Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale VI (cartellini) PRONOMI

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale VI con la presentazione del materiale di lavoro e tutti i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio dei pronomi.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore verde e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– verde per i pronomi
– rosa per gli avverbi
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale VI.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha sette caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano i cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo il pronome, che, sostituito, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini si trovano ognuna in una scatolina verde, e i gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VI – pronomi
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)


scatola grammaticale VI (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
3 scatoline di riempimento di colore verde contrassegnate VIA, VIB, VIC.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Questo è il materiale pronto

ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VI

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale V (cartellini)

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale V  idee per le presentazioni e gli esercizi, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio degli avverbi.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore rosa e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– rosa per gli avverbi
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale V.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha sei caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano sei cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo l’avverbio, che, sostituito, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini si trova ognuna in una scatolina rosa, e i gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE V

(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale V (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
3 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IVA, IVB, IVC.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Contenuto delle scatole di riempimento

scatola VA: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola VA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini VA-1: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VA-2: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VA-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VA-4: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)

scatola VB: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola VB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini VB-1: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VB-2: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VB-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VB-4: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)

scatola VC: scheda della definizione e cartellini ( i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini VC-1: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
  • cartellini VC-2: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
  • cartellini VC-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VC-4: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VC-5: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)

scatolina aperta ROSA:

  • libretto degli elenchi per l’avverbio (facoltativo)
  • libretto delle regole grammaticali per l’avverbio.

Questo è il materiale pronto:

ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE V

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.


Gli avverbi testuali rientrano nella categoria grammaticale dei connettivi, che sono parole (parti del discorso varie, non solo avverbi) o espressioni che fanno da raccordo tra le varie parti della frase.

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale V (cartellini)

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale IV (cartellini) PREPOSIZIONE

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale IV  – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio della preposizione.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore viola e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale IV.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.

La scatola grammaticale ha cinque caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano sei cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.  

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo la preposizione, che, sostituita, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini ognuna in una scatolina viola, e il gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE IV PREPOSIZIONE
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale IV (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)

4 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IVA, IVB, IVC, IVD.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

PREPOSIZIONE

Contenuto delle scatole di riempimento

scatola IVA: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVA-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVA-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVA-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVA-4: (cartellini delle parole + 4 cartellini frase)

scatola IVB: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVB-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVB-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVB-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVB-4: (cartellini delle parole + 4 cartellini frase)

scatola IVC: scheda della definizione e cartellini ( i 3 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVC-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVC-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVC-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)

scatola IVD: scheda della definizione e cartellini ( i 3 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVD  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVD-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVD-2: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
  • cartellini IVD-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)

scatolina aperta VIOLA:

  • libretto degli elenchi per la preposizione (facoltativo)
  • libretto delle regole grammaticali per la preposizione.

Questo è il materiale pronto:

ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

_________________________

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE IV

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Con le scatole grammaticali si possono svolgere vari esercizi.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III (cartellini)

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio del verbo in relazione al nome, all’articolo e all’aggettivo.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore rosso e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale III.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Maria Montessori racconta che questo materiale è nato durante l’esperienza nella Scuola Ortofrenica. Con i bambini dell’Istituto si era concentrata principalmente sui nomi e sui verbi: il nome era l’oggetto e il verbo l’azione. Queste due parti del discorso venivano distinte con grande chiarezza, come si distingue la materia dalla forza, o la chimica dalla fisica.  Per comprendere il nome in tutti i suoi aspetti di facevano esercizi con gli oggetti. Per comprendere il verbo si facevano eseguire ai bambini delle azioni.

Poiché i bambini devono essere guidati nell’esecuzione delle azioni, perchè non sempre sono in grado di interpretare una parola con un’azione che corrisponda ad essa con precisione, l’insegnante dovrà dare delle lezioni individuali per insegnare loro ad interpretare il verbo.

Presentiamo una scatola con quattro caselle per l’articolo, il nome, l’aggettivo e il verbo, contrassegnate da etichette marrone chiaro, nero, marrone scuro e rosso. Nella casella posteriore stanno per ogni esercizio sei cartellini della frase.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola: e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase. Se, ad esempio, nel cartellino della frase di trova scritto: lancia una piccola gomma /getta una piccola gomma; i cartellini saranno lancia, una, piccola, gomma, scaraventa.

Infatti il bambino comporrà la prima frase sul tavolino, eseguirà l’azione, cambierà solo un cartellino (getta invece di lancia) ed eseguirà la seconda azione.

In questo modo vedrà che, avendo sostituito il verbo, le due frasi indicano azioni diverse.

Le varie serie di cartellini ognuna in una scatolina rossa, e il gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Nelle serie originali preparate da Maria Montessori i verbi erano contrastanti o sinonimi.

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE III
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale III (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
– 5 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IIIA, IIIB, IIIC, IIID, IIIE.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Contenuto delle scatole di riempimento

scatola IIIA: scheda della definizione e cartellini (i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIIA-1: (cartellini verbi, articoli, nomi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-2: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-3: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-4: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-5: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatola IIIB: scheda della definizione e cartellini (i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIIB-1: comandi semplici opposti con oggetto diretto senza aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-2:  comandi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-3:  comandi semplici opposti con oggetto diretto (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-4:  comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-5:  comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatola IIIC: scheda della definizione e cartellini ( i due gruppi di cartellini stanno nella scatola IIC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIIC-1: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIC-2: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatola IIID: scheda della definizione e cartellini ( i 6 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIID  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIID-1: comandi con verbi sensoriali e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-2: comandi con verbi d’azione e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-3: comandi con verbi, oggetti d’uso domestico e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-4: comandi con verbi, oggetti d’uso scolastico e aggettivi  (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-5: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli)
  • cartellini IIID-6: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli)

scatola IIIE: scheda della definizione e cartellini ( i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIE  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIE-1: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIE-2: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIE-3: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIE-4: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatolina aperta rossa:

  • libretto degli elenchi per il verbo (facoltativo)
  • libretto delle regole grammaticali per il verbo.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Questo è il materiale pronto:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III
PDF QUI: LIBRO DELLE REGOLE GRAMMATICALI PER L’USO DEL VERBO

___________________

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III
ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE II

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).


I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Nomenclature IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO, scaricabili e stampabili in formato pdf. Questa è la versione in corsivo dei pacchetti di nomenclature sul cibo (19 schede per le bevande, 26 schede per la carne, 21 cereali e pane, 6 per i legumi, 15 per salse e condimenti, 19 per erbe aromatiche e spezie, 38 per i dolci, 21 per formaggi e latticini, 34 per la frutta fresca, 14 per frutta secca e semi, 31 per gli ortaggi, 21 per la pasta, 22 per pesci e crostacei, 16 per i piatti unici, 17 per i primi piatti e 30 per i secondi).
Ho inoltre  raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede.
Se preferisci utilizzare le schede in stampato minuscolo, le trovi qui: NOMENCLATURE CIBO 3-6 ANNI STAMPATO MINUSCOLO

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.

____________________

Nomenclature IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO

Le 350 schede comprendono:

19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.

26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.

21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.

6 LEGUMI: carruba, ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia.

15 SALSE E CONDIMENTI: salse chutney, guacamole, hummus, senape, olio d’oliva, passata di pomodoro, salsa tzatziki, maionese, salsa verde, aceto balsamico, aceto, pesto genovese, ketchup, sale da cucina, salsa di soia.

19 ERBE AROMATICHE E SPEZIE: basilico, cardamomo, anice stellato, semi di coriandolo, curcuma, erba cipollina, fave di cacao, aglio, prezzemolo, bacche di ginepro, alloro, noce moscata, rosmarino, timo, salvia, pepe, cannella, vaniglia, zenzero.

38 DOLCI: krapfen, caramelle, meringa, moretto, marzapane, cioccolata, bignè fritti, bignè ripieni, croissant, zucchero di canna, torta marmorizzata, torrone, cantuccini, caramelle gommose, tiramisù, crostoli, zucchero raffinato, strudel di mele, rasgulla indiani, puris indiani, burro di arachidi, pancake, crema di nocciole, muffin, marshmallows, macaron, frutta e panna montata, gelatina di frutta, confettura e marmellata, gulab jamun indiani, gelato, ghiacciolo, miele, torta di mele, panna montata, biscotti della fortuna, empanada, crostata.

21 FORMAGGI E LATTICINI: Bel Paese. stilton, brie, grana padano, yogurt, emmenthal, caprino fresco, feta greca, formaggio stagionato, ricotta, formaggio Piave, gorgonzola, mozzarella, pecorino sardo, provola affumicata, formaggio Asiago, fiocchi di latte, taleggio, tilsit, fontina, stracchino.

34 FRUTTA FRESCA: albicocca, avocado, banana, fragole, ribes nero, pompelmo, melograno, mela, nespola, pesca nettarina, more, mirtilli, melone, mango, litchi, lime, limone, lampone, kiwi, cachi, prugne, uva, frutti di bosco, frutta, arancia, agrumi, pera, anguria, fichi d’India, fico, ciliegia, ribes rosso, noce di cocco, mandarino.

14 FRUTTA SECCA e SEMI: noci, semi di zucca, pistacchi, pinoli, arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, datteri, uvetta, frutta secca, caldarroste, castagne, anacardi.

31 ORTAGGI: asparagi, broccoli, verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, carota, cassava, spinaci, cetriolo, melanzana, finocchio, cavolfiore romanesco, fagiolini, porri, lattuga cappuccina, lattuga gentile, carciofi, ortaggi, cipolla, pastinaca, peperoni, patata, rapanelli, cavolo rosso, rucola, sedano, zucca, pomodori, peperoncini, radicchio rosso, zucchine.

21 PASTA: ravioli al vapore, farfalle, gnocchi di patata, timballo, fusilli, mafaldine, cellentani, chifferi rigati, pipe, orecchiette, tagliatelle, ravioli, pasta integrale, penne lisce, soba di grano saraceno, spaghetti di riso, spaetzle, spaghetti, maccheroni, ditalini, tortellini.

22 PESCE E CROSTACEI: acciughe, anguilla, aringa, frittura di pesce, caviale, vongole, cozze, triglie, pesce impanato, polpi, seppie, bastoncini di pesce, aragosta, gamberoni, granchio, orata, ostrica, salmone, trota, pesce azzurro, sgombro in scatola, tonno in scatola.

16 PIATTO UNICO: fonduta valdostana, fricase boliviano, cuscus, riso jollof nigeriano, zighinì eritreo, fish burger, prosciutto e melone, paella, pilaf turco, pizza, pulao afghano, insalata di riso, sushi, pollo yassa Senegal, taco messicano, hamburger.

7 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.

30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.

Nomenclature IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni stampato minuscolo

Nomenclature Montessori Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni, scaricabili e stampabili in formato pdf. Ho raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede delle nomenclature sul cibo pubblicate finora.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni

PDF QUI

Le 350 schede comprendono:

19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.

26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.

21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.

6 LEGUMI: carruba, ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia.

15 SALSE E CONDIMENTI: salse chutney, guacamole, hummus, senape, olio d’oliva, passata di pomodoro, salsa tzatziki, maionese, salsa verde, aceto balsamico, aceto, pesto genovese, ketchup, sale da cucina, salsa di soia.

19 ERBE AROMATICHE E SPEZIE: basilico, cardamomo, anice stellato, semi di coriandolo, curcuma, erba cipollina, fave di cacao, aglio, prezzemolo, bacche di ginepro, alloro, noce moscata, rosmarino, timo, salvia, pepe, cannella, vaniglia, zenzero.

38 DOLCI: krapfen, caramelle, meringa, moretto, marzapane, cioccolata, bignè fritti, bignè ripieni, croissant, zucchero di canna, torta marmorizzata, torrone, cantuccini, caramelle gommose, tiramisù, crostoli, zucchero raffinato, strudel di mele, rasgulla indiani, puris indiani, burro di arachidi, pancake, crema di nocciole, muffin, marshmallows, macaron, frutta e panna montata, gelatina di frutta, confettura e marmellata, gulab jamun indiani, gelato, ghiacciolo, miele, torta di mele, panna montata, biscotti della fortuna, empanada, crostata.

21 FORMAGGI E LATTICINI: Bel Paese. stilton, brie, grana padano, yogurt, emmenthal, caprino fresco, feta greca, formaggio stagionato, ricotta, formaggio Piave, gorgonzola, mozzarella, pecorino sardo, provola affumicata, formaggio Asiago, fiocchi di latte, taleggio, tilsit, fontina, stracchino.

34 FRUTTA FRESCA: albicocca, avocado, banana, fragole, ribes nero, pompelmo, melograno, mela, nespola, pesca nettarina, more, mirtilli, melone, mango, litchi, lime, limone, lampone, kiwi, cachi, prugne, uva, frutti di bosco, frutta, arancia, agrumi, pera, anguria, fichi d’India, fico, ciliegia, ribes rosso, noce di cocco, mandarino.

14 FRUTTA SECCA e SEMI: noci, semi di zucca, pistacchi, pinoli, arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, datteri, uvetta, frutta secca, caldarroste, castagne, anacardi.

31 ORTAGGI: asparagi, broccoli, verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, carota, cassava, spinaci, cetriolo, melanzana, finocchio, cavolfiore romanesco, fagiolini, porri, lattuga cappuccina, lattuga gentile, carciofi, ortaggi, cipolla, pastinaca, peperoni, patata, rapanelli, cavolo rosso, rucola, sedano, zucca, pomodori, peperoncini, radicchio rosso, zucchine.

21 PASTA: ravioli al vapore, farfalle, gnocchi di patata, timballo, fusilli, mafaldine, cellentani, chifferi rigati, pipe, orecchiette, tagliatelle, ravioli, pasta integrale, penne lisce, soba di grano saraceno, spaghetti di riso, spaetzle, spaghetti, maccheroni, ditalini, tortellini.

22 PESCE E CROSTACEI: acciughe, anguilla, aringa, frittura di pesce, caviale, vongole, cozze, triglie, pesce impanato, polpi, seppie, bastoncini di pesce, aragosta, gamberoni, granchio, orata, ostrica, salmone, trota, pesce azzurro, sgombro in scatola, tonno in scatola.

16 PIATTO UNICO: fonduta valdostana, fricase boliviano, cuscus, riso jollof nigeriano, zighinì eritreo, fish burger, prosciutto e melone, paella, pilaf turco, pizza, pulao afghano, insalata di riso, sushi, pollo yassa Senegal, taco messicano, hamburger.

17 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.

30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale II AGGETTIVI

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale II AGGETTIVI – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio dell’aggettivo in relazione al nome e all’articolo.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore marrone scuro e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale II.

Secondo le indicazioni di Maria Montessori il bambino legge una frase, prende gli oggetti che vi sono indicati, e poi compone la frase coi cartellini delle parole. Ad esempio, se il cartellino della frase contiene questa indicazione: ‘il colore verde – il colore turchino – il colore rosso’, il bambino prende tre spolette (verde, turchina e rossa) dalla scatola delle spolette dei colori, e le mette sul tavolo. Poi compone la frase la frase ‘il colore verde‘ e pone la spoletta verde accanto alla frase.

Quindi, lasciando sul tavolo i due primi cartellini, cambia solo quello relativo all’aggettivo, e sostituisce ‘verde’ con ‘turchino’, e infine cambia la spoletta verde con quella turchina.

In ultimo ripete la procedura con il colore rosso.

(Nel mio esempio ho utilizzato dei pennarelli al posto delle spolette dei colori. Per realizzarle in proprio trovate il tutorial qui: Costruire le spolette dei colori Montessori).

Le frasi originali proposte da Maria Montessori si riferiscono tutte ai materiali sensoriali che si utilizzano nella Casa dei Bambini.
Nella scatola grammaticale II si pongono un certo numero cartellini della frase alla volta (di solito sei), e i relativi cartellini delle parole, che corrispondono alle necessità dell’esercizio e non alle frasi, nel senso che gli articoli ed i nomi non sono ripetuti).

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE II AGGETTIVI
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale II (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
6 scatoline di riempimento color marrone chiaro contrassegnate IIA, IIB, IIC, IID, IIE, IIF.
una scatolina aperta marrone chiaro per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

scatola grammaticale II AGGETTIVI – Contenuto delle scatole di riempimento

scatola IIA: scheda della definizione e cartellini (i tre gruppi di cartellini stanno nella scatola IIA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIA-1: colori (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIA-2: colori (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIA-3: colori (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IIB: scheda della definizione e cartellini (i tre gruppi di cartellini stanno nella scatola IIB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIB-1: qualità opposte (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIB-2:  dimensioni opposte (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIB-3:  stati d’animo opposti (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IIC: scheda della definizione e cartellini scheda della definizione e cartellini  ( i quattro gruppi di cartellini stanno nella scatola IIC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIC-1: forma e quantità (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIC-2: quantità (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIC-3: dimensioni (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIC-4: forma (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IID: scheda della definizione e cartellini ( i sette gruppi di cartellini stanno nella scatola IID  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IID-1: qualità sensoriali (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-2: sensazioni tattili (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-3: olfatto e udito (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-4:  olfatto e gusto (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-5: sensazioni uditive (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-6: sensazioni tattili (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-7: udito, olfatto e gusto (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IIE: scheda della definizione e cartellini ( i cinque gruppi di cartellini stanno nella scatola IIE  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIE-1: gradi dell’aggettivo (cartellini aggettivo positivo, comparativo, superlativo + titoli)
  • cartellini IIE-2: gradi dell’aggettivo (cartellini aggettivo positivo, comparativo, superlativo + titoli)
  • cartellini IIE-3: gradi dell’aggettivo (cartellini aggettivo positivo, comparativo, superlativo + titoli)

scatola IIF: scheda della definizione e cartellini ( i sei gruppi di cartellini stanno nella scatola IIF  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIF-1: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase)
  • cartellini IIF-2: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase)
  • cartellini IIF-3: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase)
  • cartellini IIF-4: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase).

scatolina aperta marrone scuro:

  • libretto degli elenchi per l’aggettivo (facoltativo)
  • libretto delle regole per l’aggettivo.

Questo è il materiale pronto:

PDF QUI

scatola grammaticale II AGGETTIVI – ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

scatola grammaticale II AGGETTIVI

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE II

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).
I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

_________________

scatola grammaticale II AGGETTIVI

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo

Nomenclature Montessori Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo, scaricabili e stampabili in formato pdf. Ho raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede delle nomenclature sul cibo pubblicate finora.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo

PDF qui:

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo
Le 350 schede comprendono:

19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.

26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.

21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.

6 LEGUMI: carruba, ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia.

15 SALSE E CONDIMENTI: salse chutney, guacamole, hummus, senape, olio d’oliva, passata di pomodoro, salsa tzatziki, maionese, salsa verde, aceto balsamico, aceto, pesto genovese, ketchup, sale da cucina, salsa di soia.

19 ERBE AROMATICHE E SPEZIE: basilico, cardamomo, anice stellato, semi di coriandolo, curcuma, erba cipollina, fave di cacao, aglio, prezzemolo, bacche di ginepro, alloro, noce moscata, rosmarino, timo, salvia, pepe, cannella, vaniglia, zenzero.

38 DOLCI: krapfen, caramelle, meringa, moretto, marzapane, cioccolata, bignè fritti, bignè ripieni, croissant, zucchero di canna, torta marmorizzata, torrone, cantuccini, caramelle gommose, tiramisù, crostoli, zucchero raffinato, strudel di mele, rasgulla indiani, puris indiani, burro di arachidi, pancake, crema di nocciole, muffin, marshmallows, macaron, frutta e panna montata, gelatina di frutta, confettura e marmellata, gulab jamun indiani, gelato, ghiacciolo, miele, torta di mele, panna montata, biscotti della fortuna, empanada, crostata.

21 FORMAGGI E LATTICINI: Bel Paese. stilton, brie, grana padano, yogurt, emmenthal, caprino fresco, feta greca, formaggio stagionato, ricotta, formaggio Piave, gorgonzola, mozzarella, pecorino sardo, provola affumicata, formaggio Asiago, fiocchi di latte, taleggio, tilsit, fontina, stracchino.

34 FRUTTA FRESCA: albicocca, avocado, banana, fragole, ribes nero, pompelmo, melograno, mela, nespola, pesca nettarina, more, mirtilli, melone, mango, litchi, lime, limone, lampone, kiwi, cachi, prugne, uva, frutti di bosco, frutta, arancia, agrumi, pera, anguria, fichi d’India, fico, ciliegia, ribes rosso, noce di cocco, mandarino.

14 FRUTTA SECCA e SEMI: noci, semi di zucca, pistacchi, pinoli, arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, datteri, uvetta, frutta secca, caldarroste, castagne, anacardi.

31 ORTAGGI: asparagi, broccoli, verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, carota, cassava, spinaci, cetriolo, melanzana, finocchio, cavolfiore romanesco, fagiolini, porri, lattuga cappuccina, lattuga gentile, carciofi, ortaggi, cipolla, pastinaca, peperoni, patata, rapanelli, cavolo rosso, rucola, sedano, zucca, pomodori, peperoncini, radicchio rosso, zucchine.

21 PASTA: ravioli al vapore, farfalle, gnocchi di patata, timballo, fusilli, mafaldine, cellentani, chifferi rigati, pipe, orecchiette, tagliatelle, ravioli, pasta integrale, penne lisce, soba di grano saraceno, spaghetti di riso, spaetzle, spaghetti, maccheroni, ditalini, tortellini.

22 PESCE E CROSTACEI: acciughe, anguilla, aringa, frittura di pesce, caviale, vongole, cozze, triglie, pesce impanato, polpi, seppie, bastoncini di pesce, aragosta, gamberoni, granchio, orata, ostrica, salmone, trota, pesce azzurro, sgombro in scatola, tonno in scatola.

16 PIATTO UNICO: fonduta valdostana, fricase boliviano, cuscus, riso jollof nigeriano, zighinì eritreo, fish burger, prosciutto e melone, paella, pilaf turco, pizza, pulao afghano, insalata di riso, sushi, pollo yassa Senegal, taco messicano, hamburger.

17 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.

30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: 

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i SECONDI PIATTI ho preparato questo elenco:

  1. cevapcici
  2. escargot
  3. alloco: platano fritto
  4. patatine fritte
  5. germogli di soia
  6. carciofi
  7. peperoni arrostiti
  8. insalata russa
  9. parmigiana
  10. manzo Stroganoff
  11. purè di patate
  12. polpette
  13. hamburger vegetale
  14. anelli di totano
  15. sottaceti
  16. patate arrosto
  17. tartara di carne
  18. bobotie
  19. patate lesse
  20. cotoletta alla milanese
  21. seitan
  22. carpaccio
  23. bistecca
  24. caprese
  25. tofu
  26. uovo alla coque
  27. uovo
  28. uovo alla benedettina
  29. omelette
  30. uovo al tegamino

____________________
Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SECONDI PIATTI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI 6-9 anni e libretto

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: 

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per SALSE E CONDIMENTI ho preparato questo elenco:

  1. salse chutney
  2. guacamole
  3. hummus
  4. senape
  5. olio d’oliva
  6. passata di pomodoro
  7. salsa tzatziki
  8. maionese
  9. salsa verde
  10. aceto balsamico
  11. aceto
  12. pesto genovese
  13. ketchup
  14. sale da cucina
  15. salsa di soia

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SALSE E CONDIMENTI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – SALSE E CONDIMENTI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Se preferite realizzare il materiale in proprio, questo è il contenuto:

SALSE E CONDIMENTI
La salsa può essere una preparazione di cucina o di pasticceria, formata da un legante e da un sapore, di consistenza pastosa, cremosa o semiliquida.
Serve ad accompagnare carni, pesci, pasta, verdure, e per dare sapore e condire i piatti.
Il nome deriva dal latino salsus, che significa salato, perchè il sale è il condimento base di ogni alimento.
Un condimento è una qualsiasi sostanza utilizzata in cucina per insaporire gli alimenti. Per la maggior parte i condimenti sono di origine vegetale, ma possono anche essere di origine animale (ad esempio il brodo di carne) o minerale (ad esempio il sale).

SALSE CHUTNEY
E’ una famiglia di salse tipiche della cucina sud asiatica, a base di spezie, verdure e frutta.
Servono a condire i piatti a base di carne, riso e le verdure. Possono essere fatte, ad esempio, con mango e zenzero; con mango, cipolla e peperoncini; con cocco e zenzero, con menta e yogurt, ecc…

GUACAMOLE
E’ una salsa di origine messicana a base di avocado, che risale al tempo degli Aztechi. Si prepara con avocado, succo di lime, sale e pepe. Il suo nome significa ‘avocado molle’.

HUMMUS
E’ una salsa a base di pasta di ceci e pasta di semi di sesamo (tahin), olio di semi, aglio e succo di limone. E’ molto usata in tutti i paesi arabi e nella cucina israeliana.

SENAPE
E’ una salsa cremosa che si prepara con il semi polverizzati della pianta della senape, e che serve ad insaporire le carni e a condire le insalate. In Francia e Gran Bretagna è chiamata mostarda. In Giappone è chiamata karashi. Ne esistono di dolci e di molto piccanti.

OLIO D’OLIVA
Quello che usiamo per cucinare e condire è più propriamente chiamato extra-vergine. E’ composto per il 99% di grassi e contiene molte vitamine e acidi grassi. Si usa per condire a crudo, per friggere, per conservare gli alimenti.

PASSATA DI POMODORO
Anche detta salsa o conserva, è una salsa ottenuta dalla cottura dei pomodori che vengono poi passati con uno strumento che schiaccia la polpa eliminando bucce e semi.
Si utilizza per preparare tantissimi sughi diversi, usati soprattutto per la pasta, ma non solo.

SALSA TZATZIKI
E’ una salsa molto usata nei Paesi slavi e in Grecia. Si prepara con yogurt di pecora o capra, polpa di cetrioli, aglio, sale e olio d’oliva. Salse simili si usano anche in Iraq e Turchia. E’ un condimento equilibrato e non grasso.

MAIONESE
E’ una salsa cremosa, di colore bianco o giallo pallido, formata dall’emulsione di acqua, tuorlo d’uovo e olio. Si aromatizza con succo di limone o aceto e sale. E’ tipica della cucina francese. E’ un alimento molto calorico ed è meglio non abusarne.
Contiene molti grassi e proteine. Quella industriale inoltre contiene addensanti e conservanti e ingredienti liofilizzati e non freschi.

SALSA VERDE
E’ un condimento a base di prezzemolo, capperi, acciughe e olio d’oliva. E’ un condimento tipico della cucina ligure, usato per accompagnare secondi piatti a base di carne (soprattutto il bollito misto) o di pesce.

ACETO BALSAMICO
Tipico di Modena e Reggio Emilia, si presta ad essere usato un po’ su tutto: dall’antipasto al dolce. Si ottiene dalla fermentazione del mosto cotto, che viene poi fatto invecchiare all’interno di speciali botti, le acetaie. L’invecchiamento dura dai 12 anni fino ai 50, per questo si tratta di prodotti molto costosi.
L’aceto balsamico a basso prezzo, invece, è in genere fatto con normale aceto di vino con l’aggiunta di caramello, conservanti, coloranti e aromi.

ACETO
E’ il liquido acido che si produce nelle bevande alcoliche (vino, sidro, idromele), nel riso, nei malti e nella frutta, grazie all’azione di particolari batteri. Questi batteri trasformano l’alcol in acido acetico. Si usa per condire insalate e pesce e per marinare le carni. Nelle pulizie domestiche, è un ottimo sgrassatore.

PESTO GENOVESE
E’ un condimento molto energetico, ricco di grassi di buona qualità e proteine, con pochi carboidrati. E’ tipico della Liguria e si prepara con basilico, pinoli, aglio, sale, parmigiano, pecorino sardo e olio extravergine d’oliva. Si usa per condire la pasta, tradizionalmente le trofie e le trenette.

KETCHUP
E’ una salsa agrodolce che, anche se ci fa pensare agli USA, è nata in Malesia. Si prepara con pomodoro passato, zucchero, spezie e aceto. E’ una salsa con pochi grassi, facile da fare in casa e poco elaborata.

SALE DA CUCINA
Per gli antichi Romani il sale era molto prezioso, e chiamarono salario la paga che davano ai legionari (e ancora oggi chiamiamo salario la paga dei lavoratori).
Il sale contiene sodio, che è un minerale essenziale per il nostro organismo, ma non bisogna abusarne, perchè sia la mancanza di sodio sia l’eccesso provocano danni alla salute. Un adulto non dovrebbe assumere più di 6 grammi di sale al giorno.

SALSA DI SOIA
Chiamata shoyu in cinese, è una salsa fermentata che si ottiene con soia, grano tostato, acqua, sale e koji (un fungo). E’ ricca di antiossidanti e molto saporita, pur non essendo grassa. Non bisogna però abusarne perchè contiene molto sale.

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i PRIMI PIATTI ho preparato questo elenco:

  1. lasagne al forno
  2. pastasciutta
  3. polenta
  4. path thailandese
  5. koshari
  6. minestrone
  7. brodo
  8. zuppa di latte di cocco
  9. zuppa di fagioli
  10. passato di verdure
  11. pasta al pesto
  12. pasta alla panna
  13. tortino di quinoa
  14. risotto
  15. pasta al ragù
  16. pasta al pomodoro
  17. gazpacho

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PRIMI PIATTI – 3-6 anni

___________________________

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PRIMI PIATTI – 6-9 anni

LIBRETTO PER LE NOMENCLATURE 6-9 anni PRIMI PIATTI 

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Se preferite realizzare il materiale in proprio, questo è il contenuto:

ZUPPA DI FAGIOLI
E’ una tipica ricetta povera della tradizione italiana, a base di fagioli. Esistono molte varianti regionali: la zuppa di farro e fagioli (Toscana); la zuppa di fagioli con le cotiche (Lazio); ecc.
La ricetta è nata come piatto povero contadino, che veniva preparato al mattino e messa a cuocere a fuoco lento, prima di uscire di casa per il lavoro nei campi. Si possono cucinare in zuppa anche tutti gli altri legumi: ceci, piselli, fave, ecc.

LASAGNE AL FORNO
Si preparano con una sfoglia di pasta, quasi sempre all’uovo, tagliata in fogli rettangolari, che vengono bolliti e scolati e poi si dispongono in una teglia da forno a strati, alternati ai condimenti. Almeno l’ultimo strato è di solito ricoperto di besciamella. Si preparano con ragù di carne, verdure, formaggi, a seconda del gusto. Il tutto viene cotto in forno e poi si mangia a fette.

GAZPACHO
Nella cucina spagnola è una zuppa fredda a base di verdure crude, tipica delle regioni calde del sud come l’Andalusia. Si prepara con peperoni, pomodori, cetrioli, cipolla ed erbe aromatiche. All’ultimo momento può essere aggiunto del ghiaccio tritato o a cubetti.

POLENTA
E’ un antichissimo piatto di origine italiana a base di farina di cereali. E’ stato per secoli l’alimento base della popolazione povera in molte regioni italiane, soprattutto al nord. Il cereale più usato è il mais, importato in Europa dalle Americhe nel XV secolo, che le dà il tipico colore giallo. Prima si faceva con farro, segale o grano saraceno ed era scura.
Simili alla polenta italiana sono il funchi (Antille), a base di mais e consumato al posto del pane; l’umutsima del Burundi, fatta con farina di manioca; la polenta di miglio del Burkina Faso.

PASTASCIUTTA
Il termine pasta è spesso usato come abbreviazione dell’italiano pastasciutta, ed indica un piatto dove la pasta alimentare è l’ingrediente principale, accompagnato da una salsa o un sugo o un altro condimento di qualsiasi tipo. La pasta si cuoce in acqua salata in ebollizione, poi viene scolata e condita.
Le ricette italiane di pastasciutta più famose sono: alla carbonara, allo scoglio, al ragù, al pesto, al pomodoro, all’amatriciana.

PHAD THAILANDESI
I phad (o phat) sono larghi tagliolini di farina di riso, tipici della cucina thailandese. Dopo la bollitura, si condiscono in padella con uova, salsa di soia, germogli di soia, gamberi, pollo e spezie.

KOSHARI
E’ un primo piatto tipico egiziano.Si prepara con riso, pasta, lenticchie, ceci, aglio egiziano, aceto e salsa di pomodoro speziata. Il tutto è guarnito con cipolle fritte.

MINESTRONE
E’ una minestra in brodo con molte verdure, e può essere completato con pasta o riso. Tra gli ingredienti più comuni ci sono fagioli, cipolle, carote, sedano, patate e pomodori. L’insieme delle verdure pulite e tagliate per il minestrone, crude e non condite, viene anche venduto come prodotto congelato.

BRODO
E’ un preparato liquido ottenuto dalla cottura di carni, verdure o pesce, con l’aggiunta di spezie, sale ed erbe aromatiche. Si usa per preparare minestre, salse e per cuocere il risotto.Per quello di carne di solito si usano manzo o pollame. Per quello di pesce si usano saraghi, gallinelle o scorfani con verdure. Quello vegetale è il più digeribile, e per questo si usa nello svezzamento dei neonati.

ZUPPA DI LATTE DI COCCO
E’ un primo piatto tipico thailandese che si prepara con latte di cocco e verdure, o anche con carne di pollo o pesce. Alcune varianti hanno un sapore delicato, altre sono molto piccanti.

TORTINO DI QUINOA
La quinoa è un cereale tipico del Sud America, anche se non appartiene alla famiglia delle graminacee. Essendo priva di glutine, è molto apprezzata in tutto il mondo perchè può essere consumata anche dai celiaci. Intera si presta ad essere usata per cucinare tortini o sformati con verdure, carni e formaggi.

PASSATO DI VERDURE
E’ una crema preparata con verdure passate o frullate che si può preparare in molti modi. Si può mangiare da solo o accompagnandolo a crostini di pane. Si può preparare con molte verdure miste, come il minestrone, oppure con una sola. Viene anche chiamata vellutata.

RISOTTO
E’ un primo piatto tipico della cucina italiana. Il particolare tipo di cottura fa addensare l’amido contenuto nel riso dando al piatto una consistenza cremosa. I più famosi risotti sono: alla parmigiana, agli spinaci, allo zafferano, mantecato, ai frutti di mare, al radicchio, al latte, risi e bisi.

PASTA ALLA PANNA
La panna o crema di latte è la parte grassa del latte, che si ottiene lasciando riposare il latte fresco e aspettando il galleggiamento della parte grassa, che è più leggera.La panna da cucina si può usare anche per condire la pastasciutta, da sola o con cubetti di prosciutto cotto.

PASTA AL RAGÙ
La parola ragù si riferisce a un sugo a base di carne, cotto per molte ore a fuoco basso e preparato con molti ingredienti. Il termine deriva dal francese ragout, che significa risvegliare l’appetito. Nella cucina italiana i più famosi ragù sono quello alla bolognese e quello napoletano. Per quello alla bolognese si usa carne trita, mentre per quello alla napoletana si usa carne a pezzetti, che viene spesso tolta a cottura ultimata.

PASTA AL POMODORO
Il modo più classico di mangiare la pastasciutta è quello di condirla col pomodoro. Si possono usare pomodori freschi oppure la salsa. I pomodori possono essere usati cotti e crudi, conditi con olio d’oliva e profumati con olio d’oliva e basilico, e un po’ di formaggio grana grattugiato.

PASTA AL PESTO
E’ una pastasciutta di origine ligure. In Liguria si usano di solito le trenette (anche dette linguine) o le trofie. Le trenette sono simili agli spaghetti, ma sono piatte e non cilindriche. Le trofie somigliano a degli gnocchetti, ma sono sottili e allungate. Il condimento è a base di basilico, olio, formaggio grana e pecorino sardo, pinoli e aglio.

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la categoria PIATTO UNICO ho preparato questo elenco:

  1. fonduta valdostana
  2. fricase boliviano
  3. cuscus
  4. riso jollof nigeriano
  5. zighinì eritreo
  6. fish burger
  7. prosciutto e melone
  8. paella
  9. pilaf turco
  10. pizza
  11. pulao afghano
  12. insalata di riso
  13. sushi
  14. pollo yassa Senegal
  15. taco messicano
  16. hamburger

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 3-6 anni

Nomenclature e libretto Montessori PIATTO UNICO
LIBRETTO e NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 6-9 anni

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per PESCE E CROSTACEI ho preparato questo elenco:

  1. acciughe
  2. anguilla
  3. aringa
  4. frittura di pesce
  5. caviale
  6. vongole
  7. cozze
  8. triglie
  9. pesce impanato
  10. polpi
  11. seppie
  12. bastoncini di pesce
  13. aragosta
  14. gamberoni
  15. granchio
  16. orata
  17. ostrica
  18. salmone
  19. trota
  20. pesce azzurro
  21. sgombro in scatola
  22. tonno in scatola

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PESCE E CROSTACEI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PESCE E CROSTACEI – 6-9 anni

LIBRETTO PER LE NOMENCLATURE 6-9 anni PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PASTA

Nomenclature Montessori PASTA disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PASTA

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la  PASTA  ho preparato questo elenco:

  1. ravioli al vapore
  2. farfalle
  3. gnocchi di patata
  4. timballo
  5. fusilli
  6. mafaldine
  7. cellentani
  8. chifferi rigati
  9. pipe
  10. orecchiette
  11. tagliatelle
  12. ravioli
  13. pasta integrale
  14. penne lisce
  15. soba di grano saraceno
  16. spaghetti di riso
  17. spaetzle
  18. spaghetti
  19. maccheroni
  20. ditalini
  21. tortellini

Nomenclature Montessori PASTA

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PASTA – 3-6 anni

Nomenclature Montessori PASTA
NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – PASTA  – 6-9 anni

Nomenclature Montessori PASTA
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PASTA

Nomenclature Montessori ORTAGGI

Nomenclature Montessori ORTAGGI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori ORTAGGI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per gli ORTAGGI ho preparato questo elenco:

  1. asparagi
  2. broccoli
  3. verza
  4. cavolo cappuccio
  5. cavolfiore
  6. carota
  7. cassava
  8. spinaci
  9. cetriolo
  10. melanzana
  11. finocchio
  12. cavolfiore romanesco
  13. fagiolini
  14. porri
  15. lattuga cappuccina
  16. lattuga gentile
  17. carciofi
  18. ortaggi
  19. cipolla
  20. pastinaca
  21. peperoni
  22. patata
  23. rapanelli
  24. cavolo rosso
  25. rucola
  26. sedano
  27. zucca
  28. pomodori
  29. peperoncini
  30. radicchio rosso
  31. zucchine

Nomenclature Montessori ORTAGGI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ORTAGGI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori ORTAGGI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – ORTAGGI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori ORTAGGI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori ORTAGGI

Nomenclature Montessori I LEGUMI

Nomenclature Montessori I LEGUMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili gratuitamente in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori I LEGUMI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I LEGUMI ho preparato questo elenco:

  1. carruba
  2. ceci
  3. fagioli
  4. lenticchie
  5. piselli
  6. soia

Nomenclature Montessori I LEGUMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – I LEGUMI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – I LEGUMI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori I LEGUMI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la FRUTTA FRESCA ho preparato questo elenco:

  1. albicocca
  2. avocado
  3. banana
  4. fragole
  5. ribes nero
  6. pompelmo
  7. melograno
  8. mela
  9. nespola
  10. pesca nettarina
  11. more
  12. mirtilli
  13. melone
  14. mango
  15. litchi
  16. lime
  17. limone
  18. lampone
  19. kiwi
  20. cachi
  21. prugne
  22. uva
  23. frutti di bosco
  24. frutta
  25. arancia
  26. agrumi
  27. pera
  28. anguria
  29. fichi d’India
  30. fico
  31. ciliegia
  32. ribes rosso
  33. noce di cocco
  34. mandarino

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA FRESCA – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FRUTTA FRESCA – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FRUTTA FRESCA

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FORMAGGI E LATTICINI ho preparato questo elenco:

  1. Bel Paese
  2. stilton
  3. brie
  4. grana padano
  5. yogurt
  6. emmenthal
  7. caprino fresco
  8. feta greca
  9. formaggio stagionato
  10. ricotta
  11. formaggio Piave
  12. gorgonzola
  13. mozzarella
  14. pecorino sardo
  15. provola affumicata
  16. formaggio Asiago
  17. fiocchi di latte
  18. taleggio
  19. tilsit
  20. fontina
  21. stracchino.

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FORMAGGI E LATTICINI – 3-6 anni stampato minuscolo e corsivo

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FORMAGGI E LATTICINI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FRUTTA SECCA E SEMI ho preparato questo elenco:

  1. noci
  2. semi di zucca
  3. pistacchi
  4. pinoli
  5. arachidi
  6. mandorle
  7. nocciole
  8. semi di girasole
  9. datteri
  10. uvetta
  11. frutta secca
  12. caldarroste
  13. castagne
  14. anacardi

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA SECCA E SEMI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FRUTTA SECCA E SEMI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per ERBE AROMATICHE E SPEZIE ho preparato questo elenco:

  1. basilico
  2. cardamomo
  3. anice stellato
  4. semi di coriandolo
  5. curcuma
  6. erba cipollina
  7. fave di cacao
  8. aglio
  9. prezzemolo
  10. bacche di ginepro
  11. alloro
  12. noce moscata
  13. rosmarino
  14. timo
  15. salvia
  16. pepe
  17. cannella
  18. vaniglia
  19.  zenzero

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ERBE AROMATICHE E SPEZIE – 3-6 anni stampato minuscolo e corsivo

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – ERBE AROMATICHE E SPEZIE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Martin Luther King

Martin Luther King – materiale didattico e schede illustrate pronte per la stampa per bambini della scuola primaria, sulla vita di Martin Luther King.

Martin Luther King si celebra col MLK day negli USA il terzo lunedì di gennaio, un giorno vicino alla sua data di nascita. E’ una festività nazionale istituita per legge dal 1983, ma fu osservata da tutti gli Stati americani solo dal 1993. Per raccontare ai bambini la sua storia ho preparato una biografia, una serie di carte illustrate che possono essere utili durante il racconto, e un riassunto del discorso pronunciato a Washington nel 1963. Le immagini sono di pubblico dominio; tutte le fonti sono citate in fondo all’articolo.

Martin Luther King è l’icona mondiale della lotta per i diritti civili.

Fino a cinquant’anni fa, in USA, c’erano fontanelle pubbliche separate per bianchi e neri, a teatro la balconata separata per neri, e i posti in fondo al bus solo per neri. E’ difficile da credere ma era veramente poco tempo fa. Nella lotta per guadagnare la parità per i cittadini di qualsiasi razza si è svolta la breve vita di Martin Luther King. In quel periodo negli USA era normale salire sugli autobus, entrare nei bar, in teatro, e nelle chiese e vedere posti separati a seconda del colore della pelle delle persone, e persone come Martin Luther King sono, anche oggi, fonte di ispirazione per chi crede nella giustizia sociale.  Voleva il riscatto di tutti, non solo dei neri, che non erano i soli ad essere maltrattati nel suo paese: l’ingiustizia sociale era troppa e troppe le leggi scritte ma non rispettate. Occorreva restituire dignità a tante persone schiacciate da secoli di schiavitù sociale, politica e morale.
L’Italia, da paese di emigrazioni è diventato un paese di immigrazioni, e quindi una società multietnica caratterizzata dalla coesistenza di persone di etnie diverse. Molti italiani che si considerano ‘istruiti’, si rivelano poi razzisti, per diversi motivi. Il sogno di Martin Luther King può insegnare molto agli italiani sui diritti civili, sull’integrazione, sull’uguaglianza delle minoranze e sulle barriere razziali. Anche se i tempi e le situazioni sono diverse, le cause del razzismo sono sempre le stesse. Perciò, i valori che il sogno di Martin Luther King ha insegnato agli americani, possono servire da lezione anche agli italiani.

Martin Luther King jr (15 gennaio, 1929 – 4 aprile, 1968) nacque nella città di Atlanta, in Georgia, il 15 gennaio 1029.

La Georgia è uno Stato del sud degli Stati Uniti, dove il problema razziale era molto forte.

I neri americani sono i discendenti di quegli uomini che furono rapiti dai negrieri e portati dall’Africa all’America, in catene, per essere venduti come merce. Milioni di donne e di uomini vennero strappati alla loro terra e fatti schiavi per lavorare nelle piantagioni di cotone, tabacco, zucchero e caffè degli stati del sud dal 1620 fino al 1865: 200 lunghi anni durante i quali gli antenati di Martin Luther King venivano comprati, venduti e trattati non come esseri umani, ma peggio degli animali. La legge che permetteva la schiavitù negli Stati Uniti fu cancellata solo grazie a una terribile guerra civile tra gli Stati del Nord, che volevano abolire lo schiavismo, e gli Stati del Sud. Ma, soprattutto al sud, l’abolizione legale della schiavitù non portò la libertà agli americani neri, perchè i proprietari terrieri escogitarono sistemi di ricatto economico nei confronti dei lavoratori ex schiavi, per cui più lavoravano più si indebitavano. Nella pratica i neri americani non potevano nemmeno partecipare alle elezioni. Sorse inoltre il Ku Klux Klan (KKK), un gruppo fondato da ex soldati sudisti dopo la guerra civile, che ha usato la violenza e l’intimidazione  per escludere i neri dal voto, dalle cariche politiche e anche dalle scuole, compiendo crimini orribili.

Lavorare dall’alba al tramonto, incatenato alla terra dai conti da pagare al proprietario della piantagione, piangere, compatirsi per la propria mancanza di coraggio, essere lo zimbello dei giudici e dei poliziotti, finire col credere alla propria indegnità… e infine cedere, inchinarsi e odiare se stessi per la propria debolezza“.

Così Martin Luther King racconta la vita di suo nonno James Albert, che era la vita di tutti i neri americani. Nelle città si vedevano dappertutto cartelli con la scritta “colored only” o “white only” (solo per neri, solo per bianchi). I neri vivevano riuniti in zone della città, i ghetti (slums), sovrappopolati e privi di strutture e di servizi decenti. I neri americani non potevano frequentare molte scuole, Università, né entrare a far parte di molte associazioni, non votavano, subivano maltrattamenti anche da parte delle autorità e dalla polizia, ed erano spesso condannati ingiustamente da giurie popolari bianche e razziste. I neri godevano di meno diritti dei bianchi ovunque: nel campo dell’istruzione, sul lavoro, e in tutti i settori della vita sociale ed anche nell’esercito, e perfino nell’uso dei mezzi pubblici. Quello che oggi, nella nostra cultura, sembra assurdo, nell’America degli anni ‘50 e ’60 era la normalità.

In questo clima Martin Luther King nacque, visse e cominciò a lottare fin da bambino.

Oggi gli USA hanno il loro primo Presidente nero. Sono passati solo cinquant’anni dai discorsi di Martin Luther King. Il Presidente Obama non ha nella sua storia familiare ex-schiavi afroamericani, mentre la first lady, Michelle, sì. Gli USA hanno fatto molti passi avanti per i diritti civili e l’uguaglianza, ma le discriminazioni esistono ancora. Ad esempio, in alcuni stati degli USA, gli studenti di colore vengono sospesi o espulsi tre volte di più dei loro coetanei bianchi.

Fin dall’infanzia Martin Luther King subì i traumi dei bambini che scoprono di essere diversi e discriminati, che scoprono di vivere in una società razzista.

Il padre, Martin Luther King senior, era pastore della Chiesa battista, la mamma una maestra. Nei primi anni dell’infanzia giocava con i bambini del quartiere, anche coi bambini bianchi. A sei anni cominciò a frequentare la scuola elementare, e cominciarono ad accadere fatti incomprensibili per un bambino: venne escluso dai giochi dei suoi vicini di casa che, addirittura, ebbero dai loro genitori il severo divieto di parlare con lui. Martin non riusciva a capire: non aveva fatto loro alcun dispetto, non li aveva offesi in alcun modo… Non lo fecero sentire meglio le spiegazioni dei suoi genitori, che gli parlarono di cosa significasse essere di colore e vivere in uno Stato del Sud, gli raccontarono delle origini africane dei neri americani, della lunga e terribile schiavitù e della Guerra di Secessione che aveva dato loro, almeno formalmente, la libertà. A otto anni il suo papà gli dà la notizia della morte della sua cantante preferita, Bessie Smith, che dopo un incidente stradale morì perché gli ospedali per bianchi di Atlanta si rifiutarono di ricoverarla.

Ancora impreparato a reagire, queste ed altre esperienze gli rimasero scolpite per sempre nell’anima.

Martin Luther King visse la sua infanzia e adolescenza in un periodo di grande fermento storico, con  la II Guerra Mondiale e la conquista dell’indipendenza delle colonie europee, e fu molto affascinato dalla figura di Gandhi, dal quale imparò i principi della lotta non-violenta. Poté studiare frequentando le scuole per ‘coloreds’ (cioè per soli neri), e fu negli anni del liceo, mentre si inseriva nel mondo degli adulti, che cominciò ad avere sempre più coscienza della discriminazione razziale.  Così decise di diventare avvocato e si iscrisse all’Università di Atlanta (per soli neri), ma dopo qualche anno passò agli studi di filosofia e di teologia e diventò, a 22 anni, pastore battista. Ispirato dal metodo di lotta per i diritti basato sulla ‘non violenza’ di Gandhi, Martin Luther King si convinse che questo sistema poteva servire anche per la conquista dei diritti civili dei neri americani. Dalla meditazione sulle opere di Gandhi, trasse la conclusione che i valori cristiani uniti ai principi della non-violenza, dovevano essere la base della lotta per la giustizia sociale. Completò gli studi e, durante la preparazione della tesi di laurea conobbe Coretta Scott, che studiava canto per diventare soprano. Anche Coretta aveva il sogno di poter fare qualcosa per i neri americani. I due giovani s’innamorarono e nel 1953 si sposarono e si trasferirono nella città di Montgomery, in Alabama, entrambi erano decisi a lottare per non essere più giudicati inferiori, ma cittadini come gli altri.

In questa città Martin Luther King era pastore della chiesa battista.

Le sue prediche lo resero molto famoso tra le persone, indipendentemente dal colore della loro pelle, e riuscì ad attirare a sé un numero sempre più grande di sostenitori.

Nel dicembre del 1955 un fatto in apparenza banale, che avvenne proprio nella città di Montgomery, dette ai fatti una svolta decisiva. Sugli autobus della città le prime tre file di posti erano riservate ai bianchi, le altre potevano essere occupate da neri solo se non c’erano bianchi in piedi. Quel giorno Rosa Parks rifiutò di alzarsi e cedere il suo posto, e venne arrestata e portata in carcere.
Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Nel giro di poche ore King mise a disposizione la sua chiesa per organizzare la protesta e fu deciso il boicottaggio dei trasporti pubblici, una forma di lotta pacifica, ispirata agli insegnamenti di Gandhi: nessun nero sarebbe salito su un autobus fino a che non fosse stata tolta la spartizione dei sedili.
L’iniziativa ebbe un enorme successo: il giorno seguente, infatti, tutti i mezzi pubblici erano deserti, perchè non solo in neri ma anche molti bianchi avevano aderito alla lotta.  La situazione continuò a ripetersi anche nei giorni seguenti e gli abitanti neri di Montgomery non salirono sugli autobus e si recarono al lavoro arrangiandosi come potevano fino al dicembre dell’anno successivo: 382 giorni. In questo periodo King fu bersaglio di minacce d’ogni genere e la sua casa fu fatta saltare in aria con una bomba (la moglie e la figlia, che erano dentro, restarono fortunatamente illese). La compagnia degli autobus perse 40 milioni di dollari e le autorità arrestarono Martin L. King con un pretesto. A sorpresa, quando il processo contro di lui stava ormai per iniziare, arrivò la notizia: la Corte Suprema dichiarava illegale la segregazione praticata negli autobus.

Nacque così il Movimento per i Diritti Civili e Martin Luther King divenne il simbolo della ‘rivoluzione nera’.

Ogni sua vittoria ebbe per lui un prezzo altissimo: fu preso a sassate, picchiato ed aggredito dai cani della guardia nazionale; fu arrestato una ventina di volte durante le manifestazioni per la pace; più di una volta John Kennedy, che sarebbe diventato il Presidente degli Stati Uniti, pagò personalmente la cauzione per farlo uscire di prigione.

Martin Luther King organizzò tantissime manifestazioni pacifiche, marce, conferenze pubbliche e raduni, e il Movimento si estese ben presto a tutti gli Stati Uniti.

Organizzò ovunque boicottaggi contro gli esercizi commerciali che praticavano la segregazioni (negozi, bar, ristoranti, ecc.). Martin Luther King diceva: “Non possiamo obbedire a leggi ingiuste, perché il non collaborare col male è un obbligo morale, non meno del collaborare col bene“.
E di fronte alle minacce, riferendosi al Ku Klux Klan, diceva: “Mandate i vostri sicari incappucciati nelle nostre case. Ma siate certi che vinceremo: un giorno conquisteremo la libertà, e la nostra vittoria sarà anche la vostra“.

Nel 1963, centenario dell’abolizione della schiavitù firmata da Lincoln, le azioni non violente del Movimento per i Diritti Civili dilagarono in più di 800 città.

A Birmingham, città che subì in un anno diciassette attentati dinamitardi ad opera dei razzisti bianchi, ebbe inizio una delle più importanti campagne di sensibilizzazione del Movimento. Durante una marcia tenuta la sera del venerdì Santo, vennero imprigionate centinaia di persone e, fra di esse (per la tredicesima volta) Martin Luther King. Dal carcere scrisse una famosa lettera: “E facile dire: ‘aspettate’. Ma quando avete visto poliziotti pieni d’odio colpire e perfino uccidere impunemente i vostri fratelli e le vostre sorelle; quando sentite la vostra lingua torcersi se cercate di spiegare alla vostra bambina di sei anni che non può andare al luna-park perchè è nera, e vedete spuntarle le lacrime; quando vi perseguita notte e giorno il fatto di essere nero, non sapendo mai che cosa vi può accadere; allora voi comprendete perché per noi è tanto difficile aspettare“.

Sempre nel 1963, in agosto,  Martin L. King guidò un’enorme manifestazione interrazziale a Washington, dove pronunciò il suo discorso più famoso, poetico e struggente: “Ho un sogno” (I have a dream).

La marcia dei 250.000 arrivò a Washington il 28 agosto, per chiedere l’approvazione della legge sulla parità dei diritti civili per bianchi e neri. Oltre 80.000 dei partecipanti all’evento erano bianchi e marciavano insieme agli altri cantando ‘Black and white together’ (neri e bianchi insieme).  Fu una manifestazione molto pacata e vi partecipò tutta la comunità americana, singoli individui e gruppi politici e religiosi, associazioni, sindacati dei lavoratori, bianchi, neri, meticci ed indiani: fu un’azione collettiva, di tutta la nazione americana, a favore dei più deboli ed emarginati. Le telecamere di tutto il mondo erano puntate sulla marea umana che si era raccolta intorno al monumento a Lincoln per chiedere un mondo migliore, dove giustizia ed uguaglianza non fossero utopie, ma realtà. Milioni di telespettatori in tutto il mondo, seguirono affascinati questo evento ad ascoltarono la voce di Martin Luther King, a cui fu affidato il discorso conclusivo. Il suo discorso fu accolto da applausi scroscianti. A proposito della marcia di Washington, Martin Luther King scrisse: “…L’estate del 1963 è stata una rivoluzione perché ha cambiato il volto dell’America…”.
Questa marcia pacifista e la figura di Martin Luther King ebbero risonanza mondiale, e le sue predicazioni e i suoi scritti furono tradotti e letti in molti Paesi, ed anche in Italia.

Il 1964 fu un anno importante.

La legge per i diritti civili venne approvata il 10 febbraio 1964. Durante una manifestazione pacifica la polizia si scagliò con ferocia su un corteo di dimostranti, sguinzagliando cani e azionando idranti contro ragazzi inermi. Sotto la pressione dell’opinione pubblica inorridita, il Governo dichiarò illegale la segregazione nei negozi e nei locali pubblici, e stabilì che l’assunzione al lavoro doveva essere egualitaria per bianchi e neri. Erano vietate le discriminazioni per l’iscrizione ai registri elettorali ed era sancito l’obbligo di ammettere tutti i cittadini, senza distinzioni di razza, a qualsiasi scuola o esercizio pubblico. La battaglia, però, durò ancora a lungo e negli Stati del Sud, soprattutto l’Alabama e il Mississippi, continuarono a registrarsi episodi di neri picchiati e uccisi dai razzisti bianchi del Ku Klux Klan.

Il 14 ottobre Martin Luther King ricevette un telegramma da Stoccolma: “Il premio Nobel per la pace è stato assegnato a Martin Luther King per aver fermamente e continuamente sostenuto il principio della non-violenza nella lotta razziale nel suo Paese“. I 34 milioni del premio vennero messi a disposizione del Movimento per i Diritti Civili.

Ma ancora l’effettiva uguaglianza tra bianchi e neri era un obiettivo lontano.

A metà degli anni Sessanta il movimento per i diritti civili si spaccò: un gruppo di attivisti neri si oppose alle scelte moderate e pacifiste di King e diede vita a forme di protesta più radicali caratterizzate dallo slogan Black power (potere nero).

Tra mille difficoltà e molti oppositori Martin Luther King continuò a correre da una parte all’altra degli Stati Uniti per diffondere le idee del Movimento per i Diritti Civili, che estese la sua richiesta di riforme sociali non solo alla comunità nera, ma a tutti gli americani poveri, e si impegnò contro il coinvolgimento degli USA nella guerra del Vietnam.

Nel marzo 1968 Martin Luther King stava preparando  la marcia della “miseria nazionale” durante i poveri di tutte le razze sarebbero dovuti arrivare da tutti gli Stati USA a Washington.

Il 27 marzo nella città di Memphis, in Tennessee, seimila americani neri attraversarono in corteo la città per solidarietà con 1.700 spazzini in sciopero e Martin Luther King era in testa al corteo.
Pochi giorni dopo, il 3 aprile, Martin Luther King parlò, sempre a Memphis, davanti a quindicimila. Il giorno seguente, si trovava con altri membri del Movimento per i Diritti Civili in una stanza dell’Hotel Lorraine. Si affacciò ad un balcone dell’Hotel e venne colpito da un colpo di fucile.  Quando morì aveva solo 39 anni ed era nel pieno della sua battaglia. Il colpo era partito dalla casa di fronte, e approfittando dei momenti di panico che seguirono, l’assassino si allontanò indisturbato.
Il presunto killer fu arrestato a Londra circa due mesi più tardi, si chiamava James Earl Ray. L’uomo si proclamò innocente e disse di sapere chi fosse il vero colpevole, ma non sapremo mai la verità perchè venne accoltellato la notte seguente nella cella in cui era rinchiuso.

Al suo funerale parteciparono migliaia le persone d’ogni ceto e razza.

Celebrò la cerimonia suo padre, il pastore Martin Luther King senior, che fece riascoltare una predica registrata del figlio, nella quale, tra l’altro, diceva: “Se qualcuno di voi sarà qui nel giorno della mia morte, sappia che non voglio un grande funerale. E se incaricherete qualcuno di pronunciare un’orazione funebre, raccomandategli che non sia troppo lunga. Ditegli di non parlare del mio premio Nobel, perché non ha importanza… Vorrei solo che dicesse che sono stato una voce che ha gridato nel deserto per la giustizia, e che ho tentato di spendere la mia vita per amare e servire l’umanità».

Coretta King, anche dopo la morte del marito, continuò la sua lotta contro la segregazione razziale e a favore della pace del mondo.

I Have a Dream – Martin Luther King jr

Riassunto del Discorso Pronunciato da Martin Luther King a Washington il 28 Agosto 1963.

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della schiavitù.
Ma cento anni dopo, i neri non sono ancora liberi; cento anni dopo, la vita dei neri è ancora una vita in catene, e queste catene sono la segregazione e la discriminazione. Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra condizione vergognosa.
In un certo senso siamo venuti qui, nella capitale degli Stati Unti, per incassare una cambiale. Quando i Padri Fondatori scrissero la Costituzione Americana e la Dichiarazione d’Indipendenza, firmarono una cambiale ad ogni americano. Questa cambiale prometteva a tutti gli uomini, ai negri tanto quanto ai bianchi, il diritto di godere in America dei principi inalienabili della vita, del diritto alla libertà e del diritto alla ricerca della felicità.
E’ ovvio, oggi, che l’America è venuta meno a questo impegno e non ha pagato la cambiale data ai suoi cittadini neri.
Invece di pagare la sua cambiale, invece di onorare il suo debito, l’America ha consegnato ai neri banconote false,  e quindi siamo venuti per incassare questo cambiale, per ricevere le banconote vere della libertà e della garanzia di giustizia.
Siamo anche venuti per ricordare all’America l’urgenza dell’adesso. Questo è il momento di realizzare le promesse; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti.
Sarebbe la fine per questa nazione, se non valutasse appieno l’urgenza del momento. Questa estate soffocante della legittima impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un autunno di libertà ed uguaglianza.
Il 1963 non è una fine, ma un inizio.
Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai neri non saranno concessi i loro diritti di cittadini.
Ma c’è qualcosa che devo dire alla mia gente. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Non soddisfiamo la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio; conduciamo la nostra lotta con dignità e disciplina; non permettiamo che la nostra protesta degeneri in violenza; rispondiamo alla forza fisica con la forza dell’anima.
Molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, capiscono che il loro destino è legato col nostro destino, e che la loro libertà è legata alla nostra libertà. Questa offesa che è l’ingiustizia, dovrà essere combattuta da un esercito di due razze.
Quando potremo sentirci soddisfatti? Non saremo mai soddisfatti finché il nero sarà vittima degli orrori a cui viene sottoposto dalla polizia;  finché i nostri corpi, stanchi per la fatica del viaggio, non potranno trovare alloggio nei motel sulle strade e negli alberghi delle città; finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono ‘riservato ai bianchi’; finché i neri del Mississippi non potranno votare e i negri di New York crederanno di non avere nulla per cui votare.
No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.
Non ho dimenticato che alcuni di voi sono giunti qui dopo enormi prove e sofferenze. Ritornate nel Mississippi, in Alabama, South Carolina, in Georgia, in Louisiana; ritornate ai vostri ghetti delle grandi città del nord, sapendo che questa situazione può cambiare, e cambierà.
Non sprofondiamo nella disperazione.
E anche se dovrete affrontare le difficoltà di oggi e di domani, io ho un sogno.
Io un sogno: nel mio sogno, un giorno, questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso dei sui ideali. Tutti gli uomini sono creati uguali, questo è uno dei sui ideali.
Io ho un sogno: nel mio sogno, un giorno, i figli degli uomini che un tempo furono schiavi e i figli degli uomini  che un tempo furono schiavisti, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.
Io ho un sogno: nel mio sogno, un giorno, perfino lo stato del Mississippi, dove oggi c’è arroganza ingiustizia e oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.
Io ho un sogno: nel mio sogno, un giorno, i miei quattro figli piccoli non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere.
Io ho davanti a me un sogno, oggi!
Difendiamo insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi.
Quel giorno tutti gli uomini sapranno cantare insieme l’America, dolce terra di libertà. Se l’America vuole essere una grande nazione, possa questo accadere.
Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York. Risuoni la libertà negli alti monti della Pennsylvania. Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve. Risuoni la libertà dai dolci pendii della California. Ma non soltanto. Risuoni la libertà dalle montagne della Georgia. Risuoni la libertà dalle montagne del Tennessee. Risuoni la  libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà. 

Fonti:

https://english-zone.com/holidays/mlk-dreami.html Il discorso di MLK tradotto in Italiano

https://www.ilsoffioultrafanico.net/pag09_lutherkingdream.htm Il discorso di MLK in Inglese e Italiano

https://www.lagirandola.it/lg_primopiano.asp?idSpec=83

https://www.treccani.it/enciclopedia/martin-luther-king_(Enciclopedia_dei_ragazzi)/

https://www.studenti.it/materie/storia/martin_lutherking.php

https://www.martinlutherking.ucebi.it/biografia/bio.php

https://digitalcollections.nypl.org/search/index?utf8=%E2%9C%93&keywords=martin+luther+king#

https://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Parks#/media/File:Rosaparks.jpg

https://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Luther_King

https://www.slysajah.com/

https://www.lavocedinewyork.com/Il-sogno-di-Martin-Luther-King-nelle-scuole-americane/d/4277/

https://www.oronoticias.com.mx/galeriafotos/349/El-movimiento-de-Luther-King#.VpWYT7bhBkg

https://www.myusa.it/mappa-cartina-usa/243-cartina-politica-usa.html

https://en.wikipedia.org/wiki/Racial_segregation_in_the_United_States

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Barack_Obama_family_portrait_2011.jpg

https://kinginstitute.stanford.edu/liberation-curriculum

https://mlkflc.org/photo-gallery/

Nomenclature Montessori LE CARNI

Nomenclature Montessori LE CARNI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori LE CARNI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per le carni ho preparato questo elenco:

  1. carne bovina
  2. stinco di maiale
  3. bresaola
  4. selvaggina
  5. carni bianche
  6. pollo
  7. costolette
  8. arrosto di manzo
  9. carne suina
  10. wurstel
  11. prosciutto cotto
  12. spezzatino
  13. cotoletta impanata
  14. speck
  15. tacchino
  16. salsicce
  17. salame
  18. roast beef all’inglese
  19. quaglia
  20. carne trita
  21. pancetta
  22. arista di maiale
  23. hamburger
  24. carne di agnello
  25. stufato di coniglio
  26. prosciutto crudo

Nomenclature Montessori LE CARNI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – LE CARNI- 3-6 anni

Nomenclature Montessori LE CARNI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI E LIBRETTO – LE CARNI- 6-9 anni

Nomenclature Montessori LE CARNI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Comandi sui nomi LE CHIAMATE

Comandi sui nomi LE CHIAMATE. Nell’articolo puoi trovare esempi di presentazione e d’uso, e il materiale pronto per il download e la stampa. Questi cartellini dei comandi sono utilizzati in relazione al lavoro con la scatola grammaticale I (nome e articolo).

Per saperne di più sull’uso dei comandi puoi leggere qui: LE LEZIONI E I COMANDI

Il gioco con i cartellini dei comandi piace molto ai bambini, e possono essere usati sia in ambito grammaticale, come quelli presentati in questo articolo, sia per esercitare la lettura interpretata, come quelli proposti qui: cartellini dei comandi per i primi esercizi di lettura e composizione.

In generale l’esercizio con i cartellini dei comandi si svolge così: in un piccolo gruppo di bambini, a turno, un bambino legge in silenzio un cartellino e poi lo esegue riproducendo le parole e le azioni indicate. Generalmente i comandi richiedono il coinvolgimento dei compagni, quindi si prestano allo svolgersi di piccole recite. Maria Montessori ricorda che a partire dall’età di cinque anni i bambini hanno una spiccatissima tendenza alla recitazione, e provano grande piacere nel pronunciare le parole con tono sentimentale, accompagnandole con dei gesti.
I comandi delle “chiamate” possono dar luogo a piccole commedie. Possono avere un tono imperioso,  di preghiera, gentile o brusco.

Il materiale che ho preparato io segue la stessa codifica delle scatole grammaticali, quindi, poichè questi comandi sono in relazione alla scatola grammaticale I, avremo i cartellini EI-1 ed EI-2.

Questi sono i cartellini dei comandi per il nome, anche detti “chiamate”:

Altri comandi sul nome possono essere fatti chiedendo al bambino di disegnare determinate cose e scriverne i nomi (E1-2):

Comandi sui nomi LE CHIAMATE

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori LE BEVANDE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per le bevande ho preparato questo elenco:

  1. bibite gassate
  2. birra
  3. caffè
  4. cappuccino
  5. succo di carota
  6. frappé di frutta
  7. tè in bustina
  8. tè verde
  9. vino
  10. latte
  11. succo di mandarino
  12. camomilla
  13. centrifugati di verdure
  14. spremuta di arance
  15. succhi di frutta 100%
  16. acqua frizzante
  17. frullato di frutta
  18. succo di pomodoro
  19. acqua naturale

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – BEVANDE – 3-6 anni

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori in tre parti e libretto per le BEVANDE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori I DOLCI

Nomenclature Montessori I DOLCI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori I DOLCI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I DOLCI ho preparato questo elenco:

  1. krapfen
  2. caramelle
  3. meringa
  4. moretto
  5. marzapane
  6. cioccolata
  7. bignè fritti
  8. bignè ripieni
  9. croissant
  10. zucchero di canna
  11. torta marmorizzata
  12. torrone
  13. cantuccini
  14. caramelle gommose
  15. tiramisù
  16. crostoli
  17. zucchero raffinato
  18. strudel di mele
  19. rasgulla indiani
  20. puris indiani
  21. burro di arachidi
  22. pancake
  23. crema di nocciole
  24. muffin
  25. marshmallows
  26. macaron
  27. frutta e panna montata
  28. gelatina di frutta
  29. confettura e marmellata
  30. gulab jamun indiani
  31. gelato
  32. ghiacciolo
  33. miele
  34. torta di mele
  35. panna montata
  36. biscotti della fortuna
  37. empanada
  38. crostata

Nomenclature Montessori I DOLCI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – I DOLCI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI E LIBRETTO – I DOLCI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori I DOLCI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per CEREALI E PANE ho preparato questo elenco:

  1. mais,
  2. frumento,
  3. quinoa,
  4. riso,
  5. fonio,
  6. miglio,
  7. orzo,
  8. sorgo,
  9. avena,
  10. segale,
  11. grano saraceno,
  12. triticale,
  13. pane in cassetta,
  14. chapati,
  15. cracker,
  16. crostini di pane,
  17. pasta di pane,
  18. pane arabo,
  19. pretzel,
  20. grissini,
  21. pane azzimo.

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – CEREALI E PANE – 3-6 anni

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI E LIBRETTO – CEREALI E PANE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori CEREALI E PANE

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome – idee per le presentazioni e gli esercizi, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio delle forme dell’articolo, della flessione dei nomi e della concordanza tra articolo e nome.

Gli esercizi principali della grammatica sono:
– le concordanze e gli esercizi di flessione, fatte con l’aiuto di cartellini appositamente preparati (come già si è visto per le concordanze fra articolo e nome)
– i comandi
– le analisi
– gli spostamenti.

Per il lavoro di analisi, si usano le scatole grammaticali.

Gli esercizi con le scatole grammaticali sono attività di concentrazione e di isolamento. Mentre i comandi portano all’intuizione, l’analisi porta a maturazione. Come già spiegato nell’introduzione alle scatole grammaticali, l’esercizio consiste nel leggere una frase e nel ricostruirla parola per parola, utilizzando le parole divise in base alla parte del discorso cui appartengono. Il lavoro è semplicissimo: si chiede al bambino di copiare coi cartellini colorati le frasi stampate sui biglietti. Non deve nemmeno ricordare la frase. Tutta la sua attenzione è diretta alla classificazione delle parole e alle relazioni che intercorrono tra di esse.

Gli spostamenti, poi, rendono gli esercizi con le scatole grammaticali ancora più interessanti. L’insegnante, passando al tavolo di un bambino, sposta in un dato modo i cartellini che il bambino ha composto, e in questo mondo stimola l’intuizione di particolare rigole grammaticali. Gli spostamenti di cartellini dimostrano che il senso del discorso non è dato dalle parole, ma dall’ordine delle parole.

Il compito dell’insegnante è impegnativo e complesso. Maria Montessori ha sempre sottolineato l’importanza di avere a disposizione un materiale pronto e appositamente studiato: l’insegnante deve essere alleviata il più possibile dal lavoro di preparazione dei materiali e dal lavoro di ricerca, per potersi dedicare totalmente al suo compito di osservazione e intervento. “Quando chiediamo a una maestra di corrispondere ai bisogni della vita interiore dell’uomo, le chiediamo una cosa assai grande: essa non potrà mai compierla, se prima non abbiamo pensato a servirla, a porgerle tutto il necessario“.

La SCATOLA GRAMMATICALE I ha due compartimenti piccoli (articolo e nome) e uno più grande per la frase. Tutte le parole  che si usano per lo studio della grammatica sono scritte su cartellini rettangolari. I cartellini si conservano in apposite scatole, raggruppati con degli elastici. Il materiale deve essere esattamente preparato, ed in quantità stabilita.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

Il primo esercizio con la SCATOLA GRAMMATICALE I indicato da Maria Montessori prevede questo gruppo di 32 parole (oggi l’uso di gli apostrofato è considerato scorretto, ad eccezione di gl’incendi, anche se è comunque preferibile la forma gli incendi):

il fazzoletto, il libro, il vestito, il tavolino, lo specchio, lo zucchero, lo zio, lo stivale, la stoffa, la perla, la piramide, la finestra, i colori, i fiori, i disegni, i compagni, gli zoccoli, gli uomini, gli articoli, gli stracci, le sedie, le scarpe, le addizioni, le piante, l’occhio, l’amico, l’acqua, l’albero, gl’invitati, gl’incastri, gl’italiani, gl’nsetti.

I cartellini non sono disposti nella scatola in quest’ordine, ma sono mescolati: gli articoli tra loro e i nomi tra loro.

Nel primo esercizio diamo ai bambini le scatole dei cartellini mescolati (ma perfettamente preparati per poter formare tutte le combinazioni corrette). Il lavoro del bambino consiste nell’abbinarli tra loro, mettendo davanti ad ogni nome l’articolo esatto.

Quando l’esercizio è terminato, i bambini ripongono i cartellini dei nomi nella casella del nome, e i cartellini degli articoli nella casella dell’articolo. Oltre alle parole ‘articolo’ e ‘nome’, fa da guida il colore delle caselle e dei cartellini: nero per il nome e marrone chiaro per l’articolo.

Grazie a questo esercizio il bambino comincerà a parlare di casella dell’articolo, casella dei nomi, cartellini dell’articolo, cartellini dei nomi, e così via: insomma saprà distinguere queste due parti del discorso.

Maria Montessori fa osservare come questo esercizio sia simile a quello che si fa con gli ALFABETI MOBILI. Il bambino, infatti, combina tra loro articoli e nomi guidato dall’orecchio, come era guidato dall’orecchio quando componeva le parole con gli alfabeti mobili.
Con gli alfabeti mobili sostituisce i suoni del linguaggio comune con oggetti reali (le lettere dell’alfabeto). Con le scatole grammaticali sostituisce le parole del linguaggio comune con oggetti reali (i cartellini).
Grazie a questo esercizio ha la possibilità di vedere in quali relazioni si trovino le parole tra loro, e porta a coscienza quei rapporti tra le parole che ha sempre usato, ma ai quali non aveva mai pensato.

Possiamo dire che articoli e nomi escono dal caos di parole che il bambino ha immagazzinato nella sua mente, ed entrano a far parte di gruppi precisi, distinti da tutte le altre parole.

Per Maria Montessori si tratta di un esercizio necessario, e il piacere che i bambini ne traggono è la prova del fatto che questo esercizio corrisponde a un bisogno interiore soddisfatto.

Procedendo in questo lavoro con tutte le parti del discorso, il bambino farà ordine tra le parole nella sua mente, arricchendo il suo patrimonio di vocaboli. In altre parole continuerà,  grazie alla grammatica, a costruire quell’ordine interiore che ha già iniziato a sviluppare rispetto agli oggetti del mondo esterno con gli esercizi sensoriali, nella Casa dei Bambini.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE I
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale I
4 scatoline di riempimento color marrone chiaro contrassegnate IA, IB, IC e ID
una scatolina aperta marrone chiaro per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome
Contenuto delle scatole di riempimento

scatola IA: scheda della definizione e cartellini (i due gruppi di cartellini stanno nella scatola IA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IA-1: articoli determinativi e nomi singolari e plurali (56 cartellini+ 28 cartellini frase + titoli)
  • cartellini IA-2: articoli determinativi e nomi singolari e plurali (40 cartellini+ 20 cartellini frase + titoli)

scatola IB: scheda della definizione e cartellini (i due gruppi di cartellini stanno nella scatola IB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IB-1: articoli determinativi e indeterminativi e nomi singolari(40 cartellini + 20 cartellini frase + titoli)
  • cartellini IB-2: articoli indeterminativi e nomi singolari (40 cartellini + 20 cartellini frase + titoli)

scatola IC: scheda della definizione e cartellini scheda della definizione e cartellini  ( i quattro gruppi di cartellini stanno nella scatola IC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IC-1: articoli determinativi e nomi in -a -o singolare e plurale  (20 cartellini + 10 cartellini frase + titoli)
  • cartellini IC-2: articoli determinativi e indeterminativi e nomi  in -e singolare e plurale in (20 cartellini + 10 cartellini frase + titoli)
  • cartellini IC-3: articoli determinativi e nomi invariabili singolare e plurale (20 cartellini + 10 cartellini frase + titoli)
  • cartellini IC-4: articoli determinativi e indeterminativi e nomi composti singolare e plurale (20 cartellini + 10 cartellini frase + titoli)

scatola ID: scheda della definizione e cartellini ( i quattro gruppi di cartellini stanno nella scatola ID separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini ID-1: articoli determinativi e indeterminativi e nomi (vocale iniziale) singolare e plurale, maschile e femminile (40 cartellini + 20 cartellini frase + titoli)
  • cartellini ID-2: articoli determinativi e indeterminativi e nomi (consonante iniziale) singolare e plurale, maschile e femminile (20 cartellini + 10 cartellini frase + titoli)
  • cartellini ID-3: articoli determinativi e indeterminativi e nomi in -a, -o, -tore, -sore singolare e plurale, maschile e femminile (20 cartellini + 10 cartellini frase + titoli)
  • cartellini ID-4: articoli determinativi e indeterminativi e nomi di genere comune singolare, maschile e femminile (40 cartellini + 20 cartellini frase + titoli)

scatolina aperta marrone chiaro:

  • libretto degli elenchi per l’articolo (facoltativo)
  • libretto delle regole per l’articolo.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome
Questo è il materiale pronto:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome PDF QUI:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome
PDF QUI:

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).
I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome
USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’). 
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Con le scatole grammaticali si possono svolgere vari esercizi.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DELLA SCATOLA GRAMMATICALE I
(determinativi)
versione 1

Innanzitutto, col la scatola grammaticale I il bambino impara indirettamente le regole grammaticali relative all’uso dell’articolo determinativo e indeterminativo. Aggiungendo la corretta nomenclatura (titoli) il bambino associa ai diversi tipi di articolo il nome di indeterminativo e determinativo.
Come ripetuto molte volte, il periodo sensibile per le parole va dai cinque anni e mezzo agli otto anni circa di età. Per questo si consiglia di cominciare ad usare le scatole grammaticali prima possibile. Il lavoro con le scatole grammaticali implica la lettura di parole e frasi, e di conseguenza stimola le capacità di lettura dei bambini. Possiamo far lavorare i bambini in coppie o in piccoli gruppi, di modo che i bambini più abili nella lettura possano aiutare i più piccoli. Possiamo lavorare parallelamente con le scatole grammaticali, i simboli grammaticali (ponendo i simboli al di sopra dei cartellini delle frasi scritte), le lezioni relative allo studio delle parole e alla punteggiatura, e all’analisi logica.

Materiali:
– SCATOLA GRAMMATICALE I
– simboli grammaticali del nome e dell’articolo
– scatola di riempimento IA (un set alla volta a scelta)
– libretto degli (per autocontrollo)
– libretto delle regole sull’uso dell’articolo (facoltativo)

Introduzione Orale:
Prima di utilizzare praticamente la scatola, aiutiamo i bambini a riflettere sul modo che usiamo per esprimerci. Ad esempio, diciamo ai bambini: “Ora dirò qualcosa, e voi mi direte se secondo voi suona bene”.
Poi chiediamo a un bambino: “Se ti dico: ‘Portami matita!’, ti sembra che suoni bene?”. Il bambino risponderà di no. “E come deve suonare?”. Il bambino risponderà che bisogna aggiungere ‘la’, cioè bisogna dire ‘Portami la matita’.
Fare due o tre esempi di questo genere con ogni bambino, in una sorta di gioco di gruppo che serve a stimolare l’orecchio per il linguaggio rispetto a ciò che è giusto o sbagliato nella nostra lingua.

Presentazione:
“In questa scatolina abbiamo alcuni cartellini che ci serviranno per riempire la nostra scatola grammaticale:

questi cartellini più grandi vanno qui, nella parte posteriore:

e di questi due gruppi di cartellini più piccoli, uno va qui (mescolare i cartellini degli articoli e metterli nel comparto marrone chiaro); e l’altro qui (mescolare i cartellini dei nomi e metterli nel comparto nero):

Chiediamo al bambino di prendere dalla scatola un cartellino grande, leggerlo a voce alta, e posizionarlo sul tappeto, a destra. Chiediamogli quindi di cercare i cartellini piccoli corrispondenti alle parole che ha letto, ponendoli sul tavolo. a sinistra della frase.
Chiediamo al bambino di posizionare i simboli grammaticali sopra ogni parola.

Quando il bambino ha compreso l’esercizio, può continuare da solo.

Riordino:
quando il bambino ha terminato l’esercizio, è importante mostrargli come riordinare il materiale. Per prima cosa si raccolgono i cartellini grandi , si legano con l’elastico e si ripongono nel compartimento posteriore, poi si raccolgono tutti i nomi, si legano con l’elastico e si mettono nella casella del nome, quindi si raccolgono tutti gli articoli, si legano con l’elastico e si mettono nella casella dell’articolo.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DELLA SCATOLA GRAMMATICALE I
(determinativi)
versione 2

Materiale:
– SCATOLA GRAMMATICALE I
– scatola di riempimento IA (un set alla volta)
– simboli grammaticali del nome e dell’articolo
– libretto degli (per autocontrollo)
– libretto delle regole sull’uso dell’articolo (facoltativo).

Introduzione orale
Iniziare una conversazione chiedendo ai bambini cos’hanno visto nel tragitto da casa a scuola, o cosa c’è nel giardino della scuola, o nello scaffale del linguaggio. Sottolineare gli articoli, quando vengono pronunciati, quindi dire “Sembra proprio che queste piccole parole vadano sempre insieme ai nomi”.

Presentazione
Mostriamo ai bambini dove trovare in classe la scatola grammaticale e la scatola di riempimento e portiamole sul tappeto o sul tavolino.


Apriamo la scatola di riempimento e diciamo che metteremo il suo contenuto nella scatola grammaticale.

Chiediamo ai bambini di mescolare i cartellini lunghi e di metterli nell’apposito comparto. Fare lo stesso con i cartellini dei nomi e con quelli degli articoli.
Prendiamo un cartellino lungo, leggiamolo e poniamolo su tappeto.
Cerchiamo il cartellino dell’articolo e del nome che corrispondono a quelli del cartellino lungo e poniamoli sul tappeto.
Mettiamoli sotto il cartellino lungo.
Infine aggiungiamo i simboli grammaticali corretti su ogni parola ( o sulle colonne che si sono formate).
Il bambino può proseguire da solo con l’esercizio.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DEGLI ARTICOLI DETERMINATIVI
(determinativi)
versione 3 – lezione di gruppo

Materiale:
– scatola grammaticale I
– scatola di riempimento IA (uno o due set, a seconda del numero di bambini)

Raduniamo un gruppo di bambini attorno al tavolo. Ricapitoliamo quello che sappiamo sugli articoli: “Noi conosciamo gli articoli ‘uno uno una’ e gli articoli ‘il lo la i gli le’. Quando usiamo ‘un uno’? Quando vogliamo parlare di un oggetto al maschile fra tanti altri uguali fra loro. E quando usiamo ‘una’? Quando vogliamo parlare di un oggetto al femminile tra tanti uguali fra loro. E cosa succede quando ‘una’ incontra un nome che comincia per vocale? Perde la a finale e diventa ‘un’, però con l’apostrofo. ‘Un’ senza apostrofo ci dice che il nome è maschile, ‘un’ con l’apostrofo ci dice che il nome è femminile. E quando usiamo ‘il lo la’? Quando vogliamo parlare di un oggetto noto, di un oggetto in particolare, che chi parla e chi ascolta conosce. E quando usiamo i gli le? Quando vogliamo parlare di oggetti al plurale.”
“Oggi faremo una cosa nuova con gli articoli ed i nomi”.
Mettiamo sul tavolo la scatola grammaticale I. Dopo aver mescolato i cartellini dei nomi tra loro ed i cartellini degli articoli tra loro, chiediamo ad un bambino di mettere i cartellini, divisi, ognuno nell’apposito comparto della scatola.
Mettiamo sul tavolo i cartellini dei titoli ‘ARTICOLO’, ‘DETERMINATIVO’ e ‘NOME’.

Ora distribuiamo i cartellini dei nomi tra tutti i bambini ed invitiamoli a leggerli, ognuno i propri.
Invitiamoli poi a porre i propri cartellini in colonna, sotto il titolo appropriato.
Distribuiamo tra i bambini tutti i cartellini degli articoli, di modo che possano procedere con gli abbinamenti corretti con i nomi.

Terminato lo schema, i bambini leggono le carte.
Ricordiamo la regola: “Gli articoli determinativi sono il lo la i gli le. Servono per il plurale e quando ci riferiamo ad oggetti noti a chi parla e a chi ascolta”.
Al termine i bambini possono registrare la lezione sui loro quaderni.
Nei giorni seguenti possono lavorare con la scatola grammaticale individualmente.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DEGLI ARTICOLI INDETERMINATIVI
(determinativi e indeterminativi)
versione 1

Materiale:
– scatola di riempimento IB, cartellini IB-1 (non serve utilizzare la scatola grammaticale)
– simboli grammaticali

Presentazione:
mettiamo sul tappeto la pila dei cartellini dei nomi e la pila dei cartellini degli articoli. Chiediamo al bambino di prendere un nome, leggerlo a volte alta e dirci di quale parte del discorso si tratta. Fare la stessa cosa con un articolo.
Mescoliamo i cartellini (i nomi tra loro e gli articoli tra loro) , chiediamo al bambino di prendere un nome, leggerlo, e metterlo sul tappeto. Quindi chiediamogli di cercare tra gli articoli quello adatto, e di posizionarlo davanti al nome.

Ripetere finché il bambino non ha chiaro come mettere in colonna correttamente i cartellini, quindi lasciare che prosegua da solo l’esercizio.

Se il bambino commette qualche errore di abbinamento, si accorgerà da solo che è necessario fare qualche scambio tra i cartellini. Si accorgerà anche di come alcuni abbinamenti possono essere cambiati ed altri no.
Quando ha terminato, mostriamo come etichettare le colonne, e come utilizzare i simboli grammaticali, ponendoli sopra alle parole.


“Quali di queste parole sono nomi?”. Mettiamo sopra la colonna dei nomi il titolo.
“Quali di queste parole sono articoli?”. Mettiamo sopra la colonna degli articoli il titolo. Poi diciamo: “Ma guardando bene, questi articoli non sono tutti dello stesso tipo. Qui ci sono due tipi di articolo diversi…”
“Se io ti chiedo, ad esempio: ‘Portami la scatola’, vuol dire che vorrei una scatola specifica. Ma se ti chiedo: ‘Portami una scatola’ vuol dire che mi va bene qualsiasi scatola. ‘La’ è un articolo determinativo, voglio una scatola determinata e solo quella. Una è l’articolo indeterminativo, mi va bene qualsiasi scatola.
A questo punto mostriamo ai bambini come posizionare sotto al titolo “articolo” i titoli “determinativo” e “indeterminativo”, e mostriamogli come incolonnarli correttamente.

Estensioni:
Il bambino può scrivere proprie liste di articoli e nomi, indicando se si tratta di articoli determinativi o indeterminativi sul modello delle colonne usate nell’esercizio coi cartellini.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DEGLI ARTICOLI INDETERMINATIVI
(indeterminativi)
versione 2

Materiali:
– scatola di riempimento IB, cartellini IB-2 (in questo esercizio non si usano i cartellini della frase e la scatola grammaticale)
– simboli grammaticali per nome e articolo

Disponiamo i cartellini dei titoli “Articolo” e “Nome” nella parte superiore dell’area di lavoro. Sopra ai titoli mettiamo i relativi simboli grammaticali.
Formiamo con tutti i cartellini dei nomi una colonna verticale sotto il titolo appropriato.


Cerchiamo tra i cartellini degli articoli quello corrispondente ad ogni nomi, e poniamolo a sinistra, formando la colonna degli articoli.


Discutiamo coi bambini le nostre scelte, e chiediamo loro di osservare lo schema e di provare a formulare una regola che spieghi quando usiamo un, uno, una o un’ e perchè.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DEGLI ARTICOLI INDETERMINATIVI
(determinativi e indeterminativi)
versione 3

Materiale:
– scatola di riempimento IB (cartellini IB-1)

Introduzione orale
Chiediamo ai bambini, ad esempio:
“Sapete chi è il capo della Chiesa? “E’ il Papa. “E c’è un solo Papa a capo della Chiesa”.
“E sapete chi è il capo degli Stati Uniti? Il Presidente”.
“Quante regine ci sono nel Regno Unito? Una. Allora diciamo ‘la regina’, perchè c’è solo una regina nel Regno Unito”.
“Quanti armadi ci sono in classe? Uno. Allora diciamo ‘l’armadio’ perchè c’è un solo armadio in classe, e non possiamo sbagliare”.
“Quante sedie abbiamo in classe? Ne abbiamo molte, così dobbiamo dire ‘una sedia’ se ne vogliamo una qualunque tra tutte quelle che ci sono”.
“Quanti tavoli abbiamo in classe? Ne abbiamo molti, così dobbiamo dire ‘un tavolo’  se vogliamo un tavolo qualunque tra tutti i tavoli che ci sono”.
“Quando parliamo di una cosa tra tante, diciamo ‘un’ oppure ‘uno’ se la cosa è maschile: un tavolo, uno sgabello. Diciamo ‘una’ se la cosa è femminile: una sedia”.
“Sappiamo già che un, uno, una sono articoli. E anche il, lo, la sono articoli. Stanno davanti ai nomi. Quando usiamo il, lo, la, significa che stiamo parlando di una cosa che non possiamo confondere con altre, cioè una cosa determinata. Il lo la sono articoli determinativi.”
“Quando usiamo un, uno, una, significa che stiamo parlando di una cosa fra tante altre cose uguali a lei, una cosa non determinata. Un, uno, una sono articoli indeterminativi”.

Presentazione
Aprire la scatola di riempimento ed estrarre il set di cartellini. Prendere gli articoli e dire: “In questi cartellini ci sono solo articoli, determinativi e indeterminativi”.
Prendere il cartellino del titolo “articolo” e metterlo in alto, al centro, poi posizionare sotto di esso, affiancati l’uno all’altro, i due cartellini “determinativo” e “indeterminativo”.
Prendere poi i cartellini degli articoli, e dire ai bambini: “Ora dobbiamo decidere uno ad uno, se questi articoli sono determinativi o indeterminativi”.
Leggere i cartellini e formare coi bambini le due colonne sotto i titoli corrispondenti.


A questo punto mettere a destra del titolo “articolo” il titolo “nome” e prendere i cartellini dei nomi appartenenti allo stesso set. Leggiamo un cartellino alla volta e decidiamo coi bambini a quale articolo abbinarlo, formando la colonna dei nomi. Il bambino può scegliere liberamente a quale articolo abbinare un certo nome, ma verso il termine dell’esercizio, poichè il materiale è preparato, potrebbe essere necessario fare degli spostamenti.


Completato lo schema, mettiamo il simbolo del nome sulla colonna del nome, e il simbolo dell’articolo sulla colonna dell’articolo.
Leggiamo ai bambini tutte le coppie che abbiamo formato.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DEGLI ARTICOLI INDETERMINATIVI
(determinativi e indeterminativi)
versione 4

Materiale:
– scatola di riempimento scelta  IC o ID (set che comprenda determinativi e indeterminativi singolari e plurali)
– scheda della definizione dell’articolo
– libretto degli elenchi per l’articolo
– libretto delle regole per l’uso dell’articolo (in questo esercizio non si usano i cartellini della frase e la scatola grammaticale).

Posizionare i titoli ‘Articolo’, ‘Determinativo’, ‘Indeterminativo’ e ‘Nome’ nella parte superiore dell’area di lavoro e aggiungere sopra ad essi i simboli grammaticali appropriati.
Formare la colonna dei nomi sotto il titolo corrispondente.


Creare gli abbinamenti corretti con i cartellini degli articoli, ponendoli sotto il titolo corrispondente, stimolando la partecipazione da parte dei bambini.


Far osservare ai bambini quale tipo di articolo è sempre usato nei plurali. Possiamo chiedere: “Suona bene una nuvole?”, “Un alberi?” “Uno scoiattoli?”.
Fare in modo che i bambini arrivino a formulare la regola per cui gli articoli indeterminativi un, uno e una non hanno il plurale.
Fare in modo che i bambini arrivino a formulare le regole che stanno sotto la scelta di dire ‘un albero’ oppure ‘l’albero’.
A lezione conclusa i bambini possono cercare conferma delle regole trovate nel libro delle regole per l’uso dell’articolo, oppure possono registrare le regole sul quaderno, insieme all’esercizio.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DEGLI ARTICOLI INDETERMINATIVI
(classificazione determinativi e indeterminativi)
versione  5 – lezione di gruppo

Materiale:
– scatola di riempimento scelta  IC o ID (set che comprenda determinativi e indeterminativi singolari e plurali) o set IB-1
– scheda della definizione dell’articolo
– libretto degli elenchi per l’articolo.

Raduniamo un gruppo di bambini attorno al tavolo. Ricapitoliamo quello che sappiamo sugli articoli: “Noi conosciamo gli articoli ‘uno uno una’ e gli articoli ‘il lo la i gli le’. Quando usiamo ‘un uno’? Quando vogliamo parlare di un oggetto al maschile fra tanti altri uguali fra loro. E quando usiamo ‘una’? Quando vogliamo parlare di un oggetto al femminile tra tanti uguali fra loro. E cosa succede quando ‘una’ incontra un nome che comincia per vocale? Perde la a finale e diventa ‘un’, però con l’apostrofo. ‘Un’ senza apostrofo ci dice che il nome è maschile, ‘un’ con l’apostrofo ci dice che il nome è femminile. E quando usiamo ‘il lo la’? Quando vogliamo parlare di un oggetto noto, di un oggetto in particolare, che chi parla e chi ascolta conosce. E quando usiamo i gli le? Quando vogliamo parlare di oggetti al plurale.”
“Oggi faremo una cosa nuova con gli articoli ed i nomi”.
Mettiamo sul tavolo la scatola grammaticale I. Dopo aver mescolato i cartellini dei nomi tra loro ed i cartellini degli articoli tra loro, chiediamo ad un bambino di mettere i cartellini, divisi, ognuno nell’apposito comparto della scatola.
Mettiamo sul tavolo i cartellini dei titoli ‘ARTICOLO’, ‘DETERMINATIVO’, ‘INDETERMINATIVO’ e ‘NOME’.
Ora distribuiamo i cartellini degli articoli tra tutti i bambini ed invitiamoli a leggerli, ognuno i propri.
Invitiamoli poi a porre i propri cartellini in colonna, sotto il titolo appropriato.
Ricordiamo la regola: “Un uno e una sono indeterminativi, perchè non limitano la scelta di un oggetto tra tanti uguali a lui. Il lo la i gli le sono determinativi, perchè determinano di quale oggetto tra altri uguali a lui sto parlando, oppure si riferiscono a un nome plurale”.
Terminato lo schema, i bambini leggono le carte.
Distribuiamo tra i bambini tutti i cartellini dei nomi, di modo che possano procedere con gli abbinamenti corretti con gli articoli.
Al termine i bambini possono registrare la lezione sui loro quaderni.
Nei giorni seguenti possono lavorare con la scatola grammaticale individualmente.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

PRESENTAZIONE DEGLI ARTICOLI INDETERMINATIVI
( un e un’)
versione 1- lezione di gruppo

Materiale:
– scatola grammaticale I
– scatola di riempimento IB (cartellini IB-2)

Raduniamo un gruppo di bambini attorno al tavolo e iniziamo una conversazione sul nome, ricapitolando tutte le lezioni svolte: “Noi conosciamo gli articoli ‘uno uno una’ e gli articoli ‘il lo la i gli le’. Quando usiamo ‘un uno’? Quando vogliamo parlare di un oggetto al maschile fra tanti altri uguali fra loro. E quando usiamo ‘una’? Quando vogliamo parlare di un oggetto al femminile tra tanti uguali fra loro. E cosa succede quando ‘una’ incontra un nome che comincia per vocale? Perde la a finale e diventa ‘un’, però con l’apostrofo. ‘Un’ senza apostrofo ci dice che il nome è maschile, ‘un’ con l’apostrofo ci dice che il nome è femminile. E quando usiamo ‘il lo la’? Quando vogliamo parlare di un oggetto noto, di un oggetto in particolare, che chi parla e chi ascolta conosce. E quando usiamo i gli le? Quando vogliamo parlare di oggetti al plurale.”
“Oggi faremo una cosa nuova con gli articoli ed i nomi”.
Mettiamo sul tavolo la scatola grammaticale I. Dopo aver mescolato i cartellini dei nomi tra loro ed i cartellini degli articoli tra loro, chiediamo ad un bambino di mettere i cartellini, divisi, ognuno nell’apposito comparto della scatola.
Chiediamo ad un’altro bambino di formare con tutti i cartellini dei nomi una colonna sul tavolo. Leggiamo insieme tutti questi nomi.
Ora distribuiamo i cartellini degli articoli tra tutti i bambini ed invitiamoli a leggerli, ognuno i propri.
Invitiamoli poi a porre i propri cartellini a destra dei nomi appropriati.
Terminato lo schema, i bambini leggono le carte.
Infine ricapitoliamo le regole che conosciamo sull’uso dell’articolo. Puntualizziamo l’uso degli articoli un e un’: “Usiamo un per i nomi maschili. Usiamo un con l’apostrofo per i nomi femminili, se il nome comincia per vocale”.
I bambini possono registrare la lezione sui propri quaderni. Nei giorni seguenti possono lavorare con la scatola grammaticale individualmente.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

ESERCIZIO CON LE SCATOLE GRAMMATICALI E I SIMBOLI GRAMMATICALI
(determinativi, indeterminativi, determinativi e indeterminativi)

Materiali:
– SCATOLA GRAMMATICALE I
– scatola di riempimento scelta IA IB IC o ID (uno o più set insieme)
– scheda della definizione dell’articolo
– libretto degli elenchi per l’articolo
– libretto delle regole per l’uso dell’articolo.

Mescolare i cartellini degli articoli e metterli nella casella degli articoli. Fare lo stesso con i nomi.
Leggere la scheda della definizione dell’articolo ed assicurarsi che il bambino abbia compreso la funzione della parte del discorso che vogliamo esercitare.
Il bambino procede a formare gli abbinamenti corretti nome – articolo.
Possiamo inserire nella presentazione dell’esercizio brevi lezioni che servono a precisare aspetti particolari relativi all’uso dell’articolo.
Mentre il bambino si esercita possiamo, quando lo riteniamo opportuno, mostrare al bambino come alcuni spostamenti possono modificare il significato di una frase, o sottolineare che alcuni abbinamenti non hanno alcun significato.
Al termine dell’esercizio mostriamo al bambino come utilizzare i simboli grammaticali, ponendoli al di sopra dei cartellini.
Il bambino può copiare il proprio lavoro sul quaderno di grammatica o su singoli fogli di carta, e disegnare i simboli su ogni parola.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE I articolo e nome

Psico-grammatica Montessori: il genere del nome

Per il genere del nome si utilizza un materiale analogo a quello usato per il numero, cioè dei cartellini sui quali è scritto un nome preceduto da articolo.

In questo post trovi istruzioni per le presentazioni e gli esercizi e il materiale pronto per il download e la stampa:
– libretto degli elenchi dei nomi maschili e femminili
– libretto delle regole per il genere dei nomi
– cartellini maschili e femminile: serie 1, serie 2, serie A, B, C, D, E, F
– carte per i titoli per le presentazioni
– carte illustrati per i nomi di animale maschili e femminili.

Tutti questi gruppi di parole nel loro ordine, sono riprodotti in speciali libretti che i bambini possono portare a casa per rileggerli, e che durante l’esercizio servono per l’autocorrezione.

Secondo Maria Montessori, rileggere le parole che i bambini stessi hanno classificato attraverso gli esercizi coi cartellini, richiama e fissa le loro idee e porta ad una maturazione interna. La prima conseguenza di questa maturazione è la scoperta spontanea delle leggi grammaticali sulla flessione.

Questo è invece il libretto delle regole sul genere del nome:

Il primo gruppo di cartellini è composto da 4 serie di 20 cartellini ognuna (10 maschile e 10 femminile), in ordine alfabetico. Completano il materiale i cartellini dei titoli “maschile” e “femminile” (una coppia per ogni serie).

Tutti i miei cartellini per il genere del nome sono contrassegnati dal codice MF (maschile e femminile). I cartellini di questa prima serie avranno il codice MF1. Poiché gli elenchi sono 4, il codice di ogni elenco sarà MF1a, MF1b, MF1c, MF1d:

Ci sono poi tre serie di nomi (MF2) nelle quattro forme: singolare e plurale, maschile e femminile. Ogni gruppo ha ottanta cartellini (nomi e articoli). In ogni serie il gruppo direttivo per l’esercizio è quello dei nomi maschili singolari. I cartellini dei titoli sono sei “singolare” e “plurale”, e per ognuno dei sei cartellini ci sono due cartellini “maschile” e “femminile”.

il genere del nome

Questi sono i miei cartellini MF2a, MF2b, MF2c:

Con le quattro forme del nome maschile e femminile singolare e plurale i bambini possono impegnarsi in esercizi sia individuali sia collettivi. Ad esempio un bambino distribuisce alla classe tutti i nomi plurali, poi legge a voce alta un nome al singolare:  il bambino che ha il plurale corrispondente lo legge a voce alta.

Lo stesso gioco si può fare anche per il maschile ed il femminile, ed infine per le quattro forme insieme.

Il genere del nome

Quando i bambini si sono esercitati a lungo con le prime due serie, si presentano dei nuovi cartellini che illustrano le varie particolarità del genere dei nomi in italiano. Questi cartellini sono divisi in 6 serie indicate dalle lettere A B C D E F:

– Serie A: nomi che cambiano completamente cambiando genere.

– Serie B: nomi nei quali la forma è la stessa nel singolare di ogni genere.

– Serie C: nomi nei quali entrambi i generi hanno una forma comune al singolare e una forma comune al plurale.

– Serie D: nomi che hanno solo una forma per singolare e plurale.

– Serie E: nomi dove la stessa forma appare in entrambi i generi ma con un diverso significato.

– Serie F:  nomi che cambiano genere passando dal singolare al plurale.

Il genere del nome – SERIE A

Il genere del nome  – SERIE B

Il genere del nome – SERIE C

Il genere del nome – SERIE D

Il genere del nome – SERIE E

Il genere del nome – SERIE F

Questi sono i miei cartellini, contrassegnati MF-A, MF-B, MF-C, MF-D, MF-E, MF-F:

Presentazione del genere del nome: attività preliminari

Definire Maschile e Femminile dicendo al bambino: “Alcune parole si riferiscono ai maschi ed alcune parole si riferiscono alle femmine. Le parole che si riferiscono ai maschi sono chiamate ‘maschili’, ad esempio bambino, fratello, zio. Le parole che si riferiscono alle femmine sono chiamate ‘femminili’, ad esempio bambina, sorella, zia.”
Poi facciamo vari giochi orali, ad esempio diciamo un nome e chiediamo ai bambini di dirci se è maschile o femminile, oppure diciamo un nome maschile e chiediamo di dirci il femminile e viceversa. Aggiungiamo anche i plurali maschili e femminili.

______________________

Il genere del nome

Presentazione dei nomi maschili e femminili 

Materiali:
– un set di cartellini di nomi maschili e femminili
– cartellini dei titoli: il genere del nome con etimologia, maschile, femminile
– due cartellini immagine (un maschio e una femmina)
– libretto del maschile e femminile

Invitiamo un gruppo di bambini ad unirsi a noi nella presentazione, e diciamo loro che si tratta di una nuova lezione sul nome. Spieghiamo che alcuni nomi sono maschili, ad esempio ragazzo, ed altri nomi sono femminili, ad esempio ragazza. Diamo altri esempi.

Introduciamo i due cartellini dei titoli ‘maschile’ e ‘femminile’, spieghiamone il significato ai bambini, quindi poniamoli sotto il margine superiore del tappeto. Per stimolare la memoria visiva dei bambini, aggiungiamo le due carte illustrate che abbiamo preparato.

Completiamo lo schema con i cartellini preparati, facendoci aiutare dai bambini, aiutandoli con i nomi che eventualmente non conoscono.

Infine diciamo ai bambini che quando parliamo di maschile e femminile, parliamo di genere del nome. Diciamo che la parola genere deriva dal latino genus = generare, che genera (genitori). Aggiungiamo il cartellino del titolo e dell’etimologia.

I bambini possono registrare la lezione sui loro quaderni.

Il genere del nome

Presentazione del genere maschile e femminile del nome di animale

Prerequisiti: lezione sul nome, lezione sui nomi di persona, luogo e cosa

Materiali:
– carte illustrate di animali maschi e femmine
– cartellini dei nomi corrispondenti ad ogni immagine becco-capra, bue-mucca, cavallo-giumenta, fuco-ape, maiale-scrofa, montone-pecora, toro-vacca, leone-leonessa,
– cartellini dei titoli: genere del nome, maschile, femminile
– libretto del maschile e femminile
– tappeto del nome.

Radunare un piccolo gruppo di bambini e posizionare le i cartellini dei titoli sul tappeto, in alto.

Dire ai bambini che stiamo per mettere sul tappeto tutti i cartellini, divisi in due diversi gruppi. “Che gruppi sono?”. I bambini rispondono quando hanno capito la regola che vogliamo utilizzare, cioè la distinzione tra maschi e femmine.

Spiegare che i nomi di animale di solito hanno una forma diversa per gli animali maschi e gli animali femmine, e che i nomi sono chiamati maschile e femminile.

Posizioniamo le carte insieme ai bambini.

Mostriamo ai bambini come controllare il proprio lavoro sul libretto del maschile e femminile.

I bambini possono registrare la disposizione sui loro quaderni di grammatica.

Estensioni:

Preparare un set di cartellini (illustrati o no) che includano per ogni animale il maschio, la femmina e il cucciolo.

Il genere del nome – Presentazione dei set per il genere dei nomi

Materiale:
– cartellini del set scelto e cartellini dei titoli
– libretto del maschile e femminile

Presentazione

Posizioniamo sotto il margine superiore del tappeto i cartellini dei titoli

Mettiamo il gruppo dei cartellini maschili (tenuti insieme da un elastico e in ordine alfabetico) sotto al cartellino ‘maschile’ e gli altri, in disordine, a destra.

Formiamo la colonna del maschile, poi con i bambini cerchiamo nel secondo gruppo i femminili corrispondenti.

E’ bene chi i bambini leggano a voce alta i cartellini prima di posizionarli, e che poi rileggano la coppia che hanno formato.

Se si utilizzano i set che comprendono maschile singolare, maschile plurale, femminile singolare, femminile plurale, si procederà nello stesso modo, ma lavorando su quattro colonne. Si comincerà sempre dal singolare maschile, con i cartellini in ordine alfabetico tenuti insieme da un elastico.

Il genere del nome – Esercizi con i set per il genere dei nomi

Per ogni set da A a F i bambini potranno fare questi esercizi (da soli o in piccoli gruppi):

– Esercizio 1: il bambino mette sul tappeto i cartellini dei titoli, poi pone in colonna i singolari maschile di un set, quindi procede a completare lo schema. Al termine controlla il lavoro sul libretto dei maschili e femminili.

– Esercizio 2: il bambino mette sul tappeto i cartellini dei titoli, poi mescola tutti i cartellini del set prima di procedere alla composizione dello schema. Al termine controlla il lavoro sul libretto dei maschili e femminili.

– Esercizio 3: usa due o più set insieme per completare un unico grande schema.

Il genere del nome – Gioco di gruppo con tutti i cartellini

Posizionare su un grande tappeto i cartellini dei titoli (singolare, maschile, femminile, plurale, maschile, femminile).
Sotto la colonna del singolare maschile posizionare i primi 10 cartellini e tenere pronte quelli degli altri set.
Mescolare tutti gli altri cartellini e distribuirli in disordine su un secondo tappeto.
Mostrare ai bambini, se necessario, come completare lo schema. Fare alcuni abbinamenti con loro, poi lasciare che continuino da soli il lavoro.
Quando tutti i cartellini sono collocati in ordine sul primo tappeto, verificare lo schema coi bambini utilizzando il libro degli elenchi.

Il genere del nome – Estensioni per tutti gli esercizi sul genere del nome

– I bambini possono lavorare da soli e fare delle proprie liste di parole maschili e femminili.
– Cercare parole maschili e femminili su libri, giornali e riviste.
– Fare esercizi pratici di ortografia, anche attraverso il dettato (un bambino detta le parole ad un altro, che le scrive).
– Scrivere frasi e aggiungere liste al libretto del singolare e plurale.

Numero del nome col metodo Montessori

Numero del nome col metodo Montessori: gli esercizi di flessione dei nomi nel numero e nel genere si fanno senza le scatole grammaticali, ma utilizzando serie di cartellini nei quali compare un nome preceduto dall’articolo.

L’esercizio originale di Maria Montessori prevede 4 gruppi di 10 parole, per un totale di 40 cartellini al singolare e 40 al plurale.   Ogni gruppo di 10 è raccolto in un elastico. A questi cartellini si aggiungono i cartellini dei titoli “singolare” e “plurale”.

Il gruppo dei 10 nomi singolari serve come guida per l’esercizio. Il bambino li mette in colonna sul tappeto, e pone in alto i due cartellini “singolare” e “plurale”.

Poi compone a destra la colonna dei plurali corrispondenti.

Essendoci 4 gruppi di parole, quattro bambini possono fare l’esercizio nello stesso momento, e scambiando il materiale entreranno in contatto con un numero di parole considerevole.

Possiamo preparare i set e organizzarli in gruppi di 10 singolare + 10 plurale in scatoline etichettate “singolare e plurale”, tenendo i 10 singolari in ordine alfabetico legati con un elastico.

Numero del nome col metodo Montessori

Numero del nome col metodo Montessori

Per conservare i cartellini in ordine ed evitare di mischiare i set, i cartellini sono numerati sullo stesso principio delle scatole grammaticali, per gruppi di 20 (10 singolari e 10 plurali) da SP (singolare e plurale) 1 a SP15:

_________________

Numero del nome col metodo Montessori – Prima presentazione

Materiale: una scatola etichettata “Singolare e plurale” (oppure un cestino) contenente due fasci di cartellini neri, e una coppia di cartellini grigi “singolare” e “plurale”. Nel primo fascio si trovano le parole al singolare, in ordine alfabetico; gli altri cartellini sono quelli del plurale. Nella scatola della presentazione mettiamo anche vari esemplari di piccoli oggetti, cui i cartellini si riferiscono. Io ho preparato: cartoline, elastici, fagioli, foglietti, matite, monete, pastelli e pennarelli.

Scopo: comprendere il significato delle parole “singolare” e “plurale”.

Numero del nome col metodo Montessori – Presentazione:

Raduniamo un piccolo gruppo di bambini e poniamo la scatola sul tappeto. Estraiamo il cartellino “singolare” e spieghiamone il significato. Mettiamo il cartellino sotto il margine superiore del tappeto.
Facciamo la stessa cosa col plurale, mettendolo a destra del primo.
Mettiamo il fascio dei cartellini del singolare in basso, sotto la colonna del singolare, e il fascio del plurale sotto la colonna del plurale.


Prendiamo il primo cartellino del singolare e chiediamo a un bambino di leggerlo, ad esempio: la cartolina. Mostriamo al bambino come posizionare il cartellino sul tappeto, poi porgiamogli la scatola e chiediamogli di prendere l’oggetto corrispondente. Mettiamo la cartolina accanto al cartellino.
Ora chiediamo al bambino di cercare tra i cartellini del plurale quello giusto. Quando il bambino trova “le cartoline”, gli mostriamo dove metterlo sul tappeto, quindi prenderà dalla scatola gli oggetti corrispondenti e li metterà accanto al cartellino.


Chiediamo al bambino di rileggere la coppia di cartellini, poi continuiamo con gli altri bambini e gli altri oggetti.


I bambini possono, al termine, registrare la lezione sui loro quaderni.

Numero del nome col metodo Montessori

Questi sono i cartellini in bianco per i NOMI (neri). Possono esservi utili per preparare velocemente, scrivendo a mano, le vostre serie. Potete anche plastificarli, in modo da avere sempre a disposizione cartellini di riempimento per le scatole grammaticali e per le presentazioni cancellabili e riscrivibili coi pennarelli:

Numero del nome col metodo Montessori

Numero del nome col metodo Montessori

Esercizi preliminari per il singolare e il plurale

– Giochi per dimostrare che alcune parole si riferiscono ad un oggetto, mentre altre a  un intero gruppo di oggetti simili. Ad esempio diciamo: “Ho un fiore e ho sei fiori”. Poi chiediamo: “Se avessi due fiori dovrei usare il plurale?”, “Se ne avessi un centinaio dovrei usare il plurale?”.

– Incoraggiare i bambini ad usare le parole “singolare” e “plurale”: “Fiore è singolare, fiori è plurale”.

– Chiediamo ai bambini di cercare in classe oggetti classificabili in singolari e plurali.

_____________________

Numero del nome col metodo Montessori

Presentazione avanzata – singolare e plurale

Prerequisiti: lezioni sul nome, presentazione del singolare e del plurale.

Materiali:
– due set di cartellini per il singolare e il plurale relativi a particolari regole e alle eccezioni (i miei cartellini avanzati sono quelli da SP5 a SP15)
– cartellini dei titoli “singolare” e “plurale”
– libretto delle regole per la formazione del plurale.

Numero del nome col metodo Montessori

Numero del nome col metodo Montessori  – Presentazione

Raduniamo un gruppo di bambini  e mettiamo i cartellini dei titoli sul margine superiore del tappeto. Mettiamo i cartellini del singolare in colonna sotto il titolo. Poi mettiamo una ad una le carte del plurale per formare tale colonna, accanto al singolare.
Spieghiamo ai bambini che una parola che indica una persona, un luogo o una cosa è chiamato “nome singolare”. Una parola che nomina più persone, più luoghi o più cose è chiamato “nome plurale”.
Chiediamo ai bambini di completare lo schema, lasciando a loro disposizione il libretto delle regole, se desiderano consultarlo.
I bambini possono registrare la lezione sul loro quaderno di grammatica.

Note: Meglio non presentare questi esercizi troppo presto. Possiamo iniziare con i plurali anche subito, ma introdurre le regole successivamente. I bambini scopriranno da soli le eccezioni. E’ una lezione più difficile rispetto alle altre presentazioni sul nome.

Numero del nome col metodo Montessori

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA. In questo articolo propongo una presentazione del nome da svolgere in due giorni: una ricapitolazione della funzione del nome, e la presentazione del simbolo grammaticale accompagnata dalla storia della piramide nera (in due versioni).

Scopo diretto: introdurre la funzione del nome.
Scopo indiretto: motivare il simbolo del nome.
Punti di interesse: portare gli oggetti sul tappeto, ascoltare la storia del simbolo del nome, imparare la funzione del nome.

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA
primo giorno

Materiali
– un tappeto (se volete, potete preparare un tappeto nero di feltro di forma triangolare, di modo che venga usato dai bambini come “tappeto del nome”)
– simbolo del nome (triangolo nero grande). Potete prepararlo in cartoncino, oppure utilizzare quello del set dei simboli grammaticali (o delle nomenclature, se preferite):

– cartellini contenenti nomi di oggetti presenti nella classe (oppure cartellini da scrivere al momento con la penna nera). Qui i cartellini che ho preparato per le “esperienze chiave sul nome“, che possono tornare utili anche ora:

pdf qui:

questi sono cartellini per il nome da compilare a mano. Può essere una buona idea plastificarli, in modo tale che possono essere preparati o scritti davanti ai bambini col pennarello e, terminata il lavoro, possono essere cancellati e riscritti molte volte:

– cartellini dei titoli per la presentazione del nome. Potete prepararli anche scrivendoli davanti ai bambini, o se preferite utilizzare quelli che ho preparato:

pdf qui:

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA – Ricapitolazione

Invitiamo un gruppo di bambini a partecipare alla lezione, e stendiamo il tappeto scelto sul pavimento.

Ricapitoliamo le esperienze fatte sul nome, poi diciamo: “Ognuno di noi ha un nome: Maria, Francesco, Carlotta, Giovanni, Alma, Gaia, Sofia, Antonio (nominare i bambini presenti).  E attorno a noi ci sono milioni di cose, e ognuna ha un nome che la distingue dalle altre.”

Diamo ad un bambino un cartellino di un nome (oppure scriviamo il cartellino al momento). Chiediamo al bambino di leggerlo e di portarci l’oggetto relativo. Posiamo sul tappeto oggetto e cartellino, uno accanto all’altro. Quando il bambino ci porta la penna, ad esempio, la poniamo sul tappeto e aggiungiamo il cartellino del nome dicendo: “Il nome di questo oggetto è PENNA”.

Continuiamo con questo gioco finché ogni bambino non abbia portato al tappeto un oggetto, poi chiediamo: “Come avete fatto a portarmi la penna, la matita, il temperino, la gomma, le forbici?”, “Sapete che parole avete usato per portarmi gli oggetti che ora sono sul tappeto?”. I bambini ormai sono in grado di dirci con sicurezza che quelle parole sono nomi.

Diciamo: “Sì, tutte queste parole che usiamo per identificare le cose che ci circondano si dicono NOMI.

Poniamo sotto il margine superiore del tappeto i cartellini titolo ed aggiungiamo l’etimologia, raccontandola ai bambini: “Gli antichi romani chiamavano queste parole NOMEN, una parola che derivava da NUMEN e che significava ‘ potenza divina che è in tutte le cose del mondo’.

Anche per noi il nome è la sostanza spirituale degli oggetti materiali, e per simboleggiarlo usiamo un grande triangolo nero. Volete sapere perchè? Lo scopriremo domani. Intanto potete registrare la lezione sul vostro quaderno di grammatica, disegnando tutti gli oggetti, e scrivendo tutti i nomi in nero”.

Variazioni
– preparare cartellini con i nomi degli amici, così il bambino può portare sul tappeto delle persone.

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA
secondo giorno

Materiali
– un tappeto
– piramide nera
– simbolo grammaticale del nome (triangolo grande nero)
– un pezzo di carbone (o un’immagine)
– immagini di piramidi egizie.

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA

Invitiamo i bambini a partecipare alla lezione, e stendiamo il tappeto scelto sul pavimento.

Ricapitoliamo la presentazione fatta il giorno prima, quindi iniziamo a raccontare la ‘Storia della piramide nera‘ (scegliete la versione che preferite). Man mano che il racconto si svolge, poniamo sul tappeto gli oggetti: la piramide, il triangolo, il carbone, le immagini delle piramidi egizie.

Se vi fa piacere, potete utilizzare queste carte illustrate che ho preparato per il racconto:

pdf qui: 

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA – Versione 1
Quando Maria Montessori creò i simboli grammaticali, cominciò col nome, la parola con la funzione più importante di tutte. Il nome è infatti molto ma molto importante, ed è anche molto antico. Se non ci fossero i nomi, le persone non potrebbero comunicare.
Maria Montessori ha collegato il nome alla piramide egizia, che è lì, al suo posto, da migliaia di anni.
Ha collegato il nome anche al carbone, che è nero. Il carbone è uno degli elementi più antichi: risale a milioni di anni fa.
Per questo il nome ha l’aspetto di una grande piramide nera.
E per questo il simbolo del nome è un triangolo nero, che è una faccia della piramide nera).

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA – Versione 2
Questa piramide nera rappresenta il nome, perché proprio come il nome, questa piramide è antica, così antica che sembra esistere da sempre.
Le piramidi sono state costruite in Egitto, e servivano agli esseri umani a proteggere il loro corpo terreno dopo la morte, mentre le loro anime continuavano a vivere per l’eternità.
Come potete vedere questa piramide è molto stabile, non importa quanto provo a spingerla: è difficilissimo abbatterla, capovolgerla. Non pensate anche voi che sia una struttura molto forte? Infatti le piramidi egizie sono state costruite migliaia di anni fa, e sono ancora lì: nessun vento è abbastanza forte da distruggerle, nessuna tempesta abbastanza violenta. Queste piramidi rimangono lì, forti e stabili, poggiando sul deserto. Sono la muta testimonianza del lavoro e dell’ingegno degli uomini che le costruirono, molto tempo fa.
Anche il colore di questa piramide che usiamo come simbolo del nome non è stato scelto a caso, anzi: la nostra piramide è nera per un motivo molto importante. E’ nera perchè il nero è il colore del carbone. E il carbone, proprio come il nome, si è formato milioni di anni fa. Il nome è la parola più antica del linguaggio umano, e il carbone è tra i materiali più antiche della terra: si è formato nel periodo Carbonifero, quando la crosta terrestre cominciò a comprimere, esercitando una pressione fortissima, le gigantesche felci che continuamente crescevano, morivano e si decomponevano sul nostro pianeta ‘neonato’.
Dunque il carbone è molto antico, e così anche il nome. Non potremo mai saperlo con certezza, ma gli studiosi pensano che i nomi siano le parole più più antiche del linguaggio umano.
Il nostro simbolo per il nome  ha la forma più resistente che conosciamo sulla terra, ed ha il colore di uno dei materiali più antichi, che risale alla storia della formazione del nostro pianeta.
Quando scriviamo, disegniamo come simbolo del nome un triangolo nero. Bene, quando disegniamo questo triangolo, disegniamo una faccia della piramide, che come vedete si presenta come un triangolo.
D’ora in poi, quando vorremo analizzare una parola, se si tratterà di un nome useremo il triangolo nero, che è una facciata di questa piramide nera.

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA – Estensioni:
dare ad ogni bambino una striscia di carta, poi chiedere di disegnare il simbolo del nome in alto, e di esplorare la stanza elencando più nomi che può.

Presentazione del nome LA STORIA DELLA PIRAMIDE NERA

Psico-grammatica Montessori ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME

Psico-grammatica Montessori ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME. Nello studio della funzione delle parole riconosciamo tre stadi o livelli. Per ogni parte del discorso, facciamo in un primo momento presentazioni orali, giochi ed esercizi orali e scritti, anche utilizzando i simboli grammaticali. Poi passiamo ai cartellini dei comandi, che producono giochi di movimento e di recitazione. Infine utilizziamo le scatole grammaticali per attività di appaiamento, analisi grammaticale e sostituzione (anche abbinandoli nuovamente ai simboli grammaticali).

Lo studio della funzione delle parole è anche un esercizio di lettura. Se il bambino desidera analizzare le parti del discorso, avrà bisogno di leggere. Questo è ciò che Maria Montessori chiama lettura totale.
Quando i bambini imparano a leggere, nella Casa dei bambini, assistiamo ad un’inesauribile desiderio di imparare parole nuove. In questa fase non si stancano mai di pescare i cartellini dei nomi, leggerli, abbinarli ad oggetti o immagini. Dobbiamo assecondare questa tendenza offrendogli il materiale ed esercizi adatti.

Quando il bambino impara a parlare, fa un’esperienza simile a quella fatta dai primi esseri umani, quando hanno iniziato ad usare il linguaggio. I bambini sono molto interessati ai nomi delle cose, perchè le vogliono identificare nel loro ambiente, per conoscerlo. Il fascino che i nomi esercitano sul bambino ha per questo qualcosa a che fare con il controllo dell’ambiente, così come avvenne per i primi uomini, che cominciarono a dare un nome alle cose.

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – Le scatoline

Per preparare i set di esercizi sul nome servono molte scatoline. Io ho preparato queste ad origami (molto semplici e veloci): la scatola vera e propria con una pagina dell’elenco telefonico, e il coperchio in carta colorata. Basta utilizzare per la scatola un foglio di circa 0,5 cm più piccolo rispetto al foglio che usiamo per il coperchio, e l’incastro è perfetto. Il tutorial fotografico per le scatoline lo avevo già pubblicato qui: scatola origami con coperchio tutorial

Aggiungo qui un tutorial video:

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – Le scatoline degli oggetti

Materiale:
– una collezione di piccoli oggetti appartenenti ad una data categoria (animali, frutta, cibo, abbigliamento, ecc…)
– Cartellini dei nomi scritti su nero (o con bordo nero) con i nomi degli oggetti scelti.
Oggetti e cartellini sono conservati in una scatolina  nera opportunamente etichettata (animali, frutta, cibo, abbigliamento, ecc…).

Esercizio:
il bambino dispone gli oggetti sul tappeto come più gradisce, poi legge un cartellino alla volta e lo pone in corrispondenza dell’oggetto relativo.

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – I nomi per l’aula

Materiale:
Una scatolina nera contenente vari cartellini neri (o bordati di nero) di nomi di oggetti presenti in classe. La scatola può essere etichettata: la mia classe. A casa possiamo preparare scatoline nere per ogni stanza.

Esercizio: il bambino prende la scatola, legge le parole e le mette accanto ai vari oggetti nella stanza. Quando ha terminato il lavoro, li raccoglie e li rimette nella scatola.

Di seguito alcune serie di cartellini già pronti per il download e la stampa. I cartellini sono già quelli nella misura e nel colore che useremo per le scatole grammaticali:

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – LA MIA CLASSE

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – cartellini in bianco

Questi sono i cartellini in bianco per i NOMI (neri). Possono esservi utili per preparare velocemente, scrivendo a mano, le vostre serie. Potete anche plastificarli, in modo da avere sempre a disposizione cartellini di riempimento per le scatole grammaticali cancellabili e riscrivibili coi pennarelli:

Altre serie:

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – la casa

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – cucina

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – cameretta

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – bagno

Trovi tutti i set:

– la mia classe
– cartellini in bianco
– la mia casa
– la cucina
– la cameretta
– il bagno

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOMEAlcuni giochi preparatori allo studio della funzione del nome

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – Gioco 1
Chiedete ai bambini: “Come ti chiami?”, “E tu come ti chiami?”. Poi chiedere: “Antonio, Sofia, Giovanni, Maria, Gaia, Alma… che cosa sono?”.
Chiedete ai bambini informazioni su vari oggetti nella stanza: “Cos’è questo? E questo?”. Poi chiedere: “Tavolo, sedia, matita, gomma, righello, cesto… che cosa sono?”.
Mettiamoci in piedi in un angolo della stanza e chiamiamo: “Cesare, potresti venire qui, per favore?”. Quando il bambino è arrivato, gli chiediamo: “Perché sei venuto, e gli altri non l’hanno fatto?”. Il bambino risponderà: “Perchè hai chiamato il mio nome!”, e noi diremo: “Allora ognuno di noi ha un nome, non è vero? “.

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – Gioco 2
Invitiamo i bambini a trovare qualcosa nella stanza che non abbia un nome. Diciamo che possono cercare dappertutto, stando solo attenti a non disturbare i bambini impegnati in altre attività. Quando i bambini, dopo aver cercato a lungo, torneranno a mani vuote, chiediamo loro: “Perchè non hai portato nulla?”. La risposta sarà: “Perchè ogni cosa ha un nome!”.

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME – Gioco 3
Diciamo a un bambino: “Per favore vai e portamene uno”. Il bambino va e torna portando qualcosa. Allora chiediamo: “Che cosa mi hai portato?”. Il bambino risponde, ad esempio: “Un righello”, e allora noi diciamo: “Ma io non ti ho chiesto un righello!”. Possiamo continuare con questo gioco finché il bambino non vorrà affrontare direttamente la questione, e dirà: “Ma tu non mi hai detto cosa portare!” e allora noi diremo: “Ma io ti ho detto di portarmene uno…”, e il bambino dirà: “Sì, ma non hai detto il nome della cosa che vuoi!”.
A questo punto possiamo chiedere ad ogni bambino di portarci un oggetto specifico. Quando ogni bambino avrà portato il suo oggetto, possiamo chiedere ad ognuno: “Cosa hai portato?”, e il bambino risponde. Poi chiediamo: “Come facevi a sapere cosa portare?”.

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOMEIdee per i giorni successivi

  • Fare elenchi orali di nomi comuni di cosa, nomi comuni di cosa, nomi comuni di animali, nomi comuni di animali. Fare elenchi di nomi di frutta, di nomi di alberi, di nomi di fiori, di nomi di capi di abbigliamento, di nomi di pezzi di arredamento, ecc…
  • Fare elenchi scritti di nomi comuni nell’ambito di un argomento dato, o a scelta del bambino. Diamo al bambino un foglio e chiediamogli di scrivere come titolo : NOMI COMUNI DI (giocattoli, animali, veicoli, ecc…). Poi, sotto al titolo, i bambini scriveranno tutti i nomi che vengono loro in mente.
  • Fare libretti di nomi comuni. Quando i bambini avranno compilato molte liste di questo genere, possiamo rilegarle formando un libretto di nomi comuni. I bambini prepareranno le copertine ed impareranno semplici rilegature.

ESPERIENZE CHIAVE SUL NOME

Psico-grammatica Montessori introduzione al nome

Psico-grammatica Montessori introduzione al nome nella scuola primaria. Qual è la prima parte del discorso che risulta più interessante ai bambini? Il nome. Fin da quando hanno iniziato a dire le prime parole, i bambini non hanno mai smesso di chiederci i nomi delle cose, per questo il nome è la prima parte del discorso che viene introdotta in prima classe. Come abbiamo già detto, i nomi sono probabilmente le parole più antiche del nostro linguaggio, e questo vale per la storia dell’umanità, ed anche per la nostra storia storia individuale: i nomi sono le prime parole che impariamo da bambini.

Il legame tra il nome che usiamo per chiamare qualcosa e la cosa stessa è un legame profondo ed intimo: la scelta delle parole che usiamo per parlare di qualcosa può trasmettere apprezzamento o disprezzo. I bambini devono poter riflettere sull’uso delle parole, che possono essere parole appropriate o inappropriate. E’ importante utilizzare con i bambini un linguaggio  curato e rispettoso.

Preparandosi allo studio dei nomi, ai bambini piacciono molto le conversazioni sui cognomi. Possiamo parlare di personaggi storici e raccontare brevemente il perchè del nome col quale sono passati alla storia: Guglielmo il Conquistatore, Riccardo Cuor di Leone, Alessandro Magno, ecc…

Possiamo anche raccontare la storia dei cognomi italiani.

Prendiamo un elenco del telefono e leggiamo a caso un po’ di cognomi. Oggi non ricordiamo più da dove vengono queste parole, eppure quando sono nate avevano una funzione precisa, che era quella di raccontare qualcosa di ogni famiglia. I cognomi infatti sono anche detti “nomi di famiglia”. Già nell’antica Roma le persone avevano tre nomi: il nome proprio della persona, il nome della famiglia di appartenenza e un soprannome dato alla persona o a un gruppo di familiari.  Col tempo il nome di famiglia e il soprannome vennero uniti, così le persone cominciarono ad essere chiamate con nome e cognome.  Il cognome era una parola che faceva riferimento a:

  • una caratteristica della persona: Gobbi, Rossi, Mancini, Calvi,
  • alla sua provenienza: Monti, Dal Bosco, Marino, Costa,
  • al mestiere svolto: Ferrari, Fabbri, Sella, Vaccari,
  • al nome del padre: De Filippo, De Gregorio, Di Francesco, Coladonato (figlio di Cola e di Donato).

Tra i cognomi più diffusi in Italia, ad esempio, abbiamo:
– Rossi: persone con i capelli rossi o la pelle rossa (anche De Rossi, Rosso, Rossetto ecc.)
– Ferrari: legati al mestiere del fabbro ferraio (anche Ferraris, Ferro, Ferri, Ferretti, Fabris, ecc…)
– Bianchi: persone con la pelle o i capelli chiari, oppure persone che abitavano in una casa bianca, o che erano persone alte qualità spirituali (il bianco è simbolo di purezza). Anche Bianchini, Bianco, ecc.
– Colombo: persone che allevavano colombi, o che provenivano da Colombano. In alcune regioni veniva dato ai trovatelli, perchè la colomba era simbolo di innocenza.
– Conti: persone al servizio di conti, o persone dai modi raffinati (anche Conte, Contini, Del Conte, Contin, ecc) .
– Esposito: gli esposti alla protezione della Madonna erano i bambini che venivano abbandonati davanti alle chiese o ai monasteri nel medioevo. (anche Espositi, Esposto, Esposti, ecc.)
– Costa: persone che provenivano dalla riva di un fiume o di un lago, del mare o anche dalla fiancata di un monte. (anche Da Costa, Dalla Costa, Della Costa ecc.)
– Ricci: persone con capelli ricci, o persone con un carattere chiuso (dal nome dell’animale)
– Marino: deriva dal cognomen latino Marinus, o dal nome medioevale che significava appartenente al mare (anche Marini, Marinoni, Marinacci, ecc.).
– Monti: persone provenienti da luoghi di montagna (anche Montagna, Montanari, Montani, Montini ecc.).

Attraverso queste attività i bambini si appassionano ai nomi e colgono il fatto che i nomi servono ad identificare le cose  e le persone, e che sono parole molto importanti.

Lo stesso di può fare con i nomi geografici. Osserviamo una cartina e leggiamoi nomi di qualche località: perchè sono stati dati questi nomi? Chi li ha dati? Cosa significano?

Osservando i nomi delle cose, è possibile esplorare la storia, il popolo, la cultura di un luogo, le origini della nostra lingua e molto altro ancora.

Studiando il nome con i bambini, li coinvolgiamo in questo genere di ricerca, richiamando il loro interesse per varietà di storie ed esseri umani che popolano il mondo.

Introduzione orale al nome

Materiale:
– una raccolta di cartellini delle parole che comprendano tutte le parti del discorso (non soltanto nomi),
– il cartellino del titolo per i sostantivi col simbolo
– il set dei simboli grammaticali piccoli
– la piramide nera.

Se volete usare i cartellini che ho preparato io, li potete scaricare qui:

Diciamo ai bambini: “Tu hai un nome, vero? Ti chiami Giovanni. Anche tu hai un nome, ti chiami Sofia. ma non tutto quello che c’è in questa stanza ha un nome. Il bambino in fondo alla classe, lo vedi? Ha un nome? E quella bambina col maglione verde? Sì, anche loro hanno un nome. Se li chiamiamo loro vengono qui da noi. Antonio, per favore, portami una gomma. Martina, portami una matita. Anche questi oggetti hanno un nome. Io ho detto il loro nome, e Martina ed Antonio hanno capito cosa portarmi.

Ricordate la storia che vi ho raccontato sul nome? Con quella storia abbiamo scoperto che tutti gli oggetti hanno un nome, il libro, l’albero, la casa. Abbiamo detto che la piramide rappresenta proprio il nome.
Oggi useremo il triangolo nero per rappresentare il nome: il triangolo è una faccia della piramide, ed è più facile da usare.

Posiamo sul tappeto la piramide nera,  e il cartellino del titolo col simbolo grammaticale.

“Ora metteremo tutte le cose che hanno un nome qui” e posiamo accanto la matita e la gomma.

Poi distribuiamo uno o due cartellini delle parole ad ogni bambino.

I bambini leggono i loro cartellini, li posano uno ad uno sul tappeto, e se si tratta di nomi poniamo sopra ad essi un triangolo nero.

Questo lavoro potrà dare luogo a discussioni, per decidere se le parole sono o non sono nomi.

Psico-grammatica Montessori introduzione al nome

Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO

Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO. Come già detto nel post “Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO”,

per i simboli grammaticali abbiamo due livelli:
– primo livello: comprende le nove parti del discorso
– secondo livello: in aggiunta alle nove parti del discorso, comprende i “simboli avanzati” che precisano il nome (nome comune, proprio, astratto, collettivo) e il verbo (transitivo, intransitivo, copulativo, infinito, gerundio, participio, ausiliare).

Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO

Cartellini dei titoli delle parti del discorso con simboli grammaticali:

Comprendono i simboli del primo e del secondo livello insieme. Sono utili per etichettare le scatole dei materiali e per le presentazioni. Se vuoi utilizzare quelli che ho preparato, li trovi qui:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO

Carte delle nomenclature per i simboli avanzati, da aggiungere alle nomenclature delle nove parti del discorso:

utili per le presentazioni e per l’esercizio individuale. Se vuoi utilizzare quelle che ho preparato io, le puoi scaricare qui:


Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO

Simboli grammaticali grandi (livello II), utili per le presentazioni e per l’esercizio individuale.

Se vuoi utilizzare quelle che ho preparato io, le puoi scaricare qui:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO

Simboli grammaticali piccoli (livello II):

Per conservarli io ho preparato delle scatoline origami molto semplici e veloci: la scatola con una pagina dell’elenco telefonico, e il coperchio in carta colorata. Basta utilizzare per la scatola un foglio di circa 0,5 cm più piccolo rispetto al foglio che usiamo per il coperchio, e l’incastro è perfetto. Il tutorial fotografico per le scatoline lo avevo già pubblicato qui: 

Aggiungo qui un tutorial video:

I simboli grammaticali ritagliati sono utilissimi nelle presentazioni, per etichettare il materiale, e naturalmente per gli esercizi di analisi dei bambini. Sono facilmente realizzabili, anche in cartoncino colorato.

Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO

Tavola delle parti del discorso secondo livello: da tenere a disposizione dei bambini o da appendere al muro, in prossimità dello scaffale per i materiali della psicogrammatica. Comprende le nove parti del discorso, e i simboli avanzati:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni materiale stampabile per il SECONDO LIVELLO

Libretto delle parti del discorso secondo livello: utile da consultare mentre si lavora con le carte delle nomenclature, e durante i lavori di analisi, anche per approfondimenti e per stimolare la ricerca. Comprende le nove parti del discorso, ed i simboli avanzati (nome comune, proprio, collettivo, astratto; verbo (transitivo, intransitivo, copulativo, infinito, gerundio, participio, ausiliare):

Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO

Simboli grammaticali Montessori: materiale stampabile. Il materiale comprende: stencil dei simboli grammaticali, carte delle nomenclature per i simboli grammaticali, simboli grammaticali stampabili(grandi e piccoli), tabella delle parti del discorso, libro delle parti del discorso e cartellini dei titoli per le parti del discorso.

Per lavorare con i bambini alla psicogrammatica abbiamo bisogno di disporre di alcuni materiali, che possono essere realizzati facilmente anche a casa.

Per i simboli grammaticali abbiamo due livelli:

primo livello: comprende le nove parti del discorso

secondo livello: in aggiunta alle nove parti del discorso, comprende i “simboli avanzati” che precisano il nome (nome comune, proprio, astratto, collettivo) e il verbo (transitivo, intransitivo, copulativo, infinito, gerundio, participio, ausiliare).

Questa è parte del materiale di primo livello che ho preparato:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO

Cartellini dei titoli delle parti del discorso con simboli grammaticali:

Sono utili per etichettare le scatole dei materiali e per le presentazioni. Se vuoi utilizzare quelli che ho preparato, li trovi qui:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO

Stencil delle parti del discorso in due misure:

da stampare e plastificare. Possono essere realizzati facilmente anche in cartoncino, anche in altre misure. Se vuoi utilizzare quelli che ho preparato io, li puoi scaricare gratuitamente qui:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO

Carte delle nomenclature per le nove parti del discorso:

utili per le presentazioni e per l’esercizio individuale. Se vuoi utilizzare quelle che ho preparato io, le puoi scaricare qui, insieme al libretto:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO

Simboli grammaticali grandi, utili per le presentazioni e per l’esercizio individuale.

Simboli grammaticali piccoli:

Per conservarli io ho preparato delle scatoline origami molto semplici e veloci: la scatola con una pagina dell’elenco telefonico, e il coperchio in carta colorata. Basta utilizzare per la scatola un foglio di circa 0,5 cm più piccolo rispetto al foglio che usiamo per il coperchio, e l’incastro è perfetto. Il tutorial fotografico per le scatoline lo avevo già pubblicato qui: scatola origami con coperchio tutorial

Aggiungo qui un tutorial video:

I simboli grammaticali ritagliati sono utilissimi nelle presentazioni, per etichettare il materiale, e naturalmente per gli esercizi di analisi dei bambini. Sono facilmente realizzabili, anche in cartoncino colorato.

Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO

Tavola delle parti del discorso: da tenere a disposizione dei bambini o da appendere al muro, in prossimità dello scaffale per i materiali della psicogrammatica:

Se volete utilizzare quella che ho preparato io, la trovate qui stampabile gratuitamente qui:

Simboli grammaticali Montessori e definizioni: materiale stampabile per il PRIMO LIVELLO

Libretto delle parti del discorso: utile da consultare mentre si lavora con le carte delle nomenclature, e durante i lavori di analisi, anche per approfondimenti e per stimolare la ricerca.

Cartelli dei numeri Montessori

Cartelli dei numeri Montessori. Per  i vari utilizzi dei cartelli dei numeri, consulta il materiale presente sito.

Questi cartelli esistono in vari formati:

– i primi cartelli grandi dei numeri da 1 a 10

cartelli grandi, colorati, da 0 a 9000. Seguendo le indicazioni Montessori avremo le unità verdi, le decine blu, le centinaia rosse e le migliaia di nuovo verdi.

cartelli grandi, neri, da 0 a 9000

cartelli piccoli, neri e colorati, da 0 a 9000

Primi cartelli dei numeri da 1 a 10

Cartelli grandi, colorati, da 0 a 9000

Cartelli grandi, neri, da 0 a 9000

 Cartelli piccoli, colorati, da 0  a 9000

Cartelli piccoli, neri, da 0 a 9000

Costruire gli alfabeti smerigliati Montessori per lo stampato minuscolo – Tutorial

Costruire gli alfabeti tattili Montessori (o lettere smerigliate) è davvero semplice. I colori raccomandati sono l’azzurro per le consonanti ed il rosa per le vocali.

Si tratta semplicemente di stampare i caratteri, riportarli sulla carta vetrata, ritagliarli ed incollarli alle schede. Le schede devono essere abbastanza grandi, per rendere agevole la tracciatura del tratto con indice e medio insieme (circa 16x13cm).

Possono essere aggiunte delle freccette per indicare il punto di partenza del percorso da tracciare.

 Costruire gli alfabeti smerigliati Montessori per lo stampato minuscolo – Tutorial

Qui trovi le lettere cartamodello che ho preparato ed usato io per costruire l’alfabeto smerigliato:

Stampate, riportate sulla carta vetrata, ritagliate e incollate ai cartoncini: solitamente si incollano le vocali su cartoncino rosa e le consonanti su cartoncino azzurro.


A queste schede ho aggiunto le frecce che indicano la direzione di partenza del movimento di scrittura:

per ulteriori istruzioni sulla costruzione degli alfabeti con le lettere smerigliate vai qui: 

Costruire l’alfabeto smerigliato Montessori per il corsivo – tutorial

Costruire l’alfabeto smerigliato Montessori per il corsivo – tutorial.  

Per prima cosa ho  preparato le strisce di carta bianca leggera, (normali fogli A4 da stampante o anche carta da quaderno) piegandola in tre per marcare due righe. Così possiamo essere sicuri che le lettere siano proporzionate tra loro e che si possano congiungere,  come avviene con la scrittura.

Poi con pennello e tempera rossa ho disegnato le lettere. Ho usato il rosso perchè poi queste sagome non si buttano, ma possono diventare un super economico alfabeto mobile…

Ritagliate le lettere, le ho posizionate a rovescio sul rovescio della carta vetrata, e ho tracciato i contorni.

Quindi ho ritagliato le lettere dalla carta vetrata e le ho  incollate su cartoncino rosa per le vocali e azzurro per le consonanti.

Con la matita bianca ho aggiunto le indicazioni del percorso, e per aiutare i bambini a riconoscere le lettere “che salgono” e le lettere che “scendono”, ho anche tracciato a matita la linea di base.

Se preferite usare modelli di lettera stampati invece di scrivere a mano, qui trovate un primo modello, in stampato minuscolo:

e qui l’alfabeto corsivo minuscolo che potete utilizzare sia per l’alfabeto tattile, sia per quello mobile:

Coi modelli di carta avanzati dalla costruzione dell’alfabeto tattile, si può costruire un semplice alfabeto mobile:

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori, presentazione ed esercizi. E’ un argomento che prepara i bambini allo studio della punteggiatura ed è adatto anche alla prima classe.

Presentazione delle lettere maiuscole e minuscole

Materiali
– cartellini delle lettere maiuscole e cartellini delle lettere minuscole
– carta di controllo delle lettere disposte in ordine alfabetico.

– cartelli dei titoli per l’esercizio

Esercizio

Invitare un gruppo di circa cinque bambini alla lezione e srotolare un tappeto.

Distribuire le lettere minuscole tra i bambini, dicendo : “Vi sto dando le lettere minuscole”

Poi dire loro: “Mettiamo queste lettere in ordine. Quale lettera viene prima? “. Cominciare a mettere le lettere, in ordine alfabetico, sul tappeto, dalla lettera a alla lettera z.

Proseguire l’esercizio dicendo: “Ora abbineremo l’alfabeto maiuscolo all’alfabeto minuscolo.”. Poi distribuire le lettere tra i bambini dicendo: “Queste sono le lettere maiuscole”

Indicare ai bambini la prima lettera sul tappeto dicendo: “Questa è la lettera ‘a’ minuscola. Chi ha la ‘A’ maiuscola? “. Se i bambini hanno bisogno di aiuto, possono consultare la tabella di controllo.

Via via i bambini mettono la lettera maiuscola sotto la minuscola corrispondente.

Dire ai bambini: “Questa è la chiave per conoscere le lettere maiuscole” e posizionare i cartelli dei titoli sul tappeto

Ora possiamo dire di piegare lungo la metà verticale una pagina del loro quaderno, e di scrivere sulla prima metà la lettera minuscola, e nell’altra la maiuscola corrispondente. Sarebbe meglio scrivere le minuscole in nero e le maiuscole in rosso.

Una volta completato il lavoro, può essere lasciato in classe per qualche giorno.

_____________________________

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

Presentazione

Materiali
– cartellini dei comandi per le lettere maiuscole (trovi i cartellini pronti in formato pdf qui di seguito)
– libro delle regole per l’uso della lettera maiuscola – pdf qui:

– strisce di carta bianca
– penne di due colori diversi

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

Libretto delle regole:

_________________________

INIZIALE MAIUSCOLA per i nomi propri col metodo Montessori

Cartellini dei comandi:

tutti scaricabili qui:

cartellini dei comandi per nomi geografici vie e piazze

_____________________________

cartellini dei comandi per nomi di enti titoli e marchi

________________________

cartellini dei comandi per epoche, mesi, giorni

______________________

cartellini dei comandi per i nomi propri

_________________________

cartellini dei comandi per la maiuscola dopo il punto esclamativo

________________________

cartellini dei comandi per la maiuscola dopo il punto interrogativo

________________________

cartellini dei comandi per nomi propri

__________________________________

cartellini dei comandi per la maiuscola dopo il punto fermo

__________________________

Presentazione:

Riuniamo un piccolo gruppo di bambini e diciamo loro che studieremo le lettere maiuscole. Chiediamo quindi ai bambini: “Cos’è una maiuscola?”

Presentiamo ai bambini il Libro delle regole per l’uso della lettera maiuscola. Diciamo loro che non dovranno sapere tutte le regole. Leggiamo la prima regola: “La lettera maiuscola si usa sempre quando si inizia a scrivere e dopo ogni punto fermo”.

Leggiamo degli esempi che dimostrino questa regola, poi chiediamo ai bambini di scrivere delle frasi di esempio sotto dettatura, utilizzando le strisce di carta bianca predisposte e scrivendo le maiuscole in rosso e le minuscole in nero.

A questo punto mostriamo ai bambini i cartellini dei comandi predisposti per questa regola sull’uso della maiuscola. I bambini si eserciteranno individualmente, utilizzando le strisce di carta, o i loro quaderni.

Presentare allo stesso modo tutte le altre regole, con i cartellini dei comandi relativi.

Le rocce metamorfiche con nomenclature Montessori

Le rocce metamorfiche con nomenclature Montessori  pronte per la stampa. Dopo aver presentato il primo set di carte delle nomenclature, legato al ciclo delle rocce,

vediamo più da vicino i tre tipi di rocce, e dopo aver presentato le rocce sedimentarie 

le rocce magmatiche,

affrontiamo ora le rocce metamorfiche. Tutto l’argomento rientra nell’ambito della Prima grande lezione Montessori per quanto riguarda le rocce,

e della Seconda grande lezione per quanto riguarda i fossili.

pdf qui: ROCCE METAMORFICHE NOMENCLATURE MONTESSORI

Exit mobile version

E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!

Abbonati!