I punti cardinali – dettati ortografici

I punti cardinali – dettati ortografici: una raccolta di dettati ortografici sui punti cardinali e l’orientamento, di autori vari, per la scuola primaria.

I punti cardinali 

All’alba, in un punto dell’orizzonte, sempre dalla stessa parte, vedi apparire il sole, che da prima sale lentamente nel cielo, raggiunge a mezzogiorno la massima altezza e subito dopo comincia lentamente a scendere, finchè al tramonto scompare dietro l’orizzonte, nella parte opposta a quella da cui era sorto.

La parte dove sorge il sole si chiama Levante, Est oppure Oriente; dalla parte opposta troviamo il punto chiamato Occidente oppure Ovest. Se ci mettiamo col braccio destro teso verso Est e il sinistro verso Ovest, avremo davanti a noi un terzo punto chiamato Nord, Tramontana o Mezzanotte e alle nostre spalle un quarto punto, che è chiamato Sud, Meridione o Mezzogiorno. Questi quattro punti dell’orizzonte si chiamano punti cardinali ed è bene che tu sappia riconoscerli sul tuo orizzonte.

Sapersi orientare

Come facciamo a camminare senza smarrirci, quando siamo in mezzo a un bosco? Per trovare la via del ritorno, cerchiamo di vedere fra gli alberi qualcosa che ci serva da punto di riferimento per dirigerci: una fonte, una capanna di boscaioli, la forma di un monte lontano. Possiamo trovare il Nord guardando la corteccia degli alberi; dalla parte del Nord il sole non batte mai e perciò la corteccia è più umida, più scura, e spesso coperta di muschio.

Ma supponiamo di trovarci in una pianura vasta, senza alberi, senza capanne, senza montagne visibili all’orizzonte, senza quindi alcun punto di riferimento: allora dobbiamo ricorrere a qualche altro mezzo per orientarci, cioè per trovare la direzione giusta. I popoli antichi, che viaggiavano fra i monti e attraverso boschi e deserti e che solcavano il mare con le navi, sapevano in che direzione andare  perchè sapevano orientarsi guardando il cielo. Essi avevano appunto notato che al mattino il sole sorge sempre dalla stessa parte dell’orizzonte: a oriente.

La parola orientarsi significa riconoscere l’oriente, cioè la parte dalla quale vediamo sorgere il sole al mattino. In pratica, però, per orientarsi basta trovare uno qualsiasi dei punti cardinali. Infatti, stabilita la posizione di uno, si può facilmente stabilire la posizione degli altri.

Di notte il sole non c’è, ma guardando le stelle i viaggiatori antichi si accorsero che una di esse, la stella polare, si trova sempre nello stesso punto del cielo, a Nord.

I punti cardinali – L’orientamento

Il sole sorge da Est: io mi volgo, faccia al sole nascente. Di fronte ho l’Est, alle spalle l’Ovest, alla mia destra il Sud, alla sinistra il Nord.

Mi rivolgo, faccia al Sole calante: di fronte avrò l’Ovest, alle spalle l’Est, alla mia destra il Nord, alla sinistra il Sud.

Ho osservato il punto verso cui volgono le ombre all’ora di mezzogiorno. Mi volgo verso quel punto: di fronte avrò il Nord, alle spalle il Sud, a destra l’Est, a sinistra l’Ovest.

Ho osservato il punto in cui si trova il sole a mezzogiorno. Mi volgo verso quel punto: di fronte avrò il Sud, alle spalle il Nord, a destra l’Ovest, a sinistra l’Est.

Come orientarsi di notte

Di notte ci si orienta con la Stella Polare, che indica sempre il Nord. Ma come riconoscerla? Vi sono nel cielo due costellazioni, che hanno quattro stelle disposte come le ruote di un carro e altre tre come un timone. La costellazione più grande si chiama Orsa Maggiore, l’altra Orsa Minore; l’ultima stella del timone dell’Orsa Minore è la Stella Polare.

La bussola

La bussola è come un piccolo orologio, ma sul quadrante invece delle ore sono segnati i quattro punti cardinali e quelli intermedi. Al centro su un perno c’è l’ago calamitato, libero di girare. Orbene, quest’ago ha la proprietà di volgere la sua punta calamitata sempre verso Nord.

La bussola è stata inventata dai Cinesi molti e molti secoli or sono. E’ stata poi perfezionata da Flavio Gioia, un geniale navigatore di Amalfi.

La bussola è uno strumento indispensabile non solo per chi sfida il mare, ma anche per chi deve pilotare un aereo o per chi deve affrontare viaggi in regioni desertiche.

La rosa dei venti

Ogni vento ha un nome ben preciso, secondo la direzione in cui spira. Si tratta di nomi antichissimi, quasi tutti di origine marinara.

I più importanti sono: Tramontana, vento freddo e secco che soffia da Nord; Greco o Grecale, da Nord-Est; Levante da Est; Scirocco, piuttosto umido e tiepido, che spira da Sud-Est; Mezzogiorno, da sud; Libeccio, spesso violento, da Sud-Ovest; Ponente, da Ovest (detto Ponentino quando è debole); Maestro o Maestrale, da Nord-Ovest.

Il movimento del cielo stellato è solo apparente: mentre noi vediamo girare il cielo da oriente ad occidente, siamo invece noi a girare da occidente ad oriente. Ma questo movimento apparente ci ha dato modo di fissare vari punti: EST dove il sole sembra levarsi, OVEST dove tramonta.

Se ci volgiamo verso est e apriamo il braccio destro di ha il punto dove il sole, che è ormai a metà cammino, batterà i suoi raggi a picco sulla terra (mezzogiorno, sud, austro). La parte opposta è il nord (settentrione, tramontana).

I punti sud e nord possono essere determinati tutti i giorni esattamente con la luce del sole. Ciò non avviene per est ed ovest, se non negli equinozi, cioè il 23 settembre e il 21 marzo. Solo agli equinozi il sole segnerà esattamente est ed ovest, spostandosi poi verso nord o verso sud, a seconda delle stagioni.

Fra i 4 punti cardinali, a metà distanza da ciascuno di essi, si segnano altri quattro punti secondari:

– greco, o nordest

– scirocco, o sudest

– libeccio, o sudovest

– maestro, o nordovest.

Ogni vento ha un nome ben preciso, secondo la direzione in cui spira. Si tratta di nomi antichissimi, quasi tutti di origine marinara. I più importanti sono:

– tramontana: vento freddo e secco che soffia da nord

– greco o grecale: da nordest

– levante: da est

– scirocco: piuttosto umido e tiepido, che spira da sudest

– mezzogiorno, da sud

– libeccio: spesso violento, da sudovest

– ponente: da ovest, detto ponentino quando è debole

– maestro o maestrale: da nordovest.

Dettati ortografici I punti cardinali

Dettati ortografici I punti cardinali – una raccolta di dettati ortografici, di autori vari, per bambini della scuola primaria. Difficoltà ortografiche miste.

Sono due pulcini usciti ieri dall’uovo. Sono già nel prato a godersi la primavera. Guardano intorno, beccano in terra e si bisticciano. Bisticciano per una crostina di pane trovata fra l’erba. Tira uno, tira l’altro… nessuno vince. Il pulcino più scuro dà una beccata alla crostina; il pulcino più chiaro dà una beccata al compagno; l’altro scappa via contento col boccone. Non è passato che un momento; ecco i pulcini già in pace. Beccano contenti l’uno quasi contro l’ala dell’altro.

Dettati ortografici I punti cardinali – Tutte le opere  contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Geografia Waldorf – I punti cardinali: il racconto dei quattro angeli e del nastro d’argento

Geografia Waldorf – I punti cardinali: il racconto dei quattro angeli e del nastro d’argento. Questo racconto è un vero classico nelle scuole steineriane; non si conosce l’autore e, a differenza di altri racconti proposti nella guida, mitigare la presenza degli elementi simbolici antroposofici è praticamente impossibile. Lo condivido così com’è, felice di poter soddisfare la richiesta di alcune lettrici…

Dio Padre, il quarto giorno, creò il sole, la luna e le altre luci del cielo, ma inizialmente tutti questi pianeti erravano senza ordine e senza disegno nell’immensità celeste, e nessuno di loro conosceva la propria via e il proprio cammino.

 Allora Dio Padre disse agli angeli: “Intonate il vostro canto più armonioso, in modo che in tutto il mondo, nelle altezze e nelle profondità, risuoni la vostra voce!”

Gli angeli fecero come Dio Padre aveva detto, e gli spazi celesti echeggiarono di quel canto. Nessuno poteva restare indifferente a quel suono meraviglioso che si propagava ovunque come una brezza leggera e profumata.

Tutte le stelle si misero in ascolto, e ascoltando presero a danzare nell’immensità del cielo ed a comporsi in immagini e figure di straordinaria bellezza.

Questo piacque molto a Dio, e quando gli angeli terminarono il loro canto, chiese alle stelle di rimanere così, in gruppi composti e ordinati, e di continuare a danzare così, al suono della loro stessa musica, la musica delle sfere.

A quel tempo il giorno e la notte non erano ancora separati.

Allora Dio Padre chiamò quattro dei suoi angeli e disse loro: “Disponetevi nella vastità del cielo, in modo da lasciare la terra in mezzo a voi, nel centro, e da potervi guardare l’un l’altro negli occhi, a due a due”.

Gli angeli si affrettarono ad obbedire al volere di Dio Padre, e quando ebbero preso i loro posti alle quattro estremità del mondo, spalancarono le braccia, ed ognuno sorrise all’angelo fratello che gli stava di fronte.

E il loro sorriso fece nascere dal loro cuore un bel raggio d’argento, teso dall’uno all’altro.

Aleggiò sulla terra una croce d’argento grande quanto il cielo.

Il primo angelo indossava una magnifica veste gialla, l’aria attorno a lui profumava di violetta.

Dio Padre disse: “Sia affidata alle tue mani ogni forza giovane e fresca, ed ogni risvegliarsi dall’oscurità del sonno. Dona la tua forza alla terra e ai suoi esseri. Proteggi il mattino e tutto ciò che vi è in esso. II punto del cielo dove tu ti trovi si chiami LEVANTE, o EST.

Poi Dio Padre si rivolse all’angelo che stava di fronte all’angelo del Levante.

Era un bellissimo angelo viola, circondato da un buon profumo di lavanda e calendula. Gli disse: “Tu regalerai al mondo la pace dopo la fatica e il riposo dopo il duro lavoro, il crepuscolo dopo il chiarore accecante. Il tuo regno sarà la sera, e la parte del cielo in cui starai si chiamerà PONENTE, o OVEST”.

Poi Dio Padre si avvicinò al terzo angelo, che come i primi due se ne stava con le sue ali lucenti e la sua bella veste rossa al margine del cielo, proprio là dove cielo e terra si toccano.

Gli disse: “Alzati in volo dal luogo dove stai per un tratto. Devi guardare la terra dall’alto”:

Con un leggero fruscio e batter d’ali, l’angelo si sollevò verso il luogo che Dio Padre gli aveva indicato. Dio Padre allora gli disse: “Alle tue mani è affidata la pienezza della luce e del calore. Devi darla alla terra fra la mattina e la sera. Sii il custode dell’alto, dorato giorno. La parte del cielo che tu governi sia chiamata MEZZOGIORNO, o SUD.

Dio Padre si rivolse poi all’ultimo dei quattro angeli, uno splendido angelo vestito di bianco e circondato da una dolce atmosfera blu.

Gli disse: “Tu devi discendere tanto quanto tuo fratello si è alzato nel mezzogiorno”.

L’angelo obbedì rapidamente.

Allora Dio Padre gli disse: “Tu porterai in dono alla terra l’oscurità e la frescura. Manderai alla buona terra e a tutti gli esseri che la popolano il beneficio del sonno ristoratore e dei sogni buoni. Ciò che è stanco e spossato per la luce e la lunga veglia sarà rafforzato e ristorato grazie a te. Il tuo regno sarà la notte e la tua parte di cielo si chiamerà MEZZANOTTE, o NORD”.

Quando Dio Padre ebbe indicato ai quattro angeli il loro posto ed il loro compito, essi si inchinarono davanti a lui e lo ringraziarono col cuore colmo di gioia.

Allora Dio Padre si rivolse al sole e gli disse: “D’ora in poi, caro Sole, dovrai viaggiare tra questi angeli. Levati dall’orlo del cielo, presso l’angelo del Levante, innalzati fino al Mezzogiorno, poi voltati in giù verso la sera finchè presso l’angelo del Ponente giungerai a toccare ancora l’orlo del cielo. Infine sprofondati giù giù fino all’angelo della Mezzanotte e ristorati nel suo regno come tutti gli altri esseri. Poi torna ad alzarti a Levante, con forza rinnovata”.

Il Sole ringraziò Dio Padre, che gli aveva donato una via da seguire ed una meta, e con i suoi raggi si mise in cammino.

Furono così donati alla terra il mattino e la sera, il giorno e la notte.

Geografia Waldorf – I punti cardinali

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Poesie e filastrocche: I punti cardinali

Poesie e filastrocche: I punti cardinali. Una raccolta, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.
I punti cardinali
“Dalla mia parte bello e raggiante
si leva il sole” dice il Levante;
“e poi tramonta placidamente
dalla mia parte” dice il Ponente;
“raggi focosi io spargo intorno!”
dice superbo il Mezzogiorno;
“ed io alle membra già stanche e rotte,
dono riposo. Son Mezzanotte!”

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

 

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