Esperimenti scientifici per bambini – esplosione di colori nel latte

Esplosione di colori nel latte

Scopo

Osservare cosa avviene quando le molecole di sapone entrano in contatto con molecole di grasso.

Età

Dai 4 anni.

Materiali

Latte intero (non scremato)
un piatto
coloranti alimentari
Detersivo liquido per i piatti
stuzzicadenti o cotton fioc.

Note di sicurezza

Dopo l’esperimento gettare il latte saponato per evitare che venga accidentalmente ingerito.

Esplosione di colori nel latte
Presentazione

. Questo esperimento può essere presentato a un piccolo gruppo di bambini o all’intera classe

. mettiamo tutto il materiale necessario sul tavolo

. spieghiamo ai bambini che con questo esperimento osserveremo cosa avviene quando le molecole di sapone entrano in contatto con molecole di grasso

. versiamo il latte nel piatto fino a coprirne completamente il fondo, e lasciamo riposare per qualche minuto

. aggiungiamo gocce di colorante alimentare sulla superficie del latte

. immergiamo il tampone scelto in un po’ di sapone per i piatti e immergiamo la punta nella ciotola

. chiediamo ai bambini di registrare le loro osservazioni e conclusioni.

Osservazioni e conclusioni

Il latte è composto per lo più di acqua, ma contiene anche vitamine, minerali, proteine e piccole goccioline di grasso sospese.
Il segreto di questo esperimento è la chimica: il detersivo indebolisce i legami chimici che tengono le proteine e i grassi in sospensione nel latte.
Il sapone per i piatti ha un’estremità polare idrofila (che ama l’acqua) e l’altra idrofoba (che teme l’acqua).
L’estremità idrofila si dissolve nell’acqua, mentre la parte idrofoba si lega al grasso nel latte.
Le molecole di grasso si piegano, rotolano, si torcono e cambiano forma spostandosi in direzioni diverse non appena le molecole di sapone cominciano ad essere attratte da loro: il sapone le rincorre, e loro scappano.
Questi movimenti mettono in moto anche le molecole di colorante alimentare, che così possono mostrarci tutte le reazioni chimiche in atto.
Appena il sapone arriva a mescolarsi uniformemente col latte, le reazioni rallentano e alla fine si fermano.

(un’elaborazione artistica dell’esperimento qui: stampe al latte)

Proviamo a ripetere l’esperimento posando il bastoncino di cotone in punti differenti della superficie del latte, poi proviamo a ripetere l’esperimento utilizzando latte scremato al posto del latte intero, o anche acqua. Otteniamo gli stessi risultati? Perchè no?

[wpmoneyclick id=”98426″ /]

Esperimenti scientifici per bambini – acqua fluorescente

Esperimenti scientifici per bambini – acqua fluorescente – Basta usare un pennarello evidenziatore (giallo, verde e rosa sono i colori che i più piccoli preferiscono) per creare un liquido fluorescente invisibile, che appare soltanto sotto una luce UV, o naturalmente, sotto la luce della lampada a luce nera.

Basta rimuovere la cartuccia interna dell’evidenziatore, sminuzzarlo in un bicchiere d’acqua ed attendere qualche ora.

 

http://www.sciencecompany.com/ 
 

Le torce UV più economiche sono quelle usate per la pesca o per trovare le tracce d’urina degli animali domestici in casa. Naturalmente non si tratta di un’attività adatta ai bambini più piccoli, e i bambini dovrebbero essere istruiti su come usare le torce in sicurezza.

____________________________________ 

Il liquido ottenuto può essere usato per scrivere messaggi segreti che appariranno solo alla luce uv. Per saperne di più vai qui:  la luce nera.

 


Esperimenti scientifici per bambini – Coltivare stalattiti e stalagmiti

Esperimenti scientifici per bambini – Coltivare stalattiti e stalagmiti : questo esperimento dimostra come stalattiti e stalagmiti si formino all’interno delle grotte, in presenza di soluzioni sature di acqua e altri elementi (carbonato di calcio e alcuni minerali), imitando il processo naturale attraverso l’evaporazione della soluzione satura da un filo di lana o cotone.

L’acqua contenente un sale disciolto si muove attraverso una superficie porosa, e con l’evaporazione dell’acqua si assiste al deposito dei cristalli, che può avvenire dal basso verso l’alto o dall’alto verso il basso.

photo credit: http://www.our-everyday-art.com/ 

 

Esperimenti scientifici per bambini
Coltivare stalattiti e stalagmiti
Quello che vi serve

due vasetti di vetro, una soluzione satura di acqua e sale (solfato di magnesio o sale di Epson oppure carbonato di sodio o soda),
una striscia di cotone o di lana,
due perle da legare alle estremità del filo per fare da peso,
un vassoio o un foglio di cartoncino.

Questa è una tabella di altri minerali utilizzabili per coltivare cristalli:

 

http://www.sciencecompany.com/

 

_______________________________

Esperimenti scientifici per bambini
 Coltivare stalattiti e stalagmiti
 Cosa fare

Riempire ogni vasetto per circa 3/4 di acqua calda.

Collocare i due vasetti sul vassoio o sul cartoncino, ed aggiungere i sali scelti, mescolando finchè non siano ben sciolti nell’acqua in entrambi i vasetti.

Legare alle estremità del filo le due perle e immergere i due capi nei vasetti, distanziandoli tra loro in modo che il filo non tocchi il pavimento ma non sia troppo teso.

fonte: http://www.sciencecompany.com/sci-exper/crystal_exp4.htm


La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori fai da te stampabile in formato pdf, con istruzioni per la presentazione e l’uso coi bambini.

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori è un materiale che si presenta a bambini di 3 anni e 1/2 – 4 anni come materiale sensoriale, ma che poi si utilizza tantissimo nella scuola primaria, per le molteplici possibilità di utilizzo nell’ambito delle quattro operazioni e dello studio delle tabelline.

Realizzarlo in proprio è molto semplice. Si tratta di ritagliare le forme che lo compongono secondo questo schema.

Il primo quadratino a sinistra misura 1 x 1 cm, e tutte le forme seguenti aumentano di 1 cm in lunghezza o in altezza.

Se volete  ho preparato il materiale stampabile a grandezza naturale:
– il materiale in forma di tavola, a colori (i fogli sono A 4, quindi lo schema va ritagliato lasciando un margine da un lato e incollati tra loro):

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori
TAVOLA A COLORI

_________________________

– lo stesso materiale, con tessere singole da ritagliare, a colori:

___________________________

– e in bianco e nero, da stampare su fogli colorati:

Trovi tutti i file qui:

__________________________________

____________________________

Se volete preparare anche le tabelle grandi, fatele naturalmente utilizzando i colori corrispondenti alle tessere, nelle seguenti misure: 1 x 1  3 x 3  6 x 6  10 x 10  15 x 15  21 x 21  28 x 28  36 x 36  45 x 45  55 x 55 :

__________________________

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori
Esempi di presentazione 

Invitiamo il bambino ad unirsi a noi nell’esercizio, il bambino srotola il tappeto e vi si porta il materiale. Si sediamo a destra del bambino per iniziare.

Iniziando dal quadrato più piccolo, componiamo il grande quadrato del decanomio procedendo per un colore alla volta.

Quando il bambino si sente pronto può procedere da solo.

Terminata la composizione del quadrato, riporre tutti i pezzi procedendo in ordine inverso.

______________________

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori

Varianti

1. si può procedere alla composizione del grande quadrato posizionando prima in diagonale i dieci quadrati, e poi completando con i rettangoli.

2 una volta composto il quadrato, si può rimuovere ordinatamente una serie intera, e chiedere al bambino di formare un quadrato con le tessere rimanenti

3. una volta composto il quadrato, chiedere al bambino di formare quanti più quadrati più piccoli riesce a fare utilizzando le tessere del quadrato grande.

4. una volta composto il quadrato, togliere tutti i quadrati (diagonale) e con i soli rettangoli chiedere al bambino di comporre quanti più quadrati riesce.

___________________

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori

Applicazioni in ambito matematico

Le forme che compongono il quadrato del decanomio si ricollegano al valore numerico e in questo modo è possibile manipolare il materiale per esercitare l’addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione, e naturalmente le tabelline.

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori

Alcuni spunti

– è molto bello riprendere la torre rosa e la scala marrone, per far rielaborare al bambino un’esperienza che ha vissuto da più piccolo inserendo elementi di maggior complessità:

Il valore numerico può essere visualizzato con l’ausilio delle barrette di perle colorate. Si possono utilizzare le schede dei numeri:

______________________________

La tavola del decanomio (o tavola di Pitagora) Montessori

e con questi visualizzare varie operazioni di somma, sottrazione, moltiplicazione e divisione:

Si possono visualizzare le tabelline:

Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori

Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori scaricabile gratuitamente in formato pdf, con cartellini ed istruzioni per la presentazione e l’uso coi bambini.

Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori è tradizionalmente utilizzato come materiale dell’area del linguaggio, per l’apprendimento della funzione dell’aggettivo in grammatica.

A questo scopo si presenta ai bambini a partire dai cinque anni. Naturalmente più avanti diventa un materiale molto utile anche per lo studio della geometria.

I set in commercio sono formati da un numero di triangoli che può essere 54, 63 o 72.

Il principio è che la serie deve comprendere triangoli rettangoli acutangoli ottusangoli, equilateri scaleni isosceli, di almeno tre colori diversi e tre dimensioni diverse per tipo.

nomenclature :

Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori  nomenclature triangoli

____________________

Come spiegato poi, il gioco può prevedere  di rispondere ai cartellini questionario:

 Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori – carte domanda

__________________________

I due file:
– carte-domanda
– nomenclature
sono disponibili qui: MATERIALE STAMPABILE PER IL GIOCO DEI TRIANGOLI

___________________

Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori – Presentazione del materiale

Variante 1 – due giocatori: l’insegnante e un bambino

L’insegnante mostra al bambino il materiale, poi insieme dispongono tutti i triangoli sul tavolo. L’insegnante dice al bambino che giocheranno a indovinare a che cosa sta pensando, seguendo gli indizi.

Prende un foglietto e scrive “TRIANGOLO”, pone il foglietto a una certa distanza dai triangoli e chiede al bambino di trovare la cosa scritta e metterla sul foglietto. Il bambino metterà sul foglietto un triangolo qualunque.

L’insegnante dirà che no, non è proprio quello a cui stava pensando, perchè quello che  vuole lei, ad esempio, è grande (scriverà “GRANDE” su un altro foglietto, lo metterà accanto alla parola TRIANGOLO per leggere ora TRIANGOLO GRANDE), dicendo al bambino: “Mi puoi trovare un triangolo uguale a quello che hai scelto prima, ma che sia anche grande?”.

Il bambino sostituirà quindi il triangolo con un altro uguale al primo, ma grande.  Per fare il confronto si possono usare i triangoli di controllo delle dimensioni.

Fatto questo si tolgono dal tavolo tutti i triangoli che non sono grandi e si rimettono sul vassoio ( o nella scatola); l’insegnante dirà: “Sì, è proprio un triangolo grande, ma io  lo avevo pensato blu e non giallo” (ad esempio), e scriverà su un foglietto la parola BLU da aggiungere ai precedenti per formare TRIANGOLO GRANDE BLU.

Il gioco proseguirà come descritto: si toglieranno tutti i triangoli che non sono blu e si aggiungerà ad esempio ACUTANGOLO: “TRIANGOLO GRANDE BLU ACUTANGOLO.

Poi si toglieranno tutti i triangoli non acutangoli, si aggiungerà ad esempio la parola SCALENO ed a questo punto sul tavolo resterà solo il triangolo descritto, nell’esempio un TRIANGOLO GRANDE BLU ACUTANGOLO SCALENO.

_________________

Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori

Variante 2 – Un giocatore – cartellini singoli degli aggettivi

Il bambino posiziona il cartellino TRIANGOLO e via via aggiunge lui stesso gli aggettivi (scelti da lui o pescati a caso da una busta Materiali.

Il gioco dei triangoli (indovina l’aggettivo) Montessori

Variante 3 – un gruppo di bambini

Si distribuiscono i cartellini contenuti nella busta delle domande, in modo che non ne avanzino, e si dispongono al centro del tavolo tutti i triangoli.

I bambini cercano ognuno i propri triangoli e il gioco termina quando al centro del tavolo non resta nemmeno un triangolo.

_____________________________

Utilizzando lo stesso principio, è possibile inventare giochi simili con altri oggetti, ad esempio coi bottoni:

Poesie e filastrocche: I punti cardinali

Poesie e filastrocche: I punti cardinali. Una raccolta, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.
I punti cardinali
“Dalla mia parte bello e raggiante
si leva il sole” dice il Levante;
“e poi tramonta placidamente
dalla mia parte” dice il Ponente;
“raggi focosi io spargo intorno!”
dice superbo il Mezzogiorno;
“ed io alle membra già stanche e rotte,
dono riposo. Son Mezzanotte!”

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

 

Triangoli blu Montessori

Triangoli blu Montessori con tutorial per realizzarli in proprio, modelli gratuiti, istruzioni per la presentazione e l’uso con i bambini. Il set dei triangoli blu è  composto da 12 triangoli rettangoli scaleni, che misurano 14 cm di base e 8 cm di altezza. Con questo materiale si realizzano varie figure geometriche.

[wpmoneyclick id=89881 /]

Come già detto per i triangoli costruttori, si tratta di un materiale per lo sviluppo sensoriale proposto nelle scuole d’infanzia, ma che risulta utilissimo anche coi bambini più grandi a sostegno dello studio della geometria e per aiutare i bambini con problemi di dislessia.

In questo sito trovate gli schemi per la costruzione delle varie forme. C’è anche il cartamodello per la realizzazione dei triangoli, ma non è molto utile…

Io li ho realizzati così:

Dopo aver costruito i dodici triangoli, ho preparato anche dei cartellini per le nomenclature  e delle schede che illustrano le forme realizzabili coi triangoli blu:

________________________
Video:

________________________

Su Pinterest:

________________________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Sensorial primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Sensorial di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Sensorial di Montessorialbum.com
– Sensorial album di wikisori.org
Basic Montessori learning activities for under fives di David Gettman
– The casa 2,5-6 years – sensorial di montessoricommons
– Sensorial development di montessoriworld.org
Module 3: Exercises of sensory development di Montitute.com
– Sensorial teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Sensorial teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
– Early childhood curruculum – Montessori sensorial manual di montessoritraining.net
Sensorial Manual Infant and Toddler e Sensorial Manual Early Childhood
di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per gli esercizi sensoriali:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Tutorial DIY Montessori: costruire il cofanetto delle figure geometriche

Tutorial DIY Montessori: costruire il cofanetto delle figure geometriche, con cartamodelli gratuiti e istruzioni dettagliatissime per realizzare il materiale in proprio con pochissima spesa.

Se preferite acquistarlo, questo è il set più economico che ho trovato in rete:

[wpmoneyclick id=89882 /]

E questa è una app per iOS:

[wpmoneyclick id=94443 /]

Se non avete molto tempo da dedicare alla costruzione dei materiali ma avete sufficienti risorse economiche, i modelli possono essere certamente passati a un falegname 🙂 …e se sono anche le risorse a mancarvi potete pensare di stampare, ritagliare e plastificare direttamente il  tutto.

Considerate però che nel secondo caso otterrete un materiale difficile da maneggiare per il bambino, e dovreste rinunciare al pernetto centrale che non  ha una funzione decorativa, ma serve a stimolare la corretta presa indice e medio contro pollice, in preparazione all’impugnatura della matita.

Il cofanetto delle figure geometriche piane è costituito da sei cassetti-vassoio così predisposti:

Per costruirli in proprio nel web si trovano i modelli stampabili gratuitamente a grandezza naturale in questo sito (cliccate su Geometric Cabinet Insets).

Anche le cards sono molto utili per gli esercizi sensoriali con le forme geometriche, anche se non servono alla costruzione dei vassoi.

Si tratta di carte assortite in forme piene, con contorni larghi e con contorni sottili e fanno riferimanto per forma e dimensione ai contenuti dei vassoi (cliccate su cards thin line, thick, solid).

I metodi di costruzione più semplici sono invece questi:

Col polistirolo da controsoffitto

Stampate i modelli e ritagliateli con la massima precisione.

Io li ho comunque plastificati perchè così dopo la costruzione potrò conservare i modelli per utilizzarli nelle lezioni di geometria coi bambini più grandi.

Riportate i modelli sul polistirolo e procedete al taglio prima della forma, poi del quadrato di contorno:

Inserendo un chiodo il vostro bambino avrà un ottimo materiale per la presa:

Quindi procedete a colorare scegliendo due colori vivaci e contrastanti. Lo svantaggio di questo metodo è che otterrete un materiale molto ingombrante anche in altezza, per via dei chiodi…

Con cartone spesso

Per il pernetto da presa ho fatto così:

Preparate forme e cornici, sono passata ai vassoi:

Per sapere come usare il cofanetto delle figure geometriche, e visionare il materiale montessoriano originale vai qui.

________________________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Sensorial primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Sensorial di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Sensorial di Montessorialbum.com
– Sensorial album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – sensorial di montessoricommons
– Sensorial development di montessoriworld.org
Module 3: Exercises of sensory development di Montitute.com
– Sensorial teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Sensorial teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
– Early childhood curruculum – Montessori sensorial manual di montessoritraining.net
Sensorial Manual Infant and Toddler e Sensorial Manual Early Childhood
di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per gli esercizi sensoriali:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Attività di vita pratica Montessori – cucinare

[wpmoneyclick id=113232 /]

Attività di vita pratica Montessori – cucinare. Per i bambini più piccoli, i cibi che richiedono pochi ingredienti e piccoli passaggi per ottenere il pieno successo della ricetta, rappresentano sempre la proposta migliore.

Naturalmente parliamo di progetti che il bambino, una volta preparato l’ambiente, realizza in modo indipendente, e non del semplice aiutare la mamma in cucina.

Si può cominciare sicuramente con la preparazione delle merende, predispondendo uno scaffale basso in cucina, oppure preparando sequenze illustrate per realizzare spuntini freddi:

http://howwemontessori.typepad.com/how-we-montessori/2011/07/food-preparation-area.html
 

http://www.montessoriservices.com/store/index.php?main_page=index&cPath=4423_113_127_4876
 

E’ sempre possibile inserire nell’attività una serie di proposte collegate: ad esempio si può chiedere al bambino di suddividere gli ingredienti necessari per fare i biscotti in secchi e umidi, prima di procedere con la realizzazione della ricetta.

http://www.hellowood.com/cookbook.htm
 

Se il bambino sa leggere, lavorare con ricette scritte o posizionare cartellini sulle ciotole degli ingredienti è un bellissimo modo per praticare la lettura.

http://sfoama.blogspot.com/2010/01/look-back-at-fallwinter-09.html
 

Un’idea davvero bellissima è questa dell’ “Inventaricetta” di I can teach my child: andando sul blog trovate le schede pdf (in Inglese) e tutte le istruzioni.

Il bambino sceglie gli ingredienti (tutti gli ingredienti base, massimo due ingredienti liquidi, il resto è libero ma è meglio ricordare al bambino che poi la torta la deve anche mangiare…).

C’è il problema delle misure, che deve essere risolto in questa proposta dall’insegnante, quindi si miscelano tra loro in una ciotola tutti gli ingredienti secchi e in un’altra tutti quelli liquidi, poi si uniscono e si procede.

http://www.icanteachmychild.com/2011/07/invent-your-own-cake.html

Anche lavorare con la frutta è un’attività molto praticata nelle scuole Montessori. Fare spiedini o macedonie naturalmente sono al primo posto.

Schiacciare la frutta secca:

http://montessori-work.blogspot.com/2008/11/food-preparation.html

sbucciare:

 

lavare accuratamente, asciugare, affettare ecc…

Infine il sito di una scuola di cucina per bambini:

 http://weecookery.blogspot.com/

Qualche video sulla preparazione del cibo in chiave montessoriana:

________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Practical life album di Infomontessori.com
– Practical life album di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Practical life album di Montessorialbum.com
– Introduction to the exercises of practical life di montessoricommons
– Come liberare il potenziale del vostro bambino di Daniela Valente
– Teaching Montessori in the home di Elizabeth G. Hainstock
– The joyfull child di Susan Mayclin Stephenson (part two, age 1-3)
MANUAL 2: MONTESSORI EXERCISES OF PRACTICAL LIFE di Montitute.com
PRACTICAL LIFE teacher manual di khtmontessori
MONTESSORI PRACTICAL LIFE MANUAL di montessoritraining.net
PRACTICAL LIFE MANUAL EARLY CHILDHOOD.PDC di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per le attività di vita pratica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Il gioco della banca per la sottrazione senza prestito

Il gioco della banca per la sottrazione senza prestito. Questo esercizio col set delle perle dorate e i numeri stampati colorati grandi e piccoli, può essere presentato solo dopo che i  bambini hanno lavorato con gli esercizi di introduzione all’utilizzo delle perle dorate. Di solito si presenta prima il gioco della banca per l’addizione.

photo credit: http://www.lisheenmontessori.com/products.php?category=4
[wpmoneyclick id=89910 /]
[wpmoneyclick id=89177 /]
[wpmoneyclick id=89175 /] 
____________________________

Presentazione individuale

Materiale necessario:

1. vassoio di perline dorate delle unità, uno di barre delle decine, uno di quadrati delle centinaia e uno dei cubi del 1000 (almeno 10 per tipo)
2. un set di carte grandi dei numeri (da 1 a 9000)
3. una scatola di segni numerici per addizione, sottrazione, divisione, moltiplicazione, e uguale
4. una scatola di carte contenenti sottrazioni senza prestito da svolgere. Nel nostro esempio useremo l’operazione: 6487 – 3212 =
5. un vassoio piccolo vuoto
6. tre tappeti

Presentazione:

1. L’insegnante invita il bambino ad unirsi a lei in un nuovo esercizio,

2. e gli dice che giocheranno insieme “alla banca”.

3. Bambino ed insegnante insieme allestiscono il gioco portando sul pavimento i tre tappeti e tutto il materiale necessario.

4. Il  bambino sistemerà su un tappeto il materiale delle perle dorate allineando i cubi delle migliaia in una fila verticale a sinistra del tappeto, poi i quadrati delle centinaia, le barrette delle decine e infine le unità.

5. Allo stesso modo le carte dei numeri vengono allineate sul secondo tappeto.

6. Il bambino pesca a caso dalla scatola una sottrazione da svolgere, e la legge a voce alta,

7. poi mette un numero di perline equivalente alla prima cifra dell’operazione sul vassoio piccolo, insieme al numero composto con le schede dei numeri. Nel nostro esempio il vassoio conterrà 6 perle delle unità,  4 barrette delle decine, 8 quadrati delle centinaia e 7 cubi delle migliaia e il numero composto con le schede 6000, 400, 80 e 7.

8. Sul terzo tappeto il bambino pone in numero sinistra e le perline, allineate in ordine, alla sua destra.

9. Il  bambino ripete il processo per la seconda cifra dell’operazione,  prendendo 3212 perline e componendo la stessa cifra con le schede. Pone il tutto sul tappeto, sotto alla prima cifra.

10. E’ possibile aggiungere a sinistra della seconda cifra la scheda del segno – .

11. Ora l’insegnante chiede al  bambino di sottrarre alle perline del primo numero quelle del secondo numero presenti sul tappeto, a partire dalle  unità  e passando poi alle decine, alle centinaia ed alle migliaia.

12. Il bambino dovrebbe contare 7-2= 5  perle singole, 8-1= 7 barrette del dieci,  4-2=2 quadrati delle centinaia  e 6-3=3 cubi del mille. Ogni volta che conta un un numero, pone la scheda equivalente  sotto le schede dei primi due numeri, a partire dalla carta delle unità.

13. A seconda di quanto il bambino gradisce il gioco, l’insegnante può lasciarlo libero di continuare da solo, o giocare facendo un’operazione ciascuno, mentre l’altro guarda.

Se l’esercizio diventa troppo facile per il  bambino, si può pensare di utilizzare numeri più grandi ( decine di migliaia, centinaia di migliaia, e milioni). Se è troppo difficile useremo cifre più piccole.

Presentazione a un gruppo di bambini

Scopo: comprendere la sottrazione, apprendere i termini sottrazione, minuendo, sottraendo e differenza.

Materiale (come per la somma) :
Set di perline dorate (la “banca”);
schede grandi dei numeri,
3 set di numeri piccoli (schede uguali a quelle dei grandi numeri, ma di dimensioni inferiori),
tre vassoi
due tappeti.

E’ un esercizio di gruppo. L’insegnante può scegliere di usare uno o due sottraendi, ma senza dover ricorrere al prestito.

Proponiamo:

6753 minuendo
1421 sottraendo
3211 sottraendo
2121 differenza.
L’insegnante dice ai bambini: “Oggi lavoriamo con la sottrazione”, e compone il numero 6753 con le schede dei grandi numeri e con le perline dorate e li mette sul tappeto.
Poi compone le cifre dei due sottraendi con le schede piccole, e le mette su due vassoi, che consegna a due bambini.
Poi indica il materiale sul tappeto verde e dice: “Io ho 6753. Adesso lascerò che Maria tolga 1421 perline, e poi Giovanni toglierà 3211 perline.”

I bambini mettono i loro vassoi sul tavolo. Siccome non hanno mai lavorato prima con la sottrazione, l’insegnante li guida durante il processo: “Quante unità vuoi, Maria?” “1” “Bene, allora puoi prendere 1 perlina da queste”.

Maria fa così e la mette sul suo vassoio. Allo stesso modo prosegue con le decine, le centinaia e le migliaia. Quando ha terminato, l’insegnante prende la cifra piccola dal vassoio di Maria e la pone sul tavolo sotto al 6753. Poi tocca a Giovanni.

Adesso l’insegnante chiede a un bambino di contare le perline che sono rimaste sul tappeto e di mettere le relative schede piccole accanto alle quantità contate.

Quindi sovrappone  le schede e mette la cifra 2121 sotto ai sottraendi come risultato dell’operazione, dicendo: “Avevamo 6753 perline, Maria ha sottratto 1421 perline e Giovanni 3211. Adesso abbiamo 2121 perline”.

L’esercizio viene ripetuto con altre cifre, ma sempre avendo cura di evitare i prestiti.

L’insegnante introduce poi la nomenclatura corretta: “Oggi abbiamo imparato la sottrazione. 6753 era la quantità di partenza, il nostro minuendo.

Dal minuendo abbiamo sottratto due sottraendi: 1421 e 3211. Chiamiamo il risultato dell’operazione, 2121, la differenza”.

La terminologia può essere rafforzata con il metodo della lezione in tre tempi.

L’insegnante chiederà: “Indicami il minuendo. Qual è la differenza? Indicami un sottraendo. C’è un altro sottraendo?”.

Poi indicherà uno alla volta le cifre chiedendo : “Come si chiama questo?”

L’insegnante userà questi termini ogni volta che si lavorerà alla sottrazione.

_________________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Mathematic primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Math di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Math di Montessorialbum.com
– Math album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – math di montessoricommons
– Beginning math di montessoriworld.org
– Teach your 3 to 7 year old math di John Bowman
Montessori Early Childhood math album di Montessori Tube
Module 5: Mathematics Manual A di Montitude.com
Mathematics teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Math teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
Montessori matters: a mathematics manual di heutink-usa.com
MATHEMATICS MANUAL EARLY CHILDHOOD di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per la matematica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
L’autoeducazione nelle scuole elementari
.
Psicoaritmetica.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui. Leggi anche la bibliografia e i link utili di seguito.

_______________________

BIBLIOGRAFIA E LINK UTILI


Maria Montessori – L’autoeducazione nelle scuole elementari – Garzanti

Maria Montessori – Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini. Edizione critica – Edizioni Opera Nazionale Montessori


Maria Montessori – Psicoaritmetica – Edizioni Opera Nazionale Montessori

Maria Montessori – Psicogeometria – Edizioni Opera Nazionale Montessori

[wpmoneyclick id=89935 /]
[wpmoneyclick id=89934/]
[wpmoneyclick id=89933 /]
[wpmoneyclick id=89928 /]
[wpmoneyclick id=89927 /]
[wpmoneyclick id=89924 /]
[wpmoneyclick id=89922 /]
[wpmoneyclick id=89919 /]
[wpmoneyclick id=89917 /]
[wpmoneyclick id=89914 /]
[wpmoneyclick id=89911 /]
[wpmoneyclick id=89906 /]
[wpmoneyclick id=89905 /]
[wpmoneyclick id=89902 /]
[wpmoneyclick id=89171 /]
 

Poesie e filastrocche: Conte

Poesie e filastrocche: Conte per stabilire i turni di gioco, che possono essere veri e propri giochi a loro volta. Per bambini della scuola d’infanzia e primaria. D’autore e tradizionali.

Anghingò, tre galline e tre cappò
per andare alla cappella
c’era una ragazza bella
che suonava il ventitre
uno, due e tre.

 

Uccellin che vien dal mare
quante penne puoi portare?
Io ne porto mille e tre
uno, due e tre.

 

Pescatore che navighi in mare
quanti pesci puoi tu pescare?
E uno, e due, e tre,
pesciolino tocca a te.

 

Padre nostro alla romana
quattro pecore senza lana
quattro pecore senza fiocca
vediamo un po’ a chi tocca.

 

L’uccellin dal becco rosso
è caduto giù nel fosso
giù nel fosso non c’è più
resti fuori proprio tu.

 

A bi ci di
la mia gatta mi fuggì
mi fuggì su per un pero
gambe storte e muso nero.

 

Mare mare grande assai
dimmi quanti pesci hai
ne ho duecento in tutto il mondo
il più bello è bianco e biondo
non mangia pane, non beve vino,
assomiglia a quel bambino.

 

Farfalla tutta bianca
che vola e non si stanca
che vola sempre in su
resti fuori proprio tu.

 

Gallinella zoppa zoppa
quante penne porti in groppa?
Io ne porto ventiquattro,
uno, due, tre e quattro.

 

Pim pom d’oro
la lince e la lancia
quanti giorni sei stato in Francia?
Lune lunedì, marte martedì,
pim pom d’oro, vai via di qui.

 

Diman diman domenica
la festa della Menica
la Menica non c’è
perciò vai fuori te.

 

Sette quattordici ventuno ventotto
fa la conta a chi sta sotto
a chi sta sotto per la nascondina:
tocca a te che sei regina.

 

Il cannoniere porta il cannone
sotto il portone, uno due e tre,
che ho preso te.

 

Mi lavo le mani
per fare la pappa
per uno per due
per tre per quattro
per cinque per sei
per sette per otto,
stai sotto!

 

Gobbo rotondo
che fai a questo mondo?
Faccio quel che posso
con la gobba addosso
e se non ne posso più
piglio la gobba e la butto giù.

 

Piso pisello colore sì bello
colore sì fino di Santo Martino
la bella molinara che sale sulla scala
la bella zitella che gioca a piastrella
col figlio del re: tocca e ritocca
che vai fuori te.

 

I soldati che vanno alla guerra
mangiano beveno e dormono in terra
e allo scoppio del cannò
pappa, ciccia, e maccherò.

 

Casca una bomba in mezzo al mare
mamma mia mi sento male
mi sento male in agonia
prendo una barca e fuggo via
fuggo via di là dal piano
dove stanno i marinai
che lavorano per tre
toc-che-reb-be pre-ci-sa-men-te a te!

 

Spia spione
portalampione
portabandiera
cent’anni di galera.

 

Sotto la pergola nasce l’uva
prima acerba poi matura
quando il vento la fa cascà
pepe, spezie e baccalà.

 

Tredici tredici voglio fare
non so come incominciare
1, 2, 3, 4, 5!

 

Anello di legno
anello di ferro
mettilo al dito
che va fuori quello.

 

Uno due, un due tre
cerchi il papa e trovi il re
cerchi il capo e trovi il fondo
cerchi il quadro e trovi il tondo
cerchi il savio e trovi il matto
cerchi il cane e trovi il gatto
cerchi il gatto e trovi il topo
io vengo prima, tu vieni dopo.

 

Trucci trucci cavallucci
trotta trotta e va a cavallo
proprio il re del Portogallo
va a trovare la regina
che fa la torta con la farina
la farina è troppo bianca
la regina è molto stanca
molto stanca del lavoro
esci fuori e vai con loro.

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

La tavola della sottrazione Montessori

La tavola della sottrazione Montessori permette ai bambini di pervenire ai risultati delle operazioni incrociando i numeri rossi posti lungo la linea orizzontale, con i numeri blu posti in colonne diagonali lungo i margini destro e sinistro della tavola.

Solitamente si utilizza insieme a dei cartellini che contengono su un lato una sottrazione e sull’altro la soluzione, per permettere l’autocontrollo.

[wpmoneyclick id=89230 /]

[wpmoneyclick id=89233 /]

__________________

Presentazione

Materiale necessario:
Tavola della sottrazione
cartellini contenenti sottrazioni e relativi cartellini dei risultati.

Presentazione:

1. L’insegnante invita il bambino ad unirsi a lei nell’esercizio e insieme portano tutto il materiale sul tavolo,

2 Il bambino  sceglie un cartellino e legge l’operazione contenuta a voce alta.

3. L’insegnante fa scorrere la mano destra lungo la linea rossa in alto (per i numeri da 9 a 18) o lungo la linea blu a destra (per i numeri da 1 a 8 ) fermandosi al primo numero della sottrazione, e legge i numero ad alta voce. Fa scorrere la mano sinistra sulla linea blu laterale di sinistra fermandosi al secondo numero della sottrazione, e lo legge a voce alta.

4. Muovendo le mani insieme, ripete a voce alta l’operazione, ad esempio ” Otto meno tre uguale…”

5. “… cinque”, quando le due mani incontrano il risultato.

6. Il bambino prende il cartellino del 5 e lo pone a destra del cartellino dell’operazione.

_________________________________

Applicazioni per iOS

[wpmoneyclick id=94439 /]

_________________________________

_________________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Mathematic primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Math di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Math di Montessorialbum.com
– Math album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – math di montessoricommons
– Beginning math di montessoriworld.org
– Teach your 3 to 7 year old math di John Bowman
Montessori Early Childhood math album di Montessori Tube
Module 5: Mathematics Manual A di Montitude.com
Mathematics teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Math teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
Montessori matters: a mathematics manual di heutink-usa.com
MATHEMATICS MANUAL EARLY CHILDHOOD di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per la matematica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
L’autoeducazione nelle scuole elementari
.
Psicoaritmetica.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui. Leggi anche la bibliografia e i link utili di seguito.

_______________________

BIBLIOGRAFIA E LINK UTILI

Maria Montessori – L’autoeducazione nelle scuole elementari – Garzanti

Maria Montessori – Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini. Edizione critica – Edizioni Opera Nazionale Montessori

Maria Montessori – Psicoaritmetica – Edizioni Opera Nazionale Montessori

Maria Montessori – Psicogeometria – Edizioni Opera Nazionale Montessori

[wpmoneyclick id=89935 /]

[wpmoneyclick id=89934/]

[wpmoneyclick id=89933 /]

[wpmoneyclick id=89928 /]

[wpmoneyclick id=89927 /]

[wpmoneyclick id=89924 /]

[wpmoneyclick id=89922 /]

[wpmoneyclick id=89919 /]

[wpmoneyclick id=89917 /]

[wpmoneyclick id=89914 /]

[wpmoneyclick id=89911 /]

[wpmoneyclick id=89906 /]

[wpmoneyclick id=89905 /]

[wpmoneyclick id=89902 /]

[wpmoneyclick id=89171 /]

Poesie e filastrocche – Storia

Poesie e filastrocche – Storia.  Una raccolta di poesie e filastrocche su argomenti storici, di autori vari, per la scuola primaria.

 

Storia universale
In principio la Terra era tutta sbagliata,
renderla più abitabile fu una bella faticata.
Per passare i fiumi non c’erano i ponti.
Non c’erano sentieri per salire sui monti.
Ti volevi sedere?
Neanche l’ombra di un panchetto.
Cascavi dal sonno? Non esisteva il letto.
Per non pungerti i piedi, nè scarpe, nè stivali.
Se ci vedevi poco non trovavi gli occhiali.
Per fare una partita non c’erano palloni:
mancava la pentola e il fuoco
per cuocere i maccheroni,
anzi a guardare bene mancava anche la pasta.
Non c’era nulla di niente.
Zero via zero, e basta.
C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare,
e agli errori più grossi si potè rimediare.
Da correggere, però, ne restano ancora tanti:
rimboccatevi le maniche,
c’è lavoro per tutti quanti!
(G. Rodari)

 

 

La caverna
Era una volta all’uomo dolce nido
la tiepida caverna tra le rocce…
Uscio non c’era: entrava e usciva il vento,
servo dell’uomo, con le sue bracciate
di foglie secche; a sera il firmamento
chiudeva il varco con le sue vetrate
fitte di stelle; e innanzi alla caverna
appendeva la luna la lanterna. (N. Venieri)

Poesie e filastrocche – Storia. Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Il gioco della banca per l’addizione (senza riporto) Montessori

Il gioco della banca per l’addizione (senza riporto) Montessori. Nell’addizione quantità più piccole (gli addendi), vengono messe insieme per formare un quantità più grande (la somma).

Noi usiamo le schede piccole dei numeri per gli addendi, e le schede grandi dei numeri per la somma, per rafforzare la comprensione di questo concetto. Nella sottrazione, invece, abbiamo una quantità più grande (il minuendo) da cui togliamo una quantità più piccola (il sottraendo), per ottenere la differenza.

Quindi usiamo le schede  grandi  per il minuendo, e le piccole per il sottraendo e la differenza. Rispettiamo questo modo di usare le schede dei numeri grandi e piccole per tutte le operazioni, anche nella moltiplicazione e nella divisione.

photo credit: http://www.lisheenmontessori.com/products.php?category=4
[wpmoneyclick id=89922 /]
[wpmoneyclick id=89910 /]
[wpmoneyclick id=89177 /]
[wpmoneyclick id=89175 /] 
 
 

Questo esercizio può essere presentato solo dopo che i  bambini hanno lavorato con gli esercizi di introduzione all’utilizzo delle perle dorate.

____________________

Presentazione individuale

Materiale necessario:
1. vassoio di perline dorate delle unità, uno di barre delle decine, uno di quadrati delle centinaia e uno dei cubi del 1000 (almeno 10 per tipo)
2. un set di carte grandi dei numeri (da 1 a 9000)
3. una scatola di segni numerici per addizione, sottrazione, divisione, moltiplicazione, e uguale
4. una scatola di carte contenenti addizioni senza riporto da svolgere. Nel nostro esempio useremo l’operazione: 6487 + 3212 = =
5. un vassoio piccolo vuoto e tre tappeti

 

Presentazione:

1. L’insegnante invita il bambino ad unirsi a lei in un nuovo esercizio,

2. e gli dice che giocheranno insieme “alla banca”.

3. Bambino ed insegnante insieme allestiscono il gioco portando sul pavimento i tre tappeti e tutto il materiale necessario.

4. Il  bambino sistemerà su un tappeto il materiale delle perle dorate allineando i cubi delle migliaia in una fila verticale a sinistra del tappeto, poi i quadrati delle centinaia, le barrette delle decine e infine le unità.

5. Allo stesso modo le carte dei numeri vengono allineate sul secondo tappeto.

6. Il bambino pesca a caso dalla scatola un’addizione da svolgere, e la legge a voce alta,

7. poi mette un numero di perline equivalente alla prima cifra dell’operazione sul vassoio piccolo, insieme al numero composto con le schede dei numeri. Nel nostro esempio il vassoio conterrà 6 perle delle unità,  4 barrette delle decine, 8 quadrati delle centinaia e 7 cubi delle migliaia e il numero composto con le schede 6000, 400, 80 e 7.

8. Sul terzo tappeto il bambino pone in numero sinistra e le perline, allineate in ordine, alla sua destra.

9. Il  bambino ripete il processo per la seconda cifra dell’operazione,  prendendo 3212 perline e componendo la stessa cifra con le schede. Pone il tutto sul tappeto, sotto alla prima cifra.

10. E’ possibile aggiungere a sinistra della seconda cifra la scheda del segno +.

11. Ora l’insegnante chiede al  bambino di sommare tra loro tutte le perle delle unità presenti sul tappeto, poi tutte le decine, le centinaia e le migliaia.

12. Il bambino dovrebbe contare 9 perle singole, 9 barrette del dieci,  6 quadrati delle centinaia  e 9 cubi del mille. Ogni volta che conta un un numero, pone la scheda equivalente  sotto le schede dei primi due numeri, a partire dalla carta delle unità.

13. A seconda di quanto il bambino gradisce il gioco, l’insegnante può lasciarlo libero di continuare da solo, o giocare facendo un’operazione ciascuno, mentre l’altro guarda.

Se l’esercizio diventa troppo facile per il  bambino, si può pensare di utilizzare numeri più grandi ( decine di migliaia, centinaia di migliaia, e milioni). Se è troppo difficile useremo cifre più piccole.

Presentazione a un gruppo di bambini

Scopo: capire il concetto di somma, imparare il vocabolario tecnico (addendi e somma)

Materiale:
Set di perline dorate (la “banca”);
schede grandi dei numeri,
3 set di numeri piccoli (schede uguali a quelle dei grandi numeri, ma di dimensioni inferiori),
tre vassoi
due tappeti.

Nell’addizione quantità più piccole (gli addendi), vengono messe insieme per formare un quantità più grande (la somma).

Noi usiamo le schede piccole dei numeri per gli addendi, e le schede grandi dei numeri per la somma, per rafforzare la comprensione di questo concetto.

Nella sottrazione, invece, abbiamo una quantità più grande (il minuendo) da cui togliamo una quantità più piccola (il sottraendo), per ottenere la differenza. Quindi usiamo le schede  grandi  per il minuendo, e le piccole per il sottraendo e la differenza.

Rispettiamo questo modo di usare le schede dei numeri grandi e piccole per tutte le operazioni, anche nella moltiplicazione e nella divisione.

Si tratta di un esercizio di gruppo. Per tutto l’esercizio i bambini staranno in piedi di fronte al lavoro, in modo da poter vedere le schede e le perline dal lato corretto e nel corretto ordine. L’insegnante può stare dall’altra parte.

Preparare una grande tavola, anche unendo tra loro più tavoli.

La banca delle perline dorate viene predisposta sulla sinistra, le schede dei numeri al centro, e la destra viene usata per eseguire le operazioni.

Sistemate le perline dorate sul tappeto verde, si sceglie un bambino che sieda accanto alla banca, il “banchiere”: il suo compito è quello di tenere il materiale in ordine e dare agli altri bambini le perle richieste.

Le schede dei grandi numeri vengono poste su un’altro tavolo, sempre nelle colonne che i bambini hanno imparato a comporre. Un bambino sarà responsabile delle schede dei grandi numeri e un altro delle schede piccole.

Questi bambini stanno in piedi, così possono raggiungere facilmente le schede sul tavolo. L’area sulla quale si eseguono le operazioni è coperta da un tappeto verde, e l’insegnante sarà lì di fronte. Poi c’è un vassoio per ogni bambino che raccoglierà un addendo.

L’insegnante dice ai bambini: “Adesso noi lavoreremo alla somma”, poi sceglierà un’operazione che non richieda il riporto, ad esempio 2435+1241.

Poi comporrà usando le schede piccole i due addendi e ne metterà uno su un vassoio e uno su un altro. Quindi consegnerà i vassoi a due bambini, e chiederà ad ognuno di leggere il numero presente sul suo vassoio. Quindi dirà: “Ora tu vai a raccogliere duemila-quattrocento-tredieci-5, e tu mille-duecento-quattrodieci-uno”.

I bambini vanno alla banca delle perline e tornano col le quantità corrispondenti:

L’insegnante non controlla il materiale che hanno portato. Prende un vassoio e sposta il materiale sul tavolo dicendo: “Tu hai portato 2000-400-3dieci-5”, poi prende la cifra composta con le schede piccole e la mette in alto.

Poi prende il secondo vassoio e fa lo stesso, disponendo il materiale e la cifra sotto a quelli del primo vassoio.

Ora l’insegnante porta l’attenzione dei bambini sulle quantità presenti sul tappeto dicendo: “Ora noi abbiamo 2000-400-3dieci-5, e qui abbiamo 1000-200-4dieci-1. Li sommo.

Prima aggiungo le unità” e dicendolo spinge le 2 unità vicine a quelle sopra. “Ora aggiungo i 10”, “Ora aggiungo le centinaia”, “Ora aggiungo le migliaia”.

“La somma è fatta: invece di avere due gruppi di perline dorate, adesso ho un gruppo unico.

“Noi abbiamo aggiunto 2435 a 1241. Adesso conteremo la somma e vedremo quanto c’è sulla tavola”. Quindi chiede a un bambino di contare il materiale.

Un bambino conterà le unità: 6. Allora l’insegnante chiederà al bambino incaricato di passarle la scheda dei grandi numeri 6 e la metterà sul tavolo accanto alle unità. E via così per tutti gli altri ordini di grandezza.

Infine l’insegnante sovrappone le schede dei grandi numeri e mette la cifra così composta sotto alle schede piccole che si trovano in alto, e ricostruisce il processo dicendo: “Avevamo 2435 e 1241. Li abbiamo sommati e adesso abbiamo 3676”, indicando ogni cifra mentre la nomina.

Indicando il 2435 dice: “Questo è un addendo”, poi indicando il 1241 “Questo è un addendo” e indicando il 3676 “Questa è la somma”.

L’esercizio viene ripetuto con altre cifre, ma sempre avendo cura di evitare i riporti.

_____________________________

_________________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Mathematic primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Math di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Math di Montessorialbum.com
– Math album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – math di montessoricommons
– Beginning math di montessoriworld.org
– Teach your 3 to 7 year old math di John Bowman
Montessori Early Childhood math album di Montessori Tube
Module 5: Mathematics Manual A di Montitude.com
Mathematics teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Math teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
Montessori matters: a mathematics manual di heutink-usa.com
MATHEMATICS MANUAL EARLY CHILDHOOD di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per la matematica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
L’autoeducazione nelle scuole elementari
.
Psicoaritmetica.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui. Leggi anche la bibliografia e i link utili di seguito.

_______________________

BIBLIOGRAFIA E LINK UTILI


Maria Montessori – L’autoeducazione nelle scuole elementari – Garzanti

Maria Montessori – Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini. Edizione critica – Edizioni Opera Nazionale Montessori


Maria Montessori – Psicoaritmetica – Edizioni Opera Nazionale Montessori

Maria Montessori – Psicogeometria – Edizioni Opera Nazionale Montessori

[wpmoneyclick id=89935 /]
[wpmoneyclick id=89934/]
[wpmoneyclick id=89933 /]
[wpmoneyclick id=89928 /]
[wpmoneyclick id=89927 /]
[wpmoneyclick id=89924 /]
[wpmoneyclick id=89922 /]
[wpmoneyclick id=89919 /]
[wpmoneyclick id=89917 /]
[wpmoneyclick id=89914 /]
[wpmoneyclick id=89911 /]
[wpmoneyclick id=89906 /]
[wpmoneyclick id=89905 /]
[wpmoneyclick id=89902 /]
[wpmoneyclick id=89171 /]
 

Esercizi con le perle dorate Montessori

Esercizi con le perle dorate Montessori. Presentazione di tutto il materiale delle perle dorate: unità singola, barretta della decina, quadrato delle centinaia e cubo delle migliaia.

Si inizia con l’apprendimento della nomenclatura corretta e la gestione del materiale, poi si svolgono i primi giochi, individuali e di gruppo, per fissare la relazione tra oggetto, quantità e cifra numerica.

Presentazione di tutto il materiale e nomenclatura

photo credit: http://www.lisheenmontessori.com/products.php?category=4
 
[wpmoneyclick id=89910 /]

Materiale: una perlina dorata singola, una barra del dieci, un quadrato del cento, un cubo del mille, tappeto.

Scopo: capire il valore di un’unità, una decina, un centinaio e un migliaio. Capire il sistema decimale. Imparare i nomi “cento” e “mille”.

Si utilizza il metodo della lezione in tre tempi.

tempo 1:
1. l’insegnante pone il materiale sul tavolo del bambino, quindi si siede al suo fianco, tenendo il materiale di lato.
2. L’insegnante mette la perlina singola di fronte al bambino e gli chiede quanto è.
3. Il bambino dirà 1.
4. Poi rimette a lato la perlina e pone di fronte al bambino la barretta del 10, e gli chiede di contare le perline. Il bambino, dopo aver contato, dirà 10.
5. Se il bambino fa fatica a contare le perline, si può mostrare come può essere utile indicare le perline con la punta di una matita.
6. Quando il bambino ha contato, l’insegnante mette a lato la barretta del 10 e pone di fronte al bambino il quadrato del 100 dicendo: “Questo è 100”, dando molta importanza alla cosa, perchè in fondo 100 è davvero un numero grande.
7. Poi conta col bambino le barrette di cui il 100 è formato: “Un dieci, 2 dieci, 3 dieci,…, 10 dieci. 10 volte dieci fanno cento… cento”. Ripete molte volte il nome.
8. Poi il quadrato del 100 viene messo di lato e l’insegnante pone di fronte al bambino il cubo del 1000, dicendo: “Mille, mille… questo è mille.”
9. Poi mostra al bambino come il cubo sia formato da 10 quadrati del 100, contandoli col bambino “un 100, due 100, …, dieci 100. Dieci 100 fanno 1000.”

tempo 2:
l’insegnante pone di fronte al bambino tutte le quantità, e gli chiede di indicarle quelle che gli nomina.

tempo 3: l’insegnante pone di fronte al bambino una quantità alla volta e il bambino deve nominarla.

Conclusione dell’esercizio
L’insegnante pone le quantità bene in ordine di fronte al bambino dicendogli: “Oggi abbiamo imparato a conoscere uno, dieci, mille”. Ripete più volte, poi anche il bambino può indicare le quantità e il loro nome. Poi si ripone il materiale in un luogo accessibile al bambino, in modo che lui possa prenderlo ogni volta che desidera contare.

Il gioco del 9 

Materiale

9 perline dorate delle unità, 9 barrette delle decine, 9 quadrati delle centinaia, 1 cubo del migliaio. Tappeto verde scuro.

Scopo
Capire il sistema decimale, facendo l’esperienza del fatto che il passaggio dopo il nove porta alla classe superiore.

Presentazione

L’insegnante porta i materiali al tavolo del bambino e stende il tappeto.

Poi prende le unità e le mette una alla volta in linea di fronte al bambino, come se stesse costruendo una barretta della decina. Poi il bambino conta conta, e quando arriva al 9 l’insegnante dice: “Abbiamo 9 perline. Se ne avessimo una in più ce ne sarebbero 10”.

Poi mette le nove perline a lato, e pone di fronte al bambino 9 barrette delle decine, in fila come se volesse costruire il quadrato del 100. Il bambino le conta e quando arriva a 9 l’insegnante dice: “Abbiamo 9 decine, se ne avessimo 10 avremmo un centinaio, perchè 10 barrette delle decine fanno 100.”

Poi mette a lato le barrette e mette di fronte al bambino 9 quadrati delle centinaia, uno sull’altro come se volesse costruire il cubo. Il bambino conta e quando arriva a 9 l’insegnante dice “abbiamo nove 100, se ne avessimo un altro avremmo 10 cento, cioè mille.

Questo esercizio va ripetuto finchè il bambino prova piacere nel farlo. Va ripetuto anche nei giorni seguenti. Il materiale deve essere tenuto a disposizione del bambino, perchè possa usarlo ogni volta che lo desidera.

____________________

Esercizio 3
il gioco della conta dei gruppi

Materiale
9 perline singole delle unità,
9 barrette dei dieci,
9 quadrati del cento,
9 cubi del mille.

Tappeto verde scuro e un vassoio per la matematica foderato sul fondo con feltro verde scuro.

Presentazione

Si tratta di un esercizio di gruppo. Il materiale viene disposto ordinatamente sul tavolo, sul tappeto. I bambini siedono di fronte al materiale, mentre l’insegnante sta sul lato opposto.

L’insegnante mette sul vassoio una certa quantità di perle dorate, ad esempio 3 quadrati, dicendo: “Chi sa dirmi quante sono? Uno dei bambini dirà 300.

L’insegnante ripone il 300 e prepara un’altra quantità sul vassoio, ad esempio 5 cubi del mille, e chiede: “Chi sa dirmi quante sono?”. L’esercizio continua così.

Nei giorni successivi l’esercizio può essere invertito: l’insegnante dice un numero e un bambino deve mettere la quantità corrispondente sul vassoio. Ad esempio chiederà: “A chi piacerebbe mettere 2000 sul vassoio?” “Sì, questo è 2000”.

Quando i bambini hanno acquisito una buona padronanza dell’esercizio, l’insegnante propone numeri che coinvolgono più di una grandezza. Ad esempio mette sul vassoio due cubi del 1000 e 4 quadrati del 100. Un bambino dirà “Sono 2400”. “Sì, hai ragione. Sono 2400.”

Dopo molta pratica, i bambini possono comporre da sè e nominare correttamente tutti i numeri da 0 a 9999.

 

__________________

_________________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Mathematic primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Math di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Math di Montessorialbum.com
– Math album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – math di montessoricommons
– Beginning math di montessoriworld.org
– Teach your 3 to 7 year old math di John Bowman
Montessori Early Childhood math album di Montessori Tube
Module 5: Mathematics Manual A di Montitude.com
Mathematics teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Math teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
Montessori matters: a mathematics manual di heutink-usa.com
MATHEMATICS MANUAL EARLY CHILDHOOD di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per la matematica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
L’autoeducazione nelle scuole elementari
.
Psicoaritmetica.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui. Leggi anche la bibliografia e i link utili di seguito.

_______________________

BIBLIOGRAFIA E LINK UTILI


Maria Montessori – L’autoeducazione nelle scuole elementari – Garzanti

Maria Montessori – Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini. Edizione critica – Edizioni Opera Nazionale Montessori


Maria Montessori – Psicoaritmetica – Edizioni Opera Nazionale Montessori

Maria Montessori – Psicogeometria – Edizioni Opera Nazionale Montessori

[wpmoneyclick id=89935 /]
[wpmoneyclick id=89934/]
[wpmoneyclick id=89933 /]
[wpmoneyclick id=89928 /]
[wpmoneyclick id=89927 /]
[wpmoneyclick id=89924 /]
[wpmoneyclick id=89922 /]
[wpmoneyclick id=89919 /]
[wpmoneyclick id=89917 /]
[wpmoneyclick id=89914 /]
[wpmoneyclick id=89911 /]
[wpmoneyclick id=89906 /]
[wpmoneyclick id=89905 /]
[wpmoneyclick id=89902 /]
[wpmoneyclick id=89171 /]
 

La tavola del 100 Montessori

La tavola del 100 Montessori  è una tabella che presenta 100 quadrati vuoti, progettata per aiutare i bambini a lavorare con la sequenza di numeri da 1 a 100.

photo credit: http://www.montessoristreet.fr/it/

[wpmoneyclick id=89904 /]

C’è anche un’applicazione per tablet:

[wpmoneyclick id=90015 /]

I numeri singoli vengono disposti sulla tabella in sequenza da destra a sinistra e dall’alto in basso.

C’è inoltre una scheda di controllo che ha tutti i numeri già inseriti, e che il bambino può utilizzare come riferimento, e per l’autocorrezione.


E’ un esercizio molto utile, anche se il vostro bambino sa già contare  facilmente fino a 100.
Costruirla in proprio è molto facile.


The Hundreds Board Montessori Material — powered by ehow

________________________

_________________________________

Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Mathematic primary guide di Infomontessori.com
– Album for ages 3-6 – Math di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Montessori teacher album – Math di Montessorialbum.com
– Math album di wikisori.org
– The casa 2,5-6 years – math di montessoricommons
– Beginning math di montessoriworld.org
– Teach your 3 to 7 year old math di John Bowman
Montessori Early Childhood math album di Montessori Tube
Module 5: Mathematics Manual A di Montitude.com
Mathematics teacher manual di khtmontessori.com
Primary class curriculum – second year di mymontessorihouse.com
Math teaching manual – primary ages di montessoriprintshop
Montessori matters: a mathematics manual di heutink-usa.com
MATHEMATICS MANUAL EARLY CHILDHOOD di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per la matematica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino
L’autoeducazione nelle scuole elementari
.
Psicoaritmetica.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui. Leggi anche la bibliografia e i link utili di seguito.

_______________________

BIBLIOGRAFIA E LINK UTILI

Maria Montessori – L’autoeducazione nelle scuole elementari – Garzanti

Maria Montessori – Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini. Edizione critica – Edizioni Opera Nazionale Montessori

Maria Montessori – Psicoaritmetica – Edizioni Opera Nazionale Montessori

Maria Montessori – Psicogeometria – Edizioni Opera Nazionale Montessori

[wpmoneyclick id=89935 /]

[wpmoneyclick id=89934/]

[wpmoneyclick id=89933 /]

[wpmoneyclick id=89928 /]

[wpmoneyclick id=89927 /]

[wpmoneyclick id=89924 /]

[wpmoneyclick id=89922 /]

[wpmoneyclick id=89919 /]

[wpmoneyclick id=89917 /]

[wpmoneyclick id=89914 /]

[wpmoneyclick id=89911 /]

[wpmoneyclick id=89906 /]

[wpmoneyclick id=89905 /]

[wpmoneyclick id=89902 /]

[wpmoneyclick id=89171 /]

Acquarello steineriano: presentazione

Acquarello steineriano: presentazione – Lo scopo di questi esercizi è quello di far fare ai bambini esperienze guidate del colore, svincolato quanto più possibile dall’elemento della forma.

 

Per questo si utilizzano acquarelli molto diluiti e si lavora sul foglio di carta bagnato.

L’esperienza procede rispettando una data sequenza di azioni, che porta il bambino ad affinare la sua sensibilità di percezione del colore e ad acquisire attraverso la pratica le nozioni di colori primari, complementari e secondari.

Molto importante è non presentare ai bambini lavori già fatti: vi accorgerete così che proprio chiedendo ai bambini di rispettare una certa sequenza, verrà fuori la personalità di ognuno di loro, e non potranno esserci due pitture uguali, o due verdi uguali, o due marroni uguali ecc…

Acquarello steineriano  – Importante

La conclusione della lezione viene rimandata al giorno successivo, quando le pitture sono asciutte e vengono esposte una accanto all’altra per essere osservate insieme.

L’osservazione, parte integrante della lezione di pittura, può inizialmente essere guidata, poi i bambini saranno in grado di cogliere molti più particolari di quanto non sappiamo fare noi.

Si può ad esempio chiedere: “Secondo voi il giallo è più chiaro (più caldo, più freddo, più luminoso, più felice, ecc…) quando è grande o quando è piccolo? Quando è vicino al rosso o quando è vicino al blu?” ecc…

E’ importante non solo che imparino ad osservare, ma anche che imparino a descrivere i colori verbalmente. Via via si possono così introdurre i termini tecnici relativi alla teoria dei colori e la nomenclatura appropriata.

 

E’ un lavoro che può cominciare nella scuola d’infanzia, e proseguire in tutti gli anni successivi. Parallelamente, è chiaro, i bambini sperimenteranno anche tutte le altre tecniche (tempera, acrilici, ecc…), con scopi diversi.

Acquarello steineriano – Materiale occorrente:

– acquarelli di qualsiasi marca in tubetto o flaconcino (non in pastiglia) nei colori: giallo limone, giallo oro, blu oltremare, blu di prussia, rosso vermiglio e rosso carminio. I colori vanno diluiti nei vasetti, in modo che il colore risulti non denso e non carico: diciamo una diluizione abbastanza decisa.

– un pennello a punta piatta largo e con setole di qualsiasi genere, purchè morbide (altrimenti il bambino rischia di graffiare il foglio e noi rischiamo che l’esperienza non venga vissuta come un pieno successo)

– una bacinella e un vasetto d’acqua

– una spugna che servirà per stendere bene il foglio bagnato sul tavolo, e poi per asciugare il pennello (molto meglio degli straccetti o della carta)

– un foglio di carta robusta, meglio se da acquarello (le carte scadenti bagnate possono fare i “pallini”)

 

Acquarello steineriano – Preparazione della lezione

Immergere il foglio nella bacinella, quindi stenderlo con cura sul tavolo con l’aiuto della spugna. Bisogna evitare che si formino bolle d’aria, perchè altrimenti la carta rischia di arricciarsi.

poi si dispone il materiale, se volete così è il modo migliore per evitare incidenti:

e si può iniziare…

Acquarello steineriano – Qualche consiglio aggiuntivo per homeschooler

In testa ai consigli va quello di prepararsi bene prima di presentare un’attività ai vostri bambini. Se non avete esperienza di pittura ad acquarello, la sera prima, di nascosto, fate voi l’esercizio che volete proporre il giorno dopo.

Altro consiglio è di tenere sempre presente che coi bambini più importante di tutto è che al termine di qualsiasi attività loro si devono sentire più ricchi e più abili, che l’esperienza insomma rappresenti per loro un successo. Non perchè noi diciamo “Ma che bello!”, ma perchè loro stessi si possono stupire della bellezza che possono creare.

Infine ricordate lo scopo dell’attività che volete proporre: nella pittura ad acquarello, ad esempio, uscite dalla logica del voler ottenere un bel prodotto finito. Pensate invece che lo scopo è il processo che ha portato, quasi come effetto collaterale, alla sua realizzazione. Per questo, e anche per “non rovinare la sorpresa” è importante non mostrare ai bambini lavori già fatti prima della lezione.

Preparare con cura il materiale significa anche mettere in tavola solo quello che serve, se ad esempio vogliamo fare un esercizio di rosso e giallo, non mettiamo in tavola anche il blu…

Coi bambini più piccoli, come potrete leggere dagli esempi, è bello guidare l’esperienza facendo in modo che il dipingere sia la storia dei colori che, come veri e propri personaggi, agiscono sul foglio. Questo, naturalmente,  se parliamo di bambini piccoli che sanno già seguire lo svolgersi di un racconto.

Se volete invece sperimentare anche prima del raggiungimento di questa tappa evolutiva, vale il principio dell’apprendere per imitazione: si invitano altri bambini a dipingere con lui, oppure ci si siede a dipingere anche noi… parlando pochissimo, e curando tantissimo la preparazione del materiale e la bellezza e precisione dei nostri gesti.

 

La divisione in sillabe

La divisione in sillabe: per pronunciare la parola pera emettiamo la voce in due riprese: pe -ra. E così per la parola mora e così per la parola oche. Queste riprese si chiamano sillabe, e secondo queste sillabe le parole si dividono a fine riga.

Senza dare regole, passeremo subito all’uso pratico mediante numerosi esercizi.

Il primo e il più divertente è quello ci scomporre una parola in sillabe e scrivere ogni sillaba su un pezzetto di carta.

Consegnati i pezzetti ai bambini, dovranno ricomporre la parola e poi copiarla per iscritto mantenendo la divisione in sillabe.

In un primo tempo saranno parole bisillabe con sillabe semplici, in seguito l’esercizio diverrà più complesso.

All’inizio una parola per volta, in seguito potranno essere distribuiti cartellini delle sillabe di due o più parole. I bambini prima comporranno le parole, poi le copieranno per iscritto.

Ecco alcuni elenchi di parole, raggruppati secondo un criterio di gradualità:

Rosa, mele, pera, mora, pepe, nido, topo, luna, cane, lupo, pila, gufo, mano, fico, neve, naso, sole, oca, luna, sale, rana.

Sapone, casina, cenere, lumaca, micino, Natale, nuvola, asino, pecora, Rosina, goloso, corona, tavolo, povero, Befana, limone.

Tavolino, garofano, focolare, telefono, pomodoro, girasole, poverino, nevicata.

Cuoco, fiore, suora, fuoco, uovo, sedia, ruota, paura, ciuco, piano, baule, cuore, aria, bacio.

Bimbo, bambola, bomba, rombo, tempo, tromba, ambo, bambina, gamba, lampo, pompa, zampe.

Scala, scopa, scatola, scopare, spada, spera, sposa, scolaro, scuola, spino.

Cesto, mosca, festa, lista, lesta, posta, tasto, vista, mosto, busta, mesto, pasta, costo, pista, basta, fusto, misto, pasto, tasca.

Gallo, letto, gatto, matto, rotto, mucca, pazzo, pezzo, pizzo, pozzo, zolla, collo, lotto, pelle, molla, pacco, bocca, molla, sacco, carro, sonno.

Maggio, peggio, paggio, saggio, gabbia, rabbia, sabbia, nebbia, laccio, caccia, coccio, faccia, riccio, addio, faggio, loggia, pioggia, viaggio, roccia.

Arma, orso, elmo, orto, erto, irto, onda, asta, arso, fungo, fango, barca, monte, ponte, salto, fante, porta, vento, mensa, nervi, pulce, cinta, cervo, corvo, certo, corto, carta, corno, forte, forma, forno, morsa, porto, porco, sorte, sarto, santo, servo, senso, tanto, tinto, testa, tonto, torto, torso, vasto, veste, vista, vinto.

Prato, prete, lepre, treno, drago, croce, madre, padre, trave, metro, trina, crema, capra, pruno, bravo, libro, prova, credo, crudo, freno, grano, prima, trono, cruna.

Strada, nastro, strame, destra, sprone, aspro, vespro.

China, chilo, oche, chiesa, chiuso, chiodo, chiaro, chiave, chioma, poche, fuochi, cuochi.

Rughe, seghe, maghi, ghiro, paghe, pieghe, aghi, draghi, laghi,  spaghi, daghe.

Gmono, Agnese, pigna, bagno, legno, segno, cigno, pegno, lagno, regno, ragno, vigna, lagno.

Maglia, giglio, teglia, foglia, paglia, moglie, veglia, ciglio, figlio, teglia, voglia, vaglia.

Pesce, fascio, uscio, fascia, sciare, biscia, coscia, liscio, moscio.

Mucchio, vecchio, sacchi, secchi, occhio, macchia, picchio, cocchio, secchio.

Qui puoi trovare le regole per la corretta divisione in sillabe, e delle schede pronte per il download:

http://www.lapappadolce.net/schede-per-la-divisione-in-sillabe/

Quadrati magici da completare dovendo calcolare il numero magico.

Quadrati magici da completare dovendo calcolare il numero magico, cioè quadrati magici che contengono solo  tre o più cifre, da completare conoscendo la sequenza numerica e dovendo calcolare in numero magico.

Per saperne di più sui quadrati magici e su questi esercizi vai qui https://www.lapappadolce.net : troverai tutte le informazioni e le istruzioni per costruire quadrati magici, e per risolverli.

I quadrati magici sono esercizi molto apprezzati dai bambini, e stimolano la curiosità verso la matematica, oltre che essere un ottimo modo per ripassare addizioni e sottrazioni.

Si possono proporre a partire dalla seconda classe.

Questo è un esempio del contenuto delle schede, che puoi scaricare gratuitamente in formato pdf cliccando sul link che trovi in fondo alla pagina.

quadrati magici da completare

pdf qui:

Quadrati magici da completare conoscendo il numero magico

Quadrati magici da completare che contengono solo  tre o più cifre, conoscendo il numero magico o chiave.

Per saperne di più sui quadrati magici e su questi esercizi vai qui https://www.lapappadolce.net troverai tutte le informazioni e le istruzioni per costruire quadrati magici, e per risolverli.

I quadrati magici sono esercizi molto apprezzati dai bambini, e stimolano la curiosità verso la matematica, oltre che essere un ottimo modo per ripassare addizioni e sottrazioni. Si possono proporre a partire dalla seconda classe.

Questi sono alcuni esempi del contenuto delle schede, che puoi scaricare e stampare gratuitamente in formato pdf, cliccando sul link che trovi in fondo alla pagina.

________________________

Quadrati magici da completare conoscendo il numero magico

Quadrati magici da completare conoscendo il numero magico in formato pdf qui:


 

Quadrati magici per esercitarsi con l’addizione

Quadrati magici per esercitarsi con l’addizione – ci sono bellissimi esercizi sull’addizione che possono essere fatti usando i quadrati magici:

– tracciare tutte le linee possibili all’interno del quadrato per congiungere i numeri che sommati tra loro portano al numero magico

– completare quadrati magici che contengono solo  tre o più cifre, conoscendo il numero magico

– completare quadrati magici che contengono solo  tre o più cifre, conoscendo la sequenza numerica e dovendo calcolare in numero magico.

I quadrati magici sono anche uno strumento divertente per il ripasso delle tabelline e delle numerazioni; infatti invece di usare la serie numerica 1 2 3 4 5 ecc… possiamo prendere i numeri di qualsiasi tabella di moltiplicazione e tracciare i percorsi magici.

Tracciare tutte le linee possibili all’interno del quadrato per congiungere i numeri che sommati tra loro portano al numero magico

_____________________________

serie 1 2 3 4 5 6 7 8 9

numero magico: 15

2 + 7 + 6 = 15

9+ 5+ 1= 15

4+ 3+ 8= 15

2 + 9+ 4= 15

7+ 5+ 3= 15

6+ 1+ 8= 15

6+ 5+ 4= 15

2 + 5+ 8= 15

________________________________

serie 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

numero magico: 34

Completare quadrati magici che contengono solo  tre o più cifre, conoscendo il numero magico

completa il quadrato magico, sapendo che il numero magico è 15

15- (6 + 5) = 4 ecc…

(tutti gli esercizi di questo genere qui:

___________________________________________________

Completare quadrati magici che contengono solo  tre o più cifre, conoscendo la sequenza numerica e dovendo calcolare in numero magico.

Completa sapendo che la sequenza è 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Per trovare il numero magico di una data sequenza numerica basta scrivere la sequenza e procedere così:
– unire i numeri a due a due partendo dagli estremi
– isolare il numero centrale
– sommare al numero centrale una qualunque coppia di estremi, così:

trovata la chiave, è possibile completare il quadrato magico.

Se il numero di caselle del quadrato magico invece di essere dispari è pari, si farà così:

Tutti gli esercizi di questo genere qui:

__________________________

Tracciare i percorsi magici per il ripasso ludico delle numerazioni

____________________________________________

Per saperne di più sui quadrati magici e trovare materiale per “inventarli” facilmente coi bambini, vai qui: 

Quadrati magici

Quadrati magici

Quadrati magici – nella matematica ricreativa un quadrato magico è uno schieramento di numeri interi distinti in una tabella quadrata, tale che la somma dei numeri presenti in ogni riga, in ogni colonna e in entrambe le diagonali, dia sempre lo stesso numero. Questo numero è detto costante di magia, o costante magica, o somma magica.

I quadrati magici possono essere costruiti su un numero qualsiasi di caselle, ad eccezione della tabella 2×2, che non è realizzabile. La tabella 1 x 1 è chiaramente realizzabile, ma è insignificante. Quindi il quadrato magico più piccolo è questo:

______________________________

Quadrati magici – come realizzarli in modo semplice coi bambini

Per ottenere un quadrato magico 3×3 stabilire la serie; ad esempio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 oppure 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 ecc…

Disegnare la tabella 3×3 ed aggiungere ad essa un quadretto esterno al centro di ogni lato:

Scrivere la serie numerica scelta lungo le tre diagonali scrivendo i numeri in ordine dal basso verso l’alto:

ora scambiare tra loro i numeri che si trovano nelle caselle opposte tra loro ed inerirli nel quadrato magico:

Anche gli altri quadrati magici formati da un numero di caselle dispari possono essere costruiti allo stesso modo; questo è ad esempio un quadrato magico 5 x 5 per la serie numerica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25:

Per ottenere invece un quadrato magico 4×4 si può procedere così:

stabilita la serie numerica, ad esempio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16, scriverla in ordine all’interno della tabella, quindi colorare di un colore diverso le quattro caselle che si trovano in corrispondenza dei quattro angoli, e le quattro caselle centrali:

scambiare tra loro i numeri restanti a due a due, seguendo le frecce:

Ecco un po’ di quadrati magici già pronti, che puoi anche scaricare qui:

Quadrati magici


materiale per esercitarsi coi quadrati magici coi bambini qui: Quadrati magici per esercitarsi con l’addizione

Uso del nome: alterati e derivati

Uso del nome: alterati e derivati – Presentare ai bambini i nomi alterati non comporta grosse difficoltà. Parlando ad esempio della casa, facciamo vedere ai bambini l’illustrazione di una casettina minuscola, accanto a quella di una casa normale. Viene spontaneo, al bambino, dire della prima che è una casetta. Quando si chiamerà invece casona? E casaccia?

Un cane grosso si chiamerà? Un cane piccolo? Un cane brutto?

Quando faremo le schede relative ai soggetti trattati nelle nostre conversazioni, non dimentichiamo di far compilare la scheda degli alterati. La scheda sarà ancora più efficace, se illustrata dai bambini stessi.

Il concetto di nome derivato è invece più difficile, e verrà trattato più estesamente in seconda classe. Ma già in prima possiamo far trovare ai bambini la famiglia di parole.

Da orologio viene orologiaio, orologeria. Da campana, campanaro e campanile. Da libro libreria e libraio, ecc…

E’ importante far notare che, mentre i nomi alterati vogliono rappresentare sempre quel soggetto, sia pure più grande, più piccolo, più brutto, ecc…, il nome derivato rappresenta una cosa del tutto diversa da quella rappresentata dal nome primitivo.

Intuizione dello spazio

Intuizione dello spazio per la preparazione allo studio della Geografia in prima classe della scuola primaria, secondo il metodo globale. Andiamo spesso all’aperto coi nostri bambini, ma non soltanto per fare una passeggiata. Impariamo a leggere nel gran libro della natura, a guardare le piante, il fiore, l’insetto, il cielo, il panorama.

Che cosa si vede stando al livello del terreno? I prati, il cielo, gli alberi. Ma se saliamo più in alto, ad esempio su una terrazza, o in cima ad una collinetta, che cosa vediamo? Ancora prati, ancora alberi, ancora cielo, ma in un panorama più vasto. E se salissimo sul campanile? E se andassimo in aeroplano?

In fondo al nostro panorama vediamo una linea dove pare che il cielo tocchi l’estremo limite della terra o del mare. Quella linea si chiama orizzonte.

Vogliamo riprodurre alla lavagna la scuola, la casa vicina, gli alberi, proprio come se li vedessimo dall’aeroplano? Questo quadrato è la scuola, questa è la casa vicina, questo è l’albero della scuola. Ecco che i bambini imparano schematizzare elementi noti in quadratini e cerchietti, e la piccola zona che ci è familiare viene riprodotta in una prima rudimentale pianta.

Gradualmente da questa pianta semplice potremo passare a una zona più vasta che disegneremo o che potremo controllare su una pianta già esistente.

Ecco, la nostra scuola sta qui, questa è la casa di Maria, questa è la via che percorre per andare da scuola a casa.

E così, passando man mano ad una zona sempre più vasta, arriveremo addirittura alla carta geografica che esporremo, un bel giorno, in aula.

Ecco, il nostro paese sta qui, rappresentato da questo puntino. Questi colorati in marrone sono i monti, questo è il fiume, questo è il mare.

Ai bambini piace molto guardare le carte geografiche, specie se noi riusciamo a renderle parlanti e significative. Impareranno prestissimo anche i particolari simboli.

Riprendiamo poi la nostra rozza ma familiare mappa. Abbiamo detto che questa è la scuola. Poco lontano c’è la casa di Luigino.

Chi sa disegnare, sulla carta, la strada che Luigino percorre per venire da casa a scuola?

Questi esercizi divertono molto i bambini che, piano piano, impareranno a tracciare i loro itinerari, anche se approssimativi.

E per disegnarli, dovranno osservare la strada e scopriranno quello che non avevano notato: la casa che la strada deve costeggiare, l’albero che deve aggirare, il fiume che deve scavalcare.

Se l’itinerario da casa a scuola è troppo difficile, cominciamo da uno più semplice, il percorso che porta dalla scuola al cancello, dalla classe alla mensa, dalla classe al cortile, ecc…

Altro interessantissimo lavoro è la realizzazione della pianta della classe:

Schede autocorrettive SOTTRAZIONI – seconda classe

Schede autocorrettive SOTTRAZIONI – seconda classe – istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro.

Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi.

Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete.

Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Schede autocorrettive ADDIZIONI – seconda classe

Schede autocorrettive ADDIZIONI – seconda classe. Istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi.

Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete. Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Schede autocorrettive ADDIZIONI – seconda classe
download formato pdf qui:

_______________________________

Schede autocorrettive ADDIZIONI – seconda classe. 
Questi sono gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive.

Schede autocorrettive ARITMETICA composizione scomposizione e scrittura dei numeri. Seconda classe

Schede autocorrettive ARITMETICA composizione scomposizione e scrittura dei numeri per la seconda classe- Istruzioni: ogni foglio contiene due schede.

Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi.

Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete.

Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Schede autocorrettive ARITMETICA
download in formato pdf qui: 

Schede autocorrettive ARITMETICA
Questi sono tutti gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive:

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe – Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete. Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Schede autocorrettive Italiano VERBI – Seconda classe
download qui: 

Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO – Seconda classe – (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro.

Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO

______________________

Schede autocorrettive Italiano AGGETTIVO

Seconda classe- pdf: schede autocorrettive sugli aggettivi

________________________________


Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete.

Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Questi sono gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive.

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
la mamma …
il nonno …
il papà …
il bambino …
il ciclista …
il sarto …
la maestra …
il pagliaccio …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
l’operaio …
il direttore …
il cane …
la pecora …
il cavallo …
l’asino …
il maiale …
la farfalla …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
il coniglio …
l’aquila …
il leone …
il bambino …
la mosca …
il pulcino …
il bue …
la gallina …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
l’ape …
il gallo …
l’agnello …
la neve …
lo zucchero …
l’aria …
il sole …
la pioggia …

Trova un aggettivo qualificativo per ogni nome dato:
la foglia …
il vento …
il fuoco …
il fiore …
la palla  …
la nuvola …
la casa …
la luna …

Congiungi con una freccia ogni nome all’aggettivo adatto:
cane                       traditore
gatto                      argenteo
coniglio                   placido
bue                         fedele
leone                      pauroso
pesce                      noiosa
mosca                     feroce

Congiungi con una freccia ogni nome all’aggettivo adatto:
fiore                       taglienti
oro                         fronzuto
cielo                       candida
albero                     splendente
neve                       soffice
nuvola                    profumato
forbici                     sereno

Congiungi con una freccia ogni nome all’aggettivo adatto:
mamma                        diligente
scolaro                          abile
ciclista                          allegro
bambino                       veloce
sarta                             brava
operaio                         affettuosa

Dato un aggettivo, trovare un nome di animale a cui si può riferire:
domestico
traditore
fedele
vispo
placido
pauroso
guizzante
feroce

Dato un aggettivo, trovare un nome di persona a cui si può riferire:
affettuosa
studioso
laborioso
indulgente
infelice
svelto
veloce
diligente

Dato un aggettivo, trovare un nome di cosa a cui si può riferire:
candida
chiara
morbido
freddo
fragile
ruvido
soffice
ardente

Dato un nome di cosa, trova più aggettivi:
neve
pioggia
cielo
sole

Dato un nome di cosa, trova più aggettivi:
casa
albero
fiore
aria
letto

Dato un nome di animale, trova più aggettivi:
bue
gatto
coniglio
maiale
pecora

Dato un nome di animale, trova più aggettivi:
uccello
cavallo
mosca
lupo

Dato un nome di persona, trova più aggettivi:
mamma
ciclista
autista
nonno
bambino

Dato un aggettivo, trovare più nomi di cosa a cui si può riferire:
soffice
ardente
giallo
freddo
caldo
trasparente
fragile

Dato un aggettivo, trovare più nomi di animale a cui si può riferire:
domestico
erbivoro
feroce
quadrupede
bipede
docile
selvatico
veloce

Dato un aggettivo, trovare più nomi di persona a cui si può riferire:
laborioso
veloce
amorevole
paziente
robusto

Paragoni:
nero come …
soffice come …
candido come …
morbido come …
duro come …
saporito come …
salato come …
profumato come …
dolce come …

Paragoni:
amaro come …
pesante come …
leggero come …
lucente come …
caldo come …
docile come …
veloce come …
traditore come …
laborioso come …
verde come …
placido come …
mite come …
lento come …
vispo come …
ruminante come …
svelto come ….
pauroso come …
erbivoro come …

Paragoni:
feroce come …
peloso come …
liscio come …
ruvido come …
trasparente come …
profumato come …
rotondo come …
dormiglione come …
quadrato come …

Il contrario di:
lento è …
veloce è …
triste è …
buono è …
caldo è …
liscio è …
freddo è …
bagnato è …
leggero è …

Uso del superlativo
Un cane molto fedele è
Un bambino molto svelto è
Un albero molto alto è
Un prato molto verde è
Una stoffa molto bianca è
Un uomo molto ricco è

Uso del superlativo
Un fiore molto profumato è
Un corridore molto robusto è
Un cavallo molto veloce è
Un treno molto rapido è
Un fungo molto velenoso è
Un metallo molto prezioso è

Uso del comparativo di maggioranza e di minoranza:
Il cavallo è più _________________ dell’asino.
La formica è più________________ della cicala.
Il piombo è più_________________ della paglia.
L’oro è più_________________ del ferro.
L’estate è più__________________ della primavera

Uso del comparativo di maggioranza e di minoranza:
Il cavallo è ________ veloce dell’asino.
La formica è __________laboriosa della cicala.
Il piombo è ____________pesante della paglia.
La lanterna è _______splendente della luna.
La luna è_____________luminosa del sole.

Comparativo di uguaglianza
La lumaca è lenta quanto …
La pesca è buona quanto …
La piuma è soffice quanto …
La nonna è indulgente quanto …
Il bue è utile quanto …

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete. Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe

_____________________

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe
download qui:

___________________________

Schede autocorrettive Italiano ARTICOLO – Seconda classe

Questi sono gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive.

Anteporre l’articolo determinativo:
… fiore
… cane
… gatto
… lupo
… falegname
… farfalla
… cartella
… bambola
… mosca

Anteporre l’articolo determinativo:
… vespa
… gatti
… lupi
… conigli
… bambini
… bambole
… bambine
… mamme
… vespe

Anteporre l’articolo determinativo:
… scolaro
… specchio
… zoccolo
… spillo
… scolari
… specchi
… spilli
… bambola
… mosca

Anteponi ai seguenti nomi l’articolo determinativo:
mamma, papà, fratello, nonna, bambino, sarta, falegname, spazzino, modista, autista, domestica, frate, sorella, marinaio, operaio, pittrice, professore, medico, signora

Anteponi ai seguenti nomi l’articolo determinativo:
Leone, gatto, volpe, uccello, cane, cagna, passero, mucca, gallina, pecora, agnello, caprone, rondine, topo, talpa, cucciolo, formica, ape, vespa, lupo, gufo, farfalla, mosca, moscone, merluzzo, alice, sogliola.

Anteponi ai seguenti nomi l’articolo determinativo:
Tavolino, cattedra, sedia, casa, armadio, sole, luna, stella, rosa, garofano, pietra, roccia, montagna, fiume, acqua, aria, vento, conchiglia, bottiglia, bottiglione, bicchiere, forchetta, cucchiaio, vino, insalata, bottega, tovaglia.

Anteponi l’articolo determinativo ai seguenti nomi:
mamma, sorelle, operaie, babbi, muratori, falegname, scolaro, alunno, bambine, spazzini, operai, maestro, medico, farmacista, madre, scrittore, cameriere, padre.

Anteponi l’articolo determinativo ai seguenti nomi:
mosche, ape, cavallo, pecore, agnello, asini, coniglio, maiali, lupi, volpe, cane, cervi, uccello, rondine, passeri, sogliole, triglia, balena, farfalle, vespe, vespa, mosca, elefante, orso, orsacchiotti, leone, bue, leoni, buoi.

Anteponi l’articolo determinativo ai seguenti nomi:
banchi, cattedra, tavolini, case, libro, nave, matite, fiore, viola, crisantemi, prigioni, nave, lampada, armadi, cancelli, cappello, occhio, orecchie, arance.

Completa con l’articolo determinativo:
… anatra
… aquila
… ancora
… arancia
… angelo
… agnello
… uomo
…occhio

Completa con l’articolo determinativo:
… infelici
… ignoranti
… insetti
… infermi
… anima
… anguilla
… elefanti
… unghia
… orco

Completa con l’articolo indeterminativo:
… oca
… aquila
… anatra
… arancia
… ancora
… anima
… aragosta
… ombra

Completa con l’articolo indeterminativo:
… arcata
… antichità
… ortolano
…. angelo
… anima
… agnello
… elefante
… uomo
… arancia

Schede autocorrettive Italiano NOME – Seconda classe

Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe (istruzioni: ogni foglio contiene due schede. Ritagliare lungo la metà orizzontale, quindi piegare ognuno dei due foglietti ricavati lungo la metà verticale. In questo modo otterrete delle schede fronte-retro. Il bambino può svolgere l’esercizio sulla scheda, quindi aprirla per correggersi).

Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe

Gli esercizi sono quelli comunemente utilizzati in seconda classe, come vedete. Ho sempre però difficoltà a trovare materiali che offrano ai bambini anche la possibilità dell’autocontrollo e dell’autocorrezione (per gli esercizi per i quali si può fare, naturalmente…).

________________________

Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe
download qui:

 

_____________________________________

________________________________

Schede autocorrettive Italiano Nome – Seconda classe

Questi sono gli esercizi contenuti nelle schede autocorrettive.

Trascrivi i nomi comuni di cosa, persona, animale:
farmacista fagioli albero amico colore gatto quaderno lavagna lepre maestra indice aula libro maiale cesto contadino cane.

Sottolinea i nomi di cosa:
quadro, cavallo, pittore, vaso, albero, fabbro, forbici, aria.

Sottolinea i nomi di persona:
mamma, passero, fratello, micio, macchina, scolaro, sarto

Scrivi alcuni nomi di animali erbivori

Scrivi alcuni nomi di animali carnivori:

Scrivi alcuni nomi di animali bipedi:

Scrivi alcuni nomi di animali quadrupedi:

Scrivi alcuni nomi di animali che ronzano:

Scrivi alcuni nomi di animali che volano

Scrivi alcuni nomi di animali che vivono nell’acqua:

Scrivi i nomi degli oggetti contenuti nella cartella:

Scrivi i nomi degli arredi dell’aula:

Se dico: “Venga qua un bambino!” nessuno si muove (oppure si muovono tutti!). Ma se chiamo: “Sebastiano, vieni qui!”, Sebastiano si muove subito dal tavolo. Bambino è un nome comune a tutti, mentre Sebastiano è proprio il nome di quel bambino.

Io mi chiamo
La mamma si chiama
Il papà si chiama
I miei nonni si chiamano

Se avessi un gattino lo chiamerei
Se avessi un cane lo chiamerei
Se avessi un cavallo lo chiamerei
Io abito in via
La mia città si chiama

Ricopia questi nomi facendo due colonnine: una per i maschili e una per i femminili.
mamma, papà, fratello, nonna, bambino, sarta, falegname, spazzino, modista, autista, domestica, frate, sorella, marinaio, operaio, pittrice, professore, medico, signora

Ricopia questi nomi facendo due colonnine: una per i maschili e una per i femminili.
Leone, gatto, volpe, uccello, cane, cagna, passero, mucca, gallina, pecora, agnello, caprone, rondine, topo, talpa, cucciolo, formica, ape, vespa, lupo, gufo, farfalla, mosca, moscone, merluzzo, alice, sogliola.

Ricopia questi nomi facendo due colonnine: una per i maschili e una per i femminili.

Tavolino, cattedra, sedia, casa, armadio, sole, luna, stella, rosa, garofano, pietra, roccia, montagna, fiume, acqua, aria, vento, conchiglia, bottiglia, bottiglione, bicchiere, forchetta, cucchiaio, vino, insalata, bottega, tovaglia.

Fare due colonnine una per il maschile e una per il femminile, dei seguenti nomi propri:
Angelo, Mario, Maria, Alberto, Carlo, Paolo, Andrea, Giovanna, Cristina, Giulio, Alma, Lorenzo, Adele, Gaia, Sebastiano, Massimiliano, Pietro, Oscar, Ilaria.

Completa come vuoi:
la faccia e …
la goccia e …
la treccia e …
la guancia e …
la farmacia e …
la camicia e …
la bugia e …
l’acacia e …
l’uomo e …

Completa come vuoi:
il lago e …
il mago e …
lo spago e …
il lupo e …
il fungo e …
la pioggia e …
la valigia e …
la bilancia e …
la ciliegia e …

Completa come vuoi:
il cieco e …
il fico e …
il medico e …
l’amico e …
il manico e …
la sega e …
la vanga e …
la tartaruga e …
la maga e …

Dal maschile al femminile:
il gatto e la …
il maestro e la …
il bambino e la …
il coniglio e la …
Il ragazzo e la …
Il nipote e la …
Il cantante e la …
Il dottore e la …
Il poeta e la …

Dal maschile al femminile:
il professore e la …
lo scolaro e la …
il canarino e la …
il pastorello e la …
Il cavallo e la …
Lo zio e la …
Il parente e la …
Il ciclista e la …
Il conte e la …

Dal maschile al femminile:
lo studente e la …
il principe e la …
il padrone e la …
il cameriere e la …
Il pittore e la …
Il danzatore e la …
Il viaggiatore e la …
Il fratello e la …
Il marito e la …

Dal maschile al femminile:
il re e la …
il papà e la …
il signore e la …
il saltatore e la …
Il nuotatore e la …
Il suonatore e la …
Il gallo e la …
Il bue e la …
L’uomo e la …

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
…stira la biancheria.
… lava i panni.
… insegna ai bambini.
… assiste i malati.
… fabbrica il miele e la cera

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
…fa l’uovo.
…bruca l’erbetta.
…cuce gli abiti.
…ci dà il latte.
…taglia i capelli.

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
…pulisce le strade.
…lavora il legno.
…cura i malati.
…cura gli animali malati.
…insegna ai bambini.

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
…combatte la guerra.
…guarda le pecore.
…vende le medicine.
…serve a tavola.
…coltiva la terra.

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
…ara il terreno.
…tira il carro.
…ronza sui fiori.
…canta al mattino.
…cuoce il pane.

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
… ronza
… vola
… cigola
… soffia
… riscalda
… nitrisce
… becca
… miagola

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
… ruzzola
… illumina
… scroscia
… punge
… canta
… abbaia
… sfavilla
… bagna

Completa le seguenti frasi con un nome maschile:
… punge
… rode
… pigola
… canta
… miagola
… cinguetta
… becca
… vola

Completa le seguenti frasi con un nome femminile:
… bagna
… ruzzola
… splende
… rischiara
… illumina
… riscalda
… scorre
… scotta

Ricopia i seguenti nomi dividendo i singolari dai plurali:
mamma, sorelle, operaie, babbi, muratori, falegname, scolaro, alunno, bambine, spazzini, operai, maestro, medico, farmacista, madre, scrittore, cameriere, padre.

Ricopia i seguenti nomi dividendo i singolari dai plurali:
mosche, ape, cavallo, pecore, agnello, asini, coniglio, maiali, lupi, volpe, cane, cervi, uccello, rondine, passeri, sogliole, triglia, balena, farfalle, vespe, vespa, mosca, elefante, orso, orsacchiotti, leone, bue, leoni, buoi.

Ricopia i seguenti nomi dividendo i singolari dai plurali:
banchi, cattedra, tavolini, case, libro, nave, matite, fiore, viola, crisantemi, prigioni, nave, lampada, armadi, cancelli, cappello, occhio, orecchie, arance.

Completa come vuoi:
la bambina e le …
la mamma e le …
la bottiglia e le …
la margherita e le …
la mela e le …
la foglia e le …
la ruota e le …
la ragnatela e le …
la pera e le …

Completa come vuoi:
il papà e i …
il gatto e …
il fazzoletto e ….
il cancello e …
il pozzo e …
il maestro e …
il ramo e …
il pastorello e …
il cappello e …

Completa come vuoi:
la formica e …
la cuoca e …
la panca e …
la bocca e …
la mucca e …
la brocca e …
la zucca e …
il cuoco e …
il fuoco e …

Completa come vuoi:
il cane e …
il nipote e …
il mare e …
il cantante e …
la nave e …
la lumaca e le …
la barca e …
l’amica e …
l’oca e …

Poesie e filastrocche IL CORPO UMANO

Poesie e filastrocche IL CORPO UMANO – una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Il corpo umano

A un congresso si vuole stabilire
quale parte val più del corpo umano.
Uno dice: “Non posso che asserire
che val di più la mano”.
E, dopo quello,
un altro grida: “Val di più il cervello!”
E un altro: “Gli occhi!”
E un altro: “Il cuore!”.
Il congresso ora è tutto un gran rumore.
“Perdinci! Qui si ignora
che è la mano che agisce e che lavora!”.
“Macchè! Macchè! E’ la mente
che fa dell’uomo un uomo intelligente!”.
“D’accordo! Ma che credi?
E’ per mezzo degli occhi che ci vedi!”.
“Viva il fegato!”, “No, viva il polmone!”.
D’un tratto, in mezzo a quella confusione,
un congressista salta su per dire:
“La volete finire?
Ciascun di voi sostiene
ciò che più vale. Ebbene,
mi sapete ora dir ciò che vale meno?
Lo stomaco? Il duodeno?
C’è qualcuno tra voi che è persuaso
di lasciarmi la lingua, oppure il naso?
O che rinunci anche soltanto a un etto
del proprio cervelletto?”.
Queste parole un gran silenzio accoglie.
E il congresso si scioglie. (A. Novi)

Quello che io ho
Ho una manina bella,
ne ho un’altra, sua sorella;
ho un paio di piedini;
due occhi birichini.
Ho poi due orecchiette
attente e curiosette.
Linguetta ne ho una sola,
ma in bocca lesta vola:
mi sa assai ben servire,
tutto oramai sai dire.
Ho il cuore per amare,
la testa per pensare.
Tutto quello che ho
chissà chi me lo donò. (Renzo Pezzani)

 

 

 

Quel che possiede un bimbo
Due piedi lesti lesti
per prendere e per dare;
due mani sempre in moto
per prendere e per fare;
una bocca chiacchierina
per tutto domandare,
due orecchie sempre all’erta
intente ad ascoltare;
due occhioni spalancati
per tutto investigare
e un cuoricino buono
per molto molto amare. (Lina Schwarz)

 

 

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Dettati ortografici sui cinque sensi

Dettati ortografici sui cinque sensi – una raccolta di dettati ortografici, di autori vari, per bambini della scuola primaria. Difficoltà ortografiche miste.

I sensi

I sensi sono cinque: vista, odorato, gusto, udito, tatto. Sappi mantenere sani gli organi dei sensi perchè con essi puoi godere le belle cose del creato.

La vista
la vista è un bene prezioso. Conservala meglio che puoi. Pensa alla sventura di chi è cieco, che non può vedere la bellezza della natura, il viso delle persone care.

L’occhio

L’occhio è la via della luce. Quando chiudi i tuoi occhi, anche per gioco, ti trovi avvolto nelle tenebre e il mondo non sembra esistere più attorno a te. Per mezzo degli occhi tu conosci il volto della tua mamma, del babbo, delle persone che ami di più. Con gli occhi tu cogli  i colori della natura, le forme infinite delle cose del mondo in cui vivi. Gli occhi ti permettono di leggere ciò che è stato scritto per te, ti permettono di allineare sul candido foglio il nitido segno delle parole che vuoi scrivere tu.
Che i tuoi occhi possano vedere sempre immagini di bontà e di bellezza!

L’occhio

Se ci guardiamo allo specchio, l’occhio appare come un globo che ha una parte bianca, umida e liscia, chiamata cornea. Il cerchietto scuro che vediamo al centro dell’occhio è la pupilla, un forellino la cui apertura è in parte variabile. La pupilla è circondata da un anello colorato detto iride, che può essere azzurro, marrone, verde, giallo, nero.

La superficie dell’occhio è tenuta sempre umida e pulita dalle ghiandole lacrimali, che emettono un liquido, non solo quando piangiamo. Le ciglia difendono gli occhi dal pulviscolo, mentre le sopracciglia impediscono che il sudore o un altro liquido scorra dalla fronte negli occhi.

E ora vediamo come l’immagine si forma nell’occhio. Ammettiamo che una candela accesa si trovi in una stanza buia. I raggi di luce che essa emette passano prima di tutto attraverso la cornea, che è trasparente; poi attraverso un liquido trasparente anch’esso (detto umor acqueo) e il foro che sta al centro dell’iride, giungono al cristallino. Questo è come una lente, che trasmette i raggi, attraverso un altro liquido detto umor vitreo, alla retina. Il cristallino, che sta dietro all’iride, appare nero, poichè non respinge i raggi di luce, ma li lascia passare.
Sulla retina l’immagine appare capovolta. Le immagini attraverso il nervo ottico sono trasmesse al cervello, il quale le percepisce, non più capovolte, ma nella giusta posizione.

L’udito
Il senso dell’udito ti permette di udire la musica, il soave canto degli uccellini, la voce della mamma. Ma con l’udito senti anche il rombo del tuono, lo scoppio di una bomba, lo stridio del treno sulle rotaie.

L’orecchio

Sentinella continuamente all’erta, il tuo orecchio ti avverte dei pericoli, richiama la tua attenzione, ti fa sentire che intorno a te si agita il mondo immenso delle cose, degli animali, degli uomini.
Con l’orecchio tu ascolti le parole di chi ti ama e ti guida, cogli l’armonia del canto e della musica, odi le mille voci della natura e il rumore degli strumenti che accompagnano la fatica dell’uomo.

L’orecchio

I suoni vengono raccolti da padiglione e, passando per il condotto, o canale uditivo, fanno vibrare il timpano, che trasmette la vibrazione agli ossicini. A loro volta gli ossicini trasmettono la vibrazione all’orecchio interno, il quale è un organo delicatissimo incassato ancor più profondamente nel cranio. L’orecchio interno è pieno di liquido, per cui le vibrazioni ricevute vi generano delle onde, che vanno ad eccitare delle terminazioni nervose e che vengono trasformate in impulsi inviati al cervello, in modo che noi possiamo sentire. In poche parole, nell’orecchio si riproduce la vibrazione e quindi il suono proveniente da un oggetto qualsiasi: da una limetta, dalla corda di un violino, da una moneta, e via dicendo.

Così, anche senza vedere, noi sappiamo se sulla strada transita un’automobile e da quale parte proviene la voce di qualcuno che ci chiama.

Una funzione dell’orecchio interno è quella di informarci sulla posizione della nostra persona, così da tenerci in equilibrio.

L’odorato
Il senso dell’odorato risiede nel naso. Questo senso ti permette di sentire i soavi odori dei fiori, i gustosi odori del cibo.

Il naso

Di quante cose ti avverte il tuo piccolo naso curioso! I profumi delicati dei fiori  ti insegnano ad amare la natura. Lo squisito profumo dei cibi più graditi e delle leccornie ti fa pregustare il piacere di mangiarle. Gli odori sgradevoli ti tengono lontano da ciò che ti potrebbe far male. Anche il naso, a suo modo, è una piccola sentinella.

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Operazioni in colonna – Cartellini in bianco

Operazioni in colonna – Cartellini in bianco. Ho preparato queste schede in bianco per le operazioni in colonna. Ce ne sono con sole decine e unità, centinaia decine e unità, e migliaia centinaia decine e unità.

I colori sono quelli delle schede dei numeri Montessori.

I bambini le utilizzano liberamente per le loro esercitazioni, e poi le ripongono nel loro schedario individuale.

Operazioni in colonna

Cartellini pronti in formato pdf qui

_________________________________

Operazioni in colonna

Dettati ortografici ESCLAMAZIONI

Dettati ortografici ESCLAMAZIONI – Una collezione di dettati ortografici per esercitare la scrittura delle esclamazioni, per la scuola primaria.

“Eh, via, non c’è bisogno di piangere!”.

“Ehi! Ehi! Dove andate? Non sapete che di qui non si può passare?”.

“Deh, siate generoso! Perdonatelo!”.

“Ohi! Ohi! Affogo!”, gridava il ragazzo, sentendosi mancare il respiro.

“Uh! che bestiaccia!”.

“Ahimè! La cosa è molto grave: bisognerà avvertire la mamma.”.

Ahi! Ma perchè non hai fatto attenzione? Mi hai pestato un piede.

Ehi, Emilio, giacchè sei qui, puoi darmi una mano nei preparativi o ti dispiace?

Ohi ohi, le cose si mettono male. Alberto è molto arrabbiato; ogni volta che sente parlare di Giovanni va in escandescenze. Eppure, fino a pochi giorni fa andavano d’accordo. Cosa sarà successo fra loro? Mah!

Toh, chi si vede!

Ah! Oggi sono stato proprio sfortunato!

Ahi! Non vedi che mi hai fatto male?

Sta attento ve’!

Oh, Gino, ti è piaciuto lo spettacolo?

(in costruzione)

Dettati ortografici ESCLAMAZIONI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Dettati ortografici APOSTROFO

Dettati ortografici APOSTROFO – Una collezione di dettati ortografici per esercitarsi con le parole con l’apostrofo, per la scuola primaria.

Non posso giocare all’aperto perchè piove.

Un’amica di Giorgio è ricoverata all’ospedale di Milano.

Tutti i bambini si ritroveranno nell’atrio della scuola.

Nell’acquario guizzano i pesci rossi.

Le lancette dell’orologio segnano le cinque.

Le orecchie dell’asino sono lunghe.

La visita dell’amico mi ha procurato tanta gioia.

L’aquila ha il nido sull’alto monte.

Sull’albero di Natale splendono le luci.

Dall’America sono partite grosse navi. Dall’alba al tramonto tutti lavorano.

Da’ retta a me e sarai contento.

Fa’ il tuo dovere.

Di’ sempre il vero quando ti si chiede qualcosa.

Va’ dritto per la tua strada se non vuoi essere importunato.

Da’ a lui quanto chiede.

Fa’ a me questo favore.

Sta’ a me vicina.

Fa’ in piacere di star zitto.

Va’ ad imbucare la lettera che ti ho dato.

Di’ che stia tranquillo.

Va’ a comprarmi un francobollo.

Quest’anno il tempo è stato abbastanza clemente.

Scarse le piogge di quest’autunno, brevi le apparizioni della neve quest’inverno.

Ricordo l’altro anno: quell’albero di pino si curvava perfino sotto il peso della neve.

Quell’angolo del cortile si era trasformato in un pantano.

Ricordate come quell’argine del canale avesse ceduto in seguito alla pioggia? In quell’occasione tutti ebbero paura e gli uomini dovettero abbattere quell’antico cascinale, che sorgeva proprio vicino all’argine. Tuttavia a quest’ora lo avranno già ricostruito un po’ più lontano.

C’era un giornale là, chi l’ha preso?

S’era stabilito così: c’era anche il papà quella sera, ora è impossibile cambiare l’ora.

S’è dimenticata che m’aveva promesso d’avvertirmi.

M’hai portato un bel libro da leggere quando sarò in campagna quest’estate?

Luisa, l’hanno consegnato a te quel pacco così pesante?

Vieni, e lascia che ti aiuti un po’.

Quand’egli t’indicò il cespuglio, vedesti dov’era nascosta la palla.

Sull’imbrunire c’incamminammo verso l’altro paese che s’intravvedeva sulla collina soprastante.

Un’ascia s’abbattè sul tronco dell’albero.

Quand’era stanco si riposava sui massi.

Ripreso il cammino spingeva avanti, quant’era possibile, lo sguardo.

Quand’era arrivato il treno io ero appena giunto alla stazione.

Quant’è bella la scena che ci offre la natura in questi giorni di primavera!

Raccolse tant’erba quant’era necessaria a mantenere le due mucche che aveva comprato.

E’ un bel cane, è il terz’anno che l’ho con me.

L’altr’anno l’ho incontrato durante le vacanze.

Anch’io gliel’ho detto di non tardare mezz’ora perchè non occorreva nient’altro.

Quand’ella verrà glielo dirò. Gliel’hai spiegato dov’è la casa di Giorgio?

Gliel’avevo detto quando partì.

Gliel’ho disegnato  proprio com’era.

Gliel’hanno detto appena è arrivato.

L’ho visto pallido e magro: dev’essere stato malato.

Gliel’hai detto che quella sera suo fratello s’era sentito male?

Se lui t’ha offeso ti chiederà perdono.

T’ho detto e t’ho ripetuto che io non so nulla.

M’è passato proprio davanti, ma non l’ho riconosciuto.

Adolfo è il conforto, l’aiuto, il sollievo della sua povera madre.

La lettera che t’invio v’apporterà nell’animo una dolce soddisfazione.

Questo o quest’altro per me fa lo stesso.

Chi loda se stesso s’imbroglia.

Quell’uomo non aveva una bella cera.

Quando tu m’hai detto quella cosa, io pensavo a tutt’altro.

Se t’avessi rimproverato avrei fatto meglio.

Quand’egli seppe la notizia, corse subito a riferirla alla mamma.

Ci accorgemmo ch’era tardi e c’impaurimmo.

C’incamminammo verso l’uscita, ma dovemmo girare mezz’ora per trovarla.

Il nonno m’ha raccontato una favola, ma tu dov’eri?

L’altr’anno durante le vacanze natalizie andai a sciare.

T’indicai l’uscita e tu te ne andasti mogio mogio.

Dettati ortografici APOSTROFO – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Dettati ortografici ACCENTO

Dettati ortografici ACCENTO – Una raccolta di dettati ortografici per questa difficoltà di scrittura per la scuola primaria.

Mario uscì, passò il cancello, infilò la strada e corse finchè non ne potè più. S’era alzato tardi per andare a scuola. Suo fratello invece era già pronto, perchè s’era alzato presto. Entrò in cucina, mangiò tranquillamente, poi adagio s’avviò alla stazione. Quando il treno arrivò egli salì e partì per recarsi in città.

Là, sull’estremo orizzonte, dove nè la terra nè il cielo hanno precisi contorni, rimane per poco un chiarore rossastro: è l’ultimo saluto del dì che muore. Il sole, l’astro del giorno, dà un bacio al cielo prima che s’ingemmi di stelle, dà un bacio alla terra prima che si sprofondi nella quiete della notte. Il ricordo che di sè ci lascia è così dolce e così caro che le ore future saranno di rimpianto e d’attesa.

Non lo vidi nè a scuola nè in cortile e il giorno mi sembrò più lungo e più noioso. Andai anche  a cercarlo là, al solito posto accanto al cantiere, ma i compagni mi dissero che lì non era venuto. Uno aggiunse che forse suo padre se l’era portato con sè. “Sì”, intervenne un altro, “mi sembra proprio di averlo visto in automobile: si dirigevano verso la campagna”. Da mio fratello seppi poi che era vero. Tuttavia la sua assenza mi dà pensiero perchè è la prima volta che parte senza avvertirmi.

Da più giorni piove. Il temporale non ci dà tregua. Là, nell’angolo più basso del cortile, si è formata la più grande pozzanghera. La pioggia può cessare da un momento all’altro, ma è anche vero che ora vien giù come se non dovesse smettere mai. Ciò ci impensierisce perchè già lo scorso  anno avemmo un allagamento, che ci costrinse in casa tutto un dì. Nè io nè i  miei fratelli ci azzardammo ad uscire. Solo il giorno dopo il babbo ci portò con sè.

Ma ve lo devo proprio portare lì? Qui non c’è anima viva.

E’ più di là che di qua.

Non ti verrò mai più vicino.

 Dettati ortografici – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Dettati ortografici DOPPIE

Dettati ortografici  DOPPIE – Una raccolta di dettati per la scuola primaria per questa difficoltà ortografica.

Il fumo esce dal camino. Quando fummo in cammino incominciammo a cantare.

Io sono stanco ed ho sonno.

Tutti sanno che chi è sano deve cercare di conservare la sua salute.

Nel mese di giugno le messi sono abbondanti.

Ada va a passeggio lungo le rive dell’Adda.

Entrai in casa e mi tolsi il cappello; m’accorsi allora che mio padre aveva un diavolo per capello.

Alla sera i pulcini vanno sotto l’ala della chioccia ed i fiori vengono portati nella serra.

In un vano della mia casa c’è una cassa di libri.

Una bella pecorella bela nell’ovile.

Spesso la mamma dice che ha speso troppo.

Nel vaso sono disposte alcune rose rosse di serra.

La sera giunge presto e la nonna serra al cuore il nipotino.

Giorgio gioca con la pala, Luisa invece preferisce divertirsi con la palla.

Sul nono gradino della scalinata c’era il nonno di Attilio.

Difficoltà ortografiche DIGRAMMI VARI

Difficoltà ortografiche DIGRAMMI VARI – Una raccolta di dettati ortografici per la scuola primaria.

La neve si scioglie e diventa acqua liquida.

I bambini non bevono i liquori.

Quella stoffa è di buona qualità.

Sul quadro c’è qualche macchia.

L’aquila è un uccello rapace.

Gli inquilini della casa sono tranquilli.

Lucia sa costruire gli aquiloni.

Quando tornerà la mamma?

C’era una grande quantità di neve.

Quattro spazzini spazzarono la strada.

Il nonno ha comprato quattro quintali di patate.

La quercia produce le ghiande.

L’acqua è indispensabile per la vita dell’uomo, delle piante, degli animali.

In cucina c’è l’acquaio.

Scende un’acquerugiola noiosa.

Che acquazzone!

Quel panettone fa venire l’acquolina in bocca.

In Sardegna c’è un grande acquedotto.

Nell’acqua vivono i pesci.

Scendendo le scale Mario scivolò.

Non sciupare i libri.

Un ragnetto ha tessuto la ragnatela nel cavo di una pigna.

La magnolia offre dei fiori bellissimi.

Quando compio il mio dovere, poi ho la coscienza tranquilla.

I soldati mangiano la pagnotta.

Emilio si è bagnato giocando presso lo stagno.

Ho fasciato un dito, perchè mi sono tagliato.

L’agnello belava nel prato.

I fogli del quaderno sono rigati.

Il pesce è fresco.

I cuochi sono i re della cucina.

Quando piove calzo un paio di scarpe di cuoio.

Quel banchiere riscuote le somme di denaro.

Sul taccuino ho segnato il numero di telefono di Giovanni.

Ci fu un tempo in cui i merli erano tutti bianchi e facevano il nido in gennaio. Una merla sbeffeggiava il gennaio così: “E’ la sera del ventotto. Tu stai per andartene. Ah ah! Le tue minacce non m’impauriscono più!”. Ma ecco la vendetta di gennaio ! Negli ultimi tre giorni del suo regno accumulò un freddo intensissimo. L’infelice merla dovette rifugiarsi, soi suoi figli, su su in un camino fuligginoso. Da allora i merli divennero neri e gli ultimi tre giorni di gennaio sono sempre rimasti i più freddi dell’anno.

Quando ho affermato che l’acqua occupa i quattro quinti del globo, tu non l’hai creduto. Eppure l’acqua, come l’aria, è ovunque. Ha il suo proprio luogo negli oceani, nei mari, nei laghi, nei fiumi, sotto terra, ma in notevole quantità la troviamo anche in tutti i corpi che hanno vita.Hai mai osservato una vite potata? L’esile tralcio tagliato è diventato una piccola fontanella da cui gocciolano stille lucentissime: le lacrime della vita. I vegetali ne hanno in quantità copiosa e non poca è all’interno del nostro corpo e di quello degli animali.

Un contadino aveva quattrocento monete d’argento. Andò al  mercato e comprò delle pecore. Gliene dettero una ogni cinque monete. Tornando si trovò a dover passare un fiume gonfio d’acqua per una gran pioggia ch’era venuto giù. Sulla riva c’era una barchetta così piccina che potevano entrarci il contadino e una pecora per volta. Cominciò dunque il pover’uomo a passare con una pecora… Ma qui il narratore di questa novella tacque. “E dopo?” gli chiesero gli ascoltatori. “Dopo? Lasciamo prima passare tutte le pecore; quando saranno passate seguiterò.

Nella famiglia ognuno ha le affettuose e sollecite cure dei genitori, nella scuola tutte le attenzioni del maestro che ci istruisce e ci educa. Che possiamo desiderare di più? Oh, pensiamo a tanti bambini che non hanno nè le carezze dei loro cari, nè le gioie serene di una vita tranquilla: nulla di tutto quanto può alleviare le sofferenze inevitabili della vita, nulla di ciò che la rende bella.

In inverno c’è sempre molta nebbia.

Saremo promossi se se lo meriteremo.

Il pavimento si pulisce con la cera.

Alla festa c’era anche il direttore della scuola.

M’ha detto che quand’anche io gli avessi fatto questo torto, egli m’avrebbe perdonato.

Difficoltà ortografiche DIGRAMMI VARI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Dettati ortografici SE SE’ S’E’, SERA S’ERA, uso di E’ ed E

Dettati ortografici – SE SE’ S’E’, SERA S’ERA, uso di E’ ed E – una raccolta di dettati ortografici su queste difficoltà di scrittura per la scuola primaria.

Se mi dirai la verità io ti perdonerò.

Egli aveva condotto con sè il fratello.

Antonio s’è dimenticato d’avvertirci.

Egli s’era trovato lì per caso sabato sera.

Egli s’era impegnato a fare tutto da sè.

Tutta la sera non ha fatto che piovere.

S’era sbucciato un po’ il ginocchio sinistro.

Tutti aspettavano con ansia quella sera. L’egoista non pensa che a sè.

A me piacciono i fiori. M’è caro il tuo ricordo. Vieni da me oggi.

Lo zio Nino ha mandato un bellissimo dono per te. T’è piaciuto il dono dello zio Nino?

Questa fiaba m’è piaciuta molto, e a te?

La pianta del tè è coltivata nei paesi caldi.

Preferisci bere il caffè o il tè?

Questa mattina al mercato m’è parso di vedere tua cugina.

A me e a te non piace il tè.

M’è passato proprio davanti, ma non l’ho riconosciuto.

S’era fatto buio e per le strade non c’era più nessuno.

Quant’è faticoso il lavoro compiuto contro la nostra volontà!

L’avevo detto che di te non c’è da fidarsi!

S’era fatto sera improvvisamente.

Dov’eri che ti ho cercato per tutta la sera?

Una vera fortuna non aver trovato la nebbia quella sera.

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Exit mobile version

E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!

Abbonati!