Psicogrammatica Montessori: funzione dell’aggettivo

Psicogrammatica Montessori: funzione dell’aggettivo. Presentazioni ed esercizi per la scuola primaria.

Presentazione 1

Materiale

– tre fiori dello stesso tipo ma di colori diversi
– cartellini con articolo in azzurro, aggettivi in blu e nomi in nero: “il fiore rosso”, “il fiore giallo”, “il fiore arancio”
– scatola dei simboli grammaticali.

Presentazione:

– invitiamo un piccolo gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto
– disponiamo i fiori fuori dal piano di lavoro e chiediamo a un bambino: “Per favore mi porti il fiore?”
– quando il bambino ce lo porta diciamo: “Mi dispiace, questo fiore è molto bello ma non è quello che voglio. Io desidero il fiore rosso”
– il bambino ci dà il fiore rosso, lo mettiamo sul piano di lavoro e lo affianchiamo con il cartellino “il fiore rosso”
– facciamo la stessa cosa per il fiore giallo e per il fiore arancio
– ogni volta chiediamo al bambino che ci porta un fiore di dirci come ha fatto a capire che quello era proprio il fiore giusto.
– diciamo: “Per ricevere proprio il fiore che volevo ho avuto bisogno di descriverlo, di spiegare quale era tra gli altri fiori. Le parole che spiegano come sono le cose, cioè che le descrivono, si chiamano aggettivi”
– mostriamo il triangolo medio blu e diciamo ai bambini che è il simbolo dell’aggettivo
– aggiungiamo i simboli grammaticali sopra ad ogni parola
– i bambini possono registrare la presentazione sui loro quaderni di grammatica.

Scopo

– imparare la funzione dell’aggettivo
– stimolare l’interesse dei bambini verso la grammatica
– introdurre il simbolo per l’aggettivo.

Punti di interesse

– riconoscere diversi aggettivi per i fiori
– imparare nuovi simboli grammaticali.

Controllo dell’errore

le parole sono scritte nei colori che corrispondono ai simboli.

Altre attività con gli aggettivi

Durante la normale giornata a scuola, inseriamo vari giochi verbali che pongano l’attenzione dei bambini sugli aggettivi. E’ un lavoro che si fa normalmente utilizzando il materiale sensoriale (spolette dei colori, tavolette tattili ecc…), e durante le attività di vita pratica. Poniamo durante la giornata domande del tipo: è pulita? Di cosa è fatta? Mi descrivi i tuoi vestiti?
Possiamo poi fare dei giochi, tipo comandi, dicendo ai bambini: “Alzino le mani i bambini coi capelli biondi”, “si accuccino sotto il banco tutti i bambini che hanno scarpe scure”,  ecc.

Prepariamo una scatola degli oggetti contenente molti oggetti che in qualche modo sono legati tra loro, con la possibilità di differenziarli con gli aggettivi qualificativi per dimensione, colore, ecc.
Prepariamo una serie di cartellini di frasi che descrivono ciascun oggetto, ad esempio: la poltrona grande azzurra, il cane piccolo marrone, l’uomo alto anziano, ecc.

Prepariamo poi i cartellini delle parole che compongono ciascuna delle frasi che abbiamo preparato, divisi in nomi, articoli, aggettivi. I cartellini possono essere messi in buste o scatoline separate che recano il simbolo appropriato.

Ogni gruppo di cartellini preparati, deve fare naturalmente riferimento alle frasi e agli oggetti di un determinato set. I bambini devono comporre le frasi prendendo nomi, articoli e aggettivi appropriati, e abbinare ad essi l’oggetto che descrivono.

Per rinforzare l’uso dei simboli grammaticali, possiamo chiedere ai bambini: “Qual è la parola che ci dice il nome dell’oggetto che voglio?”. Posizioniamo il triangolo nero sulla parola “piatto”. “Quali sono le parole che ci spiegano meglio quale tipo di piatto?”. Posizioniamo un triangolo blu sulla parola “giallo” e un altro triangolo blu sulla parola “piccolo”. “Qual è la parola che ci dice che sta per arrivare un nome? Che ci dice se c’è un piatto o ce ne sono tanti?”. Posizioniamo un triangolino azzurro sulla parola “il”.

Esercizi scritti e simboli. Incoraggiamo il bambino a scrivere frasi per descrivere vestiti, oggetti preferiti o altro, e poi ad aggiungere alle parole i simboli grammaticali (disegnandoli o usando i simboli di cartoncino pronti), o usando simboli pronti di carta da incollare.

Caccia agli aggettivi. Chiediamo ai bambini di cercare gli aggettivi in un libro di lettura, a sottolinearli oppure ad elencarli su un foglio.

Logico Gioco con l’aggettivo. Prepariamo dei set di cartellini composti da una decina di cartellini neri per i nomi, e una decina di cartellini blu per gli aggettivi. Mettiamo i cartellini in due buste o scatoline separate, che recano ciascuna il proprio simbolo grammaticale.
Il bambino prende i nomi, li legge uno ad uno e li pone in colonna, uno sotto l’altro, sul tappeto. Poi prende gli aggettivi, li legge uno ad uno e li pone in colonna, uno sotto l’altro, a destra della colonna dei nomi. Si formeranno così abbinamenti nome-articolo casuali. I bambini li leggono (di solito si formano abbinamenti divertenti). Poi lascia al loro posto gli aggettivi appropriati, e raccoglie quelli che non lo sono. Rilegge uno alla volta gli aggettivi, e li abbina al nome più adatto.

Esercizi di scrittura di aggettivi. Diamo al bambino un cartellino del nome e una serie di cartellini di aggettivi. Il bambino copia il nome sul quaderno, poi aggiunge ad esso quanti più aggettivi possono essere appropriati.

Psicogrammatica Montessori: funzione dell’aggettivo
Presentazione 2

Materiali

– un set di oggetti (ad esempio bottoni di varie forme, dimensioni e colori)
– cartellini con gli articoli in azzurro, gli aggettivi in blu e i nomi in nero
– simboli grammaticali.

Presentazione

– raduniamo un piccolo gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto e sistemiamo gli oggetti sul piano di lavoro
– leggiamo un cartellino e mettiamolo accanto all’oggetto corrispondente
– invitiamo i bambini a leggere gli altri cartellini ed a posizionarli accanto agli oggetti corrispondenti
– aggiungiamo ai cartellini i simboli grammaticali relativi ad ogni parola contenuta
– i bambini possono registrare lo schema sul loro quaderno di grammatica.

Scopo

– fare pratica con l’uso degli aggettivi
– arricchire il vocabolario
– fare pratica con la lettura e la comprensione dei testi scritti

Punti di interesse

descrizione di oggetti differenti

Controllo dell’errore

le parole sono scritte nel colore che corrisponde al simbolo grammaticale

Estensioni

– chiedere ai bambini di prendere collezioni di oggetti da descrivere ed etichettare
– chiedere ai bambini di scrivere liste di aggettivi relativi a un dato soggetto: gli altri devono indovinare di cosa si tratta come se si trattasse di un indovinello.

Psicogrammatica Montessori: funzione dell’aggettivo
Presentazione 3

Materiale

– fattoria Montessori
– simboli grammaticali
– cartellini bianchi e penna nera

Presentazione

– mostriamo ai bambini la fattoria allestita, portando alla loro attenzione le caratteristiche di ogni animale o oggetto e utilizzando il maggior numero possibile di aggettivi
– mostriamo ai bambini il vassoio dei simboli grammaticali e sediamoci intorno al tavolo o al tappeto
– scriviamo il nome di un animale della fattoria su un foglietto di carta, accompagnato dall’articolo, scegliendone uno presente in più esemplari (ad esempio “il cavallo”)
– chiediamo a un bambino di leggere il cartellino e di andare a prendere l’animale
– Il bambino ci porta un cavallo di sua scelta, ad esempio quello nero, allora diciamo: “Questo cavallo è molto bello, ma non è quello a cui stavo pensando… non ti ho dato informazioni sufficienti”
– scriviamo su un altro cartellino un aggettivo riferito al cavallo, ad esempio “marrone”. Ora il bambino saprà di dover portare il cavallo marrone
– quando il bambino ci consegna il cavallo marrone diciamo: “Sì, è proprio il cavallo che volevo”
– mettiamo i cartellini “marrone” e “il cavallo” sul piano di lavoro e affianchiamoli con l’oggetto corrispondente

– chiediamo a un bambino di leggere i cartellini: “Marrone il cavallo” e chiediamo: “Suona bene? No… infatti noi non diciamo “marrone il cavallo”, ma diciamo “il cavallo marrone”

– sistemiamo i cartellini e controlliamo che suoni bene
– mostriamo i simboli grammaticali e diciamo ai bambini che li useremo per contrassegnare le parole
– mostriamo il triangolo grande nero del nome, e diciamo che lo useremo per la parola che serve a nominare l’oggetto. Mettiamo quindi il simbolo sulla parola “cavallo”
– mostriamo poi il triangolo medio blu scuro dell’aggettivo e diciamo che serve per la parola che ci dice com’è l’oggetto: Posizioniamo il simbolo sulla parola “marrone”
– mostriamo il triangolo piccolo azzurro dell’articolo e diciamo che serve ad avvisarci che sta arrivando un nome. Posizioniamo il simbolo sulla parola “il”

– ripetiamo l’esercizio con altri elementi della fattoria.

Presentazione 4

Materiale

– fattoria Montessori
– simboli grammaticali
– strisce preparate contenenti nomi di oggetti della fattoria con articoli e aggettivi.

Presentazione

– invitiamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto
– diamo a un bambino la prima striscia, chiediamogli di leggerla e di andare a prendere dalla fattoria allestita l’oggetto indicato
– chiediamo al bambino di mettere sul piano di lavoro la striscia e l’oggetto, e di porre su ogni parola (articolo, nome, aggettivo) il simbolo grammaticale corretto
– fare altri esempi, e quando i bambini hanno compreso l’esercizio, permettere loro di eseguirlo autonomamente, in gruppo o da soli.

Variante

– i bambini possono scrivere su cartellini in bianchi altre strisce e quindi svolgere l’esercizio come fatto con le strisce pronte.

Scopo diretto

– rendere il bambino consapevole delle singole parole lette
– comprendere la funzione dell’aggettivo
– comprendere la posizione dell’aggettivo nella frase.

Controllo di errore

il controllo dell’errore è affidato all’adulto.

Età

dai 6 anni.

Presentazione 5

Materiale

– fattoria o altro ambiente in miniatura (castello, casa delle bambole, o altro);
– cartellini dei nomi scritti in nero; cartellini degli articoli scritti in azzurro; cartellini dell’aggettivo scritti in blu;
– simboli grammaticali

Presentazione

– invitiamo un gruppo di bambini ad allestire l’ambiente in miniatura
– scegliere un cartellino del nome, leggerlo e posizionarlo accanto all’oggetto corrispondente
– scegliere l’articolo corretto e metterlo davanti al nome
– scegliere l’aggettivo corretto e metterlo dopo il nome
– aiutare i bambini a leggere e posizionare gli altri cartellini
– al termine i bambini possono registrare la lezione sui loro quaderni di grammatica.

Scopo

– fare pratica con l’uso degli aggettivi
– arricchire il vocabolario
– fare pratica di lettura e migliorare la comprensione dei testi scritti.

Punti di interesse

– allestire l’ambiente in miniatura,
– etichettare correttamente gli oggetti.

Controllo dell’errore

le parole sono nei colori che corrispondono ai simboli.

Variazioni

– etichettare oggetti presenti in classe,
– usare altri ambienti in miniatura.

Estensioni

– chiedere ai bambini di fare nuove etichette in aggiunta a quelle fornite
– scrivere un nome di un oggetto in miniatura  su un foglio, come titolo, e poi scrivere sotto quanti più aggettivi si trovano per quel nome.

Psicogrammatica Montessori: funzione dell’aggettivo

Psicogrammatica Montessori: l’inventario di classe per l’articolo

Psicogrammatica Montessori: l’inventario di classe per l’articolo per bambini della scuola primaria

Materiale

cartellini bianchi
– penne nere e azzurre.

Presentazione

– invitiamo un gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto
– diciamo: “Oggi svolgeremo insieme una nuova attività con i nomi e gli articoli. Quali articoli conosciamo?”. I bambini rispondono nominando gli articoli determinativi e indeterminativi. “Cosa ci indicano gli articoli?”. Un uno una ci indicano un oggetto qualunque tra un gruppo di oggetti uguali tra loro. Il lo la un singolo oggetto su cui non si può sbagliare. I gli le ci indicano tutti gli oggetti uguali di un gruppo su cui non si può sbagliare
– invitiamo i bambini a nominare un oggetto presente in classe usando l’articolo appropriato. Ogni volta il bambino ci spiega il perchè della scelta dell’articolo
– scriviamo l’articolo in azzurro e il nome in nero su due cartellini separati, e posizioniamo articolo e nome sul tavolo o sul tappeto
– invitiamo i bambini a leggere i cartellini
– continuiamo l’esercizio nominando altri oggetti
– i bambini proseguono poi in modo indipendente scrivendo da soli i cartellini man mano che scelgono gli oggetti presenti in classe.

Scopo diretto

– comprendere la funzione dell’articolo
– comprendere la funzione degli articoli determinativi e indeterminativi.

Età

dai 6 anni.

Psicogrammatica Montessori: l’inventario di classe per l’articolo

Psicogrammatica Montessori: esperienze chiave sull’articolo

Psicogrammatica Montessori: esperienze chiave sull’articolo per bambini della scuola primaria.

Psicogrammatica Montessori: esperienze chiave sull’articolo
Altre possibilità di presentazione

Materiale

– una selezione di oggetti, alcuni in gruppi identici, altri singoli (ad esempio 3 bottoni, 1 dado, 2 perle, 3 spaghi, 1 matita)
– penna nera e azzurra
– cartellini dei nomi per ogni oggetto e cartellini per gli articoli appropriati per ogni nome
– cartellini dei titoli: “ESPERIENZA CHIAVE SULL’ARTICOLO”, “ETIMOLOGIA: ARTICOLO dal latino ARTICULUS = piccola mano)
– cartellini bianchi.

Presentazione

– invitiamo un piccolo gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto
– diciamo: “Oggi faremo insieme qualche attività con i nomi e altre parole”
– mettiamo gli oggetti a gruppi sul tavolo o sul tappeto: 3 bottoni, 1 tazza, 2 perle, 3 pennarelli, 1 matita
– diciamo: “Ora vi chiederò di darmi esattamente quello che vi chiederò. Ascoltate attentamente”
– Diciamo a un bambino: “Dammi UN bottone”, enfatizzando la parola un. Posizioniamo i cartellini un e bottone a sinistra sul tavolo o sul tappeto. Mettiamo il bottone che ci ha dato il bambino accanto ai cartellini
– chiediamo a un altro bambino: “Dammi UN bottone”, sempre enfatizzando la parola un. Posizioniamo i cartellini a sinistra del tappeto ed accanto il bottone scelto, formando una colonna
– ora chiediamo: “Dammi LA tazza” enfatizzando la parola la. Posizioniamo i cartellini la e tazza in una colonna diversa, a destra dei bottoni e aggiungiamo la tazza
– continuiamo con gli altri oggetti, usando gli articoli singolari determinativi o indeterminativi a seconda del caso
– diciamo ai bambini: “Alzate la mano se sapete dirmi quale regola abbiamo usato per distribuire gli oggetti in queste due colonne”
– “In una colonna abbiamo un uno una, nell’altra il lo la davanti ai nomi”
– chiediamo: “Quanti bottoni ci sono?”. Tre.  “Quale parola abbiamo messo davanti alla parola bottone?”. Un. “Quando c’era più di un oggetto, avete dovuto scegliere quale oggetto darmi. Quando c’è più di un oggetto, c’è da fare una scelta, così usiamo le parole un uno una”
– diciamo: “Quante tazze ci sono?”. Una. “Quante matite?”. Una. “Quale parola abbiamo messo davanti ai nomi?” La. “Quando c’è solo un oggetto, non abbiamo una scelta da fare. Quando c’è solo un oggetto usiamo le parole il lo la”
– invitiamo i bambini a portare altri oggetti sul tavolo o sul tappeto. Chiediamo: “Qual è il nome dell’oggetto? Quanti ce ne sono? Usiamo un uno una o il lo la?”
– scriviamo gli articoli in azzurro e i nomi in nero sui cartellini bianchi. Posizioniamo gli oggetti e i cartellini nelle colonne appropriate
– chiediamo: “Dove mettiamo le parole un uno una il lo la?”. Davanti al nome
– “Le parole un uno una il lo la si chiamano articoli. Li abbiamo scritti in azzurro. La parola articolo deriva dal latino articulus che significa piccola manina o piccolo rametto. L’articolo è come un rametto attaccato al grande albero, che è il nome”
– “Questa è la nostra lezione chiave sull’articolo”
– mostriamo i cartellini dei titoli e posizioniamoli lungo il margine superiore del tavolo o del tappeto
– i bambini leggono i titoli a voce alta
– i bambini registrano il lavoro sui loro quaderni di grammatica.

Scopo diretto

– comprendere la funzione degli articoli
– comprendere la funzione degli articoli indeterminativi e determinativi singolari.

Età

dai 6 ai 9 anni (esperienza da ripetere ogni anno).

Altre esperienze con gli articoli

Durante la normale giornata a scuola, inseriamo vari giochi verbali che pongano l’attenzione dei bambini sugli articoli. Ad esempio diciamo loro “Mostrami UNA sedia”, “Indicami GLI spazzolini da denti. Indicami LO spazzolino da denti che usi tu”. Facciamo anche notare, ad esempio, che diciamo IL cavallo e non LO cavallo, e vari altri esempi simili, ogni volta che se ne presenta l’occasione.

Prepariamo una scatola degli oggetti, contenente numerosi oggetti. Alcuni di questi oggetti saranno in un unico esemplare, altri in più esemplari identici (singolare e plurale, determinativi e indeterminativi).
La scelta degli oggetti deve essere accurata: cominceremo con oggetti che cominciano con le consonanti, poi, per introdurre l’uso degli articolo apostrofato, aggiungeremo anche oggetti che cominciano per vocale. Selezioniamo con altrettanta attenzione maschili e femminili.
Per ogni scatola che prepariamo per il bambino, scriviamo anche i cartellini:
–  dei nomi degli oggetti
–  degli articoli da abbinare
– cartellini di controllo (che contengono il giusto abbinamento articolo – nome).

Per presentare l’esercizio ai bambini, mettiamo sul tappeto la scatola degli oggetti e, a un lato del tappeto, formiamo una colonna dei nomi e una colonna degli articoli, in ordine casuale.

Togliamo il primo oggetto (o gruppo di oggetti identici) dalla scatola, e mettiamolo sul tappeto, quindi scegliamo il nome adatto e aggiungiamo davanti ad esso l’articolo.

A seconda degli obiettivi che vogliamo raggiungere con l’esercizio, facciamo gli esempi necessari per dare ai bambini le indicazioni necessarie (ad esempio su singolare e plurale, o su determinativo e indeterminativo).

Quando il bambino è pronto, può proseguire da solo. Al termine del lavoro aggiungerà allo schema i cartellini di controllo.

Il gioco può essere variato. Ad esempio possiamo scrivere dei piccoli comandi al momento, per far indovinare al bambino l’oggetto che vogliamo prendere dalla scatola, oppure possiamo commettere “errori” nell’abbinare articolo e nome, e il bambino dovrà correggerci.

Esercizi con carte illustrate e cartellini possono essere preparati nello stesso modo, sostituendo appunto alla scatola degli oggetti carte illustrate appositamente preparate per i bambini.

Esercizi di compilazione di elenchi. Incoraggiamo i bambini a compilare elenchi (articolo e nome) di oggetti presenti nella classe o nella Fattoria. La Fattoria è un materiale piuttosto costoso, che si presta a molte attività nell’area linguistica. Può essere sostituita da una casa di bambola; io faccio così, in effetti, aggiungendo molti animali di plastica e gruppi di oggetti:

Questa è una fattoria, completa di cartellini, che ho preparato in versione stampabile:

La fattoria (o la casa di bambole, lo zoo, il negozio, la strada) sono giochi che  incoraggiano lo sviluppo del linguaggio verbale e contribuiscono, accompagnati da cartellini appositamente preparati, a comprendere la grammatica e la sintassi.

Psicogrammatica Montessori: esperienze chiave sull’articolo

Psicogrammatica Montessori: il gioco della fattoria per l’articolo

Psicogrammatica Montessori: il gioco della fattoria per l’articolo. Presentazioni ed esercizi per la scuola primaria.

Esercizio 1

Materiale

– cartellini preparati con nomi di oggetti della fattoria
– cartellini degli articoli determinativi e indeterminativi da abbinare ai nomi
– fattoria.

Esercizio

– dopo aver presentato ai bambini l’articolo introdurre il cestino con i cartellini preparati e dire ai bambini che possono leggerli e abbinarli agli oggetti della fattoria
– il cestino include nomi ed articoli determinativi e indeterminativi, e il bambino sceglie l’indeterminativo per oggetti singoli, e il determinativo per gli oggetti multipli. Il cesto contiene anche il cartellino del titolo “Articolo”
– al termine dell’esercizio il bambino può copiare lo schema sul suo quaderno di grammatica.

Prerequisiti

lezione su nomi e articoli

Età

6 anni

Esercizio 2

Materiali

– ambiente in miniatura (fattoria, castello, casa delle bambole o altro)
– cartellini dei nomi scritti in nero e degli articoli scritti in azzurro
– simboli grammaticali.

Presentazione

– invitiamo un piccolo gruppo di bambini a sistemare gli oggetti dell’ambiente in miniatura
– scegliamo un cartellino del nome, leggiamolo e posizioniamolo accanto all’oggetto corrispondente
– scegliamo il corretto cartellino dell’articolo e mettiamolo davanti al nome
– aiutiamo i bambini a leggere e posizionare gli altri cartellini
– i bambini possono registrare la lezione sui loro quaderni di grammatica.

Scopo diretto

esercitarsi coi nomi e gli articoli.

Scopo indiretto

– sviluppo del vocabolario,
– comprensione del significato e della funzione di nomi e articoli.

Punti di interesse

– preparare l’ambiente in miniatura,
– etichettare gli oggetti.

Controllo dell’errore

gli articoli sono scritti in blu e i nomi in nero.

Variazioni

– etichettare gli oggetti della stanza,
– usare altri ambienti in miniatura.

Estensioni

chiedere ai bambini di fare nuovi cartellini in aggiunta a quelli forniti.


Esercizio 3

Materiale

– fattoria Montessori (o casa delle bambole o altro ambiente in miniatura)
– cartellini preparati con i nomi degli oggetti scritti in nero
– cartellini degli articoli corrispondenti ai nomi scelti scritti in azzurro
– penna nera e azzurra
– cartellini in bianco.

Esercizi

– invitiamo un gruppo di bambini intorno alla fattoria
– chiediamo loro di sistemare i cartellini dei nomi accanto agli oggetti corrispondenti
– diciamo ai bambini: “Oggi lavoreremo insieme coi nomi e gli articoli. Quali articoli conosciamo?”. I bambini rispondono. “Un uno una ci dicono che ci sono molti oggetti uguali e che ne vogliamo indicare uno qualunque tra questi. Il lo la ci dicono che siamo certi dell’oggetto che vogliamo indicare, perchè ce ne è solo uno”
– invitiamo i bambini a leggere i cartellini degli articoli e a posizionarli accanto ai nomi in modo corretto
– quando tutti i cartellini sono posizionati, chiediamo ai bambini di leggerli insieme ai nomi, discutendo le scelte fatte.
– diciamo: “Tutte le parole scritte in azzurro sono articoli. Un articolo è una piccola parola, come una manina che indica un nome”
– il bambino registra gli articoli e i nomi sul suo quaderno di grammatica
– il bambino può esercitarsi da solo con altri cartellini ed oggetti della fattoria.

Scopo diretto

– comprendere la funzione dell’articolo
– comprendere la funzione degli articoli determinativi e indeterminativi.

Età

dai 6 anni.

Psicogrammatica Montessori: il gioco della fattoria per l’articolo

Psicogrammatica Montessori: articoli determinativi e indeterminativi

Psicogrammatica Montessori: articoli determinativi e indeterminativi, presentazioni ed esercizi per bambini della scuola primaria.

Presentazione 1

Materiali

– una raccolta di oggetti, ad esempio 3 bottoni, 2 mollette, 3 spaghetti, 2 arance
– pennarello nero e azzurro
– strisce di carta bianca.

Presentazione

– invitiamo un gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto
– diciamo: “Oggi faremo insieme un esercizio coi nomi e gli articoli. Quali articoli conosciamo?”. (I bambini rispondono; dovrebbero conoscere un, uno, una, il, lo, la, i, gli, le). Continuiamo con la nostra ricapitolazione, coinvolgendo sempre i bambini: “Un, uno e una ci dicono che ci sono molti oggetti uguali e che noi ne vogliamo uno qualsiasi tra questi. Usiamo il, lo, la quando c’è solo un oggetto. Usiamo i gli le quando vogliamo un determinato gruppo di oggetti.”
– Sistemiamo gli oggetti sul tavolo o sul tappeto: 3 bottoni, 2 mollette, 3 spaghetti in tre colonne distinte
– diciamo: “Oggi faremo qualcosa di diverso con questi oggetti. Guardate attentamente e alzate la mano quando avete capito perchè gli oggetti sono ordinati in questo modo”.
– sulle strisce bianche scriviamo ‘un bottone’ tre volte usando l’azzurro per gli articoli e il nero per i nomi. Invitiamo i bambini a leggere i cartellini e posizioniamoli sotto agli oggetti sul tavolo o sul tappeto
– su altre strisce bianche scriviamo le parole ‘una molletta’ due volte usando sempre l’azzurro per gli articoli e il nero per i nomi. Invitiamo i bambini a leggere i cartellini e posizioniamoli sotto agli oggetti sul tavolo o sul tappeto
– ripetiamo la procedura anche con gli spaghetti e poi con le arance
– Quando i bambini hanno intuito la regola diciamo: “Quando il nome è maschile usiamo un e uno. Quando il nome è femminile usiamo una, ma quando il nome comincia per vocale una diventa un’ con l’apostrofo.
– Invitiamo i bambini a dirci altri nomi che richiedono l’articolo un, uno, una, un’. Scriviamoli sulle strisce bianche e posizioniamole nelle colonne corrispondenti.
– Il bambino può copiare lo schema sul suo quaderno di grammatica.

Scopo diretto

– comprendere la funzione dell’articolo
– comprendere la funzione degli articoli un, uno, una, un’

Età

dai 6 anni.

Presentazione 2

Materiali

una raccolta di oggetti, ad esempio: 5 bottoni, 2 spaghetti, 3 perle, 1 righello, 1 tazza, 1 spago
– una penna nera e una azzurra
– strisce di carta bianca
– cartellini dei titoli: articolo determinativo; articolo indeterminativo.

Presentazione

– invitiamo un gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto
– diciamo: “Oggi faremo altri esercizi coi nomi e gli articoli. Quali articoli conosciamo?”. (I bambini rispondono; dovrebbero conoscere un, uno, una, il, lo, la, i, gli, le). “Cosa ci dicono gli articoli?”. “Un, uno e una ci dicono che ci sono molti oggetti uguali e che noi ne vogliamo uno qualsiasi tra questi. Usiamo il, lo, la quando c’è solo un oggetto. Usiamo i gli le quando vogliamo un determinato gruppo di oggetti.”
– sistemiamo gli oggetti in gruppi sul tavolo o sul tappeto: 5 bottoni, 2 spaghetti, 3 perle, 1 righello, 1 tazza, 1 spicchio
– invitiamo i bambini a posizionare i cartellini appropriati accanto agli oggetti
– chiediamo ai bambini: “Quando mettiamo il cartellino davanti a un bottone, sappiamo precisamente accanto a quale bottone metterlo?”. I bambini risponderanno di no. “Abbiamo 5 bottoni tra cui scegliere e uno vale l’altro”
– chiediamo ai bambini: “Quando mettiamo il cartellino accanto alla tazza, sappiamo con esattezza quale tazza etichettare?”. I bambini risponderanno di sì, perchè c’è una sola tazza. “Abbiamo una sola tazza, quindi la tazza è un oggetto determinato, sappiamo con certezza di che tazza parliamo”
– “La è un articolo determinativo, come il e lo. L’articolo determinativo si usa quando indichiamo un oggetto preciso, perchè è l’unico. Anche i gli le sono determinativi, e servono a indicare un gruppo di oggetti precisi. Il lo la sono articoli determinativi singolari, i gli le sono articoli determinativi plurali”
– posizioniamo il cartellino ARTICOLI DETERMINATIVI sulla colonna che comprende la tazza, il righello e lo spicchio
– diciamo ai bambini: “Un uno una sono chiamati articoli indeterminativi. Indicano che ci sono molti oggetti uguali e non sappiamo quale vogliamo in particolare”
– posizioniamo il cartellino ARTICOLI INDETERMINATIVI sulla colonna dei bottoni, degli spaghetti, delle perle
– invitiamo i bambini a leggere i cartellini dei titoli e i cartellini che contrassegnano gli oggetti in ogni colonna
– i bambini registrano l’attività sui loro quaderni di grammatica, usando la penna azzurra per gli articoli e la penna nera per i nomi.

Scopo diretto

– comprendere la funzione dell’articolo;
– comprendere la funzione degli articoli determinativi e indeterminativi.

Età

dai 6 ai 9 anni.

Presentazione 3

Materiali

– oggetti in gruppi di uno o più, con nomi che iniziano con vocali e consonanti
– penna nera e azzurra
– strisce di carta.

Presentazione

– mettiamo tutti gli oggetti insieme sul tappeto e diciamo ai bambini: “Guardate quanti oggetti! Proviamo a metterli in ordine”
– chiediamo a un bambino, “Puoi darmi il fiore?”. Chiediamo: “Cosa mi hai portato?” e il bambino risponderà: “Il fiore”
– chiediamo a un altro bambino di darci una mela. Il bambino può scegliere una qualsiasi delle mele. Chiediamo: “Cosa mi hai portato?”. Il bambino risponderà “Una mela”.
– poi chiediamo a un altro bambino di darci un fagiolo, e il bambino può scegliere uno qualsiasi dei fagioli. Chiediamo: “Cosa mi hai portato?”. Il bambino risponderà “Un fagiolo”
– proseguiamo così con tutti gli oggetti, scrivendo su un cartellino per ogni oggetto quello che ci dicono i bambini: il fiore, una mela, un fagiolo, ecc.
– chiediamo: “Vi ricordate come si chiamano queste piccole parole che stanno davanti ai nomi?”. I bambini risponderanno che si tratta di articoli
– diciamo: “Quando mi avete dato il fiore, c’era un fiore solo, e si capiva bene quale fiore volevo. Quando ho chiesto una mela, invece, c’erano molte mele tra cui scegliere, e non potevate essere sicuri di quale mela darmi. Potevate scegliere una mela qualsiasi”
– “Il è un articolo determinativo. Lo usiamo per le cose determinate, come il fiore. Una e un sono articoli indeterminativi, che usiamo per le cose indeterminate, come una mela tra tante o un fagiolo tra tanti”.

Presentazione 4

Materiale

– cartellini di nomi, articoli determinativi e indeterminativi da abbinare
– simboli grammaticali
– cartellini dei titoli (nome, articolo determinativo, articolo indeterminativo).

Presentazione

– mettiamo un cartellino alla volta sul tappeto, chiediamo al bambino di leggere la parola a voce alta e di  identificare la parte del discorso
– invitiamo il bambino ad abbinare un articolo con un nome
-proseguendo nell’esercizio il bambino si accorgerà del fatto che alcuni abbinamenti possono essere fatti in più modi diversi, mentre altri no
– invitiamo il bambino a mettere i simboli grammaticali sui cartellini appropriati
– invitiamo il bambino a usare i cartellini dei titoli appropriati per i determinativi e gli indeterminativi.

Presentazione 5

Materiali

– set di otto oggetti: 4 che cominciano per vocale e 4 che cominciano per consonante
– cartellini degli articoli scritti in azzurro.

Presentazione

invitiamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto
– mettiamo gli oggetti sul piano di lavoro, invitiamo i bambini a ordinarli e etichettarli coi cartellini dei nomi
– mettiamo davanti a ciascun nome l’articolo appropriato e chiediamo ai bambini di dirci in base a quale regola abbiamo fatto gli abbinamenti
– leggiamo ogni cartellino del nome e dell’articolo e quando i bambini hanno compreso, spieghiamo che quando i nomi femminili iniziano per vocale una diventa un’, ma un maschile è sempre senza apostrofo. Lo e la davanti a vocale diventano l’
– i bambini possono scrivere la regola sul loro quaderno di grammatica, e possono copiare lo schema.
– imparare le regole ortografiche per gli articoli apostrofati

Presentazione 6 . Introduzione orale

Chiediamo ai bambini: “Chi è responsabile del governo?”. Il primo ministro. “Abbiamo solo un primo ministro in carica alla volta, quindi diciamo il primo ministro”.
“Quante regine ci sono in Inghilterra?” Una. “Diciamo la regina, perché c’è una sola regina, non possiamo sbagliare”.
“Quante lavagne abbiamo in classe?” Una. “Allora diciamo la lavagna”.
“Quante sedie abbiamo in classe?”. Molte. “Allora diciamo una sedia se ne vogliamo indicare una qualsiasi tra quelle che abbiamo”.
“E quanti tavoli abbiamo?” Molti. “Allora diciamo un tavolo”.
“Un, uno, una sono chiamati articoli indeterminativi, perchè si usano per qualsiasi oggetto tra un gruppo di oggetti uguali”.
“Il lo la si chiamano articoli determinativi perchè si usano per indicare un oggetto con certezza”.

Psicogrammatica Montessori: articoli determinativi e indeterminativi

Psicogrammatica Montessori: funzione dell’articolo

Psicogrammatica Montessori: funzione dell’articolo, presentazione ed esercizi per la scuola primaria.

Presentazione 1

Materiali

– penna nera e azzurra
– strisce di carta preparate
simboli grammaticali per articolo e nome.

Presentazione

– diciamo ai bambini: ” Se io dico ‘portami righello’, ‘mangia mela’ oppure ‘riordina scaffale’ suona bene?”
– scriviamo queste parole con la penna nera: portami righello, mangia mela, riordina scaffale (lasciando uno spazio per l’articolo)

– i bambini dovrebbero notare da soli che mancano gli articoli, in caso contrario chiediamo se secondo loro manca qualcosa
– diciamo: “Sì, avete ragione. Prima del nome manca una parola per far suonare bene la frase”
– scriviamo su cartellini corti, in azzurro, gli articoli il, la, lo ed aggiungiamoli alle frasi precedentemente scritte.


– leggiamo le frasi: “Portami il righello. Mangia la mela. Riordina lo scaffale.”
– diciamo: “Queste piccole parole che vanno prima del sostantivo sono dette articoli. La parola articolo deriva dal latino articulus che significa piccolo membro, piccolo braccio. In articolo è un po’ come una manina che sta davanti al nome per indicarlo.
– mostriamo ai bambini i simboli grammaticali per il nome e l’articolo. Facciamo notare che l’articolo si riferisce al nome, quindi ha la stessa forma, ma il simbolo è più piccolo e di colore diverso. Usiamo un triangolo nero per il nome e un piccolo triangolo piccolo azzurro per l’articolo.

Presentazione 2

Materiale

– molti oggetti e gruppi di oggetti (ad esempio 3 bottoni, 5 mollette,  1 perla, 1 bicchiere, 1 forchetta, 3 fusilli);


– cartellini per ogni oggetto con l’articolo corretto (i nomi sono scritti in nero e gli articoli in azzurro). Gli oggetti individuali avranno un cartellino con l’articolo determinativo. I gruppi di oggetti avranno un cartellino con l’articolo indeterminativo per ognuno degli oggetti (es. un bottone, un bottone, un bottone);
– carte titolo: articolo determinativo, articolo indeterminativo;
– scatola dei simboli grammaticali.

Presentazione

– Raduniamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto
– mettiamo gli oggetti sul tappeto
– chiediamo a un bambino di darci un bottone, enfatizzando la parola un. Affianchiamo col cartellino corrispondente. Poi chiediamo anche ad un secondo e ad un terzo bambino di darci un bottone

– continuiamo così per gli altri gruppi di oggetti multipli


– ora chiediamo a un bambino di darci un oggetto singolo, ad esempio il bicchiere. Spieghiamo che in questo caso possiamo chiedere il bicchiere, perché c’è un solo bicchiere. È determinato, cioè è certo,  che questo è il bicchiere che stiamo chiedendo.
– continuiamo chiedendo gli altri oggetti individuali
– possiamo ogni tanto fingere di sbagliare ad usare gli articoli, ad esempio dicendo: “Dammi una forchetta… No, scusami, dovevo dire dammi la forchetta”, sottolineando così il nostro errore.
– spieghiamo che quando abbiamo chiesto un oggetto tra quelli presenti in gruppo, abbiamo usato gli articoli un una uno averne uno qualsiasi tra quelli del gruppo. L’oggetto che abbiamo chiesto era indeterminato: uno o l’altro andava bene, non ne chiedevamo uno specifico. Quando invece c’era un solo oggetto di un certo tipo, abbiamo usato gli articoli il lo la. Anche quando vogliamo un determinato gruppo vogliamo qualcosa di determinato, e possiamo chiedere i bottoni, le mollette, i fusilli.
– spieghiamo ai bambini che le parole scritte in azzurro sono articoli. L’articolo è una parola corta che indica che dopo di lui ci sarà un nome. Il simbolo è un piccolo triangolo azzurro. Ha la stessa forma del simbolo del nome perché non è così importante da avere una forma diversa da lui. La parola articolo viene dal latino articulus che significa piccolo arto.
– aggiungiamo allo schema i cartellini degli articoli e dei nomi


– mettiamo sul margine superiore del tappeto i due cartellini dei titoli e chiediamo ai bambini di spostare i cartellini dei nomi e degli articoli nella colonna corretta


– il bambino può registrare lo schema nel suo quaderno di grammatica.

Scopo diretto: introdurre la funzione dell’articolo.

Scopo indiretto: coltivare l’interesse verso la grammatica, introdurre il simbolo per l’articolo.

Punti di interesse:
– il simbolo dell’articolo,
– imparare quando e perché si usano gli articoli determinativi e quelli indeterminativi.

Estensioni:
– raggruppare oggetti presenti nella stanza e fare cartellini di articoli e nomi per ognuno
– cercare gli articoli in un racconto o in una poesia.

Presentazione 3

Proponiamo ai bambini una lista di nomi scritti alla lavagna. Con l’aiuto dei bambini aggiungiamo davanti ad ogni nome l’articolo, che può essere determinativo o indeterminativo a seconda di quelli che suggeriscono i bambini. Possiamo contrassegnare gli articoli col triangolino azzurro e i nomi col triangolo nero.
Quando la lista è completa e ogni nome è preceduto da un articolo, facciamo notare ai bambini che abbiamo articoli come un, uno e una, e altri articoli come il lo la i gli le.
Possiamo dire ai bambini che usiamo un uno e una quando il nome è uno tra tanti, il lo la quando il nome è uno in particolare, i gli le quando il nome si riferisce a tanti, cioè quando si tratta di un nome plurale.
Cosa fanno gli articoli? Ci dicono che sta per arrivare un nome.

Presentazione 4

Materiali

– matita e strisce di carta bianca (oppure cartellini pronti per nomi, articoli e titoli)
– una selezione di piccoli oggetti, alcuni singoli ed altri multipli

Prerequisiti

il bambino deve saper leggere senza difficoltà i cartellini

Presentazione

– radunare gli oggetti sul tavolo o sul tappeto. Formare con gli oggetti una colonna verticale
– chiamare un piccolo gruppo di bambini al tavolo o al tappeto. Chiedere ai bambini di darci un oggetto singolo, ad esempio dicendo: “Per favore, dammi la tazza”; “Per favore, dammi la scatola”, enfatizzando gli articoli.
– Poi chiedere ai bambini di darci un oggetto tra quelli presenti in quantità multipla, dicendo ad esempio: “Per favore, dammi il pennarello”, ma rapidamente aggiungiamo: “Scusami, ho fatto la domanda sbagliata. Dovevo dire per favore, dammi un pennarello, perchè ce ne è più di uno”.
– Ripetere questo esempio più volte, con altri oggetti.
– Scrivere il nome degli oggetti con i rispettivi articoli sulle strisce di carta. I bambini leggono a turno i cartellini e li posizionano accanto agli oggetti corrispondenti.
– Porre all’attenzione dei bambini gli articoli dicendo: “Queste piccole parole un, uno, una, il, lo, la, i, gli, le sono chiamate articoli. La parola ‘articolo’ deriva dal latino articulus, che significa piccola parte o piccolo membro. L’articolo è una piccola parola che sta sempre vicina ad un nome”. Posizionare il cartellino del titolo “articolo” lungo il margine superiore del tavolo o del tappeto.

Presentazione 5

Materiale

– una scatola o un cesto contenente una selezione di piccoli oggetti della fattoria, alcuni singoli ed altri multipli
– due serie di cartellini preparati, che indicano gli oggetti selezionati per la presentazione: il primo set è formato da cartellini per articolo+nome insieme, il secondo set è formato da articoli e nomi su cartellini separati

Presentazione

– invitiamo un piccolo gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto e mostriamo gli oggetti nel cestino
– estraiamo un oggetto alla volta (anche in caso di oggetti multipli) e chiediamo ai bambini di nominarli.
– facciamo notare ai bambini che alcuni oggetti sono unici, altri oggetti sono in più esemplari
– distribuiamo tra i bambini i cartellini nome+articolo
– ogni bambino legge il suo cartellino, trova l’oggetto e posiziona il cartellino accanto all’oggetto
– diciamo, ad esempio: “Sì, questo è un cespuglio” (se ci sono più cespugli) oppure “Sì, questo è il cespuglio” se c’è un cespuglio solo.
– quando tutti gli oggetti sono etichettati, mettiamoli in ordine con i cartellini corrispondenti formando due colonne (indeterminativi e determinativi)
– leggiamo coi bambini i cartellini delle due colonne e diciamo che quando parliamo di un elemento singolo usiamo il lo la, quando parliamo di un elemento tra tanti usiamo un uno una.
– ritiriamo i cartellini e distribuiamo tra i bambini i cartellini dei nomi, facendoli posizionare accanto agli oggetti, poi i cartellini degli articoli.
– una volta fatto, i bambini possono leggere di nuovo le colonne
I bambini possono ripetere questa lezione con le etichette preparate.

Psicogrammatica Montessori: funzione dell’articolo

Psicogrammatica Montessori: il plurale degli articoli

Psicogrammatica Montessori: il plurale degli articoli, presentazioni ed esercizi per la scuola primaria.

Per lo studio del singolare e del plurale di nomi e articoli altri esercizi sono:
esercizi con la scatola grammaticale I 
numero del nome col metodo Montessori.

Presentazione 1

Scopo diretto

– comprendere la funzione degli articoli
– comprendere la funzione degli articoli indeterminativi e determinativi singolari e plurali.

Età

dai 6 anni

Materiali

una selezione di oggetti  singoli (1 barile, 1 scatola)
– una selezione di gruppi di oggetti uguali tra loro (4 cespugli, 3 maialini, 2 rane)
– penna nera e blu
– cartellini bianchi.

Io ho usato il materiale della Fattoria Montessori:

Presentazione

– invitiamo un gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto;

– diciamo loro: “Oggi faremo qualche esercizio coi nomi e gli articoli. Quali articoli conosciamo? (i bambini rispondono). Cosa ci dicono gli articoli? Un uno e una ci dicono che ci sono molti oggetti e che ne vogliamo uno tra questo. Il lo la ci dicono che vogliamo un oggetto determinato, o che c’è un solo oggetto. I gli e le ci dicono che vogliamo un insieme di oggetti uguali”;

– sistemare gli oggetti e i gruppi di oggetti sul tavolo o sul tappeto;

– diciamo: “Oggi faremo qualcosa di nuovo con questi oggetti”;

– su un cartellino bianco scriviamo il nome del primo gruppo di oggetti preceduto dall’articolo (un oggetto alla volta):

– diciamo ai bambini: “C’è un modo più semplice per indicare tutti questi cespugli”. Prendiamo un cartellino scritto e correggiamo un cespuglio con i cespugli. Invitiamo i bambini a leggere il nuovo cartellino.

– ripetere con gli altri nomi plurali

– diciamo ai bambini, indicando i plurali: “Cosa abbiamo potuto notare di questi nomi? Sono tutti plurali. Quando il nome è plurale usiamo gli articoli determinativi i gli le. Usiamo invece un uno una per indicare un oggetto qualunque fra tanti. Usiamo il lo la per indicare un oggetto determinato.”

Il bambino può copiare lo schema sul suo quaderno di grammatica.

In seguito può svolgere un’attività simile utilizzando altri elementi della fattoria e i cartellini preparati (nomi e articoli).

Presentazione 2

Prerequisiti

introduzione alla funzione dell’articolo

Materiali

– scatola di oggetti multipli;
– cartellini per ogni oggetto o gruppi di oggetti con l’articolo corretto (nomi scritti in nero e articoli in azzurro)
Gli oggetti individuali hanno l’articolo determinativo, i gruppi di oggetti hanno per ogni singolo oggetto del gruppo l’articolo indeterminativo;
– simboli grammaticali per il nome e l’articolo;
– cartellini di titoli (singolare e plurale).

Presentazione

– chiamiamo un piccolo gruppo di bambini intorno al tappeto;
– invitiamoli a sistemare gli oggetti sul tappeto e a posizionare accanto i nomi e gli articoli corrispondenti, accompagnati dai simboli grammaticali;
– chiediamo a un bambino di leggere ogni cartellino del primo gruppo di oggetti e di darceli (un maialino, un maialino, un maialino);
– diciamo ai bambini che c’è un modo più rapido per chiedere di darci i maialini insieme. Sostituire i tre cartellini col cartellino “i maialini”;

– ripetiamo con altri gruppi di oggetti. Diciamo ai bambini che quando vogliamo nominare un gruppo di oggetti usiamo il plurale dell’articolo determinativo;
– i bambini possono registrare la disposizione sui loro quaderni di grammatica.

Scopo diretto: imparare l’uso dell’articolo determinativo con i nomi plurali
Scopo indiretto: capire il senso della grammatica nel linguaggio orale

Punti di interesse:
– il simbolo per l’articolo;
– imparare quando e perché usare un uno una, il lo la i gli le.

Controllo dell’errore: gli articoli sono scritti in azzurro e i nomi in nero

Presentazione 3

Materiale

– un temperino e un gruppo di cucchiaini
– cartellini dei nomi
– cartellini degli articoli
– simboli grammaticali per il nome e l’articolo;
– cartellini di titoli (singolare e plurale).

Presentazione

– invitiamo un piccolo gruppo di bambini al tavolo o al tappeto

– prendiamo il temperino e chiediamo: “Quanti temperini ci sono?”, Il bambino dirà: “Uno solo”.

– diciamo ai bambini: “Ricordate che abbiamo detto che quando c’è un solo oggetto la parola è singolare”, e mettiamo accanto al temperino i cartellini dell’articolo e del nome (il temperino)

– chiediamo a un bambino: “Quanti cucchiaini ci sono?”. Il bambino risponderà:  “Tre”.

– Mettiamo i cucchiaini sul tappeto e diciamo:  “Ricordate che abbiamo detto che, quando ci sono due o più oggetti la parola è plurale, e il nome e l’articolo si modificano. Mettiamo accanto ai cucchiaini i cartellini corrispondenti.

Presentazione 4

Scopo diretto

– rendere il bambino consapevole del corretto utilizzo di vocaboli comuni;
– contribuire ad ampliare il vocabolario del bambino
– incoraggiare il bambino ad esplorare il suo linguaggio attraverso lo studio delle parole e la grammatica.

Età di presentazione

 sei anni

Materiali

– raccolta di oggetti con un numero variabile di membri per ciascuna voce (da1 a 4)
– cartellini di nomi e articoli
– cartellini dei titoli (singolare, plurale)

Presentazione

– Diciamo ai bambini: “Guardate quante cose diverse! Mi potete aiutare a tirarle fuori? “.

– Iniziamo con un oggetto singolo (cane). Chiediamo “Cane o cani?”

– Ripetiamo con gli altri gruppi di oggetti, formando una colonna per i singolari e una per i plurali. Chiediamo sempre di ogni nome le due forme (singolare e plurale).

– Diciamo: “Quando abbiamo un solo oggetto il nome e l’articolo sono al singolare, quando abbiamo più di un oggetto il nome e l’articolo sono al plurale.”

– Posizioniamo in alto i cartellini dei titoli.

– Chiediamo ai bambini di mettere accanto agli oggetti i cartellini degli articoli e dei nomi.


Presentazione 5

Materiali

un cestino contenente oggetti singoli e gruppi di oggetti uguali
– cartellini di nomi e articoli singolari e plurali corrispondenti
– cartellini dei titoli (singolare e plurale)

Presentazione

– Tiriamo fuori dal cestino gli oggetti, singoli o a gruppi, e per ognuno chiediamo : “Devo dire agnellino o agnellini?”, “Devo dire rastrello o rastrelli?” ecc.

– • Diciamo: “Quando abbiamo un solo oggetto usiamo il singolare, quando abbiamo più oggetti usiamo il plurale.”. Mettiamo in alto i cartellini dei titoli.

– Prendiamo i cartellini dei nomi, mischiamoli, leggiamo il primo e chiediamo: “E’ uno o più di uno?”.

– mettiamo il cartellino sotto il titolo giusto. Poi chiediamo: “Che articolo usiamo?” e affianchiamo l’articolo al nome.

– ripetiamo facendo partecipare all’attività tutti i bambini.

Psicogrammatica Montessori: il plurale degli articoli

Psicogrammatica Montessori: classificazione dei nomi

Psicogrammatica Montessori: classificazione dei nomi.  Presentazione ai bambini, esercizi e i cartellini pronti per il download e la stampa.

Grazie a tutto il lavoro eseguito con le scatole grammaticali, i bambini hanno incontrato e sperimentato un vastissimo repertorio di parole della lingua italiana: tutti gli articoli, le preposizioni, gli avverbi, i pronomi, le congiunzioni e le interiezioni; e molti nomi, aggettivi e verbi.

Può quindi seguire, a questo punto, un lavoro di classificazione di queste parole, che saranno come sempre scritte su cartellini colorati secondo il codice dato per le scatole grammaticali (e che, verbo e nome a parte, sono volutamente di colore diverso rispetto ai simboli grammaticali):
– nome: nero
– verbo: rosso
– articolo: marrone chiaro
– aggettivo: marrone scuro
– pronome: verde
– preposizione: viola
– avverbio: rosa
– congiunzione: giallo
– interiezione: azzurro.

I bambini posizioneranno i cartellini all’interno di tabelle preparate appositamente per la classificazione di ogni parte del discorso.

Psicogrammatica Montessori: classificazione dei nomi

La classificazione segna la preparazione ad uno studio teorico della lingua che si amplierà nel periodo di studi successivo (dopo i 9 anni).

Per quanto riguarda in particolare la classificazione del nome, i bambini sanno che il nome è:
proprio o comune;
concreto o astratto;
collettivo o individuale.

Può inoltre essere:
maschile, femminile, promiscuo
singolare o plurale
primitivo o derivato
alterato
composto.

Per il mio materiale ho preparato una serie di cartellini dei titoli accompagnati dai simboli grammaticali avanzati,

che possono essere utilizzati per creare le tabelle che desideriamo presentare ai bambini (i titoli possono essere incollati su grandi fogli di carta oppure si possono usare degli schemi-esempio che i bambini possono riprodurre sul tappeto o sul tavolo).

Psicogrammatica Montessori: classificazione dei nomi

Per quanto riguarda i cartellini dei nomi, ho preparato una serie di nomi che coprono tutte le voci delle classificazioni, che dovranno essere scelti dall’insegnante e proposti insieme ai titoli scelti ai bambini.

In alternativa possiamo usare, naturalmente, i cartellini già presenti nelle scatole usate per gli esercizi sul nome eseguiti precedentemente.

Classificazione del nome

Dopo che il bambino ha lavorato in vari modi a classificare e categorizzare i nomi per numero, genere e tipo prepariamo un materiale che serva a ricapitolare quanto appreso.

Obiettivo

classificazione dei nomi.

Punti di interesse

organizzare i cartellini secondo uno schema dato.

Quando dare la lezione

almeno al termine del lavoro sul nome, o anche dopo aver lavorato a tutte e otto le scatole grammaticali.

Materiali

– cartellini dei nomi
– cartellini dei titoli organizzati in tabella
– schema per la composizione della tabella.

Presentazione

Ricapitoliamo coi bambini tutto quello che sappiamo dei nomi.

Mostriamo al bambino lo schema per comporre la tabella scelta, e componiamola insieme.

Invitiamo i bambini a mescolare i cartellini dei nomi, quindi a procedere con la classificazione all’interno della tabella.

Un nome può essere inserito in più di  una categoria e sarà necessaria una discussione coi bambini. Il ragionamento che sta sotto la scelta di classificare un nome in un modo piuttosto che in un altro è più importante dell’arrivare ad una risposta “esatta”.

Psicogrammatica Montessori: classificazione dei nomi

Psicogrammatica Montessori: i nomi collettivi

Psicogrammatica Montessori: i nomi collettivi.  Presentazione ai bambini, esercizi e i cartellini pronti per il download e la stampa.

Prerequisiti

– presentazione del nome
– presentazione di nomi concreti e astratti
– presentazione del numero e del genere del nome.

Età

6 anni

Controllo dell’errore

cartellini di controllo.

Scopo diretto

– uso corretto dei nomi collettivi e individuali;
– arricchimento del lessico;
– incoraggiare l’interesse per lo studio delle parole e l’analisi grammaticale.

Presentazione – versione 1

Materiale

– carte illustrate di gruppi e membri relativi (o oggetti in miniatura)
– cartellini dei titoli: nome,  individuale, collettivo
– cartellini di nomi collettivi e individuali pronti; cartellini di controllo.

Invitiamo il bambino ad identificare l’oggetto singolo e ricapitoliamo con lui quello che sappiamo del nome.

Poniamo sotto all’immagine il cartellino del nome individuale.

Introduciamo l’immagine del gruppo formato da più membri del primo elemento.

Poniamo sotto all’immagine il cartellino del nome collettivo.

Diciamo ai bambini che il primo nome è un nome individuale, mentre il secondo è un nome collettivo.

Posizioniamo lungo il margine superiore dell’area di lavoro i cartellini dei titoli e componiamo lo schema con i bambini utilizzando il restante materiale preparato.

Al termine rileggiamo i cartellini, aggiungendo i cartellini di controllo.

Presentazione – versione 2

Materiali

– cartellini preparati
– cartellini in bianco
– cartellini dei titoli: nome, individuale, collettivo
– penna nera

Presentazione

Raccogliamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto.

Diciamo loro: “Nei giorni scorsi abbiamo parlato delle parole che si usano per nominare le cose. Vi ricordate come si chiamano queste parole? Sì, si tratta dei nomi. I nomi sono le parole che servono a nominare le cose che ci circondano”.

Posizioniamo i cartellini dei titoli vicino al margine superiore dell’area di lavoro.

Leggiamo il primo cartellino di un nome. Posizioniamo il cartellino sotto al titolo “nome”. Leggiamo il nome collettivo corrispondente. Posizioniamo il cartellino sotto al titolo “nome collettivo”.

Formiamo una colonna di nomi sotto al titolo “nomi”. Chiediamo ai bambini di leggere i cartellini.

Distribuiamo i cartellini dei nomi collettivi tra i bambini (un cartellino per ogni bambino). Invitiamoli a leggere ognuno il proprio.

Leggiamo il primo nome. Diciamo: “Chi di voi ha il cartellino col nome collettivo che usiamo per un gruppo di questi oggetti?”. Il bambino legge il suo cartellino e lo posiziona correttamente all’interno dello schema che si va componendo nell’area di lavoro.

Continuiamo in questo modo con i cartellini rimanenti, distribuendone uno per bambino.

Al termine dell’esercizio verifichiamo lo schema con i cartellini di controllo.

I bambini possono poi aggiungere altri nomi e nomi collettivi relativi utilizzando i cartellini in bianco.

I bambini leggeranno infine lo schema completo e potranno copiarlo sui propri quaderni di grammatica.

Nei giorni seguenti i bambini potranno ripetere l’esercizio individualmente.

Esercizio di  classificazione dei nomi in individuali e collettivi

Materiali

– cartellini dei nomi individuali e collettivi con cartellini di controllo (vari set)

In una prima fase offriamo un set alla volta, tenendo divisi i nomi individuali dai nomi collettivi. Il bambino formerà prima la colonna dei nomi individuali, quindi li abbinerà ai nomi collettivi. Lo stesso esercizio può essere ampliato lavorando con più set insieme.

In seguito possiamo offrire ai bambini i cartellini dei nomi individuali e collettivi mescolati tra loro.


Psicogrammatica Montessori: i nomi collettivi

Nei giorni seguenti

– incoraggiare il bambino a fare le sue liste di nomi individuali e collettivi;
– incoraggiare il bambino a comporre frasi, racconti e poesie utilizzando le nuove parole imparate;
– incoraggiare i bambini a svolgere ricerche con l’aiuto di libri e dizionari.

Psicogrammatica Montessori: i nomi collettivi

Psicogrammatica Montessori: dove vivono gli animali

Psicogrammatica Montessori: dove vivono gli animali. Presentazione ai bambini, esercizi e i cartellini pronti per il download e la stampa.

Obiettivi diretti

– comprendere la funzione del nome;
– arricchire il vocabolario
– comprendere le relazioni esistenti tra i nomi.

Età

6 anni.

Materiali

– cartellini preparati
– cartellini da compilare
– cartellini dei titoli: animale, dove vive
– cartellini di controllo
– penna nera.

Presentazione

Raccogliamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto.

Diciamo loro: “Nei giorni scorsi abbiamo parlato delle parole che si usano per nominare le cose. Vi ricordate come si chiamano queste parole? Sì, si tratta dei nomi. I nomi sono le parole che servono a nominare le cose che ci circondano”.

Posizioniamo i cartellini dei titoli vicino al margine superiore dell’area di lavoro.

Leggiamo il primo cartellino di un nome di animale. Posizioniamo il cartellino sotto al titolo “animale”. Leggiamo il nome del luogo dove abita. Posizioniamo il cartellino sotto al titolo “dove vive”.

Formiamo una colonna di nomi di animali sotto al titolo “animali”. Chiediamo ai bambini di leggere i cartellini.

Distribuiamo i cartellini dei luoghi dove vivono gli animali tra i bambini (un cartellino per ogni bambino. Invitiamoli a leggere ognuno il proprio.

Leggiamo il primo nome di animale. Diciamo: “Chi di voi ha il cartellino col nome del luogo dove vive questo animale?”. Il bambino legge il suo cartellino e lo posiziona correttamente all’interno dello schema che si va componendo nell’area di lavoro.

Continuiamo in questo modo con i cartellini rimanenti, distribuendone uno per bambino.

Al termine dell’esercizio verifichiamo lo schema con i cartellini di controllo.

I bambini possono poi aggiungere altri nomi di animali e di luoghi utilizzando i cartellini in bianco.

I bambini leggeranno infine lo schema completo e potranno copiarlo sui propri quaderni di grammatica.

Nei giorni seguenti i bambini potranno ripetere l’esercizio individualmente.

Psicogrammatica Montessori: dove vivono gli animali

Psicogrammatica Montessori: nomi di animale

Psicogrammatica Montessori: nomi di animale. Presentazione ai bambini, esercizi e i cartellini pronti per il download e la stampa.

Scopo diretto

– arricchire il vocabolario riguardo ai nomi di animali per genere e numero
– approfondire la conoscenza dei nomi collettivi
– arricchire il vocabolario relativo ai nomi dei cuccioli.

Scopi indiretti

– migliorare le competenze di lettura di semplici parole
– offrire un’ampia scelta di suoni e digrammi, e fonogrammi
– sviluppare la capacità di cercare le parole nel dizionario.

Prerequisiti

– lezioni di presentazione del nome
– lezioni sui nomi collettivi, sul genere del nome e sul numero del nome.

Controllo dell’errore

tavola di controllo

Materiali

– cartellini dei titoli: nomi di animale, maschi, femmine, cuccioli,  gruppi
– cartellini dei nomi preparati (vari set di 10 animali sviluppati nelle cinque categorie, cioè 50 cartellini per set)
– dizionario
– tavola di controllo.

Presentazione

Invitiamo il bambino al tavolo o al tappeto per iniziare insieme una nuova attività.

Mostriamo al bambino la scatola dei cartellini e la tavola di controllo e diciamo:”Questi cartellini contengono i nomi di alcuni animali, che possono essere maschi, femmine, cuccioli e gruppi di animali. Possiamo usare il dizionario per cercare quelli che non conosciamo. Per verificare se abbiamo svolto correttamente l’esercizio, potremo confrontare il nostro lavoro con la tavola di controllo”.

Disponiamo ordinatamente lungo il margine superiore del nostro spazio di lavoro i cinque cartellini dei titoli e facciamoli leggere al bambino.

Offriamo al bambino un cartellino di un nome. Se il bambino lo conosce, lo posiziona sotto al cartellino dei titolo corrispondente. Se il bambino non conosce il nome usiamo il dizionario per cercarne il significato, quindi inseriamo il cartellino nello schema.

Dopo aver posizionato un cartellino lungo una colonna, lasciamo sempre liberi gli spazi in orizzontale per le altre colonne, in modo tale da poter completare lo schema correttamente.

Quando il bambino ha posizionato correttamente i 50 cartellini del set, mostriamogli come utilizzare la tavola di controllo per verificare il suo lavoro.

Estensioni

– al termine dell’esercizio il bambino può copiare lo schema sul suo quaderno di grammatica
– nei giorni seguenti il bambino potrà lavorare col materiale autonomamente, utilizzando anche gli altri set preparati
– il bambino può scrivere frasi e storie utilizzando i nomi di animali presentati nei set, o anche nomi di animali scelti da lui
– l’insegnante o il bambino possono creare parole crociate o altri giochi di parole che utilizzino nomi di animali.

Per l’insegnante

Esistono numerosi termini specifici che si riferiscono a gruppi di animali di particolari tipi. Per esempio:
– un gruppo di uccelli in volo viene in genere chiamato stormo;
– un gruppo di pesci è generalmente detto banco. Il termine branco viene usato per gli animali di grosse dimensioni, domestici o meno. Frequentemente è usato in riferimento a gruppi di carnivori (per esempio un branco di lupi);
– un branco di mammiferi erbivori è detto mandria;
gregge è il termine più usato per indicare gruppi di ovini da allevamento;
– un gruppo stanziale di animali viene spesso detto una colonia;
armento (dal latino armentum) è un branco di grossi animali domestici;
torma indica un insieme disordinato di animali (o persone).

Psicogrammatica Montessori: nomi di animale

PDF qui:

Psicogrammatica Montessori: nomi di animale

Psicogrammatica Montessori: nomi di animale

Psicogrammatica Montessori: nomi di persona, cosa, luogo

Psicogrammatica Montessori: nomi di persona, cosa, luogo. Presentazione ai bambini, esercizi e i cartellini pronti per il download e la stampa.

Prerequisiti

lezioni di presentazione del nome

Scopo diretto

comprendere la funzione del nome; conoscere le classificazione dei nomi in nomi di persona, di luogo e di cosa.

Scopo indiretto

stimolare l’interesse dei bambini sull’analisi grammaticale e sul nome.

Punti di interesse

– classificare il nome
– imparare che ci sono diversi tipi di nome.

Controllo dell’errore

ogni set contiene un numero dato di cartellini.

Età

6 anni.

Materiali

– cartellini dei nomi di persona, di luogo, di cosa
– cartellini dei nomi da compilare
– cartellini dei titoli: nomi, di persona, di luogo, di cosa
– penna nera.

Presentazione

Raccogliamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto.

Diciamo loro: “Ormai conosciamo molte cose sulle parole che servono a chiamare gli oggetti. Queste parole come sono chiamate? Sì, sono i nomi.”

“Oggi diremo qualcosa di nuovo sui nomi”.

Presentiamo ai bambini le categorie di “persona”, “luogo” e “cosa” ai bambini dicendo: “Persone, luoghi e cose sono nomi, perchè servono a nominare qualcosa o qualcuno”.

Mettiamo sul tavolo o sul tappeto  i cartellini dei titoli, in alto.

Invitiamo i bambini a leggere i nomi dei cartellini preparati e posizionarli ognuno sotto il titolo corrispondente, formando tre colonne.

Invitare i bambini a cercare altri nomi di persona, luogo e cosa. Scrivere i nomi sui cartellini in bianco e darli ai bambini, perchè possano classificarli.

Rileggere i nomi presenti in ogni colonna.

I bambini possono registrare gli elenchi dei nomi presentati sul loro quaderno di grammatica.

Nei giorni seguenti i bambini potranno svolgere l’esercizio autonomamente.

Estensioni

– i bambini possono compilare propri elenchi di nomi di cosa, luogo, persona;
– classificare ulteriormente i nomi, ad esempio per i nomi di cosa stilare elenchi di nomi di vestiario, di mobili, di attrezzi ecc.

Psicogrammatica Montessori: nomi di persona, cosa, luogo

Il gioco dell’inventario della classe per il nome

Il gioco dell’inventario della classe per il nome per approfondire lo studio del nome col metodo della psicogrammatica Montessori.

Scopo diretto

comprendere la funzione del nome

Età

6 anni

Materiali

– cartellini bordati di nero da compilare
– penna nera
– cartellini preparati coi nomi degli oggetti presenti in classe.

Presentazione

Raduniamo un gruppo di bambini attorno al tavolo o al tappeto.

Diciamo: “Fino ad ora abbiamo imparato molte cose sulle parole che usiamo per chiamare gli oggetti. Come si chiamano le parole che usiamo per nominare gli oggetti? Sì, sono i nomi. I nomi sono parole che servono a nominare.”

“Oggi etichetteremo coi loro nomi gli oggetti che si trovano nella nostra classe”.

Invitiamo un bambino a nominare un oggetto presente in classe. Con la penna nera scriviamo il nome su di un cartellino. Invitiamo il bambino a leggere il cartellino ed a posizionarlo accanto all’oggetto nominato.

Facciamo altri esempi, finché i bambini non saranno in grado di proseguire il lavoro autonomamente.

A quel punto forniamo loro una serie di cartellini preparati coi nomi degli oggetti  presenti in classe: i bambini li useranno per etichettarli.

Al termine dell’esercizio potranno compilare elenchi dei nomi degli oggetti presenti in classe sui loro quaderni di grammatica.

Il gioco dell’inventario della classe per il nome

Il gioco della fattoria Montessori per il nome

Il gioco della fattoria Montessori per il nome, presentazioni ed esercizi per bambini della scuola primaria, per sperimentare la funzione del nome nella frase. Per la costruzione della fattoria e stampare i cartellini previsti per il gioco, trovi tutto qui.

Il gioco della fattoria Montessori per il nome
Versione 1

Materiali

gioco della fattoria
cartellini neri dei nomi

Presentazione

Formiamo un piccolo gruppo di bambini.

Invitiamo i bambini ad allestire la fattoria.

Prendiamo un cartellino, leggiamolo e posizioniamolo accanto all’oggetto corrispondente. Queste parole che usiamo per chiamare le cose che ci circondano sono nomi.

Al termine i bambini possono registrare l’esercizio sul loro quaderno di grammatica.

Diciamo ai bambini che tutte le parole scritte sui cartellini che useremo per l’esercizio, servono a nominare gli oggetti della fattoria.

Il gioco della fattoria Montessori per il nome
Versione 2

Mostriamo ai bambini il gioco della fattoria e spieghiamo loro che lo useremo per lavorare sul linguaggio.

Mostriamo i cartellini delle parole che servono a nominare gli oggetti della fattoria, e presentiamo il cartellino del titolo su cui avremo scritto “NOMI”.

Ricordiamo coi bambini le lezioni di presentazione del nome.

I bambini leggeranno i cartellini dei nomi e li abbineranno agli oggetti corrispondenti, portandoli sotto al cartellino del titolo.

Al termine dell’esercizio i bambini scriveranno sui loro quaderni di grammatica il titolo in alto e in seguito l’elenco dei nomi trovati.

Prerequisiti

lezioni sulla funzione del nome.

Età

6 anni

Scopo diretto

fare pratica sulla funzione del nome

Scopo indiretto

sviluppo del lessico; lettura e comprensione.

Punti di interesse

allestire la fattoria; etichettare correttamente gli oggetti.

Controllo dell’errore

i nomi sono scritti tutti su etichette nere.

Estensioni

i bambini possono scrivere nuove etichette di nomi (particolari o sinonimi) per gli oggetti già presenti nel gioco; i bambini possono aggiungere elementi alla fattoria ed etichettarli.

Il gioco della fattoria Montessori per il nome
Versione 3

Raccogliamo un piccolo gruppo di bambini attorno al gioco della fattoria.

Invitiamo i bambini ad allestire la fattoria.

Ogni oggetto della fattoria ha un nome. I nomi sono scritti su questi cartellini. Tutte le parole che usiamo per chiamare le cose sono nomi. Un nome è una parola che serve a nominare le cose.

Invitiamo i bambini a posizionare i cartellini dei nomi accanto agli oggetti corrispondenti. I bambini prendono un cartellino, lo leggono, quindi lo usano per etichettare un oggetto.

Al termine dell’esercizio i bambini copiano l’elenco dei nomi usati sui loro quaderni di grammatica.

Nei giorni seguenti i bambini svolgeranno con cartellini selezionati l’esercizio in modo indipendente.

Prerequisiti

lezioni sulla funzione del nome.

Età

6 anni

Scopo diretto

fare pratica sulla funzione del nome

Scopo indiretto

sviluppo del lessico; lettura e comprensione.

Punti di interesse

allestire la fattoria; etichettare correttamente gli oggetti.

Controllo dell’errore

i nomi sono scritti tutti su etichette nere.

Estensioni

i bambini possono scrivere nuove etichette di nomi (particolari o sinonimi) per gli oggetti già presenti nel gioco; i bambini possono aggiungere elementi alla fattoria ed etichettarli.

Il gioco della fattoria Montessori per il nome

Gioco della fattoria Montessori

Gioco della fattoria Montessori: la mia versione stampabile completa di tutti gli elementi (attrezzi, personaggi, animali, elementi architettonici,…) e dei cartellini per gli esercizi coi simboli grammaticali.

Gioco della fattoria Montessori

La fattoria Montessori tradizionale è un materiale piuttosto costoso, ma così versatile ed utile che non bisogna farsi scoraggiare. Naturalmente la versione originale è davvero molto bella, ma ci si può ingegnare in tantissimi modi per allestire una bellissima fattoria. In rete molte mamme blogger si sono cimentate nell’impresa (consiglio la ricerca nel web per “Montessori grammar farm”).

Set di animali della fattoria di plastica o legno si trovano facilmente, a varie fasce di prezzo. Per gli elementi architettonici si trovano delle bellissime soluzioni in cartone, molto economiche, ad esempio:

Non proprio economici, ma si possono collezionare un po’ alla volta, ci sono gli elementi della serie “Vita nella fattoria” Schleich, con vari accessori.

La difficoltà, preparando la fattoria in proprio, è quella di dover preparare il materiale di accompagnamento (cartellini dei nomi e delle altre parti del discorso e frasi per l’analisi logica e grammaticale) in base agli elementi presenti nella nostra fattoria.

Per questo ho preparato una fattoria stampabile, da colorare e allestire praticamente a costo zero, con il materiale di accompagnamento pronto.

Basta stampare gli elementi:

Ritagliare lasciando un margine e una base diritta:

Colorare e poi scegliere se incollarli su mattoncini da costruzione di legno o plastica, oppure aggiungere una linguetta in cartone o cartoncino:

Gioco della fattoria Montessori

Il lavoro con la fattoria si abbina all’uso dei simboli grammaticali, per questo la prima serie di cartellini segue i colori dei simboli grammaticali, e non quelli delle scatole grammaticali:

Gioco della fattoria Montessori

Col metodo Montessori abbiamo a disposizione una vastissima gamma di attività diverse per presentare ai bambini le parti discorso. Alcuni possono essere sorprendenti, e la fattoria è uno di questi.

La fattoria può essere usata nella Casa dei Bambini per il lavoro sull’arricchimento del linguaggio orale, sulla scrittura e la lettura; è utilissima per presentare le parti del discorso sia nella fascia d’età 3-6, sia in quella 6-9 anni; consente di esercitare l’analisi logica e grammaticale.

Userò la fattoria nei prossimi articoli per fare esempi di presentazioni delle parti del discorso, aggiungendo frasi e cartellini per l’analisi logica e grammaticale.

Gioco della fattoria Montessori 

Psicogrammatica Montessori: nomi astratti e concreti

Psicogrammatica Montessori: nomi astratti e concreti. Presentazioni (varie versioni) ed esercizi per bambini della scuola primaria, coi cartellini pronti per il download e la stampa.

Scopo diretto

comprendere la funzione del nome, comprendere la differenza tra nomi concreti e nomi astratti.

Scopo indiretto

stimolare l’interesse sui vari tipi di nome.

Prerequisiti

lezione di presentazione del nome; lezione di presentazione dei nomi di cosa, persona e luogo.

Punti di interesse

classificare correttamente i cartellini; imparare che ci sono tipi diversi di nomi.

Controllo dell’errore

ogni set contiene un numero determinato di coppie di nomi; si possono preparare dei colori di controllo dietro ai cartellini o predisporre i cartellini in due colori differenti.

Età

dai sei anni

Presentazione – versione 1

Materiali

– cartellini da compilare (dieci coppie)
– cartellini dei titoli: nome concreto, nome astratto
– penna nera.

Presentazione

Raduniamo un gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto.

Diciamo ai bambini: “Abbiamo detto che tutti gli oggetti vengono nominati utilizzando parole speciali. Vi ricordate come si chiamano le parole che servono ad indicare gli oggetti? Sì, si tratta dei nomi. I nomi sono parole che si usano per nominare le cose che ci circondano”.
“Oggi diremo qualcosa di più di questi nomi”.

Con la penna nera scriviamo su di un cartellino il nome di un oggetto presente in classe, ad esempio “dizionario”. Invitiamo i bambini a leggere il cartellino, quindi chiediamo a un bambino di portarci la cosa nominata e di metterla accanto al cartellino.
Ripetiamo con altri oggetti, ad esempio “righello”, “cubo”, “pennarello”, “libro”.

Scriviamo poi altri nomi, ad esempio: “amicizia”. Invitiamo i bambini a leggere il cartellino, quindi chiediamo a un bambino di portarci la cosa nominata e di metterla accanto al cartellino. Non si può portare “amicizia” sul tavolo. Ripetiamo con altri nomi astratti, ad esempio “gentilezza”, “libertà”, “pace”, “cattiveria”.

Diciamo ai bambini: “Queste parole sono nomi di cose che esistono, non è vero?”. “

“I nomi sono le parole che usiamo per nominare tutto ciò che ci circonda: indicano le cose, i luoghi, gli oggetti, le persone, i pensieri, le idee e le emozioni. Tutti queste parole sono nomi. Possiamo dare un nome anche a cose che non possiamo toccare. Anche le parole che diamo alle cose che non si toccano sono nomi. I nomi che usiamo per nominare le che non si possono toccare si chiamano NOMI ASTRATTI. I nomi che usiamo per nominare le cose che si possono toccare si chiamano NOMI CONCRETI.”

Disponiamo i cartellini in due colonne. Poniamo in alto i due cartellini del titoli: “NOMI CONCRETI” e “NOMI ASTRATTI”.

Chiediamo ai bambini di farci altri esempi di nomi concreti e di nomi astratti e scriviamoli su dei nuovi cartellini.

Rileggiamo i nomi delle due colonne.

Al termine della presentazione i  bambini possono copiare lo schema sui loro quaderni di grammatica. Nei giorni successivi possono lavorare individualmente coi i set di cartellini dei nomi concreti e astratti preparati.

Presentazione – versione 2

Materiali

– cartellini di nomi concreti e astratti
– cartellini dei titoli: nome concreto, nome astratto

Presentazione

Iniziamo a comporre lo schema a due colonne coi cartellini preparati. Dopo i primi abbinamenti, diciamo ai bambini che ci sono nomi che indicano idee, sentimenti, emozioni e tutte le cose esistono ma che non possono essere udite, viste, toccate, assaggiate o annusate. Questi nomi si chiamano NOMI ASTRATTI, mentre i nomi delle cose che possono essere udite, viste, toccate, assaggiate o annusate si chiamano NOMI CONCRETI.

Poniamo in alto i due cartellini dei titoli e continuiamo a comporre lo schema, con l’aiuto dei bambini.

Presentazione – versione 3

Introduzione orale

Invitiamo un piccolo gruppo di cinque bambini.
Chiediamo ad ognuno, uno alla volta, di portarci un determinato oggetto  che possa essere percepito con l’udito, la vista, il tatto, l’olfatto e il gusto.
Ogni volta che un bambino porterà l’oggetto, chiediamogli: “Cosa hai portato?” e mostriamo apprezzamento per ogni oggetto.
Chiediamo poi ai bambini di rimettere gli oggetti presi al loro posto e di tornare da noi.
Ora chiediamo ad ognuno, uno alla volta, di portarci una cosa nominata  da un nome astratto, ad esempio bellezza, paura, bontà, giustizia, felicità.
Probabilmente i bambini rimarranno dove si trovano, quindi possiamo chiedere loro di andare a cercare la cosa nominata in giro per la classe.
Se un bambino ci porta qualcosa, ad esempio un oggetto che gli appare bello per la parola “bellezza”, diciamo: “Ci hai portato un fiore. Questo è un fiore, non è una bellezza!”.
Dopo aver giocato un po’ in questo modo, confrontiamo con  i bambini il primo gruppo di nomi proposti col secondo. Diciamo ai bambini che le cose del primo gruppo potevano essere toccate, viste, udite, annusate o assaggiate. I nomi che usiamo per nominare questo genere di cose si dicono nomi concreti.
Le cose del secondo gruppo non possono essere ascoltate, viste, toccate, annusate o assaggiate, ma sappiamo con certezza che sono cose che esistono. I nomi che usiamo per nominare le cose che non percepiamo coi cinque sensi, ma che sentiamo nel cuore o nella mente, si dicono nomi astratti.

Facciamo quindi vari esempi a voce e chiediamo ai bambini di partecipare.

Presentazione – versione 4

Materiali

– cartellini di nomi concreti e nomi astratti
– cartellini dei titoli: nome concreto, nome astratto

Presentazione

Leggiamo ai bambini i cartellini dei titoli e poniamoli sul tappeto, in alto.

Mescoliamo i cartellini dei nomi concreti e astratti, e cominciamo a comporre lo schema con l’aiuto dei bambini, scegliendo per ogni cartellino la colonna appropriata e favorendo la discussione.

Presentazione – versione 5

Materiali

– cartellini di nomi concreti e astratti
– cartellini dei titoli stampati fronte/retro: cose che posso toccare/nomi concreti; cose che non posso toccare/nomi astratti

Presentazione

Accogliamo intorno a noi un piccolo gruppo di bambini.

Diamo a un bambino il cartellino di un nome concreto. Leggiamo il cartellino e chiediamo al bambino di rileggerlo. Chiediamo al bambino di portarci l’oggetto nominato. Quando il bambino avrà posto l’oggetto sul tappeto (o sul tavolo), posizioniamo il cartellino corrispondente accanto ad esso.

Ripetiamo con gli altri bambini.

Ora proseguiamo nella nostra presentazione proponendo i nomi astratti, chiedendo sempre ai bambini di portarci l’oggetto corrispondente.

Naturalmente i bambini non potranno portarci le cose nominate, quindi chiediamo loro perchè non vi riescono. Ascoltiamo le loro ipotesi, quindi diciamo loro che alcune parole servono a nominare cose che non possono essere toccate, ma che esistono.

Queste parole che nominano cose che esistono anche se non possono essere toccate, sono nomi. Anche le cose che non possono essere toccate hanno un nome, come succede per tutte le cose che possono essere toccate.

Estensione 1
Origine dei nomi astratti

Materiali

– cartellini preparati di nomi astratti di qualità, di stato e d’azione e di aggettivi e verbi corrispondenti
– cartellini dei titoli: nomi astratti; aggettivi; verbi

Questo esercizio serve ad approfondire lo studio e la classificazione dei nomi astratti, e può essere presentato in seconda e terza classe.

Presentiamo l’esercizio coi cartellini nel solito modo. Successivamente i bambini potranno eseguire i loro esercizi individuali col materiale preparato.

Estensione 2
Classificazione dei nomi astratti 

Materiali

– cartellini preparati di nomi astratti di qualità, di stato e d’azione
– cartellini dei titoli: nomi astratti; qualità; stato; azione.

Prerequisiti

dopo aver classificato i nomi concreti (di cosa e  luogo, di persona, di animale). Questo esercizio può essere molto difficile e può essere proposto in seconda o terza classe.

Presentazione

Ricordiamo coi bambini la classificazione dei nomi concreti e diciamo che anche i nomi astratti possono essere classificati.

Introduciamo i cartellini dei titoli e favoriamo la discussione: i nomi astratti che nominano un’azione si riferiscono a un movimento, un aumento, uno sviluppo, una nascita; i nomi astratti che nominano una qualità si riferiscono a una caratteristica posseduta da qualcosa o qualcuno; i nomi astratti che nominano uno stato si riferiscono alla condizione o alla circostanza in cui si trova qualcosa o qualcuno.

Disponiamo in alto i cartellini dei titoli.

Mescoliamo i cartellini dei nomi e invita i bambini a leggerli, uno alla volta, e a decidere in quale colonna posizionarlo.

Psicogrammatica Montessori: nomi astratti e concreti

Nei giorni successivi

– i bambini possono ripetere individualmente l’esercizio coi cartellini preparati;
– possono preparare altri cartellini;
– possono scrivere elenchi sui propri quaderni;
– si possono organizzare dettati di nomi concreti e astratti (con l’insegnante o tra due bambini)
– possiamo chiedere ai bambini di mimare i nomi astratti
– i bambini possono stilare elenchi di nomi astratti.

Psicogrammatica Montessori: nomi astratti e concreti

Psicogrammatica Montessori: nomi astratti e concreti

Psicogrammatica Montessori: nomi comuni e nomi propri

Psicogrammatica Montessori: nomi comuni e nomi propri. Presentazioni (varie versioni) ed esercizi per bambini della scuola primaria, coi cartellini pronti per il download e la stampa.

Scopo diretto

comprendere la funzione del nome, comprendere la differenza tra nomi comuni e nomi propri.

Scopo indiretto

stimolare l’interesse sui vari tipi di nome.

Prerequisiti

lezione di presentazione del nome; lezione di presentazione dei nomi di cosa, persona e luogo.

Punti di interesse

classificare correttamente i cartellini; imparare che ci sono tipi diversi di nomi.

Controllo dell’errore

ogni set contiene lo stesso numero di cartellini.

Presentazione – versione 1

Materiali

– cartellini di nomi propri e comuni
– cartellini bianchi
– cartellini dei titoli: nome comune, nome proprio
– penna nera.

Presentazione

Raduniamo un gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto.

Diciamo ai bambini: “Abbiamo detto che tutti gli oggetti vengono nominati utilizzando parole speciali. Vi ricordate come si chiamano le parole che servono ad indicare gli oggetti? Sì, si tratta dei nomi. I nomi sono parole che si usano per nominare le cose che ci circondano”.
“Oggi diremo qualcosa di più di questi nomi”.
“Guardate. Ora distribuisco questi nomi in due colonne differenti. Guardate attentamente, e quando pensate di aver capito in base a quale regola metto i cartellini in una colonna o nell’altra, alzate la mano”.

Invitiamo i bambini a leggere i nomi scritti sui cartellini preparati. Posizioniamo ogni cartellino nella colonna corretta.

Quando i bambini avranno compreso che i nomi in una colonna iniziano tutti con la lettera maiuscola, diciamo loro: “Tutti i nomi di questa colonna cominciano con la lettera maiuscola. Questi nomi sono molto specifici e vengono chiamati NOMI PROPRI”. Quindi posizioniamo all’inizio della colonna il cartellino del titolo “nomi propri”.

Poi diciamo: “Questi altri nomi non sono specifici e non iniziano con la lettera maiuscola. Essi sono detti NOMI COMUNI.” Posizioniamo all’inizio della colonna il cartellino del titolo “nomi propri”.

Invitiamo i bambini a dirci altri nomi comuni e nomi propri. Scriviamo i nomi sui cartellini in bianco che abbiamo predisposto per la presentazione e mettiamoli nella colonna corrispondente.

Rileggiamo i nomi delle due colonne.

I bambini possono copiare la presentazione sui loro quaderni di grammatica.

Presentazione – versione 2

Materiali

– cartellini di nomi propri e comuni corrispondenti
– cartellini dei titoli: nome comune, nome proprio

Presentazione

Iniziamo a comporre lo schema a due colonne coi cartellini preparati. Dopo i primi abbinamenti, diciamo ai bambini che ci sono nomi che indicano un gruppo di persone, cose, luoghi, mentre altri nomi indicano persone, cose o luoghi specifici.

Evidenziamo che i nomi propri si scrivono con la lettera maiuscola.

Presentazione – versione 3

Introduzione orale

Andiamo davanti alla finestra e chiamiamo: “Bambine! Venite qui!”. Poi andiamo davanti alla porta e chiamiamo: “Bambini! Venite qui!”.
Infine andiamo in un altro luogo della stanza e chiamiamo per nome uno dei bambini, ad esempio: “Giovanni! Vieni qui!”.

Ora chiediamo a Giovanni: “Quando ho detto ‘bambini’ sei arrivato insieme agli altri. Perchè adesso sei venuto da solo?”
 “Perchè tu hai un nome specifico, e io ho detto quel nome.”
Ripetere il gioco chiamando una bambina.

Spieghiamo quindi che ci sono alcuni nomi che appartengono a molte persone (ad esempio ci sono molte bambine e molti bambini) ma si sono solo un Giovanni e solo una Gaia nella nostra classe.

Oggi stiamo imparando qualcosa di nuovo sui nomi: alcuni nomi indicano persone luoghi o cose molto precisi, altri nomi invece possono indicare molte persone, luoghi e cose insieme. I nomi che indicano precisamente una persona, un luogo o una cosa si chiamano nomi propri; i nomi che indicano luoghi persone o cose più in generale si chiamano nomi comuni.

Facciamo quindi vari esempi a voce e chiediamo ai bambini di partecipare.

Presentazione – versione 4

Materiali

– cartellini di nomi propri e comuni
– cartellini dei titoli: nome comune, nome proprio

Mostriamo ai bambini i cartellini dei titoli, leggiamoli e poniamoli uno accanto all’altro.


Formiamo sotto ai titoli le due colonne di nomi, se necessario discutendone con i bambini.

I bambini dovrebbero notare che tutti i nomi propri iniziano con la lettera maiuscola.

Presentazione – versione 4

Materiali

– cartellini di nomi propri e comuni
– cartellini dei titoli: nome comune, nome proprio

Presentazione

Invitare un piccolo gruppo di bambini. Posizionare le carte titolo sul tappeto. Dire ai bambini che posizioneranno le altre carte dividendole nei due diversi gruppi. Chiedere loro di alzare la mano quando sanno la regola per i due gruppi.

Procedere leggendo ogni cartellino e posizionandolo sotto il titolo appropriato.

Appena i bambini cominciano a capire la regola, spiegare che i nomi comuni posso chiamare ogni persona, luogo o cosa; i nomi propri nominano una persona, luogo o cosa in particolare.

Mescolare le carte e chiedere ai bambini di posizionarle loro stessi sotto i titoli appropriati.

I bambini possono registrare la disposizione dei cartellini sui loro quaderni di grammatica.

Psicogrammatica Montessori: nomi comuni e nomi propri

Nei giorni successivi

– i bambini possono ripetere individualmente l’esercizio coi cartellini preparati;
– possono preparare altri cartellini;
– possono scrivere elenchi sui propri quaderni;
– si possono organizzare dettati di nomi comuni e propri (con l’insegnante o tra due bambini);
– fornire una lista di nomi comuni e chiedere ai bambini di trovare nomi propri da abbinare ai nomi comuni dati;
– sfruttare questo lavoro per spiegare la lettera maiuscola dei nomi propri
– includere negli elenchi nomi propri che contengono più di una parola (ad esempio Signor Rossi)
– cercare le origini dei nomi di ogni bambino della classe;
– investigare le cerimonie e gli usi legati al dare il nome;
– cercare informazioni storicche sul nome di città, paesi, montagne, fiumi e altri toponimi.

Psicogrammatica Montessori: nomi comuni e nomi propri

Psicogrammatica Montessori: nomi comuni e nomi propri

INTERIEZIONI Psicogrammatica Montessori scatola grammaticale VIII (cartellini)

INTERIEZIONI Psicogrammatica Montessori scatola grammaticale VIII (cartellini) con la presentazione del materiale di lavoro e tutti i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio delle interiezioni.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore azzurro e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– azzurro per le interiezioni
– giallo per le congiunzioni
– verde per i pronomi
– rosa per gli avverbi
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale VIII.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha nove caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande (la decima) si collocano i cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo l’interiezione che, sostituita, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini si trovano ognuna in una scatolina azzurra, e i gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici.

Essendo questa l’ultima parte del discorso rimasta da studiare, i bambini sono giunti a riconoscere tutte le parti del discorso. Non è dunque più necessario comporre artificialmente delle monche frasi che contengono solo le parti del discorso note al bambino. Per questo sono state scelte delle frasi da autori classici (quasi tutte dal Manzoni).

Siccome l’interiezione è un’espressione abbreviata in una sola parola, essa si presta molto all’interpretazione drammatica; i bambini quindi sulle medesime frasi fanno il doppio lavoro di una analisi generale e della « lettura espressiva « o recitazione delle frasi da essi scelte e studiate (in sostituzione dei comandi).

Inoltre sarà presentata una tabella contenente la classificazione completa delle interiezioni; ed i bambini potranno leggerla, dando ad una ad una la interpretazione espressiva della voce e del gesto. Questa sarà la prima tavola di classificazione presentata. In seguito tutte le parti del discorso verranno ripresentate con la definizione e la classificazione.

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VIII

(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale VIII (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
3 scatoline di riempimento di colore verde contrassegnate VIIIA, VIIIB, VIIIC.
una scatolina aperta AZZURRA per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Questo è il materiale pronto

ISTRUZIONI per confezionare i libretti

(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VIII

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Con le scatole grammaticali si possono svolgere vari esercizi.

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale VII (cartellini)

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale VII con la presentazione del materiale di lavoro e tutti i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio delle congiunzioni.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore giallo e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– giallo per le congiunzioni
– verde per i pronomi
– rosa per gli avverbi
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale VII.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha otto caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande (la nona) si collocano i cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo la congiunzione, che, sostituita, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini si trovano ognuna in una scatolina gialla, e i gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici.

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

________________________

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VII
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale VII (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
3 scatoline di riempimento di colore verde contrassegnate VIIA, VIIB, VIIC.
una scatolina aperta GIALLA per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Questo è il materiale pronto:

ISTRUZIONI per confezionare i libretti

(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VII

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale VI (cartellini) PRONOMI

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale VI con la presentazione del materiale di lavoro e tutti i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio dei pronomi.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore verde e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– verde per i pronomi
– rosa per gli avverbi
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale VI.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha sette caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano i cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo il pronome, che, sostituito, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini si trovano ognuna in una scatolina verde, e i gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VI – pronomi
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)


scatola grammaticale VI (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
3 scatoline di riempimento di colore verde contrassegnate VIA, VIB, VIC.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Questo è il materiale pronto

ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE VI

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale V (cartellini)

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale V  idee per le presentazioni e gli esercizi, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio degli avverbi.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore rosa e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– rosa per gli avverbi
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale V.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.
La scatola grammaticale ha sei caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano sei cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo l’avverbio, che, sostituito, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini si trova ognuna in una scatolina rosa, e i gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE V

(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale V (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
3 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IVA, IVB, IVC.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Contenuto delle scatole di riempimento

scatola VA: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola VA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini VA-1: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VA-2: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VA-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VA-4: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)

scatola VB: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola VB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini VB-1: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VB-2: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VB-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VB-4: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)

scatola VC: scheda della definizione e cartellini ( i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini VC-1: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
  • cartellini VC-2: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
  • cartellini VC-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VC-4: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)
  • cartellini VC-5: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)

scatolina aperta ROSA:

  • libretto degli elenchi per l’avverbio (facoltativo)
  • libretto delle regole grammaticali per l’avverbio.

Questo è il materiale pronto:

ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE V

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.


Gli avverbi testuali rientrano nella categoria grammaticale dei connettivi, che sono parole (parti del discorso varie, non solo avverbi) o espressioni che fanno da raccordo tra le varie parti della frase.

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale V (cartellini)

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale IV (cartellini) PREPOSIZIONE

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale IV  – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio della preposizione.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore viola e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– viola per le preposizioni
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale IV.

Il primo esercizio è anche qui quello della composizione di frasi, analizzate coi cartellini colorati.

La scatola grammaticale ha cinque caselle del colore corrispondente alla parte grammaticale. Nella casella più grande si collocano sei cartellini delle frasi.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola, e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase.  

Come per le altre scatole grammaticali, i cartellini colorati delle parole non corrispondono esattamente alle parole delle frasi che dovranno ricomporre, perchè le parole comuni nelle frasi di uno stesso biglietto non sono ripetute. E’ solo la preposizione, che, sostituita, cambia la frase.

Le varie serie di cartellini ognuna in una scatolina viola, e il gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE IV PREPOSIZIONE
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale IV (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)

4 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IVA, IVB, IVC, IVD.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

PREPOSIZIONE

Contenuto delle scatole di riempimento

scatola IVA: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVA-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVA-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVA-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVA-4: (cartellini delle parole + 4 cartellini frase)

scatola IVB: scheda della definizione e cartellini (i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVB-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVB-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVB-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVB-4: (cartellini delle parole + 4 cartellini frase)

scatola IVC: scheda della definizione e cartellini ( i 3 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVC-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVC-2: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVC-3: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)

scatola IVD: scheda della definizione e cartellini ( i 3 gruppi di cartellini stanno nella scatola IVD  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IVD-1: (cartellini delle parole + 5 cartellini frase)
  • cartellini IVD-2: (cartellini delle parole + 7 cartellini frase)
  • cartellini IVD-3: (cartellini delle parole + 6 cartellini frase)

scatolina aperta VIOLA:

  • libretto degli elenchi per la preposizione (facoltativo)
  • libretto delle regole grammaticali per la preposizione.

Questo è il materiale pronto:

ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

_________________________

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE IV

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).

I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Con le scatole grammaticali si possono svolgere vari esercizi.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III (cartellini)

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio del verbo in relazione al nome, all’articolo e all’aggettivo.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore rosso e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– rosso per i verbi
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale III.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Maria Montessori racconta che questo materiale è nato durante l’esperienza nella Scuola Ortofrenica. Con i bambini dell’Istituto si era concentrata principalmente sui nomi e sui verbi: il nome era l’oggetto e il verbo l’azione. Queste due parti del discorso venivano distinte con grande chiarezza, come si distingue la materia dalla forza, o la chimica dalla fisica.  Per comprendere il nome in tutti i suoi aspetti di facevano esercizi con gli oggetti. Per comprendere il verbo si facevano eseguire ai bambini delle azioni.

Poiché i bambini devono essere guidati nell’esecuzione delle azioni, perchè non sempre sono in grado di interpretare una parola con un’azione che corrisponda ad essa con precisione, l’insegnante dovrà dare delle lezioni individuali per insegnare loro ad interpretare il verbo.

Presentiamo una scatola con quattro caselle per l’articolo, il nome, l’aggettivo e il verbo, contrassegnate da etichette marrone chiaro, nero, marrone scuro e rosso. Nella casella posteriore stanno per ogni esercizio sei cartellini della frase.

Ad ogni parola scritta nei cartellini della frase corrisponde un cartellino della parola: e ad ogni parola scritta, corrisponde un cartellino nel casellario, ad eccezione delle parole ripetute all’interno di ogni cartellino della frase. Se, ad esempio, nel cartellino della frase di trova scritto: lancia una piccola gomma /getta una piccola gomma; i cartellini saranno lancia, una, piccola, gomma, scaraventa.

Infatti il bambino comporrà la prima frase sul tavolino, eseguirà l’azione, cambierà solo un cartellino (getta invece di lancia) ed eseguirà la seconda azione.

In questo modo vedrà che, avendo sostituito il verbo, le due frasi indicano azioni diverse.

Le varie serie di cartellini ognuna in una scatolina rossa, e il gruppi di frasi relativi ad ogni serie sono separati con degli elastici:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Nelle serie originali preparate da Maria Montessori i verbi erano contrastanti o sinonimi.

Questi sono i cartellini pronti, rivisitati sostituendo i vocaboli caduti in disuso e tenendo conto di chi non ha la fortuna di disporre del materiale sensoriale in uso nella Casa dei bambini:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE III
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale III (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
– 5 scatoline di riempimento di colore rosso contrassegnate IIIA, IIIB, IIIC, IIID, IIIE.
una scatolina aperta rossa per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Contenuto delle scatole di riempimento

scatola IIIA: scheda della definizione e cartellini (i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIIA-1: (cartellini verbi, articoli, nomi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-2: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-3: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-4: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIA-5: (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatola IIIB: scheda della definizione e cartellini (i 5 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIIB-1: comandi semplici opposti con oggetto diretto senza aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-2:  comandi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-3:  comandi semplici opposti con oggetto diretto (cartellini verbi, articoli, nomi, + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-4:  comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIB-5:  comandi semplici opposti con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatola IIIC: scheda della definizione e cartellini ( i due gruppi di cartellini stanno nella scatola IIC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIIC-1: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIC-2: comandi semplici con oggetto diretto, aggettivi e azioni consecutive (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatola IIID: scheda della definizione e cartellini ( i 6 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIID  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIID-1: comandi con verbi sensoriali e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-2: comandi con verbi d’azione e un oggetto (cartellini verbi, articoli, nomi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-3: comandi con verbi, oggetti d’uso domestico e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-4: comandi con verbi, oggetti d’uso scolastico e aggettivi  (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 7 cartellini frase)
  • cartellini IIID-5: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli)
  • cartellini IIID-6: concordanza nome-verbo (cartellini verbi, nomi, articoli)

scatola IIIE: scheda della definizione e cartellini ( i 4 gruppi di cartellini stanno nella scatola IIIE  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIE-1: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIE-2: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIE-3: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)
  • cartellini IIIE-4: frasi semplici con oggetto diretto e aggettivi (cartellini verbi, articoli, nomi, aggettivi + 6 cartellini frase)

scatolina aperta rossa:

  • libretto degli elenchi per il verbo (facoltativo)
  • libretto delle regole grammaticali per il verbo.

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Questo è il materiale pronto:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III
PDF QUI: LIBRO DELLE REGOLE GRAMMATICALI PER L’USO DEL VERBO

___________________

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III
ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE II

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).


I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

Psicogrammatica Montessori SCATOLA GRAMMATICALE III

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Nomenclature IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO, scaricabili e stampabili in formato pdf. Questa è la versione in corsivo dei pacchetti di nomenclature sul cibo (19 schede per le bevande, 26 schede per la carne, 21 cereali e pane, 6 per i legumi, 15 per salse e condimenti, 19 per erbe aromatiche e spezie, 38 per i dolci, 21 per formaggi e latticini, 34 per la frutta fresca, 14 per frutta secca e semi, 31 per gli ortaggi, 21 per la pasta, 22 per pesci e crostacei, 16 per i piatti unici, 17 per i primi piatti e 30 per i secondi).
Ho inoltre  raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede.
Se preferisci utilizzare le schede in stampato minuscolo, le trovi qui: NOMENCLATURE CIBO 3-6 ANNI STAMPATO MINUSCOLO

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.

____________________

Nomenclature IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO

Le 350 schede comprendono:

19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.

26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.

21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.

6 LEGUMI: carruba, ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia.

15 SALSE E CONDIMENTI: salse chutney, guacamole, hummus, senape, olio d’oliva, passata di pomodoro, salsa tzatziki, maionese, salsa verde, aceto balsamico, aceto, pesto genovese, ketchup, sale da cucina, salsa di soia.

19 ERBE AROMATICHE E SPEZIE: basilico, cardamomo, anice stellato, semi di coriandolo, curcuma, erba cipollina, fave di cacao, aglio, prezzemolo, bacche di ginepro, alloro, noce moscata, rosmarino, timo, salvia, pepe, cannella, vaniglia, zenzero.

38 DOLCI: krapfen, caramelle, meringa, moretto, marzapane, cioccolata, bignè fritti, bignè ripieni, croissant, zucchero di canna, torta marmorizzata, torrone, cantuccini, caramelle gommose, tiramisù, crostoli, zucchero raffinato, strudel di mele, rasgulla indiani, puris indiani, burro di arachidi, pancake, crema di nocciole, muffin, marshmallows, macaron, frutta e panna montata, gelatina di frutta, confettura e marmellata, gulab jamun indiani, gelato, ghiacciolo, miele, torta di mele, panna montata, biscotti della fortuna, empanada, crostata.

21 FORMAGGI E LATTICINI: Bel Paese. stilton, brie, grana padano, yogurt, emmenthal, caprino fresco, feta greca, formaggio stagionato, ricotta, formaggio Piave, gorgonzola, mozzarella, pecorino sardo, provola affumicata, formaggio Asiago, fiocchi di latte, taleggio, tilsit, fontina, stracchino.

34 FRUTTA FRESCA: albicocca, avocado, banana, fragole, ribes nero, pompelmo, melograno, mela, nespola, pesca nettarina, more, mirtilli, melone, mango, litchi, lime, limone, lampone, kiwi, cachi, prugne, uva, frutti di bosco, frutta, arancia, agrumi, pera, anguria, fichi d’India, fico, ciliegia, ribes rosso, noce di cocco, mandarino.

14 FRUTTA SECCA e SEMI: noci, semi di zucca, pistacchi, pinoli, arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, datteri, uvetta, frutta secca, caldarroste, castagne, anacardi.

31 ORTAGGI: asparagi, broccoli, verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, carota, cassava, spinaci, cetriolo, melanzana, finocchio, cavolfiore romanesco, fagiolini, porri, lattuga cappuccina, lattuga gentile, carciofi, ortaggi, cipolla, pastinaca, peperoni, patata, rapanelli, cavolo rosso, rucola, sedano, zucca, pomodori, peperoncini, radicchio rosso, zucchine.

21 PASTA: ravioli al vapore, farfalle, gnocchi di patata, timballo, fusilli, mafaldine, cellentani, chifferi rigati, pipe, orecchiette, tagliatelle, ravioli, pasta integrale, penne lisce, soba di grano saraceno, spaghetti di riso, spaetzle, spaghetti, maccheroni, ditalini, tortellini.

22 PESCE E CROSTACEI: acciughe, anguilla, aringa, frittura di pesce, caviale, vongole, cozze, triglie, pesce impanato, polpi, seppie, bastoncini di pesce, aragosta, gamberoni, granchio, orata, ostrica, salmone, trota, pesce azzurro, sgombro in scatola, tonno in scatola.

16 PIATTO UNICO: fonduta valdostana, fricase boliviano, cuscus, riso jollof nigeriano, zighinì eritreo, fish burger, prosciutto e melone, paella, pilaf turco, pizza, pulao afghano, insalata di riso, sushi, pollo yassa Senegal, taco messicano, hamburger.

7 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.

30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.

Nomenclature IL CIBO 3-6 anni in CORSIVO

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni stampato minuscolo

Nomenclature Montessori Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni, scaricabili e stampabili in formato pdf. Ho raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede delle nomenclature sul cibo pubblicate finora.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni

PDF QUI

Le 350 schede comprendono:

19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.

26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.

21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.

6 LEGUMI: carruba, ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia.

15 SALSE E CONDIMENTI: salse chutney, guacamole, hummus, senape, olio d’oliva, passata di pomodoro, salsa tzatziki, maionese, salsa verde, aceto balsamico, aceto, pesto genovese, ketchup, sale da cucina, salsa di soia.

19 ERBE AROMATICHE E SPEZIE: basilico, cardamomo, anice stellato, semi di coriandolo, curcuma, erba cipollina, fave di cacao, aglio, prezzemolo, bacche di ginepro, alloro, noce moscata, rosmarino, timo, salvia, pepe, cannella, vaniglia, zenzero.

38 DOLCI: krapfen, caramelle, meringa, moretto, marzapane, cioccolata, bignè fritti, bignè ripieni, croissant, zucchero di canna, torta marmorizzata, torrone, cantuccini, caramelle gommose, tiramisù, crostoli, zucchero raffinato, strudel di mele, rasgulla indiani, puris indiani, burro di arachidi, pancake, crema di nocciole, muffin, marshmallows, macaron, frutta e panna montata, gelatina di frutta, confettura e marmellata, gulab jamun indiani, gelato, ghiacciolo, miele, torta di mele, panna montata, biscotti della fortuna, empanada, crostata.

21 FORMAGGI E LATTICINI: Bel Paese. stilton, brie, grana padano, yogurt, emmenthal, caprino fresco, feta greca, formaggio stagionato, ricotta, formaggio Piave, gorgonzola, mozzarella, pecorino sardo, provola affumicata, formaggio Asiago, fiocchi di latte, taleggio, tilsit, fontina, stracchino.

34 FRUTTA FRESCA: albicocca, avocado, banana, fragole, ribes nero, pompelmo, melograno, mela, nespola, pesca nettarina, more, mirtilli, melone, mango, litchi, lime, limone, lampone, kiwi, cachi, prugne, uva, frutti di bosco, frutta, arancia, agrumi, pera, anguria, fichi d’India, fico, ciliegia, ribes rosso, noce di cocco, mandarino.

14 FRUTTA SECCA e SEMI: noci, semi di zucca, pistacchi, pinoli, arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, datteri, uvetta, frutta secca, caldarroste, castagne, anacardi.

31 ORTAGGI: asparagi, broccoli, verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, carota, cassava, spinaci, cetriolo, melanzana, finocchio, cavolfiore romanesco, fagiolini, porri, lattuga cappuccina, lattuga gentile, carciofi, ortaggi, cipolla, pastinaca, peperoni, patata, rapanelli, cavolo rosso, rucola, sedano, zucca, pomodori, peperoncini, radicchio rosso, zucchine.

21 PASTA: ravioli al vapore, farfalle, gnocchi di patata, timballo, fusilli, mafaldine, cellentani, chifferi rigati, pipe, orecchiette, tagliatelle, ravioli, pasta integrale, penne lisce, soba di grano saraceno, spaghetti di riso, spaetzle, spaghetti, maccheroni, ditalini, tortellini.

22 PESCE E CROSTACEI: acciughe, anguilla, aringa, frittura di pesce, caviale, vongole, cozze, triglie, pesce impanato, polpi, seppie, bastoncini di pesce, aragosta, gamberoni, granchio, orata, ostrica, salmone, trota, pesce azzurro, sgombro in scatola, tonno in scatola.

16 PIATTO UNICO: fonduta valdostana, fricase boliviano, cuscus, riso jollof nigeriano, zighinì eritreo, fish burger, prosciutto e melone, paella, pilaf turco, pizza, pulao afghano, insalata di riso, sushi, pollo yassa Senegal, taco messicano, hamburger.

17 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.

30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.

Nomenclature Montessori IL CIBO 6-9 anni

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale II AGGETTIVI

Psicogrammatica Montessori: scatola grammaticale II AGGETTIVI – presentazione del materiale, e i cartellini di riempimento pronti per il download e la stampa. Con questa scatola i bambini approfondiscono lo studio dell’aggettivo in relazione al nome e all’articolo.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da varie serie di cartellini della frase di colore marrone scuro e da varie serie di cartellini delle parole di diverso colore:
– marrone chiaro per gli  articoli
– nero per i nomi
– marrone scuro per gli aggettivi
che si scelgono a seconda dell’esercizio che si vuole proporre e si collocano nella scatola grammaticale II.

Secondo le indicazioni di Maria Montessori il bambino legge una frase, prende gli oggetti che vi sono indicati, e poi compone la frase coi cartellini delle parole. Ad esempio, se il cartellino della frase contiene questa indicazione: ‘il colore verde – il colore turchino – il colore rosso’, il bambino prende tre spolette (verde, turchina e rossa) dalla scatola delle spolette dei colori, e le mette sul tavolo. Poi compone la frase la frase ‘il colore verde‘ e pone la spoletta verde accanto alla frase.

Quindi, lasciando sul tavolo i due primi cartellini, cambia solo quello relativo all’aggettivo, e sostituisce ‘verde’ con ‘turchino’, e infine cambia la spoletta verde con quella turchina.

In ultimo ripete la procedura con il colore rosso.

(Nel mio esempio ho utilizzato dei pennarelli al posto delle spolette dei colori. Per realizzarle in proprio trovate il tutorial qui: Costruire le spolette dei colori Montessori).

Le frasi originali proposte da Maria Montessori si riferiscono tutte ai materiali sensoriali che si utilizzano nella Casa dei Bambini.
Nella scatola grammaticale II si pongono un certo numero cartellini della frase alla volta (di solito sei), e i relativi cartellini delle parole, che corrispondono alle necessità dell’esercizio e non alle frasi, nel senso che gli articoli ed i nomi non sono ripetuti).

MATERIALI PREVISTI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE II AGGETTIVI
(con la codifica che ho utilizzato io per la preparazione dei cartellini)

scatola grammaticale II (qui il tutorial per costruirla: Costruire le scatole grammaticali)
6 scatoline di riempimento color marrone chiaro contrassegnate IIA, IIB, IIC, IID, IIE, IIF.
una scatolina aperta marrone chiaro per il libretto degli elenchi e per il libretto delle regole

scatola grammaticale II AGGETTIVI – Contenuto delle scatole di riempimento

scatola IIA: scheda della definizione e cartellini (i tre gruppi di cartellini stanno nella scatola IIA separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIA-1: colori (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIA-2: colori (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIA-3: colori (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IIB: scheda della definizione e cartellini (i tre gruppi di cartellini stanno nella scatola IIB separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIB-1: qualità opposte (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIB-2:  dimensioni opposte (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIB-3:  stati d’animo opposti (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IIC: scheda della definizione e cartellini scheda della definizione e cartellini  ( i quattro gruppi di cartellini stanno nella scatola IIC separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIC-1: forma e quantità (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIC-2: quantità (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIC-3: dimensioni (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IIC-4: forma (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IID: scheda della definizione e cartellini ( i sette gruppi di cartellini stanno nella scatola IID  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IID-1: qualità sensoriali (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-2: sensazioni tattili (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-3: olfatto e udito (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-4:  olfatto e gusto (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-5: sensazioni uditive (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-6: sensazioni tattili (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)
  • cartellini IID-7: udito, olfatto e gusto (cartellini articoli, nomi, aggettivi + cartellini frase)

scatola IIE: scheda della definizione e cartellini ( i cinque gruppi di cartellini stanno nella scatola IIE  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIE-1: gradi dell’aggettivo (cartellini aggettivo positivo, comparativo, superlativo + titoli)
  • cartellini IIE-2: gradi dell’aggettivo (cartellini aggettivo positivo, comparativo, superlativo + titoli)
  • cartellini IIE-3: gradi dell’aggettivo (cartellini aggettivo positivo, comparativo, superlativo + titoli)

scatola IIF: scheda della definizione e cartellini ( i sei gruppi di cartellini stanno nella scatola IIF  separati tra loro per mezzo di elastici)

  • cartellini IIF-1: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase)
  • cartellini IIF-2: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase)
  • cartellini IIF-3: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase)
  • cartellini IIF-4: concordanza nome/aggettivo (cartellini nome e aggettivo + cartellini frase).

scatolina aperta marrone scuro:

  • libretto degli elenchi per l’aggettivo (facoltativo)
  • libretto delle regole per l’aggettivo.

Questo è il materiale pronto:

PDF QUI

scatola grammaticale II AGGETTIVI – ISTRUZIONI per confezionare i libretti
(nell’esempio un libretto delle nomenclature)

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

scatola grammaticale II AGGETTIVI

MATERIALI PER LA SCATOLA GRAMMATICALE II

Si tratta di un materiale rivisitato e attualizzato ai mutamenti che la lingua ha subito e ai vocaboli che più appartengono alla realtà dei bambino oggi.
L’organizzazione originale del materiale non cambia, ho aggiunto però dei set che isolano ulteriori aspetti delle regole grammaticali.
Ciascuna parte del discorso ha un suo codice colore, che è diverso da quello dei simboli grammaticali (ad eccezione del nome e del verbo).
I simboli grammaticali possono entrare a far parte degli esercizi con le scatole grammaticali: i bambini possono porre i simboli mobili sulle parole scritte nei cartellini della frase, o anche possono copiare le frasi e disegnare i simboli (anche utilizzando gli stencil).

_________________

scatola grammaticale II AGGETTIVI

USO DEL MATERIALE

Avere a disposizione le scatole grammaticali di legno è sicuramente la situazione ideale, ma considerando il costo, non è la situazione alla portata di tutti. Si possono preparare delle bellissime alternative in cartone o anche sostituire alle scatole delle “tovagliette stampate“. Si può anche decidere di non utilizzare nulla, e di mettere semplicemente i cartellini sul tavolo, divisi in base al loro codice colore e ponendo sopra di essi dei cartellini-titolo (per la prima scatola ‘ARTICOLO’ e ‘NOME’).
Lo stesso discorso vale per le scatole di riempimento e per le scatole dei comandi, che possono essere acquistate in legno, o possono essere facilmente realizzate in cartoncino. Si può anche optare per qualsiasi altra soluzione alternativa: buste di carta colorata, sacchetti di plastica trasparente, cestini, ecc.

Le scatole grammaticali servono all’esercizio del bambino, dopo le presentazioni e le lezioni chiave relative alle parti del discorso che vogliamo esercitare.

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo

Nomenclature Montessori Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo, scaricabili e stampabili in formato pdf. Ho raggruppato in un unico pacchetto tutte le 350 schede delle nomenclature sul cibo pubblicate finora.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo

PDF qui:

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo
Le 350 schede comprendono:

19 BEVANDE: bibite gassate, birra, caffè, cappuccino, succo di carota, frappé di frutta, tè in bustina, tè verde, vino, latte, succo di mandarino, camomilla, centrifugati di verdure, spremuta di arance, succhi di frutta 100%, acqua frizzante, frullato di frutta, succo di pomodoro, acqua naturale.

26 CARNE: carne bovina, stinco di maiale, bresaola, selvaggina, carni bianche, pollo, costolette, arrosto di manzo, carne suina, wurstel, prosciutto cotto, spezzatino, cotoletta impanata, speck, tacchino, salsicce, salame, roast beef all’inglese, quaglia, carne trita, pancetta, arista di maiale, hamburger, carne di agnello, stufato di coniglio, prosciutto crudo.

21 CEREALI E PANE: mais, frumento, quinoa, riso, fonio, miglio, orzo, sorgo, avena, segale, grano saraceno, triticale, pane in cassetta, chapati, cracker, crostini di pane, pasta di pane, pane arabo, pretzel, grissini, pane azzimo.

6 LEGUMI: carruba, ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia.

15 SALSE E CONDIMENTI: salse chutney, guacamole, hummus, senape, olio d’oliva, passata di pomodoro, salsa tzatziki, maionese, salsa verde, aceto balsamico, aceto, pesto genovese, ketchup, sale da cucina, salsa di soia.

19 ERBE AROMATICHE E SPEZIE: basilico, cardamomo, anice stellato, semi di coriandolo, curcuma, erba cipollina, fave di cacao, aglio, prezzemolo, bacche di ginepro, alloro, noce moscata, rosmarino, timo, salvia, pepe, cannella, vaniglia, zenzero.

38 DOLCI: krapfen, caramelle, meringa, moretto, marzapane, cioccolata, bignè fritti, bignè ripieni, croissant, zucchero di canna, torta marmorizzata, torrone, cantuccini, caramelle gommose, tiramisù, crostoli, zucchero raffinato, strudel di mele, rasgulla indiani, puris indiani, burro di arachidi, pancake, crema di nocciole, muffin, marshmallows, macaron, frutta e panna montata, gelatina di frutta, confettura e marmellata, gulab jamun indiani, gelato, ghiacciolo, miele, torta di mele, panna montata, biscotti della fortuna, empanada, crostata.

21 FORMAGGI E LATTICINI: Bel Paese. stilton, brie, grana padano, yogurt, emmenthal, caprino fresco, feta greca, formaggio stagionato, ricotta, formaggio Piave, gorgonzola, mozzarella, pecorino sardo, provola affumicata, formaggio Asiago, fiocchi di latte, taleggio, tilsit, fontina, stracchino.

34 FRUTTA FRESCA: albicocca, avocado, banana, fragole, ribes nero, pompelmo, melograno, mela, nespola, pesca nettarina, more, mirtilli, melone, mango, litchi, lime, limone, lampone, kiwi, cachi, prugne, uva, frutti di bosco, frutta, arancia, agrumi, pera, anguria, fichi d’India, fico, ciliegia, ribes rosso, noce di cocco, mandarino.

14 FRUTTA SECCA e SEMI: noci, semi di zucca, pistacchi, pinoli, arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, datteri, uvetta, frutta secca, caldarroste, castagne, anacardi.

31 ORTAGGI: asparagi, broccoli, verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, carota, cassava, spinaci, cetriolo, melanzana, finocchio, cavolfiore romanesco, fagiolini, porri, lattuga cappuccina, lattuga gentile, carciofi, ortaggi, cipolla, pastinaca, peperoni, patata, rapanelli, cavolo rosso, rucola, sedano, zucca, pomodori, peperoncini, radicchio rosso, zucchine.

21 PASTA: ravioli al vapore, farfalle, gnocchi di patata, timballo, fusilli, mafaldine, cellentani, chifferi rigati, pipe, orecchiette, tagliatelle, ravioli, pasta integrale, penne lisce, soba di grano saraceno, spaghetti di riso, spaetzle, spaghetti, maccheroni, ditalini, tortellini.

22 PESCE E CROSTACEI: acciughe, anguilla, aringa, frittura di pesce, caviale, vongole, cozze, triglie, pesce impanato, polpi, seppie, bastoncini di pesce, aragosta, gamberoni, granchio, orata, ostrica, salmone, trota, pesce azzurro, sgombro in scatola, tonno in scatola.

16 PIATTO UNICO: fonduta valdostana, fricase boliviano, cuscus, riso jollof nigeriano, zighinì eritreo, fish burger, prosciutto e melone, paella, pilaf turco, pizza, pulao afghano, insalata di riso, sushi, pollo yassa Senegal, taco messicano, hamburger.

17 PRIMI PIATTI: lasagne al forno, pastasciutta, polenta, path thailandese, koshari, minestrone, brodo, zuppa di latte di cocco, zuppa di fagioli, passato di verdure, pasta al pesto, pasta alla panna, tortino di quinoa, risotto, pasta al ragù, pasta al pomodoro, gazpacho.

30 SECONDI PIATTI: cevapcici, escargot, alloco platano fritto, patatine fritte, germogli di soia, carciofi, peperoni arrostiti, insalata russa, parmigiana, manzo Stroganoff, purè di patate, polpette, hamburger vegetale, anelli di totano, sottaceti, patate arrosto, tartara di carne, bobotie, patate lesse, cotoletta alla milanese, seitan, carpaccio, bistecca, caprese, tofu, uovo alla coque, uovo, uovo alla benedettina, omelette, uovo al tegamino.

Nomenclature Montessori IL CIBO 3-6 anni stampato minuscolo

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: 

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i SECONDI PIATTI ho preparato questo elenco:

  1. cevapcici
  2. escargot
  3. alloco: platano fritto
  4. patatine fritte
  5. germogli di soia
  6. carciofi
  7. peperoni arrostiti
  8. insalata russa
  9. parmigiana
  10. manzo Stroganoff
  11. purè di patate
  12. polpette
  13. hamburger vegetale
  14. anelli di totano
  15. sottaceti
  16. patate arrosto
  17. tartara di carne
  18. bobotie
  19. patate lesse
  20. cotoletta alla milanese
  21. seitan
  22. carpaccio
  23. bistecca
  24. caprese
  25. tofu
  26. uovo alla coque
  27. uovo
  28. uovo alla benedettina
  29. omelette
  30. uovo al tegamino

____________________
Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SECONDI PIATTI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI 6-9 anni e libretto

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SECONDI PIATTI

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: 

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per SALSE E CONDIMENTI ho preparato questo elenco:

  1. salse chutney
  2. guacamole
  3. hummus
  4. senape
  5. olio d’oliva
  6. passata di pomodoro
  7. salsa tzatziki
  8. maionese
  9. salsa verde
  10. aceto balsamico
  11. aceto
  12. pesto genovese
  13. ketchup
  14. sale da cucina
  15. salsa di soia

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – SALSE E CONDIMENTI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – SALSE E CONDIMENTI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Se preferite realizzare il materiale in proprio, questo è il contenuto:

SALSE E CONDIMENTI
La salsa può essere una preparazione di cucina o di pasticceria, formata da un legante e da un sapore, di consistenza pastosa, cremosa o semiliquida.
Serve ad accompagnare carni, pesci, pasta, verdure, e per dare sapore e condire i piatti.
Il nome deriva dal latino salsus, che significa salato, perchè il sale è il condimento base di ogni alimento.
Un condimento è una qualsiasi sostanza utilizzata in cucina per insaporire gli alimenti. Per la maggior parte i condimenti sono di origine vegetale, ma possono anche essere di origine animale (ad esempio il brodo di carne) o minerale (ad esempio il sale).

SALSE CHUTNEY
E’ una famiglia di salse tipiche della cucina sud asiatica, a base di spezie, verdure e frutta.
Servono a condire i piatti a base di carne, riso e le verdure. Possono essere fatte, ad esempio, con mango e zenzero; con mango, cipolla e peperoncini; con cocco e zenzero, con menta e yogurt, ecc…

GUACAMOLE
E’ una salsa di origine messicana a base di avocado, che risale al tempo degli Aztechi. Si prepara con avocado, succo di lime, sale e pepe. Il suo nome significa ‘avocado molle’.

HUMMUS
E’ una salsa a base di pasta di ceci e pasta di semi di sesamo (tahin), olio di semi, aglio e succo di limone. E’ molto usata in tutti i paesi arabi e nella cucina israeliana.

SENAPE
E’ una salsa cremosa che si prepara con il semi polverizzati della pianta della senape, e che serve ad insaporire le carni e a condire le insalate. In Francia e Gran Bretagna è chiamata mostarda. In Giappone è chiamata karashi. Ne esistono di dolci e di molto piccanti.

OLIO D’OLIVA
Quello che usiamo per cucinare e condire è più propriamente chiamato extra-vergine. E’ composto per il 99% di grassi e contiene molte vitamine e acidi grassi. Si usa per condire a crudo, per friggere, per conservare gli alimenti.

PASSATA DI POMODORO
Anche detta salsa o conserva, è una salsa ottenuta dalla cottura dei pomodori che vengono poi passati con uno strumento che schiaccia la polpa eliminando bucce e semi.
Si utilizza per preparare tantissimi sughi diversi, usati soprattutto per la pasta, ma non solo.

SALSA TZATZIKI
E’ una salsa molto usata nei Paesi slavi e in Grecia. Si prepara con yogurt di pecora o capra, polpa di cetrioli, aglio, sale e olio d’oliva. Salse simili si usano anche in Iraq e Turchia. E’ un condimento equilibrato e non grasso.

MAIONESE
E’ una salsa cremosa, di colore bianco o giallo pallido, formata dall’emulsione di acqua, tuorlo d’uovo e olio. Si aromatizza con succo di limone o aceto e sale. E’ tipica della cucina francese. E’ un alimento molto calorico ed è meglio non abusarne.
Contiene molti grassi e proteine. Quella industriale inoltre contiene addensanti e conservanti e ingredienti liofilizzati e non freschi.

SALSA VERDE
E’ un condimento a base di prezzemolo, capperi, acciughe e olio d’oliva. E’ un condimento tipico della cucina ligure, usato per accompagnare secondi piatti a base di carne (soprattutto il bollito misto) o di pesce.

ACETO BALSAMICO
Tipico di Modena e Reggio Emilia, si presta ad essere usato un po’ su tutto: dall’antipasto al dolce. Si ottiene dalla fermentazione del mosto cotto, che viene poi fatto invecchiare all’interno di speciali botti, le acetaie. L’invecchiamento dura dai 12 anni fino ai 50, per questo si tratta di prodotti molto costosi.
L’aceto balsamico a basso prezzo, invece, è in genere fatto con normale aceto di vino con l’aggiunta di caramello, conservanti, coloranti e aromi.

ACETO
E’ il liquido acido che si produce nelle bevande alcoliche (vino, sidro, idromele), nel riso, nei malti e nella frutta, grazie all’azione di particolari batteri. Questi batteri trasformano l’alcol in acido acetico. Si usa per condire insalate e pesce e per marinare le carni. Nelle pulizie domestiche, è un ottimo sgrassatore.

PESTO GENOVESE
E’ un condimento molto energetico, ricco di grassi di buona qualità e proteine, con pochi carboidrati. E’ tipico della Liguria e si prepara con basilico, pinoli, aglio, sale, parmigiano, pecorino sardo e olio extravergine d’oliva. Si usa per condire la pasta, tradizionalmente le trofie e le trenette.

KETCHUP
E’ una salsa agrodolce che, anche se ci fa pensare agli USA, è nata in Malesia. Si prepara con pomodoro passato, zucchero, spezie e aceto. E’ una salsa con pochi grassi, facile da fare in casa e poco elaborata.

SALE DA CUCINA
Per gli antichi Romani il sale era molto prezioso, e chiamarono salario la paga che davano ai legionari (e ancora oggi chiamiamo salario la paga dei lavoratori).
Il sale contiene sodio, che è un minerale essenziale per il nostro organismo, ma non bisogna abusarne, perchè sia la mancanza di sodio sia l’eccesso provocano danni alla salute. Un adulto non dovrebbe assumere più di 6 grammi di sale al giorno.

SALSA DI SOIA
Chiamata shoyu in cinese, è una salsa fermentata che si ottiene con soia, grano tostato, acqua, sale e koji (un fungo). E’ ricca di antiossidanti e molto saporita, pur non essendo grassa. Non bisogna però abusarne perchè contiene molto sale.

Nomenclature Montessori SALSE E CONDIMENTI

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per i PRIMI PIATTI ho preparato questo elenco:

  1. lasagne al forno
  2. pastasciutta
  3. polenta
  4. path thailandese
  5. koshari
  6. minestrone
  7. brodo
  8. zuppa di latte di cocco
  9. zuppa di fagioli
  10. passato di verdure
  11. pasta al pesto
  12. pasta alla panna
  13. tortino di quinoa
  14. risotto
  15. pasta al ragù
  16. pasta al pomodoro
  17. gazpacho

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PRIMI PIATTI – 3-6 anni

___________________________

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PRIMI PIATTI – 6-9 anni

LIBRETTO PER LE NOMENCLATURE 6-9 anni PRIMI PIATTI 

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Se preferite realizzare il materiale in proprio, questo è il contenuto:

ZUPPA DI FAGIOLI
E’ una tipica ricetta povera della tradizione italiana, a base di fagioli. Esistono molte varianti regionali: la zuppa di farro e fagioli (Toscana); la zuppa di fagioli con le cotiche (Lazio); ecc.
La ricetta è nata come piatto povero contadino, che veniva preparato al mattino e messa a cuocere a fuoco lento, prima di uscire di casa per il lavoro nei campi. Si possono cucinare in zuppa anche tutti gli altri legumi: ceci, piselli, fave, ecc.

LASAGNE AL FORNO
Si preparano con una sfoglia di pasta, quasi sempre all’uovo, tagliata in fogli rettangolari, che vengono bolliti e scolati e poi si dispongono in una teglia da forno a strati, alternati ai condimenti. Almeno l’ultimo strato è di solito ricoperto di besciamella. Si preparano con ragù di carne, verdure, formaggi, a seconda del gusto. Il tutto viene cotto in forno e poi si mangia a fette.

GAZPACHO
Nella cucina spagnola è una zuppa fredda a base di verdure crude, tipica delle regioni calde del sud come l’Andalusia. Si prepara con peperoni, pomodori, cetrioli, cipolla ed erbe aromatiche. All’ultimo momento può essere aggiunto del ghiaccio tritato o a cubetti.

POLENTA
E’ un antichissimo piatto di origine italiana a base di farina di cereali. E’ stato per secoli l’alimento base della popolazione povera in molte regioni italiane, soprattutto al nord. Il cereale più usato è il mais, importato in Europa dalle Americhe nel XV secolo, che le dà il tipico colore giallo. Prima si faceva con farro, segale o grano saraceno ed era scura.
Simili alla polenta italiana sono il funchi (Antille), a base di mais e consumato al posto del pane; l’umutsima del Burundi, fatta con farina di manioca; la polenta di miglio del Burkina Faso.

PASTASCIUTTA
Il termine pasta è spesso usato come abbreviazione dell’italiano pastasciutta, ed indica un piatto dove la pasta alimentare è l’ingrediente principale, accompagnato da una salsa o un sugo o un altro condimento di qualsiasi tipo. La pasta si cuoce in acqua salata in ebollizione, poi viene scolata e condita.
Le ricette italiane di pastasciutta più famose sono: alla carbonara, allo scoglio, al ragù, al pesto, al pomodoro, all’amatriciana.

PHAD THAILANDESI
I phad (o phat) sono larghi tagliolini di farina di riso, tipici della cucina thailandese. Dopo la bollitura, si condiscono in padella con uova, salsa di soia, germogli di soia, gamberi, pollo e spezie.

KOSHARI
E’ un primo piatto tipico egiziano.Si prepara con riso, pasta, lenticchie, ceci, aglio egiziano, aceto e salsa di pomodoro speziata. Il tutto è guarnito con cipolle fritte.

MINESTRONE
E’ una minestra in brodo con molte verdure, e può essere completato con pasta o riso. Tra gli ingredienti più comuni ci sono fagioli, cipolle, carote, sedano, patate e pomodori. L’insieme delle verdure pulite e tagliate per il minestrone, crude e non condite, viene anche venduto come prodotto congelato.

BRODO
E’ un preparato liquido ottenuto dalla cottura di carni, verdure o pesce, con l’aggiunta di spezie, sale ed erbe aromatiche. Si usa per preparare minestre, salse e per cuocere il risotto.Per quello di carne di solito si usano manzo o pollame. Per quello di pesce si usano saraghi, gallinelle o scorfani con verdure. Quello vegetale è il più digeribile, e per questo si usa nello svezzamento dei neonati.

ZUPPA DI LATTE DI COCCO
E’ un primo piatto tipico thailandese che si prepara con latte di cocco e verdure, o anche con carne di pollo o pesce. Alcune varianti hanno un sapore delicato, altre sono molto piccanti.

TORTINO DI QUINOA
La quinoa è un cereale tipico del Sud America, anche se non appartiene alla famiglia delle graminacee. Essendo priva di glutine, è molto apprezzata in tutto il mondo perchè può essere consumata anche dai celiaci. Intera si presta ad essere usata per cucinare tortini o sformati con verdure, carni e formaggi.

PASSATO DI VERDURE
E’ una crema preparata con verdure passate o frullate che si può preparare in molti modi. Si può mangiare da solo o accompagnandolo a crostini di pane. Si può preparare con molte verdure miste, come il minestrone, oppure con una sola. Viene anche chiamata vellutata.

RISOTTO
E’ un primo piatto tipico della cucina italiana. Il particolare tipo di cottura fa addensare l’amido contenuto nel riso dando al piatto una consistenza cremosa. I più famosi risotti sono: alla parmigiana, agli spinaci, allo zafferano, mantecato, ai frutti di mare, al radicchio, al latte, risi e bisi.

PASTA ALLA PANNA
La panna o crema di latte è la parte grassa del latte, che si ottiene lasciando riposare il latte fresco e aspettando il galleggiamento della parte grassa, che è più leggera.La panna da cucina si può usare anche per condire la pastasciutta, da sola o con cubetti di prosciutto cotto.

PASTA AL RAGÙ
La parola ragù si riferisce a un sugo a base di carne, cotto per molte ore a fuoco basso e preparato con molti ingredienti. Il termine deriva dal francese ragout, che significa risvegliare l’appetito. Nella cucina italiana i più famosi ragù sono quello alla bolognese e quello napoletano. Per quello alla bolognese si usa carne trita, mentre per quello alla napoletana si usa carne a pezzetti, che viene spesso tolta a cottura ultimata.

PASTA AL POMODORO
Il modo più classico di mangiare la pastasciutta è quello di condirla col pomodoro. Si possono usare pomodori freschi oppure la salsa. I pomodori possono essere usati cotti e crudi, conditi con olio d’oliva e profumati con olio d’oliva e basilico, e un po’ di formaggio grana grattugiato.

PASTA AL PESTO
E’ una pastasciutta di origine ligure. In Liguria si usano di solito le trenette (anche dette linguine) o le trofie. Le trenette sono simili agli spaghetti, ma sono piatte e non cilindriche. Le trofie somigliano a degli gnocchetti, ma sono sottili e allungate. Il condimento è a base di basilico, olio, formaggio grana e pecorino sardo, pinoli e aglio.

Nomenclature Montessori PRIMI PIATTI

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la categoria PIATTO UNICO ho preparato questo elenco:

  1. fonduta valdostana
  2. fricase boliviano
  3. cuscus
  4. riso jollof nigeriano
  5. zighinì eritreo
  6. fish burger
  7. prosciutto e melone
  8. paella
  9. pilaf turco
  10. pizza
  11. pulao afghano
  12. insalata di riso
  13. sushi
  14. pollo yassa Senegal
  15. taco messicano
  16. hamburger

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 3-6 anni

Nomenclature e libretto Montessori PIATTO UNICO
LIBRETTO e NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PIATTO UNICO – 6-9 anni

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PIATTO UNICO

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per PESCE E CROSTACEI ho preparato questo elenco:

  1. acciughe
  2. anguilla
  3. aringa
  4. frittura di pesce
  5. caviale
  6. vongole
  7. cozze
  8. triglie
  9. pesce impanato
  10. polpi
  11. seppie
  12. bastoncini di pesce
  13. aragosta
  14. gamberoni
  15. granchio
  16. orata
  17. ostrica
  18. salmone
  19. trota
  20. pesce azzurro
  21. sgombro in scatola
  22. tonno in scatola

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PESCE E CROSTACEI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI
NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PESCE E CROSTACEI – 6-9 anni

LIBRETTO PER LE NOMENCLATURE 6-9 anni PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PESCE E CROSTACEI

Nomenclature Montessori PASTA

Nomenclature Montessori PASTA disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori PASTA

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per la  PASTA  ho preparato questo elenco:

  1. ravioli al vapore
  2. farfalle
  3. gnocchi di patata
  4. timballo
  5. fusilli
  6. mafaldine
  7. cellentani
  8. chifferi rigati
  9. pipe
  10. orecchiette
  11. tagliatelle
  12. ravioli
  13. pasta integrale
  14. penne lisce
  15. soba di grano saraceno
  16. spaghetti di riso
  17. spaetzle
  18. spaghetti
  19. maccheroni
  20. ditalini
  21. tortellini

Nomenclature Montessori PASTA

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – PASTA – 3-6 anni

Nomenclature Montessori PASTA
NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – PASTA  – 6-9 anni

Nomenclature Montessori PASTA
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori PASTA

Nomenclature Montessori I LEGUMI

Nomenclature Montessori I LEGUMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili gratuitamente in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori I LEGUMI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I LEGUMI ho preparato questo elenco:

  1. carruba
  2. ceci
  3. fagioli
  4. lenticchie
  5. piselli
  6. soia

Nomenclature Montessori I LEGUMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – I LEGUMI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – I LEGUMI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori I LEGUMI
ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FORMAGGI E LATTICINI ho preparato questo elenco:

  1. Bel Paese
  2. stilton
  3. brie
  4. grana padano
  5. yogurt
  6. emmenthal
  7. caprino fresco
  8. feta greca
  9. formaggio stagionato
  10. ricotta
  11. formaggio Piave
  12. gorgonzola
  13. mozzarella
  14. pecorino sardo
  15. provola affumicata
  16. formaggio Asiago
  17. fiocchi di latte
  18. taleggio
  19. tilsit
  20. fontina
  21. stracchino.

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FORMAGGI E LATTICINI – 3-6 anni stampato minuscolo e corsivo

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FORMAGGI E LATTICINI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FORMAGGI E LATTICINI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per FRUTTA SECCA E SEMI ho preparato questo elenco:

  1. noci
  2. semi di zucca
  3. pistacchi
  4. pinoli
  5. arachidi
  6. mandorle
  7. nocciole
  8. semi di girasole
  9. datteri
  10. uvetta
  11. frutta secca
  12. caldarroste
  13. castagne
  14. anacardi

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – FRUTTA SECCA E SEMI – 3-6 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – FRUTTA SECCA E SEMI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori FRUTTA SECCA E SEMI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per ERBE AROMATICHE E SPEZIE ho preparato questo elenco:

  1. basilico
  2. cardamomo
  3. anice stellato
  4. semi di coriandolo
  5. curcuma
  6. erba cipollina
  7. fave di cacao
  8. aglio
  9. prezzemolo
  10. bacche di ginepro
  11. alloro
  12. noce moscata
  13. rosmarino
  14. timo
  15. salvia
  16. pepe
  17. cannella
  18. vaniglia
  19.  zenzero

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – ERBE AROMATICHE E SPEZIE – 3-6 anni stampato minuscolo e corsivo

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI e LIBRETTO – ERBE AROMATICHE E SPEZIE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori ERBE AROMATICHE E SPEZIE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Comandi sui nomi LE CHIAMATE

Comandi sui nomi LE CHIAMATE. Nell’articolo puoi trovare esempi di presentazione e d’uso, e il materiale pronto per il download e la stampa. Questi cartellini dei comandi sono utilizzati in relazione al lavoro con la scatola grammaticale I (nome e articolo).

Per saperne di più sull’uso dei comandi puoi leggere qui: LE LEZIONI E I COMANDI

Il gioco con i cartellini dei comandi piace molto ai bambini, e possono essere usati sia in ambito grammaticale, come quelli presentati in questo articolo, sia per esercitare la lettura interpretata, come quelli proposti qui: cartellini dei comandi per i primi esercizi di lettura e composizione.

In generale l’esercizio con i cartellini dei comandi si svolge così: in un piccolo gruppo di bambini, a turno, un bambino legge in silenzio un cartellino e poi lo esegue riproducendo le parole e le azioni indicate. Generalmente i comandi richiedono il coinvolgimento dei compagni, quindi si prestano allo svolgersi di piccole recite. Maria Montessori ricorda che a partire dall’età di cinque anni i bambini hanno una spiccatissima tendenza alla recitazione, e provano grande piacere nel pronunciare le parole con tono sentimentale, accompagnandole con dei gesti.
I comandi delle “chiamate” possono dar luogo a piccole commedie. Possono avere un tono imperioso,  di preghiera, gentile o brusco.

Il materiale che ho preparato io segue la stessa codifica delle scatole grammaticali, quindi, poichè questi comandi sono in relazione alla scatola grammaticale I, avremo i cartellini EI-1 ed EI-2.

Questi sono i cartellini dei comandi per il nome, anche detti “chiamate”:

Altri comandi sul nome possono essere fatti chiedendo al bambino di disegnare determinate cose e scriverne i nomi (E1-2):

Comandi sui nomi LE CHIAMATE

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori LE BEVANDE disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per le bevande ho preparato questo elenco:

  1. bibite gassate
  2. birra
  3. caffè
  4. cappuccino
  5. succo di carota
  6. frappé di frutta
  7. tè in bustina
  8. tè verde
  9. vino
  10. latte
  11. succo di mandarino
  12. camomilla
  13. centrifugati di verdure
  14. spremuta di arance
  15. succhi di frutta 100%
  16. acqua frizzante
  17. frullato di frutta
  18. succo di pomodoro
  19. acqua naturale

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – BEVANDE – 3-6 anni

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori in tre parti e libretto per le BEVANDE – 6-9 anni

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Nomenclature Montessori LE BEVANDE

Nomenclature Montessori I DOLCI

Nomenclature Montessori I DOLCI disponibili nella versione per bambini dal 3 ai 6 anni, e per bambini dai 6 ai 9, con libretto di accompagnamento, scaricabili e stampabili in formato pdf.

Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 3-6 sono formate da:
– illustrazione con titolo
– illustrazione
– titolo.
Le carte delle nomenclature in tre parti per la fascia d’età 6-9 sono formate da:
– illustrazione
– titolo
– testo descrittivo
e sono accompagnate da un libretto con gli stessi contenuti delle carte, che può essere arricchito dal bambino ed essere usato per approfondire attraverso il lavoro di ricerca. Per saperne di più puoi leggere qui: nomenclature per la scuola primaria.

Nomenclature Montessori I DOLCI

Per la scelta degli oggetti, ho tenuto conto di quelli che possono essere quelli più conosciuti dai bambini, quelli che possono stimolare ulteriori lavori di ricerca e, per tutte le nomenclature attinenti al cibo, ho anche scelto di inserire prodotti di altre culture. Per I DOLCI ho preparato questo elenco:

  1. krapfen
  2. caramelle
  3. meringa
  4. moretto
  5. marzapane
  6. cioccolata
  7. bignè fritti
  8. bignè ripieni
  9. croissant
  10. zucchero di canna
  11. torta marmorizzata
  12. torrone
  13. cantuccini
  14. caramelle gommose
  15. tiramisù
  16. crostoli
  17. zucchero raffinato
  18. strudel di mele
  19. rasgulla indiani
  20. puris indiani
  21. burro di arachidi
  22. pancake
  23. crema di nocciole
  24. muffin
  25. marshmallows
  26. macaron
  27. frutta e panna montata
  28. gelatina di frutta
  29. confettura e marmellata
  30. gulab jamun indiani
  31. gelato
  32. ghiacciolo
  33. miele
  34. torta di mele
  35. panna montata
  36. biscotti della fortuna
  37. empanada
  38. crostata

Nomenclature Montessori I DOLCI

NOMENCLATURE IN TRE PARTI – I DOLCI – 3-6 anni

NOMENCLATURE IN TRE PARTI E LIBRETTO – I DOLCI – 6-9 anni

Nomenclature Montessori I DOLCI

ISTRUZIONI

La mia stampante è in bianco e nero, ma consiglio di stampare a colori. Per il libretto ritagliate le pagine seguendo i tratteggi:

piegate ogni striscia così, per ottenere pagine stampate fronte/retro:

rilegate. Io ho usato la foratrice per spirali:

Exit mobile version

E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!

Abbonati!