Vita pratica Montessori: tovagliolo e portatovagliolo

Nome dell’esercizio in inglese: rolling a cloth napkin and using a napkin ring

Area: esercizi preliminari, attività di cucina (apparecchiare la tavola), rotazione del polso, pinza a cinque dita, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio contenente quattro tovaglioli quadrati di tessuto, e quattro portatovaglioli ad anello. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come usare il portatovaglioli”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e metterlo sul tavolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. mostrare la pinza a tre dita   
. utilizzando la pinza a tre dita prendere un tovagliolo dal vassoio e metterlo di fronte a sé
. prendere un portatovagliolo dal vassoio e metterlo a destra del tovagliolo, a una certa distanza per non ostacolare i movimenti delle mani
. stenderlo bene con entrambe le mani, appianando le pieghe con cura
. mostrare la pinza a cinque dita
. con la pinza a cinque dita, usando la punta delle dita di entrambe le mani, arrotolare il tovagliolo procedendo dal basso verso l’alto
. prendere il portatovagliolo con la mano destra e infilarlo nell’estremità destra del tovagliolo arrotolato
. guidare il tovagliolo attraverso il portatovagliolo con entrambe le mani
. posizionare il portatovagliolo al centro del rotolo
. mettere il ​​tovagliolo arrotolato a destra del vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con gli altri tre tovaglioli, mettendoli via via a destra del primo, formando una fila orizzontale da sinistra a destra
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione
. ammirare il lavoro svolto

. prendere il primo tovagliolo a sinistra del vassoio usando entrambe le mani e metterlo davanti a noi
. tenendolo con la mano sinistra, rimuovere il portatovagliolo con la mano destra
. mettere il portatovagliolo sul vassoio
. ruotare il tovagliolo di modo che il lembo aperto sia orizzontale davanti a noi e srotolare
. mettere il tovagliolo sul vassoio
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere con gli altri tre tovaglioli, mettendo via via i portatovaglioli e i tovaglioli sul vassoio
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettiamoglielo. Possiamo anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per usare un portatovagliolo

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, piegare, tovagliolo, portatovagliolo, infilare, sfilare, ecc.

Punti di interesse: i bordi del tovagliolo sono uniformi, il tovagliolo è liscio, il portatovaglioli si trova esattamente al centro del tovagliolo arrotolato

Controllo dell’errore: il tovagliolo è arrotolato in modo irregolare o presenta pieghe, il portatovaglioli scivola via

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Vita pratica Montessori: arrotolare un tovagliolo

Nome dell’esercizio in inglese: rolling a napkin

Area: esercizi preliminari, attività di cucina (apparecchiare la tavola), rotazione del polso, pinza a cinque dita, pinza a tre dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un cestino contenente due tovaglioli di stoffa arrotolati. Un tavolo e due sedie

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come arrotolare un tovagliolo”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale
. trasportare il vassoio e metterlo sul tavolo alla nostra sinistra
. sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione
. estrarre entrambi i tovaglioli dal cestino e metterli a destra del cestino
. prendere il primo tovagliolo e metterlo di fronte a sé
. aprirlo e stenderlo bene, appianando le pieghe con entrambe le mani
. mostrare la pinza a tre dita
. usando la pinza a tre dita con entrambe le mani, piegare il tovagliolo a metà, portando il bordo superiore verso il bordo inferiore, formando un rettangolo
. premere la piega appena fatta con entrambe le mani
. ruotare il tovagliolo in modo che i lati corti del rettangolo siano in orizzontale
. mostrare la pinza a cinque dita
. usando la pinza a cinque dita, con la punta delle dita di entrambe le mani, iniziare ad arrotolare il tovagliolo procedendo dal basso verso l’alto
. mettere il ​​tovagliolo arrotolato nel cestino
. ripetere con il secondo tovagliolo
. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il vassoio allo scaffale
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per arrotolare un tovagliolo in autonomia

Obiettivi indiretti: favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, piegare, tovagliolo, ecc.

Punti di interesse: i bordi del tovagliolo sono uniformi, il tovagliolo è liscio

Controllo dell’errore: il tovagliolo è arrotolato in modo irregolare, presenta pieghe, è stato arrotolato in senso longitudinale ed è troppo lungo per il cestino

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Vita pratica Montessori: prelevare acqua da un secchio

Nome dell’esercizio in inglese: water fetching without a sink            

Area: esercizi preliminari, movimenti elementari, rotazione del polso, presa a C delle dita, travasi

Età: dai 3 anni

Materiale: un secchio pieno d’acqua, una brocca in plastica a misura di bambino con una linea segnata col pennarello indelebile, un panno o un guanto di spugna

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come prendere l’acqua da un secchio”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

. andare nell’angolo della stanza in cui si trova l’attività

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. immergere la brocca nell’acqua e riempirla fino al segno

. sollevarla sul secchio tenendola in posizione verticale

. attendere per consentire all’acqua all’esterno della brocca di gocciolare

. appoggiare la brocca di plastica sul panno o il guanto e asciugarla

. prendere la brocca per il manico con la mano destra e sostenerla sotto il beccuccio con la mano sinistra.

. camminare lentamente per la stanza quindi tornare al secchio

. tenendo la brocca con la mano destra e sostenendola sotto il beccuccio con la mano sinistra, versare lentamente l’acqua nel secchio

. asciugare l’esterno della brocca col panno e rimetterla al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per prelevare dell’acqua senza lavandino

Obiettivi indiretti: destrezza e coordinazione oculo-manuale, stimolare lo sviluppo della volontà, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: acqua, brocca, area, lentamente, ecc.

Punti di interesse: il peso dell’acqua nella brocca. Il movimento dell’acqua mentre si cammina

Controllo dell’errore: non ci sono gocce d’acqua sul pavimento. Il livello dell’acqua non si trova sulla linea di controllo

Note: questa può essere una presentazione di gruppo

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Vita pratica Montessori: vuotare un contenitore nel lavandino

Nome dell’esercizio in inglese: empty a container to the sink

Area: esercizi preliminari, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un contenitore pieno d’acqua, un lavandino con accanto un piano d’appoggio e un panno o un guanto di spugna per asciugare il contenitore      

Presentazione

1. Preparazione diretta

. posare il contenitore pieno d’acqua sul piano di lavoro a destra del lavandino

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come vuotare un contenitore nel lavandino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al lavandino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. sollevare il contenitore con due mani

. appoggiare l’orlo del contenitore al bordo del lavandino

. inclinare il contenitore e rovesciare tutta l’acqua lentamente, per evitare schizzi

. sollevare il contenitore dal lavandino e posizionalo sul panno o sul guanto per asciugarne il fondo

. spostare il contenitore dal panno o dal guanto

. se il lato del contenitore ha delle gocce all’esterno, asciugarle col panno o col guanto

. appendere il panno al gancio, per farlo asciugare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per vuotare un contenitore al lavandino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: il nome del contenitore, lavandino, rubinetto, panno, ecc.

Punti di interesse: usare il panno per aprire il rubinetto se abbiamo le mani bagnate, asciugare il fondo e l’esterno del contenitore

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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Vita pratica Montessori: riempire un contenitore al lavandino

Nome dell’esercizio in inglese: fill a container to the sink

Area: esercizi preliminari, travasi

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un contenitore vuoto, un lavandino con accanto un piano d’appoggio, un panno piccolo per usare il miscelatore (se abbiamo le mani bagnate) e un panno o un guanto di spugna per asciugare il contenitore                                                           

Presentazione

1. Preparazione diretta

. portare il contenitore al lavandino, appoggiandolo sul piano di lavoro

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire un contenitore al lavandino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al lavandino

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettere il contenitore nel lavandino, direttamente sotto al rubinetto

. tenere fermo il contenitore con la mano sinistra

. con la mano destra aprire il rubinetto dell’acqua fredda (se le mani sono bagnate, usare il panno piccolo)

. sollevare il contenitore dal lavandino e posizionalo sul panno o sul guanto per asciugarne il fondo

. spostare il contenitore dal panno o dal guanto

. se il lato del contenitore ha delle gocce all’esterno, asciugarle col panno o col guanto

. appendere il panno al gancio, per farlo asciugare

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riempire un contenitore al lavandino

Obiettivi indiretti: raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri, stabilire una relazione di fiducia tra bambino e adulto

Nomenclatura: il nome del contenitore, lavandino, rubinetto, panno, ecc.

Punti di interesse: usare il panno per aprire il rubinetto se abbiamo le mani bagnate, asciugare il fondo e l’esterno del contenitore

Controllo dell’errore: il bambino non è in grado di portare a termine l’esercizio, il bambino non è in grado di eseguire correttamente l’esercizio

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Vita pratica Montessori: riempire, trasportare, svuotare una brocca

Nome dell’esercizio in inglese: filling a jug, carrying a jug, emptying a jug (a pitcher)

Area: esercizi preliminari, presa a C delle dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una brocca a misura di bambino su di uno scaffale, un lavandino con rubinetto a misura di bambino affiancato ad un piano di lavoro, un panno sul piano di lavoro accanto al lavandino, un tavolo

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come riempire, trasportare e svuotare una brocca”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti – Trasportare la brocca vuota

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come trasportare una brocca vuota”

 . con due mani su entrambi i lati della brocca sollevarla leggermente

. posarla nuovamente sul piano in modo che sia vicina a noi, con l’impugnatura rivolta verso destra e il beccuccio verso sinistra

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare l’impugnatura con la mano destra utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare la brocca

. mettere la mano sinistra sotto alla brocca per sostenerla

. tenere la brocca vicina al corpo e camminare fino al lavandino

. posare la brocca nel lavandino, sotto al rubinetto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – Riempire

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come riempire una brocca”

. assicurarsi che la brocca sia sotto al rubinetto

. tenere ferma la brocca con la mano sinistra e aprire l’acqua con la mano destra

. quando l’acqua ha raggiunto un livello appropriato, cioè la brocca è riempita per circa due terzi, chiudere il rubinetto

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare l’impugnatura con la mano destra utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare la brocca

. mettere la mano sinistra sotto alla brocca per sostenerla

. posare la brocca sul panno e asciugare l’acqua sul fondo della brocca

. spostare la brocca con entrambe le mani sul piano di lavoro

. prendere il panno e asciugare i lati della brocca

. posare il panno

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – Trasportare la brocca piena

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come trasportare una brocca piena”

. mostrare la presa a C delle dita

. afferrare l’impugnatura con la mano destra utilizzando la presa a C delle dita

. sollevare la brocca

. mettere la mano sinistra sotto alla brocca per sostenerla

. camminando lentamente portare la brocca al tavolo

. posarla sul tavolo

. con due mani su entrambi i lati della brocca sollevala leggermente e portarla verso di sé in modo che l’impugnatura sia rivolta verso destra e il beccuccio verso sinistra

. afferrare l’impugnatura con la mano destra

. sollevare la brocca in modo che la mano sinistra possa sostenere la parte inferiore della brocca

. camminando lentamente riportare la brocca al lavandino

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – Svuotare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come svuotare una brocca”

. tenendo la brocca sul bordo del lavandino, versare lentamente l’acqua

. sollevare la brocca e posizionarla sul panno per raccogliere l’acqua che potrebbe essere scivolata lungo il beccuccio

. asciugare l’esterno della brocca col panno

. prendere la brocca (mano destra sull’impugnatura, mano sinistra a sostenere il fondo della brocca)

. tornare con la brocca allo scaffale

. posare la brocca sullo scaffale

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per riempire, trasportare e svuotare una brocca

Obiettivi indiretti: destrezza e coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: brocca, impugnatura, destra, sinistra, sollevare, lentamente, ecc.

Punti di interesse: l’invito a riempire, trasportare e svuotare una brocca. Il suono dell’acqua che entra nella brocca. Non riempire eccessivamente la brocca

Controllo dell’errore: la brocca cade a terra, si rovescia dell’acqua sul pavimento, si produce rumore posando la brocca   

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Vita pratica Montessori: trasportare un secchio

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a bucket

Area: esercizi preliminari, presa a C della mano

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un secchio a misura di bambino riempito a metà d’acqua, posto su di un tavolo 

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare un secchio d’acqua”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al tavolo

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. mettersi davanti al secchio

. piegare le ginocchia e, con una mano su ciascun lato del secchio, portarlo lentamente verso di sé

. appoggiare delicatamente il secchio sul pavimento

. mostrare la presa a C della mano

. sollevare il manico del secchio in verticale con due mani

. afferrare il manico con la mano destra utilizzando la presa a C della mano

. raddrizzare le ginocchia e consentire al braccio che trasporta il secchio di pendere verso il basso senza che il secchio tocchi terra

. trasportare il secchio nel luogo scelto

. piegare le ginocchia e posare con cura il secchio sul pavimento

. appoggiare il manico contro il lato del secchio

. ripetere la procedura per riportare il secchio al suo posto

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare un secchio d’acqua

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, stimolare lo sviluppo della volontà, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: secchio, manico, ginocchia, sollevare, ecc.

Punti di interesse: non rovesciare il contenuto del secchio, non fare rumore

Controllo dell’errore: il secchio cade a terra, si rovescia dell’acqua

   

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Vita pratica Montessori: trasportare un vassoio o un cestino

Nome dell’esercizio in inglese: carrying a tray, carrying a basket

Area: esercizi preliminari, pinza a cinque dita, presa a C delle dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: un vassoio o un cestino

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare un vassoio” oppure “Ti mostro come trasportare un cestino”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

2. Analisi dei movimenti

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

. piegarsi verso l’oggetto da trasportare

. prendere in mano l’oggetto:

. se si tratta di un cestino, con una mano ognuna delle impugnature, utilizzando la pinza a cinque dita

. se si tratta di un vassoio con entrambe le mani, una su ciascun lato del vassoio stesso, utilizzando la pinza a cinque dita col pollice in alto e le altre dita distese sotto

. se il vassoio ha i fori per le dita, utilizzando la pinza a cinque dita con le quattro dita piegate infilate nel foro (palmo verso l’alto) e il pollice sul vassoio

. portare con attenzione l’oggetto verso di sé

. sollevare l’oggetto (assicurandosi che non urti gli oggetti intorno, specialmente se si trova su uno scaffale

. portare l’oggetto verso il corpo in modo che le braccia siano piegate con un angolo di 90 gradi e che i gomiti siano vicino al corpo

. camminare tenendo l’oggetto, quindi riportarlo al suo posto

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per trasportare un vassoio o un cestino in modo autonomo

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia), eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: cestino, vassoio, gomiti, scaffale, ecc.

Punti di interesse: il tipo di presa. Mantenere il cestino o il vassoio orizzontali.

Controllo dell’errore: non lasciar cadere il vassoio o il cestino. Non far cadere o rovesciare il contenuto. Non urtare contro qualcosa o qualcuno. Se il vassoio o il cestino non vengono tenuti vicino al corpo, possono inclinarsi e rovesciarsi.

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Sedersi al tavolo e alzarsi

Nome dell’esercizio in inglese: sitting at the table

Area: esercizi preliminari, grazia e cortesia, pinza a cinque dita

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: una sedia e un tavolo a misura di bambino    

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come sederti al tavolo e alzarti”

. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

. accompagnare il bambino al tavolo

2. Analisi dei movimenti – sedersi

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come sederti al tavolo”

. mettersi in piedi dietro alla sedia

. mostrare la pinza a cinque dita

. utilizzando tale presa porre le mani ai due lati dello schienale

. sollevare leggermente le gambe posteriori ed estrarre la sedia. Dovrebbero esserci circa 15 cm tra il bordo del tavolo e il bordo della sedia.

. mettersi a un lato sedia

. sedersi lateralmente sulla sedia

. ruotare sul sedere fino a trovarsi di fronte al tavolo, con le gambe sotto di esso

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – alzarsi

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come alzarti dal tavolo”

. ruotare sul sedere fino a mettersi seduti lateralmente sulla sedia

. alzarsi dalla sedia

. mettersi dietro alla sedia e afferrare lo schienale della sedia con entrambe le mani, usando la pinza a cinque dita

. sollevare leggermente la sedia, e avvicinarla al tavolo fino a quando lo schienale non si troverà a circa 3 cm dal bordo del tavolo

. appoggiare le gambe posteriori della sedia al pavimento e poi le anteriori, senza fare rumore

. dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. ringraziare il bambino per il suo lavoro

. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per sedersi a un tavolo ed alzarsi in modo appropriato, facendo meno rumore possibile

Obiettivi indiretti: sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, stimolare lo sviluppo della volontà, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente, favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale

Nomenclatura: le parti del corpo interessate e le posizioni

Punti di interesse: mettersi prima seduti lateralmente e poi girarsi verso il tavolo

Controllo dell’errore: rumore della sedia sul pavimento, la sedia cade, la sedia graffia il pavimento 

Note: l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Vita pratica Montessori: srotolare, arrotolare e trasportare un tappeto

Nome dell’esercizio in inglese: unrolling a mat, rolling a mat, carrying a mat (a rug)

Area: esercizi preliminari, rotazione del polso, presa a C di entrambe le mani

Età: dai 2 anni e mezzo

Materiale: tappeto, porta-tappeti, spazio libero sul pavimento     

Presentazione

1. Preparazione diretta

. invitare il bambino a iniziare il ciclo di lavoro in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro come trasportare, srotolare e arrotolare un tappeto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. andare al porta-tappeti

2. Analisi dei movimenti – trasportare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come trasportare, un tappeto”
. mostrare la presa a C della mano tenute in verticale col pollice verso l’alto
. usando la presa a C mettere una mano verso il fondo e una verso l’estremità superiore del rotolo, assicurandosi di tenere fermo il lembo di apertura
. rimuovere il tappeto dal porta-tappeti sollevandolo verticalmente
. trasportare il tappeto continuando a tenerlo in verticale: se è leggero continuando a tenerlo con le due mani a C, se è pesante avvolgendo la parte superiore nell’incavo del gomito col braccio piegato e l’estremità inferiore tenuta col palmo della mano
. il rotolo deve stare al centro del corpo
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – srotolare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come srotolare un tappeto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. trasportare un tappeto in un luogo non occupato da cose o persone
. appoggiare il tappeto sul pavimento, in verticale di fronte a sé, con il lembo di apertura rivolto verso sinistra
. inginocchiarsi sul pavimento e mettere il rotolo in orizzontale, col lembo di apertura davanti a noi
. appoggiare la mano destra sul rotolo e la mano sinistra sul bordo iniziale del tappeto
. srotolare il tappeto verso destra con la mano destra, mentre la sinistra continua a tenere il bordo
. dopo che il tappeto è completamente steso, camminare attorno al tappeto per assicurarsi che non blocchi un percorso o disturbi gli altri
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

2. Analisi dei movimenti – arrotolare

. ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione: “Ti mostro come arrotolare un tappeto”
. il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo
. inginocchiarsi a un’estremità del tappeto
. mostrare la presa a C della mano con le mani in orizzontale e i palmi rivolti verso il basso
. prendere il bordo tra le mani e piegarlo verso il tappeto, con attenzione
. iniziare ad arrotolare, con entrambe le mani, accertandosi che i bordi ai lati del tappeto siano allineati
. alzarsi in piedi
. ripetere la presentazione una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino
. se durante la presentazione il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

3. Conclusione

. riportare il tappeto al porta-tappeto
. ringraziare il bambino per il suo lavoro
. congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti: isolare le abilità necessarie per srotolare, arrotolare e trasportare un tappeto

Obiettivi indiretti: preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente sviluppare la capacità di concentrazione coordinazione e controllo motorio, destrezza e coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri

Nomenclatura: arrotolare, srotolare, verticale, orizzontale, bordo, ecc.

Punti di interesse: la rotazione del polso. L’invito a trasportare, srotolare, arrotolare un tappeto. I tappeti e il loro colore. I bordi del tappeto. Estrarre il tappeto dal contenitore con due mani senza che si srotoli

Controllo dell’errore: il tappeto si srotola nel rimetterlo nel porta-tappeti.  Il tappeto è arrotolato in modo disordinato

Variazioni ed estensioni: arrotolare i tovaglioli, arrotolare i calzini, arrotolare le tovagliette

Note

. i tappeti servono per le attività che non possono essere svolte al tavolo
. se qualcosa può essere fatto sul tavolo e c’è spazio, dovrebbe essere fatto lì
. il tappeto deve essere trattato come un tavolo: non camminarci sopra, sedervisi sopra, saltarci sopra ecc.
. l’ideale sarebbe dare ogni presentazione separatamente

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Album di vita pratica Montessori

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Sezioni del manuale

  1. Introduzione
  2. Tipi di presa della mano
  3. Elenco degli esercizi e delle attività di vita pratica (scorri la pagina e clicca per leggere i singoli articoli già pubblicati)
  4. Do it yourself: costruire i materiali necessari per le attività di vita pratica (scorri la pagina e clicca per leggere i singoli articoli già pubblicati)
  5. Appendice: la teoria alla base delle attività di vita pratica (scorri la pagina e clicca per leggere i singoli articoli già pubblicati)
  6. Bibliografia (scorri la pagina )

Elenco degli esercizi e delle attività di vita pratica

1. Movimenti elementari ed esercizi preliminari

Arrotolare e srotolare

  • Srotolare, arrotolare e trasportare un tappeto
  • Arrotolare un tovagliolo
  • Tovagliolo e portatovagliolo
  • Tirare l’argilla col mattarello

Muoversi nello spazio

  • Stare in piedi 
  • Camminare intorno a un tappeto         
  • Sedersi e alzarsi dal pavimento                    
  • Sedersi e alzarsi dalla sedia  
  • Sedersi al tavolo e alzarsi              

Trasportare

  • Trasportare una sedia      
  • Trasportare un tavolo             
  • Trasportare un vassoio o un cestino 
  • Trasportare un secchio
  • Riempire, trasportare, svuotare una brocca   
  • Trasportare un bicchiere d’acqua      
  • Trasportare le forbici e altri oggetti appuntiti     
  • Trasportare una pila di panni piegati     
  • Passarsi una campanella di mano in mano     

Maneggiare i libri

  • Prendere un libro dallo scaffale      
  • Mettere un libro sullo scaffale     
  • Aprire e chiudere un libro     
  • Girare le pagine di un libro                 

Al lavandino

  • Riempire un contenitore al lavandino     
  • Vuotare un contenitore nel lavandino     

Trasferire e travasare

  • Trasferimento di oggetti   
  • Trasferimento di uova        
  • Trasferimento di monetine      
  • Mettere le monetine nel salvadanaio
  • Trasferimento di spilli da un puntaspilli ad un altro   
  • Trasferimento di spilli da una ciotola a uno spargizucchero
  • Trasferimento di sostanze secche da brocca a brocca
  • Trasferimento di sostanze secche da brocca a ciotola                
  • Trasferimento di sostanze secche da brocca a caraffa   
  • Trasferimento di sostanze secche con l’imbuto        
  • Trasferimento di sostanze secche col cucchiaio   
  • Trasferimento di oggetti col colino
  • Travasi di liquidi da brocca a brocca    
  • Travasi di liquidi da brocca a bicchiere    
  • Travasi di liquidi da brocca a caraffa    
  • Travasi di liquidi con l’imbuto       
  • Versare liquidi fino al segno      
  • Riempire bicchieri a livelli diversi      
  • Riempire bicchieri identici allo stesso livello    
  • Riempire bicchieri diversi allo stesso livello  
  • Prelevare acqua da un secchio   
  • Riempire piccoli flaconi di plastica      
  • Teiera e tazzina    
  • Travasi con la siringa per ungere la carne
  • Travasi con la siringa        
  • Travasi col contagocce      
  • Trasferimento di acqua su un portasapone a ventose col contagocce      
  • La ruota dei colori      
  • Travasi con la spugna   
  • Travasi con la spugna fino al segno      
  • Strizzare le spugnette con lo spremiaglio
  • Travasi con un panno        

Usare le pinze

  • Mollette da bucato sul bordo di un cestino      
  • Punzonatrice per carta   
  • Pinze e pompon   
  • Pinze e noci        
  • Pinze e biglie      
  • Trasferire semi o perline con la pinzetta per sopracciglia  
  • Raggruppamento di oggetti con le pinze      
  • Usare le pinze per lumache      
  • Bacchette cinesi      
  • Pinza per polpette      
  • Usare la graffettatrice       

Tendere e tirare

  • Arricciare i nastri   
  • Usare un elastico per fermare un foglio arrotolato     
  • Geopiano               
  • Sfilacciare un tessuto    

Piegare

  • Piegare un tovagliolo di carta   
  • Piegare gli asciugamani      
  • Piegare la stoffa
  • Imbustare una lettera        
  • Piegare un grembiule      
  • Piegare un guanto da spolvero       

Aprire e chiudere

  • Aprire una porta
  • Chiudere una porta     
  • Aprire e chiudere una finestra       
  • Aprire e chiudere un cassetto
  • Prelevare e reinserire i cassetti dei cofanetti       
  • Aprire e chiudere bottiglie 
  • Aprire e chiudere bottiglie con tappi di diverso tipo    
  • Aprire e chiudere vasetti con coperchio a vite  
  • Aprire e chiudere scatole diverse 
  • Aprire e chiudere contenitori vari   
  • Usare una pattumiera a pedale      
  • Apriscatole      
  • Montare e smontare una torcia elettrica      

Premere

  • Accendere e spegnere la luce   
  • Gioco dei chiodini      
  • Arance e chiodi di garofano
  • Spezzare gli spaghetti      
  • Punteggiare la carta      
  • Carteggiare      
  • Usare una graffetta      
  • Setacciare la farina   

Battere

  • Mortaio e pestello: macinare gusci d’uovo 
  • Mortaio e pestello: macinare le spezie    
  • Sgusciare le noci col martello      
  • Usare il martello    

Avvitare

  • Girare oggetti con la schiumarola 
  • Spremere le arance      
  • Viti e bulloni ad alette      
  • Viti e bulloni 
  • Blocco per viti e bulloni      
  • Chiavi e lucchetti  
  • Usare lo schiaccianoci a vite      
  • Macinapepe  
  • Usare il cacciavite   
  • Avvitare e svitare con cacciavite diversi      
  • Temperare una matita col temperino

         Accendere e spegnere

  • Spegnere una candela      
  • Accendere un fiammifero    

Tagliare

  • Usare le forbici        
  • Tagliare sulle linee   
  • Tagliare un filo       
  • Tagliare la pasta da modellare      
  • Usare il tagliacarte      

Affettare

  • Affettare frutta e verdura      
  • Affettare le uova sode      

Sgranare e sbucciare

  • Sgranare senza utensili        
  • Sbucciare un mandarino   
  • Sbucciare una banana   
  • Sbucciare le uova sode      
  • Sbucciare le arachidi      
  • Sbucciare col pelapatate      

Grattugiare

  • Sale colorato      
  • Grattugiare il sapone      
  • Grattugiare il pane      
  • Grattugiare le carote      

Ruotare

  • Frusta da cucina
  • Temperare una matita col temperamatite a manovella      
  • Frullino a manovella      
  • Montare gli albumi    
  • Trapano manuale a ingranaggi  
  • Arrotolare e srotolare il filo      

Spalmare

  • Spalmare   
  • Misurazione di sostanze secche   

Incollare e scollare

  • Collage con forme di carta preincollata      
  • Scollare un francobollo      
  • Incollare con la colla stick
  • Incollare con la spugna incollante
  • Incollare con colla e pennello
  • Incollare materiali diversi dalla carta   

Tracciare

  • Usare il righello per tracciare linee      
  • Ricalcare un disegno    

Infilare

  • Ganci da tenda 
  • Spiedini di frutta    
  • Infilare le perle      
  • Braccialetti con scovolini      
  • Braccialetti e collane di perle      
  • Orecchini con perno      
  • Infilare un ago      
  • Tessere   

Intrecciare

  • Fare una cordicella
  • Tavoletta dell’intreccio        

Annodare

  • Fare un nodo      
  • Rilegare un libretto
  • Fare il nodo al filo per cucire      
  • Nodo a bocca di lupo       
  • Fare un fiocco      

Cucire

  • Carte da cucire   
  • Cucire con- ago e filo      
  • Cucire un bottone
  • Telaio da ricamo          

2. Prendersi cura dell’ambiente: al chiuso

Organizzare

  • Il ciclo di lavoro      
  • Dipingere al cavalletto      
  • Cambiare il rotolo di carta igienica        
  • Appaiamento di oggetti   
  • Raggruppamento di oggetti  
  • Suddividere le posate      
  • Apparecchiare la tavola      

Spolverare

  • Spolverare col guanto da polvere  
  • Spolverare col piumino    
  • Spolverare con un panno  
  • Spolverare oggetti col pennello       

Spazzolare

  • Spazzolare un tappeto  
  • Spazzolare le patate  

Spazzare

  • Usare scopino e paletta    
  • Spazzare il pavimento con scopa e paletta  
  • Spazzare la moquette o un grande tappeto con una scopa a spinta
  • Raccogliere i chiodi col magnete 

Lucidare

  • Lucidare il vetro  
  • Pulire i vetri delle finestre o grandi specchi
  • Lucidare il metallo   
  • Lucidare le monetine
  • Lucidare il legno    

Lavare

  • Lavare un pennello      
  • Lavare un sasso   
  • Lavare e lucidare le conchiglie
  • Lavare una bambola 
  • Lavare i piatti   
  • Lavare il pavimento      
  • Asciugare una pozza d’acqua 
  • Lavare una lavagna      
  • Lavare un vassoio      
  • Lavare un tavolo      

Curare le piante

  • Spolverare una pianta
  • Lucidare le foglie      
  • Innaffiare le piante    
  • Cura delle piante d’appartamento 
  • Raccogliere i fiori in giardino
  • Fare composizioni floreali   
  • Cambiare l’acqua ai fiori      

Curare gli animali domestici

  • Dar da mangiare ai pesci  

3. Prendersi cura dell’ambiente: all’aperto

  • Cura delle piante da giardino
  • Spazzare le foglie   
  • Raccogliere rifiuti in giardino   
  • Rastrellare le foglie      
  • Semina in vaso
  • Semina nel terreno       
  • Spalare la neve  
  • Lavare i giocattoli in giardino      

4. Prendersi cura di se stessi

   Igiene       

  • Lavarsi le mani   
  • Lavarsi il viso      
  • Lavarsi i denti     
  • Pettinare e spazzolare i capelli  
  • Starnutire      
  • Tossire      
  • Soffiarsi il naso  

                   Abbigliamento

  • Lavare le scarpe
  • Lucidare le scarpe  
  • Piegare i vestiti   
  • Fare la valigia      
  • Appaiare e arrotolare i calzini 
  • Spazzolare i vestiti   
  • Fare il bucato   
  • Stirare 

                   Vestirsi e spogliarsi

  • Indossare il cappotto      
  • Togliersi il cappotto   
  • Appendere il cappotto  
  • Appendere abiti a una gruccia  
  • Indossare scarpe e stivali da pioggia      
  • Indossare i pantaloni      
  • Telaio delle allacciature: chiusure a strappo (velcro) 
  • Telaio delle allacciature: bottoni automatici    
  • Telaio delle allacciature: bottoni grandi   
  • Telaio delle allacciature: bottoni piccoli    
  • Telaio delle allacciature: cerniera  
  • Telaio delle allacciature: ganci e occhielli   
  • Telaio delle allacciature: cinturini  
  • Telaio delle allacciature: nastri  
  • Telaio delle allacciature: lacci    
  • Telaio delle allacciature: lacci e ganci 
  • Usare una spilla di sicurezza  
  • Telaio delle allacciature: spille di sicurezza    
  • Telaio delle allacciature: bottoni in pelle  

5. Prendersi cura degli altri

  • Servire l’insalata  
  • Servire le uova sode  
  • Popcorn a microonde
  • Preparare una tisana      
  • Preparare e servire uno spuntino      

Do it yourself

  1. Guanto di spugna
  2. Grembiule per bambini
  3. Spolverino per le piante

Appendice

  1. Gli esercizi di vita pratica
  2. La responsabilità dell’adulto
  3. La preparazione dell’ambiente
  4. La presentazione
  5. L’osservazione
  6. I campi di influenza degli esercizi di vita pratica

La ruota dei colori Montessori

Età

dai 3 anni

Materiale

un vassoio contenente:

  • un flacone contagocce riempito con acqua e colorante alimentare rosso,
  • un flacone contagocce riempito con acqua e colorante alimentare blu,
  • un flacone contagocce riempito con acqua e colorante alimentare giallo,
  • la ruota dei colori plastificata,
  • stuzzicadenti o puntine su di un piattino,
  • un piattino vuoto per gli stuzzicadenti o le puntine usati,
  • una spugnetta (circa 5 centimetri),
  • 1 foglio di carta casa priva di decorazioni o carta assorbente bianca,
  • un pennarello per scrivere il proprio nome sulla carta.

Un tavolo e due sedie

Il mio materiale pronto è disponibile per il download e la stampa solo per gli abbonati:

Presentazione

1. Preparazione diretta

  • invitare il bambino in modo breve e stimolante e dare il nome dell’esercizio: “Ti mostro la ruota dei colori”

il bambino è libero di accettare o rifiutare: cercare il consenso del bambino con lo sguardo

accompagnare il bambino allo scaffale dove è conservato il materiale

trasportare il vassoio e posarlo sul tavolo lungo il margine superiore, al centro

sedersi al tavolo (il bambino siede alla nostra sinistra)

allentare i tappi dei tre flaconi contagocce lasciandoli sui rispettivi flaconi, in modo che siano pronti per l’uso

scrivere il proprio nome sul foglio di carta assorbente e metterlo sul tavolo, a sinistra

mettere davanti a noi la ruota dei colori plastificata scelta, con i quattro punti blu in alto

2. Analisi dei movimenti

ripetere il nome dell’esercizio che è argomento della presentazione

prendere il flacone del blu dal vassoio e posarlo a destra della ruota in alto (per evitare rovesciamenti)

prelevare il liquido col contagocce e mettere una goccia di blu sul primo pallino blu della ruota. La punta del contagocce deve essere tenuta molto vicina alla sagoma, ma senza toccarla

ripetere col secondo pallino

far notare che la mano che tiene il contagocce non tocca mai toccare la ruota, per non danneggiare le gocce colorate già spremute

ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

dopo aver completato il lavoro con i punti blu, riavvitare il tappo al flacone e rimetterlo sul vassoio

prendere il flacone del rosso dal vassoio e posarlo a destra della ruota in alto (per evitare rovesciamenti)

prelevare il liquido col contagocce e mettere una goccia di rosso sul primo pallino rosso della ruota. La punta del contagocce deve essere tenuta molto vicina alla sagoma, ma senza toccarla

ripetere col secondo pallino

far notare che la mano che tiene il contagocce non tocca mai toccare la ruota, per non danneggiare le gocce colorate già spremute

ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

dopo aver completato il lavoro con i punti rossi, riavvitare il tappo al flacone e rimetterlo sul vassoio

prendere il flacone del giallo dal vassoio e posarlo a destra della ruota in alto (per evitare rovesciamenti)

prelevare il liquido col contagocce e mettere una goccia di giallo sul primo pallino giallo della ruota. La punta del contagocce deve essere tenuta molto vicina alla sagoma, ma senza toccarla

ripetere col secondo pallino

far notare che la mano che tiene il contagocce non tocca mai toccare la ruota, per non danneggiare le gocce colorate già spremute

ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino

se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

dopo aver completato il lavoro con i punti gialli, riavvitare il tappo al flacone e rimetterlo sul vassoio

dare un breve riassunto verbale dei punti di interesse e del controllo dell’errore

prendere dal vassoio il piattino degli stuzzicadenti e il piattino vuoto, e posizionarli a destra della ruota dei colori

prendere il primo stuzzicadenti per un’estremità, tenerlo in verticale e usarlo per mescolare le gocce di colore sui quattro punti blu in alto, per formare un’unica macchia. Non oltrepassare i confini esterni dei quattro punti per non invadere quelli vicini. Non toccare mai la ruota con la mano

mettere lo stuzzicadenti usato sul secondo piattino

ripetere una o due volte a seconda delle necessità e dell’interesse del bambino, procedendo in senso orario e usando per ogni gruppo uno stuzzicadenti diverso

se il bambino mostra il desiderio di subentrare con gesti, parole o espressioni facciali, permettergli di farlo. Si può anche stimolare il bambino in questo senso, rallentando leggermente le proprie azioni e la loro successione

quando tutti i gruppi di punti sono stati mescolati, rimettere i piattini sul vassoio

prendere il foglio di carta assorbente

posizionare lentamente e con molta cautela il foglio sulla ruota dei colori e premere delicatamente

attendere

quando le macchie di colore sono completamente passate sulla carta assorbente, rimuoverla lentamente

ammirare il proprio lavoro

3. Conclusione

al termine riordinare il materiale usato con l’aiuto del bambino

  • appendere ad asciugare il foglio di carta assorbente
  • con la spugna asciugare eventuali tracce di colore rimaste sulla ruota dei colori e rimetterla sul vassoio
  • andare al lavandino, lavare la spugna e riportarla sul vassoio
  • rifornire il vassoio con un foglio di carta assorbente pulita
  • riportare il vassoio allo scaffale
  • ringraziare il bambino per il suo lavoro
  • congedarsi assicurandosi che abbia pensato a cosa gli piacerebbe fare

Libertà del bambino

dopo la presentazione il bambino è libero di scegliere l’esercizio presentato, decidere quando svolgerlo, ripeterlo tutte le volte che gli è necessario, chiedere la ripetizione della presentazione già fornita e chiedere nuove presentazioni

Obiettivi diretti

isolare le abilità necessarie per usare un contagocce facendo cadere una goccia sola alla volta, esplorare i colori primari, secondari e terziari

Obiettivi indiretti

raffinare i movimenti e stimolare la motricità fine, favorire la destrezza e la coordinazione oculo-manuale, rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura, sviluppare le capacità di coordinazione e controllo motorio, focalizzare l’attenzione del bambino sull’oggetto per stimolare la concentrazione, stimolare la capacità di memorizzare una sequenza, sviluppare il senso di indipendenza e di conseguenza dell’autostima, soddisfare il bisogno di ordine del bambino, preparare un ambiente favorevole al lavoro indipendente

Nomenclatura

contagocce, tettarella, stuzzicadenti, il nome dei colori, ecc.

Punti di interesse

l’acqua colorata che viene risucchiata e soffiata fuori dal contagocce una goccia alla volta, i quattro punti blu in alto, non toccare mai la ruota con la mano quando si usa il contagocce o lo stuzzicadenti, attendere che la carta assorba i colori, assistere alla formazione dei colori secondari e terziari

Controllo dell’errore

il bambino non riesce ad utilizzare il contagocce, preme troppo o troppo poco, non cambia stuzzicadenti o puntine ad ogni mescolamento sporcando i colori

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Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA. Presentazione per bambini del nido e della scuola d’infanzia. La tavoletta può essere realizzata facilmente a casa, disegnando gli elementi su di una bella tovaglietta plastificata o in tessuto. Se scegliamo la tovaglietta in tessuto, possiamo proporla piegata o arrotolata (come un tappeto per le attività). Per la presentazione io ho usato quella in legno prodotta da Montessori 3D di Boboto. E’ una presentazione anche troppo dettagliata, ricordiamo che l’importante è sempre essere sicuri di avere l’attenzione del bambino ed eseguire sempre gli stessi movimenti, con lentezza e accuratamente. Per questo la cosa migliore è provare la presentazione da soli più volte, prima di proporla al bambino.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA – Materiale:
– tavoletta dell’apparecchiatura o tovaglietta in tessuto o plastificata
– un piatto piano (o piattino)
– un piatto fondo (o  tazza con o senza manico)
– posate a seconda del pasto (nella presentazione una forchetta, un cucchiaio, un coltello e un cucchiaino)
– un bicchiere di vetro
– un tovagliolo piegato e stirato, possibilmente in tessuto e per chi lo desidera un anello portatovagliolo
– un contenitore o un vassoio in cui mettere tutte le stoviglie per il trasporto.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA – Presentazione:
– invitiamo il bambino a venire con noi, dicendogli che abbiamo qualcosa da mostrargli
– chiediamo al bambino di prendere il vassoio col materiale per apparecchiare e portarlo al tavolo tenendolo con due mani
– mettiamo uno sgabello alla sinistra del tavolo e diciamo al bambino di posare il vassoio su di esso (alcuni insegnanti preferiscono porre il vassoio direttamente sul tavolo, mettendolo nell’angolo sinistro)
– se abbiamo a disposizione la tavoletta rigida prendiamola  con due mani e mettiamola lungo il margine inferiore del tavolo, al centro (in corrispondenza del posto a sedere)

– se abbiamo a disposizione una tovaglietta in tessuto ripiegata, prendiamola con pollice ed indice della mano destra (per l’angolo in alto a destra della tovaglietta), solleviamola per aprirla e posiamola sul tavolo. Distendiamo la tovaglietta sul tavolo e lisciamola bene. Se abbiamo a disposizione una tovaglietta in tessuto arrotolata, srotoliamola sul tavolo come i bambini hanno imparato a fare col tappeto
– mettiamo il piatto al centro, nell’area disegnata sulla tavoletta
– prendiamo il piatto fondo ( o la tazza) con due mani, per i bordi oppure mettendo la mano destra sul fondo e la sinistra sul bordo sinistro. Se la tazza è munita di manico, mostriamo al bambino come impugnarla: il pollice sul manico in alto, ed indice e medio infilati nel foro
– mettiamo il piatto fondo (o la tazza) sopra al piatto piano
– prendiamo la forchetta con la mano destra
– indichiamo i rebbi della forchetta con la mano sinistra
– mettiamo la forchetta nell’area disegnata sulla tavoletta, a sinistra dei piatti
– l’impugnatura dovrà trovarsi vicina al margine inferiore della tavoletta
– prendiamo il coltello con la mano destra
– indichiamo la lama del coltello con la mano sinistra
– mettiamo il coltello nell’area disegnata sulla tavoletta a destra dei piatti, col manico verso il basso e il bordo tagliente della lama rivolto verso i piatti
– prendiamo il cucchiaio con la mano destra
– indichiamo il manico del coltello e poi la parte concava del cucchiaio con la mano sinistra
– mettiamo il cucchiaio nell’area disegnata, a destra del coltello
– l’impugnatura dovrà trovarsi vicino al margine inferiore della tavoletta
– prendiamo il tovagliolo con la mano destra
– con la mano sinistra indichiamo i bordi del tovagliolo sul tovagliolo e sulla tavoletta
– con la mano sinistra solleviamo la forchetta e con la destra posizioniamo il tovagliolo nell’area disegnata
– con la mano sinistra mettiamo la forchetta sul tovagliolo
– se scegliamo di utilizzare anche l’anello portatovagliolo, mostriamo al bambino come arrotolare il tovagliolo, in modo simile a come sa già fare col tappeto, e infiliamolo nell’anello, quindi mettiamo la forchetta vicino al piatto e il tovagliolo alla sua sinistra
– prendiamo il cucchiaino con la mano destra
– indichiamo con la mano sinistra il manico e la parte concava
– posizioniamo il cucchiaino nell’area disegnata sulla tavoletta, davanti ai piatti
– prendiamo il bicchiere di vetro con due mani, o se preferiamo con la sinistra destra sulla circonferenza e la sinistra sotto
– mettiamo il bicchiere nell’area disegnata sulla tavoletta
– facciamo insieme al bambino un passo indietro per osservare il lavoro ultimato diciamo: “Così abbiamo apparecchiato la tavola”

– rimettiamo il materiale nel contenitore, prendendolo in ordine da sinistra a destra (dal cucchiaio al tovagliolo) e riponendo le stoviglie sul vassoio nello stesso ordine che avevano sulla tavoletta. In ultimo prendiamo il bicchiere e il cucchiaino. Se abbiamo usato l’anello portatovagliolo, mostriamo come togliere il tovagliolo dall’anello, srotolarlo e porlo ben ripiegato sul vassoio. Mettiamo quindi l’anello sul tovagliolo

– se abbiamo utilizzato una tovaglietta in tessuto, ripieghiamola come i bambini hanno già imparato a fare per ripiegare il panno
– dopo aver ripristinato il vassoio o il contenitore, facciamo insieme al bambino un passo indietro per osservare il lavoro ultimato diciamo: “Così abbiamo sparecchiato la tavola”
– chiediamo al bambino di apparecchiare da solo la tavola. Ricordiamo che in questa fase il bambino ha il diritto a tutta la nostra pazienza e a tutto il nostro rispetto, soprattutto per quanto riguarda i tempi
– quando ha terminato l’esercizio chiediamogli di rimettere il contenitore o il vassoio al suo posto sullo scaffale delle attività di vita pratica.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA – Controllo dell’errore:
– le stoviglie non si trovano nell’area disegnata sulla tavoletta
– si percepisce disordine o disarmonia.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA – Punti di interesse:
– percepire la bellezza di tutto il materiale usato per apparecchiare la tavola
– provare appagamento nel vedere l’ordine e l’armonia che il bambino ha creato con le sue mani apparecchiando la tavola
– ricordare dove e come vanno posizionati i vari elementi che si preparano prima di mangiare, ma naturalmente dopo la presentazione non è fondamentale che il bambino segua l’ordine che abbiamo usato noi per porre gli elementi sulla tovaglietta.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA – Scopi:
– permettere al bambino di far fronte in modo indipendente alla preparazione della tavola prima dei pasti
– favorire l’indipendenza del bambino e di conseguenza alimentare la sua autostima
– stimolare la coordinazione occhio-mano
– favorire le capacità di concentrazione
– stimolare nel bambino l’attenzione e l’interesse per chi lo circonda (coscienza sociale)
– favorire l’integrazione del bambino nel gruppo sociale (scuola, famiglia)
– eseguire movimenti finalizzati al raggiungimento di un risultato che è utile per se stessi e per gli altri.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA – Estensioni:
– usare una tavoletta senza disegni e uno schema per l’apparecchiatura stampato per il controllo
– usare una tovaglietta senza disegno
– apparecchiare la tavola anche ad altre persone che mangiano con lui: i membri della famiglia o i compagni di tavolo a scuola
– dare l’incarico ad un gruppo di bambini che hanno già sperimentato questa presentazione, di apparecchiare la tavola per tutti i bambini
– apparecchiare la tavola per pasti diversi: colazione, pranzo, merenda, giorni di festa, ecc…
– aggiungere elementi, ad esempio un piccolo cestino per il pane da porre in alto a sinistra sulla tovaglietta, sale e olio, un vasetto di fiori, un segnaposto ecc…
– chiedere al bambino di lavare e asciugare il tavolo prima di apparecchiare
– dare al bambino uno schema di apparecchiatura stampato su carta, da colorare, per stimolare la memorizzazione della posizione degli elementi che servono ad apparecchiare la tavola per mangiare.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA
Età consigliata
:
– dai 2 anni e mezzo ai 5 anni.

Vita pratica Montessori LA TAVOLETTA DELL’APPARECCHIATURA 

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Montessori da zero a tre anni: avvita/svita

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita. Un’attività di vita pratica Montessori che si focalizza sul movimento del polso e la pratica nell’avvitare e svitare viti e bulloni. Ha lo scopo di coltivare la coordinazione motoria e la precisione del movimento e rientra nell’area dei movimenti elementari.

In questa presentazione ho utilizzato il materiale di Montessori 3D di Boboto, che abbina alle viti e ai bulloni un esercizio di appaiamento per grandezza e colore.

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita
Presentazione (individuale)

Materiale:
– avvita/svita
– tre cestini
– un vassoio
– tavolo o tappeto (se scegliamo il tavolo è comunque necessaria una tovaglia di panno per evitare che gli elementi rotolino via)

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita
Presentazione
:
– invitiamo il bambino ad unirsi a noi nell’esercizio, e se scegliamo di usare il tappeto, chiediamo al bambino di srotolarne uno
– andiamo allo scaffale delle attività di vita pratica e mostriamo l’attività che intendiamo svolgere. Diciamo: “Oggi lavoreremo col blocco delle viti e dei bulloni”
– portiamo il vassoio col materiale al tavolo o al tappeto, tenendolo come sappiamo con due mani
– mettiamo il vassoio in alto
– mettendoci alla destra del bambino o dietro di lui, se pensiamo che abbia bisogno di avere una visione frontale del movimento delle nostre mani (come ad abbracciarlo da dietro)
– prendiamo dal vassoio il materiale e mettiamolo davanti a noi

– facciamo ruotare il materiale su un fianco

– indichiamo gli elementi che compongono il materiale nominandoli: vite, tavoletta, bullone, blocco di legno, verde, blu, giallo, rosso,
– scegliamo una vite col bullone avvitato tra quelle che si trovano nel blocco (meglio la prima a sinistra)
– afferriamo con la mano non dominante la testa della vite utilizzando tre dita (pollice, indice e medio) , e con la mano dominante afferriamo il bullone sempre con le tre dita
– facciamo ruotare il bullone finchè le dita ce lo consentono (circa 180 gradi), poi togliamo le dita, riprendiamo il bullone e continuiamo così fino ad arrivare quasi a toglierlo
– lentamente facciamo il movimento inverso per un breve tratto e diciamo: “Avvito”, poi svitiamo di nuovo e diciamo “Svito”, e ripetiamo qualche volta, infine arriviamo a separare la vite dal bullone (i bulloni si svitano in senso antiorario e si avvitano in senso orario)
– mettiamo il bullone in uno dei tre cestini
– afferriamo la testa della vite con la mano sinistra e con la mano destra sfiliamo la tavoletta e mettiamola in un altro cestino facendo notare che se non teniamo la tavoletta orizzontale sarà molto difficile toglierla
– afferriamo il blocco di legno con la mano sinistra, e con la mano destra utilizzando tre dita (pollice, indice e medio) sfiliamo la vite e mettiamola nel terzo cestino
– ripetiamo la procedura con le altri viti, le altre tavolette e gli altri bulloni

– riprendiamo la nomenclatura estraendo gli elementi dal cestino e mettendoli sul tavolo in questo ordine:

– rimettiamo tutti i bulloni in un cesto, tutte le viti in un altro e tutte le tavolette in un altro
– prendiamo dal cesto la vite verde e inseriamola nel foro più grande, poi prendiamo la tavoletta verde e infiliamola nella vite
– posiamo il blocco sul tavolo
– prendiamo il bullone verde, infiliamo il bullone e facciamolo ruotare come descritto per lo svitamento finchè il bullone non toccherà la tavoletta verde
– ripetiamo la procedura con le altri viti, le altre tavolette e gli altri bulloni

– riponiamo il vassoio nello scaffale.

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita
Linguaggio
:
– vite, bullone, tavoletta, blocco di legno, cestino, vassoio, verde, blu, giallo, rosso, più grande, più piccolo, grande, piccolo, primo, secondo, terzo, quarto
– abbinare, svitare, avvitare, mettere, ruotare in senso orario, ruotare in senso antiorario, scegliere, afferrare
– parlare della forma, del colore e delle qualità tattili delle viti e dei bulloni
– dire a cosa servono le viti e i bulloni, andandoli a cercare negli oggetti presenti nella stanza.

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita
Controllo dell’errore:
– insito nel materiale:  per dimensione e colore esiste una sola possibilità di abbinamento
– insito nel materiale: se il bambino ha rispettato la sequenza non avanzano pezzi sul tappeto.

Età:
– dai 2 anni e mezzo ai 4 anni.

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita
Punti di interesse:
– inserire la tavoletta forata nella vite
– avvitare il bullone alla vite
– svitare il bullone alla vite
– infilare la vite nel blocco di legno
– inserire gli elementi nella giusta sequenza.

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita
Scopi
:
– motricità fine, destrezza e coordinazione occhio-mano
– rinforzare la muscolatura della mano e la capacità di presa delle dita in preparazione alla scrittura
– sviluppare la capacità di concentrazione e coordinazione
– stimolare la capacità di memorizzare una sequenza
– sviluppo del senso di indipendenza e di conseguenza dell’ autostima
– soddisfare il bisogno di ordine del bambino
– imparare ad avvitare e svitare un bullone su una vite
– abbinamento di oggetti in base alla dimensione
– abbinamento di oggetti in base al colore.

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita
Note
:
– coi bambini più piccoli è preferibile usare viti e bulloni senza che essi siano inseriti nel blocco di legno. In questo caso useremo un unico cestino nel quale metteremo 3 viti con bullone delle stesse dimensioni e piuttosto grandi. Quindi metteremo sul tappeto i tre elementi, in colonna o in riga, e procederemo nell’esercizio.
– poi potremo passare a 3 elementi di dimensioni diverse (sempre piuttosto grandi).
– la difficoltà aumenterà usando più viti con bulloni o scegliendo viti con bulloni sempre più piccoli, o inserendo altri elementi come la tavoletta forata che ho mostrato.

Montessori da zero a tre anni: avvita/svita

DIY: realizzare il materiale in proprio non è difficile; se servono tutorial:
– http://mamaguru.com/nuts-and-bolts-board-montessori-diy/
– http://plantingpeas.com/montessori-nuts-and-bolts-activity-2/ (variante in plastica)


Montessori da zero a tre anni: avvita/svita

Parlano dell’argomento:
– Nuts and bolts di Montessorialbum.com
– Opening and closing nuts and bolts di wikisori.org
– Montessori Nuts and Bolts Lesson Activity di MontessoriHelper.com
– Introduction to the exercises of practical life di montessoricommons
– Nuts & bolts di voilamontessori 

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO

Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO per bambini del nido e della scuola d’infanzia. Il mortaio è uno strumento che ci collega con le più antiche tradizioni dei nostri antenati.

E’ la conoscenza del mondo reale che può arricchire la capacità di immaginare e creare dei bambini, per questo è importante incoraggiarli ad esplorare, ad entrare nel mondo delle cose reali e fare scoperte originali che abbiano valore per loro.

Per le presentazioni che seguono ho fotografato il materiale prodotto da Montessori 3D di Boboto.

Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO – Materiale:
– due piccole ciotole identiche:  una vuota e una parzialmente riempita con l’ingrediente da macinare
– mortaio con pestello a misura di bambino
– cucchiaino
– vassoio a misura di bambino
– un pennellino (facoltativo).

Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO – Esercizio:
– invitiamo il bambino e andiamo allo scaffale delle attività di vita pratica
– indichiamo il vassoio che vogliamo usare e diciamo: “Oggi lavoreremo con mortaio e pestello”
– portiamo il materiale al tavolo e diciamo: “Useremo mortaio e pestello per schiacciare questi gusci d’uovo”
– chiediamo: “Metteresti questi gusci nel mortaio?”. Il bambino trasferisce con le mani o col cucchiaio o travasando dal contenitore i gusci nel mortaio
– prendiamo il pestello e diciamo: “Questo è il pestello”, quindi mostriamo brevemente come si usa. Diamo il pestello al bambino, che pesta i gusci con movimenti dall’alto verso il basso e con movimenti circolari


– quando siamo soddisfatti, fermiamoci ad osservare il risultato del suo lavoro
– chiediamo al bambino di trasferire la polverina ottenuta nel secondo contenitore travasandola o usando il cucchiaio


– al termine il bambino può usare il pennello per spolverare il mortaio e il pestello.

Come variante dell’esercizio possiamo usare gusci colorati oppure offrire ai bambini diversi modelli di mortai.

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO
Esercizi di vita pratica con mortaio e pestello

Scopi:
– rafforzare la muscolatura della mano e delle dita
– sviluppare la coordinazione occhio-mano
– stimolare i sensi soprattutto attraverso profumi e suoni
– preparare alla scrittura
– stimolare la coordinazione occhio-mano, la concentrazione, il senso per l’ordine
– sperimentare sequenze di causa-effetto (dall’ingrediente alla polvere)

Linguaggio:
– mortaio, pestello, ciotola, pestare, frantumare, i nomi di semi, foglie, spezie e degli altri ingredienti

Note:
– il materiale deve essere ordinato, attraente, delle dimensioni adatte alla mano del bambino
– i mortai di legno sono adatti solo a materie secche, mentre quelli in pietra o ceramica possono essere usati anche ingredienti umidi
– l’ingrediente frantumato deve avere un utilizzo (in cucina, giardinaggio, arte, ecc…)
– l’impegno che richiede l’uso di mortaio e pestello e gli stimoli sensoriali collegati hanno un effetto calmante sul bambino.

Età:
– dai 2 anni e mezzo ai 5 anni.

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO
Ingredienti che possono essere proposti per l’attività con mortaio e pestello

Spezie e aromi:
– semi di coriandolo
– anice stellato
– chiodi di garofano
– chicchi di caffè
– fiori secchi di lavanda

Vegetali freschi o secchi:
– petali di fiori
– foglie

Ingredienti da cucina secchi:
– cracker
– biscotti
– frutta secca (nocciole, mandorle, anacardi, noci, pinoli…).

Altro:
– gessetti colorati.

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO
Frantumare le spezie

Si tratta di un’attività straordinariamente invitante che coinvolge i sensi, sviluppa la forza della mano, e risponde al bisogno di ordine del bambino.
Rientra nelle attività di vita pratica e offre al bambino l’opportunità di contribuire attivamente alla vita della comunità in cui vive, la sua classe e la sua famiglia.

Lavorare insieme per preparare e servire il cibo può diventare un evento sociale che coinvolge tutti. Il bambino piccolo può avere il compito di preparare uno o due ingredienti triturati nel mortaio.


I bambini potranno divertirsi a sperimentare con le diverse combinazioni di profumo e consistenza.

Possibili utilizzi delle spezie frantumate:
– pot-pourri
– tisane
– polveri colorate per pittura, acquarello, collage
– ingredienti specifici in ricette dolci e salate
– play dough.

Alle spezie da frantumare possiamo abbinare le carte delle nomenclature:

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO
Frantumare i gusci d’uovo

Preparazione:
I gusci d’uovo devono essere puliti, asciutti e privi della membrana interna.

Possibili utilizzo dei gusci frantumati:
– integratore alimentare per gatti (guscio d’uovo)
– mangime per uccelli (guscio d’uovo e semi)
– giardinaggio (il guscio d’uovo cosparso attorno alle piante arricchisce il terreno e scoraggia i parassiti)
– collage
– neve finta per decorazioni.

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO

Possibili utilizzi delle erbe fresche, fiori e foglie frantumati:
– tisane
– play dough
– polveri coloranti
– collage
– condimenti.

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO

Possibili utilizzi di cracker, fette biscottate, biscotti frantumati:
–  pezzetti di frutta fresca sullo stuzzicadenti rivestiti di biscotto secco
– cheese cake varie
– al posto della farina per spolverare le tortiere dopo averle imburrate
– salame al cioccolato.

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Vita pratica Montessori ESERCIZI CON MORTAIO E PESTELLO

Possibile utilizzo di semi frantumati:
– condimenti per primi e insalate
– pot pourri
– play dough.

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Possibili utilizzo della frutta fresca frantumata:
– cheese cake
– polpa di frutta fresca per yogurt.

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Possibili utilizzi del gesso colorato frantumato:
– polveri colorate per pittura e acquarello per carta e asfalto.

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Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio con indicazioni e lezione di presentazione.

Fare una treccia richiede capacità di pianificare i movimenti, controllo motorio, competenze motorie e visive e la coordinazione occhio-mano. La tavoletta dell’intreccio rende questo compito impegnativo più facile da imparare e divertente da praticare.

Si tratta di una tavoletta di legno cui sono fissate, lungo il margine superiore, tre cordicelle di tre colori diversi. A seconda del produttore ogni nastro può terminare con un nodo oppure con un numero (1, 2, 3).  Tradizionalmente i colori usati per le tre cordicelle sono rosso, giallo e blu. Ecco alcuni esempi:

E’ un materiale che può essere facilmente realizzato anche in proprio. Questi alcuni esempi trovati in rete:

insomma la soluzione più economica e funzionale è incastrare tre cordicelle in un portablocco a molletta:

o fissare tre mollette a un vassoio rettangolare (il mio è di IKEA), come ho fatto io:

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Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Presentazione

Materiali:
– tavoletta dell’intreccio.

Presentazione:
– portiamo la tavoletta dell’intreccio al tavolo, con le cordicelle intrecciate e fermate da una molletta

– togliamo la molletta e mettiamola sul tavolo, a parte

– cominciando dal basso, afferriamo la cordicella centrale con pollice ed indice della mano destra e solleviamola lentamente
– indichiamo con l’indice della mano sinistra in percorso che faremo compiere alla cordicella tenuta con la mano destra

– spostiamo la cordicella a destra o a sinistra (a seconda della direzione che avete indicato prima)

– facciamo passare la cordicella sopra all’altra cordicella e lasciamola
– afferriamo la cordicella centrale con pollice e indice della mano destra e solleviamola delicatamente

– indichiamo con l’indice della mano sinistra in percorso che faremo compiere alla cordicella tenuta con la mano destra
– spostiamo la cordicella a destra o a sinistra (a seconda della direzione che avete indicato prima)
– facciamo passare la cordicella sopra all’altra cordicella e lasciamola

– proseguiamo così per sciogliere completamente la treccia. Al termine diciamo: “Abbiamo sciolto la treccia”

– cominciando dall’alto, separiamo le tre cordicelle con pollice e indice della mano dominante
– mettiamo due cordicelle a sinistra della tavoletta e una a destra
– indichiamo la sinistra e diciamo: “Due cordicelle”

– indichiamo la prima delle cordicelle a sinistra e diciamo: “Prima cordicella”

– afferriamo la cordicella indicata con pollice e indice della mano sinistra

– solleviamo la cordicella e portiamola verso destra, davanti alla cordicella di destra

– indichiamo le cordicelle di destra e diciamo: “Due cordicelle”

– indichiamo la cordicella più a destra e diciamo: “Prima cordicella”
– solleviamo la cordicella indicata con pollice ed indice della mano destra
– solleviamo la cordicella e portiamola verso sinistra, davanti alla cordicella di sinistra

– continuiamo l’intreccio ripetendo la sequenza per tutta la lunghezza delle cordicelle
– fermiamo la treccia con la molletta

– al termine diciamo: “La treccia è completa”, oppure “Le cordicelle sono intrecciate”
– riponiamo la tavoletta dell’intreccio nel suo ripiano sullo scaffale delle attività di vita pratica.

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Controllo dell’errore
:
– le cordicelle non risultano intrecciate
– l’aspetto cromatico della treccia non è armonioso.

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Età
:
– 4 anni

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Scopi
:
– sviluppo della coordinazione occhio-mano
– imparare a fare le trecce
– controllo della motricità fine in preparazione all’uso degli strumenti di scrittura.

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Varianti
:
– intrecciare dei nastri al posto delle cordicelle
– intrecciare i capelli di qualcuno o di una bambola.

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Presentazione 2

Con le cordicelle numerate

Materiali:
– tavoletta dell’intreccio con le cordicelle numerate. Per questa presentazione ho usato la tavoletta prodotta da Montessori 3D di Boboto.

Presentazione:
– portiamo la tavoletta dell’intreccio al tavolo

– mettiamo le cordicelle 1 e 3 a sinistra della tavoletta e la cordicella 2 a destra
– afferriamo la cordicella 1 con pollice e indice della mano sinistra
– solleviamo la cordicella 1 e portiamola verso il centro, davanti alla cordicella 2


– solleviamo la cordicella 2 con pollice ed indice della mano destra
– solleviamo la cordicella e portiamola verso sinistra, davanti alla cordicella 3

– solleviamo la cordicella 3 con pollice e indice della mano sinistra
– solleviamo la cordicella 3 e portiamola verso destra, davanti alla cordicella 1

– proseguiamo l’intreccio sollevando e spostando una dopo l’altra le cordicelle 1, 2 e tre

al termine diciamo: “La treccia è completa”, oppure “Le cordicelle sono intrecciate”

– seguendo il percorso inverso disfiamo la treccia
– riponiamo la tavoletta dell’intreccio nel suo ripiano sullo scaffale delle attività di vita pratica.

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Controllo dell’errore
:
– le cordicelle non risultano intrecciate

Età:
– dai quattro anni.

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Scopi
:
– sviluppo della coordinazione occhio-mano
– sviluppo delle abilità prensili
– imparare a fare le trecce
– controllo della motricità fine in preparazione all’uso degli strumenti di scrittura.

Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio
Varianti
:
– intrecciare dei nastri al posto delle cordicelle
– intrecciare i capelli di qualcuno o di una bambola.

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Attività di vita pratica Montessori – la tavoletta dell’intreccio

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Guida didattica Montessori da 0 a 3 anni

Guida didattica Montessori da 0 a 3 anni: aspetti pedagogici, igiene e sicurezza, arredamento e giocattoli, alimentazione, svezzamento, attività di gioco, artistiche, di vita pratica, primi materiali sensoriali, buone maniere e gentilezza, esercizio del filo (camminare lungo la linea), primo approccio alla matematica, alla lettura, alle scienze, ecc…

“Il bambino è costruttore dell’uomo, e non esiste uomo che non sia stato formato dal bambino che egli era una volta.
Ciò che la madre crea è il neonato, ma è il neonato che produce l’uomo.
Il lavoro dei bambini crea l’umanità stessa: non una razza, una casta, un gruppo sociale, ma l’intera umanità.
L’educazione intesa come aiuto alla vita, che comincia dalla nascita, alimenta una rivoluzione non violenta che unisce tutti per un fine comune e li attrae verso un solo centro. E’ questa la nuovo luminosa speranza dell’umanità. Non ricostruzione, ma aiuto alla costruzione che l’anima umana è chiamata a portare a termine, costruzione intesa come sviluppo di tutte le immense potenzialità di cui il bambino, figlio dell’uomo, è dotato”
Maria Montessori – La mente del bambino

La guida è in fase di completamento, e sarà presto disponibili in formato Album pdf (scaricabile e stampabile) formato Corso (consultabile online) Resta aggiornato visitando le pagine:

ALBUM LAPAPPADOLCE

CORSI LAPAPPADOLCE

 

I contenuti e le presentazioni relative alll’educazione Montessori da 0 a 3 anni verranno via via pubblicati anche sul sito. Gli articoli già pubblicati sono qui:

MONTESSORI da zero a tre anni

 

“Noi crediamo dover fare tutto per il bambino, e, fatto tutto per lui, ci riteniamo i suoi creatori. Vogliamo creare la sua intelligenza, i suoi sentimenti, il suo carattere. Illusione che contrasta anche con le nostre conoscenze ed esperienze sulla vita in genere:  noi non possiamo creare, ma solo aiutare la vita. E aiutare la vita non è mai reprimerla, ma è sempre facilitarne l’espansione o difenderla dai pericoli che possono impoverirla.
Bisogna dunque prima di tutto considerare il bambino; liberarlo dagli innumerevoli ostacoli che incontra nel suo sviluppo, e aiutarlo a vivere.”
Maria Montessori – Manuale di pedagogia scientifica

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Guida didattica Montessori da 0 a 3 anni

Insegnare l’igiene orale – una raccolta di 40 e più idee ed attività sul tema

Insegnare l’igiene orale – una raccolta di 40 e più idee ed attività sul tema: pittura, modellaggio, collage, esperimenti scientifici e molto altro ancora.

Questa è una serie di attività ed idee legate all’insegnamento dell’igiene orale, già pubblicate sul sito, o provenienti dal web:

1. presentazione delle attività legate all’insegnamento dell’igiene orale ai bambini, in chiave montessoriana, qui: 

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2. modello della struttura del dente in cartoncino, con cartellini delle nomenclature, qui: 

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3. un esperimento scientifico per imparare a distinguere tra cibi sani e cibi che possono creare problemi ai denti, qui: 

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4. carte delle nomenclature montessoriane in tre parti sulla struttura del dente, qui: 

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5. una clessidra da costruire coi bambini e tenere in bagno per ricordarsi di lavare sempre i denti almeno al mattino e la sera prima di andare a dormire, e che tiene il conto dei tre minuti di spazzolamento consigliati per una corretta igiene orale

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6. attività adatta anche ai bambini piccoli, che consiste nel dipingere di bianco il dente giallo, utilizzando uno spazzolino da denti; se usate uno spazzolino elettrico è anche più divertente… qui: 

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7. lavare una sagoma plastificata di dente, sporcato con colori a tempera o acquarelli, utilizzando acqua, spazzolino e dentifricio, qui: 

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8. rimuovere il cibo dagli spazi con il filo interdentale, dopo aver costruito il modello in cartoncino e cartoni delle uova, qui: 

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9. il semplicissimo, ma sempre d’effetto, esperimento della mela cariata, qui: 

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10. un libro – spazzolino che riassume tutti i punti fondamentali relativi alla corretta igiene orale, qui: 

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11. lavare un dentone costruito con un fondo di bottiglia di plastica, qui: 

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12. lavare un modello di dentatura realizzata coi bicchierini di plastica, qui: 

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13. modellare un esempio di struttura del dente con il play dough, qui: 

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14. costruire e lavare correttamente un modello di dentatura con apparecchio ortodontico, qui: 

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15. un gioco di dadi per contare i dentini, realizzato col play dough, qui: 

16. il dente triste (giallo) e il dente felice (bianco) con collage rispettivamente di cibi che danneggiano  i denti, e di cibi sani, di http://mamabeefromthehive.blogspot.it/2011/03/dental-health.html

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17. rimuovere il cibo (play dough) dagli spazi interdentali (spazi tra gli incasti dei mattoncini da costruzione) utilizzando il filo interdentale (un filo di lana), di http://mamabeefromthehive.blogspot.it/2011/03/dental-health.html

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18. attività artistica: collage di sorrisi, di http://familythemedays.ca/Themes/Teeth.htm

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19. vario materiale stampabile gratuitamente, anche se in Inglese facilmente utilizzabile, di http://www.colgate.com/app/

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20. una notevole raccolta di giochi interattivi online sul tema dell’igiene orale, di http://www.colgate.com/app/Kids-World/US/Games-And-Activities.cvsp (in Inglese)

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21. Altra versione della pittura bianca su denti gialli, di http://thepreschoolexperiment.blogspot.ca/2012/02/tot-school-dental-health.html

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22. vario materiale stampabile gratuitamente sul tema igiene orale, per semplici attività matematiche, di http://www.makinglearningfun.com/themepages/DentalMathIdeas.htm

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23. gioco stampabile gratuitamente per contare i denti ed abbinarli allo spazzolino giusto, di http://bitsycreations.blogspot.it/2012/01/free-preschool-tooth-counting-game.html

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24. spazzolino di carta. Il manico è dipinto utilizzando uno spazzolino da denti, e la preparazione delle setole è una buona attività con le forbici da proporre anche ai più piccoli, di http://www.preschoolplaybook.com/search/label/dental%20health

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http://thenatureofgrace.blogspot.it/2012/05/homeschool-theme-of-week-dentist-and.html

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26. simpatici personaggi da realizzare con cartoncino colorato, di http://acupcakefortheteacher.blogspot.it/2012/02/sweet-tooth-dental-health.html

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27. materiale stampabile gratuitamente sul tema, di http://printables.atozteacherstuff.com/1385/teeth-printables-for-lets-talk-teeth-unit/

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28. un bel gioco da fare a scuola, meglio se con tanti bambini. Si fotografa il sorriso di ognuno, poi si ritaglia e si applica sulla sagoma di un dente. I bambini devono indovinare a chi appartiene. Di http://www.prekfun.com/THEMES/PREKthemes/A-F/Dental_Hygiene/Dental_Hygiene__Games.htm

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29. labirinti sul tema dell’igiene orale ed altri giochi stampabili gratuitamente di http://www.kidssoup.com/dental_health/dentalhealth_activities.html#freedentalactivities

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30. la bocca dell’ippopotamo, di http://pattiesclassroom.blogspot.it/search/label/Dental%20Health

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31. disegni da colorare sul tema, stampabili gratuitamente, di http://www.apples4theteacher.com/coloring-pages/dental-health/

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32. gioco della fatina dei denti per contare da 1 a 20, stampabile gratuitamente, di http://candokinders.blogspot.it/2012/02/im-back-with-freebie.html

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33. altra versione del dente sano e del dente felice, stampa gratuita dei modelli, via http://storytimewithmissmollie.blogspot.it/2011/04/flannel-friday-teeth.html

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34. simpatico dentino con spazzolino, di http://creativeteaching-kimberly.blogspot.it/2012/01/dental-health-fun.html

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35. gli attrezzi del dentista realizzabili facilmente con scovolini, pannolenci o feltro e un tappo a corona, di http://luckykitty.typepad.com/lucky_kitty/2011/06/junior-hygienist-tool-kit.html

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36. un simpatico dentista, di http://www.flickr.com/photos/pil_mupa/4865291546/in/pool-fingers

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37. attività dentro fuori attorno alla sagoma di un dentino, di http://thekidsplacehomedaycareandpreschool.blogspot.it/2012/03/learning-activity-boxes-last-week-in.html

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38. bocca con denti di marshmallows, di http://www.themotherhuddle.com/marshmallow-teeth/

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39. gioco del tris a forma di dente, di http://mrswilliamsonskinders.blogspot.it/2011/02/toothy-tic-tac-toe.html

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40. altro spazzolino di cartoncino con varie decorazioni, e proposte di canzoncine in Inglese sul tema dell’igiene orale, di http://kiboomukidscrafts.com/dental-health-toothbrush-craft/

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41. dente “colorato” coi batuffoli di cotone bianco, di http://kiboomukidscrafts.com/dental-health-tooth-craft-and-song/

Attività coi bambini piccoli: biscotti bicolore

Cucinare coi bambini i biscotti è sicuramente una delle attività più praticate in tutte le case e in tutte le scuole. Ed è davvero un bene perchè permette di esercitare una vastissima gamma di abilità nel bambino piccolo, oltre a dargli grande soddisfazione. Per le attività montessoriane di vita pratica in cucina puoi continuare a leggere qui.

Come per tutte le attività di questo genere, ma direi soprattutto per cucinare coi bambini , la preparazione dell’ambiente è fondamentale, e tutto deve essere predisposto in modo tale da garantire al bambino anche piccolo la massima autonomia possibile.

Fare i biscotti offre il pretesto per esercitarsi con travasi misurati (nel nostro caso sulla bilancia):

seguire i vari passi di una procedura (qui vedete tutti gli ingredienti misurati e disposti in ordine di utilizzo):

disegnare 🙂 …pensate che la lavagna di sabbia Montessori è nata proprio così:

Per questi biscotti ho pensato di offrire comunque i classici stampini, che però so che presto stancano… in effetti non sono uno strumento particolarmente artistico e creativo. Abbiamo così diviso la pasta in due, e in una abbiamo aggiunto del cacao

 Mentre terminavo la preparazione della pasta scura, la bimba si è dedicata liberamente a tutta una serie di esperimenti con una parte della pasta chiara (compresi, appunto, gli stampini):

poi abbiamo steso le due paste, le abbiamo sovrapposte ed arrotolate, e la bimba ha affettato i rotoli:

mentre faceva un ottimo esercizio col coltello, era molto contenta dei suoi biscotti che uscivano a sorpresa dal rotolo, e non ce n’era uno uguale all’altro:

I disegni poi diventavano ancora più belli appiattendo un po’ i biscotti col mattarello:

Belli e buoni!

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Bicolor cookies. Cooking with children cookies is definitely one of the most popular activities in every home and in every school. And it is really good because it allows you to exercise a wide range of skills in young children, as well as give him great satisfaction. For activities of Montessori practical life in the kitchen can keep reading here.

As with all activities of this kind, but I would say especially for cooking with children, the preparation of the environment is essential, and everything must be arranged so as to ensure the child even small maximum possible autonomy.

Make cookies provides the pretext to practice with decanting and weight measurements:

follow the steps of a procedure (see here all the ingredients measured and arranged in order of use):

🙂 draw … think that the Montessori sand box was born just like that:

For these cookies I thought of offering the classic molds however, But they soon get bored children … in fact
they are not a tool particularly artistic and creative. We have so divided the dough into two, and in one we added the cocoa:

While I finished the preparation of the dark paste, the child has devoted freely to a whole series of experiments with a part of the clear paste (including, precisely, the molds):

Then we stretched the two preparations, we have overlapped and rolled, and the child has sliced the roll:

while doing a good exercise with a knife, she was very glad of her cookies that came surprisingly from the roll, and there was not one equal to another:

The drawings then became even more beautiful flattening a bit biscuits with a rolling pin:

Igiene orale – vita pratica Montessori

Igiene orale – vita pratica Montessori. Nella didattica montessoriana, per esercizi di vita pratica si intendono tutte quelle attività cui il bambino può imparare a dedicarsi, in relazione alla cura dell’ambiente e della propria persona. Per approfondire puoi leggere  esercizi di vita pratica.

Qui vorrei introdurre il grande tema dell’igiene orale, ricordando che i principi che ispirano anche questo genere di attività di vita pratica sono, in sintesi:

– favorire l’indipendenza del bambino attraverso la preparazione dell’ambiente

– favorire la creazione di un “rituale” che garantisca costanza nell’attività

– fornire le corrette informazioni scientifiche sull’anatomia e la fisiologia dei denti, e le nomenclature relative (naturalmente tenendo conto dell’età e del grado di sviluppo del bambino)

– presentare in modo sintetico, chiaro e preciso gli strumenti da utilizzare

– fare in modo che il bambino abbia gli strumenti per essere motivato a lavare i suoi denti

– illustrare in modo chiaro i movimenti da compiere e la procedura da seguire per una corretta igiene dei denti (esattamente come insegniamo a scrivere le lettere dell’alfabeto, o a risolvere un problema di aritmetica)

– fare molte esperienze ludiche, artistiche, sensoriali sul tema, per sviluppare conoscenze e consapevolezza rispetto ai propri movimenti durante il lavaggio dei denti e alla procedura da seguire (sequenza, tempi, strumenti)

Un bambino che sa lavarsi i denti ha certamente una bocca sana, ma è anche un bambino più competente in termini cognitivi, motori e  sensoriali.

La didattica Montessori si basa sull’idea che i bambini imparano meglio quando hanno il controllo non solo su ciò che imparano, ma anche su come lo imparano. Credere nella validità di questo principio crea attorno ai bambini un ambiente che favorisce l’esplorazione e che consente loro di apprendere in una incredibile varietà di modi diversi; è un’esperienza che insegna indipendenza e creatività e che li accompagnerà per tutta la vita.

Anche se i nostri bambini non frequentano una scuola Montessori, è sempre possibile per ognuno di noi utilizzare metodi “montessoriani”, se ne riconosciamo la validità, in questo caso per sviluppare senso di responsabilità verso le proprie abitudini di igiene orale.

Nella mia esperienza di insegnamento, ho potuto constatare come ancora molti bambini non siano seguiti  in famiglia nella loro igiene orale. Ora so che chi arriva a leggere questo blog lo fa per una comunanza di interessi, ed è in questo senso “selezionato”, ma penso anche alle molte insegnanti di nido, materna e primaria che, attraverso l’insegnamento ai bambini, possono raggiungere le famiglie fornendo informazioni corrette e sviluppando competenze e sensibilità rispetto alla cura dei denti, a partire dai dentini da latte.

Consideriamo poi che l’igiene orale è legata anche a fattori culturali, e anche per i bambini italiani, che vogliamo ammetterlo oppure no, la cura dei denti è una conquista relativamente recente: chi ha la mia età ricorda certo amichetti di scuola coi denti cariati, senza che la cosa rappresentasse in fondo un problema per nessuno… oggi è vero, purtroppo si vedono ancora, ma è molto meno accettato ed accettabile, e molto si può fare.

La cura di sé è una parte essenziale della pratica della pedagogia montessoriana, pure in ogni scuola è importante concentrarsi sulla salute dentale e la pulizia dei denti predisponendo la trattazione del tema all’interno della programmazione scolastica:

– al nido d’infanzia

– nella scuola d’infanzia

– nella scuola primaria

e, naturalmente, è sempre possibile aggiungere attività connesse al tema nelle diverse aree di apprendimento: scienze (naturalmente), ma anche matematica, arte e immagine, tecnologia e manualità…

Queste (e tutte le immagini presenti nell’articolo) sono alcune delle mie  proposte sul tema:

La trattazione dell’argomento “igiene orale” mi è stata ispirata dalla collaborazione con Genitori Channel, che ha realizzato questo video-comic sulla corretta igiene dei denti dei bambini (con o senza apparecchio ortodontico):

ed è sostenuta da:

Riassumendo, il video si focalizza su questi consigli fondamentali:
– una buona pulizia e mangiare sano combattono i batteri che rovinano i denti
– spazzolare dal rosa verso il bianco (dalla gengiva ai denti)
– spazzolare per 3 – 5 minuti dopo i pasti
– non assumere bevande zuccherate, specie prima di dormire
– fare le visite periodiche di controllo dal dentista.

E per i bambini che portano l’apparecchio ortodontico:
– spazzolare per 3 minuti con spazzolino specifico
– usare dentifricio al fluoro antibatterico
– usare lo scovolino interdentale tra dente e apparecchio
– usare il filo interdentale tra dente e dente
– sciacquare la bocca con collutorio antibatterico
– mettere la cera specifica sulle parti sporgenti dell’apparecchio.

Non resta che rispondere a qualche domanda che può insorgere quando ci apprestiamo ad insegnare ai bambini  a lavarsi i denti, seguendo questi consigli di base.

A che età si cominciano a lavare i denti dei bambini?

La risposta più corretta è che si dovrebbe iniziare con l’eruzione del primo dentino da latte, con delicatezza naturalmente, e rendendo la cosa un’abitudine giocosa e piacevole. I primi dentini dovrebbero essere puliti tutti i giorni, regolarmente, soprattutto la sera. Si può usare il dito con una piccolissima quantità di dentifricio (grande come un pisello), un batuffolo di cotone umido o una garza e poi, quando i dentini cominciano ad essere una fila, anche un piccolo spazzolino morbido per bambini.

Finchè siamo noi genitori ad occuparci dell’igiene orale del bambino, è importantissimo che svolgiamo questo compito con estrema calma ed avendo cura, ancor più della pulizia dei denti, di sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti dell’igiene orale, e di permettere al bambino di “fare amicizia” con spazzolino e dentifricio.

Pensiamo che la natura ha dato ai nostri figli i denti da latte per i primi cinque anni di vita, perchè possano imparare in pace a lavarsi i denti!

Non imponete mai il lavaggio dei denti con la forza, e se una sera proprio il bambino non vuole, accettatelo;  piuttosto siate sempre fermi nel non dare da bere camomilla o tisane zuccherate, o altre bevande o cibi dolci prima di andare a dormire.

Lasciate sempre che il bambino possa provare ad usare lo spazzolino, se lo desidera; di solito verso i 18 mesi si può iniziare ad insegnare come spazzolarsi i denti con un certo grado di autonomia, come vedremo in seguito. In ogni caso, appena il bambino mostra interesse verso il lavarsi i denti, si dovrebbe lasciarlo provare, mostrandogli come spazzolarli dal basso verso l’alto (dal rosa al bianco).

La raccomandazione resta poi quella di controllare come il bambino si dedica alla sua igiene orale (con delicatezza e discrezione) almeno fino ai sette anni; in seguito avrà sicuramente acquisito tutta l’abilità necessaria per lavare bene i denti.

Consigli montessoriani su come insegnare ai bambini a lavarsi i denti:

– assicuratevi che il bambino possa facilmente arrivare al lavandino, predisponendo un rialzo o uno sgabellino.   Fate in modo che tutto quello che serve sia disposto ordinatamente, ad esempio su un piccolo vassoio o in un cestino, che lui possa facilmente raggiungere. Se lo specchio è per lui troppo lontano, provvedete anche a fornirgli uno specchietto personale. A seconda dell’età del bambino, il vassoio potrà contenere:
. spazzolino
. dentifricio
. clessidra o timer
. bicchiere
. specchietto
. filo interdentale
. collutorio
. scovolini
. cera per apparecchi ortodontici

– spiegate sempre ai bambini cosa state facendo:  questo li aiuterà a capire come fare per svolgere l’attività in autonomia in un secondo momento. Se ad esempio state insegnando come lavarsi i denti, non dimenticare di descrivere ogni azione mentre la svolgete, ad esempio che prendete il tubetto, svitate il tappo del dentifricio, prendete lo spazzolino, ecc…

– permettete al bambino di imitare le vostre azioni. Dopo aver spiegato cosa fare, permettere al bambino di copiare i movimenti. Continuate tranquillamente a ripetere una data azione finchè il bambino imita i vostri movimenti

– parlate sempre in termini positivi sulla pulizia dei denti. I bambini imparano dagli atteggiamenti degli adulti che li circondano. Descrivete sempre gli aspetti positivi delle vostre azioni, e non agite solo come si trattasse di azioni di routine. Ad esempio, dopo aver lavato i denti potrete dire “E’ così bello avere la bocca fresca e profumata!”

– eseguite una data attività trattandola come un’azione unica, anche se composta di più passaggi. Ad esempio, soffiarsi il naso non comprende solo il soffiare il naso in sè, ma include anche gettare il fazzoletto sporco e lavarsi le mani. Se non fate pause tra i tre passaggi, il bambino considererà il soffiarsi il naso come una sequenza di azioni legate tra loro.

– controllate i progressi del vostro bambino con discrezione e senza alcun atteggiamento di critica.

– i bambini che già da molto piccoli hanno imparato a lavarsi i denti, presto desidereranno ricevere informazioni sui loro denti, sapere come si chiamano, come sono fatti, ecc… predisponete per lui molte attività sul tema, e non dimenticate di offrire bei  libretti illustrati su denti e igiene orale

– imparare l’anatomia e la fisiologia dei denti aiuterà i bambini a lavarsi i denti ancora meglio, con maggior consapevolezza; coi bambini più piccoli, per insegnare a lavare bene ogni dentino, possiamo chiamarli ognuno con un nome diverso, ad esempio nomi di animali, e dire: “Adesso laviamo i denti conigli, adesso i denti mucca, ecc…”

Consigli aggiuntivi per bambini da zero a tre anni

Inventate qualsiasi attività che possa fare della spazzolatura dei denti un divertimento, sia quando sarete voi ad occuparvene, sia quando cominceranno a farlo i bambini autonomamente.

Lavatevi i denti insieme al bambino, non perdendo occasione per fare gare a chi fa più schiuma, a chi sputa di più, a chi fa le smorfie più buffe…

Come detto prima, potete dare ad ogni dentino un nome (animali, membri della famiglia o anche nomi di fantasia) che aiutino il bambino a prestare attenzione ad ogni suo dente.

Preparate per i bambini piccoli molte attività divertenti sul tema dei denti e dell’igiene orale: modelli di denti realizzati con materiali riciclati, pitture o simulazioni di pulizia con veri spazzolini da denti, giochi per familiarizzare col filo interdentale, giochi e piccoli esperimenti che agli occhi dei bambini possano creare l’associazione pulito = bello… ho preparato molti esempi del genere, anche per le altre fasce d’età

Valorizzate e premiate sempre i progressi che il bambino compie nella pratica della sua igiene orale.

Scegliete spazzolino, bicchiere, vassoio con cura, in modo che siano oggetti belli ed accattivanti.

Se vi piace la musica, accompagnate il rito del lavaggio dei denti col disco della canzone preferita del bambino: potrà anche fare la funzione di clessidra.

Proponete materiale didattico sui denti e la loro pulizia per imparare piano piano a conoscere i denti (nomenclature, memory, come già detto libri illustrati) e parlate ai bambini dei denti.

Create un rituale, lavando sempre i denti al mattino e dopo la cena, e facendo sempre le stesse cose. Ogni volta che il bambino mostra divertimento per una vostra proposta, ripetetela ad arricchimento del vostro lavarvi i denti insieme.

Se non siete certi dell’efficacia della spazzolatura autonoma del vostro bambino, potete proporgli di guardare i suoi dentini nello specchio, ma soprattutto potete giocare a lavarvi i denti a vicenda: voi li lavate al bambino, e lui a voi. In questo modo non farete sentire che state criticando il suo lavoro, e sarà molto divertente.

Se al mattino avete poco tempo, ricordate che è meglio lavare i denti una volta al giorno (la sera) veramente a fondo, piuttosto che farlo due volte, ma frettolosamente.

Non lasciate i bambini piccoli da soli mentre si lavano i denti, soprattutto per evitare che mangino il dentifricio…

Consigli aggiuntivi per bambini dai tre ai sei anni

Parliamo ai bambini dei denti e dell’importanza dell’igiene orale. I denti ci aiutano a fare che cosa? Chi è  il dentista? Perchè i dentini dei bambini cadono? Cosa succede dopo? Cosa fanno i batteri? Cos’è la placca? Cosa sono le carie? Il cibo che mangiamo può aiutare i nostri denti a mantenersi sani? Quali sono i cibi che fanno bene ai denti? Quali sono i cibi che fanno male?

Usiamo modelli di denti (anche costruiti dei bambini stessi)  per fare pratica con spazzolino e filo interdentale.

Alcuni dentisti consigliano di insegnare ai bambini, in questa fascia di età, a spazzolare i denti col metodo SEI (Sopra – Esterno – Interno): prima si spazzolano i denti sopra, poi la superficie esterna e infine quella interna, cominciando dai molari. Questo perchè le prime carie si possono manifestare proprio sulle superfici di masticazione (superiori) dei dentini. I bambini molto piccoli imparano a spazzolare anche solo le superfici di masticazione, poi , verso i quattro anni aggiungono la spazzolatura delle superfici esterne, e verso i cinque anni  anche quella delle superfici interne dei denti (sempre dal rosso al bianco).

Consigli aggiuntivi per bambini dopo i sei anni

Ora i bambini dovrebbero essere tutti in grado di lavarsi bene i denti, accuratamente e con costanza. Cominciano però, a complicare l’operazione, ad aver bisogno di apparecchi ortodontici.
E’ importante riprendere ed approfondire coi bambini tutti i temi affrontati quando erano più piccoli, arricchendo le nozioni di anatomia e fisiologia di contenuti scientifici appropriati all’età. Conoscere aumenta la motivazione e favorisce l’indipendenza e l’autonomia.
Anche trattare in modo più approfondito il tema dell’alimentazione è importante.

La coercizione è un mezzo che non si rivela utile. Meglio spiegare sempre al bambino perchè lo spazzolino è così importante e quali sono le conseguenze del non lavarsi i denti per la salute.
Suscitate e tenete vivo l’interesse del bambino verso l’igiene orale proponendo attività interessanti sul tema e bei libri.
Fate qualsiasi cosa possa rendere il lavarsi i denti un momento divertente.
Date sempre il buon esempio.
Mantenete la calma. Forse ci vorrà un bel po’ di tempo, forse anni, prima che il vostro bambino arrivi a lavarsi i denti volontariamente e con accuratezza. Non perdete la pazienza e… sorridete 🙂

Riferimenti all’argomento nel web:

– champlainsmiles.com

– wikihow.com

– parentmap.com

– nourishingtreasures.com

– nwcphp.org

– livingmontessorinow.com

– healthyteeth.org

– squidoo.com

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Insegnare l’igiene orale – Esperimento con le uova sode

Insegnare l’igiene orale – Esperimento con le uova sode

sostenuto da:

Salute dei denti e alimentazione

Insegnare l’igiene orale – Esperimento con le uova sode: la crescita di denti sani dipende molto dalla dieta. I denti da latte del vostro bambino si sono formati durante le gravidanza, influenzati dalla vostra dieta. Dopo la nascita, molto si può fare per garantire ai denti permanenti di svilupparsi e crescere sani e forti.

Assicuratevi che il vostro bambino riceva con la dieta un sufficiente apporto di calcio e vitamina D. Dopo lo svezzamento il bambino assume il latte in quantità decisamente minore, quindi è importante inserire nella sua alimentazione yogurt  e formaggio. 

L’alimentazione poi, influenza la salute dei denti anche in modo più diretto, per questo fate il possibile per evitare di sviluppare nel bambino comportamenti che ledono i denti creando nel cavo orale un ambiente favorevole allo sviluppo dei batteri ed all’insorgere di placca, tartaro e carie.

Non abituate i bambini a consumare succhi di frutta zuccherati, snack e bibite tra un pasto e l’altro. In ogni caso preferite sempre offrirgliele in bicchiere e non nel pacchetto con la cannuccia, perchè questo piccolo accorgimento può ridurre di molto il tempo di esposizione allo zucchero.

L’ideale sarebbe che il bambino non sapesse nemmeno cosa sono caramelle e cioccolata prima dei due anni, ma i condizionamenti posso essere molti. Non c’è dubbio che i dolci facciano male ai denti del vostro bambino, ma un atteggiamento ansioso e rigido non è comunque salutare per lui: dosati con cura, dolci e caramelle possono non essere un problema.

Alte concentrazioni di zucchero raffinato distruggono l’equilibrio acido nella bocca del bambino e compromettono la salute dello smalto dei denti. Ogni volta che si mangia dello zucchero, i denti sono in pericolo, e più a lungo lo zucchero rimane in bocca, tanto più è probabile che si formino carie, ma questo vale per lo zucchero raffinato in generale, e non in particolare per le caramelle: il sorseggiare continuo o il succhiare dalle cannucce dei succhi di frutta o di altre bevande, può essere più dannoso delle caramelle o della fetta di torta più dolce che ci sia.  

Per questo è più ragionevole controllare tutti gli alimenti dolci, anziché vietare le caramelle, e preferire sempre dolci che si consumano in fretta, perchè l’acido prodotto dalla loro presenza potrà scomparire senza avere il tempo di  aderire alla smalto dei denti . Ad esempio una fetta di torta o un pezzetto di cioccolata sono meno pericolosi per i denti di un lecca lecca che il bambino può succhiare per ore.

Anche la consistenza dei dolci fa la differenza: quelli che possono incollarsi ai denti masticando, magari restando là fino al prossimo spazzolamento, sono i peggiori: questo vale per i biscotti secchi e anche per alcuni prodotti naturali che a volte offriamo perchè più salutari rispetto alle caramelle: ad esempio l’uvetta.

Tutti i bambini attraversano fasi in cui sono particolarmente golosi di dolci: scegliamo quelli che si dissolvono più rapidamente in bocca, come cioccolato e caramelle morbide, e diamo da bere dell’acqua. 

Insegniamo ai bambini a riconoscere gli alimenti che fanno bene ai denti, e quelli che possono danneggiarli. Si può cominciare anche quando sono piccoli, anche senza dare particolari informazioni tecniche, ma permettendo loro di fare esperienze dirette.

L’esempio classico è l’esperimento con le uova sode. E’ vero che l’affinità tra guscio dell’uovo e smalto dei denti è assolutamente discutibile, ma come vedrete l’impatto visivo è formidabile e i bambini fanno spontaneamente l’associazione tra uovo e dente.  In questo caso l’immaginazione è davvero più potente della fredda analisi nel trasmettere l’informazione corretta…

Insegnare l’igiene orale – Esperimento con le uova sode – Per l’esperimento servono:

– due barattoli trasparenti
– due uova sode (se le trovate bianche è meglio, ma non è indispensabile)
– un assortimento di cibi sani (frutta, formaggi, verdura, pane,…), acqua e latte
– un assortimento di cibi dannosi (miele, zucchero, cioccolata, marmellata, panna montata, caramelle, gelato,…),e cola
– spazzolino da denti e dentifricio
– una bacinella d’acqua
– vassoio e piattini
– può essere utile anche un timer o una clessidra, se vogliamo rinforzare nel bambino la percezione di quanto siano lunghi i tre minuti che gli chiediamo di impiegare per spazzolarsi i denti.

Insegnare l’igiene orale – Esperimento con le uova sode – Cosa fare:

Prima di intraprendere l’esperimento sarebbe importante avviare coi bambini una discussione sul tema dei denti,  e ad esempio portarli ad immaginare cosa potremmo mangiare se non avessero i denti. Possiamo invitare i bambini a toccarsi i denti e poi a dirci come sono, quindi a toccare le uova sode che abbiamo preparato. Emergerà che i denti sono duri e bianchi proprio come le uova.

Ora prepariamo in un vassoio tutti i cibi dannosi per i denti, mettiamo nel primo barattolo un uovo sodo,

aggiungiamo gli alimenti

e versiamo la cola (per rendere l’esperimento ancora più impressionante si può aggiungere succo d’arancia e aceto: in questo modo, oltre a sporcarsi tantissimo, l’uovo assumerà un odore disgustoso e diventerà molliccio).

In un altro vassoio prepariamo tutti di cibi sani,

mettiamo l’altro uovo sodo nel secondo barattolo, aggiungiamo gli alimenti e versiamo latte ed acqua.

Ora andiamo a dormire senza lavarci i denti…

Nel versare i vari alimenti nei barattoli, possiamo chiedere ai bambini cosa sono e se secondo loro sono buoni. Sicuramente in molti diranno che la cola è buona, ad esempio. Ma proviamo a chiedere se fa bene ai denti, e molti bambini non sapranno cosa rispondere. Per fortuna abbiamo il nostro dente – uovo ad aiutarci!

Possiamo anche dire che, ad esempio, nella cola c’è molto zucchero, e che lo zucchero nella nostra bocca diventa acido come l’aceto, e che questo piace molto ai batteri che bucano i dentini con le carie.

E se non ci lavassimo i denti, cosa succederebbe?

Il  giorno successivo, tiriamo fuori dai barattoli i nostri denti – uova: il confronto è incredibilmente forte!

Laviamo il povero dente… prepariamo su un vassoio dentifricio, spazzolino, l’uovo da lavare in un piattino e a parte una bacinella d’acqua. Grazie a questa attività il bambino si eserciterà a svitare e riavvitare il tappo, stendere il dentifricio, spazzolare…

Se il bambino lo desidera, può dedicarsi anche alla pulizia dell’altro dente, ma ai fini dell’esperimento è servito essenzialmente per il confronto iniziale…

Lavarsi i denti, insomma, anche se ogni tanto mangiamo un po’ di zucchero, mantiene i denti puliti e bianchi, proprio come il guscio d’uovo! Però mangiare sano è proprio meglio…

Insegnare l’igiene orale – Esperimento con le uova sode

Riferimenti all’argomento nel web:

– thechocolatemuffintree.com

– mamabeefromthehive.blogspot.com

– fitkidsclub.blogspot.com

– science-mattersblog.blogspot.com

– luvprek.blogspot.com

– imaginationstationtoledo.org

– thepreschoolexperiment.blogspot.com

Oral care – Experiment with hard-boiled eggs: the growth of healthy teeth is very dependent on diet. The milk teeth of your child have been formed during the pregnancy, affected by your diet. After birth, much can be done to ensure the permanent teeth to develop and grow healthy and strong.

Make sure your child receives a diet with sufficient calcium and vitamin D. After weaning, the child takes the milk in amounts much lower, so it is important to include in his diet yogurt and cheese.

The nutrition then, affects the health of teeth even more directly, so do everything you can to avoid developing in the child behaviors which harm teeth creating a favorable environment in the oral cavity to the development of bacteria and the onset of plaque, tartar and cavities.

Not accustomed children to consume sugary juices, snacks and drinks between meals and the other. In any case always prefer to offer them in glass and not in the package with drinking straw, because this little trick can greatly reduce the time of exposure to sugar.

Ideally, the child does not even know What are candies and chocolate before two years, but the conditioning can be many. There is no doubt that the sweets to hurt your child’s teeth, but an anxious and rigid approach however, it is not healthy for him dosed carefully, cakes and sweets can not be a problem.

High concentrations of refined sugar destroy the acid balance in your child’s mouth and endanger the health of the tooth enamel. Every time you eat sugar, the teeth are in danger, and the longer the sugar remains in the mouth, the more it is likely to be formed caries, but this applies to the refined sugar in general, and in particular not for candies : the continuous sipping from straws fruit juices or other drinks, can be more damaging of candies or cake sweeter there is.

Therefore it is more reasonable to check all sweet foods, rather than banning the sweets, and always prefer sweets that you consume in a hurry, because the acid produced by their presence will disappear without having time to adhere to tooth enamel. For example, a slice of cake or a piece of chocolate are less hazardous to the teeth of a lollipop that the baby can suck for hours.

Even the consistency of the sweets makes the difference: those who can stick to teeth by chewing, maybe staying there until the next toothbrushing, are the worst: that goes for dry biscuits and even for some natural products that sometimes we offer because most healthful compared to candies: such as raisins.

All children go through stages where they are particularly sweet tooth: choose those that dissolve quickly in the mouth, such as chocolate and soft candy, and we give him water to drink.

We teach children to recognize foods that are good for teeth, and those that can damage them. You can begin when they are small, without giving any further technical information, but allowing them to make direct experiences.

The classic example is the experiment with the boiled eggs. It is true that the affinity between eggshell and tooth enamel is absolutely questionable, but as you will see the visual impact is tremendous and the children spontaneously make the association between egg and tooth. In this case the imagination is truly mightier than the cold analysis in conveying the correct information …

Oral care – Experiment with hard-boiled eggs

What do you need?

– Two transparent jars
– Two boiled eggs (if you find white is better, but is not essential)
– An assortment of healthy foods (fruit, cheese, vegetables, bread, …), water and milk
– An assortment of harmful foods (honey, sugar, chocolate, jam, whipped cream, candy, ice cream, …), and cola
– Toothbrush and toothpaste
– A bowl of water
– Tray and dishes
– It can also be useful a timer or an hourglass, if we want to strengthen the child’s perception of how long are the three minutes that we ask him to employ for brushing teeth.

Oral care – Experiment with hard-boiled eggs

What to do?

Before embarking on the experiment it would be important to start a discussion with kids on the theme of the teeth, and for example take them to imagine what we could eat if we did not have their teeth. We invite children to touch their teeth and then tell us how they arethen to touch the boiled eggs that we have prepared. It emerges that the teeth are hard and white just like the eggs.

Now we prepare on a tray all the foods damaging to their teeth, and we put in the first jar a boiled egg,

add foods:

and pour the cola (to make the experiment more impressive you can add orange juice and vinegar: in this way, as well as dirty a lot, the egg will take a disgusting smell and become mushy):

In another tray we prepare all of healthy foods,

We put another hard-boiled egg in the second pot, add the food and pour milk and water.

Now we go to bed without brushing our teeth …

While we pour the various foods in jars, we can ask the children what they are and if they think they are good. Surely many will say that the cola is good, for example. But we try to ask if it is good for teeth, and many children do not know what to say. Luckily we have our teeth – egg to help us!

We can also say that, for example, in the cola there is a lot of sugar, and that sugar in our mouth becomes acid such as vinegar, and that it really like to the bacteria, which pierce the teeth with caries.

And if we do not brush teeth, what would happen?

The next day, we pull out of the jars our teeth – eggs: the comparison is incredibly strong!

We wash the poor tooth … prepare a tray of toothpaste, toothbrush, the egg to be washed in a dish and part a basin of water. Thanks to this activity the child will practice to unscrew and screw the cap, apply toothpaste, brushing …

If the child wants, he can dedicate himself to cleaning the other tooth, but the purpose of the experiment is served primarily by the initial confrontation …

Brush your teeth, in short, even if sometimes we eat a bit of sugar, keeps teeth clean and white, just like the eggshell! But eating healthy is your best…

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Oral care – Experiment with hard-boiled eggs

Other links

– thechocolatemuffintree.com

– mamabeefromthehive.blogspot.com

– fitkidsclub.blogspot.com

– science-mattersblog.blogspot.com

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– imaginationstationtoledo.org

– thepreschoolexperiment.blogspot.com

Insegnare l’igiene orale – esperimento della mela “cariata”

Insegnare l’igiene orale – esperimento della mela “cariata”: un semplicissimo esperimento che serve a dare un’impressione visiva dell’effetto delle carie sui denti, adatto a bambini del nido d’infanzia e della scuola d’infanzia, dopo aver parlato di denti e carie…

cosa serve

due mele belle e simili tra loro

una bacchetta cinese o qualcosa di simile.

cosa fare

praticare con la bacchetta un foro profondo in una delle due mele, dire al bambino che una carie nel dente è proprio un buco, come quello che sta facendo nella mela… anche il dente, proprio come la mela, ha al suo interno la polpa. Più passa il tempo, più quel foro danneggia tutto il frutto…

Ora si tratta solo di aspettare (almeno un giorno),

e poi  di confrontare le due mele tra loro:

Quale mela metteresti nella tua bocca?

Insegnare l’igiene orale – Esperimento della mela cariata

Riferimenti all’argomento nel web:

– thechocolatemuffintree.com

– mamabeefromthehive.blogspot.com

– fitkidsclub.blogspot.com

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Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Oral care: experiment of the “decayed” apple: a simple experiment that serves to give a visual impression of the effect of caries on teeth, suitable for children of nursery and kindergarten, after talking about teeth and caries …

Oral care: experiment of the “decayed” apple

What do you need?

two apples beautiful and similar to each other,

Chinese wand or something similar.

Oral care: experiment of the “decayed” apple

What to do?

Practicing with the wand a deep hole in one of two apples, tell the child that a cavity in the tooth is just a hole, like what he is doing in the apple … even the tooth, just like the apple, has within it the pulp. The more time passes, the more the hole damages all the fruit.

Now it’s just wait (at least one day),

and then to compare the two apples:

Which apple would you put in your mouth?

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Oral care: experiment of the “decayed” apple

Other links

– thechocolatemuffintree.com

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– imaginationstationtoledo.org

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Igiene orale – pittura con lo spazzolino da denti

Igiene orale – pittura con lo spazzolino da denti. Questa attività molto semplice può essere proposta anche ai bambini molto piccoli.

Oltre a migliorare le abilità manuali in relazione alla gestione dello spazzolino da denti, crea l’immagine di un dente ingiallito che, grazie allo spazzolamento, diventa bianco.

Cosa serve:

– un dente stilizzato ritagliato nel cartoncino giallo

– un vassoio contenente acqua, spazzolino da denti e un tubetto di tempera, acquarello o acrilico bianco

Se può esservi utile, questa è la mia sagoma (clicca sull’immagine per ingrandirla e stamparla):

Il bambino si dedicherà a rendere bianco il suo dente, imparando a gestire lo spazzolino e l’apertura e la chiusura del tubetto di colore. Non presentate modelli troppo grandi, potrebbero scoraggiare…

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Riferimenti all’argomento nel web:

– luvprek.blogspot.com

– ptskjohnson.blogspot.com

– prekfun.com

– busymommymedia.com

– ourcraftsnthings.com

– rockabyebutterfly.blogspot.com

Oral Care – painting with the toothbrush. This simple activities can also be brought to very young children. In addition to improving manual skills regarding the management of the toothbrush, creates the image of a tooth that yellowed, thanks to brushing, it turns white.

Oral Care – painting with the toothbrush

What do you need?

– A tooth cut in yellow construction paper,

– a tray containing water, a toothbrush and a tube of white painting.

If this may help, this is my shape (click to enlarge and print):

The child will devote to make white his tooth, learning how to handle the brush and the opening and closing of the tube of paint.Not presented models too big, they might discourage him .

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Oral Care – painting with the toothbrush

Other links

– luvprek.blogspot.com

– ptskjohnson.blogspot.com

– prekfun.com

– busymommymedia.com

– ourcraftsnthings.com

– rockabyebutterfly.blogspot.com

Igiene orale – lavare una sagoma di dente di carta plastificata

Igiene orale – lavare una sagoma di dente di carta plastificata. Bellissima attività proponibile anche ai bambini piccoli, nella versione “gioco d’acqua” , o nella versione “a secco”.

Per la versione “gioco d’acqua” serve:

– la sagoma del dente plastificata
– un vassoio contenente: acqua, dentifricio e spazzolino
– acquarelli

L’attività riesce meglio mettendo il dente in verticale, magari all’aperto; altrimenti occorre qualcosa per raccogliere l’acqua che cola…

Ritagliate il vostro dente plastificato e sporcatelo con gli acquarelli.

Se può esservi utile questa è la mia sagoma in formato pdf:

Ponete il dente in verticale. Il bambino si divertirà a lavarlo utilizzando acqua, spazzolino e dentifricio:

Versione “a secco”

Per sporcare il dente usate un pennarello al posto degli acquarelli, e offrite al bambino spazzolino e dentifricio, senza acqua

Solo quando il dente sarà ben spazzolato, offrite poca acqua o un tappino di collutorio per eliminare meglio l’inchiostro.

Riferimenti all’argomento nel web:

– sweetserendipity23.blogspot.it

Igiene orale: esercitarsi col dentone

Igiene orale: esercitarsi col dentone. Questo progetto può essere interamente realizzato in autonomia, anche dai bambini più piccoli (una volta tagliata la bottiglia di plastica) e comporta la fase di costruzione del modello, e la fase di esercitazione nell’uso dello spazzolino da denti.

Il modello è particolarmente efficace per spiegare e far sperimentare ai più piccoli lo spazzolamento della superficie superiore (superficie di masticazione) dei molari, i denti che sono a maggior rischio di carie.

Per preparare il modello servono:
un fondo di bottiglia di plastica
tempera o acrilico bianco
carta di recupero per riempire eventualmente il “dentone” e renderlo più pesante e resistente
una striscia di nastro isolante rosso (per fissare la comprensione dello spazzolare i denti dal rosa al bianco).

Come si fa

colorare bene di bianco l’interno del dentone e far asciugare bene

Quando il colore è asciutto riempire con la carta da recupero e passare un giro di nastro isolante rosso alla base del dentone.

Attività col dentone

Preparate un vassoio con:
acqua
il dentone
spazzolino
dentifricio

Sporcate il dentone con gli acquarelli

Il bambino si dedicherà alla pulizia del suo dentone utilizzando acqua, spazzolino e dentifricio:

Riferimenti all’argomento nel web:

– thenatureofgrace.blogspot.com

– craftycommunity.com

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Oral care: practice with the “big tooth”. This project can be made entirely independently, also from the small children (once cut the plastic bottle) and involves the construction phase of the model, and the phase of exercise in the use of the toothbrush.

The model is particularly effective to explain and experience to children brushing the top surface (chewing surface) of the molars, teeth that are at higher risk for tooth decay.

Oral care: practice with the “big tooth”

What do you need?

a bottom of plastic bottle
white paint
waste paper to eventually fill the “big-teeth” and make it heavier and durable
a strip of insulating tape red (for the gums).

Oral care: practice with the “big tooth”
How is it done?

Color with white the big thooth of big thooth and allow to dry:

When the paint is dry fill with waste paper and pass a round of red tape at the base of the big thooth.

Oral care: practice with the “big tooth”

Activities with big thooth

Prepare a tray with:
water
the big thooth
toothbrush and toothpaste.

Dirty the big thooth with watercolors:

The child will be dedicated to the cleaning of his big thooth using water, toothbrush and toothpaste. It will use the toothbrush always from the bottom upwards, ie from the gum to the tooth:

Oral care: practice with the “big tooth”

Other links

– thenatureofgrace.blogspot.com

– craftycommunity.com

Igiene orale: un modello di denti realizzato con bicchierini di plastica

Igiene orale: un modello di denti realizzato con bicchierini di plastica. Il progetto di costruzione del modello non è adatto ai bambini, soprattutto perchè ritagliare i bicchierini richiede una certa forza, e per realizzare un modello impermeabile e resistente all’acqua, l’uso della colla a caldo è necessario. I bambini possono comunque partecipare ritagliando le strisce di  panno, legando i bicchierini tra loro, riempendoli con la carta di recupero. Naturalmente l’uso del modello è invece tutto loro… Il modello può servire ad esercitarsi non solo sull’uso dello spazzolino, ma anche del filo interdentale.

Cosa serve:

– dodici bicchierini di plastica da da caffè
– una superficie rossa (meglio se di plastica)
– strisce di pannolenci rosso
– carta bianca di recupero
– colla a caldo

Per fare in modo che i dentini stiano ben vicini gli uni agli altri, ritagliate così:

poi fare una collana usando nastro adesivo, o biadesivo, o anche con la graffettatrice:

Riempite i dentini con della carta bianca di recupero:

Disponete ad arco i dentini sulla superficie rossa e incollante con abbondante colla a caldo: i dentini devono essere resistenti!

Con altra abbondante colla a caldo aggiungete le strisce di pannolenci alla base dei dentini, a formare le gengive e fissare ulteriormente il tutto. Ritagliate la superficie rossa seguendo l’arco dei dentini.

Se volete rifinite con un giro di nastro isolante colorato, ed il modello è pronto.

Attività di igiene orale

Per preparare l’attività servono:
– acquarelli e pezzetti di carta colorata
– un vaso d’acqua
– spazzolino, dentifricio e filo interdentale

Sporcate il vostro modello così:

Il bambino si dedicherà sua pulizia e sarà un buon modo per mostrare come spazzolare i denti e come utilizzare il filo tra gli spazi interdentali:

Al termine potete proporre anche un tappo di collutorio:

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Oral care: a model of teeth made of plastic cups. The project of construction of the model is not suitable for children, especially because cut the plastic cups requires a certain strength, and to achieve a model waterproof and water resistant, the use of hot glue is needed. Children can still participate by cutting strips of cloth, tying the cups between them, filling them with waste paper.
Instead the use of the model is their.
The model can be used to practice not only on the use of the toothbrush, but also floss.

Oral care: a model of teeth made of plastic cups

What do you need?

– twelve plastic cups
– A red surface (preferably plastic)
– Strips of red felt
– White paper
– Hot glue

Oral care: a model of teeth made of plastic cups

How is it done?

To make sure that the teeth are very close to each other, cut out in this way:

then make a necklace using adhesive tape, or biadhesive, or even with the stapler::

Filled teeth with of the white paper:

Arrange the teeth in the shape of arc on red surface and gluing with plenty of hot glue: the teeth must be resistant!

With plenty of other hot glue, add the strips of felt at the base of the teeth, to form gums and fixing everything. Cut the red surface following the arch of teeth.

If you want
finish with a round of colored tape, and the model is ready.

Oral care: a model of teeth made of plastic cups

Activities of oral care

To prepare the activities need:
– Watercolors and bits of colored paper
– A glass of water
– Toothbrush, toothpaste and dental floss

Dirtying your model like this:

The child will be dedicated clean it and will be a good way to show how to brush their teeth and how to use the floss between the interdental spaces:

At the end you can also proposing a cap of mouthwash:

Igiene orale: un gioco matematico col play dough

Igiene orale: un gioco matematico col play dough. Ogni bambino realizza il suo modellino di arcata dentale con la pasta da modellare. Poi il tutto diventa un gioco per contare.

Cosa serve:
Play dough rosso e bianco (trovi delle ricette per farlo in casa qui)
una bacchetta
eventualmente un coltello
un dado per giocare.

Preparare un ovale con la pasta rossa, poi marcare la metà (senza tagliare) con una bacchetta. Sono tutte attività importanti per i bambini che comportano percezione delle forme geometriche, stima di quantità, simmetria, ecc…

Fare con la punta della bacchetta dodici rientranze per ogni arcata lungo i bordi:

preparare 24 dentini (palline bianche) strappando la pasta da modellare, oppure modellando un serpente e tagliandolo col coltello

Lasciar seccare bene, quindi giocare!

Si può giocare anche in tanti, ognuno col suo modello. Ogni bambino mette i suoi dentini in un piattino, a turno si lancia il dado e si mette sul modello il numero corrispondente di dentini.

Vincono tutti perchè contare è divertente, oppure vince il bambino che riesce per primo a completare la sua bocca.

Riferimenti all’argomento nel web:

– mamabeefromthehive.blogspot.com

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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Oral care: a mathematical game with play dough. The child made his model of a dental arch with play dough. Then everything becomes a game for counting.

Oral care: a mathematical game with play dough

What do you need?

Play dough red and white (you can find the recipe to make it at home here)

a wand

a dice to play.

Oral care: a mathematical game with play dough

How is it done?

Prepare an oval with red paste, then mark the half (without cutting) with a wand. They are all important activities for children involving perception of geometric forms, estimate of quantity, symmetry, etc …

Do with the tip of the wand twelve indentations for each arch along the edges:

prepare 24 teeth (white balls) snatching the play dough or modeling a snake and cutting it with a knife:

Allow to dry well, then play!

You can play in many, each with its own pattern. Each child puts his teeth on a small plate, in turn roll the die and puts on the model the corresponding number of teeth.

Everyone wins because counting is fun, or wins the child who is able to first to complete his mouth.

I biscotti di San Martino

I biscotti di San Martino con ricetta, modello e spunti per preparare la festa coi bambini.

Aspettando la festa delle lanterne, si imparano coi bambini le canzoncine di San Martino (le trovi qui https://www.lapappadolce.net/category/musica/canti-per-san-martino/ )

si preparano le lanterne, e si decorano i tradizionali biscotti di san Martino.

La mamma prepara le basi con la pastafrolla: qui un modello, che potete scaricare e stampare gratuitamente  modello per biscotto di San Martino e i bambini li decorano con caramelle, cioccolata, marzapane e altro.

Come ho già raccontato qui,

nella tradizione di Venezia e della sua terraferma, per san Martino si regala un biscotto di pasta frolla, raffigurante il santo a cavallo sempre con mantello e spada, decorato con glassa o cioccolato (ma questa è una tradizione già più moderna!) e con confettini colorati o altri dolciumi.

Questa usanza nasce dal regalo che si scambiavano i fidanzati (i morosi), poiché proprio nel periodo dei contratti legati al mondo agricolo, spesso si scambiavano promesse di matrimonio e si dava inizio al fidanzamento ufficiale. La tradizione si è poi evoluta passando dai fidanzati ai bambini.

I biscotti di san Martino venivano consumati l’11 novembre, chiaramente, ma questa data era detta “san Martino dei ricchi”, perchè i più abbienti potevano permettersi di comprare i biscotti e la bottiglia di moscato per inzupparli, nel giorno stesso della ricorrenza.
I poveri, invece, dovevano aspettare di ricevere il salario (simanata), che veniva corrisposto il sabato e quindi mangiavano i biscotti col moscato la domenica successiva all’11 novembre, che si chiamava “san Martino dei poveri”.

Ecco i biscotti di San Martino :

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

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https://shop.lapappadolce.net/prodotto/acquarello-steineriano-esercizi-di-colore-ebook/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/manuale-per-realizzare-le-bambole-waldorf/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/il-presepe-steineriano-in-lana-cardata/
https://shop.lapappadolce.net/prodotto/le-quattro-settimane-dellavvento/

The biscuits of St. Martin. Waiting for the festival of St. Martin we prepare lanterns, and the traditional biscuits.

Mom prepares the bases with the pastry (here a model, that you can download and print for free), and children decorate them with candy, chocolate, marzipan and more.

https://shop.lapappadolce.net/prodotto/modello-per-biscotti-di-san-martino/

In the tradition of Venice and its mainland, for St. Martin is offering a shortbread, depicting the saint on horseback always with cape and sword, decorated with icing or chocolate (but this is a tradition already more modern!), and with colored candies or other sweets.

This custom comes from the present that engaged couples exchanged, because in the period of the contracts related to the agricultural world, often they exchanged wedding vows and began the official engagement. The tradition has since moved  going from boyfriends to the children.

Cookies of St. Martin were eaten on 11 November, of course, but this date was called “St. Martin of the rich”, because the wealthy could afford to buy the biscuits and a bottle of muscat for soak them, on the day of the recurrence. The poor, on the other hand, had to wait to be paid their salary, which was paid on Saturday and then ate the biscuits with Muscat next Sunday 11 November, which was called “St. Martin of the poor”.

Here are the biscuits of San Martin:

Attività di vita pratica Montessori – cucinare

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Attività di vita pratica Montessori – cucinare. Per i bambini più piccoli, i cibi che richiedono pochi ingredienti e piccoli passaggi per ottenere il pieno successo della ricetta, rappresentano sempre la proposta migliore.

Naturalmente parliamo di progetti che il bambino, una volta preparato l’ambiente, realizza in modo indipendente, e non del semplice aiutare la mamma in cucina.

Si può cominciare sicuramente con la preparazione delle merende, predispondendo uno scaffale basso in cucina, oppure preparando sequenze illustrate per realizzare spuntini freddi:

http://howwemontessori.typepad.com/how-we-montessori/2011/07/food-preparation-area.html
 

http://www.montessoriservices.com/store/index.php?main_page=index&cPath=4423_113_127_4876
 

E’ sempre possibile inserire nell’attività una serie di proposte collegate: ad esempio si può chiedere al bambino di suddividere gli ingredienti necessari per fare i biscotti in secchi e umidi, prima di procedere con la realizzazione della ricetta.

http://www.hellowood.com/cookbook.htm
 

Se il bambino sa leggere, lavorare con ricette scritte o posizionare cartellini sulle ciotole degli ingredienti è un bellissimo modo per praticare la lettura.

http://sfoama.blogspot.com/2010/01/look-back-at-fallwinter-09.html
 

Un’idea davvero bellissima è questa dell’ “Inventaricetta” di I can teach my child: andando sul blog trovate le schede pdf (in Inglese) e tutte le istruzioni.

Il bambino sceglie gli ingredienti (tutti gli ingredienti base, massimo due ingredienti liquidi, il resto è libero ma è meglio ricordare al bambino che poi la torta la deve anche mangiare…).

C’è il problema delle misure, che deve essere risolto in questa proposta dall’insegnante, quindi si miscelano tra loro in una ciotola tutti gli ingredienti secchi e in un’altra tutti quelli liquidi, poi si uniscono e si procede.

http://www.icanteachmychild.com/2011/07/invent-your-own-cake.html

Anche lavorare con la frutta è un’attività molto praticata nelle scuole Montessori. Fare spiedini o macedonie naturalmente sono al primo posto.

Schiacciare la frutta secca:

http://montessori-work.blogspot.com/2008/11/food-preparation.html

sbucciare:

 

lavare accuratamente, asciugare, affettare ecc…

Infine il sito di una scuola di cucina per bambini:

 http://weecookery.blogspot.com/

Qualche video sulla preparazione del cibo in chiave montessoriana:

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Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Practical life album di Infomontessori.com
– Practical life album di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Practical life album di Montessorialbum.com
– Introduction to the exercises of practical life di montessoricommons
– Come liberare il potenziale del vostro bambino di Daniela Valente
– Teaching Montessori in the home di Elizabeth G. Hainstock
– The joyfull child di Susan Mayclin Stephenson (part two, age 1-3)
MANUAL 2: MONTESSORI EXERCISES OF PRACTICAL LIFE di Montitute.com
PRACTICAL LIFE teacher manual di khtmontessori
MONTESSORI PRACTICAL LIFE MANUAL di montessoritraining.net
PRACTICAL LIFE MANUAL EARLY CHILDHOOD.PDC di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per le attività di vita pratica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Metodo Montessori: attività di vita pratica

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Metodo Montessori: attività di vita pratica: il vero scopo degli esercizi di vita pratica è aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità motorie e la coordinazione occhio-mano: abilità fondamentali per lo sviluppo cognitivo.

Anche le attività di vita pratica vanno presentate, proprio come si fa con qualsiasi altro esercizio, e le attrezzature devono essere accessibili al bambino, in modo tale che lui possa scegliere di dedicarvisi liberamente quando lo desidera.

Per la presentazione le regole d’oro sono sempre chiarezza, semplicità e concisione… spesso basta solo mostrare l’esempio in silenzio…

Ecco alcuni esercizi di base, facili da applicare anche a casa. Molti di questi esercizi sono stati proposti da molte bravissime mamme blogger, faccio riferimento a loro per gli approfondimenti. Aggiungo poi qualche video…

Travasi di  liquidi

Occorrono due brocche di vetro a misura di bambino e un vassoio robusto. Una delle due brocche è riempita per 3/4 di liquido (acqua o altro). Il bambino afferra le due brocche dalle maniglie, e tenendo quella vuota nel vassoio, solleva l’altra e ne travasa  il contenuto.

Travasi di solidi

Occorrono due brocche di vetro a misura di bambino e un vassoio robusto. Una delle due brocche è riempita per 3/4 di legumi secchi, o semi, o sabbia, ecc…

Il bambino afferra le due brocche dalle maniglie, e tenendo quella vuota nel vassoio, solleva l’altra e ne travasa  il contenuto.



Travasi col cucchiaio

Occorrono due ciotole di uguale dimensione, un vassoio robusto e un cucchiaio.
Una delle due ciotole contiene legumi secchi, o semi, o simili, o altro.
Il bambino deve travasare il contenuto da una ciotola all’altra, bilanciando il materiale sul cucchiaio senza spargerlo fuori dalle ciotole.

 

Spazzare il pavimento

Procuratevi una scopa a misura di bambino e una di quelle palette con scopino incorporato.

Dedicandosi a questa attività il bambino deve individuare visivamente ciò che deve essere spazzato, poi usare la scopa per ammucchiare il tutto, quindi raccogliere con la paletta e lo scopino.


Pulizie con acqua e detergenti

Procuratevi un piccolo secchio e una spugna; è inoltre necessario avere o un lavandino a misura di bambino o un buon rialzo, in modo tale che il bambino sia autonomo nel riempire e vuotare il secchio.

 Anche spolverare con un panno asciutto è una buona attività.

I bambini possono essere aiutati ad eseguire in autonomia molte attività che hanno a che fare con l’igiene e la cura della persona: il lavarsi le mani naturalmente può essere insegnato già a bambini molto piccoli, prima dei tre anni, ma in seguito possiamo perfezionare le loro abilità in progressione con la loro crescita.

La cosa migliore sarebbe allestire in bagno un piccolo scaffale dedicato esclusivamente al bambino e che contenga il vassoio col materiale per l’igiene dentale (spazzolino, filo interdentale, una tazzina), un asciugamano, pettine e spazzola per capelli, uno specchio basso davanti al lavandino, giochi per il bagno in vasca, e alla parete uno specchio nel quale il bambino possa specchiarsi a figura intera, per vestirsi. Indispensabili un lavandino basso o un rialzo per lavandino, e il wc basso (o un rialzo per raggiungere il wc).

I bambini più piccoli hanno magari già imparato a spazzolarsi i denti, però man mano che crescono si può perfezionare l’uso dello spazzolino e si può introdurre il filo interdentale.

Per lavarsi le mani, oltre ad acqua e sapone, si può preparare un vassoio con spazzolino per le unghie e crema per mani da mettere dopo averle asciugate.

Pettinarsi da soli piace molto ai bambini se hanno uno specchio alla loro altezza e tutto ciò che serve alla loro portata. E’ un’attività che presto si può abbinare a quella del vestirsi al mattino in modo indipendente.


Uso delle forbici

Per insegnare ai bambini l’uso delle forbici nel modo più semplice e naturale, la cosa migliore è preparare un vassoio per la libera attività contenente un paio di forbici e della carta colorata da tagliare, dei fogli bianchi e colla da carta. Non occorre presentare un progetto, anzi, lasciando l’attività libera il bambino utilizza tutta la sua immaginazione e la sua capacità di concentrazione. E’ un’attività divertente e al tempo stesso rilassante per il bambino, e gli consente di affinare la motilità fine e la coordinazione occhio-mano.

Quando il bambino sa usare le forbici con destrezza, nel vassoio possono essere aggiunti altri materiali da tagliare quali fili, nastri, carta velina, carta di giornale, plastica a bolle, tessuti, ecc…


http://www.michaelolaf.net/BirthTwoToThree.html

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Paper folding e origami

Anche la piegatura della carta è un’attività molto importante per lo sviluppo del bambino. Si può cominciare con semplici aeroplanini e barchette, e poi altri origami più elaborati. Per i progetti il web è ricchissimo di risorse, oppure esistono bellissimi manuali in libreria…

E’ un’attività che coinvolge il senso del tatto, se si piegano materiali differenti quali carta lucida, opaca, ondulata, liscia, vellutata, ecc…; il bambino può cogliere differenze di peso tra varie carte; la stimolazione visiva è evidente e si possono stimolare la percezione del colore e della dimensione, ma soprattutto della forma: si possono costruire infatti triangoli e trasformarli in altri triangoli con caratteristiche diverse, ottenere cubi, parallelepipedi ecc…


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Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Practical life album di Infomontessori.com
– Practical life album di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Practical life album di Montessorialbum.com
– Introduction to the exercises of practical life di montessoricommons
– Come liberare il potenziale del vostro bambino di Daniela Valente
– Teaching Montessori in the home di Elizabeth G. Hainstock
– The joyfull child di Susan Mayclin Stephenson (part two, age 1-3)
MANUAL 2: MONTESSORI EXERCISES OF PRACTICAL LIFE di Montitute.com
PRACTICAL LIFE teacher manual di khtmontessori
MONTESSORI PRACTICAL LIFE MANUAL di montessoritraining.net
PRACTICAL LIFE MANUAL EARLY CHILDHOOD.PDC di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per le attività di vita pratica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Poesie per i pasti

Poesie per i pasti – una collezione di pensieri, poesie e filastrocche per i pasti, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Terra, tu il cibo ci hai dato,
sole tu l’hai maturato.
Cara terra, sole amato
il nostro cuor vi è tanto grato.

 

Come va (L. Schwarz)
Del cibo che mi mettono nel piatto
sempre ne do una parte al mio gattino
e come va che in lui diventa gatto
mentre dentro di me divien bambino?

 

Chiccolino
Un giorno chiccolino,
giocava a nascondino
nessuno lo cercò,
e allor s’addormentò.
Dormì sotto la neve,
un sonno lungo e greve
infine si svegliò
e pianta diventò.
La pianta era sottile,
flessibile e gentile
la spiga mise fuor,
di un esile color.
Il sole la baciava,
il vento la cullava
di chicchi allor si empì,
per il pane d’ogni dì.

 

 La polenta

Borbotta l’acqua, per due brocche al fuoco.
E il fuoco ride e la sua vampa cresce.
L’acqua borbotta, ma lo fa per gioco.
E ne paiolo ora la mamma mesce
farina d’oro, e i bimbi son d’attorno…
sembra che cuocia il sol di mezzogiorno!
E quando è cotta e messa sul tagliere
la mamma dice: “A tavola, ch’è pronta!”
E prende il filo, e mentre taglia conta
quanti ne vede a tavola sedere.
Nè il cuor guidò giammai mano più attenta
di questa che spartisce una polenta. (R. Pezzani)

 

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

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