Nome dell’esercizio in inglese: paint on the easel
Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un cavalletto, un foglio di carta da pittura, colori, pennelli, una spugna, un secchio d’acqua, un luogo dover far asciugare la pittura finita, un vassoio per la pittura finita, un grembiule.
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come dipingere al cavalletto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare il grembiule
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere un foglio di carta da pittura
. scrivere il nome e la data sul foglio
. agganciare la carta al cavalletto
. mettere un pennello in ognuno dei vasetti di colore
. impugnare il pennello del colore scelto utilizzando la presa a tre dita
. dipingere
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. togliere il foglio dal cavalletto e portarlo ad asciugare
. pulire il cavalletto con l’acqua utilizzando la spugna
. portare il secchio al lavandino, svuotare il secchio nel lavandino, lavare la spugna e cambiare l’acqua
. riportare secchio e spugna al cavalletto
. togliersi il grembiule
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare il cavalletto da pittura
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente
Nomenclatura: colore, dipingere, cavalletto, pennelli, ecc.
Punti di interesse: il cavalletto, fissare il foglio, usare un pennello per ogni colore, lavare la postazione
Controllo dell’errore: la postazione è sporca o in disordine
Note: questa può essere una presentazione di gruppo
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un vassoio contenente un rotolo di carta igienica nuovo fermato con un giro di nastro adesivo, un portarotolo montato su una tavoletta di legno, un rotolo vuoto. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come cambiare il rotolo della carta igienica”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo e metterlo di fronte a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare al bambino come tirare contro uno dei lati del portarotolo il rullo, per accorciarlo
. inclinare il rullo e sfilarlo
. togliere dal rullo il rotolo vuoto e posarlo sul tavolo
. mostrare al bambino come incastrare il rullo vuoto nel portarotolo: con la mano dominante inserire il perno del rullo nel foro del portarotolo, spingere contro il lato per accorciarlo, incastrare il perno dell’estremità opposta nel foro del portarotolo opposto
. estrarre nuovamente il rullo, infilare nel rullo il rotolo nuovo e infilarlo nel portarotolo
. far rotolare un po’ per dimostrare che è inserito correttamente
. sostituire nuovamente col rotolo vuoto
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per sostituire il rotolo della carta igienica da soli
Obiettivi indiretti: sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: portarotolo, perno, foro, rullo, carta igienica, rotolo, ecc.
Punti di interesse: il meccanismo di fissaggio del rullo
Controllo dell’errore: il rullo non resta in posizione se i perni non sono fissati correttamente nei fori.
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi
Età: dai 3 anni
Materiale: un grande vassoio contenente un portaposate ed un cesto con forchette, coltelli, cucchiai e cucchiaini. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come suddividere le posate”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere dal cesto una forchetta, per il manico
. metterla nel primo scompartimento a sinistra nel portaposate, facendo meno rumore possibile
. prendere dal cesto un cucchiaio, per il manico
. metterlo nello scompartimento centrale del portaposate, facendo meno rumore possibile
. prendere dal cesto un coltello, per il manico
. metterlo nello scompartimento a destra nel portaposate, facendo meno rumore possibile
. prendere dal cesto cucchiaino, per il manico
. metterlo nel piccolo scompartimento trasversale, facendo meno rumore possibile
. rimuovere allo stesso modo tutte le altre posate una ad una prendendole
. prendere le posate dal cestello in modo casuale, e metterle nel portaposate nel giusto scompartimento
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. una volta che il cestino è vuoto, togliere tutte le posate dal portaposate e rimetterle nel cestino
3. Conclusione
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riporre le posate ordinatamente
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: portaposate, posate, manico, coltello, forchetta, cucchiaio, cucchiaino, ecc.
Punti di interesse: fare il minor rumore possibile
Controllo dell’errore: le posate non sono riposte in ordine
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: guanti da spolvero in un cestino nello scaffale dedicato alla cura dell’ambiente, uno scaffale impolverato, un tappeto
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare col guanto da polvere”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare a prendere un tappeto e srotolarlo davanti allo scaffale che dobbiamo spolverare
. accompagnare il bambino allo scaffale dov’è conservato il materiale e mostrare dove si trovano i guanti da spolvero
. mettere due guanti in un cestino e portarli davanti allo scaffale, sul tappeto
. dire al bambino: “Questo è lo scaffale da spolverare”
. rimuovere insieme al bambino tutti gli oggetti che si trovano sul ripiano più alto e posarli uno ad uno sul tappeto, da sinistra a destra
. indossare i guanti da spolvero e passarli sul ripiano
. girare la mano con col palmo rivolto verso l’alto per osservare la polvere sul guanto
. mettere i guanti usati
. raccogliere uno ad uno gli oggetti dal tappeto nello stesso ordine in cui li abbiamo tolti dallo scaffale e rimetterli al loro posto
3. Conclusione
. prendere il cestino, mettere i guanti nel cesto dei panni da lavare e rimettere il cestino nello scaffale
. arrotolare il tappeto e riportarlo al suo posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare il ripiano di uno scaffale con un guanto da polvere
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino
stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, cura e rispetto dell’ambiente,
Nomenclatura: guanto, spolverare, polvere, ripiano, scaffale, il nome degli oggetti che si trovano sullo scaffale
Punti di interesse: gioia che deriva dalla sensazione di pulito, mettere gli oggetti sul tappeto da sinistra a destra, infilare il guanto, osservare la polvere sul guanto
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è ancora polvere sul ripiano, non c’è polvere sul guanto, gli oggetti non vengono rimessi sul ripiano in ordine corretto
Varianti ed estensioni: spolverare tutti i ripiani dello scaffale (dal più alto al più basso), spolverare un tavolo, spolverare oggetti
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: using a feather duster
Area: esercizi preliminari, rotazione del polso, cura dell’ambiente
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: piumini da spolvero, cestino, un ripiano di uno scaffale con degli oggetti impolverati
Presentazione
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare oggetti col piumino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. mettere due piumini nel cestino
. trasportare il cestino su di un tavolo accanto allo scaffale da spolverare
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. dire: “Spolveriamo questi oggetti impolverati”
. passare il piumino lentamente e con tocco leggero su tutte le superfici degli oggetti da spolverare, senza spostare gli oggetti
. rimettere i piumini nel cestino
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. portare i piumini alla finestra
. aprire la finestra
. scuotere i piumini fuori dalla finestra per eliminare la polvere
. rimettere i piumini nel cestino
. rimettere piumini e cestino al loro posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare oggetti col piumino
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino
stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, cura e rispetto dell’ambiente,
Nomenclatura: piumino, polvere, piume, il nome degli oggetti spolverati, scuotere, ecc.
Punti di interesse: gioia che deriva dalla sensazione di pulito, muovere con leggerezza il piumino, scuotere il piumino alla finestra
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è ancora polvere sugli oggetti, non c’è polvere sul piumino, gli oggetti cadono dallo scaffale mentre si spolvera
Variazioni ed estensioni: spolverare un singolo oggetto
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: dusting with a dust cloth
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Prima presentazione
Materiale: quadrati di tessuto 15 x 15 centimetri in un cestino, uno scaffale da spolverare
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare uno scaffale con il panno”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare a prendere un tappeto e srotolarlo davanti allo scaffale che dobbiamo spolverare
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. mettere dei panni nel cestino (in numero uguale ai ripiani da spolverare)
. trasportare il cestino e posarlo sul tappeto
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. rimuovere insieme al bambino tutti gli oggetti che si trovano sul ripiano più alto e posarli uno ad uno sul tappeto, da sinistra a destra
. stendere il panno sul tappeto davanti a noi
. piegarlo in quattro (a metà, poi di nuovo a metà)
. spolverare il ripiano tenendo il panno piegato nella mano destra, con movimenti rotatori
. mostrare la polvere raccolta sul panno
. disfare l’ultima piega fatta (avremo il panno piegato a metà) e ripiegarlo in quattro nell’altro senso
. mostrare la parte pulita del panno
. ripetere cambiando sempre le pieghe finché controllando il panno non risulterà privo di polvere
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. raccogliere uno ad uno gli oggetti dal tappeto nello stesso ordine in cui li abbiamo tolti dallo scaffale e rimetterli al loro posto
. ripetere con i ripiani successivi, usando per ogni ripiano un nuovo panno
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. prendere il cestino, mettere i panni nel cesto dei panni da lavare e rimettere il cestino nello scaffale
. arrotolare il tappeto e riportarlo al suo posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Seconda presentazione
Materiale: quadrati di tessuto 15 x 15 centimetri con una crocetta ricamata a contrasto al centro, un cestino, un tavolo da spolverare, uno sgabellino
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare un tavolo con il panno”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. portare uno sgabellino accanto al tavolo da spolverare
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. mettere un panno nel cestino
. trasportare il cestino e posarlo sullo sgabellino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. osservare la polvere sul tavolo
. stendere il panno sul tavolo
. mettere l’indice della mano sinistra sulla crocetta al centro del panno
. con la mano destra, usando la pinza a tre dita, portare ogni angolo del panno verso il centro
. togliere l’indice della mano sinistra
. con la mano destra pizzicare il panno piegato al centro, prendendo insieme gli angoli e il tessuto sottostante
. cominciando dal margine sinistro più lontano da noi, passare con leggerezza il panno in linea orizzontale, da sinistra a destra
. arrivati al margine destro sollevare il panno e girarlo (palmo in su)
. riportare la mano sul margine sinistro, una “linea” sotto a quella seguita, girare nuovamente la mano (palmo in giù) e ripetere
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. continuare così fino a spolverare tutto il tavolo
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. ammirare il tavolo privo di polvere
. osservare la polvere raccolta nel panno
. mettere il panno nel cestino
. prendere il cestino e mettere il panno nel cesto dei panni da lavare
. riportare il cestino allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Terza presentazione
Materiale: quadrati di tessuto 15 x 15 centimetri, un cestino, un tavolo da spolverare, uno sgabellino
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare un tavolo con il panno”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. portare uno sgabellino accanto al tavolo da spolverare
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. mettere un panno nel cestino
. trasportare il cestino e posarlo sullo sgabellino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. osservare la polvere sul tavolo
. stendere il panno sul tavolo
. fare il guanto piegando il panno
. cominciando dal margine sinistro più lontano da noi, passare il guanto in linea orizzontale, da sinistra a destra
. arrivati al margine destro sollevare il guanto e girarlo (palmo in su)
. riportare la mano sul margine sinistro, una “linea” sotto a quella seguita, girare nuovamente la mano (palmo in giù) e ripetere
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. continuare così fino a spolverare tutto il tavolo
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. ammirare il tavolo privo di polvere
. osservare la polvere raccolta nel panno
. mettere il panno nel cestino
. prendere il cestino e mettere il panno nel cesto dei panni da lavare
. riportare il cestino allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare delle superfici con un panno da polvere
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, cura e rispetto dell’ambiente,
Nomenclatura: panno, spolverare, polvere, ripiano, scaffale, tavolo, piegare, il nome degli oggetti che si trovano sullo scaffale
Punti di interesse: gioia che deriva dalla sensazione di pulito, lavorare da sinistra a destra, infilare il guanto, osservare la polvere sul guanto, piegare il panno,
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è ancora polvere sulla superficie, non c’è polvere sul panno, gli oggetti non vengono rimessi sul ripiano in ordine corretto
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: dusting objects, using a dusting brush
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: panni da spolvero 10 x 10 centimetri, un vassoio di colore scuro contenente un pennello a setole morbide, un pennello a setole dure, un cestino. Oggetti impolverati in legno, vetro, metallo ecc. che presentino decorazioni e scanalature. Un tavolo e due sedie. Una pattumiera
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare oggetti col pennello”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. rifornire il vassoio con due o tre panni da spolvero (in numero pari al numero di oggetti da spolverare)
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. prendere il cestino e andare per la stanza a cercare due o tre oggetti impolverati
. mettere gli oggetti nel cestino e portarli al tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. tenere il cestino con gli oggetti alla nostra sinistra
. tenere il vassoio vuoto davanti a noi
. posare i pennelli e i panni da spolvero a destra del vassoio
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere il primo oggetto con la mano sinistra e osservare la polvere
. tenendo l’oggetto sul vassoio con la mano sinistra, iniziare a rimuovere la polvere col pennello a setole dure, rigirando l’oggetto nella mano e rimuovendo la polvere da tutte da tutte le scanalature e le decorazioni, all’interno e all’esterno. Procedere sempre dal centro verso la periferia e dall’alto verso il basso
. osservare la polvere che cade sul vassoio
. posare il pennello duro sul tavolo e prendere il pennello morbido
. ripetere il procedimento col pennello morbido
. posare il pennello morbido sul tavolo
. prendere il panno e fare un guanto intorno ad indice e medio della mano destra
. ripassare tutte le superfici dell’oggetto
. ammirare il proprio lavoro
. osservare la polvere accumulata sul vassoio
. posare l’oggetto spolverato sul tavolo, lungo il margine distante da noi
. aprire il panno usato e usarlo per pulire il pennello a setole dure, tenendolo sospeso sul vassoio
. prendere il pennello a setole morbide e il vassoio, andare alla pattumiera
. tenendo il vassoio inclinato, usare il pennello per rimuovere la polvere raccolta
. tornare al tavolo
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere il procedimento con gli altri oggetti impolverati, usando ogni volta un panno pulito
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. riportare gli oggetti al loro posto
. riportare i materiali allo scaffale
. mettere i panni usato nella cesta dei panni da lavare
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare oggetti col pennello
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino
stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, cura e rispetto dell’ambiente,
Nomenclatura: panno, spolverare, pennello, setole morbide, setole dure, scanalature, decorazioni, polvere, il nome degli oggetti spolverati
Punti di interesse: gioia che deriva dalla sensazione di pulito, lavorare dal centro alla periferia e dal basso verso l’alto, l’oggetto pulito, la polvere che si accumula sul vassoio, piegare il panno su due dita
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è ancora polvere sull’oggetto, non c’è polvere sul vassoio, gli oggetti non vengono rimessi al loro posto
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: brushing a mat (a rug)
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un cestino contenente una spazzola dura e scopino e paletta. Un tappeto che necessita di spazzolatura. Grembiuli. Pattumiera
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzolare un tappeto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. prendere il tappeto che necessita di spazzolatura e srotolarlo sul pavimento in un’area libera, in linea orizzontale
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. portare il cestino al tappeto e metterlo sul pavimento alla sua sinistra
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. inginocchiarsi di fronte al tappeto; il bambino si inginocchia alla nostra sinistra
. partendo dall’alto verso il basso tracciare una linea verticale immaginaria che divide il tappeto in due metà
. prendere la spazzola dura nella mano destra
. posarla sulla linea della metà del tappeto, sotto il margine superiore del tappeto
. con spazzolate corte e rapide spazzolare il tappeto dalla metà verso il margine destro del tappeto, trascinando lo sporco sempre davanti alla spazzola
. arrivati al bordo destro dare un ultimo colpo di spazzola per far cadere lo sporco sul pavimento
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dopo aver spazzolato tutta la metà destra del tappeto, fare altrettanto con la metà sinistra, sempre partendo dal margine superiore, ma spazzolando dal centro del tappeto verso il margine sinistro
. dopo aver spazzolato tutto il tappeto, passare la spazzola nella mano sinistra e con la destra rimuovere eventuali residui intrappolati tra le setole, posandoli a sinistra del tappeto sul pavimento
. rimettere la spazzola nel cestino
. prendere scopino e paletta e inginocchiarsi a destra del tappeto
. spazzare il pavimento lungo il lato del tappeto, raccogliendo lo sporco nella paletta
. alzarsi e andare a vuotare la paletta nella pattumiera
. ripetere al lato sinistro del tappeto
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. ammirare il proprio lavoro
e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. riportare il cestino allo scaffale
. arrotolare il tappeto e riportarlo al suo posto
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzolare un tappeto
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,
preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, cura e rispetto dell’ambiente, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: spazzola, scopino, paletta, orizzontale, verticale, sporco, polvere, lanugine, ecc.
Punti di interesse: la linea immaginaria della metà, lavorare dall’alto verso il basso, dal centro a destra, dal centro a sinistra, spazzolare lo sporco fuori dal tappeto, spazzare il pavimento con lo scopino e raccogliere lo sporco nella paletta
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: scrubbing potatoes
Area: cura dell’ambiente, preparazione del cibo
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: un vassoio contenente uno spazzolino su un piattino, una ciotola contenente due o tre patate, una ciotola vuota, un panno o un guanto di spugna, un asciugamani. Grembiuli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzolare le patate”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo, e posarlo davanti a noi
. mettere la ciotola vuota sul tavolo, dietro al vassoio
. portare la ciotola con le patate al lavandino e riempirla a metà con acqua tiepida
. riportare la ciotola al tavolo e metterla al centro del vassoio
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. aprire l’asciugamani e posarlo sulle nostre gambe
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere una patata e tenerla sollevata sulla ciotola con la mano sinistra
. prendere lo spazzolino con la mano destra
. immergere la punta dello spazzolino nell’acqua e iniziare a spazzolare la patata per eliminare la terra presente sulla buccia
. seguire la forma della patata con movimenti orizzontali o circolari a seconda del caso
. immergere lo spazzolino nell’acqua tutte le volte che serve
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutta la patata è spazzolata, posarla nella ciotola vuota
. asciugarsi le mani nell’asciugamani
. prendere un’altra patata
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. asciugarsi le mani e mettere l’asciugamani piegato sul tavolo
. svuotare la ciotola nel lavandino, lavarla, asciugarla e rimetterla sul tavolo
. portare la ciotola con le patate spazzolate sullo scaffale delle cose da portare in cucina
. asciugare il vassoio col panno o il guanto
. rimettere tutti gli oggetti sul vassoio
. riportare il vassoio allo scaffale
. mettere asciugamani e panno (o guanto) nel cesto dei panni da lavare
. ripristinare il vassoio con patate, panno (o guanto) e asciugamani
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzolare le patate o altre radici
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: patata, terra, spazzolino, tiepido, ecc.
Punti di interesse: immergere solo la punta dello spazzolino, seguire la forma della patata
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è acqua sul tavolo o sul pavimento
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: using brush and dustpan
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Prima presentazione
Materiale: un vassoio contenente scopino e paletta, una scatolina con coperchio riempita di fagioli (in quantità adatta a stare nella paletta), un gessetto in una ciotolina, una spugna asciutta. Un tappeto.
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. selezionare un tappeto e srotolarlo sul pavimento in un’area libera, in linea orizzontale
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e posarlo a destra del tappeto
. inginocchiarsi davanti al tappeto (il bambino starà alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere il contenitore dei fagioli, aprirlo e posare il coperchio sul vassoio
. spargere i fagioli sul lato destro del tappeto
. rimettere il contenitore sul suo coperchio, sul vassoio
. prendere il gessetto con la mano destra e disegnare un cerchio sul tappeto, in qualsiasi punto a sinistra dei fagioli
. rimettere il gessetto nella ciotola
. prendere lo scopino con la mano destra e con movimenti lenti e delicati, spazzare i fagioli un mucchietto alla volta, portandoli all’interno del cerchio
. quando tutti i fagioli si trovano all’interno del cerchio prendere la paletta con la mano sinistra, posarla sul tappeto a sinistra dei fagioli e spazzare lentamente i fagioli all’interno della paletta
. sollevare lentamente la paletta tenendola leggermente inclinata verso l’alto e verso sinistra per impedire ai fagioli di cadere
. posare lo scopino sul tavolo
. prendere il contenitore, posarlo sul tappeto e versare delicatamente i fagioli dalla paletta al contenitore
. chiudere il contenitore col suo coperchio e rimetterlo sul vassoio
. rimettere scopino e paletta sul vassoio
. prendere la spugna con la mano destra e usarla per cancellare il cerchio di gesso sul tappeto
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il vassoio allo scaffale
. arrotolare il tappeto e riportarlo al suo posto
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Seconda presentazione
Materiale: un vassoio contenente scopino e paletta, una ciotolina riempita di petali di fiori o pompon o trucioli di legno. Grembiuli. Un tavolo e uno sgabello
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e posarlo sullo sgabello
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. spargere il materiale sul tavolo
. tenere lo scopino con la mano destra
. con la mano sinistra tenere la paletta sotto il bordo del tavolo
. spazzare lentamente il materiale nella paletta, spostandosi di volta in volta intorno al tavolo
. quando necessario vuotare la paletta nella ciotola
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Terza presentazione
Materiale: un vassoio contenente scopino e paletta per briciole, una ciotolina riempita di briciole di pane. Grembiuli. Un tavolo e uno sgabello
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta per raccogliere le briciole”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e posarlo sullo sgabello
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. spargere le briciole sul tavolo
. tenere lo scopino con la mano destra
. con la mano sinistra tenere la paletta sul tavolo
. spazzare lentamente il materiale nella paletta
. quando necessario vuotare la paletta nella ciotola
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. spostandosi di volta in volta intorno al tavolo
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Quarta presentazione
Materiale: un grande vassoio, di colore scuro, contenente scopino e paletta, una ciotolina riempita di pezzetti di carta o altro materiale. Un tavolo e due sedie
Preparazione indiretta
Con del nastro isolante colorato marcare sul vassoio un rettangolo
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare scopino e paletta sul vassoio”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo davanti a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. togliere tutti gli oggetti dal vassoio, uno ad uno, e posarli sul tavolo dietro al vassoio
. versare il contenuto della ciotola sul vassoio
. tenere lo scopino con la mano destra
. spazzare lentamente e delicatamente il materiale per portarlo all’interno del rettangolo
. con la mano sinistra prendere la paletta e tenerla sul vassoio
. spazzare lentamente del materiale nella paletta
. vuotare la paletta nella ciotola
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare scopino e paletta
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: scopino, paletta, gesso, cerchio, spazzare, fagioli, petali, trucioli, pompon, bordo del tavolo, briciole, coriandoli, rettangolo, nastro adesivo, ecc.
Punti di interesse: disegnare il cerchio col gesso, rovesciare e raccogliere i fagioli, cancellare il cerchio, tenere la paletta sotto il bordo del tavolo
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: sweeping with broom and dustpan
Area: cura dell’ambiente, presa a C della mano
Età: dai 2 anni e mezzo
Prima presentazione
Materiale: una scopa a misura di bambino (con un giro di nastro adesivo colorato a segnalare la metà della lunghezza del bastone) in un luogo fisso, un vassoio o una vaschetta contenenti paletta con scopino, una ciotola di materiale da raccogliere, una guida per spazzare (nella vaschetta)
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzare il pavimento”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale
. trasportare il materiale nel luogo dove intendiamo svolgere l’attività
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. versare il contenuto della ciotola sul pavimento
. posizionare la guida a massimo un metro di distanza dal materiale versato
. mostrare al bambino come impugnare la scopa
. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi
. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno
. tenendo la scopa inclinata iniziare a spazzare il materiale, con movimenti lenti e brevi, per avvicinare il materiale alla guida
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutto il materiale si trova all’interno della guida, posare la scopa
. rimuovere la guida dal pavimento e rimetterla nella vaschetta
. prendere scopino e paletta e raccogliere il materiale
. versare il materiale nella ciotola ogni volta che è piena
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Seconda presentazione
Materiale: una scopa a misura di bambino in un luogo fisso, un vassoio o una vaschetta contenenti paletta con scopino e una ciotola di materiale da raccogliere. Un’area del pavimento delimitata con nastro adesivo colorato
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzare il pavimento”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale
. trasportare il materiale nel luogo dove intendiamo svolgere l’attività
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. versare il contenuto della ciotola sul pavimento a massimo un metro di distanza dall’area delimitata col nastro isolante
. mostrare al bambino come impugnare la scopa
. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi
. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno
. tenendo la scopa inclinata iniziare a spazzare il materiale, con movimenti lenti e brevi, per avvicinare il materiale all’area delimitata col nastro isolante
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutto il materiale si trova all’interno dell’area delimitata col nastro isolante, posare la scopa
. prendere scopino e paletta e raccogliere il materiale
. versare il materiale nella ciotola ogni volta che è piena
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Terza presentazione
Nota: dare questa presentazione solo quando se ne verifica l’occasione (si rovesciano sul pavimento briciole, ritagli di carta, materiali secchi usati per i travasi, ecc.)
Materiale: una scopa a misura di bambino e una paletta con scopino in un luogo fisso. Una pattumiera. Lavandino per lavarsi le mani
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Si è rovesciato il contenitore dei ritagli di carta (ad esempio). Ti mostro come spazzarli”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino al luogo dove è avvenuto l’incidente
. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale
. trasportare il materiale nel luogo dell’incidente
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere un pezzetto della carta che si è rovesciata e posarla a sinistra del rovesciamento
. mostrare al bambino come impugnare la scopa
. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi
. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno
. tenendo la scopa inclinata iniziare a spazzare il materiale, con movimenti lenti e brevi, per avvicinare il materiale al pezzetto che abbiamo messo a destra del rovesciamento
. raggiunto il pezzetto “guida” sollevare la scopa e rimuovere con mani eventuali pezzetti di carta rimasti intrappolati tra le setole
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando il mucchietto è formato, posare scopa
. prendere paletta e scopino e iniziare a raccogliere i pezzetti
. ogni volta che la paletta è piena, sollevarla tenendola inclinata per evitare fuoriuscite e andare a gettare il materiale nella pattumiera
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzare il pavimento
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: il nome del materiale da spazzare, scopa, paletta, scopino, guida, area delimitata, spazzare, raccogliere, ecc.
Punti di interesse: raccogliere tutto il materiale rovesciato sul pavimento, portare tutto il materiale verso un unico punto, raccogliere con scopino e paletta, verificare che non ci sia materiale impigliato tra le setole della scopa o dello scopino, il modo corretto di tenere la scopa
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, del materiale rimane sul pavimento, la scopa cade, la scopa urta qualcosa o qualcuno
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: using a push broom
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: una scopa a spinta in un luogo fisso, una ciotola di piccoli pezzetti di carta o coriandoli. Una pattumiera. Lavandino per lavarsi le mani
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare la scopa a spinta per spazzare il tappeto grande (la moquette)”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. portare il materiale al luogo dove intendiamo svolgere l’esercizio
. mostrare al bambino come impugnare la scopa
. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi
. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno
. tenendo la scopa inclinata iniziare muoverla sul tappeto, spingendo in avanti e verso il basso, descrivendo una linea retta
. sollevare la scopa e tornare alla linea di partenza, spostarsi di un passo e ripetere descrivendo una linea parallela alla precedente
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. trasportando la scopa sollevata sul pavimento e in verticale, andare alla pattumiera
. girare la scopa sulla pattumiera, estrarre lo sportello apposito e gettare il materiale spazzato nella pattumiera
. rimettere il cestello al suo posto
. se ci sono pezzetti di carta intrappolati tra le setole prenderli usando la pinza a tre dita e gettarli nella pattumiera
. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzare un tappeto o la moquette usando la scopa a spinta
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,
preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: il nome del materiale da spazzare, scopa a spinta, cestello, pattumiera, ecc.
Punti di interesse: raccogliere tutto il materiale rovesciato sul tappeto, vuotare il cestello nella pattumiera, descrivere linee parallele, sollevare la scopa per tornare indietro, verificare che non ci sia materiale impigliato tra le setole della scopa, il modo corretto di tenere la scopa
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, del materiale rimane sul tappeto, la scopa cade, la scopa urta qualcosa o qualcuno
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: pick up nails with a magnet
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: un vassoio contenente un magnete a ferro di cavallo e chiodi in un contenitore. In un angolo della stanza un’area di pavimento delimitata con nastro isolante colorato (circa 50 x 50 cm)
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere i chiodi col magnete”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio verso l’area dedicata all’attività e posarlo sul pavimento
. sedersi in ginocchio davanti all’area delimitata dal nastro isolante
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere il contenitore dei chiodi e spargerli con cura all’interno dell’interno dell’area, quindi mettere il contenitore vuoto davanti a noi
. prendere il magnete a ferro di cavallo tenendolo al centro dell’arco, con le due estremità rivolte verso il basso
. avvicinare il magnete al pavimento per attirare alcuni chiodi
. portare il magnete sopra il contenitore e, utilizzando la presa a tre dita, togliere uno ad uno i chiodi dal magnete e metterli nel contenitore
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. raccogliere tutti i chiodi
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. rimettere il materiale sul vassoio
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare il magnete in sicurezza e raccogliere i chiodi
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri
Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei materiali usati
Punti di interesse: percepire la forza di attrazione del magnete, rimuovere i chiodi dal magnete, raccogliere tutti i chiodi
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il magnete cade a terra, ci sono chiodi sul pavimento
Variazioni ed estensioni: utilizzare magneti diversi, utilizzare articoli da ferramenta diversi (viti, dadi, bulloni, rondelle, ecc.)
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: polishing a mirror, glass polishing
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un cestino blu contenente l’oggetto da lucidare (specchio, lente di ingrandimento, soprammobile di cristallo, vaso da fiori, occhiali, ecc.), un flacone contagocce contenente detergente per vetri o una soluzione di acqua e aceto, batuffoli di cotone o cotton-fioc, un piattino, un panno per vetri (massimo 15×15 centimetri), una spugna delle dimensioni del palmo della mano del bambino. Una tovaglietta impermeabile blu. Grembiuli. Un tavolo e due sedie. Un luogo dove esporre gli oggetti lucidati. Lavandino per lavarsi le mani
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare il vetro”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cesto e posarlo al centro del tavolo
. trasportare il tappetino e metterlo davanti a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. prendere l’oggetto da lucidare e metterlo al centro del tappetino
. prendere uno ad uno altri gli oggetti dal cesto e metterli sul tappetino, lungo il margine distante da noi, in ordine di utilizzo da sinistra a destra: detergente, cotton-fioc, piattino, panno, spugna
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere il flacone, aprirlo e mettere alcune gocce di detergente sull’oggetto da lucidare
. richiudere e rimettere al suo posto il flacone
. prendere il cotton-fioc e usarlo per distribuire il detergente su una piccola area della superficie dell’oggetto
. posare il cotton-fioc usato sul piattino
. prendere il panno e fare un guanto intorno alle quattro dita della mano
. lucidare l’area su cui abbiamo distribuito il detergente, con movimenti circolari, finché non la vedremo brillare
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte, lucidando piccole aree alla volta, a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. esporre l’oggetto lucidato nel luogo predisposto
. gettare i cotton-fioc usati nella pattumiera
. portare il panno usato nel cesto dei panni da lavare
. rifornire il cestino con materiali puliti
. rimettere gli oggetti nel cestino, uno ad uno
. asciugare il tappetino con la spugna e riportarlo allo scaffale
. rimettere gli oggetti nel cestino, uno ad uno
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. andare al rubinetto a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare il vetro
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: detergente per vetri, cotton-fioc, guanto, movimenti circolari, lucidare, lucido, ecc.
Punti di interesse: usare poche gocce di detergente, distribuirlo col cotton-fioc, lucidare una piccola area alla volta
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un cestino blu contenente una bottiglietta spray di detergente per vetri atossica (o una soluzione di acqua e aceto in parti uguali), un lavavetri a misura di bambino, panni di cotone, una spugna, un piccolo secchio. Una tovaglietta plastificata blu. Una finestra o grande specchio ad altezza di bambino. Grembiuli. Un lavandino per lavarsi le mani
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come pulire le finestre”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. prendere la tovaglietta e accompagnare il bambino alla finestra che deve essere pulita
. posare la tovaglietta sul pavimento
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino davanti alla finestra, posandolo sulla tovaglietta
. prendere il secchio e metterlo a destra del cestino
. mettere la spugna nel secchio
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere la bottiglietta spray e spuzzare del detergente sul vetro della finestra, in un’area delimitata
. posare lo spray sulla tovaglietta
. prendere il lavavetri con la mano destra e tenere un panno nella mano sinistra
. posarlo con la parte gommata sul vetro, poco sopra l’area spruzzata
. spingere contro la finestra dolcemente e tirare verso il basso
. asciugare col panno
. ripetere
. posare il panno sulla tovaglietta, e il lavavetri sopra di esso
. prendere la spugna e asciugare eventuale liquido gocciolato sulla cornice in basso della finestra
. rimettere la spugna nel secchiello
. prendere un panno pulito e lucidare l’area trattata con movimenti circolari
. posare il panno sulla tovaglietta
. prendere lo spray e ripetere, sempre lavorando su piccole aree alla volta
. strizzare la spugna nel secchiello prima di usarla
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svuotare il secchio nel lavandino, asciugarlo e rimetterlo nel cestino
. asciugare e rimettere nel cestino tutti gli oggetti, uno ad uno
. portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare
. riportare il cestino allo scaffale
. riportare la tovaglietta al suo posto
. togliersi i grembiuli
. lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare una finestra o un grande specchio
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Punti di interesse: passare il lavavetri dall’alto verso il basso, lucidare col panno con movimenti circolari, asciugare la cornice della finestra con la spugna
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
lucidare il metallo (rosso), lucidare il vetro (blu), lucidare il legno (giallo)
Nome dell’esercizio in inglese: polishing metal, (silver, brass, copper, pewter) polishing
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni e mezzo
Materiale: un cestino rosso contenente l’oggetto da lucidare, un vasetto di pasta atossica per lucidare i metalli, un piattino, uno spazzolino da denti, un bastoncino di legno da manicure per spingere le cuticole, un pezzo di carta assorbente o mezzo foglio di giornale, quadratini di flanella 12 x 12 centimetri, una ciotolina vuota, una spugna delle dimensioni del palmo della mano del bambino. Una tovaglietta impermeabile rossa. Grembiuli. Un tavolo e due sedie. Un luogo dove esporre gli oggetti lucidati. Lavandino per lavarsi le mani
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare il metallo”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cesto e posarlo al centro del tavolo
. trasportare il tappetino e metterlo davanti a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. prendere il foglio di giornale o la carta assorbente e posarla al centro del tappetino
. prendere l’oggetto da lucidare e metterlo sulla carta assorbente o di giornale
. prendere uno ad uno altri gli oggetti dal cesto e metterli sul tappetino, lungo il margine distante da noi, in ordine di utilizzo da sinistra a destra: detergente, spazzolino, bastoncino, piattino, panni di flanella, ciotolina, spugna
. mettere da parte il cestino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. aprire il vasetto del detergente
. prelevare poca pasta con lo spazzolino da denti e richiudere il vasetto
. distribuire la pasta su una piccola area della superficie dell’oggetto, spazzolando per farla penetrare nelle decorazioni
. continuare a spazzolare con movimenti circolari. Le setole dello spazzolino si anneriranno
. posare lo spazzolino sul piattino e attendere finché la pasta non si secca (di solito diventa una polvere bianca)
. prendere un quadrato di flanella e piegarlo per fare un guanto
. con movimento lenti ma vigorosi strofinare l’area per rimuovere la pasta secca
. se della pasta secca si è depositata in qualche scanalatura, coprire la punta di un bastoncino con il panno di flanella e rimuoverla
. mettere il panno di flanella usato nella ciotolina
. ammirare la lucentezza dell’area lavorata
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte, lucidando piccole aree alla volta, a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. esporre l’oggetto lucidato nel luogo predisposto
. portare il panni usati nel cesto dei panni da lavare
. portare al lavandino lo spazzolino sul piattino, lavarli, asciugarli e rimetterli nel cesto
. gettare nella pattumiera la carta assorbente o di giornale
. rifornire il cestino con carta pulita
. rimettere gli oggetti nel cestino, uno ad uno
. asciugare il tappetino con la spugna e riportarlo allo scaffale
. rimettere gli oggetti nel cestino, uno ad uno
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. andare al rubinetto a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare il metallo
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: pasta per lucidare il metallo, bastoncino per cuticole, flanella, guanto, movimenti circolari, lucidare, lucido, opaco, annerito, ecc.
Punti di interesse: usare poca pasta alla volta, distribuirla con lo spazzolino, strofinare, lucidare una piccola area alla volta, attendere che la pasta si asciughi prima di rimuoverla
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, l’oggetto non brilla, ci sono residui di pasta sull’oggetto
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: penny polishing activity
Area: movimenti elementari, pinza a tre dita, cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un vassoio preferibilmente rosso contenente una ciotola di sale da cucina con cucchiaino, una brocca di aceto bianco, una ciotola vuota non metallica, un cucchiaio, un piattino, una ciotola d’acqua, una manciata di monetine da 1, 2 e 5 centesimi sporche, una spugna, piccoli panni di flanella. Una tovaglietta plastificata preferibilmente rossa. Grembiuli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare le monetine”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo, al centro
. trasportare la tovaglietta e stenderla davanti a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mettere la ciotola vuota davanti a noi
. mettere alla sua destra la ciotola d’acqua
. posare davanti alla ciotola vuota il cucchiaio per mescolare
. mettere dietro alla ciotola vuota la ciotola del sale e la brocca dell’aceto
. mettere metà dei panni di flanella a destra della ciotola vuota, e l’altra metà a destra della ciotola d’acqua
. versare nella ciotola un cucchiaino di sale da cucina
. coprire il sale con un dito di aceto bianco
. mescolare col cucchiaio
. prendere una moneta da lucidare e posarla davanti a noi
. immergere la punta di un panno nella soluzione e iniziare a strofinare la monetina con movimenti rotatori
. ogni volta che si asciuga, immergerlo nuovamente
. girare la moneta per lucidare entrambe le facce
. quando la moneta brilla, mettere il panno usato nella ciotola vuota sul vassoio
. prendere la monetina usando la pinza a tre dita, immergerla nella ciotola d’acqua e asciugarla con un panno pulito
. mettere la moneta lucidata sul piattino che si trova sul vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare
. lavare e asciugare la ciotola e rimetterla sul vassoio
. rimettere tutti gli altri oggetti sul vassoio, uno alla volta
. togliersi i grembiuli
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare le monetine
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: monetine, centesimi, sporchi (ossidati), puliti, lucidi, brillanti, aceto, sale, strofinare, ecc.
Punti di interesse: mescolare aceto e sale, strofinare con movimenti circolari, sciacquare, asciugare, la brillantezza delle monetine dopo il trattamento
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
lucidare il metallo (rosso), lucidare il vetro (blu), lucidare il legno (giallo)
Nome dell’esercizio in inglese: wood polishing
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un cestino giallo contenente un oggetto in legno da lucidare, un vasetto di cera naturale atossica, un foglio di carta assorbente o di giornale, un panno di cotone, un panno di iuta e un panno di flanella. Una tovaglietta plastificata gialla. Grembiuli. Un tavolo e due sedie. Un lavandino per lavarsi le mani. Un luogo dove esporre gli oggetti lucidati
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare il legno”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino e posarlo al centro del tavolo
. trasportare la tovaglietta e posarla davanti a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. stendere la carta assorbente o di giornale al centro del tappetino
. posare l’oggetto da lucidare sulla carta
. posizionare gli oggetti sul tappetino in ordine di utilizzo da sinistra a destra: vasetto di cera, panno di cotone, panno di iuta, panno di flanella
. mettere da parte il cestino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. aprire il vasetto di cera e tenerlo alla nostra destra
. prendere il panno di cotone e piegarlo a guanto intorno alle quattro dita della mano destra
. prelevare col guanto una piccola quantità di cera dal vasetto
. iniziare a lucidare una piccola area della superficie dell’oggetto con movimenti circolari
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutto l’oggetto è stato trattato col panno di cotone e la cera, posare il guanto sul tappetino
. chiudere il vasetto della cera e rimetterlo sul vassoio
. prendere il panno di iuta, piegarlo più volte per ottenere un tampone quadrato
. con momenti brevi e lineari tirare la cera sull’oggetto, una piccola area alla volta
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutto l’oggetto è stato trattato col panno di iuta, posare il panno piegato sul tavolo
. prendere il panno di flanella
. piegarlo come di fa col panno da spolvero (mettere l’indice della mano sinistra al centro del panno, con la mano destra portare i quattro angoli del panno verso il centro, togliere l’indice sinistro e pizzicare il panno al centro con tutte le dita della mano destra)
. sfregare il panno flanella sull’oggetto con movimenti circolari, una piccola area alla volta
. fermarsi ogni volta ad ammirare la lucentezza del legno
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. esporre l’oggetto lucidato nel luogo dedicato
. gettare la carta usata nella pattumiera e rifornire il cesto con della carta pulita
. portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare e rifornire il cesto con panni puliti
. riportare il cestino allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare il legno
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei materiali usati
Punti di interesse: l’oggetto lucidato una un buon odore, materiali diversi richiedono cure diverse, usare tre panni diversi in una data sequenza, piegare i panni in tre modi diversi
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: wash a painting brush
Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: un vassoio contenente pennelli usati per incollare o dipingere messi con le setole rivolte verso l’alto in un vasetto, una saponetta su di un piattino. Un secchio riempito per metà di acqua con una spugna immersa nell’acqua e un panno posato sul lato
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare un pennello”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. trasportare il secchio e posarlo sul pavimento, accanto al tavolo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. tenere la saponetta nel palmo aperto della mano sinistra e prendere il pennello con la destra
. immergere il pennello nell’acqua, muovendolo un po’, quindi sollevarlo sopra il secchio e attendere che smetta di gocciolare
. strofinare delicatamente il pennello sulla saponetta; se il pennello è stato usato per dipingere, la schiuma sarà colorata
. posare la saponetta sul piattino e passare il pennello nella mano sinistra
. con la mano destra, usando la punta delle dita, massaggiare delicatamente le setole insaponate
. tenere il pennello anche in verticale (setole in su) e massaggiare il sapone anche all’attaccatura delle setole, dove di solito si deposita molto colore (o colla)
. immergere il pennello nel secchio per risciacquarlo
. prendere la spugna, strizzarla e usarla per asciugare le setole: se la spugna si sporca, significa che il pennello non è ancora pulito, quindi ripetere la procedura tutte le volte che serve
. una volta pulito mettere il pennello nel secchio
. pulire la saponetta con la spugna e rimetterla sul piattino
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte, lavando altri pennelli, a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. con i pennelli, la spugna e il vasetto nel secchio, e il panno posato sul bordo andare al lavandino
. risciacquare con acqua corrente il vasetto e asciugarlo col panno
. risciacquare con acqua corrente i pennelli e metterli nel vasetto con le setole rivolte verso l’alto
. risciacquare il secchio e la spugna e rimetterli al loro posto
. riportare i pennelli nel vasetto al tavolo e metterli sul vassoio
. riportare il vassoio sullo scaffale e portare i pennelli puliti al loro posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pulire un pennello sporco di colore o colla
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: pennello, sporco, pulito, schiuma, ecc.
Punti di interesse: mettere i pennelli sempre con le setole rivolte verso l’alto
Controllo dell’errore: il pennello non è pulito o non è ben risciacquato
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un tavolino dedicato all’attività su cui si trovano una tovaglietta impermeabile con al centro una bacinella contenente il sasso da lavare, un asciugamani e una brocca vuota, uno spazzolino su un piattino, una saponetta su un piattino, una spugna su un piattino e un panno. Un vassoio contenente un cestino per i panni usati e un cestino di panni asciutti. Una seconda tovaglietta impermeabile posata a destra del tavolo, sul pavimento, su cui è posato un secchio vuoto. Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare questo sasso”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino al tavolo
. andare al lavandino a riempire la brocca
. trasportare la brocca al tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. tenendo la brocca con la mano destra, versare dell’acqua nella bacinella
. bagnare lo spazzolino nella bacinella e strofinarlo sulla saponetta
. strofinare una piccola area della superficie del sasso con movimenti circolari dello spazzolino
. risciacquare lo spazzolino e rimetterlo sul piattino
. prendere la spugna e usarla per prelevare acqua dalla bacinella e sciacquare l’area insaponata
. posare la spugna e prendere il panno
. strofinare l’area col panno per asciugarla e osservare se è pulita
. posare il panno a destra della bacinella
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il panno è troppo bagnato o sporco metterlo nel cesto vuoto e prenderne un altro
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutto il sasso è stato lavato, aiutare il bambino (se il sasso è troppo pesante) a trasferirlo sul tavolo, su un panno pulito
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svotare la bacinella nel secchio che si trova sul pavimento
. pulire la bacinella con la spugna, asciugarla e posarla sul tavolo
. svuotare il secchio nel lavandino, lavarlo e asciugarlo
. riportare il secchio sulla tovaglietta sul pavimento
. se serve asciugare la tovaglietta
. se serve asciugare il tappetino sul tavolo e posare la brocca sul tappetino asciutto
. portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare grandi sassi
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Punti di interesse: forma, colore e altre qualità del sasso, sfregare con lo spazzolino con movimenti circolari, sciacquare con la spugna, strofinare e asciugare col panno
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio. C’è acqua sul tavolo o sul pavimento
Varianti ed estensioni: lavare una grande zucca o altri tipi di rocce
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un vassoio contenente una grande conchiglia in una bacinella, una brocca, una spugna, uno spazzolino, un piccolo asciugamano, una tovaglietta plastificata e un flacone di sapone liquido diluito (o acqua e aceto), un flacone di olio per mobili e un panno di flanella. Grembiuli. Un luogo dove esporre la conchiglia lucidata
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare e lucidare le conchiglie”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. stendere la tovaglietta sul tavolo davanti a noi
. mettere la bacinella al centro della tovaglietta
. mettere tutti gli altri oggetti dietro alla brocca, uno ad uno, in ordine di utilizzo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. con la brocca versare dell’acqua nella bacinella
. aggiungere all’acqua poco detergente
. prendere lo spazzolino per strofinare la conchiglia con movimenti circolari
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutta la conchiglia è strofinata, sciacquarla prendendo l’acqua dalla bacinella con la spugna
. prendere il panno e posarlo piegato in quattro davanti a noi
. posare la conchiglia sul panno e asciugarla bene
. prendere il flacone di olio e versarne qualche goccia sul panno di flanella
. strofinare sulla conchiglia per lucidarla, una piccola area alla volta
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare la conchiglia nel luogo prestabilito
. svuotare la bacinella nel lavandino, lavarla, asciugarla e riportarla al tavolo
. portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare
. ripristinare il vassoio con materiali puliti
. rimettere gli altri oggetti sul vassoio, uno alla volta
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare e lucidare una conchiglia
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: forma, colore e altre qualità della conchiglia, strofinare, movimenti circolare, spazzolino, olio, panno, lucidare, asciugare, ecc.
Punti di interesse: lavare la conchiglia con lo spazzolino, sciacquare con la spugna, asciugare col panno, lucidare col panno di flanella
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è acqua sul tavolo o sul pavimento, c’è troppo olio sulla conchiglia
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: una bacinella (con un segno per il livello dell’acqua) contenente un flacone di detergente liquido e una ciotola (o una saponetta su un piattino), una brocca, una spugna da bagno, un panno, un asciugamani per la bambola, un secondo asciugamani, una tovaglietta impermeabile. Un secchio vuoto. Una bambola. Grembiuli. Un tavolo (lavorare in piedi)
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare una bambola”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare la bacinella su di un tavolo, posarla al centro del tavolo
. mettere il secchio sul pavimento, a destra del tavolo
. stendere la tovaglietta davanti a noi
. prendere uno ad uno gli oggetti e disporli in linea orizzontale lungo il margine più distante da noi
. mettere la bacinella al centro della tovaglietta
. stendere l’asciugamani per la bambola a destra della bacinella
. andare a prendere una bambola e sdraiarla sull’asciugamani
. andare al lavandino e riempire la brocca
. trasportare la brocca al tavolo, a destra della bacinella
. versare l’acqua nella bacinella fino a raggiungere il segno del livello
. se serve fare più viaggi, e se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. versare del detergente nella ciotolina
. spogliare la bambola e mettere i vestitini a destra dell’asciugamani
. immergere la bambola nella bacinella, sostenendole la testa con la mano sinistra sotto il collo
. bagnare bene la bambola usando la spugna da bagno
. spremere la spugna sulla bacinella e immergerne una punta nel detergente
. iniziare a massaggiare la bambola a partire dalla testa fino ad arrivare ai piedini
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. risciacquare la bambola immergendo il panno e strizzando l’acqua sulla bambola
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutta la schiuma è stata rimossa, adagiare la bambola sull’asciugamano
. avvolgerla nell’asciugamani e asciugarla bene
. rivestire la bambola
se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. ammirare il proprio lavoro, quindi riportare la bambola al suo posto
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svuotare la bacinella nel secchio e asciugarla col secondo asciugamani
. svuotare il secchio nel lavandino, asciugarlo e riportarlo al suo posto
. rimettere tutti gli altri oggetti nella bacinella
. in ultimo asciugare la tovaglietta e rimetterla nella bacinella
. portare panni e asciugamani usati nella cesta dei panni da lavare
. riportare la bacinella allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare con grazia una bambola
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: bambola, testa, collo, asciugamani, avvolgere, il nome dei vestiti, vestire, spogliare, ecc.
Punti di interesse: sostenere la testa della bambola, svestire e vestire la bambola, insaponare, sciacquare, asciugare, trasportare la brocca, versarel’acqua nel secchio
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio. La bambola cade, c’è acqua sul tavolo o sul pavimento
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: la stazione di lavaggio dei piatti oppure il seguente materiale su un tavolo: una spazzola per piatti, una spugna per piatti su un piattino, un flacone di detersivo per i piatti, due bacinelle con un segno per il livello dell’acqua, una brocca, uno scolapiatti, un portaposate, un secchio vuoto, un secchio pieno di acqua pulita, asciugamani, strofinacci. Tre piatti da lavare (o un piatto, un bicchiere e un cucchiaio). Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare i piatti”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino al tavolo dei piatti da lavare
. se non usiamo la stazione per il lavaggio disponiamo il materiale in questo modo, da sinistra a destra: piatti da lavare, le due bacinelle, scolapiatti, strofinacci, asciugamani davanti a noi; brocca, detersivo, spugna, spazzolino dietro alle bacinelle
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. riempire la bacinella di sinistra con la brocca fino al segno, prelevando l’acqua dal secchio
. ripetere con la seconda bacinella
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. mettere due gocce di detersivo nella vaschetta a sinistra
. agitare l’acqua con la mano destra per formare una bella schiuma
. prendere il primo piatto e immergerlo nell’acqua saponata
. mettere nella bacinella anche la spugna e lo spazzolino
. prendere il piatto con la mano sinistra e lo spazzolino nella destra e spazzolare il piatto sul davanti e sul retro
. rimettere lo spazzolino nell’acqua e prendere la spugna
. passare la spugna sul piatto davanti e dietro
. rimettere la spugna nell’acqua
. tenere sollevato il piatto finché non smette di gocciolare, quindi passarlo nella bacinella di destra
. sciacquare il piatto
. tenere sollevato il piatto finché non smette di gocciolare
. mettere il piatti nello scolapiatti
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con gli altri piatti a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svuotare la bacinella di sinistra nel secchio
. svuotare il secchio nel lavandino
. sciacquare la spugna e lo spazzolino nella bacinella di destra e rimetterli al loro posto
. svuotare la bacinella di destra nel secchio
. svuotare il secchio nel lavandino
. ripristinare il livello dell’acqua nel secchio andando a prendere l’acqua al lavandino con la brocca
. se serve fare più viaggi
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare i piatti
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Punti di interesse: riempire d’acqua le bacinelle, usare poco sapone, risciacquare, mettere nello scolapiatti, attendere che gli oggetti smettano di gocciolare prima di spostarli
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un mop a misura di bambino con un giro di nastro isolante colorato a metà del bastone e un secchio con strizzatore; un cestino contenente una brocca, detergente per pavimenti, una spugna e un tappetino impermeabile. Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come pulire il pavimento col mop”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. indicare l’area del pavimento che deve essere lavata
. portare mop e secchio
. portare il cestino e posarlo sul pavimento a destra del secchio
. stendere il tappetino sul pavimento e posare sopra ad esso tutti gli oggetti da sinistra a destra in quest’ordine: brocca, secchio, detergente, mop, spugna
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. andare al lavandino e riempire la brocca
. versare l’acqua dalla brocca al secchio
. aprire il flacone del detergente per pavimenti e versarne alcune gocce nell’acqua del secchio
. chiudere e rimettere il flacone sul tappetino
. impugnare il mop con la mano sinistra chiusa intorno al segno della metà del manico e la destra attorno all’estremità superiore
. immergere il pop nell’acqua col detergente, alzandolo e abbassandolo tre volte
. sollevare il mop e posarlo nello strizzatore
. strizzare il mop premendolo e ruotandolo nella direzione che si preferisce
. sollevare il mop e posarlo sul pavimento, nell’area che necessita di essere lavata
. strofinare il mop avanti e indietro cinque volte
. immergere nuovamente il mop nel secchio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando il pavimento è pulito, fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. immergere un’ultima volta il mop nel secchio, strizzare molto bene e riportare il mop al suo posto
. svuotare il secchio nel lavandino, sciacquarlo e rimetterlo al suo posto
. rimettere uno ad uno gli oggetti usati nel cestino
. in ultimo asciugare eventuali gocce d’acqua sul tappetino con la spugna e rimettere il tutto nel cestino
. riportare il cestino allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare il pavimento col mop
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: mop, strizzare, detergente, pavimento, secchio, manico, impugnatura, ecc.
Punti di interesse: immergere il mop tre volte, strizzarlo premendo e ruotandolo, strofinare avanti e indietro cinque volte
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il pavimento è ancora sporco, il pavimento è troppo bagnato
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Presentazione 1 – Acqua caduta accidentalmente sul pavimento
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Dell’acqua si è rovesciata sul pavimento. Ti mostrerò come asciugarlo, così saprai come farlo da solo quando succederà di nuovo.”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare insieme al bambino nel punto della stanza in cui teniamo il materiale per asciugare il pavimento
. trasportare il secchio nel punto in cui si è rovesciata l’acqua
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere la spugna dal secchio e adagiarla sulla pozza d’acqua
. attendere che l’acqua venga assorbita dalla spugna
. sollevare la spugna e attendere eventuali gocciolamenti
. strizzare la spugna nel secchio
. continuare finché il pavimento non è asciutto
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. mettere la spugna nel secchio e ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svuotare il secchio nel lavandino
. riempirlo a metà con acqua pulita
. mettere la spugna nell’acqua e risciacquarla strizzandola tre volte
. svuotare
. riportare secchio e spugna al loro posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Presentazione 2 – Liquidi caduti accidentalmente sul pavimento (pittura, succo di frutta, ecc.)
Materiale: un secchio a misura di bambino all’interno del quale abbiamo messo una spugna, un panno appoggiato al bordo del secchio. Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Del succo si è rovesciato sul pavimento. Ti mostrerò come asciugarlo, così saprai come farlo da solo quando succederà di nuovo.”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. andare insieme al bambino nel punto della stanza in cui teniamo il materiale
. portare il materiale al lavandino, posare spugna e panno sul ripiano e mettere il secchio nel lavandino
. versare circa tre dita d’acqua nel secchio
. rimettere la spugna nel secchio, mettere il panno sul bordo e portare il materiale al luogo dove si è rovesciato il succo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mettere il panno sul pavimento. Lasciare la spugna nel secchio
. sollevare la spugna, spremerla e posizionarla sul succo versato
. premere e rilasciare la spugna sul succo per aiutare l’assorbimento
. prendere la spugna, portarla sul secchio, spremerla
. risciacquare la spugna nel secchio, strizzarla
. ripetere finché non abbiamo raccolto tutto il succo versato
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. mettere la spugna nel secchio
. prendere il panno e terminare l’asciugatura
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. mettere il panno usato nel secchio e fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare il secchio al lavandino e posarlo sul piano di lavoro
. aprire il rubinetto (con panno apposito se le mani sono bagnate), risciacquare la spugna e il panno e appoggiarli sul bancone
. chiudere il rubinetto con panno apposito
. mettere il secchio nel lavandino, risciacquare l’interno, quindi asciugarlo col panno
. rimettere la spugna nel secchio, e mettere un panno pulito appeso sul bordo
. mettere quello usato nel cesto della biancheria da lavare
. rimettere il materiale al suo posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per asciugare il pavimento dopo che si è rovesciata dell’acqua o altro liquido
Obiettivi indiretti: prendersi cura dell’ambiente, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: spremere, assorbire, asciugare, ecc.
Punti di interesse: immergere la spugna nel secchio e strizzare prima di assorbire il liquido
Controllo dell’errore: del liquido rimane sul pavimento
Variazioni ed estensioni: spugne e secchi diversi, liquidi diversi
Note: se la fuoriuscita è appiccicosa, andare al lavandino a cambiare l’acqua tutte le volte che serve
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: washing a blackboard
Area: esercizi preliminari, cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un vassoio contenente una ciotola, una brocca, una spugna della grandezza del palmo della mano del bambino e un panno. Una lavagna da tavolo. Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare una lavagna”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo, al centro
. trasportare una lavagna da lavare al tavolo e posarla davanti a noi
. andare al lavandino e riempire la brocca
. trasportare la brocca al tavolo e posarla sul vassoio
. sedersi (il bambino siede alla nostra sinistra)
. prendere la ciotola con entrambe le mani e metterla dietro alla lavagna, a sinistra
. disporre a destra della ciotola, in fila orizzontale, la spugna e poi il panno
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere la brocca e versare due dita d’acqua nella ciotola
. rimettere la brocca sul vassoio
. prendere la spugna con la mano destra e metterla nella ciotola
. sollevare la spugna sulla ciotola e strizzarla
. posare la spugna sull’angolo in alto a sinistra e farla scorrere sulla lavagna in linea verticale verso il basso
. sciacquare e strizzare la spugna nella ciotola e fare una seconda linea parallela alla prima
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. arrivati al bordo destro della lavagna sciacquare la spugna
. posare la spugna nell’angolo in basso a sinistra e descrivere una linea orizzontale fino all’angolo in basso a destra
. sciacquare e strizzare la spugna nella ciotola e fare una seconda linea parallela alla prima, più in alto
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. arrivati al margine superiore posare la spugna nella ciotola
. prendere il panno e piegarlo a formare un guanto
. iniziare ad asciugare la lavagna con linee verticali dall’alto verso il basso, procedendo da sinistra a destra
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. asciugare poi con linee orizzontali da sinistra a destra, procedendo dal basso verso l’alto
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare la lavagna pulita al suo posto
. portare la ciotola e la spugna al lavandino
. svuotare la ciotola nel lavandino, sciacquare ciotola e spugna e riportarle nel cestino
. portare il panno nel cesto dei panni da lavare
. rifornire il cesto con un panno pulito
. riportare il cestino allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare una lavagna
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: lavagna, spugna, strizzare, orizzontale, verticale, parallelo, ecc.
Punti di interesse: muoversi da sinistra a destra, dal basso all’alto, dall’alto al basso, asciugare ripetendo i movimenti fatti con la spugna
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un cestino contenente una brocca, una ciotola, una spugna delle dimensioni del palmo della mano del bambino, detergente in un flacone contagocce, un panno e un tappetino impermeabile. Un vassoio da lavare. Grembiuli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare un vassoio”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino su di un tavolo, mettendolo al centro
. stendere il tappetino davanti a noi
. portare al tavolo un vassoio da lavare e metterlo al centro del tappetino
. andare al lavandino e riempire la brocca
. trasportare la brocca e metterla sul tappetino dietro al vassoio, a sinistra
. prendere gli oggetti dal cestino e metterli uno ad uno a destra della brocca in ordine di utilizzo: ciotola, detergente, spugna, panno
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. versare l’acqua nella ciotola e aggiungere tre gocce di detergente
. mettere la spugna nella ciotola
. sollevare la spugna dalla ciotola e strizzarla
. posare la spugna sull’angolo in alto a sinistra del vassoio
. far scivolare la spugna verso il basso, fino a raggiungere l’angolo inferiore sinistro, descrivendo una linea verticale
. sollevare la spugna e capovolgerla per osservare lo sporco raccolto
. immergere nuovamente la spugna, strizzarla
. ripetere descrivendo con la spugna una linea verticale parallela alla precedente
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. al termine lasciare la spugna nel secchio e prendere il panno
. asciugare il vassoio descrivendo col panno linee orizzontali parallele a partire dal margine inferiore e salendo via via verso il margine superiore
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. al termine fermarsi ed ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare il vassoio pulito al suo posto
. portare la ciotola con la spugna al lavandino, svuotare la ciotola, risciacquare la spugna e la ciotola e riportarle al tavolo, nel cestino
. rimettere uno ad uno gli oggetti nel cestino
. riportare il cestino allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare un vassoio
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: vassoio, spugna, linea verticale, panno, linea orizzontale, linee parallele, detergente, ecc.
Punti di interesse: passare la spugna strizzata dall’alto al basso procedendo da sinistra a destra, passare il panno da sinistra a destra, procedendo dal basso verso l’alto
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un secchio di plastica con un panno appoggiato sul bordo. Un vassoio contenente una piccola bacinella, una brocca, una saponetta su un piattino, uno spazzolino su un piattino, una spugna della grandezza del palmo della mano del bambino su un piattino, una spugnetta piccola per asciugare il beccuccio della brocca, una tovaglietta impermeabile, un cestino con panni puliti e un cestino vuoto per i panni usati, un asciugamani. Grembiuli. Un tavolo da lavare
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare un tavolo”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il secchio e posarlo sul tavolo da lavare
. stendere il panno sul pavimento a destra del tavolo e posarvi sopra il secchio
. trasportare il vassoio sul tavolo da lavare
. stendere il tappetino impermeabile sul pavimento, a sinistra del tavolo
. prendere uno ad uno gli oggetti dal vassoio e disporli sul tappetino impermeabile in ordine di utilizzo: brocca, spugna piccola, spugna grande sul piattino, spazzolino sul suo piattino, sapone sul suo piattino, cestino dei panni puliti, cestino per i panni usati
. mettere il vassoio vuoto sotto il tavolo
. prendere la brocca, andare al lavandino e riempire la brocca
. trasportare la brocca e posarla sul tappetino impermeabile
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. utilizzando la brocca versare due dita d’acqua nella bacinella
. pulire il beccuccio della brocca con la spugna piccola e posarle sul tappetino
. prendere la spugna grande e immergerla nella bacinella
. sollevare la spugna sulla bacinella e strizzarla leggermente
. posare la spugna sull’angolo superiore sinistro del tavolo e spostare la spugna dall’alto verso il basso in linea verticale, fino all’angolo inferiore sinistro
. continuare a bagnare il tavolo con la spugna descrivendo sul tavolo linee verticali parallele alla prima, procedendo da sinistra a destra
. quando la spugna è troppo asciutta, immergerla nuovamente nella bacinella
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. al termine immergere la spugna nella bacinella un’ultima volta, strizzarla bene e posarla sul suo piattino
. prendere lo spazzolino con la mano destra e la saponetta con la mano sinistra e tenere le mani sulla bacinella
. immergere lo spazzolino nella bacinella
. strofinare lo spazzolino bagnato sulla saponetta
. posare la saponetta sul suo piattino
. con piccoli movimenti circolari insaponare il tavolo lungo i quattro bordi esterni
. quando serve prendere la saponetta con la sinistra, bagnare lo spazzolino e prelevare nuovo sapone
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutti i bordi del tavolo sono insaponati, mettere lo spazzolino nell’angolo in alto a sinistra e con movimenti circolari più ampi scendere verso l’angolo inferiore sinistro
. prelevare nuovo sapone descrivendo linee parallele alla prima
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutto il tavolo è insaponato, risciacquare lo spazzolino nella bacinella e rimetterlo sul suo piattino
. svuotare la bacinella nel secchio
. posare la bacinella, versare poca acqua dalla brocca e pulire la bacinella con la spugna grande
. versare nel secchio
. posare la bacinella e asciugarla con la spugna grande
. posare la spugna grande
. utilizzando la brocca versare due dita d’acqua nella bacinella
. pulire il beccuccio della brocca con la spugna piccola e posarle sul tappetino
. prendere la spugna grande e immergerla nella bacinella
. sollevare la spugna sulla bacinella e strizzarla bene
. posare la spugna sull’angolo superiore sinistro del tavolo e spostare la spugna dall’alto verso il basso in linea verticale, fino all’angolo inferiore sinistro per raccogliere la schiuma che si trova sul tavolo
. arrivati in fondo sollevare la spugna e capovolgerla per osservare la schiuma raccolta
. descrivere sul tavolo una linea verticale parallela alla prima, usando l’altro lato della spugna
. immergere la spugna nella bacinella e strizzare
. ripetere fino a rimuovere tutta la schiuma dal tavolo
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutta la schiuma è stata rimossa, sciacquare un’ultima volta la spugna, strizzarla bene e rimetterla sul suo piattino
. prendere un panno asciutto, piegarlo a metà e arrotolarlo nel senso della lunghezza
. asciugare il tavolo tracciando linee verticali parallele dall’alto verso il basso, da sinistra a destra
. quando il panno è troppo bagnato srotolarlo e riavvolgerlo nell’altro senso, e se serve sostituirlo con un panno asciutto
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. in ultimo asciugare i quattro bordi del tavolo
. fermarsi ed ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. mettere il vassoio vuoto a destra del tappetino, sul pavimento
. svuotare la bacinella nel secchio
. posare la bacinella, versare poca acqua dalla brocca e pulire la bacinella con la spugna grande
. versare nel secchio
. posare la bacinella e asciugarla con un panno, quindi rimetterla sul vassoio
. mettere il panno usato nel cestino apposito
. portare il secchio e il panno su cui è posato al lavandino
. svuotare il secchio nel lavandino, sciacquarlo e asciugarlo
. mettere il panno nel cesto dei panni da lavare, posare sul bordo del secchio un panno pulito
. riportare il secchio al suo posto
. tornare al tavolo e rimettere uno ad uno gli oggetti sul vassoio
. asciugare la tovaglietta con un panno e rimetterla sul vassoio
. mettere il panno usato nel cestino apposito
. riportare il vassoio allo scaffale e portare i panni usati nel cesto dei panni da lavare
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare un tavolo
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Punti di interesse: bagnare, insaponare, raccogliere la schiuma, asciugare, lavorare da sinistra a destra, lavorare percorrendo i bordi, movimenti circolari dello spazzolino stretti lungo i bordi e ampi sulla superficie del tavolo
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, c’è acqua sul tavolo o sul pavimento, c’è troppa acqua o troppo sapone sul tavolo, il tavolo non è pulito al termine dell’esercizio
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spolverare una pianta”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. se si tratta di una piccola pianta, trasportare il cestino su di un tavolo e andare a prendere la pianta da spolverare, mettendola a sinistra del vassoio
. se si tratta di una grande pianta, trasportare il cestino nel luogo in cui la pianta si trova e posarlo sul pavimento, a destra della pianta
. lavorare in piedi
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare la pinza a tre dita con la mano destra
. utilizzando la pinza a tre dita prendere lo spolverino e osservarlo insieme al bambino
. mettere delicatamente la mano sinistra, col palmo rivolto verso l’alto, sotto ad una foglia
. posare delicatamente lo spolverino sulla lamina superiore, in corrispondenza del picciolo e passare lo spolverino delicatamente dal picciolo all’apice della foglia
. capovolgere lo spolverino per mostrare al bambino la polvere raccolta
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. al termine fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. portare lo spolverino fuori dalla finestra o sopra il cestino dei rifiuti e scuoterlo per ripulirlo dalla polvere
. rimettere lo spolverino nel cestino
. riportare il cestino allo scaffale
. riportare la pianta al suo posto (se l’abbiamo spostata)
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spolverare una pianta
Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: foglia, picciolo, apice, lamina, spolverino ecc.
Punti di interesse: la pinza a tre dita, la forma dello spolverino, la polvere raccolta, passare lo spolverino dal picciolo all’apice della foglia, tenere la foglia con la mano sinistra
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un vassoio contenente una ciotola con batuffoli di cotone, una ciotola con cotton-fioc, una ciotola con acqua o uno spruzzino d’acqua, una ciotola per i materiali usati, un panno. Grembiuli. Una piccola pianta da lucidare. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare le foglie”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. trasportare la pianta da lucidare al tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. tenere la mano sinistra col palmo rivolto verso l’alto sotto ad una foglia
. se usiamo lo spruzzino, spruzzare poca acqua sulla foglia, posare lo spruzzino e prendere un batuffolo di ovatta
. se usiamo la ciotola d’acqua, prendere un batuffolo d’ovatta utilizzando la pinza a tre dita, immergerlo nella ciotola, sollevarlo attendendo che smetta di gocciolare
. passare delicatamente il batuffolo sulla foglia dal picciolo all’apice
. ripetere tutte le volte che è necessario, fino a che la foglia non sarà lucida e pulita
. mettere il batuffolo nella ciotola dei materiali usati e prendere un cotton-fioc
. passarlo delicatamente nei punti difficili da raggiungere con il batuffolo, quindi gettarlo nella ciotola dei materiali usati
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. riportare la piantina al suo posto
. svuotare la ciotola nel lavandino, sciacquarla e riempirla con acqua pulita (se abbiamo usato la brocca)
. se abbiamo usato lo spruzzino portarlo al lavandino, aprirlo e riempirlo nuovamente d’acqua
. riportare il materiale sul vassoio
. gettare nella pattumiera cotton-fioc e batuffoli usati
. riportare il cestino allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare le foglie di una pianta
Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Materiale: un vassoio contenente un innaffiatoio, una ciotola con bandierine o stecchi di gelato blu, una ciotola con bandierine o stecchi di gelato rossi, una spugna
Presentazione
Preparazione indiretta
Prima della presentazione mettere i segnalini blu (bandierine o stecchi) nelle piante che hanno bisogno di essere annaffiate e i segnalini nelle piante che non ne hanno bisogno
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come innaffiare le piante”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. accompagnare il bambino in giro per la classe alla ricerca di una pianta con il segnalino blu
. portare la pianta scelta al tavolo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. togliere dalla pianta il segnalino blu e metterlo nella ciotola apposita
. andare al lavandino e riempiere l’innaffiatoio di acqua
. versare lentamente l’acqua nel vaso
. prendere un segnalino rosso e metterlo nella pianta
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. riportare la pianta al suo posto e prenderne un’altra
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. asciugare eventuali gocce d’acqua con la spugna
. mettere l’innaffiatoio vuoto sul vassoio
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per innaffiare le piante
Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: innaffiatoio, segnalino, stecco, bandierina, pianta, innaffiare, ecc.
Punti di interesse: usare il segnalino rosso quando la pianta è innaffiata, scegliere solo piante col segnalino blu
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi
Età: dai 4 anni
Materiale: un vassoio contenente un paio di forbici in un cestino, uno spolverino per le piante in un cestino, un innaffiatoio, segnalini rossi e blu, uno spruzzino o una ciotola d’acqua, batuffoli di cotone, cotton-fioc, una ciotola vuota per i batuffoli e i cotton-fioc usati, una ciotola vuota per le foglie secche, una spugna grande come il palmo della mano e una spugnetta piccola (circa 5 centimetri). Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come curare una pianta”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e posarlo a sinistra della pianta da curare
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. togliere il segnalino blu dalla pianta e metterlo nella ciotola apposita
. prendere le forbici con la mano destra
. cercare nella pianta le foglie morte da rimuovere
. trovata una foglia morta, aprire leggermente le forbici, metterle sullo stelo della foglia morta, seguire lo stelo fino al ramo e tagliare
. mettere la foglia secca nella ciotola apposita
. se si trova tutto un ramo morto, seguirlo fino al terreno o al ramo principale e tagliare
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. pulire le forbici con la spugnetta piccola e rimetterle nel loro cestino
. andare a vuotare la ciotola con le foglie morte nella spazzatura e rimettere la ciotola sul vassoio
. spolverare la pianta con lo spolverino
. lucidare le foglie della pianta
. innaffiare la pianta
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. asciugare eventuali gocce d’acqua con la spugna
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per curare le piante
Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: innaffiatoio, segnalino, stecco, bandierina, pianta, innaffiare, foglie morte, ecc.
Punti di interesse: seguire le attaccature delle foglie fino al ramo prima di tagliare, spolverare dal picciolo all’apice delle foglie, lucidare dal picciolo all’apice delle foglie, usare il segnalino rosso quando la pianta è innaffiata, scegliere solo piante col segnalino blu
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Note: in classe dovrebbe esserci una grande varietà di piante con esigenze diverse, poste ad altezza di bambino. Di ogni pianta bisognerebbe conoscere il nome, il luogo di provenienza, le cure richieste ecc. nel caso in cui il bambino richieda queste informazioni
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un cesto contenente un paio di forbici e guanti da giardinaggio (se si raccolgono fiori con spine)
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere i fiori dal giardino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino in giardino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare al bambino come scegliere un fiore adatto ad essere raccolto. In particolare, non raccogliere i fiori se si trovano sotto il sole diretto
. posare il cestino in terra, a destra del fiore scelto
. mettere la mano sinistra sullo stelo, proprio sotto al fiore
. mettere la mano destra sotto alla sinistra e farla scorrere lungo lo stelo delicatamente fino alla lunghezza desiderata
. portare la mano sinistra sotto alla mano destra
. togliere la mano destra e usarla per prendere le forbici
. tagliare lo stelo
. mettere delicatamente il fiore nel cestino, a sinistra
. alcuni fiori si chiudono dopo essere stati raccolti: farlo notare al bambino, se succede
. posare le forbici nel cestino, a destra
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino. E’ importante scegliere sempre un fiore alla volta
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine portare il cestino il classe
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per raccogliere fiori dal giardino
Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: fiore, stelo, tagliare, recidere, scegliere, ecc.
Punti di interesse: il colore e il profumo dei fiori, seguire lo stelo con le due mani
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Varianti ed estensioni: raccogliere verdure e ortaggi, raccogliere le rose utilizzando guanti protettivi
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: Vasi da fiori (preferibilmente di vetro trasparente) di varia forma, centrini di varia forma e brocche d’acqua pronte a temperatura ambiente (o un dispenser d’acqua a temperatura ambiente) sullo scaffale. Sullo stesso scaffale un vassoio contenente un tappetino impermeabile, un panno, un paio di forbici, una ciotola vuota, una bacinella, un imbuto, un cestino di fiori raccolti dal giardino, una spugna, un asciugamani. Grembiuli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come fare una composizione floreale”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. scegliere un vaso e metterlo sul vassoio
. mettere una brocca d’acqua a temperatura ambiente sul vassoio
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. posizionare il vaso scelto nel centro del tappetino
. mettere la bacinella a destra del vaso
. mettere il panno a destra della bacinella
. mettere la ciotola vuota e le forbici a destra del panno
. mettere il cesto con i fiori a sinistra del vaso
. tenere l’asciugamani sulle ginocchia
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. posizionare l’imbuto sul collo del vaso
. prendere la brocca con la mano destra e tenendo l’imbuto con la sinistra riempire il vaso d’acqua per tre quarti
. asciugare il beccuccio della brocca col panno
. versare due dita l’acqua nella bacinella
. asciugare il beccuccio della brocca e posarla sul vassoio
. asciugare l’imbuto col panno e posarlo sul vassoio
. scegliere il fiore che vogliamo usare per primo
. tenere il fiore davanti al vaso, fuori dal bordo del tavolo, per decidere quanto tagliare lo stelo
. anche se lo stelo ha già la lunghezza adatta al vaso, va tagliato di un paio di centimetri
. tenere la mano sinistra nel punto in cui vogliamo tagliare lo stelo e immergerlo nella bacinella
. prendere le forbici con la mano destra e tagliare lo stelo facendo un taglio obliquo sotto il livello dell’acqua della bacinella
. tenendo la zona di taglio dello stelo immersa nell’acqua, con le forbici tagliare tutte le foglie che si andrebbero a trovare immerse in acqua, una volta che il fiore è nel vaso. Le foglie vanno tagliate una alla volta e con delicatezza per non rovinare lo stelo
. posare le forbici
. mettere il fiore nel vaso
. asciugarsi le mani con l’asciugamani
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. prendere il centrino e cercare nella stanza un luogo dove mettere la nostra composizione floreale. Aiutare il bambino nella scelta evitando luoghi che ricevono il sole diretto, o vicini a fonti di calore. posare il centrino nel luogo scelto
. andare a prendere la composizione floreale e posarla con cura al centro del centrino
. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. trasferire gli scarti dalla bacinella alla ciotola vuota
. svuotare la ciotola nella pattumiera, passarla col panno e rimetterla sul vassoio
. svuotare la bacinella al lavandino, sciacquarla, asciugarla e rimetterla sul vassoio
. pulire le forbici col panno e rimetterle sul vassoio
. rimettere gli altri oggetti sul vassoio
. asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio
. portare il panno e l’asciugamani nel cesto dei panni da lavare e metterne di puliti sul vassoio
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per creare una composizione floreale con fiori recisi
Obiettivi indiretti: sviluppare il senso estetico, preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: stelo, fiore, vaso, livello dell’acqua, composizione floreale, colore e profumo dei fiori, il nome dei fiori usati, ecc.
Punti di interesse: nessuna composizione è sbagliata; tagliare lo stelo obliquamente per permettere al fiore di assorbire una maggiore quantità di acqua; tagliare lo stelo anche se la lunghezza è adatta al vaso, perché dopo la raccolta la zona di taglio si richiude; tagliare lo stelo sottacqua per impedire che si richiuda assorbendo aria; tagliare una ad una le foglie che andrebbero a trovarsi sottacqua una volta nel vaso, per impedire che marcendo contaminino l’acqua con batteri nocivi
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è troppa acqua nel vaso, gli steli sono troppo corti e i fiori toccano l’acqua
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: feeding pets, feeding fish
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un cestino contenente mangime per pesci e un tovagliolo. Lavandino
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come dar da mangiare al pesce rosso”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino accanto alla vasca del pesce
. prendere il tovagliolo e posarlo a sinistra del cestino
. prendere il contenitore del cibo per pesci e posarlo sul tovagliolo
. togliere il coperchio e posarlo dietro al contenitore
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. con indice e pollice prendere un pizzico di cibo per pesci
. spargerlo lentamente sul pelo dell’acqua
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. rimettere il coperchio al contenitore
. rimettere il contenitore nel cestino
. rimettere il tovagliolo nel cestino
. riportare il cestino sullo scaffale
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare in sicurezza
Obiettivi indiretti: preparare allo studio della zoologia, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: cibo, pesce, boccia, acquario, contenitore, coperchio, tovagliolo, ecc.
Punti di interesse: dare al pesce solo un pizzico di cibo
Controllo dell’errore: il bambino prende troppo cibo, del cibo cade sulla mensola o sul pavimento
Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un cestino e un cuscino per le ginocchia, spazio con piante all’aperto
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come curare le piante del giardino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino e il cuscino per le ginocchia in giardino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. passeggiare per il giardino e scegliere una pianta da curare
. appoggiare il cuscino davanti alla pianta scelta
. posare il cestino a destra del cuscino
. inginocchiarsi davanti alla pianta
. mostrare la pinza a tre dita
. usare la pinza a tre dita per rimuovere dalla pianta una foglia ingiallita
. mettere la foglia ingiallita nel cestino
. usare la pinza a tre dita per rimuovere un fiore appassito
. mettere il fiore appassito nel cestino
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo, lasciandogli il nostro posto sul cuscino. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svuotare il cestino nel bidone dei rifiuti organici o nel cumulo del compost
. riportare il cuscino e il cestino in classe
. mettere il materiale sullo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie prendersi cura delle piante del giardino
Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione
Nomenclatura: nome, forma, colore e altre qualità della pianta, cuscino, cestino, inginocchiarsi, foglia, fiore, appassito, ingiallito, secco, ecc.
Punti di interesse: la pinza a tre dita, scegliere la pianta che necessita delle nostre cure, rimuovere fiori appassiti e foglie ingiallite o secche
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, si rimuovono fiori o foglie sani
Varianti ed estensioni: prendersi cura dell’orto
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: una scopa di saggina a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a segnare la metà della lunghezza del bastone) e una paletta con scopino in un luogo fisso in giardino. Un bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ci sono delle foglie secche sul vialetto. Ti mostro come spazzarle”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino al luogo da spazzare
. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale
. trasportare il materiale nel luogo da spazzare, ricordando che la scopa va trasportata in verticale
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere una foglia secca tra quelle da spazzare e posarla a sinistra delle altre
. mostrare al bambino come impugnare la scopa
. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi)
. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno)
. tenendo la scopa inclinata iniziare a spazzare il materiale, con movimenti lenti e brevi, per avvicinare le foglie secche alla foglia che abbiamo messo a destra delle altre
. raggiunta la foglia “guida” sollevare la scopa e rimuovere con mani eventuali pezzetti di foglie rimasti intrappolati tra la saggina
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando il mucchietto è formato, posare la scopa
. prendere paletta e scopino e iniziare a raccogliere le foglie
. ogni volta che la paletta è piena, sollevarla tenendola inclinata per evitare fuoriuscite e andare a gettare le foglie nel bidone
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzare le foglie secche in giardino
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,
preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: foglie secche, scopa di saggina, paletta, scopino, guida, spazzare, raccogliere, ecc.
Punti di interesse: raccogliere tutte le foglie, portare tutte le foglie verso un unico punto, raccogliere con scopino e paletta, verificare che non ci siano pezzetti di foglie impigliati tra la saggina o le setole dello scopino, il modo corretto di tenere la scopa, trasportare la scopa in verticale
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, delle foglie rimangono a terra, la scopa cade, la scopa urta qualcosa o qualcuno
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un sacchetto di plastica, guanti monouso. Rifiuti sparsi in giardino (magari volati via dal cestino o portati dal vento)
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere rifiuti in giardino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. indossare i guanti
. chiedere al bambino di indossare i guanti
. prendere un sacchetto di plastica per sé e uno per il bambino
. uscire in giardino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. tenere il sacchetto aperto con la mano sinistra e cominciare a passeggiare lentamente per il giardino alla ricerca di rifiuti in giardino
. raccogliere i rifiuti uno alla volta con la mano destra e inserirli via via nel sacchetto
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. andare al bidone dei rifiuti
. togliere i guanti monouso e gettarli nel sacchetto dei rifiuti raccolti
. legare il sacchetto dei rifiuti con un doppio nodo
. gettare il sacchetto nel bidone
. tornare in classe e andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per raccogliere i rifiuti in giardino
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,
eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, stimolare l’amore per l’ambiente, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei rifiuti raccolti, sacchetto, guanti, monouso, ecc.
Punti di interesse: indossare i guanti, cercare i rifiuti, annodare il sacchetto
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Varianti ed estensioni: differenziare i rifiuti dopo averli raccolti, andare in gruppo a raccogliere i rifiuti in un parco pubblico
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un rastrello a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a marcare la metà della lunghezza del bastone) e guanti da giardinaggio. Bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come rastrellare le foglie”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. uscire in giardino
. accompagnare il bambino dove si trova il bidone vuoto
. trasportare il bidone sul prato da rastrellare
. indossare i guanti da giardinaggio
. trasportare il rastrello con due mani, tenendolo in verticale
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. impugnare il rastrello tenendo la mano sinistra sul segno della metà e la mano destra sull’estremità superiore del manico
. tenere i denti del rastrello rivolti verso il basso
. trascinare il rastrello sul prato mettendosi in punto distante dal bidone ed avvicinandosi ad esso
. arrivati davanti al bidone fermarsi
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino, formando un mucchio di foglie davanti al bidone
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. andare a portare il rastrello al suo posto
. con entrambe le mani, raccogliere una manciata di foglie rastrellate e metterle nel bidone
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutte le foglie sono state raccolte, fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. portare il bidone al suo posto
. togliersi i guanti e rimetterli al loro posto
. tornare in classe
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per rastrellare le foglie
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: rastrello, foglie, cadute, secche, trascinare, guanti, raccogliere, bidone, ecc.
Punti di interesse: indossare i guanti da giardinaggio, trasportare il rastrello verticalmente, fare un mucchio di foglie davanti al bidone, raccogliere tutte le foglie
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, ci sono ancora foglie sul prato, il rastrello cade o urta cose o persone
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: una pala da neve a misura di bambino, guanti
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spalare la neve”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. uscire in giardino
. indossare i guanti da lavoro
. trasportare la pala da neve tenendola in verticale
. portare la pala nell’area da spalare
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. impugnare la pala tenendo la mano sinistra a metà del bastone e la destra sull’estremità superiore
. tenere la pala inclinata con la parte concava rivolta verso l’alto
. mettere la pala in verticale e spingerla nella neve, se serve aiutandosi spingendola col piede destro
. inclinare la pala
. sollevarla
. rovesciare la neve spalata a sinistra
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spalare la neve
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione
Nomenclatura: neve, spalare, spingere, sollevare, verticale, inclinato, ecc.
Punti di interesse: spingere la pala nella neve in verticale, inclinare la pala, sollevare la pala, vuotare la pala a sinistra dell’area spalata
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, la pala cade a terra
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!