Materiale: un cesto contenente un paio di forbici e guanti da giardinaggio (se si raccolgono fiori con spine)
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere i fiori dal giardino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino in giardino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare al bambino come scegliere un fiore adatto ad essere raccolto. In particolare, non raccogliere i fiori se si trovano sotto il sole diretto
. posare il cestino in terra, a destra del fiore scelto
. mettere la mano sinistra sullo stelo, proprio sotto al fiore
. mettere la mano destra sotto alla sinistra e farla scorrere lungo lo stelo delicatamente fino alla lunghezza desiderata
. portare la mano sinistra sotto alla mano destra
. togliere la mano destra e usarla per prendere le forbici
. tagliare lo stelo
. mettere delicatamente il fiore nel cestino, a sinistra
. alcuni fiori si chiudono dopo essere stati raccolti: farlo notare al bambino, se succede
. posare le forbici nel cestino, a destra
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino. E’ importante scegliere sempre un fiore alla volta
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine portare il cestino il classe
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per raccogliere fiori dal giardino
Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: fiore, stelo, tagliare, recidere, scegliere, ecc.
Punti di interesse: il colore e il profumo dei fiori, seguire lo stelo con le due mani
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Varianti ed estensioni: raccogliere verdure e ortaggi, raccogliere le rose utilizzando guanti protettivi
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: Vasi da fiori (preferibilmente di vetro trasparente) di varia forma, centrini di varia forma e brocche d’acqua pronte a temperatura ambiente (o un dispenser d’acqua a temperatura ambiente) sullo scaffale. Sullo stesso scaffale un vassoio contenente un tappetino impermeabile, un panno, un paio di forbici, una ciotola vuota, una bacinella, un imbuto, un cestino di fiori raccolti dal giardino, una spugna, un asciugamani. Grembiuli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come fare una composizione floreale”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. scegliere un vaso e metterlo sul vassoio
. mettere una brocca d’acqua a temperatura ambiente sul vassoio
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. posizionare il vaso scelto nel centro del tappetino
. mettere la bacinella a destra del vaso
. mettere il panno a destra della bacinella
. mettere la ciotola vuota e le forbici a destra del panno
. mettere il cesto con i fiori a sinistra del vaso
. tenere l’asciugamani sulle ginocchia
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. posizionare l’imbuto sul collo del vaso
. prendere la brocca con la mano destra e tenendo l’imbuto con la sinistra riempire il vaso d’acqua per tre quarti
. asciugare il beccuccio della brocca col panno
. versare due dita l’acqua nella bacinella
. asciugare il beccuccio della brocca e posarla sul vassoio
. asciugare l’imbuto col panno e posarlo sul vassoio
. scegliere il fiore che vogliamo usare per primo
. tenere il fiore davanti al vaso, fuori dal bordo del tavolo, per decidere quanto tagliare lo stelo
. anche se lo stelo ha già la lunghezza adatta al vaso, va tagliato di un paio di centimetri
. tenere la mano sinistra nel punto in cui vogliamo tagliare lo stelo e immergerlo nella bacinella
. prendere le forbici con la mano destra e tagliare lo stelo facendo un taglio obliquo sotto il livello dell’acqua della bacinella
. tenendo la zona di taglio dello stelo immersa nell’acqua, con le forbici tagliare tutte le foglie che si andrebbero a trovare immerse in acqua, una volta che il fiore è nel vaso. Le foglie vanno tagliate una alla volta e con delicatezza per non rovinare lo stelo
. posare le forbici
. mettere il fiore nel vaso
. asciugarsi le mani con l’asciugamani
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. prendere il centrino e cercare nella stanza un luogo dove mettere la nostra composizione floreale. Aiutare il bambino nella scelta evitando luoghi che ricevono il sole diretto, o vicini a fonti di calore. posare il centrino nel luogo scelto
. andare a prendere la composizione floreale e posarla con cura al centro del centrino
. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. trasferire gli scarti dalla bacinella alla ciotola vuota
. svuotare la ciotola nella pattumiera, passarla col panno e rimetterla sul vassoio
. svuotare la bacinella al lavandino, sciacquarla, asciugarla e rimetterla sul vassoio
. pulire le forbici col panno e rimetterle sul vassoio
. rimettere gli altri oggetti sul vassoio
. asciugare la tovaglietta e rimetterla sul vassoio
. portare il panno e l’asciugamani nel cesto dei panni da lavare e metterne di puliti sul vassoio
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per creare una composizione floreale con fiori recisi
Obiettivi indiretti: sviluppare il senso estetico, preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: stelo, fiore, vaso, livello dell’acqua, composizione floreale, colore e profumo dei fiori, il nome dei fiori usati, ecc.
Punti di interesse: nessuna composizione è sbagliata; tagliare lo stelo obliquamente per permettere al fiore di assorbire una maggiore quantità di acqua; tagliare lo stelo anche se la lunghezza è adatta al vaso, perché dopo la raccolta la zona di taglio si richiude; tagliare lo stelo sottacqua per impedire che si richiuda assorbendo aria; tagliare una ad una le foglie che andrebbero a trovarsi sottacqua una volta nel vaso, per impedire che marcendo contaminino l’acqua con batteri nocivi
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, c’è troppa acqua nel vaso, gli steli sono troppo corti e i fiori toccano l’acqua
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: feeding pets, feeding fish
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 3 anni
Materiale: un cestino contenente mangime per pesci e un tovagliolo. Lavandino
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come dar da mangiare al pesce rosso”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino accanto alla vasca del pesce
. prendere il tovagliolo e posarlo a sinistra del cestino
. prendere il contenitore del cibo per pesci e posarlo sul tovagliolo
. togliere il coperchio e posarlo dietro al contenitore
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. con indice e pollice prendere un pizzico di cibo per pesci
. spargerlo lentamente sul pelo dell’acqua
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. rimettere il coperchio al contenitore
. rimettere il contenitore nel cestino
. rimettere il tovagliolo nel cestino
. riportare il cestino sullo scaffale
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare in sicurezza
Obiettivi indiretti: preparare allo studio della zoologia, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: cibo, pesce, boccia, acquario, contenitore, coperchio, tovagliolo, ecc.
Punti di interesse: dare al pesce solo un pizzico di cibo
Controllo dell’errore: il bambino prende troppo cibo, del cibo cade sulla mensola o sul pavimento
Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un cestino e un cuscino per le ginocchia, spazio con piante all’aperto
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come curare le piante del giardino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino e il cuscino per le ginocchia in giardino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. passeggiare per il giardino e scegliere una pianta da curare
. appoggiare il cuscino davanti alla pianta scelta
. posare il cestino a destra del cuscino
. inginocchiarsi davanti alla pianta
. mostrare la pinza a tre dita
. usare la pinza a tre dita per rimuovere dalla pianta una foglia ingiallita
. mettere la foglia ingiallita nel cestino
. usare la pinza a tre dita per rimuovere un fiore appassito
. mettere il fiore appassito nel cestino
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo, lasciandogli il nostro posto sul cuscino. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svuotare il cestino nel bidone dei rifiuti organici o nel cumulo del compost
. riportare il cuscino e il cestino in classe
. mettere il materiale sullo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie prendersi cura delle piante del giardino
Obiettivi indiretti: preparare allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione
Nomenclatura: nome, forma, colore e altre qualità della pianta, cuscino, cestino, inginocchiarsi, foglia, fiore, appassito, ingiallito, secco, ecc.
Punti di interesse: la pinza a tre dita, scegliere la pianta che necessita delle nostre cure, rimuovere fiori appassiti e foglie ingiallite o secche
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, si rimuovono fiori o foglie sani
Varianti ed estensioni: prendersi cura dell’orto
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Materiale: una scopa di saggina a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a segnare la metà della lunghezza del bastone) e una paletta con scopino in un luogo fisso in giardino. Un bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ci sono delle foglie secche sul vialetto. Ti mostro come spazzarle”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino al luogo da spazzare
. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale
. trasportare il materiale nel luogo da spazzare, ricordando che la scopa va trasportata in verticale
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere una foglia secca tra quelle da spazzare e posarla a sinistra delle altre
. mostrare al bambino come impugnare la scopa
. tenere la scopa in verticale con la mano destra, impugnando l’estremità del bastone (pollice rivolto verso l’esterno, le altre dita rivolte verso di noi)
. chiudere la mano sinistra sul segno della metà del bastone (pollice rivolto verso di noi, le altre dita rivolte all’esterno)
. tenendo la scopa inclinata iniziare a spazzare il materiale, con movimenti lenti e brevi, per avvicinare le foglie secche alla foglia che abbiamo messo a destra delle altre
. raggiunta la foglia “guida” sollevare la scopa e rimuovere con mani eventuali pezzetti di foglie rimasti intrappolati tra la saggina
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando il mucchietto è formato, posare la scopa
. prendere paletta e scopino e iniziare a raccogliere le foglie
. ogni volta che la paletta è piena, sollevarla tenendola inclinata per evitare fuoriuscite e andare a gettare le foglie nel bidone
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzare le foglie secche in giardino
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,
preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: foglie secche, scopa di saggina, paletta, scopino, guida, spazzare, raccogliere, ecc.
Punti di interesse: raccogliere tutte le foglie, portare tutte le foglie verso un unico punto, raccogliere con scopino e paletta, verificare che non ci siano pezzetti di foglie impigliati tra la saggina o le setole dello scopino, il modo corretto di tenere la scopa, trasportare la scopa in verticale
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, delle foglie rimangono a terra, la scopa cade, la scopa urta qualcosa o qualcuno
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un sacchetto di plastica, guanti monouso. Rifiuti sparsi in giardino (magari volati via dal cestino o portati dal vento)
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come raccogliere rifiuti in giardino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. indossare i guanti
. chiedere al bambino di indossare i guanti
. prendere un sacchetto di plastica per sé e uno per il bambino
. uscire in giardino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. tenere il sacchetto aperto con la mano sinistra e cominciare a passeggiare lentamente per il giardino alla ricerca di rifiuti in giardino
. raccogliere i rifiuti uno alla volta con la mano destra e inserirli via via nel sacchetto
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. andare al bidone dei rifiuti
. togliere i guanti monouso e gettarli nel sacchetto dei rifiuti raccolti
. legare il sacchetto dei rifiuti con un doppio nodo
. gettare il sacchetto nel bidone
. tornare in classe e andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per raccogliere i rifiuti in giardino
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino,
eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, stimolare l’amore per l’ambiente, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei rifiuti raccolti, sacchetto, guanti, monouso, ecc.
Punti di interesse: indossare i guanti, cercare i rifiuti, annodare il sacchetto
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Varianti ed estensioni: differenziare i rifiuti dopo averli raccolti, andare in gruppo a raccogliere i rifiuti in un parco pubblico
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Materiale: un rastrello a misura di bambino (con un giro di nastro isolante a marcare la metà della lunghezza del bastone) e guanti da giardinaggio. Bidone per i rifiuti organici. Lavandino per lavarsi le mani
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come rastrellare le foglie”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. uscire in giardino
. accompagnare il bambino dove si trova il bidone vuoto
. trasportare il bidone sul prato da rastrellare
. indossare i guanti da giardinaggio
. trasportare il rastrello con due mani, tenendolo in verticale
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. impugnare il rastrello tenendo la mano sinistra sul segno della metà e la mano destra sull’estremità superiore del manico
. tenere i denti del rastrello rivolti verso il basso
. trascinare il rastrello sul prato mettendosi in punto distante dal bidone ed avvicinandosi ad esso
. arrivati davanti al bidone fermarsi
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino, formando un mucchio di foglie davanti al bidone
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. andare a portare il rastrello al suo posto
. con entrambe le mani, raccogliere una manciata di foglie rastrellate e metterle nel bidone
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutte le foglie sono state raccolte, fermarsi ad ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
. portare il bidone al suo posto
. togliersi i guanti e rimetterli al loro posto
. tornare in classe
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per rastrellare le foglie
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, imparare ad agire nel rispetto degli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: rastrello, foglie, cadute, secche, trascinare, guanti, raccogliere, bidone, ecc.
Punti di interesse: indossare i guanti da giardinaggio, trasportare il rastrello verticalmente, fare un mucchio di foglie davanti al bidone, raccogliere tutte le foglie
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, ci sono ancora foglie sul prato, il rastrello cade o urta cose o persone
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: soil seedling, square foot garden
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: terreno lavorato e concimato diviso in quadrati (o uno square foot garden), bustine di semi, una vaschetta o piattino, palette da giardinaggio o cucchiai, spruzzino con acqua a temperatura ambiente, innaffiatoio con acqua a temperatura ambiente
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come seminare nel terreno”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare in giardino
. prendere le palette, una bustina d semi e un piattino e andare nella zona di semina
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. aprire la bustina di semi e versare il contenuto sul piattino
. con la paletta scavare un piccolo buco nel terreno, mettendo la terra prelevata a desta del buco
. usando la pinza a tre dita prelevare dei semi e metterli nel buco appena scavato
. prendere la paletta e coprire il buco prendendo il terriccio messo a destra del buco
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dopo aver piantato tutti i semi, prendere l’innaffiatoio e iniziare a bagnare l’area
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per seminare nel terreno
Obiettivi indiretti: preparazione allo studio della botanica, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: semi, terreno, il nome della pianta seminata, paletta, destra, buco, coprire, ecc.
Punti di interesse: mettere il terreno smosso a destra del foro, coprire i semi, innaffiare
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Note: nei giorni seguenti bagnare l’area di semina e osservare lo sviluppo delle piantine
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: una pala da neve a misura di bambino, guanti
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spalare la neve”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. uscire in giardino
. indossare i guanti da lavoro
. trasportare la pala da neve tenendola in verticale
. portare la pala nell’area da spalare
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. impugnare la pala tenendo la mano sinistra a metà del bastone e la destra sull’estremità superiore
. tenere la pala inclinata con la parte concava rivolta verso l’alto
. mettere la pala in verticale e spingerla nella neve, se serve aiutandosi spingendola col piede destro
. inclinare la pala
. sollevarla
. rovesciare la neve spalata a sinistra
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spalare la neve
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione
Nomenclatura: neve, spalare, spingere, sollevare, verticale, inclinato, ecc.
Punti di interesse: spingere la pala nella neve in verticale, inclinare la pala, sollevare la pala, vuotare la pala a sinistra dell’area spalata
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, la pala cade a terra
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: outdoor cleaning toys, scrubbing toys
Area: cura dell’ambiente
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: uno spazio all’esterno allestito con un secchio d’acqua, una brocca vuota, una bacinella vuota, un contenitore per i giocattoli da lavare e uno vuoto per i giocattoli puliti, un tappetino impermeabile o un asciugamani, un secchio vuoto, asciugamani e panni puliti in un cestino, un cestino vuoto per i panni usati, sapone su un piattino o sapone liquido, spugne, spazzolini. Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare i giocattoli in giardino”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino al luogo dove è conservato il materiale
. indossare i grembiuli
. tendere a terra il tappetino
. posare la bacinella al centro del tappetino
. mettere lungo il margine distante da noi i materiali in ordine di utilizzo: piattino con saponetta (o sapone liquido), spazzolino, spugna, panno
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere la brocca e riempirla al secchio
. vuotare la brocca nella bacinella
. ripetere finché la bacinella non è piena d’acqua fino a circa tre dita dal bordo (possiamo anche disegnare una tacca col pennarello indelebile)
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. prendere un giocattolo da lavare con la mano sinistra e tenerlo sulla bacinella
. prendere la spugna e usarla per bagnare il giocattolo
. prendere lo spazzolino, bagnarlo nella bacinella, quindi strofinarlo sulla saponetta
. strofinare il giocattolo con movimenti circolari
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando il giocattolo ci sembra pulito, sciacquare lo spazzolino nella bacinella e rimetterlo al suo posto
. sciacquare il giocattolo con la spugna
. asciugare il giocattolo con un panno
. mettere il panno usato nel cestino apposito
. mettere il giocattolo pulito nel contenitore apposito
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte con altri giocattoli, a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. svuotare la bacinella nel secchio per l’acqua sporca
. svuotare l’acqua sporca nel luogo che abbiamo scelto (lavandino, tombino, ecc.)
. pulire la bacinella con la spugna e rimetterla al suo posto
. rimettere gli altri oggetti al loro posto
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare i giocattoli in giardino
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: forma, colore e altre qualità dei giocattoli da lavare, spazzolino, movimenti circolari, panno schiuma, spugna, sapone, ecc.
Punti di interesse: riempire la bacinella prelevando acqua dal secchio con la brocca, bagnare con la spugna, strofinare con lo spazzolino
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, si rovescia dell’acqua, i giocattoli non sono puliti, il bambino usa troppo sapone
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 3 anni e mezzo
Materiale: in un posto fisso, su un tavolino, un contenitore di sapone liquido o una saponetta sul portasapone, una bacinella, un asciugamano, una brocca di acqua calda, una spugna grande su un piattino, una spugna piccola su un piattino, un asciugamano per le mani, un secchio, uno spazzolino da unghie su un piattino, un panno asciutto, crema per le mani, secchio
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino al tavolo per il lavaggio delle mani
. andare al rubinetto per riempire la brocca con acqua calda, quindi posizionarla a destra della bacinella
. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. versare una piccola quantità d’acqua nella bacinella, quindi asciugare il beccuccio della brocca con la spugna piccola
. mettere il sapone nella bacinella
. mettere lo spazzolino per unghie nella bacinella
. immergere le mani nell’acqua
. raccogliere il sapone e insaponare le mani
. rimettere il sapone sul portasapone
. strofinare ogni dito iniziando con il pollice, eventualmente nominandoli. Passare ai palmi e ai polsi
. raccogliere lo spazzolino con la mano sinistra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia
. trasferire lo spazzolino sulla mano destra, unire le punte delle dita e spazzolarle insieme, quindi spazzolare ogni singola unghia
. mettere lo spazzolino sul suo piatto
. versare l’acqua della bacinella nel secchio
. rimettere la bacinella sul tavolo, pulirla con la spugna grande e asciugare eventuali gocce sul tavolo
. prendere la brocca e versare dell’acqua pulita nella bacinella (circa metà di ciò che resta), appoggia la brocca sul tavolo e asciuga eventuali gocce che scendono dal beccuccio con la spugna piccola
. sciacquare le mani nella bacinella
. scuotere le mani sulla bacinella, prendere l’asciugamano e asciugare le mani
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. quando le mani sono asciutte piegare l’asciugamano a metà e posizionalo accanto alla bacinella
. asciugare eventuali gocce sul tavolo con l’asciugamano
. prendere la bacinella e svuotala nel secchio
. rimettere la bacinella sul tavolo, asciugare il bordo con l’asciugamano
. prendere la brocca e svuotare l’acqua rimanente nella bacinella, appoggiare la brocca sul tavolo e asciugare il beccuccio con la spugna piccola
. prendere lo spazzolino dal piatto e metterlo sul piatto della spugna
. lavare e asciugare il piattino dello spazzolino, usando la spugna grande ed eventualmente l’asciugamano
. lavare e asciugare lo spazzolino, rimetterlo nel suo piattino
. prendere il sapone e posizionalo sul piatto della spugna
. lavare e asciugare il portasapone, rimettere il sapone al suo posto
. prendere il piattino della spugna, lavarlo e asciugarlo
. con la spugna lavare l’interno della bacinella, strizzare la spugna e rimetterla sul suo piatto
. prendere la bacinella, farla oscillare leggermente quindi svuotarla nel secchio
. rimettere la bacinella sul tavolo
. con il panno asciutto fare un guanto e asciugare l’interno della bacinella
. girare la bacinella con due mani sull’asciugamano piegato e asciugare l’esterno
. prendere la brocca e metterla di fronte a sé, asciugarla
. mettere la brocca nella bacinella
. portare il secchio al lavandino, farlo oscillare leggermente e svuotalo
. mettere il secchio nel lavandino, versarci un po’d’acqua, sciacquarlo e svuotalo
. aprire un asciugamano accanto al lavandino e appoggiarci il secchio per asciugare il fondo
. riportare il secchio al tavolo e asciugarlo come abbiamo fatto con la bacinella
. sostituire gli asciugamani usati con quelli puliti e portare quelli sporchi nel cesto della biancheria da lavare
. se si desidera, massaggiarsi un po’ di crema per le mani
. rimettersi orologio e altri gioielli, sistemarsi le maniche
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Presentazione 2 (al rubinetto)
Nome dell’esercizio in inglese: washing hands at tap
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: sapone liquido, asciugamano appeso al suo gancio, panno
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti le mani”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare al lavandino
. togliere orologio ed altri gioielli e rimboccarsi le maniche
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi si può aggiungere acqua calda
. bagnarsi le mani e scollarle
. usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto
. spruzzare del sapone sul palmo di una mano
. strofinare bene le dita, il palmo e il dorso, il polso
. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto
. sciacquare bene le mani rimuovendo tutto il sapone, quindi scuoterle energicamente
. chiudere il rubinetto col panno
. asciugare accuratamente le mani e le dita con l’asciugamano
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi le mani con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. asciugare le gocce attorno al lavandino con il panno
. mettere il panno a lavare
. rimettere orologio e altri gioielli e riabbassare le maniche
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi le mani da soli, igiene, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: mani, lavaggio delle mani, sapone, unghie, spazzolino, sporco, pulito, ecc.
Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno piccolo, agitare le mani per rimuovere l’acqua in eccesso, usare una piccola quantità di sapone, asciugare bene le mani, l’odore del sapone, la sensazione pulito, la percezione sensoriale delle qualità degli oggetti utilizzati
Controllo dell’errore: il bambino non segue correttamente i passaggi, al termine le mani sono ancora sporche, viene rovesciata dell’acqua, al termine le mani sono ancora insaponate
Note: accertarsi che i bambini si lavino le mani dopo aver usato il bagno, tutte le volte che sono sporche, e prima di maneggiare i materiali. La mano è uno strumento di intelligenza, è importante tenere le mani pulite
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: 2 anni e mezzo
Materiale: sapone delicato, un panno, un asciugamano per il viso, uno specchio ad altezza di bambino, sempre a disposizione accanto a rubinetto e lavandino
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti il viso”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino in bagno
. mostrare dove si trova l’occorrente per lavarsi il viso
. rimboccarsi le maniche
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. aprire prima il rubinetto dell’acqua fredda, poi aggiungere acqua calda
. chinarsi verso il lavandino
. tenendo le mani coi palmi verso l’alto, bagnarle e usarle per inumidirsi il viso tamponando
. scrollare le mani e usando il panno accanto al lavandino chiudere il rubinetto
. spruzzare del sapone sul palmo di una mano
. strofinare brevemente il sapone tra i palmi della mano
. lavare delicatamente le guance, la fronte e il naso, senza che il sapone entri in contatto con gli occhi, guardandoti allo specchio
. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino e rimetterlo al suo posto
. risciacquare il viso con le mani per rimuovere tutto il sapone, aiutandosi con lo specchio
. chiudere il rubinetto col panno
. prendere l’asciugamano e asciugare il viso e le mani
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi il viso con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. appendere nuovamente l’asciugamani al gancio se pulito, altrimenti metterlo nel cesto della biancheria da lavare
. prendere il panno, asciugare le gocce attorno al lavandino e poi mettere il panno a lavare
. riabbassare le maniche
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi il viso da soli
Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura
Nomenclatura: il nome delle varie parti del viso, sapone, temperatura, risciacquare, ecc.
Punti di interesse: aprire il rubinetto con il panno. Sensazione di pulito. Lo specchio.
Controllo dell’errore: Il viso è ancora sporco. Il viso o le mani sono ancora insaponati.
Note: accertarsi che i bambini si lavino il viso quando serve, soprattutto dopo i pasti. Lasciare che i bambini possano lavarsi il viso da soli ogni volta che lo ritengono necessario
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: un vassoio contenente: tubetto di dentifricio, un piattino, un pezzo di panno carta ripiegato in quattro, un panno. Lavandino e specchio a misura di bambino. Spazzolino da denti, bicchiere e piccolo asciugamani personali
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavarti i denti”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino a prendere il vassoio e metterlo di fianco al lavandino
. preparare accanto al lavandino anche spazzolino, bicchiere e asciugamano personali
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. aprire il rubinetto e riempire il bicchiere d’acqua fredda; chiudere il rubinetto
. prendere lo spazzolino con la mano destra e il bicchiere con la sinistra
. versare poca acqua sulle setole, quindi posare il bicchiere
. appoggiare lo spazzolino sul piattino con le setole rivolte verso l’alto
. prendere il tubetto del dentifricio con la mano sinistra e aprire il tappo con la destra (eventualmente posare il tappo sul piattino)
. prendere lo spazzolino con la destra e spremere poco dentifricio sulle setole
. posare nuovamente lo spazzolino sul piattino
. chiudere il tubetto del dentifricio e rimetterlo al suo posto
. prendere con la mano sinistra il panno carta e con la destra lo spazzolino
. spazzolare i denti cominciando dai denti anteriori e continuare finché tutti i denti sono saranno spazzolati accuratamente
. se serve sputare di tanto in tanto l’eccesso di schiuma e tamponare la bocca col panno carta
. gettare il panno carta nel cestino e passare lo spazzolino nella mano sinistra
. con la destra prendere il bicchiere, fare un sorso, risciacquare la bocca e sputare. Ripetere per sciacquare bene la bocca
. rimettere il bicchiere al suo posto
. aprire il rubinetto usando il panno accanto al lavandino
. risciacquare lo spazzolino e rimetterlo sul piattino
. asciugarsi il viso con l’asciugamani e ammirare i propri denti puliti allo specchio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di lavarsi i denti con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. usare l’asciugamani per asciugare il piattino, lo spazzolino e il bicchiere
. ricomporre il vassoio
. usare il panno per asciugare eventuali gocce, poi metterlo nella cesta dei panni da lavare
. rimettere gli oggetti personali al loro posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavarsi i denti da soli
Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: lavarsi i denti, denti, spazzolino, dentifricio, ecc.
Punti di interesse: il sapore del dentifricio, spazzolare a partire dai denti anteriori (dal centro alla periferia), ammirare i propri denti puliti
Controllo dell’errore: i denti non sono puliti, si rovescia dell’acqua. Ci sono residui di dentifricio sui denti
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: combing hair, brushing hair
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: un vassoio contenente scatola di fazzoletti di carta e uno specchietto verticale. Il pettine personale del bambino, il nostro pettine personale
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come pettinare i capelli”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino davanti al materiale, quindi portare il proprio pettine personale
. prendere un fazzoletto dalla scatola e stenderlo sul vassoio, quindi appoggiarvi il pettine
. mettere lo specchio in verticale sul vassoio e portare il vassoio a un tavolo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere lo specchio con entrambe le mani e sollevarlo quanto serve per poterci specchiare
. posare lo specchio e prendere il pettine con la mano destra
. iniziare a pettinare i capelli attorno al viso, a partire dalle punte, con colpi corti e delicati
. lavorare ogni ciocca di capelli fino a quando il pettine scorre senza intoppi dal cuoio capelluto alla punta dei capelli
. posare il pettine sul fazzoletto e prendere lo specchio con due mani
. guardarsi allo specchio e ammirare i capelli pettinati
. posare lo specchio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di pettinarsi i capelli, invitarlo ad andare a prendere il suo pettine personale
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. tenendo il pettine nella mano sinistra, usare la mano destra (pollice contro indice e medio) per rimuovere eventuali capelli rimasti intrappolati nel pettine
. mettere i capelli raccolti nel fazzoletto, appallottolarlo e gettarlo nel cestino dei rifiuti
. riportare il vassoio al suo posto
. riportare il pettine personale al suo posto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pettinarsi i capelli da soli
Obiettivi indiretti: stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: capelli, pettine, pettinatura, ciocca, ecc.
Punti di interesse: pettinare una ciocca alla volta, i capelli pettinati sono più belli, togliere i capelli dal pettine prima di riporlo
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, i capelli si aggrovigliano nel pettine
Varianti ed estensioni: usare pettini di forma diversa, usare una spazzola
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: nessuno
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come starnutire”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando starnutiamo è molto importante”
. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando starnutiamo
. chiedere al bambino di far finta di starnutire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato
. appena il bambino starnutisce, dire “Salute!” e invitarlo a rispondere “Grazie!”
. d’ora in poi, ogni volta che il bambino starnutisce, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine
3. Conclusione
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si starnutisce, essere educati e rispettosi degli altri
Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale
Nomenclatura: starnuto, gomito, interno, “Salute!” e “Grazie!”, ecc.
Punti di interesse: lo starnuto può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire uno starnuto perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti
Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre starnutisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine
Note: questa può essere una presentazione di gruppo
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: nessuno
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come tossire”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione e aggiungere: “Coprire la bocca quando si tossisce è molto importante”
. dimostrare come coprire la bocca con l’interno del gomito quando tossiamo
. chiedere al bambino di far finta di tossire coprendosi la bocca come abbiamo mostrato
. d’ora in poi, ogni volta che il bambino tossirà, ricordiamogli di usare il gomito, fino a quando non sarà diventata un’abitudine
3. Conclusione
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: coprirsi la bocca mentre si tossisce, essere educati e rispettosi degli altri
Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: tosse, gomito, interno, ecc.
Punti di interesse: la tosse può trasmettere malattie. Il gomito è la scelta migliore opzione per coprire la tosse perché è improbabile che l’interno del gomito possa entrare in contatto con altre persone o oggetti.
Controllo dell’errore: la maggior parte dei bambini non si copre la bocca mentre tossisce, ma con promemoria delicati e le necessarie sessioni di pratica, può diventare un’abitudine
Note: questa può essere una presentazione di gruppo
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: un vassoio contenente fazzoletti usa e getta e uno specchio, cestino dei rifiuti, lavandino
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come soffiarti il naso”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare insieme al bambino nel luogo della stanza in cui teniamo il vassoio per soffiarsi il naso
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. guardarsi allo specchio per verificare se è necessario soffiarsi il naso
. prendere un fazzoletto
. posizionare il fazzoletto sul palmo destro e, con l’indice sinistro, fare una leggera depressione nel centro
. usando entrambe le mani, portare il fazzoletto verso il viso contro il naso
. con l’indice della mano destra coprire la narice destra e soffiare
. con l’indice della mano sinistra coprire la narice sinistra e soffiare
. allontanare il tessuto dal naso, raccoglierlo nella mano destra e asciugare rapidamente ciascuna narice
. gettare il fazzoletto nel cestino
. esaminarsi il naso allo specchio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di soffiarsi il naso, permettergli di farlo
3. Conclusione
. lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per soffiarsi il naso in autonomia
Obiettivi indiretti: evitare il diffondersi di malattie, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sostenere l’acquisizione delle competenze sociali di base, imparare ad agire nel rispetto degli altri, tenere il naso libero per respirare bene, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: naso, narici, muco, fazzoletto, soffiare, ecc.
Punti di interesse: soffiare una narice alla volta, respirare bene attraverso le narici
Controllo dell’errore: il bambino non riesce a liberare bene le narici, il fazzoletto non viene gettato nel cestino, il bambino non si soffia il naso quando dovrebbe
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 3 anni
Materiale: un vassoio contenente sapone da sella solido (anche detto sapone per cuoio), spazzola dura, tappetino impermeabile, piccole spugnette in un contenitore, un foglio di carta di giornale, una bottiglietta d’acqua con beccuccio, un cestino di panni asciutti, un cestino vuoto per i panni usati, una ciotolina. Grembiuli. Scarpe di cuoio o plastica (la procedura non è indicata per scarpe di tela o scamosciate)
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lavare le scarpe”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi
. andare a prendere le scarpe da lavare e metterle sul tappetino, nell’angolo superiore sinistro
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. stendere sul tappetino un foglio di giornale
. mettere una scarpa al centro del foglio di giornale
. mettere il vasetto aperto di sapone per sella alla nostra destra, seguito dalla ciotola vuota e dalla bottiglietta d’acqua
. mettere lungo il margine superiore del tappeto, da sinistra a destra, la spazzola dura, il contenitore aperto delle spugnette, il cestino dei panni puliti e il cestino per i panni sporchi, nominandoli
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. se la scarpa ha le stringhe, infilarle con cura all’interno della scarpa
. se la scarpa presenta del fango secco, prendere la spazzola dura e spazzolare a secco la suola lungo i lati e poi nella parte inferiore
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo
. usando la spazzola spostare il fango rimosso nell’angolo superiore sinistro del foglio di giornale, quindi rimettere la spazzola sul tappetino
. mettere una spugnetta nella ciotola, prendere la bottiglietta e inumidirla
. spruzzare poca acqua sul sapone per sella
. prendere la spugnetta inumidita e strofinarla sul sapone finché non si sarà formata della schiuma
. usando la spugnetta insaponata, iniziare a pulire la scarpa a cominciare dalla punta, una piccola area alla volta
. quando l’area è pulita, posare la spugna nella ciotola e rimuovere la schiuma con un panno pulito
. continuare allo stesso modo lavando prima la punta, poi i due lati e infine il tallone della scarpa
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. sostituire ogni volta che serve la spugnetta e il panno, mettendo quelli usati nel cestino apposito
. quando la prima scarpa è pulita, dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con l’altra scarpa
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare le scarpe pulite al loro posto
. portare il cestino dei panni e delle spugne usati nel cesto dei panni da lavare
. richiudere e rimettere sul vassoio tutti gli oggetti
. gettare la carta giornale nella pattumiera
. rimettere il tappetino sul vassoio
. riportare il vassoio allo scaffale
. togliersi i grembiuli
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per pulire scarpe in pelle e plastica
Obiettivi indiretti: preparazione all’esercizio di lucidatura delle scarpe, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: lacci, stringhe, suola, punta, lati, tallone, sapone per sella, ecc.
Punti di interesse: spazzolare via il fango secco, formare la schiuma sul sapone per sella, rimuovere la schiuma col panno
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Età: dai 4 anni (o quando il bambino è in grado di maneggiare il lucido da scarpe in sicurezza)
Materiale: un vassoio contenente lucido da scarpe neutro in vaso, una spazzola a setole dure, un panno da spolvero, uno spazzolino per stendere il lucido da scarpe, uno spazzolino morbido, un panno da lucidatura, un tappetino impermeabile, un foglio di carta di giornale. Un paio di scarpe di pelle da lucidare su un secondo vassoio. Grembiuli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come lucidare le scarpe di pelle”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e posarlo al centro del tavolo
. trasportare il vassoio con le scarpe e posarlo lungo il margine superiore sinistro del tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. srotolare il tappetino sul tavolo davanti a noi
. stendere il foglio di giornale al centro del tappetino
. disporre i materiali lungo il margine superiore del tappetino, da sinistra a destra, in ordine di utilizzo: spazzola a setole dure, panno da spolvero, lucido, spazzolino per stendere il lucido, spazzolino morbido, panno per lucidatura
. mettere una scarpa al centro del foglio di giornale
. rimboccarsi le maniche
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere la spazzola a setole dure e usarla per spazzolare via eventuale fango secco presente sulla scarpa e sulla suola
. spingere il fango secco rimosso a sinistra del foglio di giornale, usando il pennello
. prendere il panno da spolvero, fare un guanto e spolverare la scarpa
. spostare la polvere a sinistra del foglio di giornale, usando il panno
. aprire il vasetto di lucido, mettendo il coperchio dietro al vasetto
. mettere il vasetto aperto davanti alla scarpa
. prendere lo spazzolino per stendere il lucido e picchiettarlo sul lucido, quindi iniziare a distribuirlo sulla scarpa con movimenti circolari: prima la punta, poi i fianchi e infine il tallone
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. posare lo spazzolino
. chiudere il vasetto del lucido e rimetterlo al suo posto sul tappetino
. aspettare che il lucido si asciughi
. quando il lucido è asciutto apparirà opaco; a questo punto prendere lo spazzolino morbido e spazzolare energicamente tutta la scarpa: prima la punta, poi i fianchi e infine il tallone
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. dopo la spazzolatura la pelle della scarpa sarà calda: farlo osservare al bambino
. posare lo spazzolino e prendere il panno per lucidatura
. sfregare il panno su tutta la scarpa, una piccola area alla volta, sempre a partire dalla punta, proseguendo sui lati e terminando sul tallone
. dopo aver lucidato un’area fermarsi ad ammirare la lucentezza della pelle
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. mettere la scarpa lucidata sul suo vassoio e prendere l’altra
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere la procedura con l’altra scarpa
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare le scarpe lucidate al loro posto
. rimettere uno ad uno gli oggetti sul vassoio
. chiudere con cura il foglio di giornale e gettarlo nella pattumiera
. rimettere il tappetino sul vassoio
. riportare il vassoio al suo posto
. togliersi i grembiuli
. andare al lavandino a lavarsi le mani
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lucidare le scarpe di pelle
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, cura e rispetto di sé, dignità, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: scarpe, lucido, spazzolino, panno, lucido, opaco, ecc.
Punti di interesse: eliminare il fango secco dalla scarpa, picchiettare lo spazzolino senza toccare il lucido, aspettare che il lucido si asciughi diventando opaco, lucidare con la spazzola morbida finché la pelle non diventa calda, passare il panno da lucidatura
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 3 anni
Materiale: un cesto della biancheria contenente diversi capi d’abbigliamento e biancheria, anche girati a rovescio. Tavolo e due sedie oppure un tappeto da lavoro. Schede per la piegatura dei capi d’abbigliamento (facoltative).
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come piegare questi vestiti”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cesto su di un tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
. prendere il primo capo
. controllare che il capo non sia a rovescio osservando cuciture, bottoni, etichetta
. se serve girarlo sul dritto
. prima di piegare il capo assicurarsi di allacciare ganci, bottoni, cerniere, lacci (se presenti)
. stendere con cura il capo sul tavolo davanti a noi. Esistono molti modi diversi per piegare gli abiti: l’importante è essere coerenti e proporre al bambino sempre la stessa procedura
. prima di fare una piega, tracciare la linea di piegatura facendo scorrere l’indice della mano destra sul capo
. una volta che il capo è piegato, posarlo con cura a destra del cesto
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per piegare capi di abbigliamento e biancheria
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: lisciare, dritto, rovescio, piega, piegare, il nome del capo
Punti di interesse: girare il capo se è a rovescio, lisciare bene sul tavolo, indicare dove effettuare la piega prima di eseguirla
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
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Nome dell’esercizio in inglese: packing a suitcase
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: una valigia. Un cesto contenente oggetti per un viaggio: scarpe in un sacchetto trasparente, ciabatte in un sacchetto trasparente, asciugamani, astuccio per articoli da bagno, spazzolino, dentifricio, pettine, spazzola, crema solare, cappello da sole, costume da bagno, un libro, due paia di mutande, due paia di calzini, una maglietta, una camicia, un pigiama, un vestito, due paia di pantaloni, una felpa. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come fare la valigia per un viaggio”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare la valigia su di un tavolo, a sinistra, lungo il margine distante da dove ci sediamo
. trasportare il cesto sul tavolo, a destra della valigia
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. prendere uno ad uno gli oggetti nel cestino e disporli ordinatamente sul tavolo, alla nostra destra, nominandoli
. posare il cestino vuoto sotto al tavolo
. prendere la valigia chiusa e metterla davanti a noi
. mostrare con movimenti lenti e controllati come aprire la valigia
. dire al bambino: “Metteremo nella valigia per primi gli oggetti più pesanti”
. mettere sul fondo della valigia il sacchetto con le scarpe, il sacchetto con le ciabatte e il libro
. prendere l’astuccio per gli articoli da bagno, aprirlo e inserire al suo interno spazzolino, dentifricio, pettine, spazzola, crema solare
. chiudere l’astuccio e metterlo nella valigia
. prendere un capo d’abbigliamento alla volta, stenderlo con cura sul tavolo e piegarlo, quindi metterlo nella valigia
. mettere il cappello nella valigia
. chiudere con cura la valigia e ammirare il proprio lavoro
. aprire la valigia
. mettere il cappello sul tavolo alla nostra destra
. prendere uno ad uno gli abiti dalla valigia, aprirli e metterli sul tavolo allo nostra destra
. prendere l’astuccio da bagno, aprirlo e vuotare il contenuto sul tavolo
. prendere le scarpe e le ciabatte e metterle sul tavolo
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere la procedura mostrata per fare la valigia
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. rimettere gli oggetti nel cestino
. riportare il cestino allo scaffale
. riportare la valigia allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per fare una valigia
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale
Nomenclatura: il nome degli indumenti e degli oggetti nella valigia, piegare, pesante, leggero, valigia, chiudere, aprire, ecc.
Punti di interesse: l’apertura e la chiusura della valigia, mettere sul fondo della valigia gli oggetti più pesanti, piegare con cura gli indumenti uno ad uno
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, i vestiti sono spiegazzati, la valigia non si chiude perché gli indumenti pendono ai lati della valigia
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 3 anni
Materiale: un cestino contenente sei o più paia di calzini corti mescolate tra loro. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come appaiare e arrotolare i calzini”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino su di un tavolo, posandolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. lavorare nella direzione della scrittura (da sinistra a destra)
. pescare il primo calzino e metterlo sul tavolo, a destra del cestino
. pescare il secondo calzino e confrontarlo col primo
. se è uguale, metterlo sotto al primo
. se è diverso, metterlo a destra del primo
. proseguire allo stesso modo con tutti i calzini, finché non avremo formato tutte le coppie
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutte le coppie sono formate, prendere il primo paio di calzini e metterli di fronte a noi
. prendere un calzino e stenderlo con cura sul tavolo, con la punta rivolta verso di noi
. prendere il secondo calzino e sovrapporlo al primo, facendolo combaciare perfettamente
. arrotolare strettamente i due calzini uniti a partire dalla punta a salire
. posare con cura la coppia di calzini arrotolata nel cestino
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. ammirare il proprio lavoro
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. prendere una ad una le coppie di calzini arrotolati e metterle sul tavolo
. aprire i rotoli
. rimettere i calzini nel cestino
. riportare il cestino allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie appaiare e arrotolare i calzini
Obiettivi indiretti: corrispondenza uno a uno, raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale
Nomenclatura: calzini, appaiare, coppia, arrotolare, ecc.
Punti di interesse: appaiare i calzini, lavorare da sinistra a destra, arrotolare i calzini saldamente
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Varianti ed estensioni:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, cura di sé
Età: dai 3 anni
Materiale: un cestino contenente una spazzola per vestiti, specchio, pattumiera
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come spazzolare i vestiti”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il cestino accanto allo specchio
. stare in piedi
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. tenendo la spazzola con la mano destra spazzolare il lato sinistro del corpo passando la spazzola dall’alto verso il basso
. guardarsi allo specchio
. passare la spazzola nella mano sinistra
. tenendo la spazzola con la mano sinistra spazzolare il lato destro del corpo passando la spazzola dall’alto verso il basso
. guardarsi allo specchio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di spazzolare i suoi vestiti con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. portare la spazzola alla pattumiera
. tenendola con la mano sinistra sulla pattumiera, usare la mano destra per rimuovere peli e lanugine dalla spazzola
. rimettere la spazzola nel cestino
. riportare il cestino allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per spazzolare i vestiti
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, cura e rispetto di sé, dignità
Nomenclatura: spazzola, lanugine, peli, pelucchi, specchio, ecc.
Punti di interesse: usare la mano destra per spazzolare a sinistra e la sinistra per spazzolare a destra, guardarsi allo specchio, spazzolare dall’alto al basso, pulire la spazzola alla pattumiera
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come fare il bucato”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. prendere la brocca, andare al lavandino e riempirla con acqua tiepida
. vuotarla nella bacinella di sinistra
. asciugare il beccuccio con la spugna piccola
. andare nuovamente al lavandino e riempire la brocca con acqua tiepida
. vuotarla nella bacinella di sinistra
. asciugare il beccuccio con la spugna piccola
. posare la brocca vuota sul tavolo, a sinistra
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mettere la tavoletta da bucato inclinata nella bacinella di sinistra
. prendere un panno sporco e lasciarlo cadere nella bacinella di sinistra ai piedi della tavoletta
. prendere la saponetta e sfregarla sulla tavoletta dall’alto verso il basso
. posare la saponetta sul piattino
. prendere il panno da lavare e strofinarlo sulla tavoletta insaponata, con due mani, dall’alto verso il basso
. piegare il panno in varie posizioni e strofinare
. controllare che il panno sia pulito da entrambi i lati
. se ci sono macchie particolarmente difficili da togliere, stendere il panno sulla tavoletta e sfregare la macchia con lo spazzolino da bucato
. strizzare il panno sulla tavoletta
. immergere il panno nell’acqua davanti alla tavoletta e risciacquarlo
. strizzarlo
. immergerlo nella bacinella di destra
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutti i panni lavati si trovano nella bacinella di destra, prendere un panno e sciacquarlo bene, quindi strizzarlo e metterlo nel cesto della biancheria da stendere
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. quando tutti i panni sono risciacquati e strizzati, portare il cesto accanto allo stendino
. prendere un panno, scuoterlo per distenderlo bene ed appenderlo con una molletta a un filo
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. riportare il cesto vuoto al tavolo
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. lavare la tavoletta da bucato con la spugna grande, strizzare bene la spugna e rimetterla a posto
. mettere la tavoletta da bucato nella bacinella di destra, prendere nuovamente la spugna e usarla per risciacquare la tavoletta
. mettere la tavoletta risciacquata in verticale nella bacinella
. vuotare la bacinella di sinistra nel secchio
. portare la bacinella al lavandino, lavarla, asciugarla e riportarla sul tavolo insieme al panno usato
. estrarre la tavoletta dalla bacinella di destra e aspettare che smetta di gocciolare
. asciugare la tavoletta col panno e rimetterla al suo posto
. mettere il panno nella cesta dei panni da lavare
. vuotare la bacinella di sinistra nel secchio
. portare la bacinella al lavandino, lavarla, asciugarla e riportarla sul tavolo insieme al panno usato
. rimettere la bacinella al suo posto
. asciugare eventuali gocce d’acqua sul tavolo col panno quindi metterlo nel cesto dei panni da lavare
. svuotare il secchio nel lavandino, sciacquarlo, asciugarlo e riportarlo al suo posto
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per lavare i panni
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, stimolare lo sviluppo della volontà, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà, gioia che deriva dalla sensazione di pulito
Nomenclatura: pulito, sporco, strofinare, strizzare, asciugare, stendere, risciacquare, ecc.
Punti di interesse: insaponare la tavoletta, strofinare i panni piegandoli in più direzioni, sciacquare i panni, tenere i panni in ammollo, strizzare bene, stendere i panni con le mollette
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Età: dai 4 anni quando un bambino può seguire le regole di sicurezza
Materiale: un tavolo predisposto per l’attività con asse da stiro, un ferro da stiro da viaggio collegato a una prolunga con spia luminosa, un sopporto per ferro da stiro, un cestino di panni da stirare, un cestino per i panni stirati, una ciotolina, un contagocce con acqua profumata. Grembiuli
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come stirare i panni”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. indossare i grembiuli
. accompagnare il bambino al tavolo
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. accendere il ferro da stiro e controllare che la temperatura sia impostata al minimo indispensabile
. scegliere quattro panni da stirare e posarli sull’asse da stiro
. portare la ciotolina al lavandino, riempirla con due dita d’acqua e riportarla al tavolo
. aprire il contagocce con l’acqua profumata, sentire il profumo, quindi mettere tre gocce nell’acqua
. chiudere il contagocce e rimetterlo al suo posto
. immergere le punte delle dita nella ciotola e cospargere delle gocce sul primo panno
. posare un secondo panno sul primo
. immergere nuovamente le punte delle dita e ripetere
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. arrotolare i quattro panni insieme e metterli da parte. Formare questo rotolo serve a diffondere il profumo nei tessuti e creare la giusta umidità
. portare la ciotola al lavandino, svuotarla, asciugarla e riportarla al suo posto
. a questo punto il ferro da stiro dovrebbe essersi scaldato. Per verificare prendere il ferro da stiro e premerlo sull’asse da stiro, quindi rimetterlo sul supporto
. mettere il palmo della mano destra aperta sull’area per sentire il calore
. permettere al bambino di sentire il calore con la sua mano
. srotolare i panni lasciandoli impilati uno sull’altro
. prendere il primo panno e metterlo al centro dell’asse da stiro
. riarrotolare gli altri panni
. prendere il ferro da stiro con la mano destra e stirare il panno prima attorno ai bordi e poi lisciando tutto il panno
. tenere la mano sul tavolo e non sull’asse da stiro
. posare il ferro sul suo supporto
. sollevare delicatamente il panno stirato con la mano destra, posarlo sul palmo della mano sinistra e ammirare quanto è liscio
. posarlo delicatamente nel cesto dei panni stirati
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino
. spegnere il ferro da stiro e lasciarlo a raffreddare sul suo supporto
. portare i panni stirati al loro posto, pronti per essere usati dalla classe
. riportare il cestino al tavolo
. togliersi i grembiuli
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare in sicurezza il ferro da stiro per stirare i panni
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, sviluppare la capacità di cooperazione, stimolare il senso di solidarietà
Nomenclatura: ferro da stiro, supporto, asse, panni, acqua profumata, inumidire, stirare, ecc.
Punti di interesse: stirare con un vero ferro da stiro, inumidire e profumare i panni prima di stirarli, attendere che il ferro da stiro si scaldi, sentire il calore del ferro sull’asse da stiro, portare i panni stirati nel luogo dove possono essere usati da tutti
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio
Note generali: la stiratura è lezione finale di un ciclo di tre lezioni che comprende l’uso di un panno per attività di pulizia (lucidatura e spolvero), il lavaggio dei panni, e infine, appunto, la stiratura
Note di sicurezza: non collegare mai il ferro da stiro con le mani bagnate; non tirare mai il cavo; non toccare mai la piastra del ferro da stiro; non lasciare mai il ferro da stiro con la piastra sull’asse da stiro, ma metterlo sempre sul supporto apposito; spegnere sempre il ferro da stiro dopo l’uso; l’adulto dovrebbe essere l’unica persona autorizzata ad accendere il ferro da stiro e impostarne il termostato; prima che il bambino svolga l’attività l’adulto deve verificare che la temperatura del ferro da stiro sia regolata correttamente
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: cappotto, giacca o giaccone, gruccia, gancio
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come appendere il cappotto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare insieme al bambino nell’angolo della stanza in cui vengono appesi i cappotti, tenendo il cappotto tra le mani
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mettere il cappotto su una superficie piana con la parte frontale rivolta verso di sé
. aprire i due lati del cappotto, uno alla volta, per esporre il giromanica
. infilare la gruccia nel cappotto
. allacciare il cappotto
. afferrare il gancio della gruccia con una mano e una spalla del cappotto con l’altra mano
. andare verso l’armadio o il gancio
. appendere il cappotto
. invitare il bambino a ripetere l’attività usando il suo cappotto
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per appendere il cappotto in autonomia
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: cappotto, gruccia, gancio, giromanica, interno, esterno, ecc.
Punti di interesse: la gruccia all’interno della manica, il cappotto sulla gruccia
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, il cappotto è a rovescio, il cappotto cade dal gancio
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come indossare le scarpe (le pantofole, gli stivali da pioggia, ecc.)”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare insieme al bambino nell’angolo della stanza in cui vengono tenute le scarpe
. prendere le scarpe e sedersi su uno sgabellino
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. posare le scarpe davanti a sé per individuare la scarpa destra e la scarpa sinistra, ovvero la parte interna ed esterna del piede
. a seconda della forma della scarpa da indossare, a volte possiamo evidenziare la “punta” della scarpa che corrisponde all’alluce del piede, e quindi mettere le scarpe punta contro punta
. a volte questo non è così immediato, quindi possiamo ricorrere a trucchi come tagliare in due una figura e incollarla metà all’interno di una scarpa e metà nell’altra. Possiamo anche ricorrere al pennarello indelebile e disegnare due mezzi smile sulla suola
. se le scarpe hanno una linguetta mostrare come tirarla all’indietro e trattenerla mentre si infila il piede
. tenere con la mano destra il tallone della scarpa e infilare il piede nella scarpa. Se le scarpe sono strette possiamo utilizzare un calzascarpe da tenere contro il tallone interno della scarpa, per poi sfilarlo per accompagnare il piede all’interno della scarpa
. indossate le scarpe, eventualmente allacciarle a seconda del modello
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per indossare calzature in autonomia
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: scarpa, linguetta, tallone, suola, calzascarpe, ecc.
Punti di interesse: la forma delle scarpe e dei piedi, individuare la destra e la sinistra, tenere sollevata la linguetta, usare il calzascarpe, allacciare le scarpe
Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio, le scarpe sono invertite.
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: pantaloni con elastico in vita (per iniziare), uno sgabellino
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come indossare i pantaloni”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. invitare il bambino a sedersi sullo sgabello
2. Analisi dei movimenti
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare al bambino i pantaloni evidenziando qualsiasi particolare (tasche, decorazioni) che possano aiutare a differenziare la parte anteriore dalla parte posteriore
. chiedere al bambino di tenere i pantaloni aperti in vita, posizionando i pollici all’interno dei pantaloni e le altre dita all’esterno
. notare i due fori per le gambe
. chiedere al bambino di mettere una gamba in un foro e una nell’altro
. chiedere al bambino di alzarsi dallo sgabello e sollevare i pantaloni
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di fare da solo con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per indossare i pantaloni in autonomia
Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, stimolare la capacità di concentrazione e attenzione, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri
Nomenclatura: pantaloni, gambe, vita, tasche, davanti, dietro, cavallo, ecc.
Punti di interesse: parte anteriore e posteriore, alzarsi in piedi per terminare il lavoro
Controllo dell’errore: il bambino non riesce a indossare i pantaloni. I pantaloni sono messi a rovescio
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Nome dell’esercizio in inglese: velcro dressing frames
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: il telaio delle allacciature con chiusura a strappo (velcro). Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con chiusura a strappo”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo (le due alette lunghe in basso e che puntano verso destra)
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio delle allacciature con chiusura a strappo”
. per aprire il telaio si procede dall’alto verso il basso
. per le prime due chiusure in alto, tenere il tessuto con la mano non dominante e allentare il pezzo di tessuto con la mano dominante
. per le due chiusure successive, tenere il tessuto con la mano non dominante, e afferrare l’estremità della linguetta con la mano dominante
. tirare la linguetta verso il basso (verso di sé) con un movimento lento e uniforme
. sfilare la linguetta dalla sua asola
. aprire completamente il telaio
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio delle allacciature con chiusura a strappo”
. per chiudere il telaio si procedere dal basso verso l’alto
. per le prime due chiusure inserire la linguetta nell’asola e fissarla premendo
. per le due chiusure successive accostare i due lembi e premere
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare le chiusure a strappo (velcro)
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: telaio, allacciatura, tirare, premere, velcro, passante, ecc.
Punti di interesse: suono dell’apertura in velcro, consistenza del lato a strappo del velcro
Controllo dell’errore: difficoltà a sovrapporre le strisce in velcro.
Video:
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Nome dell’esercizio in inglese: snap dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: allacciatura dei bottoni automatici. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con bottoni automatici”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con lo strato superiore di tessuto sulla destra (il tessuto sovrapposto all’altro alla nostra destra)
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con bottoni automatici”
. per aprire il telaio procedere dal basso verso l’alto
. in corrispondenza del primo bottone tenere il tessuto a sinistra con la mano sinistra e staccare il pezzo di tessuto con la destra, posizionando il dito indice destro sul bottone e il pollice all’interno del risvolto, e tirando delicatamente
. ripiegare il lembo destro di tessuto liberato verso destra
. lasciare la presa della mano sinistra sul lembo sinistro
. spostarsi al bottone successivo e ripetere la procedura fino ad aprire tutti i bottoni
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con bottoni automatici”
. per chiudere il telaio procedere dall’alto verso il basso
. riportare il lembo sinistro di tessuto al centro del telaio, quindi sovrapporre ad esso il lembo destro
. mettere la mano sinistra (palmo verso l’alto) sotto il lembo sinistro, quindi portare il pollice sopra il lembo, vicino al bottone
. tenere il dito indice destro sul bottone e il pollice all’interno del risvolto
. allineare la parte superiore e inferiore del bottone automatico, quindi premerli insieme
. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i bottoni
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per aprire e chiudere bottoni automatici
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: bottone automatico, telaio, ecc.
Punti di interesse: il “clic” alla chiusura del bottone automatico
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i bottoni automatici
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
Note: tenere il tessuto a sinistra con indice e pollice vicino al bottone inferiore mentre si slaccia evita di danneggiare il tessuto
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: large button dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: allacciatura dei bottoni grandi. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con bottoni grandi”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il lato con i bottoni a sinistra, il lato con le asole a destra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con bottoni grandi”
. per aprire il telaio procedere dall’alto verso il basso
. tenere il tessuto del lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto accanto all’asola)
. tenere il tessuto del lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)
. tirare con la mano sinistra (per allargare l’asola) e premere col pollice destro sul bottone (per farlo parzialmente entrare nell’asola)
. quando il bottone è per metà nell’asola, lasciare la presa con la mano destra
. usare la mano destra per prendere il bottone da sotto e farlo uscire completamente dall’asola
. ripetere la procedura fino ad aprire tutti i bottoni
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con bottoni grandi”
. per chiudere il telaio procedere basso verso l’alto
. riportare il lembo destro di tessuto (quello con i bottoni) al centro del telaio, quindi sovrapporre ad esso il lembo sinistro (quello le asole)
. tenere il lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto sotto all’asola)
. tenere il lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)
. inserire il bottone nell’asola per metà
. lasciare la presa con la mano sinistra sul tessuto e usarla per afferrare la metà del bottone sporgente dall’asola
. lasciare la presa con la mano destra sul bottone e usarla per tirare l’asola e completare il passaggio del bottone
. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i bottoni
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare bottoni
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: bottone, occhiello, telaio, abbottonare, sbottonare, ecc.
Punti di interesse: il passaggio del bottone nell’asola, primo bottone, ultimo bottone
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i bottoni
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
Video:
Varianti:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: small button dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 2 anni e mezzo
Materiale: allacciatura dei bottoni piccoli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con bottoni piccoli”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il lato con i bottoni a sinistra, il lato con le asole a destra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio dei bottoni piccoli”
. per aprire il telaio procedere dall’alto verso il basso
. tenere il tessuto del lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto accanto all’asola)
. tenere il tessuto del lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)
. tirare con la mano sinistra (per allargare l’asola) e premere col pollice destro sul bottone (per farlo parzialmente entrare nell’asola)
. quando il bottone è per metà nell’asola, lasciare la presa con la mano destra
. usare la mano destra per prendere il bottone da sotto e farlo uscire completamente dall’asola
. ripetere la procedura fino ad aprire tutti i bottoni
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio dei bottoni piccoli”
. per chiudere il telaio procedere basso verso l’alto
. riportare il lembo destro di tessuto (quello con i bottoni) al centro del telaio, quindi sovrapporre ad esso il lembo sinistro (quello le asole)
. tenere il lembo di sinistra (quello con le asole) con la mano sinistra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sopra il tessuto sotto all’asola)
. tenere il lembo di destra (quello dei bottoni) con la mano destra (palmo verso l’alto sotto al tessuto, pollice sul bottone)
. inserire il bottone nell’asola per metà
. lasciare la presa con la mano sinistra sul tessuto e usarla per afferrare la metà del bottone sporgente dall’asola
. lasciare la presa con la mano destra sul bottone e usarla per tirare l’asola e completare il passaggio del bottone
. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i bottoni
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare bottoni
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: bottone, occhiello, telaio, abbottonare, sbottonare, ecc.
Punti di interesse: il passaggio del bottone nell’asola, primo bottone, ultimo bottone
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i bottoni
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: zipper dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 3 anni
Materiale: allacciatura con cerniera. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con cerniera”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il cursore in alto
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con cerniera”
. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)
. tenere la parte superiore del lembo sinistro con la mano sinistra
. con la mano destra impugnare il tiretto del cursore utilizzando la presa a tra dita, sollevarlo e far scorrere il cursore verso il basso fino a metà cerniera
. lasciare la presa con la mano sinistra e metterla col palmo sul tessuto all’altezza del cursore, per tenere il tessuto in posizione
. far scorrere il cursore fino alla coppa
. lasciare la presa con entrambe le mani
. tenere il bordo inferiore della cerniera con la mano sinistra
. con la mano destra estrarre lo spillo dalla coppa
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con cerniera”
. riportare i due lembi di tessuto nel telaio
. trattenere con la mano sinistra la coppa della cerniera e con la mano destra inserire saldamente lo spillo
. trattenere entrambi i lembi nella parte inferiore con la mano sinistra
. con la mano destra impugnare il tiretto del cursore utilizzando la presa a tre dita, sollevarlo e far scorrere il cursore verso l’alto fino a metà cerniera
. rilasciare la mano sinistra dalla parte inferiore della cerniera e posizionarla sul materiale appena sotto il cursore
. far scorrere il cursore fino ai fermi
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per aprire e chiudere cerniere
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura:
Punti di interesse: il suono della cerniera che si apre e si chiude. Accertarsi lo spillo sia completamente inserito nella coppa
Controllo dell’errore: il bambino non riesce ad aprire, chiudere, agganciare, sganciare la cerniera. La cerniera si rompe
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: hooks and eyes dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 3 anni
Materiale: allacciatura con ganci e occhielli. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con ganci e occhielli”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il lato con i ganci a sinistra, il lato con gli occhielli a destra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con ganci e occhielli”
. per aprire lavorare dall’alto verso il basso
. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)
. utilizzando la presa a tre dita afferrare il bordo superiore del lembo sinistro con la mano sinistra e quello destro con la destra
. spingere entrambi i lati del materiale l’uno verso l’altro per permettere al gancio di uscire dall’occhiello
. rilasciare entrambe le mani e passare al gancio e all’occhiello successivi
. quando tutti i ganci sono liberi, aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con ganci e occhielli”
. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso
. portare il lembo con gli occhielli a sinistra e appoggialo all’interno del telaio
. portare il lembo con i ganci a destra e appoggiarlo sopra il primo lembo allineando ganci e occhielli
. prendere il lato di tessuto accanto al primo occhiello con la mano sinistra
. tenere l’occhiello in posizione con il pollice sopra e le altre dita sotto il tessuto
. prendere il lato di tessuto accanto al primo gancio con la mano destra
. tenere il gancio in posizione con il pollice sopra e le altre dita sotto il tessuto
. tirare le due parti una verso l’altra per permettere al gancio di entrare nell’occhiello, quindi rilasciare con entrambe le mani
. ripetere la procedura fino a chiudere tutti i ganci
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare ganci e occhielli
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: gancio, occhiello, telaio, ecc.
Punti di interesse: la sfida di far passare il gancio attraverso l’occhiello
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i ganci
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: buckle dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 3 anni e mezzo
Materiale: allacciatura con cinturini. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con cinturini”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con cinturini”
. prendere la punta della cintura con la mano sinistra
. tenere il passante in posizione verticale con la mano destra
. spingere la cintura fino formare una gobba
. lasciare la presa con entrambe le mani
. con la mano destra tirare la gobba per liberare la cintura dal passante
. tenere fermo il telaio con la mano sinistra, prendere la punta della cintura nella mano destra e tirarla con forza per liberarla dall’ardiglione
. far passare la cintura attraverso la cornice della fibbia
. ripetere la procedura fino a liberare tutte le cinture
. quando tutti i cinturini sono liberi, aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di pelle e spostando a sinistra il lembo di pelle sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con cinturini”
. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso
. riportare i due lembi di pelle verso il centro del telaio
. prendere la cintura nella mano destra e la cornice della fibbia nella mano sinistra
. far passare la cintura attraverso la cornice della fibbia
. rilasciare entrambe le mani
. prendere la cintura con la mano destra e tirare fino a quando il perno non si allinea al foro
. inserire l’ardiglione nel foro della cintura con la mano sinistra, quindi lasciare
. tenendo la cintura nella mano destra e sollevando il passante con la sinistra, spingere la cinghia attraverso passante fino a formare una gobba, quindi lasciare entrambe le mani
. completare la chiusura tirando la cintura completamente
. ripetere la procedura fino ad allacciare tutte le cinture
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare le cinture
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura:
Punti di interesse: il passante e la fibbia della cintura
Controllo dell’errore: i due lembi di pelle del telaio non sono allineati. Il bambino non riesce ad aprire o a chiudere i cinturini. Le fibbia o i cinturini si rompono
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: bow dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 3 anni
Materiale: allacciature con nastri. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con nastri”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con i nastri rossi (asola bianca) a destra e i nastri bianchi (asola rossa) a sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con nastri”
. per aprire lavorare dall’alto verso il basso
. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)
. prendere l’estremità di ogni coda e tirare in modo che l’arco di ogni fiocco si sciolga
. posizionare i due nastri orizzontalmente ai lati del telaio
. allentare il nodo infilando l’indice destro sotto il nodo e sollevando
. posizionare il nastro bianco a sinistra e il nastro rosso a destra
. ripetere la procedura fino a slacciare tutti i fiocchi
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con nastri”
. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso
. riportare i due lembi di tessuto al centro del telaio
. afferrare l’estremità del nastro bianco con la mano sinistra e l’estremità del nastro rosso con la mano destra
. portare entrambi i nastri verso l’alto e incrociarle
. tenere l’incrocio con la mano sinistra e liberare la mano destra
. far notare l’anello che si forma sotto l’incrocio
. con la mano destra infilare l’estremità del nastro che si trova a destra (quello bianco) nell’anello
. tirare le due estremità contemporaneamente per stringere il nodo
. posare i nastri orizzontalmente sul telaio (il bianco si troverà a destra, il rosso a sinistra)
. con la mano sinistra creare un anello col nastro rosso (a sinistra) e tenerlo stretto alla base utilizzando la presa a tre dita
. con la mano destra prendere il nastro bianco (a destra) e portarlo verso l’alto e verso sinistra, poi farlo passare intorno alla presa a tre dita della mano sinistra
. lasciare la presa della mano destra e mantenere in posizione la sinistra
. osservare l’anello formato dal nastro bianco
. infilare indice e pollice della mano destra nell’anello bianco e usarli per prendere il nastro bianco libero proprio sotto l’anello rosso
. far passare il nastro bianco attraverso l’anello tirando verso l’alto
. lasciare la presa con entrambe le mani
. sistemare il fiocco che si è formato facendo in modo che i due cappi e le due code abbiano la stessa lunghezza
. ripetere la procedura fino ad allacciare tutti i fiocchi
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare nastri e fare fiocchi
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: cappio, fiocco, nodo, sciogliere, ecc.
Punti di interesse: le code hanno la stessa lunghezza. Le asole hanno la stessa lunghezza
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad allacciare e slacciare i fiocchi. I fiocchi sono irregolari. I fiocchi si slegano
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con nastri”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con i nastri rossi (asola bianca) a destra e i nastri bianchi (asola rossa) a sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con nastri”
. per aprire lavorare dall’alto verso il basso
. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)
. prendere l’estremità di ogni coda e tirare in modo che l’arco di ogni fiocco si sciolga
. posizionare i due nastri orizzontalmente ai lati del telaio
. allentare il nodo infilando l’indice destro sotto il nodo e sollevando
. posizionare il nastro bianco a sinistra e il nastro rosso a destra
. ripetere la procedura fino a slacciare tutti i fiocchi
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con nastri”
. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso
. riportare i due lembi di tessuto al centro del telaio
. afferrare l’estremità del nastro bianco con la mano sinistra e l’estremità del nastro rosso con la mano destra
. portare entrambi i nastri verso l’alto e incrociarle
. tenere l’incrocio con la mano sinistra e liberare la mano destra
. far notare l’anello che si forma sotto l’incrocio
. con la mano destra infilare l’estremità del nastro che si trova a destra (quello bianco) nell’anello
. tirare le due estremità contemporaneamente per stringere il nodo
. posare i nastri orizzontalmente sul telaio (il bianco si troverà a destra, il rosso a sinistra)
. con la mano sinistra creare un anello col nastro rosso (a sinistra) e tenerlo stretto alla base utilizzando la presa a tre dita
. con la mano destra prendere il nastro bianco (a destra) e portarlo verso l’alto e verso sinistra, poi farlo passare intorno alla presa a tre dita della mano sinistra
. lasciare la presa della mano destra e mantenere in posizione la sinistra
. osservare l’anello formato dal nastro bianco
. infilare indice e pollice della mano destra nell’anello bianco e usarli per prendere il nastro bianco libero proprio sotto l’anello rosso
. far passare il nastro bianco attraverso l’anello tirando verso l’alto
. lasciare la presa con entrambe le mani
. sistemare il fiocco che si è formato facendo in modo che i due cappi e le due code abbiano la stessa lunghezza
. ripetere la procedura fino ad allacciare tutti i fiocchi
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare nastri e fare fiocchi
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: cappio, fiocco, nodo, sciogliere, ecc.
Punti di interesse: le code hanno la stessa lunghezza. Le asole hanno la stessa lunghezza
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad allacciare e slacciare i fiocchi. I fiocchi sono irregolari. I fiocchi si slegano
Estensioni: lavorare ad occhi bendati
Video:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: shoe lacing dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 3 anni, dopo che il bambino è in grado di lavorare con sicurezza al telaio coi nastri
Materiale: allacciature con lacci. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con lacci”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il fiocco in basso
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con lacci”
. per aprire lavorare dal basso verso l’alto
. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)
. prendere l’estremità di ogni laccio e tirare in modo che l’arco del fiocco si sciolga
. posizionare i due lacci orizzontalmente ai lati del telaio
. allentare il nodo infilando l’indice destro sotto il nodo e sollevando
. posizionare i due lacci orizzontalmente a destra e sinistra del telaio
. continuare a utilizzare il dito indice per sbloccare e rimuovere il lacci dagli occhielli, mantenendo i lacci orizzontali
. raggiunti gli ultimi due fori, tirare il laccio dal retro degli occhielli, tirando le due estremità contemporaneamente
. mettere il laccio sul tavolo di fronte al telaio
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con lacci”
. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso
. riportare i due lembi di tessuto al centro del telaio
. inserire le due estremità del laccio da sopra a sotto attraverso i primi due fori
. tirare e avvicinare le due estremità dei lacci tra loro per creare due metà identiche
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo sinistro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio sinistro e farlo passare da sotto a sopra nell’occhiello successivo (il secondo a sinistra)
. con la mano destra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo destro del telaio, con la sinistra prendere la punta del laccio destro e farlo passare da sotto a sopra nell’occhiello successivo (il secondo a destra)
. sollevare i due lacci insieme per verificare che abbiano la stessa lunghezza
. Posare ciascuno dei lacci lateralmente in orizzontale
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo sinistro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio destro e infilarlo da sopra a sotto nel terzo occhiello a sinistra
. lasciare la presa, riprendere la punta del laccio che ora si trova sotto all’occhiello e tirare
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo sinistro del telaio
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo destro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio sinistro e infilarlo da sopra a sotto nel terzo occhiello a destra
. lasciare la presa, riprendere la punta del laccio che ora si trova sotto all’occhiello e tirare
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo destro del telaio
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo sinistro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio sinistro e farlo passare da sotto a sopra nell’occhiello a sinistra successivo (il quarto a sinistra)
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo sinistro del telaio
. con la mano destra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo destro del telaio, con la sinistra prendere la punta del laccio destro e farlo passare da sotto a sopra nell’occhiello successivo (il quarto a destra)
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo destro del telaio
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo sinistro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio destro e infilarlo da sopra a sotto nel quinto occhiello a sinistra
. lasciare la presa, riprendere la punta del laccio che ora si trova sotto all’occhiello e tirare
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo sinistro del telaio
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo destro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio sinistro e infilarlo da sopra a sotto nel quinto occhiello a destra
. lasciare la presa, riprendere la punta del laccio che ora si trova sotto all’occhiello e tirare
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo destro del telaio
. ripetere fino a raggiungere gli ultimi due fori (gli ottavi)
. fare un nodo
. fare un fiocco
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare lacci e fare fiocchi
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: occhiello, allacciare, slacciare, incrocio, laccio, ecc.
Punti di interesse: misurare la metà del laccio, far passare i lacci attraverso gli occhielli, l’incrocio formato dai lacci. Tutti gli incroci sono uguali: la parte destra è sempre sotto e la sinistra sempre sopra
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad allacciare e slacciare i lacci. I lacci sono allentati, o irregolari, o troppo corti.
Estensioni: allacciare le scarpe, allacciare le scarpe di un’altra persona
Varianti:
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: skate lacing dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 3 anni, dopo che il bambino è in grado di lavorare con sicurezza al telaio coi nastri e al telaio con lacci
Materiale: allacciature con lacci e ganci. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con lacci e ganci”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con il fiocco in basso
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con lacci e ganci”
. per aprire lavorare dal basso verso l’alto
. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)
. prendere l’estremità di ogni laccio e tirare in modo che l’arco del fiocco si sciolga
. posizionare i due lacci orizzontalmente ai lati del telaio
. allentare il nodo infilando l’indice destro sotto il nodo e sollevando
. posizionare i due lacci orizzontalmente a destra e sinistra del telaio
. allentare i primi due ganci, tenendo il laccio interessato tra le mani e posandolo in orizzontale
. continuare fino a raggiungere gli occhielli
. utilizzare il dito indice per sbloccare e rimuovere il lacci dagli occhielli, mantenendo i lacci orizzontali
. raggiunti gli ultimi due fori, tirare il laccio dal retro degli occhielli, tirando le due estremità contemporaneamente
. mettere il laccio sul tavolo di fronte al telaio
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con lacci e ganci”
. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso
. riportare i due lembi di tessuto al centro del telaio
. inserire le due estremità del laccio da sotto a sopra attraverso i primi due fori
. tirare e avvicinare le due estremità dei lacci tra loro per creare due metà identiche
. posare ciascuno dei lacci lateralmente in orizzontale
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo sinistro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio destro e infilarlo da sopra a sotto nel secondo occhiello a sinistra
. lasciare la presa, riprendere la punta del laccio che ora si trova sotto all’occhiello e tirare
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo sinistro del telaio
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo destro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio sinistro e infilarlo da sopra a sotto nel secondo occhiello a destra
. lasciare la presa, riprendere la punta del laccio che ora si trova sotto all’occhiello e tirare
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo destro del telaio
. con la mano sinistra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo sinistro del telaio, con la destra prendere la punta del laccio destro e farlo passare da sotto a sopra nell’occhiello a sinistra successivo (il terzo a sinistra)
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo sinistro del telaio
. con la mano destra sollevare leggermente l’angolo inferiore del lembo destro del telaio, con la sinistra prendere la punta del laccio sinistro e farlo passare da sotto a sopra nell’occhiello successivo (il terzo a destra)
. posare il laccio orizzontalmente lungo il lembo destro del telaio
. prendere il laccio destro con la mano destra e il laccio sinistro con la mano sinistra
. tenere i lacci, incrociare le mani, agganciare i lacci sotto i ganci con gli indici (entrambi i lacci contemporaneamente
. ripetere fino a raggiungere gli ultimi due occhielli infilando il laccio destro nell’occhiello sinistro, da sotto a sopra, e il laccio sinistro nell’occhiello destro, da sotto a sopra
. posare ciascuno dei lacci lateralmente in orizzontale
. fare un nodo
. fare un fiocco
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare lacci e ganci
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: occhiello, gancio, allacciare, slacciare, incrocio, laccio, ecc.
Punti di interesse: misurare la metà del laccio, far passare i lacci attraverso gli occhielli, incastrare i lacci nei ganci, l’incrocio formato dai lacci, l’incrociare le mani. Tutti gli incroci sono uguali: la parte destra è sempre sotto e la sinistra sempre sopra
Controllo dell’errore: i due lembi di tessuto non sono allineati. Il bambino non riesce ad allacciare e slacciare i lacci. I lacci sono allentati, o irregolari, o troppo corti.
Estensioni: allacciare le scarpe, allacciare le scarpe di un’altra persona
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: using a safety pin
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 4 anni
Materiale: una spilla di sicurezza su di un piccolo vassoio. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare una spilla di sicurezza”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. trasportare il vassoio su di un tavolo
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire una spilla di sicurezza”
. prendere la spilla chiusa con l’indice e il pollice della mano sinistra, afferrando l’estremità della spilla che presenta un anellino
. ruotare il polso sinistro in modo che il pollice sia in alto e la spilla sia in orizzontale
. mettere il polpastrello del pollice destro sul lato fisso della spilla e il polpastrello dell’indice appena sotto la parte mobile (quella che vogliamo aprire)
. premere il dito indice verso l’interno, contro il pollice, e verso l’alto
. rilasciare l’indice
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere una spilla di sicurezza”
. prendere la spilla aperta con l’indice e il pollice della mano sinistra, afferrando l’estremità della spilla che presenta un anellino
. ruotare il polso sinistro in modo che il pollice sia in alto e la spilla sia in orizzontale
. mettere il polpastrello del pollice sul lato fisso della spilla e il pollice dell’indice circa due centimetri sotto la punta della parte mobile
. premere il dito indice verso il basso e verso l’interno, cioè verso il pollice
. osservare la punta che entra nell’alloggiamento, quindi rilasciare la mano destra
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti isolare le abilità necessarie per aprire e chiudere le spille di sicurezza
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: spilla di sicurezza, punta, anellino, polpastrello, ecc.
Punti di interesse: fare attenzione per evitare di pungersi. Riconoscere la parte fissa e la parte mobile della spilla da balia.
Controllo dell’errore: nonessere in grado di aprire o chiudere la spilla, pungersi chiudendo o aprendo la spilla di sicurezza
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Nome dell’esercizio in inglese: safety pin dressing frame
Area: esercizi preliminari, cura di sé, vestirsi e spogliarsi
Età: dai 4 anni
Materiale: allacciature con spille. Un tavolo e due sedie
Presentazione
1. Preparazione diretta
. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Oggi vorrei mostrarti l’allacciatura con spille”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare col bambino allo scaffale delle allacciature
. trasportare il telaio come si fa con un vassoio, quindi appoggiarlo sul tavolo con gli anellini delle spille a destra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)
2. Analisi dei movimenti – aprire
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come aprire il telaio con spille”
. per aprire lavorare dall’alto verso il basso
. mostrare la presa a tre dita (pollice contro indice e medio)
. cominciare dalla prima spilla in alto: prendere la spilla chiusa con l’indice e il pollice (il pollice in alto) della mano destra, afferrando l’estremità della spilla che presenta un anellino
. spingere la spilla per liberarne la maggior parte dal tessuto
. mettere il polpastrello del pollice sinistro sul lato fisso della spilla e il polpastrello dell’indice appena sotto la parte mobile (quella che vogliamo aprire)
. premere il dito indice verso l’interno, contro il pollice, e verso l’alto
. rilasciare l’indice
. con la mano destra sfilare la spilla aperta dal tessuto
. mettere la spilla aperta sul tavolo, dietro al telaio
. ripetere la procedura fino a liberare tutte le spille
. aprire completamente il telaio spostando a destra il lembo destro di tessuto e spostando a sinistra il lembo di tessuto sinistro
2. Analisi dei movimenti – chiudere
. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come chiudere il telaio con spille”
. per chiudere lavorare dall’alto verso il basso
. riportare i due lembi di tessuto al centro del telaio, facendo in modo che si sovrappongano correttamente
. trattenere il tessuto sovrapposto con la sinistra
. prendere la prima spilla aperta dal tavolo, con l’indice e il pollice della mano destra, afferrando l’estremità della spilla che presenta un anellino
. ruotare il polso sinistro in modo che il pollice sia in alto e la spilla sia in orizzontale
. infilare l’ago della spilla nel tessuto sovrapposto, da destra verso sinistra
. spingere la spilla per liberarne la maggior parte dal tessuto
. mettere il polpastrello del pollice sinistro sul lato fisso della spilla e il pollice dell’indice circa due centimetri sotto la punta della parte mobile
. premere il dito indice verso il basso e verso l’interno, cioè verso il pollice
. osservare la punta che entra nell’alloggiamento, quindi rilasciare la mano destra
. ripetere la procedura fino a fissare tutte le spille
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere l’apertura e la chiusura una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
3. Conclusione
. riportare il telaio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare
Libertà del bambino
dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni
Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per allacciare e slacciare spille di sicurezza
Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima
Nomenclatura: ago, spilla di sicurezza, punta, anellino, polpastrello, ecc.
Punti di interesse: fare attenzione per evitare di pungersi. Riconoscere la parte fissa e la parte mobile della spilla da balia. La sfida di collegare i due lati del telaio con le spille di sicurezza.
Controllo dell’errore: difficoltà a seguire i passaggi necessari. Il tessuto non è fissato con le spille. I lembi sono irregolari. Nonessere in grado di aprire o chiudere le spille. Pungersi chiudendo o aprendo la spilla di sicurezza.
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
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