Poesie e filastrocche AUTUNNO

Poesie e filastrocche AUTUNNO – Una collezione di poesie e filastrocche di autori vari, per i bambini, della scuola materna e della scuola primaria.

Cadon le foglie
Cadon le foglie come farfalle:
ve n’è di rosse, ve n’è di gialle,
volteggiano un momento,
e partono col vento.
E la povera pianta là, nell’aria,
rabbrividisce, nuda e solitaria. (M. Maltoni)

 

La nuova stagione
Le svelte rondinelle son partite
in cerca di una terra solatia;
le brune passerine, infreddolite,
cinguettano canzoni in armonia.
Le tiepide giornate son finite:
la fitta nebbia dà malinconia;
le foglie, intanto, vizze ed ingiallite,
cadono volteggiando sulla via.
Ara la terra il rude contadino
e sparge i duri chicchi di semente,
e corre, col pensiero, lietamente,
alle castagne nuove, al dolce vino.
Mugghiano bovi nelle chiuse stalle
e canta il boscaiolo nella valle. (C. Mazzoleni)

 

Ora l’autunno
Ora l’autunno guasta il verde ai colli,
o miei dolci animali. Ancora udremo,
prima di notte, il richiamo della grigia
pianura che va incontro a quel rumore
alto di mare. E l’odore di legno
alla pioggia, l’odore delle tane,
com’è vivo qui fra le case,
fra gli uomini, o miei dolci animali. (S. Quasimodo)

 

Autunno
Biondo autunno che ci porti?
Uva, fichi e noci a staia.
Pioggia e vento alle montagne
mucchi, al fuoco, di castagne. (R. Rompato)

 

L’autunno
Vien l’autunno sospirando,
sospirando alla tua porta.
Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,
e tre gocciole di brina,
e un pugnel di morte foglie.  (A. S. Novaro)

 

L’autunno
Io vidi una mattina
l’autunno camminare.
Aveva nella mano
tre gocciole di brina,
nel cesto un venticello
per sollevar le foglie.
Portava per mantello
un grigio nuvolone
e andava lento lento
curvo sul suo bastone.  (A. Mazzeo)

 

L’autunno
Quando piove lento lento
e fa freddo e tira il vento
nella casa sta il bambino
nella cuccia il cagnolino
presso il fuoco il mio gattino.
E il ranocchio senza ombrello
sotto un fungo sta bel bello.  (O. Cicogna)

 

Vien l’autunno piano piano
Nel silenzio del mattino, getta il chicco il contadino
getta il chicco, getta getta, alla terra che lo aspetta
gli gnometti nel profondo, si rallegran per il mondo
getta il chicco, getta getta, alla terra che lo aspetta
una spiga nascerà, che il buon pane ci darà
getta il chicco, getta getta, alla terra che lo aspetta
guarda il ciel benedicente, il cader della semente
getta il chicco, getta getta, la semenza è benedetta
vien l’autunno piano piano, cavalcando da lontano
sulla testa un gran cappello, foglie rosse nel mantello
porta grappoli e castagne, nuvolette alle montagne
nei vigneti gli stornelli, acque chiare nei ruscelli
nelle sacche più profonde, nebbia e freddo vi nasconde
ed ai bimbi che son buoni, reca belli e ricchi doni. (E. Minoia)

 

Autunno
Un colpo di vento,
spalanca la porta
ed entra l’autunno,
che regge una sporta
è piena di noci,
di frutta nostrane
faremo merenda,
per più settimane
l’autunno nel bosco,
va a far la fascina
che dopo regala,
a qualche vecchina
le rondini liete,
son tutte partite
a terra le foglie,
son tutte ingiallite.
Il tempo dei giochi,
ahimè come vola!
Con libri e cartella
l’autunno va a scuola. (Nidario)

 

Foglie gialle
La nonnetta nello scialle
si rannicchia intirizzita.
Piovon foglie e foglie gialle
sulla terra insonnolita.
Nubi fosche, nubi nere
van pel cielo a torme a frotte;
calan rapide le sere
scende rapida la notte. (Anita Ferraresi)

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Esperimenti scientifici per bambini – automobiline con motore ad aria

Esperimenti scientifici per bambini
automobiline con motore ad aria
Primo modello

Cosa serve:
una bottiglia di plastica con tappo,
quattro bottoni indentici,
una cannuccia da bibita pieghevole,
un elastico,
un palloncino,
due bacchette per le assi delle ruote e del filo.

Esperimenti scientifici per bambini
automobiline con motore ad aria
Cosa fare

assemblare seguendo le istruzioni fornite nel video, quindi gonfiare il palloncino attraverso la cannuccia e rilasciare

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Esperimenti scientifici per bambini
automobiline con motore ad aria
Variante

http://www.arvindguptatoys.com

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Esperimenti scientifici per bambini
automobiline con motore ad aria
Modello due

In questo progetto il palloncino è sostituito dall’aria immessa attraverso una pompa da bicicletta:

http://www.arvindguptatoys.com/

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शुक्रिया अरविंद गुप्ता जी

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Altri link

https://www.grc.nasa.gov/www/k-12/BGP/Ashlie/BalloonRocketCar_easy.html

http://www.hometrainingtools.com/a/balloon-rocket-car-project

Esperimenti scientifici per bambini – La freccia che si inverte

Esperimenti scientifici per bambini – La freccia che si inverte: osservate questo brevissimo video, senza perdere di vista la freccia…

Esperimenti scientifici per bambini
La freccia che si inverte

Questo esperimento, semplice ma davvero d’effetto, ha per oggetto il fenomeno della rifrazione della luce: la luce “si piega”  quando passa da una sostanza ad un’altra di densità diversa (in questo caso dall’aria all’acqua), creando illusioni ottiche.

Cosa serve


un bicchiere cilindrico, liscio, trasparente
un foglio di carta e un pennarello
una brocca d’acqua

Esperimenti scientifici per bambini
La freccia che si inverte
Come si fa

Disegnate una freccia col pennarello sul foglio di carta, piegate il foglio in modo tale che possa stare in verticale sul tavolo.

Ponete davanti al foglietto il bicchiere vuoto.

Osservando la freccia, versate l’acqua nel bicchiere: la freccia invertirà la sua direzione.

Esperimenti scientifici per bambini
La freccia che si inverte
Link

https://www.childrensmuseum.org/blog/saturday-science-the-reversing-arrow

http://science.wonderhowto.com/inspiration/reverse-arrow-trick-amazing-0156019/

http://thekidshouldseethis.com/post/79356632627

https://www.highlightskids.com/science-experiment/reversing-arrow

http://www.physicscentral.com/experiment/physicsathome/reversing-arrows.cfm

Esperimenti scientifici – Visualizzare le onde sonore – Piastre di Chladni – Eidophone

Esperimenti scientifici – Visualizzare le onde sonore – Piastre di Chladni – Eidophone. Il suono è vibrazione. Le vibrazioni vengono trasmesse attraverso l’aria alle nostre orecchie, e noi le percepiamo come suoni. Vedere le vibrazioni sonore è possibile con questi semplici esperimenti.

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Esperimenti scientifici – Visualizzare le onde sonore – Piastre di Chladni – Eidophone
Esperimento 1

Prendi una ciotola di circa 20cm di diametro, copri la parte superiore con della pellicola da cucina, tirandola accuratamente fino a renderla perfettamente aderente, piatta e liscia.

Cospargi del sale fino sulla sua superficie.

Ora prendi una pentola e un cucchiaio, ponili vicini alla ciotola e colpisci il col cucchiaio il fondo della pentola per ottenere un suono. Vedrai il sale saltare sulla pellicola.

Puoi ottenere lo stesso risultanto gridando forte vicino alla ciotola.

C0sa succede?

Quando si colpisce la pentola o si grida si producono delle vibrazioni che si trasmettono attraverso l’aria al tuo orecchio e anche alle pellicola posta sulla ciotola

http://www.unmuseum.org/exsound.htm

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Esperimenti scientifici – Visualizzare le onde sonore – Piastre di Chladni – Eidophone

Eidophone

Margaret Watts-Hughes ha inventato nel 1885 un dispositivo chiamato Eidophone, che consiste in una camera di risonanza in legno con una estremità aperta sulla quale è tesa una membrana di gomma, cosparsa di sabbia o altro.

La camera di risonanza era collegata ad un tubo nel quale era previsto cantare.

Per realizzare un eidophone si può utilizzare un vaso di fiori, la gomma di un palloncino, e un tubo di plastica.

 

Eidophone 1, performed by Esmeralda Conde Ruiz, 2006
steel and latex membrane

http://old.likeyou.com/archives/

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Come mostrato in questo video, mentre si canta nell’ eidophone sulla membrana si formano figure geometriche bellissime. I bambini ne saranno davvero incantati

Trio Eidophone (2010 – Work in Progress) – Film / Prototype / Performance

Sulla base dell’invenzione di Margaret Watts-Hughes, questo è un dispositivo di recente progettazione, per tre voci.

http://sciencedemonstrations.fas.harvard.edu/

Esperimenti scientifici – Visualizzare le onde sonore – Piastre di Chladni – Eidophone
Piastre di Chladni

Poi, naturalmente, non possono mancare le piastre di Chladni, cosparse di sabbia o sale e messe in vibrazione con un archetto da violino:

 http://www.tokenrock.com/
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Esperimenti scientifici – Visualizzare le onde sonore – Piastre di Chladni – Eidophone
Altri video

Esperimenti scientifici per bambini – Come realizzare una mongolfiera

Esperimenti scientifici per bambini – Come realizzare una mongolfiera: per tutti i progetti di mongolfiera ad aria calda è bene prendere le dovute precauzioni per evitare di provocare incendi, ma non rinunciate all’esperimento per questo: realizzare una mongolfiera è il sogno di ogni bambino… ad esempio potete aggiungere sempre un filo abbastanza lungo e tenuto morbido, che consenta il recupero del pallone 🙂

Esperimenti scientifici per bambini Come realizzare una mongolfiera Primo progetto

Cosa serve: un sacchetto di plastica molto sottile, candeline da torta di compleanno, del filo, nastro adesivo, cannucce da bibita, righello e forbici, cartoncino sottile, accendino.

Cosa fare:

Fissare le cannucce tra loro per formare un cerchio con un diametro di circa 12 pollici, senza colla o nastro adesivo, ma semplicemente inserendole una nell’altra.

Con la minor quantità possibile di nastro adesivo fissare il cerchio di cannucce al margine aperto del sacchetto di plastica, ed il pallone è fatto.

Ritagliare un quadrato di 2 pollici di lato dal cartoncino, e praticarvi quattro fori in prossimità del centro (i fori dovrebbero essere leggermente più piccoli rispetto alla larghezza delle candele di compleanno, in modo che possano incastrarvisi perfettamente), poi fissare ad ogni lato del quadrato di cartoncino circa 12 pollici di filo.

Inserire le candele nei fori, collegare al pallone e verificare che il quadrato sia ben bilanciato rispetto al sacchetto tenuto sospeso. Fare tutte le correzioni necessarie.

Accendere le candeline, aspettare che l’aria riscaldata riempia il sacchetto, quindi lasciar volare la mongolfiera

http://www.wikihow.com/
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Esperimenti scientifici per bambini Come realizzare una mongolfiera Secondo progetto:

Cosa serve: un foglio di plastica da imbianchino molto leggera, legno di balsa, candeline di compleanno, colla a caldo.

Cosa fare Tagliare la plastica e chiudere ai bordi con la colla a caldo, per formare il pallone. Unire le candeline di compleanno tra loro, sempre con la colla a caldo, e fissarle a un piccolo pezzetto di balsa.

http://www.instructables.com

Esperimenti scientifici per bambini Come realizzare una mongolfiera Le lanterne volanti 

I progetti per realizzare le mini mongolfiere non possono non  essere associati al lancio delle lanterne di carta orientali.

http://lusignolo.wordpress.com/

In questo video ne vediamo una versione “natalizia”: il papà protagonista sostiene che non è pericoloso se la giornata non cade nella stagione secca e non ci sono venti troppo forti, perchè queste lanterne bruciano ad alta quota e quando tornano a terra sono fredde e senza braci accese.

La carta di riso della lanterna e il filo sono totalmente biodegradabili, e hanno una storia gloriosa di migliaia di anni.

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Esperimenti scientifici per bambini  Come realizzare una mongolfiera  Altre fonti

http://www.wikihow.com/

http://eo.ucar.edu/

Esperimenti scientifici per bambini – Scintillanti cristalli dal carbone

Esperimenti scientifici per bambini – Scintillanti cristalli dal carbone: il vostro bambino sa che attraverso la pressione e milioni di anni il carbone in natura ha prodotto i diamanti? Questa attività  non solo introduce dei concetti geologici, ma coltiva il senso di stupore per le meraviglie della natura e insegna che le cose belle possono nascere nei luoghi più improbabili, come da un pezzo di nero carbone…

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Esperimenti scientifici per bambini
Scintillanti cristalli dal carbone
Cosa serve

alcuni pezzi di carbone da barbecue,
una ciotola poco profonda,
acqua,
sale,
azzurrante (additivo per bucato bianco),
ammoniaca,
coloranti alimentari,
mascherina.

Esperimenti scientifici per bambini
Scintillanti cristalli dal carbone
Cosa fare

indossare la mascherina e miscelare tra loro 6 cucchiai di acqua, 6 cucchiai di sale, 6 cucchiai di azzurrante e un cucchiaio di ammoniaca.

Adagiare i carboni un una bella ciotola e versarvi la miscela.

Se  dei punti rimangono asciutti, cospargere di ammoniaca.

Aggiungere qualche goccia di colorante alimentare diverso qua e là e se il carbone risulta ancora asciutto dell’altra acqua.

Naturalmente non lasciare che i bambini facciano l’esperimento da soli: l’ammoniaca è tossica ed è sempre bene utilizzarla in un locale ben ventilato o meglio ancora all’aperto.

 
http://ivori.hubpages.com/
 
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Esperimenti scientifici per bambini
Scintillanti cristalli dal carbone
Variante

Cosa serve:

un cucchiaio,
azzurrante liquido da lavanderia,
detersivo liquido per bucato,
sale da cucina,
ammoniaca,
un vasetto di vetro,
carbone,
una scodella non metallica,
colorante alimentare,
mascherina.

Cosa fare:

indossare la mascherina e  in un barattolo a parte mescolare tra loro 2 cucchiai di azzurrante, 2 di detersivo per bucato, due di sale e due di ammoniaca.

Disporre il carbone in una scodella, aggiungere ad ogni pezzetto qualche goccia di colorante diverso, e versarvi sopra la miscela preparata nel barattolo.

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Esperimenti scientifici per bambini
Scintillanti cristalli dal carbone
 Variante

Cosa serve:
pezzi di carbone,
acqua (preferibilmente distillata) in uno spruzzino,
una scodella non metallica,
sale non iodato,
ammoniaca,
azzurrante da lavanderia,
coloranti alimentari,
un barattolo.

Cosa fare:

riduci  il carbone in pezzetti piuttosto piccoli, ma senza polverizzarlo.

Spruzzare l’acqua fino a quando non è ben bagnato e disporre i pezzi nella scodella formando uno strato uniforme.

In un barattolo a parte mescolare 3 cucchiai (45 ml) di ammoniaca, 6 cucchiai (90 ml) azzurrante e 3 cucchiai (45 ml) di sale e con questa miscela inumidire tutto il carbone.

Spruzzare altra acqua per bagnare bene tutto il carbone, se serve. Se vuoi spruzza del colorante alimentare qua e là (senza coloranti si formeranno solo cristalli bianchi).

Cospargere con un altro paio di cucchiai di sale, e porre la ciotola in un luogo sicuro. Nei tre giorni seguenti continuare a tenere umido il carbone versando sul fondo una miscela di ammoniaca, acqua e azzurrante (2 cucchiai da tavola per ogni ingrediente).

Non muovere la ciotola durante la crescita dei cristalli.  A seconda del clima questi si formeranno in massimo due settimane.

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Esperimenti scientifici per bambini
Scintillanti cristalli dal carbone
Variante

Mettete alcuni pezzi di i carbone in una ciotola.

In un barattolo a parte mescolare 60 ml di acqua, 60 ml di azzurrante da lavanderia, 60 ml  di sale da cucina non iodato e 15 ml di ammoniaca.

Mescolare bene e versare sopra i pezzetti di carbone.

Aggiungere qua e là qualche  goccia di mercurocromo, inchiostro colorato e colorante alimentare e attendere la crescita dei cristalli.

Cosa serve:
30 ml di ammoniaca,
30 ml di acqua preferibilmente distillata,
colorante alimentare,
piccoli pezzi di carbone,
30 ml di sale non iodato,
un barattolo e una scodella non metallici.

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Esperimenti scientifici per bambini
Scintillanti cristalli dal carbone
Fonti

http://ivori.hubpages.com/hub/

http://www.kerala.com/

http://www.wackyuses.com/

http://www.education.com/

Esperimenti scientifici per bambini – Newton, l’inerzia e il tuffo dell’uovo

Esperimenti scientifici per bambini – Newton, l’inerzia e il tuffo dell’uovo – Assiomi o leggi della dinamica secondo Newton: Legge I-Legge di inerzia di Galilei “Ciascun corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, salvo che sia costretto a mutare quello stato da forze impresse.”

Questa legge è nota anche con il nome di principio di inerzia.

Esperimenti scientifici per bambini
Newton, l’inerzia e il tuffo dell’uovo
Cosa serve:

uno o più uova crude
un vassoio

e per ogni uovo:
un tubo di cartone (dal rotolo della carta igienica)
un vaso pieno d’acqua (eventualmente colorata)

 

Esperimenti scientifici per bambini
Newton, l’inerzia e il tuffo dell’uovo
Cosa fare

Preparare il materiale come mostrato nei video e nelle foto:

http://www.stevespanglerscience.com/
 
 
http://www.ordinarylifemagic.com
 

Armiamoci di coraggio e fiducia nelle leggi della fisica, e diamo un colpo deciso al vassoio: le uova cadranno nei bicchieri…

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Esperimenti scientifici per bambini
Newton, l’inerzia e il tuffo dell’uovo
Fonti

http://www.stevespanglerscience.com/

http://www.ordinarylifemagic.com/

http://it.wikipedia.org/wiki/Dinamica_(fisica)

https://www.childrensmuseum.org/blog/saturday-science-egg-drop-inertia

Esperimenti scientifici per bambini – Spieghiamo cos’è l’osmosi utilizzando l’uovo nudo

Esperimenti scientifici per bambini – Spieghiamo cos’è l’osmosi utilizzando l’uovo nudo: il termine osmosi indica il passaggio della parte liquida tra due soluzioni che hanno concentrazioni diverse, attraverso una membrana semipermeabile.

Il liquido tende a passare dalla soluzione meno concentrata verso quella più concentrata. L’osmosi è quindi un processo fisico spontaneo che tende a diluire la soluzione più concentrata, e a ridurre la differenza di concentrazione.

In altre parole quando sui due lati della membrana si trovano soluzioni a diversa concentrazione, la differenza di pressione osmotica muove le molecole dalla soluzione meno concentrata (ipotonica) verso la soluzione più concentrata (ipertonica), fino a quando le concentrazioni  nelle due soluzioni diventano identiche (isotoniche).

Per questo esperimento occorre un uovo nudo, che si ottiene come meglio spiegato qui http://www.lapappadolce.net/ tenendo immerso in aceto un uovo crudo e perfettamente integro per almeno un giorno.

Già durante questa fase di preparazione dell’esperimento è possibile osservare il fenomeno dell’osmosi. Misuriamo l’uovo prima di immergerlo  nell’aceto (l’altezza col righello, il diametro con uno spago) e dopo.

L’uovo nudo risulterà ingrossato rispetto all’uovo con guscio perché l’acqua contenuta nell’aceto si è spostata al suo interno. Infatti ci sono più sostanze disciolte nell’acqua all’interno dell’uovo di quante non ve ne siano nell’aceto.

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Esperimenti scientifici per bambini
Spieghiamo cos’è l’osmosi utilizzando l’uovo nudo
Prima variante

http://www.scuolamediacoletti.org/

Cosa serve:

un uovo “nudo”,
un barattolo con coperchio,
sale,
un pezzo di spago
un righello.

Cosa fare: 

Versare acqua in un barattolo riempiendolo per circa ¾ e aggiungere sale, mescolando, fino a quando il sale non si scioglie più (soluzione satura).

Misurare l’uovo nudo quindi immergerlo all’interno del barattolo, chiudere e lasciare riposare per qualche giorno.

Togliere l’uovo dal barattolo e misurarne nuovamente la circonferenza.

L’uovo nudo, dopo essere stato immerso a lungo in acqua sale, si sarà ristretto.

Perchè?

Il fenomeno dell’osmosi ha provocato il trasferimento d’acqua dall’uovo (soluzione meno concentrata) alla soluzione salina (più concentrata).

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Esperimenti scientifici per bambini
 Spieghiamo cos’è l’osmosi utilizzando l’uovo nudo
Seconda variante

Cosa serve:

2 buste di plastica per alimenti con chiusura zip,
uno sciroppo di colore chiaro (ad esempio malto),
un uovo nudo,
una ciotola piena d’acqua,
righello e spago per le misurazioni.

Cosa fare:

Riempire una busta di plastica per circa la metà con lo sciroppo, mettervi l’uovo nudo e chiudere.

Posare il tutto nella ciotola d’acqua per evitare rotture e lasciare così per tre giorni.

Togliere l’uovo dallo sciroppo, lavarlo con delicatezza e misurare: l’uovo risulterà tanto rimpicciolito da apparire avvizzito, e si potrà sentire il tuorlo al suo interno.

Ora riempire a metà un’altra busta con acqua, e mettere l’uovo rimpicciolito. Lasciate riposare  per alcuni giorni: tornerà alle sue dimensioni iniziali.

Perchè?

Nella prima fase dell’esperimento l’acqua passa attraverso la membrana dall’uovo verso lo sciroppo (che è più concentrato) e l’uovo si disidrata. Nella seconda fase si verifica il processo inverso.

Esperimenti scientifici per bambini
Spieghiamo cos’è l’osmosi utilizzando l’uovo nudo
Terza variante

http://www.science-sparks.com/

Cosa serve:

un uovo nudo,
un vaso di vetro trasparente,
sciroppo o melassa.

Cosa fare:

Immergere l’uovo nudo nel vaso riempito di sciroppo:  l’uovo deve esserne coperto.

Lasciate così per circa 3 giorni. L’uovo risulterà più piccolo.

Sciacquare, immergere in un vaso pieno di sola acqua e attendere altri tre giorni: l’uovo sarà tornato normale.

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Esperimenti scientifici per bambini
Spieghiamo cos’è l’osmosi utilizzando l’uovo nudo
Quarta variante

Cosa serve:

due uova nude di uguale grandezza,
acqua,
due bicchieri,
zucchero,
uno spillo.

Cosa fare: 

Preparare una soluzione satura di zucchero e acqua in un bicchiere e immergervi una delle due uova nude.

Versare nell’altro bicchiere solo acqua ed immergervi il secondo uovo.

Lasciare riposare per almeno un giorno.

Come già spiegato sopra, l’uovo immerso nella soluzione zuccherina sarà rimpicciolito e quello immerso in acqua sarà più grande.

Provate a pungere l’uovo ingrandito con uno spillo: dal foro uscirà un getto d’acqua.

Ora potete gettare via l’uovo bucato e provare a mettere l’uovo rimpicciolito in acqua per un altro giorno, per vederlo tornare alle sue dimensioni iniziali.

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Esperimenti scientifici per bambini
 Spieghiamo cos’è l’osmosi utilizzando l’uovo nudo
 Altri link

http://dragon.sleepdeprived.ca/

http://www.hometrainingtools.com/

http://www.science-sparks.com/

http://www.scuolamediacoletti.org/

http://doc.studenti.it/appunti/

http://it.wikipedia.org/wiki/Osmosi

Esperimenti scientifici per bambini – Bombe frizzanti

Esperimenti scientifici per bambini – Bombe frizzanti preparate con bicarbonato di sodio e aceto, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

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Esperimenti scientifici per bambini
Bombe frizzanti
Cosa serve:

acqua,
un cucchiaio,
tovaglioli di carta,
sacchetti integri di plastica per alimenti (quelli con chiusura a zip),
aceto
bicarbonato di sodio.

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Esperimenti scientifici per bambini
Bombe frizzanti
Cosa fare:

E ‘ molto importante utilizzare sacchetti perfettamente integri, quindi è meglio testarli prima dell’esperimento versandovi dell’acqua, chiudendo la zip e capovolgendoli.

Avvolgere in un pezzetto di tovagliolo di carta 2 cucchiai di bicarbonato, facendo un pacchettino.

Versare nel sacchetto di plastica mezza tazza di aceto un quarto di  tazza di acqua tiepida.

Ora è necessaria una certa attenzione e abilità, per riuscire a far cadere pacchetto di carta nell’aceto con il sacchetto chiuso,  prima che si sviluppi l’effervescenza.

Si può fare ad esempio così:

http://superheroesandprincesses.blogspot.com/

A sacchetto chiuso rilasciare il pacchetto, agitare un po’, quindi posare la “bomba” sul prato (o nella vasca da bagno) e osservare. Il sacchetto comincerà a gonfiarsi e quindi esploderà.

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Esperimenti scientifici per bambini
Bombe frizzanti
Perchè?

Quando l’aceto (che è un acido) reagisce con il bicarbonato (che è una base), si forma anidride carbonica.

Se hai mai fatto una torta al forno o il pane hai già fatto  esperimenti come questo senza saperlo.

Se la ricetta contiene bicarbonato di sodio, ma senza lievito, ci sarà probabilmente anche un ingrediente acido, (limone, yogurt, succo d’arancia, ecc…).

Alcune ricette poi richiedono il lievito in polvere, che non è altro che una miscela di  bicarbonato di sodio con un ingrediente acido (acido tartarico ad esempio).

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Esperimenti scientifici per bambini
Bombe frizzanti
Altri link

http://www.exploratorium.edu/

http://superheroesandprincesses.blogspot.com/

http://www.apple-cider-vinegar-benefits.com/baking-soda-and-vinegar.html

http://www.flashbangscience.co.uk/funstuff/experiments/bubbleb.htm

Esperimenti scientifici per bambini – Una semplice fontana

Esperimenti scientifici per bambini – Una semplice fontana. Basta un po’ d’acqua, una cannuccia, e un pezzo di argilla. Chiediamo al bambino di soffiare attraverso la cannuccia più forte che si può, finchè non ha la sensazione che la bottiglia sia piena. Osserviamo lo zampillo…

http://thefantasticfive-hockmana.blogspot.com

Esperimenti scientifici per bambini
Una semplice fontana
Variante

Si può ottenere un aumento di pressione all’interno della bottiglia anche attraverso il calore.

Procuriamoci una bottiglia di vetro con tappo a vite, del colorante, una cannuccia, dell’argilla, una ciotola, dell’acqua fredda e una teiera contenente acqua calda, un paio di forbici.

Riscaldiamo l’acqua nella teiera. Togliamo il tappo dalla bottiglia di vetro e riempiamo a metà con acqua fredda che coloreremo a piacere.

Pratichiamo un foro sul tappo, avvitiamolo saldamente, inseriamo la cannuccia in modo che si trovi sotto il livello dell’acqua e sigilliamo con l’argilla tutto intorno al tappo e alla cannuccia.

Con poca argilla facciamo un tappo anche per la cannuccia. Ora poniamo la bottiglia nella ciotola e versiamo esternamente l’acqua della teiera.

Anche in questo caso l’acqua uscirà con uno zampillo, perché l’acqua calda nella ciotola riscalda l’aria nella bottiglia; l’aria riscaldata  si espande e occupa più spazio quindi spinge l’acqua verso l’esterno, attraverso la cannuccia.

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Esperimenti scientifici per bambini
Una semplice fontana
Altri link

http://pbskids.org/zoom/activities/phenom/bottlefountain.html

http://thefantasticfive-hockmana.blogspot.com/

http://www.arvindguptatoys.com/toys/Threebottlefountain.html

http://www.ekunji.com/learn/easy-science-projects-for-kids/science-projects-for-kids-fountain-in-water-bottle

http://www.abc.net.au/science/articles/2012/11/14/3631891.htm

http://www.learnwithplayathome.com/2012/07/science-for-kids-water-bottle-fountain.html

 

Esperimenti scientifici per bambini – Aeroscafo con un vecchio cd

Esperimenti scientifici per bambini –  Aeroscafo con un vecchio cd – Un hovercraft o aeroscafo (o anche aeroscivolante come viene talvolta tradotto in italiano) è un veicolo sostentato da un “cuscino d’aria” e mosso da una o più eliche.

E’ in grado di spostarsi su diverse superfici e può essere in grado di spostarsi a velocità superiori ai 150 km/h. Realizzato in forma industriale o hobbystica in misure che vanno da 2 metri di lunghezza sino a 57 metri (hovercraft da sbarco russi della Classe Zubr).

Viene usato per uso dilettantistico, soccorso e militare per la sua rapidità di lancio, la sua velocità e soprattutto per la sua versatilità nell’attraversare superfici di differente composizione.

Al momento non esiste normativa mondiale per la definizione dettagliata di “Veicolo a cuscino d’aria”. L’hovercraft è stato classificato come penultima invenzione nel settore trasporti, prima dello Space Shuttle.

Costruiamo un modello di aeroscafo.

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Esperimenti scientifici per bambini
Aeroscafo con un vecchio cd
Cosa serve

un cd,
un palloncino,
un tappo da acqua o da detersivo di tipo push-up,
colla a caldo.

Eventualmente una molletta di quelle per chiudere i sacchetti per il congelatore (ad esempio Ikea)

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Esperimenti scientifici per bambini
Aeroscafo con un vecchio cd
Cosa fare

Incollare il tappo al foro centrale del cd con la colla a caldo, e tenerlo chiuso.

Preparare vari palloncini di diverse dimensioni, se vogliamo fare vari tentativi e magari registrare le osservazioni.

Gonfiare un palloncino, tenerlo chiuso con le mani (oppure utilizzando la molletta) e inserirlo nel tappo chiuso. Togliere la molletta, aprire il tappo e osservare.

Quando il tappo è aperto, l’aria esce dal palloncino, corre attraverso il tappo e va sotto il CD causandone il movimento.

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Esperimenti scientifici per bambini
Aeroscafo con un vecchio cd
Perchè

Il CD ha una superficie molto liscia, quindi permette all’aria di distribuirsi in modo uniforme al di sotto del disco stesso; questa aria riesce a sollevare il CD dalla superficie su cui è appoggiato.

Questo strato d’aria che si forma tra disco e superficie d’appoggio riduce notevolmente l’attrito tra le due superfici stesse e il nostro aeroscafo scivolerà con grande facilità.

http://www.sciencebuddies.org/

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Esperimenti scientifici per bambini
Aeroscafo con un vecchio cd
Un video

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Esperimenti scientifici per bambini
Aeroscafo con un vecchio cd
Altre fonti

http://it.wikipedia.org/wiki/Hovercraft

http://www.hovercrafterz.com/

http://sciencesquad.questacon.edu.au/

Poesie e filastrocche su Ottobre

Poesie e filastrocche su ottobre: una collezione di poesie e filastrocche di autori vari per la scuola materna e primaria

Io sono ottobre
Io sono ottobre che stringo il vinello
ne’ solchi nuovi ci semino il grano
metto di nuvole a’ monti il cappello
guido dai monti le pecore al piano. (Otto Cima)

Vien l’ottobre
Vien l’ottobre e sopra il cielo,
di sue nebbie stende il velo;
improvviso s’alza il vento
con un lungo alto lamento.
Pur, che festa di colori,
che tripudio id canzoni,
che splendor, qua e là, di falci
e che porpora nei tralci!
Quest’ottobre un po’ bizzarro
mette e toglie il suo tabarro,
è venuto con l’ombrello,
se ne va col tempo bello.
Nel settembre generosa,
or la terra si riposa
sotto un fremito di foglie;
pur già dentro il grembo accoglie
nuovi semi di lavoro;
i preziosi chicchi d’oro
che in un mese ancor lontano
diverran spighe di grano. (F. Castellino)

Ottobre
Son spariti i fiori e le farfalle,
e per le strade spesso si cammina
sopra il tappeto delle foglie gialle.
Alla scuola ritornano i bambini
con dentro al cuore un po’ di nostalgia.
Il mosto nuovo bolle già nei tini,
e nei campi la terra arata freme
sotto il passo dei bovi. Il contadino
sparge nei solchi lentamente il seme. (Zietta Liù)

Ottobre
Tempo d’uva,
la terra si spoglia tutta,
la casa odora di frutta,
il cielo piange di addio.
Alla prima pioggia si è più soli,
il muro sanguina di rampicanti:
nei giorni dorati di incanti
la rondine scrive gli ultimi voli. (R. Pezzani)

Mattini d’ottobre
Di giorno in giorno il sole
si fa sempre più pallido.
E’ un pallore che fiacca i nervi
e l’anima rattrista:
un’agonia di luce che si spegne,
un singhiozzo che muore lentamente.
In queste mattine d’ottobre
io vagolante in mezzo alla ressa
vo come un’ombra che cader
potrebbe senza rumore,
assaporando il sole d’autunno
ch’è il solicello della lunga morte. (V. Cardarelli)

Sole d’ottobre

Il sole giallo d’ottobre
m’è così dolce! Non scalda quasi: lo cerco tremando.
Ferisce obliquo le cave volte dei boschi ingialliti;
ardono d’oro, divampano violentemente al tramonto.
Mi par che l’aria sia anch’essa più tenue e rara. (E. Thover)

Ottobre

Ottobre ha una cara anima pensosa
che gli sorride fra le ciglia d’oro,
ma sentendo partirsi un vol canoro
talor vorrebbe piangere e non osa.
Dolce sui colli, quando in radiosa
pace, concesso tutto il suo tesoro
d’uve, spenta l’eco ultima di un coro,
serenamente stanco si riposa.
Ma più l’amo nei piani, ove ampio svaria
e gli orizzonti ceruli vapora,
mite persuadendo alla fatica.
Tutto è divino: il cielo intento, l’aria
che tace e splende, l’uomo che lavora
coi bovi il grembo della madre antica. (Francesco Pastonchi)

Al lavoro

Caro ottobre, che porti alle tue soglie,
un lento mulinar di foglie gialle,
dimmi un po’, dove sono le farfalle?
Le uccidi forse tu, come le foglie?
Pure, ti voglio bene! Nel mio cuore
tu porti una dolcezza che consola.
Tu per la mano mi riporti a scuola,
e dici a me, come al seminatore:
“Comincia il tuo lavoro, lieto in volto;
a giugno, quando sarà d’oro il piano,
il libri ti daranno, come il grano,
piccolo amico, abbondante raccolto”. (Zietta Liù)

Ottobre

Ottobre ha il berretto di sghembo:
odora di mosto e di viole;
negli occhi gli luccica un lembo
di cielo, una spera di sole:
Trascina un mantello corroso
ma ricco di porpore e d’ori;
appende sul tralcio rugoso,
sul cespo, sul ramo tesori.
Tra un colchico e una farfalletta
cammina cammina bel bello;
al bivio novembre l’aspetta
col bavero alzato e l’ombrello. (D. Mc Arthur Rebucci)

Ottobre

Ottobre i prati riveste d’argento,
al bosco fa tutte d’oro le foglie,
le nubi in pioggia sottile discioglie,
poi s’accapiglia e combatte col vento.
E vien l’autunno cui campi rimossi;
viene e ci porta nel fresco cestello
l’uva che ha colto, goloso monello,
incoronato di pampini rossi.
Di sera accende le fiamme dei ciocchi,
quando la nebbia comincia a salire,
e getta il sonno a manciate negli occhi
a tutti i bimbi per farli dormire.
Li fa sognare l’estate, che vola
via nel ricordo, col sole rovente;
e poi li prende per man, dolcemente,
come un buon mago, per portarli a scuola. (A. Lugli)

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Esperimenti scientifici per bambini – Tornado in bottiglia

Esperimenti scientifici per bambini – Tornado in bottiglia. I tornado, o trombe d’aria, sono violenti vortici d’aria che si originano alla base di un cumulonembo e giungono a toccare il suolo. I tornado sono associati quasi sempre a temporali molto violenti, possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti anche di 500 km/h.

Il tornado si presenta come un imbuto che si protende dalla base del cumulonembo fino al terreno o alla superficie marina.

Il tornado che si verifica sulla terra ferma (la maggior parte), solleva una grande quantità di polvere e detriti.

Il diametro della base di un tornado varia dai 100 ai 500 metri, ma in casi eccezionali sono stati registrati tornado con diametro di base superiore a 1 km. L’altezza di un tornado può variare tra i 100 e i 1000 metri, in relazione alla distanza tra suolo e base del cumulonembo.

Normalmente un fenomeno temporalesco sviluppa dei moti ventosi al suo interno più o meno rettilinei; in alcuni casi, invece, può dar vita a vortici. Questi vortici, in determinate situazioni, danno origine a tornado.

Anche l’Italia ricorda degli eventi tragici legati al fenomeno dei tornado. Il tornado più violento mai verificatosi in Italia è sicuramente la “Tromba del Montello” presso il comune di Volpago del Montello in provincia di Treviso il 24 luglio 1930. Si stima, in base al calcolo dei danni, che i venti raggiunsero velocità prossime ai 500 km/h.

http://framor.com/

Al centro del tornado si forma una colonna d’aria rotante chiamata vortice. Alcuni tornado hanno anche più di un vortice. Questo progetto consente di vedere un vortice all’interno di una bottiglia, molto simile ad un tornado.

Esperimenti scientifici per bambini
Tornado in bottiglia
Cosa serve  

2 bottiglie pop da 1,5 o 2 litri con tappo,
acqua,
eventualmente coloranti,
pezzetti di carta o brillantini.

Per collegare tra loro le due bottiglie esistono varie possibilità:

1. è possibile acquistare degli adattatori appositamente creati

2. si può posizionare una rondella sul collo di una bottiglia e fissare il tutto con del nastro isolante al collo della seconda bottiglia

http://www.exploratorium.edu/

 

Oppure forare entrambi i tappi così:

http://www.arvindguptatoys.com/
 

Esperimenti scientifici per bambini
Tornado in bottiglia
Cosa fare

Riempire una delle due bottiglie con acqua per circa 3/4.

Aggiungere eventualmente colorante, coriandoli di plastica, pezzetti di carta, brillantini ecc…

Avvitare la bottiglia vuota sulla parte superiore della bottiglia che contiene l’acqua.

Tenere le due bottiglie per il punto di raccordo e capovolgere, in modo che la bottiglia piena vada a trovarsi al di sopra di quella vuota. Esercitare un veloce movimento rotatorio e osservare.

http://www.all-science-fair-projects.com/

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Prima di versare l’acqua nella prima bottiglia, si può mettere in essa un po’ di olio colorato per lampade: l’olio è più denso dell’acqua e quando il tornado ha inizio l’olio ne sottolineerà meglio la forma.

È anche possibile modificare il tornado agendo sul diametro del foro tra le due bottiglie, ad esempio cambiando rondella.

http://craftswiththekids.blogspot.com

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Esperimenti scientifici per bambini
Tornado in bottiglia
Altri link

http://www.all-science-fair-projects.com/

http://www.instructables.com/

Esperimenti scientifici per bambini – Gonfiare un palloncino con l’anidride carbonica

Esperimenti scientifici per bambini – Gonfiare un palloncino con l’anidride carbonica. Esperimento adatto a bambini della scuola d’infanzia e primaria.

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Esperimenti scientifici per bambini
Gonfiare un palloncino con l’anidride carbonica
Cosa serve

bicarbonato di sodio
un palloncino sgonfio
una bottiglia di vetro
aceto

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Esperimenti scientifici per bambini
Gonfiare un palloncino con l’anidride carbonica
Come si fa

Aiutandovi con un imbuto versate qualche cucchiaio di bicarbonato di sodio nel palloncino sgonfio (la quantità dipende dall’effetto che volete ottenere, ed è bello fare da soli varie prove).

Versate in una bottiglia di vetro dell’aceto, quindi fissate il palloncino all’imboccatura della bottiglia.

Il bicarbonato cadrà nella bottiglia dando luogo alla formazione dell’anidride carbonica e il palloncino inizierà a gonfiarsi… può anche esplodere!

http://4herreras.blogspot.com/
 
http://www.marthastewart.com/

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Esperimenti scientifici per bambini
Gonfiare un palloncino con l’anidride carbonica

Video

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Esperimenti scientifici per bambini
Gonfiare un palloncino con l’anidride carbonica

Other links

http://4herreras.blogspot.it/2011/01/how-to-blow-up-balloon.html

http://www.sciencekids.co.nz/experiments/inflatingballoons.html

http://www.wikihow.com/Blow-up-a-Balloon-With-Baking-Soda-and-Vinegar

http://www.momto2poshlildivas.com/2012/01/blow-it-up-exploring-gas-with-balloons.html

Esperimenti scientifici per bambini – Il formicaio in vaso

Esperimenti scientifici per bambini – Il formicaio in vaso. Un bellissimo esperimento adatto a bambini della scuola d’infanzia e primaria.

http://makeprojects.com/Project/
 
 

Esperimenti scientifici per bambini
Il formicaio in vaso
Cosa serve

Un vaso di vetro più grande e uno più piccolo (che si adatti all’interno del primo  lasciando un margine di almeno 3 cm dal bordo esterno), entrambi muniti  di tappo ermetico;
terra presa dal giardino;
un imbuto;
cartoncino e nastro adesivo;
miele;
formiche.

http://daviscountymoms.com/2015/03/10-at-home-science-activities-for-preschoolers/

Esperimenti scientifici per bambini
Il formicaio in vaso
Cosa fare

Collocare il contenitore di vetro più piccolo all’interno del contenitore più grande. Lo scopo del contenitore più piccolo è esclusivamente quello di occupare spazio e di incoraggiare le formiche a costruire i loro tunnel contro il vetro esterno per facilitare la visualizzazione.

Individuare un formicaio nel vostro giardino e scavare con attenzione nella zona in cui si vede la maggior parte delle formiche.

Trasferire un po’ del terreno del formicaio, con le formiche, in un secchio. Cercare tra le formiche catturate in questo modo le formiche operaie (più piccole), le più grandi o una formica regina (con le ali), uova e larve.

Utilizzando un cono di carta o un imbuto, versare un po’ di terra del formicaio e le formiche operaie nello spazio tra i due contenitori. Aggiungere la regina, le uova e le larve, facendole scorrere dolcemente lungo l’imbuto nel vaso. Le formiche operaie si occuperanno di sistemare regina uova e larve secondo l’organizzazione del formicaio.

E’ necessario chiudere col coperchio ermetico il vaso grande, per impedire la fuga delle formiche. Bisogna praticare sul coperchio dei forellini che consentano il passaggio dell’aria ma non la fuoriuscita delle formiche.

Terminato il lavoro, è consigliabile rivestire il vaso con del cartoncino scuro, per oscurare il formicaio e ricreare l’ambiente sotterraneo. Le formiche inizieranno subito a lavorare.

Per provvedere al nutrimento delle formiche va benissimo una goccia di miele, dello zucchero, frutta e verdura (ma devono essere piccole quantità alla volta per evitare la formazione di muffe.

Le formiche assumono acqua principalmente attraverso il cibo, ma è anche possibile introdurre un batuffolo di cotone bagnato.

Il formicaio in vaso va posto in un luogo fisso, non deve essere spostato o urtato. Per osservare il lavoro del formicaio basterà rimuovere momentaneamente il cartoncino che lo avvolge.

Esperimenti scientifici per bambini
Il formicaio in vaso

Altri links

http://makeprojects.com/

http://makezine.com/projects/make-an-ant-farm/

http://gardenfinance.co.za/build-ant-farm/

http://1080plus.com/X84P5_-uhUA.video

Esperimenti scientifici per bambini – Micro ecosistema in bottiglia

Esperimenti scientifici per bambini – Micro ecosistema in bottiglia. Gli ecosistemi artificiali chiusi esistono in diverse dimensioni, per esempio quelli relativamente grandi che sono stati organizzati per studiare gli equilibri ecologici della Terra e per verificare la possibilità di realizzare stazioni spaziali autosufficienti, in previsione di colonizzare la Luna, Marte, lo spazio.

Le piante consumano anidride carbonica e producono ossigeno; al contrario gli animali consumano ossigeno e producono anidride carbonica.

Le piante producono sostanze organiche di cui gli animali si cibano; a loro volta, gli animali producono fertilizzanti utili alle piante.

Qual è il bilancio generale di tutti questi scambi?

Mantenendo sigillato un ecosistema di piccole dimensioni, che cosa succede? Anche il nostro pianeta è un ecosistema in qualche modo chiuso. Certo non si può dire che sia piccolo, ma è fondamentalmente chiuso, dal momento che la Terra non scambia rilevanti quantità di sostanze con lo spazio.

Esiste molto materiale informativo in lingua inglese, ma molto ben illustrato, per costruire l’eco colonna.
Ecco qualche esempio, e molti links.

http://www.bottlebiology.org/

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Per preparare l’ecosistema chiuso delle buone istruzioni si trovano  qui:

http://www.saps.org.uk/  (download resources – SAPS Making  an eco-column)

http://www.bottlebiology.org/

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http://www.learner.org/courses/

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Esperimenti scientifici per bambini
Micro ecosistema in bottiglia
Altre fonti:

 

http://www.funsci.com/fun3_it/

http://settlement.arc.nasa.gov/

http://www.bottlebiology.org/

http://projectecocolumn.blogspot.com/

Biosfera

 

Esperimenti scientifici per bambini – Cristalli di zucchero

Esperimenti scientifici per bambini – Cristalli di zucchero – un esperimento dolcissimo per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Cosa serve

uno spiedino di legno,
una molletta da bucato,
un barattolo di vetro stretto e alto,
acqua bollente,
zucchero,
eventualmente coloranti alimentari.

Come si fa

Mettete sul fuoco un pentolino d’acqua e portate ad ebollizione.

Lasciando il pentolino sul fuoco, aggiungere lo zucchero un cucchiaio alla volta e mescolare finchè ogni volta non risulti completamente sciolto.

Continuare fino a quando aggiungendone ci si accorgerà che la soluzione è satura (lo zucchero non riuscirà più a sciogliersi). Spegnere e lasciar raffreddare per circa mezz’ora. Eventualmente aggiungere coloranti.

Versare la soluzione nel barattolo scelto fino a riempirlo quasi completamente, poi immergere il bastoncino da spiedino agganciato nella parte superiore alla molletta da bucato, facendo in modo che rimanga sospeso nel barattolo senza toccare i bordi o il fondo.

Mettere il barattolo in un luogo dove è facile osservare la crescita del cristallo senza toccare o muovere o agitare mai il barattolo. I cristalli si formano in circa una settimana.

Esperimenti scientifici per bambini – Cristalli di zucchero – Come funziona

Sciogliendo in acqua bollente lo zucchero otteniamo una soluzione satura che può contenere molto più zucchero di quanto possa avvenire con l’acqua fredda.

Quando la soluzione si raffredda, dunque, molecole di zucchero escono dalla soluzione e si vanno a depositare in forma di cristallo sul bastoncino.

fonte: http://www.sciencebob.com/ 
 
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Esperimenti scientifici per bambini
Cristalli di zucchero
Altre fonti

wikipedia

exploratorium.edu

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Esperimenti scientifici per bambini
Cristalli di zucchero
Un video

 

Esperimenti scientifici per bambini – Ghiaccio e sale: il gelato senza gelatiera

Esperimenti scientifici per bambini – Ghiaccio e sale: il gelato senza gelatiera. Il sale ha la proprietà di abbassare il punto di congelamento dell’acqua. A contatto con l’acqua, le molecole di sale si scindono in ioni, che si legano elettrostaticamente alle molecole d’acqua.

Sulla superficie del ghiaccio c’è sempre un sottilissimo strato di liquido formato da molecole d’acqua che sfuggono ai cristalli di ghiaccio.

In condizioni normali, le molecole che sfuggono sono pari a quelle che tornano a legarsi nei cristalli. Aggiungendo sale, questo equilibrio si sbilancia ed è più il ghiaccio che si scioglie rispetto a quello che si forma.

Per questo motivo si versa il sale sulle strade ghiacciate. Sfruttando lo stesso principio è possibile fare coi bambini esperimenti con blocchi di ghiaccio e sale colorato, che creano tunnel molto suggestivi:

 

Fonte: http://artandcreativity.blogspot.com/
 
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http://almostunschoolers.blogspot.com/

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Oltre a sciogliere il ghiaccio, il sale ne abbassa notevolmente la temperatura.

Quando mettiamo il sale sul ghiaccio, su un marciapiede o una strada, il ghiaccio si mescola con il sale, e la miscela dei due solidi (ghiaccio e sale) produce un liquido, ma il marciapiede diventa effettivamente più freddo di quanto non fosse prima.

Il composto ghiaccio e sale  ha una temperatura di -21,1 gradi Celsius: è dunque 21,1 gradi più freddo del ghiaccio.

Spiegato in altri termini,  quando il sale viene a contatto con il ghiaccio, il punto di congelamento del ghiaccio si abbassa.

Sfruttando questo principio è possibile produrre un buonissimo gelato artigianale senza l’uso di gelatiere elettriche, ma giocando a palla!

 

Scegliamo la ricetta che più ci piace (ad esempio questa), cuciniamo il composto e lasciamolo raffreddare a temperatura ambiente.

Poi versiamo il composto in una bustina di plastica per alimenti e chiudiamo accuratamente.

A questo punto abbiamo due possibilità di scelta per il secondo contenitore:

– o inseriamo la busta col composto in una seconda busta di plastica un po’ più grande, riempita per un terzo circa di cubetti di ghiaccio al quale aggiungeremo una tazza abbondante di sale da cucina:

 

fonte: http://sci-toys.com/

– oppure la inseriamo in un barattolo di plastica con coperchio, sempre riempito per circa 2/3 di cubetti di ghiaccio e sale da cucina:

fonte: http://www.stevespanglerscience.com/

Quindi avvolgiamo il contenitore scelto in un asciugamano (oppure lo chiudiamo in un sacchetto di stoffa) e muoviamo il contenuto per almeno dieci minuti.

Se avete scelto la soluzione uno, manipolate i sacchetti sul tavolo.

Se avete scelto la soluzione due, potete anche andare in giardino coi bambini e giocarci un po’ a calcio…

Fonte: http://almostunschoolers.blogspot.com/

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Ora il vostro gelato artigianale è pronto: state soltanto molto attenti a versarlo nelle coppette senza farlo entrare in contatto con la soluzione salata…

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Esiste anche questo gadget, che si basa sullo stesso principio:

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Esperimenti scientifici per bambini
 Ghiaccio e sale: il gelato senza gelatiera
Altre fonti

http://www.focus.it/perche_si_getta_sale_

http://prosciutto.jimdo.com/2010/01/22/

http://bressanini-lescienze.blogautore.

http://halsoskydd.info/cibo/

http://artandcreativity.blogspot.com/

 


Esperimenti scientifici per bambini – Osservare e misurare la germinazione dei semi

Esperimenti scientifici per bambini – Osservare e misurare la germinazione dei semi. Per osservare scientificamente e misurare i germogli, riporre un seme per tipo in una bustina di plastica trasparente contente un po’ d’acqua e tenere tranquillamente alla luce.

 

Qui un esempio di esperimento su un fagiolo, seguito nella sua crescita per due settimane:

 

http://www.learner.org/workshops/nextmove/

 

Meno “scientifico” ma molto più suggestivo da vedere, è far germogliare i semi in una spugna, che verrà tenuta costantemente umida con uno spuzzino, con questo risultato:

http://www.housingaforest.com/shamrock-sprouts/
 

Qui  vediamo com’è possibile far germogliare una pannocchia:

http://shareandremember.blogspot.it/

E qui vediamo com’è facile osservare la germinazione all’interno del contenitore di un vecchio cd:

http://2busybrunettes.com/


Esperimenti scientifici per bambini – L’importanza di lavarsi le mani

Esperimenti scientifici per bambini – L’importanza di lavarsi le mani. Prendiamo due vasetti puliti di vetro muniti di coperchio e due fette ben lavate di mela.

Una fetta, pulita, la mettiamo nel primo vasetto e lo chiudiamo, etichettandola come più preferiamo, in modo che sia sempre riconoscibile dall’altra.

La seconda fetta la facciamo passare più volte tra le mani dei bambini e degli insegnanti, prima di riporla nel secondo vasetto.

Chiudiamo anche questo e attendiamo.

Questo è un esempio di quello che potremo osservare dopo una settimana.

photo credit: http://www.growinginprek.com/ 
 
 

Possiamo fare lo stesso esperimento anche utilizzando altri cibi:

 

http://kidsactivitiesblog.com/8700/a-gross-science-experiment

https://appleandthyme.wordpress.com/2011/06/06/food-safety-week-2011-what-goes-on-behind-closed-doors/

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Altri link:

http://www.growinginprek.com/science.htm

http://articles.earthlingshandbook.org/2010/01/27/handwashing-experiment/

https://appleandthyme.wordpress.com/2011/06/06/food-safety-week-2011-what-goes-on-behind-closed-doors/

http://kidsactivitiesblog.com/8700/a-gross-science-experiment

https://wedishnutrition.wordpress.com/tag/hand-washing/

 

 

Esperimenti scientifici per bambini – Dimostrazione della forza centripeta

Scopo

Questo esperimento mostra in modo semplice ma sorprendente l’azione della forza centripeta.

Età

Dai 4 anni.

Materiali

Un palloncino preferibilmente di colore chiaro

una moneta.

Note di sicurezza

Prima di gonfiare il palloncino far entrare la moneta fino in fondo, in modo da eliminare il rischio di inalazione mentre si gonfia il palloncino.

Presentazione

. Questo esperimento può essere presentato a un piccolo gruppo di bambini o all’intera classe

. mettiamo tutto il materiale necessario sul tavolo

. spieghiamo ai bambini che questo esperimento dimostra l’azione della forza centripeta

. infiliamo una moneta nel palloncino sgonfio e gonfiamo il palloncino in modo che possa essere facilmente tenuto con una mano

. chiudiamo il palloncino con un nodo

. teniamo il palloncino in alto con la mano aperta sul nodo

. iniziamo a farlo roteare

. quando la moneta avrà preso velocità fermiamo la mano. Se vogliamo possiamo anche mettere l’indice dell’altra mano sotto al palloncino

. la moneta continuerà a ruotare nel palloncino a lungo

http://www.arvindguptatoys.com/toys/deatofwell.html

. chiediamo ai bambini di registrare le loro osservazioni e conclusioni.

Osservazioni e conclusioni

La forma del palloncino costringe la moneta (o qualsiasi altro oggetto posto al suo interno) a muoversi in un percorso circolare. Se la moneta non fosse costretta a stare all’interno del palloncino, si muoverebbe in linea retta.
La forza che tiene la moneta in movimento è la forza centripeta, che è la forza che tira gli oggetti verso il centro quando sono in rotazione.
L’ inerzia mantiene la moneta in rotazione all’interno del palloncino, anche quando smettiamo di girarlo. La legge dell’inerzia afferma che un corpo in movimento (la moneta) rimane in movimento fino a quando una forza esterna non interviene su di esso.
La moneta rallenta a causa dell’attrito e alla fine cade perché la gravità la tira verso il basso. Attrito e gravità sono le forze esterne che sconfiggono l’inerzia.
Diciamo quindi che quando la velocità della moneta diminuisce a causa dell’attrito contro il palloncino, la moneta si sposta più in basso a causa della gravità.
Mentre la moneta si muove produce un forte rumore: i lati ruvidi della moneta non rotolano uniformemente contro la parete del palloncino, ma rimbalzano di qua e di là mettendo in vibrazione le pareti del palloncino.
Queste vibrazioni della superficie del palloncino vengono trasmesse molto efficacemente nell’aria dal palloncino stesso, un po’ come le vibrazioni in una corda di violino di trasmettono nell’aria dal corpo del violino.
Più veloce fai ruotare l’oggetto, più veloce è la vibrazione e quindi più alto è il tono; più la moneta è lenta, più il suono è grave.

Altri link

http://www.arvindguptatoys.com/toys/deatofwell.html

http://www.thenakedscientists.com/HTML/experiments/exp/roaring-balloon/

http://www.stevespanglerscience.com/lab/experiments/spinning-penny

http://www.videojug.com/film/how-to-make-a-coin-spin-inside-a-balloon

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Esperimenti scientifici per bambini – Il peso dei liquidi

Esperimenti scientifici per bambini – Il peso dei liquidi – Un esperimento facile e d’effetto per dimostrare la densità dei liquidi.

Esperimenti scientifici per bambini
Il peso dei liquidi
Cosa serve:

– un vaso di vetro dalle pareti alte,
– un assortimento di liquidi di diversa densità (miele, detersivo liquido, acqua, olio, alcol, ecc…),
– eventualmente coloranti alimentari.

Si può ottenere un risultando simile preparando soluzioni di acqua e sale a diversa concentrazione e ognuna colorata con un colore diverso; ad esempio aggiungendo multipli di 5 cucchiaini di sale per ogni livello (da 5 per il più denso a 0 per il meno denso).

La colonna può servire anche a misurare solidi immersi nella colonna ( uvetta, graffette, monete, sassolini, sughero, una pallina di carta, ecc…), osservando a quale punto della colonna si fermano.

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Esperimenti scientifici per bambini
Il peso dei liquidi
Cosa fare

Versare lentamente, uno ad uno, i vari liquidi nel vaso, cominciando dal più denso.

 


photo credit: http://www.stevespanglerscience.com

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Esperimenti scientifici per bambini
Il peso dei liquidi
Spiegazione

Perché gli oggetti che hanno le stesse dimensioni a volte hanno pesi diversi?

La risposta ha a che fare con la loro densità.

Se si confrontano tra loro un sasso e un pezzo di sughero che hanno le stesse dimensioni (hanno uguale volume), qual è il più pesante? Il sasso, perché ha più massa. Il sasso è più denso del sughero, perché ha più massa nello stesso volume.

Anche i liquidi hanno densità diverse, proprio come i solidi.

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Video:

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Fonti:

http://www.playbasedlearning.com.au/

http://www.hometrainingtools.com/

http://www.stevespanglerscience.com/


Motti, aforismi e frasi brevi

Motti, aforismi e frasi brevi di autori vari, per bambini della scuola primaria.

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

 

Per arrivare alla fonte, bisogna nuotare controcorrente.

Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un passo.

La lontananza rimpicciolisce gli oggetti all’occhio, li ingrandisce al pensiero.

(…in costruzione)

Metodo Montessori: attività di vita pratica

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Metodo Montessori: attività di vita pratica: il vero scopo degli esercizi di vita pratica è aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità motorie e la coordinazione occhio-mano: abilità fondamentali per lo sviluppo cognitivo.

Anche le attività di vita pratica vanno presentate, proprio come si fa con qualsiasi altro esercizio, e le attrezzature devono essere accessibili al bambino, in modo tale che lui possa scegliere di dedicarvisi liberamente quando lo desidera.

Per la presentazione le regole d’oro sono sempre chiarezza, semplicità e concisione… spesso basta solo mostrare l’esempio in silenzio…

Ecco alcuni esercizi di base, facili da applicare anche a casa. Molti di questi esercizi sono stati proposti da molte bravissime mamme blogger, faccio riferimento a loro per gli approfondimenti. Aggiungo poi qualche video…

Travasi di  liquidi

Occorrono due brocche di vetro a misura di bambino e un vassoio robusto. Una delle due brocche è riempita per 3/4 di liquido (acqua o altro). Il bambino afferra le due brocche dalle maniglie, e tenendo quella vuota nel vassoio, solleva l’altra e ne travasa  il contenuto.

Travasi di solidi

Occorrono due brocche di vetro a misura di bambino e un vassoio robusto. Una delle due brocche è riempita per 3/4 di legumi secchi, o semi, o sabbia, ecc…

Il bambino afferra le due brocche dalle maniglie, e tenendo quella vuota nel vassoio, solleva l’altra e ne travasa  il contenuto.



Travasi col cucchiaio

Occorrono due ciotole di uguale dimensione, un vassoio robusto e un cucchiaio.
Una delle due ciotole contiene legumi secchi, o semi, o simili, o altro.
Il bambino deve travasare il contenuto da una ciotola all’altra, bilanciando il materiale sul cucchiaio senza spargerlo fuori dalle ciotole.

 

Spazzare il pavimento

Procuratevi una scopa a misura di bambino e una di quelle palette con scopino incorporato.

Dedicandosi a questa attività il bambino deve individuare visivamente ciò che deve essere spazzato, poi usare la scopa per ammucchiare il tutto, quindi raccogliere con la paletta e lo scopino.


Pulizie con acqua e detergenti

Procuratevi un piccolo secchio e una spugna; è inoltre necessario avere o un lavandino a misura di bambino o un buon rialzo, in modo tale che il bambino sia autonomo nel riempire e vuotare il secchio.

 Anche spolverare con un panno asciutto è una buona attività.

I bambini possono essere aiutati ad eseguire in autonomia molte attività che hanno a che fare con l’igiene e la cura della persona: il lavarsi le mani naturalmente può essere insegnato già a bambini molto piccoli, prima dei tre anni, ma in seguito possiamo perfezionare le loro abilità in progressione con la loro crescita.

La cosa migliore sarebbe allestire in bagno un piccolo scaffale dedicato esclusivamente al bambino e che contenga il vassoio col materiale per l’igiene dentale (spazzolino, filo interdentale, una tazzina), un asciugamano, pettine e spazzola per capelli, uno specchio basso davanti al lavandino, giochi per il bagno in vasca, e alla parete uno specchio nel quale il bambino possa specchiarsi a figura intera, per vestirsi. Indispensabili un lavandino basso o un rialzo per lavandino, e il wc basso (o un rialzo per raggiungere il wc).

I bambini più piccoli hanno magari già imparato a spazzolarsi i denti, però man mano che crescono si può perfezionare l’uso dello spazzolino e si può introdurre il filo interdentale.

Per lavarsi le mani, oltre ad acqua e sapone, si può preparare un vassoio con spazzolino per le unghie e crema per mani da mettere dopo averle asciugate.

Pettinarsi da soli piace molto ai bambini se hanno uno specchio alla loro altezza e tutto ciò che serve alla loro portata. E’ un’attività che presto si può abbinare a quella del vestirsi al mattino in modo indipendente.


Uso delle forbici

Per insegnare ai bambini l’uso delle forbici nel modo più semplice e naturale, la cosa migliore è preparare un vassoio per la libera attività contenente un paio di forbici e della carta colorata da tagliare, dei fogli bianchi e colla da carta. Non occorre presentare un progetto, anzi, lasciando l’attività libera il bambino utilizza tutta la sua immaginazione e la sua capacità di concentrazione. E’ un’attività divertente e al tempo stesso rilassante per il bambino, e gli consente di affinare la motilità fine e la coordinazione occhio-mano.

Quando il bambino sa usare le forbici con destrezza, nel vassoio possono essere aggiunti altri materiali da tagliare quali fili, nastri, carta velina, carta di giornale, plastica a bolle, tessuti, ecc…


http://www.michaelolaf.net/BirthTwoToThree.html

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Paper folding e origami

Anche la piegatura della carta è un’attività molto importante per lo sviluppo del bambino. Si può cominciare con semplici aeroplanini e barchette, e poi altri origami più elaborati. Per i progetti il web è ricchissimo di risorse, oppure esistono bellissimi manuali in libreria…

E’ un’attività che coinvolge il senso del tatto, se si piegano materiali differenti quali carta lucida, opaca, ondulata, liscia, vellutata, ecc…; il bambino può cogliere differenze di peso tra varie carte; la stimolazione visiva è evidente e si possono stimolare la percezione del colore e della dimensione, ma soprattutto della forma: si possono costruire infatti triangoli e trasformarli in altri triangoli con caratteristiche diverse, ottenere cubi, parallelepipedi ecc…


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Disclaimer: “Per redigere questa mia presentazione ho utilizzato i miei album e appunti personali e consultato vari album di altri autori e articoli nel web. Per leggere online o acquistare le copie legali di tali opere consultate segui i link:
– Practical life album di Infomontessori.com
– Practical life album di montessoriteacherscollective (Moteaco)
– Practical life album di Montessorialbum.com
– Introduction to the exercises of practical life di montessoricommons
– Come liberare il potenziale del vostro bambino di Daniela Valente
– Teaching Montessori in the home di Elizabeth G. Hainstock
– The joyfull child di Susan Mayclin Stephenson (part two, age 1-3)
MANUAL 2: MONTESSORI EXERCISES OF PRACTICAL LIFE di Montitute.com
PRACTICAL LIFE teacher manual di khtmontessori
MONTESSORI PRACTICAL LIFE MANUAL di montessoritraining.net
PRACTICAL LIFE MANUAL EARLY CHILDHOOD.PDC di themontessoriparent.com, che ha suggerito l’aggiunta di questo disclaimer in accordo con la sua politica di copyright.
Ho inoltre consultato i testi di riferimento di Maria Montessori per le attività di vita pratica:
Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
La scoperta del bambino.
Per una bibliografia completa delle opere di Maria Montessori vai qui.

Poesie e filastrocche: san Giovanni – 24 giugno

Poesie e filastrocche: san Giovanni – 24 giugno. Una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

San Giovanni va nei campi nell’ardor del mezzogiorno
quiete immensa tutt’intorno, sopra il cielo tutto blu
il sorriso suo giocondo, benedice la natura
e ogni specie che matura. (L.Schwarz)

(in costruzione)

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Lavoretti per la primavera uccellini – 100 e più progetti

Lavoretti per la primavera uccellini – 100 e più progettiUna collezione di tutorial per realizzare coi bambini del nido, della scuola d’infanzia e primaria vari lavoretti primaverili sul tema uccellini…

… uccellini  origami, pittura, paper cutting, progetti di riciclo di vari materiali,  stampa, collage, mollette da bucato, riciclo, quilling, modellaggio, e anche progetti di cucito per le mamme…

___________________

1

1. uccellini – aquilotto in cartoncino, tutorial e modello pdf di http://www.allkidsnetwork.com/

2

2. uccellini – piume e cartoncino (o un rotolo di carta igienica),  tutorial di http://www.daniellesplace.com/

3

3. uccellini – pettirosso realizzato con l’impronta del piede via http://pinterest.com/ (non si riesce a risalire all’autore del lavoretto)

4

4. uccellini – uccellino realizzato con un sacchetto di carta, tutorial di http://www.education.com/activity

5

5. uccellini – collage tutto realizzato con cuori, tutorial di http://www.momentsofmommyhood.com/

6

6. uccellini – pettirosso, tutorial di  http://happyhooligans.wordpress.com/

7

7. uccellini – con un bottone… tutorial di http://notime2bbored.blogspot.it

8

8. uccellini – piatto di carta e impronta delle mani, di http://ourhomeschoolfun.blogspot.it/

9

9. uccellini – rotoli di carta igienica, di http://happyhooligans.wordpress.com/

10

10. uccellini – di sassi… tutorial di http://www.marthastewart.com/

11

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Lavoretti per la primavera: farfalle, bruchi e libellule – 50 e più progetti

Lavoretti per la primavera: farfalle, bruchi e libellule – 50 e più progetti: una collezione di tutorial per realizzare coi bambini del nido, della scuola d’infanzia e primaria vari lavoretti  sul tema …libellule farfalle bruchi origami, pittura, paper cutting, progetti di riciclo di vari materiali,  stampa, collage, mollette da bucato, quilling, modellaggio, e altro ancora…

 

1

1. farfalle, lucciole e libellule realizzate con materiali riciclati (chiavi, lampadine, mollette da bucato,…) e fil di ferro in vendita su http://www.etsy.com/

2

2. libellula di fil di ferro e perline, tutorial di http://www.cutoutandkeep.net/

3

3. scultura realizzata con carta da acquarello, molletta da bucato, scovolini, fil di ferro e pasta che indurisce (creta, carta pesta, play dough, e…), tutorial di http://www.kid-at-art.com/

 

4

4. bruco realizzato con un cartone per uova e scovolini, tutorial di http://www.notimeforflashcards.com

 

5

5. lanterna con farfalle e stelline di carta (per rivestire un bicchiere di vetro), molto semplice da realizzare. Tutorial in vietnamita ma riccamente illustrato di http://kenh14.vn/

6

6. bruco in stile  Eric Carle realizzato con le impronte delle mani, di http://www.sinkorswimblog.com

7

7. altro tutorial per realizzare farfalle e libellule con fil di ferro e perline; invece del tubicino di rame si può usare una vecchia penna o un pennarello che non scrive, facili da forare a caldo. Tutorial di http://www.birdsandblooms.com/

8

8. farfalla realizzata con scovolini, molletta da bucato e perline, tutorial di http://indietutes.blogspot.it

9

9. libellule realizzate con semi di acero, rametti e brillantini, tutorial di twigandtoadstool.blogspot.com

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

Organizzazione dell’ambiente nella scuola primaria

Organizzazione dell’ambiente nella scuola primaria secondo il metodo globale. “Disciplina” significa per noi muoversi silenziosamente, ordinatamente e senza far confusione.

Poichè l’attivismo impone il movimento dei bambini all’interno della classe, è importante che questo movimento sia rispettoso del lavoro dei compagni. E’ molto importante innanzitutto abituare i bambini a muoversi senza disturbare il lavoro degli altri.

Solitamente l’arredamento delle classi non è fatto per favorire i movimenti dei bambini. Un primo suggerimento di disposizione potrebbe essere questo:

oppure questo:

La cattedra starà benissimo in un angolo.

L’insegnante attivo, in una scuola attiva, si muove tra i bambini per consigliare e osservare il lavoro libero che è la caratteristica della classe, e che si svolge in modo quanto più possibile armonioso.

I bambini imparano a muoversi senza far troppo rumore, a scegliere i cartoncini aspettando il loro turno, a tornare al posto senza disturbare gli altri.

Si possono organizzare dei giochi del silenzio, nei quali dato un comando “uscite di classe e rientrate”, “andate a prendere un cartoncino” ecc…, i bambini si divertono a muoversi facendo meno rumore possibile. Non serve che ci sia un vincitore, ma possono essere “squalificati” per un turno i bambini che hanno fatto rumore.

Poesie e filastrocche GIUGNO

Poesie e filastrocche GIUGNO – una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

 Giugno

Sul bosco già placida cala
la sera,
ma un’invisibil cicala
persiste a sgranare tenace,
nella dolcissima pace,
la sua tiritera.
E, mentre l’ombra s’estende
e qualche stella compare,
s’ostina a voler prolungare
quel ritornello di roche
parole
che mettono ancora nella notte
un poco di sole. (L. Spina)

 

Canzone di giugno

Stormiscono le fronde
nell’aria greve e il sole
ride alle prataiole
ed alle biche bionde,
e rende tutto l’oro
il campo donde arriva
la canzone giuliva
dell’agreste lavoro.
Ecco, è piena la spiga
e la falce è nel pugno;
il buon sole di giugno
rallegra la fatica.
E la canzone sale
dal campo del lavoro
e s’accompagna a un coro
stridulo di cicale;
e sale il canto anelo
da bocche più lontane
lodando in terra il pane
ed il buon padre in cielo. (M. Moretti)

 

Giugno

Vieni giugno tutto d’oro! Che cos’hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine, spighe spighe senza fine
prati verdi, biondi fieni, lampi tuoni arcobaleni
giorni lunghi, notti belle, con le lucciole e le stelle.

 

La canzoncina del mulino

Quando, a giugno, biondeggiare
per i bei campi fiorenti
vedo il gran che lieto ai venti
freme e ondeggia come un mare,
nella mia felicità
dico in cuor: “Se non mi inganno,
grazie al cielo, anche quest’anno
il lavor non mancherà”.
Un timor solo mi punge:
il timor della tempesta.
Ma che gioia, ma che festa
quando il gran vedo che giunge!
Me lo portan di lontano,
dicon tutti: “Buon mulino,
trita, trita, il nostro grano!”
Ed io macino contento,
e la ruota gira e canta:
dalle pale l’acqua infranta
spuma e brilla come argento. (U. Ghiron)

 

La canzone delle ciliegie

Il buon giugno ha maturato,
coi suoi raggi d’oro puro,
tutte rosse le ciliegie
tra il fogliame verde scuro.
Ora occhieggiano invitanti
ragazzini e ragazzine.
Rosse, nere, morettine,
ciliegione e ciliegine.
Con un paio di bei frutti
io vi faccio gli orecchini,
scintillanti, rossi e belli,
come fossero rubini.
Bimbi belli, bimbe care,
dai capelli bruni e biondi:
tutti ornati di ciliegie
siete ancora più giocondi.
Rosse, nere, morettine,
ciliegione, ciliegine. (R. Paccarie)

 

Sole di giugno

Giugno! Un bel sole rotondo
promessa del pane d’oro
splende sul nostro lavoro,
la festa alla gente del mondo.
Colma la casa di tutti,
carità buona e fiorita,
porta sapore ai frutti,
l’ombra di là dalla vita.
Porta letizia ai bambini,
provvidenza alle bicocche,
calabroni ai biancospini,
canti alle cune e alle rocce.
Porta miele agli alveari
incendia l’aureola dei santi,
beve nei fiumi e nei mari
con avide lingue fiammanti.
E muore ogni sera tra i monti,
felice del bene compiuto.
La terra gli scaglia un saluto
dall’arco degli orizzonti. (R. Pezzani)

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Poesie e filastrocche: il cane

Poesie e filastrocche: il cane. Una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Il cane
Noi mentre il mondo va per la sua strada,
noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l’affanno,
e perchè vada, e perchè lento vada.
Tal, quando passa il grave carro avanti
del casolare, che il rozzon normanno
stampa il suolo con zoccoli sonanti,
sbuca il can dalla fratta, come il vento;
lo precorre, rincorre; uggiola, abbaia.
Il carro è dilungato lento lento.
Il cane torna sternutando all’aia. (G. Pascoli)

Ah, cane briccone!
Quel grosso cappone
è un grasso boccone
ma è frutto di un furto!
Ah, cane birbone,
ingordo furfante,
leccardo brigante!
Tu scappi e io sbuffo
però se ti acciuffo
ti do una lezione
di santa ragione!

Cane fedele
Neve, freddo intenso.
Immobile, intirizzito,
un cane sta di guardia
davanti alla porta
di una misera casa.
Dice con gli occhi buoni:
“Vigilo la miseria,
sono fedele ed amo il padrone
anche se è molto povero.
(G. Serafini)

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Poesie e filastrocche ASINO MULO CAVALLO

Poesie e filastrocche ASINO MULO CAVALLO – una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola materna e primaria.

Il muletto
Lontano lontano lontano
si sente suonare un campano
è un muletto per un sentiero
che si arrampica su su su!
Che tra i faggi piccolo e nero
si vede e non si vede più.
Ma il suo campanaccio si sente
sonare continuamente. (G. Pascoli)

 

L’asino
Asinello trotta trotta
con la soma sulla groppa
quando a casa tornerai
la tua biada tosto avrai.
Ma se accade che ti impunti
prima ancor che siete giunti
tu diventi, o somarello,
come il mulo tuo fratello
e può darsi che il padrone
somministri una lezione. (E. Minoia)

 

L’asino e le cicale
Fermatosi ad ascoltare le cicale
un asino invidioso, dalla strada
ingenuo chiese loro come accada
che avessero tale voce celestiale.
E quelle, conosciuto l’animale:
“Se come noi, anzicchè fieno e biada,
ti nutrissi soltanto di rugiada,
ti verrebbe una voce tale e quale.”
E il ciuco a tali detti, per un pezzo,
non mise mai più biada sotto il dente
sì che le ossa erano fuor del cuoio.
“Quale disdetta!” ragliò, “Or ch’ero avvezzo
a mangiar rugiada solamente,
invece di cantar ecco che muoio!”.

 

I tre asinelli
I tre asinelli
che vanno in Egitto
ah che piacere
oh che tragitto
andare a vedere
la stella polare
che brilla nel cielo
che cade nel mare.

 

Disse un asino
Disse un asino:
“Dal mondo voglio stima e rispetto
ben so come!” e così detto
in gran manto si serrò
oilà oilà oilà
in gran manto si serrò.
Indi ai pascoli comparve
con tal passo maestoso
che all’incognito vistoso
ogni bestia si inchinò.
Oilà oilà oilà
ogni bestia si inchinò.
E dai prati corse al fonte
a specchiarsi si trattenne
ma sventura! Non contenne
il suo giubilo, e ragliò.
Fu scoperto e fino al chiuso
fu dai fischi accompagnato
e il somaro mascherato
in proverbio a noi passò.
Oilà oilà oilà
in proverbio a noi passò.
Tu che base del tuo merito
veste splendida sol fai
taci ognor, se no scoperto
come l’asino sarai.
Oilà oilà oilà
come l’asino sarai.

 

Poesie e filastrocche ASINO MULO CAVALLO – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Sands school

SANDS SCHOOL: LA PRATICA DELLA LIBERTÀ

Intervista a David Gribble di Francesco Codello

Il fondatore della libertaria Sands school racconta la sua formazione di insegnante. Un approccio pragmatico e ragionevole per realizzare un’educazione capace di valorizzare appieno le potenzialità dei piccoli. Con una saggezza semplice, quanto profonda: i bambini imparano a usare la libertà se sono messi in condizione di essere liberi. Questo è il filo conduttore del colloquio di David Gribble, uno dei più originali pedagogisti contemporanei, con Francesco Codello, studioso di problemi dell’educazione.

Incontro David Gribble in una stanza della Sands school, l’istituto da lui fondato nel 1987. Gribble è poco conosciuto in Italia al di fuori della stretta cerchia di persone interessate alle scuole libertarie. Ma è sicuramente uno dei più importanti personaggi del piccolo (ma poi non tanto) mondo delle scuole «alternative».

Alla luce della tua esperienza, quali sono i valori e le idee che caratterizzano la pedagogia libertaria?
Non potrei dare alcuna definizione di «teoria pedagogica libertaria» e trovo alquanto difficile definire il tipo di educazione che più ammiro. I principi di base? Innanzitutto le persone di qualsiasi età devono essere trattate con rispetto. Inoltre, se le persone (di qualsiasi età) sono incoraggiate a prendere decisioni durante la loro vita, ascolteranno i consigli con attenzione, rifletteranno su di essi con senso di responsabilità e giungeranno a conclusioni sensate. Ma se non viene riposta fiducia nella loro capacità di scegliere, respingeranno i consigli e si comporteranno in modo molto meno razionale. Tutti desiderano imparare, ma qualsiasi forma di costrizione inibisce questo desiderio: troppa coercizione lo può addirittura distruggere del tutto. L’onestà è più importante della paura: esigere l’obbedienza rischia di far anteporre la paura all’onestà. Nessuno compie errori di proposito. I bambini quando sbagliano hanno bisogno di aiuto piuttosto che di punizioni. Poi, considero molto più importante il preoccuparsi degli altri dell’obbedienza alle regole. Dove i bambini vedono, a ragione, problemi morali, gli adulti spesso vedono solo questioni di convenienza. I bambini amati sono per natura altruisti. La maggior parte delle scuole tradizionali reprime questo altruismo naturale, valutandolo come un problema di condotta. I bambini che hanno sofferto e perso questa qualità possono spesso ritrovarla di nuovo se a loro viene offerto l’amore incondizionato che è venuto a mancare. Un requisito fondamentale per un efficace apprendimento è la felicità. Questi principi non fanno parte di un sistema consolidato. Ci sono sempre eccezioni. Ciò che interessa è lo sviluppo personale di ciascun bambino come individuo, senza tenere conto di sistemi pedagogici. Questi principi, nella loro apparente semplicità, rivelano una profonda saggezza. Sono concetti capaci di mettere in discussione gran parte delle teorie pedagogiche correnti. Inoltre, proprio perché così chiari e immediati, sono in grado di cambiare radicalmente i rapporti sociali e relazionali.

Rispetto al contesto culturale attuale, quale può essere il significato più autentico della pedagogia libertaria? Vale a dire, quale può essere il valore che, rispetto al mondo occidentale e consumistico, possono ancora esercitare principi e metodi propri di una prassi educativa che rinnega dominio e coercizione, collocando su di un piano di rispetto e uguaglianza il rapporto tra adulti e bambini?
In realtà non capisco questa domanda, così userò la tecnica dei politici e risponderò a un’altra domanda che non mi è stata rivolta. In Scandinavia l’educazione è un processo molto più rispettato di quanto avviene in Gran Bretagna o nel resto del mondo. In Occidente i diritti delle donne sono largamente riconosciuti ma i diritti dei bambini sono ancora ignorati. I bambini non hanno voce. I politici dovrebbero smettere di interferire nel lavoro degli insegnanti; insegnanti giovani ed entusiasti dovrebbero essere incoraggiati a mettere in pratica metodi  che si sono dimostrati efficaci,  esperienze didattiche e pedagogiche che hanno profondamente innovato i metodi educativi. Il rigido controllo del sistema scolastico statale ha spinto i genitori che si possono permettere modeste rette a rivolgersi in numero sempre più crescente al nostro genere di scuole. Summerhill ha più studenti adesso che in passato, e così è per la Sands. Negli Stati Uniti, Sudbury Valley (www.sudval.org) è ampiamente imitata e pubblica una guida che aiuta chi vuole iniziare una scuola sul genere di Sudbury. Se sopravvive all’attuale situazione politica, il Centro per l’educazione democratica di Hadera continuerà ad aiutare più di un centinaio di scuole in Israele per un cambiamento radicale, passando da uno stile autoritario a uno democratico. Ora Idec e Wren (rete di scuole e individualità che si occupa dell’educazione alternativa nel mondo) e Aero (organizzazione sulle risorse dell’educazione alternativa) stanno riunendo in una «listserver» gli istituti di questo tipo. (www.worldwiderealeducation.net
aerolist@edrev.org).

Puoi descrivere qual è la condizione dell’infanzia e degli adolescenti nelle società occidentali?
La loro posizione è più fluida rispetto al passato. Non c’è più un sentiero prestabilito da seguire. I ragazzi sono esposti a molte più pressioni contrastanti. Sono corteggiati come consumatori e angosciati da problemi ecologici, sono protetti da genitori ansiosi per quanto più tempo possibile e poi fuggono in un mondo dove hanno a disposizione droga e alcol, sono, come sempre, criticati dai più anziani e come sempre godono di queste disapprovazioni sapendole ampiamente ingiustificate.
Sono continuamente esortati ad astenersi dai rapporti sessuali, ma vedono molti film e spettacoli televisivi dove invece il sesso è considerato parte naturale della vita sociale. I ragazzi, a cui non è stato permesso di fare le proprie scelte fin da piccoli, trovano difficoltà nel tenere testa a tutta questa incertezza e manipolazione. Per i bambini abituati a prendere le proprie decisioni la gamma delle scelte possibili diviene invece una grande opportunità.

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

La scuola di Summerhill

LA SCUOLA DI SUMMERHILL

di Valeria Traversi

È la più vecchia e conosciuta scuola impostata su criteri pedagogici libertari. Pubblichiamo una biografia di Alexander Neill, il suo fondatore, e un capitolo della tesi di laurea dell’autrice sull’influenza del pensiero ibertario di Wilhelm Reich. Intanto l’esperienza di Summerhill, in Inghilterra, continua.

Alexander Sutherland Neill nasce in Scozia nel 1883 da una famiglia di maestri elementari. L’atmosfera familiare è autoritaria e severa. Alexander non è molto portato per gli studi infatti passa molto tempo nei campi a fantasticare e giocare. Visti gli scarsi risultati, il padre lo indirizza versa la carriera di maestro elementare. “«Il ragazzo è un disastro» disse tristemente mio padre. «Potrebbe fare il maestro» arrischiò mia madre” .

Dopo essersi laureato in Letteratura inglese all’Università di Edimburgo, insegna per diversi anni nelle scuole statali. Nel 1921 insieme alla maestra di danza Christine Baër, dà vita a Dresda in Germania alla scuola internazionale, nel 1923 la scuola si sposta a Sonntagberg in Austria, ma viene chiusa quasi subito per i suoi metodi non convenzionali, opposti a quelli delle autorità locali.

Nel 1924 Neill e Lilian Neustatter, la sua prima moglie, spostano la scuola in Inghilterra, fondando a Lyme Regis, sulla Manica, la scuola-comunità di Summerhill (collina d’estate proprio perché la casa è posta su una collina), trasferita poi presso Leiston nel Suffolk. Alla morte di Lilian, si risposa con Ena Wooff, dalla cui unione nasce Zoe, che attualmente dirige la Scuola.

Summerhill spicca tra le esperienze educative libertarie per la sua durata; anche se non si ispira direttamente ai principi anarchici, ne cattura implicitamente tutti i presupposti teorici alla luce degli studi psico-pedagogici. Infatti l’opera di Alexander Neill è ispirata dai “padri” della pedagogia e della psicologia moderna. Freud, Adler, Lane e Reich condizionano gli studi di Neill, arricchendo la sua analisi con teorie rivoluzionarie, che si contrappongono ai canoni tradizionali e autoritari.

Ricerca della felicità e della libertà. “Summerhill” aspira alla formazione di un nuovo tipo di pedagogia, vuole essere sintesi tra le prime forme di sperimentazioni libertarie e le nuove forme di pedagogia, approfondendo la ricerca della libertà e della felicità. Si accede alla scuola all’età di cinque anni, ma non sono rari i casi di bambini e bambine che arrivano dopo periodi in istituti statali o religiosi. Di solito la permanenza a Summerhill si protrae fino ai sedici anni. Vengono ospitati sia ragazze che ragazzi, fino a un massimo di quarantacinque, di cui una parte proviene da paesi stranieri. Vengono divisi in tre gruppi a seconda dell’età: dai cinque ai sette anni, dai sette agli undici, dagli undici ai sedici. Gli alloggi vengono organizzati tenendo conto dell’età e del sesso, ad ogni gruppo è assegnato una o un assistente. Per il gruppo “intermedio” vi è una costruzione di pietra, invece i ragazzi e le ragazze più grandi risiedono in casette di legno, solo alcuni hanno stanzette private, infatti generalmente si vive in tre o quattro per stanza. Non ci sono ispezioni delle camere e vi è completa libertà. L’idea su cui si fonda la scuola è quella di “adattare la scuola al bambino” , invece di adattare il bambino alla scuola, si aspira alla creazione di un istituto dove bambine e bambini siano liberi di essere se stessi, proprio per questo è necessario rinunciare a qualsiasi tipo di disciplina, di educazione morale e di istruzione religiosa. Neill ha fiducia nella bontà innata dell’infanzia, un’idea che non è mai venuta meno, anzi è diventata quasi una forma di fede.

Le lezioni a Summerhill sono facoltative, esiste l’orario solo per gli insegnanti, tutto si svolge in un ambiente libero dove nulla è autoritario, infatti si notano con molta facilità le differenze: chi ha sempre vissuto a Summerhill dimostra interesse verso l’apprendimento perché è una scelta volontaria, chi arriva dopo un’esperienza più o meno lunga in scuole statali o religiose, dove la frequenza costituisce un obbligo, sviluppa un senso di avversione verso lo studio e la scuola, tant’è che raramente all’inizio frequenta le lezioni. Gli esami non esistono, ma se un ragazzo o una ragazza decide di voler studiare per i test di ammissione all’università, il corpo docente lo preparerà senza problemi, non solo perché è altamente qualificato ma anche perché chi studia per proprio volere lo fa in modo più veloce e interessato, in quanto è una sua decisione. In un’assemblea generale, che si tiene il sabato, si stabiliscono regole da abolire o istituire, le scelte sono effettuate attraverso il voto democratico, tutti e tutte dispongono di un voto di uguale valore. Gli studenti di Summerhill provengono da famiglie agiate, non è possibile tenere aperta la scuola anche ai ceti bassi o medio-bassi, proprio perché le difficoltà economiche lo impediscono. Questo è sicuramente un problema da non sottovalutare: è difficile valutare la “vera” natura di un essere umano se questa si nasconde dietro il denaro e l’ambiente borghese. Insomma Summerhiil è scuola di libertà, dove il “buon senso” non manca, infatti per proteggere l’incolumità di ragazzi e ragazze esistono leggi base, scelte e votate da loro. Il fine della scuola è quello di renderli felici e non quello di riformare la società, non sarebbe possibile, è inevitabile accettare i compromessi proprio perché la società li impone. Neill scrive “non sono una persona che cerca attivamente proseliti per cambiare la società: posso solo cercare di convincere la società che è necessario per essa sbarazzarsi dell’odio, dei metodi punitivi, del misticismo.”

Se si desidera avere maggiori informazioni sulla scuola di Summerhill si può consultare il sito internet:
http://www.summerhillschool.co.uk/

Liberi per essere felici
di Francesco Codello

L’esperienza della scuola libertaria di Summerhill. Essere dalla parte del bambino, è la norma alla quale gli educatori e i genitori, secondo Neill, devono attenersi – Educare nella libertà è la premessa per formare una società di eguali.

I recenti avvenimenti della politica scolastica italiana, ci obbligano a porre in maniera “nuova” e sempre più attenta questo problema fondamentale dell’educazione. La progressiva crisi della famiglia, patriarcale prima, mononucleare ora, causata da un trapasso violento da una civiltà contadina a una industriale, dall’inurbamento e dalle migrazioni interne di milioni di contadini dalle campagne alle metropoli industriali, ha accentuato il ruolo svolto dalla scuola in una società di massa. Ecco alcuni elementi per giustificare e per impostare un discorso alternativo sull’educazione nella sua accezione anarchica e quindi antiautoritaria, totalmente liberatrice e anti-dogmatica.

“Cosa farebbe a un ragazzo che marina la scuola?” – A Pretoria Neill ho risposto: “Ucciderei il suo direttore”. Questa risposta, ad una domanda così comune, farebbe impallidire il più “moderno” pedagogista. Forse proprio perché Neill non è un pedagogista (perlomeno non lo è nel senso ricorrente del termine), può rispondere in questo modo a una domanda del genere.

Analizzare oggi la sua esperienza assume un profondo significato per chi, come noi, è alla ricerca continua di nuovi mezzi educativi da contrapporre a quelli autoritari dominanti il nostro panorama pedagogico. È importante anche perché ci permette di puntualizzare un discorso educativo in generale, e sulla scuola in particolare, dato il continuo estendersi della scolarizzazione di massa e l’importanza che assume la scuola nell’opera di indottrinamento di milioni di individui, vista la progressiva crisi della famiglia come unico veicolo di condizionamento socio-politico, caratteriale e psicologico.

“Il fine della vita è la felicità. Il male della vita è tutto ciò che limita o distrugge la felicità. Felicità significa sempre bontà: l’infelicità portata agli estremi limiti significa persecuzione contro gli ebrei, torture, o guerra nazionalistica”. Scopo della vita è dunque per Neill, la felicità che esiste solo dove opera l’amore, dove amare significa la capacità di approvare, non di punire o di inveire. A Summerhill “… i ragazzi hanno il senso di essere amati e approvati. È anche una riprova che il bambino nasce buono… e rimane buono quando ogni occasione di odiare e di temere è abolita”. Neill è convinto quindi della naturale bontà del bambino, il quale è provvisto di un atteggiamento potenzialmente ricco di amore e di interesse per la vita. Questa fiducia nella bontà della natura umana si concretizza in Neill in un impegno preciso: l’abolizione di ogni forma di oppressione che possa snaturare o reprimere la sua essenza. Il suo impegno si tradusse quindi in una scuola “… nella quale fosse concessa ai bambini la libertà di essere loro stessi. Per questo dovevamo rinunziare a qualsiasi disciplina, indirizzo, consiglio, ammaestramento morale, istruzione religiosa. Siamo stati chiamati coraggiosi, ma questo non richiede coraggio: richiede quello che noi avevamo: una completa fiducia nel bambino come creatura buona, non cattiva”. La sua fiducia nella naturale bontà e libertà del bambino non resta, come ad esempio in Rousseau, una enunciazione teorica da “scommessa”, ma diventa pratica della bontà e della libertà. In altri termini, la sua esperienza pratica (Summerhill) diventa la dimostrazione scientifica della sua intuizione filosofica. Teoria e prassi in Neill si fondono armonicamente ricomponendo quindi la personalità umana e liberandola dalla schizofrenia sociale che la avvolge.

La creazione di personalità autenticamente libere, che gestiscono direttamente la loro esistenza è il compito cui si dedica il nostro autore. Nella sua opera di educazione integrale egli non si dedica esclusivamente allo sviluppo delle qualità intellettive, ma ricompone la personalità dell’educando stimolando anche la sua sfera emotiva. “Nella società moderna riscontriamo una sempre maggior distanza tra intelletto e sentimento. Le esperienze dell’uomo moderno sono in gran parte mediate dal pensiero e non riflettono una percezione di ciò che il cuore sente, l’occhio vede, l’orecchio ascolta. In effetti questa separazione tra intelletto e sentimenti ha condotto l’uomo di oggi ad uno stato mentale pressoché schizoide che lo ha reso quasi incapace di percepire alcunché in maniera autentica, immediata”.

Questa istruzione integrale è la garante di una società di liberi ed uguali in cui non esista nessuna forma di autorità. Per dirla con Bakunin: “I fanciulli, come gli uomini maturi, diventano saggi per le esperienze che fanno da sé, mai per quelle fatte dagli altri” quindi “… da un punto di vista positivo intendiamo per libertà il pieno sviluppo di tutte le facoltà che si trovano nell’uomo e, da un punto di vista negativo, l’assoluta indipendenza della volontà di ognuno di fronte a quella degli altri”.

“Il bambino plasmato, condizionato, represso, disciplinato – il suo nome è Legione – vive in ogni angolo del mondo. Vive nella nostra città dalla parte opposta della strada. Siede nel banco noioso di una scuola noiosa; più tardi sarà seduto davanti alla scrivania ancor più noiosa di un ufficio, o starà al banco di una officina. È docile, fedele all’autorità, timoroso delle critiche e fanatico nel desiderio di essere normale, convenzionale e corretto. Accetta senza porsi domande quel che gli viene insegnato e trasmetterà tutti i suoi complessi, le sue paure e le sue frustrazioni ai figli”. L’esplicazione di un metodo nuovo e progressivo passa in Neill attraverso una critica radicale al metodo scolastico tradizionale perché esso è “… basato su quel che l’adulto crede che il bambino dovrebbe essere e dovrebbe imparare…. È ovvio che una scuola che costringe i bambini, per natura attivi, a stare seduti sui banchi a studiare una quantità di materie per la maggior parte inutili, è una cattiva scuola, quando si tenga in considerazione la psicologia del bambino”. Si tratta quindi di capovolgere i termini classici del rapporto tra il bambino e la scuola, cioè di “… adattare la scuola al bambino invece di adattare il bambino alla scuola”.

“Il primo comandamento al quale deve ubbidire ogni genitore e ogni maestro è questo: Tu devi essere dalla parte del bambino”. Più avanti Neill con un esempio ci chiarisce praticamente che cosa ciò significhi: “Se mentre sto verniciando una porta Robert passa e getta della mota sulla vernice fresca io lo strapazzo senza complimenti perché egli è uno dei nostri e quel che io dico non ha molta importanza. Ma se Robert fosse uno arrivato da poco da una scuola che egli odia e il suo buttar mota fosse un tentativo di rivolta contro l’autorità, mi metterei con lui a gettar mota perché la sua salvezza è assai più importante della mia porta”.  In altri termini la libertà presuppone l’uguaglianza e viceversa. Non vi può essere nessuna libertà dove non esiste l’uguaglianza, non vi può essere nessuna uguaglianza senza la libertà. Questo concetto costituisce uno dei presupposti fondamentali del metodo di Neill.

Un altro dei problemi fondamentali che ogni educatore (come qualsiasi individuo) deve affrontare è il rapporto mezzi-fini. L’uso di mezzi diversi o contrapposti al fine perseguito conduce inevitabilmente o a una sostituzione dei fini o a una scomparsa dell’obiettivo finale che viene risucchiato nella pratica continua e progressiva di nuovi mezzi.

A Summerhill i ragazzi svolgono anche un lavoro manuale che è (secondo Neill), un momento fondamentale per lo sviluppo armonico ed integrale del bambino in quanto, ricompone una personalità che la divisione sociale e gerarchica del lavoro ha spezzato a vantaggio di una divisione classista degli individui. In questo quadro va visto anche l’enorme interesse che a Summerhill viene dedicato al teatro. Le commedie, i drammi, le scenette vengono scritte, interpretate dai ragazzi e dalle ragazze e solo raramente gli insegnanti consegnano qualche trama ai bambini. Il teatro per Neill ricopre una notevole importanza in quanto sviluppa un senso di padronanza di sé ed evita poi che si reciti nella vita.

Lo studio non è qualche cosa che viene imposto dall’alto, ma è sempre in rapporto alle facoltà e ai gusti individuali. Logicamente quindi “I libri sono il materiale meno importante in una scuola. Tutto quello di cui un bambino ha bisogno è leggere, scrivere e far di conto; il resto consisterà di arnesi, argilla, sport, teatro, pittura, e… libertà”.

Tutto il metodo di Neill, oltre che sulla libertà, si basa sull’autogoverno. “Quando c’è un capo non c’è libertà e questo è ancor più vero per il capo benevolo che per quello autoritario. Il ragazzo che abbia spirito critico si ribellerà a un capo autoritario, ma un capo benevolo lo ridurrà semplicemente ad essere lui stesso molle ed impotente”.

Su Neill potremmo discutere all’infinito: sulla validità del suo esperimento come azione politica, sulle condizioni particolari in cui la sua esperienza si è concretizzata, sui limiti imposti dalla “situazione reale”. Resta il fatto che il suo lavoro è un’accusa spietata alla scuola, alla famiglia, allo stato, alla chiesa, affinché trionfino la libertà e l’uguaglianza.

Non è nichilismo. È soprattutto un’accusa alla scuola come istituzione, più o meno progressista, perché essa è il luogo in cui si pratica e si teorizza la divisione gerarchica del lavoro, in pratica dove si perpetua e si invoca la disuguaglianza. I suoi libri sono una poesia continua che deve continuare.

Bakunin amava ripetere di esser un amante fanatico della libertà. Anche noi.

Poesie e filastrocche I CINQUE SENSI

Poesie e filastrocche I CINQUE SENSI una raccolta di poesie e filastrocche sui cinque sensi, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

La torta
Con gli occhietti la guardò.
con le dita la toccò,
col nasino l’annusò.
con la bocca la gustò:
con le orecchie poi sentì
che la mamma lo sgridò. (V. Gaiba)

 

La vecchina
Era una fila di dentini,
e tutti lucidi, bianchi, piccini.
Ne avea la bimba, oh, quanta cura,
se li lavava con l’acqua pura.
Due sul davanti ne perse un giorno
ed un gran pianto suonò d’intorno.
Ci fu che rise: “Buondì, vecchina!
Hai, nella bocca, la porticina.
Che non ti scappi qualche bugia!
Chiudi la porta, vecchina mia!”  (A. Cuman Pertile)

 

La bimba e l’acqua
C’era una bimba che aveva paura
dell’acqua pura.
Quando la mamma sua la lavava
sempre strillava.
Un giorno l’acqua la rispecchiò
e le parlò:
“Vedi sei brutta, sporca così,
lavati qui”.
La bimba allora si vergognò
e si lavò.  (A. Cuman Pertile)

 

 

I cinque sensi

Dice la vista: -Guarda lì Pierino
che magnifica torta inzuccherata!-
Dice l’olfatto: -Mettici il nasino
e sentirai Pierino mio che odore!-
E il gusto: – E’ buona, assaggiane un pochino-.
Pierino assaggia, ma col batticuore…
Infatti alla mamma va l’udito
e dice: -Senti, corri che c’è un gatto,
un gatto ladracchiolo-. Eh! Ha capito
Pierino a scapaccioni cos’è il tatto. (Zietta Liù)

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Poesie e filastrocche: topolini e criceti

Poesie e filastrocche: topolini e criceti – una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Topino
il codino d’un topino
fuor dal buco un dì spuntò
venne il gatto quatto quatto
e coi denti l’afferrò
proprio in questa, questa è bella
un gran cane capitò
ed il gatto, quatto quatto
impaurito se ne andò
il topino il suo codino
dentro il buco ritirò.

 

Bice, il topolino
Sono Bice, un topolino
con due baffi ed un codino.
Mi piace rosicchiare
squittire e curiosare
giocare a girotondo
col gattone Edmondo
e poi correre in un buchetto
che per lui è troppo stretto
tanta voglia ho di studiare
che anche i libri so mangiare.

 

Il criceto
Caro criceto, hai calcolato bene
se aprire la casetta ti conviene?
Nel suo grembo la buona madre terra
al caldo ed al sicuro ti rinserra
mettendoti vicino nella stanza
ricche provviste e cibo in abbondanza.
Pure fatti coraggio, salta fuori,
e ricomincia ad ammucchiar tesori. (G. Grohmann)

 

Il topino
Il codino di un topino
fuor da un buco un dì spuntò.
Venne il gatto, quatto quatto,
e coi denti l’afferrò.
Proprio in quella, questa è bella,
un gran cane capitò,
ed il gatto, quatto quatto,
impaurito se ne andò.
Il topino il suo codino
dentro il buco ritirò.

 

I topini birichini
Dorme il gatto
quatto quatto
fa un topino
capolino
poi s’avanza
nella stanza.
Zitto e scaltro
n’esce un altro
poi anche un terzo
ma è uno scherzo?
Ad un tratto
miao fa il gatto
e sbadiglia
parapiglia.
In un lampo
vuoto è il campo
e i topini
birichini
han per ore
il batticuore.
Vanno avanti
or son tanti
dieci, venti,
fan commenti
giochi e sfide
burle infide
al micione
dormiglione.

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Poesie e filastrocche: lo scoiattolo, il ghiro e la marmotta

Poesie e  filastrocche: lo scoiattolo, il ghiro e la marmotta. Una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Scoiattolo
Lieto fra ombre e sole, come il più bel giocattolo
nel bosco lo scoiattolo, ruba ghiande e nocciole
saluta poi dal ramo, il riccio buon vicino
“che dolce tempo abbiamo” “Buondì scoiattolino”
e alla talpa “Signora, come avete dormito?”
“Un sonno saporito, ma dormirei ancora”
Come dev’esser bello, avere un bosco intero
scherzare col ruscello, giocar senza pensiero. Aveva

Lo scoiattolino
Lo scoiattolino non riusciva più a dormire. Nella brezza del mattino che continuava a cullarlo, lassù sul cavo più alto del faggio, si sentiva pungere gli occhi da uno spino d’oro che invano cercava di togliere dalla zampina. Schiuse le palpebre, fece capolino da sotto la gran coda in cui era avvolto, sbirciò da uno spiraglio del tettuccio. Il sole lo guardava. Presto presto si strofinò gli occhietti, una scrollatina al pelliccione, arruffò il letto, afferrò una noce e si pose a sedere. Aveva molta fame, ma era anche ben provvisto: tutto il nido foderato di noci. Ne vuotava una, gettava via il guscio e ne tirava fuori un’altra da sotto il letto.
Così, quando nel pancino non ce ne stettero più, si diede una gran lisciata di baffi e si mise a considerare l’Universo.
(F. Tombari)

Lo scoiattolo
Ed ecco il piccolo corpo fulvo drizzarsi sottile ed elegante, poco più alto della coda, rimasta anche essa ritta e a ventaglio, luminosa contro la luce; ecco le zampine anteriori portar la nocciola alla bocca e farsi mani. Erano due manine aeree, bianche, che non avevano più nulla di ferino e pareva facessero un gioco, districassero una trina delicata. Anche il triturar fine dei denti, lesti lesti, aveva qualche cosa di infantile e di birichino. Le manine hanno lavorato non so per quanti minuti in quell’opera delicata, poi d’un tratto hanno lasciato cadere due pezzi di buccia. Allora il musino è rimasto per un momento assorto e contento, con le due zampette alzate e inoperose.
(F. Tombari)

I ghiri
Nella tana, babbo ghiro
fa: “Ron ron, dunque dormite!”.
E i ghirini, tutti in giro:
“Ron ron ron, sì sì, dormiamo!”.
Sbadigliando, mamma ghira,
fa un sorriso: “Bravi figli!”.
La famiglia si rigira
e ron ron, si riaddormenta.
C’è là fuori la tormenta!
C’è là fuori il freddo inverno!
“Sì, ron ron, che ce ne importa?
Noi dormiamo qui all’interno!”.

 

Il risveglio della marmotta
“Toc toc toc, in piedi marmotta
di alzarti è più che ora
non sai ancora stupidotta
che oggi arriva primavera?”
“Chi osa bussare al mio uscio
e disturbare il mio letargo?
Ma ora che ci penso bene
è meglio che io esca al sole”.
“Sono la donnola amica
senti fischiare il gaio merlo?
Alzati e lavati la faccia
poi vieni con noi a giocare”
“Ah, bondì, che tempo splendido!
Ma già gli alberi sono in fiore
ed è uno spettacolo magico
grazie per avermi chiamata!”

 

 

L’allegro scoiattolo Geraldino
Sembra volare tra i rami di pimo
e sull’abete sia bianco che rosso
saltella e zampetta a più non posso.
Rosicchia pinoli, noci e nocciole,
me fa grandi scorte,
qualcuno ne vuole?
E quando nel bosco scende la neve
che vola a fiocchi candida e lieve
nel morbido nido di muschi e licheni
dorme beato sonni sereni.

 

 

Lo scoiattolo Rossetto
Lo scoiattolo Rossetto,
coda all’aria, naso al vento,
guizza su, salta giù,
sempre vispo e affaccendato:
i suoi baffi gli hanno detto
che il calduccio se n’è andato,
che l’autunno non è eterno,
che l’inverno è già alle viste
e bisogna far provviste.
Già ci pensa, già raccoglie
muschio e foglie
per far calda la casina
e riempir le dispensine
di castagne e noccioline.

 

 

Lo scoiattolo
Lieto, tra ombra e sole,
come il più bel giocattolo,
nel bosco lo scoiattolo
ruba ghiande e nocciole.
Saluta poi dal ramo
il riccio buon vicino
“Che dolce tempo abbiamo!”
“Buondì, scoiattolino!”
E alla talpa: “Signora,
come avete dormito?”
“Oh, un sonno saporito,
ma dormirei ancora!”
Come dev’esser bello
avere un bosco intero!
Scherzare col ruscello,
giocar senza pensiero.

 

Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. 

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Poesie e filastrocche INSETTI

Poesie  e filastrocche INSETTI – una collezione di poesie e filastrocche sugli insetti, per la scuola d’infanzia e primaria.

Insetti
… del buon Dio le mille bestioline
ivi si son raccolte: gallinette
di San Giovanni, erranti farfalline,
mantidi inginocchiate sulle erbette
quasi a pregare, magre e silenziose,
e pecchie intorno al tetto laboriose.
E vi sono pur anche le innocenti
cicale che per quanto è lungo il giorno
stridono sotto l’ali tralucenti.
(F. Mistral)

 

La cicala

Acuta tra le foglie degli alberi
la dolce cicala, di sotto le ali,
fitta vibra il suo canto, quando
il sole a picco sgretola la terra. Alceo (poeta greco)

 

Il grillo

Son piccin, cornuto e bruno;
me ne sto fra l’erbe e i fior:
sotto un giunco o sotto un pruno
la mia casa è da signor.
Non è d’oro nè d’argento,
ma rotonda e fonda ell’è:
terra è il tetto e il pavimento
e vi albergo come un re.
Canto all’alba e canto a sera
in quell’atrio o al mio covil;
monacello in veste nera
rodo l’erbe e canto april.
So che il cantico di un grillo
è una gocciola nel mar;
ma son mesto s’io non trillo:
deh, lasciatemi cantar! (G. Prati)

 

Il calabrone

Questo ispido villoso calabrone
l’ho trovato ubriaco fradicio
di polline e di rugiada,
nella campana di un fiore arancione.
Zampettava qua e là, ronzando
per uscire, ma non trovava più la strada.
Lo tirai fuori, ed ora è lì, che vola
in un raggio di sole tutto d’oro,
come un ubriacone che s’alza dal marciapiede
e s’incammina malsicuro, borbottando. (C. Govoni)

 

L’ape, la formica  e il baco

Su un gelso s’incontrò un baco da seta
intento a mangiucchiare
le ghiotte foglie, con la vecchia amica
l’ape, in cerca di miele, e la formica
affaccendata sempre ed irrequieta.
“Quanto, quanto da fare!”
diceva l’ape, “Ho tanto miele e cera
ancora da recare all’alveare
del mio vecchio padrone!
Ma godo sol pensando a quanto ghiotto
miele pei suoi piccini avrò prodotto.”
“Ed io, qui sto facendo indigestione,”
soggiunse il bravo baco,
“Per rendere più liete
le donne, con le mie lucenti sete.
Ma tu, cara formica,
che sempre intorno vai
con sì lunga fatica,
agli uomini che utile tu dai?”
E la formica: “Ciò che offro loro
vale più della sete e del miele;
é meglio di un tesoro:
l’esempio del lavoro”. (Favolello)

 

Poesie e filastrocche INSETTI – Tutte le opere contenute in questa raccolta restano di proprietà dei rispettivi autori o degli aventi diritto. Il proprietario di questo blog non intende in alcun modo violare il copyright o farle passare come proprie opere. La pubblicazione ha scopo unicamente didattico e non verrà effettuata nessuna operazione di vendita o di tipo editoriale.

Poesie e filastrocche: orso e panda

Poesie e filastrocche: orso e panda. Una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Panda
Il panda è un orsetto curioso,
che ha gli occhi cerchiati di bianco
mi ha detto un compagno di banco,
di averne saputo il perchè
un giorno a una porta laccata,
ci volle il musetto accostare
e pur se era ancora bagnata,
da un buco all’interno spiare
così gli rimase quel segno,
che portano i panda suoi amici
che son nonostante le occhiaie,
dei sani orsacchiotti felici.

 

(in costruzione)

 

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Poesie e filastrocche: bovini

Poesie e filastrocche: bovini. Una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Mucchina
Dammi, mucchina
quel tuo latte bello;
ti metterò un bel nastro
e un campanello.
Campanello d’argento
nastro azzurro,
dammi il tuo latte
che vo’ fare il burro. (Camilla Del Soldato)

 

Il bove
Al rio sottile, di tra vaghe brume,
guarda il bove, coi grandi occhi: nel piano
che fugge, a un mare sempre più lontano
migrano l’acque d’un ceruleo fiume;
ingigantisce agli occhi suoi, nel lume
pulverulento, il salice e l’ontano;
svaria su l’erbe un gregge a mano a mano,
e par la mandra dell’antico nume:
ampie ali aprono imagini grifagne
nell’aria; vanno tacite chimere,
simili a nubi, per il ciel profondo;
il sole immenso, dietro le montagne
cala, altissime: crescono già, nere,
l’ombre più grandi d’un più grande mondo. (G. Pascoli)

 

(in costruzione)

 

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Poesie e filastrocche: rane ranocchie e rospi

Poesie e filastrocche: rane ranocchie e rospi. Una raccolta di poesie e filastrocche, di autori vari, per bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Il ranocchio
Da mane a sera è sempre a bagno
dorme e vive nello stagno.
Ha l’aspetto proprio buffo
e sparisce con un tuffo.
Quando gracchia fa il suo verso
nel pantano sporco o terso.
Mangia insetti ed è mangiato
come cibo prelibato.
Nel passato con le streghe
ha condiviso molte beghe,
ma resta sempre un animale
che a un bimbo non fa male.
da Filastroccola…ndo – per le mamme e per i bimbi

 

(in costruzione)

 

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