Tintura naturale delle uova

Quest’anno per Pasqua abbiamo sperimentato la tintura naturale delle uova, e questa esperienza ci ha stimolati poi a fare ricerche nel campo dell’estrazione di pigmenti vegetali naturali per realizzare pigmenti in polvere, pastelli a cera ed acquerelli. Ne parleremo nei prossimi giorni…

… ma torniamo alle uova.

La prima cosa da fare è lavare i gusci delle uova con dell’aceto.

Poi prepariamo i pentolini per i bagni di tintura: noi abbiamo bollito bucce di cipolla dorata, succo di mirtillo, foglie d’acero e cavolo viola. Non servono proporzioni e ricette: tutto dipende dall’intensità del colore che si vuole ottenere e dal numero di uova che desideriamo tingere.

Scegliamo foglioline tenere e petali leggeri di fiori da mettere a disposizione dei bambini insieme a delle ciotoline d’acqua: le foglie e i fiori aderiranno semplicemente al guscio con poca acqua

Se i bambini sono piccoli, consiglio di utilizzare uova già sode, per limitare rotture e altri incidenti

Quando i bambini hanno completato il loro lavoro, dovremo avvolgere ogni uovo in un rettangolo ritagliato da una calza di nylon e chiuderlo “a caramella”

Immergiamo delicatamente le uova nel bagno di tintura e facciamo bollire per almeno 10 minuti

Dopo la bollitura togliamo le uova dalla pentola e lasciamole raffreddare.

A questo punto i bambini possono rimuovere il nylon, pulire le uova da foglie e fiori e lucidarle con l’olio di oliva

E questo è il risultato finale:

Per donarle alle famiglie abbiamo confezionato un cestino in cartapesta:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Lavoretti per Pasqua: uova decorate – 30 e più progetti

Lavoretti per Pasqua: uova decorate – 30 e più progetti. Una collezione di progetti sul tema “uovo di Pasqua” per la scuola d’infanzia e primaria: tecniche per tingere con ingredienti naturali, coi coloranti alimentari, uova trasformate in personaggi, in biglietti d’auguri, in decorazioni per la scuola e la casa; idee per la merenda, e molto altro…

1

1. Uova decorate con colori alimentari e colla a caldo.

Bisogna bollire le uova, quindi farle raffreddare e applicare la colla a caldo creando disegni a piacere. Per evitare di scottarsi è utile mettere le uova nella loro confezione di cartone.

Quando la colla si è rappresa, immergere le uova nel primo colorante per il tempo necessario, quindi far asciugare, rimuovere la colla a caldo, applicare un secondo disegno di colla a caldo ed immergere in un secondo colorante, e via così.

Tutorial di http://creativeconnectionsforkids.com

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2

2. metodi di tintura delle uova con ingredienti naturali di http://www.marthastewart.com.

Giallo oro: (deep gold) far bollire le uova in soluzione di curcuma e due cucchiai di aceto per 30 minuti.

Terra di Siena: (Sienna) far bollire le uova in soluzione di cipolle rosse e due cucchiai di aceto per 30 minuti.

Marrone scuro: (dark rich brown) far bollire le uova nel caffè nero e due cucchiai di aceto per 30 minuti.

Giallo chiaro: (pale yellow) mettere a bagno le uova  in soluzione a temperatura ambiente di curcuma e due cucchiai di aceto per 30 minuti.

Arancio: (orange) immergere le uova  in soluzione a temperatura ambiente di cipolla rossa e due cucchiai di aceto per 30 minuti.

Marrone chiaro: (light brown) immergere le uova  nel caffè nero e due cucchiai di aceto per 30 minuti

Rosa chiaro: (light pink) immergere le uova in soluzione a temperatura ambiente di barbabietola e due cucchiai di aceto per 30 minuti.

Azzurro: (light blue) immergere le uova  in soluzione a temperatura ambiente di cavolo rosso e due cucchiai di aceto per 30 minuti.

Blu: (royal blue) immergere le uova  in soluzione a temperatura ambiente di cavolo rosso e due cucchiai di aceto per una notte.

Lilla: (lavender) immergere le uova  in soluzione a temperatura ambiente di barbabietola e due cucchiai di aceto per 30 minuti, quindi immergerle per altri 30 secondi in soluzione di cavolo rosso.

Verdino: (chartreuse) immergere le uova  in soluzione a temperatura ambiente di curcuma e due cucchiai di aceto per 30 minuti, quindi immergerle per altri 5 secondi in soluzione di cavolo rosso.

Rosa salmone: (salmon) immergere le uova  in soluzione a temperatura ambiente di curcuma e due cucchiai di aceto per 30 minuti, quindi immergerle per altri 30 minuti in soluzione di cipolla rossa.

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3. ovetto travestito da ape, di http://ofpinksandfairytales.blogspot.it

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4. uova travestite, soggetti vari, di http://katherinemariephotography.com

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5. uova da decorare coi gessetti, dipinte con la vernice lavagna, idea di http://www.everythingetsy.com

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6. uova marmorizzate, tutorial di http://www.marthastewart.com.

In una prima ciotola versare 3 tazze d’acqua tiepida, 2 cucchiai di aceto, e del colorante alimentare, e immergere l’uovo fino ad ottenere il colore desiderato.

Togliere l’uovo dalla soluzione ed asciugarlo un po’.

In una seconda ciotola, poco profonda, preparare una soluzione di colorante aceto e acqua, scegliendo un colore più scuro, e aggiungere un cucchiaio di olio di oliva.

Con una forchetta creare dei vortici di olio sulla superficie della soluzione, ed appoggiare l’uovo facendolo un po’ rotolare.

Tamponare con carta da cucina e lasciar asciugare.

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7. uova “animate”, molte altre idee qui: http://inspirationfeed.com

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8. candeline nel guscio d’uovo, di http://www.flickr.com

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9. uovo realizzato con tempera data a rullo su sagoma creata col nastro adesivo, di:
http://www.notimeforflashcards.com

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10. uova decorate con la tecnica del decoupage (tovaglioli di carta e colla vinilica diluita con acqua), di http://www.marthastewart.com

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11. Uova decorate trasferendo il disegno di una cravatta sul guscio, tutorial di http://www.ourbestbites.com. Serve una cravatta 100% seta.

Scucire la cravatta scelta, tagliarla in pezzi sufficienti ad avvolgere le uova.

Avvolgere e legare con uno spago, quindi rivestire ulteriormente con una pezzetta di cotone bianco e legare anche questa.

Mettere le uova in una pentola, coprire con acqua, aggiungere 4 cucchiai di aceto e portare ad ebollizione.

Dopo circa 20 minuti rimuovere le uova, farle raffreddare, rimuovere le stoffe e sorpresa!

Il disegno si sarà trasferito sul guscio.

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12. memory da colorare, stampa gratuita qui http://go.tipjunkie.com

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13. uova puzzle, modello gratuito di http://go.tipjunkie.com

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14. uovo di cartoncino forato lungo il bordo per il gioco dentro-fuori, di http://go.tipjunkie.com

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15. uova a strisce. Avvolgere le uova sode con fasce elastiche  di gomma, immergere nel primo colorante, rimuovere alcuni elastici ed immergere nel secondo colorante, poi rimuoverne altri, e così via.

Tutorial di http://sandytoesandpopsicles.blogspot.it

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16. bellissima idea per un biglietto a sorpresa, di http://elephantine.typepad.com/

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17. ghirlanda di uova, di http://www.marthastewart.com

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18. brownie nei gusci d’uovo. Tutorial e ricetta di http://www.larecetadelafelicidad.com/

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19. le uova belle calde di bollitura possono essere decorate in modo splendido coi pastelli a cera. Tutorial di http://familyfun.go.com

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20. uovo tridimensionale in cartoncino di http://familyfun.go.com/easter.

Si tagliano tre sagome di uovo, si piegano a metà nel senso della lunghezza e si incollano tra loro, quindi si decorano con strisce colorate.

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21

21. Uovo di cartoncino. Ritagliate l’uovo, posatelo su una tovaglia di plastica o un pezzo di carta forno, e per prima cosa fate disegnare o scrivere sull’uovo con un pastello a cera bianco.

Il bambino poi spruzzerà qualche goccia di  colorante alimentare e si divertirà a vedere come il colore si diffonde spruzzandovi sopra dell’acqua con un normale spruzzino, senza esagerare…

Tutorial di http://www.classifiedmom.com

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22. uovo travestito da agnellino, di http://familyfun.go.com

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23. uovo travestito da ape, di http://familyfun.go.com/

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24. uovo travestito da uccellino, di http://familyfun.go.com

25. uova sode marmorizzate, tutorial : http://www.lapappadolce.net/

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26. uovo travestito da colomba, di http://familyfun.go.com

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27. uova portafiori, di http://www.delish.com

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28

28. uova ritagliate nel cartone decorate con la tecnica della schiuma da barba di http://littlewondersdays.blogspot.it.

In un vassoio spruzzate della schiuma da barba, poi mettete qua e là qualche goccia di colore a tempera o acrilico.

Muovete il colore nella schiuma con un bastoncino, quindi prendete il vostro uovo e posatelo sulla schiuma colorata, premendo un po’.

Rimuovete l’uovo, fatelo asciugare un po’, poi rimuovete l’eccesso di schiuma: il colore resterà stampato sul cartone.

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29. uova decorate di pizzo di http://www.thecoterieblog.com.

Immergete le uova nel colorante dopo aver legato attorno al guscio del pizzo.

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30. uovo travestito da alieno, di http://family.go.com

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31

31. uova decorate scrivendo o disegnando prima con pastello a cera bianco, ed immergendo poi nel colorante. Di http://www.marthastewart.com

32

32. bellissimo progetto. Raccogliete foglie e fiori e, ancora freschi appoggiateli ai gusci delle uova, eventualmente aiutandovi con un goccio di colla da carta.

Fissate avvolgendo l’uovo in un pezzo di calza di nylon e chiudendo con uno spago.

Fate bollire nel colorante naturale o artificiale scelto, fate raffreddare, togliete la calza, le foglie ed i fiori.

Via http://www.duitang.com.

La collezione continua qui:

Poesie e filastrocche per Pasqua

Poesie e filastrocche per Pasqua – una raccolta di poesie e filastrocche a tema, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

La sorpresa
Son di zucchero?
Son vere?
Hanno il tuorlo
o la sorpresa?
Zitti zitti miei bambini,
che ci son dentro i pulcini.
Spunta un becco
poi un ciuffetto
una zampina
una codina.
Quanti!
E in quell’uovo
cosa c’è?
La sorpresa, la sorpresa!
Non ci credi? Sì davvero!
Un pulcino tutto nero! (K. Jackson)

Pasqua
Che chiasso c’è nell’aria
che si svaria
in mille suoni?
Son canzoni
vagabonde,
come l’onde,
che si perdono nel cielo
con un velo
di sonora poesia,
dolce e pia.
Sono accordi di campane,
cori striduli di rane;
gridi allegri di monelli
su le piazze e dentro l’aia.
Son risate di grondaie,
animate
da nidiate,
di festosi passerotti;
son strambotti
musicali,
batter d’ali… (M. Argante)

Resurrezione
Che hanno le campane
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
E’ un inno senza fine
or d’oro, ora d’argento
nell’ombre mattutine… (G. Pascoli)

Pasqua
A festoni la grigia paretaria
come un bimba gracile s’affaccia
ai muri della casa centenaria.
Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, che lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia,
quand’ecco dai polla, sereno e nuovo,
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l’antica favola dell’uovo. (G. Gozzano)

Pasqua
La gemma priì, dal pesco, un occhiolino;
vide il cielo turchino
e il sol di primavera,
si ridestò, leggera…
dopo il suo lungo sonno un roseo fiore
donò al suo ramo.
Allora tutta la schiera
dei ciliegi, dei mandorli, dei meli,
su verso i puri cieli
gettò petali bianchi e profumati,
lievi come carezza,
cantando con la brezza:
“O sole, o primavera, ben tornati!”
Passò il vento ridendo gaiamente
e destò, la campana del villaggio:
“Oh, si avvicina maggio!”
e din don dan si dette a scampanare
din don! Din dan!
Erano così chiare,
fresche, squillanti, trepide, sonore
le sue note canore!
Uomini, donne, bimbi in allegrezza
di nuova vita, in un con la natura
gettarono alla pura
aria, al sereno cielo il nuovo canto!
Pasqua, il suo dolce incanto
dona alla terra che sorride e tace
per troppa gioia!
E la Pasqua parlò: “Con voi sia pace!” (Hedda)

Pasqua
E’ Pasqua stamattina,
per questo la collina
si sveglia tutta in fiore.
L’argento degli ulivi
illumina i declivi:
ogni fontana aspetta
con l’acqua benedetta;
campane e campanelle
sono tutte sorelle;
festose, umili, chiare
cominciano a cantare. (D. Rebucci)

Pasqua
Din don dan: le campane
nell’azzurro pasquale
hanno un tono cordiale,
quasi di voci umane.
Che cosa farai, tu,
di nuovo e di fecondo?
Con sua cert’aria scaltra
la gallinella arzilla
prima da una pupilla
ti guarda e poi dall’altra,
e dice: “Ho fatto l’uovo
pasquale, coccodè.
Adesso tocca a te,
cot cot, a far del nuovo!”
Uscita dall’ovile
la pecora brucando
fa un belato blando
tra attonito e gentile:
“Be-eh, vi ho fatto dono
dei miei figlioli cari,
e tu non ti prepari
a un sacrificio buono?”
La colomba nel sole
con aria un poco tronfia
tuba dalla rigonfia
gola le sue parole:
“Io sono dell’amore
il simbolo, glu glu.
Ma, rissosetto, tu
cos’hai in fondo al cuore?”
Una mano cortese
a capo del tuo letto
un fragile rametto
di fresco ulivo appese,
e, se ogni cosa tace,
non sembra dire anch’esso
un non so che, sommesso,
di dolcezza e di pace? (F. Bianchi)

Giorno benedetto
Il passero all’alba
cinguetta sopra il tetto:
-Di Pasqua, ecco, è spuntato
il giorno benedetto!
Ed il ramo fiorito
del pesco, giù, nell’orto,
fremendo all’aria lieve
dice: -Gesù è risorto.
Lo festeggia l’aprile
col verde, i fiori, il sole;
coll’aria che ha un profumo
di tenere viole.
E di mille campane
s’ode il festoso suono,
che al cuor dell’uomo parla
di amor, pace e perdono. (M. Bernardini)

Pasqua
-Uscite, uscite!- dice allegro il sole;
-volete star in casa ad ammuffire?
Tra l’erba nova olezzano le viole
e tornan tutti i rami a rinverdire.
-Uscite, uscite!- cantano gli uccelli;
-ogni nido, ogni zolla si ridesta,
la terra, il cielo, il mar son tanto belli;
e prati e colli son vestiti a festa.
Inni giocondi canta lieto il core,
e la parola del rancor si tace;
torna la Pasqua, festa dell’amore,
che ci vuol tutti buoni e tutti in pace. (A. C. Pertile)

Campane di Pasqua
Per l’aria si spande la voce
del pio campanile.
Squillate in letizia, campane,
che è festa d’amore nel cielo!
In terra, tra i solchi, lo stelo
matura del pane.
So so quel che dite a rintocchi
– La pace… il perdono… la fede…- (L. Rinaldi)

La domenica dell’ulivo
Han compiuto in questo dì gli uccelli
il nido (oggi è la festa dell’ulivo)
con foglie secche, radiche, fuscelli;
quel sul cipresso, questo sull’alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d’un rivo,
nell’ombra mossa d’un tremolio d’oro.
E covano sul musco e sul lichene,
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d’api, un vol di maggiolino.
(Giovanni Pascoli)

Campane di Pasqua
Gli orti di rosa chiaro
restano stupefatti:
musico è il campanaro.
Il giacinto si sente
il riso sulla bocca:
gioiscono le mente,
la vigna immusolita,
tanto è bello il concerto
che ritorna alla vita.
E il bambinetto balla
tutto vestito a festa
tra un fiore e una farfalla. (L. Carpanini)

Pasqua
La gemma aprì, dal pesco, un occhiolino;
vide il cielo turchino
e al sol di primavera,
si ridestò leggera…
Allor tutta la schiera
dei ciliegi, dei mandorli, dei meli,
su, verso i puri cieli,
gettò petali bianchi e profumati,
lievi come una carezza
cantando con la brezza:
-O sole, o Primavera, ben tornati!-
Passò il vento ridendo gaiamente
e destò la campana del villaggio:
-Oh, s’avvicina maggio!-
e: din don dan! si dette a scampanare.
Erano così chiare,
fresche, squillanti, trepide, sonore
le sue note canore!
Uomini, donne, bimbi, in allegrezza
di nuova vita, in un con la natura
gettarono alla pura
aria, al sereno cielo il nuovo canto!
Pasqua il suo dolce incanto
dona alla terra che sorride e tace
per troppa gioia.
E la Pasqua parlò: -Con voi sia pace!- (Hedda)

La dolce festa
-Dimmi, chiesina candida e gentile,
che cosa ti rallegra stamattina?
-Aspetto che si svegli il campanile
con la squilla più dolce ed argentina.
Per la festa di Pasqua tutta splendo,
per dire al mio Signor che anch’io l’attendo.
E tu, caro piccino, dove vai
in questa bianca luce mattutina?
Questi bei fiori a chi li donerai?
-A Gesù ch’è risorto stamattina,
perchè in ogni fior veda brillare
il cuor che voglio a Lui tutto donare! (L. Nason)

Odor di rose
E’ Pasqua. Quanta festa
c’è nell’aria, nei campi, fra la gente!
Il bel tempo si desta
e il mondo lo saluta allegramente.
I bambini, ridendo,
saltellano nei prati e sui ciglioni,
van viole cogliendo,
e cantan della scuola le canzoni.
Cristo è risorto e gioia
si legge in tutti i volti e delle cose.
Com’è lungi la noia…
Si sente, fra le siepi, odor di rose. (A. Castoldi)

Pasqua
Perchè le campane,
stamane,
hanno un suono sì lieto?
Perchè odorano tanto le viole
e il sole risplende sereno?
Perchè gli uccellini
e i bambini
cantan con gioia sì pura?
Perchè risorge l’amore
e la dolcezza nel cuore;
perchè nel cielo, laggù,
torna a guardarci Gesù. (T. Stagni)

E’ risorto
Vola una gentil rondinella
portando nel becco l’ulivo,
essa reca una lieta novella,
e colui che l’ascolta è giulivo.
Nel prato sorridono i fiori,
ancor tardi sul timido stelo;
li bacia coi miti tepori
il sole, splendente nel cielo.
Ogni cosa gioisce e si tace,
profonda letizia è nel cuore:
in questo bel giorno di pace,
risorto è da morte, il Signore. (M. Mariconda)
Aprite il cuore
E Pasqua viene con la primavera,
col sole, con le rondini e le stelle:
e il cielo è di brillanti, quand’è sera.
E mentre tutto s’addormenta e tace,
un angelo, col ramo suo d’argento,
batte a ogni porta e dice: -Uomini, pace!-
Dice ai bambini: -Aprite il vostro cuore
in boccio alle speranze della vita!
E’ la resurrezione del Signore!- (zietta Liù)

Pasqua
Un odore di viole
l’aria ci porta in dono,
lassù fiorisce il sole
per tutti: oh, com’è buono!
Il mandorlo è gremito
il pesco non decide
di farsi un bel vestito
aspetta e intanto ride…
Un bambino già muove
sull’aia il primo passo,
il sole scherza e piove
nel ruscello, più in basso…
Una bambina bionda
si guarda le scarpine,
una cincia gioconda
prova le canzoncine.
La chioccia già ammaestrata
la sua piccola schiera,
spalanca una finestra
in ciel la primavera;
un angelo si sporge
e guarda e si compiace,
dice: -Gesù risorge,
agli uomini sia pace!- (L. Nason)

Sabato santo
Sabato santo
perchè sei stato tanto?
perchè non sei venuto?
-Perchè non ho potuto!-
Una coscia di gallina,
un uovo benedetto,
una fetta di schiacciata…
Ecco Pasqua bell’e ritornata! (versi popolari)

Pasqua

Dice il sole: “Voglio oggi brillare, lucente come l’oro”
E gli uccellini: “E noi cantare in coro”
E i fiori: “Freschi e belli oggi vogliam sbocciare”
E le campane: “A festa vogliam suonare”
Dicono i bimbi: “E’ Pasqua, giorno del Signore
il suo splendore doni una voce ad ogni cuore”

Mattino di Pasqua
Din-don, din-don, din-don!
Sole sui fiori
e rondini sul tetto
Sia benedetto il nome del Signore.
Din-don, din-don, din-don!
Festa d’amore
Gesù è risorto,
l’inverno è morto.
Din-don, din-don, din-don! (G. Fanciulli)

Pasqua
Tre campane ha il campanile
che fan festa a tutto il cielo,
e vicino al dolce ovile
son fioriti il pesco e il melo;
è tra i fiori un’acqua chiara
che rallegra e che consola;
è nei cuori una parola
che ogni fior sbocciando impara.
Oggi è Pasqua d’ogni fiore;
è la festa del Signore.
Giù dai monti il pastorello
per la messa arriverà
col vestito nuovo e bello
per la pia solennità;
e il viandante frettoloso
ed il povero mendico
troveranno un tetto amico
e buon pane e buon riposo. (L. Nason)

Ritorno di Pasqua
Una fonte che ci parla
fra l’erbette e le viole,
una nuvola dorata,
rose sparse in mezzo a il sole,
la finestra spalancata
fin dall’alba, il prato in fiore;
una storia che, a cantarla,
ci vuol proprio il nostro cuore,
una siepe e una agnellino,
una chioccia ed un pulcino,
l’uovo in bianca e rossa vesta,
tutto ornato per la festa,
la colomba con l’ulivo
nel tramonto rosso vivo,
tornan tutti al nostro cuore
per la Pasqua del Signore.
Din don dan…
L’angioletto ancor si vede
con la croce della fede
la campana che stornella,
il capretto che saltella,
il pastore che s’affretta
per la festa benedetta,
la massaia che conduce
il suo bimbo in questa luce.
Din don dan…
Ma una cosa non si vede
senza l’occhio de la fede;
non si vede il nostro cuore
col bel dono del Signore
che, nel giorno Suo divino
accompagna ogni bambino. (L. Nason)

Resurrezione
Dormivi, e la siepe è fiorita;
dormivi, ed il rovo
che ancora al crepuscolo nere
tendeva le braccia, stamane
è tutto un rigoglio di fiori
E il cielo ha smaglianti colori.
E squillano mille campane.
Le rondini volano a schiere
nell’aria: già sono lontane.
E’ Pasqua: la chiesa gremita
odora d’incenso e di ceri.
Sfiorato da tremule dita
già l’organo geme
e un inno tra i fiocchi leggeri
d’incenso dilaga nell’aria
che tutta ne palpita e freme. (M. Castoldi)

Pasqua

I cieli sono in festa
la terra si è ridesta
canta felice il cuore
è risorto il Signore! (L. Schwarz)

Campane di Pasqua
Dalla valle rifiorita
alle vette più lontane
dice il suon delle campane
ch’è risorto il Salvator.
Splende il sole dell’aprile
sul sorriso d’ogni fior!
Dolce Pasqua d’amor
tu, che porti col sole,
mille fresche viole,
mille rondini in vol,
fa sbocciare nei cuori
di chi spera e chi crede,
al calore delle fede,
mille rose d’amor! (R. Tosi)

Rami d’olivo
-Quanti rami d’olivo! Avanti! Avanti!
Son bell’e benedetti: o chi ne vuole?
Li ho colti stamattina, e tutti quanti
coi primi raggi li ha baciati il sole.
Sull’uscio, alla finestra, a capo al letto
metteteci l’olivo benedetto;
come la luce e le stelle serene
un po’ di luce, al cor, fa tanto bene… (M. Giarrè Billi)

Pasqua

Esulta la terra di fiori ammantata
si veste di luce la silfide alata
e sfreccia nel cielo tra stormi di uccelli
che al Cristo cinguettano i canti più belli
Nell’acqua le ondine tra veli fluenti
rispecchiano i cieli d’azzurro ridenti
Scintilla la pietra dal sole irradiata
tra il verde giocondo dell’erba spuntata
Il Cristo è risorto trionfa di morte
a impulsi di amore spalanca le porte
Al coro armonioso di tutto il creato
s’unisce la voce dell’uomo rinato
La luce del Cristo ha accolta nel cuore
la tenebra ha vinto fa Pasqua d’amore. (E.Minoia)

Pasqua del bambino
O Signore, Signore,
che ritorni al Tuo regno,
potessi del mio amore
darti un piccolo segno.
Ho chiesto fiori al pesco
ho chiesto al vecchio ulivo
il rametto più fresco
che si celava schivo.
L’offro: ma se più care
le promesse ti sono,
oh, le vedrai sbocciare.
Sarò il tuo bimbo più buono. (D. Rebucci)

La Pasqua viene
Questa voce innocente
che ci chiama dal bosco
è voce, la conosco, di sorgente.
Là in margine s’adorna
di steli e di corolle,
l’agnello all’erba molle, già ritorna.
Bambini, apriamo il cuore
alle gioie serene:
la dolce Pasqua viene:
la Pasqua del Signore. (D. Rebucci)

Pasqua
Il sole stamattina è molto affaccendato
a risvegliare i fiori del frutteto e del prato.
Poi bussa d’ogni nido alla porta piccina:
-Su, cinguettate, presto: è festa stamattina.
Alle campane dona il raggio più lucente
e prega: -Sorelline, chiamate tanta gente!
Chiede mammina rondine: -Che succede laggiù?
Cantano i bimbi in coro: – E’ risorto Gesù!
Ogni bimbo ha nel cuore un fiore ed un sorriso;
Gesù tutto contento li porta in Paradiso. (L. Nason)

Pasqua
Senti… Canta una fonte l’armonia
dolce di Pasqua: come canta bene!
e un usignolo le fa compagnia
Senti… cantano i rami dei frutteti,
cantano i fior di pesco e le verbene;
è Pasqua, oggi non hanno più segreti.
Senti… Cantano insieme le campane;
dal monte e dalla cerula prianura
ci porta il vento le voci lontane.
Ascolta… C’è una voce nel tuo cuore
come una fonte di dolcezza pura:
-E’ Pasqua, è Pasqua, è risorto il Signore!-
Non vedi… ogni finestra par fiorita:
se non ha fiori il soli li provvede
che si compiace a risvegliar la vita;
ed ogni viso è ormai senza dolore,
perchè alle pene basta questa fede:
-E’ Pasqua, è Pasqua, è risorto il Signore!- (L. Nason)

Poesie e filastrocche per Pasqua – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Dettati ortografici e racconti PASQUA

Dettati ortografici e racconti PASQUA – Una raccolta di dettati ortografici e racconti sulla Pasqua per la scuola primaria.

 Le uova di Pasqua del coniglietto

La notte di Pasqua, al chiaro di luna, un coniglietto cercava un posto per nascondere le uova di cioccolato, vicino alla casa di due bambini. Come sarebbero stati contenti i bambini, di trovare piccole uova colorate nascoste dappertutto! Però il coniglietto non riusciva a trovare il posto adatto. L’erba era troppo bassa e non le avrebbe nascoste, i cespugli avevano i rami troppo in alto, gli alberi non avevano fessure abbastanza grandi. Infine, il coniglietto rinunciò a nasconderle fuori casa. “Lascerò il cestino e le uova in salotto” decise, “dal momento che fuori non le posso nascondere. Ormai è l’alba e devo sbrigarmi…”.

Mentre stava per entrare in casa, la luna tramontò e il sole spuntò. Allora il coniglietto vide quello che non aveva notato al chiaro di luna. Il prato era tutto coperto di fiori di croco, bianchi, gialli e azzurri, che rassomigliavano a tante uova colorate. Era proprio un posto meraviglioso per nascondere le uova di Pasqua! Il coniglietto felice cominciò a disporre le sue uova fra l’erba, in mezzo ai fiori, ed esse non si distinguevano per niente dai fiori di croco. Sembrava che d’improvviso i fiori sul prato si fossero moltiplicati.

“Che sorpresa per i bambini, quando troveranno le uova!”, pensò il coniglietto soddisfatto, contemplando il prato. A piccoli salti corse nella sua tana a dormire, stanco e contento, mentre il sole saliva alto nel cielo e i bambini, sbadigliando, si svegliavano nel lieto giorno di Pasqua. (K. Jackson)

La terribile Pasqua di Topo Gigio

Il mattino di Pasqua, Ino si svegliò alle 11, di buon umore, perchè c’era il sole nel cielo e un’aria di festa in casa. Sbadigliò, si stiracchiò, poi saltò dal letto e si mise a girellare per la casa. Diede un’occhiatina ai fiori sul balcone, raddrizzò il ritratto del nonno Teodoro che, come al solito, era appeso storto alla parete, infine, fischettando “I tre corsari”, entrò in cucina dove Rosy stava mettendo in forno degli squisiti pasticcini all’anice. Ino tentò invano di rubarne uno.

“Ancora sono crudi, ti faranno male!” Lo ammonì Rosy e gli diede una cucchiaiata sulla mano ladruncola.
“Fa più male una cucchiaiata!” rispose Ino, “Perchè mi tratti così?”
“Su, su, poche storie, io ho da fare! Va a svegliare quel dormiglione di Gigio”.
Ino si diresse verso la camera dell’amico, urlando: “Gigio, Gigione, Gigetto, Gigiaccio, svegliaaaa!”
Quelle grida avrebbero svegliato la bella addormentata nel bosco, ma Gigio non diede nessun segno di vita. Ino entrò nella stanza come un carro armato, aprì con un fracasso d’inferno le finestre, e… restò con un palmo di naso! Il letto di Gigio era vuoto. Sul comodino spiccava un biglietto che diceva: “Impegni urgenti mi chiamano fuori casa. Ma tornerò all’ora di colazione. Bacioni, Gigio”.

“Antipatico!” mormorò Ino. “Scompare proprio stamattina che dovevano andare sull’otto volante!”
Vediamo ora quali sono gli “impegni urgenti” di Gigio. Un affare? Un amico malato? Una multa da pagare?  Nossignori, una pasticceria. E che fa in quella pasticceria, nota in tutta la città come la miglior produttrice di uova di Pasqua? Niente, sta aspettando. Sono già due ore che aspetta e a un certo punto si spazientisce.
“Ehi, pasticcere” grida, “c’è ancora molto?”
“Un momentino” risponde il pasticcere, “vedrà, vedrà che lavoro”.
Dopo un’oretta, il lavoro è finito. Si tratta di un enorme uovo di cioccolata ancora diviso in due parti, come le valve di una conchiglia.
“Mamma, com’è bello!” gongola Gigio. Poi, entra in uno dei due mezzi gusci dell’uovo, come una culla, si sistema bene e dice: “Ecco, io sono pronto”.

Allora il pasticcere e il suo aiutante prendono l’altro mezzo guscio e con molta cura lo sovrappongono al prima, come un coperchio. Gigio si trova improvvisamente avvolto da un buio profumato di cioccolata. Ma, perbacco, non c’è aria! Allora batte contro il guscio, e grida: “Aprite! Aprite!”
Il pasticcere solleva il coperchio: “Che c’è?” chiede.
“Gnocco!” risponde Gigio, “C’è che qui si soffoca!”
“Oh, che distratto” si scusa il pasticcere “provvedo subito a fare un buchino nell’uovo!”
Ecco, Gigio può respirare. Poi l’uovo viene avvolto in una grande carta stagnola con un buchino; sopra la carta stagnola viene posto un foglio crocchiante di cellophane, con un buchino, sopra il cellophane viene sistemato un artistico nastrone rosso senza buchino e sul nastrone rosso viene attaccato un biglietto, senza buchino, che dice: “Uomo con sorpresa per Rosy e Ino. Con i migliori auguri di Gigio”.
L’uovo viene quindi caricato sul portapacchi di una bicicletta e il pasticcere dice al garzone: “Senza perdere tempo, porta quest’uovo a Ino e Rosy!”
“Sissignore” risponde il garzone e se ne va.

Dentro l’uovo Gigio è tutto contento. Dagli ondeggiamenti che subisce, comprende che il garzone sta pedalando di buona lena. Gli giungono anche, remoti e ovattati, i rumori della stradaa, lo scampanellio dei tram, i clacson delle auto, le parolacce che si scambiano automobilisti e pedoni. La corsa cessa di colpo: Gigio, sbatte col naso contro la parete dell’uovo ma si consola leccandosi i baffi che sanno di cioccolata.
“Mamma che frenata!” esclama.
L’immobilità continua.
“Saremo fermi a un semaforo” pensa Gigio, “ma quanto dura il rosso?”
Ahimè, il povero Gigio non sa che il garzone si è fermato per vedere uno spettacolo di burattini all’aperto. Stanno rappresentando, con grande spreco di bastonate, “Pulcinella maestro di piano della figlia di Alì, sultano delle isole Mammalucche”.
A un tratto la bicicletta si muove.

“Oh, meno male!” si rallegra Gigio che comincia a sudare nell’uovo, “Ci muoviamo!”
Ahimè, il povero Gigio non sa che un ladro si è impadronito della bicicletta e ora sta pedalando come un fulmine, verso il suo rifugio. Il ladro è il famoso gatto Renatone, ricercato dalle polizie di 42 stati, noto per la straordinaria abilità nel rubare biciclette, figurine di calciatori e palline di vetro colorato. Questa volta però Renatone, che è padre di 12 figli, ha mirato soprattutto all’uovo: pensa alla felicità dei suoi gattini e della sua sposa quando vedranno quel meraviglioso ovone. Infatti l’ingresso del papà nella stamberga è accolto da un coro di miagolii di sorpresa e di esultanza.
Quei miagolii però giungono anche all’orecchio di Gigio, che dapprima non si raccapezza ma poi, quando intuisce di essere capitato per sbaglio in un covo di gatti, si fa piccino piccino, nella vana speranza che, una volta aperto l’uovo, non si accorgano di lui.

Figurarsi! I gattini smaniano per aprire l’uovo e vedere la sorpresa!
“Pensa, mamman, se ci fosse dentro un topo!” esclama Eberardo, il più grandicello.
“Macchè topo” lo sgrida la mamma, “Non metterti in testa idee balorde! I topi costano! Ci sarà dentro il solito portachiavi!”
“Dai, dai, papà, aprilo!” gridano in coro i gattini.
Renatone, felice e paterno, alza la zampa per spaccare l’uovo, quando, zac, dall’uovo stesso spuntano due gambette (le gambette un po’ stortine di Gigio) e l’uovo si mette a correre qua e là alla cieca, urtando contro spigoli e mobili.

“Acchiappalo! Acchiappalo!” gridano i gattini eccitati. Ma l’uovo è più svelto di loro, infila la porta, rotola per le scale, e scappa lungo la via, fra le grida dei pedoni e le frenate degli automobilisti.
Renatone, sua moglie, i dodici gattini, seguono in una corsa pazza quell’uovo con le gambe. La circolazione si ferma, la gente si affaccia alle finestre, le guardie fischiano. E al fischio delle guardie Renatone ordina il dietro front: meglio una Pasqua senza uovo, che in prigione.
Il corteo dei gattini ritorna mestamente verso casa proprio mentre due guardie riescono ad arrestare l’uovo. Vorrebbero multarlo, ma nel codice stradale non si parla di uova con le gambe e la voce. E allora, per non avere grane, decidono di portare l’uovo al comando di polizia: deciderà il generale delle guardie. Ma il generale delle guardie ha altro a cui pensare: deve organizzare le ricerche per un certo topo Gigio scomparso da casa. Davanti a lui, infatti, Ino e Rosy stanno piangendo e implorando che si faccia qualcosa, perchè sono già le 14.00 e Gigio non è ancora tornato a casa.

“Scusi, generale” dicono le guardie, “Abbiamo arrestato un uovo con le gambe”.
“Macchè uovo con le gambe, sono Gigio!” geme una vocetta soffocata.
“Non ho tempo di sentire queste storie!” urla il generale.
“Ma signor generale, l’uovo è Gigio. E’ lui! L’abbiamo riconosciuto dalla voce e dalle gambe un po’ stortine!” urlano Ino e Rosy.
Volete sapere come è andata a finire questa storia?
Beh, è facile: è finita con un bel pranzetto pasquale, presenti Gigio, Rosy, Ino, e il generale delle guardie invitato per l’occasione e rivelatosi ospite amabile e compitissimo.
(Da “Corriere dei Piccoli)

Dettati ortografici e racconti PASQUA

 Usanze pasquali

In tutte le Regioni d’Italia si usa far benedire le uova sode e il salame che di mangiano a colazione il giorno di Pasqua.
In Toscana è usanza andare per i campi e piantare in terra piccole croci fatte con ramoscelli d’olivo.
In Calabria si preparano, in occasione della festività, colombe di pasta dolce in mezzo alle quali si pone un uovo sodo. Questa usanza è favorevolmente accolta in particolare dai bambini.
A Firenze, celebre lo “scoppio del carro”: in piazza, di fronte alla cattedrale, è innalzata una costruzione, il “carro”, a cui viene comunicato il fuoco per mezzo di una “colombina”. Il fuoco è portato da carboni accesi alla scintilla di due pietre del Santo Sepolcro, recate in città dai Crociati. La “colombina” corre su un filo che, partendo dall’altar maggiore della chiesa, giunge fuori fino al carro; dal modo come va e dalla rapidità con cui i petardi si accendono si traggono auspici sull’annata e sul raccolto.
Nel bergamasco, i contadini, al suono delle campane di Pasqua, vanno ad abbracciare gli alberi da frutta, per augurio di buon raccolto.

All’estero

In America, Texas, il giorno di Pasqua, prima che sorga il sole, gli agricoltori mettono in bocca ai loro figli l’uomo più grosso fatto dalle galline il venerdì santo; dopo di che i ragazzi partono di corsa per fare il giro della fattoria (sempre con l’uovo in bocca). Se riescono a compiere tutto il percorso prima che si levi il sole, secondo la credenza popolare, la prosperità sarà assicurata per tutto l’anno.

Campane a festa

Un’ondata di suono metallico, seguita come da un lungo ululo, si rovesciò sui tetti, si propagò col vento per tutto il piano. E i rintocchi s’incalzavano: il bronzo pareva animato, pareva un mostro pazzo di collera, oscillava spaventosamente affacciandosi a destra e a sinistra, fra un’apertura e l’altra, gettando due note cupe, ampie, legate da un rimbombo continuo, rompendo il ritmo a un tratto, accelerando il moto, allargandosi a distesa solenne. I campi sotto si svegliarono. (G. D’Annunzio)

I fidanzati olandesi invece sono soliti fare tre giri di danza su un terreno cosparso di uova. Se sono tanto abili da non romperne nessuno, il matrimonio sarà felice (almeno così dicono loro!).

Un’usanza del Montenegro è il “bacio dell’uovo”. Ciascuno invita una persona qualunque, che non può rifiutare anche se l’invito fosse stato fatto dal suo peggior nemico. L’invitato prende un uovo e lo fa urtare contro l’uovo che l’altro tiene in mano. La rottura dell’uovo è simbolo di pace e di riconciliazione.

Perchè a Pasqua si regalano le uova

Anticamente, le uova erano proibite durante la quaresima. Esse ricomparivano sulla mensa insieme con il salame, il latte, il cacio, l’agnello, il capretto, e le focacce a forma di agnello o di colomba, il giorno di Pasqua.

L’uso di regalare uova dipinte, sostituite poi da uova di porcellana, o di zucchero e di cioccolata, sorse appunto dal fatto che le massaie, non potendo consumare tutte le uova accumulate durante la quaresima, incominciarono a regalarle ai bambini e a dipingerle, perchè fossero più gradite.

Tutto risorge

La festa pasquale coincide con il periodo in cui tutto risorge: i prati si coprono di erba nuova, gli alberi fioriscono, il sole riscalda la terra, nascono gli agnelli, si schiudono le uova… Risorge la natura dopo il letargo invernale e risorgono la vivacità e l’energia degli uomini. E’ una vera resurrezione della natura che ci accompagna come un grande concerto d’organo accompagna un rito. Già la primavera è avanzata, tutto è in fiore, le piante germogliano vigorosamente, la terra sembra scoppiare di umore fecondo, il sole brilla e riscalda. Anche il nostro cuore si sente gonfio di pace, grazia e bontà.

La domenica delle Palme

La domenica delle Palme si annunciava a mezzogiorno di sabato con una gran festa di campane. Cominciava il campanone della parrocchia che suonava in tre riprese lasciando ogni volta nell’aria un vasto ronzio bronzeo che si sperdeva sulle case e sugli orti. Questo concerto di campane durava quasi un’ora e lo chiudeva il campanone, con lenti rintocchi scanditi e solenni. Nel silenzio ogni cosa pareva che ascoltasse immota: gli alberi e le case, nella luce, stavano come in una vuota attesa. (G. Titta Rosa)

La settimana santa

Cominciava la settimana santa. I giorni erano lucenti, asciutte le strade, nitidi gli orli dei monti. Fino a giovedì i contadini andavano ai campi, a seminare o a potare; e per tutto il giorno, dalle colline coltivate a frutteti e dalle vigne, si udivano i colpi secchi e brevi dei potatori. S’udiva anche qualche raro canto. Le donne pulivano le case. Lavavano i pavimenti, i vetri delle finestre, le porte. Negli orti erano stese le biancherie lavate e abbagliavano; e fra il canto dei galli e i rumori diversi del paese, squillava la voce di qualche ragazza che cantava, in cucina o nell’orto, una strofa lenta e dolce. Ma era bello vedere le ragazze che tornavano dal fiume con conche di rame sul capo, lustre e balenanti di barbigli d’oro. Conche, cuccume, casseruole, coperchi: non v’era oggetto di rame che esse non avessero reso splendente come la rena del fiume; e ora, riappesi nelle nere cucine, lucevano con un’aria di nuova letizia. (G. Titta Rosa)

La natura è risorta

E’ Pasqua. Siamo in primavera. La terra si è risvegliata dal lungo sonno invernale. I prati si sono rivestiti di tenero verde, smaltati di fiori; i bucaneve sulle vette ancora nevose, han gettato fuori le bianche corolle, e gli alberi si sono vestiti festosi di verde come i campi, come i colli ed i giardini. Mandorli, peschi, meli, peri sono completamente fioriti. Le bimbe e i bimbi sono giulivi, corrono per i prati come capretti, trillano come uccellini. E’ Pasqua! Udite? Le campane suonano a festa! E’ Pasqua: la natura è risorta. (G. Ferrara)

Le uova di Pasqua

Quanto alle uova di Pasqua, nelle vetrine ce n’è per tutti i gusti, di zucchero e di cioccolata, di vetro e di seta, di tutte le dimensioni e a sorpresa. In campagna si tingono specialmente in rosso le uova naturali, e  si usa scambiarsele fra parenti e amici in segno d’augurio. Le uova di cioccolata hanno origine abbastanza recente, poichè le prime furono fabbricate nel secolo scorso, in Olanda, con una pasta ottenuta mescolando in giusta dose il cacao con lo zucchero. A chi non piace l’uovo nero? Chi non vorrebbe un uovo a sorpresa, di quelli nel cui interno si racchiudono ninnoli, piccoli fantocci, anellini e porta fortuna? (G. Fanelli)

Pulizie di Pasqua

Da forse due settimane biancheggiano sventolando per le siepi, sui terrazzi, ai balconi, i bucati. E’ una bianca fioritura che fa sparire l’aspetto secco, senza colori, senza vita, proprio dell’inverno. Per le case è un affaccendarsi di massaie e di ragazze a spazzare, a spolverare, a lucidare vetri, a forbire metalli, togliendo o spostando casse, armadi, comodini; mettendo fuori seggiole, sgabelli e panchetti… Polvere e canti; frastuono di oggetti rimossi, di materassi sbattuti, e allegria di comari. Pasqua è vicina. (T. Casini)

La Pasqua ebraica

Il nome “Pasqua” significa “passaggio”. Il Faraone, che impediva agli Ebrei, fermatisi in Egitto, di ripartirne, non era rimasto scosso dalle calamità mandate dal Dio degli Ebrei sul paese: la verga di Mosè tramutata in serpente, acqua del Nilo tramutata in sangue, invasione di rane, invasione di zanzare, mosche, mortalità di armenti, grandine devastatrice, invasione di locuste, oscurità. Per costringerlo a dare il suo assenso, il Dio degli Ebrei, per mezzo di Mosè, provocò l’ultima piaga che si rivelò la più terribile: la morte di ogni primogenito. Per evitare che anche gli Ebrei fossero colpiti da questa sciagura, egli ordinò che, da ogni famiglia ebrea, fosse immolato un agnello maschio, senza macchia e nato nell’anno e che il suo sangue fosse sparso sugli stipiti delle porte, mentre la carne dell’animale doveva essere arrostita e consumata in fretta, in piedi, con l’aggiunta di pane non lievitato (azimo). Il sangue sparso sugli stipiti delle porte degli ebrei doveva far sì che Dio, passando, risparmiasse la vita dei primogeniti ebrei. E così avvenne. Mentre perirono, colpiti dalla mano di Dio tutti i primogeniti egiziani, quelli ebrei furono salvi, e da allora fu celebrata la Pasqua ebraica.

Simbolo di vita

La festa di Pasqua è, anche, la festa delle uova, che sono simbolo di vita, poichè ognuna di esse nasconde un nuovo essere invisibile e misterioso, che si sviluppa nel suo segreto, si accresce e trionfa. E’ la vita che sempre si rinnova. E’ la stagione delle uova. A Pasqua si consumano per tradizione e si offrono abitualmente in dono, perchè simboleggiano anche la resurrezione, la rinascita dell’uomo a una vita nuova. (G. Fanelli)

Tempo pasquale

Il cielo è tutto azzurro e soltanto qualche bianca nuvola vaga qua e là velando appena il sole. Le rondini girano intorno al campanile gridando e cercando il cibo. Le donne  puliscono le case e le fanno tutte lucide e belle. Gli alberi sono in fiore e gli uccelli preparano i nidi. Le api volano sui fiori a succhiare il nettare. Tutto si rinnova.

Campane di Pasqua

Tutte le campane che hanno taciuto nei giorni scorsi ora suonano a distesa: sono migliaia di note che partono da tutti i campanili, che inondano la città di un’armonia fragorosa, solenne come il risveglio alla vita, come un fremito di esultanza. Chi non si commuove a questa voce possente che scende dal cielo, che sale dalla terra, che si spande e penetra nei cuori?

Mattinata di Pasqua

E’ Pasqua, anche il sole stamane è arrivato per tempo; anzi, con un leggero anticipo. Anch’io mi sento buono, più buono del solito. Siamo tutti un po’ angeli, oggi. Mi pare quasi di volare, leggero come sono. Esco di casa canticchiando. Voglio bene a tutti. Distribuisco saluti a destra e a sinistra. Vorrei compiere una buona azione e tutti, lo si vede dai volti raggianti, hanno questo segreto proposito.  Anche i ladri stanno a casa a pitturare le uova per i loro bambini. Le galline razzolano nell’aia con visibile orgoglio: è un po’ la loro festa. Ma il sole non tramonta ancora e la massaia le chiude nel pollaio. “E’ un sopruso”, pensano, “almeno oggi un’oretta in più”. La chioccia dice: “Ahimè! I bambini preferiscono le uova a sorpresa…” . Si addormentano pensando a queste strane uova. Chissà, col tempo, riusciranno a farle  anche loro. (C. Zavattini)

Alleluia

Le campane hanno spezzato le funi che le tenevano legate. La terra ha sobbalzato, s’è aperta e versa fiori. E i fiori vanno in processione, si affollano per le valli, strisciano per i muri, si annidano nei crepacci, si arrampicano sulle pergole, si affacciano agli orli dei sentieri. Le farfalle sciamano, volano, ruotano, prese nel gaio vortice. Gli uccelli si sono ridestati tutti insieme battendo le ali. Alleluia! Le campane suonano a festa, a gran voce. Valli e monti si rimandano gli echi festosi. Alleluia! (A. S. Novaro)

Pasqua

A Pasqua, le campane suonano dolcemente e l’aria è tutta piena dei loro rintocchi festosi. Il cielo è azzurro e le rondini volano allegre e gridano forte. I mandorli e i  peschi sono tutti fioriti e anche il grano è spuntato. I prati sono verdi. A Pasqua tutti sono in festa. Quelli che sono in collera tra loro, si abbracciano e fanno la pace.

Quand’è Pasqua tutti sono contenti. La stagione è bella, il cielo è sempre azzurro e nei prati ci sono i fiori. Son tornate le rondini che girano in tondo sopra i tetti delle case; gli uccellini preparano il nido per i piccini che verranno. Pasqua è la festa della pace e gli uomini si sentono più buoni ed hanno desiderio di riconciliarsi con coloro che li offesero. In questo giorno le campane squillano giocondamente e tutti sorridono e si fanno gli auguri.

La settimana santa

A poco a poco il rigido si stempera e cede; il sole effonde una calura languida: odore, lontano, di fiori che nascono. Ma ecco che il cielo si copre nuovamente di nuvole, scroscia daccapo il diluvio: chicchi di grandine balzano sul lastricato, picchiano sui vetri: nel cielo, squarci di azzurro e groppe di nuvole in fuga. Tale mi pare sia sempre stata la stagione dell’avvicinarsi e durante la settimana santa. (B. Cicognani)

Dolci pasquali

Quando ero piccolo s’andava sotto Pasqua nella casa di campagna di certe zie per farsi dare le ciambelle di pane messe nel forno con una corona di uova incastrate sopra. Ricordo ancora l’odore e il sapore di quelle uova, talvolta chiuse in una specie di gabbia di pane infornato, con i gusci abbrustoliti che rompendo le ciambelle rimanevano qua e là attaccati al pane scoprendo l’uovo sodo fitto e gustoso. (E. Patti)

La tradizione dell’uovo pasquale

La tradizione dell’uovo di Pasqua ha origini molto antiche. Già tremila anni fa, presso i Cinesi, le uova di gallina dipinte a vivaci colori rappresentavano il simbolo della rinascita primaverile, della speranza della fecondità. I Romani invece usavano regalare uova rosse per ricordare la leggenda secondo la quale, nel giorno della nascita dell’imperatore Alessandro Severo, una gallina aveva fatto un uovo rosso. Gli antichi Ebrei tenevano l’uovo come cosa sacra e se ne servivano nei riti di espiazione, donavano uova colorate nella festività che ricorda la fuga dall’Egitto. L’usanza passò così ai cristiani e divenne una delle principali tradizioni pasquali.

Un’usanza pasquale bolognese

In molti luoghi, il giorno di Pasquetta o lunedì dell’Angelo, si usa fare allegre scampagnate nei dintorni della città. Per i bolognesi la meta caratteristica è il vicino colle della Guardia, sul quale sorge la chiesa di San Luca. Sotto il porticato, frotte di uomini, di donne, di bambini, salgono faticosamente la lunga scalinata, soffermandosi, di tanto in tanto, davanti alle immagini che adornano le pareti del portico. Giunti in cima, si recano in chiesa e, infine, colmi di gustosi cibi locali e di dolci, fra i quali primeggiano le uova di cioccolato. Poi si scende verso Casalecchio, lungo una stradicciola impervia e sassosa, detta, con termine non traducibile esattametente, “i brègnal”.

Come nacque la colomba di Pasqua

Racconta la leggenda che il truce re longobardo Agilulfo, sposo di Teodolinda, prima di convertirsi al cristianesimo, abbia voluto invitare a banchetto, nel giorno di venerdì santo, il vescovo San Colombano e gli abbia fatto portare in tavola una schidionata di colombe. La confusione del santo fu grande: avrebbe voluto rispettare il precetto cristiano di non mangiare carne il venerdì e, nello stesso tempo, non voleva offendere l’irascibile sovrano.  Ma. con l’aiuto di Dio, avvenne il prodigio: improvvisamente tutte le colombe ripresero vita e spiccarono il volo. Il miracolo commosse talmente Agilulfo che, nel giorno di pasqua, fece confezionare e offrì a tutti grandi colombre di pane.

Pulizie pasquali

Da una settimana era dietro le pulizie pasquali. Dalla mattina presto al pomeriggio tardi era un continuo lavare, strofinare e  lustrare. Le braccia se le stancava a pulire i soffitti. Erano talmente alti che bisognava legare il piumino a una canna. I vetri andavano prima lavati e poi insaponati. Per pulire gli ottoni bisognava infilarsi nella mano una vecchia calza di lana. Bisognava spolverare i soprammobili e tirare fuori, uno alla volta, gli oggetti chiusi nella credenza, che ora ingombravano il piano del tavolo (C. Cassola)

Che cos’è la Pasqua

La Pasqua è la festa della pace, è la festa del perdono, e tutti, in questo giorno lieto, debbono essere in pace tra loro. Se nel tuo cuore hai rancore verso un compagno che ti ha offeso, perdona e sarai anche tu perdonato.
E’ Pasqua di Resurrezione! Fai del bene in questi giorni di festa! Aiuta chi ha bisogno, consola chi soffre. Soltanto così potrai celebrare felicemente la Pasqua. (M. Menicucci)

Dettati ortografici e racconti PASQUA – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Lavoretti per Pasqua – pulcini, galline e galletti – 25 e più progetti

Lavoretti per Pasqua – pulcini galline e galletti: venticinque e più progetti creativi per realizzare lavoretti sul tema Pasqua e primavera con soggetto pulcini, galline e galletti per la scuola d’infanzia e primaria. A seconda dell’età si va da semplici idee con pittura a tempera, sagome delle manine, riciclaggio, a progetti di cucito e ricamo…

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1. cestino “gallinella” realizzabile in panno o cartoncino, tutorial e modello pdf gratuito di http://www.bluemarguerite.com

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2. bellissima gallinella realizzata con cartone ondulato. E’ semplice da riprodurre facendo riferimento all’immangine, ma se si vuole il tutorial completo di cartamodello occorre registrarsi a http://www.bluemarguerite.com

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3. pulcino realizzato con cartoncino e un piatto di carta, tutorial di http://playresource.org

4

4. pulcini realizzati con uova sode, semini di sesamo e carota, di http://justjennrecipes.com

5

5. bigliettini di auguri, tutorial di http://www.madeformums.com

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6. pulcino realizzato con piume gialle e stecco da gelato, di http://www.craftideas.info

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7. pulcini e non solo realizzati con uova colorate e applicazioni in cartoncino; tutorial e modelli pdf gratuiti per le decorazioni di http://www.goodhousekeeping.com

8

8. pulcini di pane dolce, di http://woman.excite.co.jp

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9. gallinella in tessuto, tutorial e cartamodello gratuito di http://whipup.net

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10. pulcini che escono dall’uovo; nell’idea originale vengono utilizzati per esercizi con le addizioni, ma possono essere un bel biglietto d’auguri. Di http://saylorslog.blogspot.it/

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11. tramezzino al formaggio, ricetta e tutorial di http://www.cutefoodforkids.com/

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12. sacchettini per gli ovetti a forma di pulcino o di coniglietto, tutorial e modelli gratuiti di http://greenlilydesigns.blogspot.it/

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13. pulcino in  panno, tutorial e cartamodelli di http://www.myrtleandeunice.com/

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14. pulcino di cartoncino con ali mobili, di http://www.papercraftsforchildren.com

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15. pulcini realizzati con le uova colorate, di http://www.marthastewart.com

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16. mobile gallinella con le uova, di http://www.flensted-mobiles.com

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17. pulcino e ovetto realizzato con una scatola di cereali, di http://katherinemariephotography.com

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18. pulcino di cartoncino e pasta colorata, di http://www.busybeekidscrafts.com

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19. bellissima gallinella porta uova realizzata col cartone per uova, via http://www.liveinternet.ru

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20. pulcino realizzato in cartoncino, ali realizzate con la sagoma delle manine del bambino, di http://www.kiboomu.com

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21. porta ovetti realizzato coi cartoni delle uova, tutorial di http://www.sixsistersstuff.com

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22. gallinella riempita di riso, tutorial di http://www.redtedart.com

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23. pulcini e gallinelle decorative, sagome stampabili gratuitamente di http://www.marthastewart.com

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24. Pulcini realizzati su carta azzurra con tempera bianca e gialla data con le spugnette tonde per testa e corpo, spugnette triangolari e tempera arancio per il becco, parte posteriore del pennello per occhi, zampette ed erba.  Di http://artiswhatiteach.blogspot.it/

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25. gallinelle “scarabocchio” di http://www.sillyeaglebooks.com/, ottimo progetto per i piccoli della scuola d’infanzia.

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26. gallinella origami per gli ovetti di cioccolato, video tutorial molto dettagliato di http://www.origamispirit.com/

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27. pulcino nascosto nell’ovetto realizzato con compensato (o cartoncino) e una molletta da bucato, di http://www.flickr.com

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Lavoretti per Pasqua conigli e carote – 40 e più progetti

Lavoretti per Pasqua conigli e carote – 40 e più progetti: una collezione di tutorial per realizzare coi bambini della scuola d’infanzia e primaria vari lavoretti sul tema “coniglietti e carote”  per festeggiare Pasqua e la primavera: origami, idee per il pic nic di Pasquetta, piegatura di tovaglioli, paper cutting, cucito, progetti coi rotoli di carta igienica, confezioni regalo, decorazioni, piccoli giocattoli, ecc…

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1. Lavoretti per Pasqua conigli e carote – 40 e più progetti – uova travestite da coniglietto, di http://www.sweetpaulmag-digital.com

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2. coniglietto che spunta tra l’erbetta, realizzato con un piatto di carta e cartoncino colorato, di http://www.busybeekidscrafts.com

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3. sacchettino – coniglio di http://www.artistshelpingchildren.org (con molti altri coniglietti da realizzare con carta e forbici)

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4. i miei coniglietti “Waldorf” di maglia, https://www.lapappadolce.net/

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5. decorazioni per matite a forma di coniglio, carota  o pulcino, realizzate con gli scovolini colorati, di http://www.busybeekidscrafts.com

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6. Lavoretti per Pasqua – aquilone – coniglio, di http://theartroomplant.blogspot.it/

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7. finestrella trasparente a tema, con modello disponibile gratuitamente per il download di http://kidsartists.blogspot.it/

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8. coniglietto a molla, di http://experimenting-mom.blogspot.in

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9. festone di cartoncino, tutorial di http://www2.fiskars.com/

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10. tovaglioli verdi inseriti in un cono di cartoncino arancione, di http://www.niftythriftythings.com. Una bella idea per la tavola di Pasqua o per il pic nic di Pasquetta…

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11. mobile di coniglietti, con modello stampabile gratuitamente (clicca su -Hier-), di http://titatoni.blogspot.it/

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12. coniglietto, pulcino e uccellino realizzati con rotoli di cartoncino (si possono usare anche i rotoli di carta igienica, di http://krokotak.com/

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13. bambola a fazzoletto “coniglietta” in maglia; l’idea può essere realizzata anche con una vecchia maglia, di http://stitchcrazy.wordpress.com

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14. il gioco della coda dell’asino, ma in versione coniglio. Di http://lets-explore.net. Il gioco è notissimo, si tratta di  bendare un bambino alla volta e cercare di mettere la coda all’animale al posto giusto.

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15. Lavoretti per Pasqua – coniglietti origami, tutorial di http://tinkerlab.com/

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16. ancora per la tavola di Pasqua o il pic nic di Pasquetta, posate di plastica verdi avvolte in tovagliolini di carta arancioni, di http://lachocolefestasinfantis.blogspot.it/

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17. coniglietto e carota realizzati con nastro colorato, in vendita da http://www.etsy.com/

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18. Lavoretti per Pasqua – bambolina da viaggio “coniglietta” nella sua culla – carota, di http://waldorfmama.typepad.com

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19. Lavoretti per Pasqua – uova travestite da coniglio e da carota, di http://www.marthastewart.com

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20. Lavoretti per Pasqua – ancora uova travestite, qui nella versione di http://www.livelaughrowe.blogspot.

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21. Lavoretti per Pasqua – coniglietti porta caramelle, facili facili, di http://www.livinglocurto.com/

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22. Lavoretti per Pasqua – coniglietti marionetta da dito in pannolenci, tutorial con cartamodello gratuito di http://purlbee.squarespace.com/

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23. Lavoretti per Pasqua – scatoline travestite da coniglio, di http://smallfryandco.blogspot.it/

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24. Lavoretti per Pasqua – l’uovo di Pasqua si apre e diventa un coniglio (le orecchie sono il guscio aperto) di http://www.littlegiraffes.com. Molte altre idee in tema Pasqua.

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25. Lavoretti per Pasqua – un piatto di carta diventa un cestino a forma di coniglio, di http://familycrafts.about.com

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26.Lavoretti per Pasqua –  festone di coniglietti di pannolenci, con modello gratuito, di http://www.vanessachristenson.com

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27. Lavoretti per Pasqua – coniglietto stampato con patate e carote, di http://nurturestore.co.uk

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28.  coniglio origami, video tutorial di http://www.origamispirit.com/

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29.  cappello – maschera da coniglietto, con modello gratuito, di http://www.busybeekidscrafts.com

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30. Lavoretti per Pasqua – cestino di conigli da stampare, ritagliare e piegare, di http://go.tipjunkie.com

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31. Lavoretti per Pasqua – carriola di carote, di http://www.kirklands.com/

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32. Lavoretti per Pasqua – conigli copri uova in lana cardata infeltrita, in vendita da http://www.impressionen.de (non c’è tutorial)

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33. Lavoretti per Pasqua – questo coniglio che si arrampica è una decorazione in metallo per vasi, in vendita da http://www.impressionen.de. Coi bimbi possiamo realizzare qualcosa di simile in cartoncino.

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34. Lavoretti per Pasqua – tutorial fotografico molto dettagliato per imparare a piegare i tovaglioli a forma di coniglio, di http://www.goodhousekeeping.com/

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35. Lavoretti per Pasqua – sacchetti coniglio, stampa gratuita di http://www.mrprintables.com/

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36.  coniglietti fatti con vecchi calzini, tutorial di http://www.elsiemarley.com/

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37.  coniglietti decorativi di stoffa, tutorial e cartamodello gratuito di http://www.craftpassion.com/

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38.  cartamodello gratuito per realizzare questa decorazione con la tecnica del paper cutting, di http://papercutting.blogspot.it/

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39. busta – coniglio di http://www.marthastewart.com/

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40.  carote di fili di lana avvolta attorno a un cono di cartoncino, di http://carolynshomework.blogspot.it/

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41. altra versione del tovagliolo piegato a forma di coniglio (per le istruzioni clicca su “Die Anleitung als PDF-Download”), di http://www.brigitte.de/

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42. coniglietto in cartoncino porta leccalecca, modello stampabile gratuitamente e istruzioni di http://www.brimfulcuriosities.com

Lavoretti per Pasqua conigli e carote – 40 e più progetti

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