grandeggiando guardasigilli guerreggiando idealeggiando ideologizzare ideologizzato idrobiologica idrobiologico idrogeologica idrogeologico idromassaggio illeggiadrire illeggibilità illegittimità immaginatrice immaginazione immaginereste impaginatrice impaginazione implantologia imprigionando imprigionante incoraggiando incoraggiante inesigibilità infungibilità ingaggiamento ingaggiatrice ingiallimento inginocchiare inginocchiato ingioiellando ingioiellante ingiunzionale ingiuriatrice ingiustissima intangibilità intellegibile intelligibile interagiscano interagiscono interdigitale invaginazione irraggiamento irraggieranno irragionevole irreligiosità irrigidimento istopatologia lampeggiatore largheggiando latineggiando leggicchiando leggiucchiare leggiucchiato legittimabile lessicologico libertinaggio logismografia longitudinale lussureggiare lussureggiato magazzinaggio maggiorascato maggiorazione maggioritario magistratuale malagiustizia malgiudicando maneggiamento maneggiatrice mangiabambini mangiafagioli mangiaformica mangiapolenta mangiucchiare mangiucchiato marginalmente massaggiatore messaggistica metagiuridico metallurgista metatarsalgia meteoecologia meteorologico microbiologia mineralogista moraleggiando motteggiatore mucillaginoso nettarostegio neurobiologia noleggiatrice occhieggiando occhieggiante oftalmoplegia oltraggiabile oltraggiatore ombreggiatura ondeggiamento onomasiologia ormeggiatrice ortopedagogia osteggiamento padroneggiare padroneggiato paesaggistico paganeggiante paleocologico paleontologia paleozoologia paletnologico palleggiatore panegiristico papirologista paraliturgico paralogistico parapsicologi parcheggiando pareggiamento pareggiatrice paremiologico paretimologia parteggiatore partigianeria partigianesco pasteggiabile pavoneggiando pedagogizzare pedagogizzato pedanteggiare pedanteggiato peggioramento perinatologia picchettaggio piovigginando pirateggiando plagiocefalia planetologico pneumatologia politologismo poltronaggine ponteggiatore portagioielli portaimmagini posteggiatore pregiudicando pregiudiziale prestigiatore primatologico privilegiando promagistrato propagginando prosillogismo protistologia psicobiologia punteggiatura quadriplegico radiobiologia radioecologia raggiungibile ravvolgimento reggipiccozza reggisfestone registratrice registrazione reingaggiando respingimento reumatologico riaggiustando riappigionare riappigionato ricompaginare ricompaginato ricongiungere ricongiunsero ridicolaggine riecheggiando rigalleggiare rigalleggiato rimaneggiando rimpaginatura rincoraggiare rincoraggiato ringiovanendo ringiovanirsi ringiovanisca ringiovanisce ringiovanisco rinofaringite rinolaringite rinverginando ripatteggiare ripatteggiato risommergiate ristringitura rivaleggiando rumoreggiando saccheggiando salsomaggiore satireggiando sbeffeggiando scarseggiamdo scarseggiando sceneggiatore sceneggiatura schifosaggine sciacallaggio scompaginando scoraggimento semasiologico sgarbataggine sguaiataggine signoreggiare signoreggiato sillogizzando simboleggiare simboleggiato simoneggiando sociobiologia soggiogamento soleggiamento sopraggittare sopraggittato sorteggiabile soteriologico spalleggiando spazieggiando spigionandosi splancnologia spregiudicato srugginiscono stacchinaggio stagionatrice  stoccheggiare stoccheggiato stomatologico storditaggine strapoggiando strillonaggio strozzinaggio svaligiamento svaligiatrice svantaggiando sverginamento taccheggiando taglieggiando tambureggiare tambureggiato telemessaggio telemetraggio temporeggiare temporeggiato tenoreggiando teologizzando tergiversando terminologico tesoreggiando testardaggine tinteggiatura tiranneggiare tiranneggiato tortoreggiare tortoreggiato toscaneggiare toscaneggiato tossicologico traccheggiare traccheggiato tragicommedia trangugiatore trascuraggine trascutaggine tratteggiando traumatologia travolgimento turcheggiando uniformologia vagabondaggio vagheggiatore vampireggiare vampireggiato vaneggiamento vanvereggiare vanvereggiato vaporissaggio veleggiamento veleggiatrice verseggiatore verseggiatura vessillologia vezzeggiativo videogiornale villeggiatura vitaminalogia vitaminologia volantinaggio volteggiatore vulcanologico vulvovaginale vulvovaginite

Parole contenenti GI di 14 lettere aggiudicataria aggiudicatario aggiudicazione amareggiamento amoreggiamento ancheggiamento anestesiologia angioneurotico antibloccaggio antiemorragica antiemorragico antiflogistica antiflogistico antinevralgica antinevralgico antropologismo appigionamento archeggiamento arrugginiscano arrugginiscono aspargicoltura astrobiologica astrobiologico autoparcheggio avvantaggiando avvantaggiante bambineggiando bamboleggiando barbareggiando baritoneggiare baritoneggiato batteriologico beffeggiamento beffeggiatorio beffeggiatrice biancheggiando biotecnologico birboneggiando bordeggiamento borseggiatrice braccheggiando brandeggiabile briganteggiare briganteggiato buffoneggiando campeggiatrice cannoneggiando capovolgimento caratterologia carreggiamento chilometraggio coinvolgimento conchiliologia congiungimento controimmagine corteggiamento corteggiatrice cortometraggio cronometraggio danneggiamento danneggiatrice delegittimando demodossologia demopsicologia digitalizzando disgiungimento dispregiatrice dongiovannesco dottoreggiando endocrinologia epidemiologica epidemiologico epistemologico etimologizzare etimologizzato eudemonologico fanciullaggine favoleggiatore favoreggiatore fenomenologico festeggiamento fiancheggiando filosofeggiare filosofeggiato fiosopatologia fisiopatologia fosforeggiando frangivalanghe frascheggiando fraseggiamento fraseggiatrice frivoleggiando gaglioffaggine galanteggiando galleggiamento gatteggiamento geoglaciologia geomorfologico Giambartolomei Giancristofaro giavellottista giganteggiando gigantografico giocherellando giochicchiando Giovanbattista giovanilistico giurisprudenza giustapponendo giustappongono giustificabile giustificativo giustificatore giustizialismo giustizialista gorgheggiatore grammatologico ideologizzando ideologizzante ignorantaggine illeggiadrisce imbecillaggine impareggiabile imparidigitata imparidigitato impregiudicata impregiudicato incappellaggio incoraggiatore incorreggibile indietreggiare indietreggiato ineleggibilità inginocchiando inginocchiante ingiustificata ingiustificato inimmaginabile insensataggine insommergibile interregionale inturgidimento iperboleggiare iperboleggiato irreggimentare irreggimentato irruggineranno italianeggiare italianeggiato lampeggiamento leggiucchiando legittimamente legittimazione legittimistico lungisaettante lungometraggio lussureggiando macrosporangio maggiociondolo malandrinaggio maneggiabilità mangiacassette mangiucchiando marginalizzare marginalizzato massaggiatrice mercanteggiare mercanteggiato metaforeggiare metaforeggiato metalinguaggio microbiologico microchirurgia microsporangio mielomeningite minchionaggine molleggiamento mostreggiatura motteggiamento motteggiatrice nanotecnologia neurobiologico neurochirurgia neuropatologia oltraggiatrice ombreggiamento onomasiologica onomasiologico originalissima ortopedagogica ortopedagogico padroneggiando paleoetnologia paleontologico paleopatologia paleozoologico palleggiamento palleggiatrice palpeggiamento panneggiamento panreligiosità paraetimologia parallogistico parallogizzare parallogizzato parapsicologia parassitologia parcheggiatore paretimologico parodontologia parteggiamento passeggiatrice patteggiamento pedagogizzando pedanteggiando pellegrinaggio pennelleggiare pennelleggiato plagiotropismo polisillogismo poltroneggiare poltroneggiato ponteggiatrice posteggiatrice pregiudicabile pressaforaggio prestigiatrice pretecnologico psicochirurgia psicopatologia psicopedagogia punteggiamento radicaleggiare radicaleggiato radiochirurgia radioecologico radiomessaggio radiomontaggio radiosondaggio raggiungimento raggiuntamento raggiustamento ragionevolezza regionalistico regionalizzare regionalizzato restringimento retropassaggio riappigionando riavvolgimento ricompaginando ricongiungendo ricongiungersi ricongiunzione ridicoleggiare ridicoleggiato rieleggibilità rifrangibilità rigalleggiando rimpaginazione rincoraggiando ripatteggiando risorgimentale rotondeggiante saccheggiatore sbeffeggiatore sbruffonaggine scaldaseggiole sceneggiatrice schiaffeggiare schiaffeggiato scimunitaggine scompaginatore scompaginatura scontrosaggine sconvolgimento scoraggiamento sdottoreggiare sdottoreggiato sedimentologia serpeggiamento sfacciataggine sgraziataggine simboleggiando sintomatologia smangiucchiare smangiucchiato smemorataggine sociobiologico sopraggittando sopraggiungere sopraggiunsero sopraggiuntane sopraggiuntone sottopassaggio spadroneggiare spadroneggiato spazieggiatura speleobiologia speleozoologia spiritosaggine sprigionamento stagionalmente stoccheggiando stragiudiziale stravolgimento svillaneggiare svillaneggiato svogliataggine taccheggiatore taglieggiatore tambureggiando tecnologizzare tecnologizzato tedescheggiare tedescheggiato teleologistica telepilotaggio temporeggiando tergicristallo tergiversatore termofissaggio termogiunzione terotecnologia tiranneggiando tortoreggiando toscaneggiando traccheggiando trangugiamento trangugiatrice trapiantologia tratteggiabile tratteggiatura traumatologico trinciaforaggi tromboangioite vagabondaggine vagheggiamento vagheggiatrice vampireggiando vanvereggiando verseggiatrice vetrioleggiare vetrioleggiato vezzeggiamento vibromassaggio videogiocatore volteggiatrice

Parole contenenti GI di 15 lettere anestesiologica anestesiologico antigiuridicità approvvigionare approvvigionato asparagicoltore autolegittimare autolegittimato baritoneggiando bioclimatologia biometeorologia bizantineggiare bizantineggiato boccheggiamento braccheggiatora briganteggiando caporalmaggiore caratterologico cardiochirurgia correligionario doppiogiochista elettrobiologia equipaggiamento etimologizzando etnomusicologia extragiudiziale fantasticaggine favoleggiatrice favoreggiamento favoreggiatrice fiancheggiatore filosofeggiando fisiopatologico galleggiabilità galvanostegista  giogioneggiando girodirezionale giudeocristiano giurisdizionale giuscibernetica giusnaturalismo giustificatorio giustificatrice giustificazione gorgheggiatrice guardareggitori idrometallurgia immagazzinaggio imprigionamento impuntigileremo incoraggiamento incoraggiatrice indietreggiando indietreggiante infingardaggine inginocchiatoio inginocchiatura inginocchimento inintelligibile intelligibilità interpsicologia iperboleggiando iperboleggiante irraggiungibile irreggimentando irreggimentante irrestringibile italianeggiando italianeggiante liberaleggiante macrolinguaggio macrosociologia madrigaleggiare madrigaleggiato marginalizzando mercanteggiando metaforeggiando meteorobiologia meticolosaggine microfisiologia microsociologia misticheggiante nanotecnologico neurochirurgico neurofisiologia neuropsicologia ortopedagogista paraetimologico parallogizzando parapsicologico parassitologico parodontologico pennelleggiando petrarcheggiare petrarcheggiato poltroneggiando popolareggiante pregiudizialità pregiudizievole preistoriologia promagistratura propagginazione psicofisiologia psicopatologico psicopedagogico psicosociologia radicaleggiando radiocronologia raggiungibilità ragionieristico regionalizzando ridicoleggiando riecheggiamento rimaneggiamento ringiovanimento ringiovaniscano ringiovaniscono rinverginamento risorgimentista rumoreggiamento saccheggiatrice sbalorditaggine sbeffeggiamento sbeffeggiatrice scellerataggine schiaffeggiando sciagurataggine scioperataggine scompaginatrice scompaginazione sdottoreggiando sedimentologico simboleggiabile sintomatologico smangiucchiando sommergibilista sopraggiungendo sopraggiungerne sottolinguaggio sottotitolaggio sovrappassaggio spadroneggiando spalleggiamento sregionalizzare sregionalizzato supermaggiorata svillaneggiando taccheggiatrice taglieggiamento taglieggiatrice talassobiologia tecnologizzando tedescheggiando telegiornalismo telegiornalista temporeggiatore tergiversatrice tergiversazione terotecnologico tesoreggiamento torremaggiorese trascurataggine tritaimballaggi videogiocatrice videotecnologia

Parole contenenti GI di 16 lettere antisommergibile approvvigionando approvvigionante asparagicoltrice autolegittimando autonoleggiatore autoregistratore avvantaggiamento bamboleggiamento bizantineggiando braccheggiatrice cannoneggiamento carbosiderurgico classicheggiante controspionaggio delegittimazione dendrocronologia dermatopatologia digitalizzazione farmacovigilanza fiancheggiamento fiancheggiatrice fibrocartilagine fonoregistratore ghibellineggiare ghibellineggiato giustapposizione glottocronologia ideologizzazione illeggiadriscono impareggiabilità impregiudicabile incorreggibilità ingiustificabile inimmaginabilità insommergibilità intransigibilità irragionevolezza madrigaleggiando massaggiagengive meteoropatologia michelangiolesco neurofisiologico neuropsicologico neuroradiologico orientaleggiante petrarcheggiando prestidigitatore psicofisiologico psicopedagogista psicosessuologia psicosociologico ricongiungimento ripatteggiamento scapestrataggine spensierataggine spregiudicatezza sregionalizzando tambureggiamento temporeggiamento temporeggiatrice tergilavalunotto tortoreggiamento

Parole contenenti GI di 17 lettere anticongiunturale antroposociologia approvvigionatore autonoleggiatrice elettrofisiologia fibrocartilagineo fitopaleontologia fonoregistrazione gastroenterologia ghibellineggiando giurisprudenziale giusnaturalistica glottocronologico idrometeorologica idrometeorologico inintelligibilità irraggiungibilità irreggimentazione marginalizzazione microclimatologia micrometeorologia microregistratore neurofarmacologia paleoantropologia particolareggiare particolareggiato pigiadiraspatrice prestidigitatrice prestidigitazione pseudoetimologico psicofarmacologia radarmeteorologia radioimmunologico radiometeorologia radioregistratore regionalizzazione svillaneggiamento teleregistrazione videoditeggiatura videoimpaginatore videonoleggiatore videoregistratore

Parole contenenti GI di 18 lettere  approvvigionamento approvvigionatrice cacciasommergibili dendroclimatologia elettrometallurgia girostabilizzatore giurisdizionalismo giurisdizionalista giustificazionismo giustificazionista grattugiaformaggio micropaleontologia neurofarmacologico odontostomatologia particolareggiando postrisorgimentale psicofarmacologico radarmeteorologico speleopaletnologia tergilavacristallo vibromassaggiatore videoimpaginazione videonoleggiatrice videoregistrazione

Parole contenenti GI di 19 lettere gastrodigiunostomia neuroendocrinologia speleopaleontologia tergilavaproiettore

Parole contenenti GI di 20 lettere giurisdizionalistico

Parole contenenti GI  di 24 lettere psiconeuroendocrinologia

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GI

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI. Come già detto per le schede delle nomenclature per parole di tre lettere

 e per le schede delle nomeclature per parole di quattro lettere, 

una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri. 

Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle schede illustrate, che possono anche fornire un aiuto all’arricchimento del lessico.

Classicamente le schede delle nomenclature, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…).

Qui propongo una classificazione diversa, in funzione dell’apprendimento delle varie difficoltà ortografiche presenti nella nostra lingua occupandoci ora del suono GHI.

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI

Questa è una selezione di parole italiane che presentano appunto il suono “ghi”, con diversi gradi di difficoltà; non tutte si prestano ad essere illustrate e le parole presenti nelle schede delle nomenclature sono in grassetto:

Parole di 5 lettere: ghiro, ghisa.

Parole di 6 lettere: draghi, fanghi, funghi, ghiado, ghiaia, ghibli, ghiera, ghigne, ghinea, ghirba, sorghi, terghi, unghia, volghi.

Parole di 7 lettere: aurighi, beghino, cinghia, cinghio, ghiacce, ghianda, ghiotto, ghiozzo, righine, rugghio .

Parole di 8 lettere: barzaghi, braghini, fanghino, ghiaccio, ghiaiare, ghiaiato, ghiaieto, ghiaione, ghiaioso, ghierato, ghignare, ghignata, ghignato, ghindare, ghindato, ghiretto, ghironda, inghippo, kirghiso, larghino, leghista, liturghi,  Respighi, unghiata, unghiato, unghiolo, unghione, unghiuto.

Parole di 9 lettere: aghiforme, Alighieri, braghiere, brughiera, cinghiale, cinghiata, draghista, droghiere, ganghista, ghiandaia, ghiandola, ghiandona, ghignando, ghimbarda, ghimberga, ghindando, ghingheri, ghiottone, ghirigoro, ghirlanda, inghiramo,  invaghire, Meneghino, mugghiare, mugghiato, pomologhi, portaaghi, preghiera, ringhiare, ringhiato, ringhiera, ringhioso, stregghia, unghiella, unghiello.

Parole di 10 lettere: acciughina, adunghiare, adunghiato, agghiaiare, agghiaiato, agghindare, agghindato, aghifoglia, alberghino, botteghino, fanghiccio, fanghiglia, funghicolo, ghiacciaia, ghiacciaio, ghiacciare, ghiacciato, ghiacciolo, ghibellino,  ghiribizzo, inghiaiare, inghiaiato, invaghirsi, mugghiando, neghittoso, ringhiando, singhiozzo, transfughi, unghiatura, vaghissimo.

Parole di 11 lettere: adunghiando, adunghiante, agghiaiando, agghiaiante, agghindando, agghindante, alberghiera, alberghiero, avvinghiare, avvinghiato, beghinaggio, cinghiatura, disimpieghi, ghiacciando, ghianchetto, ghiandatico, ghiandolare, ghiandoloso, ghirlandaio, ghirlandare, ghirlandato, inghiaiando, inghiaiare, Inghilterra, inghiottire, inghiottito, lettighiere lusinghiero, rimugghiare, rimugghiato, sghiacciare, schiacciato, sghimbescio, sghiribizzo, singhiozzii, singhiozzio, sogghignare, sogghignato.

Parole di 12 lettere: agghiacciare, agghiacciato, antighiaccio, avvinghiando, avvinghiante, cataloghista, ghigliottina, ghiottoneria, ghiribizzoso, ghirlandetta, inghiaiatura, inghiottendo, inghiottente, inghiottirsi, inghiottisca, inghiottisce, inghiottisco, invaghimento, Kirghizistan, monologhista, neghittosità, ranghinatore, rimugghiando, ringhiottire, ringhiottito, sghiacciando, sghignazzare, sghignazzato, singhiozzare, singhiozzato, sogghignando, tagliaunghie, tendicinghia.

Parole di 13 lettere: agghiacciando, agghiacciante, agghindamento, funghicoltore, funghicoltura, funghicultore, funghicultura, ghiacciamento, ghiandatifero, ghibellinismo, inghiottitoio, inghiottitore, inghiottonire, inghiottonito, inghirlandare, inghirlandato, invaghitosene, menefreghismo, neoghibellino, ringhiottendo, rompighiaccio, sghignazzando, singhiozzando, tranghiottire, tritaghiaccio.

Parole di 14 lettere: funghicoltrice, funghicultrice, ghigliottinare, ghigliottinato, inghiottimento, inghiottiscano, inghiottiscici, inghiottiscilo, inghiottiscimi, inghiottiscine, inghiottisciti, inghiottiscono, inghiottitrice, inghiottonendo, inghiottonirsi, inghiottonisce, inghirlandando, inghirlandante, linfoghiandola, sbattighiaccio.

Parole di 15 lettere: agghiacciamento, ghigliottinando, inghiottiscili, sghignazzamento.

Parole di 16 lettere: ghibelineggiare, ghibellineggiato, inghiottiscicelo, inghiottiscimelo, inghiottiscitelo, inghiottiscitene, inghiottiscono, linfoghiandolare, neoghibellinismo.

Parole di 17 lettere: ghibellineggiando.

Parole di 18 lettere: inghiottisciglielo, inghiottiscigliene.

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI

E queste sono le schede a colori, pronte per il download e la stampa:

Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Carte mute (solo immagini)

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Cartellini in stampato maiuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Cartellini in stampato minuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Cartellini in corsivo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Nomenclature in stampato maiuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Nomenclature in stampato minuscolo

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI
Nomenclature in corsivo

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Qui alcuni dettati ortografici: 

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Metodo Montessori schede delle nomenclature per le difficoltà ortografiche GHI

Disegni da colorare FIORI con scheda didattica e nomenclature Montessori

Disegni da colorare FIORI con scheda didattica e nomenclature Montessori per bambini della scuola primaria, anche stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature sono queste:

I fiori più comuni dei nostri prati e dei nostri giardini

viola del pensiero

Per mettersi bene in vista questo fiore ha colorato i suoi petali di colori diversi l’uno dall’altro. Le striature che convergono verso il centro indicano agli insetti la strada da seguire per raggiungere il nettare e, naturalmente, gli stami e i pistilli.

ranuncolo

I ranuncoli levano la loro corolla su uno stelo eretto, ornato di foglie palmate come le dita di una mano; sono detti anche “botton d’oro” perchè sembra abbiano racchiuso, nei loro cinque petali, tutto il colore del prezioso metallo.

ciclamino

I ciclamini hanno radice grossa, rotonda, carnosa; foglie leggermente ovali e graziosamente screziate di un verde più chiaro; fiori rosei, profumati, se cresciuti in località di alta montagna. Nell’Italia centrale e meridionale, i ciclamini hanno foglie e fiori più grandi; ma i fiori sono più pallidi e senza profumo.

petunia

La petunia è una pianta vivace che vive parecchi anni. Ha foglie pelose e fitte, fiori a forma di campana di vari colori: bianchi, rossi, violacei o azzurri.

zinnia

La zinnia proviene dal Messico ed è un fiore molto diffuso. I suoi fiori doppi o semplici, di svariatissime tinte, sbocciano solitari sulla cima di ogni ramoscello. Questo fiore adorna tutti i giardini, anche i più poveri, per la sua grande facilità di crescita e di coltivazione.

serenella o lillà

La serenella (o lillà) è molto diffusa nei giardini perchè si adatta ad ogni terreno e ad ogni posizione. Fiorisce in pannocchie all’estremità dei rami ed emette un soave profumo. I fiori bianchi o lilla sono semplici o doppi.

ortensia

L’ortensia è originaria dell’Asia. E’ un arboscello di piccole dimensioni, con foglie verdi, lucenti. Sulla cima di ogni ramo porta grandissimi fiori, disposti a corimbo, vivacissimi.

bocca di leone

Le bocche di leone sono così chiamati per la loro forma e per la caratteristica di aprirsi come una bocca se premuti leggermente ai lati; sono fiori riuniti all’estremità di steli rigidi; i colori vanno dal bianco al giallo, all’arancione, al rosa salmone, al rosa vivo, al cremisi intenso. Spesso in un unico fiore sono riuniti più colori, con un effetto curioso e piacevole.

peonia

Le peonie sono assai decorative e disposte in gran quantità nei giardini per la varietà dei colori e per la facilità di coltura. E’ un fiore di lunga durata e spesso di delicato profumo.

garofano

I garofani hanno steli diritti, fiori con corolle dei colori più vari: rosa, porporino, rosso, carneo, bianco. I fiori sono talora semplici, talora doppi, o di un solo colore o striati o punteggiati. Molte specie di questo fiore sono state introdotte dalla Cina e dal Giappone. Da questo fiore si ottengono prodotti di profumeria.

begonia

Le begonie hanno eleganza e bellezza di fogliame, magnificenza e durata di fioritura, estrema facilità di coltura. Le specie sono circa ottocento; provengono principalmente dall’America meridionale e dall’Asia.

fucsia

Graziosissima, coi rami rossicci, la fucsia può prendere forma di alberello, di piramide o di ombrello. Le foglie sono verdi nella parte superiore, sono rosseggianti al di sotto. I fiori pendono come ciondoli da un gambo leggero, che si china al loro peso. Le tinte dei fiori sono bellissime; fra esse spicca sempre un rosso vivo, che contrasta con un violetto splendido.

margherita

La margherita bianca o semplice è preferita alla doppia ed alla gialla. In terra e nei vasi forma un alberello regolare con foglie belle, tagliuzzate, d’un verde chiaro. I suoi fiori hanno i petali candidi, lunghi, distesi regolarmente attorno al centro giallo del fiore; sembrano stelle raggianti e stanno bene nei vasi sui balconi.

mughetto

Il mughetto è anche detto “giglio delle valli” ed ha belle foglie lucenti. Dal cespo verdissimo e compatto delle foglie sorgono gli steli dei fiori, graziosi e diritti, carichi di candide campanelle. Questi fiori emanano tutto attorno un soavissimo profumo.

erica

Le foglie sempreverdi dell’erica porporina spuntano a tre a tre dallo stelo; sono sottili, accartocciate per il lungo, così che sembrano aghi; i fiori color carminio, disposti ad intervalli sulla parte superiore dello stelo, pendono un poco l’uno sull’altro; hanno quattro sepali distinti; ma i petali, riuniti, formano una specie di campanellina rossa, ovale, la cui apertura ha quattro lobi. Il pistillo  è così lungo che sporge dalla bocca del fiore; intorno al pistillo, ma ben dentro al fiore, stanno otto stami.

ginestra

La ginestra cresce in cespugli fitti e con i suoi bei fiori giallo lucente mette allegria; bisogna osservarla da vicino per trovare qualche foglia su questa pianta, perchè tanto le foglie quanto i ramoscelli si sono tutti tramutati in punte acute. I fiori sono simili a quelli del pisello, di cui le ginestre sono parenti. Esiste una ginestra nana che cresce appena a fior di terra, e per le caviglie è tutt’altro che piacevole. Le ginestre contengono i semi entro piccoli baccelli bruni che, quando sono maturi, si spaccano per il lungo come quelli dei piselli; essi sono granellini duri, verde – bruni.

orchidea delle farfalle

L’orchidea delle farfalle ha due grandi foglie oblunghe vicine al terreno, uno stelo altro da 30 a 40 cm, intorno a cui sembrano raggruppate in quantità farfalline bianchicce e piumose. Se la osserviamo nell’ora del crepuscolo, la somiglianza tra i suoi fiori e le farfalle è anche maggiore; ed è molto probabile che le farfalle vere vengano più facilmente intorno a questa pianta, ingannate appunto dal suo aspetto.

pervinca

La pervinca ha un gambo strisciante con stoloni. I fiori sono a cinque petali, di colore blu chiaro. Cresce nei boschi radi e nelle siepi.

 Se possono esservi utili, qui i disegni da colorare stampabili gratuitamente in formato pdf:

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Le stelle marine carte delle nomenclature Montessori

Le stelle marine

Le stelle marine – materiale didattico e curiosità sulle stelle marine, un racconto adatto anche ai bambini più piccoli, e le carte delle nomenclature, utili dopo la presentazione della linea del tempo per la comparsa dei viventi 

( seconda lezione cosmica montessoriana)

e per la Biologia, pronte per il download e la stampa… 

pdf qui:

Le stelle marine sono tra gli organismi acquatici più conosciuti. Il loro aspetto così caratteristico, la loro simmetria, il numero e la disposizione dei loro organi sono legati in modo indissolubile al numero cinque, come del resto avviene in tutti gli echinodermi.

Il rispetto di questa regola ha avuto come conseguenza la trasformazione di certi esemplari in perfetti pentagoni, e spiega come mai le più comune stelle marine abbiano cinque braccia o almeno cinque punte. Ma ogni regola ha le sue eccezioni, e così, viaggiando di stella in stella, è possibile imbattersi in specie con quattro braccia (come la Culcita tetragona) o dodici , come la stella sole europea. Altre ne posseggono 15, 20, 25, fino ad arrivare alle 45 e più della stella antartica (Labidiaster annalatus); inoltre esistono stelle marine che si presentano con un numero di braccia diverso da esemplare ad esemplare, come avviene per la stella rossa del Mediterraneo (Echinaster sepositus) che può avere da cinque a sette braccia.

Nelle stelle marine non è possibile distinguere una destra e una sinistra, ma è possibile riconoscere un lato ventrale e un lato dorsale, che vengono chiamati lato orale e lato aborale. Lungo le braccia, in posizione ventrale, troviamo infiniti pedicelli simili a ventose che permettono alle stelle marine di camminare  e di aprire i molluschi bivalvi di cui si nutre. Un numero così elevato di pedicelli sembrerebbe poco adatto a movimenti rapidi, e infatti la maggior parte delle stelle marine ha abitudini sedentarie: alcune si muovono di non più di dieci metri in un anno, ma ci sono anche specie che raggiungono l’incredibile velocità di due metri al minuto.

Sempre dal lato ventrale, al centro del disco da cui si dipartono le braccia si trova la bocca: una stretta fessura da cui al momento del pasto viene estroflesso lo stomaco.

Il lato rivolto verso l’alto appare più uniforme, anche se sotto la sottile epidermide sono spesso visibili le placche calcaree che formano lo scheletro delle stelle marine (asteroidei). Questo scheletro è molto flessibile, perchè i tessuti che lo circondano possono essere contratti e rilasciati. Questo sistema è molto vantaggioso per le stelle marine perchè da un lato possono irrigidirsi in caso di necessità o di pericolo, e dall’altro possono deformare ed adattare il loro corpo alle irregolarità del terreno e rivoltarsi quando si rovesciano accidentalmente. Questo genere di incidente è molto comune tra le stelle marine, e sono frequenti anche le cadute: basta un’onda un po’ più impetuosa per perdere l’appiglio e ritrovarsi “a pancia in su”.

Le diverse specie hanno messo a punto tecniche diverse per rimettersi in posizione. Alcune piegano tutte le braccia verso l’altro, assumendo l’aspetto di un tulipano; in questo modo riescono a spostare il baricentro di quel tanto che serve a perdere l’equilibrio e portare una o più braccia vicino al fondale: i pedicelli allora fanno presa sul terreno e l’animale passo a passo riprende la sua posizione normale. Altre specie usano la tecnica del “tulipano rovesciato”, cioè si sollevano sulle punte delle braccia per poi ricadere su un fianco e quindi compiere le manovre spiegate prima.  Ci sono anche stelle in grado di ruotare le braccia di 180 gradi, in modo da riportare i pedicelli a contatto col terreno; una volta che si sono assicurate l’appoggio di almeno due braccia, queste stelle scivolano sotto se stesse fino a girarsi completamente. Alcune stelle impiegano per rigirarsi meno di un minuto, mentre altre possono aver bisogno di parecchie ore per riacquistare la loro posizione normale.

Ogni braccio della stella marina non è soltanto un organo locomotore, ma anche un efficiente organo di senso, capace di riconoscere il cibo al tatto e di captare la più sottile traccia odorosa lasciata da una preda. E più braccia ci sono, maggiore è la superficie che può essere esplorata.

Alimenti preferiti delle stelle marine sono i molluschi bivalvi, come mitili, telline, vongole, ecc…, con una predilezione per le ostriche. Gli allevatori di ostriche, per i quali gli asteroidei sono da sempre un vero flagello, erano convinti che le stelle marine avessero la diabolica capacità di sorprendere i loro pregiati molluschi e di essere addirittura capaci di ipnotizzarli, ma questo è impossibile perchè anche se è vero che le stelle marine hanno degli occhi molto rudimentali posti sulla punta delle braccia, che si presentano come macchioline di colore rosso vivo, le ostriche sono completamente cieche.

In realtà le stelle marine si procurano il pasto ricorrendo ad una tecnica molto faticosa e per nulla misteriosa. Una volta individuata la preda, la stella la avvolge con le sue braccia facendo aderire i pedicelli alle valve chiuse, che cominciano ad essere sottoposte ad una forza  di trazione che raggiunge anche i 4 chili. Con questa tecnica una comune stella rossa riesce ad aprire e mangiare una vongola in poco meno di 30 minuti; il termine “aprire” però non è del tutto esatto: alla stella infatti non serve divaricare di molto le valve del mollusco, ma bastano pochi millimetri perchè il suo stomaco estroflesso venga fatto scivolare all’interno della conchiglia e cominci a digerire la saporita polpa del mollusco.

Il processo di digestione richiede otto ore, ma alcune specie hanno una digestione che può durare anche quindici giorni.

Ci sono anche stelle marine che si accontentano di succhiare i polipi dei coralli o di filtrare il plancton, ed altre ancora che inghiottono il cibo con la bocca: alcune sono in grado di mangiare i ricci di mare interi senza preoccuparsi delle spine, e in alcuni casi la preda ingerita intera forma una protuberanza visibile attraverso l’epidermide, e può anche succedere che qualche pasto possa risultare fatale alla stella, che finisce con l’essere perforata da cibi troppo appuntiti.

Tra i nemici naturali delle stelle marine c’è il tritone di mare. E meno male, altrimenti le stelle marine rischierebbero di diventare infestanti, anche grazie alla loro straordinaria capacità rigenerativa. Se una stella perde un braccio o si rompe a metà, non c’è da preoccuparsi: dopo qualche tempo avrete di fronte a voi una stella identica all’originale,  e forse anche più di una, visto che questo sistema viene usato, da alcune specie, per riprodursi.

Anche se la riproduzione può avvenire in questo modo, normalmente avviene con l’incontro tra uova e spermatozoi che femmine e maschi emettono contemporaneamente, per far sì che la fecondazione abbia la massima possibilità di successo.  Ci sono però specie che depongono le uova in luoghi riparati sotto le pietre, e altre che addirittura covano le uova ospitandole in cavità particolari del loro corpo, o anche del proprio stomaco, rimanendo nascoste fino alla schiusa e portando poi i cuccioli appena nati con sè per un certo periodo di tempo.

L’autotomia, cioè l’amputazione volontaria di un arto (come accade ad esempio per la coda della lucertola), può essere provocata da una forte eccitazione, da una ferita, dall’esposizione all’aria (molte stelle portate in superficie perdono in breve le braccia), o dalla necessità di sfuggire a un assalitore. La rottura avviene in un punto preciso, detto di minima resistenza, e comporta la fuoriuscita di parte degli organi interni e dei liquidi organici che viene subito arrestata dalla rapida chiusura dei lembi della ferita.

La stella, inchiodato al substrato con i pedicelli l’arto di cui si vuole separare, si muove in direzione opposta fino a quando l’arto si stacca. Può sembrare orribile, ma non dimentichiamo che per l’animale spesso significa la salvezza. La ricostruzione del braccio mancante inizia dopo pochi giorni, in alcune specie dopo sei – sette settimane. La prima parte che viene ricostruita è la punta dell’arto, con le cellule visive, cui fanno seguito i primi pedicelli.

Internamente le parti mancanti si formano a partire dai residui degli organi strappati; così l’apparato digerente ricostruirà se stesso e l’apparato acquifero non sarà da meno. In questo modo, piano piano, (può occorrere più di un anno perchè un arto raggiunga le dimensioni originarie) il nuovo braccio germoglierà esattamente come accade tra le piante.

Si conoscono circa 1600 specie diverse di stella marina, suddivise in 300 generi, sparpagliate in tutti i mari e in tutti gli oceani, dalle acque fredde dell’Artide e dell’Antartide a quelle calde dei mari tropicali. Esistono anche stelle marine che vivono a grande profondità (anche 7000 metri), ed anche se le condizioni che si trovano in questo ambiente richiedono particolari adattamenti, queste stelle marine non cambiano di molto nel loro aspetto in cui compare sempre la simmetria e il numero cinque.


RACCONTO

Quando le stelle caddero dal cielo

All’inizio dei tempi, quando non tutto era come adesso, le stelle marine non esistevano. Esistevano soltanto delle piccole stelle in cielo, ma molto vicine alla terra.

Tutti sanno che con il sorgere dell’alba gli astri scompaiono e si ritirano nei loro appartamenti, ma una mattina le piccole stelline, abbagliate da un sole più radioso del solito, si sbagliarono e finirono in mare.

Il mare era quel giorno blu come il cielo dei giorni più belli: qui le stelline incontrarono un re buonissimo, Nettuno, re del mare appunto che, accettando la loro supplica le trasformò in esseri viventi.

Da allora si chiamano stelle marine, perchè rappresentano l’immenso cielo nel grande mare.


Fonte consultata: rivista AQVA numero 46 – maggio 1990

Nomenclature Montessori e lezione in tre tempi

 Nomenclature Montessori e lezione in tre tempi

Nomenclature Montessori – Nel metodo Montessori possiamo chiamare “presentazioni” quei semplici procedimenti che si utilizzano per illustrare l’uso di un dato materiale (ad esempio la torre rosa, le spolette dei colori, ecc..) al bambino. Per “lezione” intendiamo invece un altro tipo di intervento, volto a determinare meglio le idee del bambino insegnando una esatta nomenclatura.

Col termine “lezione”, però, non intendiamo quello che si intende comunemente: nel metodo Montessori la “lezione” non ha lo scopo di illustrare verbalmente un concetto affinchè esso venga assimilato dal bambino.  I concetti, col metodo Montessori, vengono interiorizzati spontaneamente e per proprio sforzo attraverso l’uso dei materiali, perciò la “lezione” ha solo il compito di far conoscere il nome relativo ad ogni dettaglio delle conoscenze acquisite, la corretta nomenclatura, appunto.

Le “lezioni”, le nomenclature, hanno un carattere del tutto particolare:
– sono estremamente brevi ed hanno tanto più valore quante più parole possono risparmiare;
– sono semplici, perché sono limitate al dare una parola esatta a un oggetto reale e presente;
– sono obiettive, cioè si rivolgono come raggi di un riflettore sull’oggetto da illustrare, facendo risaltare esso solo.

I tre principi che guidano la “lezione” insomma, sono concisione, chiarezza e obiettività.

Non si punta in alcun modo ad attirare l’attenzione del bambino sulla persona che insegna, ma esclusivamente sull’oggetto, sull’ambiente. La lezione è un richiamo verso l’ambiente, come sono richiami verso l’ambiente i materiali di apprendimento.

Il Seguin, nel suo metodo per l’educazione dei bambini con bisogni speciali, aveva usato per far apprendere loro  il nome delle cose, un procedimento psicologico che nella pratica è assai efficace anche coi bambini piccoli; nel metodo Montessori chiamiamo questo metodo LEZIONE IN TRE TEMPI.

NOMENCLATURE MONTESSORI – DARE ALL’OGGETTO IL SUO NOME

PRIMO TEMPO –  Supponiamo di voler insegnare i nomi dei colori. Per prima cosa cercheremo di attirare l’attenzione del bambino sull’oggetto. Ad esempio diremo “Angelo, guarda…”, e mostrando un oggetto rosso diremo “Questo è ROSSO” , pronunciando la parola “rosso” a voce più alta delle altre, lentamente e con chiarezza. Poi mostreremo un altro colore, dicendo ad esempio “Questo è VERDE”. Quindi ripeteremo più volte i nomi dei colori, indicando sempre al bambino l’oggetto corrispondente: “Rosso! Rosso! Rosso!” “Verde! Verde! Verde!”. Il primo tempo deve consistere semplicemente nel provocare l’associazione del nome con l’oggetto, o con l’idea astratta che il nome rappresenta.

SECONDO TEMPO –  Verifichiamo che il bambino sia ora in grado di riconosce il nome di ogni oggetto. Per farlo, ad esempio, potremo dire al bambino:  “Dammi il rosso!”, “Dammi il turchino!”. Se la prova riesce, potremo continuare giocosamente a chiedere oggetti su oggetti; chiedendo al bambino  due e più volte si seguito lo stesso oggetto e poi cambiando a sorpresa, il bambino si divertirà e nello stesso tempo le parole si fisseranno  stabilmente nella sua memoria. Questo genere di esercizi può sembrare superfluo per parole così comuni e conosciute come i nomi dei colori, ma quando si tratterà di insegnare parole non d’uso comune come “trapezio”, “pentagono”, ecc…,  il secondo tempo della lezione Montessorì dà l’opportunità di ripetere molte volte le parole che si vogliono far memorizzare al bambino. L’insegnante deve sempre verificare che la sua lezione abbia raggiunto l’obiettivo previsto. Lo scopo del secondo tempo della lezione sarà quello di assicurarsi che il nome è, nella mente del bambino, associato all’oggetto. Lasciando passare un breve periodo di silenzio tra primo tempo e verifica, si chiederà al bambino, pronunciando lentamente e in modo molto chiaro il nome o l’aggettivo che abbiamo insegnato: “Qual è verde, qual è rosso?”. Il bambino punterà l’oggetto con il dito, e l’insegnante saprà se ha fatto l’associazione desiderata. Se non l’ha fatta non lo deve correggere, ma deve sospendere la sua lezione, per poi riprenderla di nuovo un altro giorno. In effetti, se il bambino non è riuscito significa che non era in quel momento pronto per l’associazione e dobbiamo quindi scegliere un altro momento. Se gli si dicesse: “No, hai fatto un errore”, tutte queste parole, che essendo una forma di rimprovero hanno maggior forza delle parole “verde” e “rosso”, rimarrebbero nella mente del bambino ritardando l’apprendimento dei nomi. Al contrario, il silenzio che segue l’errore lascia il campo libero, e la lezione successiva potrà avere successo.

TERZO TEMPO – Alla fine del processo, resterà da verificare che il bambino abbia imparato il nome dell’oggetto. Infatti si può “riconoscere” una parola, ma senza ancora essere in grado di pronunciarla volontariamente.  Se il bambino non ha commesso alcun errore, l’insegnante può provocare l’attività motoria corrispondente all’idea dell’oggetto cioè, nel nostro esempio, la pronuncia del nome.Chiederemo dunque al bambino, mostrando uno degli oggetti: “Com’è questo?”, e se il bambino risponderà giustamente: “Rosso!”, “Verde!” ecc…,  potremo considerare la lezione conclusa con successo.


La LEZIONE IN TRE TEMPI ha carattere strettamente individuale, e secondo Maria Montessori dovrebbe avere la forma di una conversazione intima tra il maestro e il bambino.

La lezione in tre tempi per la nomenclatura degli oggetti verrà tenuta ogni volta che il bambino, facendo esperienza coi materiali e con l’ambiente, avrà riconosciuto oggetti e differenze di qualità tra gli oggetti. Ogni volta che avverrà, si potrà intervenire per fissare l’idea alla parola corrispondente.

Ad esempio, dopo che un bambino ha giocato a lungo con la TORRE ROSA, potremo avvicinarci a lui, prendere il cubo più piccolo ed il più grande della torre, e mostrandoglieli potremo dire: “Questo è grande”; “Questo è piccolo”; poi pronunciare le due parole “grande” e “piccolo” più volte di seguito; infine potremo chiedere “Dammi il grande“, “Dammi il piccolo”. Infine  indicheremo alternativamente gli oggetti chiedendo:  “Com’è questo?”. E il bambino risponderà: “Grande” “Piccolo”. Ora non resterà che creare occasioni perchè il bambino abbia la possibilità di ripetere molte volte le parole apprese, per arrivare ad una pronuncia chiara ed accurata.

Proseguendo nell’esempio, chiameremo col bambino “grandi” e “piccoli” oggetti che differiscono soltanto per dimensione, mantenendo forma identica (ad esempio i cubi della torre rosa, appunto). Chiameremo invece “grossi” e “sottili oggetti che hanno stessa lunghezza ma diversa sezione trasversale, come ad esempio avviene con la SCALA MARRONE:

1° tempo – Nomenclatura:  “Questo è grosso”, “Questo è sottile”.

2° tempo – Riconoscimento: “Dammi il grosso”, “Dammi il sottile”.

3° tempo – Pronuncia della parola: “Com’è questo?”

Dopo queste lezioni, potremo spargere i pezzi della scala marrone sul tappeto, e chiedere ad esempio al bambino: “Dammi il più grosso di tutti”, mettere l’oggetto selezionato fuori dal tappeto e chiedere ancora di cercare il pezzo più grosso tra quelli rimasti sul tappeto, e così via.

Con le aste della lunghezza diremo che gli oggetti sono  “lungo” e “corto”, con i cilindri degli incastri solidi diremo che gli oggetti sono  “alto” e “basso”; oppure “largo” e “stretto”.

Il bambino, in questo modo,  acquisirà una grande accuratezza nell’uso delle parole. Per mezzo di queste lezioni il bambino imparerà a conoscere molte parole: grande, piccolo; grosso, sottile; lungo, corto; scuro, chiaro; ruvido, liscio; pesante, leggero; bollente, caldo, tiepido; e i nomi di molti colori e di forme geometriche.

Tali parole non si riferiranno ad un particolare oggetto, ma si tratterà di concetti generalizzabili. Infatti, il nome viene appreso dopo un lungo esercizio individuale nel quale il bambino, concentrando la sua attenzione su qualità diverse degli oggetti, ha fatto comparazioni, ha ragionato e formato giudizi, fino ad acquisire capacità discriminative che prima non possedeva. In una parola, egli avrà affinato i suoi sensi e le sue osservazioni sulle cose saranno complete e pertinenti.

Ricapitolando possiamo dire che gli esercizi sensoriali costituiscono una forma di autoeducazione per i bambini e, se ripetuti molte volte, portano ad un perfezionamento dei suoi  processi psicosensoriali.

L’adulto deve soltanto accompagnare il bambino dalla sensazione all’idea, dal concreto all’astratto; in altre parole, deve limitare il campo di coscienza del bambino al solo oggetto della lezione, come, durante l’educazione sensoriale, ha isolato il senso che voleva che il bambino esercitasse. E una parte importante del lavoro dell’adulto è insegnare una nomenclatura esatta.

Perché dovremmo considerare prematuro insegnare al bambino le parole cerchio, quadrato, ovale, quando nella sua casa sente più volte queste parole, quando sente i genitori parlare della tavola quadrata, del tavolo ovale, ecc…?

Dovremmo riflettere sul fatto che molte volte un bambino, lasciato a se stesso, fa uno sforzo eccessivo per comprendere il linguaggio degli adulti e il significato delle cose che lo riguardano. Un’istruzione razionale evita tale sforzo e quindi non stanca il bambino, anzi lo solleva e soddisfa il suo desiderio di conoscenza.

E’ un pregiudizio il pensare che il bambino lasciato a se stesso dia riposo assoluto alla sua mente, perché al contrario egli compie uno sforzo enorme nel cercare di comprendere da solo e imitare.

Le istruzioni date ai bambini piccoli dovrebbero essere dirette a diminuire questo sforzo mal diretto, trasformandolo in piacere per la conquista.

Nomenclature Montessori – Esempi di carte delle nomenclature per lo sviluppo del linguaggio

Le lezioni di nomenclatura possono essere sviluppate anche attraverso le CARTE DELLE NOMENCLATURE; alcune idee che possono ispirarvi nell’autoproduzione:

Nomenclature Montessori – Carte tematiche

quelle classiche riguardano le parti del corpo, gli ambienti della casa, gli animali, i giochi, ecc…

Nomenclature Montessori  – Gli opposti

Preparare una serie di schede che illustrino concetti opposti (felice-triste, secco-umido,…).
Mescolare le carte, prenderne una, disporre le altre sul tappeto e chiedere al bambino di trovare il suo opposto.
Formare tutte le coppie.
Questo esercizio sviluppa la capacità di percepire le relazioni di opposizione, affina la discriminazione visiva e la capacità di interpretazione delle immagini, arricchisce il vocabolario e la comprensione dei significati delle parole, favorisce il pensiero creativo.

Nomenclature Montessori  – Caccia alla rima

Preparare una serie di schede illustrate con parole che possano essere accoppiate per far rima tra loro, cioè che terminano con lo stesso suono, e invitare il bambino ad accoppiarle.

Nomenclature Montessori  – Raggruppamenti

Preparare due serie di schede illustrate, una serie rappresenta le carte di comando, l’altra le carte abbinabili in base a una data caratteristica (ad esempio forbici e cose che si tagliano con le forbici, nido e animali che fanno il nido, ecc…).
In bambino dovrà formare correttamente i gruppi e nominare gli oggetti.

Nomenclature Montessori – Classificazioni

Preparare due set di carte: le carte di controllo che raffigurano chiaramente degli oggetti tipo nave, automobile, cappello; le carte da abbinare che raffigurano tipi diversi di automobili, cappelli o navi.
Il bambino dovrà formare correttamente i gruppi e nominare gli oggetti.

Carte delle nomenclature per la scrittura e la lettura

Una volta che il bambino ha fatto molti esercizi di composizione di parole per dettatura con l’alfabeto mobile, è pronto per gli esercizi di  autodettatura, cioè per comporre autonomamente parole che egli stesso ha pensato, senza averle sentite dalla voce di altri.

Esistono molte possibilità per favorire questo genere di esercizio, una può essere quella di preparare delle carte illustrate, che possono anche fornire un ulteriore aiuto all’arricchimento del lessico. Classicamente le carte delle nomenclature Montessori, a questo secondo scopo, sono organizzate per aree tematiche (animali domestici, casa, abbigliamento, mezzi di trasporto, ecc…), ma si possono proporre anche classificazioni diverse, ad esempio per  lunghezza della parola (parole di tre lettere, di quattro lettere, ecc…) o per difficoltà ortografica (parole con chi, parole con ci, parole con gli, ecc…).

1. per i soli esercizi di autodettatura, possiamo stampare una copia delle schede, nel carattere scelto per l’alfabeto mobile (corsivo o stampato minuscolo), ritagliare e ripiegare la parte che contiene la parola scritta. In questo modo il bambino può comporre la parola guardando l’immagine, e in seguito controllare il suo lavoro girando la carta:

2. per i classici esercizi di nomenclatura, stampare due copie del carattere scelto, ritagliare e se volete plastificare. Lasciare per ogni coppia di schede uguali una copia intera (immagine e parola, “scheda parlata”) e una separata (ritagliare l’immagine e la parola a parte, “scheda muta”). Sarebbe meglio incollare le schede su due cartoncini di uguale dimensione, soprattutto per i bambini più piccoli.

Mettere tutto in una cartellina o una busta, a disposizione del bambino. Il bambino porterà la cartellina su un tappeto abbastanza grande, e comincerà disponendo in basso a destra la pila di schede mute, la pila di schede parlate, e i cartellini.

Quindi, partendo dalla parte del tappeto in alto a sinistra, dispone una sotto l’altra tutte le schede mute, formando una fila verticale. Quindi prende una ad una le schede parlate, e una ad una le dispone a destra delle schede mute corrispondenti. In ultimo posiziona i cartellini.

3. L’esercizio di nomenclatura può essere variato preparando schede parlate in stampato minuscolo, e schede mute coi cartellini in corsivo (o viceversa), per l’appaiamento carattere stampato – corsivo.

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