Triangoli blu Montessori

Triangoli blu Montessori con tutorial per realizzarli in proprio, modelli gratuiti, istruzioni per la presentazione e l’uso con i bambini. Il set dei triangoli blu è  composto da 12 triangoli rettangoli scaleni, che misurano 14 cm di base e 8 cm di altezza. Con questo materiale si realizzano varie figure geometriche.

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Come già detto per i triangoli costruttori, si tratta di un materiale per lo sviluppo sensoriale proposto nelle scuole d’infanzia, ma che risulta utilissimo anche coi bambini più grandi a sostegno dello studio della geometria e per aiutare i bambini con problemi di dislessia.

In questo sito trovate gli schemi per la costruzione delle varie forme. C’è anche il cartamodello per la realizzazione dei triangoli, ma non è molto utile…

Io li ho realizzati così:

Dopo aver costruito i dodici triangoli, ho preparato anche dei cartellini per le nomenclature  e delle schede che illustrano le forme realizzabili coi triangoli blu:

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Video:

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Su Pinterest:

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Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Sensorial primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Sensorial di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Sensorial di Montessorialbum.com
– Sensorial album di wikisori.org
Basic Montessori learning activities for under fives di David Gettman
– The casa 2,5-6 years – sensorial di montessoricommons
– Sensorial development di montessoriworld.org
Module 3: Exercises of sensory development di Montitute.com
– Sensorial teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Sensorial teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
– Early childhood curruculum – Montessori sensorial manual di montessoritraining.net
Sensorial Manual Infant and Toddler e Sensorial Manual Early Childhood
di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per gli esercizi sensoriali:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

I triangoli costruttori Montessori DIY – modelli stampabili

I triangoli costruttori Montessori con tutorial per realizzarli in proprio, con modelli stampabili. e istruzioni per la presentazione e l’utilizzo coi bambini. I triangoli costruttori servono a dimostrare che tutte le figure geometriche piane possono essere costruite per mezzo di triangoli.

Il materiale è composto da 5 differenti scatole, ognuna delle quali contiene un certo numero di triangoli di varie dimensioni, forme e colori.

Ad eccezione del box 2, i triangoli di tutte le altre scatole recano delle bande nere posizionate su lati diversi che servono ad aiutare il bambino nella costruzione delle figure geometriche proposte.

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E’ un materiale che si propone nella scuola d’infanzia, ma che io utilizzo ampiamente anche in terza classe, soprattutto se ci sono problemi di dislessia da affrontare.

In terza classe il programma prevede lo studio della geometria, e questo materiale può essere abbinato a schede delle nomenclature per aiutare la memorizzazione dei termini.

Permette inoltre di valutare la lunghezza dei lati o l’ampiezza degli angoli mediante semplice sovrapposizione degli elementi, e facilita la classificazione in equilatero, isoscele e scaleno, oppure rettangolo, acutangolo, ottusangolo.

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Per costruirli in proprio nel web si trovano i modelli stampabili gratuitamente a grandezza naturale in questo sito. Cliccate su Colored Sets 1-5 se avete la stampante a colori, Outlines l’avete solo nero. In Boxes trovate invece i modelli per realizzare le scatole, io ho preferito usare i vassoi da mensa che si trovano alla coop.

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Nei download non sono comprese le carte delle nomenclature, che ho realizzato a mano. I modelli delle forme da realizzare coi triangoli sono invece molto piccoli, quindi per fare le mie schede li ho elaborati così:

– ho aperto la pagina per il download, poi con ctrl + ho ingrandito la schermata, e con ScreenHunter ho catturato le immagini ingrandite.

Per ogni box ho preparato:

– i triangoli previsti

– schede grandi che presentano da una parte lo schema di costruzione e dall’altra la forma pura (solo i contorni esterni)

– cartellini delle nomenclature, facilitati da una miniatura dello schema da realizzare

– cartellini per la classificazione dei triangoli contenuti nel box che hanno su una facciata il nome del triangolo, e sull’altra l’indicazione di quanti triangoli per tipo e colore appartengono a quella categoria con miniatura, per l’autocontrollo.

Box 1

Box 2

Box 3

Box 4

Box 5

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Qualche video:

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Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Sensorial primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Sensorial di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Sensorial di Montessorialbum.com
– Sensorial album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – sensorial di montessoricommons
– Sensorial development di montessoriworld.org
Module 3: Exercises of sensory development di Montitute.com
– Sensorial teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
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– Early childhood curruculum – Montessori sensorial manual di montessoritraining.net
Sensorial Manual Infant and Toddler e Sensorial Manual Early Childhood
di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per gli esercizi sensoriali:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Costruire gli incastri metallici Montessori – tutorial

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Costruire gli incastri metallici Montessori – tutorial per realizzarli in proprio e con pochissima spesa.

Il materiale originale è costituito da due tavole di legno in pendenza, su ciascuna delle quali sono collocati cinque telai in metallo quadrato, di colore rosa.

In ognuno dei telai è inserita una figura geometrica blu.

Le figure sono simili a quelle degli inserti geometrici, e dotate anch’esse di un piccolo perno per la presa a tre dita.

Gli incastri di metallo sono un materiale utilizzato nelle scuole Montessori per gli esercizi di pre-scrittura.

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Costruire gli incastri metallici Montessori – tutorial

Per costruirli in proprio nel web si trovano i modelli stampabili gratuitamente a grandezza naturale in questo sito. Cliccate su Geometric (Metal) Insets per la versione con le forme colorate all’interno, oppure Insets Outline Only per le forme tracciate solo per contorni.

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Se non avete molto tempo da dedicare alla costruzione dei materiali ma avete sufficienti risorse economiche, i modelli possono essere certamente passati a un falegname  …e se sono anche le risorse a mancarvi potete pensare di stampare, ritagliare e plastificare direttamente il  tutto.

Considerate però che nel secondo caso otterrete un materiale difficile da maneggiare per il bambino, e dovreste rinunciare al pernetto centrale che non  ha una funzione decorativa, ma serve a stimolare la corretta presa indice e medio contro pollice, in preparazione all’impugnatura della matita.

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Io ho fatto così, utilizzando dei fogli di cartone robusto.

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Costruire gli incastri metallici Montessori

Io ho predisposto il materiale, una volta pronto, così: le dieci cornici sono in esposizione su uno scaffale una accanto all’altra, di modo che il bambino possa averne una visione completa.

Le cornici sono ognuna su un piatto quadrato, che contiene anche un assortimento di foglietti già tagliati alla stessa dimensione delle cornici.

Il bambino sceglie la cornice che desidera e la pone sul vassoio insieme alle matite.

 

Le indicazioni pedagogiche per l’utilizzo del materiale qui.

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Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
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Tutorial DIY Montessori: costruire il cofanetto delle figure geometriche

Tutorial DIY Montessori: costruire il cofanetto delle figure geometriche, con cartamodelli gratuiti e istruzioni dettagliatissime per realizzare il materiale in proprio con pochissima spesa.

Se preferite acquistarlo, questo è il set più economico che ho trovato in rete:

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E questa è una app per iOS:

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Se non avete molto tempo da dedicare alla costruzione dei materiali ma avete sufficienti risorse economiche, i modelli possono essere certamente passati a un falegname 🙂 …e se sono anche le risorse a mancarvi potete pensare di stampare, ritagliare e plastificare direttamente il  tutto.

Considerate però che nel secondo caso otterrete un materiale difficile da maneggiare per il bambino, e dovreste rinunciare al pernetto centrale che non  ha una funzione decorativa, ma serve a stimolare la corretta presa indice e medio contro pollice, in preparazione all’impugnatura della matita.

Il cofanetto delle figure geometriche piane è costituito da sei cassetti-vassoio così predisposti:

Per costruirli in proprio nel web si trovano i modelli stampabili gratuitamente a grandezza naturale in questo sito (cliccate su Geometric Cabinet Insets).

Anche le cards sono molto utili per gli esercizi sensoriali con le forme geometriche, anche se non servono alla costruzione dei vassoi.

Si tratta di carte assortite in forme piene, con contorni larghi e con contorni sottili e fanno riferimanto per forma e dimensione ai contenuti dei vassoi (cliccate su cards thin line, thick, solid).

I metodi di costruzione più semplici sono invece questi:

Col polistirolo da controsoffitto

Stampate i modelli e ritagliateli con la massima precisione.

Io li ho comunque plastificati perchè così dopo la costruzione potrò conservare i modelli per utilizzarli nelle lezioni di geometria coi bambini più grandi.

Riportate i modelli sul polistirolo e procedete al taglio prima della forma, poi del quadrato di contorno:

Inserendo un chiodo il vostro bambino avrà un ottimo materiale per la presa:

Quindi procedete a colorare scegliendo due colori vivaci e contrastanti. Lo svantaggio di questo metodo è che otterrete un materiale molto ingombrante anche in altezza, per via dei chiodi…

Con cartone spesso

Per il pernetto da presa ho fatto così:

Preparate forme e cornici, sono passata ai vassoi:

Per sapere come usare il cofanetto delle figure geometriche, e visionare il materiale montessoriano originale vai qui.

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Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Sensorial primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Sensorial di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Sensorial di Montessorialbum.com
– Sensorial album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – sensorial di montessoricommons
– Sensorial development di montessoriworld.org
Module 3: Exercises of sensory development di Montitute.com
– Sensorial teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Sensorial teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
– Early childhood curruculum – Montessori sensorial manual di montessoritraining.net
Sensorial Manual Infant and Toddler e Sensorial Manual Early Childhood
di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per gli esercizi sensoriali:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Aste numeriche Montessori – come costruirle

Aste numeriche Montessori – come costruirle. Le aste numeriche sono tra i primi materiali che si presentano al bambino per l’apprendimento dell’aritmetica. Nelle aste, le lunghezze multiple di dieci centimetri si distinguono dalla successione alternata di due colori differenti.

Trovi indicazioni pedagogiche, presentazione ed esercizi qui:
– imparare il nome dei numeri da 1 a 10 http://www.lapappadolce.net/esercizi-con-le-aste-numeriche-montessori/
– esercizi con schede dei numeri e aste numeriche http://www.lapappadolce.net/esercizi-con-le-schede-dei-numeri-e-le-aste-numeriche-montessori/ 

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Come costruire le Aste numeriche Montessori

Materiale occorrente

– Dieci aste di legno, che variano in lunghezza da 1 decimetro a 1 metro (sezione delle aste 2,5×2,5 cm).

– ogni decimetro è alternativamente colorato in rosso e in blu. Così, la prima asta è completamente rossa, la seconda, lunga due decimetri, sarà rossa e blu, e così via.

– ogni asta deve presentare sempre il primo tratto rosso (quindi il 3 sarà rosso-blu-rosso).

 

Le aste numeriche in commercio costano intorno ai 100 euro, ma costruirle è estremamente facile.

Io fatto così:

ho tagliato le aste di legno in dieci pezzi da: 10, 20, 30, 40, 50, 60, 70, 80, 90 e 100 cm

poi ho suddiviso col metro in tratti da 10 cm e ho iniziato a colorare i tratti rossi:

 

quindi ho messo del nastro adesivo di carta per non sporcare i tratti rossi, e per ottenere delle linee di confine precise

 

e quindi sono passata ai tratti blu…

Un materiale simile, non contrassegnato da due distinti colori, ma dove tutte le aste risultano di uno stesso colore (rosso), viene a lungo usato dai bambini in un periodo precedente, quando eseguono esercizi per l’educazione sensoriale (del senso visivo alle grandezze).

Si  tratta delle aste della lunghezza, con le quali i bambini si abituano a  distinguere a prima vista le differenti lunghezze, ponendole una accanto all’altra e verificando come la lunghezza aumenti in modo uniforme.

I bambini che si dedicano a questo genere di esercizi sensoriali hanno 3 anni di età, mentre cominciano ad usare le aste numeriche a circa 4 anni e  mezzo, quando sanno già scrivere o per lo meno conoscono già le lettere dell’alfabeto e compongono parole.

Casellario dei fuselli Montessori – come costruirlo

Casellario dei fuselli Montessori – come costruirlo. Il casellario dei fuselli è un materiale che, come le aste numeriche, ripete la situazione del contare le unità relative ai vari gruppi della serie numerica da 1 a 10, o più esattamente da 1 a 9.

Le scatole in commercio costano circa 70 euro, ma costruirle in cartone è molto semplice.

questa è la versione più economica che ho trovato:

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casellario dei fuselli

Io ho fatto così:

ho ritagliato una scatola in modo tale da avere una delle pareti lunghe abbastanza altra da poter contenere i numeri scritti, e l’altra parete abbastanza bassa da rendere agevole il lavoro alle manine dei bambini:


poi ho suddiviso la lunghezza in modo tale da ottenere 10 spazi identici:

ed ho inserito i divisori, così:

Ho rinforzato il tutto con nastro carta e colla vinilica, ho decorato con veline colorate e colla vinilica diluita, e ho applicato i numeri.

Io ho usato la colla all’interno della scatola perchè l’ho rivestita con colla e carta velina in vari strati, per renderla oltre che colorata, anche robusta (prevedo di usarla con molti bambini). Si può anche semplicemente colorare con colori a tempera…

Per gli stecchini ho tagliato con le forbici dei comunissimi bastoncini da spiedino, alla misura adatta agli scomparti della scatola.


Qui trovi le indicazione per presentare il casellario dei fuselli al bambini: Casellario dei fuselli, e qui una variante ancora più semplice ed economica per costruirlo: Variante del casellario dei fuselli.

Costruire i numeri tattili montessoriani

Costruire i numeri tattili montessoriani. I numeri tattili (o cifre smerigliate) in commercio costano circa 30 euro, ma costruirli è molto facile. Secondo le indicazioni originali di Maria Montessori i numeri tattili (o cifre smerigliate) dovrebbero comprendere i numeri da 0 a 9.

Io ho aggiunto il 10, come è diventato d’uso, e ho disegnato una piccola freccia a matita, per indicare il punto di partenza del movimento di scrittura.

A volte quando si insegna la scrittura dei numeri  si dà per scontata la direzione e il movimento del segno, invece non lo è affatto. Insegnare ai bambini il punto di inizio e la direzione li aiuta poi ad avere una scrittura chiara e precisa.

Si preparano 10 rettangoli uguali di cartone resistente, possibilmente di colore verde, misure 10 cm x 7,5 cm.

Si ritagliano da fogli di carta vetrata a grana media le cifre e si applicano ai cartoncini.

La grafia dei numeri deve essere quella più comunemente usata (ad esempio uguale a quella presente sui libro di testo) e sarà la stessa che il bambino userà durante tutto il suo percorso scolastico.

Se vuoi dei risultati più “professionali” puoi utilizzare questi modelli per disegnare i numeri sulla carta vetrata: numeri-tattili-da-zero-a-nove (free download – pdf)

Qui le indicazioni per la lezione di presentazione dei numeri tattili e gli altri utilizzi: Numeri tattili, guida didattica.

 

Tutorial: costruire le spolette dei colori Montessori

Tutorial: costruire le spolette dei colori Montessori – Si tratta di tavolette di legno che presentano ai lati due margini più lunghi e grossi. Questi margini permettono al bambino di manipolare le spolette senza toccare la parte colorata. Ogni spoletta misura 8cm x 5cm circa. Costruirle in proprio non è difficile, ed esistono varie possibilità.

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Per conoscere la loro storia, scopo, età consigliata, presentazioni ai bambini ecc… puoi leggere qui: Le spolette dei colori.

Materiale occorrente

– per le cornici bacchette di legno larghe 1cm e alte 0,5cm circa,  o in alternativa quadrati di polistirolo (quelli che si usano per rivestire i controsoffitti)

– per le tavolette un foglio di cartone robusto (in alternativa costosissimo compensato sottile), righello e matita;

– colori coprenti e brillanti (delle buone tempere o acrilici): rosso, giallo, blu, verde, arancio, nero, rosa, viola, marrone e soprattutto bianco; acqua e pennelli;

– taglierino, forbici, seghetto manuale o elettrico, coltello da cucina

– colla a presa rapida

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Per tutti i modelli

Ritagliare da un bel cartoncino robusto i rettangoli 6cm x 4cm.

 

Col cartoncino che avanza potete preparare delle strisce forate, così… in questo modo oltre alle spolette, avrete anche un bellissimo materiale per la caccia ai colori nell’ambiente:

 

http://www.frugalfamilyfunblog.com/

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Cornicette esterne (in legno  o polistirolo)

Per le cornicette esterne di legno, prima incidere lungo l’assicella il canaletto che servirà per l’incastro del cartoncino, quindi tagliare tanti pezzetti lunghi 5 cm:

Per le cornicette in polistirolo, procuratevi quei quadrotti che servono per realizzare i controsoffitti: il materiale si taglia con estrema facilità, ed è comunque di una certa compattezza (oltre a piacere ai gatti):

Prima tagliate le striscioline con un taglierino (circa 1cm x 5 cm), poi praticate le incisioni, anche con un coltello da cucina:

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Prima possibilità: cornici in legno e filo da ricamo

 

 

Incollate il cartoncino alle cornici di legno, quindi semplicemente rivestite il cartoncino con del filo da ricamo, che fermerete con una puntina di colla all’inizio e alla fine, ed è fatta:

Con questa tecnica, non avendo un grande assortimento di filo da ricamo, ho realizzato un piccolo memory a 7 colori, che non corrisponde a un set montessoriano in particolare.

Seconda possibilità: acrilici e cornici in legno

Primo  set Montessori

Si tratta di una scatolina contente 6 spolette nei colori primari: rosso, giallo e blu

 

 

Dopo aver colorato i sei cartoncini, aspettate che il colore asciughi e poi incollate le cornicette di legno…

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Terza possibilità: acrilici e cornici in polistirolo

Secondo set Montessori

Si tratta di 22 spolette in tutto formate da 11 coppie  nei colori verde, blu, viola, giallo, arancione, rosa, rosso, marrone, nero, grigio e bianco


 

Dopo aver colorato i ventidue cartoncini, aspettate che il colore asciughi e poi incollate le cornicette di polistirolo. Se serve potete poi rifilare col taglierino:

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Terzo set Montessori e scatole originali Montessori

Il terzo set è formato da 63 spolette in  7 tonalità per ogni colore; i colori sono rosso, giallo, blu, verde, arancio, viola, marrone, rosa e grigio.

Maria Montessori parla di sue scatole identiche che contengono ognuna 64 colori, cioè 8 tinte diverse, ognuna delle quali ha 8 tonalità attentamente graduate dalla più scura alla più chiara.

Per realizzare questi materiali, indipendentemente dal tipo di cornice scelta, bisogna prima di tutto tagliare i rettangoli di cartone: 63 per il primo set e 128 per le scatole Montessori…

Il “segreto” per ottenere la giusta gradualità di toni, è semplicissimo: iniziate dal tono più scuro, versando in un piatto colore in abbondanza, dipingete i rettangoli che serve dipingere, quindi stabilite una dose uguale di bianco da aggiungere sempre ad ogni passaggio (un cucchiaino, un bastoncino, una siringa, ecc…) e otterrete gli altri toni.

Fidatevi di questo metodo più che dei vostri occhi, perchè il colore bagnato può essere molto diverso da quello asciutto dei cartoncini precedentemente colorati…

Quando il colore è asciutto procedete all’assemblaggio della cornici esterne. Per tutti i set è necessario provvedere anche alla costruzione di scatole, che eventualmente siano anche divise in scomparti.

Verificate che le scatole permettano di estrarre le spolette prendendole sempre dalla cornice, e non dalla parte colorata.

Un piccolo giardino verticale

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Un piccolo giardino verticale – Avete anche voi una bella stanza, ma un brutto panorama? Questa è un’idea semplice che può essere realizzata a scuola o anche a casa, con pochissima spesa e tantissima soddisfazione.

Per prima cosa si tagliano a misura le due assi lunghe da posizionare in verticale ai due lati della finestra:

Poi si tagliano tante assicelle più corte, da avvitare sempre in verticale alle assi lunghe, che serviranno da appoggio per le mensole; quindi si tagliano a misura le assi orizzontali e si appoggiano alle assicelle corte, così:

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Acquarello steineriano: presentazione

Acquarello steineriano: presentazione – Lo scopo di questi esercizi è quello di far fare ai bambini esperienze guidate del colore, svincolato quanto più possibile dall’elemento della forma.

 

Per questo si utilizzano acquarelli molto diluiti e si lavora sul foglio di carta bagnato.

L’esperienza procede rispettando una data sequenza di azioni, che porta il bambino ad affinare la sua sensibilità di percezione del colore e ad acquisire attraverso la pratica le nozioni di colori primari, complementari e secondari.

Molto importante è non presentare ai bambini lavori già fatti: vi accorgerete così che proprio chiedendo ai bambini di rispettare una certa sequenza, verrà fuori la personalità di ognuno di loro, e non potranno esserci due pitture uguali, o due verdi uguali, o due marroni uguali ecc…

Acquarello steineriano  – Importante

La conclusione della lezione viene rimandata al giorno successivo, quando le pitture sono asciutte e vengono esposte una accanto all’altra per essere osservate insieme.

L’osservazione, parte integrante della lezione di pittura, può inizialmente essere guidata, poi i bambini saranno in grado di cogliere molti più particolari di quanto non sappiamo fare noi.

Si può ad esempio chiedere: “Secondo voi il giallo è più chiaro (più caldo, più freddo, più luminoso, più felice, ecc…) quando è grande o quando è piccolo? Quando è vicino al rosso o quando è vicino al blu?” ecc…

E’ importante non solo che imparino ad osservare, ma anche che imparino a descrivere i colori verbalmente. Via via si possono così introdurre i termini tecnici relativi alla teoria dei colori e la nomenclatura appropriata.

 

E’ un lavoro che può cominciare nella scuola d’infanzia, e proseguire in tutti gli anni successivi. Parallelamente, è chiaro, i bambini sperimenteranno anche tutte le altre tecniche (tempera, acrilici, ecc…), con scopi diversi.

Acquarello steineriano – Materiale occorrente:

– acquarelli di qualsiasi marca in tubetto o flaconcino (non in pastiglia) nei colori: giallo limone, giallo oro, blu oltremare, blu di prussia, rosso vermiglio e rosso carminio. I colori vanno diluiti nei vasetti, in modo che il colore risulti non denso e non carico: diciamo una diluizione abbastanza decisa.

– un pennello a punta piatta largo e con setole di qualsiasi genere, purchè morbide (altrimenti il bambino rischia di graffiare il foglio e noi rischiamo che l’esperienza non venga vissuta come un pieno successo)

– una bacinella e un vasetto d’acqua

– una spugna che servirà per stendere bene il foglio bagnato sul tavolo, e poi per asciugare il pennello (molto meglio degli straccetti o della carta)

– un foglio di carta robusta, meglio se da acquarello (le carte scadenti bagnate possono fare i “pallini”)

 

Acquarello steineriano – Preparazione della lezione

Immergere il foglio nella bacinella, quindi stenderlo con cura sul tavolo con l’aiuto della spugna. Bisogna evitare che si formino bolle d’aria, perchè altrimenti la carta rischia di arricciarsi.

poi si dispone il materiale, se volete così è il modo migliore per evitare incidenti:

e si può iniziare…

Acquarello steineriano – Qualche consiglio aggiuntivo per homeschooler

In testa ai consigli va quello di prepararsi bene prima di presentare un’attività ai vostri bambini. Se non avete esperienza di pittura ad acquarello, la sera prima, di nascosto, fate voi l’esercizio che volete proporre il giorno dopo.

Altro consiglio è di tenere sempre presente che coi bambini più importante di tutto è che al termine di qualsiasi attività loro si devono sentire più ricchi e più abili, che l’esperienza insomma rappresenti per loro un successo. Non perchè noi diciamo “Ma che bello!”, ma perchè loro stessi si possono stupire della bellezza che possono creare.

Infine ricordate lo scopo dell’attività che volete proporre: nella pittura ad acquarello, ad esempio, uscite dalla logica del voler ottenere un bel prodotto finito. Pensate invece che lo scopo è il processo che ha portato, quasi come effetto collaterale, alla sua realizzazione. Per questo, e anche per “non rovinare la sorpresa” è importante non mostrare ai bambini lavori già fatti prima della lezione.

Preparare con cura il materiale significa anche mettere in tavola solo quello che serve, se ad esempio vogliamo fare un esercizio di rosso e giallo, non mettiamo in tavola anche il blu…

Coi bambini più piccoli, come potrete leggere dagli esempi, è bello guidare l’esperienza facendo in modo che il dipingere sia la storia dei colori che, come veri e propri personaggi, agiscono sul foglio. Questo, naturalmente,  se parliamo di bambini piccoli che sanno già seguire lo svolgersi di un racconto.

Se volete invece sperimentare anche prima del raggiungimento di questa tappa evolutiva, vale il principio dell’apprendere per imitazione: si invitano altri bambini a dipingere con lui, oppure ci si siede a dipingere anche noi… parlando pochissimo, e curando tantissimo la preparazione del materiale e la bellezza e precisione dei nostri gesti.

 

Le bambole e l’antroposofia di Rudolf Steiner seconda parte

La “bambola Waldorf” è molto presente nel web e in molte delle nostre case,  e forse è interessante leggere cosa ne dice l’antroposofia…

Il mio personale parere è brevemente riassunto qui http://www.lapappadolce.net. Trovo però utile la pubblicazione di questi due articoli intanto per chi crede (perchè di credo si tratta, come vedrete) nell’antroposofia, perchè sono articoli  abbastanza rari,  e poi per le persone che magari sono affascinate dall’indubbia bellezza degli ambienti e dei materiali delle scuole steineriane, ma non ne conoscono i presupposti… Conoscere è importante…

Questo genere di bambola non è stato inventato da Rudolf Steiner: sono le bambole dei bambini poveri, che sempre le mamme hanno confezionato per i loro bambini prima dell’avvento della produzione in serie, della plastica, e dell’estetica e dei bisogni indotti dal marketing.

I bambini ricchi avevano la bambola di porcellana, i bambini poveri giocavano con la bambola fatta con le foglie del mais (da cui la famosa bambola annodata), o con figure intagliate approssimativamente nel legno, o con uno straccio annodato, appunto… Oppure le mamme e le nonne facevano le bambole di pezza ai loro bambini. Quello che ha fatto Steiner è stato “canonizzare” il modello e inserirlo all’interno di un complesso impianto filosofico-teologico, cosa che ha fatto praticamente con ogni possibile aspetto della vita (dall’agricoltura all’arredamento all’abbigliamento a tutte le arti e non mi dilungo). Ma così oggi ha senso parlare della bambola di pezza, come della “bambola Waldorf”, e in questo modo un’importantissima tradizione continua a vivere.

Come sempre dico, io credo che la bambola fatta a mano sia un giocattolo bellissimo, qui c’è in mio manuale se può esservi d’aiuto:

qui: ebook bambole Waldorf

bellissimo farla e bellissimo giocarci, ma mi sento libera di non credere a quanto ci si vuole mettere dietro; pure rispetto chi lo crede, se è consapevole e altrettanto rispettoso.

Questi articoli  sono comparsi in Von der Wurde des Kindes intorno agli anni ’70, il primo (Pensieri aforistici sulle bambole) a firma di Anne Schnell, il secondo (Bambole e animali nella stanza dei bambini) di Johanna Veronica Picht. Li ho rimaneggiati  parecchio nel tentativo di renderli il più comprensibili possibile a tutti. Le parti in grassetto sono quelle che più direttamente fanno riferimento alla confezione della bambola…


Bambole e animali nella stanza dei bambini

Secondo Steiner tutto ciò che il bambino vive nel suo ambiente, lascia in lui profonde impressioni, e non solo immagini-ricordo. Il bambino infatti non imita soltanto le persone, ma anche il colori, le forme, e la qualità degli oggetti che lo circondano, e imitando tutto muove in lui sentimenti, e questi sentimenti poi sono gli stessi che si trovano implicati nella costruzione dei suoi organi interni: le impronte lasciate dalle immagini divengono un ricordo indelebile scritto nel corpo del bambino.

In altre parole il corpo trattiene le esperienze dell’infanzia.

Chiediamoci dunque quale significato possono rivestire la prima bambola o il primo animale giocattolo del bambino, visto che si tratta dei due oggetti più frequentemente proposti.

Consideriamo la bambola. Ce ne sono di tutti i tipi: grandi e piccole, dure e morbide, vestite sfarzosamente o avvolte in semplici stoffe, con occhi che di aprono e si chiudono, con un meccanismo parlante; sono fabbricate in serie oppure cucite a mano, avvolte con un panno, annodate, legate o intagliate nel legno.

Eppure nessuna di queste bambole  può competere con ciò che il bambino stesso, con la sua fantasia creatrice, eleva al ruolo di bambola. Spesso è un pezzo di legno a trasformarsi in bambola, oppure un paio di pagliuzze legate fra loro, oppure una borsa dell’acqua calda avvolta in un panno. Con un vecchio pannolino si possono svolgere, la sera a letto, interessanti discussioni; oppure  una palla colorata con la sua coda di strisce colorate, di quelle che si preparano per giocare in estate, può essere portata a passeggio nella carrozzina.

E’ un bisogno primario del bambino quello di possedere una bambola, amarla, curarla e portarla in giro con sè. La bambola dà al bambino la possibilità di trasferire su di lei ciò che lui stesso sperimenta nel suo rapporto con la mamma, di confidare le proprie gioie e le proprie preoccupazioni, come si trattasse di una parte di sè, a volte dandole addirittura il proprio nome.

Il bambino secondo Steiner sta ancora compiendo il suo cammino di incarnazione ed è al tempo stesso molto aperto, con dedizione, al mondo esteriore. In lui interno ed esterno non sono ancora divisi. Così nel gioco il bambino si trova in un elemento creativo di libertà, e che offre possibilità molteplici.

Il bambino piccolo non sperimenta la bellezza esteriore della bambola, ma ciò che egli stesso ha messo della sua interiorità in ciò che per lui assume il ruolo di bambola. Se la bambola è vecchia, sporca e lacera, la mamma deve avere grande sensibilità per cogliere il giusto momento per rinnovarla o ripararla senza ferire il bambino, magari con piccole modifiche graduali.

La separazione da una bambola dovrebbe essere sempre lasciata alla decisione del bambino. Spesso la primissima bambola viene conservata per lunghissimo tempo dai bambini: la farfalla non è ancora volata via da questa bambola… Esiste un’identità di termine, nella lingua tedesca, per indicare la bambola e il bozzolo da cui si libererà poi la farfalla. La parola è Puppe per entrambi, quasi che la bambola contenesse in sè anche una farfalla che attende di volare via, come il bambino che esce dalla sua infanzia.

La bambola è un’accompagnatrice, una confidente, un’amica capace di consolare, un aiuto nel cammino del divenire dell’uomo e un sostegno a trovare se stessi. Come immagine dell’uomo  il bambino esercita con lei le qualità sociali di base.

Come deve essere una bambola, perchè possa rispondere al meglio alla sua funzione?

Intanto la bambola deve lasciare libera la fantasia infantile, quella fantasia infantile che anima la bambola (le dà un’anima): la bambola deve poter piangere o ridere, star sveglia o dormire.  Deve anche poter diventare facilmente un principe o una principessa, un bambino o una bambina. Ma non solo.

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Le bambole e l’antroposofia di Rudolf Steiner – prima parte

In qualità di adulti o di giovani in cammino di crescita, dovremmo essere in grado di vivere come il bambino vive nei suoi processi di fantasia mentre gioca con la sua bambola. Per poter comprendere questa affermazione però, dobbiamo fare riferimento a quanto esposto da Rudolf Steiner proprio in relazione alla bambola, ed ai nessi esistenti tra la bambola, l’estetica, la spiritualità e la pedagogia.

La “bambola Waldorf” è molto presente nel web e in molte delle nostre case,  e forse è interessante leggere cosa ne dice l’antroposofia… Il mio personale parere è brevemente riassunto qui http://www.lapappadolce.net. Trovo però utile la pubblicazione di questi due articoli intanto per chi crede (perchè di credo si tratta, come vedrete) nell’antroposofia, perchè sono articoli  abbastanza rari,  e poi per le persone che magari sono affascinate dall’indubbia bellezza degli ambienti e dei materiali delle scuole steineriane, ma non ne conoscono i presupposti… Conoscere è importante…

Questo genere di bambola non è stato inventato da Rudolf Steiner: sono le bambole dei bambini poveri, che sempre le mamme hanno confezionato per i loro bambini prima dell’avvento della produzione in serie, della plastica, e dell’estetica e dei bisogni indotti dal marketing. I bambini ricchi avevano la bambola di porcellana, i bambini poveri giocavano con la bambola fatta con le foglie del mais (da cui la famosa bambola annodata), o con figure intagliate approssimativamente nel legno, o con uno straccio annodato, appunto… Oppure le mamme e le nonne facevano le bambole di pezza ai loro bambini. Quello che ha fatto Steiner è stato “canonizzare” il modello e inserirlo all’interno di un complesso impianto filosofico-teologico, cosa che ha fatto praticamente con ogni possibile aspetto della vita (dall’agricoltura all’arredamento all’abbigliamento a tutte le arti e non mi dilungo). Ma così oggi ha senso parlare della bambola di pezza, come della “bambola Waldorf”, e in questo modo un’importantissima tradizione continua a vivere.

Come sempre dico, io credo che la bambola fatta a mano sia un giocattolo bellissimo, qui c’è in mio manuale se può esservi d’aiuto: https://www.teacherspayteachers.com/Product/manuale-per-realizzare-le-bambole-Waldorf-1938893


bellissimo farla e bellissimo giocarci, ma mi sento libera di non credere a quanto ci si vuole mettere dietro; pure rispetto chi lo crede, se è consapevole e altrettanto rispettoso.

Questi articoli  sono comparsi in Von der Wurde des Kindes intorno agli anni ’70, il primo (Pensieri aforistici sulle bambole) a firma di Anne Schnell, il secondo (Bambole e animali nella stanza dei bambini) di Johanna Veronica Picht. Li ho rimaneggiati  parecchio nel tentativo di renderli il più comprensibili possibile a tutti. Le parti in grassetto sono quelle che più direttamente fanno riferimento alla confezione della bambola…


Pensieri aforistici sulle bambole

In qualità di adulti o di giovani in cammino di crescita, dovremmo essere in grado di vivere come il bambino vive nei suoi processi di fantasia mentre gioca con la sua bambola. Per poter comprendere questa affermazione però, dobbiamo fare riferimento a quanto esposto da Rudolf Steiner proprio in relazione alla bambola, ed ai nessi esistenti tra la bambola, l’estetica, la spiritualità e la pedagogia.

Nella delicata relazione che si sviluppa giorno dopo giorno tra adulto e bambino, tutto ciò che si crea attorno a una bambola che la mamma stessa ha realizzato, può diventare una vera scuola di amore umano e amore di vita, e donare al bambino gioia nei rapporti e gioia di vita;  nutre inoltre le sue forze vitali favorendo lo sviluppo sano del suo corpo, della sua anima e del suo Io.

Per meglio esporre il suo pensiero, Steiner porta un  confronto tra la “cosiddetta bella bambola” e una “bambola veramente bella“. La prima, che ai suoi tempi sapeva solo parlare e muovere gli occhi, e che oggi sa  fare molto di più, ha avuto origine dall’idea che ha prodotto anche i robot.

La bambola veramente bella, che ci viene descritta da Steiner, può essere semplicemente costituita da un pezzo di stoffa annodato o legato, in modo tale che nella parte superiore si formi la testa, con occhi naso e bocca, di cui gli ultimi due non sono indispensabili. Se poi si annodano i due angoli superiori e quelli inferiori, questa bambola avrà anche braccia e gambe.

Rudolf Steiner parla in modo esteso ed approfondito della bambola, mettendola in relazione al bambino dai due anni e mezzo fino ai cinque anni, e illustrando ciò che caratterizza questo periodo della vita: una particolare fantasia che si sviluppa proprio in questa età, una fantasia viva e ricca di stimoli, ma anche meravigliosamente delicata in questo suo primo attivarsi.

Secondo l’antroposofia prima della nascita si verificano tutta una serie di eventi sovrasensibili, cioè di carattere spirituale, difficili da cogliere col nostro pensare moderno, ma secondo Steiner da considerarsi come scientifici, seppure nel nostro linguaggio manchino perfino i termini per definirli. E’ secondo lui necessario, quindi, introdurre un altro concetto nella nostra moderna immagine del mondo. E senza credere in questa realtà spirituale, non si può comprendere il concetto di fantasia infantile, nè come questa rappresenti una forza salutare che rappresenterà una risorsa dell’uomo per tutto l’arco della sua vita.

In un breve testo,  “Educazione del bambino e preparazione degli educatori”,  Rudolf Steiner parla della nascita del bambino come costituita in realtà da una sequenza di varie nascite, poichè considera l’uomo formato non solo dal corpo fisico, ma da altri tre corpi: il corpo delle forze vitali o di crescita (che chiama corpo eterico), il corpo delle forze dell’anima (che chiama corpo astrale o senziente) e il corpo dell’Io. Avvengono più nascite, appunto perchè questi corpi non nascono contemporanemente.

L’antroposofia crede fermamente nella reincarnazione e nell’esistenza di una gerarchia molto dettagliatamente classificata di “entità spirituali” (angeli, arcangeli, serafini, cherubini ecc…). Tra queste entità le più alte, in armonia con il cammino che l’individualità umana ha compiuto sulla terra di incarnazione in incarnazione, prima della nascita del bambino  lavorano con l’aiuto della corrente ereditaria alla costruzione del corpo fisico dell’essere che vuole nascere, e questo rispettando anche il destino di tale individualità. Le forze eteriche materne che lo avvolgono, attive nella corrente ereditaria, collaborano a questo lavoro per formare nel nascituro le sue funzioni vitali, e naturalmente anche il padre del bambino collabora in questo lavoro di costruzione.

Via via viene descritta la nascita dei vari corpi.

In particolare si afferma che l’Io del bambino resta inizialmente avvolto nella sua anima, come una meravigliosa immagine. Per questo, in questo periodo della vita che comincia col periodo embrionale e termina circa col terzo anno di età, è possibile leggere nei sentimenti innati di un bambino quale sia il suo destino individuale. Io e corpo dell’anima costruiscono insieme il corpo delle forze vitali, e questo fa crescere il corpo fisico del bambino. Quindi Io, anima e forze vitali insiemi agiscono insieme nel corpo fisico, costruiscono gli organi interni, e sono forze attivissime come detto fino ai tre anni, anche se permangono con intensità minore fino al cambio dei denti.

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Lavoretti per la primavera uccellini – 100 e più progetti

Lavoretti per la primavera uccellini – 100 e più progettiUna collezione di tutorial per realizzare coi bambini del nido, della scuola d’infanzia e primaria vari lavoretti primaverili sul tema uccellini…

… uccellini  origami, pittura, paper cutting, progetti di riciclo di vari materiali,  stampa, collage, mollette da bucato, riciclo, quilling, modellaggio, e anche progetti di cucito per le mamme…

___________________

1

1. uccellini – aquilotto in cartoncino, tutorial e modello pdf di http://www.allkidsnetwork.com/

2

2. uccellini – piume e cartoncino (o un rotolo di carta igienica),  tutorial di http://www.daniellesplace.com/

3

3. uccellini – pettirosso realizzato con l’impronta del piede via http://pinterest.com/ (non si riesce a risalire all’autore del lavoretto)

4

4. uccellini – uccellino realizzato con un sacchetto di carta, tutorial di http://www.education.com/activity

5

5. uccellini – collage tutto realizzato con cuori, tutorial di http://www.momentsofmommyhood.com/

6

6. uccellini – pettirosso, tutorial di  http://happyhooligans.wordpress.com/

7

7. uccellini – con un bottone… tutorial di http://notime2bbored.blogspot.it

8

8. uccellini – piatto di carta e impronta delle mani, di http://ourhomeschoolfun.blogspot.it/

9

9. uccellini – rotoli di carta igienica, di http://happyhooligans.wordpress.com/

10

10. uccellini – di sassi… tutorial di http://www.marthastewart.com/

11

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Lavoretti per la primavera: farfalle, bruchi e libellule – 50 e più progetti

Lavoretti per la primavera: farfalle, bruchi e libellule – 50 e più progetti: una collezione di tutorial per realizzare coi bambini del nido, della scuola d’infanzia e primaria vari lavoretti  sul tema …libellule farfalle bruchi origami, pittura, paper cutting, progetti di riciclo di vari materiali,  stampa, collage, mollette da bucato, quilling, modellaggio, e altro ancora…

 

1

1. farfalle, lucciole e libellule realizzate con materiali riciclati (chiavi, lampadine, mollette da bucato,…) e fil di ferro in vendita su http://www.etsy.com/

2

2. libellula di fil di ferro e perline, tutorial di http://www.cutoutandkeep.net/

3

3. scultura realizzata con carta da acquarello, molletta da bucato, scovolini, fil di ferro e pasta che indurisce (creta, carta pesta, play dough, e…), tutorial di http://www.kid-at-art.com/

 

4

4. bruco realizzato con un cartone per uova e scovolini, tutorial di http://www.notimeforflashcards.com

 

5

5. lanterna con farfalle e stelline di carta (per rivestire un bicchiere di vetro), molto semplice da realizzare. Tutorial in vietnamita ma riccamente illustrato di http://kenh14.vn/

6

6. bruco in stile  Eric Carle realizzato con le impronte delle mani, di http://www.sinkorswimblog.com

7

7. altro tutorial per realizzare farfalle e libellule con fil di ferro e perline; invece del tubicino di rame si può usare una vecchia penna o un pennarello che non scrive, facili da forare a caldo. Tutorial di http://www.birdsandblooms.com/

8

8. farfalla realizzata con scovolini, molletta da bucato e perline, tutorial di http://indietutes.blogspot.it

9

9. libellule realizzate con semi di acero, rametti e brillantini, tutorial di twigandtoadstool.blogspot.com

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Bottigliette di sale colorato

Bottigliette di sale colorato tutorial. Un’attività che piace moltissimo, adatta anche ai bambini più piccoli. Il risultato finale è davvero molto bello.


Materiale occorrente:

– bottigliette di vetro (quelle dei succhi di frutta, ad esempio)
– sale fino
– gessetti colorati
– piattini di plastica (non di carta), che di solito hanno il fondo ruvido
– un imbuto
– poca plastilina per fare il “tappo”.

 

E’ una bellissima attività che si può proporre anche ai bambini più piccoli.

Durante la colorazione del sale, lo sfregamento dei gessetti produce un suono molto piacevole, ed è il bambino stesso a decidere l’intensità di colore che più gli piace.

Anche travasare il sale nella bottiglietta è molto interessante per i bambini: il loro sale colorato è molto prezioso, e quindi sono molto concentrati ed attenti a non perderne nemmeno un granello.

Poi guardano con grande soddisfazione il sovrapporsi dei vari strati di colore ed il formarsi di accostamenti e disegni…

Come si fa:

– ogni bambino riceve un piattino, mentre sale e cestino dei gessetti viene messo al centro.

– Un lato del tavolo serve per il travaso: lì allineiamo le bottigliette di ogni bambino, poi predisponiamo un vassoietto (o un altro piattino di plastica) e un imbuto.

– In questo modo i bambini imparano ad essere concentrati nello scegliere la propria bottiglietta, e imparano a rispettare il proprio turno di lavoro. Partecipano inoltre, nell’attesa, allo svolgersi del lavoro dei compagni.

– ogni bambino versa un po’ di sale (quanto vuole, nella presentazione basta spiegare che se si vogliono avere molti colori, è meglio colorare poco sale alla volta),  quindi sceglie un gessetto colorato e comincia a strofinarlo sul sale nel piattino

 

– Quando è soddisfatto del colore ottenuto, versa il sale nella sua bottiglietta

– Quando la bottiglietta è piena fino all’orlo, si tappa col pollice e si dà qualche colpetto sul tavolo, senza esagerare per non rovinare il disegno. In questo modo si fa uscire l’aria e si evita che col tempo la bottiglietta risulti più vuota di quello che i bambini ricordano.

– Si aggiunge il sale colorato che serve per raggiungere nuovamente l’orlo della bottiglietta, e quindi si tappa con della plastilina.

Mobile in lana cardata per la culla del neonato

Mobile in lana cardata per la culla del neonato, con tutorial fotografico e istruzioni.

 

 

Materiale occorrente:

Lana cardata colorata a scelta

filo dorato

forbici, aghetto da feltro, ago lungo per bambole

filo trasparente o filo di cotone sottile

fil di ferro e nastro adesivo

una pietruzza o un cristallino forato

__________________________

 

Per prima cosa prepariamo un anello col fil di ferro di circa 13cm di diametro, fermiamolo con del nastro adesivo, quindi rivestiamolo con la lana cardata, avvolgendola strettamente attorno al fil di ferro:



Poi col filo sottile si preparano una serie di asole che serviranno a tenere l’anello appeso in equilibrio, e si inserisce su un filo lungo che parte dal centro la pietra o il cristallino:

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Lavoretti per bambini – Telaio per tessitura circolare

Lavoretti per bambini – Telaio per tessitura circolare: si prepara una pallina di circa 4cm di diametro utilizzando pasta di sale, cera da modellare, creta o qualsiasi altro materiale modellabile che indurisce una volta asciutto.

Tra i lavoretti per bambini della scuola d’infanzia è uno dei classici, di solito utilizzando al centro una “castagna matta”, cioè il frutto dell’ippocastano. Aiuta a coltivare la capacità di attenzione, e lo sviluppo della motricità fine e della coordinazione occhio-mano in previsione della scrittura.

Finchè la pallina è ancora morbida, si inseriscono degli stecchini in  numero variabile, basta che si tratti di un numero pari.

E’ un’attività molto adatta anche ai bambini piccoli della scuola d’infanzia. Naturalmente, se i bambini sono molto piccoli sarà meglio inserire pochi stecchini…

Per gli stecchini vanno benissimo quelli da spiedino o qualsiasi altro bastoncino di recupero di una lunghezza di circa 20 cm.

Il bambino sceglierà fili di lana del colore che via via preferisce, e comincerà a tessere avvolgendo il filo intorno ad ogni bastoncino, uno alla volta, fino a completare lo schema.

Tessere in questo modo è un’attività semplice, meditativa, e dal risultato di grande effetto: si ottiene una bellissima decorazione per la cameretta. Come tutti i lavori a telaio, come già detto, prepara all’apprendimento della scrittura.

Solitamente la realizzazione del quadretto richiede qualche settimana. Una volta impostato il lavoro, i telai vanno riposti in classe su una mensola bassa, in modo tale che siano i bambini stessi a decidere quando dedicarsi all’attività.

Una variante può essere quella di utilizzare la lana cardata invece di quella filata

Noccioli di ciliegia, pula di farro e semi di lino

Noccioli di ciliegia, pula di farro e semi di lino. I noccioli di ciliegia sono da sempre utilizzati per le loro proprietà curative, grazie alla capacità di accumulare il caldo o il freddo e di rilasciarli molto lentamente, poiché ogni nocciolo ha al suo interno una naturale camera d’aria.

Il legno dei noccioli di ciliegia è così un ottimo conduttore termico e mantiene la temperatura a lungo senza però trattenere umidità.

Quindi sia il caldo sia il freddo rilasciati sono assolutamente secchi.

Un’antica tradizione che vive ancora oggi per curarsi in modo semplice ed in armonia con la natura.

Questi cuscini consentono una distribuzione uniforme del calore e del freddo.

Sono prodotti con materiali naturali al 100% e sono biodegradabili.

Sono molto adatti anche ai bambini.

Sono prodotti naturali, che si impongono per la loro geniale semplicità e durano molti anni.

I cuscini di noccioli di ciliegia sono inoltre un ottimo supporto che esercita funzione di massaggio.

La loro semplicità d’uso permette di utilizzarli in vari momenti della giornata: possiamo approfittare del loro calore mentre guardiamo la tv, stiamo al computer, leggiamo un libro o mentre siamo comodamente sdraiati.

 

 

Cuscino con noccioli di ciliegia: uso caldo

Introdurre il cuscino per 10 o 15 minuti nel forno preriscaldato a 100°,se si vuole salvaguardare la stoffa da eventuali bruciature, lo si può avvolgere in un foglio di carta alluminio.

Utilizzando il forno a microonde sono sufficienti  2 o 3 minuti a temperatura media, ponendo il cuscino nel forno così com’è…

Si può anche utilizzare un termosifone.

Se si utilizza una stufa, porre il cuscino in una pirofila coperta per il tempo desiderato.

In ogni caso controllare la temperatura prima di usare con i bambini.

Ha un effetto rilassante in caso di tensioni, dolori cervicali, mal di schiena, crampi addominali, nervosismo e stress, disturbi del sonno, dolori mestruali, cefalee da tensione, colpo della strega, sciatalgie, dolori dovuti a stress, traumi, stanchezza, cattiva postura, o più semplicemente in sostituzione della borsa di acqua calda.

Ottimo nel trattamento dei dolori cervicali causati da raffreddamenti da aria condizionata.

Si usa in sostituzione della borsa per l’acqua calda, per riscaldare mani e piedi.

Utile per il riscaldamento dei muscoli prima dei massaggi. Ottimo per riscaldare la carrozzina o il lettino dei bambini.

Aromaterapia: le qualità dei noccioli di ciliegia caldi si associano stupendamente alle virtù dell’aromaterapia.
Porre l’olio essenziale scelto sul cuscino già riscaldato.

Cuscino con noccioli di ciliegia: uso freddo.
Introdurre il cuscino per almeno 2 ore nel congelatore, avendo cura di proteggerlo all’interno di un sacchetto di nylon per evitare che il tessuto si bagni.

È utile in caso di emicrania, vene varicose, punture di insetti, infiammazioni, stiramenti, distorsioni, slogature, contusioni, gonfiore, mal di denti.

Ottimo in caso di febbre in sostituzione della borsa del ghiaccio. Utile contro i colpi di calore e molto piacevole per regalarsi un po’ di refrigerio durante i caldi giorni d’estate.

Conservazione e lavaggio dei cuscini.

I cuscini ai noccioli di ciliegie sono prodotti puramente naturali.

Conservateli perciò in un luogo fresco e asciutto. Pulite i cuscini di tanto in tanto riscaldandoli per 3 minuti nel forno a microonde oppure per 15 minuti nel forno preriscaldato a 100° C.

Possono essere lavati anche immergendo il cuscino per un’ora in acqua fredda, quindi procedendo col lavaggio a mano o in lavatrice a 40° con sapone neutro.

Bisogna che poi vengano asciugati molto bene.

 

 

Esempi di applicazione della termoterapia con noccioli di ciliegia

Dolori della colonna vertebrale
Luogo di applicazione: zona sacrale
Indicazioni terapeutiche: tensioni muscolari e dolori nella zona sacrale
Obiettivo della terapia: rilassamento della muscolatura e alleviamento dei dolori
Metodo di trattamento: applicare il cuscino ai noccioli di ciliegie caldo, da 1 a 3 volte al giorno, per 10 minuti in posizione comoda e rilassata supina o addominale.

Tensioni della zona cervicale
Luogo di applicazione: zona cervicale e muscoli adiacenti
Indicazioni terapeutiche: tensioni muscolari in caso di sovraccarico e postura errata
Obiettivo della terapia: rilassare e allentare la muscolatura
Metodo di trattamento: applicare il cuscino ai noccioli di ciliegie caldo, da 1 a 3 volte al giorno per 10 minuti in posizione comoda e rilassata.

Distorsioni e contusioni
Luogo di applicazione: parte del corpo lesa.
Indicazioni terapeutiche: lesioni tipo distorsioni, contusioni e strappi muscolari, nella fase acuta (da 0 a 3 giorni)
Obiettivo della terapia: diminuzione del dolore, evitare il gonfiore delle parti molli
Metodo di trattamento: applicare il cuscino ai noccioli di ciliegie freddo per 10 minuti. Ripetere l’applicazione in caso di forte gonfiore.
Si consiglia di tenere contemporaneamente la parte interessata in posizione elevata e immobilizzata.

Crampi addominali
Luogo dell’applicazione: regione addominale
Indicazioni terapeutiche: crampi addominali in assenza di febbre e vomito
Metodo di trattamento:  applicare il cuscino ai noccioli di ciliegie caldo, da 1 a 3 volte al giorno, per 10 minuti sulla pancia in posizione comoda, semiseduta e rilassata con le gambe piegate verso l’addome.
Per il trattamento di neonati o bambini piccoli è consigliato un periodo d’applicazione massimo di 5 minuti.
È possibile ripetere più volte l’applicazione.

Per procurarsi i noccioli di ciliegia, la via più semplice è l’acquisto online da cherrystones.it

acquistare il cotone biologico e altri tessuti biologici alternativi http://www.insolititessuti.com/

Tutorial per realizzare un cuscino con noccioli di ciliegia qui: https://www.lapappadolce.net/

Per la quantità di noccioli in relazione alle dimensioni, considerate che se imbottite troppo, il cuscino risulterà troppo rigido e perderà la sua caratteristica di adattabilità al corpo e la sua funzione di massaggio; indicativamente:

un sacchetto di noccioli di ciliegia 25x25cm pesa circa 700g;

un sacchetto di noccioli di ciliegia  33x28cm,  1kg;

una fascia imbottita con noccioli di ciliegia,   20x65cm, pesa 800g;

se preferite confezionarla in maglina, senza cuciture per distribuire in modo fisso i noccioli, un tubo  lungo 150cm pesa 900g: l’elasticità del tessuto consente di legarsela a tutte le parti del corpo che necessitano di applicazioni calde o fredde.

Piccoli sacchettini imbottiti con noccioli di ciliegia (15x15cm), sono particolarmente comodi per essere usati in sostituzione del ghiaccio nei piccoli incidenti domestici e per abbassare la febbre: basta tenerne qualcuno sempre pronto nella ghiacciaia, all’interno di un sacchetto di plastica. Consigliatissimo se avete bambini in casa…

Pula di farro – pula di farro e fiori di lavanda


 

Il cuscino in pula di farro è consigliato a tutti, in particolare è indicato per emicranie e mal di testa, mal di schiena, disturbi del sonno, della gravidanza, dolori mestruali, reumatismi, terapia del dolore della cervicale, contrazioni muscolari in genere, problemi di irrorazione sanguigna, disturbi della colonna vertebrale ed infiammazioni.

Il cuscino non è soggetto alla formazione di acari per via della composizione stessa della pula, consentedone l’utilizzo anche a chi soffre di allergie.

La pula di farro per imbottire viene utilizzata intera: nel processo di estrazione del chicco non viene battuta e rotta.
Questo permette di avere un cuscino morbido e molto resistente nel tempo.

La pula intera produce un effetto cuscinetto ed è come avere tante molle massaggianti. Infatti, dopo la lavorazione, la pula rimane integra e vuota al suo interno formando una miriade di piccolissimi cuscini d’aria con elevate caratteristiche di elasticità, che assecondano ogni movimento, consentendo alla muscolatura di distendersi ed al sangue di irrorare meglio i tessuti.

Per l’elevata porosità dell’imbottitura il cuscino in pula di farro non causa sudorazione, lasciando inalterata la temperatura corporea. Quando l’imbottitura è arricchita coi fiori di lavanda, favorisce ancora di più il rilassamento.

Come  i noccioli di ciliegia, anche i cuscini di pula di farro possono essere riscaldati o refrigerati.
Grazie alla natura di cui è composta, la pula di farro è in grado di assorbire e trattenere il calore e di rilasciarlo lentamente.

Possono essere posti nel forno a microonde a media temperatura (1-2 minuti), oppure sul calorifero o  vicino ad una fonte di calore.

I cuscini devono essere periodicamente sprimacciati per riattivare le fibre della pula e gli aromi.

Non vanno lavati, ma devono essere esposti al sole o messi periodicamente qualche minuto nel forno a microonde.

Questi cuscini sono molto utili anche a casa, ad esempio  per migliorare la seduta dei divani o appoggiati al guanciale per leggere comodamente a letto.
Sono particolarmente indicati come sostegno posturale, anche perchè con la pressione si adattano alla forma del corpo e consentono di trovare facilmente la posizione ideale.

Per questo sono particolarmente apprezzati da chi pratica lo yoga, sia in forma di neckroll per il rilassamento e il massaggio, sia in forma di cuscino mezzaluna per sostenere il coccice ed abbassare il livello delle caviglie, che possono essere portate vicino al corpo mantenendo la colonna vertebrale in posizione eretta.

Per  acquistare:

– la pula di farro e i fiori di lavanda www.cherrystones.it

– il cotone biologico e altri tessuti biologici alternativi
http://www.insolititessuti.com/ ;

Semi di lino, semi di lino e fiori di lavanda

I semi di lino, confezionati in piccoli sacchetti rettangolari, possono essere usati come maschere per gli occhi: col loro peso calmante riposano gli occhi, soprattutto se usati freddi e abbinati ai fiori di lavanda.

Il lino è conosciuto da tempi antichissimi e da sempre viene impiegato anche per scopi curativi, per l’applicazione sia interna sia esterna: i semi di lino erano utilizzati già dagli antichi medici che seguivano la dottrina di Ippocrate.

 

L’applicazione dei cuscini con semi di lino caldi risulta particolarmente utile in caso di bronchiti, raucedini ed eccesso di catarro.

I semi di lino però non vanno mai riscaldati eccessivamente, perchè rischiano di perdere il loro preziosissimo olio.Nel caso di piccole coliche nei neonati, possono essere applicati tiepidi sul pancino per dare sollievo.

Le applicazioni calde con semi di lino sono da sempre usate anche per risolvere più velocemente ascessi, foruncoli ed infiammazioni cutanee.

Come i noccioli di ciliegia possono essere utilizzati in sostituzione della borsa dell’acqua calda o del ghiaccio.

Per acquistare i semi di lino biologici www.tibiona.it .

Per acquistare il cotone biologico e altri tessuti biologici alternativi
http://www.insolititessuti.com/ .

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Altre idee per confezionare cuscini con noccioli di cilegia, pula di farro e semi di lino:

 

 

 

 

 

 

La lana cardata

La lana cardata. La lana è una fibra tessile naturale. Gli animali da cui si ricava sono:
– la pecora merinos: razza definita in Spagna intorno al XII secolo a partire da un lavoro secolare di selezione. Attualmente allevata in modo estensivo in Australia, Sud America e Sudafrica, produce una lana molto fine e pregiata;
– la pecora di razze indigene: hanno pelo più grossolano, usato tradizionalmente per la confezione di materassi e tappeti; la capra d’Angora, allevata in Turchia, Sudafrica, Stati Uniti dalla quale si ottiene la lana mohair;
–  la capra del Cashmere, originaria del Kashmir (Tibet) diffusa anche in India, Cina, Iran, Afghanistan dalla quale si ricava una lana molto pregiata; l’alpaca, un tipo di lama che vive sulle Ande;
– la vicuña o vigogna, altro tipo di lama delle Ande peruviane;
– il cammello, sia quello asiatico sia i dromedari africani;
–  il coniglio d’angora, che produce l’angora.
Esiste inoltre anche la lana refino, di origine britannica, dotata di notevole elasticità, calore e traspirabilità.

La fibra di lana è costituita da una sostanza proteica, la cheratina, ed ha una lunghezza tra i 2 e i 40 cm.
Nell’analisi microscopica si può notare che longitudinalmente si presenta con delle caratteristiche scaglie che ne ricoprono la superficie esterna, mentre la sua sezione è di tipo circolare, e presenta numerose ondulazioni elastiche, origine della caratteristica arricciatura.

Scarsa invece la resistenza alle sollecitazioni meccaniche, caratteristica che viene sfruttata per produrre il feltro.
Infatti, manipolando la lana in presenza di acqua  acida o basica, (la lana presenta un carattere anfotero, cioè si comporta come una base in presenza di acidi, e come un acido in presenza di basi), le scaglie prima si aprono e poi  si saldano fra di loro richiudendosi e producendo un tessuto non tessuto  meno morbido della lana, ma altamente resistente ed impermeabile, e che può essere facilmente modellato.

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La lana cardata
La materia prima si ottiene attraverso le operazioni di tosatura, ovvero di taglio del pelo, che per le pecore avviene in primavera.
La lana che se ne ottiene viene definita lana vergine. La finezza (o diametro delle fibre) è l’elemento di maggiore rilievo per valutare la qualità di una lana e, come la lunghezza, dipende dalla zona di prelievo del vello (fianchi, ventre, spalle ecc..).
La lana di prima qualità è quella che ricopre il dorso dell’animale, perchè è più morbida e composta da fibre più sottili, resistenti ed elastiche.
L’industria inoltre riutilizza la lana ricavata dagli scarti di produzione; si parla in questo caso di lana rigenerata.
Prima di essere utilizzata la lana appena tosata deve essere lavata, anche per eliminare parzialmente la sostanza untuosa che la riveste, la lanolina.
Si procede quindi all’eventuale tintura, che è il momento più impegnativo e lungo di tutta la lavorazione, ma anche uno dei più creativi, soprattutto se si utilizzano tinture naturali.

Dopo il lavaggio e la tintura, la lana deve essere cardata, cioè pettinata: anticamente la cardatura avveniva  utilizzando proprio i cardi. Lo scopo di questa operazione è quello di pulire la lana dalle impurità rimaste, sciogliere i nodi, districare ed allineare le fibre.

Perchè i laboratori di lana cardata coi bambini

La lana cardata colorata, in tedesco marchenwolle, (lana delle fiabe) ed in inglese magic woll, è un materiale di una straordinaria espressività, che porta davvero ad immergersi in un mondo magico e fiabesco.

La lana cardata colorata o naturale che utilizziamo è di due tipi principali: in vello o in matassa.

La lana cardata conta numerosissime varietà, ma essenzialmente le “grandi famiglie” sono due: la lana in vello e la lana in matassa.

Questa è la lana in matassa, che si presenta con fibre lisce e lunghe, ed è adatta in particolare al modellaggio di angeli, personaggi, per tutti i lavori da realizzare con la tecnica ad avvolgimento, ed è molto bella anche per realizzare quadri, ma si presta poco all’infeltrimento.

Questa è la lana cardata in vello, presenta fibre corte e ricce, ed è particolarmente adatta all’infeltrimento, pur essendo bellissima anche utilizzata per il modellaggio “a secco”.

La  sua manipolazione è un’esperienza sensoriale che coinvolge il tatto e la vista, ma non solo.

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E’ leggera, soffice, colorata, senza confini, i suoi colori vanno sempre ma proprio sempre d’accordo tra loro e col mondo che sta attorno, permette di esplorare il colore libero dalla forma, dagli intellettualismi, è facile e coinvolge l’anima.

E’ impossibile che possano nascere cose brutte, e soprattutto per i bambini questo ha un altissimo valore pedagogico, ed arricchisce sia quei bambini abituati a guardare “quelli bravi” da lontano, sia “quelli bravi” che possono finalmente anche loro liberarsi della loro etichetta.

Le immagini di seguito si riferiscono ad  attività svolte coi bambini, anche se l’obiettivo del lavoro insieme non è tanto il “prodotto finito”, quanto la qualità del processo e il coinvolgimento del bambino nell’esperienza….Ci si trova, poi si partecipa al racconto di una fiaba, e quindi si passa alla sperimentazione…

Durante questo genere di laboratorio con la lana cardata i bambini possono ad esempio realizzari dei quadri ispirati dal racconto di una fiaba. La settimana successiva riceveranno il loro libro con la copertina in lana cardata fatta da loro e la storia intervallata da pagine bianche per disegnare.

Durante il laboratorio, tutto il materiale è disposto al centro del tavolo, e i bambini collaborano tra loro alla ricerca del “colore giusto” che serve a un compagno…

Preparato l’ambiente, l’intervento degli adulti durante il processo creativo dei bambini è praticamente nullo.

Fare il feltro coi bambini è un’esperienza molto intensa. Qui potete ammirare alcuni dei capolavori dei nostri piccoli grandi artisti, realizzati durante i laboratori…Ecco alcuni esempi di  “lavori finiti”:

 

Pezze di feltro realizzate durante un laboratorio che ha coinvolto bambini di età compresa tra i quattro e i sei anni con la tecnica dell’infeltrimento con acqua e sapone. Il processo è lungo e anche abbastanza faticoso (soprattutto nella fase della follatura), però la soddisfazione finale  è più che proporzionata al lavoro fatto…

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Al termine di un laboratorio, dove i bambini avevano realizzato delle pezze di feltro, le ho cucite su delle borsette in stoffa, che ora loro usano per la merenda di scuola, per i giochi da portare in auto durante i viaggi lunghi, ecc…

Altri esempi:

E’ molto importante che quello che i bambini realizzano abbia un valore e una possibilità d’uso. Quello che fanno i bambini non è mai un passatempo, ma è sempre un’attività sensata, e noi li vogliamo rispettare.

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Oggetti in lana cardata per i bambini

Ghirlande in lana cardata
molto poetiche,  con soggetti ispirati alle immagini delle fiabe, al ciclo degli stagioni, agli esseri magici (gnomi, fatine, maghi e streghette, Madre Terra, …)  alle feste dell’anno (Natale, San Martino, Mago Gelo, Pasqua,…), ai lieti eventi (nascite).

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Si possono anche realizzare inserendo un carillon e prendendo spunto per il soggetto delle fiabe e dei racconti della buonanotte.  Il carillon è nascosto all’interno dell’oggetto e tirando la cordicella si può sentire un suono molto addolcito dalla presenza della lana, che accompagna il bambino tra il bacio della buonanotte e la nanna.

Animali vari:

Mobiles

realizzati in lana cardata colorata, spesso combinata con rami di nocciolo contorto o altri materiali naturali. I soggetti traggono spunto unicamente dalla fantasia o dalle indicazioni dei bambini. I mobiles sono composizioni con figure che si muovono spontaneamente, e in modo lento e imprevedibile, essendo appese su fili trasparenti; i vari elementi che lo compongono riescono così a mostrarsi sempre uguali eppure sempre sottilmente diversi. Si tratta  di immagini molto adatte al modo che i bambini hanno di percepire il mondo: per questi li trovano molto interessanti e se ne lasciano naturalmente affascinare.

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Gnomi

Questi in particolare sono pensati come decorazioni per la casa, e non come giochi: cosa che li rende un po’ intoccabili e ancora più magici. Hanno varie dimensioni, da quelli più grandi (gli Gnomi della Casa) che di notte nascondono quello che nelle case non si trova più (chissà, forse le forbici della cucina…), a quelli più piccoli, che magari regalano pietre preziose nelle notti di luna piena, se il bambino si ricorda di lasciar loro qualche briciola di pane.

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Bamboline da viaggio, da portare a tracolla:

Quadri per la cameretta:

Il presepe…

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