Vaschetta sensoriale con meduse fluorescenti e ghiaccio colorato, anche per lightbox

Vaschetta sensoriale (sensory tub) con meduse fluorescenti e ghiaccio colorato, anche per lightbox. Alcune possibili realizzazioni di sensory tubs e altri giochi sensoriali, che spero presto di proporre ai più piccoli, collaudati da Alma e Gaia. L’attività è completata con dei braccialetti luminosi.

Le meduse di pet si prestano a innumerevoli giochi d’acqua, oltre ad essere semplici da realizzare e molto belle. Se ti serve il tutorial per realizzarle, questo è il link:  

meduse-di-pet

Il collaudo si è rivelato anche un ottima situazione per esperimenti fotografici. Tutte le immagini dell’articolo non sono state elaborate, i colori e gli effetti specialissimi sono dovuti a variabili ambientali (lightbox accesa o spenta), flash o non flash, tempi di esposizione, messa a fuoco e impressione su tempi lunghi di movimenti.

Coi ragazzi e i bimbi più grandi, è un’attività che consiglio.

Abbiamo preparato un po’ di ghiacciolini colorati e abbiamo anche aggiunto brillantini;

mentre il tutto era a ghiacciare, abbiamo preparato la lightbox con fogli di velina bianca e colorata:

se bagnate un po’ la carta, lentamente i colori si mescoleranno tra loro creando un effetto fondale molto bello.

Poi abbiamo posizionato sulla lightbox anche una vaschetta d’acqua:

e arricchito il fondale con conchiglie, sassi, ecc…

le ragazze hanno illuminato le meduse con i braccialetti fluorescenti:

con questi risultati (il colore dell’acqua è dato dalle veline colorate preparate sulla lightbox):

Abbiamo poi aggiunto i ghiacciolini colorati:

E sono iniziati i vari esperimenti fotografici:

Penso che queste sensory tubs saranno attività molto interessanti per i più piccoli, ma che con loro sarà meglio togliere il rosso dai colori dei ghiacciolini, perchè tende a coprire tutti gli altri colori, e anche se l’effetto è molto bello (luminescenza su acqua scura) è poco “acquatico”…

Come attrezzature si potranno mettere a disposizione un retino per pescare, contenitori per travasi e secchielli per le meduse eventualmente pescate.

Sensory tub with fluorescent jellyfish and colored ice, even for lightbox. Some possible realizations of sensory tubs and other sensory games, that I hope soon to propose to children, tested by Alma and Gaia. The activity is completed with bright bracelets:

The PET jellyfish have countless possible water games, in addition to being simple to implement and much beautiful. If you need the tutorial to realize, this is the link.

The test proved a good situation for photographic experiments. All images of the post have not been processed, the colors and special effects are due to environmental variables (lightbox on or off), flash or not flash, exposure time, focus and so on. With the boys and older children, it is an activity that I recommend.

We have prepared a little colored ice and we also added glitter;

while everything was to freeze, we have prepared the lightbox with sheets of tissue paper white and colored:

if you wet the paper, slowly the colors will blend together to create a very nice effect backdrop.

Then we placed on the lightbox also a tub of water:

and we have enriched the seabed with shells, stones, etc.

girls lit jellyfish with fluorescent bracelets:

with these results (the color of the water is given by colored tissue paper prepared on the lightbox):

We then added the colored ice:

 
And they have started various photographic experiments:

 
 

I think these sensory tubs will be much interesting activity for children, but it will be better to remove the red colors of the ice, because it tends to cover all other colors, and although the effect is very nice (luminescence on dark water) is not “water” …

As equipment is able to provide a net for fishing, containers for pouring and buckets for jellyfish eventually caught.

Sensory tub di farine e play dough

Sensory tub di farine e play dough

Materiali: farina di mais miscelata con farina di grano duro

Materiali accessori a disposizione: sale, schiuma da barba, acqua, coloranti alimentari diluiti in acqua, play dough di qualche giorno prima

Attrezzi: un ricco assortimento di contenitori presi in cucina o di recupero, un’insalatiera grande, un vaso di vetro, tagliere e coltello, tritatutto a manovella, siringa monouso senza ago, spugnetta per piatti, un cucchiaino di legno.

Il play dough l’avevamo preparato qualche giorno prima, ed era venuto niente male, ma dopo averci giocato tanto era un po’ invecchiato…

Per prepararlo abbiamo mescolato circa in pari quantità farina bianca e bicarbonato di sodio, acqua e invece del cremor tartaro abbiamo usato aceto di vino bianco (quantità a occhio, finchè non si vede che la schiuma che si forma per reazione rende la miscela gonfia).

Poi abbiamo cotto l’impasto sui fornelli finchè non è diventata una palla appiccicosa e l’abbiamo rovesciato sul piano di lavoro, ben infarinato. Abbiamo diviso in pezzetti diversi e abbiamo tinto con colorati alimentari in polvere e curcuma per il marrone (io trovo tutto in un supermercato etnico sotto casa, insieme a tantissime altre spezie in confezione grande e ai preparati colorati per gelatine, che sono anch’essi ottimi per colorare le paste da gioco).

Mentre si impasta per distribuire il colore, occorre aggiungere farina per arrivare alla consistenza giusta, e alla fine un ingrediente grasso (olio o crema per le mani, ma meglio olio) per far brillare il colore ed evitare che la pasta secchi troppo rapidamente. Puoi trovare molte altre ricette più dettagliate e precise qui

Non ho fotografato la prima parte del gioco con questa sensory tub… La piccola aveva a disposizione la sua vaschetta piena di una miscela di farina di mais e farina di grano duro, e attorno i vari altri attrezzi ed elementi. Per un lungo periodo di tempo ha semplicemente giocato a travasare la farina nei vari contenitori, avendo a disposizione un solo cucchiaio di legno.

Poi si è interessata alla brocca d’acqua  ed ha bagnato la farina che aveva messo nella ciotola grande. Provando ad impastare era molto appiccicosa, e le ho suggerito di aggiungere del sale. Ha impastato per un po’ e ha visto che il sale funzionava.

Le ho chiesto se potevo mettere un po’ della sua pasta bianca nel tritatutto, e le ho mostrato come usarlo perchè per lei era un attrezzo nuovo: spaghetti per l’orso!

Ha poi mescolato la sua pasta al play dough colorato che aveva sul tavolo, continuando a produrre spaghetti, che distribuiva poi in vari contenitori e anche nella vaschetta della farina.

Altro play dough l’ha invece fatto a pezzetti col coltello.

Non c’era la sensazione di gioco finito, ma la confusione era molta. Ho iniziato a riordinare un po’ mentre lei ha chiesto la spugna per aiutare

Quando il tavolo era abbastanza in ordine, ho spruzzato la schiuma da barba nel vaso d’acqua, con la siringa ho mostrato come prendere il colore dal vasetto e come inserire la siringa nella schiuma per spruzzarlo, così abbiamo potuto osservare l’acqua colorarsi nel vaso con disegni bizzarri.

Naturalmente, dopo aver visto una volta, ha potuto da sola sia prendere il colore tirando lo stantuffo, sia spruzzarlo nella schiuma…

Dopo il primo vaso anche la schiuma era colorata, e l’ha presa col cucchiaio e messa in una ciotola, così abbiamo anche potuto ripetere l’esperimento e avere a disposizione tantissima schiuma colorata…

Vista l’abilità acquisita nell’uso della siringa ha preparato spruzzi di spaghetti di schiuma da mescolare agli spaghetti di pasta da gioco, prima ha voluto farlo nei piattini, per vedere meglio

E poi tutto è tornato nella vaschetta sensoriale: gli avanzi di schiuma, tutti gli spaghetti, i pezzetti di play dough e per condire… un bel po’ d’acqua.

Ha sminuzzato in pezzi più piccoli il play dough  e gli ammassi di spaghetti, poi mescolato un po’ col cucchiaio, e questo è il risultato: un’ottima base, studiando che aggiunte fare, per una nuova sensory tub!

Per saperne di più sulle sensory tubs puoi leggere anche qui.

Sensory tub di spezie

Sensory tub di spezie.

Materiali usati:

lenticchie indiane verdi e nere, cannella, anice stellato, cardamomo, cappuccetti di ghianda e gusci di noce: una miscela bella da vedere, sonora e profumatissima.

Siccome è un’attività che è piaciuta molto nei giorni precedenti, una spruzzatina di polistirolo grattugiato al momento…

Attrezzi: contenitori in plastica con coperchio, cucchiaini, mestoli e ciotoline di legno, pentolini e satacci coi fori larghi, grattugia da verdure, un piatto fondo pieno d’acqua.

Dopo aver giocato a immergere le mani nel materiale per sentire uscire il profumo più intensamente, la piccola ha chiesto di grattugiare del polistirolo da aggiungere nella vaschetta.

Poi è passata a dividere il materiale in contenitori diversi, mettendo il coperchio, ha provato a separare le lenticchie dal cardamomo perchè stanca dal suo profumo, quindi ha tolto anche la cannella perchè era troppo grossa e ha avuto un ripensamento anche sul polistirolo… l’anice stellato ha resistito fino all’ultimo.

Dopo vari altri travasi e separazioni di materiali, molto sonori, ha riempito i gusci di lenticchie e li ha fatti galleggiare nell’acqua, insieme a qualche stellina.

Al termine del gioco abbiamo insieme rovesciato tutto il materiale che si trovava nei vari contenitori e setacci nuovamente nella vaschetta, e abbiamo messo il tutto in un sacchetto trasparente.

Sul tavolo e sul tappeto c’erano ancora parecchie lenticchie, e con quelle abbiamo fatto una composizione raccogliendole e mettendole su una bella pozzanghera di colla vinilica fatta su un cartoncino (purtroppo mi sono dimenticata di scattare), e così riordinare bene cacciando tutte le lenticchie rimaste su tavolo e tappeto non è stato noioso.

Per saperne di più sulle vaschette sensoriali puoi leggere qui.

 Sensory tub di spezie

Zero tre anni – Cosa sono le vaschette sensoriali o sensory tubs?

Zero tre anni – Cosa sono le vaschette sensoriali o sensory tubs? Una “vasca sensoriale” (sensory tub) è un contenitore di plastica, legno o cartone abbastanza grande e dai bordi non troppo alti, nel quale vengono posti oggetti e materiali vari, in genere di piccole dimensioni, perchè le mani dei bambini possano esplorarli.

L’esperienza sensoriale può riguardare la consistenza, la temperatura, il colore, l’odore, la forma, il peso, ecc… ; possono essere presentate vaschette sensoriali a tema, soprattutto coi bimbi più grandi, ad esempio l’autunno, il mare, i dinosauri, lo stagno, la neve, la fattoria, ecc… In ogni caso è sempre bene preparare le sensory tubs in modo tale che possano coinvolgere più sensi insieme. Il meccanismo del ricordare infatti coinvolge più sensi contemporaneamente: se ad esempio pensiamo alla nostra nonna, ricordiamo insieme l’odore della sua casa, il colore del suo vestito preferito, il sapore del suo tè al limone e la sua sedia in soggiorno. Possiamo quindi comprendere come le esperienze sensoriali offerte ai bambini svolgono un ruolo importantissimo di preparazione all’apprendimento intellettivo.

sensory tub – il colore giallo di http://countingcoconuts.blogspot.it

Le vaschette sensoriali dovrebbero essere molto varie e dovrebbero essere rinnovate spesso con nuovi temi o con nuovi materiali.  Poiché i bambini imparano meglio attraverso la sperimentazione diretta dei materiali, soprattutto usando le proprie mani, le esperienze sensoriali sono di vitale importanza per l’apprendimento dei bambini piccoli.

Il gioco sensoriale nelle sensory tubs preparate ad esempio con contenitori di diversa forma e dimensione e un materiale tipo farina di mais o sabbia, sviluppa nel bambino piccolo le abilità matematiche legate alla sperimentazione di concetti quali dimensione, volume, capacità, peso, ecc… ; se sostituiamo la sabbia o la farina con materiali eterogenei (ad esempio bottoni, fagioli, pasta di diversi formati, ecc…) il bambino potrà inoltre lavorare ai concetti di uguale e diverso, quindi di classificazione di elementi e loro ordinamento e, manipolando questi materiali, imparerà via via a comprendere i concetti di più e meno, pieno e vuoto, ecc… Attraverso il gioco con le vaschette sensoriali, poi, il bambino acquisisce anche tutta una serie di concetti  scientifici quali legge di causa – effetto, gravità, galleggiamento, comportamento delle miscele e delle emulsioni, ecc…  In ogni caso, poi, questo genere di gioco coinvolge il bambino in processi di problem solving, sviluppa la capacità decisionale, perchè è il bambino stesso che decide come utilizzare il materiale per raggiungere lo scopo che si è prefissato. Naturalmente le vaschette sensoriali offrono anche una vasta gamma di esperienze che sviluppano le competenze che serviranno poi per apprendere  la scrittura (motricità fine, coordinazione occhio – mano, concentrazione, ecc…), perchè il bambino lavora alla gestione di oggetti piccoli con la mano e può versare, tirare, schiacciare, impastare, misurare, sminuzzare, setacciare, grattugiare, miscelare i materiali.

sensory tub  –  autunno    di http://whatateacher.wordpress.com

Fare esperienze sensoriali significative ha un effetto positivo anche sullo sviluppo del linguaggio perchè, semplicemente, se facciamo cose che ci appagano e ci rendono felici, o se abbiamo fatto una scoperta entusiasmante,  abbiamo tutti più voglia di condividere la nostra esperienza con gli altri e di  trovare le parole per raccontarla.

Le esperienze sensoriali sono esperienze che portano benessere ai bambini, perchè li rendono sicuri rispetto alle proprie capacità decisionali ed operative. Se più bambini lavorano alla stessa vaschetta, ma anche se partecipa un adulto che sa essere rispettoso e non invadente, si crea una situazione di collaborazione e complicità molto importante dal punto di vista sociale: si impara a considerare il punto di vista dell’altro per arrivare ad un’azione comune.

Il gioco con le vaschette sensoriali è un gioco creativo, e come sempre per i bambini il processo è infinitamente più importante del prodotto finito. Nel processo artistico il bambino rafforza la propria autostima ed ha la possibilità di esprimere i propri sentimenti e di sperimentare armonia, equilibrio, bellezza.

sensory tub – arcobaleno di http://www.littleredfarm.com/

Come preparare le vaschette sensoriali

Scegliete la dimensione della vaschetta in base al numero di bambini che vi si dedicheranno, io direi da uno a quattro; i bordi devono essere a misura di bambino, cioè non devono essere troppo alti per non ostacolare il movimento delle manine e l’occhio. Per preparare sensory tubs con materiale “secco” va benissimo anche adattare uno scatolone di cartone, ma se pensate di aggiungere all’esperienza anche acqua, ghiaccio, olio ecc… occorre una cassettina di legno iimpermeabilizzata all’interno (anche un vecchio cassetto) o di plastica (formato tipo lettiera grande per gatti, oppure i vari contenitori ikea, che spesso hanno anche il vantaggio di avere il coperchio e di essere impilabili). Per assicurarsi una buona rotazione di sensory tubs poi sacchetti trasparenti o secchielli con coperchio sono l’ideale per conservare il materiale che si intende sostituire nella vaschetta, per poi riproporlo a distanza di tempo. Al termine del gioco i bambini possono aiutare a “mettere via”, ed è un’attività di travaso aggiuntiva.

Nella vaschetta poi, in genere, porremo un materiale base nel quale far “nuotare”  gli elementi più grandi che abbiamo scelto in base al tema o al tipo di attività che desideriamo stimolare , oppure offriremo questi materiali base in varie combinazioni tra loro. A corredo della sensory tubs predisporremo una serie scelta di materiali accessori e di attrezzi che reputiamo adatti. Se partecipiamo (con le mani o con la semplice osservazione) possiamo porci come aiutanti del bambino e rovistare per casa alla ricerca di ciò che serve in base a come l’esperienza evolve.

sensory tub – neve di http://olivesandpickles.blogspot.it

Esempi di materiali base:
acqua
sabbia
terra
orzo o caffè macinati
farina (di mais, di grano, di riso, ecc…) e fecola
riso, farro, orzo, miglio, amaranto, tapioca, ecc…
pasta di vario formato
cous cous
fiocchi di cereali
legumi (lenticchie, soia, fagioli, ceci, ecc…)
segatura
semi di lino
paglia
oobleck
coriandoli o pezzetti di carta
spezie
argilla
playdough
argilla
chicchi di mais
chicchi di caffè
miscele di semi per uccellini
frutta secca (arachidi, pistacchi, noccioline) o loro gusci
pezzetti di bucce di agrumi
silly putty e simili
pezzi di spugna
ghiaia
bottoni
batuffoli di cotone o piccoli pom pom da bricolage
trucioli di legno
perle e perline
biglie
palline di argilla espansa
pellets
gelatina
foglie secche sminuzzate
neve
piselli surgelati
piume
noccioli di ciliegia (anche scaldati)
pula di farro (anche scaldata)

Molti di questi materiali (ad esempio il riso e la pasta) possono essere proposti al naturale, o colorati, e possono essere aggiunti olio essenziale, glitter, ecc…

Si possono anche preparare, come base per la nostra sensory tub, delle miscele interessanti. Ad esempio la sabbia può essere proposta secca o bagnata, oppure si può miscelare con dell’olio o con della crema per le mani (diventa un materiale grumoso molto interessante, che può essere modellato)

Esempi di materiali più grandi da aggiungere al materiale base:
mobili della casa delle bambole
animali in miniatura
pigne
castagne e ghiande
pannocchie da sgranare
fiori e petali
conchiglie
vari elementi stagionali o relativi a una data festività
numeri e letterine
palline da ping pong
carte illustrate
macchinine
rocchetti di filo
bulloni e rondelle
giocattolini da bagno
cubetti di ghiaccio (anche colorati)
sassi
miniature varie
tappi di plastica, di sughero, a corona
scovolini
monete

Esempi di materiali accessori
brocca d’acqua
colori da dito
sale
zucchero
olio
aceto
sapone liquido
coloranti alimentari
bicarbonato di sodio
succo di cavolo rosso
costruzioni di legno o un assortimento di legnetti vari
sassi
bulloni e rondelle
schiuma da barba
panna montata o albume d’uovo montato
pezzetti di polistirolo
cacao
caffè
gusci d’uovo

Esempi di attrezzi
contenitori da cucina di varie misure, con coperchio
legni e legnetti vari
sassi
martello
brocche
tazze e tazzine, ciotole e altri contenitori
piattini
colini
centrifuga per insalata
tritatutto a manovella
grattugia
misurini
imbuti
cucchiai, cucchiaini, mestoli, fruste e forchette
coltello e tagliere
tubi idraulici e giunti
rotoli di cartone (carta igienica o carta casa)
stampini per biscotti
pettini
calamite
cannucce
bacchette cinesi
siringhe per dolci o siringhe usa e getta senza ago
pinze da insalata
vasetti e bottigliette di recupero (succhi, yogurt, acqua, ecc…)
bottiglie di plastica tagliete in modi vari per essere usate come imbuti, contenitori e colini
carta vetrata
pipette
bilancia
spruzzino
lente di ingrandimento

sensory tub di gelatina di http://www.notimeforflashcards.com/

Per ispirarvi e saperne di più, in rete esiste una quantità sterminata di esempi di sensory tubs realizzate da genitori o insegnanti; le mie sono via via raccolte qui.

Tutti gli elementi e gli attrezzi da offrire vanno scelti con cura, ricordano sempre che il troppo è sempre controproducente. Per approfondire il tema del gioco sensoriale puoi leggere qui.

Coi bambini più grandi si può provvedere a preparare delle carte illustrate tipo bingo che contengono gli elementi più grandi contenuti nella vaschetta. Man mano che il bambino li trova, può posizionarli sulla scheda.

Naturalmente questo genere di materiale richiede la presenza di un adulto, soprattutto per la sicurezza del bambino piccolo. Della qualità di questa presenza, indipendentemente dall’elemento sicurezza, abbiamo già parlato…

sensory tub di spezie

Il gioco sensoriale – zero tre anni

Il gioco sensoriale – zero tre anni. Sappiamo che i bambini piccoli hanno bisogno di muoversi, esplorare, sperimentare se stessi e gli oggetti del mondo circostante, e che questo porta ad un sano sviluppo mentale, emotivo e fisico.

Uno degli elementi chiave, nel metodo Montessori e non solo, è la preparazione di un ambiente che permetta al bambino di fare esperienze sensoriali varie ed adatte alla sua tappa di sviluppo, offrendo oggetti e materiali che gli permettono di esplorare e scoprire il mondo attorno a sè. Perché i bambini amano togliersi le scarpe nella buca della sabbia? Perchè per loro è una meravigliosa esperienza sensoriale. Quando andiamo nella direzione giusta nell’offerta di esperienze e “giocattoli” al nostro bambino, la prova è sempre la sua felicità.

Molti dei prodotti per l’infanzia in commercio stimolano eccessivamente il bambino con colori troppo vivaci  o suoni aggressivi, ad esempio, ma anche una stanza troppo piena di giocattoli rappresenta uno stimolo eccessivo; vengono poi offerti dal mercato oggetti “per l’infanzia” proprio non adatti all’infanzia, che ostacolano le fasi di sviluppo del bambino  dal punto di vista del linguaggio (ad esempio il ciuccio) o del movimento (girelli, ecc…), e se vogliamo aggiungiamo che molti di questi prodotti “per l’infanzia” sono costruiti con materiali sintetici  e non naturali.

Moltissimi poi sono i giocattoli che si propongono come “l’esercizio sensoriale perfetto”, ma in verità oggetti e materiali presenti in casa o in natura, e un adulto che si dedichi con sensibilità a preparare questa offerta e ad osservare il gioco del bambino per far evolvere tale offerta nella direzione dei suoi bisogni, senza interferire col suo fare esperienze, rappresentano la perfezione.

Un ambiente semplice, naturale e delicato, suscita nel bambino sentimenti di sicurezza, e lo incoraggia a comunicare con gli altri e a muoversi nell’ambiente.

Quando il bambino è molto piccolo, preparare la cameretta non dovrebbe essere un accumulare merci. Bisognerebbe davvero mettersi a quattro zampe e cercare di guardare le cose come lui le vede, dalla sua altezza, e cercare di individuare cosa lui coglierà della stanza dal punto di vista visivo, e anche uditivo. Il bambino, infatti, non è capace come lo è l’adulto di filtrare gli stimoli superflui.

Ma non va preparata solo la sua cameretta: bisogna preparare a sua misura tutta la casa, anche dal punto di vista della sicurezza, cosa che consentirà al bambino di muoversi in meravigliosa libertà, di fare tutte le esperienze sensoriali di cui ha bisogno, di vivere e interagire con l’ambiente fisico ed umano che lo circonda.

Pensate ad un bambino che inizia a gattonare, e può da solo uscire dal suo lettino basso e girovagare per la stanza, e poi andare in un’altra… certo il lavoro di preparazione dell’ambiente è enorme e richiede grande sensibilità: ogni elemento di pericolosità deve essere previsto e rimosso.

Essere presenti ma non interferire con l’esperienza che il bambino piccolo sta facendo è di importanza fondamentale; ad esempio evitiamo di porgere al bambino l’oggetto che sta puntando, mentre lui sta cercando il modo per raggiungerlo provando a girarsi da solo o dondolandosi avanti e indietro. Lasciamo che esplori queste sue azioni, e semplicemente stiamo attenti al momento in cui, eventualmente, si potrebbe manifestare in lui la sensazione di insuccesso, la frustrazione… insomma aiutiamolo solo quando siamo certi che davvero non è in grado di fare quella determinata cosa che si è prefisso.

Per quanto le attività manuali siano considerate, nella società attuale, inferiori rispetto a quelle intellettive, tutti gli studi dimostrano la stretta correlazione che esiste tra abilità manuali ed intelligenza. Questo vale per tutte le fasi di sviluppo del bambino, ma in particolare per i bambini molto piccoli. Per questo ogni esperienza, ogni tappa della crescita delle abilità motorie, è importantissima; i bambini devono essere aiutati a fare ogni esperienza possibile in relazione alla loro reale tappa di sviluppa, e non vanno forzati, “precocizzati” . Ad esempio possiamo sentirci felici nel vedere il nostro bambino che si alza in piedi e comincia a muovere i primi passi, ma se questo avviene troppo precocemente, il bambino avrà perso l’esperienza dello strisciare, dell’arrampicarsi  e del gattonare (in tutte le varianti possibili). Le neuroscienze sottolineano che tutte le attività fisiche che richiedono coordinazione motoria coinvolgono entrambi gli emisferi cerebrali, cosa che avviene anche, ad esempio, mentre leggiamo.

Facendo un altro esempio, quando il neonato comincia a sollevare da solo la testa, per aiutarlo a sperimentare questa nuova abilità motoria possiamo giocare con lui muovendo un piccolo giocattolino su un lato del cuscino, aspettare che il bimbo giri la testa e giocare un po’, poi spostarlo sull’altro lato. Bisogna però alternare davvero lentamente. Il bambino può giocare a questo gioco sia supino sia prono.

La scelta del giocattolo giusto per il bambino molto piccolo apre una questione enorme… i giocattoli infatti rivestono un ruolo fondamentale non solo nello sviluppo del movimento, ma anche nello sviluppo sensoriale, soprattutto sono importanti stimoli visivi. Molti giocattoli che un adulto trova bellissimi, non sono affatto adatti ai sensi ed ai muscoli poco sviluppati dei bambini. Il consiglio è quello di iniziare con forme semplici (anche per le giostrine e i mobiles da culla), e di scegliere via via i giochi in base alla loro funzione e non al loro aspetto o al loro colore. Dare ad un bambino un giocattolo troppo difficile per lui da utilizzare, non rappresenta uno stimolo, ma al contrario può essere dannoso. Col giocattolo giusto il bambino non si annoia, anzi trova grande piacere nel ripetere, sembrerebbe all’infinito, la stessa azione.

Ad esempio, appena il bambino comincia a camminare, possiamo offrirgli giocattoli da spingere, muniti di bastone, che magari consentono di essere caricati di cose; o anche una semplice scatola munita di cordicella, da riempire e tirare. In questa fase di sviluppo questo genere di giocattolo gli permette di sviluppare forza muscolare e coordinazione motoria.

Man mano che il bambino cresce, ogni volta che scegliamo di costruire o acquistare un giocattolo da offrigli,  oppure prepariamo per lui una data attività, continuiamo ad interrogarci sulla sua funzione. Non trascuriamo l’offerta di giocattoli e “lavori” che invitano ad una data attività intenzionale, stimolano le capacità immaginative del bambino e richiedono un processo decisionale. Prima di offrirli consideriamo sempre quanto tempo il bambino può dedicarvi e quanto tempo abbiamo noi per stare al suo fianco. Questi giochi, che possiamo chiamare “giochi con scopo” stimolano i sensi, il movimento e l’immaginazione. Dalla qualità delle esperienze sensoriali fatte dal bambino piccolo in relazione all’ambiente, dipende lo sviluppo della sua capacità immaginativa, quella che consente di essere creativi, immaginare appunto soluzioni per risolvere problemi, mettere in atto le strategie trovate.

Scegliamo oggetti e attività manipolative che rappresentano in sè una sfida per il bambino, che hanno un inizio ed una fine (ad esempio appaiare i calzini colorati), e nei quali sia insito il completamento dell’attività stessa. Quando, ad esempio, il bambino avrà appaiato tutti i calzini e non ne sarà rimasto nessuno ancora “singolo”, ne avrà grande soddisfazione, e  molto probabilmente chiederà di ripetere il gioco.

Per quanto riguarda la coordinazione occhio – mano, come già detto sopra, ricordiamo sempre quanto essa sia importante e offriamo al bambino la possibilità di fare moltissime esperienze in questo campo. L’esempio classico sono tutte la attività dentro-fuori (ad esempio infilare scovolini da pipa nello scolapasta, oppure le scatole che presentano fori di forme diverse nelle quali inserire un certo assortimento di elementi: grazie a queste attività il bambino impara a utilizzare i suoi muscoli per fare ciò che è dettato dai suoi occhi.

L’utilizzo del legno al posto della plastica aiuta il bambino ad apprezzare il mondo naturale, le sfumature, i colori e le venature del legno,  il peso di oggetti che varia per dimensioni e densità.

I giocattoli dovrebbero essere messi a disposizione del bambino nelle stanze in cui stanno tutti i membri della famiglia, salotto, cucina, bagno, e non solo nella sua stanza; dovrebbero essere possibilmente pochi, scelti, e disposti in ordine su scaffali e ripiani ad altezza di bambino. Tenere in ordine è molto difficile, si sa, ma un certo ordine dell’ambiente genera nel bambino una sensazione di  fiducia e sicurezza, e ne vale la pena. Inoltre, se osserviamo con sensibilità il suo giocare, non sarà difficile eliminare via via qualcosa sostituendolo con altro. Se i giocattoli sono pochi, non ammassati qua e là, ed ognuno ha il suo posto, senza cadere nella maniacalità sarà davvero più facile tenere in ordine le cose, e grazie all’esempio presto il bambino stesso darà una mano. Anzi per i bambini piccoli, spesso la fase del riordino è vista anche come più divertente del giocare in sè. Se ad esempio il bambino vedrà ogni volta la mamma mettere nella cesta i pezzetti del puzzle, lentamente, con piacere, presto vorrà imitarla e non ci sarà bisogno di altro.

Un altro buon trucco per facilitare il riordino, è quello di abituare il bambino, sempre attraverso l’esempio, ad utilizzare un giocattolo alla volta, e non a vuotare sul tappeto l’intero scaffale. Naturalmente se il bambino invece ha bisogno di tutto il contenuto dello scaffale per fare ad esempio una nave, non deve essere intralciato nel suo progetto. Al termine si giocherà, mamma e bambino “a mettere via”, provando piacere e non dando l’impressione che si tratti di un compito sgradevole. Qualunque cosa il bambino stia facendo di attivo costruttivo e propositivo, rispettiamo e proteggiamo la sua concentrazione, perchè sta facendo sempre un lavoro importante. Evitiamo di disturbarlo anche guardandolo: anche a noi adulti, se ci pensiamo, disturba sapere di essere guardati mentre facciamo qualcosa.

Durante i primi tre anni il bambino assorbe come una spugna tutto ciò che è nell’ambiente attorno a lui, la bellezza e la bruttezza; dobbiamo impegnarci per raggiungere uno “standard elevato” per quanto riguarda i materiali (naturali), i libri illustrati, i quadri alle pareti, i giocattoli, l’arredamento e la decorazione. E’ interessante notare come questo punto sia fortemente condiviso anche dalla pedagogia Waldorf.

Questo “standard elevato”, poi,  non ha affatto a che fare col concetto di costoso o di lusso, anzi, forse è il contrario. Ad esempio mantenere l’ordine fa parte di questo modo di concepire gli spazi in cui vivono i bambini piccoli, come lo è l’avere pochi giocattoli. Se ci pensiamo non è affatto difficile, ed ogni concetto è collegato all’altro. Se infatti il bambino, fin dai primissimi giorni, condivide gli stessi spazi in cui stanno anche gli adulti, e partecipa alle loro attività quotidiane, sarà durante tutta la giornata impegnato in giochi fantastici: travasi in cucina, tutte le attività connesse con la cura di sé e dell’ambiente (vestirsi, preparare la tavola, pulire il pavimento, lavare i piatti, spolverare, ecc…), annaffiare le piante in vaso e in giardino, riporre la biancheria… Un bambino preferisce togliere la polvere vera da un vero scaffale impolverato, piuttosto che usare un “giocattolo” che gli propone di farlo per finta.  Trovi molti esempi di attività di vita pratica qui ed esempi di attività di cucina qui.

A conclusione possiamo dire che per “gioco sensoriale” intendiamo una serie di esperienze pensate per promuovere le abilità sensoriali e la conoscenza dell’ambiente; si tratta essenzialmente di cose da fare.

Tra queste cose da fare, in aggiunta alle attività di vita pratica e a tutto quanto già esposto sopra,  citiamo:

–  non tanto per la loro importanza quanto per le infinite variazioni  che consentono, le ceste o vaschette sensoriali (sensory tubs)

e le bottiglie magiche (spy bottles).

– le paste da gioco, ad esempio: play dough,

slime silly putty flubber e gak,

oobleck, ecc…

– naturalmente la buca della sabbia

– gli esperimenti scientifici, quelli più semplici e d’effetto per bambini piccoli… Nel bambino piccolo, come nell’adulto, la ricerca è un’azione promossa dall’intenzionalità. La sperimentazione è la base fondamentale di ogni scoperta, una delle principali chiavi di accesso alla conoscenza. Interiorizzare un concetto è molto più semplice se il bambino può memorizzare un’esperienza ad esso collegata. Ad esempio a tre anni molti bambini sanno a che cosa serve l’olio e di che colore è, ma quanti hanno potuto mescolare l’olio con l’acqua? Per fare ricerca con bambini così piccoli non occorre andare molto lontano.

Quando parliamo di “giochi sensoriali”, dunque, parliamo di giochi (attività) “naturali” che sviluppano le capacità sensoriali e percettive, e che conducono il bambino ad esplorare materiali della vita quotidiana e della natura per imparare via via ad osservare e riflettere: “fare per capire e capire attraverso il fare”. Il concetto di “gioco euristico” è molto affine a quanto detto e può essere sicuramente preso in considerazione.

Sono “giochi sensoriali” vari elementi offerti dalla natura (conchiglie, sassi, pigne, pannocchie, foglie,…) e qualsiasi oggetto o elemento che fa parte della nostra vita e che può essere strumento di creatività e di gioco: attrezzi di cucina, alimenti, materiali e attrezzature per la cura di sè e della casa, e tutto ciò che presenta questi aspetti:

– promuove l’attività del bambino

– risponde alla legge di causa-effetto (se tocco la pentola mi scotto)

– offre una risposta naturale (se il mio bicchiere che è di vetro cade, si rompe)

– si inserisce in attività adeguate alle abilità del bambino.

Le ragioni per utilizzare questi materiali presenti in casa sono molte:

i giocattoli acquistati hanno spesso una gamma di efficacia limitata; a molti bambini vengono proposti quotidianamente gli stessi giocattoli, ma la persistenza di uno stesso materiale non può stimolare il bambino a mantenere vivo l’interesse, nè può soddisfare la sua instancabile curiosità per il mondo che lo circonda, di cui è ogni volta più consapevole

questi “giocattoli sensoriali”, cioè queste attività, offrono una grande ricchezza manipolativa,  ed una grande varietà di qualità percettive (forma, peso, volume, textures, colore, odore, gusto, ecc…),

offrono la possibilità di sperimentare i quattro elementi: acqua, aria, fuoco (luce) e terra

risvegliano il pensiero scientifico, che stimola i bambini a creare un gioco; davanti a qualsiasi materiale sono loro stessi che decidono cosa fare

ravvivano la curiosità e la voglia di imparare

aumentano le capacità di controllo e di azione nell’ambiente e perciò facilitano l’autonomia personale

offrono informazioni sull’ambiente naturale e sociale nel quale viviamo, sul periodo dell’anno, sul clima, ecc…

aiutano i genitori a sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti delle attività del bambino, perchè permettono di pensare a diverse strategie di preparazione e presentazione

sono alla portata di tutti, a buon mercato ed autentici.

Ci sono genitori, ed anche educatori, che non riconoscono il valore educativo di questi “giocattoli naturali”. Spesso siamo così abituati a comprare, che inconsciamente i giocattoli non comprati, non commercializzati, non ci sembrano altrettanto validi per educare i bambini.

Esiste inoltre un concetto prestabilito su cosa debba essere l’educazione e su cosa sia “educativo” e cosa no. Per motivi di tradizione culturale (soprattutto nei Paesi che hanno vissuto una situazione di miseria),  o anche di credo personale, per alcune persone è difficile non considerare gli alimenti semplicemente come cibo, e costa fatica accettare l’idea che i bambini possano farvi esperimenti. Nel proporre questo genere di attività all’interno di gruppi, forse è bene discuterne prima…

Il mio personale punto di vista in merito, nel rispetto delle idee e delle credenze di ognuno, è che sia importante alimentare tanto lo stomaco quanto il cervello, ed in questo senso la farina piuttosto che il sacchetto di lenticchie e il pacco di pasta o di riso non li vedo “sprecati”…

Lavagne di sabbia e materiali autunnali naturali

Lavagne di sabbia e materiali autunnali naturali. Ecco un’idea creativa, particolarmente indicata per il periodo autunnale, per esplorare coi bambini la grande varietà di forme e colori offerte dalla natura.

Le lavagne di sabbia, che si usano anche nella didattica montessoriana per l’apprendimento della scrittura, possono diventare la base ideale per queste composizioni…

Mettete a disposizione dei vostri bambini, accanto alle lavagne di sabbia, cesti nei quali sono raccolti in modo ordinato ghiaia, sassi più grandi, semi, rametti grandi e piccoli, pigne, castagne, cortecce, foglie, pannocchie e altri tesori autunnali.

Lasciateli liberi di creare…

Sand boxes and natural autumn materials. Here’s a creative idea, especially suitable for the autumn, to explore with the children the great variety of shapes and colors offered by nature.

The sand boxes, which are also used in Montessori education for learning of writing, can become the base for these compositions …

Do you offer your children, next to the sand boxes, baskets in which are collected in an orderly gravel, stones, seeds, large and small twigs, pine cones, chestnuts, barks, leaves, cobs and other autumnal treasures.

Let them free to create

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