Trasferimento di sostanze secche con l’imbuto – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to glass decanter with a funnel (pitcher to narrow neck container), transferring pitcher to glass decanter with a funnel

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, trasferimenti, rotazione del polso

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso), un contenitore a collo stretto (caraffa) e un imbuto. La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno, accanto alla caraffa. L’imbuto sta davanti ai due contenitori.

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche con l’imbuto”  

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere l’imbuto utilizzando la pinza a tre dita e posizionarlo sulla caraffa. Sostenerlo con la mano sinistra

. mostrare presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra all’imbuto, abbastanza da non toccarlo 

. spostare il beccuccio della brocca al centro dell’imbuto e versare tutta la sostanza lentamente 

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)

. mettere l’imbuto sul vassoio

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale)

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare la caraffa con la destra; portarla al di sopra della brocca, versare

. posare la caraffa sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo stretto con l’imbuto in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, caraffa, brocca, imbuto, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nella caraffa e nella brocca, versare sempre da destra a sinistra, vedere la sostanza passare attraverso l’imbuto, le prese della mano

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

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Trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa – Esercizi di vita pratica Montessori

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to glass decanter (pitcher to narrow neck container), transferring pitcher to glass decanter

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso) e un contenitore a collo stretto (caraffa). La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa”

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra alla caraffa vuota, senza che i due contenitori si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca

. spostare il beccuccio della brocca al centro della caraffa e versare lentamente tutta la sostanza 

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della caraffa piena)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la caraffa piena sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare la caraffa con la destra; portarla al di sopra della brocca, versare

. posare la caraffa sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo stretto in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare al travaso di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, caraffa, brocca ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso, la presa a C delle dita, il suono dei materiali che cadono nella caraffa e nella brocca, versare sempre da destra a sinistra, usare la pinza a tre dita per raccogliere i chicchi versati, versare lentamente

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca o nella caraffa, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

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Vita pratica Montessori: trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to bowl (pitcher to wide neck container)

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un tavolo e due sedie. Un vassoio contenente una brocca piena per ¾ di materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso) e un contenitore a collo largo (ciotola, vaso o bicchiere). La brocca sta a destra, col beccuccio rivolto verso l’interno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca per il manico

. sollevarla sopra al contenitore vuoto, senza che i due contenitori si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca, sotto al beccuccio

. spostare il beccuccio della brocca al centro del contenitore e versare lentamente tutta la sostanza

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della ciotola piena)

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che il contenitore pieno sia a destra e la brocca vuota a sinistra

. tenere il manico della brocca con la sinistra e sollevare il contenitore con la destra; portarlo al di sopra della brocca, versare

. posare il contenitore sul vassoio. Se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca a un contenitore a collo largo in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparazione per l’uso delle forbici

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, ciotola, brocca ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nei contenitori, le prese della mano

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore dei contenitori che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: contenitori di dimensioni e materiali diversi, sostanze sempre più minute

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Vita pratica Montessori: trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca

Nome dell’esercizio in inglese: dry pouring pitcher to pitcher

Area: movimenti elementari, presa a C delle dita e pinza a tre dita, rotazione del polso, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un vassoio contenente due brocche identiche, una delle quali contiene per ¾ materiali secchi quali riso, piselli secchi o altri legumi, chicchi di mais, ecc. (cambiare spesso). Le due brocche devono essere posizionate sul vassoio con i beccucci rivolti verso l’interno; la brocca piena sta a destra. Un tavolo e due sedie

Presentazione 1 (brocca sul vassoio)

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca di destra (piena) per il manico

. sollevarla sopra la brocca vuota, senza che le due brocche si tocchino 

. usare la mano sinistra per sostenere il collo della brocca, sotto al beccuccio

. spostare il beccuccio della brocca destra al centro della brocca sinistra e versare tutta la sostanza inclinando lentamente la brocca

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere la brocca vuota sul vassoio (a destra della brocca piena)

. se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la brocca piena sia di nuovo a destra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Presentazione 2 (entrambe le brocche sospese)

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. mostrare la presa a C delle dita e usarla per afferrare la brocca vuota per il manico con la mano sinistra

. sollevarla all’altezza del torace 

. afferrare la brocca piena per il manico con la mano destra e sollevarla al di sopra di quella vuota

. spostare il beccuccio della brocca destra al centro della brocca sinistra

. versare lentamente tutta la sostanza

. assicurarsi di aver versato tutti i chicchi

. mettere entrambe le brocche sul vassoio (a destra vuota, a sinistra piena)

. se ci sono dei chicchi sul vassoio o sul tavolo, utilizzare la pinza a tre dita e raccoglierli uno ad uno, mettendoli nella brocca piena

. con le mani sui rispettivi lati del vassoio, ruotarlo in due fasi (verticale, orizzontale) in modo che la brocca piena sia di nuovo a destra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per versare una sostanza secca da una brocca all’altra in autonomia

Obiettivi indiretti: preparare ai travasi di liquidi, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura e all’uso delle forbici, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: il nome dei materiali usati, svuotare, trasferire, versare, ecc.

Punti di interesse: la flessione del polso, il suono dei materiali che cadono nella brocca, versare sempre da destra a sinistra

Controllo dell’errore: ci sono dei chicchi sul vassoioo in terra, alcuni chicchi rimangono nella brocca, rumore delle brocche che sbattono tra loro

Variazioni ed estensioni: brocche di dimensioni diverse, brocche trasparenti, materiali sempre più minuti

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Vita pratica Montessori: trasferimento di spilli da una ciotola a uno spargizucchero

Nome dell’esercizio in inglese: pins and sugar shaker

Area: movimenti elementari, cucito, pinza a due dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente una ciotola con una decina di spilli con capocchia di plastica, uno spargizucchero vuoto e un tappetino arrotolato per il tavolo (facoltativo), eventualmente fermato con un portatovagliolo. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasferire gli spilli da una ciotola a uno spargizucchero”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore del tavolo, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere la ciotola degli spilli e metterla sul tappetino, a sinistra

. prendere lo spargizucchero e metterlo sul tappetino, a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a due dita

. tenere ferma la ciotolina con la mano sinistra

. utilizzando la pinza a due dita con la mano destra, afferrare uno spillo dalla capocchia, facendo attenzione a non pungersi con le punte degli altri spilli

. sollevare lo spillo

. togliere la mano sinistra dalla ciotolina

. tenere con la mano sinistra lo spargizucchero

. portare lo spillo sullo spargizucchero, avvicinarlo e inserire parzialmente lo spillo in uno dei suoi fori

. rilasciare lo spillo prestando attenzione al rumore che fa cadendo all’interno dello spargizucchero

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. al termine mostrare al bambino come aprire il coperchio dello spargizucchero e rovesciare gli spilli nella ciotola

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. prendere lo spargizucchero e rimetterlo sul vassoio

. prendere la ciotola degli spilli e rimetterli sul vassoio

. arrotolare e riporre il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire in sicurezza gli spilli da un puntaspilli ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: spilli, spargizucchero, capocchia, punta, fori, ecc. 

Punti di interesse: tenere il puntaspilli, la pinza a due dita, ruotare il vassoio in due tempi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il bambino si punge, ci sono spilli sul vassoio sul tavolo o sul pavimento

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Vita pratica Montessori: trasferimento di spilli da un puntaspilli ad un altro

Nome dell’esercizio in inglese: straight pins transfer, transferring pins to a pincushion

Area: movimenti elementari, cucito, pinza a due dita

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un puntaspilli con una decina di spilli (con capocchia di plastica) appuntati e un puntaspilli identico vuoto. Un tavolo e due sedie

    

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasferire gli spilli”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo davanti a noi sul tavolo, col puntaspilli vuoto a destra

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a due dita

. tenere il puntaspilli di sinistra con la mano sinistra

. con la mano destra, utilizzando la pinza a due dita, prendere uno spillo dalla capocchia e sollevarlo

. togliere la mano sinistra dal puntaspilli

. usare la mano sinistra per tenere il puntaspilli a destra

. con la mano destra inserire lo spillo nel puntaspilli a destra

. togliere la mano sinistra

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutti gli spilli sono passati da sinistra a destra, ruotare il vassoio in due tempi (verticale, poi orizzontale) per fare in modo di avere nuovamente il puntaspilli vuoto a destra

. ripetere la procedura, fino a trasferire tutti gli spilli

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire in sicurezza gli spilli da un puntaspilli ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: spilli, puntaspilli, capocchia, punta, ecc. 

Punti di interesse: tenere il puntaspilli, la pinza a due dita, ruotare il vassoio in due tempi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il bambino si punge, ci sono spilli sul vassoio sul tavolo o sul pavimento

Variazioni ed estensioni:

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Vita pratica Montessori: mettere le monetine nel salvadanaio

Nome dell’esercizio in inglese: penny bank transfer

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una ciotola di monetine (a sinistra) e un salvadanaio vuoto col fondo facilmente apribile (a destra). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come mettere le monetine nel salvadanaio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino la pinza a tre dita: pollice contro indice e medio uniti

. prendere una moneta usando la presa a tre dita

. spostare la mano sul salvadanaio e inserirla parzialmente nella fessura

. far cadere delicatamente la moneta nel salvadanaio, soffermandosi per ascoltare il suono della moneta che cade al suo interno

. dopo aver trasferito cinque monetine, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore, quindi riprendere il lavoro

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le monetine si trovano nel salvadanaio, capovolgerlo

. rimuovere il tappo

. rovesciare tutte le monetine nella ciotola

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per mettere le monetine nel salvadanaio

Obiettivi indiretti: rafforzare la presa a tre dita per imparare a tenere correttamente la matita, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, monetine, salvadanaio, ecc.

Punti di interesse: trasferire da sinistra a destra, la pinza a tre dita, le monetine, il rumore delle monetine che cadono nel salvadanaio, il tappo che si trova nella parte inferiore del salvadanaio

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

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Vita pratica Montessori: trasferimento di monetine

Nome dell’esercizio in inglese: penny pinching, coin transferring      

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente due piatti possibilmente identici, uno dei quali contiene una manciata di monetine. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di monetine”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo e posarlo davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. togliere un piatto alla volta dal vassoio e posarlo sul tavolo, dietro al vassoio

. rimettere sul vassoio il piatto pieno a sinistra e quello vuoto a destra

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare al bambino la pinza a tre dita: pollice contro indice e medio uniti

. trasferire le monetine dal piatto a sinistra al piatto a destra, una alla volta, mostrando ogni volta la pinza a tre dita

. dopo aver trasferito cinque monetine, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore, quindi riprendere il lavoro

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire monetine da un piatto ad un altro

Obiettivi indiretti: rafforzare la presa a tre dita per imparare a tenere correttamente la matita, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, monetine, ecc.

Punti di interesse: il piatto vuoto a sinistra, la pinza a tre dita, le monetine

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

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Vita pratica Montessori: trasferimento di uova

Nome dell’esercizio in inglese: egg transferring

Area: movimenti elementari, pinza a cinque dita, attività di cucina

Età: dai 3 anni

Materiale: un vassoio contenente un cartone per uova, un cestino con una dozzina di uova fresche e un tappetino arrotolato eventualmente fermato con un portatovagliolo. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di uova”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore, al centro

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi

. prendere il cestino delle uova e metterlo sul tappetino, a sinistra

. prendere il cartone delle uova, aprirlo e metterlo a destra del cestino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la pinza a cinque dita con la mano destra

. usarla per prendere un uovo dal cestino

. posarlo sul palmo della mano sinistra per osservarlo e insieme al bambino, facendo notare le due estremità, una più arrotondata e una più appuntita

. con la mano destra, sempre usando la pinza a cinque dita, prendere l’uovo dalla parte dell’estremità arrotondata

. inserire delicatamente l’uovo in uno scompartimento del portauova, di modo che poggi sull’estremità appuntita

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. quando tutte le uova sono nel cartone, richiuderlo

. aprire nuovamente il cartone delle uova

. riprendere il trasferimento delle uova, questa volta dal cartone al cestino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. rimettere il cestino delle uova sul vassoio

. rimettere il cartone vuoto sul vassoio

. arrotolare e rimettere il tappetino sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire uova fresche da un contenitore ad un altro

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: uova, portauova, cestino, estremità appuntita, estremità arrotondata, ecc.

Punti di interesse: la pinza a cinque dita, la forma delle uova, prenderle dall’estremità arrotondata e posarle sull’estremità appuntita, l’estrema fragilità delle uova

Controllo dell’errore: le uova si rompono

Note: usando uova artificiali, l’esercizio perde di senso

Varianti ed estensioni: trasferire le uova da un cesto a dei portauova

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Vita pratica Montessori: trasferimento di oggetti

Nome dell’esercizio in inglese: transferring objects, grasping transfer

Area: movimenti elementari, pinza a cinque dita, trasferimenti

Età: dai 2 anni

Materiale: un vassoio contenente due ciotole identiche (o due piccoli cestini), una delle quali contiene oggetti identici (sassi, pigne, palline di spugna, pompon, conchiglie, ecc.). Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro il trasferimento di oggetti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo

. posare il vassoio davanti a noi

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. togliere le due ciotole dal vassoio, una alla volta, e metterle sul tavolo, appena dietro al vassoio

. rimettere la ciotola piena sul vassoio, a sinistra

. rimettere la ciotola vuota sul vassoio, a destra della ciotola vuota (per trasferire da sinistra a destra, cioè in direzione della scrittura)

. mostrare al bambino la pinza a cinque dita: pollice contro le altre quattro dita unite

. trasferire gli oggetti dalla ciotola a sinistra alla ciotola a destra, uno alla volta, mostrando ogni volta la presa  

. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro

. posare nuovamente le ciotole sul tavolo, dietro al vassoio, prendendole una alla volta

. rimetterle sul vassoio, una alla volta (piena a sinistra, vuota a destra)

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasferire oggetti utilizzando la pinza a cinque dita

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura: vuoto, pieno, trasferire, il nome degli oggetti scelti, destra, sinistra, ecc.

Punti di interesse: la ciotola vuota a destra, la presa delle dita, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati

Controllo dell’errore: il vassoio cade a terra o si rovescia, gli oggetti cadono durante il trasferimento, il bambino non porta a termine il trasferimento

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Vita pratica Montessori: girare le pagine di un libro

Nome dell’esercizio in inglese: turn the pages of a book

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie, un libro

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come girare le pagine di un libro”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra), con un libro chiuso davanti a noi

. aprire la copertina del libro

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. infilare il pollice destro (dalla parte dell’unghia) sotto all’angolo in alto della prima pagina (la mano con le dita rivolte verso l’alto)

. sollevare leggermente la pagina e posizionare il palmo della mano sotto alla pagina

. fai scorrere la mano fino a metà pagina (la punta delle dita rivolta sempre verso l’alto)

. spingere delicatamente la pagina a sinistra fino a voltarla completamente

. far scorrere la mano destra sulla rilegatura centrale del libro premendo delicatamente verso il basso per assicurarsi che la pagina rimanga aperta

. ripetere con qualche altra pagina

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. chiudere il libro

. riportare il libro allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per girare le pagine di un libro senza danneggiarlo

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri 

Nomenclatura: libro, copertina, pagina, facciata, ecc.

Punti di interesse: percepire il libro con tutti i nostri sensi

Controllo dell’errore: rumore, le pagine del libro si danneggiano, ecc.  

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Vita pratica Montessori: aprire e chiudere un libro

Nome dell’esercizio in inglese: open a book, close a book

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e due sedie, un libro                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come aprire e chiudere un libro”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra), con un libro chiuso davanti a noi

2. Analisi dei movimenti – aprire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire un libro”

. mettere il pollice destro nell’angolo in alto a destra del libro, proprio sotto la copertina del libro

. sollevare leggermente la copertina del libro e posizionare le altre dita sotto la copertina, sollevando il pollice

. far scorrere le dita sotto alla copertina del libro fino a circa metà

. continuare a scorrere la mano portandola in verticale, con la punta delle dita rivolta verso l’alto

. spingere delicatamente la copertina del libro verso sinistra, e quando il libro comincia ad aprirsi mettere la mano sinistra aperta dietro, per evitare che la copertina sbatta sul tavolo

. togliere le mani, e se necessario far scorrere la mano destra sulla rilegatura centrale del libro premendo delicatamente per assicurarti che il libro rimanga aperto

2. Analisi dei movimenti – chiudere

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere un libro”

. mettere il pollice della mano sinistra sotto alla copertina del libro, nella parte superiore

. sollevare la copertina e girare la mano di modo che il palmo poggi sotto la copertina del libro (le punta delle dita rivolte verso l’alto)

. far scorrere la mano fino a circa metà

. spingere delicatamente la copertina del libro verso destra, e quando il libro comincia a chiudersi mettere la mano destra aperta dietro, per evitare che la copertina sbatta. Togliere le mani

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

. riportare il libro allo scaffale

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per aprire e chiudere un libro

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: libro, copertina, ecc.

Punti di interesse: i libri sono preziosi

Controllo dell’errore: rumore quando si apre o si chiude il libro  

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Vita pratica Montessori: mettere un libro sullo scaffale

Nome dell’esercizio in inglese: replacing a book on a shelf

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: libri disposti nello scaffale con la copertina anteriore rivolta verso destra, un tavolo

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come mettere un libro sullo scaffale”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. mettersi in piedi davanti al libro posato chiuso sul tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere la mano destra sul margine destro e la sinistra sul margine sinistro del libro (quello della rilegatura) utilizzando la pinza a cinque dita

. sollevare e portare il libro in verticale, avvicinandolo al corpo 

. camminare fino allo scaffale

. mettersi di fronte allo scaffale, alla distanza che serve all’avambraccio per raggiungerlo

. togliere la mano destra e portarla sotto al libro, per sostenerlo e guidarlo

. appoggiare delicatamente il libro sul bordo dello scaffale nel punto in cui va rimesso a posto

. se serve, usare la mano destra per scansare e trattenere i libri a destra e far posto al nostro libro

. far scorrere il libro fino a quando è inserito tra gli altri libri per circa la metà

. togliere le mani

. completare l’inserimento del libro spingendolo lentamente con la mano destra

. se serve, allineare le copertine dei libri mettendo il palmo della destra dietro ai libri (per spingere) e il palmo della mano sinistra davanti ai libri (per trattenere)

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per mettere un libro sullo scaffale

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: libro, dorso, copertina anteriore, scaffale, libreria, ecc.

Punti di interesse: cercare un punto d’appoggio per il libro prima di inserirlo, non fare rumore, la pinza a cinque dita

Controllo dell’errore: il bambino non riesce a rimettere il libro sulla libreria, il libro cade a terra    

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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Vita pratica Montessori: prendere un libro dallo scaffale

Nome dell’esercizio in inglese: removing a book from the shelf

Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente, apprendimento della lettura, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: libri disposti nello scaffale con la copertina anteriore rivolta verso destra, un tavolo

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come prendere un libro dallo scaffale”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. andare allo scaffale dei libri

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettersi in piedi di fronte allo scaffale, alla distanza che serve all’avambraccio per raggiungerlo

. indicare il libro che desideriamo prendere dallo scaffale

. indicare il libro a destra del libro che vogliamo prendere

. indicare il libro a sinistra del libro che vogliamo prendere

. spingere indietro di qualche centimetro i libri a destra e sinistra di quello che vogliamo prendere, usando i pollici

. spostare i pollici sul libro che vogliamo prendere, a destra e a sinistra, e usarli per tirare il libro in avanti

. appena è possibile farlo, stendere su entrambi i lati del libro i palmi aperti (la mano destra sulla copertina anteriore, la sinistra sul retro del libro)

. girare il libro in orizzontale, sempre con le due mani in posizione, di modo che il libro poggi sulla mano sinistra, con la destra sulla copertina anteriore

. usando la pinza a cinque dita spostare la mano destra sul margine destro e la sinistra sul margine sinistro del libro (quello della rilegatura) e portare il libro in verticale, avvicinandolo al corpo

. camminare fino al tavolo

. posare il libro sul tavolo senza fare rumore

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per prendere un libro dallo scaffale

Obiettivi indiretti: imparare a trattare i libri con gentilezza, stimolare l’interesse per la lettura, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: libro, dorso, copertina anteriore, scaffale, libreria, ecc.

Punti di interesse: far indietreggiare i libri a destra e sinistra, la pinza a cinque dita, posare il libro senza far rumore

Controllo dell’errore: il bambino non riesce a prendere il libro dalla libreria, il libro cade a terra    

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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Vita pratica Montessori: passarsi una campanella di mano in mano

Nome dell’esercizio in inglese: silent bell game

Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, grazia e cortesia, silenzio

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una campanella su un vassoio       

           

Presentazione collettiva

1. Preparazione diretta

. richiamare l’attenzione dei bambini suonando delicatamente la campanella, che si trova nell’area del cerchio

.  invitare i bambini a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Vi mostro il gioco della campanella silenziosa

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. chiedere ai bambini che decidono di partecipare di stare in piedi in cerchio, insieme a noi

. trasportare il vassoio al centro del cerchio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. prendere la campanella tra le mani

. mostrare la campanella ai bambini, spiegando a voce molto bassa che è un oggetto per noi molto prezioso

. prendere la campanella con la mano sinistra, utilizzando la pinza a tre dita, senza farla suonare

. sempre senza farla suonare, passarla dalla mano sinistra alla mano destra, sempre utilizzando la presa a tre dita

. far notare ai bambini che la campanella non ha emesso alcun suono

. passare la campanella al bambino alla nostra destra

. invitare il bambino a prendere la campanella con la mano destra, senza farla suonare, e passarla all’amico alla sua destra

. chiudiamo gli occhi (i bambini li tengono aperti) per dimostrare la nostra fiducia nei loro confronti, mentre la campanella passa silenziosamente di mano in mano

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. congedarsi dal bambino e ringraziarlo, assicurandosi che abbia pensato a ciò che gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per maneggiare una campanella senza farla suonare

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare lo sviluppo della volontà, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: campanella, passare, destra, silenzio, ecc. 

Punti di interesse: il silenzio che si crea durante l’esercizio, l’adulto che tiene gli occhi chiusi

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio: la campanella cade o fa rumore

Estensione: passarsi una grande conchiglia, facendo in modo che ogni bambino possa ascoltarla prima di passarla

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Vita pratica Montessori: trasportare una pila di panni piegati

Nome dell’esercizio in inglese: carrying folded cloths

Area: esercizi preliminari, cura di sé (abbigliamento), cura dell’ambiente

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente una pila di panni piegati, due tavoli posti a distanza.        

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare una pila di panni piegati”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su uno dei tavoli

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. accarezzare la pila, facendo notare come la pila sia ordinata e i tessuti lisci

. sollevare l’angolo destro in basso della pila di panni con la mano sinistra, mettendo il pollice sotto alla pila e l’indice tra l’ultimo e il penultimo panno

. sollevare l’angolo quanto basta per infilare sotto alla pila la mano destra, col palmo rivolto verso l’alto, all’incirca al centro dell’ultimo panno

. mettere la mano sinistra, col palmo rivolto verso il basso, al centro del primo panno

. premere la pila tra le due mani e sollevarla dal vassoio

. avvicinare la pila al corpo, mantenendo le mani in orizzontale

. camminare lentamente fino al secondo tavolo

. allontanare le mani del corpo e posare la pila sul tavolo, con la mano destra sotto la pila e la sinistra sopra

. sollevare la mano sinistra

. usarla per sollevare l’angolo in basso a destra della pila ed estrarre la mano destra

. ripetere la procedura per riportare la pila sul vassoio

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare una pila di panni

Obiettivi indiretti: preparare alla piegatura delle stoffe, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, la percezione sensoriale delle qualità dei panni piegati, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: pila, panni, piegati, infilare, premere, sollevare, ecc. 

Punti di interesse: camminare lentamente, tenere ferma la pila di panni, infilare la mano destra sotto alla pila

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, la pila si disfa, i panni cadono

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Vita pratica Montessori: trasportare le forbici e altri oggetti appuntiti

Nome dell’esercizio in inglese: carrying sharp objects

Area: esercizi preliminari, uso delle forbici, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un paio di forbici. Assicurarsi che le lame si trovino a sinistra e l’impugnatura a destra

Presentazione di gruppo

1. Preparazione diretta

. invitare tre o quattro bambini a iniziare il ciclo di lavoro, uno ad uno, in modo breve e stimolante, e dare il nome dell’esercizio: “Vi mostro come prendere, trasportare e posare le forbici”

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. trasportare il vassoio su di un tavolo e sedersi davanti al vassoio

. mostrare ai bambini dove sedersi di modo che tutti abbiano il vassoio davanti a sé

. alzarsi in piedi (i bambini restano seduti)

2. Analisi dei movimenti – prendere le forbici

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Vi mostro come prendere le forbici”

. mettere il pollice della mano destra nel foro inferiore, mettere l’indice della mano destra nel foro superiore e stringere le due dita

. alzare leggermente la mano destra dal tavolo

. mettere il pollice della mano sinistra sotto le lame. Chiudere le quattro dita della mano sinistra attorno alle lame e coprire il pollice

. ruotare le forbici in modo che si trovino in verticale, con le lame avvolte dalla mano sinistra rivolte verso il basso

. togliere le dita della mano destra dai fori dell’impugnatura

. chiudere anche la mano destra sulle lame delle forbici

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’esercizio presentato. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Continuare invitando gli altri bambini, offrendo a tutti l’opportunità di provare esercizio

2. Analisi dei movimenti – trasportare le forbici

. tenere le forbici con le lame rivolte verso il basso, avvolte dalle due mani insieme

. portare le mani vicine al corpo in modo che si trovino a livello della parte inferiore del torace

. camminare lentamente per la stanza, poi tornare dai bambini

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’esercizio presentato. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Continuare invitando gli altri bambini, offrendo a tutti l’opportunità di provare esercizio

2. Analisi dei movimenti – posare le forbici

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Vi mostro come posare le forbici”

. togliere la mano destra dal fondo delle forbici

. ruotare la mano sinistra in modo che le forbici siano in orizzontale con l’impugnatura a destra

. mettere il pollice della mano destra nel foro dell’impugnatura più vicino e l’indice nell’altro foro

. chiudere le dita

. portare entrambe le mani vicine al tavolo

. aprire la mano sinistra

. con la mano destra appoggiare lentamente la punta delle forbici sul tavolo

. abbassare l’impugnatura avvicinandola al tavolo

. togliere le due dita dai fori dell’impugnatura

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’esercizio presentato. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Continuare invitando gli altri bambini, offrendo a tutti l’opportunità di provare esercizio

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare i bambini uno alla volta per il loro lavoro

. congedarli invitandoli a riprendere le proprie attività

Obiettivi diretti: preparare il bambino all’uso delle forbici, isolare le abilità necessarie per trasportare le forbici in sicurezza

Obiettivi indiretti: sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: forbici, lame, impugnatura, ecc.

Punti di interesse: la parte tagliente dell’oggetto è coperta e trattenuta in modo che sia sicura.

Controllo dell’errore: l’insegnante

Variazioni ed estensioni:

. trasportare oggetti appuntiti come cacciavite, matite, stecchi da spiedino (come si trasportano le forbici), forchette (con le punte rivolte verso il basso, ma tenendo le mani sul manico per una questione di igiene), oggetti taglienti, ad esempio coltelli (con la lama rivolta verso il basso e il bordo affilato rivolto a sinistra; le mani sull’impugnatura), ecc.

. si potrebbe approfittare della lezione per parlare delle regole di sicurezza nell’uso delle forbici

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Vita pratica Montessori: trasportare un bicchiere d’acqua

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a glass of water

Area: esercizi preliminari, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un bicchiere riempito per due terzi con acqua, eventualmente colorata     

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare un bicchiere d’acqua”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare la presa a C della mano

. utilizzando tale presa, con due mani su entrambi i lati del bicchiere sollevarlo leggermente e portarlo verso di sé utilizzando la presa a C

. avvicinare il bicchiere al corpo, in modo che i gomiti formino un angolo di 90 gradi

. camminare lentamente per la stanza, quindi rimettere il bicchiere al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare il bicchiere di acqua colorata da un luogo a un altro in modo indipendente

Obiettivi indiretti: focalizzare l’attenzione del bambino sul materiale per stimolare la concentrazione, destrezza e coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: bicchiere, il colore dell’acqua, ecc.

Punti di interesse: l’acqua colorata, la forma del bicchiere, usare due mani, la presa a C

Controllo dell’errore: L’acqua esce dal bicchiere. Il bicchiere cade a terra. Si produce rumore

Varianti: utilizzare un calice (una mano sotto la base e l’altra sullo stelo)

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Vita pratica Montessori: trasportare un tavolo

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a table

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo

Presentazione di gruppo

1. Preparazione diretta

. preparare un tavolo, libero da sedie, in un luogo della stanza che abbia dello spazio per muoversi

. invitare massimo sei bambini a iniziare il ciclo di lavoro, uno ad uno, in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Vi mostro come trasportare un tavolo”

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. chiedere ai bambini che decidono di partecipare di sedersi in semicerchio in un luogo adatto da noi indicato

2. Analisi dei movimenti

. invitare un singolo bambino, per nome, collaborare con noi nell’esercizio. Non chiedere: “Chi vuole aiutarmi?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito

. decidere esattamente dove spostare il tavolo, e verificare che il percorso sia libero da ostacoli

. posizionarsi ai due lati opposti del tavolo

. mostrare la pinza a cinque dita

. appoggiare le mani su ciascun lato del tavolo, con il pollice sulla parte superiore del tavolo e le dita sotto

. guardarsi negli occhi per concordare insieme quando si è pronti

. piegare le ginocchia e contemporaneamente sollevare un bordo del tavolo (insieme prima con le mani sinistre e poi con le destre)

. trasportare il tavolo fino alla destinazione scelta, facendo in modo che le gambe del tavolo restino sempre in verticale

. insieme al bambino, piegare le ginocchia e abbassare il tavolo prima con le mani sinistre e poi con le destre

. ripetere la stessa procedura per riportare il tavolo nella posizione originale

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. continuare invitando altri due bambini a provare

3. Conclusione

. ringraziare i bambini uno alla volta per il loro lavoro

. congedarli invitandoli a riprendere le proprie attività

Libertà dei bambini

dopo la presentazione i bambini sono liberi di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che è loro necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare un tavolo (con l’aiuto di qualcun altro)

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà

Nomenclatura: istruzioni fornite quando il bambino si alza e inizia a trasportare il tavolo.

Punti di interesse: l’invito a trasportare il tavolo. Decidere dove posizionare il tavolo prima di spostarlo. Appoggiare il tavolo due gambe alla volta. Mantenere le gambe verticali durante il trasporto

Controllo dell’errore: non essere in grado di sollevare correttamente il tavolo. Colpire oggetti lungo il trasporto. Sollevare il tavolo troppo rapidamente o farselo sfuggire di mano.

Note: tutte le sedie devono essere tolte dal tavolo correttamente (vedere la lezione su come trasportare una sedia)

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Vita pratica Montessori: sedersi e alzarsi dalla sedia

Nome dell’esercizio in inglese: Sitting on a chair, getting up from a chair

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una sedia a misura di bambino                 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come sederti e alzarti dalla sedia”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino nel luogo dove abbiamo messo la sedia

2. Analisi dei movimenti – sedersi

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come sederti sulla sedia”

. mettersi dietro alla sedia

. mostrare la pinza a cinque dita

. usando la presa a cinque dita, con le mani su entrambi i lati dello schienale, sollevare leggermente la sedia da terra

. portare la sedia indietro quanto serve per avere spazio sufficiente per sedersi

. riportare delicatamente la sedia sul pavimento, senza far rumore, appoggiando prima le gambe posteriori e poi le anteriori

. mettersi in piedi davanti alla sedia

. piegare le ginocchia e sedersi

. tenere le ginocchia e i piedi uniti, le mani in grembo, la schiena contro lo schienale della sedia

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – alzarsi

. invitare il bambino e dare il nome dell’attività “Ti mostro come alzarti dalla sedia”

. cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. portare il piede destro indietro, appena sotto la sedia

. portare il piede sinistro leggermente in avanti

. appoggiare le mani su entrambi i lati del sedile

. flettere leggermente il busto in avanti e sollevarsi dalla sedia

. mettersi in posizione verticale davanti alla sedia

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per sedersi ed alzarsi dalla sedia con grazia

Obiettivi indiretti: consapevolezza della propria postura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punti di interesse: il piede sinistro in avanti e il destro indietro, appoggiare la schiena allo schienale della sedia

Controllo dell’errore: rumore della sedia sul pavimento, la sedia cade, la sedia graffia il pavimento

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Vita pratica Montessori: sedersi e alzarsi dal pavimento

Nome dell’esercizio in inglese: sitting down on the floor, standing up from the floor

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’attività: “Ti mostro come sederti e alzarti dal pavimento.”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

2. Analisi dei movimenti – sedersi

. ripetere il nome dell’esercizio: “Ti mostro come sederti sul pavimento”

. stando in piedi incrociamo i piedi (facilita la discesa)

. scendiamo fino a raggiungere il pavimento in modo dolce, aiutandoci con le braccia

. teniamo le mani in grembo, la schiena dritta e la testa alta

2. Analisi dei movimenti – alzarsi

. ripetere il nome dell’esercizio: “Ti mostro come alzarti dal pavimento”

. allontanare i piedi incrociati dal corpo

. sollevarsi aiutandosi con le mani e le braccia

. in posizione eretta, mettere i piedi uno accanto all’altro (non più incrociati)

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

3. Conclusione

. invitare il bambino a ripetere l’esercizio presentato

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per sedersi o alzarsi in piedi con grazia

Obiettivi indiretti: consapevolezza della propria postura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punti di interesse: incrociare i piedi, aiutarsi con le mani

Estensioni: sedersi davanti alla linea, sedersi davanti al tappetino di lavoro

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

Controllo dell’errore: l’insegnante e gli altri bambini.  

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Guanto di spugna per bambini tutorial

Materiale:

. un asciugamano o un ritaglio di tessuto di spugna

. cartamodello

. macchina da cucire (o ago e filo)

. forbici

. gesso da sarta

. un pezzetto di nastro per fare un gancio per appendere il guanto o un anellino di plastica

Come si fa

. mettere il tessuto a doppio

. riportare il modello sul tessuto, sfruttando la parte orlata in alto per l’apertura del guanto

. tagliare lasciando un margine di mezzo centimetro per la cucitura

. cucire sui tre lati e fissare la cucitura

. ribaltare il guanto

. cucire il nastro o l’anello per appendere il guanto ad uno dei lati dell’apertura

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Vita pratica Montessori: camminare intorno a un tappeto

Nome dell’esercizio in inglese: walking around a rug, walking around a mat

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tappeto

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come camminare intorno a un tappeto”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. prendere, trasportare e srotolare un tappeto

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione 

. camminare lentamente intorno al tappeto senza toccare il bordo e gli angoli

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

3. Conclusione

. il bambino stesso, quando decide di interrompere l’esercizio, arrotola e ripone il tappeto

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per camminare intorno al tappeto, senza toccarlo

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: bordo, camminare, lentamente, ecc.

Punti di interesse: camminare lentamente attorno al tappeto. Il colore del tappeto. L’invito a camminare lentamente attorno al tappeto.

Controllo dell’errore: il bambinocammina sul tappeto o ne pesta gli angoli.

Estensioni: stendere sul pavimento più tappeti.

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Vita pratica Montessori: stare in piedi

Nome dell’esercizio in inglese: standing

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: nessuno

Presentazione di gruppo

1. Preparazione diretta

. invitare massimo sei bambini a iniziare il ciclo di lavoro, uno ad uno, in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come stare in piedi”

. i bambini sono liberi di accettare o rifiutare: cercare il consenso con lo sguardo

. chiedere ai bambini che decidono di partecipare di sedersi in semicerchio in un luogo da noi indicato

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mostrare ai bambini come mantenere una buona postura: piedi uniti, schiena dritta, braccia ai lati o tenute di fronte al corpo e testa alta

. far notare ai bambini che non stiamo toccando la persona davanti a noi

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse dei bambini

. invitare un singolo bambino, per nome, a ripetere l’attività presentata. Non chiedere: “Chi vuole farlo?”, ma scegliere in base all’entusiasmo e considerando le probabili abilità. Il bambino invitato è libero di rifiutare l’invito. Diciamo, ad esempio: “Per favore, mettiti dietro a Filippo”

. continuare invitando altri due o tre bambini, in base all’interesse e alla durata dell’attività

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

3. Conclusione

. ringraziare i bambini uno alla volta per il loro lavoro e congedarli assicurandosi che ognuno abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà dei bambini

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per stare in piedi in classe mantenendo una buona postura e senza invadere lo spazio altrui

Obiettivi indiretti: consapevolezza della propria postura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni: piedi uniti, schiena dritta, braccia ai lati o davanti al corpo, testa alta, ecc.

Punti di interesse: non addossarsi a chi ci sta davanti

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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Grembiule per bambini tutorial

Questo modello di grembiule per bambini è molto usato nelle scuole Montessori perchè semplice da indossare senza aiuto. Ha un lato in cotone ed uno in tessuto impermeabile, così da poter essere utilizzato per le attività di cucina, giardinaggio e tutti gli esercizi che prevedono l’uso di acqua (pulizia, travasi, cura di sè, ecc.)

Materiale

. mezzo metro di tessuto, preferibilmente impermeabile

. mezzo metro di un tessuto diverso

. un pezzo di elastico alto 2 centimetri e lungo 40 centimetri

. velcro

. macchina da cucire, filo

. forbici

. spilli

. gesso da sarta

Come si fa

. creare il cartamodello (quello seguente è adatto a bambini dai 3 ai 6 anni):

Tagliare

. piegare a metà il primo tessuto, col dritto all’interno, riportare il cartamodello e tagliare

. aprire il tessuto tagliato

. stendere sul tavolo il secondo tessuto, senza piegarlo a metà, col dritto del tessuto contro il tavolo e il rovescio rivolto verso l’alto

. stendere il primo tessuto tagliato sul primo tessuto, col dritto rivolto verso l’alto

. fissare i due tessuti insieme con degli spilli

. ritagliare il secondo tessuto

. per il cinturino del collo ritagliare una striscia di tessuto 62 cm x 8 cm

. per il cinturino per la vita ritagliare una striscia di tessuto 48 cm x 8 cm

. ritagliare 38 cm di elastico

Confezionare

. piegare a metà il cinturino per il collo nel senso della lunghezza (col rovescio del tessuto all’esterno) e cucire il lato aperto lasciando un margine di circa 1 cm

. aiutandosi con una spilla di sicurezza ribaltare il cinturino portando la cucitura all’interno

. infilare all’interno del cinturino l’elastico, aiutandosi con una spilla da balia

. ripiegare le due estremità aperte del centurino verso l’interno per circa 1 cm e fissare il bordo di ogni estremità del cinturino insieme all’estremità dell’elastico con uno spillo; cucire lungo il bordo

. piegare a metà il cinturino per la vita nel senso della lunghezza (col rovescio del tessuto all’esterno) e cucire il lato aperto lasciando un margine di circa 1 cm

. aiutandosi con una spilla di sicurezza ribaltare il cinturino portando la cucitura all’interno

. ripiegare le due estremità aperte del centurino verso l’interno per circa 1 cm e cucire lungo il bordo

. aprire i due tessuti tagliati per il grembiule. Posare il primo tessuto sul tavolo col dritto rivolto verso l’alto

. con degli spilli fissare le due estremità del cinturino per il collo al tessuto che poggia sul tavolo (bordo del cinturino contro il bordo della pettorina, col cinturino che pende a U all’interno), a circa 1 centimetro dagli angoli della pettorina)

. sovrapporre il secondo tessuto col dritto rivolto verso il basso e fissare le due pettorine insieme con altri spilli

. aprire leggermente i due tessuti a lato, sotto la pettorina, a circa 2 centimetri dall’arco

. posare il cinturino per la vita bordo contro bordo del tessuti inferiore e fissare con uno spillo

. riposizionare il tessuto superiore del grembiule

. cucire lungo tutti i margini del grembiule, ad eccezione dell’orlo in basso. Stare attenti a non cucire i cinturini dove non devono essere cuciti

. ribaltare il grembiule

. ripiegare gli orli inferiori dei due tessuti

. stirare lungo tutte le cuciture e l’orlo inferiore

. fare una cucitura lungo tutto il margine del grembiule, compreso l’orlo inferiore, a circa 1 cm dal bordo

. cucire un rettangolo di velcro sul grembiule e sul cinturino della vita

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Vita pratica Montessori: tirare l’argilla col mattarello

Nome dell’esercizio in inglese: rolling clay

Area: esercizi preliminari, attività di cucina, rotazione del polso, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente un mattarello a misura di bambino, un tagliere, e una pallina di argilla morbida in un contenitore. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come tirare l’argilla col mattarello”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. trasportare il vassoio su di un tavolo, posandolo davanti a noi lungo il margine superiore

. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

. prendere il mattarello dal vassoio e metterlo davanti a noi, in orizzontale

. prendere il tagliere e metterlo dietro al mattarello

. prendere il contenitore e posarlo a sinistra del tagliere

. togliere il coperchio e metterlo sotto al contenitore

. prendere la pallina d’argilla e posarla sul tagliere

. rimettere il contenitore col suo coperchio sul vassoio

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. appiattire la pallina d’argilla con le mani

. mostrare la presa a C della mano

. utilizzando la presa a C prendere il mattarello con entrambe le mani sulle impugnature e posarlo sull’argilla nel punto più vicino a noi

. far rotolare il mattarello sull’argilla, spingendolo contemporaneamente verso il basso

. arrivati in fondo sollevare il mattarello

. posarlo sull’argilla nel punto più vicino

. ripetere la procedura

. procedere allo stesso modo fino ad ottenere un foglio sottile di argilla

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

. raccogliere l’argilla con entrambe le mani e formare una palla

. prendere il contenitore, mettere la pallina al suo interno e chiuderlo col coperchio

. rimettere tutto il materiale sul vassoio

. riportare il vassoio allo scaffale

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare il mattarello

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, la percezione sensoriale delle qualità dell’argilla, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: argilla, mattarello, far ruotare, spesso, sottile, spingere, premere, ecc.

Punti di interesse: il movimento del polso e vedere l’argilla diventare sempre più sottile e larga

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio. Lo spessore dell’argilla non si presenta uniforme

Variazioni ed estensioni: usare diversi modelli di mattarello, usare diversi tipi di argilla

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Vita pratica Montessori: trasportare una sedia

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a chair

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un tavolo e una sedia a misura di bambino   

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare una sedia”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettersi dietro alla sedia, che è nascosta sotto il tavolo

. mostrare la pinza a cinque dita

. utilizzando tale presa, con le mani su entrambi i lati dello schienale, sollevare leggermente la sedia da terra muovendosi con delicatezza

. guardare dietro di sé, quindi fare dei passi indietro, finché la sedia non è libera dal tavolo

. posare la sedia sul pavimento, creando prima un punto di contatto con le gambe posteriori e poi abbassando delicatamente le anteriori

. mettersi accanto alla sedia

. afferrare la sedia con due mani, una sulla parte superiore dello schienale e l’altra sulla parte anteriore del sedile

. sollevare la sedia e tenerla senza toccare il proprio corpo.

. portare la sedia in una posizione specifica

. riportare delicatamente la sedia sul pavimento, senza far rumore, appoggiando prima le gambe posteriori e poi le anteriori

. riportare la sedia al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare una sedia e riportala al suo posto in autonomia

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punto di interesse: trasportare la sedia senza far rumore

Controllo dell’errore: difficoltà a tenere correttamente la sedia. Urtare oggetti o persone durante il tragitto. Far cadere la sedia.

Nota: se il bambino ne ha bisogno presentare nuovamente l’attività, ad esempio dicendo “Questa volta, ascolta per vedere se faccio rumore!”  

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Vita pratica Montessori: tovagliolo e portatovagliolo

Nome dell’esercizio in inglese: rolling a cloth napkin and using a napkin ring

Area: esercizi preliminari, attività di cucina (apparecchiare la tavola), rotazione del polso, pinza a cinque dita, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente quattro tovaglioli quadrati di tessuto, e quattro portatovaglioli ad anello. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare il portatovaglioli”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e metterlo sul tavolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare la pinza a tre dita   
. utilizzando la pinza a tre dita prendere un tovagliolo dal vassoio e metterlo di fronte a sé
. prendere un portatovagliolo dal vassoio e metterlo a destra del tovagliolo, a una certa distanza per non ostacolare i movimenti delle mani
. stenderlo bene con entrambe le mani, appianando le pieghe con cura
. mostrare la pinza a cinque dita
. con la pinza a cinque dita, usando la punta delle dita di entrambe le mani, arrotolare il tovagliolo procedendo dal basso verso l’alto
. prendere il portatovagliolo con la mano destra e infilarlo nell’estremità destra del tovagliolo arrotolato
. guidare il tovagliolo attraverso il portatovagliolo con entrambe le mani
. posizionare il portatovagliolo al centro del rotolo
. mettere il ​​tovagliolo arrotolato a destra del vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con gli altri tre tovaglioli, mettendoli via via a destra del primo, formando una fila orizzontale da sinistra a destra
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. ammirare il lavoro svolto

. prendere il primo tovagliolo a sinistra del vassoio usando entrambe le mani e metterlo davanti a noi
. tenendolo con la mano sinistra, rimuovere il portatovagliolo con la mano destra
. mettere il portatovagliolo sul vassoio
. ruotare il tovagliolo di modo che il lembo aperto sia orizzontale davanti a noi e srotolare
. mettere il tovagliolo sul vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con gli altri tre tovaglioli, mettendo via via i portatovaglioli e i tovaglioli sul vassoio
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettiamoglielo. Possiamo anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare un portatovagliolo

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, piegare, tovagliolo, portatovagliolo, infilare, sfilare, ecc.

Punti di interesse: i bordi del tovagliolo sono uniformi, il tovagliolo è liscio, il portatovaglioli si trova esattamente al centro del tovagliolo arrotolato

Controllo dell’errore: il tovagliolo è arrotolato in modo irregolare o presenta pieghe, il portatovaglioli scivola via

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Vita pratica Montessori: arrotolare un tovagliolo

Nome dell’esercizio in inglese: rolling a napkin

Area: esercizi preliminari, attività di cucina (apparecchiare la tavola), rotazione del polso, pinza a cinque dita, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un cestino contenente due tovaglioli di stoffa arrotolati. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come arrotolare un tovagliolo”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e metterlo sul tavolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. estrarre entrambi i tovaglioli dal cestino e metterli a destra del cestino
. prendere il primo tovagliolo e metterlo di fronte a sé
. aprirlo e stenderlo bene, appianando le pieghe con entrambe le mani
. mostrare la pinza a tre dita
. usando la pinza a tre dita con entrambe le mani, piegare il tovagliolo a metà, portando il bordo superiore verso il bordo inferiore, formando un rettangolo
. premere la piega appena fatta con entrambe le mani
. ruotare il tovagliolo in modo che i lati corti del rettangolo siano in orizzontale
. mostrare la pinza a cinque dita
. usando la pinza a cinque dita, con la punta delle dita di entrambe le mani, iniziare ad arrotolare il tovagliolo procedendo dal basso verso l’alto
. mettere il ​​tovagliolo arrotolato nel cestino
. ripetere con il secondo tovagliolo
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per arrotolare un tovagliolo in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, piegare, tovagliolo, ecc.

Punti di interesse: i bordi del tovagliolo sono uniformi, il tovagliolo è liscio

Controllo dell’errore: il tovagliolo è arrotolato in modo irregolare, presenta pieghe, è stato arrotolato in senso longitudinale ed è troppo lungo per il cestino

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Vita pratica Montessori: prelevare acqua da un secchio

Nome dell’esercizio in inglese: water fetching without a sink            

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un secchio pieno d’acqua, una brocca in plastica a misura di bambino con una linea segnata col pennarello indelebile, un panno o un guanto di spugna

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come prendere l’acqua da un secchio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. andare nell’angolo della stanza in cui si trova l’attività

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. immergere la brocca nell’acqua e riempirla fino al segno

. sollevarla sul secchio tenendola in posizione verticale

. attendere per consentire all’acqua all’esterno della brocca di gocciolare

. appoggiare la brocca di plastica sul panno o il guanto e asciugarla

. prendere la brocca per il manico con la mano destra e sostenerla sotto il beccuccio con la mano sinistra.

. camminare lentamente per la stanza quindi tornare al secchio

. tenendo la brocca con la mano destra e sostenendola sotto il beccuccio con la mano sinistra, versare lentamente l’acqua nel secchio

. asciugare l’esterno della brocca col panno e rimetterla al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per prelevare dell’acqua senza lavandino

Obiettivi indiretti: destrezza e coordinazione oculo-manuale, stimolare lo sviluppo della volontà, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: acqua, brocca, area, lentamente, ecc.

Punti di interesse: il peso dell’acqua nella brocca. Il movimento dell’acqua mentre si cammina

Controllo dell’errore: non ci sono gocce d’acqua sul pavimento. Il livello dell’acqua non si trova sulla linea di controllo

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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Vita pratica Montessori: vuotare un contenitore nel lavandino

Nome dell’esercizio in inglese: empty a container to the sink

Area: esercizi preliminari, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un contenitore pieno d’acqua, un lavandino con accanto un piano d’appoggio e un panno o un guanto di spugna per asciugare il contenitore      

Presentazione

1. Preparazione diretta

. posare il contenitore pieno d’acqua sul piano di lavoro a destra del lavandino

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come vuotare un contenitore nel lavandino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al lavandino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. sollevare il contenitore con due mani

. appoggiare l’orlo del contenitore al bordo del lavandino

. inclinare il contenitore e rovesciare tutta l’acqua lentamente, per evitare schizzi

. sollevare il contenitore dal lavandino e posizionalo sul panno o sul guanto per asciugarne il fondo

. spostare il contenitore dal panno o dal guanto

. se il lato del contenitore ha delle gocce all’esterno, asciugarle col panno o col guanto

. appendere il panno al gancio, per farlo asciugare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per vuotare un contenitore al lavandino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: il nome del contenitore, lavandino, rubinetto, panno, ecc.

Punti di interesse: usare il panno per aprire il rubinetto se abbiamo le mani bagnate, asciugare il fondo e l’esterno del contenitore

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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Vita pratica Montessori: riempire un contenitore al lavandino

Nome dell’esercizio in inglese: fill a container to the sink

Area: esercizi preliminari, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un contenitore vuoto, un lavandino con accanto un piano d’appoggio, un panno piccolo per usare il miscelatore (se abbiamo le mani bagnate) e un panno o un guanto di spugna per asciugare il contenitore                                                           

Presentazione

1. Preparazione diretta

. portare il contenitore al lavandino, appoggiandolo sul piano di lavoro

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire un contenitore al lavandino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al lavandino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere il contenitore nel lavandino, direttamente sotto al rubinetto

. tenere fermo il contenitore con la mano sinistra

. con la mano destra aprire il rubinetto dell’acqua fredda (se le mani sono bagnate, usare il panno piccolo)

. sollevare il contenitore dal lavandino e posizionalo sul panno o sul guanto per asciugarne il fondo

. spostare il contenitore dal panno o dal guanto

. se il lato del contenitore ha delle gocce all’esterno, asciugarle col panno o col guanto

. appendere il panno al gancio, per farlo asciugare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riempire un contenitore al lavandino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: il nome del contenitore, lavandino, rubinetto, panno, ecc.

Punti di interesse: usare il panno per aprire il rubinetto se abbiamo le mani bagnate, asciugare il fondo e l’esterno del contenitore

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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Vita pratica Montessori: riempire, trasportare, svuotare una brocca

Nome dell’esercizio in inglese: filling a jug, carrying a jug, emptying a jug (a pitcher)

Area: esercizi preliminari, presa a C delle dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una brocca a misura di bambino su di uno scaffale, un lavandino con rubinetto a misura di bambino affiancato ad un piano di lavoro, un panno sul piano di lavoro accanto al lavandino, un tavolo

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire, trasportare e svuotare una brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti – Trasportare la brocca vuota

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come trasportare una brocca vuota”

 . con due mani su entrambi i lati della brocca sollevarla leggermente

. posarla nuovamente sul piano in modo che sia vicina a noi, con l’impugnatura rivolta verso destra e il beccuccio verso sinistra

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare l’impugnatura con la mano destra utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare la brocca

. mettere la mano sinistra sotto alla brocca per sostenerla

. tenere la brocca vicina al corpo e camminare fino al lavandino

. posare la brocca nel lavandino, sotto al rubinetto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – Riempire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come riempire una brocca”

. assicurarsi che la brocca sia sotto al rubinetto

. tenere ferma la brocca con la mano sinistra e aprire l’acqua con la mano destra

. quando l’acqua ha raggiunto un livello appropriato, cioè la brocca è riempita per circa due terzi, chiudere il rubinetto

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare l’impugnatura con la mano destra utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare la brocca

. mettere la mano sinistra sotto alla brocca per sostenerla

. posare la brocca sul panno e asciugare l’acqua sul fondo della brocca

. spostare la brocca con entrambe le mani sul piano di lavoro

. prendere il panno e asciugare i lati della brocca

. posare il panno

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – Trasportare la brocca piena

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come trasportare una brocca piena”

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare l’impugnatura con la mano destra utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare la brocca

. mettere la mano sinistra sotto alla brocca per sostenerla

. camminando lentamente portare la brocca al tavolo

. posarla sul tavolo

. con due mani su entrambi i lati della brocca sollevala leggermente e portarla verso di sé in modo che l’impugnatura sia rivolta verso destra e il beccuccio verso sinistra

. afferrare l’impugnatura con la mano destra

. sollevare la brocca in modo che la mano sinistra possa sostenere la parte inferiore della brocca

. camminando lentamente riportare la brocca al lavandino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – Svuotare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come svuotare una brocca”

. tenendo la brocca sul bordo del lavandino, versare lentamente l’acqua

. sollevare la brocca e posizionarla sul panno per raccogliere l’acqua che potrebbe essere scivolata lungo il beccuccio

. asciugare l’esterno della brocca col panno

. prendere la brocca (mano destra sull’impugnatura, mano sinistra a sostenere il fondo della brocca)

. tornare con la brocca allo scaffale

. posare la brocca sullo scaffale

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riempire, trasportare e svuotare una brocca

Obiettivi indiretti: destrezza e coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: brocca, impugnatura, destra, sinistra, sollevare, lentamente, ecc.

Punti di interesse: l’invito a riempire, trasportare e svuotare una brocca. Il suono dell’acqua che entra nella brocca. Non riempire eccessivamente la brocca

Controllo dell’errore: la brocca cade a terra, si rovescia dell’acqua sul pavimento, si produce rumore posando la brocca   

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Vita pratica Montessori: trasportare un secchio

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a bucket

Area: esercizi preliminari, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un secchio a misura di bambino riempito a metà d’acqua, posto su di un tavolo 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare un secchio d’acqua”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettersi davanti al secchio

. piegare le ginocchia e, con una mano su ciascun lato del secchio, portarlo lentamente verso di sé

. appoggiare delicatamente il secchio sul pavimento

. mostrare la presa a C della mano

. sollevare il manico del secchio in verticale con due mani

. afferrare il manico con la mano destra utilizzando la presa a C della mano

. raddrizzare le ginocchia e consentire al braccio che trasporta il secchio di pendere verso il basso senza che il secchio tocchi terra

. trasportare il secchio nel luogo scelto

. piegare le ginocchia e posare con cura il secchio sul pavimento

. appoggiare il manico contro il lato del secchio

. ripetere la procedura per riportare il secchio al suo posto

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare un secchio d’acqua

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: secchio, manico, ginocchia, sollevare, ecc.

Punti di interesse: non rovesciare il contenuto del secchio, non fare rumore

Controllo dell’errore: il secchio cade a terra, si rovescia dell’acqua

   

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Vita pratica Montessori: trasportare un vassoio o un cestino

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a tray, carrying a basket

Area: esercizi preliminari, pinza a cinque dita, presa a C delle dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio o un cestino

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare un vassoio” oppure “Ti mostro come trasportare un cestino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. piegarsi verso l’oggetto da trasportare

. prendere in mano l’oggetto:

. se si tratta di un cestino, con una mano ognuna delle impugnature, utilizzando la pinza a cinque dita

. se si tratta di un vassoio con entrambe le mani, una su ciascun lato del vassoio stesso, utilizzando la pinza a cinque dita col pollice in alto e le altre dita distese sotto

. se il vassoio ha i fori per le dita, utilizzando la pinza a cinque dita con le quattro dita piegate infilate nel foro (palmo verso l’alto) e il pollice sul vassoio

. portare con attenzione l’oggetto verso di sé

. sollevare l’oggetto (assicurandosi che non urti gli oggetti intorno, specialmente se si trova su uno scaffale

. portare l’oggetto verso il corpo in modo che le braccia siano piegate con un angolo di 90 gradi e che i gomiti siano vicino al corpo

. camminare tenendo l’oggetto, quindi riportarlo al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare un vassoio o un cestino in modo autonomo

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: cestino, vassoio, gomiti, scaffale, ecc.

Punti di interesse: il tipo di presa. Mantenere il cestino o il vassoio orizzontali.

Controllo dell’errore: non lasciar cadere il vassoio o il cestino. Non far cadere o rovesciare il contenuto. Non urtare contro qualcosa o qualcuno. Se il vassoio o il cestino non vengono tenuti vicino al corpo, possono inclinarsi e rovesciarsi.

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Sedersi al tavolo e alzarsi

Nome dell’esercizio in inglese: sitting at the table

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una sedia e un tavolo a misura di bambino    

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come sederti al tavolo e alzarti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al tavolo

2. Analisi dei movimenti – sedersi

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come sederti al tavolo”

. mettersi in piedi dietro alla sedia

. mostrare la pinza a cinque dita

. utilizzando tale presa porre le mani ai due lati dello schienale

. sollevare leggermente le gambe posteriori ed estrarre la sedia. Dovrebbero esserci circa 15 cm tra il bordo del tavolo e il bordo della sedia.

. mettersi a un lato sedia

. sedersi lateralmente sulla sedia

. ruotare sul sedere fino a trovarsi di fronte al tavolo, con le gambe sotto di esso

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – alzarsi

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come alzarti dal tavolo”

. ruotare sul sedere fino a mettersi seduti lateralmente sulla sedia

. alzarsi dalla sedia

. mettersi dietro alla sedia e afferrare lo schienale della sedia con entrambe le mani, usando la pinza a cinque dita

. sollevare leggermente la sedia, e avvicinarla al tavolo fino a quando lo schienale non si troverà a circa 3 cm dal bordo del tavolo

. appoggiare le gambe posteriori della sedia al pavimento e poi le anteriori, senza fare rumore

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per sedersi a un tavolo ed alzarsi in modo appropriato, facendo meno rumore possibile

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punti di interesse: mettersi prima seduti lateralmente e poi girarsi verso il tavolo

Controllo dell’errore: rumore della sedia sul pavimento, la sedia cade, la sedia graffia il pavimento 

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Vita pratica Montessori: srotolare, arrotolare e trasportare un tappeto

Nome dell’esercizio in inglese: unrolling a mat, rolling a mat, carrying a mat (a rug)

Area: esercizi preliminari, rotazione del polso, presa a C di entrambe le mani

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: tappeto, porta-tappeti, spazio libero sul pavimento     

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare, srotolare e arrotolare un tappeto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare al porta-tappeti

2. Analisi dei movimenti – trasportare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come trasportare, un tappeto”
. mostrare la presa a C della mano tenute in verticale col pollice verso l’alto
. usando la presa a C mettere una mano verso il fondo e una verso l’estremità superiore del rotolo, assicurandosi di tenere fermo il lembo di apertura
. rimuovere il tappeto dal porta-tappeti sollevandolo verticalmente
. trasportare il tappeto continuando a tenerlo in verticale: se è leggero continuando a tenerlo con le due mani a C, se è pesante avvolgendo la parte superiore nell’incavo del gomito col braccio piegato e l’estremità inferiore tenuta col palmo della mano
. il rotolo deve stare al centro del corpo
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – srotolare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come srotolare un tappeto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. trasportare un tappeto in un luogo non occupato da cose o persone
. appoggiare il tappeto sul pavimento, in verticale di fronte a sé, con il lembo di apertura rivolto verso sinistra
. inginocchiarsi sul pavimento e mettere il rotolo in orizzontale, col lembo di apertura davanti a noi
. appoggiare la mano destra sul rotolo e la mano sinistra sul bordo iniziale del tappeto
. srotolare il tappeto verso destra con la mano destra, mentre la sinistra continua a tenere il bordo
. dopo che il tappeto è completamente steso, camminare attorno al tappeto per assicurarsi che non blocchi un percorso o disturbi gli altri
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – arrotolare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come arrotolare un tappeto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. inginocchiarsi a un’estremità del tappeto
. mostrare la presa a C della mano con le mani in orizzontale e i palmi rivolti verso il basso
. prendere il bordo tra le mani e piegarlo verso il tappeto, con attenzione
. iniziare ad arrotolare, con entrambe le mani, accertandosi che i bordi ai lati del tappeto siano allineati
. alzarsi in piedi
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il tappeto al porta-tappeto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per srotolare, arrotolare e trasportare un tappeto

Obiettivi indiretti: preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, destrezza e coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, srotolare, verticale, orizzontale, bordo, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso. L’invito a trasportare, srotolare, arrotolare un tappeto. I tappeti e il loro colore. I bordi del tappeto. Estrarre il tappeto dal contenitore con due mani senza che si srotoli

Controllo dell’errore: il tappeto si srotola nel rimetterlo nel porta-tappeti.  Il tappeto è arrotolato in modo disordinato

Variazioni ed estensioni: arrotolare i tovaglioli, arrotolare i calzini, arrotolare le tovagliette

Note

. i tappeti servono per le attività che non possono essere svolte al tavolo
. se qualcosa può essere fatto sul tavolo e c’è spazio, dovrebbe essere fatto lì
. il tappeto deve essere trattato come un tavolo: non camminarci sopra, sedervisi sopra, saltarci sopra ecc.
. l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Album di vita pratica Montessori: introduzione

“La mano è quell’organo fine e complicato nella sua struttura, che permette all’intelligenza non solo di manifestarsi, ma di entrare in rapporti sociali con l’ambiente: l’uomo si può dire, prende possesso dell’ambiente con la sua mano e lo trasforma sulla guida dell’intelligenza, compiendo così la sua missione nel gran quadro dell’universo”. (Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia)

L’ elenco degli esercizi di vita pratica presenti in questo manuale non può essere considerato completo.  La classificazione degli esercizi è puramente orientativa e uno stesso esercizio può essere considerato come appartenente a più di una categoria.

Ogni esercizio ha le sue caratteristiche distintive e deve essere presentato separatamente.

Gli esercizi possono essere considerati anche come perfezionamento graduale di un dato movimento, attraverso l’utilizzo di materiale diversi. Questo vale, ad esempio, per i diversi tipi di presa della mano.

L’indicazione dell’età adatta per la presentazione non è nulla di più che un suggerimento. Ogni bambino progredisce nel suo sviluppo coi propri tempi, ed è nostra responsabilità osservare le sue abilità ed i suoi bisogni prima di presentare un esercizio. L’obiettivo della pedagogia montessoriana è quello di aiutare il bambino a fare nel modo più perfetto possibile ciò che comunque farebbe seguendo i suoi impulsi naturali, ma non così perfettamente.

Inoltre, uno stesso esercizio ha valenze diverse se presentato a tre o a cinque anni. Ad esempio, a tre anni un bambino non è particolarmente interessato ad avere un tavolo pulito, ma è affascinato dai movimenti e dal processo che portano alla sua pulizia: il bambino più piccolo è chiamato all’attività dal processo e non dal risultato. I bambini più grandi, invece, scelgono di dedicarsi ad un esercizio di vita pratica perché desiderano giungere al risultato finale: sono chiamati dal risultato e non dal processo.

Nel suo libro “La mente del bambino. Mente assorbente” Maria Montessori scrive: “Il periodo più importante della vita è quello tra la nascita ed i sei anni e non quello degli studi universitari. Quindi, questo è il momento in cui il più grande strumento dell’uomo, l’intelligenza, si forma. Non solo la sua intelligenza; ma tutte le sue capacità psichiche … In nessun’altra età un bambino ha più bisogno di un aiuto intelligente, e qualsiasi ostacolo che impedisca il suo lavoro creativo diminuirà le possibilità che ha di raggiungere la perfezione “.

Il vero scopo dell’educazione è coltivare nel bambino il desiderio di imparare.

Anche se le attività di vita pratica possono sembrare semplici e banali, sono in realtà una parte molto importante della didattica Montessori perché aiutano il bambino a perfezionare movimenti e coordinazione, capacità di concentrazione e attenzione.

Quando il bambino è assorbito in un’attività come la pulizia di un tavolo, la sua capacità di concentrazione si rinforza. Gli esercizi di vita pratica lo aiutano gradualmente a prolungare il tempo durante il quale può focalizzare la sua attenzione durante un’attività specifica.

E quando si dedica ad una sequenza di azioni da ripetere, migliora le sue capacità di attenzione. Infine, impara buone abitudini di lavoro portando a termine ogni attività iniziata e riponendo tutti i materiali al termine del suo lavoro.

Le attività di vita pratica hanno lo scopo ultimo di sviluppare l’autonomia e la fiducia in se stessi dei bambini, sia fisicamente che intellettualmente. Attraverso questi esercizi, il bambino acquisisce le abilità che gli permettono di partecipare alle attività degli adulti e raggiungere l’indipendenza. Gli esercizi di vita pratica offrono basi e fondamenta affinché il bambino si muova con successo nel suo ambiente, e rispondono ai bisogni dei bambini di ordine, movimento, esplorazione sensoriale. Attraverso gli esercizi di vita pratica i bambini hanno la libertà e la capacità di esercitare la loro volontà nel loro ambiente. Tutti gli esercizi di vita pratica insegnano ai bambini grazia, cortesia, pazienza e rispetto. Gli esercizi di vita pratica sono quindi mezzi per uno sviluppo umano completo.

Le presentazioni possono apparire eccessivamente dettagliate. Secondo il pensiero di Maria Montessori, più precisamente mostriamo un’attività a un bambino piccolo, più essa diventerà per lui interessante, e più vorrà imitare i nostri movimenti. Il bambino non solo ha un intenso interesse per questi movimenti dettagliati, ma è dotato di una capacità speciale di fissarli, cioè renderli abituali, con una facilità e una spontaneità che non si ripeterà mai più nelle fasi successive della sua vita.

È estremamente importante prepararsi adeguatamente prima di presentare un esercizio ai bambini, studiando con attenzione i movimenti da eseguire ed utilizzando il minor numero di parole possibile.

Quando si presenta un esercizio di vita pratica bisogna accertarsi che le nostre mani siano ben visibili. Per questo se siamo destrimani il bambino si siederà alla nostra sinistra, se siamo mancini alla nostra destra.  

Per semplicità nel manuale si parla di mano sinistra e mano destra, intendendo con questo la mano non dominante e la mano dominante. Adattate le presentazioni al vostro caso specifico.

Ho aggiunto alle presentazioni la denominazione inglese dell’esercizio, per agevolare le ricerche in rete (in questa lingua le risorse a disposizione sono sterminate). Anticipare la denominazione con la parola “Montessori” raffina la ricerca.

Ove possibile ho aggiunto link a video disponibili nel web.

Per quanto riguarda le immagini, cliccare sulla foto per accedere alla fonte originale.

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Album di vita pratica Montessori: tipi di presa della mano

Come spiegato qui, gli esercizi di vita pratica possono essere considerati come perfezionamento graduale di un dato movimento, attraverso l’utilizzo di materiale diversi.

Questo vale, ad esempio, per i diversi tipi di presa della mano:

. presa palmare con tutte le dita opposte al palmo (spugna, pallina, ecc.)

. presa a C della mano col pollice opposto a palmo e quattro dita (bicchiere, siringa per ungere la carne, maniglia della porta, ecc.)

. presa a C delle dita con le quattro dita piegate e il pollice sull’indice (manico di una tazza o di una brocca, ecc.)

. pinza a cinque dita, col pollice opposto alle quattro dita (pinze da insalata, ecc.)

. pinza a tre dita, col pollice opposto a indice e medio (pinzette, contagocce, pomelli ecc.)

. pinza a due dita, col pollice opposto all’indice (capocchie di spilli, oggetti minuti, ecc.)

. presa a tre dita, col pollice opposto all’indice e il medio che fa da appoggio (cucchiaio, strumenti di scrittura, ecc.)

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Album di vita pratica Montessori

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Questo è il contenuto dell’Album:

Sezioni del manuale

  1. Introduzione
  2. Tipi di presa della mano
  3. Elenco degli esercizi e delle attività di vita pratica (scorri la pagina e clicca per leggere i singoli articoli già pubblicati)
  4. Do it yourself: costruire i materiali necessari per le attività di vita pratica (scorri la pagina e clicca per leggere i singoli articoli già pubblicati)
  5. Appendice: la teoria alla base delle attività di vita pratica (scorri la pagina e clicca per leggere i singoli articoli già pubblicati)
  6. Bibliografia (scorri la pagina )

Elenco degli esercizi e delle attività di vita pratica

1. Movimenti elementari ed esercizi preliminari

Arrotolare e srotolare

  • Srotolare, arrotolare e trasportare un tappeto
  • Arrotolare un tovagliolo
  • Tovagliolo e portatovagliolo
  • Tirare l’argilla col mattarello

Muoversi nello spazio

  • Stare in piedi 
  • Camminare intorno a un tappeto         
  • Sedersi e alzarsi dal pavimento                    
  • Sedersi e alzarsi dalla sedia  
  • Sedersi al tavolo e alzarsi              

Trasportare

  • Trasportare una sedia      
  • Trasportare un tavolo             
  • Trasportare un vassoio o un cestino 
  • Trasportare un secchio
  • Riempire, trasportare, svuotare una brocca   
  • Trasportare un bicchiere d’acqua      
  • Trasportare le forbici e altri oggetti appuntiti     
  • Trasportare una pila di panni piegati     
  • Passarsi una campanella di mano in mano     

Maneggiare i libri

  • Prendere un libro dallo scaffale      
  • Mettere un libro sullo scaffale     
  • Aprire e chiudere un libro     
  • Girare le pagine di un libro                 

Al lavandino

  • Riempire un contenitore al lavandino     
  • Vuotare un contenitore nel lavandino     

Trasferire e travasare

  • Trasferimento di oggetti   
  • Trasferimento di uova        
  • Trasferimento di monetine      
  • Mettere le monetine nel salvadanaio
  • Trasferimento di spilli da un puntaspilli ad un altro   
  • Trasferimento di spilli da una ciotola a uno spargizucchero
  • Trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca
  • Trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola                
  • Trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa   
  • Trasferimento di sostanze secche con l’imbuto        
  • Trasferimento di sostanze secche col cucchiaio   
  • Trasferimento di oggetti col colino
  • Travasi di liquidi da brocca a brocca    
  • Travasi di liquidi da brocca a bicchiere    
  • Travasi di liquidi da brocca a caraffa    
  • Travasi di liquidi con l’imbuto       
  • Versare liquidi fino al segno      
  • Riempire bicchieri a livelli diversi      
  • Riempire bicchieri identici allo stesso livello    
  • Riempire bicchieri diversi allo stesso livello  
  • Prelevare acqua da un secchio   
  • Riempire piccoli flaconi di plastica      
  • Teiera e tazzina    
  • Travasi con la siringa per ungere la carne
  • Travasi con la siringa        
  • Travasi col contagocce      
  • Trasferimento di acqua su un portasapone a ventose col contagocce      
  • La ruota dei colori      
  • Travasi con la spugna   
  • Travasi con la spugna fino al segno      
  • Strizzare le spugnette con lo spremiaglio
  • Travasi con un panno        

Usare le pinze

  • Mollette da bucato sul bordo di un cestino      
  • Punzonatrice per carta   
  • Pinze e pompon   
  • Pinze e noci        
  • Pinze e biglie      
  • Trasferire semi o perline con la pinzetta per sopracciglia  
  • Raggruppamento di oggetti con le pinze      
  • Usare le pinze per lumache      
  • Bacchette cinesi      
  • Pinza per polpette      
  • Usare la graffettatrice       

Tendere e tirare

  • Arricciare i nastri   
  • Usare un elastico per fermare un foglio arrotolato     
  • Geopiano               
  • Sfilacciare un tessuto    

Piegare

  • Piegare un tovagliolo di carta   
  • Piegare gli asciugamani      
  • Piegare la stoffa
  • Imbustare una lettera        
  • Piegare un grembiule      
  • Piegare un guanto da spolvero       

Aprire e chiudere

  • Aprire una porta
  • Chiudere una porta     
  • Aprire e chiudere una finestra       
  • Aprire e chiudere un cassetto
  • Prelevare e reinserire i cassetti dei cofanetti       
  • Aprire e chiudere bottiglie 
  • Aprire e chiudere bottiglie con tappi di diverso tipo    
  • Aprire e chiudere vasetti con coperchio a vite  
  • Aprire e chiudere scatole diverse 
  • Aprire e chiudere contenitori vari   
  • Usare una pattumiera a pedale      
  • Apriscatole      
  • Montare e smontare una torcia elettrica      

Premere

  • Accendere e spegnere la luce   
  • Gioco dei chiodini      
  • Arance e chiodi di garofano
  • Spezzare gli spaghetti      
  • Punteggiare la carta      
  • Carteggiare      
  • Usare una graffetta      
  • Setacciare la farina   

Battere

  • Mortaio e pestello: macinare gusci d’uovo 
  • Mortaio e pestello: macinare le spezie    
  • Sgusciare le noci col martello      
  • Usare il martello    

Avvitare

  • Girare oggetti con la schiumarola 
  • Spremere le arance      
  • Viti e bulloni ad alette      
  • Viti e bulloni 
  • Blocco per viti e bulloni      
  • Chiavi e lucchetti  
  • Usare lo schiaccianoci a vite      
  • Macinapepe  
  • Usare il cacciavite   
  • Avvitare e svitare con cacciavite diversi      
  • Temperare una matita col temperino

         Accendere e spegnere

  • Spegnere una candela      
  • Accendere un fiammifero    

Tagliare

  • Usare le forbici        
  • Tagliare sulle linee   
  • Tagliare un filo       
  • Tagliare la pasta da modellare      
  • Usare il tagliacarte      

Affettare

  • Affettare frutta e verdura      
  • Affettare le uova sode      

Sgranare e sbucciare

  • Sgranare senza utensili        
  • Sbucciare un mandarino   
  • Sbucciare una banana   
  • Sbucciare le uova sode      
  • Sbucciare le arachidi      
  • Sbucciare col pelapatate      

Grattugiare

  • Sale colorato      
  • Grattugiare il sapone      
  • Grattugiare il pane      
  • Grattugiare le carote      

Ruotare

  • Frusta da cucina
  • Temperare una matita col temperamatite a manovella      
  • Frullino a manovella      
  • Montare gli albumi    
  • Trapano manuale a ingranaggi  
  • Arrotolare e srotolare il filo      

Spalmare

  • Spalmare   
  • Misurazione di sostanze secche   

Incollare e scollare

  • Collage con forme di carta preincollata      
  • Scollare un francobollo      
  • Incollare con la colla stick
  • Incollare con la spugna incollante
  • Incollare con colla e pennello
  • Incollare materiali diversi dalla carta   

Tracciare

  • Usare il righello per tracciare linee      
  • Ricalcare un disegno    

Infilare

  • Ganci da tenda 
  • Spiedini di frutta    
  • Infilare le perle      
  • Braccialetti con scovolini      
  • Braccialetti e collane di perle      
  • Orecchini con perno      
  • Infilare un ago      
  • Tessere   

Intrecciare

  • Fare una cordicella
  • Tavoletta dell’intreccio        

Annodare

  • Fare un nodo      
  • Rilegare un libretto
  • Fare il nodo al filo per cucire      
  • Nodo a bocca di lupo       
  • Fare un fiocco      

Cucire

  • Carte da cucire   
  • Cucire con- ago e filo      
  • Cucire un bottone
  • Telaio da ricamo          

2. Prendersi cura dell’ambiente: al chiuso

Organizzare

  • Il ciclo di lavoro      
  • Dipingere al cavalletto      
  • Cambiare il rotolo di carta igienica        
  • Appaiamento di oggetti   
  • Raggruppamento di oggetti  
  • Suddividere le posate      
  • Apparecchiare la tavola      

Spolverare

  • Spolverare col guanto da polvere  
  • Spolverare col piumino    
  • Spolverare con un panno  
  • Spolverare oggetti col pennello       

Spazzolare

  • Spazzolare un tappeto  
  • Spazzolare le patate  

Spazzare

  • Usare scopino e paletta    
  • Spazzare il pavimento con scopa e paletta  
  • Spazzare la moquette o un grande tappeto con una scopa a spinta
  • Raccogliere i chiodi col magnete 

Lucidare

  • Lucidare il vetro  
  • Pulire i vetri delle finestre o grandi specchi
  • Lucidare il metallo   
  • Lucidare le monetine
  • Lucidare il legno    

Lavare

  • Lavare un pennello      
  • Lavare un sasso   
  • Lavare e lucidare le conchiglie
  • Lavare una bambola 
  • Lavare i piatti   
  • Lavare il pavimento      
  • Asciugare una pozza d’acqua 
  • Lavare una lavagna      
  • Lavare un vassoio      
  • Lavare un tavolo      

Curare le piante

  • Spolverare una pianta
  • Lucidare le foglie      
  • Innaffiare le piante    
  • Cura delle piante d’appartamento 
  • Raccogliere i fiori in giardino
  • Fare composizioni floreali   
  • Cambiare l’acqua ai fiori      

Curare gli animali domestici

  • Dar da mangiare ai pesci  

3. Prendersi cura dell’ambiente: all’aperto

  • Cura delle piante da giardino
  • Spazzare le foglie   
  • Raccogliere rifiuti in giardino   
  • Rastrellare le foglie      
  • Semina in vaso
  • Semina nel terreno       
  • Spalare la neve  
  • Lavare i giocattoli in giardino      

4. Prendersi cura di se stessi

   Igiene       

  • Lavarsi le mani   
  • Lavarsi il viso      
  • Lavarsi i denti     
  • Pettinare e spazzolare i capelli  
  • Starnutire      
  • Tossire      
  • Soffiarsi il naso  

                   Abbigliamento

  • Lavare le scarpe
  • Lucidare le scarpe  
  • Piegare i vestiti   
  • Fare la valigia      
  • Appaiare e arrotolare i calzini 
  • Spazzolare i vestiti   
  • Fare il bucato   
  • Stirare 

                   Vestirsi e spogliarsi

  • Indossare il cappotto      
  • Togliersi il cappotto   
  • Appendere il cappotto  
  • Appendere abiti a una gruccia  
  • Indossare scarpe e stivali da pioggia      
  • Indossare i pantaloni      
  • Telaio delle allacciature: chiusure a strappo (velcro) 
  • Telaio delle allacciature: bottoni automatici    
  • Telaio delle allacciature: bottoni grandi   
  • Telaio delle allacciature: bottoni piccoli    
  • Telaio delle allacciature: cerniera  
  • Telaio delle allacciature: ganci e occhielli   
  • Telaio delle allacciature: cinturini  
  • Telaio delle allacciature: nastri  
  • Telaio delle allacciature: lacci    
  • Telaio delle allacciature: lacci e ganci 
  • Usare una spilla di sicurezza  
  • Telaio delle allacciature: spille di sicurezza    
  • Telaio delle allacciature: bottoni in pelle  

5. Prendersi cura degli altri

  • Servire l’insalata  
  • Servire le uova sode  
  • Popcorn a microonde
  • Preparare una tisana      
  • Preparare e servire uno spuntino      

Do it yourself

  1. Guanto di spugna
  2. Grembiule per bambini
  3. Spolverino per le piante

Appendice

  1. Gli esercizi di vita pratica
  2. La responsabilità dell’adulto
  3. La preparazione dell’ambiente
  4. La presentazione
  5. L’osservazione
  6. I campi di influenza degli esercizi di vita pratica
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